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lunedì, Luglio 21, 2025
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Come scegliere una crema per prendersi cura del viso

Come scegliere una crema per prendersi cura del viso
Come scegliere una crema per prendersi cura del viso

Prendersi cura della pelle del viso con una buona crema è un gesto d’amore per se stessi, un modo per mantenersi giovani e per combattere i segni del tempo con efficacia. In commercio esiste un’infinità di creme e prodotti pensati per la cura del viso e alcune volte può risultare difficile trovare la crema giusta e che si adatti alle peculiarità del nostro tipo di pelle, (qui puoi leggere un articolo dedicato alle tipologie di pelle).

Abbiamo redatto questa guida per scegliere la crema viso più adatta alla nostra pelle con delle note importanti sulle caratteristiche dei principali preparati beauty in commercio e un accenno su come utilizzare al meglio una crema viso, oltre che alle principali differenze tra una crema viso per lui e lei.

Crema per il viso: a cosa serve

La pelle del viso è particolarmente sensibile, esposta ogni giorno all’azione degli agenti atmosferici, allo stress e al tempo che inesorabilmente vi lascia delle tracce.

Una buona skin care è la mossa giusta per mantenere la pelle del viso tonica e idratata: è proprio per questo che dermatologi ed esperti della salute della pelle raccomandano di utilizzare quotidianamente una crema per il viso.

Il primo motivo per cui una buona crema viso non deve mancare nel beauty case di ogni donna è il fattore idratazione: con l’età, lo stress, il freddo e l’inquinamento la pelle del viso può perdere elasticità e tono, rivelando anti estetiche macchie, discromie, rughe e solchi.

Mantenere la pelle idratata con un prodotto adatto è senz’altro un buon modo per limitare e contrastare i danni del tempo e di altri agenti esterni. Oltre ad idratare la cute, una crema viso deve avere un’azione antiossidante e anti age, oltre che un potere elasticizzante.

A seconda del tipo di pelle, secca, mista o grassa, è consigliabile scegliere un prodotto specifico che agisca in maniera mirata. Per le pelli particolarmente sensibili è utile scegliere una crema a base di olio di mandorle, olio di Argan, Aloe e Betaglucano, oppure con un mix di ingredienti che possa essere delicato, lenitivo e rispettoso del ph della pelle.

Quando utilizzare un crema viso

I dermatologi raccomandano di iniziare quanto prima a prendersi cura della pelle del viso: oltre a pulire e detergere la cute dopo il make up è utile usare una crema viso delicata che prevenga la comparsa delle odiate rughe e contribuisca a mantenere la pelle idratata, giovane ed elastica.

Dopo i 40 – 45 anni è necessario passare a prodotti per la cura del viso più specifici, (qui puoi trovare creme viso specifiche per ogni tipologia di pelle) in grado di assicurare un’azione mirata contro inestetismi, rughe e macchie della pelle.

Ci sono, poi, creme per il viso che rispondono ad esigenze particolari, come quelle pensate per lenire e ridurre rossori, punti neri e acne (scopri come combattere l’acne), disturbi che possono colpire donne in giovane età ma non soltanto.

In ogni caso prima di procedere all’acquisto, è importante valutare con attenzione le caratteristiche della nostra pelle, se si tratta cioè di cute grassa, oleosa, con punti neri e comedoni o se invece è una pelle secca, che tende a esfoliarsi e a risultare opaca.

Se, invece, ritenete di avere una pelle mista, ovvero con presenza di punti oleosi nella cosiddetta zona T (mento, naso e fronte) sappiate che ci sono in commercio moltissimi prodotti pensati appositamente per le pelli miste, che riequilibrano il ph della cute, idratandola e rendendola elastica e tonica.

Caratteristiche di una buona crema per il viso

Come si è visto, scegliere una buona crema per il viso è un’operazione non troppo difficile una volta che si è capito il tipo di pelle da trattare.

Con riferimento alla texture del prodotto, la scelta andrà fatta in base al momento in cui pensiamo di utilizzare la crema: molte donne preferiscono applicare le creme per il viso la sera, prima di andare a dormire e in questo caso si opterà per una crema dalla texture consistente.

Diversamente, se si pensa di utilizzare la crema durante la giornata si sceglierà un prodotto leggero, che non macchia e che garantisca comunque il giusto livello di idratazione. Una buona crema, dunque, deve contenere principi attivi idratanti ed elasticizzanti, in grado di contrastare l’invecchiamento della pelle e la formazione dei radicali liberi (qui un approfondimento sul tema dei radicali liberi), come ad esempio l’acido ialuronico, la bava di lumaca, il burro di karitè, di Argan e l’Aloe Vera.

Molte creme per il viso sono composte di un mix di ingredienti e principi attivi, molti dei quali di origine naturale e bio, come per esempio le foglie di vite rossa, l’olio di oliva, e l’olio di Jojoba. Piccolo suggerimento per chi ha una pelle sensibile e tendenzialmente allergica: prediligete prodotti per il viso che siano biologici e che abbiano superato il test allergico dei metalli pesanti, come nichel, cobalto e cromo, ovvero creme che hanno la garanzia di essere ultra delicate sulla pelle e adatte anche a soggetti sensibili.

Tra gli ingredienti utilizzati nelle formulazioni delle creme per pelli sensibili vi sono la camomilla, la calendula, l’Aloe vera e il Ginko Biloba. Se, invece, la vostra pelle è matura e sono comparse di già rughe, solchi e macchie scegliete una crema anti age arricchita con acido ialuronico, acidi della frutta, thè verde e coenzima Q10, ricordandovi di applicarla con regolarità al mattino e alla sera.

Per chi ha una pelle secca è consigliabile optare per creme ad alto livello di idratazione, arricchite con glicerina e olii naturali. Diversamente per le pelli grasse e miste meglio preferire creme con ingredienti astringenti e dalla texture delicata e leggera con salvia, lavanda e pompelmo in grado di regolarizzare il sebo in eccesso.

Crema viso per donna e per uomo: quali sono le differenze

Iniziamo col dire che in realtà non ci sono grosse differenza tra i prodotti skin care per lei e lui. Molti prodotti in commercio dedicati alla cura della pelle del viso potrebbero considerarsi unisex, ovvero utilizzabili sia dall’uomo che dalla donna.

Certamente la presenza di fattori discriminanti tra uomo e donna, come peli della barba e pelle più spessa nell’uomo e tendenzialmente meno grassa rispetto alle donne, fà si che sia meglio che l’uomo scelga una crema pensata appositamente per lui.

Una buona crema viso per l’uomo deve essere lenitiva in vista della rasatura della barba, protettiva nei confronti degli agenti atmosferici e idratante in modo da preservare la cute dai segni del tempo come rughe e macchie.

Sciatica, dolore e terapia

shiatsu a parcomilvio Roma
shiatsu a parcomilvio Roma

Nel corso della propria vita, molte persone vanno incontro ad uno o più episodi di sciatica, meglio conosciuta come “colpo della strega”.

Ma  cos’è il colpo della strega? Sostanzialmente si tratta della compressione di due vertebre della colonna vertebrale, che avvicinandosi tra di loro, vanno a schiacciare e far scivolare, in una posizione anomala, il disco intervertebrale, che funge da “cuscinetto”, questo determina una compressione di alcune fibre nervose, l’irrigidimento della parte muscolare adiacente, e l’infiammazione del nervo sciatico, da cui deriva il nome di sciatica. 

Sciatica, dolore e terapia: sintomi e rimedi del colpo della strega

I segni esteriori della sciatica o colpo della strega sono rappresentati da dolore lancinante percepito lungo il dorso e sulla parte esterna della gamba spesso coinvolge anche il piede. I dolori sono causati da irritazione e pressione sulla radice nervosa del nervo spinale e  del nervo sciatico. Molte persone hanno sofferto una volta nella vita  del colpo della strega.

La comparsa del dolore può essere improvvisa e  preceduta da movimenti errati del corpo o sforzi eccessivi della colonna. La causa più comune è un ernia del disco intervertebrale, uno stiramento della regione lombare, uno spasmo muscolare o in gravidanza, è  determinata dal peso del feto e dallo spostamento della curvatura della colonna vertebrale.

La terapia è volta all’identificazione della causa, alla gravità del danno articolare. Spesso è consigliabile il riposo per 24 – 48 ore, o anche per più giorni, in alcuni casi (sempre meno frequenti) viene consigliata la terapia chirurgica ma, il più delle volte è sufficiente adottare uno stile di vita idoneo, praticare sport, ginnastica posturale, stretching, e sottoporsi alle manipolazioni di un bravo osteopata. Ma anche agopuntura e chiropratica possono migliorare di molto la situazione. 

 

Sciatica e sciatalgia

Quindi la sciatica non è, come erroneamente si pensa, una cosa a se stante. La compressione del nervo sciatico che si verifica per traumi, mal-posizioni, cattiva postura od altre cause, è una conseguenza di ciò e si manifesta ad uno stadio critico dello slittamento del disco vertebrale. Sciatalgia e discopatia vanno di pari passo, e spesso compaiono insieme, o a distanza di poco tempo dall’insorgenza della discopatia, o successivamente / conseguentemente ad un trauma.

Vi sono varie tipologie di discopatia:

  • Discopatia degenerativa: dovuta all’usura e all’età o a processi artrosici
  • Funzionale: dovuta a posture errate e conformazione fisica
  • Traumatica: dovuta a incidenti o traumi

L’indebolimento coinvolge comunque il disco intervertebrale, riducendone la funzionalità e la resistenza. Le zone della colonna vertebrale più colpite da discopatia sono quelle lombari e quelle cervicali. La discopatia può dar vita ad un’ernia discale dovuta a protusione discale, ossia spostamento in avanti del disco vertebrale.

Conseguentemente si può avere la rottura del disco con fuoriuscita di materiale gelatinoso che può comprimere i nervi circostanti causando dolore: lombalgia e sciatalgia. Ne consegue una discreta rigidità e perdita della funzionalità,

ernia del disco
ernia del disco

Come curare al discopatia e la sciatalgia

Sforzi eccessivi, freddo, e movimenti compiuti in maniera scorretta, sono tutte cause che possono favorire l’insorgenza di una sciatalgia, ancor di più, qualora si sia già in presenza di una discopatia.

La discopatia che è altro non è che lo slittamento del disco spesso dovuto a schiacciamento di due vertebre, può essere curata con trattamenti osteopatici e fisioterapici, ginnastica posturale e rinforzo della muscolatura di sostegno. Le tecniche ed i metodi sono diversi ma richiedono costanza nel tempo e attenzione.

Anche i trattamenti shiatsu hanno un buon campo di applicazione nell’insorgenza di lombalgia e sciatalgia specie se coadiuvati da buona e sana ginnastica intrapresa con l’aiuto di un professionista del settore.

Possono soffrire di sciatalgia persone di ogni età anche se generalmente ne sono affetti in prevalenza individui adulti di media età e anziani.

Fotomurales: decora tu casa con tus fotografías favoritas

fotomurali adesivi
Fotomurales: decora tu casa con tus fotografías favoritas

I fotomurales adesivi sono un ottima soluzione d’arredo. Hai appena cambiato casa e sei desideroso di arredarla secondo i tuoi gusti personali? Oppure sei stufo delle pareti spoglie ma non vuoi spendere troppi soldi in stampe e cornici? Allora sei nel posto giusto perché stiamo per fornirti un’altra soluzione di cui ti innamorerai subito: i fotomurali adesivi.

Fotomurales per decorare casa

Questi stickers da muro sono perfetti per dare un tocco in più alla tua abitazione e potrai sceglierli di tutti i tipi. I fotomurali personalizzati difatti sono adatti ad ogni stanza e puoi decidere sia di usare foto standard di paesaggi o grandi città oppure usare tue foto personali “tus fotografias favoritas“, per arredare e abbellire la casa.

Su internet ormai se ne trova di tutti i tipi e sono tanti i siti che ne vendono diversi e personalizzabili, prova ad esempio i fotomurali di stickers murali!

Fotomurali da cucina

Ogni stanza si sa, ha bisogno del proprio arredamento e stile, e delle proprie decorazioni. La scelta migliore consiste nell’ optare per qualcosa che richiami la funzione della stanza e che, al tempo stesso, infonda quelle sensazioni che si vogliono provare all’interno di essa: relax, gusto e sapori, romanticismo e molto altro.

La cucina è una stanza conviviale dove spesso si sta assieme, oppure dove si prepara il cibo per un momento di piccolo piacere. I fotomurali personalizzati da cucina ideali allora saranno colorati, magari che richiamano a piante commestibili o spezie.

Altra soluzione una bella foto personalizzata di un momento felice legato al cibo. Anche uno stickers di una grande città, se scelto accuratamente, potrebbe soddisfare il nostro umore nell’ambiente cucina.

fotomurali per il relax d’eccellenza
Fotomurali per il relax d’eccellenza

La sala: fotomurali per il relax d’eccellenza

Per quanto riguarda la sala o il soggiorno di casa, invece, la parola d’ordine è solo una: relax. I fotomurali allora dovranno richiamare a questo stato d’animo, con un pizzico di colore vivace per infondere anche serenità. Qui l’ideale è, senza dubbio, un bel paesaggio marino oppure montano, posti esotici che richiamo a fresche giornate passate ad oziare in mezzo alla natura: cosa c’è di più bello?

Foreste? O magari delle vedute spettacolari su un paesaggio di lago, tutte immagini che possono richiamare stati d’animo positivi. Un’altra soluzione, se sei un appassionato di cinema, è arredare le pareti con fotomurales dei tuoi film preferiti, così da richiamare una specie di sala cinema dove perderti nella culla delle pellicole che più hanno segnato il tuo cuore o la tua vita.

Fotomurales per la cameretta

Nella stanza dei bambini, poi, i fotomurales possono assolvere un doppi compito: quello di arredare e rallegrare l’ambiente arredandolo e divertendo con i personaggi preferiti dei bambini. Come scegliere un fotomurales per cameretta? Sicuramente interpretando i gusti del proprio bambino, le sue passioni, conoscendo i suoi eroi dei cartoni animati o dei film d’animazione.

Fotomurales per la cameretta
Fotomurales per la cameretta

I fotomurali perfetti per la camera da letto

La camera da letto ha bisogno di un arredamento particolare, questo deve conciliare il sonno ed essere in grado di infonderci buon umore quando il sole illumina la stanza alle prime ore del giorno. I colori della stampa, in questo caso, devono essere tenui, i fotomurali da prediligere avranno ambientazioni notturne, infonderanno relax od anche profondo romanticismo.

Magari puoi optare proprio per un cielo stellato oppure per un classico fotomurale con il sistema solare. Anche i grandi paesaggi per la camera da letto sono una scelta ideale, purché lo sfondo non sia troppo luminoso, quindi la scena migliore è un paesaggio mozzafiato fotografato di notte o al tramonto.

Perché scegliere i fotomurali adesivi

Un fotomurale con un paesaggio marino e un cielo scuro stellato potrebbe essere la migliore soluzione per una stanza in cui sognare e riposarsi! I fotomurali sono una scelta ben pensata e personalizzabile ed inoltre sono molto più economici di altri arredamenti.

Non da ultimo i fotomurales sono accessori d’arredo per abbellire la casa facili da applicare alle pareti e da rimuovere così da avere un arredamento perfetto senza rovinare il muro!

Come arredare in stile scandinavo la casa perfetta

Come arredare in stile scandinavo la casa perfetta
Come arredare in stile scandinavo la casa perfetta

Stile scandinavo come arredare casa e addobbarla a Natale in stile nordico

Il design e lo stile scandinavo, tipici di IKEA, attualmente molto in voga, hanno esordito verso la metà degli anni cinquanta. Diventato, per merito, uno degli stili più ricercati nell’ambito dell’arredamento, in breve tempo. Le principali caratteristiche dello stile nordico sono i colori neutri ed i materiali naturali.

Pulito e sobrio, quasi essenziale, è uno stile d’arredamento molto di tendenza. Per questo motivo sono sempre di più le persone che, ogni giorno, decidono di sceglierlo per arredare le proprie case. Perfetto per coloro che prediligono arredi minimali e fibre naturali in tessuti caldi, corposi e morbidi. Vediamo come arredare casa in stile scandinavo.

Come arredare in stile scandinavo la casa: 7 elementi essenziali

Gli elementi essenziali e le regole di base per caratterizzare l’arredamento e creare ambienti in stile nordico sono i seguenti:

  • Mobili in legno
  • Tinte chiare e colori pastello
  • Tappeti
  • Mobili lineari
  • Tessuti naturali
  • Luci ben dosate
  • Mobili in legno grezzo

Se parliamo di arredare casa in stile scandinavo a Natale, allora dovremo aggiungere altri accessori natalizi come:

  • Cavallo Dala o in danese Dalahast
  • Pigne, bacche, mele
  • Albero di Natale
  • Candele
  • Rametti di pino intrecciati per comporre centrotavola e ghirlande
  • Gnomi
  • Lanterne
  • Biscotti allo zenzero
  • Corna di cervo
  • Decorazioni opache in rosso o bianco

Stile scandinavo materiali e colori

Lo stile scandinavo è tra gli stili di arredamento, per quanto riguarda la scelta dei colori più indicati, uno dei più rigorosi. Predilige tinte naturali come il colore del legno di betulla e di rovere, ed essenze come pino, betulla, olmo, legno massello di teak, abete, indicate le tinte pastello e il bianco, specie per le pareti. Decisamente consigliabile, per valorizzare i mobili, esaltare la texture del legno utilizzato con lucidature naturali.

Illuminazione

In una casa nordica, la luce serve ad illuminare ma anche a creare la giusta atmosfera, senza risultare invasiva. Relax, è la parola d’ordine, ma anche la funzionalità ha il suo ruolo. Motivo per cui, l’illuminazione andrà dosata creando vari punti luce non troppo aggressivi da utilizzare all’occorrenza.

Tessili

I tessuti più indicati per arredare in stile nordico la casa, sono quelli naturali come il cotone, il crochet,  il lino e la lana. La scelta dei materiali naturali, dal legno ai tessili, incluse le luci non aggressive, ma ben dosate, serve a creare un’atmosfera rilassante e calda, tipica dello stile nordico.

I tessili devono mantenere una connotazione “evanescente” nelle loro texture, quindi fantasie geometriche non cariche o in tinta monocromatiche, non dovranno apparire fantasie e clori sgargianti. L’effetto finale dovrà essere di accoglienza, ma non di pienezza, l’aspetto minimale ma caldo, è un elemento imprescindibile dello stile scandinavo.

I complementi d’arredo nello stile nordico

Complementi d'arredo stile scandinavo
Complementi d’arredo stile scandinavo

Le linee curve sono un must dello stile scandinavo, come possiamo vedere, ad esempio, alcuni modelli della linea Oslo in foto, mentre vengono accettate linee rette e squadrate ma senza eccessi. Tavoli e mobilio, dovranno essere preferibilmente in legno, mentre poltrone e divani saranno ricoperti in lino, cotone pesante o pelle (finta).

Le piante naturali o in alternativa dove scarseggia luce anche artificiali in tessuto o carta, arredano con gusto conferendo all’ambiente un giusto tono “nature”. Sì a mensole, scaffali, e piccoli soprammobili in legno, vetro, ceramica.

Tavolo e poltroncine in stile scandinavo Oslo
Tavolo e poltroncine in stile scandinavo – linea Oslo

Limitare l’uso del metallo e scegliere cornici in legno naturale, grezzo, o comunque semplici nel design. Perfette poltroncine, pouf, lampade a piantana o a parete, magari in metallo, carta di riso o in rattan. Perfetti alcuni elementi a contrasto in grigio e in nero come ad esempio stampe appese alle pareti. Sì alle candele e ai porta candele, così come i diffusori di essenze naturali.

Infine, ottime le stuoie in cocco o i tappeti semplici in monocromia, o dai disegni essenziali, magari tessuti a mano in lana chiara o cotone pesante.

Sì ai cuscini, ma in numero limitato. Perfetti i cuscinoni sui tappeti, e le stampe in bianco e nero alle pareti, Mai eccedere con gli accessori di qualunque tipo essi siano, l’essenzialità e la funzionalità costituiscono il denominatore principale dello stile nordico o scandinavo, che dir si voglia.

Accessori nordici o scandinavi per arredare a Natale

Nel periodo natalizio per rendere la casa festosa uno degli elementi imprescindibili dalla tradizione scandinava è il tradizionale cavallo Dala in danese Dalahast simbolo della Svezia, preferibilmente con rifiniture in rosso.

Alberi di Natale, ghirlande, ed altri accessori natalizi, sono da scegliere in prevalenza nei colori rosso e bianco. La ghirlanda in stile nordico dovrà essere composta da rami di pino intrecciati, alcune pigne e una spolverata di neve finta, per poi essere appesa fuori dalla porta. Le candele bianche sono perfette per creare l’atmosfera e potranno essere usate anche come centro tavola, poste su un vassoio, e adornate da pigne, bacche rosse, melegrane e rametti d pino.

Elementi nordici per arredare a Natale cavallo di Dala rosso
Elementi nordici per arredare a Natale cavallo di Dala rosso

I biscotti in pan di zenzero ben sagomati in simpatiche figurine sono perfetti per essere consumati, ma anche per adornare l’albero di natale di una casa in stile scandinavo. Infine, decorazioni opache, lanterne e tanti fili di luci completano il tutto senza dimenticare un classico del Natale nordico: le corna di cervo che potranno essere appese sopra il camino o in un altro angolo della casa su una parete spoglia. Qualche folletto e tante mele rosse poste in un porta frutta naturale completeranno il tutto.

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Coltivazione orchidee: le 5 specie più facili

Coltivazione orchidee: le 5 specie più facili - Phalaenopsis
Coltivazione orchidee: le 5 specie più facili

Le orchidee sono delle piante da fiore molto apprezzate per la grande varietà di specie e per la bellezza dei fiori. Ma sebbene la loro bellezza sia indiscutibile, la facilità di coltivazione delle orchidee lo è un po’ meno. Vi sono tuttavia, alcune specie, che si prestano meglio alla coltivazione domestica: vediamo quali solo le 5 specie più facili da coltivare e quali sono le tecniche di coltivazione delle orchidee.

Coltivazione orchidee

Le orchidee sono piante di origini tropicali e richiedono dunque maggior cura e temperature adeguate. Come curare le orchidee? Consideriamo che si tratta di piante che in natura hanno (quasi sempre) radici aeree, dunque sono perfette da appendere in panieri appesi.

A differenza di altre piante che vengono coltivate in vasi con terra, le orchidee vivono bene immergendo le loro radici in terreno atto di frammenti spugnosi, corteccia, e pochissima terra. Scegliere bene in terriccio per piante e fiori, o il substrato, che varia da specie e specie, è molto importante.

Ambiente di coltivazione orchidee

L’ambiente ottimale per coltivare le orchidee deve essere sia caldo che umido ma, al tempo stesso, anche luminoso, senza però esporre le piante ai raggi diretti del sole. L’acqua andrà somministrata moderatamente e preferibilmente spruzzata, mantenendo l’ambiente circostante alla pianta d’orchidea, umido.

E’ preferibile usare acqua piovana o acqua distillata. Le orchidee andranno irrigate a giorni alterni e spruzzate anche tutti i giorni. Le piante andranno fertilizzate per favorire e sostenere la fioritura, durante il periodo in cui i fiori abbelliscono la pianta di orchidea è necessario tenere le foglie pulite per scongiurare la presenza di parassiti. Nonostante le cure, talvolta possono comparire dei segnali che indicano un problema:

  1. macchie sulle foglie: compaiono qualora la pianta di orchidee si trovi in ambiente troppo freddo.
  2. Foglie accartocciate: significa che la luce a disposizione dell’orchidea è insufficiente.
  3. Foglie che ingialliscono e seccano: indicano la presenza di sole e luce eccessiva.

Orchidee: le 5 specie più facili da coltivare

Le orchidee sono originarie di paesi asiatici e delle zone tropicali, ma sono presenti anche in Italia diffuse sulle montagne e prendono il nome di orchidee terricole. Le varietà sono davvero molte, alcune con fiori molto piccoli, altre con fiori giganti. Le orchidee tropicali chiamate orchidee epifite sono, tra le varietà di orchidea, quelle che necessitano di luoghi luminosi, umidi e molto caldi.

Vediamo quali sono le 5 specie di orchidee più facili da coltivare:

  1. Orchidea Cymbidium
  2. Orchidea Phalaenopsis
  3. Orchidea Cattleya
  4. Orchidea Masdevallia
  5. Orchidea Ludsia discolor

Orchidea Cymbidium

Tra le varietà di orchidee, l’orchidea Cymbidium è una di quelle più comuni e diffuse in tutto il mondo. Proveniente dal continente Australiano ed Asiatico è una varietà di orchidea che non ama in modo particolare il caldo, dato che il suo luogo di origine è montano predilige luoghi freschi e non ama il sole diretto.

In estate necessita di irrigazione frequente e teme gli sbalzi di temperatura che rischiano di farle perdere i boccioli fioriferi. Il terriccio di coltivazione è un substrato composto da corteccia, sfango, osmunda e terra da giardino.

Orchidee: Cymbidium
Orchidee: Cymbidium specie, ibridi e norme colturali

Orchidea Phalaenopsis

L'orchidea Phalaenopsis
L’orchidea Phalaenopsis

L’orchidea Phalaenopsis è quella che troviamo più di frequente in commercio, venduta nei negozi di fioristi ed anche nei supermercati in tanti colori diversi.

La sua diffusione è dovuta al fatto che tra tutte le specie di orchidee la Phalaenopsis è quella che riesce ad adattarsi meglio alla vita in appartamento.

Ama l’umidità e i luoghi caldi, è una varietà epifite o litofita ossia cresce aerea e sulle rocce grazie alle sue radici grandi e carnose. Possiede da due a 6 foglie grandi e coriacee dal verde intenso. I fiori sono colorati di dimensioni medio/piccole.

Necessità di rinvasi primaverili da effettuare ogni due o tre anni. Ma non è particolarmente esigente e si adatta anche a condizioni non ottimali. Originaria delle Filippine, Australia, Indie ed Indonesia.

Orchidea Cattleya

L’orchidea Cattleya è reperibile in commercio in varie colorazioni e dimensioni. Originaria dell’America meridionale conta circa 130 specie di orchidee epifite e litofite di dimensioni diverse e con fiori differenti sia per dimensione che per colore. Ama i luoghi luminosi e teme molto il freddo.

Facile da coltivare e curare richiede ambiente areato e l’esposizione al sole diretto per almeno un paio di ore al giorno. Ha necessità di irrigazioni abbondanti da Marzo ad Ottobre mentre in inverno richiede poca acqua con irrigazioni bisettimanali. Il terriccio ottimale per coltivare l’orchidea Cattleya è composto da fibre vegetali e corteccia.

Orchidee Cattleya
Orchidee Cattleya

Orchidea Masdevallia

L’orchidea Masdevallia è un’altra varietà epifita che necessita di caldo ed umidità in quanto è originaria del Perù e del Messico. Di dimensioni compatte e modeste raggiunge i 10 – 15 centimetri e alcune varietà risultano davvero delle miniature di orchidee caratterizzate da fioriture vivaci e prolungate.

Non amai raggi diretti del sole ma predilige luoghi arieggiati ed ombreggiati sia all’esterno in estate che in casa in inverno. Ama terreno umido e quindi necessita di irrigazioni moderate ma giornaliere. E’ una specie di orchidea che necessita di rinvasi annuali da effettuare in primavera. La temperatura ideale di coltivazione va dai 15 ai 20 gradi non sopportano temperature inferiori ai 7 gradi.

Orchidee Masdevallia
Orchidee Masdevallia

Orchidea Ludisia Discolor

Si tratta di una varietà di orchidea chiamata anche orchidea gioiello che deve la sua bellezza alle foglie. Orchidea terricola originaria dei paesi asiatici, la Ludisia Discolor (o Ludsia) possiede delle belle foglie di colore argento scuro verde con macchie, mentre i fiori sono dei piccoli capolini bianchi.

Richiede coltivazione in luogo areato ed ombreggiato, non ama il sole diretto e necessita di innaffiature regolari da marzo ad ottobre. Il terreno dovrà essere composto da terra da giardino soffice, torba, sfagno e perlite ben drenato.

Teme il freddo e va quindi tenuta in casa in autunno e inverno in, luoghi dove la temperatura non scenda al di sotto dei 10 gradi. E’ facile da coltivare in casa, ama luminosità ma non sole diretto, ed è molto diversa nell’aspetto, dalle altre specie di orchidea.

Come allargare le scarpe strette

Come allargare le scarpe strette
Come allargare le scarpe strette

Le scarpe strette non sono sempre un errore di acquisto alle volte abbiamo i piedi di lunghezza diversa e una scarpa calza bene mentre l’altra stringe. Altre volte la lunghezza della scarpa è giusta, ma la calzatura è stretta di lato.

Sono molteplici i motivi per cui le scarpe possono risultare strette e, per non dover soffrire inutilmente, è bene allargare le scarpe strette portandole da un calzolaio per la messa in forma o affidandoci al fai da te. Vediamo come allargare le scarpe strette con metodi semplici di uso domestico.

Come allargare le scarpe strette con il fai date

La prima cosa da considerare per allargare le scarpe è il tipo di materiale con cui sono realizzate: il tessuto tende a cedere poco, la pelle sintetica ancora di meno, la pelle naturale, invece, riesce ad adattarsi al nostro piede nel tempo, ma se particolarmente spessa, avrà necessità di un aiutino.

Forma scarpe o allargascarpe

Esistono in commercio degli accessori che servono a mettere in forma le scarpe. Sono sul tipo di quelli che hanno i calzolai ” allarga scarpe professionali” e permettono di allargare le scarpe con qualche giorno di posa. Adatti in particolar modo per le scarpe in pelle possono risultare utili anche per allargare scarpe in tessuto o pelle sintetica.

Forma scarpe o allargascarpe
Forma scarpe o allargascarpe

Bombolette allarga scarpe

Esistono in commercio delle bombolette appositamente studiate per ammorbidire ed allargare le scarpe in pelle. Sono dei preparati in bombolette spray o in schiuma che danno il loro effetto allargante in poco tempo.

L’uso del vapore per allargare le scarpe

Un metodo meno conosciuto ma efficace per allargare le scarpe in pelle è l’utilizzo del vapore. Per procedere, è necessario avere a disposizione un bollitore o una pentola d’acqua calda per generare vapore.

Avvicina le scarpe al vapore per qualche minuto, concentrandoti soprattutto sulle aree che senti più strette. Il calore del vapore aiuta a rilassare le fibre del materiale, rendendole più facili da modellare.

Per ottenere risultati ottimali con questo metodo è consigliabile indossare le scarpe con dei calzini spessi subito dopo averle esposte al vapore, consentendo loro di adattarsi meglio alla forma del piede mentre si raffreddano. Ripetere, se necessario, finché non si raggiunge il comfort che si desidera avere dalla scarpa.

Ghiaccio: pelle sintetica e tessuto o simili

Un altro metodo fai da te per allargare le scarpe è quello che si ottiene riempiendo dei sacchetti di acqua. Potremo allargare le scarpe in sintetico o da ginnastica e simili. Ponendo i sacchetti all’interno e mettendo le scarpe chiuse in una busta nel congelatore, si verificherà il graduale ghiacciamento dell’acqua.

I sacchetti si espanderanno andando a dilatare le scarpe. Ovviamente, questo non è un metodo adatto alle scarpe in pelle. Le scarpe vanno tenute nel freezer per 24 ore. Una volta rimosse attendere che i sacchetti scongelino un poco prima di rimuoverli.

Allargare le scarpe con il Phon

Il calore ammorbidisce e dilata le scarpe in pelle. Per ottenere il giusto effetto è bene indossare le scarpe da allargare con dei calzini molto spessi. Nel caso non ne abbiate, usatene due paia di cotone da tennis indossandone due per piede, in modo da fare spessore.

Si dovrà orientare il phon verso la parte della calzatura da allargare. Il pellame riscaldato dal phon tende in maniera naturale a cedere ed allargarsi. A questo punto, la scarpa andrà lasciata raffreddare e poi estratta dal piede. Se necessario, ripetere questa operazione più volte, fino ad ottenere l’allargamento necessario affinché la scarpa risulti comoda.

Alternativa al phon

Oltre al phon per allargare scarpe che non entrano bene, vi sono i riscaldatori elettrici portatili i quali consentono di indirizzare il calore, in modo uniforme, verso la zona delle scarpe che stringe, ammorbidendola e permettendone un’efficace dilatazione. Assicurarsi sempre di non eccedere con la temperatura onde non danneggiare la calzatura stretta.

Questo metodo del riscaldatore elettrico per dilatare scarpe strette è particolarmente utile per le scarpe realizzate con materiali ibridi che richiedono un approccio delicato nella manipolazione.

Scarpe che fanno male cosa fare?

Infine, se avete delle scarpe che vi fanno male perché risultano dure, ammorbiditele manualmente piegando e sollecitando il punto in cui sono rigide. In genere questi punti critici corrispondono al tallone nella parte alta, al mignolo o all’alluce, specie se valgo.

Andrà comunque considerato che spesso le scarpe nuove devono adattarsi alla forma del piede e quindi possono fare male. Alcuni materiali si adattano con estrema facilità al piede rendendo la calzata confortevole quasi da subito, altri impiegano più tempo e necessitano di ripetute sollecitazioni per cedere quel tanto che occorre per diventare comode.

E’ importante essere pazienti e non forzare mai eccessivamente le scarpe che stringono per non comprometterne la struttura, Una strategia basata sull’attesa è spesso vincente in quanto il materiale tende a cedere in modo spontaneo e naturale garantendo un comfort ottimale. I calzolai ed i metodi indicati possono aiutare ad accelerare questo processo.

In questo caso sia i prodotti spray, che il phon, o il dilatatore elettrico potranno aiutarvi a risolvere il problema rendendo le calzature comode. Infatti non sempre il dolore è sinonimo di scarpe strette, alle volte dipende dal tipo di materiale usato e dalla sua rigidità, o magari dalla delicatezza o conformazione del proprio piede.

Tutti questi metodi citati sono adatti ad allargare scarpe da donna, da uomo ma anche scarpe da bambino. Non solo le décollétte con tacco alto danno problemi ai piedi e possono risultare strette, ma anche scarpe da ginnastica, stivali, scarponcini e mocassini, ma con il fai da te, o se non siamo in grado, con un bravo calzolaio, possiamo risolvere il problema scarpe strette facilmente.

Shatush come scegliere il colore giusto in base ai capelli e alla pelle

Shatush come scegliere il colore giusto
Shatush come scegliere il colore giusto

Lo Shatush ha letteralmente spopolato negli ultimi anni. Nato a New York intorno agli anni 70, si è diffuso velocemente in tutta Europa. Lo Shatush è caratterizzato dallo schiarimento dei capelli in modo degradante, va scelto però in relazione al colore dei propri capelli, tenendo conto dell’incarnato e della fisionomia.

Non tutti i colori vanno bene per chiunque, e se il rosso è perfetto sui capelli mori, ad esempio, non è di grande effetto estetico sulle bionde. Vediamo dei consigli su come scegliere il colore giusto dello Shatush in base alla colorazione dei capelli.

Shatush come scegliere il colore giusto

Lo Shatush considerato il look estivo delle star, è stato leggermente soppiantato o meglio dire, affiancato anche dallo stile face framing, altrettanto “illuminate” e valorizzante per le chiome, specie quelle molto lunghe e copiose. Il face framing, ivece, è sicuramente meno invasivo rispetto allo Shatush in quanto può essere realizzato anche per gradi, operando più interventi di schiaritura.

Molto simile all balayage è però più impegnativo da mantenere, ma in compenso, il face framing dona luminosità e volume alle chiome valorizzando i lineamenti: e lo Shatush invece? Perfetto per l’estate quando sole e cloro tendono a schiarire in modo naturale i capelli, può valorizzarci enormemente anche in inverno, se scelto e realizzato a DOC.

Colore giusto per Shatush, Balayage, e Face framing

Tutti e tre, Shatush, Balayage, e Face Framing, hanno un denominatore comune: quello della scelta giusta del colore, sbagliare il colore vuol dire vanificarne l’effetto illuminante e addolcente. Quindi sia che si faccia in casa con il fai da te, o che ci si rivolga al nostro parrucchiere è bene tenere a mente alcuni concetti di base. Se Balayage, e Face Framing, sono realizzati su ciocche, lo Shatush vine realizzato su tutta la chioma partendo però da una certa altezza e non dalla radice come si fa per la tinta, i colpi di sole, face framing.

Ecco perché carnagione e colore dei capelli entrano in gioco. Nello Shatush è bene rispettare il colore dei propri capelli andando a schiarire, in maniera progressiva, da poco più di mezza lunghezza fino alle punte. Il metodo di schiaritura dello shatush si attua grazie ad un decolorante che si applica sui capelli cotonati. Più si lascia in posa il prodotto, più i capelli tendono a schiarirsi. I riflessi ramati saranno evidenti sui capelli neri, mentre quelli biondi scuri si formeranno sui capelli castani, sui capelli biondo cenere avremo un effetto biondo graduale e chiaro.

Face framing tendenza moda capelli
Face framing tendenza moda capelli

Schiaritura dello shatush fai da te

Il fai da te può mettere a rischio la propria chioma, ma se non si esagera con il decolorante si lascia schiarire il colore in maniera naturale per 15 minuti. Più si allunga questo tempo più il tono del colore dei capelli si schiarirà. Ad esempio restando in posa per mezz’ora avremo una schiaritura di circa 4 toni rispetto al nostro colore.

Per ottenere un effetto naturale dello shatush è bene dividere la testa in 4 o 5 zone, legando dei codini, e decolorare gradualmente rispettando lo stesso tempo di posa. Cotonare i capelli prima di applicare il decolorante serve a rendere il colore naturale ottenendo dei capelli che sembrano schiariti dal sole. Cotonando i capelli e picchiettando il prodotto in maniera non omogenea si ottiene una decolorazione naturale.

Shatush per le more

Se siete more e avete la pelle scura o olivastra, il consiglio è di optare per una colore dello shatush ramato o tabacco. Meglio non scegliere il biondo in quanto richiederebbe una decolorazione troppo forte rovinando i capelli. Per i capelli neri lo shatush ideale come colore è tabacco o rosso molto scuro.

Shatush per le castane

Se avete la carnagione non molto chiara, ed i capelli castani, il colore perfetto per lo Shatush è il biondo cenere, raffinato, e ben si intona con i capelli e la pelle. Se volete osare per una tonalità poco più chiara tenete su il decolorante per uno o due minuti in più ma senza esagerare perché rischiate di bruciare le punte.

Shatush per le rosse

Il rosso è ritenuto, a torto, un colore difficile per lo Shatush. Schiarendo di pochi toni i capelli rossi si otterrà un effetto brillante molto bello e luminoso. Lo Shatush sui capelli rossi può dare risultati sorprendenti e molto piacevoli.

Shatush per le bionde

Se i vostri capelli sono castano molto chiaro o biondi, l’effetto illuminante naturale sarà sorprendente, e spesso non si capirà dove finisce il vostro colore naturale e dove inizia la schiaritura donando, così alla chioma, un bell’effetto naturale. Tra i tanti colori di capelli lo Shatush più facile da realizzare e su quelli tendenzialmente chiari.

Per avere un risultato soddisfacente è bene usare prodotti di ottima qualità o rivolgersi al proprio parrucchiere che potrà darci qualche consiglio in più in merito.

Prugne secche ricetta per essiccare le prugne

prugne
prugne

Prugne secche, fichi secchi ma anche mango e papaia sono dei frutti molto amati e consumati in molti paesi Italia inclusa. Nel periodo di Natale prugne secche, datteri e fichi secchi non possono mancare sulle nostre tavole, magari accompagnati da torroni, panettoni, noci e nocciole.

Ma le prugne secche sono uno di quei frutti che viene consumato tutto l’anno in virtù delle sue proprietà ed anche per il facile utilizzo nella preparazione di torte, biscotti e dolci. Ma come fare le prugne secche? Vediamo insieme in questa guida dal “sapore natalizio”.

Ricetta prugne secche; ecco come fare!

Le prugne o susine sono il frutto ricavato da piante di vario tipo del genere Prunus. Ottime crude perfette essiccate o cotte. Si prestano all’essicazione in quanto durante questo processo non fermentano.

Essiccare i frutti, e nel caso specifico le prugne, costituisce un valido modo per conservarle mantenendo le proprietà ed i nutrienti. Se avete un bell’albero di prugne potrete procedere all’essiccazione di una certa quantità specie se il raccolto è stato abbondante, una volta che la prugna è ben matura. Se non avete l’albero di prugne potrete comunque acquistarne alcune e provare la ricetta per fare le prugne secche o altra frutta secca.

Preparazione prugne secche

I metodi di essiccatura delle prugne, così come anche i fichi ed altra frutta, sono principalmente due:

  1. forno o essiccatoio,
  2. sole diretto.

Molto, nella scelta del metodo da adottare per l’essicazione della frutta, dipende dalla stagione in cui si decide di essiccarla.

Per fare le prugne secche si dovrà procedere lavandole per bene e lasciandole sgocciolare per una mezz’ora. Intanto riempite con dell’acqua una pentola e ponetela sul fuoco a fiamma viva, attendendo che raggiunga l’ebollizione.

Quando l’acqua bolle, versatevi le prugne e lasciatele immerse nell’acqua bollente per circa 2 minuti. Quando la buccia delle prugne si tenderà toglietele dall’acqua e scolatele. Con un coltellino ben affilato rimuovete i noccioli, uno ad uno.

Ricetta per fare le prugne secche
Prugne secche ricetta per essiccare le prugne

Essiccare le prugne in forno

Per essiccare le prugne o altra frutta si utilizza il forno di casa o l’essiccatore professionale, apparecchio che in genere non si ha in casa. Quindi procedendo con l’essiccazione delle prugne con il forno di casa si agisce come segue:

  • Rivestite una teglia con carta da forno
  • Ponetevi sopra le prugne distanziandole un poco tra di loro.
  • Infornate a forno caldo a 120 gradi per 1 ora

Mentre le prugne si seccano andranno controllate in modo che sì, perdano l’acqua ma senza asciugarsi troppo, perché in tal caso diverrebbero troppo dure e secche.

Essiccare le prugne in estate

Se invece dovete essiccare le prugne in estate, approfittate della bella stagione. Lavate le prugne, lasciate sgocciolare e infine ponete al sole in un bel vassoio capiente e lasciarle asciugare al sole rigirandole di tanto in tanto.

In una settimana circa, raggiungeranno il giusto grado di asciugatura, che vi consentirà di conservare e consumarle durante l’inverno. Per la conservazione e consigliabile bollire dei barattoli di vetro sterilizzandoli e lasciarli asciugare. Conservate in vetro e sottovuoto, le prugne dureranno a lungo.

Proprietà prugne secche e costituenti

E’ ben noto che le prugne secche sono molto indicate a chi ha problemi di stitichezza e transito intestinale. Le fibre che compongono il frutto, nonché i principi attivi delle prugne, aiutano a regolarizzare la funzione intestinale.

Inoltre, le prugne sono, come le banane, molto ricche di nutrienti e in particolar modo di potassio. Le prugne sono composte per 100 grammi di prodotto, da 42 calorie, dall’87,50 g di acqua, 10,50 g di carboidrati, 10,50 di zuccheri 0,50 di proteine, 0,10 di grassi, 1,50 di fibra totale, 0,20 mg di ferro, fosforo 14 mg, calcio 13, mg ed infine da alto contenuto di potassio 190 mg. Inoltre le prugne contengono vitamine, tra esse quelle del gruppo B,(B1, B2, B3 e B6) a vitamina A e C. Questi valori sono riferiti alle prugne fresche, le prugne secche contengono 249 calorie per 100 grammi, 732 mg di potassio.

Le prune si rivelano delle ottime alleate non solo per l’intestino, ma anche per la pelle, i capelli e le ossa.

Le prugne secche sono energizzanti e dunque ottime anche per i bambini, utilizzate come spuntino di mezza giornata, o nella preparazione di fagottini alle prugne o dolcetti di altro tipo. In questo periodo dell’anno, oltre ad essiccare la frutta si possono preparare marmellate autunnali come ad esempio la marmellata di castagne.