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sabato, Agosto 16, 2025
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Bonsai di Murraia o Albero della Seta: coltivazione

Murraia bonsai o bonsai della seta murraya paniculata
Bonsai di Murraia o Albero della Seta: coltivazione

La Murraia o “Muraya Paniculata bonsai” viene chiamato anche albero della seta ed utilizzata per la creazione di bonsai. Il nome “L’albero della seta” deriva dal suo aspetto caratteristico per la corteccia chiara e lucida e le proprietà cosmetiche. Si tratta di una pianta dall’aspetto elegante, il suo portamento suggerisce immagine di trasparenze e leggerezza. Adatta a tutti gli stili di bonsai la Murraia può essere coltivata come bonsai eretto, casuale, inclinato, prostrato o a cascata od anche in gruppo ed altri stili che vedremo più avanti. Scopriamo di più sul Bonsai della seta o Murraia e sulle norme di coltivazione di questo alberello.

Bonsai di Murraia o Albero della seta: aspetto

La Murraia od albero della seta, presenta un tronco chiaro e lucido liscio ed un fogliame leggero con chioma sempreverde che in primavera si ricopre di fiori, delle campanule bianche dal profumo evocativo che ricordano il gelsomino. I fiori si trasformano in estate in bacche rosse simili a piccole arance. Per la sua struttura è adatta alla coltivazione in tantissimi stili di bonsai singoli o in gruppo.

Bonsai di Murraia o Muraya Paniculata bonsai fiori
Bonsai di Murraia o Muraya Paniculata bonsai fiori

Bonsai di Murraia o Albero della seta: coltivazione

Si tratta di un bonsai da interno (Bonsai da interno quali sono?) molto decorativo, sia quando fiorisce che quando produce bacche o ha solo chioma verde. E’ una pianta che cresce in modo spontaneo nelle zone tropicali della Cina meridionale ma anche dell’Indonesia e dell’India.

Bonsai al chiuso e bonsai da interno: quali sono le differenze

Bonsai di Murraia o Albero della seta coltivazione: esposizione, annaffiature, concimazione

  • ESPOSIZIONE – La Murraia bonsai o albero della seta ha bisogno, come molte piante tropicali, di caldo e umidità. E’ consigliabile porre il Bonsai di seta vicino ad una finestra luminosa con esposizione non a sole diretto (magari a Nord o a Ovest). In inverno va mantenuta ad una temperatura tra i 16 gradi ed i 20 °C. In estate, quando viene portata all’esterno, può stare al sole in zona ventilata.
  • ANNAFFIATURE – E’ consigliabile mantenere il terreno del Bonsai di Murraia sempre leggermente umido e nebulizzare spesso l’alberello senza impregnare troppo il pane di terra. In estate assicurarsi di non farle soffrire la sete e mantenerlo umido quanto basta.
  • In primavera ed estate quindi durante tutto tutto il periodo vegetativo, è consigliabile concimare ogni 15 giorni. In inverno concimare 1 volta la mese.

Bonsai di Murraia o Albero della seta coltivazione: rinvaso, potatura, legatura

  • RINVASO – La Murraia o bonsai della seta richiede un rinvaso ogni due anni da effettuarsi nel periodo primaverile. Durante il rinvaso si potranno anche potare leggermente le radici.
  • POTATURA – Per le potature il bonsai di seta necessita di cimature che lasciano due foglie e due gemme da effettuare quando i rami hanno raggiunto più o meno 5 o 6 foglie. I rami hanno la tendenza ad allungarsi molto, quindi anche durante l’anno, in qualsiasi periodo, possono essere accorciati a seconda della necessità utilizzando gli appositi attrezzi da bonsai necessari.
  • LEGATURA – La legatura del Bonsai di Murraia andrà effettuata in ogni momento dell’anno, realizzando lo stile desiderato tra i tanti ai quali la pianta è possibile formare.
  • STILI BONSAI DI MURRAIA – Il bello di questo bonsai che potrà essere formato a proprio piacimento in quanto gli stili adatti sono molteplici, tra essi ricordiamo: bonsai eretto, bonsai casuale, inclinato, prostrato, a cascata, a due tronchi, a ceppo comune oppure in gruppo.
  • MOLTIPLICAZIONE – Può essere riprodotta in autunno per seme e, in primavera ed estate per talea. (Come ottenere bonsai da talea).

Bonsai di Murraya Paniculata o Albero della seta coltivazione: malattie e parassiti

Tra le malattie ricordiamo la clorosi ferrica dovuta alla mancanza di ferro che provoca l’ingiallimento e la caduta delle foglie. Attenzione, perché spesso è dovuta ad acqua troppo calcarea. Curarla con prodotti a base di ferro. Oltre alla clorosi ferrica la Murraia può essere attaccata dalla Ruggine.

Infine per quanto riguardo ai parassiti l’albero della seta bonsai può essere attaccato da cocciniglie, quest’ultime possono causare

l’ingiallimento e la caduta delle foglie.

Murraya Paniculata Bonsai o Albero della Seta: curiosità

Le sue origini sono incerte ma probabilmente fu introdotta in Europa come pianta ornamentale intorno al 18° secolo. Attualmente è comune in forma sub-spontanea e naturalizzata sebbene sia una pianta tropicale.

Fabbricante di lacrime libro di Erin Doom – Recensione

Fabbricante di lacrime libro di Erin Doom - Recensione
Fabbricante di lacrime libro di Erin Doom - Recensione

UN libro d’amore, un romanzo che appassiona il lettore e che invoglia la lettura fino all’ultima riga, Una storia sofferta e controversa che nasce da un’infanzia tormentata questo narra il libro Fabbricante di Lacrime di Erin Doom. Crescere tra le mura di un orfanotrofio, infatti non è mai stata una cosa facile per nessuno, tantomeno per Nica che cercherà nella sua vita da adulta il riscatto. Scopriamo di più su questo romanzo sulla storia raccontata da Doom nel libro “Fabbricante di lacrime“.

Fabbricante di lacrime libro – Sinossi

Esperienze legate all’infanzia di tipo negativo, come la perdita dei genitori, l’abbandono e la vita sofferta e travagliata tra le mura di in un orfanotrofio lasciano ferite sulla pelle e spazi affettivi talvolta incolmabili. C’è sempre la speranza a far capolino nella vita di ognuno e lo fa in modo controverso anche nella vita di Nica.

Nica è cresciuta a Greve, tra le mura di un orfanotrofio. Nelle notti si narrano storie e racconti a lume di candela e tra esse anche quella che da il titolo al libro “Fabbricante di lacrime”.

Chi era il fabbricante di lacrime? La storia narra di un misterioso artigiano dagli occhi chiari, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma per Nica, a diciassette anni arriva il momento di lasciarsi alle spalle le disavventure dell’infanzia.

Arriva il giorno dell’adozione: i coniugi Milligan avviano le pratiche e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo.

Rigel è intelligente e furbo, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura.

La convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino.

Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.

Fabbricante di lacrime libro – Recensione

Fabbricante di lacrime libro – Recensione

Un libro che se dal punto stilistico ha delle pecche non le ha affatto dal punto di vista emozionale: i personaggi arrivano al cuore del lettore, specie del pubblico giovane che riesce ad immedesimarsi nel racconto in modo profondo.

Da sottolineare che il libro può essere interpretato e vissuto in modo diverso in base al tipo di lettore. Molti dei personaggi presenti, vivono nel libro una storia che prevede un arco di trasformazione completo.

Altri personaggi, invece, non vengono sviluppati nella loro interezza e alcuni episodi disi perdono poi nel nulla come se la loro presenza e ciò che li riguarda sia irrilevante. La storia nel suo complesso è rilevante e di grande impatto motivo specie se il lettore è giovane ed in target.

A livello di stesura il romanzo risulta piuttosto lungo e complesso, in quanto segue una narrazione scritta per i giovani e non per le persone mature.

Giovani ed adolescenti si sentono ben rappresentati dalla ripetizione che dilata il racconto e, se pur ridondante, in alcune parti ha l’effetto di amplificare scene ed mozioni caricando il testo di forte emotività e inducendo il lettore nell’identificazione generazionale. Un artificio che si trova in molti libri di ultima generazione destinati al pubblico giovane.

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Fabbricante di lacrime dove comprarlo

Come sempre questo libri inserito tra i nostri libri consigliati è in vendita in Amazon sia in versione cartacea copertina rigida che in formato digitale Kindle.

Fabbricante di lacrime copertina flessibile prezzo 15.10.

Formato Kindle prezzo 9,99 euro.

Bosco del Sasseto, Torre Alfina e il Castello: il verde di un bosco incantato nella Tuscia

Bosco del Sasseto, Torre Alfina e il Castello: il verde di un bosco incantato nella Tuscia
Bosco del Sasseto, Torre Alfina e il Castello: il verde di un bosco incantato nella Tuscia

Il Bosco del Sasseto si trova in provincia di Viterbo ad Acquapendente, ed è un bosco spettacolare che ospita maestose chiome ed una torre antica, un monumento funerario, chiamato Torre Alfina. La visita nel bosco è consentita, previo acquisto dei biglietti. Un posto unico nel suo genere il Bosco Monumentale del Sasseto. Scopriamo di più su questo bosco, considerato un monumento naturale da difendere, ma anche da ammirare e visitare insieme a Torre Alfina, ed il Castello rinascimentale di Torre Alfina, sito nel piccolo borgo storico ben conservato nella Tuscia Viterbese, al confine tra Lazio ed Umbria.

Bosco del Sasseto e Torre Alfina cos’è e cosa vedere?

Come detto nella descrizione introduttiva di questa guida, Il Bosco del Sasseto è un Monumento Naturale e come tale è protetto. Il suo valore dal punto di vista naturalistico delle specie in esso contenute, è molto elevato, anche in virtù della datazione di alcune piante.

Il bosco del Sasseto, infatti, vanta la presenza di tanti alberi monumentali molto antichi, lecci anche di 300 anni ed oltre che sono cresciuti e hanno vegetato da secoli su di un substrato geologico molto interessante composto da massi e terreno derivante da lava proveniente dalle eruzioni di un antico vulcano.

Il territorio si estende per circa 60 ettari. All’Interno del Bosco del Sasseto troviamo poi la Torre Alfina, suggestiva e spettacolare anch’essa. E vicino a questa bellezza naturale si trova il piccolo borgo antico di Torre Alfina, con il suo Castello.

Torre Alfina

Al confine tra Lazio e Umbria, nella Tuscia Viterbese si trova la Riserva Naturale del Monte Rufeno meglio conosciuta come il Bosco del Sasseto. All’interno di questo bosco antico vi è Torre Alfina. Dopo aver percorso il bosco, ed ammirato i suoi alberi secolari disseminati tra le pietre laviche, alberi maestosi che si stagliano nel cielo ed offrono un panorama suggestivo, si giunge alla tomba del Marchese Edoardo Cahen.

Infatti un tempo, sia il castello di torre Alfina che il bosco, erano proprietà della famiglia Cahen una famiglia belga di origine ebrea. Torre Alfina altri non è che il Mausoleo dedicato Marchese Edoardo Cahen. Il sentiero per raggiungerla ha una percorrenza di circa 2 ore e non è adatto a persone disabili o a passeggini e simili.

Torre Alfina e Bosco Monumentale del Sasseto
Torre Alfina e Bosco Monumentale del Sasseto

Il borgo di Torre Alfina

Il piccolo borgo antico di Torre Alfina è molto ben conservato e si sviluppa intorno al Castello omonimo. Come molti borghi Italiani e alcuni borghi antichi del Lazio, (da vedere), anche questo ha il suo fascino e si snoda tra viuzze strette e case medievali (come erano le case del medioevo e tardo medioevo) che non celano la vista delle suggestive torri del Castello. Inoltre nel borgo, vi sono delle istallazioni artistiche molto interessanti ed originali, e dei bei murales.

Il Castello di Torre ALfina

Si tratta di un Castello rinascimentale ben conservato in cui è possibile prenotare una visita. Il Castello è caratterizzato da torri imponenti ed un gran cortile oltre che da numerose stanze, E’ attualmente una location per matrimoni ed eventi molto prestigiosa. Le visite guidate sono consentite solo in determinati giorni ed orari su prenotazione. La visita al Castello di Torre Alfina dura 50 minuti, ed il costo del biglietto è di 8 euro intero e 5 euro ridotto.

Castello Torre Alfina
Castello Torre Alfina

La Tuscia Viterbese ed i suoi gioielli

I gioielli naturistici e storici presenti nella Tuscia Viterbese sono numerosi, insieme ai Borghi storici suggestivi e ben conservati di cui vi abbiamo parlato in un precedente articolo dedicato (Tuscia Viterbese: 10 Borghi da scoprire). Basti pensare che, tra le bellezze uniche nel suo genere, oltre al Bosco del Sasseto troviamo, ad esempio, la città che muore, ossia Civita di Bagnoregio.

Tutta la zona, sia quella del Bosco del Sasseto che quella di Civita di Bagnoregio, ed altre località limitrofe, suggeriscono un atmosfera fiabesca. Si tratta infatti, di uno scenario surreale che sembra quasi uscito dalla fantasia e dai nostri sogni, avallato da un atmosfera unica fatta di storia, arte, natura e vita di popolazioni antiche; uno scenario suggestivo che propone scorci di un piccolo mondo magico, o quasi.

Dove e come prenotare una visita nel Bosco Monumentale del Sasseto e Torre Alfina

La Biglietteria del bosco del Sasseto si trova in Piazzale Sant’Angelo, 19. Torre Alfina è in provincia di Viterbo. Tel: +39 388 8568841 (con prenotazioni anche tramite contatto su whatsapp). La mail, invece, è la seguente: boscodelsasseto@comuneacquapendente.it.

Il prezzo del biglietto è contenuto ed è di 6 euro a persone ed è comprensivo della visita al Museo del Fiore. Il prezzo ridotto per bambini, anziani o gruppi di 20 persone e gruppi scolastici è di 4 euro.

La visita prevede un servizio di accompagnamento nel bosco e nelle strutture descritte della durata di circa 2 ore.

Come arrivare al Bosco del Sasseto e Torre Alfina

Provenendo da Nord o da Sud per giungere al Bosco del Sasseto e a Torre Alfina ed al borgo omonimo con il Castello, conviene percorrere l’autostrada A1/E35 e prendere poi l’uscita per Orvieto dove è possibile fare una sosta è visitare il Duomo.

Seguire poi le indicazioni in direzione Acquapendente. Raggiunto il Borgo Torre Alfina si può parcheggiare l’automobile al Motorhom Parking Torre Alfina il quale dista dalla biglietteria appena 200 metri.

Quali sono gli abiti che valorizzano le curve? Idee e consigli

Quali sono gli abiti che valorizzano le curve? Idee e consigli
Quali sono gli abiti che valorizzano le curve? Idee e consigli

Non esiste uno stereotipo in termini di curve ed abiti ma esiste la fisicità di ogni donna. In base al tipo di corporatura che si possiede, ci sono degli abiti e delle linee che tendono a valorizzare più o meno le curve, compatibilmente a chili di troppo o fisico perfetto. Stesso discorso anche per coloro che, al contrario, hanno un peso scarso e poco curve. Sentirsi femminili e sexy non è per forza connesso all’abito che mette in risalto le curve, si può essere belle e femminili anche senza indossare vestiti aderenti e scollature vertiginose. Ma le varianti sul tema possono essere molteplici. Vediamo come indossare l’abito più giusto per valorizzare le curve dei fianchi e del seno.

Mettere in rilievo il décolleté
Mettere in rilievo il décolleté

Quali sono gli abiti che valorizzano le curve

Tendenzialmente se si ha un fisico perfetto, sia alto che basso di statura, ma con li fianchi rotondi e la vita piccola, è ovvio che per valorizzare le curve si adotteranno dei tubini aderenti od anche degli abiti che modellano con più discrezione la silhouette. Perfetti anche i pantaloni e le t-shirt donna primavera estate aderenti, e tutto ciò che metta in risalto le forme del corpo (visto che si ha tutto al posto giusto). Ma molto spesso le persone con un fisico da urlo e, senza imperfezioni, sono davvero poche.

Abito rosso sexy
Abito rosso sexy

Quando si ha la pancia oltre alla curve

Spesso può accadere di avere anche un po’ di pancia ed ecco dunque che l’abito aderente metterebbe in risalto le curve ma anche la pancia. In questo caso è bene optare per dei modelli che magari abbiano dei lembi di tessuto in grado di mascherare questo difetto.

Un alternativa sono gli abiti e le gonne che segnano il punto vita, mettono in risalto il seno, ma sono abiti svasati nella parte dalla vita in giù.

Altra soluzione è l’abito spezzato ma aderente. Il solo fatto di dividere la parte sopra da quella di sotto metterà meno in risalto la pancia senza penalizzare le curve ed i fianchi prosperosi.

Allo stesso modo potete optare per un tailleur gonna o pantalone con giacca corta e adottare gonna o pantalone a vita bassa o normale ma non alta. (Tailleur 10 modi per indossarlo).

Valorizzare le curve se si è in sovrappeso? Si o no?

Ci sono donne che amano mettere in risalto le curve anche se sono taglie extralarge. C’è chi si sente bene in abiti aderenti, nonostante la taglia oversize, e chi preferisce nascondere i chili di troppo anche se le proporzioni permetterebbero di mettere in evidenza le curve.

Abiti curvy oversize
Abiti curvy oversize

Il consiglio è di magari mettere in rilievo il décolleté un po’ meno i fianchi ma dipende dall’occasione. Ma la soluzione giusta, in realtà, è di fare ciò che vi sentite, in piena libertà, alla fine dovete piacere a voi stesse e non agli altri.

Tipi di fisico e curve da valorizzare se si è magre o normopeso

Come visto, il tipo di fisco influenza tanto la scelta degli abiti da indossare ed anche quella del vestito che metta in risalto le curve.

Quando le curve non ci sono perché magari si è troppo magre, o la struttura ossea è quella dei fianchi stretti la soluzione giusta per evidenziare e riempire le curve è quella di optare per gonne ed abiti svasati dal punto vita in giù od anche quella dei vestiti con drappeggio sui fianchi in grado di donarvi qualche centimetro in più nei punti giusti.

Quali sono gli abiti che valorizzano le curve
Quali sono gli abiti che valorizzano le curve

Quanto al seno, bastano t-shirt aderenti o corpini con scollature tonde, o a “V” ad evidenziare un bel seno. In altri casi è consigliabile adottare un reggiseno imbottito, magari un push up per dare risalto al décolleté con facilità. Se siete alla ricerca più che della sensualità, della femminilità, allora vi consiglio di leggere la guida sottostante.

Stili vestiti i più femminili per una donna

Abiti curve pregi e difetti: valorizzarsi senza condannarsi

In realtà valorizzare le curve, come si visto, è molto soggettivo e non sempre realizzabile. I consigli validi per una donna non lo sono per un’altra. Molto dipende anche dalle proporzioni, peso e dall’altezza che si ha anche se come regola di base i consigli che vi abbiamo dato sono quelli che trovate nella guida.

In ultimo, è bene mettere in risalto il fatto che ogni persona ha pregi e difetti e dunque, più che puntare sulle curve, è bene fare un’analisi del proprio fisico e capire quali sono i punti di forza e quali i punti deboli.

In base a questo potrete decidere se mettere in risalto le curve, o no, e se invece dare risalto ad un bel posteriore, al seno, ai vostri fantastici occhi, alle gambe lunghe magari con uno spacco vertiginoso, all’addome piatto, e così via. Il bello della natura è che nessuno è uguale all’altro ed ognuno nella sua unicità ha la sua bellezza fisica ed interiore.

Tatuaggi donna: Tatuaggi femminili sensuali

Tatuaggio sensuale donna
Tatuaggi donna: Tatuaggi femminili sensuali

I tatuaggi donna sono sempre più diffusi. Un tempo, quasi ed esclusiva prerogativa maschile, i tatuaggi avevano un retaggio sociale e cultura ben specifico. Oggi come oggi i tatuaggi sono diventati uno strumento estetico di abbellimento e personalizzazione, un modo per esprimere se stessi. Spesso scelti ed utilizzati in relazioni a fatti accaduti, eventi positivi e negativi, i tatuaggi da donna, così come quelli da uomo, trovano ampia scelta in termini di disegno e simboli nonché di stile. Le donne amano i cosiddetti tatuaggi lettering, e non disdegnano neanche i simboli ed i tattoo significativi: ma quali sono i tatuaggi femminili sensuali? Scopriamo quali sono i tatuaggi da donna eleganti, sensuali e femminili quelli che hanno eleganza e raffinatezza nel disegno e nella scelta del punto in cui tatuarli.

Tatuaggi donna femminili
Tatuaggi donna femminili Credits: @the_tattooed_ukraine Via Instagram

Tatuaggi donna eleganti quali fare

La scelta di un tatuaggio per donna è molto oculata, in genere si sceglie un soggetto cha piace, e che abbia un senso nella propria vita, e non solo perché esteticamente cattura l’attenzione. Sicuramente, tra i tatuaggi femminili troviamo i tatuaggi lettering esprimono un concetto in modo esplicito e diretto.

Frasi di buon augurio, scritte che esprimono una rinascita dopo una delusione e così via, sono molto apprezzati dalle donne e diventano sensuali e femminili se si sceglie il punto più giusto dove tatuarlo. Ma se dal tatuaggio si vuole eleganza e sensualità è bene fare attenzione al soggetto da scegliere e al punto in cui lo si farà eseguire.

Tatuaggi sensuali piccoli e significativi donna

I tatuaggi simbolici o significativi, allo stesso modo del lettering, esprimono un concetto semplicemente per il fatto anche ad ogni simbolo si associa un significato che può essere di avventura, amore, rinascita, forza o fortuna.

Specie per il primo tatuaggio si tende a scegliere dei tatuaggi piccoli significativi trovate ampia descrizione, disegni e foto in questo articolo: Tatuaggi piccoli significativi, donna, uomo, coppia e famiglia.

Indubbiamente la moda e le sue tendenze influenzano la scelta dei tatuaggi. A tal proposito abbiamo visto, in un precedente articolo, quali sono i tatuaggi da donna più di tendenza e gli stili in cui rappresentarli: Quali sono i tatuaggi femminili più alla moda.

Tatuaggi femminili sensuali: foto e disegni tattoo

Sicuramente tra i tatuaggi femminili più sensuali troviamo i tattoo con fiori come la rosa ed il fiore di loto, molto belli anche i fiori di pesco su rametto e simili.

Molto apprezzati alcuni animali, come ad esempio le libellule, le farfalle, i colibrì e le rondini. Molto eleganti e raffinati i tattoo lettering se piccoli e scritti con lettere eleganti in corsivo e, soprattutto, ben posizionati (foto sopra).

Tra i simboli da tatuare molto eleganti e sensuali per donna troviamo oltre ai fiori di loto, i soffioni, le piume, i cuoricini, le perle, i fiocchi specie se oranti da delicate cornicette che simulano perline o simili e che indicano un legame indissolubile.

Anche i tattoo di piccoli cuori o le stelline hanno il loro perché specie se fatti nei punti giusti, di piccole dimensioni e privi di colore. Perfette anche note musicali e chiave di violino. Ma spesso, è l’armonia delle linee e la capacità del tatuatore a rendere un tatuaggio da donna elegante e sensuale oltre che bello.

Quali sono i tatuaggi femminili eleganti?

I tatuaggi di per se possono essere sensuali ma non sempre sono eleganti. Per avere un effetto elegante da un tatuaggio è opportuno farlo fare nel punto giusto, scegliendo piccoli simboli da indossare e sfoggiare come se fossero gioielli.

Difficile a dirsi?

Un piccolo quadrifoglio su una caviglia, o una piuma sui fianchi, può essere un simbolo tattoo raffinato, così come una piccola libellula sulla parte posteriore della spalla.

Stesso effetto possono avere dei fiori di dimensioni contenute come quelli nelle foto, raffiguranti un ramo fiorito con movimento sinuoso e morbido che corre lungo un polso o lungo la schiena, o in punti simili.

Sempre sconsigliato il colore a meno che non si tratti di piccoli dipinti realizzati con la tecnica del watercolor tattoo. Se amate i tatuaggi colorati prediligete questa tecnica e assicuratevi un bravo tatuatore in grado di realizzare su di voi un piccolo sensuale dipinto come quelli in foto.

Tatuaggi femminili sensuali ed eleganti in watercolor
Tatuaggi femminili sensuali ed eleganti in watercolor

Tatuaggi femminili sensuali punti dove farli

Tatuaggi femminili sensuali diventano il top se posizionati nei punti giusti. Alcuni punti adatti ad un tatuaggio donna sensuale sono il collo in basso e di lato ma in special modo la nuca.

Altro punto indicato e l’esterno e l’interno della caviglia, l’interno del polso, la spalla sul retro. Anche il basso ventre lateralmente è sensuale e perfetto per accogliere il disegno di un piccolo fiore, di una piuma o di un altro simbolo.

Perfetta anche la schiena nella parte in basso, questo e gli altri citati, sono alcuni dei punti per tatuaggi femminili sensuali. Anche altri punti del corpo femminile sono sensuali ed adatti ad accogliere un tatuaggio, ma molto dipende dal tipo di disegno che si sceglie, dalle sue dimensioni, e dal colore.

Punti più sensuali tattoo donna

Sicuramente possiamo riassumere in questo elenco della guida quali sono i punti più sensuali donna per farsi fare un tatuaggio:

  • Spalla
  • Inguine
  • Collo
  • Polso
  • Caviglia
  • Schiena centro (tatuaggio verticale sottile)
  • Schiena bassa

Tatuaggi sensuali e consigli utili

Di sicuro, i tatuaggi molto grandi e super colorati potranno essere artistici, ma perdono di sensualità. La sensualità implica scelte discrete dei disegni o delle scritte, colori abbinati anche al proprio fenotipo e devono essere (quasi sempre) di dimensioni contenute.

Anche il punto ha la sua importanza, così come la scelta del soggetto se si cerca un tatuaggio femminile sensuale ed elegante.

Castello Rocchetta Mattei la rocca fiabesca di Grizzana Morandi dove si trova e cosa vedere

Castello Rocchetta Mattei la rocca fiabesca di Grizzana Morandi
Castello Rocchetta Mattei la rocca fiabesca di Grizzana Morandi

Commissionato dal Conte Cesare Mattei, La Rocchetta Mattei, nota anche come Castello Grizzana Morandi, e detto anche Castello Mattei, è caratterizzato da uno stile particolare con prevalenza di influenze moresche. Unico nel suo genere, si trova a 50 Km da Bologna, Appennino Tosco-Emiliano, adagiato su un colle a circa 400 metri di altezza, ed ha come sfondo i Colli Bolognesi e l’appennino settentrionale. Famoso per la sua struttura in stile moresco e le sue torrette, infatti sembra uscito da un film della Disney, è noto anche per il Cortile dei leoni, le sale e la sua suggestiva Cappella nonché per gli ingressi che rappresentano i due solstizi. La struttura, senza dubbio affascinante, ma al tempo stesso in stile eclettico, in quanto mescola elementi strutturali di tipo moresco, liberty, gotici e rinascimentali insieme.

E’ sicuramente un posto bizzarro ed unico in Italia che merita di essere visitato. Riaperto al pubblico nel 2015, cela al suo interno, storia e curiosità sul Conte Mattei ed i suoi predecessori.

Come nasce il Castello Rocchetta Mattei e chi è il Conte Mattei?

Il Conte (nominato Conte da Papa Pio IX,) nel 1850 decise di acquistare una imponente e suggestiva costruzione in rovina. Infatti le origini del castello risalgono a tempi più antichi, ossia al XIII secolo.

Il Castello Grizzana Morandi, o Rocchetta Mattei si origina sulla Rocca di Savignano a Grizzana ed appartenne a due imperatori: Federico Barbarossa e Ottone IV e, in seguito, divenne proprietà di Matilde di Canossa.

Successivamente e per diversi secoli, cadde in abbandono, fino a quando il suo nuovo proprietario Cesare Mattei, ne rimase colpito e lo acquistò per poi restaurarlo ed andarci a vivere.

Il restauro avvenne in più riprese, e fu terminato solo nel 1859. Caratterizzato prevalentemente da uno stile moresco ha alcune curiosità: ogni torretta che si vede sopra il castello corrisponde a un pianeta, mentre  l’ingresso e l’uscita del castello sono allineati rispettivamente ai solstizi, quello d’estate e il solstizio d’inverno.

Divenne, a metà dell’Ottocento, dopo gran parte del restauro, la residenza di Cesare Mattei (1809-1886),  letterato, politico nonché uno dei fondatori della Cassa di Risparmio di Bologna.

Il Conte Mattei, guaritore e uomo di cultura

Mattei, fu considerato un guaritore, in quanto mise in atto terapie avanguardistiche adottate per i reumatismi chiamate elettromeopatia. In realtà si trattava di una pratica fitoterapica fondata sull’omeopatia attuale. Grazie a questa, divenne  famoso tra il 1860 e il 1880 ed i suoi rimedi, in Europa, furono praticati fino agli anni Trenta. 

Il Conte ed il Castello Ricevettero visite illustri, come quella di Ludovico III di Baviera, non da meno lo zar Alessandro II il quale si recò al Castello per sottoporsi alle cure. Fu anche Amico di Gioacchino Rossini il quale gli donò il suo pianoforte.

Ne “I Fratelli Karamazov” scritto da Fëdor Dostoevskji, troviamo delle citazioni: “il diavolo raccontò di essere stato guarito dai reumatismi grazie al Conte Mattei e a un suo preparato”. Dopo la morte del conte, avvenuta nel 1896, e fino al 1959 gli eredi continuarono la produzione dei “Rimedi Mattei”.

Castello Rocchetta Mattei
Castello Rocchetta Mattei

Perché si chiama anche Castello Grizzana Morandi?

Il nome del Castello Grizzana Morandi o Rocchetta Mattei derivano dalla località e dai personaggi che hanno vissuto il castello. Grizzana, oltre al castello, ospita infatti anche la casa del pittore Giorgio Morandi (1890-1964) dove quest’ultimo visse gli ultimi anni della sua vita.

Dove si trova Il Castello Mattei?

Il Castello Rocchetta Mattei (Grizzana – Morandi) si trova nella Valle del Reno, sull’Appennino tosco-emiliano, è un castello fiabesco unico nel suo genere. Precisamente a Grizzana Morandi, in località Ponte, vicino a Bologna, (A spasso per Bologna, cosa vedere in città).

Cosa vedere e come visitare il Castello Mattei a Grizzana Morandi?

Nel dopoguerra Il Castello Mattei cadde in rovina, fino a quando nel 2006, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna ne ottenne l’acquisizione. Il castello fu restaurato e riportato agli antichi splendori. Il termine dei lavori coincise con la riapertura del castello al pubblico, avvenuta nel 2015.

Cosa Vedere nel Castello Rocchetta Mattei?

La struttura è suggestiva in tutto il suo splendore fiabesco, ma all’interno, vi segnaliamo alcune parti più significative, oltre agli spazi esterni e ai saloni principali molto rappresentativi:

La sala dei Novanta: dove si svolgevano ricevimenti e balli nata in origine per ospitare i cimeli della Regina Vittoria.

La sala della Musica: nata per ascoltare la musica presenta arredi e decori in stile Liberty. Sala dedicata al relax di Mattei e dei suoi ospiti.

La sala Rossa: prende il nome dai tendaggi rossi che la caratterizzavano un tempo. Utilizzata da Mattei come sala studio.

La Cappella: uno degli spazi più rappresentativi del castello composta da archi e colonne che creano effetti ottici, realizzata in stile moresco.

La Tomba del Conte: realizzata su richiesta del conte conserva le sue spoglie ed  una stanza ricca di simbologie che si collegano al mondo spirituale e all’Universo.

Come visitare il Castello: Biglietti e visite al castello Mattei

Il costo dei biglietti interi è di 10 euro a persona. Mentre il prezzo è ridotto a 5 per i portatori di handicap e i bambini da 6 a 12 anni; è gratuito per i bambino sotto i 6 anni. Gli studenti hanno una riduzione del 30 % (7euro).

Le visite al suggestivo Castello Mattei durano nel complesso da 1 ora e 15 a 1 ora e mezza. Sono presenti ascensori omologati che permettono la visita anche ai portatori di handicap.

Gli orari di visita sono dalle 10 alle 15 in inverno dal mese di aprile nelle giornate di sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 17.30 (primo e terzo venerdì del mese visita serale dalle 20 alle 22 e prima domenica del mese ingresso gratuito).

L’accesso ai cani è vietato. Per visitare il castello è consigliabile la prenotazione. > Sito ufficiale Rocchetta Mattei.

Un posto stano, nel suo genere, affascinante e suggestivo che fa parte delle bellezze storico artistiche presenti in Italia.

Cosa vedere nei dintorni del Castello Mattei?

Nei dintorni del Castello Mattei si trova a 50 chilometri la bellissima città di Bologna di cui vi abbiamo lascito nell’articolo d link a due articoli descritti con cosa fare e cosa vedere. Oltre a Bologna, vi consigliamo propri nei dintorni del Castello la casa Museo Morandi, La chiesa di Santa Maria, il Santuario di Montovolo.

Infine, da non perdere il suggestivo Borgo La Scola risalente al 1400 – 1500 con edifici e case medievali, molto caratteristico, fortificato nato come quartiere militare e centro di resistenza del Santuario di Montovolo (Santa Caterina) risalente al XII secolo il primo della arcidiocesi di Bologna. Il borgo è caratterizzato da case torri medievali in numero di dieci.

Posti particolari i 15 posti strani e belli da visitare in Italia

Posti particolari i 15 posti strani e belli da visitare in Italia
Posti particolari i 15 posti strani e belli da visitare in Italia

Di posti e luoghi belli e strani da visitare nella penisola Italiana ce ne sono davvero moltissimi. Posti suggestivi, e storici che hanno delle particolarità che li rendono unici nel loro genere. Si tratta sia di ambienti naturistici, come le Gole di Alcantara in Sicilia, o le Dune di Piscinas in Sardegna; ma anche di opere scultoree od edifici storici, come nel caso del suggestivo parco dei Tarocchi in Toscana o della Scarzuola in Umbria. Ma scopriamo quali sono i 15 posti strani e belli da visitare in Italia da nord a sud.

Posti particolari i 15 posti strani e belli in Italia

I 15 posti strani e belli in Italia che abbiamo scelto hanno tutti delle caratteristiche di unicità che li rendono interessanti: vediamo quali sono!

Posti strani e belli da visitare in Italia: La Valle del Diavolo

La Valle del Diavolo, in Toscana, si trova vicino Pisa. Un posto molto particolare che deve il suo nome alla presenza di numerosi soffioni boraciferi nel terreno i quali ispirarono gli scritti di Dante e il suo “Inferno”. Tra geyser e vapori caldi, si snoda un paesaggio inusuale molto caratteristico. Sicuramente uno dei posti strani da visitare in Italia (come si può vedere dal video).

Posti strani da visitare in Italia: Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio, detto anche il paese che muore, è collocato sulla cima di una collina. E’ raggiungibile attraverso un lungo ponte, ed è un luogo storico artistico molto suggestivo.

Civita di Bagnoregio, è chiamato il paese che muore in quanto le pareti della montagna stanno lentamente cedendo e la sua vita è a rischio. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo: Civita di Bagnoregio la città che muore. Per la sua particolarità merita sicuramente una visita.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Parco dei Mostri a Bomarzo

Bomarzo e il suo Parco dei Mostri una meta particolare e strana al tempo stesso. Si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo. Un luogo suggestivo, ed un bosco fantastico in cui si trovano opere scultoree di mostri caratteristici, talvolta di dimensioni enormi.

Il parco dei Mostri fu ideato da Pirro Ligorio su commissione del Principe Pier Francesco Orsini. Viene chiamato anche il Sacro Bosco. Anche a queste opere si attribuisce un significato esoterico. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo: Arte a Viterbo. Sicuramente un posto strano in Italia per la particolarità dei soggetti, ma anche molto bello e artistico.

Se optate per questa meta vi consigliamo di approfondire l’argomento con questa guida: Cosa vedere nel Lazio: 10 mete naturistiche e borghi antichi.

Posti strani e belli da visitare in Italia: La Scarzuola

La Scarzuola
La Scarzuola

La Scarzuola si trova in Umbria, ed ospita una villa unica nel suo genere, visitabile su prenotazione. Fu ideata dall’architetto Tommaso Buzzi. Ricca di particolarità e simboli esoterici è un luogo molto bello e la tempo stesso originale e suggestivo.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Rocca Calascio

Rocca Calascio
Rocca Calascio

Rocca Calascio è sicuramente un luogo suggestivo e storico dove si trova un’antica fortezza nelle cui rovine sono stati girati alcuni film noti. Posta oltre i 1400 metri, si trova nel parco Nazionale del Gran Sasso. Offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle e sulla natura circostante.

Posti strani e belli da visitare in Italia: lago di Resia e il Campanile

lago di Resia e il Campanile
Lago di Resia e il Campanile

Il lago di Resia e il campanile sommerso che svetta nel lago. Resia è un lago artificiale  che si trova in Alto Adige nel comune di Curon Venosta. Nel dopoguerra le cittadine di Resia e Curon furono sommerse dalle acque del lago artificiale ciò che rimane è il campanile di un’antica chiesa.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Giardino dei Tarocchi

Giardino dei Tarocchi, Toscana. Un luogo suggestivo ed un museo a cielo aperto realizzato in Toscana, vicino a Garavicchio dall’artista Niki de Saint Phalle ispiratasi a Parco Guell di Barcellona.

Al suo interno vi sono opere in mosaico ed altri materiali che svettano, riproducendo i tarocchi o arcani maggiori anche in dimensioni monumentali.

Una meta turistica artistica da visitare, posta nel verde, adatta sia ai grandi che ai bambini, luogo incantato dove non ci si stanca mai di andare.

Giardino dei tarocchi Toscana
Giardino dei tarocchi Toscana

Posti strani e belli da visitare in Italia: Bosco Monumentale del Sasseto

Bosco Monumentale del Sasseto. Si trova in Umbria, chiamato anche bosco di Biancaneve o bosco dei sogni per la suggestiva aria che si respira. Si trova nel Lazio, nella zona della Tuscia Viterbese il Bosco del Sasseto, luogo protetto, è molto caratteristico per la presenza di grandissimi alberi che sembrano proteggere il Castello di Torre Alfina.

Bosco Monumentale del Sasseto e Torre Alfina
Bosco Monumentale del Sasseto e Torre Alfina

Posti strani e belli da visitare in Italia: Abazia di San Galgano e la spada nella roccia

Abazia di San Galgano
Abazia di San Galgano

Abazia di San Galgano e la spada nella roccia, tra Siena e Massa Marittima si trova la Val di Merse dove è presente un luogo mistico, ed i resti di una chiesa suggestiva di cui rimangono le mura esterne che fanno da scudo all’eremo di Monte siepi (nelle vicinanze) dove si trova la spada nella roccia.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Tempio di Valadier

Tempio del Valadier
Tempio del Valadier

Tempio di Valadier, incastonato tra rocce e montagne il tempio particolare e suggestivo si trova nelle Marche. Di struttura neoclassica e  forma ottagonale fu commissionato da Papa Leone XII. Dedicato alla Vergine Maria, il tempio sorge nel cuore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Il Labirinto di Arianna

Labirinto di Arianna foto Andrea Caruso
Labirinto di Arianna foto Andrea Caruso

Il Labirinto di Arianna si trova in Sicilia, a pochi chilometri da Castel di Lucio, in provincia di Messina. Il labirinto è un opera di arte contemporanea, realizzato nel 1989 da Italo Lanfredini è un esempio di land art. Il concentrico svolgersi dei cerchi sta a rappresentare la maternità.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Labirinto del Massone il più grande del mondo

Labirinto del Massone il più grande del mondo
Labirinto del Massone il più grande del mondo

Labirinto della Massone il più grande esistente al mondo si trova in Italia vicino a Parma a Fontanellato. Ideato da Franco Maria Ricci, architetto e Designer, è interamente costituito da alte piante di bambù.

Si estende per ben sette ettari. Il costo del biglietto per visitare la struttura è di 18 euro. La struttura è aperta tutti i giorni, ad esclusione del martedì. Orario invernale (1 novembre – 31 marzo) dalle 9:30 alle 18:00. Orario estivo (1 aprile – 31 ottobre) dalle 10:30 alle 19:00.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Dune di Piscinas in Sardegna

Dune di Piscinas - Sardegna
Dune di Piscinas – Sardegna

Dune di Piscinas, in Sardegna. Un luogo naturalistico e suggestivo a dir poco: dune di sabbia che si estendono per circa 2 chilometri arrivando fino al mare, hanno un bel colore giallo rosato, e sono attraversate da un torrente Rio Piscinas con le acque rose chiamato anche fiume rosso.

Posti strani e belli da visitare in Italia. Gole di Alcantara in Sicilia

Gole di Alcantara- Sicilia
Gole di Alcantara- Sicilia

Gole della Alcantara in Sicilia. Altri posti belli e naturistici della nostra penisola? Eccole! Sono le Gole di Alcantara un canyon formato da gole alte fino a 25 metri e strette 2.

Le gole si sono scavate per via dell’erosione ad opera del fiume Alcantara, avventa nel corso di 300.000 anni. Le pareti delle gole sono in colata di lava basaltica risalente a 8000 anni fa.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Castello Rocchetta Mattei, come in una fiaba!

Castello Rocchetta Mattei
Castello Rocchetta Mattei

Castello Rocchetta Mattei è sicuramente una struttura architettonica che sembra uscita da un film della Disney.  Rocchetta Mattei è a Grizzina Morandi, vicino Bologna, collocato su una collina, a circa 407 metri d’altezza.

La rocca fu costruita nella seconda metà del XIX secolo. La struttura artistico architettonica mescola, in modo eclettico, diversi stili: da quello medievale a quello moresco. Si trova sull’Appennino tosco-emiliano.

Posti strani e belli da visitare in Italia: Damanhur città segreta e ottava meraviglia

La città segreta di Damanhur
La città segreta di Damanhur

La città segreta di Damanhur un luogo suggestivo ed insolito al tempo stesso. Sebbene sia un posto molto bello presente in Italia, si tratta però della Federazione di Damanhur una comunità spirituale che si trova in Piemonte e che possiede la propria costituzione e bandiera.

E’ considerata l’ottava meraviglia del mondo per via dei Templi dell’Umanità, una galleria di sotterranei scavati nel cuore della montagna che presentano ambienti e spazi decorati da mosaici, affreschi e sculture. Tutte opere d’arte dedicate alla spiritualità.

Posti particolari e belli da visitare in Italia

Abbiamo visto alcuni luoghi strani in Italia, altri molto belli e particolari altri ancora ricchi di fascino e davvero suggestivi, ed abbiamo scelto 15 posti strani e belli da visitare in Italia che ci hanno colpito quando li abbiamo visitati e quando ne siamo venuti a conoscenza.

Ve li consigliamo per bellezza o stranezza, sono comunque opere d’arte dell’uomo o della natura che vanno apprezzate, amate e salvaguardate.

Suoni e rumori fanno ammalare, ecco perché isolare casa

Suoni e rumori fanno ammalare, ecco perché isolare casa
Suoni e rumori fanno ammalare, ecco perché isolare casa

La casa non è solo il luogo dove vivere ma anche il posto in cui potersi riposare e rilassare lontano da suoni, rumori, vivendo la propria privacy in serenità. Troppo spesso si sottovaluta l’elemento rumore così come quello di disturbo, entrambi causa dell’insorgenza di malattie fisiche e psichiche. Isolare la propria casa in maniera acustica e termica aiuta a mantenersi in salute oltre che a migliorare il comfort abitativo della propria casa. Suoni e rumori fanno ammalare? Ebbene sì, ed eccovi dunque alcune notizie e consigli in merito a questo argomento.

Suoni e rumori fanno ammalare?

In questo articolo non partiamo da presupposti empirici ma da studi ben precisi che nel corso dell’ultimo ventennio hanno portato alla certezza che i rumori ed i suoni, al di sopra di un certo livello, sono responsabili dell’insorgenza di molte patologie. Ci fanno ammalare i suoni prodotti ad alte frequenze nei luoghi pubblici e non, le liti tra vicini, fastidiose e frequenti, i rumori molesti che disturbano la calma giornaliera ed il risposo notturno.

I rumori dei vicini, cosa fare

Le leggi italiane in materia di disturbo della quiete pubblica ci sono, ma spesso orari del silenzio e norme non vengono rispettati. Ricorrere ad azioni legali non è sempre la strada più giusta e, soprattutto, è la meno breve. Chiamare le forze dell’ordine non è MAI risolutivo, specie al giorno d’oggi.

Cercare di conciliare con i vicini, è il consiglio spassionato che mi sento di darvi, ma quando questo non é realizzabile, è bene cercare di fare isolare il più possibile la propria casa e magari, insonorizzare la parete di contatto in comune con il vicino.

Per questo, nel momento in cui si acquista un appartamento è bene fare attenzione a come è stato edificato, al tipo di isolamento termico ed acustico messo in atto e a quelle che sono le parti comuni in termini di tramezzi, pavimenti etc.

Suoni e rumori giorno e notte

Se durante il giorno l’inquinamento fonico o rumore può distrarre diminuendo la concentrazione, l’inquinamento fonico notturno non ci permette di prendere sonno con facilità e talvolta è responsabile anche di sonno spezzato e bruschi risvegli.

Tutto questo sommato insieme, è fonte di stress e, quest’ultimo, causa malattie, dimagramento, esaurimento nervoso e l’insorgenza di varie patologie.

Studi scientifici rivelano che l’esposizione prolungata a suoni che si attestano sopra o intorno ai 65db, come il traffico od altri suoni e rumori, causano disattenzione e bassa concentrazione nei bambini. Nell’adulto, traffico e rumori aerei o di altro tipo, fanno aumentare notevolmente il rischio di depressione, rischio che per ogni 10 decibel aumenta del 12%.

Effetti di suoni e rumori sul corpo umano

La sensibilità al suono è soggettiva e varia anche in funzione della qualità del nostro udito. Suoni troppo forti possono, al tempo stesso, causare un danno a questo delicato apparato uditorio che comunica continuamente con il cervello umano.

In natura ogni suono e rumore mette in allerta attivando il sistema nervoso autonomo insieme a quello ormonale.

Da qui è facile comprendere come questo possa indurre modificazioni organiche aumento di adrenalina e cortisolo che causano l’aumento della pressione e della frequenza cardiaca, secrezione di ormoni dello stress in maniera eccessiva, il tutto, andando ad influenzare il metabolismo e inducendo, spesso, l’aumento di alcune sostanze come ad esempio, quello della glicemia, ma anche di vari ormoni endocrini che influenzano a loro volta organi ed apparati.

Perché isolare casa?

Arrivati a questo punto della lettura è facile comprendere perché isolare la casa dal punto di vista acustico può costituire una valida soluzione per aumentare il comfort abitativo e ridurre lo stress dovuto ai suoni esterni della strada, aerei, vicini rumorosi, e quant’altro.

Come fare? Le tecniche di isolamento acustico sono molteplici e consistono nell’isolamento di pareti e pavimenti attraverso l’uso di materiali fono assorbenti ed isolanti consigliato l’uso di doppi vetri alle finestre, tappeti acustici, controsoffitti e tutto ciò che può aiutare nell’intento di ridurre l’inquinamento acustico della vostra abitazione.

Infine, un’attenzione va volta alle strutture architettoniche della abitazioni: bagni cucine o stanzini andrebbero rivolti ed orientati verso i luoghi “più rumorosi” come strada, edifici industriali, stazioni etc. mentre le camere da letto, o i soggiorni andrebbero necessariamente adottati nella parte della casa meno rumorosa, questo per preservare il sonno, il riposo, ed il relax famigliare.

L’arredamento valido alleato

Anche l’arredamento può aumentare il livello di comfort ed aiutare ad attutire i suoni che si propagano dall’esterno verso l’interno della casa o dalle pareti e dai soffitti.

Tappeti fonoassorbenti, tappeti normali, librerie ed armadi, pareti rivestite in sughero, pietra o legno, ma anche tendaggi spessi e doppie tende, grigliati e rampicanti sui balconi, frangivento esterni, sono solo alcuni dei validi rimedi che possono aiutare, in modo efficace a combattere il rumore e la fonte di stress che da esso deriva.

10 regole isolamento termico