La camicia da donna storia dai romani ad oggi e come indossarla
La camicia era diffusa nell’antica Roma, ed era un capo d’abbigliamento realizzato in lino, lungo tipo veste, ampio e morbido. Nel Medioevo veniva indossata principalmente dai Re e, successivamente, anche dai nobili. Più tardi, verrà utilizzata anche dalle donne.
Nei secoli questo capo d’abbigliamento subisce un’evoluzione e cambia la sua funzione. La camicia da donna si arricchisce di dettagli che la abbelliscono e la ingentiliscono. Alla fine dell‘ 800 le camicie sono ricche di fronzoli e merletti e divengono uno dei capi d’abbigliamento prediletto dagli artisti.
Nei secoli, le camicie da donna si modificano molto, sia nell’aspetto esteriore ed estetico, che nella loro funzionalità. Oggi è un capo ricercato, versatile, che offre un vasto ventaglio di scelta ed è diventato un must have immancabile nel guardarobafemminile. Ma scopriamo la storia della camicia da donna dal medioevo fino ai giorni nostri.
abbigliamento antica Roma – donne romane – uomini romani – soldati romani abbigliamentoLa moda di Luigi XIV 1650-1700
La storia della camicia e lo stile Impero di metà 800
La moda della prima metà dell’800 risente molto dello stile neoclassico dell’epoca. La camicia che nel 600 e nel 700 era già in uso arricchita da polsini, baveri, fronzoli e colletti estrosi, quando viene scelta e usata dalle donne, diviene una specie di abito lungo simile a quelli che indossavano gli antichi romani e gli antichi greci.
Lo stile Impero che caratterizza la moda di quegli anni, si protrarrà fino alla metà del secolo influenzando la moda globale. Anche la camicia risente di queste tendenze e si modifica nuovamente.
La camicia a metà 800, diviene un capo d’abbigliamento indispensabile per le donne che la indossano completando l’abito composto da due pezzi. Le camicette dell’epoca sono di colore bianco, realizzate con tessuti leggeri come il cotone e sono ricche di ricami, volants pizzo; il colletto è alto e la vita tenuta stretta dai bustini. Il tutto, indossato con gonne ampie, lunghe e gonfiate da sotto gonne.
La camicia nel 900: il progresso e la moda al femminile
Nel 900 le donne faranno il loro ingresso nel mondo del lavoro, specie nel dopoguerra e, con il progresso, cambia anche il loro abbigliamento che diventa più pratico. Nel 900 la camicia “classica” un tempo relegata al mondo maschile, diventa uno dei capi immancabile per le donne ed il loro guardaroba.
Anche gli stilisti comprendono l’importanza di questo indumento e ne fanno una capo moda: la camicia diventa fashion, elegante e disinvolta, al tempo stesso, un capo da esibire, creato con cura al dettaglio, realizzata con tessuti pregiati come la seta e l’organza, e cucita su misura. A tal proposito, qui vi parliamo della storia della moda tra 800 e 900 e la nuova sartoria.
Sarà negli anni 40 grazie a Christian Dior che la camicetta diventerà un capo al femminile seducente, aderente e scollata, in grado di esaltare le forme e conferire al look sensualità e praticità al tempo stesso. La camicia da donna su misura diventerà un capo ricercato ed indispensabile.
La camicetta negli anni 50: pin up e non solo
Negli anni 50 la moda e le pin up riporteranno in auge la camicetta indossandola in modo seducente allacciata in vita, abbinata agli short o alle gonne a ruota ampie e arricchita da un bel foulard annodato tra i capelli o alla gola.
Pantaloncini e camicetta stile pin up
La Camicetta negli anni 60 e 70
Son gli anni della moda preppy, originaria della grande mela, nata intorno alla fine degli anni 60, inizio anni 70, periodo storico in cui la camicetta bianca, classica e semplice, diviene un must have sia per l’uomo che per la donna, specie per i giovani che seguirono tale tendenza.
Stile moda anni 70 Preppy con eleganza
La camicia donna negli anni 80 e 90
Gli anni 80 e 90 segnano un’ epoca confusa per la camicia da donna che però continua ad essere ampiamente utilizzata, specie la versione classica la quale convive con capi over size, senza seguire dettami precisi, ma indossata semplicemente secondo il gusto personale. Negli anni 70 i colli delle camicie diventano ampi mentre al struttura si fa aderente sul torace, entrambi, sono dei capi moda che convivono con le camicette stile hippie ed i pantaloni a zampa di elefante, ora tornati in auge.
Pantaloni a zampa di elefante come indossarli e a chi stanno bene
La camicetta da donna degli anni 2000
Dal 2000 in poi la camicia viene riscoperta ed arricchita da dettagli, e prodotta in moltissime fogge, incontrando o meno i consensi del pubblico femminile in relazione alla tendenze moda. Sì, perché sono proprio le tendenze moda a decretarne l’utilizzo smoderato o non.
Terranova moda: camicetta e giletSalopette jeans camicetta tartanJeans a zampa, sandali, camicettaCamicia donnaPantaloni skinny donna e camicettaTrucco naturale camicia biancaCome vestirsi sportivi ma elegantiLook elegante stile francese: gonna e camicia
Come indossare la camicia da donna oggi
La camicetta da donna, oggi, riscopre un momento di lustro; un capo basic che si rivela un must have dell’abbigliamento femminile, uno di quelli che, ogni donna, possiede nel suo prezioso guardaroba.
Dalla versione classica con taglio semplice dal colore bianco, ai modelli maxi che funzionano come capo spalla; molto utili i modelli sportivi in tartan, apprezzati i modelli sensuali di camicia impreziositi da dettagli ricercati, come lo scollo a cuore, le maniche a sbuffo, micro foulard, ricami e molto altro.
Camicie corte e lunghe, colorate e non, in tinta unita o fantasia, modelli che si prestano alla creazione di outfit moda di ogni tipo, sia eleganti che street style, sia versione ufficio che serale. Perfetta abbinata ad un tailleur, ma anche in perfetta sintonia con i jeans.
La camicia è uno dei capi più versatili da indossare in ogni stagione e in ogni occasione, (o quasi).
Calze e collant: guida su come scegliere il modello adatto
Gli accessori che donano femminilità ed arricchiscono il look di una donna sono molteplici: borse, scarpe, gioielli ma tra questi un ruolo fondamentale lo giocano anche le calze. In questo articolo vedremo una guida su come scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.
Le calze e i collant sono un accessorio glamour e fashion, in commercio oggi è possibile trovarne di qualsiasi tipologia, ideate e studiate non solo per la bellezza della donna ma anche per garantire comfort e benessere. Scegliere il modello giusto consente di snellire e rendere armoniosa la silhouette, arricchire e completare gli outfit, ma anche di sentirsi a proprio agio e più disinvolte.
In ogni caso il ruolo dei collant nel corso del tempo è fortemente cambiato, diventando oggi una componente che dona sensualità, eleganza e stile.
Calze e collant: guida su come scegliere il modello adatto
Come scegliere la calze adatte
Un collant può essere scelto per diverse occasioni: per rendere un outfit elegante ad esempio per una cerimonia, o per occasioni meno formali come il collant nero classico e comodo utilizzato per la dress code da lavoro. In ogni caso ogni tipologia varia e si adatta alle esigenze richieste, vediamo quale modello scegliere. [Approfondimenti sui dress code, significato e tipologia].
Collant riposanti e modellanti
Quando si parla di calze studiate per garantire comodità e benessere ci riferiamo proprio a questa tipologia. Le calze riposanti o modellanti sono realizzate con tecnologie innovative per far si che la donna si senta totalmente a proprio agio con il corpo.
In commercio troviamo i collant riposanti Sarah Borghi che grazie alla loro elasticità e alla qualità dei filati, agiscono sulle gambe favorendo la circolazione del sangue.
Questo aspetto viene garantito dalla compressione graduata che le calze esercitano su cosce, caviglie e polpacci, donando una sensazione di benessere, soprattutto a chi per diversi motivi, tiene le gambe sotto stress e sforzo.
I collant modellanti oltre ad offrire il giusto comfort, delineano e assottigliano la silhouette, modellando anche pancia, fianchi e glutei. Sono adatti da indossare sotto alcuni indumenti come tubini o vestiti aderenti e gonne a vita alta, per rendere armoniose le forme in quanto si plasmano perfettamente alle varie parti del corpo.
Collant trasparenti
Le calze trasparenti o velate sono adatte per determinati look, in cui si vuole mantenere la gamba più naturale possibile e per non creare un contrasto netto. La velatura delle calze viene definita dai denari, più è alta la denaratura più sarà la comprenza.
Per le calze velate o trasparenti i denari si aggirano tra gli 8 e i 20. Le calze nude e trasparenti possono essere utilizzante anche per coprire delle imperfezioni, l’importante è sempre scegliere la nuance giusta, da adattare al colore della carnagione.
Collant coprenti
Le calze coprenti sono quelle che vanno sopra ai 20 denari. La scelta più consigliata e comune è quella del collant nero, che si adatta a tutte le circostanze e si abbina a ogni tipo di outfit. È ideale anche da indossare tutti i giorni, inoltre in commercio esistono svariate fantasie che lo rendono originale.
Oltre al collant nero, sono tornati di moda negli ultimi tempi, i collant o i calzini colorati, li abbiamo visti sfoggiare in passerella e sui social dalle fashion blogger, accostati a look particolari e con nuance di colori contrastanti ma azzeccati.
Collant Curvy
Pensati e studiati per le donne curvy, questi collant avvolgono le gambe e donano comfort. Si presentano con un elastico ampio in vita, inoltre è importante scegliere la taglia giusta affinché non stringano nei fianchi e si evitino strappi.
Oltre a garantire la giusta comodità i collant curvy permetteranno di delineare la forma fisica grazie alla presenza del corpino contenitivo.
Come fare il pane 50 ricette con lievito madre: libri consigliati
Il pane, un bene essenziale che in tempo di pandemia abbiamo imparato a fare anche da soli. Ma come fare bene il pane? E come regolarsi quando viene meno uno degli elementi principali, ossia il levito per fare il pane?
Ma se il lievito di birra, o altri lieviti non sono disponibili, esiste sempre un metodo antico per fare il pane, quello che utilizza il lievito madre che andrà rinfrescato costantemente per averne sempre a disposizione.
Ve ne abbiamo parlato più volte in questo sito ma oggi vogliamo suggerirvi anche dei libri per realizzare pani lavorati e pane in modo diverso.
Come fare il pane 50 ricette con lievito madre: letture utili
I libri sul pane che trattano l’argomento nella sua interezza, sono molteplici, e nascono da esperienze di anni di prove, tentativi, cambi di farine e tempi di lavorazione. Per questo, ogni libro di cucina e in particolar modo, ogni libro sul pane è un mondo a se. L’ho imparando sperimentando io stessa.
Da cucina a cucina, da farina a farina, e da stagione a stagione, si possono avere risultati diversi, per non parlare poi del forno che per i lievitati in genere ha un ruolo di primo piano.
Pizza e dolci, ma anche pane e lievitati in genere, costituiscono un mondo a se: qui di seguito, vi suggerisco 3 modi per fare pizza e dolci senza lievito, evenienza che può presentarsi in varie occasioni. Ora passiamo ai 3 libri per fare il pane.
Libri consigliati per fare il pane
Tra i libri che voglio consigliarvi oggi per la realizzazione del pane ne ho scelti 3: il primo raccoglie 50 ricette utili per fare il pane con il lievito madre (che vi consiglio ampiamente di provare).
L’arte del pane. 50 ricette per fare il pane con il lievito madre è un libro illustrato, (foto in alto) molto esaustivo. Lo trovate in copertina flessibile venduto al prezzo di 16,92 euro.
L’autrice, Valentina Pierella ha compiuto un percorso complesso di ricerca tra antichi ricettari storici per riscoprire, passo dopo passo, gli antichi segreti della panificazione e mettendo a punto le 50 ricette che troverete nel libro che vi aiuteranno a riscoprire il vero profumo del pane di una volta.
La parte inziale del libro raccoglie le ricette base ma anche quelle che utilizzano farine particolari come quelle a base di farro, kamut, integrale, soia, avena, segale.
La seconda parte del libro, sono raccolte le ricette per la panificazione regionale che danno vita a pani diversi come ad esempio la puccia, la ciabatta o la michetta. Sempre nella seconda parte sono presenti ricette di pane sfizioso varianti alla zucca, alle ortiche, con pomodorini secchi, ed infine si trovano anche le più golose (al cacao, alla lavanda, alla ricotta).
Non mancano le proposte artistiche con forme inaspettate. L’ultima sezione del libro presenta un glossario dedicato interamente al Lievito Madre e alle procedure utilizzate nelle varie ricette, insieme alle preziose regole per la conservazione dei lieviti. Se siete interessate trovate il libro illustrato sul pane di seguito: L’arte del pane. 50 ricette per fare il pane con il lievito madre.
Altri libri sul pane e la panificazione
Come fare il pane senza commettere errori? Beh, non è semplice senza una buona guida fisica o un libro illustrato che ci mostri tutti i passaggi della panificazione in maniera dettagliata. Per questo ho scelto il libro di ricette sul pane di Sara Merino.
L’arte del pane e del lievito Madre
Per questo il secondo libro sul pane che vi consiglio è il seguente L’arte del pane e del lievito madre una guida completa sul pane e sul lievito madre che potrà rivelarsi molto utile anche per i meno esperti.
Cosa troverete nel libro? 70 Ricette Con Lievito Madre per Realizzare Pane, Pizza, Focacce e Dolci! Foto Esclusivamente a Colori ricette Tradizionali ma anche innovative sia con Lievito Madre che con il lievito di birra fresco non mancano dolci lievitati e ricette per preparare dessert e antipasti a base di pane! Il prezzo del libro di Sara Marino è di 13,90 euro.
Libri sul pane, le farine e i lieviti di Sara Marino e Fulvio Marino
Dalla terra al pane, libro di Fulvio Marino
Terzo è ultimo libro sul pane che ho scelto di presentarvi e consigliarvi è scritto da Fulvio Marino; si intitola Dalla terra al pane, venduto su Amazon a 18,05 euro il libro pone l’accento sulla scelta delle farine per fare il pane da compiere nel modo giusto, che si tratti di pane, focaccia o pizza. Fulvio Marino è un rappresentante della terza generazione di Mulino Marino, un mulino specializzato in farine da grani antichi.
L’autore sta avendo grande successo anche in TV, fornendo ricette di pani e lievitati, tutti con grani e farine selezionate, prestando grande attenzione all’origine degli ingredienti e alle tecniche di cottura del pane. Se vi interessa acquistare il libro lo trovate qui di seguito: Dalla terra al pane
Tre ottimi libri sul pane che insegnano a fare il lievito madre, a cuocere il pane realizzando ricette di ogni genere ed anche a scegliere nel modo giusto la farina migliore in relazione al tipo di pane o al tipo di lievitato, sia esso pizza, focaccia ripiena o semplice od altro.
Street style come vestirsi: significato dello stile
Lo street style è uno stile moda che nasce appunto per la strada. In alcuni casi confuso con l’urban style lo street style è tornato di grande tendenza negli ultimi anni. Il termine street style che significa style della strada è stato coniato circa una quarantina di anni fa e da allora ha subito una sua naturale evoluzione. Come ci si veste in stile street style? Scopriamolo insieme!
Street style come vestirsi nello stile moda della strada
Vestirsi in perfetto stile street style non è difficile in quanto questo stile moda permette ampia personalizzazione e non segue dei dettami rigidi come invece fanno altri stili della moda. Ma va conosciuta la sua nascita, ed il suo vero carattere, differenziandolo da altre tendenza moda simili tipo lo stile grunge o l’urban, o come ad esempio, lo sport style.
Pull and Bear per uomo
Quando nasce lo street style?
Come visto si tratta di uno stile che ha il suo primo esordio intorno agli anni 70 – 80. La nascita dello street style viene attribuita ai surfisti e all’abbigliamento adottato a Los Angeles intorno a quegli anni. Degli outfit semplici, pratici, caratterizzati da magliette stampate alle volte coordinate ai disegni delle tavole lo caratterizzano.
On the street è il battesimo ufficiale dello street style
Ma la vera storia dello stile legata alla moda street style nascerà grazie ad una rubrica sul New York Times curata da Bull Cunningham intitolata “On the Street“. La vera tendenza moda dello street style esplode però, abbastanza di recente, solo 15 anni fa (nel 2005) grazie al blog di Scott Schuman dal nome “The Sartorialist“.
Come vestire alla moda spendendo poco: Street Style
Street style e stili simili: Sport style e urban style, facciamo chiarezza!
E’ relativamente facile confondere uno stile con l’altro, ma in realtà ognuno dei tre: street style, sport style e urban style ha dei caratteri che lo connotano in maniera diversa.
Sport style e Street Style differenze
Sport style e Street Style si somigliano tra loro ma, il primo, lo sport style, è decisamente più recente e si aggancia a nuove tendenze e a stili di vita: lo street style è più genuino e spontaneo. L’abbigliamento definito da strada comprende outfit assolutamente comodi, ma non necessariamente sportivi, segue poche regole, ed è altamente personalizzabile.
L’urban style
Capi anonimi e griffati convivono insieme nello street style in maniera armoniosa. L’Athleisure nuova forma di Urban Style sportivo, invece, riesce a coniugare comfort e glamour tipici dello stile casual, diventato, negli ultimi anni, un concetto di tendenza dai caratteri variopinti.
Street StyleStile Grunge street style punk
Come vestirsi street style?
Ora che abbiamo chiarito le differenze di base tra sport style, urban style e il nostro amato street style vediamo cosa indossare per un perfetto look street style.
Va detto che la pandemia e la vita domestica forzata hanno ampiamento rilanciato lo street style, uno stile moda che lascia ampio spazio alla personalizzazione e che non rinuncia alla comodità: elegante quanto basta, comodo quanto necessario.
Sfilate e proposte street style
Tra le gallerie di moda delle sfilate che si sono tenute nelle grandi città della moda di tutto il mondo, da Milano a New York, fino a Parigi Londra e Copenhagen si sono visti sfilare tantissimi street style, degli street trend diversi dal solito, mai omologati, semplici ma eleganti al tempo stesso perfetti da indossare nella vita di tutti i giorni e facili da copiare.
Street style girl e street style per tutti: la moda comoda
Dalle indimenticabili e sempre amate t-shirt da indossare su gonne e pantaloni agli abitini semplici ma eleganti, fino ai completi da uomo in taglia over size per lei. Non più sole felpe, t-shirt e jeans per interpretare lo style street style ma molto di più, sia per la moda donna che per la moda uomo di questi anni.
Nello street style riappaiono anche capi vintage come i pantaloni a zampa di elefante, giacche e giubbotti, gonne corte e lunghe, capi morbidi e ampi, uno stile insomma che lascia ampio spazio alla personalizzazione e che si differenzia nei capi indossati dalle persone di una certa età rispetto ad uno street style girl, fresco, dinamico e anticonformista.
I tatuaggi piccoli vengono spesso scelti in virtù non della loro estetica ma del significato intrinseco che racchiudono. Alcuni disegni per piccoli tatuaggi hanno un contenuto spirituale, altri artistico, altri ancora sono legati al coraggio, all’amore e all’amicizia.
Alcuni piccoli tatuaggi significativi sono dei veri portafortuna e vengono scelti proprio per questa loro peculiarità.
Ogni simbolo, segno, disegno usato per i tatuaggi ha una sua storia antica: scopriamo insieme quali sono i tatuaggi piccoli significativi unisex, per donna, per uomo, e quelli legati alla coppia o all’amicizia, due pilastri importanti nella vita di ogni persona.
Tatuaggi piccoli significativi come sceglierli
Proprio in virtù della forte concettualità che ogni tattoo piccolo ha, la scelta è spesso operata tenendo conto di alcuni fattori che hanno un senso specifico nella vita di ogni persona.
Chi si sente sfortunato cercherà un piccolo tatuaggio significativo della fortuna, chi invece necessiterà di un tatuaggio piccolo che esprima forza o coraggio si orienterà verso un simbolo specifico, mentre chi nel tattoo piccolo vuole esprime in un simbolo un rapporto che lega due persone sceglierà un tatuaggio piccolo di coppia, o di amicizia, come sole e luna, fiore ed ape, o magari si orienterà verso un tatuaggio lettering un tattoo che esprime un concetto in una frase o in una parola.
Tatuaggi piccoli significativi unisex
Tra i tatuaggi significativi piccoli ve ne sono moltissimi che sono unisex, e possono esser scelti da persone di ogni sesso. Tra essi ricordiamo l’ancora, i mandala, i chakra, ma anche il cuore, l’albero della vita, ferro di cavallo e coccinella così come il quadrifoglio ottimi portafortuna. Vediamone alcuni:
I mandala tattoo hanno delle interconnessione profonde che collegano gli esseri umani e di tutti gli esseri viventi in genere con la Terra e l’Universo.
L’albero della vita presente dal 7000 aC in tutte le culture è legato al tema del radicamento alla condizione umana e all’interconnessione con la famiglia (immagine 10 e 33). Il significato dell’albero della vita è molto profondo, prodotto anche come monile molto usato come la manina di Fatima legata alla spiritualità cattolica, o la mano di Hopi che si presuma contenga i poteri curativi degli sciamani.
Il tattoo Lord Ganesha (numero 7) è unisex, secondo l’induismo rappresenta la forza che elimina gli ostacoli e dona abbondanza e pace interiore. Anche il tattoo n 1 (buddista) l’Unalome è un simbolo che rappresenta l’illuminazione; una spirale, che indica la tua nascita seguita dai tuoi schemi ciclici di crescita fisica e spirituale.
Sempre unisex è il piccolo tatuaggio Dyed di origine egizia, posto al numero 6, legato alla morte intesa come vita nell’aldilà, simbolo di rinascita, rappresenta la spina dorsale di Osiride.
Circolo Enzo o Zen oltre ad essere un simbolo di natura fortemente spirituale Enzo o zen è un tatuaggio unisex piccolino, originario del buddismo abbinato alla calligrafia giapponese, indica il circolo della vita e ci insegna ad accettare ciò che viene, attendere la rinascita, il sereno dopo la tempesta, e a vivere in pace con serenità.
Circolo Enzo o Zen piccolo tatuaggio significativo
Tatuaggi piccoli significativi donna
Le donne sono alla ricerca di piccoli tattoo significativi che contengano un significato appunto, ma che siano anche estetici ecco perché spesso scelgono anche i piccoli tatuaggi portafortuna come quelli in foto.
Tatuaggi portafortuna simboli e significato
Altre volte invece la scelta del tattoo significativo piccolo ricade su simboli legati al mondo spirituale come la manina di Fatima, l’albero della vita, o magari i simboli dei chakra, lo Yin e Yang, la triplice luna o la luna semplice, la piuma che simboleggia rinascita, il volo di rondini che rappresenta la libertà, un soffione, dei fiori, e così via. Ecco alcuni esempi in foto di piccoli tatuaggi significativi da donna.
Tatuaggi piccoli significativi donna
La tripla luna
Tra i tatuaggi piccoli con grande significato per una donna si colloca sicuramente la luna e soprattutto la tripla luna, un simbolo Wiccan che simboleggia le tre fasi lunari calante, crescente e luna piena, simboleggia la femminilità e le tre fasi della vita di una donna(fanciulla, madre e nonna) “tripla Dea”, un simbolo, la tripla luna che indica equilibrio ed eternità.
Foglia di Bodhi
La Foglia della Bodhi (numero 35 nella foto in alto) indicata per le donne è sempre stata identificata con conoscenza, saggezza e profonda connessione interiore. Esteticamente delicata è perfetta sulla spalla sul polso e alla caviglia
Simbolo tatuaggio piccolo: Volo di rondini
Un tattoo estetico e significativo è quello che raffigura una rondine o delle rondini, simbolo di libertà e indipendenza, ma anche di amore e speranza rivolta verso il domani. Perfette sulla spalla, e ai polsi.
Piuma tattoo piccolo tatuaggio
la piuma nei tatuaggi è simbolo di rinascita, elevazione, crescita spirituale. Sicuramente id buon auspicio il tatuaggio piccolo della piuma viene realizzato sulla spalla all’inguine nella parte alta, ma anche su avambraccio e polsi base dal collo frontale.
Dove fare piccoli tatuaggi significativi donna?
I tatuaggi piccoli significativi o estetici stanno bene un po’ ovunque. Le piccoli dimensioni consentono di tatuarli anche sulle dita e sulle mani, ma i punti scelti per elezione per i tatuaggi piccoli sono i polsi, i fianchi, il collo, la spalla e le caviglie.
Tatuaggi piccoli significativi uomo
Tra i tatuaggi da uomo più ricercati abbiamo visto che riscuotono molto successo i tatuaggi maori, (per approfondire: tatuaggi maori disegni significato e punti dove farli), spesso sono estesi e rappresentativi anche se non sempre. Talvolta si è alla ricerca di un piccolo tattoo significativo per uomo che non sia troppo impegnativo ma che parli per noi.
La lacrima tatuata, ad esempio, ha significato di lutto, in alcuni casi se colorata esprime una perdita causata da chi la indossa, anche se ultimamente è diventato un tattoo di moda come la croce che indica però forte legame con la spiritualità.
Tatuaggi piccoli significativi uomo
L’ ancora
In questo elenco di tatuaggi piccoli e significativi uno dal carattere forte e molto n uso al maschile è l’ancora. L’ancora gettata dai marinai per dare alla nave stabilità e porto sicuro rappresenta il radicamento e la forza fisica e quella interiore.
La croce
Un altro dei tatuaggi scelto frequentemente dall’uomo e legato molto alla spiritualità e alla sacralità. Adottato anche come simbolo di protezione.
L’infinito tattoo piccolo
Il simbolo dell’infinito è molto adatto al pubblico maschile, trova ottima collocazione sulle dita. Molto apprezzato indica infinito, moto perpetuo, l’eterno.
Freccia simbolo tatuaggio piccolo
Freccia singola o doppia un simbolo che ci rimanda ai nativi d’America e che indica amore e forza al tempo stesso, forte determinazione.
Diamante
Il diamante è nel simbolismo dei tatuaggi l’espressione della forza, purezza e bellezza, invincibilità.
Dove fare i tatuaggi piccoli da uomo?
Le zone più scelte per i tattoo piccoli uomo sono le dita delle mani, e caviglie, i polsi, l’avambraccio ed il polpaccio ma anche la schiena.
Tatuaggi piccoli significativi coppia
La coppia potrà orientarsi verso la scelta di tatuaggi portafortuna, ne trovate svariati qui: Tatuaggi portafortuna simboli e significati. Alle volte la coppia si orienta verso simboli specifici come due fiori uguali, due coccinelle, due cuori od anche verso simboli che si compenetrano tra di loro ecco alcuni esempi in foto.
Tatuaggi piccoli significativi coppia
Tra i tatuaggi piccoli significativi coppia ne troviamo davvero molti che esprimono un concetto e sono anche carini. Tra essi l’albero della vita, lo Yin e Yang ma anche il cerchio zen, il simbolo dell’infinito, i lettering con scritte uguali o che si compongono e completano insieme.
Triangolo
Il triangolo tattoo simbolo della percezione profonda, equilibrio e perfezione, ritorno all’umanità primordiale.
Cuore e doppio cuore
Il doppio cuore composto e così via sono tanti i simboli che si possono scegliere per i piccoli tatuaggi significativi di coppia. Perfetto sulla mano tra pollice ed indice.
Rondine
Anche questo è perfetto sulla mano tra pollice ed indice ed indica libertà e fedeltà
I contrari che si completano
Tra i contrai come tattoo di coppia ricordiamo ad esempio il leone e la leonessa, Minnie e Topolino. Il significato tangibile è quello della coppia.
Il filo
Bellissimo il concetto di filo che unisce o di nodo realizzato come un unico disegno che si completa unendo le parti dei due tatuati (vedi foto). Il significato è quello di “legame forte”.
Tatuaggio significativo di coppia piccolo: legame
Tatuaggi piccoli significativi amicizia
Tatuaggi piccoli significativi amicizia
Uno dei simboli dei piccoli tatuaggi molto usato anche per l’amicizia è l’ancora. Le ancore tattoo rappresentano radicamento e forza.
I tatuaggi che possono essere scelti per suggellare un amicizia sono davvero molti, tanti con significato specifico che andrà valutato in base al tipo di rapporto che si è strutturato con l’amico o l’amica.
Anche le scritte o i semplici simboli, una lettera in giapponese etc. sono molto indicati così come i tatuaggi portafortuna da fare in coppia.
Delfino
Il delfino che simboleggia gioia allegria, dinamicità ideale anche da farsi in coppia con il proprio partner o con un amico /a.
Tatuaggi piccoli e significativi legati alla spiritualità
Tra i piccoli tatuaggi alcuni sono fortemente legati al mondo sacro e alla spiritualità. Tra essi alcuni simboli riscuotono più successo di altri non solo per il loro significato intrinseco ma anche per il loro aspetto estetico piacevole.
Molti infondono coraggio, indicano un cammino spirituale, conducono al sentiero dell’illuminazione e della pace interiore: vediamo quali sono ed il senso profondo di questi piccoli tattoo significativi:
Namaste: E’ un saluto che rappresenta inchino e rispetto rivolto alle divinità. Indica pace, amore e rispetto.
Evil Eye: chiamato anche Nazar Bonjuk in turco, o Occhio greco rappresenta l’occhio di Allah ed è usato per proteggersi dal malocchio.
Chakra: simboleggiano apertura, spiritualità sacralità in base al tipo di chakra il tatuaggio assume un diverso significato
OM: OM è composto da cinque parti, ossia i nostri stati di veglia, sogno, inconscio e trascendente. Sembra che questo simbolo ci avvicini a Dio e all’amore universale) conduce alla pace interiore se osservato o cantato.
Lotus: il loto è un fiore e insegna a rimanere in contatto con la pace interiore al di la delle circostanze esterne. Il loto è un simbolo di forza, pace, e radicamento, ma anche distacco e presenza.
Hamsa: la mano di Hamsa o Khamsa è un amuleto protettivo molto diffuso nel Medio Oriente. La Mano di Alo, “numero 5 in arabo”.
Buddha: indica la sacralità ed il legame con gli Dei. Ogni Buddha ha un suo significato specifico ma il Buddha in meditazione indica tranquillità e pace interiore da raggiungere attraverso la meditazione.
Mandala: sono molteplici fatti di disegni ricchi e ampie decorazioni interne. Le loro strutture simboleggiano una profonda interconnessione di tutti gli esseri viventi con l’Universo e la Terra.
Yin & Yang: bene e male, buono e cattivo che si compenetrano creando l’equilibrio. Significa che non è possibile avere la luce senza il buio e che dobbiamo abbracciarli entrambi Yin e Yang indicano l’equilibrio e la pace interiore.
Doppia spirale: è un simbolo celtico (foto n 13 in alto) e rappresenta la dualità: amore e odio, nascita e morte, creazione e distruzione. Per molti versi è simile a Yin e Yang.
Dove fare i tatuaggi piccoli significativi legati alla spiritualità
In genere i punti più indicati per i tattoo piccoli spirituali sono i polsi, la parte esterna delle spalle, ma anche le dita se si tratta di simboli piccoli, od anche il retro della spalla.
Dove fare un tatuaggio scritta piccola?
I tatuaggi piccoli possono essere fatti un po’ ovunque ma tra i punti del corpo scelti più di frequente per tatuaggi piccoli con scritte troviamo la base del collo alla nuca, le dita delle mani, il fianco ed i polsi.
Considerazioni
Abbiamo visto tanti tatuaggi piccoli significativi: unisex, donna, uomo, coppia e amicizia, diversi o simili tra loro ed i punti più indicati per farli. Nella scelta è importante lasciarsi ispirare dalle proprie emozioni, da cosa si vuole esternare o ricordare e da quello che il tatuaggio rappresenta per voi.
Se amate la simbologia dei Mori animali (alcuni nell’immagine sotto) andate a vederne il significato QUI.
Tatuaggi Maori disegni: significato, simboli e punti dove farli
Sognare di arrampicarsi significato, numeri e simboli
Sognare di arrampicarsi indica uno stato di sforzo fisico o mentale, in atto, o compiuto. Arrampicarsi nei sogni, rivela la caparbietà nella salita e il desiderio del superamento di un ostacolo che si trova durante il percorso, o nella difficoltà dell’arrampicata essa stessa, che va al di la di eventuali ostacoli che ostruiscono la salita.
Intanto, arrampicarsi significa impiegare mani e piedi per compiere uno sforzo e un obiettivo, quello di raggiungere la cima di qualcosa.
Ma il significato del sogno può avere risvolti diversi in base al tipo di superficie su cui ci si arrampica che potrà variare tra muro, roccia, scale, albero, palo, cancello, parete, o perfino sognare di arrampicarsi su di un palazzo, casa propria, balcone, una torre o un castello. E’ ovvio che in questo sogno, come in altri, la simbologia assume un ruolo molto importante da valutare caso per caso.
Sognare di arrampicarsi significato del sogno
Che significa sognare di arrampicarsi? Compiere un’arrampicata faticosa e raggiungere o no l’obiettivo preposto? Abbiamo sicuramente un obiettivo, e il nostro inconscio ce lo sta comunicando. Siamo ambiziosi, o magari vogliamo fare molto di più di quello che stiamo facendo, abbiamo incontrato difficoltà, o pure, la salita e l’arrampicata scorre liscia e senza grandi problemi.
Arriviamo in cima felici, o siamo affaticati e scontenti? In questo secondo caso il sogno ci indica che stiamo lottando per qualcosa ma che fatichiamo ad ottenerla.
Sognare di arrampicarsi dove?
Mai come in questo sogno il luogo su cui ci si arrampica può darci indicazioni circa il significato del nostro sogno:
Sognare di arrampicarsi su un muro
Sognare di arrampicarsi su una scala
Sognare di arrampicarsi su una scogliera
Sognare di arrampicarsi su un palo
Sognare di arrampicarsi su degli alberi
Sognare di arrampicarsi su una collina
Sognare di arrampicarsi su un edificio (casa, castello, palazzo, torre)
Sognare di arrampicarsi su un tetto
Sognare di arrampicarsi su un balcone (casa nostra, altrui, ufficio)
Sognare di arrampicarsi su una recinzione
Sognare di arrampicarsi su elementi naturali
Gli elementi naturali, come alberi, colline, scogliera possono darci una visione onirica legata alla nostra interiorità ed emozionalità.
Sebbene l’arrampicata su di un albero si riveli sicuramente più agevole rispetto a quella su di una scogliera, è intuibile che il sogno riguardi dei traguardi e degli obiettivi connessi al nostro lato istintivo e caratteriale, talvolta legato anche la sessualità e al proprio inserimento nel contesto sociale.
Il luogo è pubblico come un giardinetto? Ci sono alte persone? Siamo soli? Si tratta di un posto incontaminato difficile da raggiungere?
Sognare di arrampicarsi su edifici
Quando nel sogno compiono simboli creati dall’uomo come scale, case, castello o torri, l’obiettivo è rivolto al mondo materiale e quindi alla sfera lavorativa o familiare.
E’ importante notare se il luogo lo conosciamo o no, se è la casa in cui viviamo o la casa di un parente, amico, conoscente. Se l’arrampicata avviene su di un palazzo che riconoscete come il vostro posto di lavoro è probabile che il sogno riguardi proprio il vostro lavoro e le vostre ambizioni.
Simboli fallici dell’arrampicarsi nei sogni
Secondo la psicologia, e alcuni autori noti, la scala così come il palo e strutture simili, indicano due segni fallici, motivo per cui il sogno viene legato alla propria sessualità: può indicarci cambiamenti, difficoltà, desideri, in relazione al contesto e allo stato d’animo.
Per quanto riguarda il salire e scendere una scala nei sogni,l’argomento è vasto e vi rimando al link sottostante di un articolo completamente dedicato a tale argomento.
Sognare di salire, fare scale, scalare una montagna
La scala simbolicamente, tende a collegare i livelli di coscienza permettendo il passaggio da un livello a l’altro. L’ascesa è collegata alla sacralità, la discesa, nel caso di una scala verso i piani più bassi, indica un percorso rivolto verso il nostro inconscio e verso la propria coscienza.
Sognare di arrampicarsi con fatica o senza fatica?
Al di là del luogo dove sogniamo di arrampicarci, che come visto può dare una lettura diversa del sogno (ed anche infinite sono le possibilità di dove arrampicarsi) è importante notare se alla fine siamo felici e soddisfatti, perché in tal caso il nostro obiettivo è raggiunto o siamo certi (nella vita reale) di riuscire a raggiungerlo.
Arrampicarsi con fatica
Se invece proviamo fatica, abbiamo difficoltò nel realizzare questa arrampicata (sociale o non che sia); nel caso poi provassimo anche ansia e paura, forse ciò che stiamo cercando di compiere nella vita reale indica un passaggio non adatto a noi e magari da rivedere.
Il sogno indica che stiamo affrontando un periodo difficile, fatto di rinunce o di insuccessi: sarebbe il caso di analizzare il tutto prenderci delle pause, rettificare scelte e situazioni.
Sognare di arrampicarsi e cadere
Se nel sogno ci arrampichiamo e cadiamo, è palese che i nostri sforzi sono stati vani e che non siamo in grado, almeno per il momento, di raggiungere un determinato obiettivo.
Questo può accadere non solo per le reali capacità, ma anche quando si è oberati da impegni che ci stressano in maniera eccessiva: prendetevi una pausa, tornate a “respirare” e alleggeritevi la vita quanto basta per stare meglio.
Sognare di salire in alto
che significa sognare di salire in alto o andare verso il basso mentre ci si arrampica. Anche di questo concetto base di salire e scendere, basso e alto ne abbiamo parlato in un articolo legato al sognare di volare dove alto e basso danno due interpretazioni molto interessanti che i possono applicare anche nell’arrampicarsi verso l’alto o arrampicarsi verso il basso, ossia scendendo.
Sognare di arrampicarsi i numeri da giocare
Come sempre nei sogni ad ogni argomento trattato il simbolo in questione ci darà l’indicazione dei numeri da giocare.
Sognare una scala numero da giocare nella Smorfia napoletana è il 2
Scala di marmo numero 7
scala a chiocciola numero 6
Sognare di scalare o arrampicarsi il numero da giocare 52
Scala, scale, salire, arrampicarsi: Numerologia secondo Pitagora
Secondo Pitagora si analizzano le lettere che compongono la parola in se “arrampicarsi”.
Eleonora D'Aquitania, La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo
Eleonora D’Aquitania donna forte e propositiva, madre di Riccardo d’Inghilterra, e suocera di Berengaria Sánchez (regina di Navarra) ha ispirato il romanzo storico di Elizabeth Chadwick. Eleonora d’Aquitania sarà due volte regina (1122-1204). Un personaggio di rilievo della storia medioevale di cui la vita e le vicissitudini si concretizzano nel romanzo “La Regina Ribelle”.
In giovane età, Eleonora D’Aquitania, sposerà Luigi di Francia, il quale era innamorato pazzo di lei. Ma il primo matrimonio sarà annullato. Dopo l’annullamento, Eleonora sposerà Enrico II (Plantageneto), di dieci anni più giovane di lei.
Enrico II sarà uno dei primi sovrani che porteranno l’Inghilterra a diventare una grande potenza. Eleonora vive in un’epoca in cui si assiste alla rinascita delle lettere, delle arti, e della cultura in genere. La regina porterà in dote ai 2 mariti, la sua terra ricca e soleggiata: Aquitania.
Per tutta la sua vita fu sostenitrice di artisti, letterati, musicisti e pittori. L’abbiamo inserita, per ovvi motivi, nell’articolo dedicato alle donne del medioevo: 15 donne famose del medioevo, e ora vogliamo proporvela narrata in un romanzo storico in cui si intrecciano politica, storia, arte e amore, intitolato La Regina Ribelle.
Sicuramente tra i romanzi che narrano l’epoca medioevale, questo è uno di quelli magnificamente descrittivi.
Eleonora D’Aquitania, La Regina Ribelle romanzo – Sinossi
Colta e bellissima, ambiziosa e decisamente spregiudicata, Eleonora d’Aquitania vive nel XII secolo un’epoca, in cui le donne sono ridotte al silenzio e all’obbedienza. Ma lei è diversa, molto determinata si ribella ad ogni forma di imposizione e costrizione.
Non usuale per una donna Eleonora partecipare alla seconda Crociata. Eleonora divorzia dal primo marito – Luigi VII, re di Francia. Dopo la rottura dal matrimonio reale sposerà Enrico II d’Inghilterra, molto più giovane di lei.
Eleonora diventa la musa dei trovatori nella sua «Corte d’amore» a Poitiers, dove si cantano la passione e la sensualità; tratta come pedine di un gioco politico i due figli più amati, Riccardo Cuor di Leone e Giovanni.
Il mondo la odia e la teme, ma non riesce a fermarla: sulla sua strada, Eleonora lascerà vittime innocenti e cuori straziati, in un turbine che finirà per travolgere lei stessa.
Eleonora D’Aquitania, La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo, recensione
Un libro avvincente che cattura il lettore per la ricchezza di elementi e per gli eventi che si susseguono, non proprio caratteristici per l’epoca. Eleonora, ai giorni d’oggi, sarebbe vista come una donna emancipata, una vera femminista del medioevo. Una donna in cui convivono, eroismo, serietà, amore, ma anche bellezza e tradimento, astuzia e coraggio.
L’autrice del libro Elizabeth Chadwick narra la storia di corte del Medioevo e la vita di Eleonora dipingendola come un eroina, una donna straordinaria, (specie per l’epoca storica in cui visse), che ha amato, sofferto e lottato contro le rivalità, ma soprattutto che ha combattuto l’ odio e il pregiudizio, esattamente come farebbe una donna di oggi.
La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo perché parla di quest’epoca e di una donna vissuta in quell’epoca, definita buia, il medioevo periodo di strane usanze e cose bizzarre. Dalle nebbiose città inglesi all’Oriente delle Crociate, dalla Terrasanta al lusso della corte bizantina, Elizabeth Chadwick ce ne racconta la vita audace e combattiva in ogni dettagli ripercorrendo il mondo medioevale con tutte le sue contraddizioni.
Sono più di uno i libri dedicati ad Eleonora D’Aquitania che hanno ispirato l’autrice, tra essi Trono d’Autunno. Siamo nell’ Inghilterra, 1176. Imprigionata nel castello di Sarum dal marito, re Enrico II, per aver appoggiato la rivolta scatenata contro di lui dai tre figli, Enrico, Goffredo e Riccardo, Eleonora è costretta a vivere isolata tra le mura della fortezza, lontana dai suoi affetti e dal suo mondo regale. Dopo la morte del Re, Eleonora può finalmente riconquistare lo scettro, diventando Regina Madre e governando da sola l’Inghilterra.”: li trovate sotto.
La storia dei pantaloni è molto antica. Si ipotizza che i primi uomini ad indossare i pantaloni siano stati dei pastori nomadi che avendo la necessità di cavalcare avevano bisogno di un capo d’abbigliamento con i requisiti di un pantalone. Sembra che questo indumento, oggi capo moda usato da uomini e donne, si sia poi diffuso nella regione Xinjiang.
Quel che è certo è che da subito, il pantalone si rivelò un capo comodo. Nel corso dei secoli i pantaloni si sono evoluti e sono stati prodotti in tante fogge: aderenti, alla zuava, ampi, all’araba, a zampa di elefante, fino ai modelli estivi corti a bermuda e i cortissimi shorts da donna. La storia dei pantaloni a vasta e contorta, specie quella al femminile: scopriamola insieme!
La storia dei pantaloni e le origini
I pantaloni sono dunque un capo molto antico. I più antichi al mondo mai ritrovati hanno circa 3000 anni, servivano senza dubbio per andare a cavallo dato che hanno la parte del “cavallo” rinforzata” e sono come modello, molto simili agli attuali calzoni. Probabilmente utilizzati da guerrieri e cacciatori, nonché allevatori dell’epoca.
Questo reperto in foto è stato trovato in una delle tombe di Yanghai nel bacino di Tarim (Xinjiang) e quel che stupisce, oltre al modello attuale, è che sono ricamati sia all’altezza delle ginocchia che alla base. Caratterizzati da gamba stretta alla base larga e vita bassa questi pantaloni antichi erano realizzati in lana.
I pantaloni sono conservati in un Istituto Archeologico tedesco (German Archaeological Institute). Non è un caso che le tecniche di tosatura e cardatura della lana sia molto antiche come questi pantaloni. La tessitura infatti ha origini antiche risalenti a diverse migliaia di anni prima dell’epoca cristiana.
Antichi pantaloni ritrovati in una tomba nell’area di Yanghai
Evoluzione dei pantaloni: da capo utile per andare a cavallo ad indumento per tutti
Negli anni che precedono l’invenzione dei pantaloni, ma anche quelli a seguire, gli uomini indossavano per lo più grandi e comode tuniche, alcune delle quali si rivelano come dei precursori delle camice.
Antichi romani e antichi greci portavano tuniche ampie, colorate e non, vesti sovrapposte e antichi mantelli romani, usati da uomini e da donne, senza distinzione in tal senso. Da li all’evoluzione della storia dei pantaloni che si affermano come capo moda, ne passerà di tempo!
I pantaloni dal XIV secolo i pantaloni alla zuava e i pantaloni dei primi del 900
I pantaloni nella loro storia, si affermano pian piano e si evolvono. Nel XIV secolo il modello più in uso tra le popolazioni era quello chiamato pantalone alla zuava, caratterizzato da calzoni stretti al polpaccio dotati di lacci ed aperture per espletare le funzioni fisiologiche, i quali, si evolveranno nel tempo, arricchendosi di bottoni prima e chiusure lampo poi.
Ebbero un ruolo importante nella diffusione dei pantaloni i Marinai ed i corpi d’arma in genere che li indossavano nelle divise.
Le culotte del 700
Alla fine del 700 troviamo le culotte, indossate dagli aristocratici e come biancheria dalle donne; mentre i pantaloni indossati dal popolo e dai rivoluzionari chiamati sanculotti (divennero un capo distintivo).
La moda di Luigi XIV 1650-1700Moda del 500 abiti e calzature
La moda in Francia 600 e 700
A tal proposito la storia della moda dal medioevo ad oggi è un articolo dedicato proprio all’evoluzione della moda nel tempo, dove poter vedere che già all’epoca del re Sole in Francia si utilizzavano pantaloni corti e molto gonfi da indossare con camice, giacche ed altri indumenti ricchi di fronzoli caratteristica tipica della moda di Francia tra il 600 ed il 700.
Pantaloni nell’800
Ma a partire dal 1830 i pantaloni di un tempo si modificano e divengono un capo di moda per tutti, indossati con eleganza, specie in Inghilterra, già a partire dal XIX secolo moda lanciata da Beau Brummell. L’abito che li caratterizza è il Redingot (foto sopra). Altri abiti eleganti da uomo che ospiteranno i pantaloni saranno il frac prima (XVIII secolo) e lo smoking poi (Londra 1865).
Redingote abitoFrac storia
Il jeans
Nasce a Genova intorno al 500 e si diffonde un tessuto resistente, il Jeans, un nuovo tessuto resistente perfetto per determinate attività da lavoro. Nascono nel 1873 i primi Jeans Levis da un secolo e mezzo capo alla moda diventato un must have.
Origine del nome pantalone o calzone
Sembrerà strano, ma il nome di questo indumento “PANTALONE“, è dovuto proprio ai personaggi della Commedia d’arte, appunto “Pantalone” personaggio che nasce a Venezia nella commedia d’arte del 500.
Sempre nella commedia d’arte, troviamo sia i pantaloni di “Pantalone” che la calzamaglia indossata un po’ da tutti i personaggi al maschile della commedia d’arte.
Pantalone commedia d’arte
La nuova sartoria ed i pantaloni per le donne 800 e 900
Tra l’800 ed il 900, con l’avvento della nuova sartoria, la moda prende una piega diversa e la produzione di abiti e pantaloni ne risente molto. Le donne indossavano prevalentemente gonne e vestiti ma per esigenze specifiche come il cavalcare, iniziarono ad indossare i pantaloni.
I pantaloni da donna si diffusero in ambito sportivo nel 900 grazie all’equitazione ma anche all’arrampicata ed al ciclismo, ma già in epoche precedenti in alcune popolazioni vi furono donne che indossarono per motivi di comodità degli indumenti simili a pantaloni, tra esse anche le amazzoni e le minatrici.
Quale donna indossò per prima i pantaloni?
In maniera ufficiale la prima donna che ebbe il “coraggio” di indossare i pantaloni e di rompere lo stereotipo della donna in gonnella, fu Libby, nel 1853, nota anche come Elizabeth Smith Miller, sostenitrice dei diritti delle donne, lanciò i Bloomer (pantaloni ampi o alla zuava). Alla fine dell’ 800 oltre alle donne che praticavano equitazione e sport vi furono molte donne che sotto alla gonna indossavano dei pantaloni o portavano pantaloni a gonna.
Ma dovettero passare molti anni affinché alle donne venisse riconosciuto il diritto anche sportivo di indossare i pantaloni. Alcuni esempi vi sono nelle autorizzazioni delle prefettura che furono rilasciate dall’800 al 1913. Nel 1930 la campionessa Olimpica Violette Morris fu squalificata per aver indossato dei pantaloni.
In realtà le prime donne a poter godere di questo comodo capo di abbigliamento furono le donne Persiane, mentre in Europa i pantaloni per donnanon divennero un capo di moda fino agli inizi del XX secolo.
Pantaloni dal XX secolo ad oggi
In breve tempo la moda donna subì una vera evoluzione: ci si liberò dal corsetto, dalle gonne ampie e dalle sottogonne voluminose, la moda divenne più fruibile e comoda, le gonne si accorciarono e si strinsero, vennero introdotti i pantaloni e diverse vesti più comode per le donne, anche in virtù del fatto che negli anni che seguirono dopo il dopoguerra, le donne entreranno a far parte sempre di più del mondo lavorativo.
Oggi le donne possono indossare i pantaloni come preferiscono: ampi, stretti, corti o lunghi. Ma nelle cerimonie di rilievo come ad esempio i matrimoni, o in molti dress code formali, l’abito al femminile, il bel vestito, è sempre maggiormente quotato rispetto ai pantaloni.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience. Privacy Policy GDPR.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.