Il foulard usato dalle pin up per caratterizzare gli outfit, adottato dalle donne e dalle first lady per imprimere un tocco di eleganza ai propri outfit, è sicuramente un accessorio chic da indossare in modi diversi e in tessuti di fattezza differente, sia per tipo di fibra che per fantasie e colori.
Il foulard può essere portato in modo classico annodato al collo, o in tante fogge diverse da eleganti a sportive. Lo abbiamo già visto in questo articolo: Come indossare un foulard piccolo o grande in modo chic o sportivo. Ma il foulard è anche un accessorio che conferisce agli outfit un tocco di classe in più, protegge dal freddo e caratterizza scollature e colletti di maglioni, tailleur, cappotti e giacche.
Il Foulard un accessorio chic che fa la differenza dagli anni 30
Un quadrato di stoffa, piccolo o grande, intorno al quale è nato un mito della storia della moda, specie quella che si sviluppa dagli anni 30, fino ad oggi. Il foulard ha ornato colli e teste di donne e uomini, arricchito outfit, caratterizzato look eleganti e sportivi, da quando Hermès,negli anni 30, ne lanciò la moda, senza immaginare che da li a poco, il foulard sarebbe diventatofamoso e iconico.
Ma, oltre all’Europa, sappiamo bene che il foulard a mo’ di bavero fu adottato antecedentemente anche da altri popoli, come ad esempio i bovari, che lo utilizzavano per proteggersi dalla polvere.
Il foulard negli anni 50
Ma dalle praterie americane il foulard, (bandana per altri), ne ha fatta di strada, diventando un accessorio chic a cui molti stilisti si sono dedicati nel tempo. Negli anni 50 il fazzoletto portato al collo va ad occupare un altro ruolo di prestigio: sale in testa.
Attenzione, perché anche in epoca precedente, le contadine portavano il fazzoletto ma l’uso ed i materiali fanno la grande differenza di questo accessorio.
Rosiethe Riveter icona della cultura pop in America, utilizzava il foulard come fascia, annodandolo in testa e realizzando un fiocco in maniera molto simile ad una coccarda. Le pin up ne faranno largo uso adottandolo prevalentemente a pois e valorizzando l’insieme con il trucco anni 50. Attrice e lady come Sophia Loren e Grace Kelly indossarono il foulard come strumento di fascino portandolo in versione “velo” in tessuto leggero e trasparente.
Il foulard negli anni 50
Il foulard scatena la creatività
Negli anni che seguiranno, 70 – 80 – 90 fino ad oggi, il foulard scatenerà la creatività di molti stilisti e amanti della moda. Verrà indossato in tanti modi diversi e fogge differenti. Ricordiamo tre modi diversi molto attuali e creativi per indossare un foulard e le tipologie di base:
Foulard papillon
Il foulard Carrè
Il foulard griffato
Foulard al polso
Modi per indossare un foulard
Foulard da uomo
1 – Il foulard papillon
Annodato al collo, corto come fattezza, maculato, tinta unita o fantasia il foulard papillon è perfetto con un fiocco al collo da indossare sopra uno scollo tondo o a V, un abito come un tubino o un tailleur. Dona un tocco di classe in più su indossato con uno chignon e orecchini a lobo, una coda o un acconciatura elegante. Può rappresentare il dettaglio chic che fa la differenza in un outfit.
2 – Il foulard Carrè
Stampato fantasia, colorato e chic il foulard Carrè richiama i colori della tela di un quadro e per questo caratterizza il look fortemente. Divertente abbinarlo ai colori dell’outfit o del make up dando vita a look estrosi e personali. Non è adatto a tutti, impegnativo per chi veste classico è apprezzato in seta.
3 – Il foulard griffato
Il foulard griffato ha una connotazione chic, ma anche cool e fashion. In colori diversi è caratterizzato in genere dal logo ripetuto sul tessuto. Adottabile sia da uomini che donne, il foulard griffato si può indossare sia con giacca che t-shirt, annodare al polso o ad una bag iconica, contribuendo a donare un tocco di eleganza e raffinatezza in più. Ha un aspetto sobrio e generalmente è in seta pura.
Il Foulard un accessorio chic sempre attuale, iconico e intramontabile, nel corso del tempo ha trovato sempre più consensi e modi di utilizzo.
Tra i tatuaggi femminili di moda, vi sono piccole e grandi figure e disegni, ma ve ne è uno in particolare che esprime un concetto: Il tattoo lettering. Mentre i disegni traggono ispirazione dalla storia, da tradizioni e usanze popolari, e dal mondo animale e vegetale, i tatuaggi lettering esprimono un concetto, un pensiero personale e “rubato” da menti eccelse di poeti e saggi.
Lettering è una parola che deriva dall’inglese e che significa “ombrello” ed indica lo studio di forme di scrittura, e in particolare di lettere disegnate. Infatti i tattoo lettering sono composti da lettere che formano delle scritte che, spesso esprimono un concetto ben preciso.
Un esempio di questo può essere la classica frase “quello che non uccide fortifica“, od anche il tatuaggio di nomi di persone che si amano e che si desidera portare sempre con se tatuandoli sul corpo. Lettering come termine per i tatuaggi indica quindi non una semplice scrittura, ma una scrittura artistica, connessa all’arte pittorica, con un attenzione particolare diretta alle singole lettere.
Tattoo lettering uomo
Quali tipi di scritte nei tatuaggi lettering
Le scritte dei tatuaggi lettering possono essere piene, composte da linee parallele, scritte con eleganza o marcate con lettere squadrate. Lo stile di un tattoo lettering può essere davvero molto variabile. Oltre alla scelta dei caratteri e della frase da tatuare, molto dipende dall’abilità del tatuatore, tant’è che ve ne sono alcuni specializzati proprio nei lettering tattoo.
Dato che si tratta spesso di un genere di tatuaggio (come altri tattoo femminili di mod), adottato dalle donne, le scritte saranno per lo più eleganti, sottili e raffinate. Anche se si trovano tatuaggi con scritte non sempre in stile delicato, specie quando a sceglierli sono gli uomini.
I veri appassionati di art tattoo possiedono quasi sempre un “lettering”. Potrà trattarsi di un inziale, una parola, un nome od una frase ricca di significato: ma quanti tipi di lettering esistono? E quali sono quelli più di moda?
Tatuaggi lettering donna
Tipi di lettering
Come visto anche dalle foto, donne e uomini hanno spesso un gusto diverso per i lettering. Oltre a ciò, entra in gioco anche la scelta della lingua: Inglese, lingua propria, troviamo anche gli ideogrammi dell’alfabeto cinese, giapponese ed i caratteri arabi. La scelta è varia, vasta e molto soggettiva e dipende anche da “cosa il tattoo lettering deve esprimere”.
Attenzione ad affidarsi a persone che sappiano tradurre in modo giusto parole e frasi, e non affidatevi ai traduttori online specie se scegliete i simboli dell’alfabeto arabo, cinese o giapponese.
Tra e parole più in uso che vengono tatuate troviamo quelle legate all’amore, al destino, ad eventi avversi o positivi, all’amicizia, ad eventi fortificatori o dolorosi così come ad eventi piacevoli. Alcune parole che di sovente vengono tradotte in ideogrammi sono:
Amicizia,
Amore,
Destino,
Forza,
Verità.
Oltre a questa tipologia di lettering hanno preso piede anche i tatuaggi con scritte fantasy, ma si deve far attenzione a ciò che si sceglie e al significato della scritta che vi farete tatuare.
Tatuaggi lettering schiena
L’esperto in tatuaggi lettering
Non tutti i tatuatori sono abili nella realizzazione di questo genere di tatuaggio con scritte. E’ necessario essere specializzati, avere la mano molto leggera ed essere esperti nelle linee e punti che occorrono appunto, per formare le lettere e le scritte tatuate.
Non esistono regole per i tattoo lettering ma di sicuro, le zone più tatuate del corpo con scritte sono le braccia: bicipite (interno esterno), avambraccio, spalla, nuca e polso sono parti del corpo che più spesso vengono scelte per un tatuaggio con parole, frasi, simboli o nomi.
Ciò non toglie che è possibile vedere realizzati tatuaggi con scritte un po’ in tutto il corpo, non sempre si scelgono le zone più adatte a tale scopo. Sta al tatuatore, consigliare il cliente su dove fare un tatuaggio lettering. Le scritte infatti, possono nel tempo perdere la loro originaria bellezza se realizzate in zone in cui la pelle tende a dilatarsi o cedere.
I migliori rubinetti da bagno: cose da considerare
La rubinetteria da bagno e la rubinetteria per la casa, possiedono alcuni requisiti che andranno considerati sempre prima della scelta e dell’acquisto di un rubinetto. Il rubinetto è un dispositivo che eroga liquidi o gas e viene installato all’estremità di una tubatura o serbatoio.
Quando il diametro del tubo e del rubinetto è limitato si parla di rubinetto, altrimenti di valvola. Nello specifico prenderemo in esame le tipologie di rubinetto, le caratteristiche, le marche migliori per la rubinetteria ed i prezzi della rubinetteria da bagno.
Cosa si intende per rubinetteria?
Per rubinetteria si intende un assortimento di rubinetti propri per gli impianti idraulici, installati generalmente in casa (ma non solo) in stanze come bagno e cucina. Ma quali tipi di rubinetti offre il mercato?
Rubinetto a vitone: di stampo vintage
Miscelatore termostatico: uno dei più usati
Miscelatore monocomando: utile ed usato nei bagni moderni e classici
Rubinetto a spillo per acqua, gas e aria compressa.
Rubinetto maschio e maschio femmina usati in giardino per attacchi pompa.
Tra i 5 rubinetti presi in esame quelli più usati in ambito domestico nei bagni sono i primi 3: Vitone, termostatico e monocomando.
Come scegliere i rubinetti da bagno: guida all’acquisto
Come scegliere il rubinetto del lavabo? I rubinetti del bagno dovrebbero intonarsi, per stile, all’arredamento del bagno. Se avete adottata uno linea vintage, vi conviene optare per rubinetteria in stile vintage, mentre se avete scelto une linea di sanitari e arredamento moderno, è giusto optare per rubinetti monocomando dal design moderno.
Rubinetteria bagno in stile vintage
Oltre a questo, tenete conto che il rubinetto andrà bene se si adatta all’ergonomia del lavabo considerando altezza e profondità. Il rubinetto lavabo dovrà avere un’altezza che consenta di lavarsi le mani in maniera pratica ed è importante che il beccuccio coincida con il centro del lavabo e dello scarico. Una vasta scelta di rubinetti da bagno la si trova online in e-commerce dedicati, dove poter reperire rubinetteria Hansgrohe ed altri marchi noti.
Rompigetto calibrato e convenzionale: differenze
Alla base del rubinetto vi sono i rompigetto. Anche questi piccoli accessori che regolano il flusso dell’acqua si differenziano tra di loro in maniera sostanziale.
Rompigetto calibrato – Miscelando acqua e aria si potrà avere un flusso calibrato e senza schizzi. Inoltre, i rompigetto calibrati, possono ridurre il consumo d’acqua fino al 60 %.
Il rompigetto classico – Tradizionale e di vecchia generazione non consente questo risparmio energetico ma regola la quantità di flusso tenendo conto delle caratteristiche del rubinetto in termini di resistenza, e dosando quindi la pressione che giunge dalla centrale.
Rubinetto bagno Hansgrohe
Come scegliere il rubinetto lavabo? Accorgimenti tecnici
Al di la del design e dell’estetica, vi sono dei veri e propri accorgimenti tecnici che permettono di scegliere al meglio la rubinetteria dei sanitari, lavabo incluso. Andrà verificata la predisposizione dl lavabo in termini di fori (1 o 3).
I lavabo da appoggio, ben si adattano ad accogliere i miscelatori a canna alta che risultano più alti e riescono a superare agevolmente l’altezza del lavabo stesso. Per prendere le misure è necessario inserire un righello nel lavandino facendo corrispondere l’estremità inferiore al foro di drenaggio. Misurando la distanza si rileverà profondità del lavandino e la lunghezza del rubinetto da adattarvi.
Quali sono le marche migliori di rubinetteria bagno?
Sicuramente l’offerta del mercato è molto vasta, ma indubbiamente, alcune marche sono le migliori in assoluto, coniugando tecnologia, qualità dei materiali e design in un unico prodotto. Tra le migliori marche rubinetteria bagno troviamo Grohe e Hansgrohe ma anche Ideal standard e Paini 4 brand che riescono a coniugare egregiamente questi tre aspetti (qualità, design e tecnologia all’avanguardia).
Qual è la differenza tra i brand Hansgrohe e Grohe ?
La domanda per alcuni nasce sicuramente spontanea. In effetti, si tratta di due aziende ben distinte, Grohe Hansgrohe, che fanno capo alla stessa famiglia:
Grohe AG – Primogenito della famiglia, l’azienda fondata da Fridrich Grohe è altamente specializzata nella rubinetteria per la casa.
Prezzi rubinetteria da bagno
I rubinetti per la casa, bagno e cucina, hanno un costo minimo di 40 euro e raggiungono i 200 euro per il rubinetto cucina e fino ai 300 euro per quello del bagno. Per quanto riguardo ai prezzi di un rubinetto doccia si parte mediamente dai 50 euro fino a toccare i 500 euro ed oltre. Ma se vogliamo scegliere la migliore rubinetteria da bagno e cucina, allora ci dobbiamo affidare a brand come Hansgrohe. Quando si pensa di arredare un bagni piccoli o grandi, i dettagli fanno sempre la differenza, sia in termini di stile che di qualità e resa.
Rubinetteria Hansgrohe prezzi
La rubinetteria Hansgrohe, una delle migliori rubinetterie in commercio, prevede un vasto catalogo di rubinetti per bagno in cromo, mono-foro, dotati di sistema di miscelazione, con prezzi a partire dai 60 / 70 euro fino a raggiungere i 3.000 euro.
Non a caso, oltre ai numerosi premi vinti per un design invidiabile disegnato da 30 anni da Phoenix Design, la Hansgrohe vede al suo attivo l’invenzione delle aste per la doccia, ormai diventata di uso comune.
Un soffione Hansgrohe di design di dimensioni notevoli come il modello in ottone e acciaio quadrato: soffione doccia Hansgrohe Axor Starck 10621 con 3 zone di diffusione regolabili, può raggiungere anche diverse migliaia di euro come prezzo (6.0993 euro).
Un modello altrettanto di qualità, ma con prezzo inferiore, è il soffione doccia tondo Hansgrohe collezione Raindance 26115 (ottone, cromo) prezzo 3.569 euro.
Colonna Doccia Hansgrohe Cromo S 240 EcoSmart . Prezzo 315 euro
Scegliendo per la rubinetteria bagno un brand di elevata qualità come questo, si trovano prodotti dal design eccezionale, una produzione sostenibile, insieme ad un ottimo servizio che garantisce per lunghi anni i propri prodotti acquistati. Ma scegliendo questo brand non si deve pensare in ottica dispendiosa: Hansgrohe offre prodotti di qualità per tutte le tasche e le esigenze.
Microspie nei telefoni moderni: un metodo di ascolto non proprio legale
Ricordate i vecchi film di spionaggio, in cui un agente segreto doveva pescare informazioni rintracciando segretamente i suoi nemici e ascoltando le loro conversazioni? Una spia sapeva bene come utilizzare le microspie nei telefoni. Al giorno d’oggi, esperti del settore, come un investigatore privato Vox, è in grado di individuare rapidamente quelle ambientali e disattivarle.
La moderna tecnologia ha modificato il concetto di microspie nei telefoni; adesso vengono utilizzati software specifici che fungono da bug all’interno degli smartphone. Potrebbe essere un modo per proteggere un bambino che usa Internet da siti Web o personaggi poco raccomandabili.
Siccome l’adescamento e gli abusi sessuali nei loro confronti nelle chat room online e tramite messaggistica istantanea sono all’ordine del giorno, alcuni genitori potrebbero considerare l’ascolto delle telefonate dei propri figli un buon modo per evitare che vengano adescati.
Anche se tutto questo è eticamente consentito, non lo è altrettanto l’installazione di bug come microspie nei telefoni, che è illegale. Invece, i genitori apprensivi potrebbe considerare l’utilizzo di un’app di controllo parentale per tenere d’occhio la comunicazione online dei figli.
Che cos’è il bug e come eseguire quello di un telefono cellulare?
Se le microspie nei telefoni possono apparire come metodo poco ortodosso per controllare le chiamate altrui, un bug nello smartphone è più o meno la stessa cosa. Si tratta sempre di un metodo tecnologico per spiare qualcuno a sua insaputa.
Attraverso di esso, si possono intercettare le conversazioni vocali e i messaggi di un’altra persona senza il suo consenso. Insomma, le microspie nei telefonini hanno cambiato nome e forma, ma restano comunque un metodo illegale.
Discorso diverso invece per il monitoraggio del dispositivo di un figlio allo scopo di proteggerlo dal cyberbullismo e dai molestatori online.
Microspie nei telefoni: come accorgersene?
Pedofili e molestatori in cerca di vittime minorenni nelle chat room online spesso sono molto esperti di tecnologia. Significa che possono utilizzare software illegali per rilevare i bambini e sapere come intercettare un telefono senza toccarlo. Probabilmente qualcuno ha avuto in passato esperienza con le microspie negli smartphone.
Di solito, quando un bug è stato inserito all’interno del dispositivo mobile, lo stesso mostra scarse prestazioni. Un genitore dovrebbe subito controllare se il cellulare del proprio figlio sia sotto il controllo di un molestatore.
5 Segni da individuare per le microspie nei telefoni
1 – Strani suoni durante una chiamata: si sentono strani suoni mentre si è in conversazione telefonica, come dei clic, voci lontane o altri rumori simili a quelli che le persone sentivano una volta quando venivano messe microspie nei telefoni? Non sono normali per i telefoni cellulari moderni. Se accade qualcosa del genere, il cellulare potrebbe essere stato buggato.
2 – Capacità della batteria ridotta: se la batteria del cellulare si esaurisce rapidamente, potrebbe essere un segno di intercettazione. Poiché il software del bug viene eseguito in background, infatti, registrare le conversazioni o qualsiasi altra cosa da parte dell’hacker richiede energia. Ecco perché lascia un’impronta sotto forma di prestazioni della batteria ridotte.
3 – Attività telefonica atipica: un cellulare con problemi può mostrare comportamenti strani quando non è in uso. Se tutte le notifiche sono state disattivate, ma continuano ugualmente ad apparire, e il telefono si riavvia da solo, potrebbe essere perché un’altra persona ha avuto accesso al dispositivo. Un po’ come facevano gli agenti segreti con le microspie nei cellulari.
4 – Spegnimento prolungato: prima di poter spegnere lo smartphone, è necessario completare tutte le attività in sospeso. Ci vuole molto più tempo se il telefono sta trasferendo dati a qualcun altro in remoto. Quindi, se il dispositivo non riesce a terminare il suo lavoro poco dopo averlo spento, prendere in considerazione la presenza di un software di tracciamento.
5 – Messaggi di testo strani: se si ricevono strani messaggi di testo che contengono simboli e numeri casuali, è ora di iniziare a preoccuparsi. Le persone che utilizzano un software illegale per entrare dentro un altro dispositivo, devono inviargli codici segreti. Se si è sicuri di non essersi abbonati a un servizio che richiede l’invio di un codice, significa allora che il telefono è spiato da qualcun altro.
Come scegliere il mascara e come utilizzarlo al meglio per avere ciglia perfette
Il mascara rimmel è il protagonista assoluto di ogni beauty case, anche il più essenziale, e per questo motivo non va scelto con leggerezza ma in base a preferenze ed esigenze specifiche.
Ciglia lunghe, folte, nere e perfettamente curve rappresentano un dettaglio irrinunciabile per molte donne: possono completare un make-up sofisticato ed estremamente ricercato oppure essere l’unico dettaglio per un trucco leggero da giorno.
Scegliere ilmascara rimmel giusto non è affatto semplice, poiché ne esistono in commercio di diversi tipi, ben distinti tra texture, scovolini ed effetto finale.
Scegliere il mascara Rimmel giusto
Come scegliere il mascara: 7 cose da sapere
Quando scegli il mascara, sicuramente leggerai attentamente le diciture sui tubetti: Volume, Definition, Lenght, Curl. Il mascara, però, può anche avere il contenuto perfetto, ma se lo scovolino non è di qualità, il risultato del tuo sforzo non sarà mai quello sperato.
Tra i più diffusi, vi sono gli scovolini elastomerici, in silicone o plastica, e quelli in fibre naturali. Il primo, solitamente, riesce a regalare alle ciglia un effetto volumizzante più definito e organizzato.
Il mascara in setole naturali, invece, raccoglie più prodotto: questo gli consente di donare più volume, ma in maniera caotica e con il rischio di creare grumi. Fatta questa premessa, vi sono poi diverse forme di scovolino, a seconda dell’effetto che si desidera ottenere per un make up migliore.
Mascara e scovolino: quali sono le forme più comuni, a cosa servono le tecniche di applicazione
Mascara e scovolino dunque, devono possedere dei requisiti di cui tener conto per la buona riuscita del make up. Oltre alla qualità del prodotto i requisiti dello scovolino sono di fondamentale importanza.
Mascara e scovolino: quali sono le forme più comuni
1 – Scovolino sottile
Lo scovolino sottile è l’ideale per le ciglia corte, poiché ha un effetto allungante. È importante partire dalla base delle ciglia e applicarlo con un movimento a zig-zag, facendo attenzione a non creare grumi.
2 – Scovolino a clessidra o conico
Questo tipo di scovolino ha un effetto allungante e volumizzante, perfetto per ciglia corte e poco definite. Se si applica il mascara sopra alle ciglia prima di farlo sotto, il volume viene anche amplificato.
3 – Scovolino curvo
Lo scovolino curvo è adatto a ciglia dritte e senza curvatura. Va applicato facendo attenzione a tenere la parte curva sempre rivolta verso le ciglia, sia se si applica il mascara dall’alto, sia se lo si fa dal basso. Per aiutare la curvatura delle ciglia, prima di procedere con l’applicazione, si consiglia di utilizzare un piegaciglia.
4 – Scovolino grande e cilindrico
Questo scovolino è il migliore che c’è in commercio per volumizzare le ciglia, perfetto per ciglia sottili e diramate.
5 – Scovolino a pettine
Il mascara con scovolino a pettine separa e definisce le ciglia come nessun altro. Sollevando leggermente la palpebra superiore, prova ad applicare il mascara direttamente dalla base delle ciglia fino alle punte per un risultato impeccabile. Puoi utilizzarlo anche in maniera verticale sulle ciglia per una maggiore definizione.
6 – Scovolino sferico
Infine, il mascara più inusuale che puoi trovare è senza ombra di dubbio quello con scovolino sferico. Questo prodotto aiuta a donare volume extra alle ciglia più corte e a quelle che con altri scovolini non riesci proprio a trattare.
Prima di mettere il mascara, puoi decidere di applicare anche un primer sulle ciglia così da garantire una durata ed un effetto maggiori. Il primer, generalmente di colore bianco, contiene quasi sempre fibre sintetiche che si attaccano alle ciglia e contribuiscono a donare loro volume e lunghezza.
Per applicare il primer per mascara, ti basterà stenderlo dalla base alle punte e aspettare che asciughi prima di indossare il tuo mascara preferito.
7 – Mascara colorati: quali scegliere e come usarli
Il mascara, essendo un cosmetico essenziale, è disponibile anche in altre colorazioni. I mascara colorati si possono usare come top coat o anche da soli, sopra una base cheratinizzante, per un effetto più naturale sin dal mattino.
Sono perfetti su palpebre nude oppure su make-up più elaborati e originali, per dare alle ciglia quel tocco in più. Se stesi solo sulle punte delle ciglia, dopo aver passato il nero, si enfatizza il volume, ma in modo elegante e sofisticato.
Un risultato più scenografico, adatto ad una festa, si realizza applicando il mascara colorato su tutte le ciglia, sempre dopo il nero. I mascara marroni hanno pigmenti caldi che esaltano i bagliori dorati dell’iride e addolciscono lo sguardo.
I mascara blu scuro possono essere utilizzati in sostituzione del classico nero, per uno sguardo intenso e vibrante, mentre il blu elettrico è perfetto per gli occhi azzurri poiché li enfatizza. I mascara viola e rosa, invece, conferiscono al look un effetto più giocoso e squisitamente pop.
Casa Sanremo la casa del festival compie 15 anni: format, eventi, iniziative sociali
A breve, avrà inizio l’attesa edizione 2022 del Festival di Sanremo e con essa, la partecipazione dell’area Hospitality del festival denominata “Casa Sanremo” che quest’anno celebra un anniversario importante e compie 15 anni.
Casa Sanremo si appresta a condividere con il pubblico, tanti progetti anche sociali, e nuovi format. Creata 15 anni fa da Consorzio Gruppo Eventi, Casa Sanremo mantiene inalterato il suo fascino dal sapore glamour.
Vincenzo Russolino descrive Casa Sanremo e le sue peculiarità
Vincenzo Russolillo, Presidente di Consorzio Gruppo Eventi, attende con emozione la nuova dizione un progetto nato 15 anni fa, afferma grazie alla partnership siglata nel 2020 con RAIPUBBLICITÀ: un lavoro condiviso, quindi, con la Tv di Stato.
Un’esperienza che ha permesso, anche durante la pandemia, di creare una proficua triangolazione con il Teatro Ariston e il grande palco di piazza Colombo offrendo in diretta il Festival per i giornalisti e gli addetti proiettato su megaschermi. A questo si è aggiunto un susseguirsi di eventi che hanno fatto da contorno al festival e sono diventati del format televisivi seguiti, e molto graditi.
Amadeus conduttore di Sanremo 2022
Sostegno sociale a Casa Saneremo
Non solo canzoni, vinti e vincitori (lo scorso anno si aggiudicarono la gara canora sanremese i Maneskin), a Casa Sanremo, entra in campo la responsabilità ed il sostegno sociale che si tinge di collaborazioni preziose.
Partnership strette con l’UNICEF, ma anche con la Polizia di Stato per “Una vita da social”. Collaborazioni nate con i sostenitori di “Musica Contro le Mafie” e a incontri e sinergie importanti, tra esse Save The Children.
Un regalo per la musica
Questo, l’hashtag che diviene un simbolo #unregaloperlamusica, che fa capo ad un’iniziativa di Casa Sanremo che chiederà agli artisti protagonisti della nuova edizione di san remo, la 72° di donare un capo di abbigliamento o accessorio moda indossato sul palco Ariston, da vendere all‘asta.
Un impegno solidale richiesto agli artisti in genere e non solo a quelli presenti sul palco di Sanremo 2022. Il ricavato delle aste verrà donato asostegno delle maestranze e del comparto musicale.
Una vetrina sul mondo dei writers
Non solo musica, Casa Sanremo è anche Cultura; apre anche una preziosa vetrina rivolta agli autori affermati con l’atteso Concorso, una sezione dedicata alle “Serie TV” che si è aggiunta a quella, già presente, delle opere edite. Presidente della Giuria e testimonial dell’evento per la nuova sezione è lo scrittore Maurizio de Giovanni: autore di numerose serie TV RAI molto seguite dal pubblico.
Cosa prevede Casa Sanremo?
Oltre agli impegni sociali e agli ospiti citati Casa Sanremo TV prevede tanti appuntamenti quotidiani rinnovati e graditi: vediamoli nel dettaglio!
1 – Format
Format: i format “Sanremo in diretta” e “L’Italia in Vetrina”, (condotti da Veronica Maya), ma anche appuntamenti come “Buongiorno Sanremo” che vede come conduttore Savino Zaba.
2 – Interviste
Interviste: Rockol, sarà media partner di Casa Sanremo per il quarto anno consecutivo e si occuperà della parte relativa agli appuntamenti e interviste che riguarderanno gli artisti di Sanremo.
3 – Food
Food: Ma non finisce qui! Saranno diversi e vari i contenuti legati al food e alle tradizioni dei tanti straordinari Territori protagonisti che rappresentano il valore aggiunto del nostro Bel Paese all’interno di Casa Sanremo.
Si prevede quindi, una settimana del festival ricca di ospiti e iniziative interessanti, da quelle sociali a quelle puramente di svago e divertimento, da seguire in diretta streaming Casa Sanremo e nei Teatri di Casa Sanremo.
Come proteggere dal gelo le piante in vaso e giardino
In pieno inverno si può assistere a pericolose gelate che possono compromettere la salute di fiori e piante. Per questo motivo, è importante sapere come organizzare giardino e terrazzo quando il termometro scende sotto lo zero rischiando di danneggiare le piante in vaso e in terra piena. Piccoli accorgimenti vi consentiranno di mettere al sicuro le vostre piante quando fa freddo.
Le previsioni dl tempo prevedono neve e gelo? E’ arrivato il momento di correre ai ripari per fiori e piante (sempre che non lo abbiate già fatto). Il gelo può rovinare le foglie delle piante “cuocendole”, specie se si tratta di piante grasse, e, al tempo stesso può danneggiare pericolosamente l’apparato radicale di piante di ogni genere. Gli interventi da fare sono principalmente 4 e ci insegnano come proteggere le piante dal gelo:
Ritirare all’interno vasi di piante delicate, piante grasse e bonsai
Pacciamare il terreno con foglie, corteccia e paglia
Utilizzare dei teli protettivi sia trasparenti che bianchi
Rialzare i vasi interponendo un mattone tra terreno e pavimento
Come scegliere il terriccio giusto per fiori piante e arbusti
1 – Ritirare all’interno piante delicate e bonsai
Le piante delicate, quelle tropicali, e quelle grasse, andranno ritirate all’interno in casa o in locali simili come garage, androni e scale.
Il freddo può uccidere le piante delicate, quelle grasse ed anche quelle che hanno un piccolo pane di terra che le protegge, come ad esempio i bonsai.
Riporle all’interno è necessario per proteggerle dal gelo e dalla neve. Potranno essere spostate nuovamente all’esterno in primavera, quando le temperature torneranno a salire, e le gelate saranno scongiurate.
Bonsai a novembre e dicembre6 piante grasse terapeutiche: proprietà curative piante grasse o succulente
2 – Pacciamare il terreno
La pacciamatura è un processo utile per proteggere dal gelo le piante. Viene attuato soprattutto sulle piante coltivate in terra piena. Alberelli e arbusti potrebbero risentire del freddo e dunque le radici andranno preservate proteggendole con un fitto strato di foglie corteccia e piante. La pacciamatura si attua in inverno, proprio a tale scopo, prevalentemente su piante da frutto, agrumi, rosai, arbusti ed altre specie botaniche da giardino.
I teli di protezione offrono un ambiente leggermente meno freddo e creano una sorta di mini serra intorno alla pianta che viene avvolta nel tentativo di proteggerla dalla nave e dalle gelate. Teli trasparenti e bianchi si utilizzano per proteggere le piante dal freddo, specie se si tratta di esemplari giovani.
Quali piante proteggere dal gelo? Le piante tropicali, quelle da frutto e le piante di agrumi e limoni; quest’ultimi vengono spesso incappucciati con teli di plastica trasparente quando si prevede neve o gelate prolungate.
Anche i teli di protezioni posti intorno ai vasi, di tessuto non tessuto bianco, o al suolo, possono essere utili per proteggere le colture in crescita, ma questo è un argomento che interessa maggiormente gli agricoltori che ben sanno come comportarsi con piante e fiori quando gela o nevica e come proteggere i frutteti dalle gelate.
4 – Rialzare i vasi
In alcuni casi può essere utile far si che i vasi delle piante non poggino direttamente sul pavimento, specie se si tratta di un terrazzo. In tal caso interporre tra il pavimento ed il vaso dei mattoni o delle tavole di legno può rivelarsi utile per isolare leggermente di più il vaso e le radici.
I vasi più a rischio gelatesono quelli in plastica, mentre invece, quelli più protettivi contro il freddo sono i vasi in coccio, pietra e cemento.
Consigli utili per piante freddo e gelo
Quando le piante in vaso sono troppo grandi da poter essere spostate all’interno, è opportuno proteggerle dal gelo con teli trasparenti, pacciamare il terreno, ed evitare le irrigazioni nei giorni in cui le temperature sono sotto lo zero.
Qualora sia possibile è consigliabile spostare i vasi di piante collocandoli in un angolo del giardino più riparato, possibilmente rivolto a sud ovest o est, evitando il nord.
La bellezza di un giardino in primavera ed estete si evince anche da come ci siamo presi cura delle piante che lo compongono, durante il periodo invernale, osservando le giuste norme di coltivazione e proteggendo fiori, piante e vasi dal freddo e gelo.
Donne del medioevo che si fecero spazio nella società distinguendosi per cultura, crudeltà, bellezza e diplomazia. Sebbene relegate al ruolo di mogli e madri, molte donne riuscirono ad imporsi e a emergere.
Nel medioevo, la società era divisa in tre classi prevalenti: contadini, ossia terzo stato, il clero, e la nobiltà. In questo contesto sociale, le donne fisicamente deboli e moralmente considerate fragili, erano considerate da proteggere e dovevano sottostare alla guida degli uomini, (padri, fratelli e mariti).
Ma ci furono donne, che nonostante le limitazioni vigenti nel medioevo, imposte dalla casta sociale (povere e o nobili che fossero), superarono i ruoli che la società imponeva: parteciparono alla vita politica, governarono e si distinsero per cultura, pugno di ferro, coraggio e diplomazia. 15 Donne famose del medioevo che hanno lasciato un segno nella storia e di cui parleremo.
15 donne famose del Medioevo: 3 del primo medioevo
Nel Medioevo ci furono assurdità e stranezze, definito periodo buio, si inneggiava alla stregoneria e all’eresia, ci si lavava poco, e si combatteva la peste ed altre malattie, ma al tempo stesso, vi furono donne che lasciarono un segno importante del loro passaggio sia sociale che politico.
Tre in particolare spiccano; vissero quasi nel medesimo periodo storico, in pieno medioevo il periodo che va dall’anno 1000 al 1300: Matilde di Canossa, Ildegarda di Binger e Anna Comnena, rappresentano ognuna in maniera diversa, un’icona particolare di quel periodo storico.
Anche nel tardo medioevo e nel primo medioevo ve ne furono alcune che ricorderemo per importanza e determinazione, come Teodora di Bisanzio che da prostituta divenne Imperatrice. Vedremo donne eroiche santificate come Giovanna d’Arco e Hilda di Whitby, chiuderemo la carrellata di 15 Donne famose del medioevo con il primo medico donna ebraico Virdimura e la prima donna spiccatamente di ideologie femministe la scrittrice Christine de Pizan.
1 – Matilde Canossa
Matilde Canossa o Matilde di Toscana, (1046 – 1115), fu una donna dal carattere forte che, con la sua diplomazia divenne un punto di riferimento per il Papa. Nota la disputa con Enrico IV che penitente e scalzo nella neve davanti al castello di Matilde chiese perdono al Papa pregandolo di togliergli la scomunica.
Immagine che parla chiaramente. Matilde governò gran parte dell’Italia centrale e settentrionale, fu ambiziosa e ferrea. Matilde donna che fungeva da pacificatrice, ma che a tratti era anche crudele e spietata auspicava la sopraffazione dell’imperatore.
Non riuscì ad essere regina, ma auspicò sempre a raggiungere un ruolo di potere elevato. Riuscì però ad appoggiare la causa del figlio di Errico IV, Corrado, facendolo incoronare Re d’Italia per poi farsi successivamente incoronare come “vice – regina”.
2 – Ildegarda di Bingen
Ildegarda di Bingen
Completamente diversa come indole dalla prevaricatrice Matilde, Ildegarda di Bingen (1098-1179) fu una donna del medioevo di grandezza unica, forse superiore anche a moltissimi uomini famosi del medioevo. Ma non si dedicò alla politica, sebbene ne fece parte.
Nonostante fosse di nobili origini, ricevette un istruzione modesta e si affermò non solo per religiosità e misticismo ma anche per le sue dichiarazioni scientifiche in merito a diversi argomenti da quello che riguardava il sole e la terra, l’importanza del sangue che fluisce nelle vene, così come l’uso di farmaci per curare le malattie.
La sua pacatezza d’animo, si evince dalla sua musica e dalle sue poesie che tutt’oggi, testimoniano un indole dolce e un’intelligenza vivace che le consentiva di rivolgersi nel modo giusto sia ai semplici di cuore che agli uomini di cultura. Suo protettore per la vita fu Federico Barbarossa.
3 – Anna Comnena
Rappresentò pienamente la storia bizantina al femminile. Anna Comnena, è la terza delle 15 donne famose del medioevo (1083 – 1150). Fu allevata dalla matrigna Maria D’Alania che ne curò l’istruzione. Talmente bella nelle fattezze e nello sguardo caratterizzato da occhi verde blu, fece innamorare molti nobili uomini.
Fu donna di cultura che amava la letteratura, la filosofia e la storia. Ciò le permise di mantenere sempre la giusta lucidità, e riuscì ad essere obiettiva anche quando si trattava dei suoi più grandi nemici. Anna può, senza dubbio, essere considerata la storica donna per eccellenza del medioevo, e sebbene sposata a Niceforo Briennio, studioso e uomo di grande cultura, finì la sua vita in convento.
4 – Lady Godiva
Lady Godiva – dipinto John Collier (1898, Herbert Art Gallery Museum)
Lady Godiva o Godgifu, (990 – 1067) fu una famosa nobildonna del Medioevo, rimasta vedeva, diviene moglie del conte di Mercia, Leofrico Coventry, nobildonna anglosassone, si racconta che per ottenere la soppressione di un oneroso tributo imposto dal marito ai propri sudditi, cavalcò nuda per le strade di Coventry.
Leggenda o realtà, non è dato saperlo, ma la storia di Lady Godiva è giunta a noi fin dal Medioevo per narrarci come una donna possa manifestare carattere ed imporsi. Nel 1043 convinse il marito a fondare a Coventry un monastero benedettino. Molti i monasteri che beneficiarono dei regali del conte e della contessa, tra essi, Leominster, Chester e Much Wenlock.
5 – Berengaria di Navarra
Berengaria Sánchez, nota anche come Berengaria di Navarra (1165 – 1170) figlia del Re Sancio IV di Navarra, sposò Riccardo d’Inghilterra (Riccardo Cuor di Leone) figlio di Eleonora d’Aquitania che ne favorì il matrimonio.
Fu principessa di Navarra, e regina consorte d’Inghilterra dal 1191 al 1199. Successivamente dal 1229 fu regina del regno di Navarra. Dopo il matrimonio, mentre Riccardo combatteva contro il Saldino, Berengeria visse con la cognata a San Giovanni d’Acri, per poi rientrare in Europa nel 1191.
Si trasferì in Francia per aiutare sua suocera a mettere insieme il riscatto per il marito. Sembra, che pur riuscendoci, non si riunì mai con il suo sposo, non ebbe figli, e si dubita anche che il matrimonio fra i due si fosse realmente consumato.
6 – Eleonora d’Aquitania
Madre di Riccardo d’Inghilterra e suocera di Berengaria Sánchez (regina di Navarra) Eleonora d’Aquitania sarà due volte regina (1122-1204). In giovane età sposa Luigi di Francia, il quale innamorato pazzo, si comportava in modo non consono al rango. Dopo l’annullamento del primo matrimonio, sposò Enrico II (Plantageneto), più giovane di lei di circa dieci anni.
Enrico II sarà uno dei primi sovrani che porteranno l’Inghilterra al rango di grande potenza. Eleonora vive in un’epoca in cui si assiste alla rinascita delle lettere, delle arti, e della cultura in genere. Eleonora porterà in dote ai 2 mariti la sua terra ricca e soleggiata: Aquitania. Per tutta la sua vita fu sostenitrice di artisti, letterati, musicisti e pittori.
7 – Clementia d’Angiò
Clementina d’Angiò, conosciuta con il nome di Clementina d’Ungheria (1293-1328), visse tra il pieno medioevo e l’inizio tardo medioevo. Fu un importante donna del medioevo, seconda moglie del Re francese Luigi X di Francia.
Rimase vedova molto presto e le furono negati i suoi diritti. La sua vita non fu felice, ma la ricordiamo per il patrimonio in opere d’arte tra cui oltre 40 manoscritti ed i gioielli della corona, beni che riuscì a recuperare ed accantonare nell’arco della sua vita.
8 – Isabella I di Castiglia
Un’altra grande donna del medioevo presa in esame in questo articolo, fu Isabella di Castiglia (1451 – 1504). Donna e regina del medioevo famosa, visse nel tardo medioevo. Isabella di Castiglia fu detta anche Isabella di Cattolica.
Regina di Castiglia e Leon dal 1474 fino al 1504. Inoltre, fu regina e consorte di Sicilia, Aragona, Maiorca, Valencia e Sardegna. Contessa consorte di Barcellona e delle contee catalane, ed anche regina titolare della Corsica.
Una delle sue gesta importanti sicuramente quella che si compì nel 1492, quando con la presa di Granada sconfisse i Mori ai quali chiese, insieme agli ebrei, di convertirsi al cristianesimo o in alternativa, andarsene. Vedremo come questo editto coinvolse un’altra grande donna del medioevo la 15esima, Christine de Pizan (primo medico donna).
9 – Maria di Borgogna
Maria di Borgogna fu una regine più giovani reggenti e, per il suo sposo, una delle donne più belle mai viste. Nata nel 1457 divenne, a soli 20 anni, regina erede di Re Carlo. Sposò Massimiliano Asburgo che divenne Imperatore del Sacro Romano Impero. A soli 25 anni morirà nel 1482 lasciando come erede il figlio Filippo, e la figlia Margherita.
10 – Isabella di Francia
Tra le 15 donne più famose del medioevo non si può non ricordare Isabella di Francia (1295 – 1358) unica superstite tra i figli di Filippo IV di Francia e Gioanna Navarra. Nata nella famiglia reale Francese, divenne moglie e regina sposando il Re d’Inghilterra Edoardo. Nota per la sua bellezza, la sua diplomazia e intelligenza fu soprannominata la Lupa di Francia.
Invaghitasi di Earl Mortimer suo amante, rovescio il governo, sollevò una ribellione, e governò in modo ufficioso. Con il sostegno del giovane Edoardo III si avviò un colpo di stato contro la regina ed il suo amante. Mortimer fu giustiziato mentre Isabella di Francia fu imprigionata e successivamente gli venne concesso di poter vivere in un monastero, dove morirà nel 1358.
11 – Teodora Imperatrice di Bisanzio
Antecedente come periodo storico alle precedenti dame del medioevo, Teodora, Regina di Bisanzio visse dal 500 al 28 giugno 548 è lasciò il segno delle sue gesta. Molto particolare la sua vita, tra le 15 donne famose del medioevo, trascorse la sua vita giovanile in povertà.
Le origini sono poco chiare ma sembra che fu anche indotta alla prostituzione per vari anni tant’è che in un primo momento, il suo ingresso come nobile al fianco di Giustiniano fu ostacolato.
Al ritorno da Alessandria D’Egitto, dove si avvicinò ai personaggi di spicco e dove conobbe una ballerina amica di Giustiniano cambiò la sua vita. Rientrata a Costantinopoli fu notata dall’Imperatore Giustiniano che la volle in moglie.
Teodora e Giustiniano Imperatore convolarono al nozze nel 525, quando Teodora aveva 25 anni. Teodora regnò per ben 22 anni e, alla sua morte, nel 548, lasciò nella storia di Bisanzio la sua impronta.
12 – Hilda di Whitby
Nata nel 614 dopo Cristo, e morta il 17 Novembre 680Hilda di Whitby, nobile inglese è ricordata per aver fondato l’abazia di Whitby di cui fu badessa. Inoltre, fu un’accanita sostenitrice durante il Sinodo di Whitby della causa dei monaci di Iona.
Proclamata Santa per le persecuzioni e le sofferenze che le furono inflitte sin da bambina, e che la resero un’anima forte e giusta. Venne consultata come oracolo da uomini potenti la sua saggezza e le sue profezie passarono alla storia.
13 – Giovanna d’Arco
Nota come Santa, Giovanna d’Arco è un’altra donna che nel medioevo ha lascito un segno indelebile nella storia, ed è tra le 53 donne famose del medioevo presa in esame; Jeanne D’Arc in francese (1412 – 1431) fu un eroina francese che ebbe vita breve. Considerata come “la Vergine della profezia” liberò la Francia dal dominio inglese.
Narrata anche nell’Opera di Giuseppe Verdi, la giovane venne arsa viva sul rogo, seguendo la stessa sorte di Matteuccia di Todi ed altre altre 110.000 donne nel medioevo. Nota anche come “La pulzella d’Orléans” cadde in mano agli inglesi durante lo svolgimento della guerra dei cent’anni.
Giovanna d’Arco guidò vittoriosamente le armate francesi e riuscì a recuperare gran parte del territorio francese perso nella guerra dei cent’anni. Fu catturata dai Borgognoni che la cedettero agli inglesi che la processarono per eresia (in quanto si vestiva da uomo), condannandola al rogo il 30 Maggio 1431.
14 – Virdimura prima donna medico
Virdimura prima donna medico 14#
Nel tardo medioevo vi fu una figura femminile che si distinse per la medicina. Nella letteratura storico -medica le donne ebree ebbero un ruolo importante, tra esse Virdimura che ottenne il 7 novembre 1376 la prima laurea in medicina nella storia delle donne.
Virdimura era un ebrea catanese, (ve ne abbiamo parlato in modo dettagliato) educata sin da piccola alla disciplina alimentare e alla cura della persona come dettato dagli antichi precetti ebraici.
Virdimura si dedicò in modo particolare alle donne, ai disagiati, e ai poveri. Nel Marzo del 1492 avvenne la cacciata degli ebrei dalla Sicilia ad opera di Isabella di Spagna (vedi sopra) e Ferdinando II di Aragona.
15 – Christine de Pizan
Christine de Piza
Christine (1354 – 1430) fu una scrittrice del tardo medioevo che va ricordata come pro-femminista. In tal senso fu una delle massime esponenti che la storia ricorda; ne è testimonianza anche il suo libro “la citta delle dame” in cui attacca la misoginia tipica della società in cui visse.
In un altro libro intitolato “Le trésor del la cité des dames” emerge un forte ideale che esalta le virtù femminili prendendo in esame donne di ogni ceto sociale, dalla dama, alla principessa, fino alle umili donne del popolo.
Tra i consigli rivolti alle donne che traspaiono nei suoi scritti emerge un consiglio, quello di utilizzare competenze, risorse e capacità femminili diplomatiche per prevenire le guerre tra i popoli.
Studiando la storia emerge chiaramente come, oltre a queste 15 donne famose del medioevo vi furono molti personaggi al femminile, donne del medioevo, che hanno influenzato, con la loro forte personalità, la storia sotto ogni punto di vista.
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