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venerdì, Dicembre 19, 2025
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Cos’è un kit reborn: originali e cloni

Cos'è un kit reborn: originali e cloni
Cos'è un kit reborn: originali e cloni

Per chi si avvicina al primo acquisto di una bambola reborn o per coloro che non sono molto esperti in merito, sentire parlare di reborn Kit da origine a interrogativi, ancor di più sentir parlare di kit originali e cloni. Facciamo un po’ di chiarezza in merito, e cerchiamo dunque di spiegare cos’è un kit reborn insieme allla differenza che c’è tra kit reborn originale e kit reborn clone.

Cos’è un kit reborn: originali e cloni

Per iniziare questa spiegazione su reborn e kit, chiariamo il significato di kit reborn. Cosa sono i kit reborn? I kit sono parti di bambola in vinile con, testa ed arti che vengono dipinti a mano artigianalmente con colori acrilici o colori termofissati da forno. Dei colori vi abbiamo parlato in questo articolo specifico: Colori da forno per reborn differenze e similitudini.

I kit possono anche avere un pancino da dipingere ed un retro del corpo “torso”. Generalmente i kit con torso fronte e retro sono pensati per i bambini, anche se in realtà le bambole reborn sono bambole da collezione, hanno valore artistico ed economico rilevante, e sono dedicate ad un pubblico adulto e sconsigliate per i bambini.

Ill corpo del kit è generalmente in stoffa e viene riempito con polyfil. Il polyfil è una lana sintetica anallergica usata come riempitivo insieme a sfere di fibra di vetro, ossia una sabbia vetrosa composta da microsfere.

Spiegato cosa sono i kit reborn, chiariamo che possono essere originati. Nascono grazie a delle scultrici o a delle stampe da foto in 3D di bambini veri come nel caso dei kit reborn realborn®.

Quelli più costosi sono i kit reborn originali ricavati dalle sculture di artiste rinomate. Per citarne alcune tra le più note ricordiamo ad esempio: Laura Lee Eagles, Laura Tuzio Ross, Adrie Stoete, Andrea Arcello, Ann Timmerman, Bonnie Brown. E ancora: Cassie Love, Denise Pratt, Donna Rubert, Elisa Marx, Irina Kaplaskaya, Jannie de Lange, Jonna Kazmierczak, Karola Wegerich, Ping Lau ed altri.

Ogni scultrice ha il suo stile e le sue particolarità ed è spesso riconoscibile dai suoi kit.

kit reborn differenze tra i kit originali e cloni

Qual è la differenza tra kit originali reborn e kit coloni? Diciamo che la differenza è sostanziale, sia in termini di valore, costo, che qualità.

I kit originali vengono prodotti grazie ad una scultura fatta da un’artista. La scultura successivamente viene inviata in fabbrica per la produzione dei kit originali immessi successivamente in vendita.

I kit che vengono acquistati dalle reboron, sono bianchi e senza dettagli (vedi la foto) e vengono dipinti e radicati a mano (capelli). Dando vita a bambole reborn di vario tipo, e caratterizzazione. Uno stesso kit può essere molto diverso una volta dipinto.

Kit originali reborn edizioni limitate e aperte significato

I kit originali possono essere prodotti in edizioni aperte o limitate in questo caso il certificato di autenticità possiede un numero di serie.

Purtroppo negli ultimi anni vi sono falsari che producono anche certificati non veri e kit non veri spacciati per originali. Ma quando si acquista su siti ufficiali non si corre questo rischio.

In altri casi si può acquistare un kit su siti non ufficiali, ma accompagnato dall’originale fattura di acquisto che ne certifica l’origine e la veridicità. I kit per reborn a tiratura limitata hanno un costo molto superiore rispetto alle edizioni aperte.

Una volta esauriti e non più prodotti, avere un kit di questo tipo porta ad aumentarne sensibilmente il valore. Un kit originario dal costo di 150 euro ad edizione limitata può essere venduto, una volta diventato introvabile, al doppio del prezzo originario ed anche più.

Questi kit una volta lavorati dalle reborner danno vita a bambole reborn costose e molto belle.

I kit cloni bambole rebron invece, sono riproduzione non ufficiale e non certificata di questi kiti originali oeprata da fabbriche prevalentemente cinesi e vendute su siti cinesi. Tra essi siti come Aliexpress, Temu o Amazon.

Illegalità e legalità tra le riproduzioni di kit reborn

Vi è una sottile linea di demarcazione tra l’illegalità e la legalità. Pur essendo riproduzioni simili, spesso sono leggermente più piccole o comunque di dimensioni diverse dall’originale anche se di poco.

Ultimamente alcuni di questi kit vengono prodotti con il marchio sul collo della scultrice (come accade ovviamente sui kit originali). In alcuni casi, inoltre, vengono accompagnati anche da certificati falsi. Si tratta di una truffa che procura un danno a queste talentuose scultrici.

In alcuni paesi il diritto di proprietà di queste opere è tutelato. In altri, ancora non è bene chiaro e regolamentato a dovere, questo permette appunto speculazioni.

Va anche detto che il prezzo di un kit clone è decisamente ridotto ossia 20 euro contro 120 ed oltre. Chiarito Cos’è un kit reborn: originali e cloni vediamo quali sono i prezzi in modo orientativo.

Prezzi kit reborn

I prezzi dei kit poi variano anche in virtù del tipo di kit, dimensioni, occhi aperti o dormienti, tipo di arto intero o 3/4. I kit reborn per bambole con arti 3/4 si usano in genere per bambole molto grandi.

kit reborn originali con certificato Sophie By Ann Timmerman
kit originali con certificato – Sophie By Ann Timmerman Prezzo medio solo arti e testa 80 euro.

Nei kit reborn da 19 – 20 pollici la presenza di arti 3/4 se ne riduce un poco il prezzo di acquisto. Questo discorso è valido nei kit originali in quanto i kit cloni hanno comunque un costo contenuto.

Kit originali partono da 50 – 60 euro per kit poco costosi spesso con arti 3/4. Un costo medio si aggira sugli 80 – 120 euro ma kit pregiati a limitazione limitata o kit molto grandi per reborn todler da arrivano anche a toccare i 200 euro.

A questi costi dei kit andranno aggiunti occhi, e capelli ed anche spesso il corpo.

Un esempio è il kit reborn ultimato in foto dipinto da Tinkerbell Nursery di Gabriela di Eva Schick da 39 pollici venduto “in bianco” a circa160 euro. I kit grandi poi possono avere, collo o mezzo busto, e delle parti da montare che servono a far stare in piedi la bambola una volta terminata.

Gabriella di Eva Schick dipinto da Tinkerbell Nursery
Gabriella di Eva Schick dipinto da Tinkerbell Nursery (Tutti i diritti della foto alla sua autrice)

Ogni artista reborn, (o quasi), aspira, sin dai primi passi, all’utilizzo di kit originali. Ciò rende più attendibili anche perché la qualità del vinile è nettamente superiore rispetto ai kit cloni, ed il lavoro che si ottiene è, a mio avviso, migliore.

Ma spesso si deve fare i conti con i costi iniziali che riguardano kit, colori, capelli, occhi riempitivo, ed il prezzo finale del prodotto da vendere parallelamente alle richieste del mercato.

Sul mercato vi sono artiste affermate da decenni che vendono i propri lavori di reborn a prezzi altissimi, toccando anche i le 5000 ed i 6000 euro. Ma per chi è agli inizi, e deve farsi conoscere, la riduzione dei costi inziali è fondamentale. Un kit di colori termofissati più forno arriva sui 300 euro. Tanto per spiegarci meglio. Un kit di acrilici sui 100 – 150.

Altri materiali necessari

Vi sono altri materiali necessari per lavorare i kit e creare reborn. Necessari pennelli, vaschette, aghi per il rooting, i materiali veri e propri per la realizzazione di un kit come ad esempio capelli ed occhi. I capelli sono in mohair, alpaca o naturali, ed anche in questo caso i prezzi possono variare dai 10 euro a ciocca fino ai 50 / 70 e se il kit della bambola è grande occorrono più ciocche.

Per quanto riguarda gli occhi, nei kit cloni sono forniti quasi sempre insieme mentre nei kit originali vanno acquistati a parte: il costo? Dai 10 euro per occhi di media qualità fino a 40 euro per occhi fatti a mano in resina o in vetro.

Infine, ogni artista vende le sue reborn accompagnate da bit e corredino, ed anche quest’ultima parte da completare ha un costo. Quindi se comprate una reborn a 50 euro o non è ben fatta o non è una reborn, specie se ha i capelli radicati a mano.

C’è chi tende a disegnare i capelli per risparmiare sia i soldi del mohair sia il lavoro di radicazione che richiede alcuni giorni ed è impegnativo in quanto viene effettuato a mano con aghi appositi da infeltrimento. La miglior radicazione è quella a mono-rooting che prevede da 1 a 3 capelli (meglio non più di due) per foro.

Non solo una questione di prezzo

Ebbene si alle volta la scelta di acquistare un kit colone non è solo una questione di prezzo: vi sono kit introvabili e molto belli che un’artista può avere voglia di lavorare e dipingere anche solo per tenerli con se.

In questo caso se il mercato non consente più di acquistare quel kit perché non è più prodotto ne reperibile i mercato parallelo dei kit cloni consente, spesso, di riuscire a procurarsene uno. Ma dopo qualche anno anche questa opzione sfuma.

Bene, terminiamo qui e speriamo di avervi chiarito Cos’è un kit reborn e le differenze sostanziali in termini di prezzo e qualità che ci sono tra kit originali e kit cloni reborn, usati per la realizzazione di queste bellissime bambole reborn da collezione, usate anche per scopi terapeutici in moltissime situazioni di disagio, o negli anziani le bambole reborn si rivelano un valido aiuto.

Le Corbusier: “Tavolo a Tube d’Avion”

Tavolo di design le Corbusier tube d'avion
Tavolo di design le Corbusier tube d'avion

Il Design crea nella storia dell’arredo degli intramontabili esemplari inseribili nelle case di un pubblico più  esigente. Uno di questi elementi d’arredo che non passa mai di moda è senza dubbio il “Tavolo A tube D’ Avion” realizzato dalla Corbusier e presentato al Salone dell’automobile di Parigi del 1929 e disegnato un anno prima da Le Corbusier in collaborazione con Janeneret,  Perriand. Le Corbustier è in brand noto per i suoi mobili ed accessori di design. Tra essi troviamo questo stupendo tavolo che è diventata un’icona nell’arredamento.

I designer hanno saputo nel corso della storia dell’arredamento creare esemplari senza tempo. Questi pezzi iconici, frutto di una visione progettuale acuta e meticolosa, si ergono a elementi distintivi capaci di impreziosire le case e gli edifici di un pubblico raffinato ed esigente. In tutto questo, il tavolo a Tube d’Avion ne è una vivida testimonianza.

Le Corbusier: “Tavolo a Tube d’Avion” che sfida le mode ed il tempo

Tra i mobili di design in grado di sfidare mode e tempo si colloca lui: Tavolo a Tube d’Avion, un pezzo che mantiene intatto il fascino originale. Opera frutto della genialità di Le Corbustier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand presentata al pubblico in occasione del Salone dell’automobile di Parigi nel 1929. Mentre la sua ideazione nata dalla collaborazione tra Le Corbusier ed i due designer citati, risale all’anno precedente, ossia al 1928.

Il tavolo in questione presenta un design essenziale e lineare caratterizzato dai materiali utilizzati per la costruzione: tubi a sezione ellittica (tube d’Avion) ossia tubi d’aereo, che venivano utilizzati negli anni ’20 per la costruzione degli aeroplani.

All’epoca, il prodotto che oggi rientra pienamente nei normali canoni d’arredo, precorse vivacemente i tempi, percorrendo un filone futuristico dell’arredo.

Elegante di dimensioni classiche (ne piccolo ne grande) rendono il Tavolo Tube d’Avion, adatto sia per l’arredo di uffici che di abitazioni è dotato alla base di 4 supporti che ne consento la regolazione in altezza. E’ prodotto con piano realizzato in cristallo o in alternativa in legno di frassino tinto elegantemente in nero.

Le Corbusier sinonimo di eleganza nel design

Le Corbusier ha siglato diversi pezzi diventati iconici e storici: è ben più di un semplice nome ma rappresenta un vero marchio importante e intramontabile nel panorama del design internazionale, celebre per la produzione di mobili ed accessori che fondono un estetica avanguardistica insieme a linee funzionali ed intelligentemente studiate.

Tra le creazioni più emblematiche di Le Corbusier, si annovera anche questo stupendo tavolo, capace di trascendere la sua funzione primaria per elevarsi al rango di un’autentica icona nell’arredamento contemporaneo. La sua influenza si estende oltre il singolo pezzo, permeando l’architettura e l’urbanistica del XX secolo, con un approccio diverso, razionale e modernista al tempo stesso.

Prezzo tavolo Tube d’Avion Corbusier

Il prezzo del tavolo è variabile a partire dai 1500 – 2500 euro usato d’epoca ed anche più in base alle sue condizioni. Si trovano varie versioni nella produzione moderna, e diverse scelte di colori e materiali, dunque il prezzo cambia in relazione anche allo spessore del piano e alla tipologia cristallo/legno. Va detto che essendo un pezzo da collezione, nel tempo non perde il suo valore ma lo incrementa. Il prezzo attuale del tavolo in produzione è di 4900 euro (shop.mohd.it) ed altri siti web che trattano mobili di design.

 

Tavolo Tube d’Avion: materiali innovativi e essenzialità

Le Corbusier: "Tavolo a Tube d'Avion"
Le Corbusier: “Tavolo a Tube d’Avion”

Il design del tavolo è minimale, essenziale nelle linee e, al tempo stesso, molto elegante. Per questo il tavolo Tube d’Avion  di le Corbusier si adatta ad essere inserito in ogni tipo di arredamento e può diventare, con molta facilità il fulcro di un soggiorno o di una sala pranzo.

Potremmo parlare di un tavolo con manifesta pulizia formale che risulta sofisticata , eliminata del superfluo e in grado di esaltare le purezza delle linee e l’innovazione dei materiali impiegati per la sua creazione: tubi a sezione ellittica (tube d’Avion), ossia quei tubi metallici che negli anni ’20 trovavano impiego nella costruzione degli aeroplani.

Una scelta che non fu puramente estetica ma che in realtà rifletteva l’influenza ed il fascino dell’epoca per l’industria e per i materiali leggeri e resistenti. Un’idea di progresso e sviluppo che si rifletteva sulla vita in ogni suo aspetto incluso quello del design d’interni che vede in quegli anni una sua esponenziale crescita.

Estetica del tavolo e materiali

Il tavolo presenta dimensioni medie, non è ne piccolo ne particolarmente grande; ciò lo rende funzionale e pratico. Le dimensioni calibrate lo rendono adatto all’arredo di uffici e di abitazioni  di vario tipo e grandezza, consentendogli di integrarsi con facilità in diversi contesti. La sua presenza non ingombrante ma distintiva è capace di aggiungere personalità moderna. La base del tavolo è dotata di 4 supporti che ne consentono la regolazione in altezza aumentandone la flessibilità nell’utilizzo.

Il tavolo è prodotto con piano realizzato in cristallo che grazie alla sua trasparenza mette in risalto ed esalta la struttura sottostante. Ma lo stesso tavolo è prodotto anche con un elegante piano in legno di frassino tinto in  nero ed altri colori, dal salvia al beige etc il che consente di reinterpretarlo in chiave contemporanea.

Dagli anni ’20 – ’30 ad oggi il tavolo Tube d’Avion

Quando fu presentato questo tavolo precorse i tempi e segnò le linee verso un filone futuristico dell’arredo. Infatti, in un epoca storica in cui l’arredamento risente ancora di stile classico e decorativo l’introduzione di un elemento d’arredo così marcatamente industriale e minimalista rappresentò un vero e proprio punto di rottura, un’affermazione di una sensibilità estetica diversa e contrapposta che avrebbe influenzato profondamente il design degli anni a venire.

Anche oggi questo tavolo si rivela perfetto da inserire in arredamenti minimali, così come in ambienti arredati in maniera moderna. Ben distante dia moderni tavoli consolle che organizzano lo spazio in maniera sapiente, il tavolo Tube D’Avion rimane nel tempo un pezzo iconico per arredare con gusto.

Sognare di vivere in un grande giardino fiorito significato e numeri

giardino e fiori
Sognare di vivere in un grande giardino fiorito significato e numeri

I giardini nei sogni sono collegabili ad un immagine onirica legata alla positività. Il giardino nei sogni, specie se fiorito, rievoca in modo del tutto naturale l’immagine del Paradiso. Colori, profumi, stato d’animo e quiete non possono che suggerire un messaggio onirico positivo. Sognare di vivere in un giardino fiorito spesso è un espressione del nostro io interiore. Ma approfondiamo questo argomento scoprendone tutti i significati possibili.

Sognare di vivere in un grande giardino fiorito significato: un oasi interiore

Sognare di vivere in un giardino fiorito grande e rigoglioso pieno di colori e profumi esprime la propria interiorità che, nel suo insieme, si rivela positiva e bella. Il giardino, in questo contesto, simboleggia infatti uno spazio personale e la propria anima. Un luogo dove coltivare le proprie emozioni ed i pensieri. Il fatto che il giardino sia molto grande, suggerisce un’interiorità del sognatore ricca di molteplici aspetti da coltivare e nutrire, così come si fa con le piante ed i fiori.

I fiori hanno una bellezza unica ma anche effimera, fioriscono e piano piano si spengono, seccandosi. Ma la varietà di colori e forme dei fiori rappresenta le emozioni ed i sentimenti che albergano nella mente e nel cuore del sonatore. Un bel giardino fiorito grande in cui si vive può indicarci un periodo della vita positivo, fatto di pace ed armonia interiore, quindi anche di grande appagamento emotivo.

La vivacità dei colori dei fiori e del verde di alberi boschi e piante sognate riflette l’intensità delle emozioni che il sognatore sta vivendo o che desidera provare.

Sognare di vivere in un grande giardino fiorito e raccogliere i fiori

Nel sogno il grande giardino in cui il sognatore si trova e vive esprime l’interiorità e la possibilità di opportunità. Il raccogliere dei fiori nel grande giardino sognato, sposta il simbolismo verso la realizzazione di progetti e idee.

La raccolta dei fiori in sogno simboleggia il desiderio di concretizzare le aspirazione, in un certo senso è come raccogliere i frutti del proprio lavoro interiore. Si potrà così godersi il piacere del successo, della riuscita, un momento da assaporare pienamente con gioia.

Per questo le sensazioni che il sognatore prova nel momento in cui raccoglie i fiori sono molto importanti: gioia, soddisfazione, urgenza, ansia sono emozioni che vanno identificate e comprese.

Sognare un campo fiorito

Qualora nel sogno il grande giardino si identifichi con un campo fioriti che si perde a vista d’occhio, o comunque molto vasto, ciò sta ad indicare una sensazione illimitata di libertà ed abbondanza.

Ci sentiamo parte integrande di qualcosa di grande, immersi in un ambiente che si rivela promettente e fertile. E’ chiaro che questo sogno è sicuramente molto positivo, e riflette un periodo della vita in cui il sognatore si sente pieno di energie e dotato di tanta speranza rispetto al futuro. La vastità dello spazio e le opportunità di raccolta che esso offre infonde un grande ottimismo.

Sognare di vivere in un grande giardino con fiori appassiti

Il simbolismo del fiore che appassisce e si spegne dovrebbe metterci in allarme. I fiori che appassiscono e svaniscono seccandosi simboleggiano una perdita o uno stato di trascuratezza che indicano una certa perdita i vitalità.

Il sogno in questo caso potrebbe riflettere un periodo di stanchezza o di tristezza, alcune delusioni o aspettative che non si sono concretizzate come avremmo voluto. Se la sensazione provata nel sogno è di tristezza, rimpianto o ansia, ciò dovrebbe spingerci a fare delle riflessioni per comprendere cosa non va e come affrontare la situazione.

Sensazioni provate e interpretazione onirica

Il sogno, come visto è fondamentalmente positivo ma le sensazioni provate possono avallare questa positività o metterci in allarme.

Ci sentiamo felici e sereni nel grande giardino fiorito? Il sogno è positivo (come visto).

Proviamo ansia e preoccupazione? Ci sono realizzazioni e progetti ma anche paure.

Ci sentiamo soli, tristi e quasi abbandonati? In questo caso le aspettative sono state deluse.

Le sensazioni infatti, e lo stato d’animo, sono utilissime insieme al contesto onirico delle immagini piacevoli o non. Il nostro inconscio sta mandando un messaggio molto preciso e tutti gli elementi messi insieme, servono proprio a decifrarlo nel migliore dei modi.

Grande giardino fiorito esempio di un sogno

Per fare un esempio potremmo avere sognato di vivere in un grande giardino fiorito pieno di rose profumate di tutti i colori. Ill sogno è senz’altro positivo.

Ma magari, ci accingiamo a cogliere delle rose e ci pungiamo con alcune spine: ecco che al sogno si aggiunge un elemento di ansia e preoccupazioni. Questo indica che la ricchezza interiore e le opportunità sono presenti, ma che alcuni elementi potrebbero anche disturbarci e ferirci questo indica dei progetti delusi come spiegato in questo articolo sui sogni le rose e le spine.

Sognare un grande giardino fiorito e numeri

La numerologia ci connette ai simboli e alle immagini, dunque, interessa alcuni numeri specifici in relazione anche al tipo di fiore. ad esempio se parliamo di raccogliere rose o fiori a 5 petali potremmo concentrarci proprio sul numero 5.

Quindi è bene prendere in considerazione il numero dei fiori che si ricordano in modo più vivido così come il tipo di fiori. Anche la grandezza percepita del giardino suggerisce numeri diversi.

  • Il numero 5 è spesso associato a molti fiori a 5 petali
  • Il numero 7 invece si connette alla magia della natura stessa
  • Giardino 51
  • Giardino fiorito 68

Numerologia secondo Pitagora grande giardino fiorito

Giardino fiorito

G-I-A-R-D-I-NO F-I-O-R-I-T-O = 7-1-9-4-9-5-6-6-9-6-9-9-2-6 = 16

👉 Significato dei numeri da 11 al 22  invece, vi consiglio questa lettura

Ananasso “Ananas sativa”

Ananas nel campo
Ananasso "Ananas sativa"

L’Ananas sativa o Ananasso, molto conosciuto per i frutti succosi, è una specie originaria dell’America centrale, coltivato praticamente in tutti i paesi tropicali originaria dell’America centrale, in particolare in Brasile e in Paraguay, luoghi da dove si è poi diffusa in tutta l’America tropicale e subtropicale. L’ananas appartiene alla famiglia delle Bromeliacee; non si tratta di un vero e proprio albero, ma piuttosto di una pianta erbacea di tipo perenne con un ciclo di vita relativamente breve, di due o tre anni circa. Attualmente è ampiamente coltivato in tutti i paesi tropicali e subtropicali del mondo, con coltivazioni importanti presenti nelle Filippine, in Costa Rica, in Brasile ma anche in Indonesia e in Thailandia. Scopriamo di più sull’Ananas, sulla sua coltivazione e sull’utilizzo e proprietà del frutto.

Ananas descrizione, coltivazione, proprietà

L’Ananas è una pianta cespugliosa che non supera il metro di altezza, formata da una rosetta di foglie rigide ed arcuate che si sviluppano a spirale lungo un corto fusto. Queste foglioline sono decisamente carnose, spesso anche spinose lungo i margini, e si presentano di colore verde intenso, talvolta con striature rosse o gialle che cambiano in base alla varietà botanica.

Al centro della rosetta si forma un robusto fusto che porterà l’infiorescenza di colore rosso violaceo. Quest’ultima è composta da numerosi fiori ermafroditi che fioriscono in sequenza originandosi dal basso verso l’alto.

Il frutto d’Ananas come nasce?

E’ proprio l’infiorescenza rossa-violacea che successivamente porterà il frutto, il quale, in ambiente domestico, rimane molto piccolo, mentre nei suoi paesi di origine diventa un frutto consistente che presenta una buccia o scorza coriacea sovrapposta formata da tante piccole scaglie che la rendono vagamente simile ad una pigna.

Ananas contenuto salutare di vitamine e minerali

Il frutto d’ananas è composto in realtà da più bacche (le scaglie) contenenti all’interno una polpa giallognola molto aromatica e zuccherina. La polpa contiene etere ed alcool metilico in quantità ridotta e non pericolosa per l’uomo.

Nella polpa sono contenute anche molte vitamine, in particolare la vitamina C, e numerosi enzimi come la bromelina dalle proprietà digestive, inoltre vi troviamo minerali utili come il potassio e il manganese. Forma, colore, grandezza e consistenza del frutto cambiano in base alla varietà botanica dell’Ananas.

Come consumare l’Ananas o Ananasso?

Si consuma privato della sua buccia e tagliato in quadretti, spicchi o fette circolari sia al naturale che arricchito da liquore. Può essere conservato in marmellate, candido o sciroppato. Senza dubbio l’ananas è anche un ingrediente molto versatile.

Può essere utilizzato nella preparazione di ricette sia dolci che salate, aggiunto alle macedonie di frutta, utilizzato in piatti di carne o pesce (spiedini di mazzancolle con ananas) e salse agrodolci. Infine il succo di ananas è una bevanda gustosa utilizzata anche nella preparazione di cocktail.

Come far nascere l’Ananas in casa?

Per quel che concerne la coltivazione in casa dell’ananas, se il frutto è fresco potrete provare a reciderne il ciuffo superiore  composto da foglie apicali disposte a rosetta e provare a piantarlo in terriccio misto e leggero mantenuto ad umidità costante. A temperatura esterna elevata tenderà a radicare, ne otterrete in questo modo una simpatica pianta.

E’ importante durante queste operazioni di riproduzione dell’ananas rimuovere la polpa in eccesso che si trova alla base del ciuffo questo per prevenire la formazione di muffe e marciume che potrebbero non favorire la naturale radicazione dell’ananas. In questo processo di riproduzione dell’ananas è utile l’utilizzo di ormoni radicanti per favorire e facilitare lo sviluppo delle radici.

ANANAS
ANANAS

Coltivazione Ananas

L’ananas è una pianta abbastanza esigente in fatto di annaffiature richiedendo irrigazioni costanti durante tutto il periodo primaverile-estivo ma facendo attenzione che il terreno non resti mai saturo d’acqua in quanto non tollera i ristagni idrici, assicurarle, quindi un buon drenaggio.

Per la coltivazione dell’ananas si consiglia, come accennato, un substrato ben drenante composto da un miscuglio di terriccio universale addizionato da sabbia e perlite.

La coltivazione dell’ananas richiede una temperatura non inferiore ai 15 gradi una buona esposizione solare, indispensabile per una crescita sana ma soprattutto per la produzione dei frutti. Una leggera ombreggiatura nell’arco della giornata nelle regioni a clima torrido è utile per evitare le bruciature alle foglie.

Se la pianta viene coltivata in ambiente idoneo dove le temperature si mantengono miti tutto l’anno, cresce sana e in modo continuo, rallentando un poco lo sviluppo durante il periodo invernale.

Nelle zone in cui il clima è meno mite e in inverno le temperature scendono sotto i 15 ° è consigliabile ridurre le annaffiature e proteggere la pianta di ananas dal freddo.

Sostanzialmente l’Ananas, in quanto pianta tropicale, per crescere richiede temperature di coltivazione non inferiori a 15°C ed ama la luce e il  il sole diretto. La poca luce fa si che le foglie perdano la caratteristica screziatura.

Se la pianta viene tenuta in un ambiente dove le temperature si mantengono miti durante tutto l’anno, cresce in continuazione anche se, durante il periodo invernale, rallenta (come molte specie botaniche) il suo sviluppo.

Non solo l’ananas, ma anche mango e cocco hanno spiccate proprietà nutrizionali, approfondimento in merito di cui vi parliamo in questo articolo dedicato: Cocco Ananas e mango: 10 motivi per mangiare frutta.

Vellutata di ceci con crostini

Vellutata di ceci con crostini
Vellutata di ceci con crostini

Alle volte si ha voglia di qualcosa di diverso da portare in tavola, ricette alternative ma buone. Tra i cibi diversi e le ricette ci sono le vellutate. Passati di verdure o legumi che sono una piacevole delizia da gustare, adatta un po’ a tutti, grandi e piccini anche in virtù del fatto che le “passate” o vellutate sotto forma di purè, sono decisamente più digeribili. In questo caso “vellutata di ceci” potrete utilizzare dei ceci in scatola, o meglio ancora dei ceci essiccati lasciati a bagno per alcune ore. Vediamo come preparare la vellutata di ceci con crostini in poco tempo? Vediamolo insieme!

Vellutata di ceci con crostini: consigli utili

Reduce da una dieta alimentare stretta e semiliquida, mi sono dedicata a ricette alternative adatte a tutti, gustose, saporite che danno soddisfazione ma sono composte, sostanzialmente da pochi ingredienti e semplici nella loro preparazione.

La vellutata di ceci preparata con ceci essiccati è sicuramente migliore rispetto a quella che utilizza i ceci in scatola ma, se non si ha molto tempo si potrà optare per la soluzione “ceci in scatola”.

Personalmente ho utilizzato dei ceci essiccati e li ho posti in acqua per alcune ore aspettando che si gonfiassero un po’. Questo processo rende i legumi più facili da cuocere e gli dona maggior digeribilità. Fermo restando che una volta passati o frullati sono comunque molto digeribili.

Ingredienti vellutata di ceci

Gli ingredienti sono pochi e si basano sostanzialmente sull’utilizzo dei ceci, con aggiunta di sale, parmigiano, un filo d’olio, il tutto aromatizzato con del rosmarino e accompagnato da dei crostini di pane. Per quanto riguarda i crostini potrete fare delle bruschette usando una piastra o una padella o in alternativa acquistare dei crostini già pronti.

Gli ingredienti che seguono sono adatti per circa 5 – 6 persone anche più

  • 500 gr di ceci essiccati
  • 1 rametto di rosmarino
  • 4 cucchiai di parmigiano
  • Un filo d’olio ( 1 cucchiaio)
  • Sale q/b e volendo un pizzico di pepe

Preparazione vellutata di ceci

Sostanzialmente la vellutata di ceci è una sorta di purè di ceci molto proteico e adatto a tutti. Iniziamo la preparazione ponendo i ceci secchi in una insalatiera e portando il livello dell’acqua a coprirli tutti, dopo un oretta aggiungeremo altra acqua e attenderemo che l’assorbono per poi aggiungerne altra ancora.

Fatto questo metteremo i ceci in acqua in un pentolino e inizieremo la cottura a fuoco lento. Aggiungete un filo di olio e lasciate cuocere per almeno un oretta.

Una volta che i ceci sono cotti e morbidi togliete l’acqua in eccesso lasciandone poca e dopo averne messi da parte un po’ frullate bene il tutto incorporando alcune foglie di rosmarino e ricavando una sorta di purea di ceci. Vi consiglio di tenere da parte un po’ di ceci almeno 1/ 3 circa 150 grammi che andremo a ripassare in padella salando, e aromatizzando con del rosmarino. Lasciamoli rosolare fino a farli dorare bene.

A questo punto aggiungeremo sale un pizzico di pepe, il parmigiano.

Disporre la crema di ceci in scodelle e guarnire con alcune foglioline di rosmarino e pochi ceci aggiungendo 2 crostini per ciotolina.

Servire in tavola accompagnando con altri crostini di pane e disponendo in ciotole più grandi i ceci e la rimanenza della vellutata di ceci.

Proprietà nutrizionale dei ceci

Dopo questa ricetta alternativa a base di ceci è doveroso parlare un po’ di questo legume. I legumi hanno tutti un alto valore nutrizionale e aiutano a mantenere i nostri telomeri belli lunghi (sequenze ripetute del DNA) e quindi favoriscono la stabilità cromosomica e dunque la giovinezza e la salute.

I legumi andrebbero mangiati tutti i giorni e quindi vi lascio un’altra ricetta a base di ceci che trovate qui: ricetta vegana con ceci, pronta in 10 minuti. Approfondiamo quelle che sono le caratteristiche dei ceci e vediamo la tabella nutrizionale dei ceci,

Tabella nutrizionale ceci

Valore nutrizionale di ceci per 100 grammi di prodotto:

  • Calorie 120 kcal
  • Proteine 7 gr
  • Grassi prevalentemente insaturi 7 g
  • Carboidrati 18,9 di cui amido e zuccheri solubili
  • Fibre 5.8 gr
  • Contenuto in acqua 63,6 gr
  • Sali minerali: zinco, potassio, fosforo, calcio, magnesio, ferro
  • Vitamine nei ceci: A, B,C,E,K

Come visto nella tabella i ceci sono ricchi di fibre e quindi favoriscono il senso di sazietà, adatti dunque anche per chi fa delle diete alimentari. Sono fonte di proteine vegetali e contengono minerali essenziali tra cui ferro, magnesio, potassio e zinco proteggendo dunque sia il sistema immunitario che cuore e pressione sanguigna.

I ceci apportano diversi tipi di vitamine, sono in grado di aiutare a ridurre sia i trigliceridi che il colesterolo. Allo stesso modo, sono in grado di controllare la glicemia e di favorire la salute intestinale in quanto possono avere un benefico effetto naturale probiotico.

I ceci possiedono proprietà antiossidanti grazie alla presenza di alcune vitamine e componenti. Sostanzialmente sono una vero toccasana naturale per mantenersi in salute e mangiare bene.

Potatura della vite in primavera: potatura verde un tocco delicato per uva rigogliosa

Potatura della vite in primavera e vite con grappoli
Potatura della vite in primavera: potatura verde un tocco delicato per uva rigogliosa

La tua vita in primavera forma i primi grappoli d’uva? A maggio e a giugno compiono sulla vita da uva piccoli acini appena visibili ma è già qui che si dovrà intervenire nella potatura della vite in primavera, con un tocco delicato per avere un’uva rigogliosa con acini belli grandi in autunno. Come fare? Potare la vita in inverno, è ben diverso dall’effettuare la potatura a verde della vite: scopriamo come fare!

Potatura della vite in primavera: potatura verde

Se guardi la tua vite, a maggio scoprirai che ci sono dei lavori da fare su questa ed altre piante del giardino e dell’orto, (ma anche prima al sud e al centro Italia). Noterai anche che su di essa, in poco tempo, si formano dei grappolini d’uva e nascono un’infinità di nuove foglie rami e rametti che potrebbero sottrarre nutrimento ai futuri grappoli d’uva. Quindi cosa fare?

Si dovrà intervenire sulla potatura della vite in primavera con una potatura delicata verde. Infatti maggio e giugno sono dei mesi cruciali per le piante di vite e per l’uva. I grappoli d’uva sono in piena formazione e promettono il frutto del lavoro che si è effettuato nella stagione invernale dalla potatura alla pacciamatura e così via.

In questa fase primaverile le potature delle viti non si arrestano ma proseguono con quella che viene definita la potatura a verde che avviene sui rami giovani della pianta di vite. Questo tipo di potatura non tende a formare la pianta, come accade per quella invernale, sicuramente molto più drastica, ma interviene sulla vegetazione in crescita e serve per ottimizzare l’arieggiamento, l’illuminazione e la qualità dei futuri acini senza disperdere inutilmente il nutrimento per quest’ultimi.

Perché potare le piante di uva nella fase primaverile?

Sostanzialmente la potatura a verde serve per avere dalla vite il massimo risultato produttivo. Una buona illuminazione e irraggiamento sono necessarie per far crescere e sviluppare i grappoli in modo ottimale. Così come concentrare le energie della pianta sui grappoli in crescita e, al tempo stesso migliorare anche la possibilità di lavorare sulla vite.

Migliorare l’irraggiamento della vite

Quando nella vite in primavera, e nel periodo successivo, si eliminano a verde i rami che nascono, ed i germogli con foglie in eccesso, si permette alla luce solare di raggiungere meglio i grappoli d’uva in via di sviluppo. Una buona esposizione solare del grappolo è fondamentale per il corretta sviluppo e la maturazione e consente ai precursori aromatici e polifenolici dell’uva di essere presenti in buona quantità migliorando la qualità del prodotto.

Favorire l’irraggiamento della vita e dei grappoli

Oltre a quanto detto per l’illuminazione della vite, va aggiunto che una chioma dalla struttura troppo fitta tende a creare un microclima umido che potrebbe favorire l’insorgenza di malattie fungine come l’oidio o la peronospora. I trattamenti a base di verderame vengono fatti anche a scopo preventivo, ma comunque sia, un buon irraggiamento solare asciuga rapidamente la vegetazione dopo la pioggia o la rugiada del mattino e tende a ridurre i rischi di infezioni di questa tipologia.

Concentrare le energia della pianta tanti rami e foglie disperdono il nutrimento e le energie della pianta. Per questo la rimozione dei rami non produttivi, ossia dei polloni che nascono dalla radice, e le femminelle vigorose che comportano con i grappoli d’uva in formazione, andranno eliminati in modo tale che la pianta possa concentrare le sue risorse nutritive prevalentemente sui grappoli d’uva in via di formazione.

Facilità dei trattamenti

Sicuramente una chioma di vite ben potata e ordinata permette un’ispezione più facile e consente anche dei trattamenti fitosanitari, se necessari, più agevoli.

Specificati questi punti salienti sulla coltivazione e potatura della vite, vediamo come effettuare la potatura a verde della vite in primavera, quando nascono i primi grappolini di uva.

Come potare la vite durante la formazione dei grappoli d’uva

La vite in primavera forma i primi grappoli e andrà potata operando la spollonatura, l’eliminazione delle femminelle, la scacchiatura ed infine, se necessario anche con il diradamento dei grappoli. Vediamo le operazioni in modo più approfondito e ricordiamo di usare attrezzi ben puliti e in buone condizioni.

Spollonatura della vite in primavera

I polloni che crescono alla base della piante della vite sono improduttivi e sottraggono nutrimento alla vite. Per questo andranno tagliati ed eliminati manualmente.

Scacchiatura della vite

Se si osserva bene la vite si vede che dai nodi dei tralci nascono nuovi getti. Questi rami della vite andranno individuati selezionando i germogli più vigorosi e meglio posizionati, lasciandoli sulla pianta, mentre si elimineranno quelli doppi, o quelli formati male. Questa operazione tende a favorire lo sviluppo dei germogli migliori portanti i grappoli d’uva.

Eliminare le femminelle della vite in primavera

Cosa sono le femminelle della vite? Sono quei germogli laterali e secondari che si sviluppano dalle ascelle fogliari dei tralci di vite. Quando si nota che sono troppo fitte e vigorose vanno eliminate per impedire che vadano a sottrarre nutrimento e luce alla pianta. Si possono cimare eliminandone solo la parte apicale, rallentandone la crescita, o togliere del tutto. La decisione dipende dalla vigoria della pianta e dalla densità della chioma della vite.

Quando diradare i grappoli di vite

In alcune varietà di uva potrebbe rendersi necessario anche operare un diradamento dei grappoli d’uva per ottenere una produzione più equilibrata e dei grappoli più grandi migliorandone la qualità. Generalmente si eliminano quelli più piccoli, mal posizionati o deformi.

Gli interventi da effettuare sulla vite in primavera sono questi elencati, quanto alla frequenza e quantità ciò dipenderà dalla risposta della singola pianta ma, generalmente si effettuano più volte nell’arco della primavera ed estate.

Concimazione e irrigazione della vite in primavera

Per una buona raccolta di grappoli d’uva, oltre alle operazioni descritte, è importanti procedere al nutrimento della pianta e alle sue irrigazioni. In questa fase di crescita della pianta e dei grappoli d’uva sarà necessario somministrare i giusti nutrienti per favorirne crescita e sviluppo.

La vite necessita di elementi nutritivi come l’azoto che aiuta la crescita della vegetazione, il fosforo necessaria alla fioritura e fruttificazione, il potassio che serve a far maturare gli acini e rende la pianta più resistente alle malattie.

La concimazione andrebbe effettuata dopo un’analisi del terreno e delle esigenze specifiche della pianta e della varietà di uva o vigna. Ma, trattandosi di una o due piante, si può operare somministrando dei concimi complessi bilanciati.

Irrigazione delle piante di uva

Operando come descritto, la produttività della pianta sarà ottimizzata, ma occorre anche dare alla vite la giusta quantità di acqua. Gli eccessi idrici sono da evitare perché favoriscono le malattie e diminuiscono gli zuccheri presenti negli acini dell’uva, ma è necessario un apporto idrico adeguato in grado di sostenere la crescita della vite e dei suoi grappoli in formazione e maturazione.

In base alla zona climatica e alle temperature la quantità di irrigazione della vite può variare sensibilmente quindi si consiglia di osservare il terreno e la pianta. Generalmente, si interviene se vi è siccità prolungata e se si notano foglie appassite e sofferenza della pianta. E’ da preferire un’irrigazione a goccia per distribuire meglio l’acqua evitando gli sprechi. Se la vite è in vaso irrigare quando il terreno si asciuga.

Abbiamo visto come va fatta la potatura della vite in primavera, cosa significa la potatura verde della vite e come far crescere in salute e produttive le piantine di vite ottenendo uva rigogliosa e dolce.

Sedie e sgabelli da bar: Belt

Sedie e sgabelli da bar: Belt
Sedie e sgabelli da bar: Belt

Spazio ridotto o voglia di qualcosa di diverso per arredare? Gli sgabelli sono una pratica soluzione. Vi piacerebbe realizzare nel vostro appartamento un angolo bar moderno ed elegante, o magari avete un’attività in cui pensate di inserire un angolo bar o più angoli bar (discoteca-pub o altro), potete orientarvi verso i classici banconi da bar e gli sgabelli da bar comunemente usati un po’ ovunque, oppure potrete optare per un design originale moderno e innovativo, quel pizzico di pepe in più che rende le cose diverse, belle entusiasmanti e confortevoli, in una sola parola indimenticabili.

Tutto questo in uno sgabello? Ebbene si! Ma non si tratta di un comune sgabello ma bensì di Belt.

Sedie e sgabelli da bar: Belt ed altre marche

I modelli e le marche sono davvero moltissimi ma alcuni brand hanno una connotazione tutta loro, un design davvero gradevole che invoglia l’utente alla scelta. Uno sgabello può diventare un valido elemento d’arredo se scelto con attenzione. Oltre ad offrire comode sedute aggiuntive ingombrando molto meno di una sedia, possono essere anche validi supporti a bancone bar offrendo seduto alte e regolabili.

Alcuni modelli li trovate anche Qui, da Leroy Merlin, o su siti come Amazon con vasta selezione di modelli e prezzi. Lo sgabello, in effetti può essere una valida alternativa alle comuni sedie, così come le sedute impilabili. Ma lo sgabello ha un’eleganza tutta sua, specie se scelto con oculatezza in base al contesto in cui verrà inserito.

Anche IKEA è un brand che offre diverse soluzioni e possibile scelta per quanto concerne gli sgabelli per la casa, ed alcune sono davvero molto gradevoli e poco costose, tant’è che ve ne abbiamo parlato in questo articolo sugli sgabelli Ikea che consigliamo di leggere, in quanto può aiutare a chiarirsi le idee in merito a modelli e prezzi mettendo a confronto 8 diverse tipologie di sgabelli inclusi quelli impilabili in legno come il modello Kirre dal costo davvero contenuto di circa 15 euro.

Sgabelli Belt in bronzo venduti sul sito Leroy Merlin
Sgabelli Belt in bronzo venduti sul sito Leroy Merlin

 

Belt modello rosso di sgabello

Belt rosso in foto copertina è uno sgabello girevole e regolabile, costituito da un’unica fascia di acciaio verniciato che unisce armonicamente gli elementi che costituiscono la seduta,  l’insieme ottenuto può essere monocromo o bicolore, secondo lo stile che si preferisce.

Il sedile dello sgabello è imbottito, rivestito in tessuto metallizzato, similpelle o pelle, mentre la colonna è regolabile in altezza. Infine il basamento dello sgabello in foto è quadrato, ed è prodotto in acciaio satinato o verniciato. Un bel modello di design molto piacevole in grado di arredare con gusto.

Misure sgabello: 40 x 43 x 55/81h cm
altezza seduta: 55/81 cm

I prezzi per gli sgabelli in generale variano molto in base al modello scelto. Si parte dai 40 – 50 euro (anche un po’ meno su Amazon) fino ad arrivare a 200 euro ed oltre per modelli ricercati dal design sofisticato in altri siti. Da IKEA invece i prezzi sono più contenuti per i modelli fissi e impilabili di sgabelli in legno.

Perché scegliere uno sgabello?

I motivi per scegliere sedute pratiche come uno, o più sgabelli, sono molteplici. Prima fra tutti, la diversità di forme e linee che rende lo sgabello un valido valore aggiunto nell’arredamento. Sicuramento,  il fatto che il mercato offre sedute impilabili che occupano poco spazio è uno degli elementi di forza.

Anche il poter regolare l’altezza di alcuni sgabelli offre comfort in più. Infine per creare un angolo bar lo sgabello è senza dubbio la seduta perfetta, quella che si integra nel contesto ed offre soluzione sia pratica che estetica senza pari.

Pratici per gli adulti, essenziali quelli regolabili per fare sedere persone non molto alte o bambini, gli sgabelli sono in grado di offrire molto di più di una semplice seduta. Per questo in una casa lo sgabello diventa un vero e proprio alleato nell’arredare alcuni ambienti, o nel riuscire a creare situazioni di comfort alternativo, offrendo sedute in più.

I segreti di un picnic perfetto: come organizzare il pranzo all’aperto senza stress

picnic tra amici
I segreti di un picnic perfetto: come organizzare il pranzo all’aperto senza stress

Un picnic ben riuscito non richiede necessariamente una grande organizzazione, ma piuttosto piccoli accorgimenti che evitano imprevisti e stress. La chiave è essere pratici e prevedere tutto ciò che potrebbe servire, dal cibo agli accessori. Conservare gli alimenti nel modo giusto, ad esempio, usando un prodotto come il cellophane trasparente, è uno dei tanti piccoli trucchi per mantenere il cibo fresco e gustoso. Quindi andiamo a vedere i segreti di un picnic ben organizzato, dal tipo di cibo, alla conservazione dello stesso, più qualche chicca in più per rendere tutto speciale e piacevole in questa guida completa per organizzare un picnic perfetto, senza fatica.

Scegli il posto giusto (e controlla il meteo)

La scelta della location è il primo passo per organizzare un picnic senza intoppi. Che si tratti di un parco cittadino, di una spiaggia o di una radura in montagna, è essenziale verificare che il posto sia accessibile, ombreggiato e, se possibile, dotato di tavoli o panchine. Controlla anche se sono ammessi animali, nel caso tu voglia portare il tuo cane.

Inoltre, il meteo può cambiare rapidamente: consulta le previsioni il giorno prima e porta con te una coperta impermeabile o un telo per proteggere il cibo e i vestiti in caso di improvvisi cambiamenti del tempo.

Prepara un menù semplice, ma gustoso

Per un picnic perfetto, scegli cibi facili da trasportare e da mangiare senza troppe posate. Panini, torte salate, insalate di pasta o riso, frutta fresca e dolcetti monoporzione sono ideali. Evita alimenti che si deteriorano facilmente o che richiedono refrigerazione costante, a meno che tu non abbia una borsa termica capiente o uno zaino frigo comodo.

Organizza il menù in base al numero dei partecipanti e cerca di bilanciare sapori e consistenze. Non dimenticare acqua in abbondanza e magari una bibita fresca. Per chi ama il vino, porta un cavatappi e bicchieri infrangibili. Se è estate ti consigliamo alcune ricette pratiche che troverai QUI, sono dei primi piatti da consumare freddi.

Per trasportare gli alimenti in modo sicuro ed ecologico, opta per contenitori ermetici riutilizzabili e avvolgi panini o torte nel cellophane trasparente, che protegge dalla polvere e dagli insetti senza occupare troppo spazio.

Kit di sopravvivenza da picnic

Un picnic senza stress si basa sulla preparazione. Per questo vogliamo fornirti alcuni consigli basici molto utili. Ad esempio, porta con te un piccolo “kit di sopravvivenza” che includa tutti, o in parte, alcuni di questi prodotti ed accessori per una giornata all’aria aperta:

  • Salviette umidificate o gel igienizzante
  • Posate, piatti e bicchieri compostabili
  • Sacchetti per la raccolta differenziata
  • Spray antizanzare e crema solare
  • Teli o coperte grandi abbastanza per sedersi comodi
  • Un coltellino multiuso

Le buste di plastica sono utili per riporre eventuali avanzi o per raccogliere i rifiuti.

Non dimenticare la musica! Una piccola cassa Bluetooth può rendere l’atmosfera più allegra, ma tieni sempre conto del rispetto per gli altri presenti nel parco o nella zona scelta.

Ordine e relax: la vera arte del picnic

Una volta sistemata la coperta e preparata la zona pranzo, non avere fretta. Un picnic non è solo mangiare all’aperto, ma anche rilassarsi, godere del tempo libero e vivere un momento di condivisione. Evita di portare troppe cose inutili: più sei leggero, più ti godi la giornata.

Ritagliati del tempo per una passeggiata, un gioco da tavolo portatile o semplicemente per chiacchierare. Se ci sono bambini, porta con te qualche gioco semplice come una palla, frisbee o bolle di sapone.

Al termine del picnic, fai una pulizia accurata della zona. Usa le buste per i rifiuti e assicurati di non lasciare nulla in giro. È un gesto semplice che rispetta la natura e chi verrà dopo di te.

Organizzare un picnic perfetto è più facile di quanto sembri, basta un po’ di preparazione e spirito pratico. Segui questi consigli e trasformerai ogni pranzo all’aperto in un momento speciale, senza stress e con il massimo del piacere.