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martedì, Ottobre 14, 2025
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Come sfruttare al massimo gli spazi in casa: consigli per ambienti piccoli e multifunzionali

Come sfruttare al massimo gli spazi in casa: consigli per ambienti piccoli e multifunzionali
Come sfruttare al massimo gli spazi in casa: consigli per ambienti piccoli e multifunzionali

Le case piccole segnano spesso l’inizio di indipendenza dei giovani. Monolocali o bilocali che devono essere in grado di accogliere il mobilio ed assolvere ogni funzionalità: lavoro, riposo, svago e convivialità. Abbiamo parlato spesso di come arredare case piccole ma in questa guida d’arredo vogliamo fare il punto, individuando al meglio alcuni elementi che risultano vincenti per sfruttare al massimo gli spazi in casa. I sottoscala, la parte sotto e a fianco alle finestre, nicchie di ogni tipo, ma anche i soffitti alti possono costituire uno spazio in più per contenere, arredare ed organizzare.

Come sfruttare al massimo gli spazi in casa creando ambienti multifunzionali

Sicuramente, quando lo spazio è limitato, ma anche quando non lo è, andare a sfruttare ogni spazio possibile rende il tutto più funzionale. Una necessità che si acuisce ancor di più quando si ha a che fare con un monolocale da arredare o una casa di dimensioni contenute.

Ottimizzare lo spazio in un ambiente piccolo è una sfida che molti affrontano quotidianamente. L’obiettivo è creare un ambiente confortevole, funzionale e che rispecchi il nostro stile, senza sentirci soffocati. Ecco alcuni consigli per sfruttare al massimo gli spazi in casa, con un occhio di riguardo alla multifunzionalità.

Sfruttare le altezze per ampliare la capienza contenitiva degli ambienti

Soppalchi, palchettoni, ma anche mensole, scaffali ed armadi a tutta altezza, magari anche a muro, sono tutte soluzioni pratiche per sfruttare ogni centimetro di un appartamento di dimensioni contenute. Mensole e scaffali fino al soffitto sono utili per riporre libri, oggetti e scatole; mentre sono utilissimi i letti con contenitori per riporre biancheria o altri oggetti.

Mobili multifunzione

Oltre a sfruttare nicchie e spazi in verticale e orizzontale, vi sono poi i mobili chiamati multifunzione che aiutano a creare ambienti confortevoli, funzionali e ben vivibili. I divani letto uniscono il relax quotidiano all’ospitalità che talvolta si rende necessaria.

Stesso discorso per i tavoli consolle in grado di ospitare più persone o servirne solo due o tre a seconda del caso e della necessità. Piccole strutture che si ampliano per l’occasione. Utili per sfruttare al massimo gli spazi in casa anche le scrivanie a scomparsa, le librerie che fungono da separatori nei monolocali, le pareti attrezzate (soggiorno, cucina, libreria; foto sotto) e molto altro ancora.

Sfruttare al massimo gli spazi in casa: colori e illuminazione

Spesso le case non sono semplicemente “piccole ” o “grandi” ma anche ben arredate e rese funzionali o “arredate male” e rese poco funzionali. Mobili che intralciano il passaggio, o troppo grandi, colori scuri ed illuminazione non sufficiente rendono anche l”ambiente migliore da arredare un spazio poco confortevole.

Ne abbiamo parlato più volte i colori chiari per arredare gli spazi sono perfetti: dilatano gli ambienti rendendo più luminose anche le stanze poco illuminate dalla luce solare.

Se l’ambiente è ristretto è utile utilizzare anche degli specchi posizionati a dovere. Questo perché gli specchi sono perfetti per riflettere la luce e creare l’illusione visiva di un ambiente più grande.

La luce artificiale ed i vari punti luce possono creare aree diversificate anche in un monolocale: illuminazione strategica per valorizzare diverse zone della stanza.

Soluzioni creative perfette per ambienti piccoli o multifunzionali

Componibilità, angoli da sfruttare, ed altezze, riciclo e creatività sono dei veri e propri alleati per sfruttare al massimo gli spazi in casa. Facciamo qualche esempio pratico:

  • sfruttare le zone “morte” come lo spazio sotto le scale o sopra le porte, ma anche quello sopra gli armadi realizzando dei palchettoni contenitivi;
  • utilizzare mobili componibili per adattarsi alle esigenze specifiche ad esempio anche i letti e le scrivanie a scomparsa o le pareti divisorie con librerie mobili;
  • riciclare oggetti in modo creativo per dare loro nuova vita.

Esempi di ambienti multifunzionali?

Gli ambienti multifunzionali, così come i mobili multifunzionali, sono quegli spazi o oggetti in grado di assolvere, al tempo stesso, più di una funzione specifica. Facciamo alcuni esempi di ambienti multifunzionali:

  • Monolocale: soggiorno con divano letto, angolo cottura e scrivania a scomparsa;
  • Camera da letto: zona notte con armadio a tutta altezza e angolo studio;
  • Bagno: lavanderia nascosta in un armadio; mobile stiro estraibile.

L’ordine è indispensabile per avere spazi funzionali così come il decluttering. Per cui considerate di eleminare gli oggetti superflui, e scegliete mobili con molti contenitori in grado di ospitare diversi oggetti in maniera ordinata e funzionale.

Sfruttate ogni spazio sfruttabile con arredi minimali lineari, illuminate gli ambienti a zone ed infine scegliete mobili multifunzionali in grado di offrirvi supporto e comfort in molteplici situazioni.

Libro di Piero Angela, La Meraviglia del Tutto. Conversazione con Massimo Polidoro

Libro di Piero Angela, La Meraviglia del Tutto. Conversazione con Massimo Polidoro
Libro di Piero Angela, La Meraviglia del Tutto. Conversazione con Massimo Polidoro

Piero Angela ci ha lasciato in eredità il suo sapere, tra documentari mozzafiato e scritti di vario tipo, ha donato la sua sapienza e la sua curiosità al mondo intero. l’ultimo dei suoi lavori letterari è proprio questo libro, “La Meraviglia del tutto”. Un uomo brillante, Piero Angela, che fino alla fine dei suoi giorni non ha mai smesso di stupirsi e di stupire.  L’autore dice: “È un libro che forse voglio scrivere anche per me stesso, oltre che per i lettori.” Da tempo Piero Angela lavorava a queste pagine, che nascono da un confronto prolungato, con il suo collaboratore Massimo Polidoro.

Una conversazione a due, sui massimi sistemi: l’universo, la natura, l’uomo. Si parla di scienza, una tematica che lo ha sempre appassionato e che divulgava con efficace sapienza. Scopriamo di più sul libro La Meraviglia del Tutto in una conversazione con Massimo Polidoro nel libro di Piero Angela. L’ultimo!

La meraviglia del tutto. Conversazione con Massimo Polidoro

L’ultimo libro di Piero Angela “La Meraviglia del Tutto” è un dono realizzato con le ultime forze e con fatica ma ultimato. Non si tratta di un romanzo, ma neanche di un libro scientifico scritto con la sapienza elevata che non porta alla comprensione.

Cosa ci racconta il libro? Che ogni cosa della vita, ed ogni argomento in essa presente deve essere affrontato con la razionalità tipica del metodo scientifico. Ma il tutto senza perdere la curiosità, il senso di meraviglia e l’umiltà. Questo punto di vista porta alla comprensione.

“La meraviglia del tutto” è una lezione di vita vera e propria, che accompagna il lettore in un viaggio alle origini dell’uomo, questo “pezzetto di universo che ha acquisito la capacità di voltarsi indietro e di ricostruire la propria storia straordinaria”.

Ogni capitolo apre una porta che successivamente dà su altre porte. La grande capacità narrativa di P. Angela cattura la curiosità del lettore e lo trascina nell’affascinante avventura della scienza e della conoscenza. Questo libro non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di Massimo Polidoro (dice Piero Angela).

Massimo è l’allievo che nel corso di trent’anni ha “interrogato” il maestro stimolandolo con le sue domande. Domande che sostanzialmente sono le stesse che ci poniamo anche tutti noi. L’autore risponde con la chiarezza, la semplicità e l’onestà intellettuale che abbiamo sempre ammirato ed amato. Per questo lo abbiamo inserito nei nostri libri consigliati.

Recensione

Un libro questo di Piero Angela, che incuriosisce, spiega, diffonde e non confonde mai. Chiaro, semplice, comprensibile ai più. Piero Angela racconta le sue meraviglie e il suo sapere, tutto ciò che negli anni lo ha affascinato e che ha studiato. Dialoga con il lettore aprendogli le porte, una ad una di un mondo visto con i suoi occhi attenti.

Nel libro di Piero Angela, “La Meraviglia del Tutto. Conversazione con Massimo Polidoro” l’autore ci regala e ci insegna moltissime cose con il suo sapere e grazie anche a Massimo, con il quale ha aggiunto un tocco in più che arricchisce il libro in modo genuino e naturale.

L’autore è senza dubbio per tutti una garanzia divulgativa di sapienza, cultura, esperienza di vita e scientifica. Un miniera di divulgazioni interessanti a cui Piero e Massimo hanno aggiunto la semplicità.

Anche la copertina del libro ne è testimonianza, una fotografia in cui l’autore, ritratto in giovane età, spiega alla figlia piccola, alcune curiosità scientifiche in modo rassicurante. Ed è così che Piero prende per mano il lettore portandolo ad esplorare mondi complessi e scienza in modo semplice ed intuitivo.

Il Libro di Piero Angela, La Meraviglia del Tutto. Conversazione con Massimo Polidoro è in vendita su Amazon e nelle librerie al prezzo di 20.90 euro. Lo trovate qui > La meraviglia del tutto.

Malattie Comuni nel Cane: guida per proprietari attenti

Malattie Comuni nel Cane: guida per proprietari attenti
Malattie Comuni nel Cane: guida per proprietari attenti

I nostri amici cani possono essere colpiti da diverse malattie più o meno gravi. Alcune fanno parte delle malattie comuni che possono verificarsi esattamente come per il genere umano, come la gastroenterite o piccole infezioni e lievi infortuni. Altre malattie canine, invece, possono rivelarsi più gravi e talvolta, portare il nostro “Fido” alla morte. E’ bene prestare attenzione alla sintomatologie dell’animale per intervenire prontamente e valutare ricovero o visita veterinaria, da caso a caso. Vediamo quali sono la malattie comuni nel cane e come intervenire per curarlo.

Malattie Comuni nel Cane

Quando si prende un animale, qualunque esso sia, ci sono delle responsabilità a cui il proprietario deve far fronte, tra esse eventuali patologie che possono colpire un cane. I nostri amici a quattro zampe infatti, possono essere colpiti da diverse malattie, alcune banali e facilmente curabili, altre più gravi e pericolose. In questo articolo, analizziamo le malattie più comuni nei cani, alcune banali altri più serie ed i loro sintomi vedendo come intervenire.

Malattie banali e comuni nel cane

Alcuni problemi digestivi, ma anche le infezioni ed otiti, così come le dermatiti rientrano tra le patologie comuni che colpiscono un cucciolo, così come un cane adulto. Talvolta il problema è legato ad un cibo o ad un prodotto non indicato che crea reazioni intestinali o dermatologiche. Altre volte le cause vanno ricercate in virus e batteri facilmente trasmettibili da un animale all’altro.

Problemi Digestivi

Comuni a molti cani i problemi digestivi possono essere connessi ad una fragilità propria dell’animale, ma anche a virus, batteri ed allergie. Vomito, diarrea, stitichezza, possono essere causati da cambi di dieta, indigestione o parassiti intestinali. In genere, si risolvono da soli o con un trattamento veterinario leggero.

Otiti

Alcuni cani sono maggiormente predisposti a questo tipo di problematica anche in virtù del tipo di orecchio “grandezza” “dritto o piegato”. Le infiammazioni dell’orecchio sono spesso causate da batteri o allergie.

I sintomi includono scuotimento della testa, prurito all’orecchio e arrossamento. Si curano con farmaci antibatterici o antimicotici. Tenere pulite le orecchie del cane può scongiurare questa problematica.

come pulire le orecchie del cane
come pulire le orecchie del cane

Problemi Dermatologici

Dermatiti ed infezioni della pelle sono comuni nei cani. Talvolta possono essere fatte risalire a problemi e allergie alimentari, altre volte a problemi tiroidei altre ancora a batteri.

Compaiono infiammazioni della pelle, con prurito, arrossamento e perdita di pelo. Possono essere causate da allergie, parassiti o infezioni.

Si curano con shampoo medicati, antistaminici o altri farmaci. Nel caso siano originate da problemi alimentari è bene identificare un cibo che sia ben tollerato dal nostro cucciolo.

Malattie gravi comuni nel cane

Per evitare malattie gravi nel cane è bene ricorrere ai vaccini che lo proteggono da svariate patologie. Fare periodicamente una visita veterinaria è utile anche per “scoprire” eventuali problemi e predisposizioni del nostro amico peloso.

Oltre a ciò, comunemente i cani anziani possono soffrire, proprio come gli umani, di alcune patologie come il diabete, problemi alla prostata e tumori alla prostata o all’utero “piometra canina” nelle femmine non sterilizzate.

Inoltre vi sono alcune malattie canine pericolose tra esse ricordiamo la Parvovirosi; la Leishmaniosi e la malattia di Lyme.

Parvovirosi

Raccomandiamo di vaccinare i cuccioli e tenerli lontani da altri cani prima che abbiano terminato il ciclo vaccinale. Infatti, tra le malattie che possono colpire i cuccioli ed i cani adulti non vaccinati si colloca la Parvovirosi.

Si tratta di un virus altamente contagioso che colpisce i cuccioli, causando vomito, diarrea e febbre. Può essere fatale se non curato tempestivamente. La prevenzione avviene tramite vaccinazione.

Leishmaniosi

Una malattia seria la Leishmaniosi che può colpire i cani se punti da insetti che la trasmettono. Questa malattia canina è trasmessa da pappataci, provoca anemia, perdita di peso, danni agli organi interni e cutanei.

La cura è complessa e richiede farmaci specifici. La prevenzione si basa su antiparassitari e controllo dei pappataci.

Malattia di Lyme

I cani vanno sempre protetti da punture di insetti con collari specifici e farmaci in fialette o compresse in quanto le punture di pulci zecche e pappataci possono indurre patologie anche serie.

La malattia di Lyme, infatti è trasmessa dalle zecche, può causare febbre, artrite, problemi cardiaci e neurologici. La diagnosi è complessa e la cura richiede antibiotici. La prevenzione si basa su antiparassitari e controllo delle zecche.

Perché il cane si ammala?

Indubbiamente alcuni esemplari si ammalano più facilmente di altri. La genetica gioca un ruolo importante ma anche il modo in cui si alleva e si tiene un cane influisce sul suo stato di salute. Comunque tra le cause comuni troviamo le seguenti:

  • Virus e batteri: responsabili di malattie infettive come parvovirosi, cimurro, leptospirosi.
  • Parassiti: interni (es. vermi) o esterni (es. zecche, pulci) possono causare anemia, problemi digestivi, dermatiti.
  • Allergie: ad alimenti, pollini, polvere possono causare dermatiti, prurito e problemi respiratori.
  • Problemi genetici: alcune razze sono predisposte a determinate malattie, come la displasia dell’anca o del gomito. Così come a patologie respiratorie e cardiache.
  • Fattori ambientali: alimentazione scorretta, mancanza di esercizio fisico, stress possono indebolire il sistema immunitario e favorire l’insorgenza di malattie.

Malattie del cane come intervenire

La prevenzione, le visite veterinarie e le cure tempestive sono i cardini per far si che il nostro amico peloso possa riprendersi ed essere curato al meglio.

La Prevenzione grazie a vaccinazioni, antiparassitari, alimentazione sana e stile di vita attivo sono fondamentali per ridurre il rischio di malattie. Al primo segno di disturbo è necessario intervenire con una visita veterinaria per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Seguire le Cure scrupolosamente su indicazione del veterinario per la cura della malattia.

Ma l’arma vincente per le malattie del cane è senza dubbio la prevenzione:

  • Assicurati che il tuo cane abbia tutte le vaccinazioni necessarie.
  • Somministra regolarmente antiparassitari per prevenire infestazioni da parassiti interni ed esterni.
  • Offri al tuo cane un’alimentazione sana e bilanciata.
  • Porta il tuo cane a fare passeggiate regolari e assicurati che faccia attività fisica adeguata alla sua età e razza.
  • Controlla regolarmente il tuo cane per individuare eventuali sintomi di malessere.

Con un po’ di attenzione e cura, potrai aiutare il tuo cane a vivere una vita lunga e sana ed intervenire tempestivamente nel caso insorgano malattie più o meno gravi nel tuo fedele amico.

Gerani foglie gialle le cause e i rimedi

Gerani foglie gialle le cause e i rimedi
Gerani foglie gialle le cause e i rimedi

Gerani con foglie gialle? I gerani sono dei fiori fiori resistenti che specie nelle zone a clima mite riescono a fiorire quasi tutto l’anno. Nonostante questo alcune malattie possono colpire i gerani anche in base alla specie botanica. Come visto in precedenza vi sono varietà di geranio ricadenti ed altre a fusti eretti, ma le foglie gialle del geranio possono essere un problema in molte specie. Vediamo cosa causa l’ingiallimento delle foglie di geranio e come intervenire.

Gerani foglie gialle cosa sapere

I gerani, qualsiasi varietà essi siano, (gerani 3 specie a confronto), regalano ricche fioriture e foglie più o meno grandi, talvolta anche in colori variabili dal verde chiaro al verde scuro fino a foglie in bicolore chiaro e scuro. La bellezza di queste piante da fiore non è solo nei fiori colorati, ma anche nelle foglie.

Perché i gerani hanno le foglie chiare? Se le foglie sono troppo chiare è evidente che non sono in buona salute: vediamone i motivi!

Tra le varie malattie che possono colpire i gerani ci sono quelle i bruchi. A tal proposito ricordiamo che piante non giovani con gli steli più duri resistono meglio a questi attacchi.

Il consiglio è quello di fare delle tale di geranio per riprodurre altri esemplari dalle piante che risultano essere più resistenti: anche la genetica fa la sua parte! Detto questo, se notate che le foglie dei gerani diventano gialle, dovrete escludere altre malattie come quelle citate e regolarvi come segue.

Gerani con foglie gialle le cause

In linea di massima le foglie dei gerani seccano in forma naturale rinnovando l’apparato fogliare. In questo caso le foglie ed i fiori secchi vanno rimossi periodicamente. Ma se si nota che molte foglie di geranio ingialliscono allora è possibile che stiate commettendo degli errori. Tra le cause dell’ingiallimento delle foglie del geranio ricordiamo le seguenti:

Eccesso di acqua: come anche molte altre piante troppa acqua che ristagna nel sottovaso può provocare l’ingiallimento delle foglie e la loro caduta

Scarse irrigazioni: anche irrigare troppo poco le piante dei gerani può provocarne l’ingiallimento e la sofferenza della pianta intera. A tal proposito vi consigliamo di leggere “Come scegliere e coltivare i gerani“.

Carenze nutrizionali: se le piante sono scarsamente nutrite, non avete sostituito la terra da qualche anno, il vaso è troppo piccolo e la terra ha pochi nutrienti questo può sicuramente provocare la sofferenza della pianta e le foglie gialle nel geranio.

Carenza di ferro: sono molte le piante in cui una carenza di ferro provoca l’ingiallimento delle foglie. Questa malattia si chiama clorosi ferrica e si cura somministrando fertilizzanti che contengono il ferro.

Troppa luce o poca luce?

Ogni specie botanica necessita per la sintesi clorofilliana di diverse ore di luce al giorno. Alcune specie botaniche possono essere poste a sole pieno, altre amano la mezz’ombra, ed altre ancora l’ombra piena.

Quindi, oltre alle cause di ingiallimento delle foglie nelle piante, tra quelle citate, si deve fare attenzione anche alla quantità di luce che la pianta riceve. Sia gli eccessi che il deficit di luce, specie se la pianta è tenuta in casa, possono causare l’ingiallimento delle foglioline del geranio.

Foglie gialle nel geranio? Attenzione agli eccessi

Eccesso di fertilizzante: se le carenze nutrizionali provocano foglie gialle nel geranio, anche gli eccessi di nutrienti si rivelano nocivi per le piante. Nel caso di eccesso di fertilizzante, le foglie del geranio diventano gialle e in alcuni casi presentano delle vere e proprie bruciature. Ricordiamo che si deve fertilizzare tenendo conto della quantità di concime liquido opportunamente diluito. Per i gerani si possono anche utilizzare i bastoncini, ossia concime per le piante a lenta cessione.

Malattie e parassite nel geranio e foglie gialle

Per finire la nostra carrellata di cause che fanno diventare le foglie dei gerani gialle (ma anche di altre piante) vanno ricordate anche alcune malattie fungine, e i parassiti come mosche bianche, afidi e ragnetti rossi, parassiti che succhiando la linfa dalle foglie ne causano ingiallimento e caduta.

Gerani con foglie gialle rimedi

Una volta che si è capita la causa delle foglie gialle nel geranio, si può optare per i vari rimedi.

Parassiti: se la caduta è dovuta a parassiti si dovrà spruzzare la pianta con apposito insetticida o sapone di Marsiglia che in alcuni casi è sufficiente. Anche il macerato d’ortica è efficace nel trattamento di vari parassiti.

Troppa acqua: gli eccessi d’acqua invece, andranno semplicemente ridotte le irrigazioni, assicurandosi che il pane di terra si asciughi tra un’irrigazione e l’altra.

Poca acqua: Se invece è la poca acqua la responsabile noterete che le foglie seccano e non cadono gialle ma già secche. Irrigare più spesso.

Fertilizzanti: fertilizzare sempre osservando le modalità e le quantità descritte sulla confezione del fertilizzante.

Mancanza di ferro: se il geranio è stato rinvasato, non ha parassiti e viene irrigato in modo corretto la causa delle foglie ingiallite della pianta potrebbe essere la mancanza o scarsità di ferro. Provate a somministrarne un piccolo quantitativo e sostituite il fertilizzante con uno che contenga anche ferro.

Luce: posizionate le piante in modo che ricevano un’adeguata quantità di luce e alcune ore di sole nell’arco della giornata.

Considerazioni e altri consigli

I gerani non sono piante eccessivamente delicate. Vegetano bene a diverse temperature e climi e, se irrigate nel modo corretto e rinvasate periodicamente ad anni alterni, crescono bene e rigogliosi. Nonostante ciò per aumentarne la bellezza, evitare l’ingiallimento delle foglie e stimolare la fioritura procedere come segue:

  • Rimuovere le foglie gialle e danneggiate per favorire la crescita di nuove foglie sane.
  • Potare i gerani regolarmente per mantenere una forma compatta e stimolare la fioritura.
  • Rinvasare i gerani ogni due o tre anni in un vaso più grande con terreno fresco.
  • Irrigare lasciando asciugare il pane di terra
  • Esporre a mezzo sole.

Con un po’ di attenzione e cura, i vostri gerani continueranno a decorare il vostro giardino con i loro splendidi fiori, e foglie verdi per molte stagioni a venire.

Conciliare lavoro e famiglia in Italia: sfide e opportunità

Conciliare lavoro e famiglia in Italia: sfide e opportunità
Conciliare lavoro e famiglia in Italia: sfide e opportunità

Ogni donna vorrebbe poter riuscire a conciliare lavoro e casa, e soprattutto lavoro, famiglia e figli da crescere, ma non sempre la realtà consente di riuscire in questo intento. L’equilibrio tra lavoro e vita privata è una sfida per molti, soprattutto per le famiglie con bambini piccoli. In Italia, la situazione è resa ancora più complessa da fattori come la mancanza di servizi per l’infanzia, la rigidità del mercato del lavoro e la scarsa collaborazione da parte dei partner, anche se in alcuni casi i partner sono presenti. Le difficoltà rimangono comunque elevate e tra le varie regioni italiane vediamo un certo divario che proviene dai retaggi culturali, ma anche dalle reali opportunità lavorative offerte.

Conciliare lavoro e famiglia in Italia: Nord Vs Sud

Le statistiche non fanno che confermare quello che abbiamo premesso e cioè che tra nord e sud c’è un certo divario, ma vediamo nel dettaglio queste differenze.

Statistiche Nord vs Sud

  • Nord vs Sud:
    • Nord: Tassi di occupazione femminile più elevati, maggiore diffusione di asili nido e servizi per l’infanzia.
    • Sud: Tassi di occupazione femminile più bassi, carenza di servizi per l’infanzia.

Il Sole 24 Ore in questo interessante articolo ” lavoro e famiglia quanto pesa conciliare” ci svela dettagli e statistiche davvero molto interessanti in merito tra cui:

Il 40 % di donne tra i 35 e i 44 anni non lavora (contro il 15 % degli uomini. La metà delle donne tra i 25 e i 49 anni con almeno un figlio (figli piccoli di meno di 6 anni) non ha occupazione; infine il 65 % delle donne del meridione con figli non lavora.

Dopo la nascita del primo figlio 1 donna su 5 abbandona il lavoro ed ha continuato a lavorare part-time solo il 43, 6 % delle donne precedentemente occupate. Le percentuali scendono al 29 % (contro il 43%) al sud.

Donne che non lavorano

  • 28,4% delle donne in età lavorativa non ha un lavoro in regola o al nero (dati Istat 2023).
  • Nel complesso il 42% delle donne di età compresa fra i 30 e i 69 anni non ha un impiego retribuito regolare: il 58% di quelle residenti al Sud, il 34% di chi abita al nord e il 37% delle donne che risiedono al centro.
  • Motivi principali: cura dei figli, difficoltà a conciliare lavoro e famiglia, mancanza di posti di lavoro adeguati.

Motivazioni e sfide da sostenere

Sono molte le donne che non riescono, dopo la nascita di uno o più figli, a riprendere le attività lavorative, per la mancanza di asili nidi, il costo sostenute delle strutture private e lavori che impegnano troppe ore per riuscire a conciliare le due attività, sono tra i motivi principali.

Mancanza di servizi per l’infanzia e rigidità del marcato lavorativo

  • Mancanza di servizi per l’infanzia: L’accesso a nidi e asili nido è ancora limitato, e assai costoso, soprattutto nel Sud Italia. Questo ostacola l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro o ne limita l’orario lavorativo.
  • Rigidità del mercato del lavoro: orari di lavoro inflessibili e scarsa diffusione di modelli flessibili come lo smart working o il part-time ostacolano la conciliazione.
  • Stereotipi di genere: La cura dei figli e della casa è ancora vista come una responsabilità prevalentemente femminile, creando un carico di lavoro doppio per le donne.

Scarsa collaborazione da parte dei partner, stereotipi di genere

Le donne continuano ad assumersi la maggior parte delle responsabilità domestiche e di cura dei figli specie al centro sud ma anche al nord anche sei in maniera minore.

Stereotipi di genere ancora radicati. L’Italia è a differenze di altri paesi ancora fortemente condizionata da retaggi culturali e stereotipi maschio / femmina = ruoli da sostenere.

Alla luce dei fatti che contribuiscono anche al processo lento e progressivo della denatalità e alla difficoltà dei giovani a creare una famiglia, vi sono delle strategie da mettere in atto per far si che la vita lavorativa e familiare delle donne sia sostenuta e si arrivi ad una conciliazione tra le due attività degna di un paese civile. Cosa si potrebbe fare e cosa è stato fatto:

  • Legge 191/2018: Introduce misure per la conciliazione lavoro-famiglia, come il congedo parentale retribuito e il bonus nido.
  • Smart working: Può aiutare a conciliare meglio i tempi di lavoro e di cura della famiglia.
  • Cambiamento culturale: Promuovere una maggiore condivisione dei compiti domestici e di cura tra partner.

Consigli per conciliare lavoro e famiglia

L’organizzazione, la comunicazione e la delega, sono i tre cardini principali per far si che una donna riesca a conciliare lavoro e famiglia oltre alla presenza di un supporto sociale efficiente. Rimane il fatto che il partner e le famiglie d’origine hanno un ruolo determinante, e che lo Stato, in quanto tale, dovrebbe intervenire per far si che questo connubio si compia in maniera armonica senza creare elevato stress e difficoltà di vario tipo.

Possiamo riassumere quanto detto:

  • Organizzazione: Pianificare la settimana e le attività quotidiane.
  • Comunicazione: Dialogare con il partner e con il datore di lavoro per trovare soluzioni flessibili.
  • Delega: Non cercare di fare tutto da sola.
  • Supporto sociale: Richiedere aiuto a familiari, amici o babysitter.

Considerazioni

Si parla di modernità, di pare opportunità, di eguaglianza sociale ma di fatto, nella realtà si è ancora molto lontani dall’attivare su scala nazionale le leggi e l’attuazione delle stesse, in modo tale che la donna lavoratrice e mamma, sia realmente supportata e non penalizzata (a cominciare dai salari che spesso sono minori rispetto a quelli maschili).

Concludiamo dicendo con assoluta certezza che, conciliare lavoro e famiglia in Italia è ancora una sfida, ma ci sono diverse opportunità per migliorare la situazione. È importante che le donne non siano lasciate sole ad affrontare questo problema, ma che ci sia un impegno collettivo per cambiare la cultura del lavoro e della famiglia.

E voi che situazione lavorativa e familiare state vivendo? Mi piacerebbe leggerlo nei commenti!

Sognare dolciumi e cibo dolce significato simboli e numeri di un sogno goloso

Sognare dolciumi e cibo dolce significato simboli e numeri di un sogno goloso
Sognare dolciumi e cibo dolce significato simboli e numeri di un sogno goloso

Anche nei sogni talvolta possiamo avere delle sorprese golose come sognare dei dolciumi. Ma se abbiamo già visto il significato di sognare il cibo vogliamo esplorare questo cibo specifico: il dolce che sazia desideri e ambizioni, appaga i sogni e ci culla senza farci prendere peso (in quanto di sogno si tratta). Dietro ad ogni sogno, anche il più strano, ci sono sempre dei significati specifici legati anche ai simboli specifici. E’ di per se, come visto in questo articolo che segue, il cibo dolce ha già insita una simbologia profonda: scopriamo qual è ed il senso di questo sogno atipico ma abbastanza frequente.

Sognare dolciumi: un viaggio goloso tra desideri e significati

Quasi sicuramente dopo aver sognato dei dolciumi ci risvegliamo con un senso di appagamento e soddisfazione. I dolci, protagonisti indiscussi dei nostri sogni golosi, assumono un ruolo simbolico ben preciso. Immergersi in un mondo di zucchero e bontà onirica può celare significati profondi, desideri nascosti e riflessioni inconsce. Esploriamo insieme questo universo di sapori e interpretazioni.

Sognare dolcezza in abbondanza? Sogno di appagamento e gioia

Non è difficile comprendere che quando si sognano dei dolci o tavole imbandite di ogni ben di Dio, pasticcini, torte, o vassoi colmi di dolci si sta sognando un tripudio di golosità che rappresentano un desiderio di appagamento e gioia. Il nostro inconscio ci sta parlando molto chiaramente e brama appagamento, gratificazione sia in ambito affettivo che materiale.

Un “morso di conforto” quando i dolciumi leniscono le ferite

Spesso i dolciumi e il cibo dolce nei sogni assumono una valenza consolatoria. Se ci sentiamo giù di morale e stiamo attraversando un periodo difficile, l’abbondanza di cibo e in questo caso di dolci con il loro sapore zuccherato possono simboleggiare la necessità di conforto e sollievo vero e proprio. I dolci nei sogni assumono dunque un significato specifico: addolcire le asperità della vita e trovare un rifugio sicuro e appagante.

Sognare dolciumi: successo e vittoria?

Ma l’abbondanza di dolci nei sogni può indicarci anche un successo e una vittoria. Se nel sogno mangiamo i dolci con gusto e soddisfazione ciò potrebbe preannunciare un periodo positivo di successo. La dolcezza diviene dunque una vera e propria metafora che esprime i traguardi che si sono ottenuti o che si è in procinto di ottenere. Un sogno che sprona ad assaporare il gusto del trionfo.

Dolciumi nei sogni e relazioni sentimentali

Nei sogni i dolciumi possono apparire in varie forme e colori ed essere gustati da soli o in coppia. La sfera sentimentale non è immune al fascino dei dolci nei sogni. Se ci troviamo a consumare un dessert in compagnia di una persona speciale, il sogno potrebbe indicare armonia nella coppia e passione travolgente. Un’unione dolce come il miele, ricca di complicità e affetto.

Sogni proibiti: quando i dolci stuzzicano la fantasia

Non manca in questo tipo di sogno anche un risvolto dal sapore trasgressivo e fantasiose. Mangiare dolciumi nei sogni, in situazioni e quantità inappropriate, potrebbe celare dei desideri repressi e fantasie proibite che faticano ad emergere nella vita reale. Il sogno si identifica come un invito ad esplorare i lati più nascosti della propria personalità.

Sognare dei dolciumi o cibo dolce e numeri da giocare

Ad ogni sogno e simbolo onirico si associano dei numeri. Secondo la tradizione napoletana, i dolciumi nei sogni sono associati a numeri portafortuna:

  • Dolci in generale: numero 21
  • Torta: numero 19
  • Pasticceria: numero 47
  • Cioccolato: numero 33
  • Biscotti: numero 8

Secondo Pitagora sognare dolciumi o cibo dolce

Analizziamo la parola specifica “Dolci” secondo la numerologia pitagorica.

D-O-L-C-I = 4-6-3-3-9 = 7 numero della perfezione e felicità

L’interpretazione dei sogni è sicuramente un viaggio affascinante e molto personale. Sognare dei dolci può assumere, come visto, diverse sfumature e significati in relazione al contesto e alle emozioni provate. Ascoltare il proprio inconscio e lasciarsi guidare dal gusto può servire a scoprire i segreti nascosti che conserviamo in noi.

ricorda:

Presta attenzione al contesto del sogno e alle tue emozioni; non esiste una chiave di lettura universale perché ogni sogno è unico e personale.

Sogni d’oro e… buon appetito!

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Lolloflow le canzoni e l’EP Dejavu il producer di ‘O Mar For lancia il primo EP

Lolloflow le canzoni e l'EP Dejavu il producer di 'O Mar For lancia il primo EP
Lolloflow le canzoni e l'EP Dejavu il producer di 'O Mar For lancia il primo EP

Lolloflow producer multiplatino con all’attivo alcuni brani della serie Mare Fuori, tra cui la sigla ‘O Mar For, e Origami all’Alba, brano che ha portato al successo Clara Soccini, lancia il suo primo EP Dal titolo Dejavu, che racchiude 7 canzoni di cui 4 inediti e un’altra canzone che troviamo all’interno della quarta stagione di Mare Fuori, ossia, Foglie d’Autunno. L’EP Dejavu non è un prodotto commerciale, ma piuttosto un eco di risonanza che si traduce in note e parole che svelano parte dell’interiorità dell’artista. Un EP Dejavu, che scandaglia emozionalmente il mondo lavorativo e sociale in cui il Lorenzo vive. All’interno dell’EP troviamo due brani già noti al pubblico, usciti nei primi mesi dell’anno, ossia Giurami, e Metto il Mondo in Pausa.

Lolloflow le canzoni e l’ EP Dejavu

Dejavu, il nuovo EP di Lorenzo Gennaro, in arte Lolloflow, è in uscita l’8 marzo, data iconica e storica che, quest’anno, ci regalerà anche un po’ di buona musica italiana. Lolloflow le canzoni e l’EP Dejavu aprono la strada al nuovo progetto del producer come cantante attivo sulla scena musicale canora italiana.

L’EP d’esordio del cantante producer Lolloflow, (per Flamingo Management, etichetta ADA Music Italy) racchiude 7 canzoni, brani introspettivi dall’alto livello emotivo ed empatico. Nell’EP Dejavu si alternano canzoni pop ed influenze trap e rap in un stile metropolitano urban attuale e coinvolgente.

Non mancano tracce armoniose e romantiche come quella che apre questo progetto musicale, la canzone Dejavu“, o il brano “Variazione d’Autunno” traccia finale che troviamo in versione prettamente strumentale, suonata dall’orchestra, che vede la collaborazione di Lorenzo Gennaro con il musicista Enzo Greco.

Questo a testimonianza che la musica moderna e le musicalità che hanno caratterizzato il panorama italiano nei decenni, possono convivere in maniera armoniosa, regalando all’ascoltatore, diverse sonorità.

In alcune canzoni dell’album si pone l’accento sugli errori che nella vita si compiono o si subiscono, inducendoci a camminare su binari pericolosi, talvolta, causandoci sofferenza, altre, gioia inaspettata.

Dejavu apre l’EP di Lolloflow

Ci poniamo alcune domande circa la musica di Lolloflow le canzoni e l’EP Dejavu: Perché Dejavu? Chiediamo all’artista?

Perché alle volte il sentore che le cose possano accadere, nel bene e nel male, ce lo abbiamo. Invece di correre ai ripari, ci consoliamo pensando che è solo un’idea. Spesso però non è affatto così: le cose accadono e feriscono, costringendoci a prendere atto delle situazioni contingenti”.

La voglia di reagire è insita nell’EP ed è fatta di note dolci che si intersecano con dinamiche aggressive, beat energici e strumentali ben ponderate, create e introdotte in modo armonico, dal producer multiplano.

Dejavu, è il brano che nello specifico, apre l’EP. Si tratta sostanzialmente di una canzone dalle sonorità leggere con melodie pop romantiche che, come tematica di base, abbraccia un concetto fondamentale della vita: è naturale che si commettano errori così come si sa, “sbagliare è umano!”

Tutti sbagliamo, e talvolta si sbaglia anche quando si avverte il sentore che si sta per commettere o compiere un errore: “dannato dejavu”.

Lo sappiamo noi, e lo sa l’artista che, con queste parole, esprime un concetto fondamentale: “La vita stessa, espone un po’ tutti all’errore: chi non ha mai fatto errori? Credo che l’importante sia cercare di recuperare, farsi forza, andare avanti, e quando è necessario, chiedere scusa“.

D’altro canto, si sa, ci sono sempre molte “vite in bilico” ed altre meno: dipende da quanto ci si espone, da cosa si fa per vivere e cosa si è nella vita in generale. E’ facile cadere quando si è in bilico, commettere errori di valutazione; ed è altrettanto facile ferirsi e ferire: “Anime in bilico sopra i rasoi” rende benissimo l’idea di questo concetto.

Le persone che commettono errori, inevitabilmente, poi se ne pentono; in altri casi invece, se ne vergognano. Ma perdonare gli altri, o perdonare se stessi, direi che è quantomeno doveroso e necessario per tornare a “respirare serenità”.

Tutto questo fa parte di quello che potremo chiamare il “gioco della vita”. Sono le cose mai dette, quelle incompiute, gli “scusa” non pronunciati, o le spiegazioni che non abbiamo ricevuto a continuare a ferire e fare male.

Dejavu Testo

Strofa:
Dimmi ti sembra un gioco?
Davvero ti sembra normale?
Ok
Non mi ricordo
pensare troppo mi fa male
Ed io lo so
Cosa diraiii
Quando sarò
Fuori città, senza di te

Ci pensi a quei giorni che ero solo con
chi ha provato a cambiare vita ma ora sembra diverso yeah
Ora che sono già qui ora che sono così

Rit:
Io mi vergogno
E pure spesso
Anche se a volte mi guardo allo specchio
E mi ricordo che
Sono umano anche io
E mi ripeto che
Sei umana pure tu
Dannato dejavu
Dannato dejavu
Dannato dejavu yeah

Strofa 2:
Ti ho nella testa
E non vai più via, oddio lo detesto
Le notti che mi fai passare al freddo
Mi vedi e che fai? Mi spari nel petto
Baby dimmi che cosa vuoi
anime in bilico sopra i rasoi
Ma sarò sincero nei confronti tuoi
Ora che sono già qui ora che sono così

Rit:
Io mi vergogno
E pure spesso
Anche se a volte mi guardo allo specchio
E mi ricordo che
Sono umano anche io
E mi ripeto che
Sei umana pure tu
Io mi vergogno
E pure spesso
Anche se a volte
mi guardo allo specchio
E mi ricordo che
Sono umano anche io
E mi ripeto che
Sei umana pure tu
Dannato dejavu
Dannato dejavu
Dannato dejavu yeah
Sei umana pure tu
Dannato dejavu
Woooo

DEJAVU Traklist Lolloflow

Copertina Dejavu EP di Lolloflow _ Lorenzo Gennaro
Copertina Dejavu EP di Lolloflow _ Lorenzo Gennaro Copertina: grafica @fotografica_vg
📸 @lil_daddy.raw

Perdersi per poi ritrovarsi, sbagliare per poi ritornare sui propri passi, prendersi una pausa di riflessione necessaria (Metto il Mondo in Pausa), allontanarsi da tutto ciò che è tossico e che, in un modo o nell’altro, causa sofferenza e fa stare male.
Sono questi gli stati d’animo, comuni a molte persone, che emergono nell’ EP Dejavu in una delicata confessione emozionale che avvolge l’ascoltatore.

EP Dejavu 7 brani

  1. Dejavu
  2. Rimpianti
  3. Giurami
  4. Ti Perderò
  5. Metto il Mondo in Pausa
  6. Foglie D’autunno (Musicalmente prodotta da Lolloflow e cantata da Matteo Paolillo)
  7. Variazione d’Autunno (Prod by Lolloflow ed Enzo Greco)

Chi è Lolloflow?

Abbiamo parlato più volte di questo produttore musicale, musicista, e cantante. Nato a Roma il 27 Agosto del ’97 studia pianoforte e consegue diversi diplomi e titoli, tra cui quelli di fonico al liceo Rossellini e successivamente si laurea al centro Sperimentale di Cinecittà.

Terzo di tre figli, proviene da una famiglia romana in cui ballo e musica hanno sempre fatto parte attiva. Inizia a studiare ballo a 9 anni e a suonare il pianoforte a 12; da allora, ballo e musica non lo abbandoneranno mai perché sono le sue grandi passioni.

Lorenzo Gennaro, in arte Lolloflow, è un giovane producer, cantante e autore romano, classe 1997, che ha scritto le musiche delle canzoni dell’attore (Edoardo in Mare Fuori), Matteo Paolillo; ossia: “L’EP Edo”; L’album “Come Te” nonché la sigla ‘O Mar For e la canzone Origami all’Alba cantata da Clara Soccini (vincitrice di Sanremo giovani).

Origami all’Alba è una canzone presente anche nella versione originaria cantata da Matteo P. e Lorenzo Gennaro (Lolloflow). Inoltre è sua anche la musica della canzone della 4 serie Foglie D’Autunno, che stiamo ascoltando in questi giorni.

Video del brano Dejavu

Qui trovate il video del brano Dejavu nel nuovo canale Youtube di Lolloflow. “Iscrivetevi“.

Ep Dejavu crediti

L’8 Marzo l’EP DEJAVU sarà online su Spotify e su tutte le piattaforme digitali.

Ep Dejavu prodotto da Lorenzo Gennaro cantato da Lorenzo Gennaro, in arte Lolloflow

Etichetta: Ada Music Italy

Management: Flamingo Management

Foto Copertina Album di Federico Caraffa

Grafica Copertina Valeria Gennaro

Accessori Shabby Chic soggiorno come scegliere quelli perfetti per arredare

Accessori Shabby Chic soggiorno come scegliere quelli perfetti per arredare
Accessori Shabby Chic soggiorno come scegliere quelli perfetti per arredare

Lo stile Shabby Chic, con il suo fascino romantico e vintage, conquista sempre più appassionati. Oltre ai mobili, in un arredamento armonico rivestono grande importanza gli accessori. Se desiderate donare al vostro soggiorno un’atmosfera accogliente e ricercata, la scelta degli accessori giusti è fondamentale. In questo articolo, vi guideremo nella selezione di complementi d’arredo che renderanno il vostro living unico e personale indicandovi gli accessori perfetti per il soggiorno in stile shabby chic.

Accessori shabby chic soggiorno per arredare

Gli accessori per arredare e completare un soggiorno in stile shabby chic sono molteplici ma alcuni rivestono un ruolo più importante di altre in quanto consentono di caratterizzare al meglio l’ambiente soggiorno insieme ai mobili shabby: vediamo quali sono!

Quali sono i più indicati?

  • Cuscini: Sceglieteli in morbide tonalità pastello o con stampe floreali. Un mix di cuscini di diverse dimensioni e texture creerà un’atmosfera rilassante e avvolgente.
  • Plaid: Un morbido plaid in lana o cotone è l’ideale per coccolarsi sul divano durante le serate fredde. Optate per colori neutri o a righe per un look classico, oppure osate con tinte vivaci per un tocco di originalità.
  • Tappeti Shabby: Un tappeto in stile vintage, magari usurato e con un motivo decorativo floreale, donerà un tocco di vissuto al vostro soggiorno.
  • Vasi e candele: Candele profumate e vasi in ceramica o vetro sono perfetti per creare un’atmosfera romantica e suggestiva.
  • Mobili: Un vecchio baule ristrutturato, una sedia a dondolo o una libreria in legno decapato sono perfetti per completare l’arredamento Shabby Chic del vostro soggiorno. Alcune cose tra queste citate sono indispensabili per un arredamento shabby chic perfetto.

Quali accessori shabby chic conferiscono maggiore personalità al soggiorno?

Alcuni accessori shabby chic per il soggiorno sono strettamente funzionali oltre che estetici, tra essi alcuni di quelli descritti sopra come ad esempio i cuscini, il plaid in inverno od anche i tappeti. Altri ancora invece sono fortemente caratterizzanti ed in grado di conferire maggiore personalità al soggiorno tra essi i seguenti:

  • Oggetti vintage: Un vecchio orologio da parete, una macchina da scrivere d’epoca o una collezione di cornici dorate possono dare un tocco unico e personale al vostro soggiorno.
  • Fotografie: Esponete le vostre foto preferite in cornici Shabby Chic o create una composizione su una parete con Polaroid e stampe vintage.
  • Fiori: Fiori freschi o secchi donano un tocco di colore e vitalità all’ambiente. Scegliete rose, peonie o lavanda per un look romantico, oppure orchidee o gerbere per un tocco più moderno.

Accessori shabby chic per il soggiorno quali i colori?

I colori tipici dello stile Shabby Chic sono il bianco, il beige, il crema e le tonalità pastello come il rosa, il lilla e l’azzurro. Per un tocco di contrasto, potete aggiungere dettagli in grigio, verde salvia o blu navy.

Consigli e suggerimenti utili

Tra i consigli di base, il primo è sicuramente quello di mixare ed abbinare i diversi stili e texture creando un look d’arredo unico e personalizzato. Tra gli accessori non dimenticate l’illuminazione che è fondamentale per creare un’atmosfera Shabby Chic. Optate per lampade da tavolo con paralumi in pizzo o candele profumate.

Inoltre, curate i dettagli come ad esempio utilizzato un vaso di fiori freschi, o secchi, un libro antico o una coperta in lana chiara tutti accessori che possono sicuramente fare la differenza conferendo al soggiorno shabby un tocco in più.

Personalizzare in base ai gusti

Con gli accessori ed i mobili adatti è possibile personalizzare un soggiorno shabby chic in base ai propri gusti con tocchi romantici o moderni od anche con oggetti ricavati dal fai da te: vediamo come fare!

Tocchi romantici? Per un tocco di romanticismo, aggiungete dei pizzi, dei merletti o dei nastri di raso ai vostri accessori.

Se amate il fai da te, create dei cuscini con vecchi scampoli di tessuto o decorate una cornice con la tecnica del decoupage.

Arredo Moderno: infine se siete alla ricerca di un look d’arredo moderno e shabby, abbinate lo stile Shabby Chic ad elementi di design contemporaneo.

Se siete in cerca di ispirazioni ricordate che sia il web e social come Pinterest nonché i negozi di antiquariato, i mercatini dell’usato e le riviste d’arredamento, costituiscono ottime fonti visive dalle quali trarre ulteriori ispirazioni ed idee così, così come tanti articoli che trovate in questo sito.

Tra gli articoli e le guide shabby vi consigliamo questo “Shabby chic come rendere un ambiente speciale in 10 passi“. Con un po’ di fantasia e creatività, potrete trasformare il vostro soggiorno in un accogliente rifugio in stile Shabby Chic.