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martedì, Luglio 22, 2025
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BONELLI’S: nuovo ristorante a Roma per gli amanti della buona cucina

BONELLI'S: nuovo ristorante a Roma per gli amanti della buona cucina
BONELLI'S: nuovo ristorante a Roma per gli amanti della buona cucina

A Roma, in zona Portuense, si trova un locale moderno di nuova apertura il Bonelli’s. Tre amici di lunga data, Fabrizia Rezzonico, Stefano Mirra e Daniele Maragnani, hanno dato vita al ristorante: BONELLI’S. Il locale si trova all’interno di un ex vivaio urbano. BONELLI’S è un luogo accogliente e informale, offre spazio coworking ed ottima cucina, dove poter gustare una piatti della cucina mediterranea ed una selezione di vini di nicchia. Il menù è firmato dallo chef Daniele Maragnani, che propone piatti gustosi e originali, con un tocco di internazionalità.

BONELLI’S: nuovo ristorante a Roma a Villa Bonelli

Il ristornate nasce da un rapporto di amicizia e di imprenditoria che vede come protagonisti tre compagni di scuola, amanti del bello e della buona tavola dal 1981. Il loro BONELLI’S è un progetto senza eguali, con chiaro riferimento al quartiere. Uno chalet urbano che abita in una parentesi verde tra i palazzi di Via Pasquale Baffi alle spalle della Portuense. Uno spazio metropolitano non convenzionale, pensato e voluto per diventare il punto riferimento dello “star bene” capitolino.

Il quartiere di Villa Bonelli e la storica Villa

A Roma, l’estesa area verde che sorge a ridosso della collina che separa via Portuense da via della Magliana, prende il nome di “Villa Bonelli”. Tale nome lo deve proprio al panoramico Parco omonimo collocato sulla sommità del quartiere.

Al suo interno sorge una bella Villa ottocentesca legata alla memoria dell’Ingegnere agronomo Michelangelo Bonelli il quale attraverso una prodigiosa opera di bonifica, lo trasformò in un pendio collinare con ortaggi, vigneto e frutteto.

Successivamente il Parco fu abbellito con scalinate, fontane e terrazze prospettiche, querce, pini, cipressi e rari esemplari arborei facendone una residenza che dall’alto domina un panorama affascinante sulla valle del Tevere.

Ristornate Bonelli’s un luogo per tutti

Sicuramente si tratta di un luogo accogliente e informale, dove poter gustare una cucina mediterranea insieme ad una assortita selezione di vini di nicchia. Il menù, che come visto è firmato dallo chef Daniele Maragnani, propone piatti gustosi e originali, con un tocco di internazionalità. Il locale offre anche una ricca selezione di cocktail d’autore, realizzati dal barman Ivano Gambacorta.

BONELLI’S è un luogo aperto a tutti, senza distinzioni di età, provenienza o status sociale; un luogo dove potersi rilassare e gustare una buona cucina in compagnia di amici o familiari.

Bonelli’s: un chalet urbano dal cuore romano

BONELLI’S si propone come un nuovo punto di riferimento per il quartiere Portuense. Il locale è già diventato un luogo di ritrovo per gli abitanti della zona, che apprezzano l’atmosfera informale e l’ottima cucina.

Nato dal recupero di un antico vivaio urbano. Il locale si presenta come uno chalet urbano in stile industrial chic, con un cuore romano e uno sguardo cosmopolita.

Il suo staff, coordinato dal Direttore di Sala Dario Fiorentini, accoglie gli ospiti. Il locale può ospitare fino a 50 persone, che raddoppiano durante la bella stagione grazie al bellissimo dehors arredato.

Piace molto anche la sala-salotto dove, tra vecchie lampade, grandi specchi, cornici e antiche foto di famiglia, l’atmosfera informale e densa di energia si mescola alle proposte di una cucina generosa e casual dining.

Bonelli’s coworking: spazio aperto alla creatività

Ma il Bonelli’s non è solo un ristorante, ma anche uno spazio coworking, un orto urbano e un luogo ideale per eventi privati. Lo spazio coworking è pensato per chi cerca un luogo confortevole e stimolante dove lavorare o studiare da remoto. L’accesso è gratuito e offre Wi-Fi fibra, prese per computer e due banconi sociali, uno interno e uno esterno, dove rilassarsi e fare networking.

A completare quest’area troviamo una Zona Lounge nel dehors arredata con dei divanetti posti su un prato all’inglese, utilizzato per eventi en plein air e occasioni speciali. Presente anche un Orto sperimentale per la coltivazione di fiori eduli ed erbe aromatiche.

Menù e vini

La cucina è un mix di sapori tradizionali e internazionali, con un focus sui prodotti freschi e di stagione. Il menu propone piatti classici rivisitati in chiave moderna, come i tortellini alla panna e tartufo, il risotto alla pescatora e la tagliata di manzo con rucola e scaglie di grana.

Per accompagnare i piatti, il ristornate offre una carta dei vini ricca e variegata, con etichette provenienti da tutto il mondo. Da non perdere i drinks d’autore, creati dai barman del locale.

Ristorante chic e informale con una cucina creativa e mediterranea

Bonelli’s è un ristorante di Roma che si distingue per il suo stile industrial chic e l’atmosfera informale. La cucina è affidata allo Chef Daniele Maragnani, che propone una cucina italiana rivisitata in chiave moderna, con un focus sui sapori mediterranei e l’utilizzo di prodotti freschi e di stagione.

Il menu è composto da piatti classici, come la carbonara e l’amatriciana, rivisitati con un tocco creativo. Tra le specialità del ristorante troviamo:

  • Polpette di bollito con panatura ai cereali, purè di patate di Leonessa agli agrumi e verdure
  • Tartare di pescato del giorno, mango e maionese al wasabi
  • Gamberi in tempura, gazpacho di datterini e guacamole piccante
  • Ajo, ojo, peperoncino e carpaccio di gambero rosso al lime con Spaghetti del Pastificio Mancini
  • Amatriciana con Mezze maniche fresche, datterino infornato e guanciale croccante
  • Carciofo un pò romano, un pò giudio
  • Maialino porchettato e marinato alla Birra con purè di carote affumicate e cavolo cappuccio marinato
  • Tagliata di diaframma, millefoglie di patate e broccoletti

Invece, per i vegetariani, il ristorante offre piatti come:

  • Gnocchi di rapa rossa, spuma di patate, ricotta affumicata e tè nero
  • Tagliata di cavolfiore, spinaci saltati con uvetta e pinoli

Bonelli’s è il luogo ideale per una cena romantica, un’uscita con gli amici o un pranzo di lavoro. Il ristorante offre un’esperienza culinaria unica, con un menu creativo e una cucina di alta qualità.

Informazioni

Via Pasquale Baffi, 1 – 00149 RomaTel. +39 3937078071

Giorni e Orari d’Apertura: Chiuso il lunedì

Da Martedì a Venerdì / dalle 18:00 alle 00:00

Sabato dalle 12:30 alle 00:00Domenica dalle 12:30 alle 16:30

Prato in inverno cure e coltivazione

Prato in inverno cure e coltivazione
Prato in inverno cure e coltivazione

Il prato bello e rigoglioso è il biglietto da visita del giardino, ma come curare e coltivare il prato in inverno? Tra i provvedimenti da prendere ci sono sicuramente quelli di proteggerlo da eventuali gelate, pacciamando, interrompere le concimazioni, lasciarlo abbastanza alto come taglio, ed infine, assicurarsi che le piogge siano sufficienti ad irrigarlo quanto basta, in caso contrario, provvedere. Vediamo nel dettaglio in questa guida definitiva sul prato cosa fare in inverno, le cure e il tipo di coltivazione da rispettare per prepararlo alla successiva stagione primaverile.

Il Prato in inverno cure

In diverse guide abbiamo parlato del prato, trattando la semina del prato, la rizollatura sabbiatura ed areazione, così come le irrigazioni e persino il taglio del prato. In una guida specifica abbiamo riassunto tutte le operazioni dalla A alla Z da svolgere per avere un prato rigoglioso, in senso generale.

Ma in inverno, la coltivazione del parto deve tener conto di alcuni fattori e, tra essi, le quantità di piogge abbondanti o scarse, e le temperature che possono scendere sotto lo zero mettendo a rischio l’apparato radicale dell’erba. Vediamo dunque alcuni consigli specifici e fattibili per prendersi cura del prato in modo da mantenerlo sano e rigoglioso anche nei mesi invernali fino alla primavera.

Prato in inverno e il taglio

Il taglio del prato in inverno è uno degli aspetti più importanti della cura e della sua coltivazione. In inverno, è consigliabile tagliare l’erba a un’altezza di circa 7-8 cm. Questo aiuterà a proteggere l’erba dal freddo e dalle gelate. È importante utilizzare una lama affilata per evitare di strappare l’erba.

Irrigazioni del prato in inverno

In inverno, le precipitazioni sono generalmente sufficienti per irrigare il prato. Tuttavia, se la stagione è particolarmente siccitosa, (e ciò può accadere specie in alcune regioni), può essere necessario irrigare occasionalmente.

È importante irrigare in profondità, in modo che l’acqua raggiunga le radici dell’erba. Evitare di irrigare se si scende sotto lo 0 per non compromettere l’apparato radicale che gelerebbe.

Scarificatura primaverile del prato

La scarificatura è un’operazione che viene effettuata in stagioni diverse da quella invernale. Essa consiste nel rimuovere muschi, feltro e altri detriti dal prato. È importante scarificare il prato almeno una volta all’anno, preferibilmente in primavera o in autunno.

La scarificatura aiuterà a migliorare la circolazione dell’aria e dell’acqua nel terreno, favorendo la crescita dell’erba. Se in autunno non si è provveduto è consigliabile rimandare l’operazione alla primavera.

Concimazioni del prato in inverno

Generalmente il terreno andrebbe preparato a dovere in primavera e in autunno arricchendo il terreno dove cresce il prato con opportune concimazioni che riescano a bilanciarne i nutrienti.

In inverno si tende a sospendere le concimazioni ma, se necessario, andranno fornite all’erba le sostanze nutritive di cui ha bisogno per crescere sana e forte. In inverno, se necessario, è consigliabile utilizzare un concime ricco di fosforo e potassio, che aiutano l’erba a resistere al freddo


Quando riprendere a concimare

In genere, è consigliabile riprendere a concimare il prato in primavera, quando la temperatura inizia a salire e l’erba riprende a crescere. La prima concimazione dovrebbe essere effettuata in aprile, con un concime ricco di azoto, che aiuta l’erba a crescere. La seconda concimazione dovrebbe essere effettuata in giugno o luglio, con un concime ricco di fosforo e potassio, che aiutano l’erba a resistere al caldo e alla siccità.

Eliminare le erbacce

Uno dei nemici numero uno del prato in ogni stagione sono le erbe infestanti comuni. Per questo motivo per avere un bel prato rigoglioso e fitto in primavera le erbacce andranno rimosse estirpandole manualmente, usando un rastrello, o con un diserbante selettivo di cui vi abbiamo già parlato in un’altra guida sul prato. In questo modo si preparerà il prato alla semina e al rinfoltimento successivo.

Quando seminare e rinfoltire il prato?

Il periodo migliore per seminare o rinfoltire il prato è in autunno, quando il clima è ancora mite e le temperature non sono troppo basse. In questo periodo, l’erba ha il tempo di attecchire bene e crescere prima dell’inverno sana e forte.

Quali semi consigliare per il prato dopo l’inverno?

La scelta dei semi dipende da diversi fattori, come il clima della zona, l’esposizione del prato e l’uso che se ne fa. In generale, si consiglia di scegliere semi di erbe resistenti al calpestio e alle malattie.

Alcuni esempi di semi adatti per la semina o il rinfoltimento del prato sono:

  • Festuca arundinacea (festuca alta): è una varietà di erba molto resistente al calpestio e al freddo.
  • Lolium perenne (lolio perenne): è una varietà di erba molto resistente al calpestio e alla siccità.
  • Poa pratensis (poa pratense): è una varietà di erba molto resistente al freddo e alle malattie.

Considerando la zona climatica e il gelo più o meno marcato, in inverno la scelta dei semi dovrà essere molto attenta, e tener conto di vari fattori. Generalmente, il prato più resistente è quello che è composto da una miscela di diverse varietà di erbe. Questo perché le diverse varietà di erbe si completano a vicenda, fornendo al prato un’ampia gamma di caratteristiche.

Una miscela di erbe resistente al calpestio, al freddo e alle malattie potrebbe essere composta da:

  • 30% di festuca arundinacea
  • 30% di loietto perenne
  • 30% di poa pratense
  • 10% di altre varietà di erbe

Mentre il prato più facile da coltivare che richiede pochi tagli ma resiste meno al freddo e quello a base di dicondra repens.

Prato in inverno proteggerlo dal gelo

Se la temperatura scende sotto lo zero, è consigliabile proteggere il prato dal gelo. Si potrà farlo semplicemente spargendo uno strato di pacciamatura (qui vi spieghiamo come pacciamare), come foglie secche, corteccia o aghi di pino.

Consigli conclusivi: avere un prato sano in inverno e tutto l’anno

Sono diversi, come visto, gli accorgimenti e le tecniche per coltivare il prato in inverno ed avere un bel tappetto erboso nel giardino tutto l’anno. Riassumiamo le norme id coltivazione più importanti per il rendimento e la bellezza del prato in inverno:

  • Se il prato è in una zona esposta al vento, piantare siepi o arbusti per proteggerlo.
  • Se il prato è in una zona ombrosa, scegliere varietà di erba che tollerano l’ombra.
  • Se il prato è in una zona con terreno argilloso, aggiungere del compost o della sabbia per migliorare la permeabilità del terreno.

Con un po’ di attenzione e cura, è possibile riuscire ad avere un prato bellissimo e da ammirare in tutte le stagioni, inclusa quella rigida dell’inverno.

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Come scegliere un prato semplice da curare

Madia e mobile buffet similitudini e differenze, usi e tipologie

Madia e mobile buffet similitudini e differenze, usi e tipologie
Madia e mobile buffet similitudini e differenze, usi e tipologie

Alle volte il nome di alcuni mobili ed il loro uso nativo ci confonde. E’ il caso della madia ad esempio, così come dei mobili buffet.
Madia e mobile buffet sono due mobili contenitori che trovano il loro posto ideale nella zona living o nella zona pranzo. Entrambi i mobili sono caratterizzati da una struttura verticale, con un piano di appoggio superiore e uno o più vani di contenimento inferiori. Possiedono delle similitudini ma anche delle profonde differenze: scopriamole insieme in questa guida descrittiva su questi due tipi di mobili molto in uso nelle case.

Madia e mobile buffet similitudini

Tra le principali similitudine che appartengono alla madia e al mobile buffet troviamo senza dubbio la loro funzione. Entrambi sono mobili contenitivi utilizzati per chiudervi oggetti di uso comune come ad esempio piatti, posate, bicchieri, accessori per la tavola, oggettistica varia. Oltre alla funzione troviamo altre caratteristiche simili tra i due mobili che sono le seguenti:

  • Dimensioni: le dimensioni di madia e mobile buffet sono solitamente simili, con un’altezza compresa tra i 100 e i 200 cm, una larghezza compresa tra i 50 e i 150 cm e una profondità compresa tra i 30 e i 60 cm.
  • Materiali: madia e mobile buffet possono essere realizzati in una varietà di materiali, come legno, vetro, metallo, etc.
  • Stile: madia e mobile buffet sono disponibili in una varietà di stili d’arredamento, dal classico al moderno, dal vintage al industriale.

Madia e mobile buffet e differenze sostanziali

Le differenze di base tra madia e mobili buffet partono proprio dalla parola stessa che da nome al mobile e dalle sue origini. Infatti la parola MADIA è prettamente italiana mentre quella di MOBILE BUFFET proviene dal francese.

Posizione ed utilizzo madia e mobile buffet

Altre caratteristiche differenti riguardano sia la posizione che il reale utilizzo di questi due mobili spesso presenti nella zona living della casa che per chiarire le idee riassumeremo come segue:

  • Posizione: la madia è solitamente posizionata al centro della zona living, mentre il mobile buffet è generalmente posizionato in prossimità del tavolo da pranzo.
  • Uso: la madia può essere utilizzata anche come supporto per televisore o stereo, mentre il mobile buffet è solitamente utilizzato per conservare piatti e posate.

Tipologie di madie e di mobili buffet

Oltre a quanto detto entrambi i mobili “madia e buffet” possono essere reperiti in dimensioni, materiali e altezze diverse che li rendono più o meno adatti a diversi tipi di utilizzo in soggiorno o altro ambiente domestico.

Madia con ante diversificate; madia con vetrina; madia con cassetti
Madia con ante diversificate; madia con vetrina; madia con cassetti

Tipologie di madia

Alta bassa, con vetrina o con cassetti la madia offre una grande varietà di variazioni strutturali che la rendono diversa dal punto di vista, sia funzionale, che estetico. Le principali sono le seguenti:

  • Madia bassa: la madia bassa è caratterizzata da un’altezza inferiore ai 100 cm. È solitamente posizionata al centro della zona living, come elemento decorativo o come supporto per televisore o stereo.
  • Madia alta: la madia alta è caratterizzata da un’altezza superiore ai 150 cm. È solitamente posizionata in prossimità del tavolo da pranzo, come complemento d’arredo o come elemento di contenimento.
  • Madia con ante: la madia con ante è dotata di ante che consentono di chiudere i vani di contenimento. È solitamente utilizzata per conservare oggetti che si desidera tenere al riparo da polvere e dalla vista. Più strutturata e meno estetica.
  • Madia con cassetti: la madia con cassetti è dotata di cassetti che consentono di riporre oggetti di piccole dimensioni. È solitamente utilizzata per conservare oggetti che si desidera avere a portata di mano. Maggiormente decorativa e morbida nelle linee d’insieme.
  • Madia con vetrina: la madia con vetrina è dotata di vetri che consentono di esporre oggetti di valore o di design. È solitamente utilizzata come elemento decorativo ed è tra i vari modelli di madia, una delle più estetiche.

Tipologia di mobili Buffet

Anche il mobile buffet è prodotto in materiali stili e dimensioni molto diverse, rendendone possibile un uso variegato all’interno della casa. Specie lo stile è un elemento che ne contraddistingue le differenze di base che andremo a vedere.

  • Mobile buffet classico: il mobile buffet classico è caratterizzato da un design tradizionale, con linee pulite e sobrie. È solitamente realizzato in legno massello o laccato.
  • Mobile buffet moderno: il mobile buffet moderno è caratterizzato da un design contemporaneo, con linee essenziali e geometriche. È solitamente realizzato in materiali moderni, come vetro, metallo o laminato.
  • Mobile buffet vintage: il mobile buffet vintage è caratterizzato da un design retrò, con linee e dettagli che richiamano epoche passate. È solitamente realizzato in materiali nobili, come legno massello o marmo.
  • Mobile buffet industriale: il mobile buffet industriale è caratterizzato da un design essenziale, con linee squadrate e materiali grezzi. È solitamente realizzato in metallo o legno massello.

Conclusioni e considerazioni

Dopo aver fato il punto sulle differenze e le similitudini tra i due mobili, “Madia e Buffet” possiamo affermare che si tratta di due mobili contenitori molto versatili sia per funzionalità che stile e dimensioni che possono trovare il loro posto praticamente in qualsiasi ambiente domestico.

La scelta del modello più adatto alle esigenze soggettive e, dell’ambiente stesso, dipende da un insieme di fattori tra cui sicuramente rientrano le dimensioni della stanza, lo stile d’arredamento adottato e l’uso previsto.

Gestisci un’officina meccanica? Alcuni consigli per migliorare il tuo business

Gestisci un’officina meccanica? Alcuni consigli per migliorare il tuo business
Gestisci un’officina meccanica? Alcuni consigli per migliorare il tuo business

Sappiamo tutti molto bene che il mestiere del meccanico è forse uno dei più antichi del mondo e che la domanda non manca mai, ma in questo periodo storico dove si stanno diffondendo sempre più velocemente le auto elettriche e dove le concessionarie offrono pacchetti di assistenza completi, riuscire a mantenere in vita una piccola officina meccanica potrebbe essere una vera e propria sfida.

Per fortuna in questo articolo abbiamo raccolto per te alcuni semplici consigli che potrai sfruttare a tuo favore per migliorare le performance della tua piccola azienda.

Come migliorare la gestione del personale della tua officina meccanica

Una delle aree principali su cui dovresti concentrarti è la gestione del personale. Assicurati che i membri del team siano ben preparati e motivati può fare la differenza tra il successo e l’insuccesso dell’officina.

Ultimamente sono presenti modelli nuovi di utilitarie molto vendute con tecnologie differenti ed una vastissima gamma di dispositivi elettronici per alcune funzionalità del motore che non erano disponibili qualche anno fa. Sebbene poche persone le utilizzino regolarmente, come riferito anche in questa pagina, sono spesso soggette a guasti che possono portare il cliente a recarsi dal meccanico.

Investire nella formazione e nel continuo aggiornamento dei tuoi dipendenti non solo migliora la qualità del lavoro, ma contribuisce anche a creare un luogo di lavoro più sereno e collaborativo.

Attenzione ai pregiudizi: cerca di abbatterli

Moltissime persone affermano quotidianamente di venire letteralmente truffate dal meccanico che le spinge a spendere più denaro del dovuto. Pensa che è stato pubblicato un articolo che ti consigliamo di leggere cliccando qui dove vengono elencati i principali trucchi che i meccanici usano per fregare i clienti.

Sappiamo bene che non fai parte di questi casi, ma comunque bisogna ammettere che di certo non lavori in un settore agevole in questo momento.

Cerca quindi di comunicare chiaramente con il tuo cliente e di fornire informazioni dettagliate sui servizi offerti e sui prezzi praticati, assicurandoti che quest’ultimo sia informato in ogni fase della riparazione o della manutenzione del loro veicolo.

Ad esempio, potresti anche chiedere se desiderasse ricambi originali nuovi o usati per le riparazioni, elemento su cui spesso si fa poca attenzione e i prezzi lievitano. In questo caso ti possiamo anche suggerire di dare un’occhiata a questo sito web che vende ricambi auto nuovi, dove potrai trovare tutto ciò che occorre per eseguire le operazioni di manutenzione.

In questo sarai in grado di accedere a prezzi davvero vantaggiosi, essere trasparente con i tuoi clienti e riuscire così ad abbattere questi pregiudizi.  

L’importanza dell’organizzazione del lavoro in una officina meccanica

Una gestione efficace del flusso di lavoro è indispensabile per assicurare che l’officina funzioni in modo efficiente.

Fissa obiettivi realistici per quanto riguarda i tempi di consegna, in modo da garantire sempre il massimo dell’efficienza e non lasciare aspettare troppo i tuoi clienti senza la loro preziosa automobile.

In questi casi potrebbe essere anche molto interessante riuscire ad avere una o due auto sostitutive da mettere a disposizione della clientela per riparazioni di lunga durata.

Sapevi che le persone cercano spesso un meccanico affidabile online?

Abbiamo fatto una veloce ricerca e ci siamo resi conto che circa 31.000 persone ogni mese cercano un meccanico vicino alla propria abitazione (fonte il Keyword Planner di Google).

Non pensare che si debba basare tutto sul passaparola: una corretta strategia di marketing online potrebbe essere la fortuna della tua officina, specialmente se i tuoi competitor non fanno nulla in questa direzione.

Cerca di affidarti ad una web agency professionale e sviluppa subito un sito web e una scheda My Business, in modo che possa indicizzare la tua attività e comparire sia sul motore di ricerca che sulle mappe locali. Su questo punto ti suggeriamo anche di sperimentare le incredibili prestazioni che è in grado di offrirti Google Ads per le attività locali.

Applicando queste semplici strategie sarai in grado di portare in poco tempo la tua officina meccanica ad altissimi livelli e rendere così la tua attività ancora più profittevole.

Quali sono le maggiori difficoltà dei Giovani a costruirsi una famiglia

Quali sono le maggiori difficoltà dei Giovani a costruirsi una famiglia
Quali sono le maggiori difficoltà dei Giovani a costruirsi una famiglia

La famiglia è la cellula fondamentale della nostra società e rappresenta un importante obiettivo per molte persone. Tuttavia, oggi i giovani si trovano ad affrontare una serie di difficoltà che rendono sempre più difficile costruire una famiglia. Tra esse ricordiamo i prezzi delle case; la difficoltà a prendere un mutuo; ma anche gli stipendi meno adeguati di un tempo al costo della vita. Infine, anche i contratti a tempo determinato sono un ostacolo, in quanto non garantiscono la sicurezza necessaria per formare famiglie con figli. Vediamo quali sono le maggiori difficoltà dei giovani a costruire una famiglia oggi.

Difficolta dei giovani a costruirsi una famiglia e fare figli: cause

Come accennato, le cause e concause che contribuiscono alle scelte dei giovani e che implicano un abbassamento delle nascite sono diverse, tutte di grande importanza. Tra le maggiori difficoltà dei giovani a costruirsi una famiglia troviamo come responsabili fondamentali, i contratti di lavoro poco garantisti ed il precariato.

Giovani, famiglia e difficoltà del mondo del lavoro

Una delle principali difficoltà, come visto, è rappresentata dal mondo del lavoro. I giovani hanno spesso contratti precari o a termine, che rendono difficile pianificare il futuro e costruire una famiglia. Inoltre, i salari medi sono molto bassi, non in grado di garantire una vita decorosa, il che rende difficile sostenere le spese di una famiglia.

I costi della vita sono notevolmente aumentati mentre i salari sono rimasti quelli di un tempo, ma senza grandi garanzie. I contratti a tempo determinato non consentono di acquistare una casa. Mentre le banche chiedono garanzie sempre maggiori e, vivere in affitto nelle grandi città, ma non solo, è sempre più proibitivo.

La difficoltà dei giovani a comprare casa

I tempi tecnici di studio si sono allungati. Infatti, molti giovani conseguono un titolo di studio universitario anche se poi, non sempre le aspettative rispetto al mondo del lavoro vengono assolte. Spesso si trovano giovani universitari che ripiegano verso lavori umili, spesso mal pagati e quasi sempre senza contratto. Un’altra difficoltà è fortemente riconducibile all’acquisto della prima casa.

I costi delle case, sono molto alti e spesso i giovani non hanno i risparmi necessari per gli anticipi richiesti. Inoltre, come se non bastasse, le banche sono riluttanti a concedere mutui a giovani con contratti precari. Questo insieme di concause fa slittare notevolmente i tempi e le nuove famiglie si formano in età sempre più avanzata.

La difficoltà dei giovani di vivere con due stipendi bassi

Una parte dei giovani si orienta vero immobili in affitto, specie in provincia, dove i costi sono meno alti. Altri, anche se in età più matura di un tempo, riescono a comprare una casa, ma spesso si trovano a vivere con due stipendi mediamente bassi. Tutto ciò può rendere difficile sostenere le spese di una famiglia, soprattutto se si deve anche pagare un mutuo. Quest’insieme di fattori negativi contribuisce a rimandare la scelta di avere uno o più figli.

Le conseguenze della denatalità

Nello scenario descritto è facile intuire che la denatalità possa aver preso il sopravvento. I giovani secondo l’Ansa lasciano casa dopo i 30 anni di età per iniziare il loro percorso di vita e di famiglia. Le difficoltà dei giovani a costruirsi una famiglia stanno portando a un calo della natalità che registra un incremento di anno in anno. In Italia, il tasso di natalità è uno dei più bassi al mondo.

Tutto ciò ha conseguenze negative per la società in termini di riduzione della popolazione attiva e di aumento della popolazione anziana. Se il problema è a conoscenza dei Governi e degli organi preposti, al momento le soluzioni adottate sono davvero irrisorie. Ed il rischio di mancata pensione futura per gli attuali giovani è un altro elemento che costituisce un deterrente alla formazione di famiglie con figli.

Quali le soluzioni?

Ci sono diverse soluzioni che potrebbero essere adottate per aiutare i giovani a costruire una famiglia. Ad esempio è necessario favorire la stabilizzazione del lavoro, attraverso l’aumento dei contratti a tempo indeterminato e l’aumento dei salari. Ma per attuare questo provvedimento è bene che vengono effettuati controlli a tappeto sul territorio.

Un’altra soluzione sarebbe quella di rendere più accessibili i mutui, come i mutui per giovani con contratti precari. E se in tal senso qualcosa è stato fatto sulla carta, di fatto non deriva un grande supporto da queste iniziative.

Questo provvedimento però cozza su quelle che sono le attuali situazioni di molte banche che, post Covid e conseguentemente alla Guerra e alle nuove politiche economiche, stanno avendo problemi di stabilità in parte dovuti proprio al pagamento non evaso di moltissimi mutui (basti guardare tra gli annunci immobiliari quante sono le case in vendita all’asta).

Infine, sarebbe importante promuovere politiche che agevolino la conciliazione tra lavoro e famiglia, e, anche in questo l’Italia risulta notevolmente indietro rispetto ad altri paesi europei.

Tasse alte, flussi migratori non valorizzati e instabilità

Dato che la denatalità andrà ad incidere fortemente sull’economia del paese e sul futuro del paese, le soluzioni andrebbero messe in atto prima possibile. Tra esse l’integrazione culturale e il favorire i flussi migratori qualora quest’ultimi vengano gestiti in modo tale da poter aggiungere reale forza lavoro giovane al paese.

La denatalità come fattore culturale

Questo perché, se la denatalità in Italia è anche dovuta ad un fatto culturale che porta “saggiamente” i giovani a ricercare di avere stabilità prima di pensare di allargare la famiglia e avere uno o più figli: la dinamica appena citata non è radicata ancora nei pasi più poveri, dove anche in situazioni precarie, si tende ad avere numerosi figli.

Ma il dovere di un genitore, lo sappiamo bene, non è solo quello di far nascere dei figli, ma anche, e soprattutto, quello di essere in grado di garantirgli un futuro dignitoso.

Cose da considerare

Quindi, oltre alle strategie di ripiego che in parte possono essere corrette, va considerato che la difficoltà dei giovani a costruire una famiglia sia un problema serio che va affrontato. È importante trovare soluzioni che permettano ai giovani di realizzare il loro sogno di costruire una famiglia e al tempo stesso prevedere politiche che rilancino l’economia del paese.

Diminuire le tassazioni e aumentare gli stipendi

La diminuzione delle tassazioni sul lavoro dipendente e privato, potrebbe essere una strada che consente agli imprenditori l’aumento dei salari e la tutela contrattuale dei dipendenti. Ma purtroppo, ad oggi, un sistema fiscale poco ortodosso di cui è vittima l’Italia, non ha fatto altro che accrescere queste, ed altre problematiche.

Tra esse la fuga dei cervelli all’estero, l’evasione fiscale, la strategia di installare imprese all’estero o quantomeno di collocare la sede fiscale di molte attività in paesi dove la tassazione è più congrua.

Sistemi fiscali che funzionano

In Europa gli esempi funzionali a cui ispirarsi sono molteplici. Ci auguriamo che nel tempo i Governi siano in grado di intraprendere la strada più giusta in tal senso, favorendo la salute di un paese come l’Italia ricco di possibilità da molti punti di vista, ma decisamente povero nella gestione del territorio in tutte le sue sfaccettature.

Intanto rimangono le tante difficoltà dei Giovani a costruirsi una famiglia e ad avere figli, realtà su cui ci interroghiamo ma della quale sappiamo bene le cause.

L’Auto-Tune: scelta stilistica e arma a doppio taglio?

L'Auto-Tune: scelta stilistica e arma a doppio taglio?
L'Auto-Tune: scelta stilistica e arma a doppio taglio?

Si parla molto di cantanti e di auto tune. In questo articolo vogliamo fare un distinguo su questo software e mettere in risalto pregi e difetti, parlando anche dei generi musicali che ne fanno ampio uso e perché. Inoltre vedremo anche quali sono i paesi che ne fanno largo utilizzo e dove invece l’auto tune non ha riscosso enormi successi.

Sebbene si tratti di una scelta stilistica canora, l’Auto-Tune è un software di manipolazione audio che viene utilizzato per correggere l’intonazione vocale. È stato sviluppato nel 1997 dalla Antares Audio Technologies e, da allora, ha rivoluzionato il modo in cui la musica viene prodotta e ascoltata. Scopriamone le particolarità, chi lo usa e perché può essere considerata un’arma a doppio taglio.

Cos’ è a cosa serve l’Auto-Tune?

L’Auto-Tune può essere utilizzato per diversi scopi. Innanzitutto, può essere utilizzato per correggere l’intonazione vocale di un cantante. Questo può essere utile per cantanti che non hanno una voce naturalmente intonata o per migliorare la qualità di una registrazione rendendola perfetta ma senza correggerne il colore e la sonorità.

In secondo luogo, l’Auto-Tune può essere utilizzato per creare particolari effetti sonori. Ad esempio, può essere utilizzato per creare un effetto di “voce robotica” o per rendere la voce più omogenea e priva di imperfezioni.

Come si utilizza l’Auto-Tune?

L’Auto-Tune viene utilizzato sia in fase di registrazione che in post-produzione. In fase di registrazione, l’Auto-Tune viene collegato al microfono del cantante e viene impostato in modo da rilevare le note cantate correggendone gli errori e conferendo un timbro particolare.

In fase di post-produzione, l’Auto-Tune può essere applicato a una registrazione esistente sempre con lo scopo unico di imprimere un’impronta stilistica particolare e correggere, qualora presenti, eventuali errori.

Quali generi musicali utilizzano l’Auto Tune?

L’Auto-Tune è utilizzato in una varietà di generi musicali, tra cui la musica pop, la musica R&B, la musica country e la musica hip hop. È particolarmente diffuso nella musica pop per apportare modifiche e dare una maggior perfezione vocale ma è anche adottato come scelta stilistica nel rap e nella trap.

Ecco alcuni cantanti che utilizzano l’Auto-Tune, sia per correggere l’intonazione che per creare effetti sonori:

  • Musica pop: Cher, T-Pain, Britney Spears, Justin Bieber, Lady Gaga, Beyoncé, Katy Perry, Justin Timberlake, Billie Eilish, Sfera Ebbasta, Blanco, Madame.
  • Musica R&B: Whitney Houston, Mariah Carey, Alicia Keys, Rihanna, Beyoncé, Ariana Grande, Sam Smith, The Weeknd, Drake, Kendrick Lamar.
  • Musica country: Faith Hill, Tim McGraw, Shania Twain, Carrie Underwood, Taylor Swift, Blake Shelton, Kenny Chesney, Luke Bryan, Maren Morris.
  • Musica hip hop: Lil Wayne, T-Pain, Kanye West, Lil Nas X, Travis Scott, Drake, Kendrick Lamar, Post Malone, Cardi B, Nicki Minaj.

Alcuni di questi artisti, come Cher, T-Pain e Lil Wayne, sono particolarmente associati all’utilizzo dell’Auto-Tune, spesso utilizzato per creare un effetto di voce robotica o distorta.

Altri artisti, invece, come Beyoncé e Kendrick Lamar, utilizzano l’Auto-Tune in modo più sottile, per correggere l’intonazione o per creare un effetto di perfezione vocale.

In Italia, l’Auto-Tune è utilizzato da una varietà di artisti, sia pop che hip hop. Tra i nomi più noti ci sono Sfera Ebbasta, Blanco, Madame, Elisa, Marracash, Gué Pequeno, Fedez e Salmo.

Quali sono i generi musicali che non usano l’Auto-Tune?

Sebbene l’uso dell’auto tune sia diffuso vi sono dei generi musicali che per scelta stilistica non lo utilizzano affatto. Tra di essi ricordiamo generi musicali, come il rock, il metal e il folk, tendono a non utilizzare l’Auto-Tune.

Questo accade perché la voce del cantante è spesso considerata un elemento importante del suono e, in questi casi l’Auto-Tune può essere visto come un modo per alterare o nascondere la voce naturale del cantante.

Paesi in cui è popolare e dove non lo è

In alcuni generi musicali, come il rock, il metal e il folk, la voce del cantante è spesso considerata un elemento importante del suono e l’Auto-Tune può essere visto come un modo per alterare o nascondere la voce naturale del cantante, per questo non lo si usa.

L’Auto Tune è passato di moda?

Sicuramente in alcuni paesi, come ad esempio la Francia, questo software sta perdendo il suo smalto originario. Questo anche perché nel corso degli anni l’Auto-Tune è stato oggetto di molte polemiche. Alcuni critici lo considerano un modo per ingannare il pubblico e per creare un’illusione di perfezione vocale. Altri, invece, lo considerano uno strumento creativo che può essere utilizzato per dare alla musica un suono particolare.

Indipendentemente dalle opinioni, che a dire il vero sono molte e variegate, si tratta di uno strumento che ha avuto un impatto significativo sulla musica moderna. Ha cambiato il modo in cui la musica viene prodotta e ascoltata e continuerà a essere utilizzato per diversi anni a venire.

Considerazioni

Scelta stilistica o non, l’auto tune si rivela comunque un’arma a doppio taglio per molti cantanti e gruppi musicali. Questo perché oltre ad essere utilizzato per migliorare la qualità di una registrazione o per creare effetti sonori particolari, può anche essere visto come un modo per ingannare il pubblico e per nascondere le imperfezioni vocali di un cantante.

In definitiva, l’utilizzo dell’Auto-Tune è una questione di scelta artistica. I cantanti e i produttori devono decidere se utilizzare questo strumento e in caso affermativo, come utilizzarlo se in maniera soft impercettibile o come scelta stilistica musicale vera e propria.

Studio di registrazione professionale: gli essential che non possono mancare

Studio di registrazione professionale: gli essential che non possono mancare
Studio di registrazione professionale: gli essential che non possono mancare

Viviamo in un periodo storico estremamente peculiare, all’interno del quale il digitale ha rivoluzionato ogni sfumatura della nostra società, partendo proprio dalla concezione e dalla fruizione dei prodotti culturali più disparati. Risulta lampante ai fini della nostra digressione l’apporto esercitato dalla rivoluzione della rete sull’industria musicale, paradigma interessato da una vera e propria trasformazione epocale.

L’accessibilità della tecnologia, infatti, non ha solo reso la fruizione di contenuti musicali immediata, ma ha anche contribuito a semplificare notevolmente l’arte della registrazione. A discapito dell’estrema semplicità con cui, oggi, è possibile creare tracce in modo amatoriale, però, sussiste una distinzione profonda tra questa tipologia di produzioni e i lavori dei professionisti del settore. Ovviamente, però, un producer competente deve avere a propria disposizione anche un ambiente favorevole all’esercizio di una simile attività ossia uno Studio di registrazione professionale.

Studio di registrazione professionale

Nonostante molti artisti e cantanti abbiano la possibilità di registrare tracce in casa, preferiscono ancora affidarsi ai servizi di producer specializzati con, all’attivo, delle strutture e delle attrezzature di alto livello. I produttori garantiscono una qualità sonora superiore e, allo stesso tempo, rappresentano un valido aiuto per la composizione di basi musicali e la rifinitura dei brani, grazie alla loro conoscenza tecnica ed artistica. Alla luce di questi presupposti e vista la competizione che caratterizza quest’industria, la qualità del suono diventa un carattere prioritario per il successo di un brano.

Va detto, comunque, che non sono soltanto gli artisti affermati a poter beneficiare di studi professionali. Chi aspira a rendere la propria passione per la musica una vera e propria professione, infatti, potrebbe trovare nell’allestimento di un simile ambiente di lavoro un investimento particolarmente vantaggioso.

Possedere un proprio studio, infatti, non permette solo di avere una maggiore libertà creativa e di lavorare senza limiti di tempo, ma anche di produrre musica su commissione, accedendo ad un nuovo mondo di possibilità e connessioni.

È bene, comunque, chiarire che l’allestimento di uno studio professionale rappresenti un investimento significativo, seppur non esente da opportunità remunerative anche considerevoli.

Chiaramente, esiste una mole importante di aspetti e strumenti essenziali per il funzionamento di uno studio di registrazione professionale. Scopriamo, nelle prossime righe, quali sono gli elementi essenziali per una simile attività.

Trattamento acustico

Uno studio di registrazione professionale di qualità, in primo luogo, deve presentare una progettazione acustica di ogni spazio, utile ad ottenere dei prodotti di livello. Questo significa che, prima ancora di compiere investimenti nel pratico, bisognerà compiere degli studi per ottimizzare l’isolamento dei vari ambienti.

È importante conferire una funzionalità e un’estetica che sappiano ispirare gli artisti e, per questo, spesso si sceglie di investire sull’acquisto di pannelli acustici decorativi, con cui assorbire i suoni indesiderati e controllare l’acustica dell’ambiente, favorendone anche l’estetica.

Software di registrazione e mastering per uno studio di registrazione professionale

Oltre alla cura degli ambienti, ovviamente è di fondamentale importanza avere le giuste competenze e poter lavorare con la strumentazione adatta. Questo significa, innanzitutto, dotarsi di computer performanti su cui installare i migliori DAW, ossia i software per la registrazione e i plugin professionali con cui ottenere i risultati più performanti. È bene tenere a mente che, oggi, il digitale fa parte degli studi professionali, a fronte dei giusti investimenti.

Strumentazione

Ovviamente, ciò che non deve assolutamente mancare all’interno di uno studio professionale è una strumentazione utile a ottimizzare i processi compositivi e le registrazioni.

Questo significa poter mettere a disposizione degli artisti cuffie, microfoni, hardware e strumenti musicali utili a soddisfare le necessità più disparate e, oltre a questo, lavorare con gli elementi migliori per poter lavorare al meglio sul mixaggio e la masterizzazione dei brani.

In questo caso, ovviamente, si fa riferimento a monitor per una riproduzione fedele del suono e a cuffie adatte specificamente all’ascolto di precisione.

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Ristoro La Dispensa: una cucina di qualità in un contesto rustico-chic

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Ristoro La Dispensa: una cucina di qualità in un contesto rustico-chic

Roma è una città ricca di storia e cultura, ma anche di bellezze naturali. A Boccea, un quartiere della periferia nord della capitale, si trova il Ristoro La Dispensa, un ristorante che offre una cucina di qualità in un contesto suggestivo. Il ristorante è situato in un casale di campagna immerso nel verde. La struttura è stata ristrutturata con cura, mantenendo i dettagli originali come le travi a vista e le pareti in pietra. La cucina del Ristoro La Dispensa è mediterranea, con un’attenzione particolare alle materie prime. I prodotti sono freschi e di stagione, molti dei quali provengono da aziende agricole locali. Scopriamo di più su questo ristorante romano sito in una zona periferica alle porte di Roma.

Ristoro La Dispensa
Ristoro La Dispensa

Ristoro La Dispensa la storia

Il ristorante è stato aperto nel 2007 da Gianfranco Iegiani e sua moglie. I due hanno sempre desiderato aprire un ristorante dove proporre una cucina mediterranea di qualità. Dopo aver cercato per anni il posto giusto, hanno trovato questo ex mulino e lo hanno ristrutturato.

Il primo maggio del 2007 è iniziata la storia de Il Ristoro La Dispensa, un ristorante che per i romani rappresenta il luogo da raggiungere quando si ha voglia di una ottima cucina gustata in un casale di campagna.

Ristoro La Dispensa la cucina e il menù

La cucina del Ristoro La Dispensa è mediterranea, con un focus su prodotti freschi e di stagione. Il pesce proviene dall’asta del mercato di Fiumicino, mentre la carne è selezionata da un’azienda specializzata.

La carta raccoglie molti piatti, che vengono realizzati con materie prime di eccellente qualità.

Tra i piatti di pesce che sin dall’apertura riscuotono un grande successo tra la clientela ci sono i gamberoni avvolti in una fetta di lardo alle erbe, poi ricoperti di pasta kataifi e fritti così. Di successo anche la zuppetta di mare, oppure la seppia scottata servita con una coulis di pomodoro.

Completano la carta del mare primi piatti di pesce classici come gli spaghetti alle vongole, sempre apprezzati, o il risotto agli scampi ma anche dei tonnarelli con telline sgusciate al profumo di rosmarino.

Frutta e verdura entrambe acquistate dalle due aziende agricole limitrofe. Stessa attenzione per il pesce, tutto proveniente dall’asta del mercato di Fiumicino

La carne: il gestore conta sulla professionalità di un bravissimo selezionatore, Christiana Petti dell’EK Carniche sceglie per il ristorante carne internazionale di eccellente qualità, come il manzo danese che viene frollato in casa almeno 4 settimane.


Ristoro La Dispensa: una cucina di qualità in un contesto rustico-chic

Il Ristorante si trova in via di Boccea, a Roma. Il locale è situato in una zona verde, in un suggestivo ex mulino rustico-chic. La Dispensa offre una cucina eccellente con prodotti freschi e saporiti. Il servizio è curato e attento alle esigenze del cliente. Il contesto è rustico-chic e decisamente molto piacevole.

La carta dei vini

La carta dei vini del Ristoro La Dispensa è molto ricca, con oltre 1.200 etichette. Il titolare, Gianfranco Iegiani, è un appassionato di vino e ha selezionato personalmente le bottiglie.

Lo spazio

Il ristorante ha un ampio spazio all’aperto, perfetto per la stagione calda. Nel resto dell’anno, ci sono due sale interne, la Sala Camino e la Sala Roccia.

Il servizio e il nostro giudizio

Il servizio del Ristoro La Dispensa è curato e attento alle esigenze del cliente. Il personale è preparato e professionale. Il menù offre una selezione di piatti ben curata con ottime proposte culinaria.

In sintesi, il Ristoro La Dispensa è un ristorante che offre una cucina di qualità in un contesto rustico-chic.

Inoltre si avvale di una squadra di camerieri preparati e attenti alle esigenze del cliente, supervisionata dai proprietari.

Ecco alcuni dettagli aggiuntivi:

  • Il locale è gestito con cura ed attenzione da Gianfranco Iegiani e suo figlio Tommaso.
  • Il Ristoro La Dispensa è aperto a cena. Il sabato e la domenica sia a pranzo che cena. Riposo il mercoledì.
  • I prezzi sono nella media.

Voto: 4 stelle su 5

Informazioni e contatti

Ristoro La Dispensa
Via di Boccea 1401
00166 Roma
Tel. 06.61597811
Cell. +39 3936580219