Orologio donna in bianco e nero cinturino pelle e strass Weitzmann
Un orologio elegante che si abbina benissimo con diversi look caratterizzato da cinturino in pelle scamosciata nera, quadrante e cassa ampia e colore dello stesso a scelta: total black, nero e bianco e caratterizzazioni del quadrante in 4 diversi stili. Si tratta di orologio Bella Joya di Weitzmann Monaco.
Orologio donna in bianco e nero cinturino pelle e strass
Orologio donna in bianco e nero cinturino pelle e strass
Un orologio da donna che si può abbinare con diversi outfit. Quello in bianco e nero e perfetto per un look balck and White come questo della foto sottostante in cui indosso un abito di Manzara. Si tratta di una tuta elegante e comoda realizzata in bicolore bianco e nero con taglio elegante, scollo a V e polsini con bottone.
Jumpsuit bianco e nero Manzara
Perfetto anche per un look più sbarazzino ma sempre elegante come ad esempio quello ottenuto con l’abito animalier di Calliope. Un modello lungo fino alle caviglie con abbottonatura frontale collo a camicia classico. L’abito si coniuga in modo perfetto con l’orologio in bianco e nero reso elegante dal cinturino in camoscio nero e dal quadrante bianco decorato da strass. Vi piace l’abito? Si? Se volete, trovate altre informazioni QUI.
Il cinturino nero è effetto velluto in pelle, mentre il quadrante presenta una elegante decorazione con struttura a rete in filigrana. La fibbia è dello stesso colore del quadrante che risulta grande, e misura 40,5 mm. L’orologio da donna Bella Joya è caratterizzato da movimento al quarzo di precisione Miyota. La casa ha 4 varianti di colore a scelta: nero, oro rosa, argento e oro.
Cassa orologio con strass elegante da donna
Quale orologio scegliere per lei
Il modello in oggetto è prodotti in 4 varianti (foto sotto) e, devo dire, che sono tutte molto belle, elegante ed accattivanti. Io ne possiedo due: quello con quadrante nero (il terzo in foto) molto elegante e quello con quadrante bianco ed esterno rosa (il secondo in foto). Sono entrambi fantastici e devo dire che si tratta solo di gusto personale perché ogni orologio in foto è il risultato di uno studio accurato che coniuga eleganza e dettagli. Se vi piacciono potete andare al sito di vendita cliccando il link in alto di Amazon.
Per visualizzare altri orologi del venditore, invece, andate al sito Otto Weitzmann.
Trasferte di lavoro: come funzionano i rimborsi spese?
Il rimborso spese ai dipendenti è sicuramente un argomento che sa generare acceso interesse ma, al contempo, dibattito e varie problematiche all’interno del contesto amministrativo. Sappiamo che i dipendenti o collaboratori che anticipano delle spese di tasca propria per conto della loro azienda, hanno diritto ad un rimborso in busta paga: ma come funziona questo sistema?
Trasferte di lavoro: come funzionano i rimborsi spese?
Trasferte di lavoro: come funzionano i rimborsi spese?
Generalmente, quando è necessario viaggiare per lavoro, alcuni servizi quali il pernottamento in albergo, il vitto, il carburante, etc, sono comunque intestati all’azienda che dovrà, in un secondo momento, provvedere al risarcimento al dipendente.
Tuttavia, questo genere di rimborso è variabile in base all’incarico che ricopre il lavoratore stesso: sono soggetti a questo servizio, oltre i dipendenti d’azienda, i liberi professionisti, i collaboratori occasionali o i collaboratori a progetto. Per quanto concerne i dipendenti assunti mediante contratto subordinato, i rimborsi spese cambiano a seconda se le trasferte abbiano luogo nel comune in cui si trova la sede di lavoro oppure al di fuori. Per le trasferte che avvengono all’interno dei confini comunali della sede lavorativa sono previsti risarcimenti di carburante, spostamenti vari con mezzi pubblici e, solamente se il contratto lo prevede, anche il vitto ( ad esempio per i pranzi di lavoro con i clienti ): per le spese di vitto e alloggio i venditori con contratto subordinato possono richiedere un rimborso fino al 75%.
Tra i vari tipi di spese è incluso anche il rimborso chilometrico all’interno del comune e detraibile per intero: un servizio offerto dall’ ACI permette di monitorare l’ammontare di rimborso che spetta al dipendente o al professionista, il quale utilizza la propria auto per conto dell’azienda.
Dal 2018 vige però la legge secondo la quale devono essere effettuati acquisti di carburante tramite strumenti tracciabili, come ad esempio carte di credito o carte prepagate per rifornimento di carburante.
Nel caso delle trasferte al di fuori del comune della sede d’azienda, esistono tre modalità di rimborso spese:
Rimborso spese forfettario
Rimborso spese a piè di lista (o analitico)
Rimborso misto
Nel primo caso si ha un genere di rimborso che assomiglia molto agli straordinari forfettari, viene cioè data una somma già pattuita sin dall’inizio, non tenendo conto di quelle che saranno le spese reali; per una trasferta in Italia il rimborso in busta paga è previsto ad un massimo di 46,48 euro al giorno, mentre all’estero fino a 77,47 euro. Per quanto riguarda il rimborso a piè di lista o analitico è necessario che le spese siano accuratamente annotate e verificate tramite una nota spese ( devono essere incluse anche le spese riguardanti il rimborso chilometrico tenendo conto delle tabelle ACI). Il dipendente dovrà firmare la nota spese inserendo:
Dati anagrafici
Giorno, mese e località in cui si è sostenuta la spesa
Motivo della spesa
Annotazioni varie
Il rimborso a piè di lista comprende in genere le spese di vitto e alloggio, quelle diviaggio e di trasporto ed eventuali altri pagamenti durante la trasferta (es. un tramezzino o un caffè al bar). Tutte le altre spese, anche se sono state documentate (es. telefonate, parcheggio, ecc.) non costituiscono reddito fino a 15,49 euro per trasferte in Italia e 25,82 euro per le trasferte all’estero. L’ultimo tipo di rimborso è quello misto e si attua nel momento in cui il dipendente richiede di venir risarcito o solo del vitto o solo dell’alloggio, procedimento secondo il quale le indennità forfettarie vengono ridotte di 1/3, se invece vuole essere risarcito di entrambe le indennità sono ridotte di 2/3.
Tutte le altre spese sono tassate in capo al dipendente.
Continuano ad alternarsi sole e pioggia ma già si pensa all’estate, al mare, e al bikini da indossare. Ogni stagione si rinnova il guardaroba ed un nuovo bikini o il costume intero, non possono mancare nel nostro armadio: ma dove acquistare bikini online, e soprattutto, quale costume scegliere in base alla propria silhouette?
Moda mare e bikini beachwear
Moda mare e bikini beachwear Manzara black and wahite
Colore, tinta unita, fantasia o bianco e nero? Quale bikini scegliere per le nostre giornate al mare in balia di onde sinuose e sole caldo? Sicuramente entrano in gioco le tendenze moda dell’estate ma non si può sottovalutare il proprio giusto personale e la propria silhouette.
Oltre ai colori moda e alle fantasie di stagione, il bikini, ed il costume intero, si riaffermano con numerose proposte in black and white, un connubio molto amato dalla moda e da chi acquista costumi. Sul sito Manzara se ne trovano di varia tipologia e, personalmente, ne ho scelti alcuni che mi hanno colpito di più, come i tre modelli della foto sottostante.
Moda mare e bikini beachwear Manzara
Il primo è un costume intero dalle linee rigorose ma dalla fantasia moderna e animalier. Il secondo invece, è un bikini bianco e nero romantico; per il terzo costume, invece, ho scelto un total white da mare, decisamente molto adatto alla pelle abbronzata e ad i corpi ben strutturati.
Quale bikini scegliere in base alla silhouette
Se vogliamo infischiarcene delle regole e del buon gusto, beh, allora tutto è permesso, ma nel caso in cui vogliamo invece indossare un costume adatto alla silhouette sarà il caso di considerare alcuni fattori.
Costumi dai colori scuri per chi è abbondantemente sovrappeso evitando fantasie troppo vivaci e modelli super sgambati.
Qualche chilo di troppo? Con qualche accorgimento ci si potrà permettere un po’ di tutto. Meglio però evitare colori come il bianco, il rosa ed il giallo, ed optare per bikini dai colori scuri tinta unita o fantasia con disegni grandi; si alle righe.
Per chi ha un po’ di pancetta, reduce da un dimagramento o da una gravidanza, i costumi con vita alta e quelli interi potrebbero risolvere il problema in modo eccellente. In questo caso sono perfette le fantasie di ogni genere, ed i costumi interi che hanno la parte superiore e quella inferiore collegate da una striscia di tessuto frontale. In alternativa, perfetti anche i costumi interi con due fasce laterale che salgono dal punto vita fino al seno (foto sotto costume nero).
Per le magrissime ogni linee e colore di bikini può andar bene, ad eccezione, magari, dei colori troppo scuri, tipo il nero ed il blu, che tendono a rendere ancora più magre. Perfette le fantasie, i costumi sgambati e le coppe imbottite. Perfetti i costumi Manzara nella foto sottostante.
I costumi a fascia
I costumi a fascia sono perfetti per le ragazze alte e slanciate che hanno un seno di medie dimensioni. Alcuni modelli sono indicati anche per chi ha un seno piccolo e per chi ha un seno più abbondante ma si deve far attenzione alla tipologia di fascia e soprattutto al tessuto e alla sua capacità contenitiva. Da sconsigliare ad abbronzatura già avviata per evitare spiacevoli ed antiestetici disegni sulla pelle.
Gli edifici pubblici e privati non sempre sono stati edificati pensando alla disabilità ma, grazie alle ultime novità fiscali e statali in termini di montascale e servoscale, oggi si può far fronte a tale situazione ed abbattere le barriere architettoniche agevolando gli spostamenti di coloro che hanno problemi di deambulazione.
Roma senza barriere architettoniche: i montascale e le agevolazioni fiscali tutte le novità
Una città grande e antica come Roma, che racconta le gesta dei propri avi in ogni angolo del centro storico, oltre alle bellezze da visitare e vivere, offre anche dei disagi. La città capitolina è ricca di edifici antichi che, purtroppo, non risultano essere provvisti di apposite strutture per agevolare i disabili. Spesso, ad esempio, in palazzi d’epoca, gli ascensori sono assenti. L’avanzare dell’età e problemi di salute pregressi, possono costituire un problema grave per chi vive in edifici senza ascensori, od anche in appartamenti posti su più piani. Salire e scendere le scale, è un azione semplice per molte persone, ma purtroppo non lo è per tutti.
La soluzione per coloro che hanno problemi di deambulazione è rappresentata dai montascale e, una grande città come la capitale, ha sul territorio aziende in grado di risolvere il problema attraverso ausili con funzionalità molto simili ai miniascensori: i montascale a Roma, risolvono dunque la problematica per chi ha un handicap, non deambula, o si affatica nel farlo in modo funzionale. Palazzi moderni o antichi, possono essere adeguati e resi agibili anche da chi ha problemi a camminare.
Roma senza barriere architettoniche: i montascale e le agevolazioni fiscali
Montascale e personalizzazioni
A seconda del contesto abitativo in cui ci si trova, è opportuno scegliere il montascale più idoneo, ed è per questo motivo, che spesso viene richiesto un sopralluogo per verificare quale sia, tra la gamma di servoscale presenti sul mercato prodotti dalle ditte specilizzate, la soluzione giusta per il singolo individuo, ma anche quella che risponda alle esigenze estetiche e funzionali dell’edificio in cui deve essere collocato.
Vi sono montascale completamente personalizzabili che consentono di trasportare le persone in ogni genere e tipologia di scala. Si tratta di supporti che vengono prodotti da aziende specializzate che curano il design utilizzando materiali ad alta resistenza, garantendo elevata qualità e sicuramente anche grande sicurezza. Per le persone disabili l’abbattimento delle barriere architettoniche è sinonimo di autonomia, ed è proprio per questo che anche in materia fiscale ci sono delle novità da considerare.
Agevolazioni statali e contributi regionali
Trattandosi di ausili professionali di qualità, tecnologicamente avanzati e resistenti, tali prodotti hanno un costo non sempre limitato ed accessibile a tutti. Per questo motivo però, in virtù delle effettive necessità di molti anziani e di persone disabili che, la normativa in vigore, prevede dei contributi statali legge13/89 sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Come funziona la legge e quali sgravi fiscali consente?
La legge prevede un’agevolazione fiscale che va a coprire circa il 50 % dell’importo speso per il montascale. La detrazione si ottiene in modo semplice, direttamente attraverso la denuncia dei redditi, a patto che si proceda come previsto:
Indicare la causale della spesa
Effettuare pagamento attraverso bonifico bancario
Inserire i dati dell’azienda che ha effettuato l’installazione
Agevolazioni per Roma e provincia
Sono previsti, inoltre, dei contributi regionali per i residenti nella provincia di Roma, quest’ultimi sono finalizzati, appunto, al superamento delle barriere architettoniche, ed hanno come riferimento gli edifici privati. Attenzione però perché le domande vanno presentate entro il 1° marzo di ogni anno.
Prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione e installazione si dovrà inoltrare la richiesta allegando alla domanda il preventivo di spesa previsto, unitamente al certificato medico rilasciato da una commissione specifica che attesti la difficoltà a deambulare ed eventuali handicap di altro genere.
Disabilità: modificare un edificio può cambiare la vita
Modificare un edificio può cambiare la vita
Chi non ha problemi di salute e soprattutto, di deambulazione, fatica a comprendere come, una legge di questo genere posso essere di grande aiuto e talvolta, cambiare letteralmente la vita di molte persone anziane o con handicap. L’impossibilità a deambulare liberamente può costituire un grosso limite all’interno di edifici urbani dotati di scale.
Ciò significa che in alcuni casi l’edificio non adeguato, costringe il disabile a non poter uscire di casa o, in altri casi, a dover sottoporre una o più persone ad un grosso sforzo fisico per potergli consentire di uscire, questo qualora le scale siano poche. Se le scale sono molteplici, l’impresa diviene praticamente impossibile.
Ma, anche quando la problematica sembra insormontabile, in un epoca moderna e tecnologica come la nostra e, in una grande città come Roma, le soluzioni ci sono e sono sempre di più a portata di mano. Ascensori, mini ascensori, pedane e montascale costituiscono le soluzioni attuali che consentono di abbattere le barriere architettoniche degli edifici e di restituire, come è giusto che sia, una vita più normale a tutti coloro che, per un motivo o l’altro, hanno problematiche di salute o di deambulazione.
Stampe animalier e long dresses per un look di primavera estate over 40
L’animalier da diversi anni incontra i gusti del mondo femminile. Stampe tipicamente maculate in geometrie leopardate, si alternano a tessuti e borse in fantasia stile pitone o zebra. Bianco marrone, grigio e nero, i colori più utilizzati ma, quali sono i capi non aggressivi che utilizzano questa tipologia di stampa su pelle, sintetico e tessuto? Stampe animalier e long dresses per un look di primavera estate over 40 e non solo. Piacevole senza eccessi.
Stampe animalier e long dresses per un look di primavera estate over 40
Stampe animalier e long dresses per un look di primavera estate over 40
Erroneamente si ritiene che le stampe animalier siano indicate unicamente ad un pubblico femminile giovane. In realtà non è esattamente così, ciò dipende molto dal capo o dall’accessorio che si decide di indossare, dalla tipologia di stampa, colore incluso, e dalle linee del capo prescelto. Un abito animalier che usa i toni del nero del grigio e del bianco , ad esempio, risulta molto meno aggressivo delle tonalità beige marroni e gialle.
Allo stesso modo se si opta per stampe zebrate o con motivi pitone, ed è importante orientarsi verso linee più tradizionali possibili.
Long Dres Calliope stampa animalier – Abito lungo
Long dresses animalier stampa pitone, lunghezza caviglia, abbottonatura frontale e cinta in vita
I long dresses stampa pitonata
I long dresses vanno molto di moda, sono comodi e spesso anche pratici. Questo, quando non risultano aderenti ed eccessivamente fascianti. L’abito in foto, ad esempio, è un modello donna di Calliope in fresca viscosa (tessuto naturale, estivo, e traspirante). L’abito ha una linea morbida ed è dotato di bottoni frontali che ne chiudono interamente, o in parte, la lunghezza. Il modello ricorda una camicia, sia nella tipologia di chiusura, che nelle linee adottate per il colletto. Ma l’ampiezza del vestito è limitata da una cinta in tessuto che ne cinge la vita.
Stampe animalier: cosa evitare per le over 40 / 50?
Da evitare, specie quando come me si hanno superato gli …anta… 🙂 gli accoppiamenti total animalier. Scarpe, borse ed accessori, così come soprabito, giacca o cappotto, devono essere sobri, meglio se in tinta unita, come ad esempio: nero, beige, grigio, marrone o colori simili.
Ho scelto delle calzature nere di camoscio con strass di Danc-in, adatte per l’esterno e per le sale da ballo, ed un orologio Bella Joya di Weitzmann Monaco, in black and white, di un brand tedesco che mi omaggia, gentilmente, dei suoi splendidi orologi. Il modello in bianco è nero è fornito anche con quadrante di diverso tipo, o con quadrante nero, ma anche avendone due versioni, ho preferito scegliere questo orologio in bicolore bianco e nero per abbinarlo alla tri-cromia dell’abito stampa pitone adatto dunque, per l’outfit in questione.
Consigli: i capi out
Per le over 40 / 50 ci sono inevitabilmente dei capi out. Sono sicuramente da evitare pantaloni aderenti animalier, mini dresses, o mini gonne realizzate con tessuto stampa animalier, perché sono, indiscutibilmente, più adatti alle giovanissime. Sì, ai vestiti dalle linee tradizionali, ad alcuni accessori, come ad esempio, scarpe e borsa scelte per un outfit nero in tinta unita. Sì anche alle camicette dal taglio classico e ai maxy dresses non aggressivi. Dunque, osare sì, si può, ma sempre con buon gusto e tenendo conto della propria silhouette e dell’età non più da teenagers.
Stampe animalier e long dresses
Tutto sommato, le linee fanno la differenza dunque un abito di questa tipologia è adatto a donne di ogni età.
SkyToolBox: utility per la gestione e la ricerca dei voli
La prima cosa a cui si pensa quando si decide di fare un viaggio, sia esso un viaggio intrapreso per motivi di lavoro o di piacere, è la ricerca del volo da prenotare e con quale compagnia aerea.
SkyToolBox: utility per la gestione e la ricerca dei voli
SkyToolBox: utility per la gestione e la ricerca dei voli
Sparsi in rete si trovano tanti sistemi di prenotazione voli online e molto probabilmente, vi sarete imbattuti anche in SkyToolBox.com, una piattaforma web in grado di eseguire ricerche, anche complesse, su voli, aeroporti e compagnie aeree. Con SkyToolBox non è possibile acquistare biglietti o confrontare tariffe. Nasce con un unico e semplice scopo: far conoscere con facilità tutti i voli di tutte le compagnie del mondo che collegano due nazioni distinte e pianificare le rotte più brevi.
Dati obbligati da inserire
Oggigiorno, con i tradizionali siti di prenotazione aeree disponibili in rete, il viaggiatore è costretto a specificare nel modulo di ricerca interno alla piattaforma dati obbligatori, ossia: l’aeroporto da dove si vuole partire e si vuole scendere; la data di partenza e di ritorno; il numero dei passeggeri. E’ ben chiaro, che il motore di ricerca impiegherà qualche minuto prima di estrapolare i possibili risultati! Il punto è che, i sistemi di prenotazione voli online, devono effettuare dei controlli sulla disponibilità di voli e posti disponibili nella date indicate dal viaggiatore e comparare i prezzi delle varie compagnie aeree.
Operazione che, oltre ai tempi di attesa un po’ lunghi, può non offrire un risultato completo su tutte le possibili soluzioni di tutte le linee aeree. Può verificarsi, infatti, che alcuni voli non vengono visualizzati semplicemente per il fatto che non c’è disponibilità nella date inserite dall’ utente; oppure, o alcuni vettori aerei non presi in considerazione in quanto non convenzionati con il sito in cui si sta effettuando la ricerca, come può accadere con le compagnie low cost.
SkyToolBox
Il portale SkyToolBox non effettua tutte queste restrizioni. La sua idea è quella di garantire un quadro completo di tutti i percorsi possibili di viaggio per andare da un luogo ad un altro, senza preoccuparsi della disponibilità dei posti, della data del volo e di tutti gli altri requisiti richiesti dalle altre piattaforme online.
Inoltre, tra le tante funzioni da ampia libertà di scelta al viaggiatore, permette di indicare o meno un aeroporto di partenza e di arrivo. L’utente può anche decidere di specificare più città da dove partire o dove arrivare, o addirittura un’intera nazione.
Supponiamo che un viaggiatore abbia deciso di fare un tour in Italia: un giro tra le principali città italiane per apprezzare le bellezze del nostro territorio. Ha stilato una bozza dell’itinerario di viaggio e, quindi, non resta che decidere il volo. La sua idea è quella di girare l’Italia, quindi potrebbe atterrare indifferentemente in almeno 3 aeroporti diversi. Inoltre, potrebbe prendere l’aereo da almeno 2 aeroporti diversi, visto la sua vicinanza da loro con un paio d’ ore di macchina.
Piattaforme fruibili
Se effettuasse le sue ricerche su una delle piattaforme che consente di acquistare biglietti, i tempi di elaborazione sarebbero abbastanza lunghi: dovrebbe effettuare una ricerca per ogni combinazione possibile tra un aeroporto di partenza e quello d’arrivo, specificare, ogni volta, la data di partenza e d’arrivo ed il numero dei passeggeri per giungere alla sua destinazione finale.
SkyToolBox, invece, riesce ad estrapolare con una sola azione di ricerca tutte le possibili combinazioni. Basta indicare il gruppo degli aeroporti di partenza e selezionare il Paese di arrivo, (nel nostro caso Italia), e SkyToolBox penserà a fare il resto.
La piattaforma è ricca di filtri da impostare su ogni ricerca: voli diretti o limitare la ricerca solo a determinate linee aeree. Visita la pagina www.skytoolbox.com per conoscere tutte le potenzialità del servizio.
Arredare la casa dei propri sogni è sicuramente un desiderio comune a molti. La casa e il fulcro della vita di molte persone e le tendenze arredo possono condizionare i propri gusti modificandoli nel tempo.
Nell’ultimo ventennio o forse anche più la progettazione degli edifici così come gli spazi d’arredo e il relativo utilizzo di mobili, hanno subito dei cambiamenti e delle evoluzioni notevoli. Si è assistito al fenomeno della riconversione di alcune strutture anche di carattere industriale e al nascere di nuove tendenze d’arredo costituite ad esempio dal recupero di immobili e creazione di open space e loft sia per attività commerciali che per la creazione di vere e proprie case da vivere ed abitare. La casa luogo in cui vivere, lavorare, rilassarsi e sognare.
Open Space
Scelte di stile
Se da un lato le esigenze commerciali di vendita e costruzione hanno dato vita ad immobili e case di esigue dimensioni, dall’altro si assiste alla rivalutazioni di spazi contigui ed aperti: la cucina viene inglobata in soggiorni mentre, la camera da letto diventa parte integrante di tale ambiente sia soppalcata che non, si assiste ad una compenetrazione e fusione degli ambienti ai quali vengono destinate aree ben precise mantenendo, nel complesso, una sorta di personalità integrata.
In virtù di tali tendenze si afferma lo stile minimal che necessita di spazi ed essenzialità. Si rivaluta sostanzialmente lo stile shabby chic si riscoprono tendenze etniche e nuovi colori, materiali e linee d’arredamento e design.
A distanza di quasi trent’anni parallelamente all’esplosione di tendenze d’arredo moderne, in cui il bianco e il nero ed i colori accessi prendono il sopravvento, spunta l’arredo urbano fortemente high tech che si avvale anche di materiali freddi dinamici e spesso originati da materie di recupero.
In Contrapposizione rimarcano le scene i mobili degli anni 70, lo stile Vintage torna di gran moda rappresentato sia da mobili nuovi che usati.
Shabby chic che passione!
Di gran moda in questo secolo nuovo, e nel suo primo decennio, lo stile Sabby Chic, dalle note calde e romantiche si afferma come uno dei grandi protagonisti specie nell’arredo di camere da letto e soggiorni, luoghi nati per sognare. Una camera romantica con tutte le comodità di un tempo. Uno stile intramontabile che piace molto sia originale che contaminato da tessili dal sapore provenzale come quelle in foto.
Arredamento provenzale
Identifichiamo in uno stile d’arredamento quello che ci piacerebbe creare nella casa dei nostri sogni.
Lo stile per noi
Qual’è in tutto questo ribollire di proposte lo stile vero, quello che rappresenta la casa dei nostri sogni? Possiamo dire con certezza che le grandi tendenze di base sono tre: lo stile moderno, sia esso contenuto ed estremizzato in geometrie e colori tipici dell’arredo Pop, o nell’austerità dello stile minimal, il tutto contrapposto al passato sia esso espresso nel Vintage o in altre tendenze dell’epoca recenti e non.
La tecnologia
Bisogna concludere dicendo che i progressi tecnologici hanno contribuito enormemente a modificare le nostre case “ricablandole”, il telefono ha assunto forme e collocazioni diverse, le luci gli interruttori la TV ed i computer hanno creato esigenze di spazio e di collocazione negli ambienti, completamente diversi da un tempo in cui tali apparati non solo non c’erano, ma spesso venivano interpretati come degli intrusi. E’ il caso del telefono che veniva posto in ingressi o corridoi fuori dagli ambienti da vivere.
La tecnologia è entrata a far parte integrante di ogni ambiente della casa dalla camera (letti contenitori) alla cucina e al soggiorno, e la nuova tendenza di quest’ultimo ventennio è quella di dar vita a spazi e ad abitazioni intelligenti.
Come abbiamo visto in precedenza alcuni bonsai vengono considerati da interni altri da esterne altri si prestano ad essere tenuti sia all’aria aperta che in casa. Ora vedremo dei bonsai norme colturali: Abete, Acero, Albicocco, Aralia, Arancio, Azalea alcune specie note in ordine alfabetico.
In questo articolo recente vengono elencati i periodi e le modalità in cui effettuare il taglio delle radici, la legatura dei rami, la fertilizzazione le irrigazioni ed infine il rinvaso.Ma va da se che ogni specie ha le sue caratteristiche naturali e che in virtù di queste le esigenze variano in base alla specie. Vediamo quelle di base di queste 6 tipologie di Bonsai che hanno il nome che inizia per la lettera A.
Noto anche come albero di Natale il Bonsai di Abete, Picea Jezoiensis, è una confera resistente, sempreverde di forma piramidale che ha come frutto delle pigne pendenti. Esistono varie specie di abeti, dato che la natura è davvero generosa in termini di piante.
Potatura dei rami: i Bonsai di abete necessitano di potature dei rami da effettuare in primavera nel mese di Febbraio Marzo, o i autunno nel mese di ottobre.
Il rinvaso: del bonsai di Abete va effettuato, mediamente, ogni 2 anni preferibilmente verso Settembre o in primavera.
Habitat: l’Abete necessita di pieno sole o al massimo la mezz’ombra dunque va posizionato in modo tale che il sole lo “alimenti” nel giusto modo.
Parassiti e Malattie: si tratta di una pianta molto resistente e non teme nessun parassita in modo specifico ne malattie, a differenza di altre tipologie di bonsai che hanno dei nemici particolari.
Abete Bianco
L’Abete bianco ha forma piramidale e pigne erette. Noto anche come Abies Alba si tratta di una confera sempreverde molto bella adatta per la coltivazione come mini albero.
Potatura dei rami: va effettuata, generalmente a fine inverno meglio se a primavera inoltrata verso aprile.
Rinvaso: le piante giovani vanno rinvasata, generalmente ogni 2 anni mentre le piante più vecchie necessitano di un rinvaso meno frequente da attuare ogni 4 / 5 anni da effettuare rima del risveglio primaverile.
Habitat: Ama le collocazioni leggermente in ombra ed innaffiature abbondanti.
Bonsai Acero bianco e rosso
Il bonsai d’acero rosso è uno dei miei preferiti per via della colorazione delle foglie e del fogliame leggero che lo rendono elegante. Le varietà di Acero per bonsai sono molteplici: Acer Plamtum, Acer Campestre, Acer Griseum, Acer Japonicum, Acer Grosseri.
Aspetto: si tratta di alberi decidui a foglia caduca. Caratterizzati da una crescita lenta, possiedono spesso sia la corteccia che le foglie colorate in varie tonalità di rosso con foglie lobate e palmate.
Terriccio: questa tipologia di bonsai ama il terriccio composto, precisamente di 5° tipo per l’acero campestre (medio pesante 80% di composto da semina setacciato contenente argilla 10% torba e 10 % sabbia Ph tra 5 / 6) e di 3° tipo per le altre tipologie (da vivaio: 60 % terriccio per semina e setacciato contenente argilla 20 % sabbia 20 % torba di muschio).
Potatura delle radici: l’Acero necessita di potatura delle radici ogni anno fino ai 5 anni di età dopo di che potrà essere potato ogni 3 anni per contenerne la crescita.
Habitat: l’acero è un tipo di bonsai che ama l’umidità ed il mezzo sole
Parassiti e malattie: E soggetto a infestazione da afidi, e tra le malattia, invece, possono verificarsi il tumore delle piante, il fungo rosso, seccume, muffa grigia.
Albicocco del Giappone
Si tratta di un bell’albero da frutto che prende il nome di Prununus mume.
Aspetto: Anche in questo caso si tratta di un albero a fogliame caduco che, in gennaio, fiorisce con dei fiori di color bianco / rosa.
Rinvaso: si rinvasa generalmente ogni due anni preferibilmente a fioritura completata.
Esigenze e Habitat: Non resiste al freddo ma ama il sole pieno mentre necessita di poca acqua. Evitare i ristagni.
Propagazione: questa tipologia di Bonsai si propaga per seme e per talea legnosa.
Aralia Ming Bonsai
Ha un bel fogliame questa Aralia Ming ed i bonsai sono davvero graziosi. Il suo nome scientifico è Polyscias Fructicosa; ha forma eretta, si tratta di una pianta arborea che fiorisce raramente.
Potatura: Si pota da Aprile a Giugno eliminando le foglie e lasciando pochi germogli
Rinvaso: si effettua in primavera ogni due anni potando anche le radici.
Habitat e malattie: Vive bene in interni ed in luogo lontano dal sole diretto ma luminoso. Durante la primavera è l’estate può essere collocata all’esterno in luogo ombreggiato e riparato. Ama terricci del terzo tipo, quindi leggeri e non teme parassiti e malattie particolari.
Bonsai Arancio
Il bonsai d’arancio come il limone e il mandarino giapponese sono delle piante a foglie persistenti dunque dei sempreverdi dal fogliamo lucido molto decorativo. Noto come Citrus simensis, C. Bigardia, C, Mitis e Citrus Aurantium. Si tratta di specie originarie della Cina, che produce frutti arancioni e fiori bianchi profumati.
Terriccio: necessita di un composto del 4 tipo con il 70 % di terriccio 15 di torba di muschio e 15 di sabbia fine setacciata con argilla.
Potatura, rinvaso, propagazione: le radici vanno ridotte ogni due anni massimo 3 mentre il rinvaso si effettua ogni 2 anni in primavera. La propagazione del bonsai arancio si effettua per talea in estate o per seme nel mese di Marzo.
Parassiti e malattie: tra i parassiti che possono colpirla ricordiamo le cimici delle piante mentre non teme malattie particolari.
Azalea Bonsai
Chi non conosce la splendida fioritura delle azalee? Il Bonsai Azalea noto come Rhododendron (varie specie) è un arbusto a foglie fitte che regala fioriture abbondanti con fiori di vario colore e sfumatura: rosa, viola, lilla, bianco etc.
Potatura e rinvaso: in genere non richiede potature particolari dei rami e delle radici, ma le si potranno effettuare ogni 3 anni quando si effettua il rinvaso.
Habitat: Ama la luce ma non il sole diretto. Dunque, andrà posto in posizione riparata in inverno e in estate in penombra ben ventilata.
Composto, parassiti Malattie: Ama composto leggere del terzo tipo (vedi sopra). Viene attaccata da afidi e bruchi e può soffrire di clorosi ferrica e della malattia denominata Gallo.
Abbiamo visto di alcune tipologie di bonsai norme colturali: Abete, Acero, Albicocco, Aralia, Arancio, Azalea alcune specie note in ordine alfabetico, nel prossimo articolo scopriremo quelle con la lettera B.
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