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giovedì, Ottobre 2, 2025
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Moda francese 10 capi immancabile per lo stile parigino perfetto

Moda francese 10 capi immancabile per lo stile parigino perfetto
Moda francese 10 capi immancabile per lo stile parigino perfetto

Qualcuno può aver da ridire, ma la moda francese e lo stile parigino hanno una connotazione minimale, femminile e molto elegante. Tra i capi da adottare per un outfit alla francese ne troviamo molteplici ma alcuni si rivelano dei veri must have dello stile parigino: Vediamo quali sono i 10 capi immancabili per lo stile parigino perfetto da emulare.

Moda francese 10 capi immancabile

I capi di abbigliamento, dai vestiti, ai pantaloni, ai maglioncini le t-shirt e le camicette, nonché gli accessori ed i capi spalla, sono davvero moltissimi, ma prenderemo in esame quelli più rappresentativi dello stile francese, i capi o gli accessori che hanno delineato la tendenza parigina femminile e raffinata con le sue regole di eleganza.

1) Il basco

Sicuramente, tra gli accessori i capelli rivestono un importanza fondamentale, in quanto caratterizzano moltissimo il look di ogni persona. Tra i cappelli, quello più caratteristico della moda francese è il basco.

Oltre al basco, vanno ricordate le acconciature dallo chignon ai tagli corti come il carrè scalato, paro e corto il classico caschetto interpretato in vari modi, capelli e tagli facili da gestire e molto ordinati.

Per le cerimonie ed eventi che richiedono eleganza, il cappello a falda larga, tipico delle dive di un tempo, è perfetto se ben abbinato al resto dell’outfit.

donna stile francese
Donna stile francese: il basco

2) Ballerine stile Chanel

Parlando sempre di accessori, le scarpe rientrano in questo settore e sono davvero molto importanti. Le parigine amano le scarpe comode e, tra i vari modelli, le ballerine stile Chanel assumono un ruolo di primo piano.

Per chi invece non volesse sentirsi troppo “a terra”, potrà indossare un tacco medio ed un décolleté a punta rotonda, magari in bicolore sempre modello Chanel, calzature comode adatte per ogni occasione.

3) Trench capospalla francese

Utile nelle giornate piovose, pratico e molto versatile, adattabile sia ad outfit da ufficio che a look sportivi, si conferma il trench, un must della moda francese ormai da molti anni.

4) Gonna lunga fino al polpaccio

Se amate le gonne di media lunghezza, ecco che il modello stretto ma non troppo che raggiunge il polpaccio è uno di quelli che interpreta al meglio lo stile parigino. Adatto a tutte tranne a chi è di statura troppo ridotta. Ma in questo caso, un tacco a spillo ed una calzatura elegante può risolvere egregiamente il problema.

5) Vestito stile anni 50 tubino nero

Per le serate importanti, quando è richiesto un outfit di una certa eleganza ecco che arriva un vero passepartout della moda: il tubino nero, magari indossato con i capelli raccolti che mettono in risalto un bel decolté, abbellito da un filo di perle e da orecchini da lobo.

6) Pantaloni a sigaretta

Comodi, pratici, prodotti in svariate tinte e fantasie, i pantaloni a sigaretta hanno cavalcato decenni di passerelle e ritornano incalzanti anche quest’anno nella versione classica e in quella leggermente corta stile anni 50.

7) Camichìette e t-shirt

Le righe ed i pois sono tra le fantasie, le vere protagoniste delle t-shirt in stile francese e con esse le camicette dai modelli regolari, preferibilmente in tinta unita, magari bianche. Il bianco, in termini di camicette, è sinonimo di semplicità e versatilità, in quanto è facilmente abbinabile un po’ con tutto.

8) Cardigan e pullover

I maglioncini stile francese sono aderenti, corti: essenziali. Le tinte che li distinguono, oltre alle fantasie a righe, sono sobri, mai accesi, colori come le tinte pastello o i colori tipici dell’autunno come il marrone, il verde scuro, il grigio ed il beige. Per i cardigan invece sono ok le versioni aperte sul d’avanti, colori come il nero ed il marrone. Ma non si disdegnano anche altre nuance.

9) Le calze alla francese: le parigine

Tornando agli accessori: quali interpretano nel miglior modo lo stile francese se non le calze parigine? Indossate sotto gonne lunghe o corte, in tinta unita o fantasia, adatte per le donne di qualsiasi età che indossano outfit non formali, le calze parigine completano egregiamente gli outfit.

Calde nella versione in lana, bellissime con tallone rinforzato, eleganti in morbida seta. Tra i brand francesi noti per le calze ricordiamo Bonne Maison e Cervin Paris nota per le sue eleganti auto reggenti morbide in pura seta: un vero lusso!

10) Foulard, borsa, guanti ed occhiali

Eh si! Tra gli accessori, gli occhiali, il foulard al collo, ma anche i guanti eleganti o di lana, a seconda della stagione e del look, completano davvero il vostro look in perfetto stile parigino.

Quanto alla borsa, molto dipende dall’età e dal vostro stile, ma un classico sono le tote dalla forma quadrata o rettangolare di media grandezza. Per le serate importanti anche un piccola borsa a mano si rivela perfetta.

Tre regole di base per vestirsi alla francese

Visti quali sono i 10 capi d’abbigliamento immancabili per interpretare pienamente lo stile francese, ricordiamo le tre regole di base per realizzare un look in questo stile senza commettere errori, e sono:

  1. Naturalezza, non strafare, ma vestirsi in modo semplice e minimale
  2. Pochi capi ma giustiless in more” come diceva Choco Chanel e ci insegna la storia della moda, la semplicità interpretata sia nei capi indossati che negli accessori da come risultato l’eleganza.
  3. Un tocco di luxury non può proprio mancare; può essere ad esempio, quello che proviene da un bel foulard, un filo di perle, delle scarpe, un orologio o un bel paio di orecchini raffinati.

Il trucco d base per interpretare lo stile francese è quello che adottano le donne e le ragazze francesi, ossia la capacità di riuscire a mixare, in maniera sapiente, un tocco di luxury con accessori e capi lov cost.

Credit foto https://it.freepik.com

Sai perché i siti devono rispondere ai bisogni degli utenti e non dell’azienda?

Sai perché i siti devo rispondere ai bisogni degli utenti e non dell'azienda?
Sai perché i siti devo rispondere ai bisogni degli utenti e non dell'azienda?

Una domanda che spesso le aziende non si pongono, a giudicare dalla fruibilità dei loro siti, è proprio questa: “i siti devono rispondere ai bisogni degli utenti?“. A tal proposito vi vorrei ricordare un’articolo in cui vi parlavo delle migliori 8 strategie per avere successo con le-commerce. Un sito non è mai fine a se stesso.

I siti vengono allestiti per fornire un servizio a dei fruitori e, al tal proposti , devono essere appunto fruibili, intuitivi, veloci e piacevoli.

Quindi, se anche tu hai il dubbio di star sbagliando qualcosa, o stai pensando di aprire un sito o un e-commerce per la tua attività è bene che tu sappia il perché i siti debbano rispondere sempre e comunque, ai bisogni degli utenti, e quali sono gli errori più dozzinale da non commettere.

Siti online i 5 gli errori più comuni

E’ riduttivo parlare di 5 errori ma indubbiamente voglio prendere in considerazione solo gli errori più gravi e frequenti.

  1. Sito obsoleto e/o lento
  2. Scarsa fruibilità e poca immediatezza
  3. Hosting non performante
  4. Poca chiarezza
  5. Obbligo di scaricare un’ app

Questi 5 errori comuni sono da considerare sia per dei siti vetrina, come ad esempio quelli che pubblicizzano un’attività o un servizio, che per i siti di vendita come gli e-commerce.

Sito obsoleto o lento

La necessità di rifare da capo un sito non è evenienza remota e, troppo spesso, si rimanda a lungo. I siti devono sempre funzionare bene, avere un buon codice, ed essere al passo con i tempi: Se avete usato un vecchio tema non aggiornato, o una CMS che non è più performante come un tempo, mettetevi l’anima in pace: dovrete rifare o far rifare il vostro sito.

Questo in termini economici significa affrontare una spesa, è ovvio, ma in termini pratici e di rientro, vi porterà un tasso di conversione positivo, ed un maggior afflusso sul sito ed incremento della vostra attività, qualunque essa sia. Infine, un sito lento o non responsive (ossia adatto per la navigazione da mobile) viene anche penalizzato da mister G, il motore di ricerca GOOGLE, ama solo siti veloci e di qualità con codice ben leggibili.

Quindi non pensateci troppo e prendete il “toro per le corna”: se le visite sono poche, il tasso di abbandono elevato ed altri dati propendono al disastro, dovete rifare il vostro sito.

Scarsa frubilità e poca immediatezza

Utente, non fa rima con pazienza, forse con “paziente”?! Ma l’utente è tutto, fuorché paziente. Non ci raccontiamo delle favole: ogni sito, sia esso sito vetrina o e-commerce, deve essere fruibile, immediato e comprensibile, meglio ancora, se facilmente intuibile in ognuna delle sue funzionalità, dall’acquisto alla registrazione, alla richiesta informazioni, alle specifiche del prodotto/ servizio.

Le persone che navigano in rete non hanno tempo da perdere, la pazienza non è regina di questi tempi moderni, dunque, immediatezza e comprensibilità assumono un ruolo di primo piano. Se un sito non si carica bene, non è ben comprensibile, si fatica a capire cosa fare, dove farlo e come, il risultato più plausibile sarà quello di abbandono.

Ma anche questo dato, esattamente come quello sopra, è facilmente verificabile attraverso uno studio attento di Analytics e Search Console, senza stare a citare i numeri ed innumerevoli tool online a pagamento e free che il mercato mette a disposizione e che spesso cozzano gli uni contro gli altri.

Hosting non performante

Di questa caratteristica essenziale ne abbiamo parlato più volte. Io stessa ho dovuto cambiare più volte servizio fino a trovare quello che mi garantiva sicurezza ed affidabilità oltre ad una buona velocità in rapporto al prezzo pagato. Per molto tempo mi sono affidata a Siteground per questo sito, ma ne ho anche altri su altri provider.

Non ero soddisfatta, troppi down, errori 504 e, sebbene sia tanto decantato come servizio di hosting per WordPress devo dire che si è rivelato una vera delusione. Il servizio che ho ora, mi costa 1/3 ed è molto più efficiente. La scelta dell’hosting va fatta anche in relazione al tipo di sito che abbiamo e al servizio che offriamo agli utenti.

Se la navigazione giornaliera avviene da parte di molti utenti è ovvio che si ha la necessità di un servizio di qualità magari di un server dedicato piuttosto che un hosting condiviso che potrebbe andare bene ad un sito di vetrina di servizi. Comunque sia, nel successo di un sito ha una grossa importanza la scelta giusta dell’hosting perché è proprio quello che determinerà la velocità del vostro sito.

Difficile arrivare ad essere in prima pagina su Google se non si ha un sito veloce, performante e non si fa un buon lavoro lato SEO.

Poca chiarezza

Sia che offriate dei servizi o che vendiate dei prodotti dovete dar vita ad un interfaccia che sia fruibile, (come abbiamo detto prima), ma anche chiara. Chi compra da voi, o chi vi deve contattarvi per un servizio, non deve incontrare poca chiarezza: chi siete, come vendete, i prezzi, da quanto siete sul mercato, la vostra partita IVA e le varie registrazioni che rendono un sito affidabile per chi lo consulta, dati che devono essere presenti e ben leggibili.

Anche la presenza di una chat che aiuti l’utente ad interagire e chiedere informazioni si rivela molto utile così come la presenza di uno o più numeri di telefono fisso e mobile ed una e-mail a cui rivolgersi. Difficilmente acquisto su siti in cui non vi sono contatti come telefono e mail: voi lo fate? Chiarezza e trasparenza sono essenziali per guadagnarsi la fiducia dell’utente.

Obbligo di scaricare un app

L’errore del secolo? L’obbligo di scaricare un app per poter fruire di un sito! Io non lo faccio mai e se mi è capitato di farlo dopo poco ho rimosso l’app. Non so che dispositivi abbiate, ma rimane il fatto che se dovessi scaricare tutte le app dai siti in cui acquisto saltuariamente, o faccio la spesa settimanalmente, dovrei avere una decina di cellulari.

Le app per gli acquisti non servono! Serve una sito che sia ben fruibile in modo naturale sia da desktop che da mobile. Eppure molte aziende si convincono che avere un app costituisca un fattore che accresca la credibilità ed il prestigio: nulla di più sbagliato! Ormai cani e porci hanno le loro app ed è diventata una “tendenza moda” dannosa, che satura la memoria degli smartphone e stressa l’utente.

Infine, devo spendere una parola per la SEO. I siti necessitano di ottimizzazioni lato SEO per poter sperare di arrivare in prima pagina su Google. Per far ciò occorre intervenire con cognizione di causa:

  1. Scelta delle parole chiave
  2. Ottimizzazione on-page
  3. Ottimizzazione Off page e link building

Oltre a tutto ciò, scrivere articoli ed avere sezioni dedicate come il blog, pratiche che alcuni criticano, si stanno rivelando ottime strategia in ottica SEO ma anche come supporto funzionale in termini di autorevolezza.

Dopo questa lunga carrellata di consigli spero di avere spiegato in modo esaustivo il perché i siti devono rispendere ai bisogni degli utenti e non a quelli dell’azienda.

Linguine di mare con pesce e pomodoro

primo di pesce
Linguine di mare con pesce e pomodoro

Questa ricetta di mare si presta a numerose varianti che vedono l’utilizzo di varie tipologie di pesce di mare come cernia, merluzzo, sarago etc., il tutto con l’aggiunta di pomodoro, insieme ad elementi che ne arricchiscono il sapore, come ad esempio, le olive o i capperi e vari odori. Per rafforzare alcune preparazioni a base di pesce si possono utilizzare anche le alici sott’ olio e gli odori. Vediamo come preparare queste buonissime linguine di mare con pesce e pomodoro.

Linguine di mare con pesce e pomodoro: ingredienti

Come abbiamo visto, gli ingredienti per questo primo piatto di pesce possono essere variati. Le ricette a base di pesce dovrebbero essere usate di frequente alternando i primi classici ed i secondi a base di carne e arrosti.

Rimane il fatto però, che queste linguine di mare, debbano contenere tra gli ingredienti il pesce ed il pomodoro. Vediamo la lista degli ingredienti che ho utilizzato, ed assicuriamoci di acquistare prodotti freschi o congelati di qualità.

  • 400 gr di pasta per 4 persone
  • 1/2 passata di pomodoro
  • 2 filetti di merluzzo lessati in olio sale pepe e prezzemolo
  • 2 alici
  • 12 olive verdi
  • 7 – 8 pomodorini
  • prezzemolo
  • basilico
  • sale
  • pepe
  • aglio
  • olio

Preparazione primo piatto di pesce

Per la preparazione di questo primo piatto di pesce con linguine si deve procedere come segue:

  1. Mettere l’acqua a bollire e salarla con 1 cucchiaino e mezzo di sale grosso.
  2. In una padella versare 4 cucchiai di olio, aggiungere lo spicchio d’aglio e far soffriggere. Aggiungere il pesce e sminuzzarlo con la spatola di legno. Aggiungere i due filetti di alici sotto’olio tagliati a pezzettini.
  3. Aggiungere le olive snocciolate tagliandone alcune a metà.
  4. A questo punto non rimane che incorporare la passata di pomodoro ed aggiungere sale, pepe, prezzemolo tritato, e due foglie di basilico. Coprire e lasciare cuocere.
  5. Dopo dieci minuti incorporare i pomodorini tagliati a metà e continuare la cottura a fiamma bassa, per altri 5 / 10 minuti, coprendo con un coperchio. Mentre preparate il condimento l’acqua avrà raggiunto il bollore e la pasta sarà quasi cotta.

Quando la pasta sarà cotta al dente, scolatela bene, e versatela nella padella in cui avete preparato il condimento. Ripassatela in padella a fiamma bassa per circa un minuto, rimestando continuamente. Spolverate con prezzemolo tritato fresco e un pizzico di pepe; servite in tavola le linguine di mare con pesce e pomodoro.

Linguine di mare con pesce e pomodoro

Cosa servire per secondo

Per secondo piatto, avendo servito un primo di pesce, consiglio un secondo di pesce più o meno elaborato. Potrete trovare numerose ricette nella categoria secondi di pesce, tra esse, ricette facili come il tonno gratinato in padella, le cozze alla marinara con crostini di pane, o il persico con patate e verdure al forno. Mentre per contorno, sono perfette insalate miste, verdure cotte, patate a forno o lesse.

Come creare aiuole decorative con poca manutenzione: piante grasse e ciottoli

piante grasse
piante grasse

Le aiuole sono piccoli o grandi spazi allestiti a verde che decorano i giardini, le strade, i viali ed i parchi. Spesso in relazione la tipo di piante che vi si installano possono richiedere poca manutenzione o molte cure. Le piante grasse sono considerate da sempre tra le piante che richiedono poca manutenzione in quanto necessitano di scarse innaffiature, poche concimazioni e amano il sole. In relazione alla zona climatica però andranno scelte piante o meno resistenti al freddo invernale.

Come creare aiuole decorative con poca manutenzione

La scelta dell’uso dei ciottoli di copertura aiuta a combattere la nascita delle infestanti ma limita anche il filtrare dei raggi solari e l’eccessiva aridità del terreno sottostante. Oltre alle piante grasse di cui in questo articolo ve ne illustriamo diverse specie che vivono bene in giardino ma anche in casa: “piante grasse 15 specie che vivono bene in casa“; ricordiamo che si tratta comunque di piante con scarse esigenze colturali, amano il sole, temono i ristagni idrici ed il freddo eccessivo.

Come creare aiuole decorative con poca manutenzione: piante grasse e ciottoli

Come scegliere le piante grasse ed i ciottoli per creare un’aiuola

Tra i ciottoli più comunemente utilizzati per questo tipo di allestimenti, troviamo i ciottoli bianchi in marmo di Carrara o simili, disponibili in vari formati e dimensioni. In alternativa, si possono creare dei disegni anche utilizzando ciottoli di vario colore. Il consiglio è quello di utilizzare ciottoli di medie dimensioni e posarli cementandoli, o ponendoli sopra ad un telo di pvc nero leggermente interrato, dove avrete effettuato dei fori in corrispondenza del luogo in cui inserirete le piante. Il telo eviterà la crescita delle infestanti senza necessità di cementare i ciottoli.

Potrete alternare anche ciottoli più gradi da 10 cm con alcuni più piccoli e, magari, delimitare il bordo dell’aiuola con ciottoli colorati o luminescenti. Attenzione, perché anche un’aiuola di piccole dimensioni richiede l’utilizzo di più sacchi per poter realizzare un lavoro ben fatto, funzionale, ed estetico. Anche le pietre decorative in pasta vitrea possono contribuire a creare disegni piacevoli e decorazioni suggestive.

Quale e quante piante?

Ovviamente non solo le piante grasse si prestano a questa tipologia di aiuola. Alcuni arbusti da fiori come il plumbago dai fiori celesti, sono molto resistenti, allo stesso modo alcune crassulace da fiore come ad esempio la kalanchoe. Ottime anche molte tipologie di Aloe. Il consiglio è quello di iniziare con esemplari non troppo costosi.

Porre 1 o 2 esemplari più grandi e arricchire il tutto con piantine piccole che all’occorrenza potrete anche sostituire a seconda delle varie stagioni. Potrete anche alternare nell’aiuola, sia piante grasse che non, come ad esempio, un bel cespuglio o archetto di rose (come in foto).

Aiuola con piante grasse, ciottoli o rosa coltivata ad archetto

L’illuminazione dell’aiuola

Al di là della grandezza dei ciottoli scelti, del colore e della tipologia di piante adottate per l’aiuola, è necessario fare in modo che la nostra aiuola sia ben illuminata di notte, in modo da poter creare un effetto suggestivo molto piacevole. Se avete previsto l’uso di pietre fluorescenti vedrete che anche al buio si riveleranno ottime per porre in risalto l’aiuola.

Ma l’illuminazione, almeno in alcune ore della sera, si rende d’obbligo. Faretti e luci da pavimento due alternative più comuni oltre all’illuminazione con piccole torce ad energia solare che, in questi ultimi anni, stanno riscuotendo un gran successo.

Aiuola con pietre “ciottoli” di due colori e piante grasse

Posizionare i faretti in modo che vadano a colpire e porre in risalto le zone che riteniamo essere le più belle e significative della nostra aiuola, magari perché contengono un elemento botanico di rilievo. I vari esempi in foto possono rivelarsi utili per prendere spunto e trarne alcune idee.

Cibi sgonfia pancia: i più efficaci

Cibi sgonfia pancia: i più efficaci
Cibi sgonfia pancia: i più efficaci

Cosa mangiare per evitare il fastidioso gonfiore addominale e ottenere una pancia piatta (e in salute).

Molti di noi desiderano una pancia pianta e bella, dalle linee sinuose e gradevoli, specialmente prima della prova costume o quando non possiamo nasconderla sotto maglioni e vestiti larghi. Per gli uomini si tratta di una questione di lunga data, perché la loro costituzione tende a far sì che il grasso si accumuli sulla pancia fin da giovani.

Per le donne, invece, può diventare un problema nella maturità: da giovani si fa attenzione alla massa grassa che si concentra su cosce e fianchi, poi si cerca di capire come eliminare il grasso addominale in menopausa. Insomma, sembra che non ci sia mai pace!

Cos’è e a cosa è dovuto il gonfiore addominale

Tuttavia, il gonfiore addominale – questo è il termine tecnico – non è affatto solo una questione estetica: dietro a un problema apparentemente solo superficiale, che ha a che fare con l’armonia delle forme del corpo, si cela una questione molto importante, che riguarda la nostra salute e il nostro benessere quotidiano.

Quando la pancia si gonfia particolarmente e sensibilmente (anche da un giorno all’altro), non si tratta solo del grasso sottocutaneo o viscerale che si accumula nella zona del girovita (di per sé già preoccupante e sempre da tenere sotto controllo), ma anche – e più spesso – del gas e dell’aria che inglobiamo attraverso l’alimentazione e che il nostro organismo non smaltisce correttamente.

I “sintomi” di una pancia gonfia

Questa situazione provoca una continua tensione in corrispondenza degli organi addominali, e in particolare di stomaco e intestino; tale tensione è a sua volta responsabile di crampi, dolori e difficoltà digestive, nonché imbarazzanti episodi di meteorismo.

Cosa fare, dunque, per attenuare questi sintomi e liberare la pancia dall’aria in eccesso? È possibile stare meglio in poco tempo? Esistono alimenti che aiutano l’intestino a lavorare correttamente e a farci sentire meno la sgradevole sensazione di pienezza che si prova quando si ha la pancia gonfia?

Alimentazione e cattive abitudini

L’alimentazione, come vedremo, è un ottimo alleato per ridurre il gonfiore e sgonfiare la pancia. Tuttavia, quando si tratta di diminuire la tensione addominale, una delle prime cose da fare è sicuramente dimenticare alcune cattive abitudini che consapevolmente o inconsapevolmente portiamo avanti ogni giorno.

Alcune di queste possono, a un primo sguardo, apparire come piccole ingenuità: ad esempio, bisogna sapere che le gomme da masticare sono uno dei principali artefici del gonfiore addominale; eliminarle, quindi, contribuirà a farci sentire meglio.

La stessa cosa vale per le bevande e i liquidi gassati, così come le bevande alcoliche e il fumo, che – come è noto – non sono amici della pancia piatta. In secondo luogo è bene adottare alcune sane abitudini che possono essere di aiuto alla digestione e – di riflesso – all’eliminazione del gas in eccesso.

Tra queste, c’è ad esempio la buona abitudine di compiere una breve passeggiata dopo i pasti, evitando invece di sdraiarsi sul divano o di addormentarsi subito dopo aver mangiato. Inoltre, si può provare anche praticare una leggera ma costante attività fisica: oltre alle passeggiate, sono molto consigliate sedute di yoga, pilates o leggeri allenamenti di nuoto o jogging.

Fa bene allo stomaco e alla buona digestione anche dormire in una posizione comoda, specialmente se si alzano leggermente la testa e le spalle rispetto al resto del corpo.

Pancia sgonfia: tutti i cibi efficaci

Papaya
Papaya

Fatte le dovute premesse, passiamo ad esaminare alcuni alimenti con proprietà diuretiche, sgonfianti e rilassanti: proprio quello di cui abbiamo bisogno per diminuire la tensione addominale.

  • Yogurt: iniziare la giornata con dello yogurt magro, senza zuccheri aggiunti, è una buona soluzione per migliorare la flora batterica intestinale.
  • Cereali integrali: ricchi di fibre, sono ottimi per sgonfiare la pancia e, allo stesso tempo, ottenere una buona carica di energia.
  • Frutta: si può provare a integrare la colazione con un frutto; agrumi e papaya sono tra i migliori per diminuire la tensione addominale, ma sono ottimi anche i kiwi e le prugne, che hanno anche un certo potere lassativo.
  • Verdure: un’alimentazione a base di verdure e prodotti di origine vegetale è necessaria per stare bene. Tra gli ortaggi che più aiutano a ottenere una pancia piatta annoveriamo i finocchi e ravanelli (che hanno anche funzione detox), ma anche carciofi e asparagi. Da evitare, invece, ortaggi che favoriscono la fermentazione, come le patate.
  • Tisane: nella nostra lista non poteva mancare una buona tisana drenante; per evitare il gonfiore sono molto consigliate quelle a base di cannella e menta (che riescono a tenere sotto controllo la fermentazione nello stomaco), ma anche quelle lenitive e rilassanti a base di malva e camomilla.

Disposizioni ANTI COVID per le palestre e piscine: come fare 20 regole

Disposizioni ANTI COVID per le palestre e piscine: come fare 20 regole
Disposizioni ANTI COVID per le palestre e piscine: come fare 20 regole

L’autunno è arrivato e con esso la riapertura delle scuole. Per scuole, si intendono anche tutte quelle attività che permettono di imparare qualcosa e, tra esse, vi sono anche le palestre ed i corsi di danza. Ma quali sono le disposizioni di legge ANTI-COVID per la riapertura delle palestre e come devono comportarsi corsisti e i maestri? Vediamolo insieme.

Le regole di base anti covid

Le regole sono chiare e bene precise, riguardano i corsi di ballo per adulti e bambini, ma anche le altre attività ginniche e sportive che praticano nelle palestre. Per chi non le rispetta, sono previste pene severe e la chiusura della struttura. Ciò nonostante, molte palestre non stanno rispettando le normative, a discapito della sicurezza dei propri iscritti, e dell’intera comunità.

Le disposizioni anti covid palestre, infatti, sono volte a limitare al massimo i contagi e non sono frutto di capricci. Ma al di la della infrazioni che le varie strutture e maestri stanno compiendo, vediamo quali sono realmente le disposizione di legge da mettere in atto e da esigere dai gestori delle palestre e, ovviamente, dagli allievi.

Disposizioni anti covid palestre e piscine

Considerando che la misurazione della temperatura, specie in struttura di una certa entità, sia una cosa utile e necessaria, vediamo quali sono le altre 20 regole di base da osservare secondo le disposizioni anti covid.

  1. Freddo o caldo, le finestre della sale, che deve esserne munita, vanno mantenute aperte per tutta la lezione. E’ necessaria una verifica e valutazione degli impianti di areazione.
  2. Si entra nella struttura e nei locali con la mascherina.
  3. Per l’accesso nelle sale palestra, è obbligatorio cambiarsi le scarpe e riporle nella propria borsa.
  4. Negli spogliatoi si accede solo con la mascherina e in numero limitato di persone in relazione alle dimensioni dello spogliatoio. In genere 3 o 4 persone per volta o poco più.
  5. Le docce non possono essere utilizzate neanche se si frequentano corsi in piscina.
  6. Tutto ciò che viene indossato, scarpe incluse, deve essere chiuso in borse, buste o e lasciate negli spogliatoi o armadietti.
  7. Non si entra in sala (palestra) con le borse.
  8. Vige la regola del distanziamento, sia per quanto concerne gli attrezzi che la sala danza.
  9. La distanza raccomandata per le attività di danza e di due metri perimetrali intorno ad ogni allievo. Mediamente una sala di 80 – 100 metri quadrati, ben areata, può accogliere dalle 8 alle 10 persone , ma molto dipende anche dalla forma della sala.
  10. Per i balli di coppia non possono essere messe in coppia persone che non siano congiunti, conviventi.
  11. All’ingresso in segreteria, si deve firmare ogni volta, ad ogni lezione giornaliera, la certificazione attestante la buona salute e la non frequentazione con persone malate.
  12. All’ingresso in palestra e all’interno della stessa, devono essere presenti dispositivi per l’igienizzare le mani.
  13. Non è consentita la sosta o il passaggio in sala di persone che non siano gli insegnanti o gli allievi del corso specifico (sempre nel rispetto del numero limitato in base alla grandezza della sala).
  14. Non è permessa la sosta nelle sale d’attesa (sedute) da parte di esterni ai corsi se non. Specie in metrature limitate. Va indossata sempre la mascherina (accompagnatori minori) per iscrizioni, richieste informazioni etc.
  15. Ogni volta che termina un’attività in sala, e vi è cambio corso, si deve attendere circa 15 – 20 minuti per cambiare l’aria ed igienizzare le superfici con candeggina o simili.
  16. Disinfezioni degli attrezzi ad ogni utilizzo.
  17. E’ vietata una qualsiasi forma di assembramento sia all’interno delle strutture che all’esterno delle stesse.
  18. Ovviamente, devono astenersi dalle lezioni persone con febbre o sintomi influenzali quali tosse e raffreddore.
  19. Mentre in sala danza / fitness, va rispettato il distanziamento dei 2 metri senza obbligo di indossare la mascherina se non per gli insegnanti, negli altri locali il distanziamento da adottare è di 1 metro con ‘uso di mascherina.
  20. Igienizzare le mani in ingresso ed in uscita.
Fotografa Valeria Gennaro – Modello Lorenzo Gennaro

Chi non rispetta le regole anti covid in palestra in cosa incorre?

Oltre che a cospicue sanzioni, i titolari delle strutture che non rispettano le disposizioni anti covid per palestre e piscine rischiano multe salate e la chiusura della struttura, oltre al fatto che non rispettando le normative e le disposizioni obbligatorie ledono la sicurezza personale dei propri iscritti.

Vacanza in Costa Smeralda: i più bei siti archeologici da vedere

costa Smeralda sardegna
Costa Smeralda Sardegna

La Sardegna è una delle mete più ambite in assoluto durante l’estate, non solo per la bellezza del mare e delle spiagge, che sono anche forse scontate, ma anche per il fatto che, fare una vacanza in questa terra, vuol dire poter svolgere attività alternative alla tintarella in spiaggia, come, ad esempio, moltissime escursioni nella terra ferma.

Particolarmente spettacolari e da segnalare sono le visite ai percorsi archeologici che si trovano nella zona della Costa Smeralda nel comune di Arzachena. Cercando un alloggio in zona si potrà quindi strutturare un bel programma vacanze fra alcune delle più belle spiagge dell’isola, che si trovano lungo quella costa, e la visita ad alcuni siti archeologici di grande interesse ivi ubicati.

La comodità di poter raggiungere il porto di Olbia, per esempio, con i traghetti da Civitavecchia a Olbia, con la propria auto permetterà di girovagare alla scoperta dell’entroterra senza grossi problemi.

Vacanza in Costa Smeralda: i più bei siti archeologici da vedere – Malchittu complesso nuragico

Il patrimonio archeologico di Arzachena

Nel comune di Arzachena, in Costa Smeralda, ci sono ben otto siti archeologici degni di nota ancora ben tenuti e di notevole bellezza. Essi, collocabili cronologicamente fra neolitico medio ed età del bronzo, sono singolari non solo a livello regionale, ma anche a livello mondiale. Ecco alcuni di questi imperdibili siti archeologici.

1) Tomba dei giganti Coddu Vecchiu


Dopo una breve camminata in piano, dopo aver parcheggiato l’auto, ci si trova davanti ad una tomba. È così che comincia la visita ad uno dei monumenti più suggestivi di tutta la Sardegna nuragica. Originariamente essa era probabilmente un dolmen a corridoio e se ne coglie ancora oggi la struttura.

Lastre verticali di granito sormontate da altre lastre mettono in evidenza una struttura imponente e maestosa. Popolazioni di epoche successive hanno riutilizzato la struttura aggiungendone delle parti, come la stele, l’esedra, l’anticamera.

2) I nuraghe La Prisgiona


In posizione dominante nella Gallura costiera, a Capichera, si trovano questi nuraghe parte di un complesso più ampio costituito da un antemurale e da un villaggio di capanne. Il complesso, costituito da una torre principale in pietra è circondata da un bastione trilobato. Una porta conduce nella torre e immette in un corridoio oggi ingombro a seguito di un crollo.

Aperture, nicchie, scalinate e camere rendono l’ispezione del sito entusiasmante. Nella parte più esterna del sito si erge una cortina muraria curvilinea fatta di grossi blocchi di pietra, all’esterno le capanne.

3) Tomba dei giganti Moru


Unico esempio di tomba a filari di pietre nella zona, questa tomba è oggi ben conservata, anche grazie ad una ristrutturazione fatta a dovere. In epoca successiva rispetto all’originale la tomba viene modificata e trasformata in tomba dei giganti.

Il nome è dovuto alla sua imponenza, anche se di fatto si tratta di tombe collettive. Qui si svolgevano riti e venivano fatte offerte propiziatorie.

4) Tempietto di Malchittu


Questo edificio si trova incastonato fra due elevate cime e domina sul territorio circostante rendendolo affascinante e prezioso. Di tempietti del genere “a megaron” ce ne sono anche altri sull’isola, ma questo è di certo uno dei meglio conservati della Sardegna.

A questo infatti manca solamente il tetto che era probabilmente era in legno e che quindi con il tempo è andato perdendosi.

Evidente è ancora il sistema di chiusura, fatto di due nicchie contrapposte che ospitavano un palo di blocco di una porta anch’essa in legno e perduta.

Una grande camera interna ospitava probabilmente i riti comunitari, ma non si sa a quale divinità fosse rivolta in quanto i simboli presenti attualmente, sono illeggibili.

Sedili laterali sono dedicati a coloro che potevano assistere ai riti. Oltre a questi siti, certamente fra i più notevoli, si collocano la Tomba dei Giganti Li Lolghi, la Necropoli Li Muri, le Nuraghe Albucciu, la Roccia il Fungo Monti Incappiddatu, il Museo di Arzachena.

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Quale profumo da uomo scegliere per l’autunno?

profumo uomo
Profumo uomo

La scelta del profumo, sia per lui che per lei, è una cosa molto personale e soggettiva. Regalare un profumo può rivelarsi un’ottima idea, ma è bene conoscere i gusti della persona a cui è destinato, uomo o donna che sia.

La scelta giusta del profumo: non solo questione di donne

Spesso si ha l’idea sbagliata che il profumo sia un qualcosa di esclusiva competenza delle donne: nulla di più sbagliato. Anche l’uomo cerca sul mercato prodotti adatti a quelle che sono le proprie caratteristiche, le proprie esigenze e la voglia di trasmettere qualcosa di te.

Diverse sono le griffe che hanno raccolto tutto questo consenso maschile i negozi specializzati così come gli store on line registrano ottimi numero per quanto riguarda la cosmetica dell’uomo ed i profumi in particolare. Ma cosa fa di un normale profumo qualcosa di particolare? Cosa differisce una fragranza da un’altra? E quali sono i profumi più in voga?

come scegliere un profumo idee e consigli
Come scegliere un profumo idee e consigli – Quale profumo da uomo scegliere per l’autunno?

Diversi articoli, stessa alta qualità

Andiamo a calarci, appunto, nel particolare, e vediamo alcuni tra i profumi uomo più famosi ed intriganti. Il Boss Bottled, eau de toilette, potrà essere tuo a 31,80€ così come l’Acqua di Giò pour homme a 38,50€. Salendo di prezzo, ecco per voi Intense Oud unisex di 90ml che potrai acquistare ad un prezzo di 67€ mentre di Paco Rabanne ecco per voi 1 million a 48,90€.

Come si nota dal nome dei brand, la qualità di certo non manca: andando avanti Abercrombie presenta Fierce, l’acqua di colonia tua a 68€ ed ancora ottimo risulta essere Homme, di Kenzo, ad un prezzo più basso pari ai 28€.

Una virilità ricercata aumentando l’autostima

Come abbiamo detto in precedenza, il profumo non è un privilegio solo delle donne o delle ragazze, ecco spiegata la vasta offerta riservata agli uomini. Da sempre l’uomo è visto come colui che tiene al proprio aspetto, sappiamo bene ormai che invece presta molta attenzione alla cosmetica.

Il giusto profumo esalta le caratteristiche e la virilità, dando anche una sicurezza di sé che aumenta l’autostima, ognuno di noi può trovare l’articolo giusto per sé. Basta solo avere un’idea, un qualcosa che possa orientare la scelta verso il prodotto più giusto, magari partendo dalla scelta della composizione, dal profumo, dall’intensità. Molte le variabili, tanti i prodotti tra cui scegliere il miglior profumo per noi.

Attenzione e competenza nella scelta del giusto prodotto

Proseguendo con una rapida carrellata in termini di profumo uomo, Armani propone una fragranza a 35,50€ che è l’Emporio Stronger With You che bissa il modello Intensely, tuo a 49€. Versace mette a vostra disposizione Eros, eau de toilette a 38,20€. Proseguendo ecco Encre Noir Sport a 23€, Emir eau de parfum a 80€ e Shangaf Oud a 38€ nella confezione di 75ml.

Questi e molti altri, sono gli articoli cosmetici ed i profumi in particolare che sono riservati agli uomini che dimostrano grande attenzione e competenza su questi prodotti, esprimendo anche un gusto personale, che si abbina con la scelta stessa.

Dai un segnale della tua personalità: scegli il profumo adatto a te

Scegli anche tu, allora, i migliori profumi uomo adatti a te, quelli che interpretano pienamente le tue esigenze in tutte le occasioni in cui sceglierai di indossare uno di questi, o anche altri profumi.

Dai un tocco originale alla tua personalità per non passare inosservato ma per dare un segnale forte di te: la giusta fragranza che può rappresentarti, un insieme di inebrianti profumi di qualità.

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