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giovedì, Agosto 14, 2025
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Come fare la marmellata di corbezzoli: ricetta, proprietà ed usi fitoterapici corbezzolo

Come fare la marmellata di corbezzoli: ricetta
Come fare la marmellata di corbezzoli: ricetta

La marmellata di corbezzoli non si trova in commercio, almeno non nei supermercati, ma possiamo prepararla in casa con facilità. I corbezzoli sono dei frutti autunnali che maturano sulla pianta da fine settembre fino a novembre ed oltre. La peculiarità di questa pianta è che contemporaneamente ai frutti troviamo anche i fiori penduli. Infatti la pianta fruttifica dai fiori che hanno fiorito l’anno recedente. Vediamo come preparare la marmellata di corbezzolo e le peculiarità di questa specie di frutto.

Corbezzolo proprietà

Oltre ad essere un frutto gustoso dal sapore dolciastro, il corbezzolo ha proprietà fitoterapiche, specie per quel che concerne le vie urinarie e la prostata. Il frutto regolarizza anche il tratto intestinale in quanto è ricco di pectine, mentre le foglie hanno azione antidiarroiche se preparate in infuso (vedi alla fine). Le foglie sono un potente antiinfiammatorio.

E’ un frutto autunnale non facile da reperire nelle frutteria, ma che nelle zone a clima mite troviamo nelle località costiere marittime, dove cresce spontaneo tra ginepri e pini marittimi.

L’infuso a base di foglie di corbezzolo possiede effetto antispasmodico ed antiinfiammatorio che agisce sull’apparato digerente, sulle vie biliari, e sul fegato. E’ benefico anche per l’apparato circolatorio.

Il corbezzolo frutto decorativo e la marmellata: una conserva gustosa e facile

Il Corbezzolo o Arbutus Unendo appartiene alla famiglia delle Ericacee ed è un arbusto o alberello che cresce spontaneo nella flora mediterranea. Molto decorativo per il suo fogliame e soprattutto per le bacche rosse che in autunno lo ricoprono, il corbezzolo può raggiungere anche i 4 o 5 metri di altezza, ma in genere, si vedono esemplari di 2 o 3 metri, o cespugli arbustivi. Con il corbezzolo si possono ottenere anche dei bellissimi bonsai con fiori pendenti e frutti decorativi (Bonsai di corbezzolo stile e coltivazione).

Rientrano tra le più note bacche rosse commestibili (o frutti) e raggiungono i 3 o 4 centimetri di diametro, ma generalmente, si trovano frutti di un paio di centimetri o poco più. I frutti di corbezzolo, da prima assumono una colorazione bianca giallastra per poi tingersi di arancione ed infine di rosso. La colorazione indica il suo grado di maturazione.

Per preparare la marmellata di corbezzolo andranno bene sia i frutti completamente maturi e rossi che quelli rossi / arancioni. Dai fiori di corbezzolo si ottiene anche un ottimo miele.

Come fare la marmellata di corbezzoli

Abbiamo visto le peculiarità di questa pianta, il suo portamento e la sua particolare fruttificazione, bella da vedere e buona da gustare. Oltre a consumare i corbezzoli freschi, appena colti dall’albero, si può pensare di preparare anche qualche barattolo di marmellata di corbezzoli: vediamo come fare!

Metodi per la preparazione marmellata di corbezzoli e ingredienti

I metodi per preparare questa marmellata sono di due tipi: il primo prevede la cottura della frutta che poi verrà passata e successivamente riportata in cottura con l’aggiunta di zucchero, limone, acqua e buccia di limone; la seconda invece utilizza il frutto nella sua interezza (semini inclusi) e si prepara in modo più veloce. Il secondo metodo è quello che ho adottato io preparando la marmellata in poco più di mezz’ora mentre contemporaneamente mi occupavo della preparazione della cena.

Marmellata di corbezzoli ingredienti

Per la preparazione di circa 2 vasetti da 300 grammi di marmellata di corbezzoli utilizzeremo:

  • 600 gr di corbezzoli.
  • 130 gr di zucchero.
  • Mezzo limone spremuto e parte della sua buccia tagliata a dadini.
  • Mezzo bicchiere d’acqua o poco più.

Cottura e preparazione marmellata corbezzoli

Iniziate la preparazione lavando i frutti di corbezzolo sotto l’acqua corrente. Eliminate eventuali piccioli se non lo avete già fatto nel momento della raccolta.

Ponete i corbezzoli in una casseruola anti-aderente ed iniziate a cuocerli a fiamma bassa rimestando con una forchettone di legno e schiacciano i frutti. Personalmente ho evitato di setacciare. Dopo una decina di minuti vedrete che i corbezzoli si ammorbidiscono e si squagliano.

Aggiungete lo zucchero, il succo di mezzo limone, un mezzo bicchiere d”acqua, e la buccia del mezzo limone tagliata a pezzettini piccoli. Continuate la cottura per circa altri 20 minuti /mezz’ora fino a quando la marmellata raggiunge la consistenza che desiderate.

Sterilizzate i barattoli e preparate la conserva di corbezzoli

Mentre la marmellata di corbezzolo è in preparazione e in cottura, ponete due barattoli di vetro di circa 300 – 350 gr di contenuto a bollire in una pentola piena di acqua per sterilizzarli. (L’acqua deve riempire e coprire sia i barattoli che i coperchi di chiusura). Lasciate bollire per una decina di minuti o poco più, scolate l’acqua, e ponete i barattoli su di un canovaccio pulito.

Versatevi dentro la marmellata calda di corbezzoli. Dopo aver riempito i barattoli di marmellata, ponete i coperchi e chiudete bene. Capovolgete i barattoli per una decina di minuti e lasciate raffreddare. La vostra marmellata di corbezzoli è pronta da consumare; conservatela in un pensile. Dopo l’apertura del barattolo e l’inizio del consumo, conservate in frigorifero.

Che sapore ha la marmellata di corbezzoli e che uso farne

Il sapore della marmellata di corbezzoli è molto gradevole. Dato il contenuto di zuccheri ridotto, rispetto ad altre marmellate e confetture, non risulta dolcissima ed è adatta a tutti. Perfetta da spalmare sulle fette biscottate; ottima per farcire conetti e preparare dolci e crostate. Il suo sapore è davvero buono ed è adatto anche per ricette sapide come condimento per arrosti e cotture particolari: provare per credere!

Infuso di foglie di corbezzolo

Come visto all’inizio del post, l’infuso di foglie di corbezzolo fa bene all’organismo, grazie alla sua azione anti-infiammatoria. Sia le foglie che le radici del corbezzolo hanno spiccate proprietà antiinfiammatorie, mentre l’elevato quantitativo di tannini delle foglie ha potere astringente ed è efficace in grado di diarrea. Vediamo come prepararlo.

  • 200 ml di acqua
  • 10 12 foglie tenere di corbezzolo
  • 1 cucchiaino di miele
  • il succo di un’arancia o di mezzo limone a piacere

In acqua a bollore, versate e fate bollire le foglie di corbezzolo, dopo averle lavate, per circa due minuti. Spegnete, e lasciate riposare per dieci minuti. Filtrate l’infuso di corbezzolo e aggiungete il miele ea piacere sia per tipo che per quantità il succo di arancio o limone. Consumate caldo l’infuso.

5 cose che dovresti fare con un nuovo telefono

5 cose che dovresti fare con un nuovo telefono
5 cose che dovresti fare con un nuovo telefono

Per la maggior parte delle persone, ci sono pochissime cose meglio che acquistare un nuovo telefono. Ottieni un gadget nuovo e brillante, il tuo vecchio telefono viene sostituito con qualcosa di più nuovo e migliore e puoi eseguire il processo di configurazione e personalizzazione nel modo che preferisci. Questo può essere particolarmente divertente se stai acquistando un nuovo telefono per la prima volta o se esegui l’aggiornamento da un modello precedente. Ci sono molte cose che puoi fare con il tuo nuovo telefono, ma qui ci sono cinque cose che pensiamo che ogni nuovo proprietario di smartphone dovrebbe fare subito. 

Elimina il bloatware non necessario

Dovresti eliminare tutti i bloatware non necessari o le app non necessarie preinstallate sul telefono. Bloatware è un termine per software preinstallato su un dispositivo e non può essere eliminato. Queste app tendono a non essere necessarie e non servono a altro che occupare spazio prezioso sul tuo dispositivo e rallentarlo.

I bloatware possono essere trovati in molti posti diversi sul telefono, incluso nel cassetto delle app, nelle schermate iniziali e persino nelle impostazioni rapide. Non sono sempre cattivi e a volte possono essere utili. Ma se non li usi, è meglio sbarazzartene.

Tutto quello che c’è da sapere sulla ricarica rapida degli smartphone

Ottimizza le impostazioni

Un nuovo telefono significa che puoi armeggiare con tutte le impostazioni e ottimizzarle a tuo piacimento. Ciò significa esaminare tutte le app e le impostazioni e assicurarsi che riflettano il modo in cui desideri utilizzare il tuo dispositivo. Con telefoni come Honor 70 5g che sono dotati di un sacco di funzioni interessanti da esplorare e perdersi facilmente, è meglio prima mantenere le cose semplici e abilitare solo le impostazioni essenziali di cui hai bisogno.

Avrai tutto il tempo in seguito per esplorare tutte le opzioni divertenti. Se non sei sicuro di cosa faccia ciascuna impostazione e perché sia importante, ci sono molte risorse online che possono aiutarti. Oltre a personalizzare le impostazioni, dovresti anche ottimizzarle in modo che funzioni nel modo più efficiente possibile.

Ciò significa disattivare le funzionalità che non utilizzi, disattivare le notifiche per le app che non utilizzi e, in generale, assicurarsi che il dispositivo non abbia processi non necessari in esecuzione in background. Questo passaggio dovrebbe includere anche cose come l’impostazione di funzionalità di sicurezza come la scansione delle impronte digitali o il riconoscimento facciale in modo da poter proteggere il tuo dispositivo.

Scarica gli aggiornamenti disponibili

Se hai appena ricevuto un nuovo telefono ed è disponibile un aggiornamento, scaricalo. È importante rimanere aggiornati con il tuo software, poiché gli aggiornamenti spesso includono patch di sicurezza che possono aiutare a proteggere il tuo dispositivo dagli hacker. Puoi anche utilizzare gli aggiornamenti per migliorarne la funzionalità e assicurarti che tutto funzioni senza intoppi mentre configuri le impostazioni del telefono per la prima volta.

Trasferisci dati dal tuo vecchio telefono

Una delle prime cose che dovresti fare con il tuo nuovo telefono è trasferire i dati dal tuo vecchio telefono. Ciò semplificherà la configurazione del tuo nuovo telefono e il trasferimento di tutti i tuoi contatti e altre informazioni. Puoi utilizzare il cavo di trasferimento in dotazione con il tuo nuovo telefono o utilizzare un metodo wireless, come iCloud o Google Drive.

Installa alcune app e giochi

Dopo aver configurato il telefono e trasferito i dati, è il momento di divertirsi e iniziare a installare alcune app e giochi. Puoi iniziare scaricando gli elementi essenziali e le tue app preferite per cose come social media, messaggistica e giochi. Puoi anche iniziare ad aggiungere i dettagli del tuo account e configurare le varie app e le relative impostazioni a tuo piacimento.

È qui che ti senti come se avessi il nuovo telefono tutto per te e cerchi persino di esplorare nuove app che potresti non essere stato in grado di installare o eseguire sul tuo vecchio telefono. Anche la loro organizzazione dovrebbe essere una priorità una volta installate tutte le app. Puoi iniziare disponendo le icone o le cartelle della schermata iniziale in un modo che abbia senso per te e ti aiuti a mantenere le cose organizzate

Conclusione

Ci sono molte cose che puoi fare quando ricevi per la prima volta il tuo nuovo telefono. Sebbene all’inizio possa essere travolgente capire esattamente cosa vuoi fare, è importante almeno iniziare su alcune delle cose che ti aiuteranno a ottenere il massimo dal tuo nuovo telefono. E seguendo questi suggerimenti, e rimuovendo le pubblicità che si aprono da sole, puoi assicurarti che il tuo telefono sia configurato come desideri, ottimizzato in tutto e pronto per l’uso.

Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione

Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione
Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione

Cotogno: sotto un unico nome si nascondono, effettivamente, due generei diversi di piante da cui originare i bonsai: la Chenomeles Japonica, originaria di Cina e Giappone, volgarmente chiamata Cotogno da fiore giapponese, e la Cydonia vulgaris, ossia il comune cotogno. Del Bonsai di Cotognastro giapponese vi abbiamo già parlato, ora vediamo il Bonsai di Cotogno, la sua coltivazione, le potature, il rinvaso ed i metodi per ottenere nuove piante con la riproduzione.

Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione

Fiori di Cotogno

Il Cotogno da fiore giapponese, viene coltivato, in particolar modo, per i suoi fiori appariscenti e dalla profumazione intensa che sbocciano sui rami nudi in primavera. Bello e facile da coltivare, fiorisce in una vasta gamma di colorazioni che vanno dal bianco al rosa fino all’arancio e rosso.

Il Comune Cotogno, invece, bonsai a foglia caduca, è praticamente un melo, di cui parliamo in questa guida sui bonsai, viene coltivato per i suoi frutti autunnali dal colore dorato, piuttosto grandi; ed è proprio la dimensione dei frutti che fa ritenere, ad alcuni che il Cotogno, non sia molto indicato per i bonsai.

I fiori di cotogno comune, sono diversi da quelli del Cotogno giapponese, ma ugualmente molto belli, grandi e bianchi.

Bonsai di Cotogno comune o vulgaris esposizione e annaffiature

I bonsai di Cotogno amano il sole pieno, ma in inverno si deve proteggerli dal gelo. Per quanto riguarda le irrigazione, ama il terreno fresco motivo per cui durante il periodo vegetativo è consigliabile irrigare l’alberello tutti i giorni. In inverno le irrigazioni andranno diradate, come avviene per molte tipologie di bonsai.

(Volendo si consiglia di vaporizzarne i rami della C. Japonica “Cotognastro Giapponese” ma questo solo quando non vi sono ne fiori ne frutti anche se essendo un bonsai che vive all’aperto, e dunque da esterno, non ha necessità di nebulizzazioni).

Bonsai di Cotognastro, coltivazione e potatura
Bonsai di Cotognastro, coltivazione e potatura

Concimazione Cotogno bonsai

Il Cotogno Vulgaris andrà supportato con delle concimazioni durante il periodo vegetativo procedendo ogni 2- 3 settimane.

Bonsai di Cotogno: rinvaso, potatura, legatura e moltiplicazione

Il Cotogno Vulgaris va rinvasato in primavera ad anni alterni, usando terriccio di base preferibilmente sabbioso. (La specie C. Japonica, invece, rinvasare in primavera con terriccio per bonsai ogni 2 o 3 anni).

La potatura dovrà avvenire a metà autunno, tagliando la nuova crescita e lasciando solo due nodi nuovi per ottenere una fioritura più copiosa nella primavera seguente.

Il bonsai di Cotogno può essere formato e legato per creare vari stili di bonsai, il filo è da usare con cautela, in quanto i rami sono delicati e tendono a spezzarsi. Tuttavia, come accade per tutti gli alberi da frutto, ed i bonsai da frutto, la forma si ottiene con un’apposita potatura.

Per quanto riguarda la moltiplicazione, i bonsai di Cotogno si propagano bene per seme, margotta, innesto e, ovviamente per talea di bonsai.

Bonsai di Cotogno, parassiti e malattie

Tra i parassiti che possono colpire i Cotogni troviamo sia gli afidi che le cocciniglie da trattare con prodotti specifici o con rimedi naturali. (Insetti ed animali nocivi per piante e bonsai: 5 rimedi naturali).

Si tratta di una pianta, il Cotogno, abbastanza resistente, ma per via di eventuali carenze di ferro, può ammalarsi di Clorosi Ferrica che si manifesta con l’ingiallimento e la scoloritura delle foglie. Per porvi rimedio, è necessario somministrare ferro per via radicale e fogliare. Infine, il cotogno è soggetto a malattie fungine come ad esempio l’oidio. Trattamenti preventivi potranno scongiurare questo pericolo.

Curiosità sul Bonsai di Cotogno

Il cotogno, ormai quasi scomparso dalle nostre coltivazioni, è stato ampiamente coltivato un tutto il bacino del Mediterraneo sin dai tempi dei tempi. Viene usato come porta innesto per meli e peri. I frutti del Melo Cotogno sono aciduli e da essi si ottengono ottime confetture.

L’albero di Cotogno è nella mitologia un l’albero sacro alla Dea Greca Afrodite, simbolo di amore e fertilità.

Racconta una leggenda su Afrodite che i famosi pomi d’oro del melo cotogno furono conquistati faticosamente da Ercole nella sua undicesima prova: L’undicesima fatica di Eracle: Ercole e le 3 mele d’oro.

Come arredare casa in autunno idee e consigli di stile

Come arredare casa in autunno idee e consigli di stile
Come arredare casa in autunno idee e consigli di stile

Arredare casa in ogni stagione dell’anno aiuta a personalizzare gli ambienti conferendogli, di volta in volta, un tocco autunnale, o estivo, primaverile, grazie ai materiali adottati e ai colori scelti nonché agli accessori che si decide di utilizzare. L’autunno è una stagione mite che lentamente ci conduce verso l’inverno. Giornate corte si alternano a quelle fredde, le ore di sole diminuiscono e, lentamente, ci si avvia verso la ricerca del tepore e degli spazi caldi ed accoglienti sia nei colori che nei materiali. Arredare casa in autunno e arricchirla di elementi tipici di questa stagione, costituisce un ottimo modo per rendere gli ambienti confortevoli, coccolanti e ben accoglienti, pronti a farci vivere la stagione fredda nel comfort di spazi adeguati.

Come arredare casa in autunno: mobili e colori

Sicuramente l’autunno rispecchia un periodo dell’anno che suggerisce l’avvio verso ritmi più lenti, si abbandona la frenesia estiva, finiscono i weekend al mare e ci si predispone ad un periodo più tranquillo, fatto anche di tante ore di “vita in casa”. In autunno la casa si veste di colori e sfumature che regalano un atmosfera rilassante, confortevole ed accogliente.

Si può rinnovare casa e gli ambienti con pareti colorate e tessili in maniera semplice e non troppo costosa, o magari puntare su accessori dallo stile autunnale come ad esempio candele, fiori secchi, vasi in vetro colorato, specie se gialli, arancioni, rossi e simili, quadri, stampe, e caldi tappeti.

Ma come vestire la casa in autunno?

I trucchi e le idee per arredare e vestire la casa di sapore autunnale sono, in realtà, piuttosto semplici: basta creare una combinazione giusta di colori, elementi, profumi e l’ambiente casa diventa improvvisamente autunnale ed accogliente. Vediamo come fare!

Colori autunno arredamento
Colori autunno arredamento

Come arredare casa in autunno consigli di stile: mobili, tappetti, colori, tessuti ed oggettistica autunnale

Per rendere la casa accogliente ed evocativa nel periodo autunnale, non serve rifare tutto l’arredamento, ma utilizzare alcuni colori, accorgimenti e dettagli, in grado di trasformare gli spazi e renderli confortevoli, pronti a farci vivere i mesi freddi e il Natale in arrivo.

Sicuramente, tra i materiali più evocativi della stagione autunnale, si collocano mobili ed accessori il legno, insieme ai tessili in lana o in cotone dai colori della terra: marrone, arancione, rosso e verde sono tra i colori più evocativi in tal senso.

Tavola in autunno il legno ed i colori
Tavola in autunno il legno ed i colori autunnali

Il legno in autunno

Uno dei protagonisti dell’autunno è il legno, specie nelle sue essenze più naturali e organiche, noce, pino, castagno nei loro colori, sono perfetti per arredare casa in autunno.

I tessili in autunno

Senza dubbio, senza dover rifare l’arredamento completo di una casa i tessili hanno il potere di caratterizzare gli ambienti in ogni periodo dell’anno. In autunno le tende ed i cuscini in tinta, sono molto indicati per rinnovare la casa, il tutto con i tappeti più giusti.

Tessuti caldi raffinati nelle tinte autunnali sono perfetti per questa stagione, così come un bel plaid caldo ed avvolgente da tenere a portata di mano sul divano, pouf e lampade soffuse, per un perfetto relax. Molti brand propongono uno stile d’arredamento personale per l’autunno inverno, tra essi anche Maisons du Monde: Arredamento autunno Maisons du Monde stile Vintage tra Cina e richiami Jungle.

Arredamento Autunno Maisons Du Monde stile Vintage tra Cina e richiami Jungle
Arredamento Autunno Maisons Du Monde stile Vintage tra Cina e richiami Jungle

I tappeti in autunno

Se durante la stagione calda, primaverile ed estiva, i tappetti antichi o moderni, erano stati risposti, ora, ad ottobre, è giunto il momento di tirarli nuovamente fuori ed offrire alla casa note di calore in più.

Colori chiari, tinte pacate come il beige e l’ecrù saranno perfette ma andranno bene anche colori in tinta con l’arredamento e stile perché, comunque sia i tappeti suggeriscono sempre comfort e calore. Lo stile country poi, con i suoi tessili in tartan ed i suoi accessori è perfetto per accogliere l’autunno.

Arredamento country
Cos’è il tartan: usi e tipologie nell’arredamento

I colori autunnali e le tendenze moda i colori pantone

Se è vero che l’autunno ci suggerisce l’uso di alcuni colori e nello specifico il marrone, il beige, l’arancione, il verde e tutte le sue nuance, si deve anche fare i conti con le tendenze moda in fatto di arredamento e come ogni anno anche alle tendenze dettate dai colori pantone dell’anno.

Tra essi, ricordiamo le nuance in rosa e quelle del marrone che ci aiutano molto nel creare un ambiente dai colori e dal sapore autunnale in casa, ma anche il “Lava Falls” un rosso aranciato molto caldo, così come il verde in versione “colore Amazon” e “Martini olive” che quest’anno si affermano tra i colori dell’anno, perfetto anche il Caramel Cafè, così come il “tiger orange”, tutti colori fortemente evocativi che possono abilmente condurci per mano verso l’autunno e l’inverno in arrivo.

Come e quando potare le rose e gli arbusti, 11 tecniche di base consigliate

Come e quando potare le rose e gli arbusti, tecniche di base consigliate
Come e quando potare le rose e gli arbusti, tecniche di base consigliate

Abbiamo visto che le rose si dividono in varie specie, tra rampicanti, sarmentose, a cespuglio ed alberello, incluse il genere Tea e le nane, e sappiamo che, in base alla specie, le potature variano leggermente, ma vediamo come e quando potare le rose e gli arbusti, e le tecniche di base consigliate per potarle anche quando non conosciamo bene la tipologia e la specie.

Come potare le rose 11 tecniche di base consigliate

Alcuni principi di base per le potature si applicano un po’ a tutte le specie di rose, ed è di questi che parleremo nel nostro post, 11 tecniche e consigli che sono validi un po’ per tutti gli arbusti, rose incluse:

  1. Le rose acquistate a radice nuda non richiedono, in genere, potature di formazione sia per il primo che per il secondo anno, in quanto sono state potate già al vivaio. Ma sono utili comunque le potature di pulizia spuntatura.
  2. Negli anni successivi le rose andranno potate, lasciando solo il legno sano. Sarà necessario potare finché il midollo del ramo non appare bianco, eliminando tutta la porzione che risulta imbrunita.
  3. Si dovrà potare la rosa in corrispondenza di una gemma rivolta verso l’esterno, o se interna, in corrispondenza di uno spazio libero da altri rami. In questo modo, si ottiene una forma a vaso vuota all’interno denominata “piramide rovesciata“.
  4. Potare a circa mezzo centimetro di distanza dalla gemma per evitare di danneggiarla e scongiurando anche di lasciare monconi corti che avvizziscono.
  5. Potare il ramo di rosa in modo che il taglio abbia un inclinazione opposta alla gemma per evitare che pioggia e rugiada faccino marcire la gemma.
  6. Nelle rose moderne è facile che si formino getti vigorosi anche in numero di 2 o 3 dalla medesima gemma, in tal caso quelli laterali andranno eliminati.
  7. Nella potatura delle rose, andranno eliminati alla base tutti i rami secchi, quelli malti, i rami deboli o troppo sottili (circa del diametro inferiore ad una matita).
  8. Eliminare tutti i succhioni ed i polloni recidendoli alla base proprio al punto in cui si formano. I succhioni non vanno eliminati a livello del terreno ma alla base, appunto per evitare di stimolare l’emissione di altri getti.
  9. Eliminare tutti i rami di rose che si incrociano tra di loro, ed anche quelli che sono troppo vicini. Tagliare al di sotto dell’inserzione del ramo principale.
  10. Con il passare del tempo i rami più vecchi andranno recisi per favorire l’emissioni di nuovi rami di rosa giovani.
  11. I fiori appassiti delle rose, ma anche di altri arbusti, andranno eliminati per stimolare la fioritura. Recidere una porzione di stelo con circa 3 o 4 gemme. Nel caso di varietà che producono bacche decorative si dirada o si sospende questo tipo di taglio per lasciare le bacche sulla pianta (es rosa canina).

Tipi di rose e potature

I tipi di rose e rosai sono davvero molti ma vedremo in breve alcune tipologie di potature, fermo restando che sarmentose e rose rampicanti necessitano di potature più drastiche anche estive sempre a 2/3 del ramo, o lasciando 4 gemme e, specie per le sarmentose, saranno necessarie potature di contenimento e eliminazione dei rami deboli e vecchi. I continui nuovi getti a crescita rapida necessitano di supporti e fissaggio.

  1. Le rose botaniche possono essere lasciate crescere indisturbate per molti anni e le loro potature sono facili (vedi foto).
  2. I rosai antichi invece sono soggetti a potature differenti (vedi foto 2 sotto) in quanto un getto basale che ha fiorito andrà eliminato perché non fiorirà più.
  3. Per quanto riguarda le rose antiche rifiorenti e quelle cinesi tratteremo la loro potatura in un altro post, ma va detto che i rami che hanno fiorito andranno accorciati di 2 /3 per favorire nuove fioriture.
  4. Le rose Polyantha che formano cespugli di circa 60 – 90 cm hanno fiori doppi in mazzetti. Le si pota dopo l’impianto in modo leggero e si accorciano di 1 /3 i rami forti, eliminando quelli deboli.
  5. Rose nane: l’anno successivo all’acquisto si poteranno in primavera i rami vigorosi a 3 o 5 gemme. In seguito andranno solo spuntate.
  6. Rose moderne, ibridi di Tea e Ibridi Perenni: Fioriscono tutte sulla vegetazione dell’anno con fiori grossi e pesanti. Vanno moderatamente potate per favorire getti laterali. Al primo anno potare ila pianta di rosa corta per formare la pianta e farla ramificare. In seguito, potare i rami che hanno fiorito di 2/3, eliminare quelli malati, secchi e deboli.
  7. Rose Floribunde: Presentano fiori caratteristici a mazzetti, non raggiungono grandi dimensioni. Una potatura leggera favorisce una fioritura abbondante ma piccola, una drastica, invece, meno fiori ma di dimensioni più grandi.
Potatura rosa botanica: 1) Spuntatura e potatura alla fine del primo inverno 2) Potatura estiva 3) Spuntatura e rinnovo parziale dei vecchi rami.
Potatura rosa botanica: 1) Spuntatura e potatura alla fine del primo inverno 2) Potatura estiva 3) Spuntatura e rinnovo parziale dei vecchi rami.

Come si pota un rosaio a cespuglio, alberello o nano

Quando potare le rose e arbusti

Vi sono tante teorie di vario genere sull’epoca delle potature, ma ogni teoria va convalidata da un’ attenta osservazione, e dalla pratica. Ma tuttavia, vi sono dei punti fondamentali da consigliare che possono essere messi in pratica in base al tipo di rosa ed arbusto, anche basandosi in merito alla zona climatica di appartenenza e allo sviluppo della pianta.

Epoca e tecnica di potatura delle rose e arbusti

L’epoca e le tecniche di potatura variano molto a seconda del gruppo di rose o del tipo di arbusto. L’osservazione, come detto, aiuta moltissimo. Se non abbiamo conoscenza della specie, ci regoleremo con una potatura invernale leggera e poi, successivamente, in base alla fioritura e al tipo di rosa che identificheremo, potremo regolarci in base al gruppo di appartenenza.

Potatura d’impianto

Potatura d’impianto: il segreto per ottenere una pianta robusta e forte è quello di metterla dimora e poi tagliarla lasciando solo 3 o 4 gemme per ramo. In questo modo si stimola la produzione di getti basali, conferendole la forma giusta che difficilmente potremmo ottenere in altro modo.

Potatura invernale

Generalmente la potatura invernale la si esegue nei mesi più freddi che, tendenzialmente, vanno da Gennaio a Febbraio ma che in base alla località possono anche essere leggermente diversi. Potature precoci possono indurre la formazione precoce di nuovi getti, mentre quelle tardive potrebbero erroneamente eliminare getti già formati e nuovi.

  1. La potatura a fine inverno permette di evitare i rischi del freddo e rimediare ai danni del freddo
  2. La potatura autunnale delle rose che si effettua ad ottobre e novembre, permette una ripresa primaverile più precoce.

Come proteggere dal gelo le piante in vaso in giardino o terrazzo: 4 regole

Potatura estiva delle rose e arbusti

La potatura estiva delle rose e degli arbusti consiste essenzialmente nell’eliminazione dei fiori appassiti per stimolare nuove fioriture, ed evitare che sottraggano nutrimento alla pianta e che possano, marcendo, facilitare la comparsa di malattie.

Non si potano in estate i fiori di rosai o degli arbusti che produrranno bacche decorative anche commestibili. Tra quelle di rosa ricordiamo, ad esempio, le bacche della Rosa Moyesii ed i suoi ibridi, le rose Rugose in genere, le rose botaniche ed anche le Galliche.

La potatura nel caso delle rose Floribunde e le Rifiorenti va fatta sotto al primo occhio dove si trova il mazzetto di fiori.

Potatura rose antiche non rifiorenti: 1) Potatura per fioritura e sviluppo vegetativo 2) Potature a fine inverno, secondo anno 3) Potature a fine inverno anni successivi
Potatura rose antiche non rifiorenti: 1) Potatura per fioritura e sviluppo vegetativo 2) Potature a fine inverno, secondo anno 3) Potature a fine inverno anni successivi

Potatura autunnale delle rose

Abbiamo parlato nel dettaglio della potatura autunnale delle rose, periodo dell’anno in cui si consiglia anche di effettuare talee legnose per riprodurre nuove piante. In base al clima, le potature autunnale delle rose si effettuano nei due mesi di ottobre e novembre, accorciando tutti i rami lunghi di almeno una ventina di centimetri.

Cosa fare dopo la potatura di rose e arbusti

Dopo ogni potatura è consigliabile raccogliere tutti i rami tagliati e le foglie cadute a terra per evitare la diffusione di eventuali malattie fungine come l’oidio e la ticchiolatura, malattie che si presentano, nelle rose, con una certa frequenza. A tale proposito, dopo la potatura invernale è bene effettuare dei trattamenti preventivi.

Come curare le rose malate

Per proteggere le rose e gli arbusti dal freddo dell’inverno è consigliabile pacciamare con composti a base di letame o altro concime organico maturo che favorirà lo sviluppo primaverile della pianta e dei suoi bei fiori.

Cascate di Monte Gelato, valle del Treja, gita alle porte di Roma

Cascate di Monte Gelato
Cascate di Monte Gelato

Roma, il Lazio, e le aree circostanti, sono ricche di spunti preziosi per gite fuoriporta di ogni tipologia, adatte a chi cerca di divagarsi tra il verde dei boschi ed i corsi d’acqua ma anche per chi ama gite a carattere storico culturale andando alla scoperta di reperti archeologici, mostre e musei. Roma offre tanto e, con essa, anche le aree limitrofe della città capitolina. Tra i luoghi che fanno parlare di se e raccontano una storia tutta loro, si collocano anche le cascate di Monte Gelato, un’area verde degna di nota, con corsi d’acqua e cascate, sita nella valle del Treja, parco regionale del Lazio che si estende per 800 ettari. Scopriamo insieme la bellezza delle Cascate di Monte Gelato, meta ambita da tanti fotografi e appassionati di fotografia, ma anche area di relax e svago, una preziosa area protetta nel Lazio, istituita nel 1982.

Cascate di Monte Gelato meta incantevole vicino Roma

Se è vero che nel Lazio le mete naturistiche ed i borghi antichi siano molteplici, non esiste fotografo che non abbia fotografato le cascate di Monte Gelato, (prendono nome appunto dal monte omonimo), creando effetti suggestivi con le caratteristiche, spesso presenti, nuvole di acqua nebulizzata che scorrono e scivolano a valle andando a formare un laghetto.

Dove si trovano le Cascate di Monte Gelato e cosa vedere

Le Cascate di Monte Gelato si trovano nella valle del Treja, in un bel bosco fitto, riserva naturale, che è anche un prezioso sito archeologico come lo sono, d’atro canto, molte delle aree del Lazio. Le cascate di Monte Gelato sono a pochi passi da Mazzano Romano in provincia di Roma.

Oltre alle belle cascate immerse nel verde della riserva naturale è possibile ammirare la torre medievale ed un antico mulino, una struttura caratteristiche spesso presente nei luoghi dove anticamente scorrevano i fiumi e si snodavano tortuose e fragorose cascate.

Un esempio di questo è anche l’isola Farnese con il suo borgo antico ed il suo mulino ad acqua anch’esso antico, un altro luogo nel Lazio in cui organizzare una gita fuori porta a pochi passi da Roma in cui sono presenti anche le antiche rovine di epoca etrusca di Veio.

La gita inizia proprio dalle rovine della Mola di Monte Gelato, un vecchio mulino risalente al 1830, che, fino a 60 anni fa era ancora attivo. Si prosegue poi alla scoperta del bosco e delle sue cascate. Se si ha tempo e voglia, è possibile estendere la visita recandosi nella suggestiva e limitrofa Calcata, un borgo antico ripopolato negli anni 70.

Calcata
Calcata

Ingresso cascate di Monte Gelato gratuito

L’ingresso alle cascate di Monte Gelato è completamente gratuito, mentre è a pagamento l’area giochi, attività limitrofa, ed il parco Treja Adventure. Il parco è visitabile liberamente, ma non è permesso fare il bagno. All’interno del parco vi sono due bar, uno collocato al Belvedere inferiore e l’altro a metà tra il belvedere inferiore e quello superiore. Presenti anche i bagni; nei boschi delle cascate è possibile cimentarsi in 6 percorsi di diversa difficoltà e lunghezza.

Parcheggio Cascate di Monte Gelato a pagamento e area pic nic attrezzata: cosa sapere

L’ingresso al parco è gratuito ma per quanto riguarda il parcheggio si deve far attenzione nel periodo estivo: le aree limitrofe si riempiono velocemente specie da Aprile a Settembre nel fine settimana e si rischia la multa in quanto il parcheggio gratuito a disposizione si riempie velocemente e la sosta nelle strade circostanti è vietata.

Il parcheggio a pagamento a cui far riferimento è quello di Castellaccio (10 euro intera giornata); altri parcheggi presenti a Mazzano sono l’area sosta del mercato, il costo per l’intera giornata è di 8 euro comprensivo di bus navetta.

Anche l’area adibita ai pic nic, attrezzata con tavoli ed ombrelloni, è a pagamento; ed il costo è di 5 euro. L’area pic nic si trova all’interno dell’agriturismo.

Area pic nic nell'agriturismo delle Cascate di Monte Gelato
Area pic nic nell’agriturismo delle Cascate di Monte Gelato

Cosa fare alle Cascate di Monte Gelato

Oltre a concedersi una giornata di relax immersi nelle bellezze della natura scattando foto, le cascate di Monte Gelato sono attrezzate anche per svolgere delle attività ricreative, tra esse:

  • Gite a cavallo al vicino maneggio Oasi di Monte Gelato.
  • Tour guidati che permettono di scattare foto suggestive.

Divertirsi al parco Treja Adventure.

  • Mangiare al vicino agriturismo, o usufruire dell’area pic nic attrezzata a pagamento, costo 5 euro.

Ovviamente, sebbene il bagno sia vietato, come accade nel laghetto di San Benedetto a Subiaco, alcuni visitatori si cimentano in bagni più o meno brevi, altra meta che vi consigli vivamente.

Cascate di Monte Gelato ed insediamenti storici

Come visto, oltre ad essere un’ importante riserva naturalistica degna di nota per bellezza e le specie animali e botaniche, la valle del Treja è un luogo ricco di storia. Al suo interno sono presenti tracce che testimoniano il popolamento dell’area in epoca preistorica e reperti antichi del periodo dell’Impero di AugustoImperatore romano” come luna villa fatta risalire al I secolo a. C.

Se volete proseguire la vostra gita vi suggeriamo di leggere questa guida: Tuscia Viterbese: 10 borghi da scoprire.

Le Cascate di Monte gelato distano 45 km da Roma e 47 chilometri da Viterbo altra splendida cittadina medievale.

 

La tavola autunnale come prepararla: 10 trucchi di stile

La tavola autunnale: 10 trucchi di stile
La tavola autunnale: 10 trucchi di stile

La stagione autunnale ci suggerisce l’evocazione di colori della terra e della natura in toni pacati ed aranciati, dal beige, al verde bottiglia, al nocciola caldo, fino al marrone e ai rossi tipici delle foglie in autunno. Una tavola in cui trovano spazio castagne, zucche e melograni, tutti frutti della stagione autunnale caratterizzati da colori caldi. Ed è proprio partendo da questi concetti di base, e dai prodotti della natura, che la tavola autunnale prende una connotazione particolare, tutta sua, accogliente e piacevole. Vediamo come creare la tavola autunnale ed i trucchi di stile per renderla davvero speciale.

Ancora fa caldo, ma stiamo per dire addio all’estate e, dunque, siamo in procinto di voltare pagina. Le legnaie si riempiono di legna in attesa dell’accensione di stufe e caminetti, le verdure di stagione, così come i frutti, cambiano decisamente. Non ci sono più pesche e ciliegie, la frutta estiva cede il passo ai prodotti autunnali. Tra essi, ricordiamo le castagne da raccogliere, il fiorire di funghi, la raccolta di melograni ed olive, così come quella dell’uva, arance e mandarini, la gioiosa colorazione delle zucche che preannunciano l’arrivo della festa più horror dell’anno: Halloween.

La tavola autunnale come prepararla

Innegabilmente, frutti come il melograno dai sui chicchi rossi e la buccia colorita, la zucca arancione e solare, le castagne di un bel marrone lucido e tanto buone insieme al virare vertiginoso del colore delle foglie degli alberi che si tingono di giallo e di rosso, contribuiscono a dare effetti di colore che possono essere utilizzati per la tavola autunnale. Quindi, i veri protagonisti della tavola d’autunno sono proprio i colori da sfruttare in composizioni gradevoli e facili da realizzare: vediamo quali sono i 10 trucchi di stile per una tavola autunnale perfetta, suggestiva e rappresentativa. Vediamo come preparare una tavola autunnale.

Porta candele autunnali
Porta candele autunnali

10 trucchi di stile per una tavola autunnale

L’autunno è un mese di transizione, esattamente come la primavera. I toni pacati di queste due stagioni, e il clima mite, rendono piacevoli le giornate. La primavera è ricca di allegria, mentre l’autunno suggerisce un immersione nel relax, un ritorno alle cose semplici e il gusto di prodotti e colori tipici di questa stagione. Sono proprio loro ad aiutarci nella creazione di una tavola tutta autunnale.

  1. Colori pacati in tavola. Le tovaglie dai colori beige, bianche, gialline, ma anche il semplice colore della tavola in legno contribuiscono a creare la giusta atmosfera autunnale. Chi ha un arredamento country, lo stile rustico o shabby chic, riuscirà con maggior facilità a creare una piacevole atmosfera autunnale in tavola, anche perché colori e stile nell’arredamento sono un binomio imprescindibile e molto evocativo.
  2. Frutta: i colori della frutta autunnale sono davvero caratteristici, basterà portare in tavola dell’uva, delle arance, o delle castagne per assaporare i profumi dell’autunno. Un cesto con la frutta potrà aiutarvi.
  3. Centrotavola. I melograni insieme ai ricci di castagna e alle castagne suggeriscono l’autunno sia nei profumi che nei colori. Un centro tavola realizzato con dei melograni maturi e alcune castagne renderà la tavola autunnale perfetta ed accogliente.
  4. Foglie colorate. Quanti di noi da bambini si sono divertiti a raccogliere foglie variopinte e colorate? Portare in tavola un po’ di foglie di cachi aranciate o di vite americana belle rosse darà un effetto suggestivo ed autunnale. Potrete stenderle sulla tavola o prepararci dei porta candele suggestivi.
  5. Fiori di stagione. Non solo la frutta di stagione contribuisce con i suoi colori tipici a creare l’atmosfera giusta, possono fare lo stesso effetto evocativo i fiori: ortensie fiorite che si colorano di rosso appassendo lentamente, piccoli crisantemi, fiori di topinambur dal cromatico giallo caldo, ma anche i bocca di leone selvatici, sono tutti fiori autunnali tipici di questi mesi e perfetti sulla tavola autunnale. Ma, oltre ai fiori, porre sulla tavola piccole zucche aiuterà moltissimo nella creazione di una tavola autunnale.
  6. Le candele accese. Candele accese rendono sempre la tavola legante e suggestiva, ma per la tavola autunnale non userei candelabri eleganti, ma piccole candele profumate beige, marroni e arancioni, prediligendo fragranze che ci conducono in maniera olfattiva all’autunno magari accessoriate di porta candele come quelli in foto, realizzati con delle foglie o con dei ricci di castagna. Anche piccole zucche possono diventare dei graziosi porta candela autunnali.
  7. Bacche. Tra le protagoniste dell’autunno si collocano molti tipi di bacche commestibili e non. Adornare la tavola con cestini di bacche commestibili o creare giochi di colore con splendide bacche di rosa canina, biancospino e succosi corbezzoli, renderà la tavola più bella, autunnale e ricca di colori. Ma non ci sono solo bacche rosse, tra le bacche autunnali da raccogliere vi sono anche ginepro, rosa canina e Crespino, belle da vedere e portare in tavola, perfette per preparare liquori, marmellate e quant’altro.
  8. Tovaglioli, taglieri e sottopiatti. Il consiglio, se si usano tovagliette in bambù o similari dal sapore esotico ed autunnale, è quello di accompagnarle con tovaglioli dai colori tenui, magari legati con un semplice ramoscello. Perfetti anche taglieri in legno e sotto-piatti in materiali naturali dal bambù al legno o corda.
  9. Stoviglie. Anche le stoviglie vanno scelte con cura se si vuole creare una tavola autunnale perfetta. Da preferire ceramiche e cotto ai piatti in vetro, e colori tenui anche in questo caso del bianco, beige, verde e simili.
  10. Cura dei dettagli: alla fine, come visto, ciò che serve per dar vita ad una tavola autunnale bella e suggestiva sono dettagli in linea con la stagione autunnale, che sfruttano i colori dell’autunno, i fiori ed i frutti tipici di questa stagione: non occorre altro.

Idee per la tavola autunnale e considerazioni

L’osservazione e lo spirito giusto, insieme ad un pizzico di sensibilità, vi aiuteranno con facilità, a creare una tavola dal sapore autunnale perfetta, suggestiva e ricca di peculiarità tipiche dell’autunno con i suoi colori caldi, suggerite anche dai 10 trucchi di stile, consigli semplice per dar vita ad un contesto piacevole ed accogliente.

Halloween e zucca da colorare disegno per bambini

Halloween e zucca da colorare disegno per bambini
Halloween e zucca da colorare disegno per bambini

Siamo agli sgoccioli, la festa di Halloween è alle porte. Tra la scelta dei vestiti, le decorazioni come i festoni di halloween o magari simpatici origami fatti in casa, troviamo anche tanta voglia di fare e colorare. I disegni da colorare, sono da sempre apprezzati dai bambini, così come dalle mamme e dalle maestre. Per questo oggi vogliamo proporvi un simpatico disegno a tema halloween che vi porterà nel magico mondo delle zucche. La zucca è uno dei veri protagonisti di questa festa dell’horror, insieme a vampiri, pipistrelli, zombi, ragni e ragnatele, colori tetri, ma anche simpatici personaggi e oggetti in grado di rendere magica anche la notte più horror dell’anno. Scopriamo la nostra bella zucca da colorare.

Halloween e zucca da colorare un disegno con scheda alfabetica per bambini

Potrete scegliere se colorare la scheda alfabetica della zucca di Halloween da colorare, sì… ma anche da scrivere; od optare, invece per il disegno semplice senza scrivere. Questa seconda opzione è adatta se volete realizzare dei biglietti di invito per halloween (di seguito ne trovate altri di biglietti di halloween) o magari per i bambini più piccoli che frequentano l’asilo e che ancora non hanno imparato a leggere e scrivere. Quindi, per prima cosa eccovi il disegno della zucca di Halloween da colorare con la scheda alfabetica per i bambini che stanno imparando a scrivere: vi piace?

Halloween e zucca da colorare un disegno con scheda alfabetica per bambini
Halloween e zucca da colorare un disegno con scheda alfabetica per bambini

Per i colori da scegliere per colorare il disegno della zucca, potrete optare per il classico arancione, o decidere voi come personalizzare il vostro disegno della zucca. I classici colori delle zucche sono però tendenzialmente arancione, giallo e in alcuni casi anche verde e marrone, questo in relazione al tipo di zucca, e al suo grado di maturazione.

Disegno della zucca di Halloween scarica e colora

Ecco che per i più piccolini, come anticipato, offriamo un disegno in versione “smart” senza le parole, una bella zucca tonda da colorare in modo simpatico e creativo come più vi piace.

Oltre alla zucca, potrete provare a realizzare, magari facendovi aiutare dalla mamma, dei festoni di carta per halloween, ed anche dei simpatici e divertenti pipistrelli realizzati con la tecnica degli origami.

Disegno della zucca di Halloween scarica e colora
Disegno della zucca di Halloween scarica e colora

Pronti per la festa di Halloween?

Bambini ed adulti di ogni genere ed età attendono questa divertente e terrificante festa per festeggiare, divertirsi, fare scherzi porta a porta, organizzare insieme ad amici e parenti un giorno, anzi una notte speciale.

La festa di Halloween si avvicina un po’ a quella di Carnevale in quanto ci si maschera in ambedue le occasioni, ma Halloween, è indiscutibilmente una festa dell’horror in cui ci si diverte a cimentarsi in mascheramenti originali e terrificanti al tempo stesso, che non richiedono per forza dispendio di denaro ma voglia di fare, creatività e fantasia.

Ma se le vostre idee sono a corto vi suggeriamo di provare a trovare qualche spunto utile e qualche idea e consiglio in questa guida: il vestito giusto per halloween: come scegliere un capo da riutilizzare.

Per i bambini invece, mascherarsi ad Halloween è ancora più semplice, un po’ di trucco bianco qualche goccia di sangue, abiti scuri occhiaie nere, ed il piccolo vampiro è pronto. Se poi riuscite a creare con un pezzo di tessuto nero un piccolo mantello: il gioco è fatto!

Buon Halloween a tutti e buon disegno della zucca da colorare per tutti i bambini e, mi raccomando fate tasto dx con il mouse, scaricate e stampate il disegno della zucca.

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