Festa del papà idee e pensieri da regalare? Innegabilmente l’amore per i propri genitori, mamma e papà, inizia con la nascita e va avanti per tutta la vita. I regali personalizzati “Angolo del regalo” per dimostrare il proprio amore al papà, sono sicuramente la scelta migliore, la personalizzazione permette di poter scegliere un regalo scelto con il cuore e personalizzato conoscendo bene i gusti e la vita di chi lo riceve.
In questo periodo storico in cui la digitalizzazione ha quasi cancellato fotografie ed album, la stampa di foto su oggetti di ogni tipo, la scritta con pensieri, poesie e frasi di buon augurio tornano alla ribalta per la creazione di regali personalizzati unici ed individuali.
Oggetti diversi dal solito regalo, pensieri che si avvertono come propri, unici e irripetibili, e che spesso hanno un impatto emotivo molto forte su chi li riceve specie se sono stati scelti e creati a dovere. Se non sai dove andare a parare, vedi qui:
Questo sito ha tante idee regalo e personalizzazioni da fare.
Un regalo originale e personalizzato parla di te
La festa del papà sarà a breve, quindi, è bene organizzarsi per tempo per non arrivare impreparati a questo evento che festeggia tutti i papà del mondo. Sai quando sarà la festa del papà 2022? La festa del papà 2022 sarà sabato 19 Marzo, giorno che corrisponde per tradizione alla festa di San Giuseppe. Potrai regalare al tuo papà dei fantastici e golosi bignè di San Giuseppe, il dolce tipico di questa ricorrenza ma, al tempo stesso un bel regalo personalizzato farà felice ogni padre.
Scegliere un regalo che interpreti la personalità
Per scegliere un regalo personalizzato adatto a un papà è importante conoscerne le abitudini, sia in casa che al lavoro e i gusti: non serve altro! Potrai acquistare per la festa del papà un regalo personalizzato su misura per lui, magari un regalo pratico che potrà utilizzare per la vita di tutti i giorni.
Sarà perfetta una bella tazza per la colazione, una penna per prendere appunti, una cornice da tenere sulla sua scrivania, o magari un nuovo portachiavi con il suo nome Ogni papà ha le sue abitudini e i suoi gusti personali, esattamente come ogni persona.
No ai regali banali sì ai regali che parlano di lui
I regali banali hanno riempito le case e la storia dell’uomo. Il regalo fatto con il cuore, pensato su misura per chi lo riceve, è senza dubbio un regalo nato per trasmettere amore e attenzione.
Un regalo personalizzato originale può decorare il suo ufficio, l’auto o il comodino della camera da letto. Le idee regalo personalizzabili sono davvero tante, c’è l’imbarazzo della scelta, basta consultare i siti che vendono online prodotti da personalizzare. Con facilità si può scegliere il regalo perfetto e corredarlo con frasi, disegni e fotografie.
Qualunque sia il regalo personalizzato che sceglierai per donarlo al papà nel giorno della sua festa, ricorda di affiancarvi anche un goloso “peccato di gola”: cosa c’è di meglio se non il dolce tradizionale? Dei bignè di San Giuseppe che potrai comprare in una pasticceria o preparare seguendo la ricetta dei bignè.
Ricordati di allegare, al regalo per il papà, una bella letterina di auguri: perfette le letterine fai da te in cui potrai fare un disegno o scrivere una bella frase sincera, che nasce dal tuo cuore, da dedicare al tuo papà nel giorno della sua festa.
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Nell’antica Roma i mestieri artigianali e non, erano molteplici, tra essi alcuni si sono mantenuti nel tempo, mentre altri sono andati via via scomparendo; questa mutazione o scomparsa dei mestieri in territorio romano, in realtà, appartiene un po’ a tutte le popolazione.
Il progresso e l’avvento dell’industrializzazione, insieme alle modifiche del territorio, hanno decretato la fine di molti mestieri romani. Vediamo quali sono i 7 antichi mestieri di Roma ormai scomparsi da tempo.
Roma era un’antica città fiorente, attraversata dal grande e biondo fiume Tevere. Il Tevere veniva ampiamente navigato in epoca antica, motivo per cui, uno dei mestieri in uso a Roma antica era proprio quello del barcaiolo. Ma oltre a questo mestiere, facilmente intuibile, ecco i 7 mestieri di Roma scomparsi:
Barcaiolo
Conciatore di pelli
Cesellatore
Doratore
Ramaio
Bottaio
Termopolio
Barcaiolo romano
Barcaiolo romano
Un tempo i barcaioli che solcavano le acque del Tevere, erano numerosi. Oggi vi sono pochissimi barconi che navigano il fiume della capitale, e sono per lo più imbarcazioni dedicate alle gite turistiche sul fiume Tevere.
Un tempo invece, le barche che solcavano il fiume erano molte, a Roma vi erano i barcaioli “barcaroli” che traghettavano i passeggeri lungo il fiume, o da sponda a sponda, e che si occupavano anche del trasporto di merci da Ostia fino a Roma.
Conciatore di pelli
Conciatore di pelli
In alcuni paesi esteri poco industrializzati la concia delle pelli viene ancora effettuata alla vecchia maniera. Ma l’antica conciatura romana delle pelli,è andata via via scomparendo, ed è stata sostituita dalle lavorazioni industriali delle pelli e dai prodotti in PU, ossia i sintetici sempre più richiesti.
Tessuti, carta e pellami sono tutti prodotti che, al giorno d’oggi, vengono realizzati attraverso l’uso di processi industriali e non più lavorazioni artigianali attuate da mani esperte di artigiani che spesso, si tramandavano il mestiere di padre in figlio per intere generazioni.
Cesellatore
Cesellatore
Quella del Cesellatore è una professione antica, che è andata via vai scomparendo, non solo nella capitale romana, ma in moltissime altre località italiana. Trovare un cesellatore al giorno d’oggi è davvero difficile ma ancora ne esistono alcuni.
Anche il cesellatore rientra tra gli antichi mestieri romani un tempo molto richiesti, attualmente quasi scomparsi per via del processo industriale che ha letteralmente modificato la richiesta di molte attività artigianali.
In tempi antichi la cesellatura veniva impiegata per la realizzazioni di armi e gioielli, ma anche manufatti come stoviglie di uso casalingo come piatti, posate e bicchieri o opere religiose. La cesellatura è insieme ai grafiti e alla pittura, una delle attività artigianali più antiche.
Doratore
Doratore – Applicazione della foglia in oro su quadri, cornici e mobili
Il doratore era un mestiere artistico che si occupava di rivestire il legno con foglie d’oro o argento. Una professione che richiedeva molta pazienza e competenza. Anticamente molto ricercata, ormai quasi in disuso e decisamente molto apprezzata nell’antica Roma.
In alcune località è possibile ancora reperire artigiani che si occupano dell’applicazione della foglia in oro su quadri, cornici e mobili. Ma comunque sia, si tratta sempre di un mestiere antico che, purtroppo, è andato via via scomparendo. Un destino questo che interessa tanti altri mestieri che l’industria ha soppiantato con lavorazioni in serie.
Ramaio o Calderaio
Ramaio o Calderaio
Un tempo, le pentole e molti manufatti ad uso domestico, erano realizzati in rame grazie ad una lavorazione artigianali di fogli di rame opportunamente martellati a caldo e tagliati con apposite cesoie.
La bravura dell’artigiano chiamato Ramaio o Calderaio, la si riconosceva dallo spessore del manufatto realizzato, dalla sua uniformità e dalla previsione delle rifiniture che lo caratterizzavano. Nelle case romane erano moltissimi gli utensili e le decorazioni realizzate in rame, dal semplice paiolo, ai mestoli fino a grandi vassoio e piatti.
Bottaio
Bottaio
Un tempo la costruzione delle botti da vino ed olio era fatta interamente a mano dai bottai. Il bottaio era una professione che consentiva di dare vita a recipienti in legno, appunto “le botti”. Attualmente prodotte in maniera industriale, spesso sostituite da contenitori più economici in vetroresina utilizzati per la conservazione di vino e distillati.
Termopolio: l’antico bar romano
Il Termopolio non è un mestiere, ma un’attività antica di Roma che nel tempo si è andata modificando. Il Termopolio corrisponde all’attuale bar. All’interno di questa attività commerciale si consumavano bevande e vino caldo.
Spesso il bancone si affacciava sulla strada ed era caratterizzato da un piano in marmo con fori che conteneva delle anfore con dentro il vino.
Inoltre si esponevano e vendevano dolci e pasticci a base di miele e farina o miele e cacio. Il locale era dotato di tavolini dove artigiani, gente umile del popolo, e gladiatori, si sedevano per consumare e giocare a dadi.
Altri mestieri romani ancora in uso
Non sono vi solo mestieri scomparsi dell’antica città di Roma ma esistono alcune professioni che la storia non ha cancellato e che si sono evolute nel tempo, migliorandosi.
Medico
Avvocato
Commerciante
Pittore
Architetto
Barbiere
Musicista
Scultore
Tra le professioni in uso ricordiamo quella dell’avvocato, del medico, anticamente auto formatosi (non c’erano università o scuola specifiche) del barbiere, un tempo chiamato Tensores, così come molte attività lavorative legate all’arte, come la pittura, la musica e l’architettura.
Da non dimenticare la professione del commerciante che, sebbene ha visto modificarsi la tipologia di prodotti venduta, è rimasta invariata sotto molti punti i vista. Artigiani e bottegai, un tempo, erano spesso la stessa persona, nel senso che vendevano loro stessi, il prodotti creato con le loro mani.
La civiltà romana antica deve la sua grandezza non solo alle professioni come quelle dei letterati dei militari, od agli uomini di potere, ma anche ad artisti e artigiani che svilupparono nel corso della storia le conoscenze e le specializzazioni in moltissimi settori e campi professionali contribuendo alla grandezza e magnificenza di un popolo e di una civiltà.
Come si vestivano le donne nel medioevo: abiti medievali femminili
Gli abiti femminili medievali cambiano nel tempo a seconda del periodo storico di basso, medio, o alto medioevo, risentendo delle influenze culturali e sociali. Come si vestivano le donne nel medioevo? Al di la del ceto sociale che ne marca la differenza, e del periodo, gli abiti medioevali femminili erano lunghi, accessoriati da copricapo che si differenziava tra donne nubili e donne sposate, così come le acconciature dei capelli e altri dettagli: vediamo quali sono!
Come si vestivano le donne nel medioevo: abbigliamento ed accessori
Nel medioevo i vestiti permettevano di riconoscere le persone e il loro ceto sociale. Nel periodo che va dal 300 all’anno 1000 il costume viene coinvolto da una rivoluzione. All’abito lungo, usato da donne e uomini, si affianca un altro capo, i calzoni o brache. Possiamo approfondire l’argomento abbigliamento medievale in questo articolo: Come erano gli abiti medievali, basso e alto medioevo.
Donna alto medioevo Donne e tuniche medioevali
Abbigliamento femminile medioevo
Ma nello specifico, ci occuperemo del solo abbigliamento femminile medievale. Le donne e gli uomini del primo medioevo rimangono fedeli al mantello, il peplo, realizzato in lana. Indossavano una sorta di sottoveste denominata chemise, interula o sotano con scollatura quadrata. Non indossavano intimo, quindi non portavano le mutande.
Sopra alla sottoveste indossavano la tunica, un abito lungo con scollo con maniche ampie, di tradizione bizantina. Infine, portavano la guarnacca, una sopravveste aperta sul fronte. Cordoncini, cinture e calze completavano l’abbigliamento.
Il mantello nel medioevo
Uno dei capi in uso sia per le donne medioevali ma anche per gli uomini, utilizzato in varie fogge e tessuti è il mantello. Un capo d’abbigliamento medievale indossato prevalentemente in inverno per proteggersi dal freddo. Le donne avevano un mantello ampio e, con un lembo di quest’ultimo, si coprivano il capo. Altre volte i mantelli erano dotati di cappuccio.
Oltre al mantello in lana e tessuto, le classi benestanti facevano uso di mantelli in pelliccia come il Rennone e la Crosna. I ricchi utilizzavano mantelli in zibellino, mentre il Re, indossava l’ermellino. I mantelli dei ricchi e nobili erano foderati con una stoffa di panno o saia pregiata, chiamata “Vermillione” di color rosso.
Abito femminile medioevale per tutti i giorni
Nei giorni normali le donne del medioevo indossavano una camicia e una gonna ampia e lunga fino ai piedi, decorata o ricamata, spesso drappeggiata, provvista di cintura che segnava il punto vita e, talvolta, di corpino stretto. Non vi era molta differenza d’abbigliamento sostanziale nell’alto medioevo, (o primo medioevo) tra uomini e donne, ricchi e poveri, se non per i dettagli il tipo di rifiniture ed il numero di abiti.
Ai piedi le donne del medioevo indossavano delle scarpe in seta, anch’esse ricamate, o scarpette in pelle. I tessuti delle classi sociali benestanti, con il tempo, divennero decisamente più belli e ricercati. Con il Vaio, tessuto medioevale, si realizzavano calzature, berretti ed infine, polsini e colli per gli abiti.
Donne e uomini, nobili e servi, indossavano gli abiti che riconducevano nei colori le tinte degli stemmi della casata. Nel 1100 si diffonde il bliaut una sopravveste più eaborata.
Abiti medievali donne secondo medioevo XII e XIII secolo
L’abbigliamento si evolve e si modifica nel tempo. Nel secondo medioevo la sopravveste si allunga molto fino a formare uno strascico importante. Si diffuse l’abitudine di afferrarne un lembo e tenere così sollevato una parte dello strascico che adornava la veste, anche per motivi pratici e per non sporcarlo.
I tessuti, da prima semplici come lana e lino, divengono sempre più sofisticati e colorati gettando le basi per una distinzione sociale sempre maggiore tra abiti popolari e abiti della nobiltà. Il commercio verso l’Europa, proveniente dal Medioriente, diffonderà anche l’uso della seta e del cotone. Nel 1300 la sopravveste si modellò al corpo e al busto mentre le maniche del bliaut, divennero molto ampie ad ali di angelo (foto sotto).
Abiti medievali donne secondo medioevo XII e XIII secolo
Capelli donne secondo medioevo
Anche le acconciature medievali risentono del trascorrere degli anni e delle mode ed è così che avviene una distinzione ben precisa tra i capelli delle donne medievali nubili e quelle sposate.
1 – Le donne nubili portavano i capelli sciolti, talvolta intrecciati e li lasciavano crescere lunghi. Utilizzavano fasce, nastri e ornamenti per arricchirli di bellezza.
2 – Le donne sposate, nel medioevo utilizzavano dei copricapo rotondi che venivano fermati sotto il mento dal soggolo. Spesso portavano i capelli raccolti, ma comunque, erano prevalentemente coperti da cappucci, veli e cappelli, così come suggeriva la chiesa.
Abbigliamento e stili moda nel Duecento e Trecento XIII – XIV -Acconciature capelli
Medioevo: castelli, feudi e monasteri: come evolve il costume e l’abbigliamento
Abiti medievali donne
Lo status sociale si afferma sempre di più e le differenze tra abbigliamento medioevale dei popolani e quello dei ricchi e nobili che vivevano in feudi e castelli, si differenzia in maniera ancora più spiccata. A ciò contribuì anche l’emanazione delle leggi suntuarie anno 1000 che delinearono uno stile ben preciso di abbigliamento a cui la popolazione dovette, obbligatoriamente, fare riferimento.
Le leggi suntuarie rimasero in uso fino al 1700, e rappresentano un documento utile per poter conoscere la storia della moda in ogni epoca, in quanto dettata da disposizioni legislative che investirono uomini e donne, obbligandoli ad indossare capi d’abbigliamento specifici in relazione al gruppo sociale di appartenenza.
Anche la quantità di capi d’abbigliamento da possedere era dettata dalle regole comuni: una nobildonna doveva possedere almeno 4 abiti mentre una popolana non poteva averne più di due.
Come vestivano le donne nel tardo medioevo
L’influenza delle leggi dettò le regole sull’abbigliamento delle donne del medioevo, e con esse, anche lo svilupparsi dell’artigianato e del commercio. Stoffe pregiate, accessori, e usanze, contribuirono a rendere gli abiti femminili della nobiltà del medioevo eleganti e fastosi.
Lo sviluppo delle tecniche di taglio e cucito, così come della sartoria, permisero di creare modelli di abiti sofisticati ed elaborati fino ad arrivare all’alta sartoria del 800 – 900. La varietà di forme e linee dei costumi dell’epoca medioevale lascia spazio alla fantasia dei sarti.
Nel XIII secolo le scollature degli abiti femminili diventano profonde e sensuali, la vita si allunga, e le maniche vengono realizzate in varie fogge, talvolta allungate e a punta, tipiche degli abiti in stile gotico.
I corpetti intrecciati, la gonna lunga con strascico, sono caratteristici del periodo medioevale tra XIV e XV secolo. I colori si fanno vivaci e, specie in inverno, il velluto diventa il tessuto preferito. Abiti in seta e broccato erano riservati ad eventi importanti e cerimonie.
All’inizio del 1400 si diffonde un tipo di abito di corte che enfatizzò la silhouette della donna: si distinse per corpetti a V, maniche allungate a V, strascico e scollatura.
Il mantello del tardo medioevo
Come visto, il mantello nel tardo medioevo è uno di quei capi d’abbigliamento immancabili. Ma anch’esso subisce delle evoluzioni. Le donne indossavano un abbondante mantello trasformabile in sopravveste e dotato di maniche. I tessuti di lana, vengono soppiantati da materiali più belli e pregiati, come velluto e pelliccia. A partire dal XII secolo i mantelli si chiusero con asole e due bottoni che potevano essere realizzati in osso, avorio, corno o metallo.
Il mantello nel medioevo
Scarpe
Anche le scarpe nel XIV secolo, subiscono delle modifiche e diventano sofisticate realizzate in pelle o velluto dotate di punte lunghe talvolta imbottite (pigash). Le scarpe delle donne però si mantengono corte ed eleganti.
Acconciature donne tardo medioevo
L’uso del mantello e del copricapo è diffusissimo. Le donne sposate indossano berretti, foulard fasce e cappucci dei mantelli, tra essi si colloca il gorj un copricapo bizzarro dalla forma insolita, a pipa e l’hennin che poteva essere anche molto alto.
Acconciature e abiti donne tardo medioevo
Le donne nubili invece, acconciano i capelli in trecce lunghissime che spesso andavano a cingere il capo. I copricapo erano decorati con perle e ricami, così come gli abiti che talvolta, si arricchivano di dettagli. I gioielli erano di moda e si sfoggiavano collane, anelli bracciali e orecchini.
Ma anche questi dettagli vennero influenzati dal luogo di origine. Ad esempio, in Scandinavia la donne del medioevo indossavano cuffie e veli per coprire il capo.
Nel XII e XIII secolo vi era l’abitudine di indossare una fascia circolare chiamata corona turrita, che cingeva il capo ed era ornata da pietre, perle ed altro.
L’abbigliamento delle donne nel medioevo risentì anche delle influenze locali. E’ per questo che in Italia si trovano differenziazioni rispetto magari alla Francia o alla Spagna che amò da sempre colori sgargianti.
Considerazioni: medioevo e moda
Moda medioevo, donne abiti e corona turrita
Abbiamo visto come si vestivano le donne nel medioevo; ma il Medioevo comprende un periodo vasto che va dal V secolo al XV secolo.
Si comprende come la moda ed i modi di vestire delle donne del medioevo possa aver subito notevoli modifiche di secolo in secolo, e di come, da una paese all’altro, le usanze locali in termini di abbigliamento femminile si possano differenziare anche di molto.
Ora che abbiamo visto quali erano gli abiti usati nel medioevo se stai cercando un costume medioevale ti consigliamo di visitare questo sito con abiti medievali economici.
Il rincaro delle bollette: come fare economia domestica
L’aumento delle bollette e del costo dei consumi ha messo a dura prova molte famiglie italiane. Nel giro di poche settimane, i conti da pagare sono aumentati fino al 40%, rendendo necessario riprogrammare progetti di acquisto, in vista di budget più limitati. Anche se sembra difficile però, fare economia domestica non è un’impresa impossibile, nonostante gli aumenti generalizzati:
· L’energia elettrica è aumentata di quasi il 30%; · Il costo del metano è raddoppiato; · I generi alimentari sono aumentati in media del 3%, una percentuale che ricomprende però alimenti il cui costo è salito del 50% e prodotti che non hanno subito rincari. Noi abbiamo deciso di mettere insieme i migliori consigli per riuscire a risparmiare denaro in questo periodo abbastanza difficile per le tasche di tutti.
Basta un po’ di organizzazione e di buona volontà per riuscire a rientrare nei piani programmati: già dopo un paio di settimane, riuscirai a toccare con mano il risparmio accumulato. In linea generale e prima di entrare nello specifico, è importante avere un’idea ampia di come risparmiare denaro, abbracciando tutte le novità che lo sviluppo tecnologico e del web ci consentono di ottenere, codici sconto e offerte inclusi. L’ottica giusta sarebbe quindi non solo quella di evitare spese inutili ma anche di ampliare i nostri guadagni.
Come fare economia domestica in tempi di crisi e aumenti
In un periodo in cui la crisi economica si fa sentire anche dal punto di vista lavorativo, riuscire ad aumentare le proprie entrate per dare un po’ di respiro alla morsa degli aumenti può sembrare praticamente impossibile.
In realtà basta avvicinarsi gradualmente a settori come quello degli investimenti per rendere la gestione delle proprie finanze un po’ più semplice e per riuscire a concederci qualche sfizio, nonostante il periodo di ristrettezze. Molte persone hanno deciso ad esempio di iniziare a comprare Ethereum, una criptovaluta con delle forti potenzialità, a fronte di un costo sostenibile per tutte le tasche.
Investire oggi è più semplice di qualche tempo fa, grazie alla possibilità di accedere a tante fonti di informazione e di confrontare tra loro prodotti e tipi di investimento diversi. Il poter confrontare e valutare però è alla base di un’economia domestica più efficiente, non solo in tempi di crisi e di aumento delle bollette. Assumere un comportamento più responsabile e consapevole vale infatti sempre: le nostre tasche ne trarranno sempre un beneficio!
I consigli degli esperti su come risparmiare nei consumi domestici
I consigli degli esperti su come risparmiare nei consumi domestici
Per iniziare a strutturare in maniera efficace la nostra economia domestica, è fondamentale iniziare a selezionare il tipo di acquisto per beni o servizi che più pesa sulle nostre tasche. Di regola, è quello alimentare: mangiare è una necessità, oltre che un piacere. Vediamo quindi come non rinunciare al gusto della tavola senza arrivare a fine mese dilapidati:
· Prima di andare a fare la spesa, fai una lista di ciò che ti occorre attieni esclusivamente a quanto inserito nell’elenco, senza farti convincere da nuovi prodotti o sconti che trovi in negozio. · Confronta tra loro i volantini dei diversi supermercati e catene: individua gli articoli che effettivamente ti occorrono e scegli dove acquistarli, in base alla convenienza. · Programma la tua spesa dal punto di vista logistico: uscire meno spesso per fare acquisti è sicuramente il modo migliore per risparmiare denaro e tempo. · Prima di uscire dal negozio, verifica lo scontrino: anche un’occhiata veloce può rilevare subito eventuali errori alla cassa.
Veniamo ora a un altro tipo di uscita che risulta sempre rilevante per le nostre tasche, ovvero quella delle bollette. Come procedere per evitare di trovarsi a fine mese con un conto in banca prosciugato?
· Per prima cosa, inizia a economizzare i consumi: spegni le luci nelle stanze della casa in cui non c’è nessuno, e fai altrettanto quando esci. · Opta per elettrodomestici di classe A+++, che ti consentono un risparmio netto in bolletta. · Confronta tra loro prezzi e condizioni di varie società di consumi: valuta anche la diversità dei costi in base alle fasce orarie e seleziona solo la soluzione che può essere effettivamente un risparmio per te.
Per quanto riguarda come risparmiare denaro sull’acquisto di altri beni di consumo, non dimenticare di: · Prendere sempre in considerazione l’opzione di Intenet, che spesso o offre costi molto più ribassati rispetto ai negozi fisici. · Non fermarti ai semplici slogan dello “sconto del 50%” o alla dicitura “sottocosto”: salva l’offerta che ti interessa sul tuo PC o dispositivi mobile, e prenditi il tempo necessario per verificare se si tratta di un’occasione o meno.
Considerazioni
Impostare determinate abitudini di economia domestica può sembrare macchinoso all’inizio, ma nel giro di pochi giorni ti renderai conto di quanto tutto sia estremamente semplice e soprattutto proficuo: in fin dei conti, si tratta soltanto di ottenere lo stesso prodotto o servizio a un costo minore.
Per non perdere mai di vista eventuali occasioni, non dimenticare di dare un’occhiata di tanto in tanto, a eventuali promozioni offerte dalle società di consumi. Oggi cambiare fornitore è un’operazione semplice e veloce, ma assicurati che determinate condizioni economiche vantaggiose siano per sempre e non per un periodo limitato.
Il cappotto lungo un must moda da indossare: vediamo come
Come indossare il cappotto lungo e a chi sta bene
Arriva l’inverno, il freddo si avverte, e un bel cappotto lungo ci fa sentire protette e al caldo: ma non è solo questione di avere caldo o freddo, il cappotto lungo che arriva al polpaccio, ed anche oltre, è un vero must per questa stagione invernale.
Le passerelle di tutto il mondo hanno fatto sfilare cappotti lunghi di ogni genere e colore. Da quelli con cinta che marca e segna il punto vita, a quelli indossati comodi e con nonchalance. Ma a chi sta bene il cappotto lungo e come indossarlo? Scopriamolo insieme!
Il cappotto lungo un must moda: a chi sta bene
I cicli e ricicli della moda, affossano o portano in auge, ora un capo, ora un altro. Questo (e non solo questo), è l’anno del cappotto lungo sia per lei che per lui.
Uno dei capi spalla più funzionali in assoluto che ripara dal freddo ed ha, al tempo stesso, grande vestibilità in grado di conferire un tocco di eleganza anche quando è indossato con scarpe sportive.
Se il cappotto lungo uomo conferisce un fascino tutto suo a chi lo indossa, il cappotto da donna offre un ventaglio di utilizzi svariati e funzionali specie quando si indossano mini dresses, gonne corte e short. Il cappotto lungo cela, scalda, e ci dona un tocco di formale eleganza, qualsiasi sia il suo colore.
A chi sta bene il cappotto lungo?
Tendenzialmente, sta bene se alle persone alte, esattamente come l’abito lungo, ma è ancora più difficile da indossare se si è bassine di statura. Valorizza la silhouette slanciata, dona classe ma non è da preferire se si hanno parecchi centimetri di altezza in meno, in tal caso, è meglio puntare su un cappotto meno lungo piuttosto che su un capospalla a tutta lunghezza.
Doppio petto cappotto bianco
Cappotto lungo
Quale modello: Punto vita segnato si o no?
Il punto vita segnato che fa tanto anni 30, è gradevole, e sta bene se si è magre e alte. In caso contrario meglio optare per un cappotto che cade morbido e dritto.
La fisicità entra sempre in gioco quando si scelgono dei capi di abbigliamento, non da meno sono i capispalla ed i cappotti lunghiuomo e donna. Scegliere i capi adatti a noi e trovare il proprio stile moda non è sempre facile (ne parliamo qui).
Oltre al gusto personale che ci potrebbe far preferire un cappotto lungo con la cinta e punto vita segnato, rispetto a un cappotto dritto e lungo, si deve considerare ciò che ci piace ma anche ciò ch eci sta bene. In tal senso entra in gioco anche il colore.
Cappotti colori moda
Cappotti neri lunghi tendono a snellire, mentre cappotti lunghi con colori chiari arrotondano l’immagine. Tra i colori moda invernali da preferire in termini di versatilità, oltre che di moda, si collocano senza dubbio oltre al classico cappotto color cammello, e al cappotto nero, anche i cappotti in grigio, verde militare, bordò.
Non ci dimentichiamo che i colori vivaci e pastello sono di moda, tra essi il giallo, il rosa ed il bianco, ma attenzione, perché sono colori difficili da indossare e non stanno bene a tutti.
Come indossare il cappotto lungo e se indossarlo …
Se siete un uomo potete indossare il cappotto lungo sia nelle occasioni formali che informali. Al di sotto potrete inserire anche giacca e cravatta, e magari puntare su un modello versatile in nero, grigio o blu.
Per le donne, sì ai tacchi, agli stivali agli stivaletti ma sì anche alle scarpe comode e basse (solo se siete alte).
E se invece il cappotto lungo non vi convince, ho non avete la fisicità giusta per indossare un capo di questo tipo, potete optare sempre verso capispalla simili come i cappotti di media lunghezza sempre attuali, caldi comodi e versatili.
In alternativa scegliete delle belle giacche o dei maxi-cardigan come quello in foto. Qualunque sia il genere, il modello o la lunghezza, il cappotto è uno di quei capi immancabili nel guardaroba di una donna ma anche di un uomo.
Giacca corta rossa
Giacca colorata donna
Prezzi cappotti
Come tutti gli articoli e i capi moda, anche per i cappotti c’è un ampia gamma di variazioni di prezzo. Possiamo trovare cappotti pregiati in cammello o cachemire e cappotti misto lana, sintetico etc. I prezzi perciò partono da circa 40 – 50 euro fino a raggiungere diverse migliaia di euro per cappotti firmati di alta moda.
Cappotto lungo beige
Vestito lungo
Se volete spendere cifre accessibili vi consiglio di dare un’occhiata sul sito moda Shopcozy collection outerwear dove troverete capotti molto belli, incluso quello in foto beige, quindi anche lunghi, a prezzi economici perfetti da indossare con un abito lungo. Inoltre, inserendo il codice scontoKL_Lli avrete una riduzione sul prezzo di acquisto del 20 %.
Come essere positivi, ottimisti e felici: 5 regole utili
La felicità non è solo questione di scelte e di fortuna: essere positivi, ottimisti e felici,dipende anche da come percepiamo le situazioni e come reagiamo all’ambiente e alle cose che ci circondano.
Libri, trattati, conferenze, sono state tenute su questo argomento complesso ed ambito: Come essere positivi ed ottimisti? Potremmo parlarne per giorni, ma ci limitiamo a enunciare 5 regole utili per vedere in positivo la vita e trovare la felicità in noi stessi.
Come essere positivi ottimisti e felici
Una delle domande più comuni che le perone si fanno nella vita di tutti i giorni è la seguente: come si fa a pensare positivo? Questo perché il solo pensiero positivo aiuta, senza dubbio, a vivere meglio e a raggiungere uno stato di soddisfazione di gran lunga maggiore. Avere rimpianti e rimorsi per non aver vissuto al meglio la propria vita è profondamente sbagliato: cerchiamo sempre di pensare positivo, perdonare e perdonarci gli errori compiuti, e vediamo come fare per essere felici.
Cogliere il lato positivo da ogni situazione
Dare il giusto peso alle cose
Imparare a cogliere il bello della vita
Buttarsi alle spalle problemi e delusioni
Valorizzarsi e modificare il proprio stile di vita
Come si fa a pensare positivo? #1
Attenzione: pensare positivo richiede impegno. Basta che vi guardiate intorno, e analizziate i comportamenti di amici, parenti e conoscenti, e vi accorgerete che alcune persone vedono sempre e solo il lato negativo di ogni situazione, sono melodrammatiche, si rattristano con poco. Allo stesso tempo, esistono persone felici e fortunate che possiedono la capacità di saper andare oltre i fatti.
Questi individui riescono a cogliere, di ogni situazione, quello che si chiama “lato positivo“. Ecco come si fa a pensare in positivo: la regola numero 1 è proprio questa, saper cogliere di ogni situazione, oltre al lato negativo, anche quello positivo che, vi assicuro, esiste sempre e comunque.
Pensare positivo dando il giusto peso alle cose #2
Dare il giusto peso alle cose aiuta, senza dubbio, a vivere meglio. Alcune persone sanno scovare problematiche in ogni angolo. Questi soggetti non riescono a dare il giusto peso alle cose che gli accadono intorno.
Ecco che, anche una banalità può sopraggiungere a rovinargli al giornata. La razionalità può aiutare a comprendere che i piccoli problemi quotidiani fanno parte della vita, e come tali, vanno accettati e vissuti. Pensare in questi termini, accresce la positività delle persone, e le aiuta ad essere più ottimiste e felici.
Pensare positivo e imparare a cogliere il bello della vita #3
Il bello che c’è nella vita è infinito. Talvolta le giornate frenetiche, lo stress, e problematiche comuni, ci chiudono gli occhi non consentendo di vedere oltre. Vi siete mai accorti di come la domenica il vostro umore cambia? O di come l’estete con il sole che sorge presto ci riesca a dare una carica di energia e positività in più? Bene !
Questo stato emozionale positivo dipende dal fatto che la domenica, e una giornata di sole, rappresentano, sempre e comunque, due evenienze positive e belle, facili da riconoscere. E se vi dicessi che le giornate, la vita, e la quotidianità sono piene zeppe di emozioni e cose positive e belle ma abbiamo perso la capacità di riconoscerle?
Le bellezze della vita
Saperle vedere le bellezze della vita, cogliere l’attimo, è una cosa che appartiene all’infanzia. Si deve tornare un po’ bambini e liberare la mente dagli stereotipi per riuscire a cogliere la meraviglia che c’è nel mondo. La bellezza di un fiore che sboccia, il sorriso di un collega, il profumo dei fiori che pervade l’aria, ma anche l’odore forte della pioggia. Il bagliore di un lampo che si staglia nel cielo, il profumo del caffè appena fatto, di un dolce in cottura nel forno, di una musica alla radio, la vicina dalla voce celestiale che canta…
Piccole e grandi emozioni positive che ci accompagnano nel quotidiano, e che ormai abbiamo talmente assimilato, da non vederne più la bellezza. Per essere positivi, ottimisti e felici, dobbiamo imparare a riaprire di nuovo gli occhi e riempirci di quello stupore che i bimbi possiedono in maniera innata.
Dobbiamo anche ricordare che nulla è per sempre, che la vita si evolve e cambia e che ciò che oggi non apprezziamo più, in quanto fa parte della routine, domani potrebbe mancarci.
Pensare positivo e imparare a cogliere il bello della vita
Saper buttarsi alle spalle problemi e delusioni #4
Tra le 5 regole che ci insegnano come essere positivi, ottimisti e felici rientra anche la capacità di sapersi buttare alle spalle i problemi e le delusioni che, bene o male, ogni persona incontra nell’arco della propria vita.
Buttarsi tutto alle spalle significa chiudere con una situazione potenzialmente dolorosa, e volere andare avanti tornando a sorridere. Decidere di volerlo fare, significa già compiere il primo passo verso la rinascita e la felicità.
Come essere sempre positivi nella vita? Valorizzatevi! #5
Per essere positivi, ottimisti e felici è necessario acquisire sicurezza in se stessi, valorizzarsi e cercare di fare le cose che aiutano a sentirsi meglio. L’umore incide fortemente sul modo in cui percepiamo situazioni, persone e ambienti.
Fare sport, dedicarsi ad un hobby che ci piace che potrà essere un corso di ballo, la lettura, la pittura o magari la pesca, o il modellismo. Tutte attività divertenti o piacevoli che inducono la produzione di serotonina ben nota come ormone della felicità.
Modificare il proprio stile di vita
La positività e la felicità, sono due cose talvolta innate, altre volte da conquistare sgomitando e lavorando su se stessi. Quando si vive uno stato di depressione la vita ed il mondo ci appaiono grigi, i problemi si ingigantiscono e la tristezza, insieme al pessimismo, prendono il sopravvento.
Modificare il proprio stile di vita può aiutare e riconquistare il giusto equilibrio che ci permetterà di vedere la vita in modo positivo ed essere felici.
Le amache sono un comodo accessorio da giardino (e non solo) utile per ritagliarsi un momento di relax. Ma al tempo stesso, un’ amaca è anche un accessorio d’arredo, specie se utilizzata per arredare una veranda, un portico, un angolo giardino con zona pranzo e area relax, o un angolo della casa. Ma cosa va considerato quando si decide di acquistare un amaca? Le cose di cui tener conto nell’acquisto delle amache sono più di una: vediamo quali sono!
Spesso si ha voglia di ritagliare in casa o in giardino un angolo da dedicare al relax: cosa c’è di meglio delle amache? Il mercato attuale, mette a disposizione una vasta gamma di modelli di amache. Amache singole, da appendere, doppie, od anche amache con struttura auto portante sia da appendere al soffitto, che da porre al pavimento che rendono l’impiego di questo accessorio ancor più semplice.
La prima cosa da considerare infatti, è il tipo di amaca, ne trovi un vasta scelta di modelli qui: “amaca” (singola, doppia familiare) quindi la grandezza della stessa. La tipologia di prodotto da scegliere tra i tanti modelli è influenzata dalle esigenze di ognuno e dallo spazio che si ha a disposizione in giardino, sul terrazzo, nel portico o in casa. Qualunque sarà la scelta operata, il prodotto sarà in grado di regalarvi ore di relax di cui potrete beneficiare, ovunque decidiate di installare l’amaca.
Grandezza amaca
Il primo elemento da prendere in esame quando si acquista un’amaca, è la grandezza della stessa: singola, matrimoniale, familiare. Sarà utile considerare anche il tipo di trama o tessuto: maglia, tessuto etc. Questi elementi concorrono, ovviamente, alla modifica anche sostanziale del costo di acquisto del prodotto.
Inoltre, alcuni modelli sono dotati di cuscini in coordinato che rendono il prodotto ancora più bello e funzionale, altri invece, di sostegni e supporti. I cuscini rendono il prodotto più elegante e possono riuscire a creare uno spazio funzionale molto estetico.
Tessuto amaca
Il tessuto dell’amaca, sostanzialmente divisibile in: amaca a maglia e amaca tessuta, caratteristiche che rendono diversa la fruibilità del prodotto. Inoltre, se si tratta di un prodotto sintetico, potrà anche essere lasciato all’aperto quando piove, mentre quelle in tessuto (cotone e misti), è meglio che vengano riposte o collocate in aree al coperto come verande e porticati.
In genere i tessili utilizzati e il tipo di tessitura per questo prodotto, sono adottati in tinta unita, ma si trovano anche alcuni in multicolore, sia in maglia che in tessuto vero e proprio. La scelta è soggettiva ma in genere coordinare il tutto con gli altri elementi presenti, costituisce la scelta più giusta da fare.
Struttura amaca
La struttura dell’amaca è un altro elemento di differenziazione di questo prodotto. Alcune amache sono dotate di supporti utili per appenderle ad alberi e pali. Altri modelli sono autoportanti e presentano una base in metallo o in legno (più estetico).
L’amaca con supporto come quelle che trovi in questo sito “L’amaca con supporto” è molto versatile permette di essere collocata agevolmente sia al chiuso o all’aperto in aree in cui non vi sono punti utili per appenderle. Infine, esistono delle amache singole e non che si appendono al soffitto. Si tratta per lo più di prodotti che rispecchiano l’utilizzo della poltrone ma in chiave amaca.
Il loro utilizzo è pratico, offrono relax e, al tempo stesso, arredano con gusto. La loro collocazione ideale è quella che prevede di appenderle in un angolo. Vi sono poi le tipiche amache da viaggio, poco impegnative nel trasporto e le amache destinate ai piccoli, quindi di dimensioni contenute.
Amaca con supporto in veranda
Prezzo amache
Abbiamo visto le differenti amache cosa considerare nell’acquisto del prodotto, ed i pregi di alcuni modelli autoportanti ma, sicuramente, quando si procede all’acquisto delle amache da giardino o da interni, un elemento da considerare in prima battuta, è anche il budget che si ha a disposizione. Il costo dei prodotti può variare anche di molto e con esso i modelli, il tipo di struttura, capienza e la qualità del prodotto.
L’amaca da giardino, o da casa, può avere un prezzo molto variabile che parte, orientativamente da una cinquantina di euro per i modelli più economici, fino ad arrivare a migliaia di euro per i modelli autoportanti grandi e di lusso.
Strutture di design che rendono il prodotto bello, funzionale e pratico nell’utilizzo. Ma per allestire una area dove alloggiare un prodotto di questa tipologia, serve avere a disposizione uno spazio idoneo di dimensioni adeguate.
Amache singole da appendere al soffitto
Dove collocare un’amaca?
E’ sbagliato acquistarne una, per poi decidere dove metterla. L‘acquisto di un’amaca va fatto considerando proprio questo fattore come primo elemento da valutare. Se vi occorre un prodotto che occupi poco spazio da portare in vacanza, sarà perfetta la scelta dei modelli di amache da viaggio in rete con corde e supporti che permettono di appenderla tra due alberi.
La cosa è ben diversa e complessa qualora l’amaca serve ad allietarvi le ore di relax nella vostra casa. In tal caso si rende necessario considerare, in primo luogo, proprio la zona in cui metterla e poi scegliere il modello più adatto per collocare il prodotto nel punto individuato per ospitarla nel migliore dei modi. Anche il fattore “pigrizia” assume un ruolo importante: avete la pazienza di allestire e smontare l’amaca?
Se preferite un prodotto che una volta posizionato possa rimanere al suo posto ed essere sempre fruibile, allora la scelta, per forza di cose, cambia. In tal caso, è sempre consigliabile cercare un angolo riparato in terrazza o nel portico di casa. Se non avete la possibilità di creare una situazione di questo tipo, scegliete un modello sintetico, resistente alle intemperie, e lasciatelo appeso in giardino.
La mia esperienza
Ho acquistato un’amaca matrimoniale,diverso tempo fa, dotata di cuscini e sacca per contenere l’amaca, con cuscino relativo. Il prodotto è molto bello e funzionale, (lo vedete nella prima foto) si trasporta facilmente, tant’è che questa estate me la sono portata in vacanza.
E’ bella, funzionale, ed estetica. L’unico “contro” se così si può dire, è che trattandosi di un buon prodotto preferisco non lasciarla appesa in giardino quando è previsto maltempo. Per questo, vi consiglio di considerare con attenzione dove avete intenzione di appenderla, e che tipo di uso farne nel momento della scelta e dell’acquisto dell’amaca.
Sono certa che nello store fornitissimo “amaca online” troverete anche voi l’amaca giusta per le vostre esigenze.
Riviste di moda, magazine e blog di moda: i migliori della rete
Siti online di moda e riviste di moda migliori? Sicuramente se siete una Fashion Victim, o delle persone eleganti e raffinate, vi piace vestire alla moda e seguire gli stili moda e le tendenza del momento. Per questo motivo, consultare delle riviste di moda, i magazine ed i blog di moda online, può rivelarsi per voi una vera necessità ed una grande fonte di ispirazione. Volerne seguire i dettami e conoscere le novità più cool è sempre più richiesto dalle donne ma anche dagli uomini.
E’ piacevole “sfogliare” i miglior siti di informazione moda online, e scoprire le curiosità del momento. Ma quale scegliere? Tra testate giornalistiche, blog e magazine di moda, l’offerta del settore è davvero molto ampia, ma alcuni di essi sono sempre super aggiornati, partecipano alle sfilate stagionali, e ci annunciano i dettami in termini di linee e colori del nuovo anno.
Siti di moda
Le migliori riviste di moda, magazine e blog di moda che troviamo online
I migliori magazine moda sono spesso anche le migliori riviste di moda così come i siti o blog nati magari per gioco, come quello della Ferragni, e diventati nel tempo, un punto di riferimento per la moda e il mondo fashion. Me vediamo quali sono considerate le 13 migliori riviste di moda della rete degli ultimi anni.
1 – Cosmopolitan
Cosmopolitan
Comparso in Italia per la prima volta intorno agli anni 70 Cosmopolitan è una rivista americana mensile di moda tradotta in 34 lingue e distribuita in gran parte del globo in circa 100 paesi. Cosmopolitan uscì in Italia con il nome di Cosmopolitan Italia edito da Mondadori, per poi passare nel 2011 ad un’altra casa editrice la Hearst.
Una rivista di moda attuale sulla quale scoprire anticipazioni, news e consigli su moda e bellezza, ma non solo, troviamo articoli anche di lavoro e tempo libero. Un magazine di moda attuale e innovativo, uno dei migliori, ricco di idee e proposte.
2 -Vogue
Vogue
Un altro cavallo di battaglia vincente per moda e tendenze è sicuramente il magazine di moda Vogue, noto in tutto il mondo, si dedica sia alla moda femminile che agli stili di moda uomo in maniera dettagliata e precisa. Vogue è un sito e un periodico americano, nato nel 1892 e lanciato in Italia nel periodo della rivoluzione della moda anni 60. Tra le riviste di moda Vogue è una delle più prestigiose e, in fatto di tendenze ed outfit, detta legge in tutto il mondo.
3 – Donna Moderna
Donna Moderna
Un’altra rivista di moda importante, molto apprezzata dalla sfera femminile, è sicuramente Donna Moderna. Un settimanale femminile di moda edito dalla casa editrice Arnoldo Mondadori sin dagli anni 80.
Di cosa tratta il giornale Donna Moderna? Non solo di stili di moda e tendenze, ma ha anche un’occhio volto al green e una rubrica importane dedicata al food. Una rivista moda al femminile in cui le donne si riconoscono e dove trovano un valido supporto per la casa e la moda.
4 – Vanity Fair
Vanity Fair
Vanity Fair è un altro colosso in ambito moda e tendenze. Lanciato negli Stati Uniti negli anni 80 è giunto in Italia solo successivamente, nel 2003. Da allora Vanity Fair è sicuramente riconosciuta come una delle riviste più prestigiose del mondo della moda. Rivista poliedrica che si occupa di moda, bellezza, gossip, Vip, arte, cultura e travel.
5 – Elle
Elle
Nata in Francia nel 1945 come rivista di moda settimanale, Elle è diventata una delle migliori testategiornalistiche mensili di moda con al suo attivo 16 siti internet. Elle è distribuita in 60 paesi, una delle più amate, si occupa, oltre che di moda e beauty anche di gossip, notizie, travel e molto altro.
6 – Glamour
Glamour
Il suo nome evocativo rende giustizia al successo di Glamour, rivista approdata in Italia nel 1992 nasce in America nel 39 con il nome di “Glamour of Hollywood“. Purtroppo, nel 2019 la rivista è stata chiusa, motivo per cui, se Online cercate il sito Glamour, vi accorge che il link vi riporta aBeauty Vogue o a Shopping Glamour. Due valide soluzioni da consultare.
7 – Grazia
Grazia
Una rivista di moda italiana che vanta 12 edizioni internazionali ed è edita da Mondadori. Dedicata la mondo femminile Grazia.it parla di moda, bellezza ma anche casa, viaggi e celebrità. Una rivista che piace alle donne, e che le accompagna nelle scelte al femminile.
8 – La Repubblica Delle Donne
La Repubblica Delle Donne
Il noto editoriale Repubblica, ha lanciato nel 1996 il settimanale allegato, dedicato al mondo della moda. Esce il Sabato, ed il sito online di moda è Moda e Beauty. Gli articoli presti trattano argomenti di moda e tendenza, ma anche di beauty e società.
9 – Marie Claire
Marie Claire
Un mensile di moda che nasce in Francia negli anni 30, e approda in Italia successivamente. Online troviamo il sito Marie Claireun vero must della moda, il più amato da coloro che non amano “semplicemente” la moda ma bensì l’alta moda di cui Marie Claire è specializzata in termini di news.
10 – Io Donna del Corriere della Sera
Io Donna del Corriere della Sera
Anche Io Donna del Corriere della sera, nasce come inserto settimanale (nel 1996) del noto giornale Corriere della Sera. Si afferma come rivista settimanale femminile milanese e nel 2012 da vita al sito online Io Donna. Oltre che un magazine di moda e benessere tratta anche di TV oroscopo e video.
11 Al Femminile
Al Femminile
Apprezzata rivista femminile online, Al Femminle.com parla di bellezza, sessualità, forma fisica, astrologia, ma anche test, quiz,e ovviamente moda e tendenze con tanti consigli da parte degli esperti e varie funzioni interattive.
12 Pour Femme
Pour Femme
Una delle migliori riviste di moda online, molto apprezzata, che non teme rivalità con i colossi americani citati. Pour Femme magazine di moda, bellezza, cucina, benessere, celebrity; abbraccia la sfera del mondo femminile, quello della maternità e della coppia con grande sapienza. Un magazine che amo molto leggere e seguirne i consigli.
13 The Blonde Salad
The Blonde Salad
Tra i siti di informazione legati al mondo della moda, The Blonde Salad nasce come blog di moda e si evolve nel tempo anche in virtù del successo della sua fondatrice,influencer Chiara Ferragni. Oltre ad avere una Talent Agency si occupa di moda e tendenza, beauty fashion e lifestyle. Attualmente più che un blog di moda è diventato un vero sito di tendenze fashion seguito dalle fashion Victim e dai fan di Chiara.
Tra le 13 Riviste top di moda, magazine e blog di moda: i migliori della rete ve li abbiamo enunciati e tra essi, alcuni ci piacciono davvero moltissimo e li seguiamo assiduamente: quale sono i vostri giornali di moda preferiti online e non solo? Fatecelo spare!
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