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martedì, Ottobre 14, 2025
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Boho chic 2024 lo stile libero e romantico un trend immancabile nel guardaroba

Boho chic 2024 lo stile libero e romantico un trend immancabile nel guardaroba
Boho chic 2024 lo stile libero e romantico un trend immancabile nel guardaroba

Lo stile boho chic di cui vi abbiamo ampiamente parlato, è caratterizzato da allure libera e romantica ed è tornato di tendenza in questa nuova stagione 2024. Come non inserirlo nel proprio guardaroba estivo? Si tratta di un mix di influenze vintage, un connubio tra lo stile hippie e quello folk e gipsy che tende a celebrare l’individualità e la voglia di esprimere la propria personalità attraverso la moda e ciò che si sceglie di indossare. Scopriamo di più sullo stile Boho chic il trend in voga nel 2024.

I capi cult per uno look boho chic 2024

I capi che si affermano dei veri e propri cult per lo stile in questione sono molteplici, tra essi, gli abiti leggeri e comodi, top e bluse, il classico pantalone a zampa di elefante, molto in voga nello stile hippie anni 60. Non mancano giacche e cappotti, capispalla estrosi e ampi ma anche accessori di tutto rispetto per questo boho chic style 2024.

Abiti fluidi e leggeri boho-chic 2024

Sicuramente uno dei trend immancabili nel guardaroba 2024 primavera estate è l’abito leggero e fluido in stile boho chic. La peculiarità di questi abiti in stile Gispy, ampi e comodi, così come le gonne, sono i tessuti leggeri di cotone e viscosa. Fibre naturali e fresche caratterizzate da stampe floreali o disegni geometrici, talvolta adottati in tinta unita, per un look più minimal, o a righe in modelli fortemente caratterizzanti e romantici.

Top e bluse primavera estate in stile boho

Top e bluse in crochet o in romantico pizzo, ma anche camicette con maniche a sbuffo larghe e scolli ampi, sia a V che rotondi, sono caratteristiche di base per questi capi di abbigliamento femminili estivi, rivalutati per il 2024 e tanto apprezzati.

Jeans e pantaloni a zampa di elefante

I Jeans a zampa di elefante rappresentano uno dei capi iconici dello stile boho chic e quindi tornano a imperversare e si riaffermano per questo anno. Da scegliere in denim sia chiaro che scuro con vita bassa o vita alta a seconda del proprio gusto, per realizzare un look vintage trendy.

Giacche e cappotti

Sebbene la stagione primaverile ed estiva promettano giornate calde, vi è sempre la necessità di fornire il proprio guardaroba dei capi basic ma anche di capispalla di tendenza.

Quindi completate il vostro guardaroba boho chic con giacche e cappotti in stile vintage come ad esempio un giubbotto chiodo in pelle, un cappotto di lana con frange o una giacca scamosciata, capispalla perfetti per aggiungere un tocco di carattere e stile.

Boho chic capispalla e accessori
Boho chic capispalla e accessori

Accessori per completare il look boho chic 2024

Gli accessori sono fondamentali per dare un tocco personale al vostro look boho-chic. Scegliete accessori vintage, gioielli etnici, collane a strati, braccialetti di perline e cappelli a tesa larga. Non dimenticate le borse in pelle o in tela con frange o ricami.

Stile moda gipsy boho-chic
Stile moda gipsy boho-chic

Come abbinare i capi boho chic

Ora che abbiamo visto quali sono i capi boho chic di tendenza per il 2024, è utile comprendere come sceglierli e come mixarli in maniera armonica e funzionale. Le limitazioni sono poche è si può osare con epoche e stili diversi, creando outfit originali e personalizzati.

Un look per ogni occasione

Sappiamo bene che in base all’occasione il dress code richiesto si modifica in modo anche significativo. Lo stile boho chic, sebbene sia molto particolare si adatta, bene o male, ad ogni evento ed occasione: l’importante è adottare i capi più adatti.

Ad esempio, per un look casual, si potranno abbinare un paio di jeans a zampa d’elefante con una blusa in crochet e un paio di sandali flat. Per un look più elegante, meglio scegliere un abito lungo a stampa floreale con un paio di stivali con tacco.

Ispirazioni e consigli utili per uno stile boh chic di tendenza

Se cercate ispirazioni in merito non fermatevi a questo blog ma sfogliate le gallery di immagini su Pinterest boho chic e Instagram. Cercate hashtag come #bohochic, #bohemianstyle e #gypsysoul.

Tanti blog di moda e siti lifestyle propongono consigli e suggerimenti per creare look boho-chic. Leggete i loro articoli per scoprire le ultime tendenze e trovare idee.

I negozi vintage e i mercatini dell’usato sono una vera miniera d’oro per trovare capi unici e originali in stile boho-chic. Spulciate tra gli abiti, i gioielli e gli accessori per creare il vostro look personalizzato.

Considerazioni personali

Amo i tailleur, ma mi piace anche indossare abiti in stile Gipsy dal sapore boho chic, specie in estate. Questo perché ritengo che non si tratti di una tendenza puramente modaiola ma che incarni un concetto più ampio, e che sia una vera filosofia di vita. Si tratta, senza dubbio di un modo di vivere anticonformista che celebra la bellezza della natura e la gioia di essere sé stessi.

Lo stile boho-chic è una tendenza versatile che permette di creare look originali e personalizzati, che invita a vivere liberi da schemi e stereotipi e senza preconcetti e a vivere la propria personalità attraverso la moda.

Lo stile boho-chic è un messaggio di positività e inclusione. Abbraccia tutte le forme di bellezza e celebra la diversità, invitandoci ad essere noi stessi senza paura di essere giudicati.

Stereogrammi storia di un gioco di illusione e intrattenimento

Stereogrammi storia di un gioco di illusione, profondità e intrattenimento
Stereogrammi storia di un gioco di illusione, profondità e intrattenimento

Gli stereogrammi hanno una storia lontana, nati per creare un gioco diviso tra illusione visiva e profondità data dalla tridimensionalità. Immaginate di fissare un immagine bidimensionale, apparentemente casuale e all’improvviso la vedete in trasformazione dispiegandosi in una scena tridimensionale. E’ questa la magia visiva degli stereogrammi, una esperienza affascinante in grado di catturare l’attenzione e stuzzicare la percezione visiva di chi li guarda. Ma scopriamo come sono nati gli stereogrammi, la loro storia, cosa sono, il campo di applicazione ed il gioco visivo coinvolgente che ne deriva che da spazio a divertimento, ed attività ludiche in questa guida definitiva di approfondimento.

Stereogrammi la storia ed il funzionamento

Le origini e la nascita degli stereogrammi vengono fatte risalire a quasi due secoli fa, e precisamente al 1838 grazie Ser Charles Wheatstone considerato il pioniere della visione stereoscopica. Il suo strumento di base era proprio uno stereoscopio da cui prendono il nome questo tipo di immagini. Lo stereoscopio combinava prismi e specchi capaci di far convergere due immagini bi-dimensionali. Era in questo modo che si creava l’illusione visiva tridimensionale tipica di questi giochi illusorio visivi.

Lo stereoscopio: una magia visiva e un gioco

Alla base di queste immagini che creano una vera e propria magia visiva c’è il principio della disparità binoculare: i nostri occhi, posti a distanza interpupillare, captano immagini leggermente diverse dello stesso oggetto. Accade che il nostro cervello elabora queste differenze e crea una percezione di profondità.

Gli stereogrammi sfruttano questo principio descritto e codificano due immagini in una sola. Lo schema più comune è quello a punti casuali, dove la ripetizione di alcuni pattern crea la disparità binoculare necessaria per la visione 3D.

Visione stereoscopica 3D

Lo stereogramma potrebbe essere definito come “Un modo per ingannare l’occhio” e ve ne abbiamo parlato in questo articolo “cosa sono gli stereogrammi“.

Come anticipato è un modo divedere le immagini in maniera diversa, con tridimensionalità. Per comprendere come vedere gli stereogrammi vi consiglio questa guida apposita ” Come vedere gli stereogrammi utilizzando 4 tecniche“.

Quel che è certo è quando si osserva uno stereogramma, l’angolo di convergenza di visione non è fisso ma bensì variabile. Il suo modificarsi è inversamente proporzionale rispetto alla distanza dell’osservatore.

Trovandosi su distanze differenti viene elaborato dal cervello come due immagini distinte che vengono recepite dall’occhio destro e dall’occhio sinistro. Un modo di vedere le immagini che trova applicazione in molti campi da quelli artistici a quelli scientifici e ludici.

Campi d’applicazione degli stereogrammi

Sebbene si tratti di un’esperienza immersiva di grande intrattenimento, gli stereogrammi, nella realtà, hanno trovato applicazione in diversi campi che convergono in settori come la medicina, l’arte, la sicurezza ed infine l’educazione. Vediamo in che modo si attuano neo vari settori gli utilizzi degli stereogrammi.

  • Medicina: per l’allenamento della visione binoculare e la riabilitazione di pazienti con strabismo o ambliopia.
  • Educazione: per la didattica in vari campi, dalla storia all’anatomia, rendendo l’apprendimento più coinvolgente.
  • Arte: per creare opere d’arte 3D che sfidano la percezione e invitano a nuove interpretazioni.
  • Sicurezza: per la creazione di immagini anticontraffazione, difficili da copiare e riprodurre.

A tale proposito per gli esercizi visivi con gli stereogrammi vi consigliamo la visione del video sottostante. Mentre nel web potrete trovare una ricca collezione di libri con stereogrammi nel sito Magic Eye.

Approccio ludico: giocare con gli stereogrammi

Sebbene siano utilizzati in diversi settori a scopi artistici, di sicurezza o medici gli stereogrammi forniscono indubbiamente un approccio ludico. Infatti sono in grado di offrire terreno fertile per il gioco e l’interazione. Vediamo alcune divertenti possibilità di stereogrammi e gioco:

1. Sfida la tua mente giocando

  • Caccia al tesoro 3D: nascondi indizi e oggetti all’interno di stereogrammi, creando una caccia al tesoro che richiede abilità di visione stereoscopica per essere completata.
  • Stereogrammi a tema: crea stereogrammi a tema per feste, eventi o hobby, stimolando la creatività e la personalizzazione.
  • Giochi di ruolo: usa stereogrammi come mappe di mondi immaginari o come indizi per risolvere enigmi in giochi di ruolo.

2. Mettiti alla prova

  • Stereogrammi di diversa difficoltà: crea o trova stereogrammi con livelli di difficoltà crescenti, testando le tue abilità e allenando la tua visione stereoscopica.
  • Gare di stereogrammi: organizza gare tra amici o online, sfidandoti a chi vede l’immagine 3D più velocemente o con maggiore dettaglio.
  • Creazione di stereogrammi: impara a creare i tuoi stereogrammi utilizzando software o tecniche manuali, dando vita alle tue immagini tridimensionali.

3. Condividi la magia

  • Mostre e gallerie di stereogrammi: organizza eventi per esporre stereogrammi e insegnare al pubblico la tecnica di visione.
  • Social media e forum online: condividi i tuoi stereogrammi online, creando una community di appassionati e confrontandoti con altri.
  • Stereogrammi come regali: Perché no? Potrai creare stereogrammi personalizzati da regalare ad amici e familiari, per un dono originale simpatico e stimolante.

4. Immaginazione e creatività

Indubbiamente si tratta di immagini in grado di fornire un forte stimolo creativo: ma come fare?

  • Stereogrammi astratti: crea stereogrammi con pattern e colori astratti, lasciando spazio all’interpretazione personale dell’immagine 3D.
  • Stereogrammi narrativi: usa alcuni stereogrammi per raccontare delle storie o per creare delle scene immaginarie, combinando la visione 3D con la tua creatività e fantasia.
  • Stereogrammi musicali: associa gli stereogrammi a dei brani musicali che ti piacciono, creando un’esperienza che coinvolge e stimola sia la vista che l’udito.

Stereogrammi come strumento di gioco

Gli stereogrammi non sono solo immagini 3D, ma un vero e proprio strumento di gioco, apprendimento e creatività. Sfruttando la loro natura interattiva e coinvolgente, possiamo creare esperienze divertenti e stimolanti e giochi per tutte le età.

La chiave per giocare con gli stereogrammi è divertirsi e sperimentare. Non avere paura di provare nuove tecniche per creare i tuoi stereogrammi e poi condividerli con il mondo. La magia della visione 3D è a nostra disposizione, quindi, non resta che esplorarla!

Scegliere la poltrona per lavorare: guida completa comfort e salute di cervicale e schiena

Scegliere la poltrona per lavorare: guida completa comfort e salute di cervicale e schiena
Scegliere la poltrona per lavorare: guida completa comfort e salute di cervicale e schiena

Chi lavora seduto per diverse ore al giorno è importante che abbia una poltrona adatta a supportare la colonna vertebrale per evitare problemi alla cervicale e alla schiena. Motivo per cui è importante scegliere la poltrona giusta per lavorare che sia in grado di garantirci il massimo comfort e benessere durante le lunghe ore di lavoro. In questo articolo, analizzeremo i diversi fattori da tenere in considerazione per una scelta consapevole, con un’attenzione particolare alle esigenze di chi ha problemi alla cervicale o alla schiena.

Come Scegliere la poltrona per lavorare

Lavorare seduti per diverse ore al giorno può mettere a dura prova la nostra postura, causando dolori e fastidi a cervicale e schiena. Per questo andranno considerati vari fattori, tra essi l’ergonomia della seduto, lil tipo di imbottitura, l’altezza e la reclinabilità della seduta. queste attenzioni andrebbero messe in atto sia se si lavoro in ufficio sia se si ha un angolo ufficio in casa.

Ergonomia: la chiave per una postura corretta

L’ergonomia è la scienza che studia la relazione tra l’uomo e l’ambiente di lavoro. Una poltrona ergonomica è progettata per adattarsi alle forme del corpo e supportare la postura corretta, prevenendo dolori e affaticamento. Ecco alcuni aspetti ergonomici da considerare:

  • Regolazione dell’altezza: la seduta deve essere regolabile in altezza per permettere ai piedi di poggiare completamente a terra e alle cosce di essere parallele al suolo.
  • Regolazione dello schienale: lo schienale deve essere regolabile in inclinazione per supportare la curva naturale della schiena e favorire una postura corretta.
  • Supporto lombare: un supporto lombare regolabile aiuta a mantenere la curva naturale della schiena e a ridurre la pressione sulla zona lombare.
  • Braccioli: i braccioli, se presenti, dovrebbero essere regolabili in altezza e profondità per permettere di appoggiare le braccia in modo confortevole e mantenere le spalle rilassate.

Materiali e imbottitura per il massimo comfort

Oltre all’ergonomia, è importante scegliere una poltrona che abbia dei materiali e un’ imbottitura di alta qualità per un comfort duraturo.

  • Materiali: la pelle e la rete sono i materiali più traspiranti e resistenti.
  • Imbottitura: l’imbottitura deve essere sufficientemente densa per supportare il peso del corpo e allo stesso tempo morbida per adattarsi alle forme del corpo.

 Caratteristiche aggiuntive per esigenze specifiche

Oltre ai fattori sopra elencati, alcune poltrone offrono caratteristiche aggiuntive che possono essere utili per chi ha problemi alla cervicale o alla schiena:

  • Poggiatesta: un poggiatesta regolabile aiuta a supportare la testa e il collo, prevenendo la tensione cervicale.
  • Meccanismo basculante: il meccanismo basculante permette di inclinare la seduta e lo schienale all’unisono, favorendo la circolazione sanguigna e riducendo la pressione sulla schiena.
  • Sedile sagomato: un sedile sagomato aiuta a mantenere la postura corretta e a ridurre la pressione sulle cosce.
  • Poltrona massaggiante: alcune poltrone da lavoro sono dotate di seduta massaggiante e riscaldante in grado di sciogliere le tensioni che si creano durante le ore di lavoro.

Oltre al tenere conto delle caratteristiche elencate è bene provare la poltrona prima di procedere all’acquisto.

Provare la poltrona per lavorare prima di acquistarla

È fondamentale provare la poltrona prima di acquistarla per assicurarsi che sia comoda e si adatti alle proprie esigenze. Ecco alcuni consigli per una prova efficace:

  • Indossare le scarpe che si usano abitualmente al lavoro.
  • Provare la poltrona per almeno 15-20 minuti.
  • Regolare la poltrona in base alle proprie esigenze.
  • Alzarsi e sedersi più volte per testare la comodità.

Comodità nel lavoro

Scegliere la poltrona per lavorare giusta è un investimento importante per la salute e il benessere. Considerando i fattori sopra elencati e provando diverse poltrone da lavoro prima di acquistare, è possibile trovare la soluzione ideale per lavorare comodamente e produttivamente per diverse ore al giorno, anche per chi ha problemi alla cervicale o alla schiena. La postura che si tiene per diverse ore al giorno mentre si lavora è molto importante, e la giusta postura è utile per prevenire disturbi muscolari e scheletrici futuri.

Ricorda: la salute è il bene più prezioso! Investire in una poltrona ergonomica di alta qualità significa prendersi cura di sé e del proprio corpo.

Con quali piante iniziare? 10 piante facili per tutti

Con quali piante iniziare? 10 piante facili per tutti
Con quali piante iniziare? 10 piante facili per tutti

Prima casa, primo arredamento, e ovviamente la scelta di nuove piante da coltivare per abbellire gli interni, ma anche terrazzi e balconi in modo semplice e senza troppo impegno. L’esperienza pian piano vi aiuterà a migliorare il vostro pollice verde e potrete puntare verso piante meno facili. Pollice verde o no, ci sono delle piante facili per tutti, che possono essere coltivate senza troppi rischi, ma valutando sempre l’esposizione e la luminosità della vostra casa. Con quali piante iniziare? Scopriamo insieme le 10 più facili con cui iniziare la vostra vita da single, di coppia e di giardinaggio.

Con quali piante iniziare?

Le piante facili da coltivare sono davvero molte, sia in casa che in giardino o terrazzo; da quelle grasse o semi grasse, come la Schlumbergera (foto sotto) o la kalanchoe, che richiedono poche cure ma luminosità, a quelle del sottobosco come felci e Photos e Philodendron, in genere, che richiedono solo poche cure e luce media, ma vivono vene anche in casa poco luminose.

Schlumbergera
Schlumbergera

Con quali piante iniziare? 10 piante facili ambienti bui

Come accennato gli ambienti con scarsa illuminazione non sono adatti a piante che richiedono molta luce. Considerando questo però non vi rammaricate perché vi sono tantissime specie botaniche che vegetano bene anche in ambienti poco luminosi e che sono adatte per iniziare a coltivare in casa o in balcone piante verdi e fiorite anche se si è alla prima esperienza.

In questa guida vi abbiamo indicato alcune piante per ambienti bui che torniamo a riproporvi:

1) Philodendron – fanno capo a questa specie botanica tante piante dalle foglie verdi che possono essere coltivate sia in panieri appesi, o, in alternativa, fatte arrampicare su tutori e bastoni. Alcune specie hanno foglie di media grandezza, altre presentano foglie molto grandi come la Monstera. Possono essere coltivate anche in idrocoltura.

2) Aspidistra – Una specie botanica che si adatta a vivere in ogni situazione e che richiede poche cure per vegetare e crescere. Presenta delle foglie verdi allungate e di media grandezza, con portamento eretto leggermente ricurve sulla sommità. Si trova anche la varietà con foglie screziate che richiede più luce. Tollera bene anche le basse temperature e per questo può essere coltivata all’ombra anche all’aperto o negli androni dei palazzi.

3) Ficus elastica – ha grandi foglie rotondeggianti leggermente ovali e crescita media. Le foglie sono lucide e molto decorative e negli anni la pianta può crescere molto in quanto in natura si tratta di un albero.

4) Photos o Potos- Una pianta facile da coltivare in condizioni di poca luce così come di luce buona. Presenta foglie medio piccole di colore verde ma esistono varietà con fogliame screziato. Coltivabile appesa in panieri, come ricadente o fatta arrampicare su tutori.

5) Monstera – Presenta grandi foglie molto decorative dal colore verde intenso con irregolarità deli bordi che si presentano palmati.

6) Sansevieria – una pianta che purifica l’aria che consigliamo tra le 10 piante antiinquinamento di cui vi abbiamo parlato. Troviamo varie specie dal portamento eretto con foglie allungate ma anche in versione grassa o semi grassa che richiede pochissime cure e poca acqua.

7) Felci – le felci sono piante adatte a chi non ha il pollice verde o è alle prime esperienze di coltivazione. Si adatta ad ambienti poco luminosi o scarsamente illuminati così come alla coltivazione in ombra anche all’aperto. Nelle zone a clima mite tollera bene anche il freddo.

8) Piante per chi non ha il pollice verde. In questa guida troverete 7 piante adatte ad ambienti ostici e a chi non ha il pollice verde. Tra esse: Schlumbergera.

9) Beaucarnea o mangiafumo – davvero molto bella presenta una rosa di foglie sottili ricadenti a ciuffo che spuntano da un tronco largo a forma id cocco.

10) Spatiphillo – Portamento con fogliame eretto e fiori bianchi simili a delle calle. Resistente a malattie necessita di irrigazioni frequenti ma non troppo. Vegeta con facilità

Con quali piante iniziare? 10 piante facili ambienti luminosi

In ambienti luminosi potrete sbizzarrirvi come vi pare, fermo restando che alcune specie sono più facili da coltivare e crescono bene anche se sbagliate qualche piccola cosa. Tra esse si adattano perfettamente anche alcune citate tra le piante per ambienti poco luminosi.

  • Kentia (Chenzia) – Una pianta con portamento simile alla palme, spesso confusa con esse che presenta grandi foglie tentate.
  • Dracena, un po’ meno quella marginata, screziata di chiaro. Per chi è alle prime armi consigliamo il classico “tronchetto della felicità” che vegeta bene anche con poca acqua e poche cure.
  • Ficus – Tutti i tipi di Ficus sono perfetti per luce media o buona luce tra essi :1) Elastica, 2) Pandurata o Lyrata, 3) Benjamina (che teme le correnti d’aria ma ma posizioni luminose) infine la quarta pianta 4) Ficus Repens presenta piccole foglioline ed ha portamento sia ricadente che rampicante perfetto in casa così come all’esterno.
  • Palme – Molte specie di palme da quella con cocco alla base ad altre, come la Kentia sopra, sono versatili e facili da coltivare. Amano la luce e possono essere poste vicino alle finestre schermandole con delle tendine per evitare bruciature solari, specie in estate.
  • La Sansevieria – Perfetta ovunque, purifica l’aria e cresce con facilità L’unica cosa che teme sono gli eccessi d’acqua ed i ristagni.
  • Lo Spatifillo – Pianta dal fogliame leggero, presenta foglie grandi delicate e fiorisce con fiori bianchi simili alle calle. Molto decorativa e facile da coltivare.
  • Alcune piante grasse si adattano benissimo in casa in condizioni di buona luminosità Vi consigliamo quelle senza spine con foglie carnose come la Crassulacea.
  • Orchidee facili – Potrete provare alcune specie di orchidee, tra esse una delle più facili da coltivare per chi non ha esperienza è l’orchidea Phalaenopsis, Ma qui trovate 5 specie di orchidee facili da coltivare.
  • Aglaonema – si adatta ad ambienti con poca luce così come a quelli con buona luce. Presenta un fogliame molto belle ed esiste in diverse varietà e colori; (foto sottostante).

Con quali piante iniziare? 10 piante facili terrazzo e balcone

Su terrazzi e balconi se siete alla prima esperienza vi consigliamo di coltivare le piante da fiore stagionali che hanno un costo contenuto. Tra le piante da esterno decisamente poco delicate si collocano le piante grasse, ma anche le margherite, il falso gelsomino, etc.

  1. Piante grasse – Tra le specie botaniche grasse decorative troviamo molte specie alcune, ve le consigliamo in questo articolo: Piante grasse pendenti.
  2. Tracheospermum – Meglio noto come falso gelsomino, si adatta ad esposizioni sia soleggiate che ombrose regalando delle belle fioriture in primavera / estate.
  3. Margherite – Le specie di margherita sono molte, alcune dai fiori gialli Euryops, altre dai fiori bianchi Margherita o crisantemo. Crescono sviluppandosi a cespuglio e fioriscono per molti mesi all’anno dalla primavera all’autunno. Hanno vita lunga e resistono bene a temperature medio basse invernali. La margherita bianca presenta numerose varietà e specie, troviamo la C. f. Etoile d’Or di color giallo limone molto luminoso con fiori leggermente setosi, la C. f. Mary Wootten con petali di color rosa.
  4. Senecio angolatus fiorito – presenta foglie rotonde piccole semi-grasse. Richiede poca acqua e regala piccoli fiorellini gialli. Cresce davvero ovunque e vive bene con qualsiasi terra e poca acqua.
  5. Schlumbergera – specie chiamata anche lingua di suocera. La Schlumbergera ha un bel portamento e fioriture spettacolari pur essendo una pianta grassa.
  6. Gerani – esistono in diverse varietà ma sono tutte molto belle sia quelle con portamento eretto che quelle ricadenti. Tre specie di geranio a confronto da considerare.
  7. Olivo – Se volte inserire anche qualche alberello da frutto vi consigliamo un olivo bonsai o pianta normale. sopporta bene il sole ma andrebbe posto in ombra se si tratta di un bonsai in quanto il pane di terre asciuga in fretta, specie in estate.
  8. Limone – Su terrazzi e balconi un piccolo alberello di agrumi, magari un limone o un mandarino cinese “Kumquat” è perfetto per avere un po’ di sempreverde e di colori dei frutti. Richiede poche cure se non quella di concimare periodicamente e aggiungere del ferro all’acqua s e le foglie ingialliscono per clorosi. In inverno coprire con un telo se c’è rischio di gelate.
  9. Buganvillea Glabra – cresce bene in giardino sui terrazzi e sui balconi. Se si ha poca esperienza meglio optare per le qualità dai fiori più piccoli e viola che non sono innestate e risultano più rustiche e resistenti.
  10. Fiori primaverili facili: ci sono molte specie da fiore che in primavera è bello avere nei giardini, sui terrazzi e sui balconi in questa guida: ” 5 fiori primaverili facili” ve ne consigliamo alcune tipologie come “la viola del pensiero” in foto o la Kalanchoe.

Se poi il vostro problema è anche la siccità vi consigliamo di vedere quali sono le piante che resistono alla siccità, ed adottarne alcune. Le piante che resistono bene a siccità e sole, sono robuste e facili da coltivare, anche per chi è alle prime armi.

Abbiamo visto nel dettaglio con quali piante iniziare, e quali sono le 10 piante facili per tutti da coltivare in ambienti bui, altre 10 piante per ambienti luminosi e tante altre per giardino o terrazzo, ora non vi rimane che scegliere quelle che preferite e che vi sentite di coltivare.

Labirinto della Massone tra natura e cultura

Il labirinto della Masone
Il labirinto della Masone

In Italia di posti particolari da visitare ce ne sono diversi. Tra essi il Labirinto della Massone nella sua totale vastità. Il labirinto si trova in provincia di Parma quindi verso il nord d’Italia, località Fontanellato. Ve ne abbiamo parlato citandolo in questo articolo insieme ad altri luoghi stani o particolari della nostra penisola. La peculiarità del Labirinto, che sorge in un’area di ben 7 ettari, è proprio la sua estensione: La Massone è il più grande labirinto del mondo di bambù con oltre 300 piante di ben 20 specie diverse. Scopriamo di più su questa bellezza tutta italiana, su come arrivare e cosa vedere al suo interno, tra natura e cultura.

Labirinto della Massone: parco, museo, ristorante e giardini

Il labirinto rappresenta sicuramente il cuore pulsante del Parco, in grado di offrire un’esperienza unica e suggestiva ed immersiva nella natura. Percorrere i sentieri, ammirare le specie botaniche, e camminare nel labirinto stesso, aiuta a fantasticare. All’interno del parco vi sono una biblioteca, un museo, una collezione d’arte, un giardino all’italiana, un ristorante e, ovviamente, il suggestivo Labirinto della Massone. Ma scopriamo tutto nel dettaglio.

Il labirinto e la storia

Il labirinto ed il parco sono un luogo multiforme un vero laboratorio editoriale e museo che ospita opere d’arte che vanno dal rinascimento al Novecento. Era il 1977 quando Franco Maria Ricci racconto al suo collaboratore Jorge Luis Borgese (scrittore argentino ed amico) di come avrebbe creato e realizzato il dedalo più grande presente al mondo. Passò qualche anno e, l’opera, un mix tra natura e cultura, iniziò a prendere forma.

Inaugurato nel 2015 il labirinto della Massone è stato edificato tra il 2005 ed il 2015 ed è sicuramente l’attrazione principale. Molto diverso da quello di Arianna anch’esso in provincia di Parma e, altrettanto noto, ma non per questo meno suggestivo.

Le specie botaniche circa 20 sono numerose (300 piante) alte da 30 centimetri fino a 15 metri ed oltre, e i percorsi delineati dalle specie di bambù offrono un’esperienza suggestiva ed immersiva. Rappresenta il luogo ideale per una gita fuori porta con amici e familiari, in grado di intrattenere adulti e bambini.

Eventi

Il Labirinto della Massone ospita, durante l’anno e nel periodo di apertura che va da marzo a novembre, mostre d’arte, eventi e concerti di vario genere, ma anche spettacoli teatrali e conferenze.

La collezione d’arte

All’interno, si potrà visitare la collezione d’arte molto ricca, di opere tra dipinti, incisioni artistiche e sculture, risalente al XVI secolo fino al XX secolo. La collezione contiene opere di artisti sia italiani che stranieri; tra essi ricordiamo il Correggio, il Parmigianino (Girolamo Francesco Maria Mazzola), Tiepolo, Goya e Pablo Picasso.

La biblioteca

Anche la biblioteca è in grado di supportare la curiosità culturale dei visitatori, grazie ad una collezione di libri dedicati all’arte, e alla storia del libro in se. Un luogo di cultura e di studio che custodisce al suo interno circa 50mila opere.

Il museo

Il museo è prettamente dedicato all’opera madre, ossia alla struttura del labirinto. Racconta la sua nascita e la sua evoluzione nel tempo attraverso fotografia, plastici, modelli e filmati.

Il ristorante

Per riposarsi e fare una pausa relax e rifocillarsi all’interno del Parco del Labirinto della Massone è presente una struttura di ristoro che propone piatti tipici locali in linea con le specialità locali parmigiane preparati con prodotti locali genuini e freschi.

Il giardino

Il giardino è un tipico giardino all’italiana molto curato in cui sono presenti numerose fontane, vialetti, statue e siepi caratteristiche nostrane.

Labirinto della Massone come arrivare e orari

Il labirinto si trova a Fontanellato in provincia di Parma. Lo si può raggiungere in auto, in treno da Parma o in autobus, ed è aperto da marzo a Novembre. Per gli orari si potrà visitare il sito dedicato e visionare la galleria fotografica. I prezzi ordinari si attestano introno ai 20 euro ma sono presenti riduzioni per gruppi, famiglie e fasce di età.

In auto si consiglia l’Autostrada A1 con uscita verso Parma centro, per poi seguire le indicazioni per Fontanellato. In alternativa percorrere la Strada Provinciale 35 da parma in direzione Fontanellato.

Mentre, se si arriva in treno attraverso la Stazione ferroviaria di Parma poi si prenderà l’autobus per Fontanellato linea 12.

Il labirinto e tutta la struttura rappresentano un luogo divertente e suggestivo, immerso tra cultura e natura che offre svago a persone di tutte le età per una simpatica gita fuori porta.

Ti potrebbe interessare: Cosa fare e vedere a Parma.

Tatuaggi simbolici 5 tipologie di stili dal significato profondo

Tatuaggi simbolici 5 tipologie di stili dal significato profondo
Tatuaggi simbolici 5 tipologie di stili dal significato profondo

I tatuaggi vengono realizzati nei diversi popoli sin dall’antichità. Alcuni tatuaggi hanno un significato simbolico molto profondo come ad esempio quelli tribali, altri ancora traggono suggerimento dalla natura e dal mondo sia vegetale che animali come nel caso dei fiori (rosa, peonia, fiore di loto, etc.) o degli animali piccoli o grandi siano essi lupi, farfalle, rondini e quant’altro. A livello simbolico vi sono alcune tipologie di tatuaggi che hanno una forte valenza e che vengono adottati proprio in virtù di questo oltre che del fattore puramente estetico. Vediamo i tatuaggi simbolici 5 tipologie di stili dal grande significato.

Tatuaggi simbolici 5 tipologie di stili: uso e significato

Sebbene i tatuaggi abbiano un impatto estetico notevole, non si tratta solo di rappresentazioni puramente estetiche. Spesso, infatti, dietro ad un tatuaggio c’è insito un significato profondo e personale. Abbiamo visto i piccoli tattoo significativi, disegni di dimensioni contenute che esprimono, alla radice, un concetto di base ben preciso.

Proprio per questo i tatuaggi che si scelgono risentono, molto spesso, di un insieme di fattori personali che orientano verso uno piuttosto che vero un altro. Ad esempio, i tatuaggi di coppia o i tattoo di famiglia tendono a sancire e rafforzare un legame molto forte; quelli tribali invece, esplorano i legami all’interno di un contesto sociale, o di appartenenza, come accadeva (e accade) nelle tribù. In questa guida sui tatuaggi simbolici esploreremo 5 tipologie di stili dal significato profondo.

Tatuaggi tribali

Originari di alcune culture e, nello specifico di alcuni popoli più che di altri, i tatuaggi tribali sanciscono l’appartenenza al gruppo e ne determinano anche un rango ben preciso. un po’ come accadeva un tempo per l’abbigliamento. Le radici dei tatuaggi tribali affondano nelle culture indigene di tutto il mondo.

Questi disegni geometrici e intricati rappresentano spesso l’appartenenza a una specifica tribù o clan, oltre a simboleggiare valori e credenze culturali. Tra di essi troviamo anche i tatuaggi Maori, molto amati dal pubblico maschile e spesso adottati sia per estetica che per il significato che esprimono. Sicuramente tra le scelte di stile dei tatuaggi, quello tribali ed i Maori riscuotono un certo interesse.

Tatuaggi animali

Come anticipato, il regno vegetale e quello animale offrono grandi ispirazione in termini di tatuaggi. Il quadrifoglio rientra tra i tatuaggi portafortuna, il lupo e la tigre simboleggiano la forza, e così via.

Gli animali sono un soggetto iconico per i tatuaggi, questo perché l’animale viene scelto per estetica ma anche e soprattutto per il fatto che dietro il disegno di ogni animale c’è un significato simbolico ben preciso.

Se leoni e tigri rappresentano forza e coraggio, animali tatuati come i gufi e serpenti indicano saggezza e mistero, altri animali come la libellula, le farfalle o i colibrì vengono associati a libertà e trasformazione. Animali empirici come la fenice, invece ad una rinascita.

Simboli universali

Nel mondo dei tatuaggi troviamo un’infinità di simboli universali, tra essi ad esempio le forme geometriche e minimali come l’infinito, che rappresenta l’eternità; l’albero della vita che rappresenta la crescita e la rinascita; o il cuore (amore) e il nodo che indica legame.

I simboli universali tra cui scegliere un tatuaggio sono davvero numerosi. Anche i mandala hanno un significato profondo, rappresentano uno scudo contro il male ed aiutano ad affrontare i dolori esistenziali. Nella foto sottostante alcuni tatuaggi simbolici universali.

Piccoli tatuaggi significativi foto
Piccoli tatuaggi significativi foto

Tatuaggi religiosi

Tra i simboli adottati per i tatuaggi troviamo anche quelli di natura religiosa. I tattoo religiosi più comuni sono la croce, la stella di David nonché l’Om o la Manina di Fatima. Si tratta di tattoo che esprimono devozione del portatore e grande fede rivolta verso una spiritualità orientata nei confronti di una religione specifica.

Tatuaggi commemorativi

Talvolta il tatuaggio commemorativo prende origine da un fatto doloroso, altre volte da eventi piacevoli come la nascita di un figlio. Per questo motivo il simbolo scelto per un tatuaggio commemorativo potrà essere generico ma legato ad una concetto che interessa chi lo sceglie.

Questa soggettività deriva dal fatto che sostanzialmente i tatuaggi commemorativi sono un modo per ricordare una persona cara o un evento importante della propria vita. Possono includere date, nomi e scritte (tatuaggi lettering), immagini o simboli che hanno un significato speciale per il portatore.

Sostanzialmente, abbiamo visto 5 tipologie di tatuaggi simbolici dal significato intrinseco, talvolta anche molto belli, altre volte puramente significativi. I tatuaggi simbolici sono un modo per esprimere la propria individualità, valori e credenze. Con una grande varietà di disegni e significati tra cui scegliere, c’è di sicuro anche un tatuaggio perfetto per ognuno.

Taglio capelli uomo 2024 Quelli di Moda, Versatilità e scelta in base al Viso

Taglio capelli uomo 2024 Quelli di Moda, Versatilità e scelta in base al Viso
Taglio capelli uomo 2024 Quelli di Moda, Versatilità e scelta in base al Viso

Il taglio capelli uomo 2024 pone attenzione sempre maggiore rispetto ai look maschili e ai relativi outfit e alla fisionomia. Questo accade perché l’uomo negli ultimi decenni è diventato più attento alla propria cura ed estetica, sia nel modo di abbigliarsi che nella ricerca di tagli capelli adeguati che siano adatti al proprio viso e alla personalità. Ma andiamo a scoprire in questa guida di tendenze moda maschili, quali sono i tagli di capelli maschili del 2024, e tra essi scopriamo i più gettonati insieme a quelli più versatili da portare.

Taglio capelli uomo 2024 quali di Moda?

Certo che la scelta del taglio capelli per uomo era decisamente più facile un tempo, in quanto le mode imponevano pochi tipi di capelli e tagli. Oggi come oggi invece, un po’ come accade per le donne, i colori, i tagli moda, ma anche la messa in piega, sono diventati numerosi e talvolta estrosi.

Oggi, personalizzare i proprio look con un taglio capelli esclusivo o quasi, è diventato possibile in quanto si ha piena libertà di scelta tra tagli capelli classici maschili e quelli più estrosi ed innovativi.

I tagli capelli maschili più ricercati di moda

L’anno 2024 porta con se nuove tendenze per i tagli capelli uomo; alcuni tra essi sono sicuramente quelli più ricercati e gettonati anche se le variazioni sul tema possibili sono sempre molte.

1 – Buz Cut: sicuramente tra i tanti tagli maschili il buz cut si afferma come un classico intramontabile, sempre perfetto per tutti gli uomini cha amano avere un look perfetto semplice, e al tempo stesso, molto pratico.

2 – French Crop: si tratta di un taglio giovanile, corto caratterizzato da frangetta, anch’essa corta e sfilzata, ideale per uomini cha amano avere un look casual e trendy.

3 – Undercut: un taglio che coniuga in se diverse lunghezze, caratterizzato da capelli corti ai lati e più lunghi sulla parte superiore del capo. Sicuramente un taglio capelli versatile che si adatta a varie forme di viso. Un’ alternativa allo chignon uomo che da anni imperversa nell’acconciature maschili. Scelto anche dalle donne.

4 – Top Knot: se ai capelli lunghi e ti piace portarli raccolti il Top knot è perfetto per il tuo look quotidiano. Molto adatto a chi ama distinguersi e non si spaventa di osare. Adottato anche dalle donne.

5 – Mullet: ve lo ricordate? si tratta di un taglio capelli di moda nello stille anni 80, iconico che torna di moda, ma in un aversione decisamente più moderna e sbarazzina, molto piacevole.

Tagli capelli maschili più ricercati: 1) Buz Cut - 2) French Crop - 3) Undercut - 4)  Top Knot - 5) Mullet
Tagli capelli maschili più ricercati: 1) Buz Cut – 2) French Crop – 3) Undercut – 4) Top Knot – 5) Mullet

Taglio capelli uomo: i più versatili del 2024

Abbiamo visto quali sono i tagli per capelli maschili più gettonati e di tendenza, ora scopriamo quali si rivelano come i più versatili. Si tratta di scelte di stile evergreen che si adatta ai diversi stili personali così come alle varie occasioni.

  1. Short & Spiky – Come dice anche la parola “Short” si tratta di un taglio corto e sbarazzino molto facile da gestire che si rivela perfetto per chi ha i capelli lisci.
  2. Medium Length – Un taglio uomo di media lunghezza che consente diversi tipi di styling e si rivela perfetto per gli uomini che amano sperimentare con i propri capelli.
  3. Side Part – Indossi un look elegante e sofisticato? Il taglio Side Part è perfetto da abbinare a chi ama vestire con classe ed eleganza e per i dress code impegnativi.

Tagli capelli uomo più versatili: 1) Short & Spiky 2) Medium Length 3) Side Part
Tagli capelli uomo più versatili: 1) Short & Spiky 2) Medium Length 3) Side Part

Come scegliere il taglio capelli in base alla costituzione e forma del viso

La scelta del taglio capelli uomo dovrebbe considerare la fisionomia e la forma del viso nonché il tempo che si ha da dedicare ai propri capelli. Infatti, come visto, alcuni tagli richiedono maggior cura, altri meno e si rivelano semplici da acconciare.

Quindi, prima di scegliere che tipo di capelli e taglio uomo adottare, è bene considerare la propria propensione alla cura degli stessi, le tendenze moda e la forma del viso, ma in questo potrà consigliarvi anche il vostro hair stylist.

Comunque sia vogliamo darvi alcuni consigli basici su quale taglio capelli scegliere in base alla forma del viso:

Viso ovale: è quello che permette maggior margine di scelta in quanto il viso di forma ovale può optare un po’ per tutto ed è adatto a qualsiasi tipo di taglio. Solo nel caso in cui abbiate delle orecchie molto grandi o a sventola da mascherare, meglio optare verso tagli maschili medio lunghi.

Viso Tondo: se si tratta di un viso abbastanza regolare diciamo che potrebbe optare, come l’ovale, per molti tagli senza difficoltà. Nel caso il viso sia molto tondo prediligete i tagli che allungano il viso ossia quelli con ciuffo o più lunghi sopra. Anche i capelli di media lunghezza o lunghi sono indicati.

Viso quadrato: è consigliabile se si ha il viso di forma quadrata con mascella prominente adottare dei tagli capelli uomo scalati o con frangia in modo da smussare un poco gli angoli.

Viso triangolare: nel caso di viso allungato triangolare è bene optare per tagli che riempiano un poco il viso donando volume alla parte superiore dello stesso. Indicati i tagli con ciuffo.

Uomo forma del viso
Uomo forma del viso

Scelte di stile per i capelli 2024

Abbiamo visto idee e consigli per i tagli capelli uomo di moda, alcune delle quali simili agli anni precedenti. Inoltre, va detto che per un look curato, è bene prendersi cura dei propri capelli con prodotti adatti alla tipologia di chioma e di capello.

Considerando tutto, scegliere il taglio di capelli maschile adatto alla propria fisionomia e che sia moderno e di moda non è poi così difficile e si potrà trovare facilmente un look perfetto per distinguersi e sentirsi sicuri di se.

Piante con foglie gialle: perché?

Piante con foglie gialle: perché?
Piante con foglie gialle: perché?

Può capitare che le foglie delle piante ingialliscono. Sebbene in genere alcune foglie gialle che seccano non sono sintomo di malattia della pianta, quando le foglie ingiallite sono molte, si deve considerare che potrebbe trattarsi di cattiva salute della pianta. Le cause delle foglie gialle nelle piante sono molteplici, e variano un poco in base alla specie. Vediamo cosa fare quando le piante con foglie gialle sono realmente sintomo di malattia ed errori di coltivazione e perché.

Piante con foglie gialle cosa fare

Abbiamo visto in altri articoli che una delle cause dell’ingiallimento delle foglie delle piante è la comune carenza di ferro anche chiamata clorosi ferrica delle piante. Il ferro infatti aiuta la pianta ad avere le foglie verdi.

Ma oltre a questo anche la scarsa quantità di luce solare può provocare l’ingiallimento delle foglie di una pianta, così come la loro caduta. Sicuramente scarsità di luce o mancanza e carenza di ferro sono tra le cause principali ma ve ne sono anche altre.

Alcune specie, come gli agrumi possono soffrire di clorosi ferrica con più facilità di altre.

Foglie gialle nelle piante: altre cause

Non prendiamo in esame le malattie da parassiti, le muffe, cocciniglie ed altro, in quanto in genere questa cause determinano anche altri sintomi nella pianta, come il seccume delle foglie in caso di siccità, o le macchie sulle foglie in caso di muffe afidi pidocchi e parassiti in genere.

Eccesso di acqua e foglie gialle

Siete tra quelli che pensano che le piante abbiano bisogno di tanta acqua tutti i giorni? Nulla di più sbagliato! L’eccesso di acqua va annoverato come una delle cause principali delle foglie che ingialliscono, foglie che poi, pian piano cadono, lasciando gli steli delle piante spogli. Anche piante resistenti come i gerani possono avere foglie gialle che cadono. (Foglie gialle nei gerani).

Errori di coltivazione

Talvolta le piante presentano foglie gialle per via di errori di coltivazione più o meno gravi. Ricordiamo che il rinvaso serve per apportare nutrienti e della nuova terra alla pianta, ed è utile per dare alle radici maggior spazio.

I rinvasi si effettuano in base alla specie, ogni anno, ad anni alterni, o più raramente. Quindi, se la pianta vi sembra sofferente e non la rinvasate da tempo, per prima cosa provate a cambiare terra e vaso aumentandone le dimensioni.

Irrigate regolarmente le piante lasciando che il pane di terra asciughi tra una irrigazione e l’altra. Le irrigazioni dovranno essere più scarse in inverno e più abbondanti d’estate con le temperature che salgono.

Gli eccessi di acqua, oltre a dilavare i nutrienti, possono causare marciume radicare e provocare l’ingiallimento delle foglie e la loro caduta. Mentre, nelle piante grasse ricadenti e non, l’eccesso di acqua provoca marciume e con facilità, la morte.

La luce è un altro fattore importante per ogni pianta. In base alla specie sono necessarie esposizioni luminose, od ombrose, ore di luce diretta o meno.

Se non siete esperti e portate in casa o sul balcone una nuova pianta, è utile che leggiate quali sono le norme di coltivazione di quella specie, di quante ore di luce e di sole necessita, quanto irrigare e come, infine considerare anche quando e come concimarla.

Considerazioni e consigli utili

In linea di massima, la maggior parte di piante da fiore ama anche un po’ di sole diretto, perfetto quello del mattino o del tardo pomeriggio.

Le piante verdi del da sottobosco come philodendri, felci e simili amano l’ombra, mentre le piante grasse e le succulente vogliono il sole. Ma per essere certi di non sbagliare, leggete sempre le guide con le norme di coltivazione per ogni pianta.

Infine, quando teniamo le piante in appartamento nella stagione invernale, e utilizziamo i caloriferi o stufe, ricordiamoci di umidificare gli ambienti in modo da non avere dell’aria troppo asciutta che potrebbe causare sofferenza nelle piante, ingiallimento, seccume e caduta delle foglie.

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