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mercoledì, Maggio 14, 2025
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Cosa vedere e cosa fare a Trento

Trento torre
Trento torre

La città trentina ha il suo piacevole fascino e merita di essere vista e visitata con calma. Si tratta di un comune del Trentino Alto Adige, capoluogo di regione, che ha vissuto nel corso dei secoli, periodi di autonomia e influenza asburgica. Situata nella valle del fiume Adige, Trento presenta diversità territoriali e di persone. Ricca di bellezze naturali e di storia Trento offre molte cose da vedere e da fare durante un viaggio in loco.

 

Cosa vedere e cosa fare a Trento
Cosa vedere e cosa fare a Trento – Castello del Buon Consiglio

Cosa vedere e cosa fare a Trento: arte e storia

Colpisce al primo impatto il rapporto armonico che regna tra la natura e la città di Trento. Delicate ed imponenti le architetture e l’arte cittadina che si delineano tra strutture d’epoca come il Palazzo del Pretorio e la Torre Civica, Piazza  Duomo, Basilica di San Virgilio, strutture d’epoca che hanno come cornice di sfondo le montagne del Trentino.

 

Palazzo pretorio, Torre civica e duomo Trento
Palazzo Pretorio, Torre civica e Duomo Trento

Duomo, Palazzo Pretorio, Torre Civica e Castello a Trento

  • Sulla Piazza principale di Trento si staglia il maestoso Duomo di San Virgilio, la chiesa principale della città che ospitò il Concilio di Trento dal 1545 al 1563. Si tratta di una struttura complessa che ha subito varie ristrutturazioni ma che risulta prevalentemente in stile gotico e barocco.
  • Il Castello del Buon Consiglio è una meta da non perdere, una delle più note ed importanti del Trentino. Circondato da alte ed antiche mura, il Castello, è composto da un insieme di edifici che costituiscono un polo museale che custodisce, insieme al Castel Beseno e Castel Stenico, un insieme di collezioni preziose che comprendono sculture e dipinti ma anche manufatti  e gioielli. Opere d’arte appartenenti al periodo storico Trentino che va dal 11.00 a.C fino al 1800 d.C.
  • Palazzo Pretorio e Torre civica di Trento rappresentano alcune delle bellezze di Trento che meritano di essere viste e visitate. Palazzo Pretorio è un edificio la cui costruzione risale al 1220 e che nel corso dei secoli è stato adibito a varie funzioni: tribunale, carcere, sede dei Vescovi. All’interno del Palazzo Pretorio si trova il tesoro della Cattedrale ed il Museo Diocesano. La Torre Civica è posizionata di fianco al Palazzo Pretorio, della stessa, colpisce il grande orologio posto sulla facciata frontale che conta le ore, mentre la campana della Renga ricorda i tempi in cui i suoi rintocchi annunciavano le esecuzioni dei condannati a morte che venivano giustiziati sulla piazza. La visita alla Torre prevede una salita di 156 gradini, ma alla fine, la fatica ripaga della splendida vista che regala il panorama: uno sguardo a perdita d’occhio sulla città e sulle montagne circostanti.
  • Palazzo Roccabruna di Trento è una dimora antica risalente al 500, antica abitazione nobiliare, successivamente ristrutturata, ospita attualmente l’enoteca provinciale del Trentino.
  • Per chi ama la natura, lo sci ed il deltaplano, ma anche escursioni di vario genere tra boschi monti e valli,  le montagne Trentine, ed in particolar modo Monte Badone, offrono ampia scelta in merito, specie per chi ama lo sci. La montagna offre infatti, oltre 20 km di piste di varia difficoltà.

Il lago di Toblino ed il Castello di Toblino

Dista circa una quindicina di chilometri da Trento, circa 10/15 minuti d’auto, il Lago di Toblino a Trento è un luogo incantevole che merita una visita. Caratterizzato da atmosfera fiabesca il lago è una zona verdeggiante  che racchiude nel suo paesaggio lo spettacolare Castello di Toblino edificato nel 1300. Il Castello di Toblino racchiude storie e leggende da cui trasse ispirazione anche Benito Mussolini nel suo romanzo “L’amante del Cardinale“.

Lago e castello del Toblino
Trento: Lago e castello del Toblino

Cosa vedere a Trento a Natale: mercatini e sci

A Natale sono noti i mercatini natalizi del trentino. Anche nella città di Trento il periodo delle feste vede allestimenti di mercatini  suggestivi che si snodano tra le piazze e le vie della città. Le casette allestite per il mercatino natalizio di Trento sono circa 70, ed è possibile trovare degustazioni enogastronomiche trentine, (Polenta gialla, formaggio Puzzone d Moena, Canederli etc.),  oggetti d’artigianato locale, oggettistica di vario genere, giochi, cori e balli. Un ricco calendario di eventi folklorici che rallegrano Trento a Natale. Le montagne adiacenti sono spesso innevate e consentono anche di divertirsi su qualche pista. Tra buona cucina , arte e divertimento, l’atmosfera che si respira in Trentino ed a Trento a Natale e davvero molto suggestiva.

Cosa fare a Trento a Pasqua: sci e natura

Pasqua arriva nel periodo in cui la primavera risveglia la natura. Dunque, è possibile organizzare gite turistiche di tipo artistico culturale a Trento, o dedicarsi alla natura e alle bellezze locali tipiche delle montagne trentine. per gli appassionati di sci la stagione è ancora aperta e le possibilità di svago sono molteplici sia per gli adulti che per i bambini.

 

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Come alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog

Come alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog
Come alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog

>Quante volte ci è capitato di dover caricare delle foto ad alta risoluzione su un sito? E’ probabilmente successo quasi a tutti di incappare in uno spiacevole inconveniente durante questa operazione: il caricamento viene bloccato perché il file risulta troppo grande.

Come alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog
Come alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog

Come alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog

Quindi oggi ci occuperemo di scrivere una piccola guida rapida ed efficace per alleggerire le foto da pubblicare sui social e sui blog. La funzione di alleggerimento va si a scapito della qualità della foto, ma se non siamo degli specialisti di fotografia, molto spesso questa riduzione qualitativa non viene neanche percepita.

Basti pensare che i social network come facebook usano questo protocollo di default. Inoltre un vantaggio molto significativo è quello della maggiore velocità di caricamento di un blog in cui siano state caricate delle foto ridotte ed ottimizzate, rispetto ad uno in cui sono state inserite con una risoluzione altissima.

Che programma usiamo per ridurre la qualità di una foto?

In realtà i modi per ridurre la qualità, e di conseguenza il peso di una foto, sono molti e diversi. Noi ve ne consigliamo uno che pesa molto poco, ed è velocissimo da scaricare, presenta una buona interfaccia, ed è molto user-friendly. Il nome del programma è XnWiew, e può essere scaricato gratis sul web.

Rispetto a programmi come Photoshop ovviamente XnWiew offre delle possibilità inferiori, ma per lo scopo che ci siamo prefissati risulta ottimo e più semplice da usare. Basterà infatti lanciare il programma, e trascinare le nostre foto al suo interno. Una volta che le abbiamo selezionate tutte andremo su strumenti in alto a sinistra e selezioneremo esporta.

Potremo avere lo steso risultato con la shortcut Ctrl+Alt+S. Lo slider al centro pagina ci permetterà di equilibrare qualità e peso delle foto che otterremo. Dopo di che dovremo solo scegliere la destinazione delle foto ridotte di peso, e attendere qualche secondo. Il risparmio in termini di peso passa da circa 8 mb a 1,2 mb per una riduzione del -30% della qualità.

Plugin per blog

Se avete un blog wordpress vi consiglio di istallare un plugin apposito che vi aiuti ad alleggerire le foto del genere di Smush plugin di WPMU DEV ma se non avete un blog con wordpress potrete sempre utilizzare alcuni tools online come https://compressjpeg.com/it/, completamente gratuito ed utilissimo.

 

Written By Mirco Angelosante and Mara Mencarelli

Come erano gli abiti medioevali: società basso e alto medioevo

abbigliamento alto medioevo
Abbigliamento alto medioevo

Dopo l’anno mille si colloca il Basso Medioevo. Gli europei espansero la loro curiosità ed i loro confini culturali riprendendo i traffici commerciali. Si ebbero dunque molti cambiamenti sociali e culturali che riguardavano anche gli abiti, e l’abbigliamento in genere.

Come erano gli abiti medioevali: società basso medioevo
Come erano gli abiti medioevali: società basso e alto Medioevo

Come erano gli abiti medioevali: società basso e alto medioevo

I rapporti con l’Oriente divennero più ricchi e proficui anche in virtù dell Crociate che si dimostrarono un potente stimolo per lo sviluppo dell’Europa e delle sue nazioni. L’Europa iniziò a dar vita ad una produzione di rilievo e a merci di qualità che ricevettero consensi anche dai Bizantini e dagli Arabi. Nel tempo si assiste alla formazione di nuove classi benestanti che vivevano nelle città e dove, una fervida vita sociale, accresceva il desiderio della gente di vestirsi in modo raffinato, quasi ostentante, tant’è che la chiesa si sentì in dovere di richiamare donne ed anche uomini alla modestia.  Ma vediamo gli abiti medioevali più comuni in base al ceto sociale di appartenenza e al sesso.

Vesti medioevali: lunghe per donne, corte per gli uomini
Vesti medioevali: lunghe per donne, corte per gli uomini

Il vestito di tutti i giorni nel medioevo: i tessuti

Il vestito comune, quello che veniva indossato tutti i giorni, sia maschile che femminile, era composto da una camicia bianca o meglio una tunica costituita in lino con maniche lunghe che risultavano aderenti sui polsi. Sopra alla camicia veniva indossata una seconda tunica lunga fino ai piedi (talvolta la si chiamava gonnella). La “gonnella” era per le donne lunga fino ai piedi, mentre per gli uomini la veste era più corta ed arrivava all’incirca a metà gamba. Questa veste era spesso decorata con ricami, galloni e inserti di stoffa di colore diverso. La tunica era ricca di drappeggi in vita o ai fianchi e provvista di cintura anch’essa ricamata.

  • Gli uomini: oltre ad avere una veste più corta portavano sotto alla tunica delle lunghe calze oppure delle brache che arrivavano al ginocchio abbinate a delle calze e stivali corti.
  • Le donne: indossavano anche scarpe di seta ricamata.
Tunica, calze e scarpe uomo nel Medioevo

Il mantello nel medioevo

Nel medioevo uno degli indumenti molto usati era il mantello, utilizzato sia dagli uomini che dalle donne, sopra alla tunica. La forma di questo capo d’abbigliamento era rettangolare o circolare. Le donne con un lembo del mantello si velavano il capo. L’abito più antico adottato anche dagli antichi romani, fu proprio il mantello, indumento che ritroviamo in tutti i popoli.

Le pellicce nel medioevo

Erano tra gli indumenti, uno dei più ambiti. Le pellicce costituivano un segno quasi ad esclusivo uso delle classi benestanti. Il nome di questo capo era Crosna o Rennone. I più ricchi si concedevano lo zibellino mentre l’ermellino era destinato al Re. Sempre di alto rango era il Vaio con cui foderavano i mantelli di vermillione una stoffa molto pregiata del Medioevo di colore rosso o scarlatto costituita da panno o Saia. Con il Vaio si realizzavano anche calzature , berretti colli e polsini degli abiti.

I profumi ed accessori: le perle nel medioevo

La cura delle persone non nasceva solo dagli abiti, anche i profumi erano molto diffusi nel medioevo molto usati sia dagli uomini che dalle donne e in particolare dai danzatori e dai suonatori nonché dai giullari come se la scia odorosa dovesse dare un’impressione di gaiezza. Si iniziarono ad importare dall’Oriente perle, molto usate e raffinate, zaffiri, rubini , smeraldi e diamanti con i quali si realizzavano gioielli: collane, orecchini anelli, fermagli fibbie ed anelli in particolar modo.

I capelli

Nel medioevo i capelli lunghi erano prerogativa degli uomini che appartenevano ad un alto rango. I ragazzi ed i giovani in genere si radevano, mentre gli anziani portavano la barba. Molto in uso i cappelli a calottina o a cappuccio.

Abbigliamento alto medioevo

Secondo medioevo abiti maschili e femminili

Successivamente le vesti si allungarono, sia per gli uomini che per le donne. Nel secondo medioevo, la veste divenne più importante rispetto al mantello ed era realizzata in lino o seta ricamata, fatta con tessuti dai colori vivaci e decorata da strisce colorate. Per le donne invece, si allungò la sopravveste fino a dar vita ad uno strascico e si diffuse l’abitudine di tenerne sollevato un lembo per sottolineare l’accostamento di colore con la veste sottostante. Le donne nubili nel medioevo, portavano i capelli lunghi e sciolti, talvolta intrecciati, mentre le donne sposate portavano dei copricapo rotondi con soggolo che li fermava sotto il mento.

Le scarpe nel medioevo

Le calzature che si indossavano nel medioevo erano tendenzialmente a punta. Alcune realizzare in tessuto  altre più raffinate, in cuoio come le Solers scarpe in raffinato cuoio di Cordova. Intorno al duecento si diffusero anche gli zoccoli in legno.

L’abbigliamento nel medioevo e le leggi suntuarie

L’abbigliamento si andò via via modificando e nell’Alto Medioevo Europeo (che va dal 400 al 1100 circa), vi fu una connotazione stilistica diversa che si delineò, e portò la moda romana ed inserire elementi stilistici ripresi da popoli come i barbari, specie negli abiti maschili che tornarono ad accorciarsi. Ma, intorno all’anno mille, con l’avvento delle leggi suntuarie nella moda dell’epoca si delineò uno stile ben preciso a cui le popolazioni fecero riferimento per l’abbigliamento dell’epoca, destinando abiti ed accessori diversi per ogni ceto sociale e sesso, ben fino al 1700 quando caddero in declino.

  • Cosa si intende per Basso Medioevo?

L’Alto Medioevo è quel periodo storico che va dalla caduta dell’impero romano d’occidente del 476 fino circa all’anno 1000 precisamente al 1066.

  • Cosa si intende per Alto Medioevo?

Per Basso Medioevo, invece, si intende il periodo storico  che riguarda Europa e mediterraneo compreso tra l’anno 1000 e la scoperta nel 1492 dell’America.

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Come fare tende shabby chic: scegliere i tessuti

Come fare tende shabby
l'angolo shabby e tende

Lo shabby rispetta dei canoni  in termini di colori, linee e tinte. Anche i tessili come le tende hanno un aspetto tipico. Come fare tende shabby chic in modo semplice e esteticamente gradevole per ogni ambiente della casa, senza commettere errori di base.

 

Come fare tende shabby chic: scegliere i tessuti
Come fare tende shabby chic: scegliere i tessuti

Come fare tende shabby chic per la casa

La prima cosa da valutare è l’ambiente in cui va inserita la tenda shabby. L’arredamento pre-esistente ed i colori adottati nello stesso hanno un ruolo fondamentale per scegliere la tenda giusta. Nello shabby chic i colori che si utilizzano per le tende sono principalmente il bianco ed il beige, si può osare qualcosa in tartan bianco rosso stile country in cucina o dei colori pastello nelle camerette. Ad esempio celeste, rosa, giallo o verde acqua. Tra i colori diciamo che l’uso del bianco shabby è tranquillità ed eleganza, mentre il beige o il nocciola conferiscono più carattere all’ambiente.

 

Tende shabby bianco e marrone
Tende shabby bianco e marrone

 

Tende shabby tinta unita o fantasia?

Ovviamente in questo caso entra in gioco il gusto personale. Le tende in tinta unita sono inseribili in ogni contesto, quelle fantasia devono essere ben bilanciate con l’ambiente. Ad esempio se avete una camera tutta shabby in bianco, potete osare una tenda shabby anche floreale in stile provenzale. In soggiorno sono consigliabili tende in tinta unita o arricchite da piccoli dettagli come qualche riga più scura, qualche decoro sul tipo di cuori o ricami semplici.

 

 

Tenda shabby per cucina a pois con cuori
Tenda shabby per cucina a pois con cuori

La scelta della tipologia di tenda shabby dipende anche dall’ambiente oltre che dall’arredamento. in cucina si adattano tende anche country o a pois come quelle in foto.  La camera da letto, essendo un ambiente di relax e romanticismo, sposa bene anche tende pastello e decorazioni romantiche, il soggiorno richiede invece delle tende diverse, grandi come dimensioni se le finestre sono grandi (e lo sono quasi sempre), colori prevalentemente tinta unita e tessuti in cotone, lino o tessuto garzato.

Fare una tenda

Le tende possono essere acquistate già pronte, cosa che fa la maggior parte delle persone; commissionate ad un tappezziere o create con il fai da te ed il cucito. Nel caso decidiate di farle voi, cercate di individuare, in un negozio ben fornito di tessili, il tessuto adatto che vi piace. Considerate se volte una tenda ricca  (vi servirà il doppio del tessuto della lunghezza del bastone), una tenda a pannello o una con meccanismo a pacchetto.

A seconda del modello di tenda ci sono tessuti più adatti di altri. Vi sconsiglio quelle a pacchetto perché dovreste montare delle fettucce apposite sul retro e se non avete esperienza potrebbero essere laboriose.  Il consiglio è di iniziare, magari dalla tenda della cucina o del bagno, utilizzando semplici bacchette o bastoni di piccole dimensioni. Per poi passare a soluzioni più laboriose adatta a chi ha confidenza con il cucito. In alternativa, potrete optare per tende già fatte e personalizzarle in lunghezza, piccoli decori e ferma tenda in modo semplice.

 

 

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Come cucinare i fiori di zucca: 5 ricette

fiori di zucca fritti ricetta
fiori di zucca fritti

I fiori di zucca si prestano ad essere cucinati in vari modi realizzando più ricette. Le ricette per cucinare i fiori di zucca variano dai fiori fritti in pastella, frittata di fiori di zucca, pasta ai fiori di zucca, rustici ai fiori di zucca e pizza ai fiori di zucca. Vediamole insieme!

Come cucinare i fiori di zucca: 5 ricette

Le ricette che si avvalgono dei fiori sono molteplici. Si possono fare fiori frutti, fiori caramellati, fiori in insalata. Alcuni fiori, come quelli di zucca si prestano in particolar modo alla preparazione di cibi salati, come frittate, rustici, pasta etc.

Fiori di zucca in pastella fritti (1)

Tra le ricette più note per cucinare e magiare questi fiori deliziosi troviamo la più nota e comune quella dei fiori di zucca in pastella. La pastella si ottiene con la farina, le uova (ma si può ottenere una buona pastella anche se l’uso delle uova) un po’ di birra o bicarbonato o lievito per far gonfiare i fiori che andranno farciti con mozzarella e alici. Ma per avere più dettagli in merito trovate a seguire, la ricetta dei fiori di zucca in pastella  sul mio sito di cucina.

 

 

Pizza salata con zucchine o fiori di zucca (2)

Questa ricetta può essere utilizzata  con molte varianti una di queste prevede l’utilizzo dei fiori di zucca. Come base per la pizza salata ai fiori di zucca si può usare anche della sfoglia pronta acquistabile al supermercato alla quale andremo ad aggiungere gli ingredienti per farcirla.

Come preparare la pizza salata di zucchine
Come preparare la pizza salata di zucchine

Pasta ai fiori di zucca (3)

Questa ricetta per cucinare i fiori di zucca è semplice e molto gustosa. il condimento della pasta richiede olio extravergine di oliva ed un soffritto rapido da fare con i seguenti ingredienti.

  • Olio
  • fiori di zucca 2 mazzi
  • aglio
  • sale e pepe
  • pancetta
  • prezzemolo
  • formaggio grattugiato
  • vino bianco
  • 3 alici sott’olio.

 

  • In una padella versate l’olio e mettete a soffriggere l’aglio che poi toglierete. Aggiungere la pancetta e, una volta rosolata lasciate sfumare con un goccio di vino bianco aggiungete le alici tagliate a pezzettini. Incorporate i fiori di zucca tagliati a strisce di un centimetro. fate cuocere 5 minuti. Cuocete la pasta in acqua a bollore salata; scolate, ripassate la pasta con il condimento in  una padella. Spolverate con parmigiano.

Pizza ai fiori di zucca (4)

Preparate l’impasto della pizza qui trovate la ricetta: pizza fatta in casa. Procedete come scritto e guarnite la pizza con fiori di zucca a strisce, sopra un letto di mozzarella aggiungendo qualche alice.

Frittata ai fiori di zucca (5)

Questa ricetta è molto semplice, economica ed anche buona. Gli ingredienti di base sono le uova usate in base al numero di commensali, 1 mazzetto o 2 di fiori di zucca, una manciata di formaggio grattugiato e della mozzarella da stendere sopra a pezzetti qualche minuto prima che la frittata già girata termini la cottura. Per far sciogliere bene la mozzarella coprite la padella con un coperchio.

 

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Cosa regalare alla mamma: fiori, gadget, profumi?

festa mamma
Cosa regalare alla mamma: fiori, gadget, profumi?

Arriva il compleanno della mamma, un onomastico o magari la festa della mamma. Automaticamente la domanda nasce spontanea: cosa regalare alla mamma: fiori, gadget, profumi? Queste sono solo alcune delle idee che frullano nella testa delle persone, ma in realtà, la mamma gradirà ogni regalo fatto con il cuore, proprio perché le mamme sono così, ed amano incondizionatamente i figli. Premesso questo però, vediamo quali consigli darvi in merito ad un regalo da scegliere per la mamma.

 

Cosa regalare alla mamma: fiori, gadget, profumi?
Cosa regalare alla mamma: fiori, gadget, profumi?

Cosa regalare alla mamma: festa della mamma o compleanno?

Possiamo fare un regalo alla mamma per mille motivi, ma quelli più comuni, oltre al Natale, sono indubbiamente il suo compleanno e la festa della mamma, che ricorre la seconda domenica di Maggio, e cambia data ogni anno.

La distinzione di base da fare è una: per il compleanno della mamma ci si potrà orientare verso regali più impegnativi, sempre se vogliamo e possiamo farlo, mentre, per la festa della mamma l’intento è più semplice. Tra gli oggetti prescelti troviamo il classico regalo fai da te: foto ricordo stampate e cornici artigianali o acquistate a due lire nei negozietti di artigianato o di oggettistica (anche cinese), porta penne, bigliettini simpatici.

Quali fiori regalare alla mamma

Ma il vero regalo, quello più adatto per la festa della mamma è rappresentato dai fiori! Bouquet di fiori profumati, sgargianti fioriture, o magari anche una semplice rosa. Decidere quale fiore, o quali fiori regalare alla propria madre dipende, non solo dalla nostra conoscenza dei gusti materni, ma anche dal budget che abbiamo a disposizione.

Molte mamme amano i fiori alcune, ad esempio, prediligono piccole piantine fiorite che hanno dalla loro la durata più lungo rispetto al fiore reciso che inevitabilmente muore. Considerando il mese di Maggio come il mese delle rose, si potrà optare per una piantina di rose, anche quelle in miniatura sono molto belle. Altri fiori tipici di questo periodo sono le azalee e i rododendri,  nonché le gardenie con le loro splendide fioriture. Non da meno le Camelie che, in base alla specie, fioriscono ad iniziare da Febbraio.

Ci sono mamme che amano i fiori di campo, o magari le erbe aromatiche. Un’ idea molto carina è quella di acquistare 3 o 4 piantine aromatiche reperibili a circa 2, 50 euro ciascuna, e farne una bella composizione da utilizzare sul balcone e in cucina. Rosmarino, menta, maggiorana ed erba cipollina, possono creare simpatiche aree verdi profumate. Una spesa esigua per un regalo davvero gradito.

Cosa regalare alla mamma per il suo compleanno in base all’età

Avete una mamma giovanissima dai gusti esuberanti? La scelta dei regali è ricca e varia! Regalategli un buono Amazon o di altro genere da spendere come meglio crede, sicuramente già ha in testa qualcosa che ha visto e che desidera acquistare. Perfetti anche prodotti per il make up e creme profumate per il corpo ed il viso.

Mamma romantica? Regalategli dei fiori, un profumo o due biglietti per un concerto di un autore che le piace. Le mamme romantiche adorano questi regali e si emozionano alla vista di un bel biglietto d’auguri.

Mamma sopra i 40 anni?Quale regalo è indicato!

In questo caso si tratta di una mamma giovane ma con le idee chiare. Osservatela per qualche giorno: come veste? Cosa apprezza? Di cosa parla? Sono tutte osservazioni che vi faranno decidere se regalarle qualcosa da vestire, qualcosa di spiritoso, dei fiori, quel portachiavi tanto carino che ha visto insieme a voi, o magari quel portafoglio che le è piaciuto tanto. Adatte anche creme per il corpo, sali da bagno, candele profumate, o piccoli oggetti d’arredo portafortuna che sapete possa apprezzare.

Cosa regalare ad una mamma di 50 anni o di 60 anni

In termini di regali con l’età si diventa meno esigenti e si gradiscono regali utili o mirati. Ad esempio una giornata relax in un centro benessere. Due biglietti per il cinema, o per un concerto, una cena per due in un localino particolare, od anche un bel viaggio fuori porta di 1 o 2 giorni. Anche in questo caso però l’ascolto e l’osservazione possono aiutarci nella scelta del regalo giusto per la mamma. In genere le candele profumate piacciono a tutte le età, così come i profumi ed alcune creme da usare dopo il bagno che alleggeriscono la fatica della giornata e lasciano la pelle profumata.

E se la mamma ha 70 anni quale sarà il regalo più giusto per lei?

Quando ci si avvia ad entrare in una età di seconda giovinezza, si ama la tranquillità. Un buon libro, l’abbonamento ad una rivista, una bella pianta fiorita od il profumo, costituiscono soluzione indicate per mamme e nonne di una certa età che comunque, non tendono a disdegnare anche accessori d’abbigliamento come borse, foulard, portafogli e simili. Un top, una camicia o maglietta, un abito carino… sono tutte idee gradite per una donna e  una mamma.

Fate il vostro regalo con il cuore e pensando a chi è destinato, e vedrete che farete di sicuro la scelta giusta.

Mom day
MOM DAY #dresslilymotherhood #motherhood # 3generations # mom25 @Dresslily

Le donne e le mamma e sono il fulcro della famiglia. Sopra foto di famiglia con 3 generazioni di donne: mia madre, mia figlia ed io. #dresslilymotherhood #motherhood # 3generations # mom25 Voui fare un regalo ad una donna o alla  tua mamma? Fai i tuoi acquisti QUI e approfitta del codice sconto del 25 %  inserendo il coupon  MOM25.

 

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Musica italiana: cos’è la trap e perché piace ai giovani

Musica trap italiana
Musica trap italiana

C’è un autentico fenomeno di massa che si sta diffondendo nel panorama musicale italiano: si tratta della trap, un genere che ha saputo conquistare soprattutto i giovani, sebbene non manchino le critiche per via dei temi particolari che tratta. Il suo successo è decisamente tangibile: per capirlo basta pensare alla fama raggiunta da cantanti come Ghali e Sfera Ebbasta, che ormai da mesi si posizionano in cima alla classifica delle canzoni italiane più ascoltate del momento. Per comprendere appieno questo trend, quindi, vale la pena calarsi nella storia della trap e cercare di analizzare i motivi che ne hanno decretato l’indiscusso successo.

 

Musica italiana: cos’è la trap e perché piace ai giovani
Musica italiana: cos’è la trap e perché piace ai giovani

Origini ed evoluzioni della musica trap

In molti reputano la trap un sottogenere del rap e dell’hip hop: seppur questo sia in parte vero, in realtà si tratta di una musica sotto certi aspetti molto diversa , nonostante siano presenti rime e basi. Ma facciamo un salto indietro nel tempo: la trap nasce negli USA intorno agli anni 2000.

Il nome deriva dalle trap house, ossia le abitazioni abbandonate di periferia che gli spacciatori usano come base per la propria attività. Anche per questo motivo, oggi il termine “trapping” è un sinonimo di “spacciare”, dato che viene spesso usato nello slang americano con quell’accezione.

Si tratta dunque di una musica che nasce per raccontare quegli ambienti, legandosi ai temi della droga e della micro-criminalità in generale, oltre che del denaro. Tutte tematiche che possiamo ritrovare nei testi delle canzoni che assumono connotazioni irriverenti e al limite del volgare. Chiaramente, un po’ come avvenuto con l’hip hop stesso, il genere è passato dall’essere di nicchia al mainstream, prendendo man mano le distanze da quel mondo.

Intorno al 2010, difatti, il trap è stato adottato persino da star del calibro di Lady Gaga e di Beyoncé, mantenendo comunque le sue sonorità particolari: a metà tra l’elettronica, il rap e il dubstep. Al punto che persino i critici musicali più attenti faticano nel definire con precisione il genere trap.

 

Musica Italiana
Musica Italiana

Perché la musica trap piace ai giovani?

Ogni generazione ha la sua musica e, nella maggior parte dei casi, è praticamente impossibile spiegarne il perché. Nel caso della trap questo discorso è quanto mai valido: molti ritrovano in questa musica il vuoto lasciato dalla società di oggi e la sua superficialità identificandolo in sonorità ripetitive e martellanti, quasi ipnotiche.

Altri ancora vanno al sodo e credono che la trap abbia avuto successo soprattutto perché è stata lanciata da autori come Gué Pequeno e Marracash, veterani “recenti” del rap. A livello pratico, la trap si dimostra perfetta per fare da colonna sonora alle stories di Instagram, il social network più amato dalle nuove generazioni, e anche questo spiega perché i giovani impazziscano per queste sonorità. In realtà, come spesso accade nel mondo della musica, il successo non è mai scontato se visto sul lungo termine.

Ciò che risulta incontrovertibile è che al momento questo filone gode di ottima salute anche a causa dell’attuale panorama musicale italiano, che si ritrova a corto di talenti e di investimenti.

Solo il futuro ci dirà se si tratta di un successo temporaneo o duraturo. Quel che è certo è che la trap è una musica che non viene presa sul serio nemmeno da chi la ascolta, che solitamente è alla ricerca di uno svago estemporaneo, nonostante alcuni testi affrontino anche tematiche importanti.

 

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Hip Hop: un ballo una tendenza

Arredamenti e mobili giapponesi: letti – armadi – pareti

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Il Giappone  è un paese che contiene, insito nella sua cultura e tradizione, un fascino tutto particolare. La cultura giapponese ha al suo interno un codice comportamentale, e uno stile di vita, che si rispecchia non solo nel vivere comune, ma anche nel modo di concepire le abitazioni, arredamenti e mobili giapponesi, ma anche ogni dettaglio: dai grandi mobili, alle pareti fino agli accessori.

Una cultura ed uno stile di vita che si proiettano anche negli arredi e nello stile minimale adottato nelle case giapponesi. Tinte neutre si alternano a lacche eleganti, pareti in carta di riso, tavoli minimali e futon si alternano in grande equilibrio.

Arredamenti e mobili giapponesi: letti - armadi - pareti
Arredamenti e mobili giapponesi: letti – armadi – pareti – Letto con tatami Aiko di Arpel

Arredamenti e mobili giapponesi: letti – armadi – pareti

Il fascino e la semplicità dei mobili giapponesi ha, nel tempo. conquistato largamente  i mercati europei e, a cicli, torna  di moda.  Letti essenziali, armadi dallo stile elegante ricchi di dettagli che, nella loro essenzialità sembrano suggerirci un concetto di serenità e pulizia, si esprimo nei mobili giapponesi prodotti in materiali naturali dalla Arpel. Si alternano in questo tipo di arredamento, Mobili laccati talvolta intarsiati altre volte  linee minimali e semplici.

Letti in stile giapponese realizzati in legno, semplici futon, si armonizzano perfettamente con le delicate pareti in carta di riso, legno, stoffa e quant’altro, insieme ad armonici  separè realizzati nel pieno rispetto della concezione giapponese.

Il Letto giapponese: il futon ed il tatami

Tra ai mobili giapponesi spicca il letto. Calma, ed estetica, dettate da linee semplici che evocano un mondo lontano, in cui anche divani e poltrone in stile giapponese, vengono rivisitati e prodotti in un design che prende spunto dalla semplicità, come ad esempio i letti caratterizzati  da futon.  Materiali naturali quali  legno e tessuto di qualità, in vari colori, si armonizzano fornendo delle seduta di forte impatto visivo ed estetico che non trascurano ma rivalutano il concetto  di comodità.

Tipologia di arredi ed essenze

Colori forti e decisi, nero, e rosso, candide pannellature in bianco e mobili in tinte neutre beige si alternano a formare tra lacche e vernici semplici un arredo molto caratteristico. I mobili in stile giapponese presentano molto spesso, ante scorrevoli realizzate in tessuto o carta di riso, il legno adottato in queste soluzioni e chiaro o laccato, spesso legno di faggio o bambù.

Letti ad incastro, privi di parti in metallo, realizzati con finiture naturali, nel pieno rispetto ecologico. Mobili che sembrano scandire il ritmo del tempo, all’insegna del relax di gran gusto estetico, pratici e funzionali, alcuni realizzati in semplici disegni  geometrici che sembrano originarsi dall’arte origami, in cui, la carta viene sapientemente piegata nella realizzazione meticolosa, di piccole opere, così la serie mobili origami di Arpel, nasce e cattura l’attenzione grazie alla sua particolarità.

Dove trovare mobili giapponesi

Ma i mobili in stile giapponesi sono tutti così: belli nella loro essenza e nella loro semplicità! Non è sempre facile trovare questo genere di arredamento per questo mi sento di consigliarvi il sito della Arpel che ha diverse soluzioni per arredare le camere da letto e le abitazioni in stile giapponese.

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