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domenica, Giugno 29, 2025
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Ladri in casa diritto di sparare o no?

truffe ladri
Ladri in casa diritto di sparare o no?

Alcune vicende di cronaca riportano il caso di commercianti e semplici cittadini che trovandosi in casa, in bottega, od anche durante un tentativo di estorsione da parte di malviventi in strada dopo aver riscosso presso la banca ingenti cifre, hanno affrontato i malviventi armandosi e sparando. In alcuni casi i ladri in questione hanno riportato ferite più o meno gravi, altre volte in seguito ai colpi ricevuti sono deceduti, come è accaduto a Napoli. Gli schieramenti politici per quel che concerne questo argomento delicatissimo, si dividono sostanzialmente in due fronti.

Ladri in casa diritto di sparare o no?

Se si viene assaliti in strada o ancor peggio all’interno della propria abitazione, allo stato attuale la legge tende a tutelare i malviventi, difficilmente la tesi della difesa viene approvata dalla magistratura e il più delle volte gli episodi si chiudono con la richiesta di risarcimento da parte della vittima (il ladro) e l’arresto per omicidio o tentato omicidio pur potendo spesso usufruire delle attenuanti del caso che non sempre vengono riconosciute come legittima difesa.

Armarsi o no difendersi o no da ladri ed aggressori?

Gli schieramenti politici si dividono in due fronti quello interventista secondo il quale si dovrebbe avere il diritto di difendersi in casa proprio, motivo per cui ogni ladro che vi si introduce dovrebbe essere consapevole che rischia di essere ferito od ucciso. Armarsi o no dunque, difendersi o no da ladri ed aggressori?

L’altra sponda politica invece, dichiara il diritto alla vita e quindi è contraria ad ogni forma di reazione legalizzata. Certo è che al di la del punto di vista politico o soggettivo, le aggressioni all’interno delle proprie abitazioni e in strada sono in pericoloso aumento ed i cittadini spesso impauriti, tendono ad armarsi e farsi giustizia da soli.

Un epilogo che può assumere risvolti diversi in ambo i casi e sul quale è bene riflettere, anche perché le possibili ritorsioni da parte dei familiari delle vittime uccise, ossia i ladri, sono forti e spesso minacciose, rischiando di innescare un meccanismo inarrestabile “occhio per occhio, dente per dente”. Una situazione forse favorita da arresti troppo brevi e condanne insignificanti, una tutela sul territorio insufficiente che ha reso i cittadini dei rambo alla ricerca di una protezione e di una sicurezza maggiore che lo stato non è in grado di fornirgli.

Ladri in casa diritto di sparare o no? Voi cosa ne pensate?

Written by Mara Mencarelli

 

Peroni fase finale vota l’animale della notte più forte

peroni 2Vi ricordate le selezioni per poter partecipare al contest l’animale più forte? Bene! ora siamo in dirittura d’arrivo peroni forte volge al termine o quantomeno si avvia a scegliere e selezionare colui che sarà destinato a compiere #illavoropiuforte. Per chi non avesse seguito l’evoluzione del contest si tratta di un concorso indetto da Peroni. A questa fase del contest una giuria popolare dovrà scegliere una persona destinata a divenire l’animale della notte per promuovere nei locali notturni la birra Peroni forte.

Peroni fase finale vota l’animale della notte più forte

Peroni forte dunque vola alla fase finale e si vota per la vittoria dell’animale della notte più forte.

Tanti animali della notte hanno partecipato al contest inviando i loro cortometraggi, dei filmati in tema con i giovani e la vita notturna che si svolge durante le feste private, tra amici o nei locali, un video che mette insieme musica, birra e giovani, allegria e divertimento.

Ora nella fase finale sono giunti sul podio tre giovani finalisti tre presunti animali notturni che si contendono a suon di voti il lavoro più forte: Andrea, Luca e Simone, tre ragazzi diversi, uno sportivo il primo nuotatore instancabile, organizzatore di eventi il secondo ed infine Simone, studente in economia. Si dovrà scegliere uno dei tre ragazzi e votare. Il vincitore dovrà firmare il contratto con Peroni e si aggiudicherà il lavoro più forte diventando promoter della campagna peroni forte.

Recatevi nel sito e votate anche voi il vostro beniamino ma per farlo dovrete registrarvi: votate per il video che vi piace di più o per la simpatia o magari come me per cameratismo scegliendo la regione o la città che vi rappresenta. Dopo una lunga selezione ecco che l’animale della notte sta per spiccare il volo ed aggiudicarsi questo ambito lavoro che prevede un contratto per un anno.

Che vinca il migliore dunque aggiudicandosi questo lavoro che lo porterà in giro per l’Italia come rappresentante ed organizzatore di eventi per Peroni. Un lavoro senza dubbio faticoso e duro ma allo stesso tempo divertente che richiede requisiti specifici e tanto spirito d’avventura per un animale della notte super: il vincitore!

Luca, Simone o Andrea? Scegliete anche voi e votate uno dei tre ragazzi presto sapremo chi si è aggiudicato la vittoria per il lavoro peroni forte.

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Accadde oggi, 14 ottobre 1586, condannata Maria Stuarda

Maria Stuarda
 
Maria Stuarda
Maria Stuarda

Il 14 Ottobre 1586, veniva portata a giudizio Mary Stuart, nota anche come Maria Stuarda. Ella fu regina di Scozia, e regina consorte di Francia.

Infine, fu proclamata anche se per breve tempo, come sovrana di Inghilterra, dai lord inglesi che non riconoscevano la legittimità della sovranità di Elisabetta I, la regina vergine, non reputata la vera discendente di Enrico VIII.

Maria Stuarda fu consacrata sovrana per diritto divino, quando era ancora in fasce.

Accadde oggi, 14 ottobre 1586, condannata Maria Stuarda

Fu educata per tutta la giovinezza a prendere decisioni e a rivestire il suo ruolo. La sua sovranità fu molto moderata nei confronti delle religioni, anche se dovette affrontare l’ascesa del calvinismo in Scozia, come rappresentante del Cattolicesimo. Ella cercò rifugio presso la cugina Elisabetta I, che invece la segregò per oltre 20 anni. Venne sostenuta dai cattolici Spagnoli, e osteggiata dai protestanti inglesi; alla fine fu la prima sovrana per diritto divino ad essere giustiziata, appunto il 14 ottobre 1586, proprio dalla Regina Vergine.

Altri eventi accaduti il 14 ottobre

1926- viene pubblicato per la prima volta il libro Winnie The Poo la storia di un orsacchiotto molto amato dai bambini che ha dato vita a gadget e storie. 

1960- Kennedy propone l’istituzione dei Corpi di Pace

1968- 24.000 soldati americani vengono rispediti in Vietnam per un servizio non volontario. Una guerra cruenta, quella del Vietnam,  che durerà molti anni

2007- Nasce il partito democratico Italiano.

 

​Written by Mirco Angelosante

Tendenze moda uomo : torna il knitwear

giacche uomoCari amici di Notizie in Vetrina, l’inverno si avvicina e le temperature scendono. Anche nel mondo della moda uomo, come ogni anno, ci si prepara alla stagione più fredda dell’anno, e la novità del 2016 è il ritorno del knitwear. Per chi non lo sapesse, il Knitwear è una moda che prevede abiti di lana dalle complicate lavorazioni.

Tendenze moda uomo : torna il knitwear

 

Dolcevita, sciarpe, mantelle e pullover, saranno gli immancabili capi di abbigliamento di chi ama seguire la corrente della moda. Tornano di moda i tagli etnici e particolari, con complicate lavorazioni a più fili. Inoltre acquista molto valore anche l’artigianato, ed il lavoro a mano della maglia; infatti per la stagione corrente, i lavori manuali di questo tipo hanno ricevuto anche il riconoscimento come bene culturale da salvaguardare. Oltre al vantaggio estetico, le maxi sciarpe dello stile knitwear, si preannunciano come caldi capi per passare le lunghe giornate di un inverno che si preannuncia particolarmente rigido.

Le opere knitwear degli stilisti

moda uomoIl primo esponente di oggi è Christopher Bailey, che per la linea Burberry Prorsum presenta dei dolcevita sgargianti e con disegni molto vistosi. inoltre nella linea ci sono Cardigan molto voluminosi a uovo.

Dolce e gabbana invece ci presentano dei modelli dai colori sale e pepe, dalle lavorazioni raffinate e dal contrasto cromatico Black e White. Sobrio il maglione con una texture caotica e classica, mentre più vistosi e di gusto raffinato i pantaloni, dal motivo floreale, anche se con colorazioni che richiamano l’inverno.

Alexander McQueen torna di moda con un modello del 2008, costituito da un cardigan lungo fino alle cosce, in blu e grigio, dal taglio elegante e dal collo elaborato. Trame di trecce fluiscono dalle spalle lungo le braccia, e ricami sui fianchi. L’abbottonatura è un doppio petto a 4 bottoni veramente fine. Le maniche sono lunghe e permettono di essere afferrate nel pugno per ottenere un effetto “simil guanto”.

 

written By Mirco Angelosante

Sbloccare il proprio smartphone senza la password

Se la vostra vita è piena di appuntamenti e di cose da ricordare, può succedere di dimenticare la password del proprio smartphone Android. Se vi accade una cosa del genere, non avrete più accesso ai vostri contenuti.

Infatti la password può essere inserita per un massimo di 5 volte; se si sbaglia oltre il quinto tentativo, lo smartphone diventerà inservibile per 30 secondi, e così via ad ogni nuova prova. Vediamo se è possibile sbloccate il proprio smartphone senza password e come fare.

Sbloccare il proprio smartphone senza la password

Dovete però sapere, che ci sono delle possibilità a livello di telefonia che si possono provare per riavere il possesso del vostro dispositivo, anche se non si ricorda la password. Innanzitutto, se si dispone di un account collegato a Google, automaticamente alcuni dispositivi permettono il recupero della propria password tramite email, ma bisogna comunque rispondere ad una domanda di sicurezza che si era concordata in precedenza, come ad esempio il nome del proprio animale domestico e così via. Se questo metodo non funziona, ci sono altre due strade percorribili per evitare di inserire il codice di blocco del vostro smartphone.

Sbloccare il terminale attraverso bug o attraverso la recovery

sbloccare cellulare senza passwordPurtroppo, un noto bug di android, fa si che se si riceve una chiamata, al momento della risposta si ottiene accesso ad alcune funzionalità del dispositivo. Quindi fatevi chiamare o chiamatevi voi stessi, e durante la chiamata navigate nel menù delle impostazioni, fino ad arrivare a quello dello sblocco tastiera.

A questo punto basta disattivare il blocco. Però sugli smartphone più recenti, per togliere il codice di sblocco del telefono, bisogna prima inserire proprio la password che si vuole togliere. Se ci troviamo in questa situazione, c’è un’ultima soluzione per togliere il blocco al telefono. Bisogna accedere alla propria recovery, ed eseguire la formattazione del dispositivo.

La formattazione comporta la perdita di tutti i propri dati personali, riportando il terminale allo stato di fabbrica, pertanto è consigliato di eseguire un backup da pc prima di compiere questa operazione. Molti smartphone e anche molti tablet, entrano in recovery attraverso la pressione simultanea del tasto di accensione, tenendo premuto VOL –

A questo punto entrerete in uno spartano menù, dove muovendovi con i tasti volume, potrete selezionare la voce “Wipe to factory reset”. Se il vostro terminale non entra in recovery, vi basta cercare in internet la combinazione giusta di tasti da premere, scrivendo “come entrare in recovery “nome del vostro smartphone”.

  • Gli iPhone hanno un sistema di protezione che non consente di sbloccarlo a meno che non vi siano determinate condizioni. Per cui sono telefoni difficili da poter sbloccare se non si è a conoscenza della password.
​Written By Mirco Angelosante

Sognare un pesce significato simboli e numeri da giocare

Pesce
Pesce
 

 

sognare un pesceSognare un pesce o dei pesci può assumere significati di vario tipo ma si deve ricordare che la simbologia del pesce è fortemente connessa a quella dell’elemento che lo contiene ossia l’acqua che potrà essere a sua volta di lago, di mare di fiume (<vedi).

Il pesce nei sogni sta a rappresentare un concetto legato al mondo femminile, ciò in relazione alla grande quantità di uova che è in grado di deporre viene connesso alla fecondità e alla riproduzione sia in senso fisico che spirituale. Ovviamente andrà considerato il tipo di pesce che si sogna e la sua quantità, trovarsi immersi nell’oceano circondati da squali ha sicuramente un significato diverso rispetto a sognare di essere circondati da amichevoli pesci colorati e variopinti…il primo sogno rappresenta paura ed ansia magari legata al processo di riproduzione il secondo invece suggerisce un approccio decisamente più positivo rispetto a tale argomento.

Secondo Jung gli animali rappresentano nei sogni l’aspetto più segreto e primordiale del nostro inconscio, vi consiglio di leggervi anche il post che spiega il significato di “sognare un animale” in senso generico, associabile a tutti gli animali. Ricordiamo che gli animali nei sogni costituiscono degli archetipi ben diversi non identificabili con le convinzioni popolari che associano delle qualità ad alcuni animali specifici es: leone forza e coraggio, agnello sacrificio e sottomissione, cane fedeltà, serpente tentazione e tradimento, pesce fecondità…

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Nell’interpretazione di un sogno in cui compare un pesce o anche più pesci cercate di esplorare altri lati dei sogni:

Per comprendere meglio passiamo anche ad un analisi delle lettere che compongono la parola pesce o pesci adottando il metodo pitagorico.

1) ​Secondo la SMORFIA i numeri da giocare nel sogno sono:

Pesce 15

– nella boccia di vetro 35

– pesce cotto 10

2) Numeri secondo l’interpretazione pitagorica

  • PESCE = 7-5-1-3-5 = 2
  • PESCI = 7-5-1-3-9 = 7

3) Sognare animale e animali numeri da giocare

Animale 15 e 18:

– che assale 4,

– che morde 53,

– mansueto 54

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Il lago lo stagno sono dei simboli ricorrenti in molti sogni e ambedue connessi in maniera imprescindibile dal significato che deriva dal sognare dell’acqua, per questo non potremo procedere all’interpretazione del sogno se…

 

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In questo caso si tratta spesso di un sogno piacevole, sognare la natura con le sue bellezze che possono racchiudere piante, boschi fiori ed anche acqua come fiumi laghi e mari, rappresenta un sogno…

 

Sognare di nuotare può suscitare sensazioni piacevoli derivanti dalla pace e dalla calma dell’acqua o di ansia, se l’acqua in cui si nuota è ad esempio un mare in tempesta e noi stiamo naufragando nell’acqua..

 

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Nell’analizzare “l’acqua” quando ci appare nei sogni, è necessario tener conto delle sue numerose manifestazioni: lago, mare fiume, sorgente, pioggia, ognuna di esse, assume delle connotazioni e significati simbolici diversi…

Il mito di Eracle, prima fatica, il leone di Nemea

Eracle ormai usciva dall’adolescenza, e continuava a mietere successi ed imprese eroiche per ogni dove. Tra i vari miti e leggende di Eracle troviamo anche quello del Leone di Nemea.

Egli aveva preso anche moglie e aveva avuto diversi figli. La dea Era lo continuava a vedere come il frutto del tradimento di Zeus, ed il suo odio continuava a crescere a dismisura.

Il mito di Eracle, prima fatica, il leone di Nemea

Un giorno, colta dai mali sentimenti che provava verso il giovane, gli fece calare un panno intriso di sangue sugli occhi. Quando il panno lo raggiunse, Eracle fu colto da un’ improvvisa follia, e in un rapsodico atto, colpì a morte i suoi figli e la moglie. Inoltre uccise anche due dei suoi amati nipoti, figli del fratello Ificle. Soltanto Iolao riuscì a sfuggire alla morte.

Quando si riebbe, il giovane Eracle rimase impiegato davanti al suo crudele operato, e rifuggì il cibi e la luce del sole per molti giorni, in preda al rimorso. Tuttavia Zeus era pronto a dare una possibilità al figlio prediletto, e gli disse attraverso la pizia di Delfi, che avrebbe potuto riscattarsi compiendo dodici fatiche che gli avrebbe imposto Euristeo, il re che gli aveva involontariamente usurpato il trono, e che quindi Eracle odiava. L’eroe acconsentì e si mise in viaggio verso le porte della città dove si sarebbe messo a servizio del sovrano.

Ercole contro il leone di Nemea

Una volta giunto a Tirinto, Ercole si sottomise ad Euristeo, ma il re, spaventato dalla possibilità di essere degradato dal suo regno, scelse una missione impossibile da assegnare all’eroe. Infatti egli gli impose di uccidere il leggendario leone di Nemea, una creatura posta a castigo degli esseri umani per un mancato sacrificio agli dei .

Il leone aveva fatto genocidio di tutti gli uomini nei paraggi, e come se non bastasse era dotato di una pelliccia invulnerabile al metallo, alla pietra e al legno. Ercole accettò il compito, ed armato di alcune lance e della sua fidata mazza, si recò in quelle lande per stanare la tremenda bestia. Giunto al villaggio conobbe Leorco, l’unico abitante superstite, che aveva avuto la famiglia sterminata dalla belva. egli lo ospitò di buon grado, e gli diede dei consigli per fronteggiare la fiera selvaggia.

Giunto il mattino Ercole si avvicendò alla tana del Leone di Nemea, e vedendolo abbeveratoio presso un fiume, gli scagliò contro le sue lance letali. Purtroppo queste si infrangere sulla corazza invincibile del leone. Tuttavia la belva fuggì verso la propria caverna. Ercole la inseguì, e pose un enorme macigno di fronte all’ingresso. La fiera gli si pose dinnanzi, ma Eracle la colpì con un vigorosissimo colpo di clava sul muso, mandandola in pezzi.

Il leone di Nemea rimase illeso, tuttavia stordito. A quel punto l’eroe gli saltò addosso a mani nude, e gli cinse il collo con forza. Il leone gli strappò la falange di un dito nella lotta, ma Eracle alla fine ebbe la meglio e lo soffocò. Quando il giovane si presentò alla corte di Euristeo con la pelle della belva, egli ne fuggì spaventato, e gli impose di lasciare i suoi trofei al di fuori delle porte della città. Eracle conciò la pelle invincibile del leone, e ne fece un mantello per se stesso, mentre della testa ne fece un elmo. La prima fatica era compiuta.

​Written By Mirco Angelosante

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👉5 fatica di Eracle

👉6 fatica di Eracle

👉7 fatica  di Eracle

👉8 fatica di Eracle le cavalle di Diomede

👉 9 fatica di Eracle la cintura di Ippolita

👉 10 fatica di Eracle i buoi di Gerione

👉 11 fatica di Eracle e le tre mele d’oro

👉 12 fatica di Eracle Cerbero guardiano degli inferi il cane a 3 teste

Come fare la glassa o crema all’aceto balsamico

glassa all'aceto balsamicoLa glassa o crema all’aceto balsamico costituisce una salsa gustosa e davvero molto appetitosa che risulta utile per condire varie pietanze di differente tipologia: carne, pesce e verdure ma talvolta anche cibi diversi come le fragole ed altri alimenti che utilizzando la glassa all’aceto, assumono un sapore molto caratteristico.  

 

Come fare la glassa o crema all’aceto balsamico

La crema di aceto balsamico si può fare in casa od acquistare tranquillamente nei supermercati. Per tutte le cuoche che amano i prodotti preparati in maniera naturale vi regaliamo la ricetta per la preparazione della glassa all’aceto balsamico.

Vediamo insieme come fare la glassa o crema all’aceto balsamico con pochi ingredienti e tanto sapore, una ricetta semplice e veloce da realizzare.

Ingredienti crema all’aceto balsamico

Come vi ho anticipato gli ingredienti necessari per la crema all’aceto balsamico sono pochi e di semplice reperibilità, motivo per cui prepararla in casa è molto semplice: vediamoli insieme.

  1. 100 ml di aceto balsamico di buona qualità
  2. 20 gr di zucchero
  3. 1 cucchiaio d’acqua
  4. Ora prepariamo la nostra salsa all’aceto balsamico

Preparazione glassa all’aceto balsamico

Iniziate la preparazione ponendo i 100 ml di aceto balsamico in un pentolino ed aggiungete gli altri due ingredienti: lo zucchero (20g) e l’acqua. Tenete la fiamma bassa e mescolate attendendo che la vostra salsa solidifichi un poco. Quando la crema all’aceto balsamico avrà raggiunto la giusta consistenza potrete spegnere il fuoco e lasciarla raffreddare. Ora non vi resta che provarla. Si conserva in frigo per alcuni giorni. Carne, pesce, insalate, frutta e dolci acquisiscono un sapore gradevole e molto particolare con la crema di aceto balsamico.

Arricchire i cibi di sapore: carne, pesce, insalate, frutta e dolci acquisiscono un sapore gradevole e molto particolare con la crema di aceto balsamico. Una ricetta semplice realizzabile anche dai cuochi meno esperti con pochi ingredienti e in alcuni minuti.

 

Credit foto guidecucina.pianetadonna.it