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mercoledì, Agosto 6, 2025
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Monte Sant’Angelo e la sua Fortezza o Castello Normanno, Angioino, Aragonese

Monte Sant'Angelo e la sua Fortezza o Castello Normanno
Monte Sant'Angelo e la sua Fortezza o Castello Normanno

Monte Sant’ Angelo si erge su di uno sperone del promontorio del Gargano e la sua notorietà è legata principalmente alla Chiesa o Santuario di San Michele e alla sua fortezza o Castello di Monte Sant’Angelo. La sacra grotta, ora Santuario di san Michele, a partire dalla seconda metà del X secolo divenne la meta obbligata dei crociati che partivano diretti alla volta della Terrasanta e proclamato Patrimonio dell’Unesco nel 2011. Dell’antico nucleo urbano originario sono degne di nota le mura e le fortificazioni normanne del Castello di Sant’Angelo, ad oggi pervenutoci ben conservato.

Cosa vedere a Monte Sant’ Angelo

Se vi trovate in vacanza sul Gargano non trascurate di visitare Monte Sant’Angelo, la sua fortezza o Castello normanno ampliato dagli aragonesi nel 1494, ma anche le mura cittadine, la tomba di Rotari, il Santuario di San Michele, la chiesa di San Pietro, e la Chiesa di Santa Maria Maggiore; e a 8 chilometri dal paese, il complesso conventuale di Santa Maria del Pulsano. Ma soffermiamoci sul Castello Normanno di Monte Sant’Angelo.

Monte Sant’Angelo, la cittadina ed il castello

Il Castello di Monte Sant’Angelo è un altro luogo di grande rilevanza storica ed è stato utilizzato sia come fortezza che come luogo di culto. La cittadina è caratterizzata da strette stradine medievali e affascinanti vedute panoramiche.

Le bellezze naturali di Monte Sant’Angelo e della sua regione circostante rendono il luogo un’attrazione turistica popolare. Le spiagge dell’Adriatico, le grotte marine e i paesaggi costieri, nonché la verde “Foresta Umbra”, contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva.

In sintesi, Monte Sant’Angelo è una località che attrae visitatori per la sua storia religiosa, il suo patrimonio culturale e le sue bellezze naturali.

Il Castello Normanno, Svevo, Aragonese di Monte Sant’Angelo

L’origine della costruzione del Castello Normanno di Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia, in Puglia sul Gargano, non è ben nota. Ma le sue origini verrebbero fatte risalire al vescovo di Benevento, Orso che avrebbe fatto edificare nell’ 837 – 838 il Castello “Castellum de Monte Gargano”. Fino al IX non vi era in loco un Castello ma solo un Castrum Bizantino.

Storia del Castello e dei vari casati

Dimora Honor Nontis Sancti Angeli, fu abitata da Rainulfo Drengot conte di Anversa. In seguito dopo la dominazione ad opera dei normanni, furono costruite la Torre dei Giganti e la Torre Quadra.

Successivamente nel XI secolo Roberto il Guiscardo fece cingere la città di mura, e fece riedificare la parte più antica, ossia la torre di forma pentagonale “torre dei Giganti”  alta 18 metri e con mura spesse 3 metri.

La struttura ebbe importanza difensiva nel Gargano. Fu anche dell’Imperatore Federico II, che lo donò alla principessa Isabella d’Inghilterra, sorella di Re Enrico III d’Inghilterra, (terza sposa). Ereditato da Federico de Staufen, figlio legittimo d’Isabella e Federico II.

Per questo motivo presenta opere architettoniche in stile federiciano, imponenti e al tempo stesso  raffinate come la sala duecentesca “Sala Del Tesoro“.

I normanni in Puglia ed il Castello

Per quanto riguarda l’avvento dei normanni in Puglia la loro presenza è databile tra il 1021 e il 1209. Secondo alcuni studiosi potrebbe essere dunque, di epoca pre-normanna, soggetta a continui rifacimenti nel corso dei secoli. Costituiva uno dei cardini difensivi della zona, nel Medioevo.

Al suo interno il ritrovamento dei bassorilievi raffiguranti l’immagine di cristo e della Vergine, ma anche di San Michele stilizzato insieme ad una crocifissione che guarda in alto verso la torre.

La torre principale lascia presumere che venisse utilizzata come cappella e, ad avvalorare questa ipotesi il rinvenimento nel 1932 di alcune sepolture scavate nella roccia che indussero gli studiosi ad ipotizzare la presenza di un’area cimiteriale nel castello connessa alla cappella adiacente.

Numerose notizie storiche ne confermano la destinazione d’uso già in epoca angioina (1270-71). Successivamente, in epoca abbastanza recente, avvenne la costruzione di una volta a botte che separava la torre in due piani.

La Mostra di ceramiche Daunia nel Castello di Monte Sant’Angelo

All’interno del castello è possibile visitare il museoLa Civiltà Daunia” collezione ad opera di Giuseppe Piemontese. La mostra propone la riproduzione della ceramica Daunia in terra garganica.

Opere di artisti pugliesi come Angela Quitadamo che attraverso le opere vogliono far rivivere la civiltà e la cultura Dauni presente in Gargano fra l’VII e il III secolo a. C. con i suoi vari miti e culti tra essi il mito di Duno, Diomede, Calcante, Giove Dodoneo, Podalirio, Pilunno etc.

Visite al castello di Sant’Angelo

Gli orari di apertura sono abbastanza comodi ben fruibili. Il Castello è aperto dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 fino alle 19:00. I percorsi sono agevoli e il costo del biglietto d’ingresso è di soli 2 euro.

Camicetta 5 modi per indossarla e abbinarla

Camicetta 5 modi per indossarla e abbinarla
Camicetta 5 modi per indossarla e abbinarla

Camice e camicette fanno parte del guardaroba femminile e maschile e costituiscono uno di quei capi moda di tendenza che è possibile sfruttare nella creazioni di outfit classici, eleganti o casual. Sicuramente la scelta del modello, il tipo di tessuto, le fantasie e gli abbinamenti, possono concorrere significativamente nell’orientamento di una scelta casual o elegante. Ma, i modi per indossare e abbinare una camicetta sono molti ed offrono un vasto ventaglio di opzioni adatte a tutti gli stili moda e ai gusti personali di ognuno. Vediamo come fare!

Camicetta modi per indossarla e abbinarla

Non è esagerato dire che le camice si rivelano dei veri passepartout al femminile e al maschile. Da indossare comodamente fuori da gonne e pantaloni, in versione casual, o da abbinare elegantemente a tailleur e completi, le camicette, hanno una prerogativa in più di cui si sono appropriate nell’ultimo ventennio, quella dell’abbondanza di modelli e tessili che hanno dato vita ad un’ infinità di proposte e stili da creare.

Camicetta 5 modi per indossarla

Un capo moda attuale che, nei secoli, ha subito un restyling che lo ha reso uno indumento utile ed immancabile adatto alla formazioni di outfit di ogni genere e tipologia.

Eccovi dunque 5 modi per indossare una camicetta e svariati consigli su come abbinala in modo corretto.

Casual e sbarazzino #1

Un modo pratico e comodo per indossare la camicetta consiste nel portarla abbottonata lasciando le prime due o tre asole aperte per un look rilassato. Perfetta abbinata a jeans skinny, ballerine o sneaker per un outfit casual ma chic.

Elegante e formale #2

Un modo elegante e formale per indossare la camicetta consiste nell’infilarla dentro la gonna o ai pantaloni dal taglio elegante. Aggiungendo una cintura per rifinire il tutto e completare il look con delle scarpe a tacco alto o décolleté raffinate.

Un look che si rivela perfetto sia per chi lavora in un ambiente formale sia per una cena importante.

Stile sciolto e oversize #3

Sicuramente pratico e informale questo stile per indossare una camicetta rigorosamente fuori dai pantaloni o dalla gonna per dar vita ad un look moderno e rilassato.

Da abbinare con dei pantaloni a palazzo o una gonna lunga in stile boho chic. Completare l’outfit con un bel cappello floppy e dei braccialetti vistosi.

Annodata in vita #4

Sportiva, casual e al tempo stesso pratico, lo stile Pin up con la camicetta annodata in vita è molto in voga tra le giovani ragazze. Perfetta se abbinata agli short così come ad una gonna a vita alta.

Completano l’outfit dei sandali estivi o delle zeppe alte. Per uno stile moda country andranno bene anche degli stivali estivi.

Sopra un top senza maniche #5

La camicetta può essere usata come un capospalla o portata sopra un top estivo o a una canotta. Un look che si rivela ideale per le mezze stagioni e che offre la possibilità di alleggerirsi all’occorrenza.

Da abbinare a dei pantaloni slim, o a una gonna a tubino per un look informale ma al tempo stesso alla moda, scegliendo scarpe di ogni genere, sia alte che rasoterra.

Questo è di sicuro uno dei modi più pratici e versatili per indossare una camicetta più o meno pesante, in tutte le stagioni, anche quando è più freddo e si opta per camicette tartan in flanella come in foto.

Considerazioni

Scelte di stile che possono essere condizionate sia dai colori che dagli accessori adottati per completare il look con la camicetta. Infine, è bene ricordare che si possono sperimentare varie combinazione per trovare il proprio stile di moda.

Pantaloni corti: indossare gli short con eleganza si può?

Pantaloni corti: indossare gli short con eleganza si può?
Pantaloni corti: indossare gli short con eleganza si può?

Gli stili di moda possiedono dei canoni estetici che si differenziano da stile a stile. Sicuramente alcuni capi di abbigliamento come gli short sono tendenzialmente giovanili e casual, ma la moda attuale conferisce a questo capo una prerogativa in più: quella di indossare i pantaloncini con eleganza come se fossero un capo adatto a tutte le occasioni. Indossare pantaloni corti, anche noti come “shorts,” con eleganza può sembrare un po’ una sfida, ma è certamente possibile creare look raffinati e sofisticati. Andremo a vedere, passo, passo, alcune idee per indossare i pantaloncini con stile e raffinatezza.

Pantaloni corti: Tailleur con short

Un’opzione chic e raffinata per indossare i pantaloni corti è quella di abbinarli a un tailleur. Il consiglio? Optate per un blazer e un paio di pantaloncini coordinati dello stesso tessuto o tonalità. Questa combinazione è elegante e moderna, perfetta per eventi formali o per l’ufficio in estate. Assicurati che la lunghezza dei pantaloncini sia appropriata alla tua età e alla tua altezza e che il tailleur abbia una vestibilità su misura. Tra i tanti modi per indossare i pantaloncini questo è sicuramente quello più elegante.

Tessuti e materiali di qualità

La chiave per indossare i pantaloni corti con eleganza sta nella scelta di tessuti di qualità che fanno la loro figura. Perfetti per tale scopo i pantaloncini di lino, o materiali come la seta o il cotone pregiato. Tessuti ben rifiniti e di buona fattura possono rendere anche i pantaloncini più casual più sofisticati.

Lunghezza adeguata

Sicuramente anche il modello e la lunghezza influiscono sullo stile del pantaloncino. Pr un effetto elegante andranno evitati i modelli aderenti e quelli troppo corti. Per un look affinato consigliabile optare per gli short a mezza coscia dal taglio comodo e ben rifinito.

Abbinamento con camicia o blusa

Sicuramente l’effetto elegante degli short è fortificato anche dal capo che si abbina. Tra quelli più consigliati sicuramente le camicette e le bluse, capi eleganti con bottoni gioiello o colletti strutturati, magari anche con fiocchi e nastri. Le camicie in seta o i top a maniche lunghe aggiungeranno un tocco sofisticato al tuo outfit.

Calzature raffinate

Se il taglio dei pantaloni e della camicia, insieme ai tessili di qualità, costituisce un binomio che verte verso l’eleganza, anche le scarpe abbinate all’outfit hanno il loro peso. Calzature raffinate come sandali con tacco, décolleté eleganti o ballerine di qualità completano l’outfit nel modo migliore. Inoltre, le scarpe con tacco alto allungano la figura e conferiscono un tocco di classe.

Accessori ben scelti

Completa ogni outfit l’insieme degli accessori, come scarpe, borse, cinte ma anche gioielli. E’ consigliabili per un outfit elegante con pantaloncini corti, optare per gioielli minimali in oro o argento, anche maxi, cintura elegante e borse di design. Da evitare gli accessori troppo vistosi o casual.

Colore e stampa

Le tinta unita conferiscono agli outfit maggiore eleganza, ma molto dipende anche dal tipo di tessuto. Le tonalità neutre come bianco, beige, nero e navy sono opzioni classiche che si abbinano facilmente a capi ed accessori. Le stampe possono anche risultare divertenti ma non dovrebbero essere troppo audaci per non rischiare di inficiare sull’eleganza.

Look monocromatico per gli short

Sicuramente in outfit che comprendono i pantaloncini e un look monocromatico aiuta negli abbinamenti e rende il tutto minimale e più elegante specie se si opta per un tailleur. Si può anche puntare per pantaloncini e top dello stesso colore e giacca abbinata per avere un effetto elegante.

Considerazioni

Va ricordato che l’eleganza è data dall’equilibrio di linee e colori e dal buon gusto. Tenendo a mente i consigli dati si potranno sperimentare diverse combinazioni e abbinamenti con i pantaloncini, trovando quella che più si addice al nostro stile moda.

Come gestire un cane pauroso: tecniche di addestramento

Come gestire un cane pauroso: tecniche di addestramento
Come gestire un cane pauroso: tecniche di addestramento

Un cane pauroso richiede molta pazienza e tecniche di addestramento particolari. Quando si ha a che fare con cani traumatizzati o cani che hanno avuto scarse esperienza di vita e relazione, si incorre in varie problematiche, la prima fra tutte è quella che riguarda la paura spesso orientata verso moltissime cose, persone ed oggetti inclusi. Vediamo come comportarci con un cane pauroso e quali sono le tecniche di addestramento valide per recuperare, anche se in parte il cane, e la sua voglia di vivere, eliminando stress e paure eccessive.

Adozioni cani: Come gestire un cane pauroso

Quando si adotta un cane, sicuramente si compie un bel gesto verso l’animale ma, alle volte, non conoscerne bene i trascorsi ci pone in una situazione di rischio.

Il rischio è quello di incappare in cani problematici, paurosi, e di non essere in grado di gestirli e rieducarli. Per questo spesso nei gruppi di affido ed adozione si legge di cani restituiti alle associazioni, con seguito di critiche e commenti.

Ma, il più alle volte, le restituzioni sono dovuta a scarsa sincerità da parte degli operatori del settore che in modo irresponsabili non informano i futuri proprietari di quali sono le reali problematiche del cane.

Per questo è meglio andare nei canili e vedere e conoscere prima e di persona il cane, cercando di capire se può essere adatto a noi e se noi saremo in grado di gestirlo e rieducarlo, mettendo in conto, tempo, energie, soldi e capacità.

In caso contrario, sarebbe meglio adottare dei cani di pochi mesi che sono più facili da rieducare. Ma vediamo come rieducare un cane problematico e molto pauroso con le tecniche di addestramento adeguate.

Creare un ambiente sicuro

La prima cosa da fare, è quella di dare maggior sicurezza al cane cercando di creare un ambiente tranquillo e sicuro per lui e seguendo delle routine quotidiane al quale l’animale si adatta con più facilità e che riescono a dargli un minimo di tranquillità.

Si deve fornire al cane un posto in cui rifugiarsi in caso di “panico”, fornirgli coperte, cuscini, giochi, tutti oggetti che possano farlo sentire al sicuro.

Rispettare i limiti del cane

Senza forarlo troppo e rispettando i suoi limiti con le dovute precauzioni lo si indurrà a fidarsi piano piano di noi, compiendo piccoli passi quotidiani. Il cane non va forzato ad accettare le sue paure ma va posto lentamente a confronto con esse dandogli sempre la possibilità di fuggirne e rifugiarsi nelle sue poche sicurezze. Quando compie piccoli progressi va sempre lodato e premiato dandogli cibi gustosi.

Usare rinforzi positivi


Anche se in un primo momento tutto vi sembra vanificarsi, vi accorgerete che il cane pauroso, nonostante le ansie, inizierà a fidarsi di voi e in questo modo comincerà ad avere meno paura di situazioni, cose e persone.

Quando il cane mostra coraggio avvicinandosi e limitando le sue paure andrà premiato e lodato con cibo, giochi e coccole. Le “gratificazioni” servono a creare un processo di condizionamento positivo, associando l’esperienza spaventosa a qualcosa di positivo. L’addestramento dei cani varia anche in base alla razza e al carattere e non solo in relazione alle esperienze pregresse.

Un cane che ha pauroso molto probabilmente sarà anche un cane che abbaia molto e questo atteggiamento può creare dei problemi specie se si abita in condominio.

Desensibilizzazione del cane pauroso

Anche la desensibilizzazione dei cani deve avvenire per gradi e va rivolta ad una situazione, un oggetto, un altro cane, attuandola una alla volta.

La desensibilizzazione infatti, è una tecnica che prevede l’esposizione del cane a ciò che lo spaventa. Ad esempio, se il cane ha pura dei rumori forti, come moto, motorini, scoppi etc. si potrà iniziare inducendo volontariamente dei suoni medio bassi e poi aumentarli gradualmente.

Durante questo addestramento il cane andrà premiato ogni qual volta che compie un piccolo progresso trasformando l’esperienza in “positivo”.

Controllare il proprio linguaggio corporeo

Quando si addestra un cane pauroso si deve far attenzione a mantenere un linguaggio corporeo positivo, rilassato e calmo in modo da non confondere il cane e rassicurarlo con il nostro atteggiamento. I cani percepiscono il nostro stato emotivo e questo se negativo potrebbe creargli ulteriore stress.

Lavorare con un addestratore professionista

Sebbene il padrone del cane possa fare davvero molto per aiutare il proprio animale a riacquistare sicurezza e vincere le paure quotidiana è sempre bene avvalersi anche id un professionista.

Se il cane è particolarmente pauroso e se le tecniche di gestione sembrano funzionare poco o non funzionare, potrebbe rivelarsi molto utile avvalersi di un educatore cinofilo. Un addestratore esperto sarà in grado di consigliarvi le tecniche più giuste per il vostro cane, e vi fornirà una guida dettagliata su misura per lui.

Proprio perché ogni cane è un individuo unico con le sue esperienze pregresse è bene che venga valutato e seguito da un educatore cinofilo in grado di pianificare un percorso di recupero per fargli vincere le sue paure in modo graduale, produttivo e sicuro.

Ad ogni modo sappiate che vi servirà tanta pazienza per raggiungere anche solo alcuni degli obiettivi di recupero del cane che vi siete preposti.

Cani le 7 razze più adatte alla vita in casa

Il successo rende antipatici e da alla testa? Come rimanere umili e se stessi: 10 regole!

Il successo rende antipatici e da alla testa? Come rimanere umili e se stessi: 10 regole!
Il successo rende antipatici e da alla testa? Come rimanere umili e se stessi: 10 regole!

Il concetto che il successo possa rendere antipatici o montati, dando alla testa, dipende da come una persona gestisce e interpreta il proprio successo. Non è una regola assoluta: non tutti coloro che raggiungono un certo livello di successo diventano antipatici o arroganti, ma esistono dei pattern comportamentali che possono emergere in alcune persone. Quando un individuo raggiunge un notevole successo, potrebbe sperimentare un aumento della fiducia in sé stesso e una maggiore autostima. In alcune situazioni, questa sicurezza può manifestarsi in comportamenti che vengono interpretati dagli altri come arroganti o presuntuosi, il che potrebbe portare a essere considerati antipatici. Come convivere con il successo? Scopriamolo insieme!

Come convivere con il successo senza diventare antipatici

Il successo può portare ad una maggiore attenzione mediatica o sociale, che a sua volta può influenzare il comportamento di una persona. Le persone possono essere indotte a credere di essere speciali o magari superiori, e ciò potrebbe contribuire a far sì che agiscano in modo antipatico e poco democratico.

La personalità cambia e con essa i rapporti con gli altri. Questo porta ad un progressivo isolamento e ad essere contornati da persone poco sincere. Senza diventare psicotici e paranoici, è bene considerare chi era al nostro fianco prima che il successo ci travolgesse, ed imparare a guardare con occhio interrogativo chi ci adula sempre e comunque: tutti sbagliano qualcosa! Anche tu.

Perdita di fiducia negli altri e arroganza

In altri casi si può sperimentare una perdita di fiducia negli altri talvolta individuare le persone sincere diventa difficile. Chi è sincero ci dice ciò che pensa anche a suo discapito chi non lo è invece, tenderà a darci sempre ragione a prescindere, ad idolatrarci e ad accrescere dunque il senso di autostima, che in questo caso si rivela nocivo.

Il modo in cui una persona reagisce al successo dipende dalla sua personalità, dai valori e dall’ambiente in cui si trova. Alcune persone rimangono umili, grati e altruiste nonostante il successo, mentre altre possono cambiare comportamento.

La consapevolezza di come il successo può influenzare il comportamento è cruciale per evitare di diventare antipatici o arroganti. Mantenere l’umiltà, la gratitudine la comunicazione positiva e l’empatia può aiutare a mitigare i rischi di sviluppare comportamenti negativi a causa del successo.

Come rimanere umili e se stessi anche quando si ha successo nella vita

Rimanere umili e se stessi anche quando si ha successo è una sfida importante, ma può essere realizzata con impegno e consapevolezza. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a mantenere l’umiltà e l’autenticità nonostante il successo:

  1. Pratica la gratitudine: Sii grato per le tue conquiste e per le opportunità che hai avuto. (Non capita tutti i giorni). Ricordati di apprezzare il lavoro svolto, il supporto ricevuto e le persone che ti hanno aiutato e ti aiutano lungo il percorso. La gratitudine può aiutarti a rimanere ancorato e a evitare di dare tutto per scontato.
  2. Mantieni le tue radici: Non dimenticare da dove vieni e chi sei veramente. Mantieni i legami con la tua famiglia, gli amici di lunga data e la tua comunità. Queste connessioni ti aiuteranno a ricordare la tua identità e a evitare di essere influenzato esclusivamente dalla fama o dal successo. Ricordati da dove vieni e chi hai avuto al tuo fianco in questo percorso.
  3. Resta aperto all’apprendimento: Non fermarti mai nel cercare di crescere e imparare. Il successo può portare a una sensazione di autosufficienza, ma è essenziale mantenere l’atteggiamento di apprendista. Rimani umile nell’ammettere che ci sono sempre cose nuove da imparare e migliorare.
  4. Condividi il successo: Non trattenere il tuo successo solo per te stesso. Il successo condiviso è sempre più bello tranne che per i megalomani. Cerca di contribuire al benessere degli altri e della società in generale. Coinvolgiti in opere di beneficenza, mentorship o condividi le tue conoscenze e competenze con chi ne ha bisogno.
  5. Evita il confronto sociale: Il confronto costante con gli altri può portare a una competizione eccessiva e a una ricerca di validazione. Concentrati sui tuoi obiettivi e valori piuttosto che paragonarti con gli altri.
  6. Ascolta gli altri: Ascolta le opinioni e i punti di vista degli altri, specialmente quando ricevi feedback costruttivo. L’ascolto attivo può aiutarti a comprendere meglio te stesso e a migliorare come individuo e a non commettere grossi errori.
  7. Mantieni l’equilibrio nella vita: Non lasciare che il successo divori completamente la tua vita. Dedica del tempo a te stesso, ai tuoi hobby e agli interessi personali che ti aiutano a mantenere un equilibrio.
  8. Sii umile nell’accettare errori e fallimenti: Il successo non significa essere perfetti. Accetta che commetterai errori e che avrai insuccessi lungo la strada. Ascolta i consigli di chi ti è vicino e ti vuole bene. Essere umili nell’accettare queste sfide ti aiuterà a imparare e a crescere. Ricorda che nulla è per sempre…
  9. Coltiva l’autenticità: Cerca di essere spontaneo, sii te stesso, abbi fiducia nella tua autenticità. Non cercare di conformarti alle aspettative degli altri o di diventare qualcun altro solo perché hai successo.
  10. Cerca un sostegno significativo: Cerca persone nella tua vita che ti aiutano a rimanere umile e autentico. Amici, familiari o mentori che ti conoscono bene e da tempo e ti incoraggiano a restare fedele a te stesso.

La chiave per rimanere umili

In definitiva, la chiave per rimanere umili e se stessi quando si ha successo è coltivare la consapevolezza di chi siamo, con gratitudine verso coloro che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito al nostro successo. Importantissimo è non perdere mai di vista quali sono le cose veramente importanti nella vita.

Facile a dirsi, un po’ meno a farsi considerando che spesso le persone che hanno successo tendono a perdere il contatto con la realtà e a perdere di obiettività e sincerità, specie se amano l’adulazione sopra ad ogni cosa. Chi ha avuto una famiglia solida e presente, ed amici sinceri conosce bene i veri valori della vita e difficilmente si farà adulare e cambiare dal successo.

I benefici di smettere di fumare sigarette tradizionali

I benefici di smettere di fumare sigarette tradizionali
I benefici di smettere di fumare sigarette tradizionali

Smettere di fumare sigarette tradizionali può apportare numerosi vantaggi per la salute e il benessere generale. Sebbene sia una sfida personale significativa, i benefici a lungo termine superano di gran lunga gli ostacoli iniziali. Esploriamo insieme, in modo accurato, i molteplici vantaggi di smettere di fumare sigarette tradizionali, concentrandoci sulla salute fisica, psicologica e finanziaria.

Perché smettere di fumare è vantaggioso?

La salute fisica è la principale ragione per abbandonare il fumo di sigarette tradizionali. La sigaretta contiene più di 7.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono nocive e tossiche. Quando si fuma, queste sostanze chimiche vengono inalate e possono causare danni irreversibili ai polmoni, al cuore e ad altri organi vitali. Tuttavia, provare a smettere di fumare comporta benefici immediati. Dopo solo 20 minuti dal fumare l’ultima sigaretta, la pressione sanguigna e il battito cardiaco si normalizzano, migliorando così la circolazione e riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.

Inoltre, smettere di fumare sigarette tradizionali può portare a un miglioramento significativo della funzione polmonare. Dopo solo poche settimane senza fumo, la capacità polmonare aumenta e si riduce il rischio di sviluppare malattie polmonari come la bronchite cronica e l’enfisema. Può inoltre ridurre notevolmente il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni e ad altri organi correlati al consumo di tabacco. È importante sottolineare che questi benefici sulla salute persistono nel tempo, fornendo un’opportunità di vivere una vita più lunga e sana.

Smettere non è facile, in quanto è un vizio che rientra tra le dipendenze più comuni, per questo motivo gli esperti consigliano di andare per gradi magari approcciando con alternative innovative. La sigaretta elettronica è sicuramente lo strumento ideale, iniziando con quelle più adatte ai principianti per poi pian piano andare avanti eliminando anche la nicotina.

Benefici psicologici ed economici

Oltre ai vantaggi fisici, smettere di fumare sigarette tradizionali comporta anche benefici significativi per la salute mentale e il benessere psicologico. Spesso, i fumatori sono intrappolati in una dipendenza che ha un impatto negativo sulla loro autostima e sulla percezione di sé stessi.

Abbandonare questa dipendenza può portare a un aumento della fiducia in se stessi e dell’autostima. Inoltre, la dipendenza da nicotina è spesso associata all’ansia e alla depressione. Smettere di fumare può aiutare a ridurre i sintomi di entrambi e migliorare la salute mentale complessiva.

Smettere può portare a notevoli risparmi finanziari. Il costo delle sigarette continua ad aumentare, e smettere di fumare rappresenta un’opportunità di risparmiare notevoli somme di denaro nel tempo. Considerando anche i danni provocati dal fumo ed i costi aggiuntivi associati alle cure mediche correlate al fumo, il risparmio finanziario diventa ancora più evidente. Questi soldi possono essere investiti in modi più produttivi, come per esempio in attività ricreative o risparmi per il futuro.

I benefici di questa decisione  includono una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e polmonari, un miglioramento della funzione polmonare, un aumento dell’autostima e del benessere mentale, nonché risparmi finanziari considerevoli.

Anche se può essere difficile abbandonare questa dipendenza, i benefici a lungo termine rendono lo sforzo valsa la pena. Per coloro che considerano di smettere di fumare, è importante cercare il sostegno di professionisti sanitari e utilizzare le risorse disponibili per aumentare le probabilità di successo. La scelta di smettere di fumare è una decisione che può cambiare la vita e aprire la strada a un futuro più sano e felice.

Tappeti riscaldanti ad energia elettrica: tutto quello che bisogna sapere su una tecnologia che garantisce comfort ed efficienza energetica

Tappeti riscaldanti ad energia elettrica: tutto quello che bisogna sapere su una tecnologia che garantisce comfort, efficienza energetica
Tappeti riscaldanti ad energia elettrica: tutto quello che bisogna sapere su una tecnologia che garantisce comfort, efficienza energetica

Con l’aumento costante dei costi  dell’energia ci si interroga costantemente su quali siano le migliori soluzioni per riuscire ad ottimizzare i consumi e le spese in bolletta delle nostre abitazioni e delle nostre aziende. Dallo sfruttamento del fotovoltaico o del solare termico all’adesione agli incentivi messi a disposizione dal nostro Governo, tra cui il Superbonus 110%, di cui potrete anche comprendere nel dettaglio come è stato modificato nel 2023 in questo articolo, passando poi per la riduzione dei gradi sul termostato, ogni soluzione sembra adatta per avere un po’ di risparmio nel corso del tempo.

Nel nostro articolo di oggi vogliamo approfondire insieme l’utilità di un dispositivo che è stato inventato abbastanza recentemente e che potrebbe essere un’ottima soluzione per chi deve tenere acceso tutto il giorno il riscaldamento lavorando in smart working grazie ad una buna rete wifi o per chi deve riuscire a ridurre i costi in bolletta in azienda. Stiamo parlando del tappeto riscaldante, di cui vedremo vantaggi, benefici e non solo.

Cosa sono i tappeti riscaldanti?

I tappeti elettrici riscaldanti sono dei dispositivi che vengono utilizzati per riscaldare aree specifiche in uno spazio chiuso.

La modalità di utilizzo più comune è quella di collocare un tappeto riscaldante ad infrarossi sotto la scrivania di un lavoratore e ridurre così l’orario di accensione dei termosifoni dell’intera stanza.

Il sistema a raggi infrarossi scalderà molto rapidamente i piedi e le gambe di chi utilizza il tappeto, generando una sensazione di forte benessere ad un costo ridotto.

Al contempo il calore si concentrerà sulla persona, evitando così di disperdersi nello spazio circostante.

I vantaggi dei tappeti riscaldanti

Il sistema menzionato permette di creare una piccola area nella casa o in ufficio dove è presente una soluzione molto simile al riscaldamento a pavimento. Questo significa riduzione dei consumi di gas per il riscaldamento con i termosifoni, senza trascurare l’efficienza energetica anche del tappeto stesso.

I tappeti sono infatti dispositivi a basso consumo energetico e mediamente, a seconda del produttore scelto, prevedono l’utilizzo del quantitativo di corrente elettrica pari a quello di una lampadina di casa.

Pensate quanto potrete risparmiare: un conto è tenere accesa una lampadina per 8 ore, un conto è invece tenere accesi 3 o 4 termosifoni per scaldare l’intero ambiente.

Bisogna anche considerare che questa soluzione è esteticamente gradevole, abbastanza economica, e si integra alla perfezione con l’ambiente: ne esistono di diverse forme, dimensioni e colori, per cui non avrete alcun problema a trovare il tappeto che diventerà un complemento d’arredo completamente integrato in casa o in azienda.

Infine, si adattano ad ogni ambiente e sono stati creati anche degli appositi tappeti riscaldanti adatti ai pavimenti in legno. Questi dispositivi hanno uno strato isolante che poggia sul pavimento, in modo da concentrare il calore verso l’alto (e quindi verso le gambe), evitando così che si possa riscaldare il legno del pavimento.

Molti modelli hanno anche un sistema di sicurezza che prevede la disattivazione della corrente elettrica nel caso il tappeto superi i 50 gradi, in modo da preservare la sicurezza sia di chi lo utilizza che dell’ambiente circostante.

Guida all’installazione dei tappeti riscaldanti

I tappeti riscaldanti sono molto semplici da installare in quanto funzionano con una semplice alimentazione a corrente elettrica.

Sarà sufficiente predisporre il cavo di corrente e collegarlo alla presa più vicina, senza alcun tipo di intervento da parte di un elettricista in quanto la potenza richiesta, come visto in precedenza, è estremamente ridotta, così come il consumo.

Se invece dovete installarli in azienda, è meglio che vi facciate aiutare da un tecnico specializzato, in modo da organizzare al meglio il cablaggio e inserire eventualmente delle pulsantiere per accensione e spegnimento di ogni singolo tappeto, in modo da rendere maggiormente sicure le operazioni per ogni vostro dipendente.

Quali sono i migliori tappeti riscaldanti sul mercato

Arrivati a questo punto, avrete compreso quanto questo dispositivo possa essere utile nel caso lavoriate alla scrivania in smart working o abbiate un’azienda con un gran numero di dipendenti.

Nel caso dobbiate acquistarne uno per uso domestico, o per il vostro ufficio, online troverete prodotti per ogni tipo di arredamento, con colori e forme che certamente sapranno adattarsi al vostro salotto o al vostro ufficio in casa.

Se desiderate acquistarne in quantità e di qualità per la vostra azienda, la soluzione migliore è quella di affidarvi ad un fornitore di fiducia e per questo motivo ci sentiamo di suggerirvi di visitare la pagina dedicata ai tappeti riscaldanti elettrici per l’industria e gli uffici sul sito web di warmset.it.

Qui vedrete che è disponibile un modello totalmente differente rispetto a quelli presenti sui vari store online, particolarmente consigliato nel caso abbiate bisogno di un dispositivo maggiormente sicuro, efficiente ed elegante per il vostro spazio dedicato al lavoro.

Ora non vi resta che mettervi subito all’opera e provare questo dispositivo: siamo certi che non impiegherete molto tempo con l’arrivo del freddo invernale a comprendere i benefici che potrà offrirvi.