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giovedì, Ottobre 9, 2025
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Rocca Calascio tutto il fascino antico del castello medievale

Rocca Calascio
Rocca Calascio

Rocca Calascio è un’affascinate struttura antica che si trova nel cuore dell’Abruzzo, tra le montagne, collocata sulla cima di una di queste. L’ antico Castello Medievale, noto anche con il nome di Castello di Rocca Calascio, ha la struttura di un imponente fortezza che si erge su una solitaria collina dal quale è possibile ammirare tutto il panorama circostante. Se non la avete ancora vista il consiglio è di farlo, specie se vi recate in terra abruzzese. Ma scopriamo di più sulla struttura e la storia antica e moderna di Rocca Calascio.

Il Castello di Rocca Calascio

La struttura della fortezza è molto antica ed è una delle più alte d’Italia. Mura, torri e cortili risalgono al XII secolo. Il fascino di Rocca Calascio è dovuto, sia alla sua posizione svettante isolata, che all’edificazione suggestiva in stile gotico. Sebbene sia in rovina, il Castello di Rocca Calascio mantiene intatta la sua struttura originaria, che evoca un’ atmosfera medievale, anche se il tempo, ed i secoli, ne hanno modificato l’aspetto. Rientra tra i 15 posti fantastici di cui vi abbiamo parlato in questo articolo: Posti particolari: i 15 posti strani e belli da visitare in Italia.

Dove si trova Rocca Calascio?

Abbiamo anticipato che la rocca si trova tra i monti dell’Abruzzo centrale, in provincia dell’Aquila, ed esattamente nel comune omonimo di Calascio. La sua posizione tra i monti lo rende sicuramente un luogo ideale per tutti gli amanti della natura e per coloro che amano fuggire dalla routine e dal trambusto della città.

L’accesso a castello si raggiunge percorrendo una strada panoramica che si snoda tra le colline circostanti. Per arrivarvi si deve percorrere un sentiero, il percorso dura circa 3 ore. Se si va nei giorni feriali si trova parcheggio nel piccolo spazio nei pressi del Castello. Da qui in mezz’ora si raggiunge agevolmente la fortezza Calascio.

In alternativa, dal parcheggio in mezz’ora si raggiunge agevolmente la fortezza Calascio. In 15 minuti di strada a piedi si raggiunge il piccolo borgo antico della Rocca, ormai quasi disabitato. V si trovano alcune botteghe di artigianato locale e strutture ricettive.

Percorrendo un sentiero pietroso si giunge al Rifugio della Rocca dove si trovano alcune bancarelle e negozietti in numero limitato, e tra essi, la produzione di manufatti in lana tessuta a telaio. Da qui, proseguendo il sentiero si arriva alla Rocca in altri 10 – 15 minuti.

Cosa fare nei dintorni di Rocca Calascio?

I luoghi interni dell’Abruzzo hanno un grande fascino, sia per la natura che li domina, sia per i reperti storici che custodisce come ad esempio i Cunicoli di Claudio e il vecchio acquedotto a Capistrello (Avezzano), o la storica Alba Fucens, dove gli scavi sono ancora in corso e dove, in estate, nel antico anfiteatro, si svolgono manifestazioni e concerti.

Ma nei dintorni di Rocca Calascio, ci sono numerosi luoghi di interesse, come ad esempio a breve distanza, il piccolo borgo di Santo Stefano di Sessanio, un centro storico perfettamente conservato costruito in pietra e ciottoli. Un’altra meta degna di nota è quella del bellissimo Parco Nazionale del Gran Sasso insieme ai Monti della Laga che offrono degli spettacolari paesaggi montani dove è possibile praticare escursioni, organizzare gite, e svolgere attività di vario tipo.

Rocca Calascio e la filmografia

La Rocca monumentale e medievale ha preso parte a diversi film, proprio per la sua struttura medievale affascinante. Infatti, la rocca ha una certa notorietà nel mondo del cinema. La fortezza è stata utilizzata come location suggestiva in diversi film.

Tra le pellicole più famose in cui si trovano le riprese della fortezza ci è “Ladyhawke” risalente al 1985, una storia davvero molto avventurosa che rientra tra i film fantasy che ha visto attori come Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer.

Ma la struttura di Rocca Calascio ha anche fatto da sfondo a film come “The Name of the Rose“, (Il nome della Rosa) del 1986 interpretato da Sean Connery e che è la rivisitazione del noto libro di Umberto Eco.

Considerazioni

L’Abruzzo ha molti luoghi da scoprire davvero molto belli e naturistici come la Riserva di Zompa lo Schioppo con le sue cascate ed il fiume, o le Cascate del Verde, un’ Oasi naturale a Borello, molto bella.

Ma a livello storico sicuramente il castello è un luogo affascinante che mescola natura, architettura e storia medievale. In virtù di ciò è una meta ideale sia per gli amanti della natura che per gli appassionati di storia o di cinema e garantisce di assicurare a tutti un’esperienza indimenticabile.

Gole di Alcantara in Sicilia dove sono e come andarci

Gole di Alcantara in Sicilia dove sono e come andarci
Gole di Alcantara in Sicilia dove sono e come andarci

Le Gole di Alcantara sono una meraviglia della natura nel cuore della Sicilia, in Italia. Note anche con il nome di Gole di Larderia si trovano nella valle di Alcantara tra i comuni di Castiglione di Sicilia e Motta Camastra. Le Gole dall’aspetto incantatore, sono il risultato di flussi di lava provenienti dal vulcano Monte Mojo (o Moio) i quali, nel corso del tempo, si sono solidificati dando vita alle spettacolari Gole. Per conto suo, il fiume Alcantara al quale devono il nome, ha intagliato nel tempo, con il suo flusso di acqua pulita e trasparente, un canyon decisamente molto suggestivo. Un luogo davvero unico nel suo genere, di cui vi abbiamo già parlato (Posti particolari i 15 posti strani e belli da visitare in Italia) e che merita di essere visitato durante un viaggio in terra siciliana. Vediamo come andarci e cosa vedere in zona.

Come raggiungere le Gole di Alcantara

Le Gole di Alcantara sono raggiungibili utilizzando diverse opzioni di trasporto tra le quali potrete scegliere quella più adatta alle vostre esigenze. La Sicilia è raggiungibile in areo e per mare. Si può anche arrivare in auto fino ad un certo punto e poi prendere il traghetto.

Gli aeroporti principali della Sicilia sono 4: Catania (Fontanarossa), Palermo (Falcone – Borsellino), Comiso (Pio la Torre / Vincenzo Magliocco), e Trapani (Vincenzo Florio), più due rispettivamente nelle isole minori di Pantelleria e Lampedusa.

Mentre i principali porti da cui imbarcarsi per andare in Sicilia sono i seguenti: Genova, Civitavecchia, Napoli, Salerno, Tunisi, Cagliari, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.

Giunti in Sicilia, dovrete prendere un mezzo di trasporto che vi conduca a Taormina. Vi sono degli autobus che percorrono questa tratta. Da Taormina si può prendere un bus locale che vi porterà direttamente alle Gole di Alcantara. Potete anche optare per un noleggio auto o moto, per favorire la vostra indipendenza. In loco sono presenti dei parcheggi per sostare.

Per raggiungere le gole si possono scendere 200 gradini entrando dalla scala comunale, piuttosto agevoli, o pagare 13 euro per il trasporto.

Perché le Gole di Alcantara sono famose?

La Sicilia in genere offre molto da vedere sia a livello di arte e storia, che di bellezze naturali, e tra esse, le Gole. Le gole di Alcantara sono famose in virtù della loro bellezza dell’unità geologica del sito. Ciò che rende speciale questo luogo è il fatto che sono una rarità. Esistono poche gole al mondo che possono essere attraversate a piedi come accade invece per le Gole di Alcantara.

In estate l’acqua cristallina del fiume che ha una temperatura tra gli 8 e gli 11 gradi, si abbassa e diventa possibile esplorare il canyon e passeggiare lungo il fondale ghiaioso. Le pareti delle gole raggiungono i 25 metri di altezza, larghe dai 2 ai 5 metri, e creano un ambiente suggestivo davvero unico.

Ci si può fare il bagno anche se l’acqua è fresca, ma nei mesi estivi di Agosto l’affluenza dei turisti in loco è notevole.

Gole di Alcantara: dove alloggiare

Per quanto riguarda dove alloggiare nella zona delle Gole di Alcantara, la cittadina più vicina è Taormina. Ma anche in prossimità delle Gole si trovano agriturismi e bed & breakfast.

Inoltre, Taormina offre una vasta gamma di soluzione abitative per i turisti, dalle case in affitto ai B&B fino agli hotel e alberghi di vario livello. Taormina è anche una meta turistica nota per la sua bellezza, rinomata per il suo bel mare e per il famoso Teatro Greco.

Quindi, se avete in mente di trascorrere una vacanza nella bella Sicilia non dimenticate di fare una visita alla città di Taormina e di andare a vedere le Gole di Alcantara, una bellezza naturale unica nel loro genere.

Come rassodare la pancia senza fare gli addominali: gravidanza, obesità, dimagramento

Addome tonico
Come rassodare la pancia senza fare gli addominali

La pancia scolpita è il sogno di molti, uomini e donne, ma molto spesso repentini dimagramenti, gravidanza o obesità, possono lasciare un addome non rassodato e poco piacevole da vedere e toccare. In alcuni casi fare esercizi per gli addominali o usare gli elettrostimolatori costituiscono validi metodi per rassodare l’addome. Ma in altre situazioni e per motivi medici, utilizzare queste tecniche potrebbe non essere consigliato dal medico stesso. E’ il caso di chi ha un ernia, di chi dopo la gravidanza presenta una diastasi severa o magari di chi per motivi di prolasso vescicale o uterino non può sollecitare troppo l’aria incriminata. La pancetta molle però non piace a nessuno ed eccoci dunque a spiegare alcuni metodi per rassodare la pancia senza fare gli addominali: vediamo quali sono!

Tecniche per rassodare i tessuti lassi dell’addome (e non solo)

Di metodi e tecniche per rassodare i tessuti ce ne sono molti tra essi ricordiamo il potere modellante dell’acqua e quello rassodante e tonificante dell’acqua fredda.

Inoltre per favorire il rassodamento dell’addome la tecnica della frizione è validissima in quanto induce, nell’area interessata, una stimolazione della circolazione.

Idromassaggio

Nelle SPA, le piscine con idromassaggio sono dei veri toccasana per la salute e per rassodare il corpo. Ma anche in casa ci si può dotare di vasca con idromassaggio ed i suoi benefici, installandone una, o acquistando un kit da inserire in una vasca da bagno pre-esistente.

Camminare in acqua

Mare e lago offrono delle opportunità di svago ma anche di salute. Camminare in acqua aiuta a perdere peso e a rassodare i tessuti stimolando l’apparato cardio circolatorie e compiendo un’attività benefica anche per il cuore. Camminare con l’acqua che copre l’addome può rivelarsi davvero molto utile per rassodare l’addome senza fare gli addominali.

Massaggi e frizioni

Massaggi da praticare sull’addome con olii e prodotti riducenti e rassodanti sono molto indicati come tecniche di rassodamento. Oltre a ciò frizionare l’addome pizzicandolo o massaggiandolo con una spugna ruvida attiva la circolazione inducendo un miglioramento delle zone coinvolte dalla lassità dei tessuti.

Stimolazioni termiche con acqua fredda

L’acqua fredda ha un’azione ben nota tonificante e rassodante. Avere l’abitudine di farsi delle docce fredde, specie in estate, o al mare, è una pratica che fa bene alla circolazione e ai tessuti. Una soluzione può venire dalle spugnature fredde da effettuarsi più volte al giorno.

Se avete l’abitudine di fare la doccia tutti i giorni terminatela con un bel getto di acqua fredda sul corpo o solo sull’addome.

Rassodare la pancia e l’addome può essere una sfida, specialmente in situazioni come la gravidanza, l’obesità ed il dimagramento. Oltre a queste tecniche leggere per chi vuole cimentarsi in attività sportive potrà seguire i consigli che diamo di seguito.

Esercizi cardiovascolari e allenamento ad alta intensità

Non potete fare gli addominali e usare un elettrostimolatore? Eseguite un allenamento o degli esercizi ad alta intensità!

L’allenamento cardiovascolare è un’ottima tecnica per rassodare l’addome e la pancia senza eseguire specificamente gli addominali.

Attività come la corsa, il nuoto, ma anche l’aerobica ed il ciclismo aiutano a bruciare calorie e a ridurre il grasso corporeo, e al tempo stesso rassodano il corpo, addome incluso.

L’allenamento ad alta intensità “interval training” tende a stimolare il metabolismo a favorire la perdita di grasso localizzato sulla pancia.

Meglio una camminata o una corsa per dimagrire?

Esercizi di resistenza per l’intero corpo

Alcuni esercizi di resistenza tendono a coinvolgere tutto il corpo. Tra essi, troviamo gli allenamenti con gli elastici o il sollevamento dei pesi. Inoltre tra gli esercizi utili al rassodamento dell’addome, senza per forza dover eseguire degli addominali, troviamo lo squat, le flessioni, gli affondi o persino le remate.

Dimagrire camminando con la camminata metabolica, una tecnica che aiuta a perdere peso e a rassodare i tessuti sottoponendoli a movimento anche intensivo specie se si cammina a passo sostenuto, si percorrono delle salite e si salgono e scendono le scale.

Alimentazione sana e equilibrata

Cercare di perdere peso e rassodare il corpo non può essere una meta svincolata dall’alimentazione che si segue che dovrà essere sana ed equilibrata. Vi sono diete supportate scientificamente e bravi nutrizionisti a cui rivolgersi per farsi consigliare.

Si dovrà ridurre l’apporto calorico evitando cibi grassi (grassi saturi) e zuccheri raffinati. Optare per alimenti ricchi di fibre, proteine magre come carni bianche e pesce, cibi proteici, frutta, verdura e fibre possono contribuire a far perdere peso e rassodare il corpo, tonificando l’addome.

Ricordate che saltare i pasti fa male e fa ingrassare, ma seguire una dieta bilanciata gioverà al corpo e alla salute.

Benefici del sonno e del recupero

Anche il sonno fa la sua parte. Infatti, il sonno e il recupero se adeguati riescono a svolgere un ruolo essenziale nel processo di rassodamento dei tessuti.

Durante il sonno ed il riposo il corpo si ripara e si rigenera e in questo processo son inclusi anche i tessuti. Quindi, ottenere un sonno di qualità e dedicare del tempo a delle sessioni di allenamento “dolci” può favorire la riparazione dei tessuti e dare risultati ottimali di rassodamento del corpo e dell’addome.

L’importanza della postura

Anche la postura che si tiene nell’arco della giornata, sia da seduti che in piedi può influenzare il tono dell’addome. Dunque, nel lungo periodo una postura corretta ed eretta, può contribuire a rassodare l’addome.

Come visto di tecniche pratiche semplici e modi non invasivi per rassodare la pancia e l’addome senza eseguire gli addominali, sono molteplici e tutti hanno una quantità di efficacia comprovata. Ora sta voi decidere cosa è più adatto alla vostre esigenze e cominciare a rendere il vostro addome più sodo e piacevole da mostrare.

Buon Lavoro 🙂

Lago di Resia un posto fantastico in cui immergersi

Lago di Resia e il campanile sommerso
Lago di Resia un posto fantastico in cui immergersi

Di posti belli in Italia ve ne sono molti ma alcuni sono così unici nel loro genere che rasentano la favola. Tra essi vi è il lago di Resia, un luogo incantevole con il suo campanile sommerso. Il lago è situato all’estremo nord-ovest della penisola italiana. Per raggiungere il lago di Resia, in Alto Adige, si percorrono ed attraversano paesaggi mozzafiato che si snodano tra le Alpi Italiane. Questo luogo è davvero unico ed offre una bellezza naturale tutta da ammirare: scopriamola insieme!

Lago di Resia dov’è come raggiungerlo

Un posto incantevole in Alto Adige vicino al confine con l’Austria e la Svizzera. Un posto unico insieme ad altri luoghi particolari di cui vi abbiamo parlato “Posti particolari: i 15 posti strani e belli da visitare in Italia“. Incastonato come una perla tra i monti, il lago di Resia è raggiungibile in auto, con i mezzi pubblici e con il treno.

Se viaggi in automobile, puoi prendere l’autostrada A22 e uscire a Bolzano Sud. Da lì, segui le indicazioni per Malles Venosta (Mals) e poi per Resia.

Se preferisci utilizzare i mezzi pubblici, puoi prendere un treno fino a Malles Venosta (Mals) e da lì continuare con un autobus o un taxi per arrivare al lago.

Storia e origini del lago di Resia

Il lago di Resia chiamato anche Reschensee lake, in tedesco, ha nel suo trascorso originario una storia ricca di fascino che ha inizio con la costruzione di una diga. In origine infatti, l’area dove si trova attualmente il lago era fertile ed attraversata dal fiume Adige.

Durante la seconda guerra mondiale nel ’40 si decise di creare un bacino d’acqua e una diga in grado di fornire corrente elettrica al paese. Per attuare il progetto si sbarrò il fiume Adige costruendo una diga “Diga Resia“. I lavori iniziarono nel 1948 e si completarono nel 1950.

La diga di Resia ed i villaggi sommersi

La costruzione di questa imponente diga comportò un opera ingegneristica non indifferente che provocò la scomparsa di diversi villaggi. I villaggi furono sommersi dall’acqua, e tra essi il Villaggio di Curon Venosta.

La popolazione dovette abbandonare terre e case e trasferirsi altrove. L’unica testimonianza visibile di questo villaggio è, ad oggi, il campanile della chiesa che svetta solitario nel mezzo del lago.

Lago di Resia e turismo

Inutile dirlo, ma il suo aspetto suggestivo e la sua storia fanno del lago di Resia un’attrazione per i turisti. D’inverno poi, le basse temperature causano il ghiaccio: il lago Resia gela ed è possibile camminaci sopra riuscendo ad avvicinarsi al campanile Curon Venosta.

In estate invece, il lago di Resia è una destinazione turistica amata per la sua bellezza naturale e la possibilità di praticare diversi sport acquatici, ad esempio, la vela e il windsurf. La sua storia e le sue origini rendono il lago un luogo di interesse culturale e storico, oltre che un affascinante luogo di svago, un posto fantastico in cui immergersi fisicamente e dove far viaggiare la fantasia.

Lago di Resia dove dormire?

Indubbiamente, questo luogo dal grande fascino offre diverse tipologie di strutture ricettive. Si trovano hotel di diverse categorie e prezzi, (prezzo medio 80 – 250 a notte) dagli alberghi lussuosi a quelli più economici. Si può soggiornare in case vacanza o in ospitali B&B.

Soluzioni molteplici dunque, adatte a tutte le tasche e le esigenze. Infine è possibile soggiornare in tradizionali agriturismi locali, che offrono alloggio in fattorie tradizionali.

Questa può essere un’opzione interessante per vivere un’esperienza autentica e gustare prodotti locali freschi assaporando la vita rurale, il gusto genuino dei cibi e la natura.

Cosa visitare nelle vicinanze del lago di Resia

Oltre al lago di Resia e al campanile del Curon è possibile visitare la chiesa ricostruita del Curon Venosta la Chiesa di San Giovanni, ma anche altre zone di interesse ed edifici storici come il Castel Coira (1260), un castello medievale molto bello situato vicino alla città di Sluderno.

Castel Coira - Alto Adige
Castel Coira – Alto Adige

Infine, vi consigliamo di passeggiare lungo il sentiero delle Rogge che costeggia il fiume Adige e di programmare escursioni in montagna: luoghi bellissimi come l’Ortles, il monte Cevedale o il monte Scorluzzo (3095 m), nel comune di Valdisotto, un tempo pista da sci veloce e avamposto austro ungarico nella prima guerra mondiale.

Tutti luoghi ricchi di fascino che ti attendono, per farti godere a pieno la bellezza alpina.

Bonsai e concimazione: come e quando concimare

Bonsai e concimazione: come e quando concimare
Bonsai e concimazione: come e quando concimare

Per i bonsai le concimazioni sono molto importanti e servono a garantire un sano sviluppo di questi mini alberi. Azoto, Fosforo e Potassio, sono i tre elementi principali presenti nel terreno e necessari per le piante. Il terreno cedendo i nutrienti alle piante, pian piano, si depaupera e dunque per restituirgli le sostanze nutritive è necessario intervenire con i fertilizzanti. Vediamo come e quando concimare i bonsai e quali sono i momenti in cui sono da evitare le concimazioni.

Bonsai concimazione

La concimazione è importante per la salute e la crescita dei bonsai. L’azoto agisce su foglie e steli; il fosforo sull’apparato radicale; il potassio sui fiori e sui frutti inoltre, rinforza la pianta aiutandola a combattere le malattie.

Tra gli elementi presenti in diversa natura nel terreno, troviamo anche il calcio, lo zolfo ed il magnesio e una serie di microelementi tra cui il ferro, il rame ed il manganese, il boro ed altri. I fertilizzanti sono necessari a rendere il terreno un concentrato di nutrienti adatto alla vita dei bonsai.

I bonsai vivono n condizioni particolari in quanto hanno un pane di terra ridotto che avvolge e ingloba le radici. E’ necessario eseguire con attenzione le concimazioni.

Quali fertilizzanti usare?

I fertilizzanti sono di varia tipologia e natura, organici e inorganici.

ORGANICI – Si definiscono organici i fertilizzanti ricavati da materia organica ottenuti da materiale animale o vegetale e sono a lenta cessione.

INORGANICI – I concimi inorganici, invece sono detti anche chimici e generalmente si tratta di fertilizzanti a cessione rapida.

Quelli in polvere sono a loro volta a cessione lenta, mentre i concimi liquidi sono a cessione rapida.

Come e quando concimare i bonsai

Se è vero che i concimi chimici danno dei risultati incredibili è anche vero che impoveriscono rapidamente il terreno. Per questo motivo è consigliabile usare concime organico che, oltre a nutrire, migliora la struttura del terreno rendendolo più soffice e permeabile e permettendo la nascita di un fungo “micorriza” che si instaura nelle radici di alcune specie, favorendo l’assorbimento radicale.

Per quanto riguarda il tipo di concime per bonsai si dovranno valutare anche le esigenze della pianta in base alla specie botanica.

I bonsai, nel periodo che va dalla primavera fino all’estate, necessitano di azoto utile per la produzione delle nuove foglioline. In estate inoltrata e in autunno fosforo e potassio sono necessari per rafforzarle e favorire la fioritura e la fruttificazione (sempre in base alla specie). Prima di concimare è consigliabile innaffiare abbondantemente la pianta per consentire una migliore distribuzione del concime nel terreno.

Bonsai Maggio e Giugno, cure interventi cosa fare

Periodo delle concimazioni

Il periodo più adatto alla concimazione dei bonsai è quello del periodo vegetativo. Le concimazioni andranno effettuate da una a due volte al mese. Ma molto dipende dal tipo di concime scelto.

Meglio una concimazione in meno che una in più, in quanto in caso di eccessi, le radici si potrebbero bruciare.

Le piante più giovani necessitano di maggiore concimazione rispetto a quelle anziane. E’ sempre consigliato alternare l’uso dei concimi. Si raccomanda di fertilizzare nelle ore meno calde, prediligendo mattina o sera.

Quando non concimare

Ci sono di momenti e dei periodi in cui la concimazione dei bonsai andrà evitata e posticipata ad altro momento:

  • Prima (subito prima) e durante la fioritura: aspettare la formazione dei frutti.
  • Dopo il rinvaso e la potatura delle radici si devono attendere dalle 4 alle 6 settimane.
  • Durante la stagione invernale di dormienza.
  • Quando il bonsai è malato.
  • Dopo la defogliazione: attendere 2 settimane.

Considerazioni

Per la crescita e lo sviluppo in salute di un bonsai, sia esso da interno o da esterno è necessario arricchire il terreno delle principali sostanze nutritive necessarie, rispettando tutte le regole della concimazione dei bonsai, come indicato.

Acquisto auto nuova, non solo emozioni: documenti e adempimenti burocratici

Acquisto auto nuova cosa serve
Acquisto auto nuova cosa serve

L’acquisto di un’auto nuova è un momento emozionante, ma richiede anche una buona dose di organizzazione e preparazione. Prima di avventurarsi nel mondo delle concessionarie e dei concessionari, è importante assicurarsi di avere tutti i documenti necessari per facilitare il processo di acquisto. Esaminiamo principali documenti che devono essere preparati per l’acquisto di un’auto nuova e tutti gli adempimenti burocratici.

Quali sono i documenti da predisporre per acquistare una nuova auto?

Acquistare un’auto nuova non deve essere solamente un’azione considerata solo sotto un piano emozionale. È importante fare un piccolo passo in avanti, considerando tutti i documenti che devono essere messi a disposizione.

Il primo documento da avere a portata di mano è il documento di identità. Questo può essere la carta d’identità o il passaporto, qualsiasi documento riconosciuto a livello legale.

Le concessionarie richiedono il documento di identità per assicurarsi che tu sia una persona reale e che sia autorizzato legalmente ad effettuare l’acquisto di un veicolo, tradizionale oppure modello ibrido.

Un altro documento fondamentale da preparare è un codice fiscale. Questo è essenziale per il processo di registrazione dell’auto e per la creazione dei documenti di proprietà. È importante avere il proprio codice fiscale a portata di mano o richiederlo presso l’ufficio delle imposte locali.

Se si sta acquistando l’auto a nome di un’azienda o di un’organizzazione, si dovranno produrre ulteriori documenti. Ad esempio, potrebbe essere richiesto il documento di costituzione della società o il documento di registrazione commerciale. Assicurarsi di verificare con la concessionaria quali documenti specifici richiedono per la vendita a un’entità legale.

Oltre ai documenti di identità e fiscali, sarà bene preparare anche un documento che certifichi la residenza. Questo può essere una bolletta dei servizi pubblici, come quella dell’elettricità, del gas o dell’acqua.

Questa è necessaria per dimostrare che hai una residenza stabile e legale, e spesso richiesta dalle concessionarie per evitare problemi futuri legati alla proprietà.

Oltre a questi documenti, si consiglia vivamente di portare anche la propria patente di guida. Anche se sembra ovvio, a volte può essere dimenticata nella fretta

dell’acquisto. La patente di guida è essenziale per la prova su strada dell’auto e per dimostrare che sei legalmente autorizzato a guidare.

Infine, per assicurarti che l’auto sia completamente legale e regolarmente immatricolata, potrebbe essere necessario presentare  altri documenti, come l’attestazione di revisione dell’auto, il certificato di conformità e il libretto dei tagliandi. Questi documenti confermano che l’auto è sicura, conforme alle normative e ha subito regolari controlli tecnici.

Adempimenti burocratici per l’acquisto di una nuova auto

Oltre all’aspetto pratico dell’uso quotidiano e i documenti sopra evidenziati, ci sono numerosi adempimenti burocratici da considerare.

Il primo passo fondamentale per chi acquista un’auto è la registrazione presso l’ufficio provinciale dell’automobile o la motorizzazione civile. Questo adempimento è obbligatorio entro 60 giorni dall’acquisto e richiede alcuni documenti essenziali: documento di identità, codice fiscale, il certificato di proprietà del veicolo, il documento di vendita e, se necessario, l’atto di provenienza (in caso di auto usate).

L’ Assicurazione

Una volta completata la registrazione, si devono considerare gli aspetti relativi all’assicurazione. La legge italiana prevede l’obbligo di assicurare l’automobile contro i danni provocati a terzi.

Quindi, il proprietario di un’auto deve stipulare una polizza di responsabilità civile, comunemente chiamata RCA, presso una compagnia assicurativa di propria scelta valutando alcuni preventivi assicurazione auto.

Senza questa assicurazione, non è consentito circolare sulle strade pubbliche. È importante sottolineare che la scelta della compagnia assicurativa può essere fatta in base a diverse opzioni sul mercato e bisogna considerare attentamente le diverse proposte e coperture offerte.

Bollo Auto

Altro aspetto burocratico cruciale è il pagamento del bollo auto. Il bollo è una tassa annuale che si paga per il possesso del veicolo e deve essere regolarizzato entro il 31 gennaio di ogni anno. Il calcolo dell’importo da pagare avviene in base alla potenza del motore o alla cilindrata dell’auto. È possibile effettuare il pagamento tramite l’ufficio postale, attraverso internet o presso gli sportelli bancari abilitati.

Revisione Auto

Un adempimento spesso trascurato ma molto importante è il controllo periodico della revisione dell’auto. La revisione, anche detta controllo periodico di sicurezza, è obbligatoria ogni due anni per le auto nuove e ogni anno per quelle più vecchie di quattro anni.

Questa procedura consiste in un controllo tecnico del veicolo da parte di un’autorità competente per assicurare che rispetti determinati standard di sicurezza stradale. È importante sottolineare che la mancata revisione o la circolazione con un veicolo non idoneo può comportare sanzioni amministrative e la sospensione del certificato di circolazione.

Cambio Residenza e Variazione Proprietà

Infine, occorre menzionare che in caso di cambio di residenza o di variazione dei dati del proprietario, come il recapito o un cambio in caso di vendita dell’auto, è necessario informare l’ufficio provinciale dell’automobile e la compagnia assicurativa. Questi adempimenti, se tralasciati, possono comportare grave penalizzazione, ad esempio, il mancato recapito di multe e avvisi.

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Perché saltare i pasti fa male e fa ingrassare?

Perché saltare i pasti fa male e fa ingrassare?
Perché saltare i pasti fa male e fa ingrassare?

Saltare i pasti fa male e fa ingrassare! Ormai è noto. In estate per la prova costume e dopo le abbuffate di feste come Natale e Pasqua, la gente si sottopone a drastiche diete per riprendere il proprio peso forma o quantomeno, tronare a pesare meno chili. Ma le diete hanno il rovescio della medaglia che non tutti conoscono: quello di squilibrare il metabolismo, specie se non si seguono diete ben bilanciate e ci si sottopone al fai da te senza avere conoscenze nutrizionali di un certo tipo. Saltare i pasti fa male? Si, fa male e al tempo stesso fa ingrassare. Ma scopriamo nel dettaglio cosa comporta fare una dieta errata, o sottoporsi troppo spesso a diete ferree e, soprattutto, cosa comporta saltare i pasti o consumare pasti non sufficienti al nostro fisico e all’attività lavorativa svolta.

Perché saltare i pasti fa male: quando la dieta è nociva

Per alcune persone seguire la dieta del momento è anche un po’ come stare al passo con la moda. Ma quando si tratta di salute le mode centrano ben poco, si dovrebbe fare molta attenzione a cosa si mangia e alla quantità di cibo ingerito nell’arco della giornata.

Il metabolismo potrebbe essere danneggiato da diete drastiche e digiuni prolungati. Così come dal saltare i pasti. Vi sono diete supportate scientificamente ma resta il fatto che ogni persona è un mondo a se, e la dieta andrebbe sempre adeguata al singolo soggetto.

Quali sono le 12 tipologie di diete supportate scientificamente

Riduzione del metabolismo basale: ecco perché la dieta fa ingrassare

Molte persone, in special modo le donne, più avvezze alle diete, pensano che saltare i pasti possa aiutare a perdere peso. In realtà quando si salta un pasto, il nostro metabolismo percepisce la mancanza di energia e di conseguenza riduce il metabolismo basale rallentandolo.

E’ il caso della signora che riferisce: “bevo solo acqua e ingrasso“. Una volta che il metabolismo basale si è squilibrato il nostro corpo brucerà a riposo sempre meno calorie e noi tenderemo ad ingrassare con maggiore facilità.

Si tratta di un meccanismo di protezione che tende ad incamerare energia di scorta in caso di “carenze”. Saltare i pasti dunque, se nell’immediato può far perdere peso, a lungo raggio invece, provoca una riduzione del metabolismo basale, una conservazione maggiore del grasso e conseguentemente una maggiore tendenza ad ingrassare.

Conservazione del grasso

Come visto, il “saltare i pasti” può indurre uno stato di carenza energetica che, se pur momentanea, mette in allarme il nostro corpo. Di conseguenza, il grasso presente in punti specifici, specie addome, cosce e fianchi per le donne, addome per gli uomini, tende ad accumularsi come scorta energetica di emergenza. Nel tempo, ciò si traduce in un aumento di peso.

Ormoni della fame

Come se ciò non bastasse, entrano in gioco gli ormoni, e nello specifico gli ormoni della fame. La fame nervosa altro non è che una riposta ad uno stimolo ormonale che non è più quello “giusto”.

Il consumo regolare dei pasti, comprensivi dei relativi spuntini da effettuare nel corso della giornata, serve a mantenere attivi e regolari gli ormoni che regolano il senso di sazietà.

Tra essi ricordiamo la LEPTINA e la GRELINA. Saltare i pasti può allertare l’organismo rallentare il metabolismo basale, procurare un minor dispendio di grassi, ed infine, alterare la risposta ormonale con conseguente aumento dell’appetito, e maggior propensione a consumare cibi ad alto apporto calorico.

Riduzione della massa muscolare

Nei casi in cui il grasso da bruciare nella dieta sia in realtà solo di pochi chili, si deve far attenzione ad introdurre il giusto quantitativo di proteine onde evitare di andare in contro alla spiacevole riduzione della massa muscolare.

Quando si salta un pasto, il corpo potrebbe ricorrere alle riserve di glicogeno muscolare per avere l’energia necessaria. Una riduzione della massa muscolare può, al tempo stesso, indurre un rallentamento del metabolismo a riposo (di cui sopra) il tutto influendo negativamente sulla composizione adeguata della composizione corporea (massa grassa e massa muscolare).

Considerazioni

Detto questo, penso che sia ben chiaro il perché saltare i pasti fa male e fa ingrassare, e come la dieta non bilanciata vada ad inficiare anche sulla struttura fisica di una persona.

Inoltre le diete non bilanciate con restrizione calorica estrema possono provocare danni al corpo ed avere effetti negativi come la carenza di nutrienti essenziali; riduzione del metabolismo, perdita di massa muscolare (specie se l’introduzione di proteine è scarsa), e non in ultimo, disturbi alimentari come anoressia e bulimia.

Infine, Le diete non bilanciate, possono influire negativamente sul metabolismo, portando a squilibri ormonali, come mal funzionamento della tiroide dovuto al rallentamento della produzione di ormoni tiroidei.

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Ciò può influire sul metabolismo energetico e sul benessere generale incluso l’umore. Motivo per cui le diete andrebbero effettuate solo se si è seguiti da un bravo dietologo nutrizionista che le formulerà in relazione al peso e struttura corporea.

Dove collocare i bonsai: Quali sono le posizioni giuste per i bonsai?

Dove collocare i bonsai: Quali sono le posizioni giuste per i bonsai?
Dove collocare i bonsai: Quali sono le posizioni giuste per i bonsai?

I bonsai necessitano di cure diverse rispetto alle comuni piante da interno e esterno, in quanto, il piccolo pane di terra e la crescita limitata e forzata, implicano alcuni accorgimenti da attuare durate l’allevamento dei bonsai. Tra essi la collocazione dei bonsai nel luogo più giusto da attuare in relazione alla specie, al periodo stagionale, e alla collocazione geografica del proprio appartamento. Vediamo come regolarci nel scegliere il posto giusto per il nostro bonsai.

Dove collocare i bonsai, posizioni adatte

Sicuramente un bonsai è molto bello da vedere, tuttavia, non si tratta di un oggetto d’arredamento (in senso stretto), in quanto è animato ed ha delle necessità. Seppur in miniatura, si tratta di una pianta e dunque avrà necessità di essere tenuta nel posto giusto, necessitando di acqua, sole, aria e cure specifiche.

Dove mettere i bonsai? interno ed esterno

La maggior parte delle specie allevate a bonsai sono rustiche, ed amano la vita all’aria aperta. (Bonsai che vivono al chiuso e bonsai che vivono all’aperto).

Anche i cosiddetti bonsai da interno, durante la bella stagione che va dalla primavera all’estate inizio autunno, devono essere portati all’aperto.

Esposizione dei bonsai

Per quanto riguarda l’esposizione, conviene sempre far riferimento alla specie e quindi si dovrà verificare nelle schede tecniche o nelle guide sui bonsai che trovate in questo sito quali esigenze di coltivazione, inclusa esposizione, hanno.

Generalmente, è bene evitare tutte le posizione che presentano condizioni estreme, come il troppo sole, eccessivo vento o luoghi toppo coperti con scarsità di illuminazione.

In inverno

Specie nelle zone rigide in inverno è opportuno proteggere i bonsai dal freddo e dalle gelate e dunque è necessario portarli all’interno ma attenzione ai caloriferi che potrebbero danneggiarli. Androni scale, e ingressi, sono i luoghi più indicati. Perfette anche piccole serre allestite per loro.

In estate

D’estate si deve fare attenzione a non far inaridire il piccolo pane di terra. Per questo oltre alle irrigazione è necessario fornire il giusto grado di umidità alla piantina. Attenzione al sole che potrebbe bruciare le foglie. (Bonsai a Luglio e Agosto: cure, interventi, innaffiature e cosa fare).

Bonsai da interno

I bonsai da interno sono piante che provengono da paesi subtropicali e tropicali. Motivo per cui il clima delle nostre case in qualche modo riproduce il loro habitat ma non è sufficientemente umido. Per questo è opportuno fornirgli il giusto grado di umidità con spruzzature giornaliere.

Luce e temperatura bonsai

Anche la luce può essere un problema in alcune case scarsamente illuminate specie in inverno. Se la luce naturale non fosse sufficiente si può sopperire alla carenza installando delle lampade artificiali.

Temperatura

Per quanto concerne la temperatura, i bonsai vegetano bene tra i 10 ed i 15 gradi di giorno e tra i 6 e i 10 gradi di notte, Mentre, i bonsai tropicali necessitano di temperature più alte: 18-24 gradi di giorno mentre di notte possono stare anche a 2 – 4 gradi, considerando infatti che in natura vivono in luoghi in cui vi sono grandi oscillazioni termiche.

Umidità

Nelle nostre case per via dei riscaldamenti, le temperature sono spesso alte e l’umidità scarsa. Per questo motivo si deve aiutare i bonsai umidificando l’ambiente e le piantine.

Conviene sistema le piante sopra dei ripiani, scaffali o tavoli ed utilizzare dei rialzi come ad esempio dei mattoncini per evitare l’occlusione del foro di drenaggio o l’invasioni di animali e vermi.

Qualora siano all’esterno in luogo riparato durante la notte potranno essere protetti con un telo di plastica.

Nei mesi più freddi di Gennaio e Febbraio vi consigliamo di operare come descritto in questa guida. Bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare: manutenzione, acqua, concimazione, interventi.

Considerazioni

Torniamo a puntualizzare che la collocazione dei bonsai dipende dalla stagione e la zona climatica fanno la differenza ma che in linea di massima i bonsai potranno stare all’aperto nella bella stagione e protetti e ritirati al chiuso o in serra, in inverno.