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Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 idee, design e sostenibilità

Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 idee, design e sostenibilità
Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 idee, design e sostenibilità

La fiera del mobile e del design torna a Roma dal 26 ottobre al 3 novembre con ingresso gratuito. Stimo parlando di Moacasa, l’evento fieristico dedicato all’arredamento per arredare e ristrutturare casa ed innovare gli spazi della propria abitazione sia per quanto concerne l’indoor che l’outdoor. Moacasa la mostra di design e arredamento organizzata da MOA Società cooperativa arriva alla sua 49a edizione. La fiera offre tanti spunti ed idee per arredare e riorganizzare la casa e fornisce anche soluzioni sostenibili in linea con le tendenze del mercato. Vediamo come Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 idee, tendenze e spunti utili.

Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024

Ad accogliervi a Moacasa 2024 troverete un grande padiglione fieristico con espositori provenienti da tutta la penisola. Il taglio del nastro del 26 ottobre con la presenza di personaggi illustri legati al mondo dell’arredo ma anche della politica, ha dato il via all’evento fieristico con ingresso gratuito che proseguirà nelle successive giornate di ottobre fino al 3 di novembre.

Durante la settimana l’orario di visita è pomeridiano, mentre nel fine settimana, Sabato, Domenica e 1 Novembre l’ingresso è sia di mattina che di pomeriggio.

Una nove giorni intensa per scoprire le migliori tendenze e novità del settore arredo e design. Tante le idee per l’abitare altamente qualificate e specializzate proposte dalle aziende provenienti da diverse regioni d’Italia con tante soluzioni che mixano innovazione e tradizione all’insegna dello stile, ma con un occhio attento verso le soluzioni salvaspazio e la sostenibilità.

L’esposizione fieristica di Moacasa

Nell’esposizione fieristica emerge un concept che conduce il visitatore verso un’avventuroso viaggio tra il design, l’innovazione e le nuove esigenze d’arredo.

Il percorso che si snoda tra gli stand espositivi è libero, e lascia il visitatore la possibilità di farsi catturare da suggestioni, idee, contaminazioni.

Un dialogare aperto tra arredamento e tecnologia, innovazione e intelligenza artificiale, materie sostenibili e gusto estetico sono i protagonisti sensoriali indiscussi e sempre presenti nei vari padiglioni fieristici. Un modo di abitare che si evolve aprendo le porte al 2025 con tante nuove idee.

Arredamento made in Italy sostenibile

Se le linee d’arredamento ed i colori sposano soluzioni moderne e si fondono con la tradizione e l’innovazione al tempo stesso, rimane immutata la maestria del Made in Italy nel proporre nuove soluzioni per arredare ed abitare la casa.

La diffusione delle tematiche ambientali e la ricerca di un modo di produrre con minore impatto ambientale abitando in maniera sostenibile hanno fornito la giusta spinta alle aziende del settore, promuovendo collezioni arredo, ed ambientazione per abitare green.

Tra le proposte guidate dall’eco design troviamo quelle delle vernici atossiche, del riciclo, all’impiego di materiali naturali, fino alla progettazione attuata con lo sguardo volto verso il risparmio energetico.

Tra i materiali di recupero il protagonista, in tal senso, è il legno. Fazzini, ad esempio, propone a Moacasa la cabina armadio Hermes in legno riciclato ottenuto da vecchi mobili, pallet, cassette e molto altro. Il legno vecchio o inutilizzato e trasformato in rifiuto riprende vita grazie al sapiente riutilizzo per un economia circolare attenta.

Mobili multifunzionali e flessibili

Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 grazie alla vasta proposta di soluzioni multifunzionali e flessibili in grado di assolvere varie funzioni, e di arredare con grande flessibilità, a vantaggio degli spazi ridotti e delle piccole case. Un concetto questo che già da diversi anni troviamo nelle esposizioni di Moacasa.

Tra gli ambienti domestici, sicuramente la zona giorno è quella che fruisce maggiormente di questa tendenza di mettere in campo soluzioni multifunzionali. Le case e gli uffici si trasformano in open space, il soggiorno diventa un ambiente multifunzionale dove vivere il relax, ma anche dove cucinare e lavorare.

Cucine a scomparsa, pareti attrezzate e angoli ufficio / studio, sono alcune delle soluzioni flessibili ed utili per arredare gli ambienti domestici di single e di coppie.

Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 idee, design e sostenibilità
Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 idee, design e sostenibilità

La cucina e la sua evoluzione

Sicuramente tra gli spazi da arredare ottiene un attenzione particolare la cucina, questo in virtù deli materiali innovativi delle nuove tecnologie e delle esigenze percepite dal mercato.

A Mocasa 2024 vi è infatti una sezione dedicata alla cucina e alla sua evoluzione nel tempo. Preso in esame un ampio periodo di tempo che esplora il modo di cucinare antico, all’organizzazioni dei pasti, fino alla cucina dei nostri giorni.

Tendenze arredo

Per arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 offre una carrellata di proposte. Tra le tendenze spuntano anche quelle provenienti dal Giappone come il Feng shui, ma no solo. Dall’oriente arriva alla fiera di Roma la filosofia di vita e pensiero tipica che si unisce a dei modi unici di arredare i tuoi spazi.

Inoltre troviamo la tendenza vintage boho chic, caratterizzata da pezzi unici vissuti con una storia ed un carattere, divani e poltrone oversize, comodi, morbidi, rivestiti in velluto o lino e tavolini etnici in legno intagliato o in metallo. Non mancano le libreria e gli scaffali aperti in grado di contenere ma anche di mettere in mostra.

Arredare e riorganizzare la casa MoaCasa 2024 idee di Natale

Siamo in periodo pre-natalizio e dunque, non mancano tra i vari stand, quelli legati alla tradizione e alle festività. Troviamo infatti gli stand fieristici dedicati al Natale con una mostra sull’artigianato italiano riguardante la creatività, le decorazioni e l’oggettistica natalizia.

Perché andare a Moacasa?

I motivi sono più di uno, e non solo per chi deve arredare casa o scegliere decorazioni artigianali natalizie. Moacasa è utile per scoprire le ultime tendenze del design, esplorare le novità che stanno definendo il futuro degli spazi innovativi.
Perfetta per trovare le giuste ispirazioni tra idee uniche e nuove proposte in grado di conferire agli ambienti di casa un tocco di unicità.

Infine la fiera offre l’opportunità di connettersi con i professionisti del settore, esperti e designer per arricchire la propria visione e avere consulenze e consigli utili.

Ricorda: l’ingresso quest’anno è gratuito!

Info Moacasa 2024

Moacasa 2024 giorni e orari:
Dal 26 ottobre al 3 novembre
– Fiera di Roma – Ingresso EST
Segreteria Tel.  + 39 06-72900200/201
Orari: sabato e domenica + venerdì 1 novembre
10:00-20:00, altri giorni 15:00-20:00

www.moacasa.com

Quali sono i simboli del Natale e quali i più antichi? Storia e origini

Quali sono i simboli del Natale e quali i più antichi? Storia e origini
Quali sono i simboli del Natale e quali i più antichi? Storia e origini

Le tradizioni, inclusa quelle che riguardano il Natale, hanno spesso origini antiche e, nei secoli, hanno visto trasformarsi la simbologia pagana propiziatoria legata a riti di vario genere, in quella cristiana che tutti noi, oggi, conosciamo. L’albero di Natale è sicuramente uno dei simboli natalizi più conosciuto ed amato, ma vi sono moltissimi altri simboli del Natale che rallegrano le case, le chiese e le strade nei giorni di festa. Simboli del Natale che fanno parte ormai radicata delle tradizioni. Scopriamo quali sono i simboli del Natale, quali sono, qual è la loro importanza e, soprattutto, le loro origini antiche che li hanno portati ad essere, ad oggi, i simboli più importanti di questa festa.

Quali sono i simboli del Natale e quali i più antichi?

Il Natale è una festa ricca di simboli. Ognuno dei simboli presenti nella tradizione del Natale ha origini proprie molto antiche. Alcuni di questi hanno subito delle trasformazioni nel tempo e si sono “cristianizzati” provenendo, molti, dal paganesimo. Vediamo insieme alcuni dei più importanti simboli natalizi e quali sono le loro origini antiche.

Simboli del Natale più antichi

I simboli legati al Natale e alle sue tradizioni sono molteplici, alcuni però come l’albero di Natale, amato un po’ da tutti, presentano origini davvero molto lontane, e sono nati in periodi storici in cui regnava il paganesimo.

L’albero di Natale

Tra i più antichi simboli del Natale troviamo sicuramente l’albero un tempo venerato nelle feste pagane e ritenuto dispensatore di vita, continuità, resistenza. L’abete resisteva al freddo ed era verde anche d’inverno, per questo nel solstizio d’inverno per festeggiare la rinascita della natura, si usava adornarlo con di frutti decorandolo, festeggiando l’arrivo della luce, ossia delle giornate più lunghe.

I romani, ad esempio, decoravano le case con dei rami di pino durante le Calende di gennaio. L’albero di Natale sempreverde, simbolo di speranza e rinascita, addobbato con semplici frutti, si è evoluto nel tempo, pur conservando il suo significato simbolico inziale. Trovi una guida approfondita sull’albero di Natale e le sue origini in questo articolo “Le Origini dell’Albero di Natale: storia e tradizioni“.

La ghirlanda

Anche la ghirlanda nasce anticamente ed ha origini pagane. Era legata a culti riguardanti il sole e la rinascita. I romani la usavano per celebrare i Saturnalia, feste che si svolgevano in onore del Dio Saturno. Più tardi, in epoca cristiana, la ghirlanda divenne il simbolo dell’amore eterno di Dio e della vita che si rinnova.

Il vischio

Una delle tradizioni più antiche legate al Natale è quella che vede la pianta del vischio protagonista della buona sorte, è ritenuto che “baciarsi sotto il vischio porti fortuna”, (ad esempio). Ma il vischio è rinomato anche per le sue proprietà terapeutiche.

Questa pianta è stata a lungo considerata sacra in molte culture. I popoli Celti la associavano alla fertilità e alla pace, mentre i romani usavano il vischio per proteggersi dal malocchio.

In tempi più recenti, nel cristianesimo, il vischio è diventato un simbolo di pace e d’amore universale. Ma le piante legate al Natale sono più di una: ” Piante natalizie vischio e pungitopo“, per non dimenticare i fiori, come l’Elleboro o Rosa di Natale e la stella di Natale o Poinsettia con le sue leggende.

Simboli del Natale più recenti e il loro significato

Oltre ai tradizionali simboli di origini antica che abbiamo visto, ve ne sono altri, molto importanti che però sono nati in tempi più recenti tra essi il calendario dell’Avvento nato in Germania nel XIX secolo.

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Ma tra i simboli meno antichi del Natale si annoverano anche il Presepe la stella di Betlemme e, in ultimo, ma non meno importante, Babbo Natale.

Nascita del presepe XIII secolo a Greccio

Molti non sanno che le origini del presepe sono relativamente giovani. Infatti, la rappresentazione della nascita di Gesù è un’invenzione di San Francesco D’Assisi che nel XIII secolo ebbe l’idea di fare a Greccio il primo presepe. Il presepe nacque per ricordare l’umiltà di Dio che si fa uomo e la gioia della rinascita.

La Stella di Betlemme

Nasce con il presepe e rappresenta la guida Divina quella che ha ispirato anche molti poeti e pittori in diverse epoche storiche. La stella Cometa rappresenta la luce che guida verso la verità e la salvezza.

Natale Babbo Natale
Natale Babbo Natale

Babbo Natale

E’ ben nota l’importanza del simbolismo di Babbo Natale, un personaggio che dona regali a tutti, grandi e piccini. La figura di babbo Natale così come la conosciamo oggi, è frutto di una lunga evoluzione. Le sue origini si collocano nel IV secolo e vengono ricondotte ad un vescovo vissuto in quell’epoca e precisamente a San Nicola, noto per la sua generosità nei confronti dei bambini.

Sempre a San Nicola è dovuta la tradizione del colore rosso da indossare a Natale, in quanto il vescovo amava vestire abiti rossi (il rosso, così come l’oro, rappresentavano due colori importanti ed aristocratici). Il nostro Babbo Natale divenne per gli olandesi, Santa Claus, mentre per i tedeschi, Sankt Nikolaus e Santa Klaus.

Gli Elfi di Natale personaggi nati dalla letteratura

Gli elfi sono dei personaggi che accompagnano il Natale e si identificano un poco con i personaggi che aiutano Babbo Natale nel suo lavoro.

Il popolo degli Elfi e gli elfi di Babbo Natale (trovi approfondimenti nel link) esistono nei racconti popolari, nei testi scritti e nei libri che, nel corso dei secoli, uomini di scrittura ci hanno lasciato in eredità. Un esempio di questo, è rappresentato da Gervasio di Tilbury che, nei primi del duecento ne parla nei suoi scritti, descrivendoli come sorridenti e burloni, alti mezzo pollice.

Altri libri che parlano degli elfi, sono, ad esempio quelli della saga di John Ronalad TReuel Tolkien scrittore britannico che, colui che alla fine dell’800, scrisse Il Signore Degli Anelli (The Lord of the Rings); troviamo Elfi anche nelle storie di Robert Kirk.

Gli elfi hanno ispirato anche, William Shakespeare, in “Sogno di una notte di mezza estate”. Ma la letteratura è zeppa di esempi di questo tipo. Oggi gli elfi appartengono al Natale di grandi e piccini e spesso adornano le case nel periodo natalizio in segno di buon augurio.

Perché i simboli del Natale sono così importanti?

Si tramandano nel tempo i simboli del natale e danno colore alla festività sono forti, radicati, in virtù del fatto che aiutano a connettersi con le proprie radici: il Natale significa celebrare le proprie tradizioni storiche.

I simboli del Natale ci ricordano l’importanza dell’amore, della famiglia e della solidarietà, tramandandoci dei valori importanti. Infine, e non da meno, i simboli del Natale sono in grado di creare un’atmosfera speciale.

Grazie alle decorazioni natalizie siano esse albero, presepe, ghirlande, nastri colorati, pacchi regalo o elfi insieme ai riti, come la messa, il pranzo e le cene insieme allo scambio di regali, ci aiutano a creare un atmosfera magica, gioiosa e allegra, facendoci tornare un po’ tutti bambini.

Spesso, solo chi ha vissuto un infanzia con Natali poco felici non riesce ad apprezzare a pieno queste festività ricca di empatica emozione.

Anche i centro tavola di Natale hanno tradizioni antiche ma di questo ve ne parliamo in un altro articolo sul Natale.

Centrotavola di Natale la storia, origini ed evoluzioni 

Le Origini dell’Albero di Natale: storia e tradizioni

Le Origini dell'Albero di Natale: storia e tradizioni
Le Origini dell'Albero di Natale: storia e tradizioni

Le origini dell’albero di Natale sono piuttosto antiche ed affondano le radici in tradizioni pre-cristiane. Prima dell’avvento del cristianesimo, molte culture europee veneravano gli alberi come simbolo della vita, di fertilità, connessione con il mondo spirituale. In particolar modo l’abete era considerato un sempreverde simbolo di vita eterna e rinascita per via della sua resistenza al freddo. I popoli germanici, ad esempio, veneravano l’abete. Molti erano i riti propiziatori che prevedevano di addobbare l’albero con frutti e fiori come buon auspicio. La storia e le tradizioni popolari sparse per il mondo, legate all’albero di Natale, sono molteplici. Tramandate nei secoli, si sono modificate fino ad arrivare ad oggi con l’attuale albero di Natale che decora ogni anno le case.

Le Origini dell’Albero di Natale

Molte tradizioni pagane si rifanno all’utilizzo degli alberi. I simboli legati alla natura, alla vita e alla rinascita sono universali, ed in genere trascendono le specificità culturali e religiose.

Il simbolismo dell’albero di Natale è molto forte sin dai primordi. Prima dell’avvento del cristianesimo gli alberi, simboli di vita venivano venerati.

Le festività invernali, come il Solstizio d’inverno costituivano un momento cruciale per molte culture pagane. Si celebrava il ritorno della luce dopo il periodo più buio dell’anno. Si svolgevano dei riti propiziatori addobbando gli alberi con frutti, bacche e quant’altro per garantire un buon raccolto e prosperità per il nuovo anno.

L’albero di Natale tra paganesimo e cristianesimo: storia e origini

Come accadde per i centro tavola, anche l’albero di Natale subì una sua evoluzione. Quando il cristianesimo si diffuse in Europa, molte delle comuni tradizioni pagane vennero modificate ed integrate nelle nuove festività religiose.

L’albero, originariamente simbolo di rinascita, venne rivestito di significati diversi di origine cristiane: come l’albero delle vita presente nel Giardino dell’Eden, o l’albero di Gesù Cristo.

La nascita dell’albero di Natale come la conosciamo oggi

Le prime decorazioni dell’albero di Natale, così come le conosciamo oggi, o quasi, risalgono al XVI secolo. All’epoca non esistevano le palline in vetro o plastica, ma si decoravano gli alberi di Natale in modo semplice, utilizzando mele, noci e dolci.

Nel secolo successivo ossia XVII, in Germania si diffuse l’usanza di addobbare l’albero di Natale con delle candele. Sempre alla Germania si dovrà la nascita del calendario dell’avvento di data posteriore.

Sarà solo nei secoli successivi a partire dal XIX secolo che l’albero di Natale arrivò negli Stati Uniti dove, l’invenzione delle luci elettriche rivoluzionò completamente l’addobbo degli alberi di Natale.

Perché la tradizione dell’Albero di Natale è sopravvissuta?

Sono più di uno i motivi che hanno fatto dell’albero di Natale una tradizione millenaria. Tra essi, è di rilievo sicuramente l’universalità dei simboli legati alla natura, alla vita e alla rinascita che appartiene ed appartenne a molti popoli, al di la del tipo di culto religioso.

Ha sicuramente influito nella sua conservazione secolare il fatto che alcune tradizioni, se pur pagane, erano fortemente radicate, e questo le ha portate a resistere nel tempo anche grazie al loro adattamento che ha permesso di allinearli ai cambiamenti culturali e sociali mantenendone, al contempo, la vera essenza.

L’albero di Natale è diventato, nel tempo, simbolo del Natale stesso, riuscendo ad unire persone di diverse culture e religioni. Le origini dell’albero di Natale, un tempo propiziatorie, oggi sono una moda, ma al tempo stesso, conservano i canoni di una tradizione fortemente radicata, un punto di unione tra i popoli.

L’allestimento dell’albero di Natale è, al giorno d’oggi, un momento di condivisione familiare in grado di creare aggregazione e ricordi piacevoli per le famiglie e le comunità.

L’evoluzione delle tradizioni natalizie

Non solo l’albero di Natale rientra nell’evoluzione delle usanze di rilievo legate al Natale. I banchetti, oggi pranzi di Natale, le ghirlande, i centrotavola per decorare le tavole, sono tutte usanze che si originano dai riti pagani, e che nel tempo, sono sopravvissute modificandosi e adattandosi ai cambiamenti sociali e culturali che hanno incontrato.

La globalizzazione ha consentito che le tradizioni natalizie si diffondessero in tutto il mondo mescolandosi, e dando vita a nuove usanze.

Da non dimenticare che il Natale è diventato, nei secoli più recenti, una festa commerciale, che influenza sia gli addobbi che i regali, anno dopo anno. L’albero di Natale, scelto vero o finto, è sempre presente nelle case e rallegra l’ambiente con le sue luci e colori.

Infine, l’uso di nuove tecnologie, la creatività dei decori e le luci a LED e molto altro, hanno portato nel mondo delle festività natalizie nuove decorazioni e nuovi allestimenti che riguardano l’albero di Natale, ma non solo esso.

Ciò nonostante, l’albero di Natale è, a tutt’oggi, un simbolo tradizionale ricco di storia e significato che continua ad evolversi. Un punto di unione tra le persone, una tradizione insostituibile con una capacità di adattamento che non ne contamina quella che è la sua vera essenza e che lo rende una delle tradizioni più longeve e amate al mondo.

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Centrotavola di Natale la storia, origini ed evoluzioni

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Centrotavola di Natale la storia, origini ed evoluzioni

Sicuramente la tradizione di decorare la tavola di Natale con dei centro tavola trova ampio apprezzamento nelle nostre case. Ma la sua storia ha origini antiche che nel tempo si sono andate via, via, evolvendo, fino ad arrivare agli addobbi odierni in cui i centro tavola di Natale assumono colorazioni ed estetica diverse che vanno da quella più tradizionale, alle soluzioni più originali. Scopriamo insieme il centrotavola di Natale la storia le origini e le varie evoluzioni nel tempo di questa millenaria tradizione.

Centrotavola di Natale la storia

I Centro tavola natalizi con le stelle di Natale, con rametti di pino e pigne, decorati da palline e candele, sono solo alcune delle soluzioni per rendere la tavola di Natale più festosa, elegante ed accogliente.

La tradizione del centro tavola natalizio, così come è arrivata a noi oggi, è un evoluzione di diverse usanze e tradizioni simboliche che, nei secoli, si sono intrecciate ed evolute.

Tra le radici più antiche troviamo la festa del solstizio d’inverno, le feste pagane e infine la loro evoluzione dovuta al simbolismo cristiano. Andremo a vedere passo, passo, questa evoluzione.

Solstizio d’inverno e festeggiamenti

Il solstizio d’inverno veniva celebrato in molte culture antiche. Avveniva nel giorno più corto dell’anno e si festeggiava come momento di rinascita e speranza.

Per festeggiare il solstizio d’inverno si utilizzavano rametti sempreverdi, frutti e bacche per decorare l’interno delle case. Rami, frutti e bacche simbolicamente indicavano la vita che persisteva in inverno.

Le feste pagane ed i centrotavola natalizi

Va detto che anche le feste pagane antiche che alcuni popoli come i romani amavano celebrare ci riconducono alle più moderne usanze natalizie. Tra di essi ricordiamo, in particolar modo i Saturnali, ossia delle feste che si celebravano in onore del Dio Saturno.

Una prerogativa dei saturnali era quella di decorare le case con dei profumati rametti di alloro e allestire dei banchetti per i festeggiamenti, un po’ come si fa oggi con il nostro attuale pranzo di Natale.

I centrotavola di Natale dal paganesimo alle festività cristiane

Con l’avvento del cristianesimo molte delle simbologie pagane vennero smussate, modificate, camuffate, ma comunque riproposte con un nuovo aspetto. I simboli pagani vennero sostanzialmente riadattati e cristianizzati.

Uno di questi simboli importanti è proprio l’albero di Natale, simbolo del Natale stesso, il quale vanta invece radici pagane, celte e romane. Anticamente nelle feste pagane del solstizio d’inverno si adornavano gli alberi, tradizione che nelle feste d’inverno era usata anche dai celti e dai romani.

Anche i centrotavola natalizi sono in realtà un’evoluzione dell’insieme di queste antiche tradizioni pagane. Tradizione più recente ha invece il noto Calendario dell’Avvento che infatti, lo si fa risalire al XIX secolo e, precisamente in Germania intorno agli anni ’20.

Ma non finisce qui. Nel corso dei secoli e nel periodo storico che va dal rinascimento, all’800 e al 900, per arrivare fino ai giorni nostri, questi simboli di Natale subiscono ulteriori trasformazioni pur rimanendo delle decorazioni di festa.

Vediamone l’evoluzione, considerando che nel corso del tempo tutto cambia e si modifica, dalla moda (puoi vederlo in questo articolo: moda 800 e 900) alle tradizioni, fino alle abitudini sociali.

L’evoluzione del centrotavola

Nel periodo del Rinascimento le tavole imbandite per le feste divennero sempre più curate, sofisticate ed elaborate. In questo periodo storico i centri tavola cominciarono ad assumere un ruolo molto più centrale ed importante. Si utilizzarono arricchimenti come vasi di fiori e frutta, candelabri e decorazioni di vario tipo.

Nel periodo che va dall’800 al 900 si assiste ad un fenomeno storico davvero molto importante: quello dell’industrializzazione. Lo svilupparsi dell’industria e delle produzioni in serie permise la diffusione di materiali nuovi che moltiplicarono la possibilità di decorare la casa grazie a nuove decorazioni e all’oggettistica che il mercato divenne in grado di offrire. Sicuramente nel periodo dell’800 e 900 il centrotavola divenne un elemento fondamentale nella decorazione delle tavole, specie nei giorni di festa.

Al giorno d’oggi questo processo creativo si espande ancor di più. Ciò in virtù della molteplicità dei materiali ed oggettistica, ma anche della spinta consumistica che induce il mercato a dar vita a cose sempre più belle e innovative.

Il centrotavola è diventato espressione della personalità ma anche della creatività di chi lo realizza o lo espone in tavola. Troviamo, per questo, una ricca offerta di centrotavola dal gusto classico, ma anche moderno, rustico, elegante e raffinato. I centrotavola floreali sono tra i più ricercati in ogni periodo dell’anno e per diversi tipi di feste ed eventi.

Ogni padrona o padrone di casa può scegliere il suo centrotavola preferito personalizzandolo, e intonandolo agli arredi e agli addobbi natalizi.

Cosa simboleggia il centrotavola?

Alla luce dei fatti appena citati è bene specificare che in ogni epoca il centro tavola o le decorazioni assunsero un ruolo diverso ma comunque mistico, legato sempre a rituali e festeggiamenti.

Anche oggi il centrotavola viene usato per le festività di Natale, ma anche per Pasqua od altri eventi importanti come matrimoni, battesimi etc. I centri tavola decorano ed arricchiscono di bellezza le tavole imbandite. Ma a Natale il loro significato è ancora più importante:

Centrotavola come accoglienza e calore? Sicuramente sì, esso rappresenta il cuore della tavola natalizia, un vero e proprio punto focale che invita alla convivialità.

L’abbondanza come significato intrinseco del centrotavola di Natale è espressa dalla presenza di elementi naturali come frutta, noci, bacche, frutti che ci riconducono ai tempi più antichi e che simboleggiano prosperità ed abbondanza.

Infine il centro tavola di Natale, con i suoi colori vivaci e la sua bellezza, richiama la speranza e l’allegria tipica del periodo di Natale, una sorta di amuleto simbolo di rinascita.

Il centrotavola natalizio è dunque frutto di secoli di festeggiamenti, credenze e usanze, e diviene, oggi come oggi, una piacevole abitudine per esprimere la propria creatività, il proprio gusto estetico, celebrando le tradizioni e creando un’atmosfera magica ed accogliente.

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Acquistare castelli e trasformarli in hotel di lusso: un trend in crescita

Acquistare castelli e trasformarli in hotel di lusso: un trend in crescita
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L’investimento luxury ha tante sfaccettature e chi ha una cifra importante da utilizzare sa di poterlo fare nel mercato immobiliare. L’Italia è forse tra i territori più floridi, tanto da attirare non solo patrimoni locali ma anche provenienti dall’estero che ne riconoscono il prestigio. 

Uno degli ultimi trend? I castelli in Italia in vendita sono sempre di più: di varie epoche sono perfetti per poter essere ristrutturati e trasformati in hotel di charme per gli amanti del lusso esclusivo o per l’organizzazione eventi.  Vediamo perché è in crescita la tendenza di acquistare castelli, come fare e quali difficoltà si incontrano.

Dormire in un castello: una tendenza amata da moltissimi viaggiatori alla ricerca del lusso

Negli ultimi anni, soggiornare in castelli è diventata una tendenza che ha conquistato viaggiatori da ogni parte del mondo. Forse è l’atmosfera fiabesca, o la sensazione di vivere in un luogo che ha visto passare secoli di storie e leggende, ma il fascino è innegabile. 

Ogni stanza ha un suo carattere unico: puoi dormire in una suite con vista mozzafiato sulle colline, oppure rilassarti in una camera decorata con affreschi d’epoca e mobili antichi.

I castelli di oggi, trasformati in albergo, sono stati ristrutturati e offrono tutti i comfort moderni che ti aspetteresti da un hotel a cinque stelle: spa esclusive, piscine, ristoranti gourmet e servizi personalizzati. Insomma, tutto il meglio del mondo contemporaneo in un contesto che sembra uscito direttamente da un romanzo.  

E poi, c’è il lato romantico. Pochi luoghi sono più suggestivi di un castello per una fuga di coppia o per celebrare una data speciale. Le sale da ballo affrescate, i giardini segreti e le terrazze panoramiche regalano un’atmosfera magica che rende ogni momento indimenticabile.  

Acquistare un castello e trasformarlo in hotel: cosa sapere

Pensando ai castelli italiani, non possiamo che evocare un’immagine di storia, leggende e straordinaria bellezza. Dai maestosi manieri che dominano le colline toscane ai castelli medievali del nord Italia, questi edifici costituiscono un patrimonio architettonico e culturale unico, difficilmente replicabile in altre parti del mondo.

Sono numerosi quelli già convertiti in hotel di lusso diventando strutture ricettive esclusive, altri sono ancora in vendita e l’opportunità di trasformazione dipende da chi sceglierà di investirci.  Il turismo di lusso è un settore in continua crescita, e l’Italia, con il suo patrimonio storico e culturale, rimane una delle destinazioni preferite da viaggiatori facoltosi di tutto il mondo.

Negli ultimi anni, il mercato immobiliare del Belpaese ha visto un aumento significativo nell’offerta di castelli in vendita e la proporzionalità va di pari passo con la vendita. Chiaramente, oltre all’acquisto dell’edificio e alla sua manutenzione bisogna prevedere un budget per la ristrutturazione seguiti da uno studio di architetti professionale e specializzato. Bisogna infatti tenere a mente una serie di normative pensate per tutelare l’aspetto storico e quindi quello culturale quando si decide di acquistare castelli o fortezze da ristrutturare e destinare ad uso turistico. 

Trend in crescita quello delle location nobiliari d’epoca

Il trend non sembra destinato a rallentare. Con l’aumento della domanda di esperienze uniche e personalizzate, il settore continuerà a crescere. Gli investitori, soprattutto quelli internazionali, vedono nei castelli italiani non solo un’opportunità di business, ma anche un modo per preservare e valorizzare il patrimonio culturale.

In sintesi, in tutta la penisola italiana, dal Piemonte alla Toscana, dal Trentino alla Lombardia, fino a scendere in Umbria tra i fantastici borghi, e nel Lazio perdendosi tra i fantastici paesi e piccoli borghi della Tuscia Viterbese, e non solo, ma anche in tutte e le altre regioni del sud Italia sono ricche di queste strutture storiche evocative ed è possibile dunque trovare ed acquistare.

Concludendo, c’è davvero una vasta scelta per chi vuole cimentarsi in questa attività, ossia quella di acquistare castelli e trasformarli in hotel di lusso: un trend in crescita che trova ampi consensi anche tra coloro che sono alla ricerca di una location di lusso dal grande fascino e ricca di suggestioni che provengono da un passato lontano come quelle che scaturiscono alloggiando in un castello o in una fortezza antica.

Vintage e Second-Hand, la moda sostenibile che ricicla

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Vintage e second-hand nella moda sono sempre più popolari e segnano un nuovo trend. Il mondo della moda è in continua evoluzione e negli ultimi anni, si assiste ad un interesse crescente rivolto verso il vintage e il “seconda mano” o second-hand, specie per molti prodotti di qualità o abiti ed accessori griffati. Questa tendenza, oltre ad essere dettata anche dalla ricerca di un stile moda proprio, unico ed originale, risente anche della crescente consapevolezza ambientale e sociale che si sta acquisendo. Infatti parlando di vintage o di acquisiti di seconda meno la moda si fa sostenibile e tende a riciclare un po’ di tutto. Scopriamo di più su questo nuovo trend moda che sta spopolando insieme ad altri, ma che rimane sicuramente uno dei più incisivi in questo momento storico.

Vintage e Second-Hand, la moda sostenibile ed ecologica

Sicuramente la moda che ricicla rappresenta una corrente stilistica che mira alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, come abbiamo spiegato in questa guida: come fare scelte di moda ecologiche, tessuti sostenibili e acquisti di seconda mano.

I tessuti che si possono riciclare e che hanno un basso impatto ambientale durante la loro creazione, riescono a dare un forte contributo alle scelte definite ecologiche. Il denim per esempio, tanto amato nell’uso dei classici pantaloni in jeans, sappiamo che purtroppo necessità di grandi quantità di coloranti ed uso smisurato di acqua per la sua produzione e lavorazione.

Sarebbe bene quindi che questi tessuti, una volta prodotti ed immessi sul mercato, possano essere riciclati in nuovi abiti od accessori, come borse, presine, sacchetti e molto altro. Il ciclo di un abito non deve e non dovrebbe concludersi dopo il suo utilizzo e scarto.

Come abbiamo già spiegato in diversi articoli, “La moda che ricicla è una moda che rispetta l’ambiente“, perché tiene conto delle dinamiche di produzione, di quelle legate alla lavorazione ed anche al trasporto dei tessili.

Perché vintage e perché scegliere il second -hand?

La moda sostenibile è fatta in primo luogo di scelte. Le scelte giuste costituiscono un forte supporto a questi principi.

Brand stranieri ed italiani sono ritenuti etici e sostenibili quando producono le loro collezione partendo da questi principi, come spiegato in questo articolo sui 20 brand della moda sostenibile italiana.

Le scelte giuste dovrebbero portarci, oltre che agli acquisti di seconda mano, anche a sostenere ed acquistare solo da brand che basano la loro produzione su principi di sostenibilità ambientali, nel pieno rispetto ecologico dei luoghi ma anche delle persone.

Ecco che, consapevolezza ed ideologie, spingono sempre più verso il riciclo, la moda vintage ed i capi di seconda mano.

Cosa significa riciclo della moda vintage?

Riciclare la moda vintage, o meglio i capi di una volta, e scegliere di acquistare di seconda mano evitando che i capi scartati da altri finiscano in discarica, comporta un processo mentale e la consapevolezza di come i nostri comportamenti possono influire sull’ambiente.

Vintage e second-hand rientrano in scelte di questo tipo

Acquisto di capi usati – Scegliere di acquistare abiti ed accessori di seconda mano, griffati o non piuttosto che nuovi.

RiutilizzoProlungare la vita di ciò che si ha anche destinandogli una nuova funzione o, allo scambio come si faceva un tempo, passando i capi dei figli più grandi ai più piccoli, scambiarli tra cugini, od anche riadattando i capi allargandoli stringendoli e così via.

RiqualificazioneI capi obsoleti possono essere manipolati e trasformati in qualcosa di nuovo con finalità simili o del tutto diverse. Avete mai pensato di trasformare una vecchia camicia in una borsa, un cuscino o simili?

Allo stesso modo un pantalone di jeans può diventare una borsa di tendenza. (Quindi, se siete curiosi qui vi spieghiamo come realizzare una borsa in jeans) da una minigonna o da un pantalone.

Scambio – Una pratica molto usata un tempo è quella di scambiare con amici e parenti i capi che non si usano più. A tale scopo oggi, sono nate molte piattaforme online che creano connessione per lo scambio di abiti, accessori, borse ed altro.

Anche sui social sono sempre più presenti pagine di scambio, così come sono molte le app di scambio. Si parte dal presupposto che quello che noi non indossiamo più, può piacere od essere utile ad atre persone.

Perché il riciclo della moda si sta affermando?

Sicuramente sono più di uno i motivi per cui il riciclo della moda si sta affermando, in primis la consapevolezza: scegliere vintage o second-hand rappresenta un modo concreto per esprimere la propria etica.

In secondo luogo la sostenibilità e l’impatto ambientale e o squilibrio climatico sempre più al centro d’interesse anche da parte dei Governi, sono un buon motivo per abbracciare questa tendenza moda.

Infine, ma non da meno, la necessità di risparmiare: l’acquisto di capi usati è più economico rispetto all’acquisto di capi nuovi. Ogni capo vintage riacquistato o recuperato di seconda mano ha una sua storia ed un’anima che o rendono unico e inimitabile.

Come attuare il riciclo della moda?

E’ semplice attuare il riciclo della moda ed abbracciare la tendenza second-hand. I mercatini dell’usato i negozi che offrono capi di seconda mano, lo scambio tra amici e parenti o l’uso di app e siti simili possono aiutarci molto nell’attuare ed abbracciare una tendenza moda forte, dirompente e sostenibile che rispetta l’ambiente e di conseguenza anche le persone.

Non va dimenticato che scegliendo anche solo in parte di acquistare capi usati contribuiamo a ridurre l’impatto ambientale della moda, sosteniamo un’economia circolare e al tempo stesso siamo in grado di esprimere uno stile moda personale e originale con un’attenzione volta verso l’ambiente.

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Risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica: ridurre i consumi e scegliere l’offerta luce più adatta

Risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica: ridurre i consumi e scegliere l’offerta luce più adatta
Risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica: ridurre i consumi e scegliere l’offerta luce più adatta

Indubbiamente ci troviamo in un periodo piuttosto complesso dal punto di vista economico e dunque risparmiare su una spesa fissa come quella rappresentata dall’energia elettrica è diventata per molte famiglie una vera e propria priorità. Con il costo della vita in aumento, adottare le strategie giuste è fondamentale per salvaguardare il più possibile il budget familiare. Ridurre i consumi elettrici, non è abbastanza, serve anche passare in rassegna le offerte luce sul mercato libero per individuare quella più adatta, cosa che può fare la differenza in modo piuttosto significativo, permettendo alle famiglie di affrontare le spese quotidiane con maggiore tranquillità. Strategia che senza rinunciare al comfort domestico, permette di risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica in modo sostanziale.

Strategie per ridurre i consumi elettrici: efficienza e consapevolezza

Ridurre i consumi di energia elettrica rappresenta il primo passo utile da compiere per risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica e, al tempo stesso, contribuire ad un uso più sostenibile delle risorse. Vediamo, di seguito, alcune strategie possibili da mettere in campo per risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica.

1) Utilizzo di elettrodomestici efficienti

L’uso di elettrodomestici efficienti a basso consumo è sicuramente una delle scelte più importanti. Scegliere elettrodomestici con una classe energetica elevata può ridurre significativamente il consumo di elettricità. I modelli più all’avanguardia sono progettati per essere più efficienti, utilizzando meno energia per svolgere le stesse funzioni rispetto ai modelli più vecchi.

2) Ottimizzazione dell’illuminazione

L’ottimizzazione dell’illuminazione è il secondo passo importante da compiere per ridurre i consumi elettrici e risparmiare sulla bolletta. Consigliabile, dunque, passare a lampadine led al posto delle tradizionali lampadine a incandescenza o fluorescenti può comportare un risparmio notevole. Le lampadine LED consumano fino all’80% in meno di energia e hanno una durata significativamente più lunga. Strisce led e lampadine led sono sempre più utilizzate nelle case sia per il risparmio energetico che sono in grado di comportare sia per l’estetica di questi prodotti.

3 Gestione intelligente del riscaldamento e raffreddamento

Anche la gestione intelligente riguardante sia il riscaldamento invernale che il refrigeramento estivo sono due elementi da considerare con estrema attenzione in quanto incidono non poco sull’eventuale risparmio in bolletta dell’energia elettrica.

Utilizzare termostati programmabili e sistemi di climatizzazione efficienti può aiutare a mantenere una temperatura confortevole senza sprechi energetici. Isolare adeguatamente la casa per mantenere il calore in inverno e il fresco in estate riduce ulteriormente i consumi.

4 Spegnere gli apparecchi in standby

Ricordare di spegnere gli apparecchi in standby è una delle regole di base per risparmiare sulla bolletta l’energia elettrica. Infatti molti dispositivi elettronici continuano a consumare energia anche quando sono spenti. Utilizzare prese multiple con interruttore o dispositivi di gestione energetica può eliminare questi sprechi.

5 Uso consapevole dell’energia

Per mettere in atto un uso consapevole dell’energia è necessario adottare abitudini quotidiane, come lavare i vestiti a temperature più basse, utilizzare la lavastoviglie a pieno carico e asciugare i vestiti all’aria, può contribuire a ridurre significativamente i consumi energetici.

    Implementare queste strategie richiede un impegno iniziale, ma i benefici a lungo termine, per quanto concerne il risparmio economico e la sostenibilità ambientale, sono considerevoli. Inoltre, la consapevolezza dei propri consumi energetici è fondamentale per individuare ulteriori opportunità di risparmio e ottimizzazione.

    Come scegliere l’offerta luce per risparmiare in bolletta

    Oltre a ridurre i consumi, per ottimizzare il risparmio in bolletta è fondamentale optare per un’offerta luce effettivamente indicata per il proprio fabbisogno energetico. Il mercato libero mette a disposizione una vasta gamma di tariffe e piani che possono variare significativamente in termini di costi e condizioni.

    Per orientarsi al meglio ed effettuare una scelta del tutto consapevole, è possibile confrontare le offerte luce su un comparatore come Facile.it, che permette di valutare del tutto gratuitamente una serie di aspetti fondamentali, come il prezzo/kWh, la quota fissa inclusa e le modalità di pagamento della bolletta.

    Naturalmente, in fase decisionale è altrettanto importante leggere tutte le clausole contrattuali, inclusi i termini di recesso, le penali e i servizi aggiuntivi eventualmente integrabili nell’offerta.

    Soluzioni innovative per l’efficienza energetica: tecnologia e automazione

    L’adozione di soluzioni innovative può ulteriormente contribuire a ridurre i consumi energetici e a ottimizzare l’utilizzo dell’energia elettrica. Ecco alcune tecnologie e strumenti che possono fare la differenza:

    1. Smart home e domotica: i sistemi di automazione domestica (di cui parliamo in questo articolo “Aggiungi valore alla tua casa con la domotica“) permettono di gestire in modo intelligente l’illuminazione, il riscaldamento, la climatizzazione e altri dispositivi elettrici. Programmando gli orari di accensione e spegnimento, è possibile ridurre gli sprechi energetici e migliorare l’efficienza complessiva della casa.
    2. Pannelli solari: installare pannelli solari sul tetto può rappresentare un investimento iniziale significativo, ma nel lungo termine consente di generare energia pulita e ridurre notevolmente la bolletta elettrica. Inoltre, molti incentivi fiscali e contributi statali rendono questa soluzione più accessibile.
    3. Elettrodomestici intelligenti: utilizzare elettrodomestici dotati di tecnologia smart permette di monitorare e gestire i consumi in tempo reale. Questi dispositivi possono essere controllati tramite smartphone o assistenti vocali, offrendo un maggiore controllo sull’utilizzo dell’energia.
    4. Illuminazione a LED e sensori di movimento: sostituire le lampadine tradizionali con quelle a LED e installare sensori di movimento nelle stanze meno frequentate può contribuire a ridurre significativamente i consumi energetici, migliorando al contempo l’efficienza dell’illuminazione.

    Consigli per massimizzare i risparmi sulla bolletta energetica

    Oltre a ridurre i consumi e trovare le migliori offerte luce, adottare alcune buone abitudini può contribuire ulteriormente a diminuire la bolletta dell’energia elettrica:

    1. Monitorare i consumi: utilizzare contatori intelligenti e applicazioni di monitoraggio energetico permette di tenere traccia dei consumi in tempo reale e identificare le aree in cui è possibile ridurre gli sprechi.
    2. Programmare gli apparecchi elettronici: programmando l’accensione e lo spegnimento degli apparecchi elettronici, è possibile evitare consumi inutili durante le ore notturne o quando non si è presenti in casa.
    3. Manutenzione degli elettrodomestici: assicurarsi che gli elettrodomestici funzionino in modo efficiente, eseguendo regolarmente la manutenzione e pulendo i filtri, può contribuire a ridurre il consumo energetico.

    Risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica richiede quindi un approccio integrato che combina la riduzione dei consumi, l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative, e la scelta dell’offerta luce più indicata per il proprio fabbisogno. Seguire strategie di efficienza energetica e adottare buone abitudini quotidiane sono passi fondamentali per ottimizzare i costi e promuovere una gestione sostenibile delle risorse energetiche.

    Natale ad Assisi tra suggestione e magia antica

    Natale ad Assisi tra suggestione e magia antica
    Natale ad Assisi tra suggestione e magia antica

    Assisi è la meta di molti viaggiatori in ogni stagione, ma a Natale, e nel periodo natalizio, assume una connotazione ancor più suggestiva. Alla religiosità dei luoghi in cui vissero San Francesco e Santa Chiara, si aggiunge la bellezza medievale della cittadina che, grazie alla luci, ai mercatini, ai numerosi presepi, assume una connotazione quasi magica. Natale ad Assisi non delude il visitatore ma lo fa immergere in un’atmosfera da sogno, piacevole e suggestiva, tutta da vivere.

    Natale ad Assisi una meta magica tutta medievale

    Assisi durante il periodo natalizio si trasforma in un luogo magico, avvolto da un’atmosfera unica che coniuga spiritualità, bellezza artistica, storia antica e tradizione. A Natale è consigliabile un viaggio nella città umbra, patria di San francesco e Santa Chiara, a cui sono dedicate due imponenti basiliche. Ma scopriamo di più sul Natale ad Assisi, cosa fare, dove andare e cosa vedere.

    Natale ad Assisi e luoghi da visitare

    A Natale Assisi si veste di luci e il “Cantico delle creature prende vita” infatti gli edifici storici vengono illuminate con proiezioni suggestive che raccontano la storia del cantico delle Creature, un vero e proprio capolavoro di San Francesco: non troverete quindi le solite luminarie a cui Assisi era abituata, ma una nuova modalità di illuminazione.

    Basiliche e Chiese di Assisi

    Tra le chiese da visitare, vi ricordiamo, oltre alla Basilica di San Francesco e Santa Chiara altre strutture religiose: vediamole tutte!

    Basilica di San Francesco: sicuramente è un simbolo di Assisi che durante le festività diventa ancora più suggestivo ed emozionante. La basilica inferiore con gli affreschi di Giotto, e quella superiore dove riposa il corpo del Santo.

    Cattedrale di San Rufino è la chiesa più antica di Assisi e conserva al suo interno, il battistero romanico del XII secolo dove furono battezzati entrambi i santi S. Francesco e S Chiara.

    Basilica di Santa Chiara, si trova a pochi passi dalla Basilica di S. francesco. Al suo interno si possono ammirare le spoglie della Santa e le reliquie della Croce di Cristo.

    Santa Maria degli Angeli all’interno della quale troverete la piccola e suggestiva chiesa della Porziuncola.

    Chiesa di Santa Maria sopra Minerva: un tempo fu tempio romano “Minerva” oggi è una chiesa che conserva al suo interno degli affreschi molto belli.

    Infine ricordiamo anche l’oratorio di san Francesco Piccolino un piccolo oratorio affrescato da Cimabue e la Chiesa di San Damiano, una piccola chiesa in cui S. Francesco udì la voce di Dio che lo invitava a riparare “la sua chiesa”.

    L’Eremo delle carceri di Assisi

    Per chi ama camminare e vivere la natura, non può mancare una visita al suggestivo Eremo delle Carceri, un luogo permeato da sacralità e profonda spiritualità, immerso nella natura. In questo luogo San Francesco si ritirava per pregare immerso in un’oasi di pace.

    Cosa fare e vedere ad Assisi a Natale

    Sicuramente Natale ad Assisi non offre solo visite religiose ma molto di più. Tra le strade troverete un mercatino natalizio pronto ad accogliervi con oggettistica e alcune specialità locali. Non è molto grande ma decisamente carino.

    Oltre al grande presepe allestito fuori dalla basilica di Santa Chiara e a quello con statue giganti allestito sul prato (in foto) troverete molte altre mostre di presepi. Infatti Assisi è la città del primo presepe della storia realizzato da San Francesco a Greccio. Oltre ai presepi la città si illumina con luci e proiezioni natalizie creando un’atmosfera festosa ed accogliente.

    Altre bellezze di Assisi da non perdere sono:

    Monte Subasio luogo incantevole che offre diversi sentieri ed escursioni regalando viste mozzafiato sul panorama e sulla città di Assisi.

    Bosco di San Francesco, un’area naturale protetta dove si percorrono sentieri immersi nel verde ammirando una grande varietà di flora e fauna.

    Gli eventi natalizi ad Assisi

    Nel periodo di Natale Assisi offre una grande varietà di rappresentazioni teatrali, concerti, mostre d’arte e laboratori sia per grandi che per i piccini. L’importante è informarsi prima circa le date e gli orari.

    Sarà piacevole passeggiare semplicemente per i vicoli e le stradine medievali di Assisi facendosi catturare dall’atmosfera natalizia e perdendosi tra i vari negozietti di oggettistica di ogni genere.

    A completare l’offerta troverete i ristoranti e tanti piatti tipici locali di cui l’Umbria offre un ampio ventaglio di proposte.

    Infine vi consigliamo di prendere informazione sulle sagre ed eventi che si svolgono in territorio umbro a Natale. I borghi umbri da visitare nei dintorni sono più di uno tra essi la vicina Gubbio.

    Dove dormire ad Assisi

    Le strutture recettive ad Assisi sono molteplici; tante immerse nell’atmosfera medievale della cittadina umbra.

    Si potrà optare per Hotel B&B, case e molto altro. Appena fuori Assisi i prezzi scendono di molto. In Assisi invece i costi sono un po’ più alti ma vale la pena immergersi nel contesto della città solo aprendo “la porta di Casa”.

    Noi abbiamo alloggiato alla bellissima e suggestiva Residenza di San Crispino nel centro storico, con veduta su Assisi e in particolare sulla Basilica di santa Chiara.

    Ma oltre a questa residenza, troverete anche Hotel Subasio in posizione panoramica che offre una vista mozzafiato proprio sulla Basilica di San Francesco.

    Altra proposta per dormire ad Assisi è L’ Hotel La Rocca, una struttura di charme ricavata in un antico palazzo medievale sita nel cuore del centro storico di Assisi.

    Per chi cerca un’ambienta accogliente e familiare vi consigliamo il B&B le Logge insieme ad alcune soluzioni appena fuori Assisi, come ad esempio gli agriturismi locali.

    La nostra vacanze prenatalizia del 2022 è stata più che soddisfacente, decisamente magica e molto suggestiva sia per la location che per il contesto e l’offerta che la cittadina umbra è in grado di regalare.

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