Presto sarà Pasqua, con essa la convivialità e la condivisione pendono il sopravvento: ci si incontra, si imbandiscono tavole golose ricche di buon cibo e di piatti pasquali caratteristici, e si allestiscono tavole allegre e colorate. Vogliamo offrirvi un’idea su come allestire la tavola di Pasqua in modo originale.
Allestire una tavola di Pasqua super chic con i gerani è facile, data la stagione, anche economico e divertente, mentre il risultato è garantito da questo bel fiore che la natura e la botanica ci offrono in una grande varietà di colori: vediamo come fare!
Come allestire la tavola di Pasqua super chic con i gerani
Abbiamo parlato molte volte di queste piante da fiore, i gerani appunto, utili per ornare giardini e balconi ma pratica idea chic per adornare la tavola di Pasqua e creare decorazioni floreali. Se volete coltivare i gerani in questo articolo trovate valide soluzioni, consigli e trucchi qui: Gerani: 3 trucchi per coltivare i fiori della bella stagione.
Oltre alla coltivazione dei gerani come strumento per colorare il giardino, i viali ed i balconi, questa pianta da fiore, versatile e di facile coltivazione, ben si presta a dar vita ad idee originali per adornare la casa e la tavola a Pasqua ma anche per altre festività ed eventi; un fiore economico dalle mille risorse.
Oltre alle idee per allestire la tavola di Pasqua che vi proponiamo in questo articolo, vi ricordiamo che l’alberello pasquale è una delle decorazioni più note e belle di Pasqua. Qui trovate 3 tutorial utili per realizzarlo: Uova di Pasqua e tavola pasquale con alberello – 3 tutorial. Vediamo le 3 decorazioni con i gerani e le idee da copiare per Pasqua.
Gerani in tavola a Pasqua: idee da copiare
Che siano idee per imbandire la tavola o creare decorazioni pasquali i gerani, nelle loro varietà e con i loro colori brillanti e vivaci, questi fiori sono perfetti per decorare ed abbellire gli ambienti.
Anche gli esperti di Pelargonium For Europe suggeriscono l’utilizzo di questo fiore nella creazione di idee per personalizzare la tavola a Pasqua. Vediamone le 3 idee di Pasqua per la tavola selezionate per voi!
Le uova sospese e fiori di geranio
Decorare la tavola con i gerani
Il centrotavola di Pasqua con i fiori di geranio
1# Le uova sospese e fiori di geranio
Pasqua: uova spese e fiori di geranio
Un’idea pasquale originale e creativa è rappresentata da uova e gerani sospesi. Per realizzarla, servono uova di gallina e uova di quaglia o piccione insieme a fiori di geranio e piccoli nidi di macramè per supporto realizzati con spago e della paglia intrecciata a simulare dei nidi.
Le uova andranno divise in due e lavate. In alternativa si possono utilizzare delle uova sode successivamente aperte e svuotate con un cucchiaino. Mentre le uova di gallina potranno essere decorate e dipinte a proprio piacimento, quelle di quaglia sono già di per se maculate e molto belle.
2# Decorare la tavola con i gerani
Decorare la tavola con i geraniDecorare la tavola con i gerani e uova
Se amate dei look romantici dal sapore vintage per la vostra tavola di Pasqua,potrete copiare alcune delle idee illustrate nelle foto: semplici, coreografiche e romantiche, queste idee pasquali sfruttano fiori di geranio, uova colorate e uova di quaglia messe in ordine casuale sulla tavola. Un’idea chic e facile per dar un tocco di colore ed allegria alla tavola pasquale. Per finire, un bel centro tavola pasquale completerà l’opera.
3# Centrotavola di Pasqua con i fiori di geranio e uova
Centrotavola di Pasqua con i fiori di geranio e uova
I centrotavola caratterizzano la tavola e le festività. Ne troviamo di molte tipologie sia per la Pasqua che per il Natale, due delle feste sicuramente più significative dell’anno.
Il centrotavola scelto per adornare la tavola di Pasqua è realizzato con i gerani, delle uova di gallina dipinte, alcuni ramoscelli verdi e, volendo, anche altri dettagli personalizzati come piccole piume, pulcini finti ed altro.
Vi abbiamo illustrato tre idee creative semplici da realizzare per adornare la casa a Pasqua e con essa la tavola, sono economiche, ma la tempo stesso facili e molto belle.
Mare Fuori sbarca al Container con i SUBACREW ed è sold out
Non vedevano l’ora, dopo il fermo dovuto al Covid, di potersi esibire nei locali della capitale romana. Così, ieri sera, in modo quasi estemporaneo, con una prevendita che in 24 ore ha fatto sold out, i Suba Crew hanno portato sul palco del loro concerto la sigla di Mare Fuori la serie TV in onda su RAI 2.
In attesa della terza stagione gli autori del brano ‘O Mar For, Lolloflow e Matteo Paolillo (Icaro),attore della serie Mare Fuori, che veste i panni di Edoardo, hanno condiviso con il pubblico presente in sala, alcuni dei loro brani musicali. La diretta Instagram ha permesso di allargare l’evento ad un pubblico più vasto, e condividerlo con i loro fan che da tempo l’attendevano.
Sold out dei Suba Crew ‘O Mar For attesissima dai fan
Alla serata evento che ha dovuto purtroppo lasciare fuori tanta gente per via della capienza esaurita del locale, hanno partecipato, oltre ai Suba Crew, (band composta da Matteo Paolillo, Lorenzo Gennaro – il producer del gruppo – e Pietro Jellinek ) anche altri cantanti e alcuni attori della serie Tv Mare Fuori.
Subacrew: Pj, Icaro e Lollolow
Edoardo, Ciro e Pirucchio al Container di San Lorenzo a Roma
Gradita al pubblico la partecipazione di un altro beniamino dello schermo, Giacomo Giorgio (Ciro nella serie) che lo scorso anno ha cantato un brano insieme a Matteo Paolillo, riferito alla serie TV Mare Fuori. Si tratta di Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ un dialogo aperto tra Edoardo e Ciro, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo: “Matteo Paolillo Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ nuova canzone dopo O’ Mar For’, e testo“.
Hanno partecipato alla serata live al Container altri due ragazzi. Un altro giovane cantante dalla voce potente e calda, Gaetano Marsico che ha aperto la serata con due canzoni seguito da Niccolò Galasso, (Pirucchio in Mare Fuori) che, accompagnato dalla sua chitarra, ha fatto ascoltare al pubblico del Container altri due brani.
Matteo Paolillo, Lorenzo Gennaro, Giacomo Giorgio e Nicolò Galasso Nicolò Galasso
Le canzoni della serata con Matteo Paolillo, Lolloflow e PJ in concerto
Oltre alla sigla tanto attesa di ‘O Mar For, la band Suba Crew si è cimentata in altri brani legati alla serie, o presenti nella serie, come Sangue Nero, e brani tratti dall’Ep Edo di Matteo Paolillo.
Non sono mancate canzoni di vecchia data dei Suba Crew, insieme a nuove uscite musicali, tra esse il singolo di Lolloflow “Musica e Rumore” una canzone che parla di addii e di rinascite; o quello di Pietro Jellinek in arte PJ con “Notte Elettrica“, di cui ricordiamo l’ultima uscita musicale con “Sangue dal cielo“.
Una serata all’insegna della musica, ma anche delle belle parole, quelle sane e sincere che sgorgano dal cuore di tre ragazzi che inneggiano alla pace, demonizzano la violenza e la sopraffazione sessista. Lo fanno in modo incisivo in “Sangue Nero“, un brano della serie Mare Fuori dove si condanna la violenza.
Tematica ricalcata anche nella canzone “Amare chi fa male” e riconfermata con sfumature diverse, ma con concetti che accomunano questi brani inno alla NON VIOLENZA, con la nuova uscita musicale di Matteo Paolillo, fuori su tutte le piattaforme dall’8 di Aprile, proposto come inedito al Container intitolato “Ma Comme Aggia fa“, una canzone che parla della guerra e della brutalità che devasta il mondo.
Oltre a goderci sulle piattaforme digitali la buona musica della band Suba Crew, siamo in attesa di altre date live in Italia e su Roma aspettando, ovviamente, l’uscita dellaterza serie di Mare Fuori che, sicuramente, non deluderà i fan, e di cui è prevista la prossima uscita in autunno.
Le cucine a scomparsa: soluzioni eleganti per case piccole
Casa piccola? non sai come inserirvi tutto ciò di cui avresti necessità? La soluzione potrebbe essere quella di installare una cucina a scomparsa di quelle contenute in un elegante armadio o in una libreria.
I mobili multifunzione sono molto diffusi, ed hanno rapidamente conquistato il mercato proprio in virtù degli ambienti da arredare di dimensioni contenute.
Una cucina funzionale, piccola ma ben organizzata, che scompare dietro alle ante di un mobile spesso di dimensioni medio grandi, od anche di un armadietto dalle dimensioni contenute, può rappresentare la soluzione perfetta per uffici, case vacanza e case piccole. Vediamo le cucine a scomparsa, lo stile e le idee per arredare la tua mini cucina integrata.
Le cucine a scomparsa: arredare in poco spazio
Arredare in poco spazio ed inserire anche una cucina è un operazione che richiede una buona pianificazione preventiva atta ad evitare errori. Lo spazio ridotto infatti, implica un’ottimizzazione degli ambienti, attuata tenendo conto di tutte le funzionali che la stanza che accoglie anche la cucina a scomparsa deve sostenere.
Le cucina a scomparsa ottimizzano gli ambienti solo se si riesce a rendere funzionale il loro utilizzo, e ad inserire tutto ciò di cui avremo realmente bisogno. Sono soluzioni perfette per le seconde case, o in abitazioni in cui vive una single o una coppia.
Ma va detto che possono esserci anche cucine a scomparsa super attrezzate, dotate di tutto: forno, lavastoviglie, frigo, piano cottura medio grande etc. ed essere celate alla vista per motivi estetici perché magari si trovano in un salotto che non deve essere necessariamente piccolo. Sono scelte stilistiche che accompagnano i proprietari di casa indipendentemente dagli spazi.
Parete attrezzata con cucina a scomparsa
Ma ci sono anche casi in cui la cucina dei propri sogni non è realizzabile, e si deve obbligatoriamente vertere verso soluzioni salvaspazio e cucine sotto dimensionate.
Progettare la cucina a scomparsa
Sul mercato vi sono cucine mini da inserire in armadi già esistenti o cucine dotate di armadio. Vi sono aziende specializzate nella produzione di mini cucine e di pareti attrezzate che accolgono anche la cucina.
Certo è, che la progettazione ha un ruolo importante, e spesso va fatta facendosi affiancare dagli esperti che fanno capo alle aziende, o da un architetto preposto alla progettazione della nostra casa e degli arredi da inserire.
Esiste infatti, la possibilità di farsi realizzare anche una cucina salvaspazio a scomparsa su misura da un falegname o sfruttando la componibilità che molte aziende del settore arredo offrono.
Caratteristiche mini cucine a scomparsa
Le cucine a scomparsa piccole partono da soluzioni base che contengono al loro interno un lavello (spesso ad una sola vasca, un piccolo piano cottura, scolapiatti e qualche vano contenitore.
Ma vi sono anche cucine a scomparsa contenute in armadi o più spesso armadi / librerie che possiedono tutto: dal lavello funzionale ad un bel piano cottura, incluso forno, lavastoviglie e scolapiatti, frigorifero, pensili contenitori e cassetti.
Il tutto sviluppato su una parete di solo di 2 metri lineari e anche meno. Quest’ultima è una valida soluzione che però non è adottabile in spazi davvero contenuti di case molto piccole. Fermo restando che la cucina piccola si può arredare anche con soluzioni diverse.
Cucine a scomparsa: classiche, rustiche e moderne
Le cucine a scomparsa sono realizzate in tutti gli stili di arredamento. Troviamo cucine a scomparsa moderne, ma anche classiche e rustiche a scomparsa. La scelta dovrà ricadere, non solo sulla cucina che ci piace di più, ma si dovrà tenere conto anche dello stile d’arredo che abbiamo deciso di adottare in tutta la casa e, in particolar modo nell’ambiente soggiorno che dovrà accoglierla. La mini cucina a scomparsa moderna in foto è CLEI cucina monoblocco Kitchen Box. Perfetta per chi ama la modernità.
Cucina a scomparsa moderna – Clei cucina monoblocco Kitchen Box
Per chi ama linee classiche la cucina monoblocco Conero offre una soluzione in 192 lineari per 2 metri di altezza. Una struttura in noce e tutti gli elettrodomestici utili e necessari, frigorifero incluso. Il prezzo di vendita è di 2.490 euro ed è ampiamente personalizzabile. La trovate nel sito soluzionisalvaspazio.it.
Cucina monoblocco classica di Conero 2490 euro
Cucina a scomparsa dove e quando sono indicate?
Sicuramente, la cucina a scomparsa è indicata in ambienti di lavoro quali gli uffici, ma soprattutto è l’ideale per arredare case piccole come ad esempio i monolocali. Perfetta anche per le case vacanza che non possiedono un ambiente cucina separato, strutture ricettive cn angolo breakfast, in mini appartamenti e B&B. La soluzione cucina chiusa in armadio va però progettata e scelta in base alle esigenze del nucleo familiare, questo per far si che sia comunque funzionale e pratica. Ma quanto cosa una cucina a scomparsa?
Prezzi cucine a scomparsa
Come per qualsiasi mobile, anche le cucine a scomparsa risentono nel prezzo di vari fattori: dimensioni, qualità degli elettrodomestici, brand scelto per l’acquisto, manodopera di un eventuale falegname se si opta per cucine salvaspazio su misura e così via.
Orientativamente, si trovano soluzioni di piccole cucine chiuse a partire da 1500 euro in su ma anche meno. L’armadio cucina in blocco RESPEKTA, ad esempio, nella foto in alto la prima inserita in un ambiente ufficio è in vendita su Ebay a 850 euro.
Un piccola cucina a scomparsa rustica la trovate nella foto sottostante, pratica, funzionale e ben attrezzata ed ha un prezzo di circa 2000 euro.
Cucine monoblocco salvaspazio fai da te
Tra le varie proposte non poteva mancare la cucina fai da te. Vi sono poi le soluzioni fai da te come la cucina fai da te proposta nel sito bricoporale.it adatte a chi ha manualità e voglia di fare. Nel sito trovate le indicazioni passo passo su come inserire una cucina fai da te in un armadio in legno.
Cucina fai da te nascosta in un armadio
Il consiglio
Individuato lo stile d’arredo e le dimensioni utili che si hanno a disposizione per la cucina a scomparsa, si può iniziare la ricerca online delle cucine salvaspazio chiuse in armadio o dei monoblocco cucina, pareti d’arredo piccole o grandi in grado di contenere tutto ciò che occorre creando questo prezioso alleato indispensabile in ogni casa: la cucina.
Negli ultimi tempi si è sentito parlare della tendenza di alcune esponenti del sesso femminile avanguardiste e famose, tra esse modelle a attrici, e la loro presa di posizione rispetto alla “non depilazione“. La depilazione è vista come uno stereotipo che priva il mondo femminile della libertà e costringe la donna a sottoporsi alla barbarie della depilazione.
Quindi, la domanda nasce spontanea: Depilazione donne si o no? Una scelta estetica di alcune culture, un atto barbaro, una spersonalizzazione della donna… qual è il punto di vista giusto tra i tanti? Vi racconto il mio!
Depilazione donne si o no?
Al di la delle star più o meno note, tra le quali si colloca anche la fidanzata di Damino dei Maneskin, Giorgia Soleri, la scelta di depilarsi si o no, depilarsi in parte o completamente, o solo nei punti che riteniamo “sgradevoli” è, a mio avviso, una scelta soggettiva che tale deve rimanere.
Ogni cultura, ogni popolo ha le sue usanze radicate: gli indiani d’America portano i capelli lunghi, sia gli uomini che le donne. Alcune popolazioni africane e non solo, hanno come consuetudine del non uso degli abiti, altre ancora, vedono le donne a sedo nudo come un’ usanza normale e radicata per la quale, qui in Europa e in altre parte del globo, si finirebbe in galera.
Ma l’elenco delle consuetudini ed usanze di alcuni popoli è lungo e variegato. Il punto dunque, non è quello di mettere l’accento sull’imposizione della depilazione come strumento di controllo e bellezza sul corpo femminile, dato che attualmente anche molti uomini si depilano, ma a mio avviso, è quello di potersi sentir liberi di piacersi a prescindere dalle regole sociali collettive.
Sopracciglia, unghie e depilazione? Tre argomenti concettualmente comuni
Se vogliamo essere precisi e coerenti, le star che affermano che la depilazione sia una costrizione della figura femminile relegata ed incollata ad alcuni canoni estetici, lo è, a mio avviso, anche la pratica di depilare e modellare ridisegnando le sopracciglia, il ricorrere ad unghie ricostruite ed artefatte ed usare il make up.
Allora mi domando: perché chi disdegna la depilazione poi si fa fotografare con unghie rifatte, capelli tinti e sopracciglia ad ala di gabbiano? Anche il make up è un imposizione radicata nei secoli che riguarda la sfera ed il mondo femminile, così come l’uso delle scarpe con i tacchi, strumento di tortura che spesso causa, nel tempo, problemi ai piedi.
Femministe e depilazione
Credo che l’essere femminista non implica il voler rifiutare un solo stereotipo della sfera “donna”, ossia quello che riguarda la depilazione. Per coerenza, chi sostiene questo principio, dovrebbe anche rifiutare tutta una serie di scelte estetiche culturali, siano esse quelle dei tacchi, delle unghie in gel, dei capelli tinti, dei tatuaggi, dei piercing o della depilazione.
Cercare la libertà e l’emancipazione attraverso la sfera estetica è riduttivo così come il rifiuto di alcune pratiche come la depilazione, che trovo superficiale e fuori luogo.
Qual è la vera libertà dell’essere donna?
La vera libertà dell’essere donna consiste nel rifiutare gli stereotipi ed anche questo di “non depilarsi lo è”. La vera libertà sta nello scegliere liberamente tra ciò che ci piace e cosa no, ciò che ci fa sentire bene e cosa no. Se per sentirci belle abbiamo necessità di depilarci: facciamolo!
Se invece per sentirci libere vogliamo non ricorrere alla depilazione: facciamolo! Allo stesso modo, se una donna sente l’esigenza di radersi le gambe, ma non quella di depilarsi il pube è liberissima di farlo, esattamente come fanno molti uomini: alcuni si depilano, altri no, alcuni curano ascelle e sopracciglia, altri no.
Anche tra le donne esiste la libertà di scelta ed è proprio la libertà di scelta che ci fa libere e non un movimento femminista che condanna la depilazione, questo ci cataloga e rilega comunque in un gruppo di appartenenza.
La libertà sta nel poter “scegliere di essere” noi stessi
Tra l’altro va detto, a titolo di cronaca, che ogni donna è un caso a se in fatto di peli, esattamente come gli uomini. Alcune donne molto pelose non amano i propri peli, così come uomini molto pelosi odiano la “pelliccia sulle spalle e sul petto” e decidono di rimuoverla.
Ci sono donne con pochi peli che non hanno la necessità di depilarsi ma magari amano togliersi i peli sotto le ascelle, o semplicemente accorciarli con delle forbicine. Ci sono uomini che hanno pochi peli e per questo si sentono poco maschile ed amerebbero averne di più.
Il mondo è bello perché vario; cita una frase nota! La storia della moda è piena di usanze più o meno strampalate sia al femminile che al maschile: ricordate le parrucche dell’800 con cui uomini e donne si torturavano?
Essere se stessi: piacersi ed amarsi
Concludendo, penso che la libertà di scelta sia la vera ed unica libertà in tutte le culture, e per qualsiasi sesso, e non solo in fatto di depilazione e di estetica, ma anche di sessualità, identità di genere, gender, bigender o agender, alimentazione, usi e costumi. Sbandierare la “non depilazione” come libertà femminile, lo trovo superficiale, un ulteriore azione impositiva al pari della depilazione.
Mi auguro che un giorno il mondo sia fatto da persone che possano scegliere, semplicemente, ciò che le faccia sentire bene, con o senza peli, con sopracciglia ad ala di gabbiano, unghie e ciglia finte o senza.
Dopo la moda delle ciglia incollate ossia extension ciglia ci si rende sempre più conto di come le ciglia siano importanti per la bellezza delle sguardo.
Per avere ciglia forti e belle ci sono diverse tecniche da mettere in atto che aiutano a non perderle precocemente e, soprattutto, accelerano la crescita dando vita a ciglia belle da vedere. Vediamo come fare per fare crescere lunghe e sane le ciglia.
Ciglia come farle crescere lunghe e sane: 5 consigli da mettere in pratica
Generalmente le ciglia hanno un ciclo vitale che dura un paio di mesi poi cadono. Quindi, stiamo per rispondere alla domanda: Quando cadono le ciglia poi ricrescono? La risposta è sì! E possiamo influenzare tale crescita.
Le ciglia possano cadere anche per malattie, denutrizione, terapie farmacologiche, così come può capitare di bruciarsi le ciglia. Al di la di queste evenienze, il ciclo di crescita delle ciglia si svolge nelle seguenti 3 fasi:
Anagen: crescita (35 – 40 giorni)
Catgen: transizione (termine crescita)
Telogen: riposo (1 – 2 mesi)
Al di la di questo ciclo, che può cambiare sensibilmente da persona a persona, le ciglia possono crescere in maniera più veloce ed essere più belle e folte ma questo solo mettendo in atto i 5 consigli che seguono.
1# Ciglia lunghe con un’alimentazione sana
Può sembrarvi strano, ma non lo è affatto: ciglia e capelli risentono moltissimo non solo della genetica ma anche del tipo di alimentazione. Vitamine, sali minerali e calcio sono utili per una crescita sana di capelli, unghie e ciglia. Una carenza di alcune di queste sostanze o un abbassamento dei globuli rossi (anemia) può indurre una crescita minore o il diradamento delle ciglia.
A tale scopo, è bene seguire una dieta variegata ricca di frutta, verdure ma anche proteine animali ed integrare eventuali carenze di vitamine e sali minerali con degli integratori specifici. Vitamina D Vitamina K, acido folico sono molto importanti per ossa, unghie, capelli e ciglia
2# Rimmel di qualità
Attenzione a quali prodotti utilizzate. I rimmel, o mascara, devono essere di qualità, non aggressivi, preferibilmente delicati e rinforzanti per le ciglia. Utilizzare prodotti scadenti può danneggiare le ciglia e farne perdere più del dovuto. In questo articolo che segue nel link, vi consiglio come scegliere il mascara.
3# Struccanti non aggressivi appropriati per noi
Se il Rimmel ha un’azione che potrebbe rivelarsi dannosa qualora si scelgano prodotti di scarsa qualità, anche i prodotti struccanti e la metodologia applicata per eliminare il trucco, possono provocare la caduta prematura delle ciglia. Anche in questo caso, cercate di trovare dei prodotti delicati e di rimuovere il make up e, in particolar modo il rimmel, in modo delicato.
4# Piegaciglia e extension
Sia il piega ciglia che le extension possono darvi nell’immediato un buon risultato visivo, talvolta più che buono. Ma in ambo i casi le ciglia subiscono uno stress meccanico non indifferente. Il risultato sarà quello di provocare l’indebolimento delle ciglia, danneggiare talvolta anche il bulbo e avere una prematura caduta e crescita ridotta.
5# Usare prodotti che favoriscono la crescita delle ciglia
Volete fare crescere le ciglia lunghe forti e in fretta? Beh se siete qui a leggere è evidente che il vostro scopo è quello di avere ciglia lunghe e fitte, dunque eccoci al quinto consiglio pratico per le vostre ciglia.
Abbiamo visto che le ciglia crescono meglio se seguite un’alimentazione equilibrata senza carenze di sali minerali e vitamine, e che se fate attenzione al tipo di rimmel e struccante che adottate potrete prevenire una caduta anticipata delle ciglia; ora, non vi rimane che utilizzare un prodotto specifico per la crescita ciglia (ce ne sono di varie marche).
Personalmente, ne ho provate un paio di marche diverse, e posso assicurarvi che funzionano. Il siero per ciglia viene steso sulle ciglia con un pennellino, non deve bruciare, un live pizzicore è accettabile, ma altrimenti non è idoneo per voi (provatene un altro). Il siero per ciglia ne stimola la crescita andando ad agire sul bulbo pilifero.
Rimedi naturali crescita ciglia
Infine oltre ai 5 consigli per far crescere le ciglia forti folte e sane vi lascio un consiglio bio, ossia rimedi naturali per la crescita delle ciglia. Madre natura si sa, ci ha fornito tutto ciò di cui necessitiamo. In particolare due oli naturali acquistabili in profumeria o in erboristeria da usare con lo scovolino del rimmel aiutano la crescita di ciglia forti e sane:
Olio di rosa musqueta
Olio di ricino
Extension ciglia: prezzi, quanto durano e controindicazioni
Domande frequenti:
Dove sono attaccate le ciglia? Per chi non lo sapesse le ciglia, (o il ciglio se parliamo di uno solo), si trovano impiantate intorno all’occhio precisamente sulla palpebra superiore ed inferiore. Le ciglia superiori sono più lunghe e folte.
A cosa servono le ciglia? servono a proteggere gli occhi da eventuali impurità.
Quanto vive un ciglio? In genere la durata di vita media di un ciglio va dai 30 ai 90 giorni.
Come curvare le ciglia manualmente? Scaldate le dita e pigiate leggermente sulle ciglia piegandole verso l’alto. Ora stendete un buon mascara.
Si parla tanto di amore e di amare ma come riconoscere il vero amore? Colui o colei che vorremmo facessero parte per sempre della nostra vita? E come capire se lui ci ama davvero?
Domande che ricorrono spesso nella testa di molte persone alle quali cercheremo di dare una risposta, fermo restando che il VERO AMORE, quello da “farfalle nello stomaco” viene vissuto da ogni persona in maniera diversa, in relazione al proprio bagaglio emotivo emozionale e empatico.
Non tutti infatti sono in grado di esprimersi affettivamente nel medesimo modo. Ma al di la di questo, vediamo come riconoscere il vero amore, i 7 segnali che fanno la differenza e che ci aiutano a capire se siamo davvero innamorati e sei il nostro partner ci ama profondamente e in modo sincero.
Come riconoscere il vero amore? Amicizia e amore un binomio vincente
Il vero amore può nascere da un colpo di fulmine o anche da una amicizia di lunga data. Infatti, tra attrazione ed amore c’è molta differenza. Alle volte la prima cosa che caratterizza un rapporto è data dall’attrazione fisica e, solo in un secondo tempo, ci si rende conto di essersi innamorati profondamente.
L’amicizia che diventa amore funziona?
Altre volte invece, si è convinti di avere un rapporto di amicizia speciale con una persona e, solo con il tempo, ci accorgiamo che quell’amicizia va ben oltre, che la complicità e la confidenza hanno trasformato un’amicizia in amore vero, profondo e probabilmente duraturo in quanto nasce da una conoscenza ponderata.
Il colpo di fulmine è duraturo?
Differentemente invece, il colpo di fulmine può trarre in inganno. Ci si sente profondamente attratti da una persona, scatta la “chimica” ma poi, la conoscenza nel tempo può deluderci e far naufragare un’amore.
Sono le basi solide, infatti, a dare lunga vita agli amori veri, quelle costruite sulla conoscenza, sull’amicizia, sulla complicità, quelle in cui i punti di incontro, gli hobby, gli interessi, sono comuni. Un rapporto fondato sulla passione ma anche sul rispetto e sulla condivisione di molte cose.
Gli opposti si attraggono: un mito da sfatare
Il detto che “gli opposti si attraggono” è sicuramente un mito da sfatare. Gli opposti possono anche attrarsi e compensarsi ma spesso condividono poco del loro essere, sono frustrati, ed i rapporti costruiti su queste basi vanno alla deriva molto velocemente. Se non c’è comprensione e condivisione, empatia e complicità, gli opposti finiscono per vivere una vita di coppia piena di litigi.
L’amore vero “quello da farfalle nello stomaco” che, va detto, non sempre ci sono, provoca invece una serie di segnali. Vediamo quali sono i 7 segnali che fanno la differenza e che ci fanno comprendere di essere innamorati (se riguarda noi) o capire che l’altro è innamorato di noi (se riguarda il partner).
Vero amore? 7 segnali che fanno la differenza
Al di la della compatibilità o meno di carattere, del colpo di fulmine, o del rapporto di amicizia che si rivela amore vero,tenero e profondo, ci sono dei segnali ben precisi che possono farci capire che si tratta di vero amore.
Pensate sempre a lui /lei
Non vedete l’ora divederlo / a
Avete voglia di trascorrere del tempo da soli con il nostro lui e la nostra lei al di fuori del gruppo di amici
Siete felici e tutto appare più bello
Vi sentite più energici con una carica vitale superiore alla media
Faticate a prendere sonno perché i vostri pensieri sono altrove
Immaginate un futuro con lui / lei, e una vita insieme, magari una famiglia e dei figli.
1# Pensate sempre al partener
Uno dei segnali principali riguarda il nostro pensiero. Se ci scopriamo a pensare a lui o a lei più volte al giorno sera e notte inclusa, a sorridere al pensiero, e a sentirci con la testa tra le nuvole, con molta probabilità ne siamo innamorati.
2# Non vedete l’ora di vederlo / a
Capire se è amore vero? Avete voglia di vederlo o di vederla, non vedete l’ora che arrivi il momento di incontrarvi e stare insieme, pensate molto a lui e contate i minuti che vi separano? Sicuramente l’amore è scoccato e cupido è entrato in azione.
3# Avete voglia di stare da soli
All’amore vero quello genuino e sincero non basta stare insieme con gli amici e in gruppo. Quando si è innamorati si sente la necessità di stare da soli, isolarsi dal mondo, condividere con la propria metà momenti felici, fatti di affetto complicità, confidenze, gioco e sessualità. E’ dunque normale, quando si è innamorati, desiderare di voler trascorre del tempo da soli con il proprio partner.
Come riconoscere il vero amore? 7 segnali che fanno la differenza
4# Siete felici e tutto appare più bello
Quando ci si innamora si vive come inglobati da un’aurea di felicità: il mondo appare più bello, ci si sente più allegri e si tocca il cielo con un dito: l’amore rende felici, specie all’inizio, poi matura e si trasforma, aggiungendo complicità, conoscenza e magari, anche qualche piccolo conflitto.
5# Energia di vendere
Non è un modo di dire ma di essere. Quando ci si innamora entrano in gioco dei meccanismi ormonali ben precisi, si producono un numero maggiore di endorfine che ci regalano felicità ma anche notti insonni. Gli ormoni della felicità ci fanno sentire bene, felici ed energici.
6# Faticate a prendere sonno
Sono due i motivi per cui un cuore innamorato e un vero amore provocano insonnia: il primo è dovuto ai pensieri continui rivolti a lui (lei), l’altro, come detto poc’anzi, è dovuto alla produzione di ormoni che ci rendono, felici, più energici, ma talvolta insonni.
7# Immaginate una vita di coppia con lui / lei
Quando arriva l’amore vero e si incontra la persona giusta per noi, colui o colei che ci piace molto, ma al tempo stesso ci rende felici ed appagate (o appagati), è normale che si fantastichi sul futuro e si inizi pensare ad una vita insieme, specie se si ha l’età per poterlo fare.
Cose da considerare: amore vero e dubbi
Ci sono persone che pur essendo innamorate hanno molti dubbi: non si sentono mature per vivere insieme (malgrado abbiamo raggiunto i 30 anni ed oltre), si pongono mille problemi economici (quando, magari, problemi effettivi non ve ne sono), e così via. In questi, ed altri casi, il vero problema è la pura, l’immaturità e la voglia di indipendenza, o meglio di “libertà svincolata”.
Il legame definitivo “convivenza o matrimonio” mette paura
Legarsi definitivamente con una persona, al giorno d’oggi, mette più paura di un tempo, specie agli uomini che hanno voglia di sentirsi liberi e “si trovano troppo bene a casa con mamma o papà”. Triste, ma dura realtà. I giovani di oggi, uomini e donne, spesso sfuggono le responsabilità e, si sa, la vita di coppia comporta diverse responsabilità sia economiche che fisiche.
Un compagno o una compagna che dopo tanti anni di relazione non si sente pronto a compiere il passo della convivenza, non è che non vi ami, ma probabilmente è solo spaventato, immaturo e molto egoista.
Le persone affettivamente fredde
L’uomo o la donna “freddi” che non riescono ad esternare più di tanto il loro amore con i gesti, non è che non vi amano ma probabilmente sono stati cresciuti in una famiglia dove esternare l’affetto e l’amore non era consuetudine, motivo per cui non ne sono capaci. Potrei fare un’elenco infinito di persone che pur essendo molto innamorate non sanno amare come dovrebbero.
L’incapacità di darsi e di comunicare amore è fortemente legata al proprio vissuto, alla propria infanzia. Detto ciò, non è difficile capire se si ama davvero una persona, ne comprendere se lui ama voi, basterà cogliere alcuni segnali tra i 7 che vi ho elencato, considerando sempre che le sfumature sul tema sono infinite e mutevoli e fortemente condizionate dalla propria essenza e che l’amore è una cosa che va coltivata nel tempo per fa si che duri per sempre.
Coppia equilibrio
Da tenere a mente: attenzione ai narcisisti
Non ho incluso la gelosia tra i 7 segnali per capire se vi ama o se lo amate, perché anche i narcisisti sono gelosi da morire ma non sanno proprio amare nessun’altro all’infuori di se stessi. Rifuggite i narcisisti e le narcisiste perché vi renderanno infelici! I narcisisti, spesso, sono anche dei traditori incalliti perché concentrati solo su se stessi.
Qual è il segreto del vero amore?
Il segreto del vero amore sta nel sano equilibrio, rispetto, condivisione, complicità ed attrazione.
Le relazioni felici sono fondate su pilastri solidi costruiti nel tempo, ma anche nella scelta della persona giusta per noi, quella che sa considerare le nostre esigenze, ci apprezza per come siamo, è sincera nei sentimenti e sa ascoltarci ed “abbracciarci” quando ne abbiamo voglia e quando serve.
Sognare delle api, vespe o calabroni e miele può sembrare un sogno molto strano ma in realtà al di la di quello che rappresentano questi insetti in grado di pungerci, indicano prosperità e felicità: sono di buon’augurio, specie se a fare da contorno a ciò, c’è una certa quantità di miele da raccogliere. Quindi il sogno di api è positivo e da analizzare nel dettaglio in base alla situazione.
Sognare api ed alveari, sia che si tratti di arnie di legno classiche, che di alveari in natura appesi agli alberi, assumono un significato positivo: il lavoro che stiamo facendo ci ripagherà nel prossimo futuro. Un sogno, dunque di buon auspicio, anche se gli insetti in questione presenti nel sogno fossero vespe o calabroni.
1# SOGNARE API TRANQUILLE CON MIELE O NON – Raccolta positiva
L’alveare rappresenta la casa delle api e vespe, il nido di questi insetti volanti e, si contestualizza in un’attività sociale ed in un contesto organizzato che si regge su gerarchie che garantiscono il grado di efficienza. Per questo il sogno di api e vespe in gruppo è spesso collegato al lavoro.
Ma allo stesso modo il contesto sociale potrebbe essere quello familiare, o entrambi. Specie se le api sono calme e non ci incutono timore, ma anzi, ne vediamo il prezioso nettare da cogliere (miele) il presagio è molto più che benevolo, ma di ottimo auspicio.
2# API ARRABIATE – Conflitto
Qualora invece le api, vespe e calabroni incutono terrore o paura, sono minacciose e possono pungerci o ci pungono allora ciò significa che stiamo vivendo rapporti sociali lavorativi, familiari, o entrambi, in maniera conflittuale. Fate un’analisi del problema e cercate di capire cosa non va e come intervenire.
Sognare api che rincorrono o pungonoè sintomo di questo stato di ansia generale anche se, in base alla localizzazione corporea, possono avere significato differente:
Sognare api in testa: se le api svolazzano sopra al tuo capo senza rappresentare un pericolo o un fastidio indica che i tuoi pensieri e le tue idee sono geniali. E’ un sogno di buon auspicio.
Sognare api nelle orecchie: le api nell’orecchie vanno ad infastidire l’organo dell’udito ed indicano maldicenze o pensieri che mettono in ansia.
Sognare api nel naso: un altro organo di senso quello dell’olfatto che se disturbato dalle api indica che abbiamo la necessità di tirar fuori qualcosa che ci stiamo tenendo dentro “situazione o pensiero”: è arrivato il momento!
Sognare api sul corpo nei sogni: molte apie e vespe che ti inseguono minacciose e finiscono per arrivare al tuo corpo rappresentano fastidi, minacce, ansie, tensioni familiari e lavorative pensieri e preoccupazioni o persone moleste.
Sognare ape che ci ronza intorno e ci punge: quando la minaccia è di un solo insetto (ape, vespa, o calabrone) esso rappresenta l’amore ed i tormenti che quest’ultimo può generare, insieme e parallelamente alla gioia e alla felicità. Sognare una sola ape può indicare anche matrimonio e figli in arrivo.
3# SOGNARE DI RACCOGLIERE MIELE – Alveare pieno di miele – Fortuna
La raccolta del miele preannuncia un raccolto prezioso che riguarda la vostra vita e che sta per arrivare o è già in atto. Probabilmente ne siete anche consapevoli, o ne intuite la possibilità. Fortuna sia in famiglia che nel lavoro.
4# SOGNARE DI ALLEVARE API – Buon presagio
Allevare le api nei sogni significa che in un contesto lavorativo o famigliare ci stiamo impegnando pienamente e che per questo, presto ne raccoglieremo i frutti, meritati.
5# SOGNARE DI UCCIDERE UN APE O PIU’ API – Disgrazia
Tra i sogni legati a questi insetti volatili (ape, vespa e calabrone) sognare di ucciderne uno, o più di uno, non è di buon auspicio questo proprio perché si tratta di insetti positivi, ucciderli non porta nulla di buono, se non una regressione sul piano sociale o affettivo / familiare.
Sognare api, vespe, calabroni e miele numeri da giocare
Sognare api ed alveari, vespe o calabroni, come visto, è di buon auspicio specie se non vi sono segnali di pericolo. In questo caso i numeri da giocare all’otto sono:
APE NUMERO 1
PUNTURA D’APE NUMERO 35
INSETTO 48
Numeri secondo Pitagora
Come già spigato divere volte l’analisi pitagorica prende in esame i numeri nella loro essenza ed il loro significato numerico / matematico secondo il quale, ogni oggetto, ogni essere vivente, ogni evento, è legato alla numerologia.
APE – 1 – 7 – 5 = 13
API – 1 – 7 – 9 = 17
VESPA 22 – 5 -1 -7 – 1 = 9
VESPE 22 – 5 – 1 – 7 -5 = 4
CALABRONE 3 – 1 – 3- 1 – 2 – 9 – 6 – 5 – 5 = 8
CALABRONI 3 – 1 – 3- 1 – 2 – 9 – 6 – 5 – 9 = 12
ALVEARE 1 – 3 – 22 – 5 – 1 – 9 – 5 = 10
MIELE 4 -9 – 5 – 3 – 5 = 8
Per comprendere il significato di questi numeri cliccate i link dei numeri sotto all’articolo.
La psicanalisi e Jung: sognare insetti: api, vespe calabroni od altro
Secondo la psicanalisi e, in particolar modo, il pensiero di Jung rispetto al sognare insetti come api ,vespe e calabroni sta ad indicare la rappresentazione del Sé inconscio di ogni individuo. Il sogno rispecchia quindi una parte della propria personalità.
Nel caso delle api a seconda delle situazioni si può evincere uno stato di immobilismo e incapacità o al contrario dei bisogni che aspettano solo di emergere e venire alla luce: necessità di realizzazioni.
Le api sono dunque legate alla ricerca dell’equilibrio interiore del sognatore. Lo stesso concetto lo si evince dal sognare insetti in genere, siano ossi mosche , moscerini, od altro.
Se vi interessa conoscere il significato di altri sogni cercateli nell’elenco sottostante in continuo aggiornamento:
Fra gli innumerevoli esercizi possibili da fare a corpo libero il pull up è senza dubbio uno dei più spettacolari. A tutti sarà capitato di vedere l’eroe del film d’azione mentre si allena in questo modo o il ragazzino al parco con gli amici che vuole fare per esibizionismo.
In realtà il pull up è un esercizio completo poiché allena tantissimi tipi diversi di muscoli e aumenta moltissimo il dispendio energetico di chi lo esegue. Tantissimi atleti non riescono ad eseguirlo. Ciò significa che non tutti sono in grado di praticarlo pur essendo affascinanti da questo tipo di allenamento.
Si tratta di un esercizio che rafforza moltissimo la parte superiore del nostro corpo e aumenta la muscolatura delle braccia, oltre a migliorare la postura e la forma fisica. Può essere fatto in qualsiasi luogo, che sia la palestra o il parco vicino casa.
Basta una sbarra orizzontale o anche un ramo orizzontale abbastanza robusto e resistente nel caso dell’allenamento svolto all’aperto in un’area verde. L’ideale è comunque avere pull up bar certificate e di qualità come quelle che puoi trovare sul sito di attrezzature allenamento di Xenios USA.
Se sei interessato a scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questa tipologia di esercizio a corpo libero, non ti resta che continuare la lettura di questa mini guida.
Come eseguire il pull up: le regole
Come si esegue il perfetto pull up? Per eseguire un perfetto e corretto pull up la prima cosa da sapere è che non basta arrampicarsi ad una sbarra o degli anelli e sollevare il proprio corpo sforzandosi in tutti i modi possibili ed immaginabili. Esistono delle precise regole da seguire per fare un corretto pull up:
● la posizione di partenza è con le braccia distese e gambe distese, ● la posizione di arrivo non è unica, ma ne esistono diverse a seconda del tipo di esercizio svolto. Solitamente se ne distinguono due con il mento sopra la sbarra o con il petto sopra la sbarra.
Come per qualsiasi altro esercizio fisico bisogna fare attenzione ad eseguirlo correttamente per non incorrere in infortuni. Ad esempio durante l’esecuzione ovvero la posizione centrale bisogna fare attenzione non solo alle braccia, ma ad abbassare le scapole e spingere i gomiti indietro. Così facendo si mantiene la corretta postura delle spalle. Quando si torna alla posizione di arrivo bisogna farlo lentamente e non di scatto e bruscamente per evitare pericolosi infortuni.
Se non riesci ad eseguire il pull up niente paura, puoi sempre provare il pull up assistito. Usando una banda elastica che andrai ad utilizzare come fosse un cappio dove andrai a poggiare il piede, puoi arrivare alla sbarra molto più facilmente perché il tuo peso risulta di meno da sollevare. Un’altra variante per chi non riesca da solo a fare il pull up, è il pull up negativo che consiste nell’ausilio di una panca per saltare ed aggrapparsi e tornare poi alla posizione di partenza.
Varianti del pull up
Se il pull up è diventato un gioco da ragazzi e non ha più senso aumentare il numero delle ripetizioni, puoi provare a sperimentare altre varianti di questo fantastico esercizio a corpo libero. Il pull up con sovraccarico è il più famoso e consiste nell’eseguire il pull up avendo però una cintura con peso legato in vita.
Australian pull up consiste nell’eseguire il classico pull up avvicinando il petto alla sbarra e tenendo le gambe distese. Ricordiamo che per prepararsi ad eseguire qualsiasi tipo di pull up è necessario il riscaldamento e esercizi come il rematore con manubri o il rematore con bilanciere o ancora le trazioni assistite. Solo preparandosi bene con questi esercizi si sviluppa la forza necessaria per sollevare il proprio corpo alla sbarra.
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