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domenica, Agosto 10, 2025
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L’Abazia di San Galgano e la Spada nella Roccia

L'Abazia di San Galgano e la Spada nella Roccia
L'Abazia di San Galgano e la Spada nella Roccia

L’Abazia di San Galgano è permeata da un fascino tutto particolare dovuto alla sua storia antica e alla leggenda che aleggia intorno alla famosa “Spada nella Roccia“. L’Abazia di San Galgano è molto antica ed è situata in provincia di Siena, in Toscana (Italia). La sua storia suggestiva affonda le radici nel lontano XII secolo. All’epoca fu costruito un monastero cistercense dedicato a San Galgano Guidotti, un un eremita che viene venerato come Santo dalla Chiesa. Oltre a questo, la struttura adiacente presenta una spada piantata nella roccia che ha dato vita a storie e leggende: scopriamo di più su questa abazia e sulla sua storia.

Storia e Leggenda dell’Abazia di San Galgano

Secondo la leggenda la spada nella roccia fu piantata da San Galgano proprio in un masso vicino all’Abazia. Il gesto sembra nascesse dal pentimento del Santo della sua precedente vita da cavaliere al quale aveva contrapposto, quella della sua devozione a Dio e alla santità.

La spada è ancora li, piantata nella pietra ed è diventata una icona simbolica di devozione e rinuncia. La spada nella roccia attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Cosa vedere all’Abazia di San Galgano

La struttura architettonica dell’abazia ha un fascino tutto suo, e non solo per la storia che aleggia, ma anche per via dell’architettura gotica.

Lo spazio è diviso in tre navate ognuna delle quali ha sedici pilastri cruciformi. La arcate sono a sesto acuto con doppio archivolto. Le volte gotiche sono crollate, ma nonostante ciò la struttura è imponente e suggestiva.

Architettura cistercense dell’Abazia e L’Eremo di Montesiepi

Il complesso dell’abazia è un esempio di architettura cistercense. Le sue pareti ed il soffitto aperto rendono l’atmosfera particolarmente suggestiva.

Oltre alla struttura architettonica il punto focale di una visita all’Abazia di San Galgano è senza dubbio quello della Spada nella Roccia che si trova all’interno della cappella dell’eremo di Montesiepi, a brave distanza dall’Abazia. L’Eremo di Montesiepi è francescano e merita una visita sia per la spada che per la vista panoramica sulla vallata.

L’Abazia, nel complesso strutturale, risulta circondata e immersa nella campagna toscana, perfetta sia per fare delle rilassanti passeggiate e godere della tranquillità, che per ammirare la bellezza naturale del luogo. A pochi chilometri da Montesiepi (circa 50) si trova una cittadina medievale molto bella nota per le sue 72 torri: San Gimignano.

Eventi culturali in loco

Se ci si reca in visita in Toscana e si decide di ammirare l’Abazia, è bene informarsi se in zona vi sono eventi culturali o religiosi, dato che spesso vengono organizzati anche in prossimità di festività e ricorrenze.

Come arrivare all’Abazia di San Galgano

L’Abazia di San Galgano si trova a circa 30 km a nord-est di Siena, città famosa per il palio. E facile da raggiungere sia in auto che con i mezzi pubblici.

In Autobus da Siena: E’ possibile prendere un auto da Siena per andare all’Abazia di San Galgano. Verificare le fermate e gli orari esatti per scegliere quelli più idonei alle proprie esigenze.

In automobile da Siena: provenendo dalla bella cittadina di Siena si può prendere la SS73 in direzione nord – ovest e percorrere il tragitto seguendo le indicazioni per l’Abazia di San Galgano. Il percorso in auto è piacevole ed offre splendide viste panoramiche sulla campagna Toscana.

Considerazioni

Sicuramente visitare l’Abazia di San Galgano, l’Eremo di Montesiepi, e la suggestiva Spada nella Roccia sono opportunità che offrono un modo suggestivo per esplorare la storia, la spiritualità dei luoghi, insieme ad un paesaggio affascinante della Toscana.

Vi lasciamo un video per farvi assaporare la magia di questo posto.

Decorazioni floreali fai da te con gerani, bottiglie di vetro e fiori

Decorazioni fai da te con gerani bottiglie e fiori
Decorazioni fai da te con gerani bottiglie e fiori

La creatività non ha limiti e consente di dar vita a decorazioni floreali fai da te adatte per mille occasioni, dai matrimoni, alle tavole imbandite nei giorni di festa o semplicemente per creare un atmosfera romantica e suggestiva. Plastica, vetro e fiori, abbinati insieme con bottiglie e contenitori di vario tipo, si trasformano in splendide decorazioni creative. Vediamo come realizzare decorazioni fai da te con varie specie di gerani, bottiglie e fiori.

Decorazioni fai da te

Oggetti di uso comune come semplici bottiglie di vetro, o magari dei contenitori riciclati ricavati da detersivi e saponi di varia tipologia, possono diventare dei piacevoli accessori fai da te per arredare la casa ed il giardino in modo originale e creativo.

Bottiglie in vetro e gerani per decorare il giardino e la casa

Le bottiglie di vetro o i contenitori in vetro come barattoli, bicchieri e bottiglie possono diventare dei simpatici porta fiori. Se sei alla ricerca di idee creative per decorare il tuo giardino o la tua casa, i vasi in vetro ed i fiori come i gerani possono essere una combinazione perfetta.

Queste decorazioni floreali aggiungono un tocco di eleganza e freschezza all’ambiente circostante. Ecco alcune idee per utilizzare vasi in vetro e gerani per decorazioni sospese o d’appoggio perfette per Pasqua, Natale ma anche per tutto l’anno.

Bottiglie di vetro sospese

Le bottiglie di vetro sospese floreali hanno un sicuro effetto decorativo sia in casa che fuori. Per appenderle si può utilizzare un traliccio, costruire una struttura con dei rami di legno o magari appenderle direttamente ai rami di alcuni alberi. Questa decorazione fai da te effetto sospeso” cattura l’attenzione e aggiunge un tocco di romanticismo al giardino o al terrazzo.

Si può optare, come si vede dalle foto, per decorazioni singole in bottiglie di vetro o decorazioni multiple che pendono dai rami di legno legati e inchiodati a dovere.

Vasi, contenitori in vetro con fiori, su mensole e tavoli

Anche in questo caso si tratta di una piacevole soluzione floreale decorativa e romantica molto semplice da realizzare. Una decorazione interna o esterna di facile realizzazione da porre su un tavolo, su una mensola, o sul davanzale di una finestra soleggiata.

I gerani dai colori accesi o altri fiori saranno valorizzati dal vetro e dalle sue trasparenze creando un piacevole effetto.

Oltre ai vasi singoli, si potranno anche riunire contenitori e vasi in vetro di diversa tipologia, mescolando fiori di vario colore e altezze, creando una composizione floreale vivace e armoniosa.

Idee arredo gerani in vaso di vetro
Idee arredo gerani in vaso di vetro

Illuminazione con LED un tocco di romanticismo

Oltre ai vasi di vetro, alle bottiglie, ed ai fiori, una bella illuminazione suggestiva creerà un bell’effetto notturno, Come fare? Per aggiungere alle serate un po’ d magia è sufficiente utilizzare una piccola fila di LED, magari a batteria e posizionarli intorno ai vasi, sul tavolo o intorno ai tralicci in legno: l’atmosfera si accenderà.

Vasi e bottiglie di plastica colorata e fiori

Magari non ci avete mai penato ma anche le bottiglie di plastica colorate dei detersivi e dei saponi da bagno possono trasformarsi in una piacevole decorazione da interno e da esterno.

Le foto potranno suggerirvi alcune idee decorative fai da te con questo tipo i contenitori. Sicuramente l’aspetto è più allegro e giocoso e decisamente molto piacevole, specie se si abbinano i colori delle bottiglie con quelle dei gerani o di altri fiori.

Consigli e considerazioni

Sia i vasi di vetro, che le bottiglie ed i contenitori di plastica colorata, richiedono cure adeguate per poter mantenere i gerani o altri fiori sani e belli. Si dovrà innaffiare regolarmente o cambiare l’acqua dei fiori recisi e assicurargli la giusta quantità di acqua.

Ci auguriamo che queste idee decorative floreali possano ispirare le tue creazioni fai da te con fiori e vasi di vetro o magari con allegre bottiglie di plastica. Un riciclo creativo che permette di spaziare con la creatività e sperimentare combinazioni di materiali e colori rallegrando gli ambienti interni ed il giardino.

Gerani 3 trucchi per coltivare i fiori della bella stagione

Credit foto: Copyright “Pelargonium for Europe” 

Guida alla scelta del divano perfetto: Tendenze, Colori, Dimensioni e Stili

Guida alla scelta del divano perfetto
Guida alla scelta del divano perfetto

Il divano rappresenta uno degli elementi fondamentali nell’arredo di un salotto. La scelta di un modello giusto, adeguato per dimensioni e colore, può fare la differenza sia nell’impatto visivo che nella fruibilità. In questa guida d’arredamento vedremo come selezionare un divano nuovo tenendo conto delle tendenze moda del momento in termini di arredamento, dei colori adatti all’ambiente arredato, delle dimensioni ideali, e infine, delle opzioni tra divano letto e divano normale. Inoltre daremo uno sguardo ai prezzi dei divani e agli stili arredo in voga oggi.

Tendenze nella scelta del divano

Nel corso degli anni, le tendenze nell’arredamento hanno influenzato anche la scelta del design dei divani. Attualmente vi sono varie tipologie di divani attuali e di moda, tra esse troviamo i divani in stile minimalista dalle linee pulite e forme semplici.

I divani dalle forme geometriche e le gambe slanciate sono particolarmente apprezzati, anche se spesso, sono offerti in versione senza letto o con letto clic clac.

Molto richiesti anche i divani in velluto, alcantara e pelle in grado di offrire un tocco di eleganza in più all’arredamento.

Divani e colori che si adattano all’ambiente

Quando si seleziona un colore per il divano, è importante considerare sempre l’ambiente circostante e lo stile d’arredamento complessivo adottato nel soggiorno e nella casa.

I colori neutri, come ad esempio il beige, il grigio od anche il bianco nelle sue varie tonalità, costituiscono sempre una scelta sicura in quanto si tratta di colori in grado di abbinarsi facilmente a diverse tonalità di colori arredo.

Se si desidera aggiungere un tocco di colore si potrà optare per divani in verde, blu o magari rosa cipria, colori molto popolari nell’arredamento attuale. Ovviamente, il consiglio di base è quello di scegliere un colore che ci piaccia e che allo stesso tempo, armonizzi con il resto dell’arredamento.

Dimensioni giuste del divano

Oltre al colore, anche le dimensioni del divano assumono un ruolo di prima importanza: un divano troppo grande finirà per incombere sulla fruibilità della stanza, uno troppo piccolo si perderà nello spazio rischiando di non essere sufficiente in termini di fruibilità.

Quindi, sia le dimensioni della stanza che le esigenze personali influiscono sulla scelta del divano giusto. E’ importante, dunque, misurare accuratamente lo spazio a disposizione e considerare il layout della stanza. Se si ha una stanza soggiorno piccola, è consigliabile optare per un divano compatto e lineare o per soluzioni modulari.

In una stanza grande, si potrebbe decidere di adottare un bel divano comodo e capiente con forma a L o in alternativa optare per una composizione ampia creando un punto focale accogliente. Per garantire il massimo comfort è bene considerare anche l’altezza e la profondità del divano e delle sue sedute.

Divano letto o divano normale?
Divano letto o divano normale?

Divano letto o divano normale?

Oltre a colore e dimensioni, il divano può essere scelto anche in virtù della sua capacità di trasformarsi in un letto aggiuntivo, magari optando per un divano letto con materasso alto salvaspazio, in grado di garantire il massimo comfort, opzione ottima anche per l’arredamento di un monolocale.

La scelta tra un divano normale ed un divano letto dipende fondamentalmente dalle esigenze personali e dalla possibilità di avere in casa un letto aggiuntivo (cosa non necessaria se si possiede una o più stanze per gli ospiti).

Ciò nonostante il divano può anche essere scelto dotato di schienali reclinabili, poggiapiedi ed altro, tutti optional in grado di accrescere il comfort domestico in casa.

Divani di moda oggi

Colori, dimensioni, modelli e automatismi sono tutte particolarità che risentono delle tendenze moda arredo. Oggi come oggi ci sono diversi stili di divani di moda che rispecchiano le ultime tendenze d’arredamento.

Oltre ai divani minimalisti, di cui abbiamo parlato, i divani di design con forme originali e audaci stanno guadagnando una certa popolarità. Anche i divani modulari che permettono di creare diverse configurazioni in base alle esigenze del momento, sono molto gettonati.

Ovviamente oltre alla moda, alle esigenze personali, e alle dimensioni più adeguate, influisce sulla scelta del divano, anche il prezzo di acquisto.

Prezzi dei divani

I prezzi dei divani possono variare notevolmente da marca a marca ma anche in virtù del materiale di costruzione del rivestimento esterno delle dimensioni e del design.

Anche gli automatismi come le sedute regolabili, poggiatesta e poggia piedi, tendono a far lievitare il prezzo di un divano. Tendenzialmente, poi, i divano letto con meccanismo migliore hanno un prezzo superiore rispetto ai medesimi modelli senza letto.

Ciò nonostante, è possibile trovare in commercio dei bei divani di qualità a prezzi accessibili, così come opzioni di lusso che richiedono un investimento maggiore.

Proprio in virtù dell’ampio ventaglio di offerte in termine di prezzi è bene definire un budget prima di iniziare la ricerca e confrontare le diverse opzioni per riuscire a trovare un giusto equilibrio tra qualità necessaria e prezzo. Tendenzialmente i prezzi dei divani partono da poche centinaia di euro e possono raggiungere diverse migliaia.

Divano letto singolo: modelli e prezzi

Considerazioni

Il divano in genere rappresenta il fulcro del salotto e va scelto con cura considerando le proprie esigenze, misurando lo spazio a disposizione e definendo un budget adeguato. E’ bene non essere precipitosi, valutare ogni dettaglio, compreso colore e stile e prendersi il tempo necessario per trovare un modelli che soddisfi le proprie esigenze sia in termini di stile che di funzionalità e prezzo.

Libro La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem

Libro La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem
Libro La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem

Un libro, un romanzo ma anche un giallo avvincente. Una di quelle storie che ci porta a riflettere e in cui l’epilogo sembra sempre a un passo dall’essere raggiunto. Storia di malattia, di coraggio ma anche un giallo che racconta uno dei maggiori mali della società moderna quella del traffico di bambini. Vinta una guerra, per Angelica Li, se ne apre una nuova da affrontare. Ma scopriamo di più sul libro di Elena Salem e il suo romanzo giallo intitolato “La storia Segreta di Angelica Li“.

La Storia Segreta di Angelica Li – Sinossi

Un libro tra i nostri libri consigliati, che ci ricorda che i “mali” o i “guai” non sempre vengono da soli, talvolta si sommano e si moltiplicano, ricordandoci che in un modo o nell’altro, si deve trovare la forza e la volontà di farcela, qualunque sia la prova a cui il destino, o la cattiveria umana, decide di sottoporci.

Angelica Li ha solo 13 anni ed ha già affrontato un “mostro” che ha invaso e pervaso la sua vita ed il suo giovane corpicino: la leucemia. Sembra avercela fatta Angelica Li, aver sconfitto il male. Ma un altro mostro la sta attendendo…

Angelica Li è una bella bambina di soli 13 anni. Scompare dall’ospedale in cui era ricoverata, dove sta vincendo la sua battaglia contro la leucemia: chi potrebbe far del male a una creatura così fragile? Un romanzo sulla vita, le sue bruttezze e le sue contraddizioni, ma anche un libro sull’amore e sulla speranza di un futuro migliore.

Possibile che sia stata rapita? Se lo chiedono parenti, amici e inquirenti, e il mistero si infittisce quando cominciano a girare voci circa sperimentazioni illecite su da parte dell’ospedale svolte su Angelica e altri bambini, con farmaci non autorizzati. Mentre sale la disperazione del padre di Angelica, Wen Li, e di Regina Pardo Roquez, una volontaria dell’ospedale (proprietaria di una prestigiosa casa editrice) che è anche la madre di Eva.

Le ricerche per ritrovare Angelica, il mistero sulle sperimentazioni sui bambini e le vicende della casa editrice si intrecciano in un incalzante susseguirsi di eventi fino all’epilogo finale, che mette il dito in una delle più terribili piaghe della società moderna: la tratta degli esseri umani.

Una storia commovente che lascia con il fiato sospeso, pagina dopo pagina. Un racconto che non lascia indifferenti e che coinvolge il lettore sia per le dinamiche narrative che per la storia in se.

La Storia Segreta di Angelica Li – Recensione

Una giovane vita già duramente provata dalla malattia. Due genitori che quando sono sul punto di poter tirare un sospiro di sollievo, ricadono nel baratro della disperazione.

Il coraggio ed il dramma sono i protagonisti indiscussi del romanzo in cui aleggia un aria di mistero che pian piano si svela, racchiudendo una raccapricciante realtà.

Un giallo avvincente che fa molto riflettere. I temi trattati sono attualissimi e rappresentano delle piaghe della nostra società: sperimentazione di farmaci, tratte di esseri umani.

Innegabilmente, in questi contesti, si innescano stati d’animo complessi e perversi che creano situazioni abnormi come quelle che si incontrano nella trama del libro. Tanti gli spunti che inducono alla riflessione incluso l’amore che si intreccia con la tragedia e che aleggia in tutto il romanzo.

Se da un lato gli schiavi delle bambini rappresentano il marcio della società, dall’altro, il bene e l’amore di tante persone oneste sembra volere emergere per contrastare la crudeltà di un mondo senza scrupoli.

Il bene e il male si contrappongono e si sfidano nella ricerca di un equilibrio risolutivo in cui l’altro deve soccombere. L’interesse economico e le diversità sociali e culturali sono altri punti cardine di questo libro che risulta molto avvincente e ben scritto.

La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem
La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem

La Storia Segreta di Angelica Li prezzo

Un libro che potrete portare in vacanza con voi o concedervelo nei momenti di relax quotidiano. Lo trovate in Amazon in copertina rigida al prezzo di 17,10 euro.

L’autrice Elena Salem

L’autrice, sposata, ama la natura e gli animali e vive con i suoi 2 gatti ed il marito a Milano, città dove nata. Laureata in Filosofia, è giornalista e coach. Inoltre, insegna scrittura creativa.

Ha iniziato la sua attività professionale come giornalista, collaborando anche con Il Corriere della Sera. Ha fondato la Bridge Edizioni, una piccola casa editrice. Presidente AIPE (Associazione Italiana Piccoli Editori) per 4 anni.

Ha lavorato come manager della comunicazione in Poste Italiane, Alitalia, DHL Express Italia. Ha esordito con il libro Puntini nell’universo (ibis Edizioni), con il quale ha vinto il Premio della Letteratura di Como 2015, sezione racconti.

Bonsai rinvaso e potatura delle radici

Bonsai rinvaso e potatura delle radici
Bonsai rinvaso e potatura delle radici

I bonsai vanno, in linea di massima rinvasati ogni anno. In alcuni casi nei bonsai più adulti, anche ogni 2 o 3 anni, dipende della specie e dall’età. I bonsai più giovani sicuramente vanno rinvasati annualmente. Poi, quando le piante cominciano ad essere più adulte, intorno al decimo anno, sarà necessario regolarsi in funzione dello sviluppo dell’apparato radicale. Vediamo come rinvasare i bonsai e potare le radici.

Rinvaso dei bonsai quando effettuarlo e tipo di terriccio

La stagione migliore per procedere al rinvaso dei bonsai è, come per altre piante, la primavera, da effettuare prima che compaiono le foglioline.

Mentre per quanto concerne le conifere il rinvaso andrà effettuato preferibilmente da ottobre a febbraio quando il ciclo vegetativo è rallentato.

Al momento del rinvaso è necessario provvedere a due operazioni principali:

  • 1) Cambiamento del terriccio usando quello idoneo alla specie.
  • 2) Potatura delle radici del bonsai.

Il terriccio

Per trapiantare e rinvasare i bonsai è necessario usare il terriccio base per bonsai, a meno che non si abbia a che fare con delle piante particolarmente esigenti come ad esempio i bonsai di rododendri e le azalee (acidofile) che preferiscono, appunto, terricci acido.

In questo caso, infatti, è necessario che il terriccio abbia una forte percentuale di torba o in alternativa di castagno o erica.

Si deve tenere presente che un terriccio con prevalenza di argilla, (sabbia e limo) tende a trattenere l’acqua; viceversa una maggiore quantità di sabbia e ghiaia rende il terreno molto permeabile.

Per avere una giusta umidità del terreno è bene anche considerare dove collocare i bonsai in base alla specie e alla stagione (Dove collocare i bonsai, quali sono le posizioni giuste per i bonsai).

La potatura delle radici

La potatura delle radici dei bonsai quando si procede al rinvaso e al cambio di parte del terriccio, non è sempre necessaria.

Per capire quando la potatura delle radici si rende utile è necessario controllare annualmente il pane di terra sollevandolo dal contenitore. Se le radici “hanno fatto il giro” (ossia hanno avvolto tutto il pane di terra) è necessario potarne almeno un terzo.

A che cosa serve la potatura delle radici dei bonsai?

Erroneamente in molti pensano che la potatura delle radici dei bonsai serva a contenere la crescita della pianta. In realtà potare le radici dei bonsai serve a rafforzarne l’apparato radicale, infatti il bonsai sviluppa così molti “capillari”, ed emette nuove radici e nuovi rami.

Come potare le radici dei bonsai?
Come potare le radici dei bonsai?

Come potare le radici dei bonsai?

Per potare in modo coretto le radici dei bonsai si utilizzano degli attrezzi specifici per i bonsai. Con un uncino in metallo si districano le radici in senso radiale dall’alto verso il basso.

Con un paio di forbici affilate si recidono le radici di almeno un terzo. Dopo aver effettuato questa operazione si rinvasa il bonsai avendo cura di disporre sul fondo del nuovo contenitore uno strato di sabbia per evitare il ristagno d’acqua e migliorare il drenaggio del terreno. A tal proposito coprire il foro di drenaggio con una reticella e della ghiaia.

Momento del rinvaso del bonsai

Ci sono delle regole da rispettare quando si procede al rinvaso dei bonsai e la potatura delle loro radici: vediamo quali sono.

  1. Al momento dl rinvaso dei bonsai è necessario far asciugare bene il pane di terra evitando di annaffiare nei 2 giorni precedenti, in modo da favorire l’estrazione dal vaso.
  2. Eseguire i rinvasi in luogo fresco ed ombreggiato.
  3. Innaffiare subito dopo il rinvaso innaffiare abbondantemente e porre in ombra. (Come e quando annaffiare i bonsai).
  4. Dopo il rinvaso somministrare dei prodotti adatti a far superare alla pianta il trauma di questa operazione.
  5. Non concimare per almeno 4 – 6 settimane.
  6. Ricoprire il terreno con spore o muschio per dare un tocco elegante. Per favorire l’attecchimento del muschio, proteggerlo con una garza ed inumidire spesso.

Quali vasi scegliere per i rinvasi di bonsai

I contenitori sono, indubbiamente parte integrante dei bonsai. Esistono diverse tipologie di contenitori per bonsai e varie forme, dimensioni e colori. Ogni contenitore si adatta più o meno al tipo di bonsai e allo stile adottato.

Vasi rotondi: nei vasi di forma rotonda vanno bene i bonsai a tronco slanciato.

Vasi ovali: sono molto versatili e si adattano a tutti gli stili di bonsai.

Vasi rettangolari e quadrati: Adatti per molte tipologie di bonsai incluse le conifere (pini) e per le coltivazioni multiple.

Vasi stretti ed alti: perfetti per i bonsai in stile cascata in quanto lasciano ricadere verso il basso e in modo elegante la chioma dell’alberello bonsai.

Per quanto riguarda le dimensioni del vaso, si va dai minuscoli vasi “mame” che variano da 1, 2 a 4 cm fino ai vasi imponenti per bonsai di grossa taglia.

I migliori vasi per bonsai sono quelli in gres giapponese cotti a temperature alte di 1200 gradi.

Sicuramente gli accorgimenti utili per i bonsai ed il rinvaso inclusa la potatura delle radici sono operazioni delicata che con un po’ di pratica ed esperienza possono essere svolte senza problemi.

Rocca Calascio tutto il fascino antico del castello medievale

Rocca Calascio
Rocca Calascio

Rocca Calascio è un’affascinate struttura antica che si trova nel cuore dell’Abruzzo, tra le montagne, collocata sulla cima di una di queste. L’ antico Castello Medievale, noto anche con il nome di Castello di Rocca Calascio, ha la struttura di un imponente fortezza che si erge su una solitaria collina dal quale è possibile ammirare tutto il panorama circostante. Se non la avete ancora vista il consiglio è di farlo, specie se vi recate in terra abruzzese. Ma scopriamo di più sulla struttura e la storia antica e moderna di Rocca Calascio.

Il Castello di Rocca Calascio

La struttura della fortezza è molto antica ed è una delle più alte d’Italia. Mura, torri e cortili risalgono al XII secolo. Il fascino di Rocca Calascio è dovuto, sia alla sua posizione svettante isolata, che all’edificazione suggestiva in stile gotico. Sebbene sia in rovina, il Castello di Rocca Calascio mantiene intatta la sua struttura originaria, che evoca un’ atmosfera medievale, anche se il tempo, ed i secoli, ne hanno modificato l’aspetto. Rientra tra i 15 posti fantastici di cui vi abbiamo parlato in questo articolo: Posti particolari: i 15 posti strani e belli da visitare in Italia.

Dove si trova Rocca Calascio?

Abbiamo anticipato che la rocca si trova tra i monti dell’Abruzzo centrale, in provincia dell’Aquila, ed esattamente nel comune omonimo di Calascio. La sua posizione tra i monti lo rende sicuramente un luogo ideale per tutti gli amanti della natura e per coloro che amano fuggire dalla routine e dal trambusto della città.

L’accesso a castello si raggiunge percorrendo una strada panoramica che si snoda tra le colline circostanti. Per arrivarvi si deve percorrere un sentiero, il percorso dura circa 3 ore. Se si va nei giorni feriali si trova parcheggio nel piccolo spazio nei pressi del Castello. Da qui in mezz’ora si raggiunge agevolmente la fortezza Calascio.

In alternativa, dal parcheggio in mezz’ora si raggiunge agevolmente la fortezza Calascio. In 15 minuti di strada a piedi si raggiunge il piccolo borgo antico della Rocca, ormai quasi disabitato. V si trovano alcune botteghe di artigianato locale e strutture ricettive.

Percorrendo un sentiero pietroso si giunge al Rifugio della Rocca dove si trovano alcune bancarelle e negozietti in numero limitato, e tra essi, la produzione di manufatti in lana tessuta a telaio. Da qui, proseguendo il sentiero si arriva alla Rocca in altri 10 – 15 minuti.

Cosa fare nei dintorni di Rocca Calascio?

I luoghi interni dell’Abruzzo hanno un grande fascino, sia per la natura che li domina, sia per i reperti storici che custodisce come ad esempio i Cunicoli di Claudio e il vecchio acquedotto a Capistrello (Avezzano), o la storica Alba Fucens, dove gli scavi sono ancora in corso e dove, in estate, nel antico anfiteatro, si svolgono manifestazioni e concerti.

Ma nei dintorni di Rocca Calascio, ci sono numerosi luoghi di interesse, come ad esempio a breve distanza, il piccolo borgo di Santo Stefano di Sessanio, un centro storico perfettamente conservato costruito in pietra e ciottoli. Un’altra meta degna di nota è quella del bellissimo Parco Nazionale del Gran Sasso insieme ai Monti della Laga che offrono degli spettacolari paesaggi montani dove è possibile praticare escursioni, organizzare gite, e svolgere attività di vario tipo.

Rocca Calascio e la filmografia

La Rocca monumentale e medievale ha preso parte a diversi film, proprio per la sua struttura medievale affascinante. Infatti, la rocca ha una certa notorietà nel mondo del cinema. La fortezza è stata utilizzata come location suggestiva in diversi film.

Tra le pellicole più famose in cui si trovano le riprese della fortezza ci è “Ladyhawke” risalente al 1985, una storia davvero molto avventurosa che rientra tra i film fantasy che ha visto attori come Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer.

Ma la struttura di Rocca Calascio ha anche fatto da sfondo a film come “The Name of the Rose“, (Il nome della Rosa) del 1986 interpretato da Sean Connery e che è la rivisitazione del noto libro di Umberto Eco.

Considerazioni

L’Abruzzo ha molti luoghi da scoprire davvero molto belli e naturistici come la Riserva di Zompa lo Schioppo con le sue cascate ed il fiume, o le Cascate del Verde, un’ Oasi naturale a Borello, molto bella.

Ma a livello storico sicuramente il castello è un luogo affascinante che mescola natura, architettura e storia medievale. In virtù di ciò è una meta ideale sia per gli amanti della natura che per gli appassionati di storia o di cinema e garantisce di assicurare a tutti un’esperienza indimenticabile.

Gole di Alcantara in Sicilia dove sono e come andarci

Gole di Alcantara in Sicilia dove sono e come andarci
Gole di Alcantara in Sicilia dove sono e come andarci

Le Gole di Alcantara sono una meraviglia della natura nel cuore della Sicilia, in Italia. Note anche con il nome di Gole di Larderia si trovano nella valle di Alcantara tra i comuni di Castiglione di Sicilia e Motta Camastra. Le Gole dall’aspetto incantatore, sono il risultato di flussi di lava provenienti dal vulcano Monte Mojo (o Moio) i quali, nel corso del tempo, si sono solidificati dando vita alle spettacolari Gole. Per conto suo, il fiume Alcantara al quale devono il nome, ha intagliato nel tempo, con il suo flusso di acqua pulita e trasparente, un canyon decisamente molto suggestivo. Un luogo davvero unico nel suo genere, di cui vi abbiamo già parlato (Posti particolari i 15 posti strani e belli da visitare in Italia) e che merita di essere visitato durante un viaggio in terra siciliana. Vediamo come andarci e cosa vedere in zona.

Come raggiungere le Gole di Alcantara

Le Gole di Alcantara sono raggiungibili utilizzando diverse opzioni di trasporto tra le quali potrete scegliere quella più adatta alle vostre esigenze. La Sicilia è raggiungibile in areo e per mare. Si può anche arrivare in auto fino ad un certo punto e poi prendere il traghetto.

Gli aeroporti principali della Sicilia sono 4: Catania (Fontanarossa), Palermo (Falcone – Borsellino), Comiso (Pio la Torre / Vincenzo Magliocco), e Trapani (Vincenzo Florio), più due rispettivamente nelle isole minori di Pantelleria e Lampedusa.

Mentre i principali porti da cui imbarcarsi per andare in Sicilia sono i seguenti: Genova, Civitavecchia, Napoli, Salerno, Tunisi, Cagliari, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.

Giunti in Sicilia, dovrete prendere un mezzo di trasporto che vi conduca a Taormina. Vi sono degli autobus che percorrono questa tratta. Da Taormina si può prendere un bus locale che vi porterà direttamente alle Gole di Alcantara. Potete anche optare per un noleggio auto o moto, per favorire la vostra indipendenza. In loco sono presenti dei parcheggi per sostare.

Per raggiungere le gole si possono scendere 200 gradini entrando dalla scala comunale, piuttosto agevoli, o pagare 13 euro per il trasporto.

Perché le Gole di Alcantara sono famose?

La Sicilia in genere offre molto da vedere sia a livello di arte e storia, che di bellezze naturali, e tra esse, le Gole. Le gole di Alcantara sono famose in virtù della loro bellezza dell’unità geologica del sito. Ciò che rende speciale questo luogo è il fatto che sono una rarità. Esistono poche gole al mondo che possono essere attraversate a piedi come accade invece per le Gole di Alcantara.

In estate l’acqua cristallina del fiume che ha una temperatura tra gli 8 e gli 11 gradi, si abbassa e diventa possibile esplorare il canyon e passeggiare lungo il fondale ghiaioso. Le pareti delle gole raggiungono i 25 metri di altezza, larghe dai 2 ai 5 metri, e creano un ambiente suggestivo davvero unico.

Ci si può fare il bagno anche se l’acqua è fresca, ma nei mesi estivi di Agosto l’affluenza dei turisti in loco è notevole.

Gole di Alcantara: dove alloggiare

Per quanto riguarda dove alloggiare nella zona delle Gole di Alcantara, la cittadina più vicina è Taormina. Ma anche in prossimità delle Gole si trovano agriturismi e bed & breakfast.

Inoltre, Taormina offre una vasta gamma di soluzione abitative per i turisti, dalle case in affitto ai B&B fino agli hotel e alberghi di vario livello. Taormina è anche una meta turistica nota per la sua bellezza, rinomata per il suo bel mare e per il famoso Teatro Greco.

Quindi, se avete in mente di trascorrere una vacanza nella bella Sicilia non dimenticate di fare una visita alla città di Taormina e di andare a vedere le Gole di Alcantara, una bellezza naturale unica nel loro genere.

Come rassodare la pancia senza fare gli addominali: gravidanza, obesità, dimagramento

Addome tonico
Come rassodare la pancia senza fare gli addominali

La pancia scolpita è il sogno di molti, uomini e donne, ma molto spesso repentini dimagramenti, gravidanza o obesità, possono lasciare un addome non rassodato e poco piacevole da vedere e toccare. In alcuni casi fare esercizi per gli addominali o usare gli elettrostimolatori costituiscono validi metodi per rassodare l’addome. Ma in altre situazioni e per motivi medici, utilizzare queste tecniche potrebbe non essere consigliato dal medico stesso. E’ il caso di chi ha un ernia, di chi dopo la gravidanza presenta una diastasi severa o magari di chi per motivi di prolasso vescicale o uterino non può sollecitare troppo l’aria incriminata. La pancetta molle però non piace a nessuno ed eccoci dunque a spiegare alcuni metodi per rassodare la pancia senza fare gli addominali: vediamo quali sono!

Tecniche per rassodare i tessuti lassi dell’addome (e non solo)

Di metodi e tecniche per rassodare i tessuti ce ne sono molti tra essi ricordiamo il potere modellante dell’acqua e quello rassodante e tonificante dell’acqua fredda.

Inoltre per favorire il rassodamento dell’addome la tecnica della frizione è validissima in quanto induce, nell’area interessata, una stimolazione della circolazione.

Idromassaggio

Nelle SPA, le piscine con idromassaggio sono dei veri toccasana per la salute e per rassodare il corpo. Ma anche in casa ci si può dotare di vasca con idromassaggio ed i suoi benefici, installandone una, o acquistando un kit da inserire in una vasca da bagno pre-esistente.

Camminare in acqua

Mare e lago offrono delle opportunità di svago ma anche di salute. Camminare in acqua aiuta a perdere peso e a rassodare i tessuti stimolando l’apparato cardio circolatorie e compiendo un’attività benefica anche per il cuore. Camminare con l’acqua che copre l’addome può rivelarsi davvero molto utile per rassodare l’addome senza fare gli addominali.

Massaggi e frizioni

Massaggi da praticare sull’addome con olii e prodotti riducenti e rassodanti sono molto indicati come tecniche di rassodamento. Oltre a ciò frizionare l’addome pizzicandolo o massaggiandolo con una spugna ruvida attiva la circolazione inducendo un miglioramento delle zone coinvolte dalla lassità dei tessuti.

Stimolazioni termiche con acqua fredda

L’acqua fredda ha un’azione ben nota tonificante e rassodante. Avere l’abitudine di farsi delle docce fredde, specie in estate, o al mare, è una pratica che fa bene alla circolazione e ai tessuti. Una soluzione può venire dalle spugnature fredde da effettuarsi più volte al giorno.

Se avete l’abitudine di fare la doccia tutti i giorni terminatela con un bel getto di acqua fredda sul corpo o solo sull’addome.

Rassodare la pancia e l’addome può essere una sfida, specialmente in situazioni come la gravidanza, l’obesità ed il dimagramento. Oltre a queste tecniche leggere per chi vuole cimentarsi in attività sportive potrà seguire i consigli che diamo di seguito.

Esercizi cardiovascolari e allenamento ad alta intensità

Non potete fare gli addominali e usare un elettrostimolatore? Eseguite un allenamento o degli esercizi ad alta intensità!

L’allenamento cardiovascolare è un’ottima tecnica per rassodare l’addome e la pancia senza eseguire specificamente gli addominali.

Attività come la corsa, il nuoto, ma anche l’aerobica ed il ciclismo aiutano a bruciare calorie e a ridurre il grasso corporeo, e al tempo stesso rassodano il corpo, addome incluso.

L’allenamento ad alta intensità “interval training” tende a stimolare il metabolismo a favorire la perdita di grasso localizzato sulla pancia.

Meglio una camminata o una corsa per dimagrire?

Esercizi di resistenza per l’intero corpo

Alcuni esercizi di resistenza tendono a coinvolgere tutto il corpo. Tra essi, troviamo gli allenamenti con gli elastici o il sollevamento dei pesi. Inoltre tra gli esercizi utili al rassodamento dell’addome, senza per forza dover eseguire degli addominali, troviamo lo squat, le flessioni, gli affondi o persino le remate.

Dimagrire camminando con la camminata metabolica, una tecnica che aiuta a perdere peso e a rassodare i tessuti sottoponendoli a movimento anche intensivo specie se si cammina a passo sostenuto, si percorrono delle salite e si salgono e scendono le scale.

Alimentazione sana e equilibrata

Cercare di perdere peso e rassodare il corpo non può essere una meta svincolata dall’alimentazione che si segue che dovrà essere sana ed equilibrata. Vi sono diete supportate scientificamente e bravi nutrizionisti a cui rivolgersi per farsi consigliare.

Si dovrà ridurre l’apporto calorico evitando cibi grassi (grassi saturi) e zuccheri raffinati. Optare per alimenti ricchi di fibre, proteine magre come carni bianche e pesce, cibi proteici, frutta, verdura e fibre possono contribuire a far perdere peso e rassodare il corpo, tonificando l’addome.

Ricordate che saltare i pasti fa male e fa ingrassare, ma seguire una dieta bilanciata gioverà al corpo e alla salute.

Benefici del sonno e del recupero

Anche il sonno fa la sua parte. Infatti, il sonno e il recupero se adeguati riescono a svolgere un ruolo essenziale nel processo di rassodamento dei tessuti.

Durante il sonno ed il riposo il corpo si ripara e si rigenera e in questo processo son inclusi anche i tessuti. Quindi, ottenere un sonno di qualità e dedicare del tempo a delle sessioni di allenamento “dolci” può favorire la riparazione dei tessuti e dare risultati ottimali di rassodamento del corpo e dell’addome.

L’importanza della postura

Anche la postura che si tiene nell’arco della giornata, sia da seduti che in piedi può influenzare il tono dell’addome. Dunque, nel lungo periodo una postura corretta ed eretta, può contribuire a rassodare l’addome.

Come visto di tecniche pratiche semplici e modi non invasivi per rassodare la pancia e l’addome senza eseguire gli addominali, sono molteplici e tutti hanno una quantità di efficacia comprovata. Ora sta voi decidere cosa è più adatto alla vostre esigenze e cominciare a rendere il vostro addome più sodo e piacevole da mostrare.

Buon Lavoro 🙂