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Bonsai mese di Aprile cosa fare

Bonsai mese di Aprile cosa fare
Bonsai mese di Aprile cosa fare

Se nel mese di Marzo i bonsai hanno ripreso la loro attività vegetativa, nel mese di Aprile i bonsai sono nel pieno di questa fase e necessitano di cure e norme di coltivazione adatte a favorirne lo sviluppo e la crescita, in modo sano ed equilibrato. E’ proprio da queste norme che dipenderà la bellezza e lo sviluppo della pianta di bonsai per tutta la primavera e l’estate, inclusa la fioriture e la fruttificazione (per i bonsai da frutto). Vediamo i bonsai nel mese di Aprile quali norme adottare per la loro cura.

Bonsai mese di Aprile cosa fare e cosa non fare

La maggior parte delle norme di coltivazione che vi abbiamo indicato per i bonsai mese di Marzo, vanno mantenute. Ciò riguarda le innaffiature, le concimazioni ed i rinvasi, i bonsai mese di Aprile, ormai sono stati portati all’aperto in quasi tutte le regioni d’Italia, ma si devono mettere in atto anche altre norme di coltivazione, ed avere attenzione per gli attacchi dei insetti ed afidi.

  1. Portare i bonsai all’aperto
  2. Proteggerli dal vento
  3. Rinvasare
  4. Potare se non fatto a Marzo
  5. Regolare le innaffiature
  6. Far ruotare l’albero di bonsai
  7. Proteggerli dagli afidi

Bonsai ad Aprile 7 norme di coltivazione da rispettare

  • Già nel mese di Marzo, ma anche in relazione alla regione di appartenenza e alle temperature climatiche, i bonsai da interno ed esterno sono stati portati all’aperto tra Marzo e Aprile, e posti in posizione riparata.
  • Le innaffiature sono state intensificate, avendo cura che il pane di terra non asciughi troppo, specie per i bonsai a foglia caduca che stanno riprendendo a pieno regime il loro vigore vegetativo.
  • Proteggere i bonsai dal vento che nel mese di Aprile, può rivelarsi anche molto forte, specie nelle zone costiere e montane.
  • Far ruotare la pianta di bonsai: per una buona ed uniforme ripresa vegetativa, i bonsai ad Aprile andranno fatti ruotare con una certa frequenza.

Potare i bonsai tra Marzo e Aprile

I bonsai vanno potati prima della ripresa vegetativa e, come visto, questa varia non solo in relazione al tipo di specie ma anche della zona climatica. Potare i bonsai che non hanno ripreso a vegetare, sempre che le potature non siano già avvenute nel mese precedente. Le potature variano in relazione alla specie, ma in linea di massima ci si può regolare come segue:

  1. Bonsai giovani a foglia caduca: si tratta di alberi giovani che perdono le foglie nella stagione invernale; andranno eliminate, di volta in volta, le crescite lunghe dei rami lasciando solo 2 o 3 gemme.
  2. Bonsai più vecchi a foglia caduca: nel caso di alberi di bonsai più vecchi di età li si può lasciar crescere ed intervenire più tardi con i tagli.
  3. Bonsai di conifere: le conifere sono alberi diversi e sempreverdi aghiformi come gli abeti e pini, cipressi. Per una potatura ottimale è bene procedere in due modi diversi. PIANTE GIOVANI: lasciare le candele (ossia i nuovi cacci dei rami) ancora per un mese sulla pianta. PIANTE ANZIANE: eliminare le candele pizzicandole dai rami ed asportandole.

Trattamenti anti afidi su bonsai

Quando gli alberelli di bonsai mettono le prime foglie e si colorano di verde o rosso, ecco che appaino i nemici di queste piccole piante: gli afidi. E’ opportuno usare un disinfestante che non sia troppo forte per non rischiare di danneggiare e bruciare i nuovi germogli che si stanno formando. Si possono adottare anche 5 metodi naturali su bonsai per afidi e cocciniglie.

Infine, come per il mese di Marzo, le legature vanno sospese, e con le potature si possono invece effettuare le riproduzioni dei bonsai da talea.

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Bonsai tipologia stili e tradizioni

Pelletteria uomo all’ingrosso: dove acquistare online

Pelletteria uomo all'ingrosso
Pelletteria uomo all'ingrosso

Gli articoli di pelletteria sono accessori eleganti e raffinati, scelti da uomini e donne di ogni età per aggiungere un tocco di classe al proprio look. Oggi, presteremo particolare attenzione agli articoli in pelle da uomo, versatili, utilizzabili in qualunque occasione, sempre chic ed eleganti. La scelta è ampia: giacche, cinture, portafogli, guanti, borse e valigette, prodotti di altissima qualità creati dai migliori artigiani che da sempre si distinguono per la loro passione e dedizione. Si tratta soprattutto di prodotti di altissima qualità, resistenti e pregiati.

Piccola pelletteria uomo

Gli accessori di piccola pelletteria per uomo si caratterizzano per la loro accurata rifinitura, per la compattezza, per l’eleganza e per la versatilità. Sono pensati per varie situazioni d’uso, anche per essere indossati e sfoggiati quotidianamente. Parliamo di portafogli, piccoli e compatti ma allo stesso tempo capienti e comodi, dal design raffinato e dalla morbidezza palpabile. Passiamo poi ai portacarte, piccolissimi accessori utili e versatili, utilizzabili per conservare le proprie carte di credito e i documenti personali in maniera comoda e sicura.


I portamonete, la stessa cosa, compatti, eleganti, morbidi e capienti. Finiamo con le cinture, sicuramente gli articoli di pelle più gettonati e utilizzati dagli uomini. La cintura è un accessorio immancabile per completare l’outfit di un uomo, che abbia uno stile elegante o sportivo, questo articolo non va mai dimenticato. Attenzione pero alle scelte, una cintura deve essere di buona qualità per evitare che si sfaldi a contatto con i pantaloni e una cintura in pelle è sicuramente la scelta migliore.

Le migliori marche di pelletteria uomo

Gli accessori di pelletteria sono molto utilizzati e ricercati da uomini di qualunque età. Bisogna però tenere in considerazione che questi articoli hanno un costo, e se si vuole procedere con l’acquisto di un prodotto di buona qualità e che duri nel tempo è necessario affidarsi ai migliori marchi.

Abbiamo qui stilato una lista delle marche più gettonate, quelle che presentano il miglior rapporto qualità-prezzo e che, sicuramente, non ti lasceranno deluso. Rientrano tra queste:

Piquadro: fornisce prodotti di qualità a un prezzo accessibile. La caratteristica principale di questo marchio è quella di fornire ai propri clienti un accessorio in pelle ben rifinito e duraturo a un prezzo abbastanza compatto. Si tratta di un marchio molto gettonato che produce portafogli, borse, cinture, portachiavi, portamonete e portacarte per ogni esigenza e utilità.

The Bridge: si impegna da anni nella cura del design e della qualità dei prodotti che offre. Risulta essere un marchio noto e conosciuto in tutto il mondo, che garantisce articoli di qualità, con delle rifiniture perfette, curate nei dettagli e utilizza materiali pregiati. Queste caratteristiche consentono alla casa produttrice di alzare i prezzi, che restano comunque abbastanza accessibili e sono sicuramente equiparati alla qualità.

Prima Classe: anche questo è un marchio noto e molto richiesto. Si tratta di particolari accessori in pelle, accuratamente decorati, ricchi di dettagli e rifiniture perfette che attirano un notevole numero di acquirenti. Ovviamente, questi sono solo alcuni dei marchi più conosciuti, in commercio si trovano una miriade di articoli di pelletteria per ogni fascia di prezzo e per tutti i gusti, l’importante è sempre scegliere i marchi di qualità, che presentino possibilmente articoli rifiniti a mano da esperti artigiani. Questo rende il prodotto unico, inimitabile e sicuramente molto più bello esteticamente.

I rivenditori e l’ingrosso

Gli articoli in pelle sono accessori in continua crescita nel mondo del mercato, sempre ricercati, acquistati per un regalo o per sè stessi. Per questo motivo è possibile recarsi da un rivenditore all’ingrosso. Questo garantirà una qualità certificata del prodotto, ma allo stesso tempo un prezzo accessibile e competitivo. Su Bergamo è possibile trovare numerosi rivenditori di Ingrosso Pelletteria.


Questi offrono una vasta gamma di scelta, modelli nuovi, colori di tendenza e marchi famosi. Si parte da i marchi elencati sopra, per raggiungere i rinomati Kalvin Klein, Pierre Cardin, e molti altri.
I migliori prodotti sono quelli in pelle Italiana certificata, il classico Made in Italy che non delude mai.

Acquistare online

Gli acquisti online stanno permettendo a molte persone di non recarsi fisicamente nei negozi e subire ore di file e code, ma di acquistare un prodotto valido e di qualità direttamente su internet. Ci sono molte alternative, dai grandi rivenditori di articoli come Amazon o vari siti che permettono di scegliere tra una vasta gamma di prodotti, ma anche i piccoli rivenditori. Negozi fisici che decidono di vendere anche online per farsi pubblicità e attirare un numero sempre più grande di ut

enti. Si consiglia sempre di acquistare dai piccoli rivenditori, che spesso sono notevoli artigiani ed esperti nel settore della pelletteria, che svolgono questo lavoro da anni e lo tramandano di generazione in generazione, così da offrire ai propri clienti prodotti sempre più raffinati, utili e di qualità altissima. Su internet è possibile ricercare qualunque negozio o tipologia, basterà semplicemente inserire il nome o l’articolo richiesto e scegliere tra le numerose proposte che i rivenditori presentano.

Concludiamo il nostro articolo per ricordarvi di non badare mai al prezzo, se un accessorio di pelletteria è troppo economico significa che la sua qualità non è delle migliori, questo comporterebbe un utilizzo breve, in quanto si sfalderebbe dopo poco tempo, col calore o al contatto con altri materiali.

Acquistate sempre prodotti di qualità e, possibilmente Made in Italy, per arricchire il vostro look con un accessorio di classe.
Alcuni rivenditori di pelletteria all’ingrosso vi forniscono tutta l’assistenza necessaria per concludere l’acquisto nel migliore dei modi, fornendovi consigli utili sul prodotto migliore e certificandone la provenienza.

Tailleur 10 modi per indossarlo e la sua storia

indossare tailleur donna
tailleur donna

Il tailleur un capo intramontabile sinonimo di eleganza talvolta erroneamente snobbato, è uno di quei capi moda che si adatta a moltissime situazioni, lavorative e sociali. I modelli versatili e attualissimi di Babylon lo rendono un capo adatto a tutte le donne, sia in versione tradizionale che moderna, con shorts e bermuda. Come indossare un tailleur e come accessoriarlo? Scopriamo insieme i 10 modi per indossare un tailleur e fare un capo passepartout sia in versione elegante che sportiva ma sempre con classe e disinvoltura.

Taillur babylonstyle collana Radà
Taillur babylonstyle collana Radà

Tailleur 10 modi per indossarlo

Il tailleur è composto da due pezzi, gonna / giacca, tipicamente femminile, o pantalone / giacca dal taglio quasi sempre elegante. Può essere formato, come detto, da giacca e pantalone, giacca e gonna o tubino e giacca. I modelli in foto di Babylon dimostrano la versatilità e le infinite proposte moda per il tailleur, sia in termini di colori e fantasie che di linee moda.

Sto per presentarvi una vera e propria carrellata di modelli tailleur Babylon in mille stili e colori! Dai tagli classici in tinta unita o eclettici a fiori, fino ai moderni abbinamenti giacca e con shorts. Per non trascurare i tailleur dal taglio contemporaneo caratterizzati da giacca cropped o evergreen con doppio petto e pantaloni vari modelli inclusi quelli a palazzo. Tailleur eleganti a comporre un outfit sofisticato in cui trovano spazio anche occhiali di Kyme, i bijoux e le borse di Radà gli orologi di Hoops.

tailleur rosso
Tailleur Babylon occhiali Kyme orecchini Radà

Storia del tailleur: Come e quando è nato il tailleur?

Il tailleur, un tempo, era il corrispettivo del completo da uomo. In inglese chiamato “Lady’s suit”, ha gradualmente assunto il valore di status symbol. Il nome deriva dal francese “tailleur” che significa “sarto”. Si trattava infatti, di abiti dal taglio sartoriale. Il primo tailleur per donna risale al 1885 confezionato per la principessa del Galles Alessandra, da un sarto inglese. Creato per le cavalcate, divenne pian piano un capo da indossare principalmente al mattino, ed anche in tutte le occasioni informali.

Come era il primo tailleur?

Cocco Chanel lancia la second aversione del tailleur
Cocco Chanel lancia la second aversione del tailleur

Il primo tailleur da donna era composto da una lunga gonna e giacca appuntata frontalmente e chiusa dalla cintura. La vera svolta di questo capo di abbigliamento femminile avvenne nel 1917 grazie alla stilista francese Coco Chanel che rese il tailleur un capo comodo per le donne specie per quelle introdotte nel mondo del lavoro.

Il tessuto utilizzato fu il jersey, il modello aderente non segnava il punto vita, la giacca, invece, ricalcava lo stile maschile, mentre la gonna divenne funzionale e si accorciò fino al ginocchio. Un trentennio dopo, nel 1947 un altro noto stilista, Cristina Dior lancerà il suo tailleur Bar con giacca avvitata e gonna a corolla.

Qualche anno dopo Coco Chanel lancia un’altra versione del tailleur, in antitesi con il modello di Dior che peccava di comodità, diede vita ad un tailleur in 3 pezzi in tessuto tweed composto da gonna giacca senza collo dritta e camicetta.

Stile e tailleur

Attualmente il tailleur moderno è uscito dagli schemi e dagli stereotipi ed è diventato una capo elegante, ma versatile, sia in termini di colore che fantasie e modelli. Ne sono la riprova i 10 tailleur che abbiamo selezionato in tinte chiare come il panna, il bianco o in bicromia, che in colori vivaci che virano dal rosso al celeste cara da zucchero.

tailleur beige e marrone
Tailleur beig e marrone Babylon – Occhiali Kyme; gli orologi di Hoops

Come indossare il tailleur oggi

Le linee dei tailleur si differenziano moltissimo tra un modello e l’altro: le giacche sfilano esibendo modelli cortissimi, classici, in doppio petto o con abbottonatura semplice, mentre l’altro capo che compone il tailleur vede sfilare gonne, pantaloni a sigaretta, a zampa di elefante, short e pantaloni trequarti. Insomma, c’è n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le età: modelli elegantissimi adatti per la sera, così come tailleur da giorno meno formali e più versatili.

Tailleur eleganti

Tailleur ed accessori

Cosa indossare con un tailleur? Tra gli accessori da abbinare con classe troviamo borsa, occhiali scarpe e orologi, ma anche gioielli e foulard. Le nuance dovrebbero sposarsi con il capo indossato, così come lo stile. Sotto alla giacca generalmente, si tende ad indossare un top o una camicetta, osando colori e tessuti laminati per un tailleur da sera, e capi più pacati nei colori e comodi nelle linee, per il giorno, o anche esibendo audaci scollature e biancheria sensuale ricamata.

tailleur classico elegante
Tailleur classico borsa Radà occhiali Kyme

Qualunque sia lo stile di moda adottato, i tailleur sono dei completi d’abbigliamento femminile gonna/giacca o pantalone/giacca che vestono con molta classe ed eleganza, sono comodi, e offrono grande comfort adeguandosi a moltissime circostanze. Per questo da oltre un secolo sono ampiamente indossati ed apprezzati dalle donne di ogni età.

Fiori di Aprile quali fioriscono e quali piantare

Fiori di Aprile quali fioriscono e quali piantare
Fiori di Aprile quali fioriscono e quali piantare

Ad Aprile, in relazione alla zona geografica, si assiste già da un po’ alle prime fioriture. Le mimose sono già fiorite ovunque ed anche sfiorite, i nespoli cedono il passo ai frutti dopo essere fioriti precocemente, mentre le margherite riempiono campi e vasi. Volete sapere quali fiori piantare ad aprile e quali sono le fioriture di Aprile? Vediamo i Fiori di Aprile quali fioriscono e quali piantare per godere delle loro fioriture nei mesi successivi primaverili ed estivi.

Fiori di Aprile quali fioriscono

Quali fiori ad Aprile? Ad Aprile sono già fiorite, ed in fiore mimose, alberi da frutto come ciliegi, peschi, susini meli e molti altri. Nei vasi e in terra vediamo fioriture di alcune bulbose come ciclamini, narcisi e crochi fiori che fanno capolino già a Febbraio anche tra la neve. Ad Aprile e fino a Maggio il glicine rallegra i giardini di bei grappoli fioriti e le margherite sbocciano in tutto il loro splendore.

Magnolie e Camelia fioriscono abbondantemente in base alla tipologia precoce o tardiva. I negozi si riempiono di primule piante da fiore che possono essere messe a dimora sin da fine febbraio (sempre in relazione alla zona climatica).

Riassumendo, ecco le piante da frutto e da fiore che fioriscono a Marzo e Aprile in relazione alla zona climatica:

  • Ciliegi
  • Peschi
  • Susini
  • Meli
  • Alberi da frutto
  • Camelie
  • Magnolie
  • Margherite sia di campo che specie da vaso bianche e gialle
  • Violette
  • Kerria Japonica
  • Tulipani
  • Narcisi
  • Orchidee (da esterno)
  • Glicine

Fiori di Aprile quali piantare

Per avere delle belle fioriture alternate in giardino sul balcone il consiglio è di prevedere tulipani, narcisi e violette e viole del pensiero già da febbraio marzo, piantare delle belle primule a Marzo Aprile, ricordandovi che il 21 di Marzo è entrata la primavera e con essa i giardini si sono risvegliati dal sonno invernale.

Volete un balcone fiorito o un giardino fiorito? Ad Aprile potrete piantare i seguenti fiori già fioriti:

  • Primule: il fiore primaverile per eccellenza.
  • Gerani
  • Margherite: belle, resistenti facili da coltivare fioriscono a lungo. Colore bianco o giallo.
  • Kerria japonica: arbusto con fioritura precoce e prolungata, fiori gialli.
  • Camelie di vario tipo l precoci fioriscono già da Febbraio Marzo
  • Begonie: fiori doppi e semplici. tantissimi colori
  • Tagete anche da seme, costano pochissimo e fioriscono a lungo
  • Impatiens: costano poco fioriscono da Aprile fino ad Ottobre, posizione mezz’ ombra o ombra.
  • Viola del pensiero: fiori bellissimi costo contenuto.
viola del pensiero
Viola del pensiero

Tra le piante grasse e semigrasse, sono in fioritura già da fine Marzo le Kalanchoe blossifeldiana e specie simili ad esse. Se non avete il pollice verde queste piantine con scarse esigenze colturali fanno al caso vostro.

Kalanchoe Blossfeldiana
Kalanchoe Blossfeldiana

Cosa piantare ad Aprile per le fioriture in estate?

Sicuramente, iniziate a piantare il falso gelsomino, e le bounganville piante da pieno sole, specie se volete una bella siepe o dovete ricoprire dei grigliati. Mettete a dimora anche le Gerbere, le Fresie e le splendide Dalie, ed il Plumbago e Gerani. Anche le rose messe a dimora cominceranno a fiorire dal mese di Maggio.

Piantare:

  • Rose
  • Dalie
  • Gerbere
  • Fresia
  • Plumbago
  • Gelsomino e falso gelsomino – trachelospermum
  • Gerani
  • Calle fioriranno a Maggio Giugno

La sbocciolatura di rose, dalie, camelie ed altre specie da fiore, aiuterà ad aumentarne la produttività fiorifera e a farle crescere le piante robuste.

Il geranio il re dei balconi e dei giardini

gerani
Gerani

Una specie botanica che offre molte varietà, è il geranio, specie nelle zone climatiche a clima mite è in grado di regalare fioriture continuate per moltissimi mesi. L’importante è concimarlo, esporlo a sole o mezzo sole, innaffiarlo e rimuovere fiori e foglie secche molto spesso. I gerani del mio giardino, posti in vaso, quest’anno, hanno fiorito anche nei mesi invernali, sospendendo le fioriture per meno di un paio di mesi.

I gerani hanno un prezzo contenuto e, con pochi accorgimenti è molto facile riprodurli per talea, ottenendo nuovo piante in pochissimo tempo. Anche i gerani sono facilissimi da coltivare ed adatti a chi non ha molta esperienza con le piante. Esistono diverse tipologie di geranio: Geranio tre specie a confronto, quelle con una fioritura più ricca sono i gerani eretti.

Come stimolare prolungare le fioriture

Conclusioni

Le piante da fiore che fioriscono ad Aprile o che possono essere seminate o piantate ad Aprile sono davvero moltissime. Abbiamo fatto una selezione per indicarvene alcune di facile coltivazione. Attenzione al terriccio: ricordate che camelie, azalee, ortensie, ad esempio, sono piante acidofile e dovrete acquistare un terriccio adatto a loro. Alcune bulbose, come le dalie, possono essere messe interrate (bulbi) fino a Maggio e sempre in relazione alla zona climatica.

Se non avete il pollice verde optate per una bella aiuola di piante grasse e iniziate ad allestirla già da ora, anche le piante grasse danno molte soddisfazioni e regalano belle fioriture.

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Trucco tatuato o trucco permanente pro e contro

Trucco tatuato o trucco permanente pro e contro
Trucco tatuato o trucco permanente pro e contro

Il trucco permanente o permanet make up “MPU” è una pratica di trucco tatuato che consente di ottenere un make up estetico fisso, delineando il contorno degli occhi, le sopracciglia e le labbra. Si tratta di un processo di dermopigmentazione, un trattamento che si avvale di pigmenti di colore da inserire sotto la cute, per realizzare trattamenti estetici o correzioni inestetiche di brutte cicatrici e difetti della pelle o della pigmentazione, come la vitiligine. Si parla molto del trucco permanente e dei suoi campi di applicazione, ma è bene conoscerne la durata, i pro ed i contro, le possibili complicanze, ed i costi di attuazione e manutenzione del trucco permanente.

Trucco permanente quando farlo

Per la realizzazione del trucco permanente, conosciuto anche con il nome di trucco tatuato, si utilizzano pigmenti anallergici facilmente tollerati. Vitiligine, alopecia, cicatrici e semplici difetti della pelle, possono venire camuffati e coperti grazie al trucco tatuato. Allo stesso modo, questa tecnica di colore tatuato, permette di realizzare dei make up leggeri e gradevoli, e di correggere, delineandolo, l’arco cigliare o il contorno delle labbra, od anche utile per una trico-pigmentazione da effettuare sul cuoio capelluto.

Trucco permanente e semi permanente: differenze

Il nome del trattamento può trarre in inganno, in ambo i casi, si tratta del medesimo processo, ossia dell’inserimento di colore atossico sotto il derma (la pelle), mediante l’ausilio di piccoli aghi sottili. La dermopigmentazione quindi, può prendere il nome di trucco permanente, trucco semi permanente od di trucco tatuato. Il concetto più appropriato è quello di trucco semipermanente in quanto la sua durata nel tempo, è limitata di alcuni mesi, o anni, dopo di che andrà ripetuto nuovamente.

Si può togliere il trucco permanente o tatuato?

Si tratta di una pratica estetica diversa dai tatuaggi. I tatuaggi sono permanenti e possono essere rimossi solo con laser o trattamenti coprente. Il trucco permanente è duraturo ma ha durata limitata, di alcune settimane o mesi. Nel tempo il trucco tende a schiarire e, per un buon effetto estetico è raccomandabile applicarlo nuovamente. Se non piace il risultato ottenuto dal dermopigmentista, è necessario attendere che il trucco faccia il suo decorso, attendendo che scolorisca da solo scomparendo in maniera naturale.

Quanto dura il trucco permanente tatuato?
Quanto dura il trucco permanente tatuato?

Quanto dura il trucco permanente tatuato?

Il trucco permanente ha una durata variabile, ciò che influenza il fattore durata è, oltre al tipo di pelle, anche il modo in cui viene effettuato il trattamento, e da chi. La tipologia di pelle del soggetto e la bravura del dermopigmentista, hanno un ruolo importante sulla durata. Generalmente ci si sottopone a più di una sessione a distanza di alcune settimane (dalle 4 alle 6 settimane) ciò per avere un effetto più duraturo. La durata media del trucco permanente, in buone condizioni, si attesta da un massimo di 18 mesi ad un minimo di 6 mesi. Come per i tatuaggi, è bene affidarsi a mani esperte e alla serietà di bravi professionisti. La durata del trucco permanente può essere influenzata da diversi fattori, oltre che da quelli citati:

  • Pelle grassa: trattiene poco il pigmento
  • Pelle secca: sbadisce il pigmento
  • Piscina: il coloro scolorisce i pigmenti
  • Sudorazione eccessiva, e farmaci (anti coagulanti e cortisone)
  • Sole senza protezione adeguata

Pro e contro trucco permanente

Il trattamento di micropigmentazione del quale si avvale questa tecnica del trucco tatuato, può dar luogo a fenomeni sgradevoli, così come offrire dei benefici validi: vediamo quali sono i pro ed i contro del trucco tatuato.

Pro

  • Sistema veloce e rapido
  • Risultati personalizzati in base al tono della pelle
  • Buona soluzione per chi soffre di allergia
  • Permette di camuffare imperfezioni e correggere tratti somatici come forma dell’occhio, ciglia, labbra. Può essere un ottimo riempitivo per le ciglia.

Contro

  • Se non piace è difficile da rimuovere e deve fare; il suo decorso di scoloritura cancellazione è di 2/5 anni
  • Allergia al pigmento
  • Infezioni
  • Applicato in maniera non idonea può generare effetti anti estetici o sgradevoli.

Sconsigliato quando:

Oltre ai pro e ai contro, il trucco permanente può essere consigliato in alcuni casi e sconsigliato in altri:

  • Sconsigliato se si hanno infezioni o dermatiti della pelle
  • Sconsigliato se si hanno labbra trattate con silicone
  • Sconsigliato sui nei
  • Sconsigliato in gravidanze e allattamento
  • Sconsigliato su persone giovani e in crescita
  • Psoriasi
  • Radioterapia e Chemioterapia in corso
  • Allergie ricorrenti

Il lato positivo del trucco semi-permanente o tatuato è la capacità che ha di correggere difetti estetici anche di un certo rilievo. Inoltre, può essere adottato da chi presenta allergie al normale make up e, può risultare utilissimo anche qualora si verifichi la perdita delle sopracciglia o dei capelli.

Per contro, il trucco permanente può dar luogo a reazioni allergiche in soggetti sensibili ai pigmenti. Nel caso di strutture che non operino in piena sicurezza, si possono verificare infezioni. In alcuni casi, può generare effetti antiestetici sgradevoli specie se attuato da mani non molto esperte e, il tempo per la totale scomparsa del trucco, non è brevissima, anzi, si attesta da 2 anni a 5 anni.

La durata trucco permanente breve, può essere un pro, nel caso di effetti non gradevoli, ma un contro per chi è costretto periodicamente a ricorrere al trucco permanente e ai suoi ritocchi.

Costi trucco permanente

In termini di costi, molto varia dal tipo di trucco richiesto e dalla sua estensione ma, mediamente, per labbra e sopracciglia il prezzo va dai 400 euro fino ai 900, Mentre per i ritocchi periodici il prezzo parte dai 100 euro circa o poco più fino a 250 euro per ritocchi semestrali o annuali.

Leggende del tulipano 5 storie sui tulipani

Leggende del tulipano 6 storie sui tulipani
Leggende del tulipano 6 storie sui tulipani

I fiori, nei loro linguaggi, ci indicano attitudini, preferenze, profumazioni, colori e simbolismo, ed hanno originato molto storie. Le storie e le leggende che nascono dai fiori sono tantissime, tra esse, anche le leggende dedicate ai tulipani, fiori che preannunciano l’arrivo della primavera. Il tulipano nero, poi ha una leggenda tutta sua che andremo a scoprire. Il tulipano è il fiore dell’amore e le 6 leggende del tulipano parlano tutte di amori delusi, perduti e infelici.

La leggenda del tulipano e le odalische

Leggenda tulipani: la prima delle 6 storie è legata al mondo arabo. Narra infatti, che il tulipano fosse il fiore delle odalische. Le belle fanciulle che vivevano danzando, (le odalische), in memoria dell’amore perduto, lasciavano nei giardini dell’harem dei bei bulbi di tulipani fioriti.

Leggenda del contadino e i tulipani

Un’altra leggenda sui tulipani racconta che un contadino che lavorava incessantemente il suo apprezzamento di terreno, un giorno vi scorse un bel tulipano. Nella sua corolla alloggiavano delle piccole fate. il contadino si innamorò perdutamente di una delle fate, ma purtroppo l’amore non corrisposto lo fece ammalare gravemente, fino a morirne. La fata dispiaciuta per l’accaduto, fece crescere nel suo campo una distesa di tulipani in sua memoria.

Il tulipano e il commerciante

Questa leggenda dei tulipani è molto realistica, in quanto anticamente, i tulipani avevano un vero valore commerciale e si sviluppò un vero e proprio traffico dei loro bulbi provvisti di certificati. Un commerciante, convinto si trattasse di cipolle, ne rubò un barattolo. Li piantò nel suo terreno ma, al posto del tubero da cucina nacquero tanti fiori di tulipano.

La leggenda del tulipano: Shirin e Ferhad

Anche in questo caso il tulipano nella leggenda è riferito ad una storia d’amore. I due giovani si amavano e volevano sposarsi. Così Shirin partì in cerca di fortuna ma, dopo un po’ di tempo Ferhad non vedendolo tornare andò alla sua ricerca. Mentre vagava alla ricerca del suo amato cadde su delle pietre aguzze si ferì e morì, durante l’agonia, pianse, e le sue lacrime si trasformarono in bellissimi tulipani variopinti.

Storia del tulipano nero

Nel 600 gli olandesi svilupparono una grande passione per i tulipani, nacque così, una tradizionale tendenza all’acquisto di bulbi pregiati ed incroci. Si sperimentavano nuove creazioni, fino ad arrivare alla produzione del Queen of Night, il “re della notte” ossia il tulipano nero, così come anche del Black Parrot, una vera leggenda tra i tulipani neri. Ma oltre alla realtà anche il tulipano nero ha dato vita a storie e leggende.

Il tulipano nero la leggenda Persiana

Il tulipano nero la leggenda Persiana
Il tulipano nero la leggenda Persiana

Secondo un’antica leggenda Persiana, il tulipano nero nacque dalle gocce di sangue di un innamorato, storia questa, che la si ritrova anche nella raccolta dei racconti orientali “le mille ed una notte”.

Il luogo che vide nascere dalle gocce di sangue un bel tulipano nero è in Asia e, come altre leggende antiche sui tulipani, a ha ispirato un luogo in Italia, in cui da tempo e tutt’ora, si allestiscono mostre botaniche del bel fiore in tutte le sue varianti.

Il Castello di Pralormo e la mostra di Messer Tulipano

Nel giardino in stile inglese del Castello di Pralormo è possibile ammirare 50 tipologia di tulipani tra cui il Black Parrot o tulipano pappagallo, il Peach Blosson a fiori doppi, il tulipano sfrangiato, l’Appricot Beauty, Il tulipano stellato, quello che prende il nome da una nota diva Marilyn, un bel tulipano con petali appuntiti e forma slanciata dal lungo stelo per poi soffermarsi ovviamente sul più noto: il leggendario tulipano nero. La prossima mostra di Messer Tulipano nel Castello di Pralormo è prevista dal 3 Aprile al 2 Maggio 2021 dalle 10 alle 18:00 in Via Umberto I a Pralormo (30 chilometri da Torino).

Curiosità

Non solo leggende, ma anche ispirazione. Il Tulipano nero ed i tulipani variopinti, oltre ad aver generato leggende di ogni tipo, hanno ispirato anche un romanzo scritto da Alexandre Dumas padre, nel 1850.

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Pantaloni primavera estate 10 modelli e stili

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La primavera è alle porte e il guardaroba estivo necessita di un riordino e restyling. Tra abiti ed accessori, gli indumenti e i capi che più vengono indossati, troviamo i pantaloni. Uomo o donna, i pantaloni lunghi o corti che siano, rappresentano uno dei capi che, in ogni stagione, riscuote sempre un grande successo: quali i colori ed i modelli? Pantaloni primavera estate 10 modelli e stili da scoprire ed indossare nella nuova stagione in arrivo.

Pantaloni primavera estate 10 modelli e stili di tendenza

Niente paura! La moda si fa mutevole e variopinta sia in termini di colori che di stili e modelli. Chi ama i pantaloni può stare tranquillo perché le tendenze moda 2021 per i pantaloni offrono un vasto ventaglio di proposte moda sia per lui che per lei.

Amate i pantaloni larghi? Ci sono! Preferite i modelli skinny? O magari amate i pantaloni cargo pieni di tasche? Siete di quelle persone che ricercano l’eleganza nei pantaloni? Bene! Potete stare tranquille, perché questa primavera estate offre moltissimo in termini di pantaloni. Vediamo i 10 modelli di tendenza che interpretano i vari stili di moda di questo ultimo periodo.

Pantaloni 10 modelli primavera estate per lei

Per questa stagione calda la comodità sposa lo stile e pantaloni eleganti si alternano a modelli casual con grande disinvoltura e nonchalance. I pantaloni 2021 per la primavera estate si confermano in vetta alla classifica dei capi più amati di sempre: gli intramontabili.

  • Pantaloni a palazzo
  • Pantaloni a vita alta
  • Skinny
  • A sigaretta,
  • Classici
  • Sportivi
  • Cargo
  • Pantaloni culotte
  • Corti
  • Carrot fit

Pantaloni a palazzo

Tra i modelli di pantalone primavera estate i pantaloni a palazzo sono tra quelli che si affermano con maggior dinamicità. Aiutano la silhouette facendola apparire più slanciata, specie se abbinati ad un tacco alto. Perfetti sia in tinta unita che in fantasia, offerti in tessuti leggeri che aiutano a sentirsi fresche e disinvolte. A seconda del tessuto possono assumere un aspetto elegante o casual e in base alla linea si confondono con i pantaloni a zampa di elefante.

Pantaloni a palazzo

Pantaloni a vita alta

Le tendenze moda hanno rivalutato i pantaloni a vita bassa, ma i pantaloni a vita alta si apprezzano per eleganza e torna di moda, alleati della pancia piatta e del contenimento, vestono con maggior comodità e stile rispetto ad altri modelli. I pantaloni a vita alta hanno la capacità di slanciare la silhouette. Perfette tutte le tinte ed i modelli fantasia.

Pantaloni a vita alta
Pantaloni a vita alta

Pantaloni skinny

Slanciano moltissimo e sono femminili, specie se le forme che marcano sono arrotondate al punto giusto. I pantaloni skinny stretti alla caviglia, sono amatissimi da chi ha un fisico longilineo. Li si possono indossare con t-shirt, camicette e bluse, perfetti con tacco 12 o con gli stivali. Sono molto versatili e modificano lo stile dell’outfit in relazione agli accessori che vi si abbinano.

Pantaloni skinny

Pantaloni a sigaretta

Comodi, sobri, sono quelli che interpretano al meglio lo stile parigino, i pantaloni a sigaretta riescono a conferire ad ogni look un sapore bon ton specie se abbinati a camicette classiche o bluse con maniche a sbuffo e rouches raffinate e dettagli in pizzo romantico. Molto femminili se indossati con un bel tacco 12 ma perfetti anche con i mocassini o le sneakers.

Pantaloni a sigaretta
Pantaloni a sigaretta

Pantaloni classici

Sono tra i modelli da indossare i pantaloni classici, gli intramontabili, quelli che ben si indossano in tutte le occasioni formali. Caratterizzati da taglio sartoriale e pinces sono tra i numerosi modelli di pantalone, quelli più eleganti perfetti sia per l’ufficio che per le grandi occasioni. Si abbinano bene ad un tacco medio, ma anche ad un tacco alto.

Pantaloni sportivi

Sono diventati un must have di ogni stagione: i pantaloni sportivi, meglio conosciuti come pantaloni e capi longewear sono in grado di offrire comodità e di creare look sportivi dal sapore glam se accessoriati nel giusto modo. Perfetti per ricreare lo stile athleisure e il glam sportivo tanto di tendenza.

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Come scegliere l’outfit sportivo da donna invernale e estivo

Pantaloni cargo

Sono i veri protagonisti dello stile casual i pantaloni cargo perfetti per lei, ma anche per lui, rappresentano la comodità e lo stile disinvolto. Da indossare con maxy t-shirt, canotte e top, si adattano molto bene a moltissimi look casual e glamour. Tra i colori classici si collocano il verde militare, il marrone, il beige e il tessuto mimetico dato che è un pantalone che proviene proprio dall’ambiente militare.

Pantaloni cargo
Pantaloni cargo

Pantaloni culotte

Cosa c’è di più trendy dei pantaloni culotte? Stanno bene a un po’ a tutte e mettono in risalto le caviglie e le silhouette slanciate. sono ampi come i pantaloni a palazzo ma più corti raggiungono infatti pochi centimetri al di sopra del punto caviglia. Sono perfetti da indossare con camicette, bluse e blazer.

Pantaloni culotte
Pantaloni culotte

Pantaloni corti

I pantaloni corti tipo short o a lunghezza un po’ più comoda sono un must dell’estate. Freschi e paratici, sono i più amati dalle ragazze e dalle teen-agers. Perfette con t-shirt tinta unita o con loghi grafici, camicette a quadri annodate in vita, gilet e scarpe da ginnastica, si indossano a tutte le età, con grande sobrietà per le gite e le vacanze.

Pantaloni corti
Pantaloni corti

Carrot fit

Li ricordate? I pantaloni carrot fit hanno spopolato per anni e ritornano alla ribalta: sono i pantaloni dalla lunghezza tre quarti (taglio a carota) ideali per chi ha un fisico con le giuste curve, risultano comodi e facili da indossare con blazer in tinta unita, camicette bon ton e casacche classiche. Da indossare con un bel tacco in grado di valorizzare ogni outfit.

pantaloni carrot fit grigio armani
Completo Armani grigio pantaloni Carrot fit

Colori e fantasie: il tessuto più glam della stagione? il vinile!

Lucidi e aggressivi, dal taglio classico o aderenti, i pantaloni in vinile già presenti nella stagione autunno e inverno si ripresentano anche per la primavera estate. Quanto ai colori e ai tessuti via libera la cotone, al denim, alla viscosa, al lino, e al jersey, tessuti frusciati e freschi.

I colori e le fantasie dei pantaloni virano dai tessuti floreali a quelli a righe verticali, le tinte unite sono molteplici dal classico bianco e nero ai colori moda di tendenza tra i quali spiccano il rosso cardinale, il bianco in tutte le sue tonalità, il giallo, il rosa dalle sfumature più tenui fino a quelle che virano al viola, il marrone, il verde bosco ed il lime, l’azzurro mare ed il grigio anche inversione violacea e argentea tipico di Armani.

Ora se devi decidere quale stile ti piace di più e quale interpreta al meglio i tuoi gusti, puoi leggere questa altra guida sulla moda.

Guida stili moda 2021. come capire il proprio stile

Come programmare i cristalli

Come programmare i cristalli
Come programmare i cristalli

Abbiamo visto come i cristalli siano importanti per il benessere dei chakra insieme ai colori, e di come pulirli, lavarli e caricarli di energia pronta ad essere ceduta per riequilibrare i chakra, o per farci star meglio a livello di forma fisica e psichica. Ora è importante vedere come programmare i cristalli in maniera giusta per poi poterli utilizzare.

Come programmare i cristalli per ottenere benefici

I cristalli, una volta puliti e ricaricati (con sale o neve e ricaricati con la luce del sole o della luna), andranno programmati per far si che assolvano pienamente la loro funzione. Per programmare i cristalli è necessario dargli un compito e una funzione specifica. Per far questo, ci si deve porre una domanda: cosa ci occorre?

La domanda andrà posta al cristallo a seconda che si tratti di necessità fisiche o magari di lavoro. Alcuni esempi: “ho necessità che il mio capo approvi il mio progetto“; o ” mi piacerebbe recuperare il rapporto con mio marito“. Le frasi non vanno formulate come ordini ma bensì come RICHIESTE.

Programmazione cristalli

Per la programmazione dei cristalli è bene scegliere un luogo tranquillo e un momento in cui non vi sia nessuno a disturbarvi. Vestitevi comodi e togliete tutto ciò che vi stringa; come cinte, anelli, orologio o catenine. Sedetevi in posizione eretta con la schiena e rilassatevi. Prendete in mano il cristallo fatelo scorrere più volte su tutta la vostra aura *. Respirate profondamente e lasciate scivolare le tensioni, liberate la mente dai pensieri rendendola disponibile a ricevere e dare.

Appoggiate il cristallo sul terzo occhio (6° chakra posto in fronte), portate la mano libera verso il 4° chakra quello del cuore. Ora immaginate un raggio di energia che uscendo dal terzo occhio entra nel cristallo, rimanente concentrati sul raggio e accompagnatelo all’interno del cristallo, mantenete la concentrazioni fino a quando non percepite la certezza che esso l’abbia assimilato. A questo punto, il cristallo è programmato e pronto a svolgere la sua funzione per la quale è stato preparato.

Cos’è l’aura? Quali e dove sono i chakra

* Cos’è l’aura? Quali e dove sono i chakra

L’aura è il campo energetico in cui siamo immersi, l’aura circonda il nostro corpo. L’aura è un flusso di energia di cui i chakra rappresentano proprio i vertici di tale energia. I Chakra assorbono l’energia universale, alimentano l’aura, e caricano il plesso nervoso sul quale sono innestati. I Chakra principali sono 7:

  1. Primo chakra è posizionato alla base della colonna
  2. Secondo chakra è posto tra l’ombelico e le vertebre sacrali
  3. Terzo chakra è posto nel plesso solare
  4. Quarto chakra è situato nella zona del cuore
  5. Quinto chakra è situato tra gola e vertebre cervicali
  6. Sesto chakra o terzo occhio, posto tra fronte e nuca
  7. Settimo chakra o Chakra della Corona posto sulla sommità del capo.

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