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lunedì, Settembre 29, 2025
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Il Baule e la sua storia: da armadio a valigia da viaggio, fino a complemento d’arredo

Il Baule e la sua storia: da armadio a valigia da viaggio, fino a complemento d'arredo
Il Baule e la sua storia: da armadio a valigia da viaggio, fino a complemento d'arredo

Il baule nel corso dei secoli ha cambiato la sua funzione pur rimanendo uno strumento contenitivo, è diventato un valido complemento d’arredo. Nell’antichità ne fecero uso gli egizi, in quanto conteneva il corredo del faraone. In epoche più recenti, sostituiva l’armadio e diventava un bagaglio dei primi viaggiatori. Un custode pratico e silenzioso di oggetti, biancheria, abiti e molto altro. Oggi il baule è un elemento d’arredo che nella sua storia si è evoluto ed ha conosciuto varie funzioni.

Il Baule e la sua storia

Passa il tempo, cambiano le epoche e cambiano gli oggetti, ma alcuni di questi sono in grado di accorciare le distanze e rimangono dei veri e propri passepartout da usare nelle case moderne. Il Baule e la sua storia: da armadio a valigia da viaggio, fino a complemento d’arredo, un viaggio affascinante che nei secoli ha prodotto un eredità preziosa, contenitiva sì, ma anche estetica e funzionale.

Un oggetto apparentemente semplice che ha attraversato i secoli evolvendosi da contenitore rudimentale ad un sofisticato elemento d’arredo e di design. E’, il baule, un testimone silenzioso cdi quelli che sono stati i cambiamenti di alcune delle abitudini umane. Da compagno d’avventura a icona di stile.

Dall’antichità al medioevo il baule come mobile contenitivo

Come anticipato, le origini del baule sono molto antiche, tanto che ne fecero uso anche gli egizi per l’abbigliamento ed altro. La testimonianza più significativa è rappresentata dal ritrovamento nella tomba di Tutankhamon di ben 50 bauli che ebbero la funzione di accogliere e custodire vestiti, gioielli, preziosi ed oggetti di uso quotidiano. Il baule era all’epoca un vero è proprio mobile, uno scrino dove custodire e conservare gli oggetti personali, abiti inclusi.

Il baule nel Medioevo

Nel medioevo il baule rivestiva una funzione di grandissima utilità. In uso in ogni strato sociale, da quello nobiliare a quello popolare e contadino, se ne trovano esemplari di diverso tipo. Nel periodo del Medioevo il baule acquisisce un ruolo ancor più importante fungendo spesso anche da cassapanca, sedile, tavolo. Posto a fondo letto poteva contenere abiti ma anche altri accessori.

Un uso decisamente significativo assegnato al baule è quello di strumento contenitivo per il corredo nuziale. Bauli decorati e suntuosi che accompagnavano la sposa nella nuova casa e che custodivano la sua dote composta dagli averi più importanti.

Antico forziere
Antico forziere

Il baule da Viaggio tra il XIX e il XX secolo

Le comuni valige che conosciamo in tempi moderni non erano ancora presenti, e dunque per viaggiare, si utilizzavano i bauli utilizzati specie per i viaggi di lunga distanza percorsi da prima in carrozza e successivamente anche in treno, nave e mongolfiera.

Fu così che tra il XIX e il XX secolo il baule subisce una trasformazione significativa diventando uno strumento essenziale da trasporto e non più solo un arredo domestico contenitivo. Proprio per questo la sua evoluzione ha inizio: si sviluppano bauli di materiali, forme e dimensioni diversi e specifici per ogni esigenza di viaggio.

Il Baule nell’epoca delle esplorazioni e del Grand Tour

Mano a mano che la tecnologia progredisce, ed i viaggi per mare e per terra si fanno sempre più incalzanti, si intensifica anche l’esplorazione ed il fenomeno del Grand Tour in cui la borghesia e l’aristocrazia in genere, compivano viaggi di una certa entità spesso anche di formazione culturale rivolti verso l’Europa.

Ciò rese il baule un elemento indispensabile per viaggiare e trasportare ciò che occorreva in questi viaggi. Fu così che le botteghe artigiane dedite alla produzione di bauli trasformarono questo strumento di viaggio in qualcosa di ancor più funzionale e robusto. Nacquero i bauli in grado di resistere a i lunghi viaggi e alle eventuali asperità che comportavano.

Ma anche in questa epoca e in quella successiva, il baule diventa uno strumento per contenere non solo abiti, ma anche tessili utili per la casa, come tovaglie, o lenzuola. Inoltre diventava il custode del corredo della ragazza, poi futura sposa, che veniva cucito e ricamato nel tempo.

Louis Vuitton apre a Parigi il suo atelier specializzato in Bauli

Era il 1854, siamo a metà del secolo, e colui che diventerà un’ icona della moda parigina, (e non solo), Louis Vuitton apre nella capitale francese, a Parigi, un atelier specializzato proprio in bauli creati su misura, in grado di esaudire ogni esigenza in termini di estetica, robustezza e funzionalità.

L’innovazione principale di questa produzione è rappresentata dal coperchio del baule che anziché essere stondato assume una forma piatta e molto più funzionale per il trasporto. La superficie piatta del baule consentiva di poterne impilare più di uno.

Altra innovazione introdotta da Louis Vuitton e dal figlio Georges, fu il brevetto di sistema di chiusura sicuro, ingegnoso, e a prova di ladro. Il baule si trasforma in un forziere sicuro, in grado di proteggere il proprio contenuto. Inutile dirlo, ma Vuitton, grazie alle sue intuizioni, fece dei bauli dei simboli di lusso e status sociale.

Il baule guardaroba e le diversificazioni

Si assiste nel tempo ad una vera e propria differenziazione dei bauli. Bauli eleganti e rappresentativi ma anche sicuri a bauli da viaggio adatti alla traversate oceaniche denominati “Steamer Trunks” o bauli a vapore nati per i viaggi in nave.

Vi erano poi i bauli armadio o wardrobe trunks che presentavano un’apertura verticale lasciando libero la spazio che conteneva cassetti ma anche grucce appendiabiti.

Vi erano poi i bauli biblioteca nati per contenere libri i bauli per cappelli, quelli appositi per le scarpe, ed infine, i bauli adatti a contenere gli strumenti musicali esattamente come oggi fanno le custodie.

Nel XXI secolo il Baule si trasforma in complemento d’arredo

Sicuramente il baule, oltre a contenere oggetti e accompagnare viaggi e viaggiatori, con l’avvento del turismo di massa si è visto soppiantare progressivamente da valigie leggere e pratici trolley ma, malgrado ciò, ha mantenuto intatto il suo fascino trovando una nuova collocazione come complemento d’arredo e oggetto di design nelle case di oggi.

Come viene usato il baule oggi?

Sono tanti gli impieghi del baule come complemento d’arredo, molto dipende anche dal suo design e dalle dimensioni. Antico o moderno, il baule ha un fascino tutto suo che lo rende perfetto in molte situazioni. Come tavolino da caffè o da salotto, od anche come elemento contenitivo in camera da letto, mantenendo così la sua funzione originaria.

Perfetto se utilizzato come panca o seduta, specie se vi si pone sopra un bel cuscino morbido e decorativo. Infine un bel baule antico con le sue cinghie in cuoio e legno scuro, diventa un valido elemento decorativo che oltre a raccontare una storia si fonde perfettamente a quelli che sono i dettami dello stile vintage, industrial od anche shabby chic.

Il Baule, è un esempio lampante di come un oggetto posso sopravvivere nei secoli e riadattarsi alle nuove necessità sociali, pur mantenendo la sua funzione primordiale, conservando un fascino che lega passato e presente in modo indissolubile.

Mostra di Ahmet Güneştekin YOKTUNUZ: quando l’arte racconta la storia

Mostra di Ahmet Güneştekin YOKTUNUZ: quando l'arte racconta la storia
Mostra di Ahmet Güneştekin YOKTUNUZ: quando l'arte racconta la storia

A Roma in questi giorni e fino al 28 settembre sarà presente la mostra dell’artista curdo nato nel 1966, Ahmet Güneştekin, dal titolo YOKTUNUZ che letteralmente significa “eravate assenti” un nome che rappresenta un appunto a chi non ha fatto nulla. L’evento artistico ha una grande rilevanza artistica e sociale, ed è ospitato e visibile alla Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma. La mostra non si limita ad esporre opere d’arte, sculture e quadri, ma offre anche installazioni imponenti e si pone come una vera e propria contro-narrazione agli eventi ufficialmente noti.

Ma scopriamo di più sulla mostra di Ahmet Güneştekin YOKTUNUZ: quando l’arte racconta la storia, e lo fa proponendo una realtà tanto scomoda, quanto realistica.

Mostra di Ahmet Güneştekin YOKTUNUZ a Roma

E’ molto più di una mostra, si tratta di una vera denuncia, la Mostra di Ahmet Güneştekin YOKTUNUZ racconta la storia, quella vera senza filtri, e lo fa attraverso dipinti, sculture e installazioni monumentali. Attraverso queste opere Ahmet Güneştekin dialoga e racconta argomenti pungenti e temi universali come la migrazione, l’esodo, i confini che determinano spesso scontri e guerre ma ci racconta anche la storia individuale e quella collettiva fatta di comunità e lo fa anche recuperando antiche iconografie delle civiltà anatoliche del Mediterraneo.

La mostra prende il nome da un opera “YOKTUNUZ” una installazione monocromatica nera che si contrappone ad alcune opere in marmo bianco di Canaova come Ercole e Lica. L’installazione in nero dell’artista crea un dialogo e una contrapposizione con le opere del Canova, mettendo a confronto due epoche completamente diverse tra di loro e creando una tensione visiva tra la storia ufficiale e le memorie negate.

L’opera Picco di Memoria

Tra le opere che sono presenti alla mostra YOKTUNUZ di Ahmet Güneştekin troviamo anche Picco di Memoria, una gigantesca montagna composta da centinaia di oggetti raccolti tra le macerie di case distrutte dalla guerra.

Sicuramente si tratta di una delle opere più significative dell’artista in quanto l’installazione racconta un grande dolore umano quello che la guerra con le sue vittime genera: tragedie di morte, vite spezzate che si accumunano a quella della tragica fine di alcuni minatori rimasti sepolti nella città di Soma, in Turchia, nel 2014.

In un primo momento si era pensato di esporre l’opera conferendogli anche un odore sgradevole, quello acre e pungente che caratterizza la morte e la guerra, poi è stata riproposta in una nuova forma simbolica, la quale tende a sottolineare fortemente la “memoria” o meglio “la memoria della memoria” in quanto l’artista ha voluto portare nel museo la sofferenza ed il suo peso ineluttabile che non va dimenticato: appunto “memoria”.

Storie collettive da onorare attraverso l’arte per non dimenticare

I quadri, le sculture e le installazioni cercano di onorare storie collettive ed anche storie individuali che generalmente nei racconti ufficiali non emergono. Attraverso le opere vengono portate in luce sofferenza e verità che si stagliano con un grido dirompente e crudo attraverso l’arte.

Un esempio di questo è proprio il “Picco della Montagna“, un cumulo di oggetti neri che rappresenta un omaggio a storie dimenticate riportate in vita in questa mostra che sarà è possibile visitare a Roma, città capitolina, dal 1 luglio fino al 28 Settembre 2025 alla Galleria Nazionale d’Arte moderna e Contemporanea. Viale delle Belle Arti, 131, Roma, Italia.

La mostra dell’artista curdo è un grido assordante che squarcia il silenzio e diventa testimonianza, memoria, racconto e sensazioni, un pugno nello stomaco che ci mette di fronte alla realtà, quella scomoda e dolorosa che si tende a non raccontare. Le opere diventano quindi presenze tangibili, racconti ingombranti che non sono in cerca di consensi, ma che diventano testimoni silenziosi e inducono al rispetto per le storie collettive e individuali che altrimenti verrebbero dimenticate.

La mostra di Ahmet Güneştekin YOKTUNUZ diventa attraverso l’arte, un racconto che invita a non distogliere lo sguardo e a riflettere su come l’arte stessa possa onorare le vittime e far rivivere le verità nascoste ed escluse da quelli che sono i racconti ufficiali di ogni guerra.

Chi è Ahmet Güneştekin?

Artista curdo, nato nel 1966, usa l’arte non solo per esprimere una visione estetica o concettuale, ma soprattutto come mezzo di denuncia sociale, come oggetto che ricordi la memoria e la resistenza culturale, invitando il pubblico a riflettere sulle tragedie del nostro tempo. Opere e installazioni che forniscono un invito a non dimenticare e che hanno il ruolo di riportare alla luce quelle verità che la storia ufficiale non racconta.

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Tonal Dressing: i colori e l’arte di giocare con le tonalità

Tonal dressing outfit
Tonal Dressing: i colori e l'arte di giocare con le tonalità

Tonal dressing è un po’ come parlare di outfit monocromatico, ossia vestirsi usando un solo colore, ma in questo caso invece, si usano varie tonalità dello stesso colore per comporre un outfit. Sia per le strade che nelle passerelle, l’abbigliamento composto da capi scelti ton sur ton è una vera e propria tendenza. Non si tratta affatto di un look noioso e troppo serio, ma piuttosto di una scelta chic e sofisticata che offre un modo per esprimere la propria personalità con eleganza, anche in virtù del coloro base scelto per creare un look in tonal dressing. Ma scopriamo di più su questa tendenza moda attualissima.

Che cos’è il Tonal Dressing?

Concettualmente il tonal dressing è facile da attuare anche per i meno esperti di moda e colori. Sostanzialmente si basa sul costruire un intero outfit attorno al medesimo colore variandone le tonalità tra un capo e un altro.

L’obiettivo finale è quello di creare un insieme armonioso e interessante al tempo stesso, dal punto di vista visivo. Ad esempio, si potrà comporre un look nei toni marroni, accostando un cappotto in color cammello o beige, ad una maglia color marrone scuro, e un pantalone beige, completando con degli stivali testa di moro. Il risultato sarà armonico e d’effetto, un look equilibrato e ben proporzionato che suggerisce eleganza.

Lo stesso “gioco di colori” per un look tonal dressing lo si può realizzare con il verde, il grigio, il blu, il rosa, e persino con colori vivaci come il rosso e l’arancione.

Come creare un look perfetto con il Tonal Dressing

Praticamente, quasi ogni colore è perfetto per creare questa formula magica dei colori di tendenza: il tonal dressing. Ma la regola numero uno è quella di puntare verso colori che sappiamo siano perfetti per il nostro incarnato, occhi e capelli.

Ci sono però dei colori base che stanno bene quasi a tutti e che possono essere presi in considerazione qualora si sia poco esperti in moda, colori e abbinamenti. Questi colori sono generalmente il grigio, il beige, il blu, ma se si vuol osare un pochino di più, si potrà provare a comporre un total dressing con colori come il verde smeraldo, il bordeaux o magari anche il viola.

I segreti per comporre un total dressing?

Il segreto di base per avere successo con questa pratica è quello di giocare con le sfumature dello stesso colore passando da tonalità molto scure a tonalità super chiare capaci di creare contrasto in modo armonico.

Per evitare che il look monocromatico risulti banale e piatto, è consigliabile giocare un po’ con la texture dei capi scegliendo tessuti diversi dalla seta, al velluto, dal lino, alla viscosa, dalla lana lavorata di un maglione al paltò in trama liscia.

Anche la pelle, a contrasto con i capi in maglia, crea un effetto piacevole con differenza luminosità delle superfici. Infatti i tessuti catturando la luce in maniera diversa l’uno dall’altro, creando un senso di profondità nell’outfit realizzato in questo modo.

Gli accessori da scegliere nel total dressing

Ogni outfit che si rispetti è completato dagli accessori. Gli accessori non hanno mai un ruolo marginale, ma anzi, valorizzano e completano un outfit in modo magistrale.

Alcuni accessori possono fungere da catalizzatori e diventano dei veri e propri punti luce. Borsa, scarpe e gioielli devono seguire concettualmente lo stesso schema adottato per comporre l’intero outfit.

Ad esempio, se ci si è abbigliati scegliendo vari tonalità di marrone, abbineremo degli accessori in beige chiaro come le scarpe e la borsa, e magari, se indossiamo una maglia chiara, potremo puntare su una bella collana vistosa in marrone scuro.

Perché questa tendenza è così apprezzata?

I motivi di base per cui il tonal dressing piace molto sono due.

Il primo è che consente di avere un guardaroba più snello e facile da comporre.

Il secondo è che permette di comporre outfit minimali molto eleganti ma al tempo stesso versatili.

Inoltre gli si deve riconoscere la capacità di far sembrare sempre un outfit curato e pensato anche quando è in realtà composto da capi decisamente semplici.

Una tendenza che permette di sperimentare senza troppo difficoltà e che consente di creare outfit di forte impatto. L’abbigliamento ton sur ton, perché di questo si tratta, ci regala la possibilità di avere uno stile personale, disinvolto ed elegante sempre e comunque.

Colori e linee Moda autunno inverno 2025/26

Colori e linee Moda autunno inverno 2025/26
Colori e linee Moda autunno inverno 2025/26

Moda, linee e colori, si susseguono di stagione in stagione. L’estate è ancora pronta ad offrirci giornate di mare e svago ma già si palesano quelle che saranno le tendenze moda in fatto di colori e linee per la stagione fredda. Sfilate e passerelle in tutto il mondo hanno dettato i canoni estetici con le nuove collezioni e, molto presto, dopo i saldi estivi, le vetrine dei negozi fisici ed online si riempiranno dei nuovi capi da indossare, presentandoci definitivamente i colori e linee moda autunno inverno 12025/26: scopriamole insieme!

Tutto il fascino dei Colori e linee moda autunno inverno 2025/26

L’inverno, ma anche l’autunno, sono le stagioni che invitano all’uso di colori caldi, coinvolgenti, quasi protettivi nelle loro nuance calde e pacate. Colori che ci accompagnano con piacevolezza durante le giornate fredde, ventose e piovose. Ecco dunque che spesso alcuni di questi colori caldi, come il marrone ed il rosso, tornano inesorabilmente ogni anno nella moda autunno inverno e lo fanno anche per quella della stagione fredda 2025/26. Ma andiamo a scoprirli tutti, uno per uno, questi colori che renderanno piacevoli le linee moda invernali.

Toni neutri? Sì, ma caldi: marrone e grigio

I colori neutri ma caldi, possiamo definirli come dei veri e propri passepartout per la stagione fredda. Perfetti per lui così come per lei, adatti alle persone di ogni età, i colori caldi trovano sempre ampio consenso tra il pubblico. I toni neutri che ripropongono i colori della terra sono sempre molto amati e tra essi ricordiamo il color cioccolato, il marrone bruciato, il cammello raffinato, tinte perfette per un pantalone, così come per un capospalla o un giacchino.

Tra i colori neutri dell’autunno inverno 2025/26 non mancano alcune tonalità di grigio e, in particolare si fa molto apprezzare il grigio Moonbeam, un grigio molto sofisticato perfetto per abiti completi, così come per un maglione.

Rosso e bordeoux tra passione e festività

Sono due colori molto passionali, caldi, avvolgenti che suggeriscono l’avvicinarsi delle feste di Natale. Usati quasi sempre spezzati in pendant con altri capi dai colori diversi il rosso ed il bordeoux.

Il rosso è passionale e dinamico (come abbinare il rosso), ed è perfetto per coloro che vogliono creare un look d’impatto, arricchito con accessori scelti a DOC, promette di stupire. Il bordeoux, invece è più pacato, sofisticato pronto a comporre outfit raffinati e discreti al tempo stesso.

Il verde un colore d’impatto ma non per tutti

Eh sì, i colori vanno scelti non solo tenendo conto delle tendenze moda, ma anche di quali colori ci stanno bene e quali no. Il verde è un bel colore e quello che quest’anno popolerà le vetrine sarà un bel verde oliva insieme ad un verde più acceso come il verde foresta affiancato dal verde salvia più rilassante.

Come usarli? Ottimi per creare look chic così come outfit casual, molto dipenderà dal tipo di capi scelti e da come li andremo ad abbinare scegliendo la tonalità che ci dona.

Anche il blu tra i colori per la stagione fredda in arrivo

Elegante, rigoroso, il blu è stato scelto anche lui per la moda autunno inverno 2025/26. Varie le tonalità che le sfilate di moda ci hanno suggerito etra esse troviamo un bel blu notte severo ed importante così come li blu ceruleo insieme al blu starlight due tonalità che suggeriscono maggior leggerezza.

Colori più audaci?

Certamente anche colori più audaci e vivaci arrivano a rallegrare la stagione fredda e tra essi i classici colori metallici alternati a tinte più innovative. Al classico color oro e argento, si affiancano il giallo leggermente ambrato e l’arancione chiaro.

Come visto sono tanti e diversi i colori per arricchire il guardaroba invernale ma andiamo a vedere cosa ci dice la moda per quanto concerne le linee perché é è proprio questo binomio, colore/linee a fare spesso la differenza.

Linee e stile moda autunno inverno 2025726

La moda del prossimo autunno inverno sembra ricercare un certo equilibrio tra comfort ed eleganza senza tempo, ma senza rinunciare ad un pizzico di estrosità ed audacia, specie per quanto riguarda i capi d’alta moda. Un esempio è la lana che va ad impreziosirsi di elementi gioiello, così come i tessuti metallici che vanno a comporre camicie e golf.

La moda autunno inverno ha declamato uno stile minimalista caldo fatto di linee pulite arricchite da tessuti avvolgenti e da una pallette di colori neutri. Un moda che suggerisce un lusso discreto, mai dirompente.

Vestire in monocolore sarà una delle tendenza di questo inverno magari alternando le tonalità dello stesso colore. Oltre all’eleganza ritrovata dai toni pacati e dalle linee minimali, c’è un ritorno allo stile retrò caratterizzato, in questo caso, da stampe floreali.

In antagonismo a tutto quanto descritto, tra classe ed eleganza, troviamo il denim e le stampe animalier per chi ama vestire in modo meno serio e più casual.

Il denim, va detto, che si rinnova nei colori non solo il classico blu ma anche tinte pastello e colori audaci. Per quanto riguarda le stampe animalier giacche e gonne midi saranno i capi più gettonati.

Insomma una varietà di scelta che consente di interpretare al meglio il proprio stile nel vestire oltre che a seguire le tendenze moda per quanto riguarda colori e linee.

Sognare vecchi amici con delle cicatrici simbolismo e numerologia

cicatrice
Sognare vecchi amici con delle cicatrici simbolismo e numerologia

Ci sono sogno ordinari, sogni piacevoli, incubi, e poi sogni un po’ anomali come quello di sognare vecchi amici con delle cicatrici. Nel sogno le cicatrici possono apparire sul corpo, sugli arti, o magari proprio sul viso e, nell’interpretazione dei sogni, il loro simbolismo è ben chiaro: testimoniano un cambiamento o meglio una guarigione. Ovviamente non esiste un solo significato, ma andranno presi in considerazioni i vari elementi presenti e, tra essi, il vostro stato d’animo.

Sognare vecchi amici con delle cicatrici simbolismo e significato

Vecchi amici che magari non si frequentano più, compagni di scuola, colleghi di lavoro od anche un mix di questi, se ne sognate più di uno insieme nel medesimo sogno, indicano il vostro passato e si riferiscono a difficoltà vissute insieme in quell’ambito, ed ormai metabolizzate o superate.

Le esperienze condivise nel passato hanno comportato un periodo di crescita con alcune difficoltà. Le cicatrici infatti indicano delle ferite emotive che si sono subito in quel periodo e che tu ed i tuoi amici avete, con molta probabilità, affrontato insieme.

I ricordi tornano alla mente ed il sogno rappresenta un segnale che la tua psiche sta riflettendo su quelle esperienze passate che, comunque sia, nel bene e nel male, ti hanno plasmato ed hanno influenzato il tuo presente e le tue attuali relazioni.

La cicatrice dunque va vista come un traguardo, una guarigione dal dolore e un superamento delle difficoltà che hanno coinvolte sia te che i tuoi amici.

Le cicatrici e la guarigione, un simbolismo molto chiaro

Vi sono dei simbolismi, nei sogni, che possono destare qualche stupore, essere fraintesi, ma nel caso delle cicatrici non vi sono dubbi. Le ferite guariscono e lascino delle cicatrici, specie quando sono state molto profonde. In altri casi non lasciano neanche cicatrici. La cicatrice quindi è simbolo di superamento e guarigione.

Sognare dei vecchi amici con delle cicatrici è segno di resilienza: i tuoi amici, ed anche tu evidentemente, avete attraversato dei momenti non facili, dei periodi di insicurezza magari lavorativa o di transizione, e nonostante questo, la vita vi ha reso giustizia: ce l’avete fatta e siete più forti che mai, pur con le vostre cicatrici.

Le cicatrici come rimpianto?

Sì, talvolta una cicatrice nei sogni o più cicatrici possono indicarci dei rimpianti sempre legati al passato. Potrebbero esserci state delle questioni irrisolte con l’amico che nei sogni porta le cicatrici e magari senti la necessità di riconnetterti con lui per chiarire ciò che è rimasto in sospeso.

Sognare cicatrici e Vulnerabilità del sognatore

Un altra interpretazione che nasce dal sognare vecchi amici con delle cicatrici riguarda invece il sognatore stesso e la sua vulnerabilità. In questo caso gli elementi circostanti potrebbero aiutare moltissimo.

Se lo stato d’animo è tranquillo ed anzi vi è allegria, convivialità, gioia, allora escludete quest’ultima interpretazione; ma se invece, al contrario, siete fortemente in ansia e preoccupati, allora il sogno potrebbe indicare, specie se le cicatrici sono ben visibili, (potrebbero simboleggiare cose di noi stessi che tendiamo a nascondere e che emergono alla luce) un invito a riflettere su quelle che sono le proprie insicurezze e su come ci si mostra alle altre persone.

Sognare cicatrici aperte

E’ evidente che le cicatrici aperte nel sogno sui corpi di amici del passato o vecchi amici ci segnalano che una problematica torna a riemergere. Si tratta di ferite profonde che non si sono mai chiuse, indicano problematiche rimaste irrisolte, e che data la loro non risoluzione tornano a riaprirsi.

Riflettete su ciò che è accaduto tra voi ed i vostri vecchi amici, e cercate di fare chiarezza su ciò che torna a bussare alla vostra porta facendovi soffrire.

Probabilmente avete fatto un torto a qualcuno o avete assistito a qualcosa che vi ha scosso e che ha segnato un vostro amico. I rimorsi tornano e vanno affrontati per superarli.

Se poi nel sogno l’ambiente non è sereno ma litigate con qualcuno allora è consigliabile che approfondiate l’argomento, in quanto litigare indica problematiche irrisolte che tornano a galla.

Numerologia del sogno

Andiamo a vedere altri elementi utili che possono essere considerati nel sogno. Se gli amici sono 3, trattandosi di un numero legato alla creatività vi sollecita a comunicare con gli altri in modo più aperto. Se sono 7 invece il sogno è connesso alla spiritualità, alla saggezza e all’introspezione. Il 9 rappresenta la fine di un ciclo e l’inizio di un nuovo; mentre il 13 è un numero associato al cambiamento e alla trasformazione.

Nella Smorfia Napoletana i numeri da giocare sono i seguenti

  • amici 19
  • amicizia rinnovata 71
  • cicatrice 1
  • cicatrice grande 44
  • cicatrice sul viso 4
  • cicatrice mani 81
  • cicatrice gambe 9
  • cicatrice braccia 22

Interpretazione Pitagorica

Secondo Pitagora numeri e lettere sono connessi e nel caso della cicatrice o cicatrici il risultato è il seguente:

CICATRICE = 3-9-3-1-2-9-9-3-5 = 8

CICATRICI = 3-9-3-1-2-9-9-3-9 = 12

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L’arredamento italiano nel mondo

Senza dubbio l’arredamento italiano per stile, design e materiali è promosso da un artigianalità che non lascia dubbi. Caratteristiche che hanno consentito, nel tempo, di imporsi a livello internazionale grazie anche alla capacità delle aziende di rinnovarsi continuamente.

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Massimo Prete, presidente di Moacasa, afferma che l’anniversario della fiera del mobile è un appuntamento che testimonia il coraggio imprenditoriale e l’innovazione che lo ha caratterizzato nel corso degli anni.

Moacasa, insieme a Casaidea, altra nota fiera del mobile italiana, hanno sempre proposto iniziative innovative come ad esempio mostre a tema, collaborazioni con università, spazi dedicati ai giovano artigiani così come ai designer emergenti. Non da meno sono gli spazi adibiti alle consulenze gratuite per la riprogettazione e ristrutturazione di spazi esterni e outdoor.

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Matrimonio ed eventi torna RomaSposa 2025

RomaSposa rappresenta la vetrina per l’organizzazione perfetta delle nozze ed è un punto di riferimento per la città capitolina che torna, di anno in anno, ad arricchire il bagaglio “organizzazione nozze” al palazzo dei Congressi di Roma Eur.

Il salone Internazionale della sposa quest’anno giunge alla sua 61a edizione, e rappresenta il luogo giusto per pianificare nel dettaglio il proprio matrimonio. Sono ben siano quattro i giorni utili sono abbastanza per selezionare i migliori fornitori per matrimoni, dalla sartoria, alle bomboniere, dalle auto, al supporto musicale, fino alla scelta dettagliata dei vini, e di tutto ciò che il comporto matrimonio abbraccia.

Si tratta dell’evento più atteso dalle coppie di futuri sposi in quanto permette di trovare le migliori soluzioni per un giorno così importante, quello del fatidico SI che unirà per tutta la vita di due persone: il matrimonio. Tante le novità di tendenza che il mondo del wedding che si affacciano in quest’ultima edizione 2025 di RomaSposa.

RomaSposa e le novità dal Cake design all’area Wine Academy

Due le grandi novità che vanno ad arricchire il bagaglio, tra l’altro già molto ricco e nutrito di proposte dedicate agli sposi e all’organizzazione del loro matrimonio. Tra esse spiccano la sezione Cake design e l’area Wine Academy già in vigore dallo scorso anno.

La torta di design

L’area dei dolci, l’angolo dessert propone un’attenzione particolare rivolta al cake design. Il taglio della torta è uno dei momenti più attesi delle nozze ed uno dei più fotografati. Dai matrimoni ai compleanni, fino alle feste di laurea ed altro, la torta ed il taglio della stessa, annunciano un lieto evento e lo celebrano appunto, con l’atteso taglio.

Data la crescente importanza di questo strumento, “la torta”, nato per festeggiare ogni evento, e presente ormai anche nell’annunciare il sesso dei bimbi a pochi mesi di gestazione, RomaSposa ha deciso di dedicare un’area proprio alla torta e al cake design.

L’area bollicine: Wine Academy

Una novità riconfermata per il secondo anno è quella della Wine Academy che promette le miglioi proposte per il brindisi degli sposi. I visitatori di RomaSposa potranno scoprire in quest’area le etichette pregiate, ricevere consigli e degustare ottime proposte per festeggiare il proprio magico si.

L’abito più bello per sposa e sposo e la Wed Academy

E, come ogni anno, a RomaSposa tornano gli abiti da sogno, quelli più belli e di tendenza, dedicati sia alla sposa che allo sposo. Nell’area Wed Academy tornano le creazioni spettacolari ed innovative per un matrimonio da favola unico e ricercato. Si tratta di un vero e proprio laboratorio di idee dove professionisti del settore guidano gli sposi nelle loro scelte.

Il calendario delle sfilate è molto ben nutrito e vedrà sfilare in passerella oltre 1000 abiti oltre agli espositori presenti in loco.

Sicuramente RomaSposa non delude mai e si appresta, nella sua nuova edizione prevista tra il 16 ed il 19 di ottobre 2025, a fornire nel calendario fieristico le migliori soluzioni per le location, l’intrattenimento, gli addobbi e le bomboniere, ma anche per gli abiti e le acconciature, make up incluso, e ducis in fundo foto e fotografo, autonoleggio e viaggio di nozze, saranno tra le proposte da passare al vaglio tra gli oltre 300 espositori presenti con oltre 2000 brand dedicati al mondo delle nozze.

Palazzo dei congressi di Roma
Palazzo dei congressi di Roma


 
Un evento per organizzare le nozze molto interessante e consigliato da non perdere per i futuri sposi:

ROMASPOSA 2025
Dal 16 al 19 ottobre
Palazzo dei Congressi – Roma EUR
Orari di apertura e prezzi: giovedì e venerdì, dalle 15 alle 20, euro 7;
sabato e domenica, dalle 10 alle 20, euro 10. 

Perché si fanno brutti sogni o incubi?

Perché si fanno brutti sogni o incubi?
Perché si fanno brutti sogni o incubi?

I brutti sogni, chiamati spesso incubi, sono manifestazioni oniriche degne di nota ed osservazione. Spesso lo stress è alla base di questi sogni tumultuosi che ci fanno svegliare, talvolta in piena notte, in uno stato di ansia e preoccupazione. Alcune persone tendono maggiormente a fare dei brutti sogni, altre, invece, non ricordano di sognare cose spiacevoli od avere incubi. Scopriamo di più su questo aspetto poco rassicurante dei sogni.

Perché si fanno brutti sogni o incubi?

I brutti sogni, o incubi, possono essere scatenati da diverse cause, tra esse una brutta esperienza vissuta di recente, stati di ansia, e stress, ma anche film e giochi. E’ interessante sapere che i brutti sogni si fanno generalmente durante la fase REM, ossia la fase in cui l’attività celebrale è più intensa.

Come anticipato le cause che scatenano gli incubi sono di vario tipo e possono essere legate ad eventi vissuti, ansia magari insorta in un periodo della vita particolarmente difficile e in cui la mente umana tende ad elaborare le emozioni stressanti anche durante la fase di sonno.

Non da meno, alcuni eventi drammatici che hanno interessato la vita del sognatore e che, anche da distanza di anni, tornano a riemergere nei sogni in forma di incubi. Il motivo è l’elaborazione inconscia del nostro cervello che cerca di superarli.

Tra le cause che possono dar vita a sogni poco piacevoli ci sono anche problemi di salute, dolori e febbre possono generare dei sogni terrificanti. Senza contare che a volte anche l’utilizzo di alcuni farmaci, come quelli per la pressione sanguigna alta, possono avere come effetto collaterale, quello di far insorgere dei brutti sogni o incubi.

Mangiare poco prima di andare a dormire tende a far aumentare il metabolismo e a rendere l’attività cerebrale più intensa con la probabilità di incorrere in sogni poco piacevoli o comunque stressanti. Anche sostanza come alcol e caffeina possono influenzare negativamente sia il sonno che i sogni stessi.

Brutti sogni e incubi con persone amate o conosciute

Fare dei sogni brutti che riguardano persone che amiamo o che comunque conosciamo, come amici e parenti può indicarci varie possibilità interpretative, ma riflette, in primo luogo, paura e insicurezza.

La paura di perdere qualcuno che amiamo potrebbe generare ansia legata all’ipotesi remota di perdere questa persone, connessa alla paura che la relazione finisca. Al tempo stesso, il sogno potrebbe segnalare dei conflitti presenti e non risolti che andrebbero affrontati con il proprio partner.

Allo stesso tempo un brutto sogno che coinvolge chi si ama potrebbe esprimere preoccupazione per la sicurezza o la salute di questa persona, specie se quest’ultima sta realmente affrontando problematiche e difficoltà di questo tipo.

Perché si fanno Brutti sogni ed incubi con persone sconosciute?

Partiamo dal presupposto che i sogni aiutano a metabolizzare situazioni e problemi presenti, passati e prevedibilmente futuri. Detto questo, quando nel tuo incubo le persone coinvolte sono estranei e persone che non si conoscono, questo tende ad identificare i soggetti con alcuni aspetti caratteriali del sognatore stesso.

Se si sogna un estraneo aggressivo e minaccioso, questo potrebbe esprimere una parte del sognatore che tende ad emergere, situazioni che non si riescono bene a controllare e che spaventano. Altre volte invece il sogno è generato da interazioni casuali avute di recente e che il cervello sta cercando di elaborare.

Sogni brutti e sogni belli: tutti essenziali

I sogni, siano essi belli o brutti, fantastici o tristi, costituiscono una parte essenziale della vita del sognatore, ed aiutano il cervello umano ad elaborare le emozioni e le esperienze che si vivono giorno dopo giorno.

Certamente, sognare spesso cose spiacevoli, come il sognare di precipitare nel vuoto, o simili, non è normale, così come i sogni ricorrenti spiacevoli sono lì ad indicarci che qualcosa non va.

In entrambi casi, il consiglio spassionato è quello di rivolgervi ad un terapeuta che potrà così capire meglio quali sono le cause che fanno scaturire i brutti sogni, od anche un brutto sogno ricorrente e vi aiuterà a comprendere e gestire meglio il tutto.