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Egoismo: un piccolo grande “neo” da evitare

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La parola egoismo deriva dal latino “ego” che significa “io”, questa parola racchiude un’insieme di comportamenti finalizzati unicamente al soddisfacimento del proprio io.

Egoismo: un piccolo grande “neo” da evitare

Sebbene una piccola parte di egoismo in determinate situazioni possa essere salutare, è altrettanto vero che forme estreme di egoismo, che sfociano in un  concentrazione diretta unicamente su se stessi, provocano un isolamento individuale e sono spesso riconducibili ad una forma patologica dei rapporti umani. Dell’egoismo vengono fatte varie classificazioni, si parla di egoismo etico, morale, psicologico, razionale, sociale e di massa.

Classificazioni dell’egoismo: quanto sei egoista?

  • Secondo l’egoismo psicologico gli esseri umani sarebbero sempre motivati dai propri interessi legittimi, argomento sul quale ci sono ovviamente pareri contrastanti.
  • L’egoismo razionale, invece determina una scelta oggettiva e mirata all’ottenimento di una soddisfazione puramente personale.
  • L’egoismo etico è determinato da convinzioni sociali o religiose che inducono ad essere egoisti per un senso di giustizia radicalizzato nella persona.
  • Per egoismo di massa o sociale: si intende  un comportamento direzionato e mirato di un gruppo allo scopo di ottenere dei benefici personali, rimane il fatto che l’egoismo, in forma minima, può essere talvolta giustificato e produrre effetti a salvaguardia della propria serenità ma, in tutti gli altri casi l’egoismo esprime un individualismo estremo.

Chi è più egoista, uomini o donne?

Sembra che tra i due sessi, l’uomo sia spinto in maniera superiore ad assumere atteggiamenti egoistici, forse in virtù del fatto che le donne nascono con un’indole completamente diversa, determinata dalla loro capacità di procreare e dall’importante ruolo di madre che la natura le ha assegnato. C’è chi sostiene che la maternità e paternità stessa sia una forma di egoismo.

Personalmente ritengo che l’essere umano nella necessità di procreare abbia mantenuto il ruolo primordiale di conservazione della specie, questo non può, far dimenticare che l’evoluzione della specie ha indotto nell’uomo un miglioramento delle capacità intellettive e cognitive, esseri intelligenti che decidono di procreare semplicemente per amore e con consapevolezza, mantenendo viva la concezione di famiglia e branco propria di molte specie, unita ad una scelta cosciente e non istintiva.

L’amore genera amore, e l’egoismo è nemico primario di qualunque rapporto sociale o di coppia, quindi al di là della scienza e conoscenza, amare il prossimo, procreare, e dedicarsi agli altri senza dimenticarsi di pensare anche un po’ a se stessi non significa altro che comportarci nel modo in cui la natura ci ha creato.

Le giovani coppie ed i figli

Sempre più frequente nelle giovani coppie, la scelta di non avere figli, nella quale è racchiuso, spesso, un atteggiamento fortemente egoistico nel quale degli individui adulti, si rifugiano, rifiutando la responsabilità e la limitazione di libertà che una paternità o maternità comporta. Anche se , oggettivamente, le nuove realtà sociali e le difficoltà lavorative nonché di inquinamento e clima, possono ampiamente giustificare la volontà di non avere figli per il timore di non potergli dar una vita dignitosa

La non maturità e l’egoismo

Uno scarso spirito di sacrificio, verso un amico, un parente, un animale, denota una tendenza all’egoismo. Generalmente esiste una percentuale di egoismo maggiore nei figli unici, scarsamente abituati sin da piccoli al ruolo di una sana condivisione che tra fratelli e sorelle è d’obbligo accettare. Amare in maniera spontanea e serena senza ansie ne obblighi estremi, è di sicuro la via migliore. 

L’egoismo  estremo molto spesso è stato generato da forme di abbandono psicologico o fisico  o al contrario dall’ essere stati troppo e per troppo tempo al centro di attenzioni eccessive, nel primo caso subentra uno spirito di individualismo spiccato, atto a garantire una sopravvivenza con minor sofferenza possibile, mentre nel secondo caso, l’essere stati abituati ad una risposta eccessiva e costante verso se stessi, conduce l’individuo alla ricerca costante e primaria, del proprio soddisfacimento. In questo caso si sfocia spesso in una sorta di narcisismo malto. 

Animali abbandonati: una domenica particolare

Gatto cure
Gatto cure

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L’abbandono di animali nel nostro paese è ancora un fatto molto comune. Molte persone si fanno conquistare da un giovane cucciolo, altre si lasciano convincere dalle richieste di un familiare, senza rendersi conto dell’impegno non indifferente che comporta allevare un animale, e così dopo l’enfasi iniziale decidono, in modo più o meno brutale, di disfarsi del “dolce fardello” abbandonandolo.

Animali abbandonati: una domenica particolare

E’ una piacevole domenica di Ottobre e mi accingo, in compagnia di un po’ di amici e parenti ad andare a fare una passeggiata in un bosco di castagni nelle vicinanze di Roma, all’interno del bosco veniamo accerchiati e seguiti per tutto il tempo, da quattro splendidi gattini, un maschio e tre femminucce con un’età compresa tra i 5 e i 7 mesi, sono visibilmente affamati e in cerca di coccole, è evidente che sono cresciuti in casa non sono gatti paurosi. Il loro stato di salute è visivamente buono, sono molto belli,  credo siano stati abbandonati, due presentano una lieve congiuntivite agli occhi, ed anno dei parassiti sul corpo.

Per tutta la giornata  i 4 gattini ci seguono nel bosco, quasi indifferenti della presenza del mio cagnolino dal quale si tengono a poca distanza, qualcuno di loro prova a familiarizzare con la mia borboncina, anche se lei, incuriosita, avrebbe voglia di saltargli addosso. Raccogliamo castagne e ciclamini, comincia a fare buio e ci ridirigiamo alle macchine, ma i gattini sembrano non volerci lasciare, hanno mangiato e sono sazi ma sembra che chiedano coccole a non finire, salgono nelle automobili, proviamo a riportarli nel bosco, ma in men che non si dica sono di nuovo qui.

Cosa fare

Torniamo a casa un po’ rattristati, convincendoci che forse saranno di qualche casale nelle vicinanze. La domenica successiva riparto con mio marito ed un carico di scatolette pronta a sfamare l’intero bosco, ripercorrendo la stessa strada rincontriamo solo 2 dei 4 gattini, mancano il maschio e la femmina nera, la domenica precedente molte persone avevano incontrato i 4 gattini probabilmente non siamo i soli ad essere tornati a vedere la situazione e ad aver preso una decisione in merito ai gatti abbandonati.

Sfamiamo le due micette che mangiano per quattro, hanno la pancia rotonda e faticano a camminare, ma non ci mollano, tornano alle macchina con noi, miagolano, si strusciano, svicolano nell’abitacolo… mi convinco: non posso lasciarle qui, probabilmente per un mese o due avrebbero avuto di che mangiare, sono due abili cacciatrici, le abbiamo viste in azione, ma  l’inverno è alle porte, e forse potrebbero non superarlo, guardo mio marito, è un’attimo, prendo le due micette in braccio e mi metto sul sedile posteriore, mentre la mia cagnolina Milù, mi guarda  perplessa occupando silenziosamente il sedile anteriore, sedendosi al mio posto.

Torno a casa con queste due bestiole affamate oltre che di cibo, di cui si sono state saziate, di coccole, i miei figli (ne ho tre), provano a trovargli dei nomi, ma non è semplice, ognuno dice la sua. Milù, la mia cagnolina, è un po’ disorientata ma non sembra dispiaciuta di avere questa nuova compagnia.

Qualche giorno di assestamento e la “famigliola allargata”, riprende i suoi ritmi in serenità.

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Stiamo ancora cercando di scegliere i nomi…Si accettano proposte!

Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

Albero natale shabby chic
Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

 

Si avvicina il periodo natalizio, mancano un po’ meno di due mesi alla festività più importante dell’anno e già i supermercati, i negozi, e centri commerciali hanno invaso il mercato di prodotti natalizi.

 

Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

Ogni anno l’avvento del Natale vanta un “giro di svariati miliardi”, ma con l’instaurarsi della crisi economica che ha investito l’Europa, e non solo, la popolazione ha spostato la propria attenzione, riguardo agli acquisti da effettuare, su fasce di prodotti più economici, o in alternativa, utili. Quindi anche quest’anno il Natale è in arrivo e con esso è giunto il freddo, vediamo di essere utili e darvi alcuni consigli per gli acquisti.

A Natale ci si scambia doni, si spende in cibarie di vario genere di cui il mercato è sempre più ricco, si addobba il tradizionale albero di Natale con ninnoli sofisticati dando vita, anno dopo anno alla realizzazione di superbi alberi natalizi.

 

Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti
Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

L’albero di Natale più giusto

Sebbene la tradizione natalizia, imponga l’uso del “tradizionale abete”, molto spesso, finito il Natale  l’alberello in questione viene riutilizzato nel giardino di casa. Altre volte è destinato a finire in  raccolte atte al rimboschimento ma, nella maggior parte dei casi, finisce per seccarsi e morire.

Sul mercato sono presenti una gran varietà di alberi di Natale in sintetico, di varie grandezze e colori: non sporcano, non muoiono, costano un po’ di più, ma sono riutilizzabili per lunghi anni, sono da preferire all’alberello vero in quanto questo commercio miete ogni anno numerose vittime provenienti da allevamenti regolari e non, alcuni di questi alberi sono sottratti alla natura in maniera illegale, generalmente vengono asportati frettolosamente è presentano un pane di terra  e relative radici insufficienti a garantirne la sopravvivenza, in altri casi sono segati alla base ed inseriti in vasi di terra.

L’acquisto dell’albero in sintetico è decisamente più impegnativo economicamente, ma è altrettanto vero che con un po’ di anni di utilizzo se ne ammortizza il costo.

 

Addobbi per l’albero fai da te

Per quanto concerne gli addobbi, troviamo palline fiocchi fai da te, nastri di tutti tipi, colori e grandezze, alcuni a prezzi elevati, altri economici. Usando un po’ di fantasia si possono “vestire” questi alberi   in maniera assolutamente personale e originale creando noi stessi dei ninnoli in pasta di sale, cernit, piccole pigne, pasta dipinta (ruote o farfalle grandi), nastri e nastrini utilizzati in modo da creare fiori, carta crespa. Consultate la nostra pagina e trovate tanti modi economici per confezionare un bell’albero di Natale.

 

Idee per i regali di Natale

Anche per quel che concerne i regali possiamo affidarci ad un pratico e personale fai da te, ma se non siamo in grado e vogliamo contenere i costi, è consigliabile essere previdenti e non effettuare gli acquisti all’ultimo momento, cominciamo, quindi, a guardarci intorno e di sicuro troveremo tanti oggetti deliziosi da destinare ad amici e parenti senza spendere cifre astronomiche.

Le idee regalo sono svariate, si per grandi che per piccini e, se non volete puntare per proposte d’abbigliamento potete sempre orientarvi verso regali alternativi: orologi, profumi, biglietti per centri benessere, biglietti per concerti o viaggi,  monili preziosi e non, accessori quali borse, occhiali, portachiavi portafogli o magari un buon libro o una raccolta musicale. Anche l’oggettistica per la casa ha un buon successo in alcune tipologie di persone, così come gli accessori per il fai da te, graditi da alcuni uomini, o gli accessori per i fumatori (accendini, sigarette elettroniche etc.)

I regali online sono infiniti e comprendono anche ricariche e schede; sta a chi effettua l’acquisto interpretare i gusti del ricevente. Per i bambini invece troviamo un’infinità di giochi, da quelli super elettronici a quelli semplici ed evocativi in legno.

 

Se amate le idee regalo fai da te leggete i post che seguono 🙂

 

Natale tutorial: albero decorato di carta fai da te

 

Porta posate di natale in cartoncino: tutorial

 

Come fare lanterne natalizie fai da te: Tutorial

 

 

 

 

 

Sogni premonitori, una realtà tra scienza e esoterismo

La Bibbia i sogni premonitori di Giuseppe e le interpretazioni Dahesh Museum of Art From Homer to the Harem: The Art of Lecomte du Nouÿ June 22 – September 19, 2004

I sogni hanno sempre avuto un ruolo intrigante e mistico, talvolta insorgono in veste di incubi, altre volte come sogni premonitori, realizzazione dei desideri o delle  ansie represse, altre volte sembrano illuminarci su ciò che ci riserverà il destino.  In passato, da alcune popolazioni, i sogni venivano considerati come la voce di Dio (o Dei), che si rivelava e si esprimeva attraverso i sogni.  Si è portati a pensare che aspetti di vita quotidiana entrino a far parte dei sogni ampliando le nostre prospettive e illuminandoci su lati in ombra che trovano poi riscontro nella realtà. Ma come riconoscere i sogni premonitori?

Sogni premonitori: come riconoscerli

Può capitare quindi che il sogno apra degli squarci su eventi della nostra vita fornendoci addirittura indicazioni su ciò che potrebbe accadere, alcune volte il sogno è legato a situazioni o persone che conosciamo, a situazioni contingenti, ma altre volte, non è così. E’ il caso dei sogni diversi, quelli che sembrano molto reali e che poi, stranamente si realizzano.

Si tratta dei  sogni premonitori, quelli che hanno notevole riscontro oggettivo, sogni ai quali è difficile dare una spiegazione, sono casi in cui si prevedono fatti totalmente inimmaginabili e imprevisti, morte di una persona cara, voto di un esame, visita di qualcuno che non si vede da anni, incidenti più o meno gravi, ed altro.

Alcune persone risultano particolarmente sensibili al verificarsi di sogni premonitori, una spiegazione scientifica non esiste, si può supporre che ci siano aree del cervello dotate di peculiarità ancora inesplorate, altri attribuiscono questa capacità a fattori di origine spirituale e religiosa.

Cosa sono i sogni premonitori?

I sogni premonitori si possono manifestare durante alcuni periodi della nostra vita, oppure possono presentarsi in tutto il suo corso in maniera più o meno costante e imprevedibile. Si dice che Nostradamus profetizzasse grazie ai sogni premonitori.

Molte teorie tendono a sminuire questi avvenimenti, motivo per cui molti individui tengono celata la loro capacità di avere sogni premonitori anche di un certo rilievo, generalmente si tende a mantenere all’interno del nucleo familiare il “fatto”, coinvolgendo pochi intimi in questa esperienza, il motivo è rappresentato dal timore di non essere creduti.

La verità è che la scienza possiede tutt’oggi dei limiti enormi così come la medicina, è altrettanto vero che tutto ciò che riguarda la sfera extra-terrena gode di pareri contrastanti,  per cui la realtà dei sogni premonitori rimarrà chiusa, ancora per molto tempo, nell’intimo di chi li vive.

Oniromanzia cos’è?

L’arte divinatoria che permette di predire il futuro attraverso i sogni si chiama oniromanzia, ma non può essere utilizzata nel quotidiano, anche perché generalmente non si può prevedere quando si verificheranno i sogni premonitori che non sono dipendenti dalla volontà del soggetto. Avvengono e basta, e non sempre è facile riconoscerli se non ad avvenimento accaduto.

Molte teorie filosofiche o psicoanalitiche tendono a dare a questo fenomeno una spiegazione derivante dal subconscio, in alcuni casi casi potrebbe trattarsi di una teoria valida, ma in altre situazioni no: infatti, ci sono individui in grado di sognare la morte di parenti o conoscenti perfettamente in salute 1 o 2 giorni prima dell’accaduto, così come riescono a prevedere incidenti più o meno gravi riguardanti i propri cari. A tutto questo non c’è una spiegazione logica.

Non credo che scienza psicologia o psicanalisi siano in grado di dare una spiegazione oggettiva a questi fatti, bisognerebbe solo prenderne atto, ed accettare il limite umano che non consente di motivare e spiegare, almeno al momento, ogni avvenimento  esistente in natura. Per contro, chi ha di questi sogni possiede un bel dono, ma al tempo stesso, anche un fardello da portare con se che spesso viene tenuto segreto, e che talvolta, rivela avvenimenti tragici di cui non si vorrebbe avere la premonizione.
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Attimi di vita: il sole

Vitamina D alleata del cuore della pelle, delle ossa e dell'intestino
Vitamina D alleata del cuore della pelle, delle ossa e dell'intestino

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Il sole ogni giorno

ci regala una nuova alba

un nuovo tramonto,

silenziosamente segna il ritmo della vita.

Il sole accompagna le nostre ore,

le scalda,

le rende uniche irripetibili,

le illumina.

Mara Mencarelli Novembre 2011

Limoncello: come realizzare questo liquore

Uno dei liquori digestivi più amati è il limoncello

Il limoncello si può ottenere anche con una semplice ricetta ed una preparazione domestica, l’importante è reperire dei limoni sani, non trattati o di acquistarne di agricoltura biologica.

 

Limoncello: come realizzare questo liquore
Limoncello: come realizzare questo liquore

 

Liquore limoncello ingredienti

Questa ricetta può essere applicata agli agrumi in genere ed anche ai mandarini cinesi ricavandone  un ottimo liquore aromatico, ma anche marmellate meravigliosamente profumate.

Ingredienti

  • 10 limoni ( di Sorrento)
  • 1/2 litro di acqua
  • 1,200 kg di zucchero
  • 1 l di alcool 95° di buona qualità

L’ingrediente principale è ovviamente il limone sono da preferire quelli di Sorrento che presentano una forma ellittica ed un colore giallo intenso. Per l’alcool è preferibile utilizzarne uno di ottima qualità il risultato finale sarà migliore.

Molti ritengono  che la sua nascita sia legata alle storia della  famiglia Di Maria Antonia Farace; pare infatti che questo liquore nacque nei primi del ‘900 da una ricetta della nonna.

Procedimento limoncello: come realizzare questo liquore

E’ necessario lavare accuratamente i limoni, sbucciarli cercando di togliere la parte bianca che risulta un po’ amarognola, le scorzette così ottenute vanno tagliate a listarelle  sottili che andranno messe a macerare per circa un mese in 750 ml  di alcool, il tutto posto in un contenitore in vetro chiuso ermeticamente (al buio).

Mettere a bollire l’acqua dove scioglieremo lo zucchero, una volta raffreddato aggiungeremo 250 ml di alcool, unire il tutto alle scorze e lasciar riposare altri 40 giorni circa (al buio). Il vostro liquore di limoncello è quasi pronto.

 

Limoncello in preparazione

 

A questo punto non resta che filtrare il tutto ed il nostro limoncello è pronto, mettere in freezer a gelare e degustarlo in molte occasioni.

La stessa ricetta si puo’ applicare per ottenere un ottimo arancello, utilizzando, come detto,  le arance al posto dei limoni. Il procedimento è molto semplice ma richiede come per la maggior parte dei liquori, un po’ di tempo.

 

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Mandarini cinesi caramellati o Kumquat

 

 

 

 

 

 

 

Adotta un bambino a distanza

Adotta un bambino a distanza
Adotta un bambino a distanza

La fame nel mondo sta mietendo numerose vittime, nella zona del corno d’Africa oltre 500.000 bambini stanno morendo di fame, il tasso di mortalità infantile è elevatissimo, e sebbene ci siano molte associazioni che operino in questo campo, gli sforzi fatti sono sufficienti a salvare la vita solo ad una piccola parte di queste creature.

Adotta un bambino a distanza

La fragilità e le morti infantili sono molte elevati in alcuni paesi dove le condizioni di vita sono ai minimi termini. Manca il cibo, l’acqua le cure mediche. Le zone più colpite sono quelle del Kenya, Somalia ed Etiopia.

Le sedi di SOS Villaggi dei Bambini in Somalia, Etiopia e Kenya, hanno dei programmi di emergenza a Gode, Marsabit, Mogadiscio e Baidoa e si pongono come obbiettivo il  riuscire a dare un minimo di sostegno fornendo generi di prima necessità, cibo acqua e cure mediche.

Molti bambini sono rimasti orfani di ambedue i genitori, tra le vari cause ricordiamo il dilagare dell’A.I.D.S. così come di altre epidemie e malattie comuni, ma spesso si muore anche e semplicemente di fame. 

Un valido modo per dare il nostro aiuto a distanza, è quello di adottare uno o più bambini con un contributo variabile, si può chiedere informazioni presso la propria parrocchia di zona, in alternativa alcune scuole (private), hanno inserito l’abitudine di fornire adozioni  o sostegno a distanza, sensibilizzando i genitori degli alunni.

Se vogliamo aderire “all’SOS Villaggi dei bambini in Italia”, possiamo adottare un bambino a distanza con pochi euro al mese, per maggiori informazioni visita il sito:

https://www.sositalia.it/

Il tuo contributo può salvare la vita ad un bambino.

SOS ITALIA cosa fa e chi sono?

SOS Italia è una realtà nata nel dopoguerra e scaturita proprio dall’ingente numero di orfani che ogni guerra lascia alle sue spalle. Infatti

SOS Children’s Villages viene fondata nel 1949 in Austria da Hermann Gmeiner, un giovane studente di medicina che aveva constatato in prima persona la sofferenza di tanti bambini rimasti orfani dopo la seconda guerra mondiale.

Hermann Gmeiner ritiene che bambini così vulnerabili necessitino di un ambiente familiare che assicuri loro stabilità fisica e psicologica, ma anche di un ambiente comunitario che gli permetta di sviluppare le loro potenzialità.

Nello stesso anno, il 1949, apre il primo Villaggio SOS a Imst (Tirolo). A seguire apriranno dei centri di supporto importanti sia a Torino che a Milano. I centri hanno programmi di sostegno alle famiglie, e programmi di affido interculturale.

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Aiutare le persone in difficoltà, e ancor di più i bambini orfani o in difficoltà di altro tipo è un dovere civico che le persone comuni dovrebbero sentire come necessità, e supportare in base alle proprie possibilità.

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto
Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

 

Tutti noi conosciamo la storia del popolo Egizio, una delle caratteristiche notevolmente particolari di questo popolo  è di sicuro la loro arte nel costruire le piramidi e l’uso del processo di imbalsamazione con il quale conservavano i corpi dei defunti, ma molte altre caratteristiche contraddistinguevano questo popolo.

Erotodo fu uno storico greco vissuto nel V secolo a.C., il quale compì, nel corso della sua vita, numerosi viaggi, rimanendo affascinato e colpito, dalle abitudine del popolo Egizio, vediamone alcune.

 

 

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

 

Il clima che caratterizzava il territorio Egiziano e le proprietà del suo fiume sono uniche e  diverse da ciò che si riscontrava in altri territori.

Le donne si occupavano di andare al mercato e di fare il piccolo commercio, mentre gli uomini rimanevano a casa a tessere, la tessitura veniva, come la scrittura (da destra a sinistra) praticata al contrario rispetto agli altri popoli.

Gli uomini portavano i fardelli sul capo, mentre le donne usavano unicamente le spalle, per quanto riguarda il sacerdozio era esclusiva competenza maschile, i sacerdoti si radevano completamente capo e corpo indossando vesti unicamente di lino e sottoponendosi a due bagni diurni ed altrettanti notturni.

 

Gli egizi e gli animali

 

Mentre nella maggior parte delle popolazioni gli animali venivano allevati separati dagli uomini, gli Egiziani vivevano insieme alle bestie, impastavano la farina con i piedi e l’argilla con le mani, raccoglievano il letame sempre con quest’ultime. Nell’alimentazione si comportavano in maniera molto particolare, si nutrivano di carene di bue e d’oca, e non mangiavano pesce, del quale erano ricchi.

Gli animali venivano considerati sacri, la loro cura veniva affidata ad alcuni uomini (o donne), i quali provvedevano a nutrirli con pesce sbriciolato; se veniva ucciso accidentalmente un animale, si rischiava la pena di morte, nel caso in cui veniva ucciso un falco, volontariamente o non,  il custode doveva essere giustiziato.

Nelle case in cui moriva un gatto di morte naturale, gli abitanti si rasavano tutti le ciglia, mentre se moriva un cane ci si rasava corpo e testa, questo perché ad ogni Dio apparteneva un animale.

 

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto
Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

 

Gli egizi popolo pacifico

Oltre a queste stranezze e curiosità, il popolo Egizio era sicuramente uno dei popoli più pacifici, con spiccate doti intellettive e scientifiche, realizzò grandi opere architettoniche, sviluppò l’ancora non ben noto processo di imbalsamazione che ha consentito di conservare i corpi per millenni e aveva una cura particolare dell’estetica: sia nell’abbigliamento egizio che nelle capigliature, copricapo e corpo. Le piramidi e la loro perfetta edificazione lasciano ancora molte domande e dubbi. Un popolo che ha precorso i tempi sotto molti punti di vista.

 

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