389972978
lunedì, Luglio 21, 2025
Home Blog Page 164

Bologna cosa vedere e fare in due giorni

Bologna dall'alto
Bologna cosa vedere e fare in due giorni

Bologna, è raggiungibile in aereo, treno, o magari attraverso un bel viaggio organizzato in pulman o nel caso più comune, in automobile. Nella bella stagione si può anche pensare, se si è appassionati di bike di visitare l’Emilia Romagna in bici e raggiungere Bologna con questo mezzo ecologico a due ruote.

Ma, qualunque sia il mezzo di locomozione adottato, vediamo cosa vedere e fare a Bologna in due giorni di permanenza, che diciamocelo, non sono moltissimi, ma possono anche bastare ad assaporare le bellezze di questa città.

Bologna
Bologna

Bologna cosa vedere: le bellezze da non perdere

Bologna è un capoluogo molto bello d’Italia una cittadina abbastanza piccola da poter essere visitata in due giorni senza grandi problemi, ne stress da viaggio. Bologna ha radici storiche molto antiche, racchiuse tra le sue mura e il so passato.

La città della Musica così dichiarata dall’Unesco nel 2006 è anche Capitale Europea della Cultura del 2000 è una delle mete turistiche italiane tra le più apprezzate degli ultimi anni. Ma vediamo quali sono i luoghi da visitare se si organizza un viaggio a Bologna partendo dalla piazza principale: Piazza Maggiore.

  1. Fontana di Nettuno e piazza Maggiore
  2. Biblioteca Sala Borsa
  3. Basilica di San Petronio

Piazza maggiore la fontana di Nettuno e la Basilica di San Petronio

A Bologna il primo luogo da visitare è sicuramente la Piazza principale: a Piazza Maggiore avrete la possibilità di visitare diverse strutture interessanti in quanto la piazza ospita oltre alla Fontana di Nettuno, una delle più visitate a Bologna dai turisti, per la sua bellezza ed unicità.

Nella piazza si trova anche la basilica di San Petronio la quinta basilica più grande al mondo, in stile gotico originata nel 1390. Oltre alla Basilica, vi sono altre chiese importanti da visitare a Bologna ma in Piazza Santo Stefano si trova il famoso complesso delle 7 chiese, dalla Basilica omonima (di Santo Stefano) alla Basilica del Sepolcro la chiesa di Martyrium, la Chiesa di San Vitale e S. Agricola, la Chiesa del Crocifisso, il Cortile di Pilato ed il Chiostro Medioevale insieme al Museo di Santo Stefano.

Ma sempre nella piazza Maggiore di Bologna si trova anche il Palazzo Comunale con la Biblioteca Sala Borsa fornitissima nella quale si trovano anche diversi reperti archeologici di varie civiltà antiche.

Le due torri di Bologna: Torre degli Asinelli e Torre Garisenda

Chi non ha sentito parlare della Torre degli Asinelli di Bologna? In effetti, è innegabile che le due torri bolognesi sono una vera attrazione turistica. Collocate nel punto di ingresso di quella che fu la vecchia via Emilia. Le torri sono realizzate in muratura e svolgevano funzioni militari di osservatorio avvistamento e difesa inoltre, come molte torri e case torri costruite nell’epoca medioevale in Italia rappresentavano il prestigio delle famiglie che le edificarono. I nomi delle due torri sono:

Torre degli Asinelli e Torre Garisenda, furono costruite tra il 1109 ed il 1119. Per salire in cima alla torre degli Asinelli, alta 97,20 metri di devono percorrere 498 scalini.

Bologna le due torri
Bologna le due torri

Bologna musei

Uno dei musei più belli di Bologna è il Museo di Arte Contemporanea Mambo che ospita nei suoi 9500 metri quadri opere di sperimentazione e cultura visiva ripercorrendo, con la sua mostra permanente l’arte che va dalla metà del novecento ad oggi.

Al suo interno ospita anche mostre temporanee. Consigliabile anche una visita alla Pinacoteca che ospita opere importanti di artisti come Guido Reni, Giotto e Guercino; non da meno il palazzo dell’Archiginnasio, antica Università che oggi ospita la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio.

Shopping a Bologna: vie principali

Molte le strade bolognesi in cui fare shopping, ma sicuramente una delle vie più importanti in tal senso è Via dell’Indipendenza. Sotto i portici e per la strada sono numerosi i negozi in cui fare ottimi acquisti e , al tempo stesso, ammirare palazzi e i monumenti come ad esempio il Teatro Arena del Sole, la statua di Garibaldi e la Cattedrale di San Pietro.

Ma oltre a Via dell’Indipendenza, a Bologna esiste un’area geografica delimitata chiamata il quadrilatero che comprende le vie principali dello shopping e va da Via Rizzoli a Via D’Azzeglio che rappresenta una delle vie più chic di Bologna infine, via Farini e Via Castiglione.

Bologna e Emilia Romagna in bici

L’Emilia Romagna in bici è abbastanza impegnativa perché le varie zone presentano dei panorami geografici molto vari che includono le montagne dell’Appennino e la pianura padana, monti e pianure dunque collegati tra loro da vari percorsi da fare in bike. Girare la città in bici però può rivelarsi utile e alternativo.

Spesso, quando si viaggia in bici, tendono a prevalere gli itinerari a lunga percorrenza, ma ci si può spostare anche seguendo itinerari a raggio corto includendovi una visita a Bologna. Per approfondire l’argomento del cicloturismo in Emilia Romagna vi consigliamo di consultare il sito specifico Bike Italia dove troverete informazioni dettagliate e itinerari molto interessanti per organizzare in viaggio in cicloturismo in Emilia Romagna.

Dove dormire a Bologna

Certo, avrete necessità di trovare un posto in cui dormire. Magari, se siete in bici, state affrontando un viaggio all’insegna dell’ecosostenibilità e dello sport e al tempo stesso non avete voglia di spendere molto. In questo caso un albergo di lusso, di cui Bologna è super dotata, non farà al caso vostro.

Quindi, vi consigliamo di alloggiare in uno dei numerosi B&B di Bologna come ad esempio il B&b Hotel Bologna situato a Castel Maggiore a 10 minuti dalla zona fieristica della città, un punto strategico dunque per soggiornare.

Bologna viaggi organizzati

Se l’intraprendenza non è per voi, potete sempre affidarvi ai numerosi viaggi organizzati che vi guideranno nella città bolognese passo passo, organizzando tutto dal cosa vedere a cosa fare a Bologna, incluso il pernotto e spesso anche i pranzi e le cene.

I viaggi organizzati sono perfetti per coloro che non hanno spirito intraprendente e voglia o capacità di organizzare ogni dettaglio di un viaggio o di una gita, e preferiscono dunque, lasciarsi guidare da enti e organizzatori che si occupano di questo.

Vi abbiamo preparato un itinerario su Bologna cosa vedere e fare in due giorni, ma se di giorni a disposizione ne avete di più, vi consiglio di leggere questa guida: A spasso per bologna cosa vedere e fare in città.

Friggitrice dietetica Turbo Cecofry 4D Cecotec 8 funzioni per cucinare

Friggitrice ad aria dietetica
Friggitrice dietetica Turbo Cecofry 4D Cecotec 8 funzioni per cucinare

Parlare di Turbo Cecofry 4 D come di una friggitrice è quasi riduttivo, in quanto le friggitrici dietetiche di Cecotec come questa, hanno all’attivo ben 8 programmi che mi hanno lascito stupita: è un vero forno con cui poter cucinare di tutto!

Non solo permette di frigge con pochissimo olio, rendendo il cibo croccante e salutare, ma al tempo stesso, questo elettrodomestico da cucina può essere utilizzato per preparare ottimi snack, riso, verdure, carne e pesce, cuocere la pizza, e fare persino lo yogurt: non ci credete? Vediamo le 8 funzioni di Turbo Cecofry 4D Cecotec per cucinare cibi salutari e gustosi.

Pensavate che una friggitrice ad aria servisse solo per friggere? Sbagliato! Non questa friggitrice!

Friggitrice dietetica Turbo Cecofry 4D

Si tratta di un elettrodomestico da cucina fantastico: una friggitrice dietetica multi-funzione che grazie al suo sistema di cottura davvero innovativo, si presta a diverse tipologie di preparazioni dietetiche cuocendo e girando gli alimenti di ben 369 gradi, permettendo al colore di distribuirsi in modo uniforme ed omogeneo.

Quanto all’olio, ne richiede una piccola quantità (circa 1 cucchiaio) motivo per cui i cibi fritti saranno dietetici, leggeri e croccanti, mentre gli altri cibi cotti con gli altri programmi, manterranno intatto gusto e nutrienti.

Cosa cucinare con la friggitrice dietetica: di tutto!

E qui vi volevo: ecco la rivelazione di cui sono entusiasta! Si tratta di un’autentica friggitrice dietetica / forno capiente, distribuita anche su due piani, che può preparare contemporaneamente anche 2 pietanze per volta.

Incorpora la paletta per girare il cibo in modo automatico, ed una vaschetta vassoio con rivestimento in pietra con 3 litri di capacità per cucinare di tutto, pizza inclusa. Possiede anche un utilissimo cestello per gli snack.

Consente dunque di cuocere molti cibi diversi, tra essi, anche la pizza, carni, riso, verdure, primi piatti e tutti i fritti che si vuole. In dotazione vi sono infatti, due contenitori grandi (chiamiamoli padelle) uno con braccio per mescolare ed uno senza. Ambedue i contenitori di cottura intercambiabili, sono dotati di manico che si smonta e si monta con estrema facilità.

Oltre ad essi, troviamo nella confezione una base d’appoggio (sottopentola) e due griglie. Infine, vi è un misurino dosatore per l’olio. Il tutto corredato da manuale d’istruzioni in 6 lingue (italiano, inglese e francese incluse) con ricettario multilingua anch’esso.

Friggitrice dietetica Turbo Cecofry 4D Cecotec e gli accessori in dotazione
Friggitrice dietetica Turbo Cecofry 4D Cecotec e gli accessori in dotazione – All’interno un altra padella con mescolatore automatico

Friggitrice forno: anche per pizza e yogurt

Ma questa friggitrice ad aria dietetica ha anche un’interessante funzione che permette di utilizzarla oltre che come pentola / forno anche come yogurtiera. Per imparare ad apprezzarla ed utilizzarla al meglio la Cecotec ha dato in dotazione un ricettario con 40 ricette e 8 video ricette.

Dal design elegante e raffinato, le dimensioni di questa friggitrice sono medio / grandi: 31 X 39 (più il manico) x 23. Mentre il prezzo è di circa 130 euro. I prezzi medi delle friggitrici ad aria vanno dai 50 euro, o poco meno, fino ai 150 ed oltre, molto dipende dalla capienza e dalle funzioni.

Alcuni modelli, come questa possono essere paragonati ad un piccolo forno per cucinare di tutto, pratico e funzionale con temperatura da 100 a 240 gradi.

Cos’è una friggitrice ad aria e come funziona

Il funzionamento della friggitrice ad aria si basa sulla circolazione di aria molto calda all’interno dell’apparecchio. Si utilizza con poco olio o senza olio, ed è ovvio che le friggitrici ad aria di questo tipo siano in grado di cuocere i cibi senza permettergli di assorbire grandi quantità di olio, motivo per cui, date le elevate calorie dell’olio, i fritti cotti in assenza (o quasi) di olio, risultano più leggeri e digeribili, oltre che molto dietetici rispetto alla tradizionale frittura in padella o con friggitrice ad olio tradizionale.

Perché scegliere una friggitrice da aria: 5 motivi validi

Non disperde nell’aria odore di fritto 1#

Un grosso vantaggio di queste friggitrici dietetiche è quello di non disperdere nell’aria grandi quantità di fumo ed olio. La casa non si riempie di odore di fritto, e con essa, neanche i vostri abiti. Questa cosa ad alcuni può risultare poco interessante, ma chi cucina nel quotidiano, sa bene il fastidio che si ha quando si frigge o si cucina del pesce, in termini di “odori sgradevoli”.

Utilizzo di 1 solo cucchiaio di olio 2#

L’olio che viene utilizzato nelle friggitrici ad aria è circa 1 cucchiaio. La friggitrice ad aria dietetica funziona facendo circolare, al suo interno, dell’aria calda circondando il cibo e creando una superficie esterna croccante. Il cibo risulta gustoso, mentre vi è un significativo risparmio sull’uso dell’olio. In genere, per friggere con una friggitrice ad olio è richiesto 1 litro di olio, contro 1 solo cucchiaio di quelle ad aria.

75 % in meno di grassi 3#

I cibi cotti con la friggitrice ad aria dietetica raggiungono il 75 % in meno di grassi rispetto ad una normale friggitrice ad olio. Il minor numero di calorie introdotte con l’alimentazione può costituire un valido alleato per coloro che sono a dieta per motivi di peso o hanno problemi legati all’apparato cardio circolatorio. Le fritture realizzate in modo sano possono essere consumate da tutti con tranquillità.

Riduzione del 90 % di sostanze cancerogene 4#

L’olio di frittura raggiunge il punto di fumo e libera sostanze cancerogene (acrilammide) dannose per la salute. Studi in campo dimostrano l’aumento di tumori ovarici, renali e endometriali legati all’acrilammide alimentare.

Utilizzare una friggitrice ad aria riduce in maniera sostanziale questa problematica nociva e poco salutare. Friggere con friggitrici dietetiche ad aria riduce la produzione di acrilammide del 90 %.

Dispositivi multi funzione 5#

Non tutti i modelli di friggitrici ad aria sono multi funzione, ma alcuni di questi, come la friggitrice dietetica Turbo Cecofry 4D Cecotec sono degli apparecchi domestici per cucinare con tanti programmi diversi.

Nel caso del modello preso in esame, le funzioni di cottura sono ben 8 e spaziano, come visto, dai fritti, alla pizza, fino ad arrivare alla preparazione dello yogurt.

Come abbiamo visto, la friggitrice dietetica Turbo Cecofry 4D Cecotec, ma le friggitrici ad aria in genere, possiedono delle qualità enormi rispetto alle tradizionali friggitrici, consentendoci di poter ricorrere ai cibi fritti con maggior frequenza, senza rinunciare alla dieta e alla salute.

Friggitrice ad aria dietetica e forno molto capiente
Friggitrice ad aria dietetica e forno molto capiente

Considerazioni

Nella mia cucina la friggitrice ad aria Cecotec ha trovato posto a fianco alla moka elettrica. L’ho collocata a portata di mano perché date le sue numerose funzioni di cottura, e la possibilità di prepararci qualsiasi piatto, penso proprio che la userò spesso. I contenitori di cottura sono capienti e permettono la cottura di diverse porzioni di cibo. E’ adatta anche a famiglie numerose come la mia.

Da ricordare comunque, che una buona cucina mediterranea o una sana dieta come quelle che trovate di seguito (12 diete supportate scientificamente) è composta da una variazione di cibi proteici e vegetali in cui deve essere incluso anche il metodo di frittura e cottura. Non solo cibi fritti dunque, ma la giusta quantità ed alternanza di cibi e metodi di cottura per un giusto e salutare regime alimentare.

Un prodotto molto interessante questa friggitrice senza olio che puoi trovare qui e di cui presto vi pubblicherò alcune golose ricette. 🌲😀😉

Oltre alle 40 ricette presenti nel ricettario, si possono preparare con la friggitrice ad aria anche moltissime altre ricette.

Incubo capelli grassi? Alcuni consigli per liberartene in maniera naturale

Incubo capelli grassi? Alcuni consigli per liberartene in maniera naturale
Incubo capelli grassi? Alcuni consigli per liberartene in maniera naturale

Nonostante i frequenti lavaggi, non riesci a disfarti di quello strato di grasso alla radice dei capelli. Hai provato tutti i metodi possibili, ma la situazione non accenna a migliorare. Anzi, quella fastidiosa sensazione oleosa sembra aumentare shampoo dopo shampoo. Vorresti sognare ma invece ti trovi in un incubo?

La ragione dei capelli grassi è semplice: esistono diverse tipologie di capelli e non c’è una soluzione unica che funziona per tutti. Probabilmente, non hai ancora scoperto il miglior shampoo per i capelli grassi adatto alle tue esigenze o non hai preso le accortezze necessarie che possono aiutarti in maniera del tutto naturale attraverso l’uso di maschere, impacchi e decotti.

Capelli grassi: rimedi naturali

I capelli grassi sono problema legato spesso agli ormoni e all’età giovanile ma anche al tipo di alimentazione, alle attività svolte e ad errati comportamenti che riguardano proprio la beauty routine della chioma. I rimedi ci sono, oltre all’uso di uno shampoo adeguato si possono adottare prodotti e rimedi naturali.

Scopriamo insieme i migliori rimedi naturali che ti permetteranno di mantenere una chioma dall’aspetto fresco e lucente per giorni, senza doverti preoccupare di fare lo shampoo più spesso del dovuto. 

Risciacqui con limone o aceto di mele

Gli innumerevoli benefici del limone sono ben noti: grazie al suo elevato contenuto vitaminico (C-A-B12-P), questo magico agrume garantisce un’ottima difesa per le ossa e agevola la fissazione del calcio. 

Ma in pochi sanno che il limone è l’alleato numero uno per combattere gli inestetismi legati ai capelli grassi. Basta spremere il succo di due limoni ed utilizzarlo per massaggiare delicatamente il capo bagnato per 2-3 minuti. Il limone ha ottime proprietà detergenti e sgrassanti e limita l’eccesso di sebo nella zona del cuoio capelluto, già dopo il primo utilizzo. il procedimento va svolto come ultimo passaggio dopo lo shampoo, in modo da rinforzare l’azione detergente già svolta precedentemente dal sapone.

Ma attenzione all’eccesso! Il limone ha un alto livello di acidità ed è quindi sconsigliato seguire questo procedimento per più di una volta a settimana. Potresti altrimenti causare l’effetto di stressare eccessivamente il cuoio capelluto ed incappare nella problematica opposta di un’eccessiva secchezza dei capelli.  Questa tipologia di lavaggio naturale post-shampoo può anche essere svolto con l’aceto di mele invece del limone (ne basteranno 5-6 cucchiai). In entrambi i casi, ricorda di risciacquare abbondantemente dopo l’utilizzo.

Decotto di foglie di menta

La menta contiene molti di flavonoidi, polifenoli, vitamina C, enzimi come ossidasi e perossidasi, vitamina C ed oli essenziali ricchi di mentolo e mentone, che regalano alla pianta una grande capacità antisettica ed antibatterica. Una manciata di foglie di menta ed un pentolino sono gli unici due strumenti di cui avrai bisogno per combattere l’eccesso di sebo del cuoio capelluto, grazie ad un profumato decotto dalle proprietà purificanti. 

Metti circa 10 foglie di menta in un litro d’acqua e porta a bollore, dopodiché lascia che la pianta rilasci i suoi principi attivi. Trascorsi all’incirca 3-4 minuti, inizierai a sentire un piacevole odore di menta e potrai spegnere il fuoco. Schiaccia le foglie nell’acqua con un qualsiasi utensile da cucina e lascia che si raffreddi. Utilizza il decotto sui capelli puliti dopo lo shampoo, massaggia le radici per 2-3 minuti e risciacqua abbondantemente. Oltre a sgrassare i capelli il decotto è rinforzante ed utile anche per chi soffre di caduta dei capelli da stress.

Capelli grassi
Capelli grassi

Oltre ai lavaggi, anche le maschere

L’aceto di mele ha diversi utilizzi legati alla cura dei capelli, che lo rendono uno strumento efficace non solo per i risciacqui, ma anche per la realizzazione di maschere purificanti, in combinazione con l’argilla verde. Per creare un’efficace maschera fai-da-te, che combatterà l’effetto grasso e donerà più lucentezza ai tuoi capelli, occorreranno solo 50 grammi di argilla verde (facilmente acquistabile in qualsiasi erboristeria), un cucchiaio di aceto di mele ed acqua nel quantitativo necessario. 

Presta particolare attenzione al passaggio dell’aggiunta dell’acqua: la consistenza del composto non dovrà essere né troppo dura, né troppo liquida, per permetterti di spalmarla facilmente su tutta la cute e sulle lunghezze, senza che scivoli via. Tieni la maschera in posa per circa 10 minuti e risciacqua abbondantemente. 

A differenza dei rimedi naturali visti in precedenza, questa maschera andrà applicata prima dello shampoo, dato che l’argilla ha una tenuta molto ferma e si seccherà sulla cute, indurendosi. Di conseguenza, necessita dell’azione del sapone per essere propriamente rimossa. Scegli poi una acconciatura alla moda, quella che preferisci, per terminare il tuo look.

Considerazioni

Ultimo ma non per importanza, il rimedio naturale per eccellenza e quello che richiede il minor sforzo: i nostri capelli si comportano in maniera quasi paradossale e più vengono lavati, più tendono a sporcarsi. Cerca di limitare la frequenza dello shampoo per qualche settimana e noterai che, col tempo, si manterranno puliti e lucenti più a lungo. Provare per credere!

Ti potrebbe interessare

Capelli come dare luminosità alle chiome: stile face framing nuova tendenza moda

Stress e perdita di peso: perché si dimagrisce quando si è stressati?

Stress e perdita di peso: perché si dimagrisce quando si è stressati?
Stress e perdita di peso: perché si dimagrisce quando si è stressati?

Lo stress o “male del 21esimo secolo”, come lo definisce L’Organizzazione Mondiale della Sanità, è una delle condizioni psicologiche (e non solo) più diffuse al giorno d’oggi.

È di fondamentale importanza essere coscienti di quali siano le ripercussioni a livello psicofisico e le conseguenze estremamente negative che uno stato di stress acuto può causare nel lungo termine quale sono i modi per combattere lo stress.

Nell’ultimo semestre, l’85% degli italiani ha infatti dichiarato di aver sofferto di disturbi legati a questa condizione. Ma cos’è esattamente lo stress?

Che cos’è lo stress e perché ha questo nome?

Il termine “stress” non nasce con la condizione di cui porta il nome. È invece una parola inglese piuttosto specifica che descrive il punto esatto di massima torsione che un cavo può raggiungere prima di spezzarsi. Fu l’endocrinologo ungaro-canadese Hans Selye, nei primi anni trenta del secolo scorso, ad attribuirla per la prima volta ad una condizione fisica, identificandola come “una risposta non specifica dell’organismo a stimoli molto diversi tra loro, chiamati stressogeni o fattori di stress”.

Non ignorare i segnali che il tuo corpo ti manda

Una condizione di stress viene spesso sottovalutata o persino utilizzata come scusante per sminuire la serietà dei suoi sintomi. Quante volte ci siamo sentiti spossati, abbiamo trascorso notti insonni o siamo stati assaliti da fortissimi mal di testa e ce ne siamo lavati le mani col solito “sarà un po’ di stress”. 

Niente di più sbagliato!

Questa lieve sintomatologia può infatti spesso sfociare in serie patologie come depressione, attacchi di panico e persino malattie infiammatorie o allergiche.

Invece di ignorare gli esordi dei primi sintomi, fai un po’ di autoeducazione tramite piattaforme online che possono supportarti in tal senso, come Yukendu, il sito web nato con l’obiettivo di permettere agli utenti di restare sempre aggiornati su temi riguardanti la salute ed il benessere

Se intravedi l’esordio dei primi sintomi di disturbo da stress, non esitare a contattare uno specialista, che saprà fornirti una diagnosi accurata e suggerirti i metodi migliori per farvi fronte. 

Cosa causa il dimagrimento da stress

  1. La perdita di appetito

Va innanzitutto specificato che ognuno di noi reagisce in maniera radicalmente diversa allo stress. Molte persone tendono a contrastare i pensieri ansiogeni rifugiandosi nel cosiddetto “comfort food”, che spesso consiste in cibi poco sani e ricchi di grassi, zuccheri e carboidrati. La conseguenza è piuttosto ovvia: l’ aumento di peso. Non tutti però abbiamo la stessa reazione quando ci troviamo in periodi di stress. “Non ho fame, mi si è chiuso lo stomaco”, quante volte l’abbiamo sentito e quante volte ci siamo chiesti il come ed il perché accada. In genere, durante i periodi di stress, sono le persone più magre ad avere questo tipo di approccio nei confronti del cibo. Lo stomaco è un secondo cervello e di conseguenza, reagisce in base al rapporto che abbiamo avuto col cibo nel corso della nostra vita.

Sei stato sempre un po’ goloso e il cibo tende a darti una sensazione di conforto? Allora, probabilmente, un periodo di stress di porterà ad ingrassare. L’opposto invece se non hai mai visto nel cibo la tua “safe zone”. 

Stress e perdita di peso: perché si dimagrisce quando si è stressati?
Stress e perdita di peso: perché si dimagrisce quando si è stressati?


  1. Gli ormoni dello stress

Strano ma vero, il nostro corpo produce un ormone che, in situazioni di stress, può causare una perdita di peso, anche quando le nostro abitudini alimentari restano effettivamente invariate. Questo invisibile colpevole del dimagrimento si chiama noradrenalina ed è, appunto, un ormone che entra in gioco per allertare l’organismo in una situazione di pericolo, che, nel nostro caso, è rappresentata da una condizione di intenso stress.

Questo meccanismo del “fight or flight”, cioè il “combatti o fuggi”, fa sì che il nostro corpo lavori più intensamente, portando la frequenza cardiaca, il flusso sanguigno e l’ossigenazione nel cervello ad aumentare. Il nostro corpo si trova perciò a lavorare più intensamente, utilizzando dunque maggiori riserve di energia.

  1. Complicazioni estreme: patologie infiammatorie

Come brevemente accennato in precedenza, una condizione di elevato stress può anche causare l’insorgere di patologie infiammatorie, anche interessanti l’apparato digerente. L’esempio più noto e che ha il maggior impatto in termini di perdita di peso è il reflusso gastroesofageo, che si verifica quando i succhi gastrici entrano in contatto con l’esofago. Ciò che ne deriva è un’intensa sensazione di bruciore dietro lo sterno ed uno spiacevole rigurgito acido. Dal momento che, in chi soffre di tale patologia, ciò si verifica in maniera particolare dopo i pasti, i soggetti che ne sono affetti rifuggono il cibo per evitare il presentarsi dei sintomi, causando un’inevitabile perdita di peso. Altra patologia causata dallo stress, specie nei giovani è la prematura perdita di capelli.

Che soluzioni adottare?

Se ti trovi in un periodo di intenso stress e noti una preoccupante ed involontaria perdita di peso, cerca di importi delle regole alimentari ben precise. Mangia almeno 3 pasti principali e 2 spuntini, sforzandoti anche nei momenti in cui proprio non vorresti. Una condizione di malnutrizione potrebbe infatti aggravare la situazione di stress in cui ti trovi, innescando un circolo vizioso dal quale sarà difficile uscire. 

Post feste e gonfiore? I cibi da mangiare per rimettersi in forma

Post feste e gonfiore? I cibi da mangiare per rimettersi in forma
Post feste e gonfiore? I cibi da mangiare per rimettersi in forma

Le feste sono finite e vi hanno lascito oltre ai regali di Natale anche qualche chilo di troppo un gonfiore post feste che proprio non vi piace: cosa fare? Le cose da fare per rimediare ai bagordi sono molteplici, tra esse una delle più semplici consiste nel regalarsi una camminata di 30 minuti, meglio se un ora al giorno, e rimettersi in forma con i cibi salutari e poco calorici.

Gonfiore: ecco i cibi da mangiare per rimettersi in forma

L’alimentazione che si tiene nel periodo delle feste non è la più salutare: si eccede in quantità e in dolci e ciò che ne risulta è un bel gonfiore, ci si sente ingolfati e, con molta probabilità, pesandoci, scopriremo che l’ago della bilancia si è spostato inesorabilmente in avanti.

Ma non sono solo i chili di troppo a costituire un problema: spesso un’alimentazione sbagliata ed eccessiva può comportare degli squilibri intestinali, un’alterazione del microbiota che si riflette sulla pelle e sulla nostra salute globale, incluso l’umore. Questo accade in quanto il microbiota intestinale danneggiato sarà conseguenza di un calo di produzione di serotonina, ben nota come l’umore della felicità.

Ritrovare forma e felicità mangiando in modo sano

Otre a sentirvi appesantiti avete notato un calo d’umore? Vi sentite depressi e tristi, attribuite il tutto alla fine delle feste e al rientro alla quotidianità? Sappiate, invece, che il vostro intestino affaticato potrebbe non funzionare più come dovrebbe, e questo comporta un calo di serotonina che influenza il vostro umore (scopri perché accade).

Quindi, per ritrovare la forma fisica, e con essa il giusto umore felice, è necessario correre ai ripari e intervenire a livello alimentare, coadiuvando il tutto, magari, con un po’ di sport. Una dieta bilanciata in cui si inseriscano fibre, verdure e probiotici: può rivelarsi un vero toccasana; vediamo come!

Strategie alimentari per tonare in forma

Spesso la sensazione di gonfiore, oltre che ai chili presi, è riconducibile ad un’ alterazione del microbiota intestinale. Probabilmente l’alimentazione seguita nel periodo di festa ha causato una disbiosi intestinale con conseguente alterazione della flora batterica intestinale, ne consegue gonfiore, difficoltà digestive, pelle meno levigata e lucente e i disturbi dell’umore citati.

Nella strategia alimentare si aprono scenari che includono cibi che aiutano a ripristinare il microbiota. Utili probiotici e prebiotici, una vero toccasana il kefir realizzato in casa, mentre tra i cibi da consumare ricordiamo i prodotti integrali e bio.

Cibi crudi, proteine vegetali carne bianca e yogurt

Per ridurre il gonfiore, sì ai cibi crudi biologici, i cibi fermentati, allo yoghurt e al kefir, si ai crauti, così come ad alimenti e piatti non nostrani, come il piatto coreano con verdure denominato Kimchi, o la kombucha un tè addolcito e fermentato.

Le alghe dal canto loro, hanno la capacità di ridurre insulino-resistenza e infiammazione. Assumono grande importanza gli alimenti ricchi di fibre prebiotiche contenti inulina, tra essi ricordiamo l’aglio, la cicoria, le cipolle i topinambur, ed anche asparagi, porri e banane non mature.

Sì al consumo di grassi insaturi contenuti nell’olio extravergine e nella frutta secca che ha tante proprietà e benefici. Ma i grassi insaturi li troviamo anche nell’avocado e nel pesce. Consumare uova, specie al mattino, cacao crudo, vino rosso in piccole quantità. Tra le spezie ricordiamo la grande utilità della curcuma ed i benefici che apporta.

Poco glutine e carne rossa

Limitare o abolire quasi del tutto l’uso di sale e zucchero, non eccedere con glutine e carne rossa prediligendo riso, quinoa, grano saraceno, orzo avena e miglio. Carne bianca e pesce saranno da preferire alle altre proteine animali. No al consumo di insaccati se non limitatamente. La carne rossa potrà essere consumata 1 sola volta a settimana.

Evitare di consumare bibite gassate, dolci, fritti ed insaccati. Mangiando in modo sano, e bevendo molta acqua, ristabiliremo il giusto funzionamento intestinale e del microbiota, a favore della linea e dell’umore. Ecco svelati i trucchi su come rimediare al post feste e gonfiore, ed i cibi da mangiare per rimettersi in forma in breve tempo.

Come lavare il piumone in modo corretto

piumone e gatto
Come lavare il piumone in modo corretto

Il piumone o piumino del letto andrebbe lavato ad ogni fine stagione specie se non si utilizza un copripiumino motivo per cui il piumone tende a sporcarsi di più. Il lavaggio del piumino può essere fatto in tintoria a secco o anche a casa osservando alcune accortezze.

L’imbottitura del piumino potrà essere sintetica, o in piume d’oca, ma va detto che il vero piumino è nato con le piume d’oca in grado d fornire molto calore. Vediamo come lavare il piumone in modo corretto senza rovinarlo.

Come lavare il piumone senza sbagliare

Un piumone di qualità può risultare anche decisamente delicato e non è idoneo, quindi, stressare le sue fibre tessili e imbottitura con lavaggi frequenti o centrifuga. Nonostante ciò, si può lavare in casa un piumone in modo corretto in due modi diversi:

  • A mano
  • In lavatrice

Come Lavare un piumone a mano

Il lavaggio a mano del piumone è senza dubbio quello più idoneo e specifico in quanto si può agire direttamente sulle macchie (qualora ce ne siano) utilizzare detergenti e saponi naturali e delicati che poi andranno sciacquati fino a quando l’acqua non ritorna bella pulita.

Non viene applicata la centrifuga e quindi l’asciugatura del piumino richiederà maggior tempo. Procedere immergendo il piumino in acqua tiepida in cui avrete versato detersivo per bucato a mano e ammorbidente. Se vi sono delle macchie procedere prima del lavaggio con sapone a secco di Marsiglia o con lo smacchiatore.

Lasciate immerso il piumone per circa 1 ora girandolo e strofinandolo specie nei punti sporchi. Togliere tutta l’acqua e sciacquare più volte. Lasciare scolare l’acqua dal piumone per alcune ore. Stenderlo al sole e girarlo più volte nei giorni a seguire. Infine, specie se si è in inverno, ponetelo vicino ai caloriferi per qualche ora facendogli perdere eventuale umidità residua.

Lavare piumone e pumino in lavatrice

Se vi state chiedendo se si può lavare il piumone in lavatrice, la risposta è si! Dipende dalla grandezza del piumino e dalla capienza della vostra lavatrice. Vi sono lavatrici che caricano 5 chili, altre 7 – 8 fino ad arrivare a lavatrici con cestello ampio anche da 12 e più chili.

Più il piumino sta largo all’interno del cestello e meglio avverrà il lavaggio. Anche in questo caso utilizzate un programma con acqua fredda o tiepida (non calda) e detersivo delicato con ammorbidente. Prima di inserire il piumino in lavatrice procedere eliminando eventuali macchie osservando le regole descritte per il lavaggio a mano.

Consiglio di non utilizzare la centrifuga e eventualmente solo a fine lavaggio inserire un programma di centrifuga lieve per pochi minuti tanto per eliminare l’acqua in eccesso, ma senza stressare le fibre e l’imbottitura che, specie nei piumini sintetici non trapuntati potrebbe ammucchiarsi tutta da un lato. Se non volete rischiare non utilizzate la centrifuga.

Asciugatura del piumone

Quando si lava un piumino, sia a mano che in lavatrice, si deve fare attenzione a riporlo solo quando si è certi che l’imbottitura interna, sia essa in piume d’oca che sintetico, si sia asciugata perfettamente questo per evitare la formazione di muffe all’interno del piumone / piumino, o la comparsa di cattivo odore.

Considerazioni

Lo stesso discorso inerente il lavaggio del piumone corretto può essere valido anche per le trapunte del letto, i copridivano con imbottitura e i piumini e giacche imbottite che indossiamo in inverno. L’acqua ed il detersivo delicato non rovinano ne il tessuto ne l’imbottitura i fattori che possono danneggiare il piumone sono:

  • La temperatura alta dell’acqua,
  • la centrifuga
  • un’ asciugatura incompleta.

Sicuramente il lavaggio domestico del piumone è più profondo rispetto al lavaggio a secco che viene effettuato in tintoria e personalmente lo preferisco. Per far si che il piumone si mantenga pulito e protetto da macchie di caffè e simili, più a lungo, è sufficiente prendere l’abitudine di utilizzare dei copri piumino che oltre a cambiare l’estetica della camera da letto, costituiscono un ottimo alleato per la pulizia del piumone.

Come togliere tutte le macchie: elenco completo

Che cos’è il sovraindebitamento? Ecco come funziona e le sue caratteristiche

Che cos’è il sovraindebitamento? Ecco come funziona e le sue caratteristiche
Che cos’è il sovraindebitamento? Ecco come funziona e le sue caratteristiche

La procedura di sovraindebitamento permette al debitore di trovare un accordo con il suo creditore, davanti ad Giudice. Nel momento in cui si trova una quadra, allora si potrà ridurre il debito cancellandone una parte. Scopriamo insieme come funziona e quali sono i requisiti per accedere alla procedura di sovraindebitamento.

Come funziona il sovraindebitamento

Il sovraindebitamento è una procedura introdotta per legge il 27 gennaio. La legge n°3 evidenzia come un debitore possa chiedere al giudice di trovare un accordo con il creditore: questo potrebbe permettere di annullare una parte del debito e pagare solo in base alla propria disponibilità. Ma non sempre l’accordo viene accettato.

Nel caso in cui, il giudice, non accettasse l’accordo, in tal caso, si procederà con la liquidazione del debito. Il giudice è il soggetto chiamato a decidere come e in che modo procedere, dopo aver controllato requisiti ed i debiti del debitore (e quanto sia effettivamente in grado di pagare).

Ovviamente il giudice dovrà anche verificare se il debitore è in grado di poter accedere a finanziamenti o prestiti. Un sovraindebitamento viene considerato in svariate situazioni, come perdita del lavoro oppure malattia sino a riduzione dello stipendio/ore di lavoro.

Procedura di sovraindebitamento

Il Giudice chiamato a gestire una richiesta di sovraindebitamento potrà valutare, di colta in volta, procedure differenti a seconda del caso specifico:

  • Accordo di composizione della crisi e ristrutturazione, ovvero un piano proposto a tutti i creditori con importo stabilito da sostituire nelle date concordate. Questo per saldare tutto o parte del debito;
  • Piano del consumatore, ovvero un accordo similare a quello sopra ma senza che ci sia il parere favorevole del creditore e si applica solo per debiti di attività professionali;
  • Liquidazione del patrimonio, ovvero l’individuazione dei beni per ricavare i soldi necessari alla chiusura del debito.

Essendo una procedura, abbastanza complessa, atta a sostenere i debitori in caso di crisi economica, il consiglio è quello di rivolgersi a dei consulenti specializzati, come ad esempio, gli esperti di Rexpira. Un aiuto concreto per affrontare tutte le fasi della richiesta, la presentazione dei documenti e la gestione della problematica dalla A alla Z. Un modo per riuscire a districarsi nel complesso mondo dei fallimenti e relative leggi.

Avvalersi di consulenti esperti può far comprendere, sin da subito, se si possiedono o meno i requisiti per accedere a questa procedura e come affrontarla e gestirla nel migliore dei modi. Infatti, può essere richiesta solo da soggetti a cui non può essere applicata la legge fallimentare. La richiesta viene fatta direttamente agli organismi della composizione crisi o al Tribunale di competenza.

Requisiti per il sovraindebitamento

I requisiti minimi che sono richiesti per il sovraindebitamento sono elencati di seguito e sono quelli attualmente vigneti (salvo varie ed eventuali modifiche o integrazioni future):

  • Start Up Innovative
  • Consumatori
  • Lavoratori autonomi, liberi professionisti e artisti
  • Imprenditore cessato
  • Socio con responsabilità illimitata
  • Imprenditori con patrimonio annuo non superiore ai 300.0000 euro
  • Società professionali facenti parte della ex Legge 183/2011
  • Imprenditori con debiti che non superano i 30.000 euro
  • Enti privati ma non commerciali
  • Società semplici professionali.

Ci sono invece delle categorie che non possono accedere alla procedura di sovraindebitamento? Queste riguardano (sempre salvo modifiche e integrazioni future):

  • Tutti i soggetti che, nei cinque anni precedenti, hanno già fatto ricorso alla procedura di sovraindebitamento
  • Imprenditori che hanno procedure concorsuali in corso
  • Soggetti che sono stati protagonisti di risoluzione, revoca o annullamento del piano del consumatore
  • Tutti i soggetti che non presentano la documentazione richiesta atta a ricostruire la situazione economica attuale.

Ti potrebbe interessare: Aste immobiliari come funzionano

Le Stelle di Natale e idee eco-friendly da copiare: Natale Plastic-Free

Le Stelle di Natale e idee eco-friendly da copiare Natale Plastic-Free
Le Stelle di Natale e idee eco-friendly da copiare Natale Plastic-Free

Le Stelle di Natale sono uno simboli più amati del periodo delle Feste: portano nelle nostre case la bellezza della natura, e ci aiutano anche a proteggere l’ambiente. Le Stelle di Natale sono adatte alla realizzazione di decorazioni, centro tavola, belle appese in panieri o utilizzate in coppia: in che modo? Scopriamolo insieme!

Le Stelle di Natale e idee eco-friendly: Natale Plastic-Free in casa

La Poinsettia o Stella di Natale costituisce un’alternativa creativa ed eco-friendly alle decorazioni artificiali e alla plastica che, specie nel periodo natalizio, viene spesso usata a sproposito, ed abusata.
I coltivatori di Stelle di Natale, come ogni anno, si preparano a far fronte alla grande mole di richieste.

Lo rivela Stars for Europe, l’iniziativa europea dei principali coltivatori di Stelle di Natale, impegnata nella campagna divulgativa che vede il coinvolgimento dell’Italia e di ben 22 paesi del continente.

Stelle di Natale e decorazioni
Stelle di Natale e decorazioni

Il verde in casa: i dati dall’Europa

Social media, web, tv e tendenze green stanno dando una spinta maggiore al verde in casa. Piante da interni, Stelle di Natale incluse, contribuiscono alla creazione di decorazioni natalizie green, naturali e belle.

In Germania ad esempio, il settore green dello scorso anno ha avuto una crescita al dettaglio di fiori e piante con un aumento di 9,4 miliardi di euro.

Nei Paesi Bassi la crescita è stata del 2 %, mentre nel Regno Unito si è assistito nel periodo di lock down ad un impennata delle vendite che ha raggiunto ad ottobre un aumento del 48%.

Una tendenza positiva destinata a crescere durante il periodo di Natale, anche in virtù della bellezza delle Poinsettie. Le stelle di Natale sono, in questo periodo dell’anno, tra e piante da interni più popolari insieme a Pungitopo e Vischio, Elleboro o rosa di Natale.

Non manca il classico Abete da decorare a Natale, scelto di grandezze e colori diversi è sicuramente una soluzione da preferire all’albero di plastica.

Le stelle di Natale (vedi come coltivarle) inoltre, si prestano a numerose decorazione eco friendly e plastic free per arredare la tavola e la casa a Natale. Vediamone alcune!

Regali e decorazioni Natalizie fai da te

Fai da te: Natale green

La lotta contro l’inquinamento e la plastica, il lockdown stanno dando una spinta significativa alle famiglie verso scelte più sostenibili. Lo si evince da piccoli e grandi gesti come ad esempio la scelta del biglietto natalizio fatto in casa, la scelta di decorazioni naturali come pigne dipinte, agrifoglio, rametti e Stelle di Natale, piante versatili disponibili in varietà colori e misure diverse, perfette per essere regalate a Natale, o utilizzate per rendere l’ambiente natalizio accogliente.

Decorazione green natalizia con stella di Natale bianca
Decorazione green natalizia ghirlanda con stella di Natale bianca

Idee natalizie plastic free

Ecco un’idea di decorazione originale ed ecologica per arredare la casa a Natale. Una raffinata ghirlanda dell’Avvento realizzata con delle Stelle di Natale dal colore bianco, abbinate a delle teste di papaveri, alcuni rami di larice e lunaria.

Per realizzare la ghirlanda natalizia plastic free ed eco friendly oltre alle Stelle di Natale, servono anche due ghirlande in paglia di dimensioni diverse, bastoncini di legno, nastro adesivo e alcuni fermagli da fiorista, infine, per completare la ghirlanda natalizia occorrono delle foglie di giacinto d’acqua essiccate, e dei portacandele con candele, insieme ad un vaso da fiori delle dimensioni adatte e una ciotola o un piatto, su cui posizionare la ghirlanda una volta realizzata.


Ecco come fare:

  1. Sovrapporre la ghirlanda di paglia più piccola a quella più grande e fissarle insieme con dei bastoncini di legno. Poi legarle con un nastro apposito.
  2. Bagnare le foglie di giacinto con dell’acqua e avvolgerle intorno alla ghirlanda. Fissarle in posizione con dei fermagli da fiorista
  3. Posizionare al centro della ghirlanda un vaso e travasarvi le Stelle di Natale. Infine, fissare i candelabri con le candele e decorare il bordo esterno della ghirlanda con teste di papavero, rami di larice e lunaria.
Ghirlanda natalizia plastic free ed eco friendly
Ghirlanda natalizia plastic free ed eco friendly

Altre idee green con le stelle di Natale

Ma con le stelle di Natale rosse o bianche possiamo creare tante decorazioni diverse: cesti e panieri appesi, centri tavola decorativi o semplici decorazioni per abbellire la casa. Usare le stelle di Natale a coppia per abbellire ingressi, androni e stanze è un ‘ottima soluzione natalizia. Trovate alcune idee nelle foto.

Come mantenere in salute la Stella di Natale


Il consiglio degli esperti è di acquistare le Stelle di Natale da agricoltori Italiani, proteggere le piante dal freddo durante il trasporto verso casa; posizionare la stella di Natale in luogo luminoso, anche luce diretta, e ambiente caldo (15-22 gradi). Evitare le correnti d’aria, ed irrigare prima che il terriccio asciughi completamente.

  • Per saperne di più visita il sito troverai tanti contenuti d’ispirazione immagini e tutorial su (www.starsuniteeurope.eu)

Cos’è Stars for Europe?


Stars for Europe (SfE) è una campagna promozionale dei coltivatori europei di Poinsettia Dümmen Orange, Selecta One, Beekenkamp e Syngenta Flowers. L’iniziativa è nata nel 2000. L’obiettivo è quello di promuovere le vendite della Poinsettia in Europa.

Dal 2021 al 2024 SfE riceverà sostegno dal programma UE “Stars Unite Europe” in sette paesi:
Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia.

[credit foto Stars for Europe ]