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venerdì, Ottobre 3, 2025
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Cane e cibi naturali utili per la sua salute

Cane e cibi naturali utili per la sua salute
Cane e cibi naturali utili per la sua salute

Il cane ha bisogno di cibi naturali da aggiungere alla sua dieta, e di utilizzare integratori specifici. Questo perché in natura, il cane, o meglio il lupo, si nutriva prevalentemente di carne.

La carne aggiunta alla sua dieta fornisce una grande quantità di sali minerari e aminoacidi essenziali nonché batteri e microrganismi sia buoni che cattivi.

Quelli cattivi, assunti un tempo con la carne cruda, veniva espulsi con facilità data la lunghezza (breve) del suo intestino. Ma come integrare la dieta del cane fornendogli tutte le sostanze di cui ha bisogno, i batteri buoni e i sali minerali che nessun cibo industriale riesce a fornirgli? Vediamolo insieme.

Cane e cibi naturali: cosa dare

Le crocchette sono tendenzialmente cibi ben bilanciati ma, sia il loro uso che l’aggiunta di cibo umido (carne in gelatina o altro) non riescono a sopperire alle reali esigenze nutritive del cane.

Per far si che si possa rispettare a pieno la sua natura e fornirgli aminoacidi, minerali come lo zinco, il ferro, ma anche altri nutrenti importanti per la loro salute è necessario integrare la loro alimentazione in modo appropriato.

I cibi confezionati per i cani subiscono un processo di lavorazione ad alte temperature motivo per cui finiscono per perdere alcune sostanza utili per la difesa immunitaria del cane e in special modo per la buona funzionalità intestinale. La permeabilità alterata e le difese immunitarie non adeguate favoriscono l’insorgenza di problemi di salute nel cane.

Carenze alimentari nel cane: sintomi

I sintomi principali di una carenza alimentare nel cane sono il leccarsi spesso le zampe, perdita eccessiva di pelo, pelo opaco, dermatiti e stanchezza e disturbi tiroidei. Altri sintomi possono aggiungersi in relazione anche ad alcune patologie sviluppatesi nel cane, magari proprio per carenze alimentari tra esse l’anemia del cane.

Cibi da integrare ed evitare

Tra i cibi da integrare per riequilibrare l’apporto vitaminico e minerale si collocano senza dubbio frutta e verdura, in particolar modo mele (eliminando i semi), carote, zucca, in piccole quantità anche pere e banane ma attenzione perché sono molto caloriche.

A livello proteico è utile anche dare al cane le uova sode. Utile dare al cane frattaglie, fegato e carne cruda. Consigliato come probiotico anche il lievito vegano di cui i cani sono golosi dal nome Nooch.

Cibi tossici per il cane

Da evitare alcuni cibi, in quanto tossici, cipolla ed aglio ma anche l’uva la cui assunzione può comportare gravi danni renali e cioccolato, un vero veleno per il cane. Pericoloso l’Avocado che contiene la tossina denominata Persina che può creargli danni ai polmoni. I cereali più indicati per il cane sono il riso e la Quinoa da evitare tutti gli altri e in particolare la soia, interferente endocrino, e il mais.

Da evitare anche il sale che è tossico per il cane 1 cucchiaino può causa avvelenamento che provoca febbre, vomito, tremori e convulsioni. Non ha caso, se un cane beve l’acqua del mare (che è, come ben si sa, molto salata) si intossica. Per questo motivo i cibi della nostra cucina non sono appropriati per la dieta del cane.

Anche il grano va dato con estrema moderazione. Noterete che alcune volte i cani mangiano l’erba e in particolar modo prediligono la Parietaria o erba muraiola, questa erba è infatti ricca di sali minerali ed utile alla salute di denti e articolazioni del cane, ma non solo. Molto spesso i cani con carenze nutrizionali iniziano ad avere problemi a denti e gengive già a partire dal terzo anno di vita.

Potrebbe interessarvi sapere in modo più dettagliato quale frutta e verdure può mangiare il cane: le 10 più amate.

Gli integratori per cani

Alcuni integratori per cani contengono i sali minerali e di principi necessari come gli aminoacidi, utili a ripristinare il giusto livello di queste sostanze nel cane. Possono essere aggiunti come probiotici in concomitanza con una dieta integrata, anche dai cibi vegetali e dal lievito Nooch.

In special modo cani anziani ma anche cani giovani, dovrebbero seguire con scrupolosità una dieta idonea e approfittare di integrazioni appropriate.

Quindi, concludendo, oltre ad utilizzare crocchette bilanciate e paté e bocconcini per la buona salute del cane è bene fornirgli l’apporto anche di cibi naturali, come farebbe la natura stessa, ed alcune integrazioni specifiche.

Come tenere allenata la mente in modo divertente: ecco qualche idea

Come tenere allenata la mente in modo divertente: ecco qualche idea
Come tenere allenata la mente in modo divertente: ecco qualche idea

Così come per i muscoli e gli altri organi del corpo, anche il cervello può funzionare meglio se costantemente allenato: ecco perché anche medici ed esperti consigliano da sempre di dedicare del tempo a esercizi in grado di tenere attivo l’organo che “dirige” l’intero organismo, favorendo concentrazione, attenzione e memoria. Farlo, peraltro, può essere molto divertente, come dimostrano gli esempi che abbiamo scelto di riportare in questo articolo.

Perché allenare il cervello?

Prima di osservare alcune opzioni per allenare la mente in modo leggero e divertente, può essere molto interessante comprendere perché farlo. I vantaggi legati al training mentale, infatti, sono davvero tanti e possono avere conseguenze positive anche nelle più comuni attività quotidiane.

La pratica costante degli esercizi mentali ha effetti sia nell’immediato che sul lungo termine, come dimostrano ormai numerose ricerche scientifiche in merito.

Allenando il cervello con attività stimolanti, per esempio, è possibile ottenere una rapida riduzione dei livelli di stress (qui trovi come misurare lo stress) accumulati durante il giorno e, dunque, allontanare le tensioni e rilassare l’intero organismo in pochi minuti; non solo, specifici esercizi possono essere di grande aiuto per migliorare memoria e concentrazione, essenziali non soltanto per chi studia o svolge lavori complessi, ma anche semplicemente per non dimenticare impegni, date e oggetti oppure per essere più centrati sugli obiettivi da raggiungere durante il giorno.

A tutti questi benefici vanno aggiunti poi i vantaggi legati alla prevenzione dell’invecchiamento cellulare del cervello e, dunque, di tante malattie che possono colpire quest’organo man mano che si va avanti con l’età. L’esercizio mentale è essenziale per allontanare il rischio di demenza senile o di Alzheimer e, anche in chi già soffre di alcune patologie, può essere utile per migliorare i risultati delle terapie mediche. Ma quali attività si possono svolgere per allenare il cervello, magari al tempo stesso divertendosi?

Migliorare la salute mentale con i giochi
Migliorare la salute mentale con i giochi

L’enigmistica per migliorare la salute mentale

Tra gli esercizi più efficaci, nonché divertenti, da fare per tenere allenata la propria mente vi sono senza dubbio quelli di enigmistica, un vasto gruppo di giochi che include, per esempio, cruciverba, sudoku, rebus e altri rompicapo.

Quelli che possono sembrare come semplici passatempi per chi ama lettere e numeri, in realtà sono dei veri e propri allenamenti in grado di attivare le varie aree del cervello e di impegnarlo in modo sano e proficuo. Come dimostrano gli studi scientifici in merito, per esempio, il cruciverba permette di attivare diversi neuroni alla ricerca delle giuste soluzioni, creando una situazione ottimale per stimolare tutte le funzioni cerebrali, come la memoria, la logica e la concentrazione.

Anche se svolti per pochi minuti al giorno, giochi come le parole crociate e gli anagrammi rappresentano una vera e propria forma di allenamento mentale, capace di farci ricaricare le batterie e di prevenire gravi patologie: esperimenti svolti in ambito medico hanno infatti evidenziato come l’avanzamento della malattia di Alzheimer sia molto più lento nei pazienti che hanno fatto lavorare il cervello rispetto a chi, al contrario, non ha svolto alcuna attività stimolante in tal senso.

Allenare il cervello con i giochi di memoria

Una buona memoria è sintomo di ottima salute cerebrale, dunque giocare con questa capacità significa non solo divertirsi – da soli o in compagnia – ma anche svolgere un serio allenamento mentale. Ecco perché i giochi di memoria vengono classificati tra i migliori passatempi per stimolare le funzioni del cervello e consigliati dagli stessi medici come un metodo per ottenere benefici di salute divertendosi.

Il tradizionale Memory è forse il gioco più conosciuto (tra i numerosi giochi di carte, qui ne trovi altri 12 da fare in famiglia), in questo senso e anche uno dei più semplici da spiegare: in pratica, un mazzo composto da coppie di carte viene mescolato e le stesse vengono poste sul tavolo a dorso coperto. Ogni giocatore deve girare due carte e cercare di formare le coppie; a ogni tentativo sbagliato le carte vengono nuovamente coperte e, attraverso uno sforzo di memoria, bisognerà ricordare in quale posizione si sono viste le varie immagini in modo da accoppiarle successivamente nel prosieguo del gioco.

Del Memory ne esistono infinite versioni, adatte alle varie fasce di età e ai diversi gusti personali, sia in formato cartaceo che nelle più moderne versioni digitali: quello che non cambia sono regole e benefici per la salute, dunque perché non cimentarsi?

Carte e giochi di casino: non solo un passatempo

Anche i giochi di carte e di casino possono rientrare negli svaghi per tenere allenata la mente. Tutti i giochi che appartengono a questa vasta categoria, infatti, non sono soltanto dei divertenti passatempi ma richiedono in alcuni casi importanti abilità mnemoniche, di concentrazione e di ragionamento, per poter gestire in maniera perfetta ogni fase della partita e non soccombere agli avversari.

I giochi di carte come il tradizionale burraco oppure il poker e il blackjack, solo per citare alcuni dei più praticati, vengono presi in considerazione come un ottimo modo per trascorrere il tempo in compagnia e socializzare, ma anche come una forma di training molto efficace a tutte le età.

Anche per questo motivo la ricerca di occasioni di gioco di questo genere è cresciuta sempre di più e si sono moltiplicate, negli anni, le opportunità per praticare questo tipo di svaghi anche online, su apposite piattaforme accessibili da PC e da dispositivi mobili.

I casino digitali, in particolare, hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione ludica, trasferendo sul web giochi di tipo tradizionale praticati di solito in spazi fisici e rendendoli più accessibili, pratici e facili.

Peraltro, non mancano occasioni per giocare al casino online in maniera gratuita, sfruttando per esempio i cosiddetti bonus di benvenuto senza deposito, che permettono di aprire un account e testare il servizio offerto dal portale senza dover effettuare un versamento iniziale.

Questa soluzione, che rappresenta una importante strategia di marketing per gli operatori del settore, si rivela molto valida anche per gli stessi utenti, che possono così accedere al servizio e valutarne la quantità nel modo più diretto, ossia prendendo parte al gioco.

Esercizi di brain training, un metodo di allenamento riconosciuto

Un ultimo sguardo va dato ai cosiddetti esercizi di “brain training”: sotto questa dicitura va tutta una serie di rompicapo e giochi di logica utilizzati proprio per allenare il cervello e potenziare le diverse capacità cognitive presenti nelle varie aree dell’organo.

Memoria, creatività, attenzione, capacità linguistiche, queste e altre abilità vengono stimolate secondo un metodo ben preciso che ha lo scopo di attivare le connessioni neuronali e migliorarle nel tempo, con tutti i benefici che abbiamo già descritto in precedenza.

Al brain training sono dedicati diversi libri disponibili anche presso i principali rivenditori fisici e online, ma anche in una serie di videogame creati da Nintendo che seguono le teorie del dott. Kawashima e ripropongono in chiave più tecnologica e maneggevole tutti gli esercizi previsti dal metodo di allenamento mentale più famoso al mondo.

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti
Gatto, Come evitare i conflitti e le liti

Il gatto è un felino dolcissimo che si affeziona molto ai proprietari e al suo ambiente, ma talvolta, può incorrere in problematiche conflittuali e liti.

I proprietari di un gatto dovrebbero fare il possibile per prevenire l’insorgenza di potenziali problemi nelle situazioni quotidiane. Questo atteggiamento preventivo gioverà sia al gatto che a voi.

Infatti, con un po’ di attenzione e prevenzione è possibili evitare conflitti ed aiutare il micio prima che i problemi possano peggiorare. Me vediamo quali sono le cause di conflitti e liti nel gatto.

Gatto, conflitti e liti: 7 situazioni ad alto rischio

In alcune circostanze specifiche, il rischio di sviluppare problemi comportamentali nel gatto, è più alto. Per evitare i conflitti e le liti nel gatto si devono, per prima cosa, prevedere e prevenire quelle che sono le 7 situazioni ad alto rischio che descriviamo in questo elenco:

  1. Case in cui vivono molti gatti.
  2. Stili di vita che si svolgono esclusivamente al chiuso.
  3. Gatti che vivono in aree che presentano una folta popolazione felina.
  4. Gatti poco socievoli che provengono da salvataggi particolari e situazioni pericolose.
  5. Animali timidi e paurosi.
  6. Lavori di manutenzione o arredamento in casa, inclusi i traslochi.
  7. Lutti: la perdita di un animale o di una persona a cui il gatto era molto legato.

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti?

Come visto dall’elenco delle 7 situazioni a rischio per il gatto si evince che le cause che possono dar vita a situazioni conflittuali e liti sono molteplici: cosa fare in queste situazioni?

Intanto dimostrarsi sensibili alle esigenze del nostro gatto è già un ottimo punto di partenza. Prima di portare a casa un micio si deve essere sicuri di poter garantire ed offrire al gatto tutto ciò di cui necessita, incluso spazio e tempo per lui. Molto sarà influenzato anche da eventuali problematiche già presenti e dall’età del gatto, se giovane, di media età o gatto anziano.

Come andare incontro alle esigenze del gatto

Per partire con il piede giusto, quando si decide di prendere un gattino o gatto adulto, qualsiasi sia la razza e l’età, si devono prendere misure specifiche, considerare vari aspetti e preparare un rifugio che accolga il gatto.

  1. Per andare incontro a tutte le esigenze del felino si deve preparare con cura l’ambiente destinato ad accoglierlo, sia quello interno che, eventualmente, quello esterno.
  2. Si dovranno adottare strategie utili per poter affrontare, senza problemi, gli eventi quotidiani, in quanto il gatto è un animale fortemente abitudinario. Andranno previsti anche i fatti meno frequenti che potrebbero essere per lui fonte di stress.
  3. Infine, si deve imparare a tollerare quelli che sono i suoi comportamenti naturali anche se risultano fastidiosi, che vedremo di seguito.

Comportamenti sgraditi del gatto

Qualora il gatto tanto atteso inizi comportarsi in un modo a voi sgradito o inaccettabile, anziché arrabbiarvi o indispettirvi con lui, dovrete cercare di individuare quali sono i fattori stressanti che possono indurlo a comportarsi in questo modo.

Spesso, la causa è molto semplice da individuare ed è risolvibile. Altre volte, sorge la necessità di rivolgersi ad un professionista. Un gatto non sterilizzato, specie se maschio, sarà un gatto non calmo che tenderà a fare danni, orinare in giro e litigare con gli altri gatti per la difesa del territorio.

Gatto, conflitti, liti e cause mediche

Alcune malattie possono cambiare profondamente il comportamento del gatto. In molti casi però esiste un binomio di cause: comportamentale e medica unite insieme, sono responsabili dei suoi disagi che danno vita a problematiche comportamentali, danni e distruzione o liti con altri gatti.

Si rende dunque importante ed essenziali controllare sempre le sue condizioni di salute sin dal primo momento in cui si riscontro questi disturbi. Il veterinario sarà sicuramente in grado di offrirvi i consigli più giusti, in tal senso.

Ricordate che il gatto per evitare i conflitti e le liti, deve essere sano, sterilizzato, e vivere in un ambiente tranquillo, senza alterare le sue abitudini, e soprattutto senza dover subire situazioni che gli causino stress.

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La gelosia patologica, un’insicurezza che nuoce al rapporto

gelosia patologica
La gelosia, un'insicurezza che nuoce al rapporto

La gelosia patologica, nasce da una profonda insicurezza interiore dalla pura di perdere l’altro o di non essere all’altezza delle aspettative. La gelosia, se presente in piccola percentuale, può anche ravvivare il rapporto contribuendo a far sentire il partner al centro dei nostri pensieri.

Ma, al di la di queste piccole note di colore, la gelosia, insieme all’essere possessivi e paranoici verso il proprio partner, esprime un profondo disagio, un’immaturità di fondo, dei forti retaggi culturali, che alla lunga, danneggiano il rapporto di coppia. La gelosia, è un’insicurezza che nuoce al rapporto e che va analizzata ed affrontata. Come affrontare un partner geloso?

La gelosia come capire quando è patologica

Affrontare un partner geloso non è semplice. Quando questo sentimento, forte e radicato, influisce sulla propria vita, ci si sente bloccati, insicuri, incapaci di reagire e capire. Ci si chiede “in cosa si sbaglia”. Ma in realtà, spesso, non si sbaglia proprio nulla.

Nei rapporti di coppia, capita spesso che uno dei due partner, o talvolta entrambi, nutrano una gelosia contenuta. In tal caso, non esiste nulla di patologico.

Patologia del rapporto di coppia

Si parla di “patologia del rapporto” e gelosia patologica quando questo sentimento, se così si può chiamare, inficia sulla libertà e sulla sicurezza dell’altro.

Per fare un esempio: se in ogni persona che avvicina il nostro partner, se in ogni gesto, pensiero, rapporto di amicizia presente (anche tra persone dello stesso sesso), si riesce a vedere qualcosa di sospetto, allora si parla, senza ombra di dubbio, di gelosia patologica.

Un rapporto si può reggere sulla gelosia?

No! Quando un rapporto è sovraccaricato da sfiducia e gelosia patologica, non può funzionare. Se portato avanti, può sfociare in una forma morbosa che rende il soggetto geloso, possessivo ed ossessivo. Un rapporto malato, che lentamente sgretola la libertà e la sicurezza dell’altro.

La persona gelosa in maniera ossessiva e morbosa, attribuisce mille e più colpe al suo partner: troppa espansività, abiti inadeguati, scelta di persone sbagliate, e così via. Le motivazione per colpevolizzare il compagno o la compagna, sono infinite, ma prive di fondamento.

Epilogo di una rapporto con gelosia morbosa

Cosa accade quando si è troppo gelosi? Accade che l’altro, in principio cercherà di assecondare il geloso patologico, cercherà di spiegare la sua buona fede, limiterà le sue uscite, le telefonate con gli amici, la confidenzialità sui social, senza però riuscire a risolvere il problema. Questo perché la gelosia morbosa è patologia e, come tale, va trattata e curata.

Gelosia e paranoia

Una persona profondamente gelosa è spesso una persona insicura che non ha un proprio equilibrio interiore. Spesso si tratta anche di un soggetto psicotico e paranoico, in virtù di ciò è in grado di vedere il male ovunque, di colpevolizzando il proprio partner fino a sfociare, talvolta, in vere e proprie tragedia. Come purtroppo leggiamo spesso sui giornali.

Gelosia sentimento innato? Gelosia tra fratelli e cugini

Fondamentalmente la gelosia è un sentimento innato, e contenuto. Si sviluppa in modo morboso, quando si teme di essere privati dell’amore e delle attenzioni da parte di qualcuno per noi molto importante.

Ne sono testimonianza le gelosie tra fratelli e cugini che anche in questo caso possono sfociare in situazioni patologiche e drammi familiari. Anche di questa tipologia di gelosia e di drammi familiari che sfociano in tragedie ne sono pieni TV e rotocalchi.

Sara Scazzi ne è un’esempio, uccisa dalla cugina, così come la morte del piccolo Samuele di cui è stata accusata la madre (Franzoni) ma di cui molti sussurrano la colpevolezza del fratellino più grande. Stesso discorso vale per la strage operata dalla minorenne Erika (e il fidanzato Omar) che coinvolse la madre e il fratellino.

La persona con gelosia patologia va allontanata?

Il primo tentativo che si può fare, è quello di indurre il partner a prendere consapevolezza che il problema non siamo noi o i nostri comportamenti, ma la sua eccessiva gelosia ossessiva che nasce da un suo stato mentale non sano e appropriato.

Rapporti pregressi in cui si è verificato un tradimento, insicurezze radicate, o magari retaggi culturali, possono generare una gelosia morbosa e patologica.

Qualora la persona gelosa in maniera morbosa è disposta a seguire un percorso psicologico e psicoterapeutico che possa aiutarla e vedere, con maggior chiarezza, in se stesso e nei suoi comportamenti repressivi e compulsivi, allora il rapporto di coppia avrà qualche speranza di sopravvivere; in caso contrario, la persona con gelosia patologica va allontanata dalla propria vita perché non sarà in grado di vivere la coppia in maniera sana, ne tantomeno, di rendere felice il proprio partner.

Una vita da reclusi piena di privazioni, è bene sapere che non rassicurerà mai il geloso patologico, perché proprio in virtù del fatto, che si tratta di una patologia, troverà sempre e comunque, spunti per dubitare del proprio partner, anche quando non vi sono motivi in tal senso.

La gelosia patologica, è un’insicurezza che nuoce al rapporto in maniera profonda, destabilizza la coppia, e rende infelici. A lungo andare crea nel soggetto che la subisce, fragilità, sensi di colpa, ansie immotivate e fobie, incapacità di reagire per paura di contrariare il partner o di subire violenze, oltre che psicologiche, anche fisiche. La gelosia morbosa è pericolosa e va allontanata. Sempre!

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Lampada da tavolo: guida alla scelta del modello giusto

Lampada da tavolo
Lampada da tavolo

La scelta di una lampada da tavolo dipende dall’uso che di questo oggetto intendiamo fare: abbiamo bisogno di una lampada da scrivania per studiare o lavorare? Desideriamo acquistare un elemento con cui arredare gli ambienti della nostra casa?

Necessitiamo di un oggetto che coniughi funzionalità ed estetica per la nostra attività, come bar o ristorante? In tutti questi casi la soluzione è offerta da Trade Shop Italia, il grande contenitore online di accessori, elementi d’arredo e oggetti funzionali per ogni evenienza. Scopriamo come scegliere una perfetta lampada da tavolo adatta alle nostre esigenze sia funzionali che estetiche!

Tipi di lampada da tavolo: con filo, ricarica USB, orientabile o classica?

Prima di tutto è bene conoscere le caratteristiche che distinguono le varie tipologie di lampade da tavolo. La lampada da tavolo da appoggio è pensata per essere sistemata direttamente sulla base a cui abbiamo pensato di destinarla: c’è bisogno di un determinato spazio sia per la lampada che per il filo associato. Le tre tipologie dilampada più cmuni sono;

  1. Lampada da tavolo a vite con morsetto o pinza
  2. Lampada da tavolo USB
  3. Lampada da tavolo con braccio articolato
  • La lampada da tavolo con pinza o morsetto a vite è pensata per essere agganciata sul bordo del piano di lavoro: occupa uno spazio ridotto, corrispondente a quello del relativo aggancio, e può essere facilmente spostata in una differente posizione sulla stessa scrivania o tavolo.
  • La lampada da tavolo USB possiede un collegamento che permette la ricarica diretta con qualsiasi dispositivo. È facilmente posizionabile in qualsiasi luogo, soprattutto tavolini di ristoranti e bar e spesso funge da postazione caricabatterie, presentando la possibilità di collegare il proprio smartphone per una veloce ricarica.
  • La lampada da tavolo con braccio articolato e testa orientabile è un oggetto flessibile che consente di orientare l’illuminazione a seconda della necessità: si può direzionare la luce direttamente sul punto richiesto per lavori di precisione o letture serali.

L’illuminazione perfetta per ogni ambiente: come scegliere tra luce calda o fredda

Veniamo poi al tipo di illuminazione: una lampada da tavolo deve garantire generalmente un’illuminazione piuttosto diffusa e quindi illuminare in modo abbastanza uniforme l’area circostante.

A seconda dell’utilizzo, poi, possiamo scegliere se optare per una luce naturale, molto consigliata negli ambienti in cui è necessario mantenere una certa concentrazione, o per una luce calda, pensata per creare un’atmosfera più intima e accogliente. Va considerato che lampade e lampadari sono accessori per arredare ma che devono rispondere anche a requisiti di funzionalità specifici.

Lampada da comodino

Generalmente per una lampada da comodino l’illuminazione deve essere soffusa, mirata a rischiarare l’ambiente per la lettura che precede il riposo. In linea di massima le sue dimensioni devono essere contenute o comunque proporzionate al comodino o al mobile che le dovrà accogliere. In genere, per la camera da letto le lampade da comodino si acquistano in coppia.

lampada shabby
Lampada shabby

Lampada da scrivania

Per una lampada da scrivania la luce è più forte, orientabile, ma adatta alla concentrazione e che, quindi, non stanca gli occhi. Le dimensioni della scrivania possono incidere sulla scelta del modello di lampada.

Tampa da tavolo da salotto

La lampada da tavolo per salotto o destinata ad un ambiente di relax e chiacchiere, invece, è calda e piacevole. Per quanto riguarda lo stile tutto dipende dai gusti personali e dal tipo di arredamento che caratterizza il luogo in cui inserire la lampada da tavolo. Le lampade in stile industrial si adattano ad ambienti moderni e dall’impronta urban con accessori tecnologici, mentre le lampade dall’estetica tradizionale trovano posto in un ambiente classico e più neutro.

Le lampade da tavolo sono caratterizzate da design che spaziano dal semplice ed essenziale all’elaborato e prezioso: un ampio ventaglio di possibilità che comprende davvero tutte le opzioni per decorare con cura ogni angolo della propria casa o attività.

Lampada da tavolo e design: il cambio colore luce

Negli ultimi tempi la scelta ricade maggiormente su lampade da tavolo che permettono l’accensione e lo spegnimento grazie ad un semplice tocco: attraverso il medesimo gesto è anche possibile cambiare il colore della luce, con una scelta tra diverse sfumature cromatiche che comprendono le tonalità più tenui e classiche, ma anche i colori più intensi.

Questa tipologia di lampada da tavolo è particolarmente indicata per attività come bar e ristoranti perché non necessita di fili, si alimenta a batterie o con carica usb ed è possibile selezionare di volta in volta la tonalità desiderata che si abbini all’occasione o allo stile del locale.

Per la scelta della migliore lampada da tavolo che risponda perfettamente alle tue esigenze affidati a Trade Shop e resta sempre aggiornato sulle ultime novità in fatto di illuminazione ed elementi di arredo!

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Imparare a vestirsi, come partecipare a Ma Come Ti Vesti?

Come partecipare a Ma Come Ti Vesti?
Imparare a vestirsi, come partecipare a Ma Come Ti Vesti?

Un programma per imparare a vestirsi? Parliamo spesso di moda, collezioni e tendenze in questo sito, come di outfit, scelte stilistiche e stili di moda.

Abbiamo fornito consigli e tanti modi utili per individuare il proprio stile e avere buon gusto, questo perché se moda e tendenze fanno la loro parte, la scelta stilistica di ognuno di noi, deve tener conto anche di altri fattori: la fisicità in primo luogo.

E’ importante dunque, individuare per ogni persona i capi e gli accessori idonei a creare un outfit che possa valorizzarla. Come fare? Se siete un caso disperato o qualche vostro amico, parente, conoscente lo è, potreste convincerlo (o farlo a sua insaputa) a partecipare al programma su Real Time Ma Come Ti Vesti” dove le scelte stilistiche saranno sicuramente più azzeccate. Come partecipare a Ma Come Ti Vesti? Vediamolo insieme.

Real Time e “Ma come ti Vesti?” come partecipare

Avete consigliato il vostro amico a migliorare il proprio outfit? Qui qualche consiglio (come migliorare il proprio outfit: glow up in 5 mosse); non ci siete riusciti? Provate un’altra strada, quella dei Reality di moda!

Su Real Time si trovano tutte le informazioni per poter partecipare al programma, sia che si tratti di voi che di un vostro amico, conoscente o parente, l’iter da seguire è sempre il medesimo.

Per iscriversi al casting di Ma Come Ti Vesti? si dovrà accedere al portale Real Time dove è presente una sezione apposita denominata CASTING. Vi comparirà un modulo che andrà riempito con i dati anagrafici e in seguito verrete ricontattati.

Ma Come Ti Vesti? Partecipa andando sul sito Magnolia

In alternativa potrete fare richiesta di partecipazione a Ma Come Ti Vesti? andando sul sito magnoliatv.it il sito ufficiale di produzione del programma.
Per partecipare a Ma Come Ti Vesti, è necessario fornire anche tutta una serie di informazioni e materiali.

  • Foto non superiore a 5 mb
  • Mail e numero di telefono
  • Dati anagrafici
  • La persona che vorreste far partecipare a Ma Come Ti Vesti
  • La descrizione che ti fa dire Ma Come Ti Vesti
  • Il vostro pensiero circa i cambiamenti di vita in positivo che potrebbero verificarsi nel variare lo stile di vestire di questa persona.
  • 1 video mx 80 mb durata massima 1 minuto in formato mov, mp4

Altre informazioni su come partecipare a Ma Come Ti Vesti?, le potrete avere scrivendo una mail alla società di produzione: macometivesti@magnoliatv.it od anche telefonando al seguente numero di telefono 02/87381482

I Reality più seguiti e apprezzati

Ci sono tantissimi Reality super apprezzati alcuni poi sono diventati dei must e sono davvero molto seguiti. I 5 reality più popolari in assoluto li trovi in questo articolo: Reality show e talent: i 5 più polari in Italia.

Ovviamente di anno in anno, queste classifiche dei reality o dei talent più apprezzati si modificano leggermente e, alle volte, nascono anche nuovi show che vanno a minare la stabilità di programmi ormai consolidati.

Tra i reality consolidati e molto apprezzati dal pubblico vi è anche “L’isola dei famosi” con le sue partecipazioni annuali e i suoi incidenti di percorso, come quello che ha avuto Gilles Rocca che, a conclusione della sua partecipazione al reality, è tornato a casa in condizioni fisiche precarie con un peso forma di molto inferiore alla media.

Innegabilmente un posto sul podio spetta a molti Reality e talent di cucina in onda su Sky ma anche su Real time e TV. Forse perché la cucina è un tema molto seguito in Italia, anche in virtù della tradizione millenaria, in termini di cucina e buon gusto tipica di questo paese.

Non da meno però la moda italiana che ha da sempre, un grande successo nel mondo ed in Italia. Ecco perché un reality di moda riceve, dunque, un sacco di consensi.

Imparare a vestirsi, come partecipare a Ma Come Ti Vesti? E i risultati

Se non sapete come vestirvi in modo appropriato, o conoscete qualcuno che avrebbe bisogno di consigli per imparare a vestirsi, la soluzione è sapere come partecipare a Ma Come Ti Vesti? Provare ad iscrivere il vostro amico al Reality su Real Time sperando di riuscire a far operare un restyling completo, operato dai conduttori del programma Ma Come Ti Vesti, Enzo Miccio e Carla Gozzi.

Saranno infatti Enzo e Carla a guidare il concorrente per mano, dal taglio dei capelli ai colori da usare e ai capi del guardaroba da gettare nella spazzatura. Successivamente forniranno al concorrente un gruzzolo per poter operare gli acquisti e creare gli outfit del caso, consigliandolo e guidandolo nelle scelte, mettendo in risalto gli errori e chiarendo tutti i dubbi.

In genere, i partecipanti delle precedenti edizioni del reality, sono stati prevalentemente di sesso femminile con un’età compresa tra i 25 e i 55 anni, ma vi sono stati anche partecipanti uomini che hanno preso parte ad alcune puntate.

Il Reality Ma Come Ti Vesti ha rappresentato e rappresenta un modo simpatico per trovare il proprio stile di moda ed imparare a vestirsi bene e con gusto.

Guardare le vecchie puntate può risultare di grande utilità perché tra gli errori commessi dai concorrenti sicuramente ne troverete alcuni che vi appartengono. L’ultima stagione è andata in onda a Giugno 2021, e siamo in attea della prossima stagione 2022.

Mirto pianta dalle bacche nere coltivazione e utilizzo Myrtus Communis

Mirto pianta dalle bacche nere
Mirto pianta dalle bacche nere

Il mirto è una pianta dalle bacche nere utilizzate per la preparazione del famose mirto di Sardegna. Il mirto o Myrtus communis  è una pianta aromatica genere Myrtus appartenente alla famiglia Myrtaceae. Pianta tipica della macchia mediterranea, diffusa su tutte le coste tra Turchia, Spagna e in Italia.

Il mirto non è il mirtillo, le zone fitoclimatiche di appartenenza delle due specie sono diverse: il mirto cresce nei litorali battuti; il mirtillo cresce nelle zone montane. Vediamo le caratteristiche del Mirto, come coltivarlo, e cosa preparare con le sue bacche viola nere oltre al rinomato liquore di Mirto.

Mirto pianta dalle bacche nere

Il mirto è un arbusto sempreverde molto ramificato tipico, come visto, della macchia mediterranea. Alcune specie superano i 4 metri ma, se allevato in vaso, non supera il metro di altezza. Ci sono in natura vari tipi di mirto, infatti, ne esistono ben cento specie diverse, tra esse, le più note sono Myrtus Communis specie variegata, il Myrtus Bullata, ed infine, il Myrtus Luma.

Il Myrtus Communis variegata è quella con maggior sviluppo, e possiede un fusto che può raggiungere i quattro metri e mezzo di altezza.

Il mirto possiede piccole foglie di colore verde intenso con apice appuntito che se schiacciate emanano un odore caratteristico, I frutti sono le tipiche bacche di mirto, bacche commestibili come altre bacche note.

I fiori di mirto che successivamente danno vita ai frutti (e bacche nere appunto), sono precedute da una fioritura. I fiori sono piccoli, solitari e profumati formati da 5 petali e larghi circa 2 centimetri. La fioritura del mirto si verifica da Giugno ad Agosto.

Mirto pianta dalle bacche nere coltivazione e utilizzo Myrtus Communis: coltivazione

La coltivazione del mirto richiede molta luce. Il mirto necessita di luce diretta per diverse ore al giorno. Se tenuta in casa esporla ad una finestra a sud. Durante l’inverno, invece, preferisce un periodo di riposo a 8-10 gradi non ama ambienti con aria secca e calda. Se l’aria è troppo asciutta la pianta perderà le sue foglie.

Come e quando piantare il mirto in giardino?

Un buon momento per trapiantare il mirto è, come per molte specie botaniche,  la primavera. Si può procedere al suo impianto anche all’inizio dell’autunno, nei mesi di settembre ottobre. Meglio evitare i trapianti nei periodi troppo freddi o troppo caldi, in quanto il clima potrebbe mettere in difficoltà l’arbusto di mirto.

In che periodo si pota la pianta del mirto?

Il mirto va potato nel periodo primaverile o a fine inverno. Per ottenere una buona potatura, ci si regola in base alla zona climatica di appartenenza, in relazione alle gemme che iniziano a gonfiarsi. Poco prima che spuntino le foglie di mirto si dovrebbe procedere alla potatura e, per favorire la seconda fioritura, è consigliabile rimuovere eventuali fiori sfioriti di fine estate. Cimare la pianta favorendo un portamento a cespuglio.

Come innaffiare il mirto

E’ necessario irrigare il mirto in modo regolare dalla primavera fino a settembre. Tra un innaffiatura e l’altra attendere che il terriccio asciughi. Predilige acqua non calcarea. Concimare 1 volta al mese nel periodo che va dalla primavera fino a fine estate. In alcuni casi si può assistere a problematiche della pianta come foglie gialle o secche. La terra ottimale è una miscela al 50 % di terriccio organico e torba insieme a sabbia. Il rinvaso del mirto va effettuato in primavera.

Come riprodurre il mirto

Questa specie botanica può venire riprodotta per talea, procedendo come segue:

  1. Tagliare un ramo semi-maturo un po’ verde che sia senza fiori.
  2. Mettere il ramo di mirto per alcuni giorni in un contenitore pieno d’acqua attendendo lo spuntare delle prime radici.
  3. Trasferire la talea con le piccole radici in un substrato leggero composto dal 50% di terreno leggermente acido e sabbia e dal 50% di sabbia. Altre informazioni sulle tale le trovate in questo articolo: “Piante talee e propagazione“.
  4. Si possono ottenere talee di mirto anche piantando i rametti di mirto in una miscela di torba e sabbia e avvolgendo il vaso con un sacchetto di plastica. La radicazione avviene in circa 2 mesi.

Mirto seccume e malattie

Si tratta di una pianta tendenzialmente resistente ma soffre l’aria secca delle case e le irrigazioni eccessive. Non ama terreni calcarei in quanto è una pianta acidofila.

Il mirto si secca?

Questo fenomeno può accadere se la pianta è posta in ambienti dove l’aria è calda e secca. Il mirto ama l’aria fresca in quanto durante il periodo vegetativo tende a rinforzare lo sviluppo. Nel periodo estivo le piante di mirto devono essere collocate all’aperto in posizione soleggiata.

Mirto e foglie gialle?

In genere le foglie del mirto ingialliscono per eccesso di acqua o per carenza di ferro “clorosi ferrica”. Anche la carenza d’acqua se accompagnata da seccume delle foglie potrebbe far pensare ad una  carenza di concime, specie se l’ingiallimento lascia le nervature delle foglie di color verde.

Quanto costa una pianta di mirto?

Il prezzo di una pianta di mirto è variabile: la si reperisce introno ai 10 – 15 euro (30centimetri circa vedi foto in alto) o più, in base alle dimensioni della pianta. Si trovano anche bonsai di mirto ben strutturate ad un costo che parte dai 50 – 60 euro.

Mirto pianta dalle bacche nere coltivazione e utilizzo: liquore di mirto ricetta

Le bacche di mirto sono ottime per preparare il noto liquore, ma al tempo stesso si possono utilizzare anche in cucina per preparare risotti e arrosti. Sempre con le bacche di mirto si preparano ottime confetture e spuntini da mangiare, ad esempio, con lo yogurt.

Il mirto è il liquore tradizionale sardo. La sua preparazione è molto diffusa anche in virtù della diffusione sul territorio di piante di mirto e del grande quantitativo di bacche nere.

Ingredienti mirto

Bacche di mirto

La ricetta del mirto prevede l’utilizzo di:

  • 600 gr di bacche di mirto,
  • 600 grammi di zucchero
  • 1 litro di acqua
  • 1 litro di alcool puro a 90°

Preparazione mirto

In un contenitore mettete le bacche insieme all’alcool. Lasciate riposare in un luogo fresco e buio per circa 40 giorni. Durante questi 40 giorni il contenitore andrà agitato di tanto in tanto.

Filtrate il liquore eliminando le bacche di mirto ed i residui, e strizzate le bacche con un canovaccio (o simili). Preparate lo sciroppo facendo bollire lo zucchero disciolto in acqua portata a bollore, ottenendo lo sciroppo che farete raffreddare per poi miscelarlo col l’alcool al mirto.

Filtrate nuovamente tutto e versate nelle bottiglie il liquore che lascerete riposare alcuni giorni. Il liquore al mirto è pronto per essere gustato. Ottimo come digestivo.

Ingombro letto e armadio cosa considerare in camera e cameretta

Ingombro letto e armadio cosa considerare in camera e cameretta
Ingombro letto e armadio cosa considerare in camera e cameretta

Alle volte allestire una camera da letto o una cameretta può creare dubbi e generare errori. L’ingombro del letto e dell’armadio vanno considerati sempre prima di procedere a qualsiasi acquisto, questo per evitare errori di valutazione e trovarci con l’armadio che non si apre, o il letto troppo attaccato alle pareti, alle finestre, o all’armadio stesso.

Per questo motivo, l’ingombro letto e armadio sono i primi due fattori da considerare nell’allestimento della camera da letto, ma anche di una cameretta. Ma quali sono le misure del letto e quali quelle degli armadi? Vediamolo insieme

Ingombro letto e armadio: le misure

Partiamo dal presupposto che ci sono letti fuori misura e letti piccoli per i bambini che possono essere modificati ed allungati nel tempo, ma noi, in questa guida, considereremo delle misure standard sia per il letto matrimoniale che quello singolo della cameretta. Poi, se decidete di acquistare un letto fuori misura o un lettino più piccolo rispetto a quelli dalle misure standard, allora dovrete rivedere misure e spazi.

Misure letto matrimoniale standard

Le misure dei letti variano anche da paese a paese, infatti in Francia, come in altre paesi esteri, i letti matrimoniali sono più grandi. Esistono anche i letti matrimoniali ridotti i così detti a una piazza e mezza, ma generalmente si usano nelle camerette o nei divano letto. Un letto matrimoniale standard misura 160X 190.

Le aziende produttrici, sia di reti e materassi che di letti, propongono anche misure diverse leggermente superiori di 160×200. Per cui, in fase di acquisto, ricordatevi di accertarvi quali siano le misure effettive considerando anche la testiera e la pediera del letto che, in alcuni casi possono aumentare l’ingombro anche di molti centimetri.

Anche i letti contenitori (che in genere hanno una base intorno morbida ed imbottita o di legno) possono misurare qualche centimetro in più che dovrete considerare. Anche se, generalmente, si rientra nei 2 metri di lunghezza e nei 160 – 165 – 170 centimetri di larghezza. Operate la scelta d’acquisto letto, in relazione allo spazio disponibile nella vostra camera da letto.

Misure letto singolo e una piazza e mezza

I letti singoli, come i matrimoniali, possono avere delle misure che variano in relazione alla scelta del modello. Letti singoli standard misura 80×190, ma possiamo trovare anche letti da 195 fino a due metri di lunghezza. I letti singoli large, invece hanno misure superiori di 90×190, 195 o 200 cm.

Quindi le misure del letto di una cameretta possono variare, anche in questo caso, in relazione al modello che si sceglie di acquistare. Considerate, anche in questo caso, eventuali modelli di testiera e pediera ed il loro relativo ingombro che va oltre la misura della rete.

Per quanto riguarda i letti ad una piazza e mezza, quest’ultimi hanno una lunghezza media che equivale ai letti singoli e matrimoniali ossia di 190 centimetri fino ai due metri. Per quanto riguarda le misure in larghezza dei letti a una piazza e mezza lo standard è di 120 cm, ma si possono trovare anche letti leggermente più larghi o più stretti.

In alternativa al letto ad una piazza e mezza per camere da letto piccole, è consigliabile optare per letti a ribalta e a scomparsa che offrono una superficie più comoda per dormire.

Misure letto singolo
Misure letto singolo

Ingombro armadio

Gli armadi presenti in commercio sono forniti in tutte le misure sia in termini di altezza che di larghezza. Troviamo armadi a due ante, 3 ante, quattro fino a 6 ante ed oltre. Di seguito trovate un articolo sugli armadi: armadi: tipologie e dimensioni in commercio, molto dettagliato.

La larghezza standard di un normale armadio da camera da letto, sia esso ad ante a battente o scorrevoli è di circa 60 cm, armadi meno profondi, li troviamo nelle camerette dei bambini. Nella scelta dell’armadio andrà considerato lo spazio necessario per aprire un anta che è di 45 centimetri più o meno 30 cm per il passaggio.

La soluzione ideale è quella che vede almeno 50 – 60 centimetri per il passaggio ad anta aperta. Nel caso di una camera da letto molto piccola da arredare, in cui il passaggio ad anta aperta sia difficoltoso, è consigliabile optare per un armadio ad ante scorrevoli che permette di risparmiare spazio.

Nelle camere e camerette davvero piccole, la soluzione può venire dalla scelta di un armadio a ponte che consente di inserire il letto sotto alle mezze ante alte dell’armadio (o viceversa nel caso di una cameretta con letto a soppalco e armadio o scrivania sottostante). L’ingombro in lunghezza di una letto con armadio a ponte è di circa 2,50, 2,60 metri il che lascia uno spazio di passaggio di 50 centimetri, ad esempio, in una camera o cameretta lunga 3 metri.

Camera da letto a ponte
Camera da letto a ponte

Abbiamo visto come si può valutare l’ingombro letto e armadio e cosa considerare in camera e cameretta per una soluzione d’arredo ottimale.