Il potere della comunicazione visiva: i ledwall in ambito pubblicitario
La nostra società si sta digitalizzando sempre di più; l’informazione pubblicitaria, infatti, si sta gradualmente allontanando dalle fonti cartacee, come i flyer pubblicitari, comunemente conosciuti come volantini. Allo stesso tempo, si cercano alternative alla televisione, uno strumento che, fino a ora, è stato uno di quelli maggiormente utilizzati in ambito comunicativo e pubblicitario.
Le attività commerciali operative in qualsiasi settore necessitano di mezzi efficaci per potenziare la propria brand identity, attraendo allo stesso tempo l’attenzione del pubblico ai fini della vendita. Tra questi, troviamo i ledwall, termine inglese che indica delle pareti video, le quali si prestano per diversi utilizzi. Vediamo insieme quali sono!
I ledwall come investimento per il successo della propria attività
I ledwall, come quelli proposti da https://www.macropix.it/ledwall/, possiedono numerosi vantaggi per le pubblicità e non devono essere sottovalutati dai commercianti. Basti pensare che questi schermi digitali sono costantemente attivi, anche nell’orario di chiusura di un punto vendita o di un’azienda.
Inoltre, possono essere installati non solo su una vetrina, ma anche su un muro o su una parete in prossimità di una strada molto frequentata. In questo modo, i passanti hanno la possibilità di conoscere un brand e i suoi prodotti ancora prima di arrivare alla sede fisica del negozio. Così facendo, si può raggiungere un numero più consistente di potenziali clienti che, incuriositi, probabilmente vorranno saperne di più.
Come si può dedurre, i ledwall devono essere installati con criterio; in primis, la loro posizione deve risultare strategica. Vanno però curati anche i video o le immagini presentati sullo schermo, che devono avere potere attrattivo. Il messaggio che si vuole esprimere deve essere breve e chiaro: chi si occupa della parte pubblicitaria e di vendita di un marchio sarà sicuramente capace di selezionare i suoi punti di forza, mettendoli in evidenza.
Che si tratti di un prodotto specifico rappresentativo, della propria etica o dei risultati ottenuti nel tempo, è necessario comprendere ciò che si vuole comunicare a coloro che potrebbero diventare, con il passare del tempo, clienti fidelizzati. Un altro metodo per creare interesse è quello di optare per dei ledwall che promuovano un’azienda o un prodotto durante un periodo di saldi. Mettere in risalto offerte vantaggiose limitate potrebbe far nascere con più facilità nei consumatori il desiderio di acquisto.
Le pareti digitali, come anticipato, si possono sfruttare anche come sostitute dell’allestimento di vetrine commerciali. In questo caso, più che per dei maxi-schermi, si dovrebbe optare per dei ledwall di dimensioni contenute, che avranno comunque lo stesso effetto sui passanti.
Come utilizzare i ledwall?
È naturale interrogarsi sul funzionamento delle pareti a LED, in particolare nel caso in cui non si abbia mai avuto l’opportunità di sfruttare questa strategia di marketing.
L’efficacia dei ledwall è indubbia, anche perché possono essere installati sia in spazi interni sia esterni, ad esempio in centri commerciali, stadi, stazioni ferroviarie, aeroporti e aziende, oltre che all’aperto.
Inoltre, va detto che uno schermo digitale può essere usato da chiunque: basterà possedere un computer o uno smartphone, nei quali installare l’apposita applicazione che dà la possibilità di gestire a distanza il ledwall. Un prodotto che si rivela funzionale, fruibile e strategico.
Si possono fare modifiche istantanee riguardanti uno spot pubblicitario, anche dovute, ad esempio, a un cambio di programma all’ultimo momento, e subito un nuovo video, scritta o immagine inseriti, appariranno sulla parete a LED. Ciò rende quest’alternativa ai cartelloni pubblicitari tradizionali molto interessante. Uno schermo a LED può diventare strategico per un’attività commerciale o di sevizi.
Non è detto, infatti, che un errore sul cartaceo possa essere corretto in modo tempestivo; oltretutto, modificare la grafica potrebbe richiedere un ulteriore investimento economico.
Zenzero, curcuma, chiodi di garofano sono solo alcune delle 15 piante antibiotiche naturali, piante benefiche che si rivelano ottimi antibiotici, alcune con effetto antinfiammatorio molto efficace. Altre piante con proprietà simili sono anche la calendula ed il mirtillo, noto per i benefici che apporta all’apparato urinario. Questo perché la natura ha pensato a tutto, ed offre un’infinità di sostanza benefiche per l’organismo umano, incluse quelle efficaci contro infezioni e batteri. Scopriamo insieme quali sono le 15 piante che si rivelano antibiotici naturali d’eccezione.
Gli antibiotici naturali 15 piante con effetto antibiotico
Vedremo, in questa guida, 15 piante antibiotiche naturali efficaci ma, in natura ne esistono anche altre, magari con minore efficacia o con effetti diversi incluso miele e propoli ottenute dalle api. Vediamo le 15 piante antibiotiche naturali:
Origano, antibiotico e antinfiammatorio
Echinacea, stimola il sistema immunitario
Timo, antimicotico e antisettico
Curcuma, ottimo antibiotico e antinfiammatorio
Zenzero, antibatterico
Canella, antibiotico naturale
Calendula, lenitiva, antibatterica cicatrizzante, efficace anche per le scottature
Aloe, cicatrizzante, antibatterico, lenitivo
Aglio, vermifugo e antibatterico
Eucalipto, potente spettorante
Menta Piperita, potente antibatterico, antivirale e antinfiammatorio
Camomilla, lenitiva, antibatterica, rilassante
Mirtillo, efficace anche per le vie urinarie e prostata
Chiodi di Garofano efficaci anche per la glicemia alta,
Rosmarino, depurativo e disinfettante
All’interno delle nostre cucine vi è una vera e propria farmacia naturale che non solo ha l’effetto di curare ma anche di prevenire alcune malattie.
15 piante antibiotiche naturali: gli antibiotici naturali presenti in piante e frutti
Quando si sospetta un’ infezione è bene parlarne con il proprio medico e, talvolta, la scelta degli antibiotici naturali è d’obbligo. Ma in molti altri casi si può intervenire utilizzando i rimedi che la natura ci mette a disposizione. Ciò non toglie che questi tipi di piante possono accelerare il processo di guarigione e in molti casi prevenire alcune infezioni.
1 – Origano
Utilizzato abbondantemente in cucina, l’origano ha al suo interno alcune molecole come il timolo e il carvacrolo che, oltre ad avere effetto antibiotico, sono anche dei potenti antiossidanti. Indicato nelle infezioni di origine respiratoria come bronchiti e tossi, sia per le infezioni dell’apparato gastro enterico. Utilizzabile anche per infezioni fungine dei piedi ed applicabile con efficacia anche sulle ferite.
Come utilizzare l’origano?
Puo’ essere utilizzato sotto forma di tè o tisana ed applicato sulle ferite imbevendone un fazzoletto e tamponando. Lo si può reperire in commercio anche sotto forma di polvere capsule, unguenti, olii essenziali.
2 – Echinacea proprietà ed usi
Ben nota per la sua proprietà di stimolare il sistema immunitario, l’Echinacea (di cui vi abbiamo già parlato) contiene al suo interno sia antiossidanti che polifenoli. Viene utilizzata per le infezioni delle vie respiratorie, nelle infezioni della pelle, ed infine, come i mirtilli, nelle infezioni che riguardano il tratto urinario.
Come utilizzare l’Echinacea
Si trovano in commercio diversi preparati a base di echinacea in gocce, ma può essere usata anche nella preparazione di tisane con la polvere o anche in creme utilizzate per la pelle.
Echinacea Angustifolia pianta fitoterapicaCamomilla o Matricaria chamomilla “piante officinali”La Calendula dai fiori arancioni come coltivarlaEucalipto o Eucalyptus globulus pianta fitoterapica
3 – Timo proprietà ed usi
Il timo contiene, come l’origano, il carvacrolo, olii essenziali e timolo, entrambi sono ottimi antimicotici ed antisettici.
Come usare il timo?
Può essere utilizzato nelle infezioni delle vie respiratorie attraverso la preparazione di infusi con cui è possibile fare dei gargarismi. Reperibile come olio essenziale da aggiungere (come l’origano) all’acqua calda, per poi inalarne i vapori.
4 – La Curcuma proprietà ed uso
Abbiamo parlato ampiamente della curcuma e dei suoi effetti benefici, di come utilizzarla e anche di come avviene la coltivazione della curcuma. La curcuma al suo interno contiene una sostanza chiamata curcumina dalle proprietà antiossidanti e antimicotiche. Reperibile, come lo zenzero, nel suo stato naturale di radice tuberosa o in polvere. Si trovano integratori a base di curcuma in compresse.
Come utilizzare la Curcuma
In cucina per insaporire carni, minestre o latte, reperibile in compresse da consumare come dose di circa 2 al giorno, dosaggio ottimale per prevenire le infezioni dell’apparato digerente e varie problematiche.
5 – Lo Zenzero proprietà ed uso
Lo Zenzero è come la Curcuma, una radice tuberosa, che può essere utilizzata in cucina o come rimedio per la salute, in molte problematiche.
Come utilizzare lo Zenzero
Lo si trova nei supermercati fresca o come rimedio in polvere. Contiene il gingerolo che ha azione antibatterica per le infezioni delle vie aeree e dell’apparato urinario e gastrointestinale.
Rizoma curcumaZenzero proprietà ed utilizzo del rimedio fitoterapicoRosmarino
6 – Cannella antibiotico naturale
Anche la cannella ha proprietà antibiotiche naturali, utilizzata anch’essa per le infezioni del tratto respiratorio e urinario e della pelle. Anche la cannella è reperibili intera, in bacchette da utilizzare in cucina o nei dolci, o sotto forma di integratore.
7 – Calendula propietà
La calendula (di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo: Calendula dai fori arancioni) è un ottimo rimedio per le scottature, ma non solo. Impiegata nelle piccole ferite superficiali, nelle infezioni dell’apparato digerente e nelle ulcere, grazie al suo potere antibatterico, cicatrizzante e lenitivo. Contiene saponine e flavonoidi che ne fanno un potente antibatterico ed antiinfiammatorio.
Come utilizzare la Calendula?
La si trova nelle creme e pomate ma si può anche utilizzare come infuso da bere mattina e sera, grazie alla reperibilità dei fiori essiccati. Oltre alle tisane da bere si possono fare dei gargarismi con l’infuso quando si ha mal di gola.
8 – L’Aloe Vera proprietà ed uso
L’Aloe è una pianta eccezionale con spiccate proprietà antiinfiammatorie e lenitive. Ha potenti effetti antifungini. Da utilizzare sotto forma di crema in caso di ustioni, favorisce la cicatrizzazione ed evita sovra-infezioni pericolose. Utili su tutti i tipi di ferite della pelle. (Approfondisce le proprietà dell’Aloe).
Aloe veraProprietà e benefici del miele
Come utilizzare l’Aloe
Sono reperibili succhi di aloe utili per l’apparato gastro intestinale e le ulcere ma anche numerosi tipi di pomate e creme a base di aloe e talvolta di Aloe e Calendula per scottature solari. Si può utilizzare anche fresca tagliando in due una foglia.
9 – Aglio proprietà ed uso
L’aglio è un potente vermifugo, e antibiotico contenente al suo interno l’allicina che ha la capacità di inibire i batteri. Lo si può masticare, grattugiare, unire ai cibi o prenderlo sotto forma di polvere.
10 – Eucalipto proprietà
L’eucalipto è un potente espettorante da usare in caso di malattie dell’apparato respiratorio e presenza di catarro. Contiene una molecola “eucaliptolo” con proprietà antibatteriche; è utile per disinfiammare le vie respiratorie.
Come usare l’eucalipto
L’eucalipto è reperibile sotto forma di olio essenziale (inalare ma non ingerire), va diluito in acqua bollente e anche volendo, in olio di cocco.
11 – Menta Piperita proprietà e uso
La menta è una pianta dal sapore gradevole utilizzata per la creazione di caramelle balsamiche viene utilizzata anche in cucina sia fresca che essiccata. Si può mangiare nelle insalate, in ricette specifiche o nei cocktail. Contiene il mentolo un potente antibatterico, antivirale e antinfiammatorio. Reperibile anche sotto forma di olio essenziale da utilizzare nel tè usando qualche goccia od anche sulle ferite.
12 – Camomilla proprietà ed uso
Abbiamo parlato ampiamente della camomilla dei suoi utilizzi e delle sue proprietà. Utile per lenire i fastidi dovuti ad infezioni del cavo orale, gradita anche ai bambini favorisce il riposo notturno.
Perfetta anche per combattere gli eczemi della pelle e le infezioni. Le sue proprietà sono dovute alla presenza nella camomilla di azulene e bisabololo.
Si può utilizzare sotto forma di tisana, farne degli impacchi o anche sotto forma di olio essenziale, infine con la Camomilla si prepara anche un gustoso liquore (liquore di Camomilla).
Riconoscere il mirtillo selvaticoCamomilla romana
13 – Mirtillo rosso proprietà ed utilizzo
Un frutto gustoso ricco di sostanze benefiche i mirtilli curano le infezioni delle vie urinarie come la cistite. Questa proprietà terapeutica del mirtillo rosso è dovuta alla presenza di sostanze specifiche chiamate “Proto Antocianidine” le quali impediscono ai batteri come l’escherichia coli, di aderire alle pareti della vescica e di proliferare. Tra le piante antibiotiche naturali il mirtillo è degno di nota.
Si possono consumare succhi di frutta al mirtillo, frutto fresco o sotto forma di capsule perfette anche per i problemi della prostata.
14 – Chiodi di garofano proprietà ed usi
Si tratta di un potente antibatterico e antimicotico è inoltre un ipoglicemizzante in grado di contrastare i picchi insulinici e l’insulino-resistenza. I chiodi di garofano sono la spezia con potere antiossidante più marcato presente in natura.
Si possono utilizzare in cucina o masticane uno o due al giorno per beneficiare dei loro effetti. (Puoi approfondire l’argomento leggendo questo articolo. chiodi di garofano fitoterapica e spezia).
15- Rosmarino proprietà ed uso
Il rosmarino è una pianta antibiotica naturale ed anche una delle spezie più conosciute ed utilizzate in cucina. Meno noti sono potenti effetti fitoterapici del rosmarino efficace contro le infezioni del tratto respiratorio e le infezioni del tratto digerente.
Può essere consumato fresco aggiunto alle insalate, cotto, aggiunto ad arrosti e zuppe, od anche utilizzarlo sotto forma di tè o infuso.
Miele e propoli
Oltre a queste fantastiche 15 piante presenti in natura con proprietà antibiotiche ma anche espettoranti, ipoglicemizzanti, depurative e antinfiammatorie, esistono anche altre due sostanze che vogliamo ricordare. Si tratta del miele (vedi proprietà del miele) e della propoli.
La propoli ha potere antiinfiammatorio e antibatterico, ed è usato sin dall’antichità insieme al miele, per curare i disturbi del cavo orale e dell’apparato respiratorio. Stessa cosa il miele, usato dai popoli antichi anche per disinfettare le ferite, in quanto lo zucchero non permette la proliferazione dei batteri.
Ricordiamo altre piante con spiccate proprietà antibatteriche:
Il pompelmo, la salvia, l’ortica, il rafano, la verga d’oro, uva ursina e la cipolla e molte altre.
Come integrare le scale a giorno nel design degli interni
Una villetta a schiera su più livelli, un appartamento in condominio sufficientemente alto per un soppalco o una casa indipendente: tutte queste soluzioni hanno bisogno di creare collegamenti verticali e l’opzione più efficace è rappresentata dalle scale a giorno.
Le scale a giorno garantiscono comfort, sicurezza, funzionalità e possono essere realizzate in varie tipologie e materiali, inserendosi perfettamente in ogni contesto abitativo donando carattere e grande senso estetico.
Nei seguenti paragrafi analizziamo come sono strutturate le scale a giorno e quali profili possono avere, così da adattarsi ad ogni stile e ambientazione classica, moderna o contemporanea.
Cosa sono le scale a giorno?
Le scale per interni possono essere realizzate principalmente in due modi:
direttamente durante la fase di cantiere. La scala è completamente integrata con la struttura dell’abitazione e realizzata in cemento armato, dove le finiture vengono integrate successivamente;
in un secondo momento. La scala ha una struttura portante a vista e si differenzia inoltre poiché ha i gradini con alzata libera, cioè aperta. È realizzata su misura nei più disparati materiali, dal vetro all’acciaio fino al legno, ha un impatto minore sullo spazio abitativo e può essere personalizzata a propria immagine e somiglianza.
Per prima cosa bisogna quindi decidere se costruire la scala durante la fase di cantiere, quindi integrandola direttamente con la struttura della casa, o se installarla in un secondo momento quando l’abitazione è stata ultimata. Inoltre bisogna selezionare i materiali e le forme più indicate della scala, tenendo presente il contesto abitativo e in generale lo stile della casa.
I materiali delle scale a giorno
Le scale a giorno si differenziano per la capacità di conferire leggerezza e semplicità agli spazi, anche se è importante la scelta dei materiali per valorizzare ulteriormente un contesto abitativo e conferire una piacevole continuità stilistica.
Struttura portante scala a giorno
La struttura portante di una scala a giorno in genere è realizzata in legno o in metallo, materiali che possono essere usati anche per la realizzazione della stessa scala. In un contesto già piuttosto dinamico e creativo in termini di design potrebbe essere una buona idea realizzare una scala totalmente in legno o totalmente in metallo, altrimenti c’è il rischio di creare troppo disordine visivo.
In alternativa se lo spazio circostante è troppo sobrio lo si può “sdrammatizzare” integrando nella scala altri materiali. Pietra naturale e vetro ad esempio possono essere usati per la realizzazione dei gradini, dei parapetto o dei corrimano. È possibile creare scale a giorno moderne, classiche o contemporanee, ciò che conta è garantire all’ambiente un design armonioso ed equilibrato in grado di esaltare gli spazi abitativi.
Forme e struttura di sostegno scale a giorno
Le forme della scala a giorno possono essere le seguenti:
dritta o lineare, a singola o doppia rampa;
elicoidale, con scale a ventaglio;
a chiocciola.
La struttura di una scala a giorno può essere posizionata a vista oppure sotto la stessa scala. In base al suo posizionamento la struttura può essere:
monotrave;
a doppia trave centrale;
a struttura centrale modulare.
In alcuni casi la struttura può anche essere posizionata lungo i lati e in tal caso la scala viene detta a doppia fascia laterale.
Materiali, forme e strutture devono essere scelte con grande oculatezza, l’importante è che assolvano a 3 requisiti fondamentali: sicurezza, comfort ed estetica.
Esempi di tipologie di scale a giorno
Grazie alle recenti innovazioni del settore le scale a giorno possono adattarsi armoniosamente a una gran varietà di contesti architettonici, rendendo comodi e visivamente accattivanti gli ambienti circostanti.
Tra le soluzioni più innovative e performanti, soprattutto negli spazi piccoli o irregolari, c’è la scala a due ventagli che comprende per l’appunto due angoli con gradini a ventaglio. Ha una struttura tale che si eleva rapidamente anche in uno spazio molto ristretto, recuperando centimetri importanti e dando una sensazione di leggerezza visiva.
In alternativa c’è la scala a un ventaglio, che si sviluppa in lunghezza e che ha un notevole impatto visivo. Scelta indicata soprattutto per gli open space che, con una soluzione del genere, vedono migliorare significativamente il loro impatto estetico e offrono una magnifica vista dall’alto.
In un living o in una sala da pranzo la scelta migliore è la cosiddetta scala poligonale. Si staglia armoniosamente racchiusa da 3 pareti che in genere contengono le tubature e l’impianto elettrico.
Negli ambienti di dimensioni importanti si può optare per la scala dritta, che richiede maggiore spazio ma che consente di realizzare ballatoi di passaggio molto utili e comodi per accedere alle stanze intermedie. Sono due gli aspetti da tenere maggiormente in considerazione in questa particolare struttura: le balaustre e l’illuminazione.
Infine c’è un’altra soluzione molto diffusa e gettonata per la sua capacità di abbinare estetica e comfort: la scala a doppia rampa. La sua installazione prevede un pianerottolo intermedio che, se sufficientemente grande, può anche essere arredato per dare un pizzico di personalità in più all’ambiente.
MAMMOGRAFIA, l'eterna gara tra sanità pubblica e privata nella diagnosi precoce
La mammografia consiste in un accertamento effettuato tramite raggi X attraverso il quale vengono individuati i possibili tumori. Anche se in percentuale più ridotta, il rischio colpisce anche gli uomini. Tuttavia, tali controlli vengono effettuati maggiormente dalle donne anche di giovane età attraverso una semplice ecografia mammaria per giungere in età più avanzata alla vera e propria mammografia. Questo esame è, ad oggi, lo strumento diagnostico più utilizzato per la prevenzione del tumore al seno in gran parte del mondo. Scopriamo di più sulla prevenzione del tumore mammario e su come e quando eseguire una mammografia di controllo.
La prevenzione ha perso la sua efficacia da quando i tagli alla sanità, e la mancanza di personale medico e paramedico hanno sensibilmente allungato i tempi di attesa sia per le prescrizioni specialistiche, che per i più comuni esami, inclusa la mammografia. Potrebbero essere necessari anche più di tre mesi prima di poter effettuare una visita mirata e specialmente durante il periodo pandemico, si è assistito ad una inaccettabile estensione dei tempi di attesa.
Infatti, per un esame mammografico svolto tramite Servizio Sanitario Nazionale,i tempi di attesa sono diventati molto ampi e molte donne sono state costrette ad attendere fino a circa due anni prima di potersi sottoporre ai necessari controlli. In casi come quello in esame la prevenzione è assolutamente imprescindibile al fine di cogliere in tempo gli elementi che, se trascurati, potrebbero portare ad un irreversibile e tragico epilogo.
Bilanciando l’interesse tra “portafoglio” e “celerità” sono molti i casi in cui ci si rivolge a strutture specialistiche private per ottenere una diagnosi, spostandosi anche oltre i territori appartenenti alla propria regione che offrono i più opportuni e vari servizi qualirisana diagnostica, in Lombardia. Ma, conseguentemente al calo del servizio delle prestazioni sanitarie, anche altre regioni e comuni hanno ampliato i servizi privati rivolti ai cittadini che necessitano di esami e visite mediche (urgenti e non).
Quando sottoporsi ad un esame mammografico
A partire dal 40esimo anno di vita è consigliabile effettuare una mammografia, in quanto al di sotto di questa fascia di età l’esame tramite i raggi X necessario per la mammografia risulta essere meno efficace, essendo sufficiente una semplice ecografia ma al contrario, non è previsto alcun limite temporale in quanto, infatti, può essere svolto dalle donne anche in età senile. Alle volte l’esame mammografico e quello ecografico vengono integrati l’uno con l’altro, questo, per avere una maggiore precisione diagnostica.
Come viene svolta la mammografia? Sono presenti controindicazioni?
L’esame mammografico consiste nella compressione del seno tramite un apposito strumento denominato mammografo e, tale forza esercitata, permette l’individuazione di addensamenti potenzialmente pericolosi per la salute.
Questa procedura non è in alcun modo invasiva e non richiede l’utilizzo di anestesia pertanto il fastidio avvertito rimane circoscritto alla rapida fase dell’esame. Nelle donne con seno molto piccolo, molto spesso l’esame mammografico viene integrato con quello ecografico.
Tuttavia, l’essere periodicamente sottoposti a raggi X potrebbe apportare altri rischi, ecco perché è necessario far passare un congruo lasso di tempo tra una visita e l’altra al fine di non vanificare le analisi svolte e contenere i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni.
Ad ogni donna, in base all’età, alla presenza di eventuale sintomatologia e, soprattutto, anche in base alla familiarità con il tumore al seno i cui è stata rilevata una certa predisposizione ereditaria (specie da parte della famiglia materna della donna), verrà consigliata una maggior frequenza di controlli ed esami.
In caso di esito positivo, il malato avrà bisogno di cure, interventi, e supporto psicologico, tutti elementi che fanno lievitare i costi per il Sistema Sanitario Nazionale, e che dunque farebbero auspicare in una migliore prevenzione, efficace e funzionale.
Ogni quanto fare i controlli
Generalmente, salvo complicazioni e disturbi, una cadenza annuale o bi-annuale per il controllo dl seno attraverso la mammografia, rimane lo strumento diagnostico più in uso, in Europa, specie dopo i 40 anni di età.
Secondo il sito del Governo Salute.Governo.it i dati ricavati dai sondaggi testimoniano che il tumore al seno, e in particolar modo il carcinoma mammario, si rivela come la neoplasia maggiormente diagnosticata tra i tumori nelle donne nell’anno 2022.
Il report ’22 stima in Italia un aumento dei casi di tumore pari allo 0, 5 % rispetto all’anno precedente, attestando i dati in 55.700 nuove diagnosi di tumore femminile, di cui il 33 % è riferibile al tumore al seno. Per questo la prevenzione e la diagnosi precoce si rivelano strumenti utilissimi per combattere ogni tipo di cancro, e nello specifico il tumore al seno.
Latte intero, parzialmente scremato e scremato differenze e similitudini
Il latte è un alimento che si assume sin dai primi giorni di vita. Nonostante le varie tesi sulle sue proprietà e necessità effettive per l’uomo adulto di consumarlo, rimane uno dei cibi più utilizzati nel quotidiano. La sua esplosione a livello di consumi è dovuta anche ad una massiccia campagna pubblicitaria americana di alcuni decenni fa. Rimane il fatto che il latte è un alimento ricco di nutrienti, tra cui proteine, calcio, vitamina D, A e micronutrienti di vario genere. I tre tipi di latte più comune sono il latte intero, il latte parzialmente scremato e quello scremato: scopriamo insieme le differenze e le similitudini di questi tipi di latte e quali scegliere in base alle esigenze soggettive nutrizionali e di digeribilità.
Latte intero, parzialmente scremato e scremato differenze, similitudini e quale scegliere
Il latte è composto dal 90 % di acqua al suo interno troviamo però molti nutrienti oltre al fatto che il latte è una fonte ricca di calcio e vitamina D alleata del cuore e delle ossa.
Detto questo va specificato che le differenze sostanziali tra tre tipi di latte, interno, scremato e parzialmente scremato si basano sul fatto che la quantità di grassi, e con essa il sapore ricco, è più elevata nel latte intero, e va via via diminuendo, in relazione al livello di scrematura del latte stesso.
Differenze latte intero, scremato e parzialmente scremato
Un latte scremato è dunque più dietetico e digeribile. Il latte intero, infatti, contiene il 3,6% di grassi, il latte parzialmente scremato il 1,5-1,8% di grassi e il latte scremato meno dello 0,3% di grassi. Oltre a proteine e vitamina A e D il latte contiene anche altri micronutrienti:
Fosforo: essenziale per la salute delle ossa e dei denti
Magnesio: importante per la salute muscolare e nervosa
Zinco: importante per il sistema immunitario
Potassio: importante per la salute cardiovascolare
Contenuto calorico latte
Di conseguenza, il latte intero ha un contenuto calorico più elevato rispetto agli altri due tipi di latte. Una porzione da 250 ml di latte intero contiene circa 150 calorie, mentre la stessa porzione di latte parzialmente scremato o scremato, ne contiene rispettivamente circa 100 e 50 calorie.
Vitamina A
Un’altra differenza tra i tre tipi di latte è la quantità di vitamina A. Il latte intero contiene più vitamina A rispetto al latte parzialmente scremato o scremato. Una porzione da 250 ml di latte intero contiene circa 37 microgrammi di vitamina A, mentre la stessa porzione di latte parzialmente scremato o scremato ne contiene rispettivamente circa 28 e 12 microgrammi.
Zuccheri
Per quanto concerne gli zuccheri del latte, va detto che al suo interno troviamo il lattosio. Una porzione da 250 ml di latte intero contiene circa 12 grammi di lattosio, mentre la stessa porzione di latte parzialmente scremato o scremato ne contiene rispettivamente circa 10 e 8 grammi.
Quindi le differenze di base sono oltre al gusto anche la quantità di vitamine, proteine e grassi in esso contenuti: ma quali sono invece le similitudini tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato?
Similitudini tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato
Similitudini tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato
Tutte e tre le tipologie di latte sono costituite da acqua (circa il 90%), inoltre contengono proteine (circa il 3%), e grassi (tra il 3 e lo 0,3%). Nel latte troviamo anche i carboidrati (tra lo 0,5 e lo 0,7%). Inoltre, tutti i tipi di latte sono sottoposti a pastorizzazione, un processo che uccide i batteri nocivi e ne prolunga la durata di conservazione.
Detto questo abbiamo più chiare le differenze tra latte intero, latte scremato e latte parzialmente scremato ma dobbiamo ancora scoprire se consumare il latte e quanto consumarne.
Consigli sul consumo del latte nei bambini e negli adulti
Questo tema incontra molti pareri contrastanti in quanto una fetta di esperti affermano che dopo la crescita non si dovrebbero più consumare latte ne prodotti caseari.
Il latte, nello specifico, diventa meno digeribile specie se per lungo tempo non ne abbiamo più fatto uso. Ma rimane il fatto che latte, formaggi e mozzarelle, sono una fonte di nutrimento elevata. Quindi vi citeremo ciò che viene raccomandato dall’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo l’OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno fino almeno ai 6 mesi di vita del bambino. Poi, consiglia ai bambini di età inferiore a 2 anni di consumare latte materno o formula per l’infanzia. I bambini di età superiore ai 2 anni possono iniziare a consumare latte vaccino intero o parzialmente scemato.
Secondo L’American Academy of Pediatrics (AAP)
L’accademia Pediatrica Americana raccomanda il consumo di 2 o 3 tazze di latte al giorno per i bambini di età compresa tra i 2 ed i 18 anni. Anche per gli adulti viene consigliato lo stesso consumo di latte che può essere però sostituito da yogurt o formaggi.
Ma proteine, calcio e vitamina D sono contenuti anche in altri alimenti e dunque se si è intolleranti, allergici o non si riesce a digerire questo alimento si può ricorrere ad altri cibi come pesce e frutta secca seguire la dieta cinese per l’osteoporosi.
Curiosità sul latte
Il latte è un alimento consumato in tutto il mondo ed è prodotto da tutti i mammiferi umani e animali, siano essi mucche, balene, capre o topi.
Il latte è senza dubbio l’alimento più nutriente per i neonati, ed anche quello più indicato.
Il latte di capra è più ricco di grassi rispetto al latte vaccino (di mucca).
Mentre il latte di pecora è più proteico del latte di mucca o latte vaccino.
Secondo alcuni studi e la fondazione Veronesi il consumo elevato di latte e derivati potrebbe influire sullo sviluppo dei tumori per cui consigliano di consumare da in 1 a 3 porzioni di latte (yogurt e simili) al giorno massimo e due porzioni di formaggi alla settimana.
Gentrificazione delle aree urbane un processo socio-economico e culturale
La gentrificazione è un processo socio-culturaleed economico, legato alle aree urbane e al loro modificarsi nel tempo, grazie ad un progressivo di rivalutazione urbanistica che provoca un cambiamento sociale, culturale ed economico. La gentrificazione, infatti, porta, pian piano, ad una modifica del tessuto sociale grazie all’innalzamento dei prezzi e alla riqualificazione delle aree urbane. Il termine in se, è abbastanza recente, coniato nel 1964, di radice inglese, indica una vera e propria borghesizzazione di alcune aree urbane. Ma scopriamo di più sul significato del termine gentrificazione e su come avvengono tali processi.
Si tratta come accennato, di un processo socio-culturale di grande impatto economico che si verifica in aree urbane abitate da classi operaie e medie, in cui con progetti di riqualifica e, i relativi aumenti dei prezzi, si attua una vera e propria trasformazione del territorio ma anche di chi lo abita.
Questo processo è spesso legato all’aumento dei prezzi delle case e degli affitti, così come di servizi e dei beni. Tutto questo provoca una migrazione dei ceti sociali meno ambienti in altre aree geografiche cittadine in quanto l’aumento dei prezzi rende difficile ai residenti comuni di poterci continuare a vivere.
Come nasce il termine Gentrificazione?
Gentrificazione è un neologismo inglese coniato nel ’64 dalla sociologa inglese Ruth Glass. La Glass con questo termine indicava la classe sociale dei piccoli proprietari terrieri denominata appunto “gentry”. La stessa, utilizzò tale termine per esprimere il processo di aree urbane cittadine degradate trasformate gradualmente in aree più ricche pronte ad accogliere ceti sociali più ricchi dei precedenti.
Conseguenze sociali della Gentrificazione
Come è ovvio che sia, tale processo costringe, le popolazioni economicamente più fragili, ad allontanarsi da tale territorio. Al tempo stesso le riqualificazione urbane attraggono classi sociali più abbienti. Il tutto, sommato nel suo insieme, modifica l’assetto sociale ed economico dell’area urbana soggetta a gentrificazione.
I motivi per cui avvengono tali modifiche e cambiamenti è spesso di natura economica, talvolta anche speculativa, ma va detto che il medesimo processo può avvenire anche al contrario: diminuendo i servizi, ad esempio, e la cura del quartiere, se ne causa una svalutazione e l’allontanamento, dallo stesso, delle classi sociali medio / alte.
Conseguenze della Gentrificazione
E’ ovvio che le conseguenze di tali processi ci sono, e sono notevoli. Si tratta infatti di un fenomeno complesso che può avere tutta una serie di conseguenze sociali, economiche e culturali nel tempo. Più il processo è lento, più sarà lenta e graduale la modifica del tessuto sociale ed economico dell’area urbana. Testimonianza di ciò vi sono i numerosi loft sorti n aree precedentemente di tipo industriale.
Conseguenze positive
Da un punto di vista positivo la gentrificazione può portare ad un miglioramento di vita delle aree urbane che la subiscono, con la riqualificazione di aree urbane, edifici, servizi spazi pubblici, giardini e quant’altro.
Conseguenze negative
Tuttavia vi sono anche dei problemi che insorgono quando si decide di gentrificare un area urbana, come ad esempio, quella dell’aumento dei prezzi delle case da comprare e degli affitti, con la conseguente espulsione dei residenti originari e la perdita della diversità culturale.
Esempi di utilizzo
Tra gli esempi di utilizzo della gntrificazione di un quartiere citiamo i seguenti riassumendoli come segue:
Il processo di gentrificazione porta ad un aumento talvolta sostanziale dei prezzi delle case piccole e grandi del quartiere.
Spesso il processo causa l’espulsione degli abitanti originari da quel quartiere in quanto non si rivelano più in grado di sostenere i costi relativi all’abitazione ma anche ad alcun servizi.
La gentrificazione causa un cambiamento del tessuto sociale, culturale, ed economico dl quartiere.
Concludendo, va detto che la gentrificazione ha un impatto sociale notevole nelle aree urbane in cui viene messa in atto e che è tutt’ora motivo di studio.
Sognare di tornare con l'ex, significato, simboli e numeri da giocare
Sognare di tornare con l’ex (marito, moglie, fidanzato/a) è un evenienza comune in molte persone, sia che lo si desideri, che quando in realtà, non ci pensiamo granché. A tale proposito va detto che molto dipende dal tipo di contesto e di sogno che si fa. Un sogno frequente, indipendentemente dal fatto che si sia felici o no della relazione attuale. Quindi non fatevi destabilizzare da un sogno di questa tipologia “sognare l’ex” e piuttosto, andiamo ad approfondirne il reale significato in tutti i suoi aspetti più profondi, inclusi i simboli ed i numeri connessi.
Vi è capitato di sognare di tornare con il vostro ex e siete perplessi? Spesso questi sogni, difficilmente confessati, ma in realtà molto frequenti, lasciano un po’ confusi, proprio per via del contenuto. Magari state vivendo una nuova relazione e ne siete felici e quindi, il sogno in se, vi crea disagio. Intanto, specifichiamo che gli ex fanno parte del contenuto mnemonico della nostra vita e sono racchiusi nel cassetto dei ricordi. E dunque?
Cosa significa sognare di tornare con l’ex?
Ovviamente non esiste una risposta univoca a questa domanda, quel che è certo è che il sogno in se vuole dirvi qualcosa. Il significato di questo tipo di sogni, infatti, può assumere diverse sfaccettature in base al contesto e al tipo di sogno, incluse emozioni, paure e altre persone presenti. Vediamo i casi più frequenti che possono spiegare cosa accade al nostro subconscio in questo tipo di sogno in cui vi è un ex.
Desiderio di ricongiungimento
Indubbiamente, in alcuni casi il sogno esprime un vero e proprio desiderio di ricongiungimento con l’ex anche quando in realtà questa persona non è più parte della nostra vita.
Talvolta in un rapporto che si è chiuso, vi erano incomprensioni, ma al tempo stesso, anche risvolti positivi e, il nostro inconscio, può avere nostalgia di alcune di queste emozioni positive.
Altre volte, invece, si tratta di vero e proprio rimpianto, altre volte ancora, non si è elaborata nel complesso e in profondità la rottura. In alcuni casi il desiderio è puramente sessuale a tale scopo vi invito a leggere questa guida sui sogni: Sognare di fare sesso.
Bisogno di stabilità
In altri casi, va detto che questi sogni possono rappresentare un bisogno di stabilità e sicurezza che sembrano essere venute meno. Magari l’ex partner rappresentava un posto sicuro, in luogo in cui ci si sentiva protetti e, nonostante le incomprensioni, questa sensazione ci manca. Il sogno può quindi indicarci che nella propria vita si sta attraversando un momento di instabilità.
Espressione di emozioni represse
I sogni possono rappresentare un modo per esprimere emozioni represse nella vita reale, (ossia da svegli) e quindi arrivano in aiuto in tal senso. In questo caso il “sognare di tornare con l’ex” diventa un modo per esprimere e metabolizzare sentimenti di rabbia, frustrazione e dolore, sensazioni spiacevoli che non si è riusciti ad elaborare quando le abbiamo vissute.
Cosa fare quando si sogna di tornare con l’ex?
In primo luogo si deve ricordare che i sogni sono una proiezione della nostra mente e che non sempre esprimono dei desideri. Qualora il sogno abbia suscitato preoccupazione e ben porsi delle domande del tipo:
Quali ricordi e pensieri ha evocato? Quali emozioni?
Una volta compreso il significato più profondo del sogno, è bene chiedersi quanto sia realistico e veritiero tale desiderio, e perché sopraggiunga. Se il sogno è dovuto solo a desiderio di stabilità, è importante trovare nella vita attuale una maggiore stabilità.
Qualora il sogno sia espressione di emozioni represse, quest’ultime andranno elaborate in modo sano, senza farsi prendere dall’ansia.
Considerazioni
Sicuramente, sognare di tornare con l’ex può rappresentare un esperienza onirica confusa e divenire fonte di disagio. Tuttavia è importante ricordare che i sogni sono proiezioni della nostra mente e non esprimono necessariamente la realtà.
I numeri da giocare secondo la smorfia
I numeri da giocare quando si sogna l’ex sono: il numero 22 per l’ex, mentre sarà il numero 14 se si sogna il primo fidanzatino.
Secondo Pitagora
Secondo la numerologa e Pitagora ad ogni lettera corrisponde un numero vediamo la parola Ex a cosa corrisponde:
Emergere nel mondo della musica è il sogno di moltissime persone, specie giovani, ma che si rivela tutt’altro che facile da realizzare. Questo perché il mercato musicale è sempre più competitivo ed inoltre richiede talento, costanza e dedizione. In questo articolo sulla musica ed i giovani cantanti e musicisti emergenti, vedremo come emergere nel mondo della musica quali sono in particolare gli strumenti di base da utilizzare, e cosa serve, sia a livello di vocalità che di musica, per riuscire ad emergere nell’ambiente della musica e dello spettacolo.
Come emergere nel mondo della musica: strumenti di base
I due elementi di base per emergere sono sicuramente la musicalità e la voce. La voce deve avere un suo colore specifico ed anche una certa potenzialità vocale che permetta di spaziare un poco. Ma anche la musica scritta ed il producer che si sceglie hanno una fondamentale importanza. Spesso è utile creare un binomio di forte collaborazione ed intesa con il proprio producer, perché se viene a mancare questo dettaglio, tutto diventa più difficile.
A livello di voce cosa serve?
La prima cosa importante per emergere è quella di avere una voce di qualità che si diversifichi dalla comune voce e che abbia una sua personale connotazione. Non si nasce “imparati” e dunque anche se si ha un percorso da autodidatta, è consigliabile studiare con dei maestri qualificati che possano insegnarvi a cantare nel modo corretto e ad usare gli armonici e le potenzialità vocali salvaguardando le corde vocali.
Per diventare dei bravi cantanti è importante esercitarsi regolarmente con vocalizzi, intonazione, espressività vocale e molto altro. La prima cosa su cui si deve lavorare è il canto sul fiato e dunque l’uso corretto del diaframma. Poi si imparerà ad usare i vari registri, come quello di petto, di testa, il mix di voce, ed il belting (da alcuni demonizzato) ed altre tecniche importanti, utili per cantare e usare in modo corretto la voce.
Punti essenziali per la voce di un cantante
Oltre a una voce di qualità, per emergere come cantante è importante che tu abbia:
Un’identità musicale ben definita: devi trovare un tuo stile e una tua sonorità che ti rendano riconoscibili.
Una forte personalità: devi saper trasmettere le tue emozioni attraverso la tua voce.
Una buona capacità di relazionarsi con il pubblico: devi saper creare un rapporto con i tuoi ascoltatori.
A livello di musica cosa serve?
E’ importante avere familiarità con la musica ed orecchio ma soprattutto conoscere la musica e le sue dinamiche. Se non si possiedono le giuste competenze e non si sa suonare 1 o 2 strumenti (in maniera professionale e non superficiale) è bene rivolgersi ad un producer che possa aiutarvi nel comporre la canzone dal punto di vista musicale con delle sonorità che siano indicate per la vostra estensione vocale e il vostro sound vocale.
Punti essenziali per scrivere musica
Oltre a saper suonare degli strumenti più che bene, conoscere il pentagramma, la musica, la ritmica e l’armonia, è necessario tener conto anche di altre cose come:
Un’originalità creativa: devi saper creare musica nuova e innovativa.
Una buona capacità di scrittura: devi saper scrivere testi e melodie che siano coinvolgenti e memorabili.
Una buona capacità di produzione: devi saper registrare e mixare la tua musica in modo professionale e creare basi musicali.
Difficoltà e facilità per emergere nel mondo della musica
Partiamo dal sottolineare che emergere nel mondo della musica è una cosa davvero difficile e che questo mondo, specie in Italia, risente di dinamiche che vanno ben oltre il solo talento personale.
Alcune delle difficoltà più note sono le seguenti:
La concorrenza: il mercato musicale è sempre più affollato, le proposte musicali commerciali sono davvero molte, forse troppe e speso si tratta di fuochi di paglia destinati a durare qualche anno per poi finire nel dimenticatoio. Il vero successo si ha quando si esce dallo stereotipo e si crea qualcosa di nuovo e di alta qualità.
La fortuna: Il successo nel mondo della musica è spesso un mix di elementi tra i quali ricordiamo il talento, la fortuna, e la dedizione o perseveranza.
Cosa sfruttare per mergere nella musica?
Anche se la fortuna ed il talento hanno una notevole importanza, va detto che per emergere è necessario saper sfruttare sia la tecnologia che i social. Grazie alla tecnologia è possibile creare e diffondere la propria musica mentre attraverso i social si può sponsorizzare il proprio profilo e il lavoro musicale per raggiungere un pubblico più ampio. Poi, per un percorso più completo, è importante rivolgersi anche ad un agenzia stampa che aiuterà ad apparire in programmi TV , radio e giornali.
Quali sono i programmi per lanciare gli artisti emergenti?
I programmi radio, ma soprattutto quelli in TV, studiati per lanciare gli artisti emergenti, sono più di uno, alcuni davvero molto noti con un format che di anno in anno riscuote sempre successo. E’ il caso di Amici, ad esempio in cui le selezioni per entrarvi vengono proposte ogni anno. I programmi TV più noti per lanciare una giovane promessa sono i seguenti:
X Factor: il talent show più famoso d’Italia.
Amici: il talent show di Maria De Filippi.
The Voice: il talent show che mette in competizione le voci.
Etichette discografiche
Ottenere un contratto con un etichetta discografiche è il sogno di molti giovani artisti ma, talvolta, il contratto da solo serve a ben poco se non vi è poi una giusta promozione dell’artista. (Fare sempre attenzione a quando si firmano dei contratti, farli leggere a qualcuno del settore anche pagando).
Le etichette discografiche sono aziende che si occupano di produrre, promuovere e distribuire musica. Firmare un contratto con un’etichetta discografica può essere un modo per ottenere un supporto professionale e raggiungere un pubblico più ampio.
Alcune etichette discografiche italiane che si occupano di lanciare artisti emergenti sono:
Rai Trade: l’etichetta discografica della Rai.
Sony Music: una delle principali etichette discografiche mondiali.
Warner Music: un’altra grande etichetta discografica mondiale.
Ada Music Italy: etichetta legata alla Warner per gli artisti emergenti.
Conclusione
Emergere nel mondo della musica come cantante, musicista e producer non è affatto una cosa facile, anzi possiamo affermare che si incontrano delle difficoltà enormi anche quando si ah un buon talento. La perseveranza ed il talento, uniti insieme, possono aiutare molto in questo difficile percorso.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience. Privacy Policy GDPR.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.