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Sognare di essere derubati significato numeri e simboli

Sognare furto
Sognare di essere derubati significato numeri e simboli

Cosa significa sognare di essere derubati? Un sogno frequente che spesso molti di noi hanno sperimentato, è quello di essere derubati in casa o in strada. Sognare di subire un furto, una rapina o uno scippo, ha valenze e significati differenti, a seconda delle modalità e del luogo in cui si verifica l’evento.

Ciò che accomuna il sognare in questione (luogo a parte, e modalità) è il senso di perdita e privazione. Infatti, concettualmente sognare di subire un furto indica una perdita e l’impossibilità di riuscire a realizzarci in alcune cose. Vediamo nel dettaglio il significato, numeri e simboli di questo sogno.

Sognare di essere derubati significato

Sognare di essere derubati in casa o in strada è spesso fonte di ansia. Al risveglio ci si sente agitati e di cattivo umore. Ovunque avvenga il furto, secondo la psicologia e la psicoanalisi la persona che sogna di subire un furto sta vivendo un momento di debolezza a livello psicologico e mentale.

Si sente privata della possibilità di voler fare determinate cose, di realizzarsi o magari si sente eccessivamente sotto pressione e limitata nelle scelte. Ecco che il furto sta ad indicare proprio la privazione della propria libertà di essere ed agire. Le evenienze più comuni che si verificano in questo sogno sono tre:

  • furto in casa
  • furto in altra casa non nostra, albergo, banca etc.
  • furto in strada

Sognare un furto in casa

La casa è l’ambiente più familiare in assoluto per ogni persona. Essere derubati in casa nei sogni quindi, è fonte di stress, ed indica un’insicurezza di base e l’incapacità di prendere decisioni. Ci sentiamo privati del nostro io interiore e sopraffatti dalle situazioni che stiamo vivendo.

Il luogo che dovrebbe farci sentire più al sicuro, “la casa”, non riesce più ad essere tale, viene profanato da un furto, e da un ladro. Questo furto, di fatto, è da intendersi ai danni della nostra privacy del nostro essere più profondo, come se qualcuno sia riuscito a carpirci una parte di noi che volevamo tenere segreta, una violazione di qualcosa di molto intimo e personale.

Sognare furto in abitazione non nostra (albergo, banca o simili)

Sognare di essere derubati in luoghi diversi come in albergo, casa di amici o parenti, indica sempre insicurezza e privazione ma questa volta vissuta con maggior distacco. Qualcosa ci è stato tolto ma siamo comunque padroni di noi stessi.

Il furto e l’oggetto che ci viene rubato, sia esso denaro, cellulare, borsa od altro, potrà chiarire meglio in cosa ci sentiamo minacciati. Se il furto avviene in una banca è ovvio che le nostre ansie sono legate al denaro e a eventuali privazioni e perdite economiche.

Sognare di essere derubati della borsa o del cellulare

Nei sogni la borsa è un oggetto molto intimo e personale e la sua profanazione e furto indica la paura di essere privati di qualcosa di personale; in genere si tratta della nostra autonomia decisionale.

Se poi nella borsa era presente il cellulare allora ciò indica che anche i canali di comunicazione con alcune persone della famiglia o amici, sono carenti.

Infine, se nel sogno nella borsa c’erano anche dei soldi ecco che anche il lato economico e la sicurezza e libertà economica viene meno.

Sognare di essere derubati di portafoglio, cellulare e oggetti personali, soldi

Sognare di essere derubati abbiamo visto ha diverse valenze in relazione ai simboli e al luogo. Quando il furto riguarda portafogli e denaro, evidentemente stiamo vivendo delle privazioni a livello economico.

Sognare il furto del cellulare, invece, indica una fase di scarsa comunicazione: non ci sentiamo compresi e subiamo atti, pensieri e decisioni altrui senza possibilità di replica. E’ proprio questa tipologia di sogno che si riallaccia all’interpretazione a livello psicoanalitico del sogno che indica una fase di stress e stanchezza emotiva.

Sognare di essere derubati e catturare il ladro

Attenzione: qualunque sia il contesto e le modalità con cui avviene il furto nei sogni se riusciamo a prendere il ladro e a recuperare ciò che ci è stato tolto, il significato del sogno assume un andamento meno nefasto: siamo in grado di contrastare le avversità, se pur presenti.

Sognare di essere derubati e i numeri della Smorfia

Come in altri sogni i numeri a lotto che entrano in gioco sono più di uno. Secondo la smorfia napoletana sognare i essere derubati si associa al numero 1, mentre se a subire il furto è un’altra persona e voi siete il ladro allora il numero da giocare è 11.

  • Se nel sogno venite derubati del portafoglio il numero da giocare è il 28
  • Se viene derubata una donna 73
  • Se viene derubato un uomo 15
  • Sognare di prendere il ladro 19

Sognare di essere derubati secondo Pitagora

Abbiamo visto la numerologia secondo la Smorfia ed i numeri connessi al sogno del furto. Ora vediamo invece quali numeri ci indicano le tavole Pitagoriche per il sogno composto dalla parola FURTO o DERUBATO

D-E-R-U-B-A-T-O = -5-9-3-2-1-2-6 = 10

F-U-R-T-O = 6-3-9-2-6 = 8

Se nel sogno siamo inseguiti e tentiamo di fuggire allora vi consiglio di approfondire l’argomento:

sognare di essere inseguiti

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Conchiglie con cavolo bianco e pancetta primo piatto

Conchiglie con cavolo bianco e pancetta primo piatto
Conchiglie con cavolo bianco e pancetta primo piatto

Il cavolfiore bianco o cavolo bianco si presta alla preparazione di numerose ricette; secondi rustici, contorni ma anche primi piatti come la ricetta che vogliamo proporvi oggi le conchiglie con cavolo banco e pancetta primo piatto veloce da realizzare ma, al tempo stesso, molto buono e diverso dal solito. Ma vediamo come preparare questa pasta alternativa con cavolfiore e pancetta.

Cavolo bianco caratteristiche e salute: vitamine e sali minerali

Il cavolfiore altro non è che una cultivar del cavolo. La sua infiorescenza è esattamente la parte bianca del cavolo di forma rotondeggiante, contornata da foglie con gambo costoluto centrale, di colore verde chiaro. Si tratta di un’alimento ricco di vitamine (A, B e C) e di sali minerali (potassio, magnesio, fosforo e calcio) in grado di apportare un rinforzo per il sistema immunitario.

Inoltre il cavolfiore è un alimento perfetto per la salute del cuore grazie al potassio e delle ossa grazie alla presenza di acido folico adatto anche per chi soffre di anemia. Insomma un vero toccasana che appartiene alla famiglia delle crucifere fa bene allo stomaco ed è in grado di contrastare anche diversi tipi di tumore.

Infine, le vitamine del gruppo B insieme alla colina proteggono il sistema nervoso ed aiutano ad eliminare le tossine accumulate nell’organismo. Sconsigliato il consumo in grandi quantità se si soffre di aria e colite, o per chi ha disfunzioni ipo-tiroidee.

Conchiglie con cavolo bianco e pancetta

Appurato che il cavolo è un alimento “dietetico” con basso indice glicemico (15) e non contiene grassi (colesterolo) facciamo un pieno di salute preparando questa pasta con conchiglie cavolo bianco e pancetta gustandone benefici e sapore.

Per preparare la pasta al cavolo, saranno necessari pochi ingredienti: vediamo quali sono e le relative quantità necessarie per la preparazione di questo primo piatto che potrete variare aumentando o diminuendo a vostro gusto, anche in relazione al numero dei commensali!

Ingredienti pasta con cavolo (4 persone)

Per la preparazione di questo primo piatto alternativo con cavolo bianco occorre una buona qualità di pasta lavorata a conchiglie.

  • 400 gr di conchiglie di pasta,
  • 1 confezione di pancetta affumicata,
  • 500 gr di cavolo bianco,
  • olio d’oliva,
  • sale e pepe,
  • prezzemolo,
  • peperoncino,
  • cipolla (uno quarto),
  • vino bianco (due o tre cucchiai),
  • aglio (1 spicchio).

Variazioni sul tema possono essere rappresentate dall’aggiunta a piacere di pecorino.

Conchiglie con cavolfiore e pancetta primo piatto

Conchiglie con cavolo bianco e pancetta primo piatto: preparazione

Per preparare questo piatto con cavolo dovrete, in primo luogo, lessare in acqua il cavolo bianco. Una volta scolato ripassatelo in padella con un filo di olio aggiungendo 1 spicchio di aglio che poi toglierete, il peperoncino, sale e pepe.

Intanto, in una pentola, portate a bollore l’acqua salata e buttatevi dentro le conchiglie di pasta a cuocere. Orientativamente, cuoceranno in circa dieci minuti.

In una padella grande mettete a soffriggere la pancetta affumicata con un po’ di cipolla finemente tritata. A rosolatura ottenuta, sfumate il tutto con del vino bianco (circa due o tre cucchiai). Successivamente, aggiungetevi il cavolo bianco ripassando il tutto.

Quando la pasta sarà cotta: scolatela con cura, eliminando tutta l’acqua in eccesso. Versatela nella padella dove si trova il condimento con cavolo e pancetta che avrete preparato. Ripassate il tutto per un minuto circa e servite in tavola ben calde le conchiglie di pasta con cavolo bianco e pancetta.

Questo primo piatto si abbina molto bene con dei secondi di carne, arrosti, pollo, cacciagione e molto altro, accompagnato da una bella insalatina fresca. Se avete del cavolo in più, potrete preparare anche delle rosette fritte in pastella da accompagnare al secondo di carne e all’insalata o verdure crude.

Perfette da accompagnare con del buon vino rosso corposo.

Buon appetito!

Gatto cura dei denti e unghie

tagliare le unghie al gatto
Gatto cura dei denti e unghie

I gatti, come tutti gli animali domestici, andranno seguiti nelle operazioni di pulizia ordinarie e straordinarie, tra esse sicuramente si collocano denti e unghie, due parti del corpo del gatto che richiedono molta attenzione. Le unghie possano causare danni in casa, mentre i denti, garantiscono una sana masticazione e digestione: vediamo dunque come curare denti ed unghie nel gatto.

Gatto cura dei denti e unghie: accessori per la cura

Problemi dentali e malattie gengivali non sono soltanto un fastidio, ma possono anche comportare infezioni più o meno gravi. E’ un fatto ormai acclarato che l’igiene dentale quotidiana rientri tra le cure indispensabili per un gatto.

In commercio si possono reperire molti accessori per la cura dei denti del gatto come dentifricio e spazzolino, ma va detto che esistono comunque oggetti specifici per la masticazione che tengono puliti e sani i denti del felino in quanto aiutano a prevenire la formazione di tartaro.

Spazzolare e lavare i denti del gatto
Spazzolare e lavare i denti del gatto

Cura dei denti del gatto: spazzolare

Il metodo migliore per prendersi cura dei denti del gatto e della loro salute è quello che consente di spazzolarli spesso e magari però poco senza snervare il micio. Per riuscire a compiere questa operazione è bene abituare i gattini sin da subito alla pulizia dei denti esattamente come con il bagnetto. Un gatto adulto non abituato difficilmente vi permetterà di prendevi cura dei suoi denti.

Per pulire i denti del gatto dovrete sollevargli un poco il labbro, da principio abituatelo passandogli solo il dito sia sui denti superiori che su quelli inferiori poi sostituite al dito un piccolo spazzolino per gatti. Acquistate un dentifricio che abbia un sapore che gli risulti gradevole, magari testatelo prima.

Quando vi accorgete che il gatto si è abituato a questa operazione andate via via sempre più in fondo in modo tale da pulire tutti denti rimuovendo placca e tartaro. Un gatto adulto, ma da indole buona, potrà abituarsi a questa ed altre operazioni, anche se non è più un cucciolo.


Come curare le unghie del gatto

La pulizia e la cura dei denti del gatto riveste, come visto, grande importanza, ma non da meno è la pulizia e manutenzione delle unghie del gatto. Il controllo delle unghie del micio deve diventare un’operazione quotidiana per limitare danni e distruzione da parte del gatto, e per questo necessitano di questa operazione prevalentemente i gatti che vivono in casa, mentre i gatti che vivono in giardino in genere sono in grado di “farsi le unghie” da soli.

Tagliare le unghie gatto

Per tagliare le unghie del gatto è necessario abituarlo da piccolo, bloccarlo tenendolo sulle vostre gambe e con e le dita pigiare tra cuscinetti e parte superiore della zampina facendo uscire le unghie che andrete ad accorciare, utilizzando una cesoia fatta apposta per tale funzione. Usate un buon taglia unghie affilato, sono da preferire quelli che circondano l’unghia e permettono di recidere nettamente la parte bianca dell’unghia (circa fino alla metà). Non accorciate troppo le unghie del felino perché rischiate di andare a tagliare la parte in cui vi sono numerosi vasi sanguigni.

Il premio

Sia i cani che i gatti, andrebbero abituati sin da cuccioli a queste operazioni che permettono di mantenerlo in salute. Spazzolare il pelo e curarne il manto specie nei periodi di muta, pulire i denti e tagliare le unghie, ma anche pulire le orecchie sono tutti interventi sull’animale che alla fine della loro funzione il gatto accetterà in modo più spontaneo se sa che gli verrà corrisposto un goloso premio: non dimenticate dunque di premiarlo dopo che vi sarete presi cura cura dei denti e delle unghie del vostro amico a 4 zampe.

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Come si fa un film? Curiosità su cinema e TV

Come si fa un film: curiosità sul cinema e TV
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Che sia cinema o TV un film segue un percorso simile nella sua creazione a parte il fatto che il budget utilizzato per i film del cinema, è spesso superiore rispetto a quello dedicato ai film TV o alle serie TV. Vi siete mai soffermati a pensare a cosa c’è dietro la produzione di un film? Il percorso è complesso e spesso anche tortuoso. La creazione di un film o di una serie TV coinvolge diverse figure professionali oltre al regista e al cast di attori. Vediamo dunque come si fa un film? Curiosità sul cinema e TV.

Come si fa un film?

Abbiamo visto che la storia del cinema ha attraversato diverse fasi, modificandosi nel tempo. Con essa sono cambiati anche i canoni della produzione cinematografica. Andiamo dunque dietro le quinte per capire quali e quante sono le persone che lavorano attorno ad un film e che concorrono alla sua produzione.

Abbiamo visto che attori e regista compongono il punto principale, il fulcro noto un po’ a tutti, ma per creare un film, e soprattutto prima che regista e attori iniziano il loro lavoro, c’è un comparto tecnico che si è già messo ampiamente all’opera. Ma Come si fa un film? E quante persone vi lavorano?

Quali e quante persone collaborano e lavorano alla produzione di un film?

Prima che attori e regista inizino a lavorare sul film da girare, troviamo due figure molto importati che si mettono all’opera. Si tratta degli autori e degli sceneggiatori: le anime pensati narrative di un film.

Come si fa un film: Autori e sceneggiatori

Gli autori e gli sceneggiatori dei film sono due figure professionali di rilievo che inventano e creano la storia del film e che successivamente la propongono al produttore. Sono dunque le menti pensanti, quelle che con la loro fantasia creano storia e trama, dando voce e personalità ai personaggi e alle ambientazioni che li ospitano.

Il produttore di un film chi è, cosa fa?

Il produttore di un film è colui che rappresenta il vero protagonista della creazione di un film. Il produttore infatti, ha il compito importante di scegliere ed approvare il soggetto del film, ossia la storia narrata dagli autori e sceneggiatori, ma anche quello di trovare i soldi necessari per realizzarlo, scegliere il regista, costituire, presiedere e sovraintendere ad ogni aspetto che riguarda l’organizzazione di un film. Per far ciò, il produttore sceglierà e nominerà dei collaboratori fidati, quale il direttore di produzione, gli ispettori di produzione e le segreterie di produzione.

Come si fa un film: il regista, chi è cosa fa

Accanto al produttore, troviamo il regista del film, responsabile per la parte che riguarda il lato artistico del film. E’ il regista infatti che sceglie i suoi collaboratori più stretti: in primis, il suo braccio destro, ossia l’aiuto regista, poi lo scenografo, il direttore della fotografia, l’autore delle musiche, il fonico, ed il montatore. Ognuna di queste persone, a sua volta, si appoggia ad un altro gruppo di collaboratori:

Lo scenografo, a coloro che costruiranno le scene del film;

Il direttore di fotografia, ad un gruppo di elettricisti;

L’aiuto regista, al lavoro dei macchinisti e degli operatori di ripresa.

Come si gira un film: ciak di un film
Come si gira un film: ciak di un film

Il momento del ciak di un film

Accanto a tutte queste figure citate, necessarie per realizzare un film si collocano anche altre figure necessarie che svolgono altre mansioni, come le costumiste che creano gli abiti di scena, le truccatrici e le parrucchiere, che invece curano l’immagine degli attori.

Si arriva così al primo giorno di ripresa, a quando sul set di un film ormai è tutto pronto, ed il regista pronuncia il fatidico ciak, si gira! Ed ecco che le riprese del film iniziano, la cinepresa riprende le scene che, una ad una, comporranno il film e la sua produzione.

Abbiamo visto, brevemente e in modo semplicistico, come si fa un film, le varie fasi e le figure professionali necessarie nel dettaglio.

Caro bollette: come risparmiare sulle tariffe di gas e luce annuali

risparmio bollette
Risparmio bollette

Tre volte nel giro di pochi mesi e a volte le prove fanno un indizio. Il tema del caro bollette è particolarmente intricato e complicato da affrontare, al punto tale che è dovuto scendere concretamente in campo il Governo, per stanziare diversi miliardi di euro per cercare di
bloccare l’aumento del prezzo dell’energia.

Si tratta di una situazione comune anche ad altri Stati del Vecchio Continente, ma è chiaro che questo non è un aspetto rassicurante in alcun modo. Una cosa sola è certa: la crisi riguarda solo Stati e cittadini e non le multinazionali che operano nel settore dell’energia. Le più importanti compagnie energetiche, infatti, stanno facendo registrare una vera e propria impennata in termini di ricavi e di utili, che verranno poi distribuiti ai propri azionisti.

Una soluzione decisamente vantaggiosa

Per cercare di bloccare il caro bollette, in attesa ovviamente che la situazione anche a livello di aiuti diventi un po’ più stabile, il consiglio è quello di sfruttare il web e l’evoluzione che certe piattaforme hanno avuto. Di cosa stiamo parlando? Dei vantaggi di bloccare i prezzi delle utenze semplicemente cambiando il proprio fornitore e le tariffe luce e gas.

Una mossa molto semplice da attuare, ma che spesso e volentieri offre la possibilità di mettere le mani su un risparmio di tutto rispetto sulla bolletta a fine mese. Insomma, provare a comparare le tariffe sia del gas che in riferimento alla luce è davvero un’ottima soluzione.

Come confrontare le tariffe di gas e luce

Ci sono numerose piattaforme online che possono tornare decisamente utili per poter effettuare un rapido ed efficace confronto tra le migliori e più affidabili tariffe di gas e luce sul mercato. Il primo passo è quello di provvedere all’inserimento del codice di avviamento postale della città in cui si abita.

In seguito, ecco che si aprirà una schermata che comprenderà un po’ tutte le offerte presenti per la città di residenza. Il passaggio finale è chiaramente quello di intervenire, andando alla ricerca delle tariffe più vantaggiose dal punto di vista economico, in base alle proprie esigenze e preferenze.

Promozioni più convenienti gas e luce

Si tratta di servizi che vengono proposti online in via del tutto gratuita. Nel giro di qualche passaggio, si può effettuare un bel confronto tra le promozioni più convenienti da sfruttare. È importante mettere in evidenza come le offerte riguardano i più affidabili e importanti gestori di luce e gas sul mercato tricolore, arrivando a ottenere un risparmio addirittura fino a 250 euro sulle bollette annuali.

Dopo aver individuato velocemente le migliori offerte della propria zona, ecco che si può ascoltare il parere di un consulente esperto. Raccogliere informazioni non ha alcun tipo di costo, visto che si tratta di servizi che vengono proposti sempre in via del tutto gratuita. Si tratta di un’ottima occasione da sfruttare nel caso in cui le utenze attuali non riescano a soddisfarvi appieno.

Fornitore migliore gas e luce

Oppure anche le bollette che si ricevono alla fine di ogni mese presentano un esborso eccessivamente alto. Tutto questo tenendo conto che individuare un fornitore che riesca a soddisfare tutte le proprie pretese non è certo un gioco da ragazzi. Andare a cercare sul web tutte le migliori offerte legate all’energia elettrica e al riscaldamento che si trovano sul mercato, spulciando sito per sito è veramente complicato e farebbe impiegare molto tempo, spesso senza riuscire ad ottenere molti risultati positivi.

Ed ecco perché è molto vantaggioso sfruttare determinate piattaforme che lo fanno al posto nostro, come quella di Convengo. Non solo, dal momento che per ogni tariffa gas o luce (energia elettrica) che viene proposta, ecco che ci sarà la possibilità di approfondire tutte le caratteristiche della stessa, a partire dalla descrizione fino ad arrivare a bonus, promozioni e altri aspetti convenienti.

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Come scegliere l’outfit giusto: trucchi tattici

mini dress verde
Come scegliere l'outfit giusto: trucchi tattici

Scegliere l’outfit giusto in base alle occasioni non è sempre facile: perché? Ma perché noi donne siamo complicate e complesse, passiamo da momenti in cui non ci piacciamo e tutto ciò che indossiamo non ci soddisfa, ad altri in cui, invece, siamo felici e ci vediamo più belle.

Ma la moda con i suoi stili e tendenze offre davvero moltissimo. Per cui possiamo rilassarci e vedere cosa ci offre il mercato rispettando la nostra silhouette e soprattutto la propria personalità. Mini dress, jeans, set sportivi ed abiti lunghi sono tutte soluzioni che offrono ampia alternative alle giornate e alle serate, nonché agli eventi importanti.

Vediamo come scegliere l’outfit giusto, e come trovare il proprio stile moda, quello che ci fa sentire a posto, adeguate e comode.

Come scegliere l’outfit giusto?


La prima cosa da fare per scegliere l’outfit giusto è quella di individuare il proprio stile. Arrampicarsi su un tacco 12 ed infilarsi un mini abito come un Little black dress un mini abitino nero o magari anche bianco tipo questo “White midi dress” (se preferiamo il colore e siamo nella bella stagione) può renderci femminili, ma non noi stesse. Per vestirsi con abiti di questo tipo occorre “sentircisi bene dentro”. Dobbiamo essere razionali: c’è chi ama vestirsi così, chi utilizza mini dress audaci solo in alcune occasioni indossandoli egregiamente, e chi invece, non è proprio fatto per questo tipo di capi d’abbigliamento. E allora cosa fare? Scegliere ciò che fa per noi!

Jeans e Loungewear set: abbigliamento comodo? Certo che si!

Se vi sentite un po’ come Pippi calze lunghe: cosa indossate a fare un mini dress? Ne esistono di lunghi, comodi e ammalianti, ma c’è anche un abbigliamento meno formale, pratico e perfetto per tutti i giorni, tranne che per eventi davvero importanti. Certo, non andrete di sicuro al vostro matrimonio indossando una tuta, ma un women’s loungewear sets del colore preferito, o magari dai colori primaverili, come questo in foto che indosso io, sarà perfetto per tante occasioni: gite fuori porta, palestra, spesa, e giornate da dedicare al relax.

I jeans, un vero passepartout per tutte

Grasse, magre, alte o basse: diciamocelo! I jeans sono un vero passepartout per tutte, l’importante è realizzare l’outfit giusto, quello che ci fa sentire in sintonia con il nostro corpo e con l’occasione per cui li indossiamo, sia essa informale o formale, lavorativa o sociale, poco importa: i jeans hanno mille facce e mille ruoli se si riesce ad abbinali ad altri capi moda nel modo giusto.

Se invece volete “vestirvi” un po’ di più immaginate un bel paio di jeans: corti lunghi, accessoriati da top e magliette sexy, supportate da un bel tacco, possono già fornirvi un outfit degno di nota senza farvi sentire scomode o fuori luogo. Questo non significa che non dobbiamo rispettare il dress code e le regole che esso ci suggerisce ma, che in relazione a ciò che ci piace, e a ciò che ci fa sentire a posto, possiamo abbigliarci senza problemi, osservando le regole “più o meno ferree” del codice d’abbigliamento sole ad alcune occasioni importanti o dove sia espressamente richiesto.

Outfit giusto: essere formali quanto basta

E’ importante sentirsi libere di vestirci come ci piace, rispettando la nostra indole e la nostra essenza riservando un occhio d’attenzione in più solo quando è strettamente necessario. Anche quando le occasioni sono formali e richiedono, ad esempio l’abito lungo, se non siamo donne da abito, e il vestito lungo non ci “appartiene” possiamo tranquillamente optare per una jumpsuit elegantissima, o all’occorrenza anche un tailleur elegante, uno smoking, visto che oggi come oggi anche le donne indossano con classe questo capo d’abbigliamento nato per l’uomo.

Consigli di moda

Se avete le idee confuse, e non riuscite a crearvi un’identità nel vestire che vi calzi a pennello, il consiglio è di leggere questo articolo: Guida stili moda: come capire il proprio stile e trarne utili ispirazioni. Ma attenzione: al di la dello “stile moda che più ci somiglia” spesso, con il passare degli anni cambiano le tendenze moda, ma cambiano anche i nostri gusti.

Così ci troveremo ad indossare solo jeans per molto tempo e poi, dopo alcuni anni, prediligere i midi dress fino ad amare, in seguito, tailleur ed abiti lunghi. Per cui lasciatevi ispirare dalle foto ma date una sbirciatina anche al sito femmeluxe.co.uk dove troverete ha un’infinità di proposte femminili, sportive e super sexy, dai loungewear set ai mini dress e maxy dress per donne e ragazze di tutti i tipi.

La moda sceglie i tessuti ecosostenibili

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La moda sceglie i tessuti ecosostenibili

Nel panorama della moda sostenibile, la tipologia di tessuto pregiato che compone un capo è oramai un aspetto a cui molti consumatori prestano attenzione. Negli ultimi anni anche la provenienza e i trattamenti usati per rifinire i filati rientrano tra gli interessi dei compratori. La moda sceglie di utilizzare i tessuti ecosostenibili nel rispetto dell’ambiente e del Pianeta.

I tessuti sostenibili ed ecosostenibili sono alla base del prodotto finito e, al tempo stesso, il biglietto da visita per le aziende che vogliono mostrare la propria credibilità al loro pubblico in termini di sostenibilità. Ovviamente, presentare un prodotto di qualità e duraturo, realizzato attraverso tessuti sostenibili, ha un costo più elevato rispetto ad altri prodotti fuori da questi standard, tuttavia, sembrerebbe che i consumatori siano disposti a pagare un prezzo maggiore.

Quando la sostenibilità è certificata

Quando si parla di tessuti ecosostenibili si intendono tutti quei tessuti che, per processo di crescita della fibra, inclusi i trattamenti di tessitura e filatura hanno un basso impatto sul nostro Pianeta. Ci sono diverse certificazioni standard riconosciute, tra esse ricordiamo, ad esempio, il certificato Organic content standard (Cos). Queste certificazioni attestano e garantiscono che il filato in oggetto sia organico e sostenibile. Queste certificazioni, ovviamente, sono diverse per ogni tipologia di filato ma rappresentano complessivamente delle garanzie contro la diffidenza creata dai casi di greenwashing.

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L’ampia scelta dei tessuti ecosostenibili

Ma quali sono questi tessuti sostenibili? I tessuti ecologici sono divisi in tessuti naturali, tessuti artificiali e, strano ma vero, quelli sintetici. I tessuti naturali sono realizzati interamente con materie prime organiche e naturali. Dal comune cotone, ai tessuti più pregiati come lino, seta e lana, in particolare il cashmere. Questi tessuti sono particolarmente importanti perché biologici se composti dal 95% di fibre naturali, e biodegradabili quando trattati senza mutare la composizione chimica della fibra.

I tessuti ecosostenibili
I tessuti ecosostenibili

Tessuti artificiali ecologici

I cosiddetti tessuti artificiali sono tessuti ecosostenibili creati in laboratorio partendo però da fibre naturali. Questa tipologia ricade sotto la campana della viscosa ed è oggetto di diverse ricerche su scala globale per cercare tessuti sempre più innovativi che siano però sostenibili e che prevedano un uso sempre più limitato di agenti chimici per la loro sintentizzazione. La cosa interessante di questi tessuti è che derivano da scarti alimentari o da polpa di legno, di conseguenza sono biodegradabili.

Il più conosciuto, subito dopo la viscosa, è il Lyocell, una fibra prodotta dalla cellulosa di legno di eucalipto. Meno conosciuto, ma derivante dallo stesso processo di produzione del Lyocell, è il Modal, estratto dalla polpa del faggio. Quando si parla di tessuti pregiati sintetici bisogna fare più attenzione in quanto il credo comune li addita solitamente come “plastica” e quindi “dannosi per l’ambiente”. Può sembrare un controsenso utilizzare fibre sintetiche quando il trend è quello del Green, ma diverse aziende li prendono ancora in considerazione nell’ottica di poter fare del bene al Pianeta.

Considerazioni

Senza questi tessuti pregiati ed ecologici non si potrebbe parlare di moda sostenibile. Non importa che si usino tessuti ecosostenibili naturali o artificiali, prodotti da materie prime organiche o da materiali plastici riciclati, ciò che rende un tessuto pregiato ecologico e sostenibile sono le certificazioni che attestano la riduzione del loro impatto ambientale.

In un momento come questo in cui il nostro pianeta sta vivendo un periodo difficile, prestare maggior attenzione a ci che si produce e si vende ma anche a ciò che si acquista può risultare davvero molto utile per l’ambiente, per il futuro delle nuove generazioni, e la Terra. Ecco perché la moda ha scelto di utilizzare i tessuti ecosostenibili: per un presente ed un futuro migliore!

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Storia del cinema Lumière: dai film muti al sonoro

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Di strada ne ha fatta il cinema da quando i fratelli Lumière, grazie ai loro strumenti rudimentali riuscirono a portare in teatro il primo film. Quel piccolo schermo bianco posto in fondo alla sala sul quale scorrevano le immagini, o meglio i fotogrammi. Al pubblico di fine 800 sarà sembrato di vivere un avventura fantasiosa e quasi magica quel 28 dicembre del 1895, quando gli spettatori assistettero alla prima proiezione cinematografica della storia ad opera dei fratelli Lumière, avvenuta nel Salone Indiano a Parigi. La bella capitale francese fu la protagonista di un evento che avrebbe cambiato la storia di molte tradizioni artistiche e usanze: fu la nascita del cinema!

La storia del cinema

In quel di Parigi, il 28 dicembre 1895 nella sala semi deserta e semibuia del Salone Indiano, si inaugurò la storia del cinema, un nuovo modo d’espressione destinato a cambiare, in poco tempo, la stessa vita delle persone, il divertimento e persino il modo di pensare di ciascuna persona.

Certo è che, in breve tempo, si assisterà al miglioramento degli strumenti tecnici e della primordiale macchina da presa dei fratelli Lumière, ma quello che si capì subito fu che il cinema, e quello che apparve su quello schermo, rappresentava uno straordinario strumento per veicolare le idee.

La macchina da presa e il proiettore

Le proiezioni cinematografiche avvennero attraverso una rudimentale macchina da presa dotata di mirino ossia un sistema ottico che consentiva all’operatore di vedere le immagini con “precisione”. Gli organi principali della cinepresa erano e sono rappresentati dalla camera oscura, che consiste in una finestrella per la delimitazione precisa deli fotogrammi, il mirino l’otturatore ottico e il sistema di avvolgimento. Le attuali cineprese sono ovviamente digitali e dotate di tecnologia all’avanguardia.

Per riprodurre ile immagini catturate dalla cinepresa si utilizzava e si utilizza il proiettore un apparecchio di illuminazione che produce un fascio di raggi luminosi paralleli. Al cinema, sullo schermo, passavano attraverso il proiettore 24 fotogrammi al secondo, immagini rimandate sullo schermo riflettente.

I fratelli Lumière

I fratelli Lumière inventori della macchina da presa sono due fratelli: Auguste Marie Louis Nicolas Lumière nato a Besancon il 19 di ottobre del 1862 e suo fratello Luis Jean Lumière nato a Besancon il 5 ottobre del 1864. Furono due imprenditori francesi inventori del proiettore cinematografico e i primi cineasti che scrissero i primordi della storia del cinema.

Il cinema dei fratelli Lumière

I primi film storici: i film muti

Il cinema divenne presto un veicolo di idee, moda, storia. Dapprincipio il genere cinematografico che ebbe maggior successo fu il film comico identificabile con “comiche finali” ed i film a carattere storico, sebbene furono proiettati in versione muta “cinema muto”.

I grandi personaggi, le storie, le guerre, uscivano dalle pagine dei libri, dove fino ad allora erano stata relegate, per vivere ed animarsi sul grande schermo. Era una vera e propria magia che faceva sognare con la fantasia.

Cinema e sonoro gli anni 20 e la rivoluzione cinematografica

Ala fine degli anni 20 l’avvento del sonoro sconvolse nuovamente il cinema che passerà dai film muti ai film con voce e musica. Il sonoro provocò una vera e propria rivoluzione del cinema: la possibilità di dialogo, la parola, diedero la spinta ad altri generi cinematografici che si unirono alle comiche e al film storico come le commedie ed il melodramma. Attraverso la macchina da presa si poterono raccontare vere e proprie storie dell’umanità di uomini e donne, di eventi.

Charlot - Charlie Chaplin in Il Monello
Charlot – Charlie Chaplin in Il Monello

Le emozioni supportate dalla voce, presero forma in modo più incisivo, si passò dalla bombetta di Charlot, (Charlie Chaplin) ai personaggi ammalianti e dolci dei film della Walt Disney, e a raccontare i viaggi e storie romantiche, fino ad arrivare ai film più avanguardisti che parlavano di fantascienza.

Il cinema è una vera e propria forma d’arte ed inventa dei sogni così grandi che la nostra stessa vita concorre a farne parte attiva. Sarà proprio per questo che il cinema è da sempre un mondo artistico molto apprezzato dal pubblico di tutte le età.

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