La moda si evolve e con essa la terminologia. Ecco che si sente parlare spesso deiJeans boyfriend, ma cosa sono esattamente? Letteralmente i jeans boyfriend sono i jeans del ragazzo, amico o fidanzato, che noi donne sottraiamo dal suo armadio per indossarli. Sfatato ilsignificato dei jeans boyfriend vediamo come indossarlinel migliore dei modi rendendo questo capo decisamente comodo anche femminile e talvolta sensuale.
Jeans Boyfriend cosa sono? Il capo rubato dal guardaroba del nostro lui!
Perché rubare i Jeans del nostro lui? Ma perché indossare gli abiti di colui che amiamo ci fa sentire più vicini, aggiunge complicità alla coppia e un pizzico di giocosa allegria.
Certo, difficilmente il nostro boy friend indosserà le nostre gonnelline in tartan o le calze a rete, ma magari qualche cardigan abbondante, capello e sciarpa e, talvolta anche qualche maxi t-shirt: è possibile, e sicuramente molto probabile.
Per quanto riguarda noi donne, va detto che in genere amiamo rubare qualche t-shirt, le camice di lui (anche se grandi) i maglioni caldi e pesanti, le felpe avvolgenti che ci calzano come un mini abito, e perché no? Qualche volta anche i comodi jeans, capo storico, e magari proprio quelli di una taglia in più.
E chi non ha un boy friend cosa fa?
Semplice! Acquista dei jeans maschili e li indossa con disinvoltura: ma come indossare i jeans boyfriend appena acquistati? Quali sono gli abbinamenti consigliati?
Jeans Boyfriend cosa sono? Il capo rubato dal guardaroba del nostro lui!
Come indossare i jeans boyfriend
Fermo restando che si tratta di pantaloni sportivi realizzati in denim, i jeans del nostro lui, o comunque i jeans modello maschile sono molto apprezzati dalle giovanissime per le linee morbide e comode.
Abbinare il Jeans Boyfriend è semplice: possono essere indossati in maniera pratica e disinvolta, abbinandoli a camice e t-shirt in bianco insieme a felpe corte, maglioncini da infilare nel pantalone. Se non amate il bianco andranno bene anche altre tinte e motivi floreali o geometrici. Perfetti in estate anche con top corti e femminili.
Quale scarpe mettere con i jeans boyfriend?
Difficile seguire una regola fissa nella scelta delle scarpe da abbinare, in quanto i jeans sono un capo versatile che viene indossato sia in estate che in inverno. Dunque, in base alla stagione sceglieremo le scarpe più adatte per i jeans boyfriend tra numerosi modelli comodi, come stivaletti e anfibi, fino a tacchi e sandali estivi magari bianchi, senza disdegnare scarpe da ginnastica classiche e non.
Quali scarpe mettere con i jeans boyfriend?
Jeans boyfriend e caposapalla
Anche qui la stagione vincola un po’ la scelta. In inverno, saranno perfetti sia maxi cappotti che giubbotti dal taglio avvitato. In estate, per le sere fresche, andranno bene maxi golfini leggeri, lunghi fino ai piedi o giacche sportive dal taglio corto. Per le più grandi di età e per le taglie oversize, è consigliato anche l’uso di un blazer classico morbido.
A chi stanno bene i jeans boyfriend?
Se il modo di indossarli e i look che si possono formulare con i jeans boyfriend rubati dal guardaroba del vostro lui, sono molteplici e variabili anche in virtù della stagione, va però detto che, essendo un tipo di pantalone che cade morbido, sta molto bene alla ragazze e donne alte e magre.
Decisamente meno indicato per chi non è normopeso e per le più piccoline di statura. Quindi, se anche tu hai qualche chilo di troppo e sei una donna più che curvy, il consiglio è di abbinare i pantaloni del tuo lui, ad un capospalla ampio come un blazer o una giacca morbida per spezzare un poco la pienezza delle forme.
Da non dimenticare che i jeans boyfriend spesso risultano larghi di vita e richiedono l’uso di una bella e funzionale cinta.
E per completare il look, dopo aver visto Jeans Boyfriend cosa sono e come indossarli in tutte le declinazioni, dato che ci avviciniamo alla primavera estate, ricorda che quest’anno la moda decanta e declama il ritorno alla stile vintagee promuove a pieni voti il colore, specie per le mini bag perfette per conferire una nota di personalità ad un outfit jeans boy friend e t-shirt o camicia bianca.
Casaidea 2022, dal 12 al 20 marzo arredamento e design alla Fiera di Roma
Dopo vari rinvii dovuti alla pandemia, ecco che torna alla ribalta Casaidea l’evento di design e arredamento 2022 che si svolgerà nel locali della Fiera di Roma.
Il settore arredo è uno dei pochi che, nel periodo della pandemia, ha spinto le sue vendite in crescita infatti la la casa ha avuto un ruolo di primo piano negli ultimi due anni, anche in virtù della lunga permanenza forzata e prolungata all’interno delle mura domestiche.
Casaidea 2022, dal 12 al 20 marzo alla Fiera di Roma: arredamento e design
Un evento atteso quello di Casaidea considerando la crescita del settore che secondo i dati del Centro studi di FederlegnoArredo, ha superato, nel 2021 i livelli pre-Covid, con un fatturato salito del 14,1% a oltre 49 miliardi, contro i 43 del 2019. Dati che fanno ben sperare in termini di attenzione rivolta all’evento arredo romano. Ci attende la fiera, dunque, dal 12 al 20 Marzo per ammirare i prodotti d’arredamento made in Italy.
La crescita delle vendite e produzione dei mobili in Italia
Un risultato importante, questo della crescita relativa al settore che fa capo alla filiera dell’arredo made in Italy e in particolare in quelle regioni italiane dove si concentrano le aziende del sistema arredamento. Tra esse troviamo la Lombardia (14,9%), segue la Campania (11%), poi il Veneto (9,8%), ed infine Lazio e Sicilia rispettivamente con (8,7% e 8,1%). Considerevoli i dati che riguardano la provincia di Roma, in vetta con 8263 aziende, segue poi Napoli con 7928, ed infine Milano con 5429.
Casaidea arredamento e design 2022: nuove tendenze
Un viaggio nel mondo dell’arredamento e del design in grado di stimolare il visitatore grazie ai 200 espositori presenti, alle tendenze dei nuovi sistemi architettonici, all’artigianato locale, alle contaminazione estetiche continue. Mobilieri e artigiani si condividono lo spazio della fiera d’arredamento capitolina.
Arredo funzionale ed estetico: lo smart working
Cosa emerge nella fiera del mobile di Casaidea? Un arredo orientato verso il benessere e la funzionalità oltre che alla riscoperta di un design estetico sempre ricco di sfaccettature e contaminazioni. Un cambiamento di direzione determinato fortemente dalle nuove abitudini abitative che coinvolgono, all’interno dello spazio casa, anche gli ambienti di lavoro.
Smart Working e arredo office
Lo smart working diviene domestico e con esso la creazione di spazi appropriati ad accoglierlo come funzione d’uso comune come avviene già per il relax e la convivialità in ambienti come il soggiorno e le camere da letto. La nuova tendenza arredo propone dunque angoli concepiti per vivere, ricevere, rilassarsi e lavorare.
Materiali tessuti e linee: l’angolo verde protagonista della casa
Le nuove tendenze casa 2022 mettono in evidenza un attenzione rivolta ai materiali naturali e ai tessuti morbidi, il tutto per creare ambienti accoglienti e rilassanti. Tra le pareti di casa si fa largo spazio l’uso delle piante da interni, angoli verdi che consentono di creare un’atmosfera domestica accogliente, a misura d’uomo.
Casaidea 2022 arredamento e smart workingAngolo verde nell’arredamento
Spazi funzionali ed accoglienti
Fondamentale la progettazione di spazi domestici funzionali in grado di organizzare la casa al meglio e consentire di poter vivere al bene ogni momento della giornata: tavoli con altezze regolabili, sedie girevoli, materiali caldi e pratici: dal legno, al metallo, insieme al vetro, meglio se sostenibili, aiutano a comporre lo spazio casa. Lo stile minimale la fa da padrone e si appropria di morbidezza grazie ai materiali e alle line curve.
Oggetti ed arredi, secondo le tendenze attuali, devono comunicare tranquillità e proporre comfort. A tal proposito vengono riproposti i tessuti trapuntati, i velluti caldi, le stampe animalier e pattern misti, ed osare accostamenti che contribuiscono a rendere le case uniche, originali e rappresentative della personalità di chi le abita.
Colore pantone, Very Perry e tendenze arredamento
Colore pantone, tendenze: carte da parati e tende
Tra i colori arredamento 2022 ci si ispira alle tendenze determinate dai colori pantone dell’anno, come il Very Perry, ma anche il rosso, il giallo, il blu, l’ocra, il magenta ed il verde oliva. I complementi d’arredo e gli imbottiti rallegrano le atmosfere grazie all’utilizzo di tinte vivaci che stilisticamente si fondono alla cultura pop.
Carta da parati e pellicole oscuranti
Le carte da parati conferiscono l’anima alla casa: stampe e carta da parati, colorate e dalle soluzioni grafiche più diverse, in grado di comunicare gusti e passioni. Infine, Per vivere l’abitazione con serenità, tende e tapparelle pesanti cedono il posto alle pellicole oscuranti LCD che permettono la funzione oscurante mediante un film in LCD che si può accendere a piacere, attraverso meccanismo on/off, rendendo il vetro oscurante ed opaco, oppure trasparente.
Inoltre, vi si possono proiettare immagini, agendo allo stesso modo del telo bianco usato nelle sale di proiezione. Una Casaidea 2022 innovativa, pronta ad accogliere l’uomo in ogni sua epoca storica e ad assecondarne le mutevoli esigenze.
CASAIDEA 2022 – Dal 12 al 20 marzo alla Fiera di Roma Fiumicino Ingresso EST Segreteria Tel. + 39 06-72900200/201 Da lunedì a venerdì: 15:00-20:00, ingresso gratuito Sabato e domenica: 10:00-20:00, ingresso 10 euro
Bimby: idee semplici e rapide di dolci da fare in casa
Il bimby è certamente uno strumento famoso per essere un ottimo compagno nelle cucine di migliaia di donne e uomini italiani. Questo piccolo ma prezioso robot da cucina è in grado di aiutarci a preparare, in poco tempo, numerose ricette: alcune salate, altre dolci!
Ad esempio, cucinare la torta di mele col bimby è davvero un gioco da ragazzi. Se avete voglia di stupire degli ospiti con un dolce sfizioso o se volete semplicemente esercitare le vostre abilità culinarie, scopriamo assieme alcune semplici ma innovative idee di dolci da fare in casa con il bimby.
Torte deliziose e originali
Se quello che vi piacerebbe cucinare con il vostro bimby è una torta buona, originale ma gustosa come quelle di un tempo, allora ecco alcune idee che potete approfondire. Vi proponiamo alcune torte facilissime da preparare ma che contengono quel tocco di originalità che farà rimanere di stucco i vostri ospiti.
La torta Red Velvet, ad esempio, oppure la torta mimosa o magari delle mini Cheescake ai frutti di bosco; tanto deliziosa quanto semplice anche la famosa torta al cioccolato, la torta caprese o la sacher torte, la torta di ananas oppure la torta ai pinoli. Si tratta in tutti i casi di dolci davvero semplici da eseguire con il bimby e sono adatti ad esser serviti come dessert dopo una cena o come dolci per la merenda o per una festa: i vostri ospiti resteranno davvero di stucco!
D’altronde, noi italiani siamo noti per essere tra i migliori pasticceri del mondo. L’accompagnamento ideale? Frutta fresca oppure una porzione di gelato… fatto con il bimby!
Dolci al cucchiaio
Fra le ricette più semplici e veloci, ideali per un fine pasto con amici o parenti, sicuramente rientrano anche i dolci al cucchiaio. In particolar modo, i dolci al cucchiaio sono semplicissimi da preparare ed estremamente rapidi nella loro realizzazione, quindi sono adeguati a cena o per ospiti dell’ultimo minuto.
Le idee migliori sono il gelato con il bimby (circa 15 minuti), il sorbetto alla pesca o al limone, (15 minuti), la coppa malù e la coppa del nonno (15 minuti), e il tiramisù (20 minuti). I vostri ospiti ne andranno pazzi e farete un’ottima figura, senza aver perso nemmeno troppo tempo!
Muffin al cioccolato senza latteMini Cheescake ai frutti di boscoBiscotti casarecci misti: cioccolato e bianchi senza latte
Dolci per i più piccoli
Avete dei bambini e non volete che mangino solamente dolci preconfezionati o merendine poco salutari? Ecco alcune idee perfette per accontentare i vostri bambini nei momenti della colazione e della merenda, senza però perdere di vista la salute. Alcuni studi dimostrano che una dieta sana rende i bambini molto più felici.
I dolci sono sempre amati da tutti i bambini ma non possiamo sapere con certezza cosa c’è dentro ai cibi pronti o agli snack industriali; ecco perché, spesso, è molto meglio che per i nostri bambini siamo noi a cucinare alimenti sani e dolci genuini, preferibilmente fatti in casa da noi mamme e papà.
Le ricette che stiamo per vedere sono sane, infatti potete prepararle voi in casa, in maniera tale che il risultato sia certamente privo che di sostanze chimiche ignote, di conservanti, di coloranti, o anche solo che siano dolci troppo ricchi di grassi. Per tutti questi motivi, il bimby ci viene incontro e ci aiuta anche a preparare moltissime diverse ricette di dolci molto gustosi ma anche salutari, proprio come quelli che ora scopriremo.
Ad esempio, le camille alla carota, i muffin al cioccolato con gocce di cioccolato, la torta al cioccolato o il mitico ciambellone immancabile durante la colazione, le crepes oppure i pancake (i vostri bambini ne andranno pazzi!), i pan gocciole fatti in casa, e infine i dolcetti al cioccolato con riso soffiato.
Cane e paura di auto, motorini, altri cani: la desensibilizzazione
Chi ha avuto o ha un cane sa bene che alcune volte si possono avere dei problemi in termini di paura. Tra gli elementi che possono spaventare un cane ci sono oltre ai tuoni dei temporali (un classico), anche i motorini che con il loro rombo possono impaurire sia cuccioli che cani adulti, ma anche le auto, i camion, e gli altri cani. Spesso, un cane che abbaia e ringhia a un altro cane ne ha paura, l’istinto di conservazione gli trasmette di stare in allerta.
Ma come fare per far superare a un cane le paure di questo ed altro tipo? Attraverso la desensibilizzazione: vediamo come funziona e come fare.
Cane e paura di auto, motorini, altri cani: la desensibilizzazione come si fa, tempi e risultati
Alcuni cani sono più equilibrati di altri, questo è innegabile: ma come mai? Oltre alla razza e alla genetica che hanno, ovviamente, un certo peso, in termini di carattere del cane ed equilibrio, entrano in gioco altri fattori importanti: vediamo quali sono!
Razza
Genetica
Contatto con la mamma fino a 3 mesi
Esperienze visive e sensoriali avute tra le 4 settimane e i 5 / 6 mesi (140 giorni)
La razza del cane
Non si può negare che in relazione alla razza avremo cani più equilibrati ed altri meno, cani più testardi ed altri più ubbidienti, cani adatti alla guardia ed altri perfetti per la caccia, il pascolo, o per la ricerca del tartufo, come il cane Lagotto.
Proprio per questo motivo, quando si sceglie di adottare o acquistare un cane si devono considerare con attenzione questi fattori, pensando anche a quali sono le nostre esigenze reali: abbiamo bambini? Vi sono razze di cani più adatte ai bambini e per la vita in casa.
Ci piace andare a caccia? Allora sceglieremo un cane “da caccia” come i setter o simili. Se invece necessitiamo di un cane da guardia ci orienteremo su un’altra tipologia di cane… e così via. Ma non solo la razza influisce sull’indole del cane. Altri fattori entrano in gioco come la genetica.
Cani, genetica e contatto relazionale con la mamma
La genetica influisce sia sulla salute del cane che sul suo equilibrio. Figli di cani molto equilibrati, saranno a loro volta tendenzialmente simili ai genitori. Ma questo non basta: è necessario che il cucciolo abbia un sano sviluppo psichico rimanendo vicino alla mamma per almeno 2 o 3 mesi. I veterinari consigliano 90 giorni circa.
Cani e paura: importanza delle esperienze sensoriali e visive del cucciolo di cane nei primi mesi
Esperienze sensoriali e visive del cucciolo di cane nei primi mesi
Oltre all’importantissimo fattore che influenza la crescita serena di un cucciolo di cane legato al contatto con la mamma nei primi mesi di vita (90 giorni), è di rilievo il fatto che un cucciolo dovrebbe “conoscere il mondo” i suoni che da esso derivano, motorini automobili e camion, tuoni e quant’altro, entro un periodo che va dalle 4 settimane ai 140 giorni ossia circa 5 mesi.
Un cane che non ha avuto un percorso di crescita, in tal senso, perlustrativo e conoscitivo anche nei riguardi di altre persone e di altri cani, ne avrà inevitabilmente paura. Per questo è facile che si inneschino meccanismi di difesa, che vanno dal nascondersi, al ringhiare, fino al mordere.
La desensibilizzazione di un cane giovane sarà tendenzialmente più semplice rispetto a quale che si tenta di applicare su di un cane adulto, ma in ambo i casi servirà tanto impegno e molta pazienza.
Come fare superare la paura al cane desensibilizzandolo
Il termine “desensibilizzare” indica un processo lento di apprendimento che consiste nel porre di fronte al cane l’oggetto delle sue paure e ansie a distanza di sicurezza, che siano motorini, altri cani, automobili etc. Si deve capire qual è la distanza di sicurezza dall’oggetto o dalla persona che crea problemi nel cane (bambini piccoli inclusi), e favorire l’avvicinamento per gradi, in tempi e giorni diversi.
Il cane va distratto con premi e richiami tenendolo alla distanza giusta che gli consente DI TOLLERARE LA SITUAZIONE SENZA STRESSARSI.
Anche i percorsi olfattivi e le uscite giornaliere in numero di 3 o 4 al giorno di almeno 20 minuti mezz’ora possono aiutare a desensibilizzare un cane che ha passato i primi 6 – 7 mesi della sua vita (o più) in ambiente limitato.
Togliere la paura al cane per gradi con la conoscenza progressiva
Per togliere la pura al cane e ridurre l’aggressività, si deve mirare a ridurre la distanza tra lui e l’altro cane, o tra lui e l’oggetto causa di paura, in modo graduale, pian piano, nell’arco di giorni, settimane e, talvolta, anche mesi.
Solo in questo modo avverrà gradualmente la desensibilizzazione del cane rispetto all’oggetto (motorino, auto, aspirapolvere, rasaerba etc) o alla persona (bambini adulti) o ad un altro cane adulto.
E’ necessario che il cane, durante questo processo di apprendimento / conoscenza, non si stressi più di tanto, e che venga premiato ogni qualvolta distoglie lo sguardo dall’elemento di disturbo per guardarvi o per prendere un premio che verrà preceduto dal un suono schioccato con la bocca, o da un richiamo atto a distoglierlo dall’elemento di disturbo o di paura.
Cane spaventato come fare?
Abbiamo visto il percorso che si deve intraprendere per desensibilizzare un cane. Quando il cane ha paura di auto, motorini, altri cani: la desensibilizzazione ha un ruolo importantissimo, ma quel che è certo che occorre anche una certa capacità da parte del padrone e che spesso avvalersi di un buon educatore cinofilo, specie per cani adulti problematici è la soluzione migliore.
Malfunzionamento tiroideo e problemi con fegato e digestione
Molto spesso si pensa ai problemi tiroidei come qualcosa a se stante: nulla di più falso. Un disturbo tiroideo influisce sull’intero metabolismo e, in particolar modo, può influire anche su alcuni organi ed apparati causando problemi di digestione, gastriti, ulcere e disfunzioni del fegato. Ma vediamo come la tiroide influenza fegato e digestione.
Tiroide e problemi con fegato e digestione nell’ ipotiroidismo e nell’ipertiroidismo
Ipotiroidismo e ipertiroidismo sono i due problemi basici di una tiroide malfunzionante la quale non produce quantità sufficienti di ormoni, o al contrario, ne produce troppi, causando dimagramento e problematiche di vario genere.
Uno degli organi metabolici di rilievo del copro umano è senza dubbio il fegato. Il fegato ha il compito di filtrare e neutralizzate le tossine prodotte dagli ormoni, insieme ad altre funzioni importantissime. I prodotti di filtraggio del fegato vanno a depositarsi nella cistifellea.
Una disfunzione tiroidea come l’ipotiroidismo tende a rallentare questo processo con la conseguenza che, sia il fegato che la cistifellea, sono seriamente congestionati. Come risultante, si assiste alla formazione di calcoli biliari e all’aumento del colesterolo.
Queste sostanze di “rifiuto” rimangono più a lungo nel corpo con conseguente aumento dei radicali liberi che favoriscono una spiccata e conseguenziale infiammazione e sensibilità chimica. Da qui si possono originare intolleranze e malattie autoimmuni.
Anche gli ormoni tiroidei vengono convertiti nel fegato, come gli altri ormoni, ed è proprio per questo che si assiste spesso all’innesco di un vero e proprio circolo vizioso che può comportare anche l’innalzamento delle transaminasi epatiche.
Nell’ipertiroidismo si assiste ad un’ accelerazione del metabolismo che, lavorando ai massimi livelli, causa dimagramento patologico ed elevato stress ossidativo che può danneggiare la funzione epatica svolta dal nostro fegato.
Come se ciò non bastasse, il fegato lavorerà più del dovuto per produrre gli zuccheri con conseguente e frequente instaurarsi di insulinoresistenza. Inoltre, la perdita di peso viene ulteriormente sostenuta dall’instaurarsi di una pericolosa diarrea dovuta proprio agli alti livelli di T3.
Ipotiroidismo e disturbi a fegato e stomaco
A seconda del malfunzionamento tiroideo si va incontro a processi patologici completamente diversi tant’è che nell’ipotiroidismo si assiste all’instaurarsi di stitichezza.
Inoltre, è risaputo che i sali biliari hanno un ruolo importante nella digestione dei nutrienti e nel trasporto degli ormoni, oltre a fungere da recettori della vitamina D, importante per pelle, ossa, intestino e cuore. Per questo motivo, chi soffre di ipotiroidismo spesso ha anche una spiccata carenza di vitamina D.
Gli ormoni tiroidei e la mucosa gastrointestinale
Come visto, la tiroide non è un organo a se stante. Molti processi metabolici e digestivi entrano in campo e vengono alterati dal cattivo funzionamento di questa ghiandola endocrina. Per questo motivo è necessario avere sempre un quadro generale e una visione d’insieme e non solo intervenire curando la tiroide, ma supportare il fegato con la giusta dieta, in modo tale da ridurre le tossine, non affaticarlo e non creare pericolosi quadri infiammatori anche autoimmuni.
Non è raro, infatti, che pazienti con insufficienza epatica manifestino anche malattie autoimmuni. A tal proposito non va sottovalutato, oltre alla dieta, l’uso improprio di farmaci in quanto, anch’essi andranno sempre e comunque metabolizzati dal fegato “già in stress” di suo.
Tiroide: gastrite ulcere e reflusso gastroesofageo nell’ ipotiroidismo
Gli ormoni tiroidei proteggono la mucosa intestinale e, la loro carenza, favorisce l’insorgenza di gastrite e ulcere, gonfiore e reflusso gastro esofageo, questo perché la tiroide controlla l’ormone gastrico per il rilascio dei succhi gastrici e, nell’ipotiroidismo, questo processo, come anche altri, viene sensibilmente rallentato.
Le proteine vengono assorbite in modo parziale e l’uso di farmaci gastro-protettivi non fa che alimentare il problema favorendo la crescita eccessiva di batteri nell’intestino tenue, causando anche gonfiore e reflusso esofageo. Non bastano i cibi sgonfia pancia serve un nutrizionista competente e una dieta appropriata.
Considerazioni
Quindi, se non digerite bene ed avete problemi alla tiroide dovrete mirare a seguire un’alimentazione corretta ripristinando l’equilibrio batterico intestinale con l’uso di fermenti lattici e probiotici. Anche perché, lo scarso assorbimento proteico e la scissione parziale delle proteine possono scatenare intolleranze e infiammazione, parallelamente allo scarso assorbimento di ferro, zinco, magnesio e vitamina B 12 e D di cui potreste essere carenti.
Abbiamo visto dunque, come un malfunzionamento tiroideo e problemi con fegato e digestione sono collegati tra loro: ricordate che la tiroide regola l’intero metabolismo ed è necessaria per moltissime ed importanti funzioni del corpo umano.
Se aspirate a diventare grandi chef, questa guida non fa per voi, ma se le vostre reali necessità consistononel voler imparare a cucinare un piatto di pasta e un secondo con relativo contorno, allora siamo certi che questa breve guida farà al caso vostro, perché nasce da esperienze simili alle messe in campo per necessità.
Adulti e bambini, anziani e persone di mezza età, a chiunque può accadere di dover imparare in fretta a cucinarsi il minimo indispensabile: come fare? Vediamo insieme come imparare a cucinare in pochi giorni.
Come imparare a cucinare in pochi giorni in maniera facile e veloce
Se ascoltate il consiglio di amici e parenti, ma non avete tempo per imparare sul campo a lungo termine, non arriverete da nessuna parte. La prima cosa da fare è concentrarsi sui primi piatti ed imparare a cuocere un piatto di pasta con sugo semplice, od anche condita solo con burro e parmigiano, tanto per non morire di fame :-). Tutti, o quasi, sanno cuocere una fettina con solo olio e sale e condire un po’ di insalata sempre con olio e sale. Voi no? Imparerete!
Comprare un libro semplice di ricette
Il mio primo libro di cucina è stato un utilissimo regalo di mia madre: “Il cucchiaio d’oro” un mega librone con tante ricette che comprendevano sia primi piatti che secondi di carne e pesce, antipasti, contorni ed anche dolci, confetture e liquori etc. Un libro così, dovrebbe essere presente nelle librerie di tutte le case.
Ma in realtà un libro così complesso, è perfetto per coloro che già sanno cucinare un minimo. Se partite da zero il consiglio è di acquistare un libro semplice per primi piatti, ed uno altrettanto semplice sui secondi e contorni. Fatevi consigliare o cercatelo online.
Ci sono libri che spiegano con estrema semplicità ricette super facili che, specie se siete alle prime armi, dovrete seguire alla lettera per non commettere errori. Il libro vi aiuterà molto, “non dovrete ricordare” ciò che vi dice l’amico e la nonna, ma leggere e rifare, passo, passo, ciò che leggete.
Come preparare il primo piatto di pasta
Per preparare il primo piatto di pasta (trovate una guida dettagliata nel mio blog di cucina) dovrete riempire per 3/4 una pentola di dimensioni medie, d’acqua, porre il coperchio e gettarvi una manciatina (due cucchiaini di sale grosso). Quando l’acqua bolle, versatevi la pasta e mescolatela di tanto in tanto (togliete il coperchio o bollendo uscirà tutta l’acqua). Iniziate con la pasta corta, tipo penne o fusilli, che sono più semplici rispetto agli spaghetti.
Assaggiate la pasta, e quando vi sembra di vostro gusto, scolatela. Conditela con burro (una noce) e parmigiano. Se avete voglia di sugo preparatelo in precedenza mettendo in un pentolino degli odori tritati (prezzemolo, carota, sedano e cipolla) fateli dorare un poco e poi aggiungete la passata.
Salate con un cucchiaino raso scarso ma anche meno, per 1 bottiglia da 800 gr di pomodoro. Lasciate cuocere il tutto coperto, e a fuoco basso per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
In alternativa, condite 2a crudo” con della panna, o con una scatola di tonno. Sempre in alternativa aggiungete al pomodoro che avete cotto 1 scatola di tonno medio grande o due piccole insaporite ulteriormente con 1 o 2 alici.
Avete già 3 o 4 modi per condire il vostro primo piatto di pasta. Abbiamo visto la pasta ora vediamo come imparare a cucinare in pochi giorni, considerando il secondo piatto e il contorno.
Secondo piatto
E’ indicato iniziare con hamburger, fettine, e petti di pollo che sono semplici da cuocere, e cuociono velocemente. Per insaporirli vi consiglio, oltre al sale, e al pepe un goccio di vino bianco da aggiungere a metà cottura, dopo che l’acqua di cottura che la carne tira fuori, sarà evaporata.
Un altro cibo facile da cuocere sono le uova: nutrienti ed economiche cuociono velocemente e, con le quali, potete anche preparare una frittata arricchita da prosciutto e formaggio. Attenzione: utilizzate una buona padella anti-aderente.
I primi contorni semplici da cucinare sono sicuramente quelli costituiti da verdure pronte come insalata, pomodori, finocchi, carote e simili. Se volete qualcosa di “cotto” iniziate con le patate lesse, anche se le patate al forno sono più buone e altrettanto semplici da cucinare. Gli spinaci invece si lessano in pochi minuti, specie se li acquistati già puliti e pronti da gettare in poca acqua.
Necessità fa virtù: l’importante è iniziare e provare, vedrete che cucinare non è una cosa così complessa e difficile, ed è alla portata di tutti. Ecco come imparare a cucinare in pochi giorni: iniziando da piatti facili e veloci andando via via ad aggiungere ricette più complesse grazie anche all’uso di un buon libro guida da tenere nella vostra cucina di casa.
La moda vintage, negli ultimi anni, sta riscuotendo moltissimi consensi. Ne sono testimonianza anche le ultime sfilate della Fashion Week in cui colori e linee ripropongono dettamici tipici della moda retro. Lo stile vintage, molto apprezzato degli stilisti, viene riproposto in colori e capimoda che creano un connubio armonico o a contrasto e lasciano ampio spazio all’ispirazione.
Non solo i pantaloni a zampa ritornano protagonisti insieme agli attillati fuseaux in PU, ma anche gli occhiali alla John Lennon così come il bustino in versione elegante, coniugato magari, da un blazer dai colori accesi. Ma vediamo la moda vintage del 2022 e le caratteristiche di base di questo stile di moda che dal passato torna prepotentemente ad occupare un primo posto nella moda di oggi.
Moda Vintage lo stile di moda che negli anni ritorna alla ribalta
La moda vintage torna ad essere gettonatissima sia dai piccoli marchi, che dai brand luxury. Ma cosa si intende per stile moda vintage?
Alcuni ritengono che sia sufficiente indossare un capo vecchio che ha conosciuto lustri per diversi anni, magari una decina, ma in realtà la moda vintage è rappresentata dagli abiti di tendenza del periodo precedente agli anni 90. Sicuramente, la moda stile anni 80 ha avuto un forte peso sulla rivalutazione dello stile vintage moda.
La moda negli anni e lo stile vintage: una tendenza attualissima
La moda vintage è apprezzata in tutto il mondo, ed attualissima. La sua ispirazionetrae spunto dagli anni passati e dalla moda che va dagli anni 20 fino agli anni 80, ma il periodo più gettonato in tal senso è sicuramente quello della moda anni 70 – 80 con qualche spunto preso dalla moda retro posteriore, come ad esempio il bustino, l’uso dei foulard e del cerchietto tipico delle pin up anni 50-60, insieme alle geometrie dei tessuti che hanno caratterizzato la moda anni 60.
Ma vediamo nel dettaglio le ispirazioni vintage della moda di oggi,da quale epoche attingono, quali sono i capi vintage decisamente più apprezzati, molti dei quali sono diventati dei cult della moda.
Quando un vestito è vintage?
Uno spiccato interesse si è andato via via consolidando verso quegli oggetti di tendenza del passato, capi unici ed accessori che hanno lascito il segno caratterizzando un’epoca e che rivivono nella moda oggi, apprezzati in special modo dalle nuove generazioni.
La caratteristica di base infatti, è proprio questa: il valore acquistato nel tempo da alcuni oggetti specifici e non solo ed esclusivamente la ricerca dell’usato. Sono un esempio di ciò le it bag più iconiche modelli di borse che dagli anni 30 ad oggi, rivivono in copie, e acquistano valore negli originali.
vestito animalierstampe animalier tipi
Quali sono le caratteristiche della moda vintage?
Sicuramente apprezzatissime le tinte pastello insieme a quelle accese come il rosso, le stampe animalier, gli occhiali sia piccoli e leggeri come gli occhiali alla John Lennon, ma anche grandi, dalle misure oversize.
Molto amate anche le grafiche retò, le fantasie geometriche, le righe e gli accostamenti atipici, talvolta decisamente azzardati. Quindi, non solo vestiti e abiti vintage, ma anche accessori vintage servono per comporre degli outfit di moda stile vintage.
Occhiali alla John Lennon
Gli anni 20: la moda si rivoluziona
In questo periodo storico, la moda cambia direzione e si rende più vicina alle “nuove donne” impegnate non solo in famiglia, ma anche nella carriera e nel lavoro. I vestiti diventano più comodi, i capelli si accorciano in tagli sempre femminili, ma diversi dal solito.
Si adottano tagli come quelli alla garconne, stile francese, che enfatizzano il trucco ed il make up marcato. E’ proprio in quegli anni che, nel 1929, Coco Chanel lancerà il tubino nero,un classico della moda di allora, e un cult della moda di oggi.
flapper style
Lo stile elegante degli anni 30
Lo stile moda degli anni 30 si rivolge a quell’eleganza femminile tipica che mette in evidenza la sinuosità femminile senza rinunciare però ad un tocco di comodità ritrovata anche nell’approccio molto diverso tra il giorno e la sera della moda anni 30.
La sera infatti, gli abiti si fanno lunghi e drappeggiati, mentre di giorno lo stile moda dei vestiti è sensuale e fasciante, ma al tempo stesso, al passo con i tempi, si rivela comodo interpretato anche da tessili come il jersey, e coadiuvato da capellini e cappotti caldi ed ampi.
Lo stile elegante della moda anni 30
Gli anni 40 nella moda
Per la moda, gli anni 40 segnano una transizione. Sono di questi anni gli abiti in tessuti pesanti caratterizzati da linee squadrate, spalle strette e maniche aderenti. Un periodo stilistico austero dovuto anche alla guerra, ma che ci porterà al fascino della moda anni 50, da cui lo stile vintage trae ampia ispirazione.
Moda anni 50 stile e iconeLo stile Bon Ton uno stile moda di tendenza – Audry Hepburn anni 40 – 50
Gli anni 50 fascino e femminilità con le grandi icone di stile
Il fascino delle gonne a ruota, si alterna ad abiti aderenti, corpetti e bustini che caratterizzano la silhouette, colori accesi, foulard al collo, ma anche capelli, acconciature tipiche, e occhiali extra large.
Non a caso lo stile moda è incisivo, e le icone anni 50 molto rappresentative come, ad esempio, Marilyn Monroe, bella spumeggiante e bionda, donna sexy anni 50 che si contrappone al fascino della semplicità tipico di Audry Hepburn.
Gli anni 60 e 70 quelli della rivoluzione sociale e della moda elegante
Gli abiti si accorciano, gli stili moda degli anni 60 e 70 sono molteplici. Anche in questo periodo storico del passato, la moda riconosce volti femminili rappresentative per essa: donne legate alla vita politica e sociale, o dive del grande schermo, vere icone di stile anni 60 – 70.
Come dimenticare l’eleganza intramontabili di Grace Kelly o l’estro stilistico di Coco Chanel? Ma anche Bianca Jagger; Cher; Jane Birkin; Twiggy Lawson; Lady Diana (Diana Spencer) donne iconiche che hanno segnato un epoca con la loro eleganza.
Cappello – Audrey HepburnIcone di stile femminili anni 60 – 70: 6 donne importanti
La moda retrò di quegli anni torna alla ribalta caratterizzando la moda vintage di oggi. Le fantasie si fanno estrose, le gonne si accorciano, mentre i pantaloni a zampa fanno il loro ingresso nella moda insieme agli occhiali alla John Lennon.
Capelli cotonati, fasce e stivali alti completano i vari outfit. Lo stile dei vestiti è vario ed interpreta tutti i gusti e l’esigenze di quell’epoca così contrastata e in continua metamorfosi.
Gli anni 80 creano le tendenze vintage della moda oggi
Le ispirazioni della moda vintage, come visto, si originano dai vari periodi storici che vanno principalmente dagli anni 30 agli anni 80 ma va detto che il periodo da cui lo stile vintage trae maggiore ispirazione è proprio quello dellamodaanni 80.
La moda oggi ha sempre ispirazioni retrò: il bustino, i pantaloni a zampa, gli occhiali Lennon, le stampe animalier e lo stile leopardato, i piumini modello CS, i colori vivaci e quelli pastello le geometrie eclettiche, sono tutti dettagli che traggono origine dalle tendenze moda del passato.
Stile abbigliamento yuppies anni 80Moda stile anni 80 ragazze, donne, uomini, abiti ed accessoriPaninari e SfitinzieModa anni 80Look bianco e nero anni-80Duran Duran gruppo musicale anni-80
La Fashion Week e le tendenze retrò della moda vintage
Non ci sorprendiamo quindi, quando alla Fashion Week vediamo sfilare capi che traggono ispirazioni dal passato ma ci rallegriamo in quanto capiamo che gli anni della moda passati hanno creato delle tendenze che si mantengono attuali di decennio in decennio, riscuotendo sempre un grande successo tra i giovani e non: è lo stile Vintage che scende in passerella!
Fashion Week e ispirazioni vintage
Il mondo vintage è la risultante di un’insieme di ispirazione, creatività e dettagli: un accessorio importante, una it bag, od anche un capo spalla, riesce a trasformare un look banale in un outfit ricercato vintage. Ma come vestire vintage?
Le vie delle shopping vi proporranno capi moderni o rivisitati: per creare un outfit dalle sonorità vintage vi conviene girovagare tra mercatini vintage e piccoli negozi, ma anche nei bauli di vostra mamma o di vostra nonna potrete scovare capi ed accessori di classe che appartengono ad un passato intramontabile e tanto amato nella moda.
In effetti va detto che si può vestire con ispirazioni vintage, o fare del vintage uno stile di vita: a voi la scelta!
La burrata è un formaggio di origine pugliese rinomato in tutta la penisola e utilizzato per molte ricette facili e golose. Si trova realizzato, come nel caso della burrata sabelli, secondo la tradizione e a regola d’arte, riuscendo a stupire ogni volta.
Sono diverse le ricette, salate e persino dolci, che vedono l’impiego della burrata, un ingrediente che si rivela una vera e propria sicurezza in cucina. In questo articolo vi proponiamo dei piatti che, con la loro bontà, riusciranno a dare una nota di gusto particolare alla tavola. Pronti a rimanere estasiati di fronte al fascino della burrata?
Primi piatti sontuosi, grazie alla burrata
La burrata si caratterizza per la sua forma unica, che mette il buonumore solo a vederla, il sapore ricco, fresco, all’interno del quale si trova un cuore cremoso e seducente: la stracciatella. La burrata è un formaggio che si presta, proprio in virtù delle sue peculiarità, per la realizzazione dei primi, sia con il riso, sia con la pasta, compresa quella fresca. Un esempio? Il riso con pesto di broccoli, mandorle e burrata, che richiede davvero pochi passaggi e riesce a dare sempre immense soddisfazioni:
● Si scottano i broccoli e si riducono a pezzetti sottili. ● Si frulla una parte dei broccoli con le mandorle un po’ di scalogno saltato leggermente in padella. ● Nel frattempo si cuoce il riso, utilizzando l’acqua dei broccoli. ● Si unisce il pesto e da ultimo la burrata.
Ricette con burrata
Ricette con burrata
Questo riso può essere realizzato anche con altre verdure (il radicchio, la zucca, il cavolo nero, ecc. ecc.) nonché l’aggiunta delle patate, anch’esse scottate o cotte insieme al riso, e persino della pancetta, in grado di dare un sapore ancora più intenso. Una ricetta versatile, capace di conquistare ogni volta.
E la pasta? La burrata è il ripieno ideale per i ravioli, insieme all’ortaggio che si preferisce, ad esempio il cavolo nero. È anche un condimento eccellente per le lasagne e le tagliatelle fatte a mano. Una ricetta gustosa è quella che la vede come sugo insieme ai funghi, sempre inserita all’ultimo.
La burrata riesce a dare soddisfazione perché porta a sperimentare con la fantasia, e un buon primo, si sa, permette di fare sempre bella figura e di portare in tavola la bontà.
Tra pizza e friselle, sempre con la burrata
La pizza è uno dei piatti che piace di più agli italiani, non solo da mangiare in pizzeria ma da fare anche a casa. La ricerca è quella di soluzioni sempre nuove per la farcitura, in grado di dare nuova gioia al palato. La burrata permette proprio questo, accostandosi con maestria a qualsiasi ingrediente.
La burrata è intrigante sulla pizza, in grado di non far rimpiangere assolutamente la mozzarella. Un accostamento originale è quello che la vuole con i fiori di zucca, che si possono, volendo, friggere dopo esser stati riempiti con la burrata. Una soluzione gourmet di assoluto livello. Un’altra variante? La pizza con burrata, scarola e olive. Un sogno dal gusto mediterraneo.
Quando si ha poco tempo, le friselle, anch’esse di origine pugliese, si rivelano una preparazione in grado di dare non poca soddisfazione. Una farcitura avvolgente al palato? Quella che vede i pomodori, con un po’ di origano, accanto alla burrata; in alternativa, vanno bene le zucchine e persino le cime di rapa saltate in padella, sempre insieme alla burrata. Un piatto unico che si rivela emozione allo stato puro.
Un’idea dolce con la burrata
Concludiamo con un’idea dolce a base di burrata, perfetta per rendere più piacevole la colazione. Si tratta di un plumcake, ma potete realizzare anche la classica torta dalla forma rotonda, che si caratterizza per la presenza della burrata accanto alle gocce di cioccolato.
Un dolce semplice e veloce per il quale vi consigliamo lo zucchero di canna e il miele di acacia o d’arancio per la spennellata finale. Capace di esaltare al meglio le qualità della burrata.
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