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domenica, Dicembre 14, 2025
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Stereogrammi storia di un gioco di illusione e intrattenimento

Stereogrammi storia di un gioco di illusione, profondità e intrattenimento
Stereogrammi storia di un gioco di illusione, profondità e intrattenimento

Gli stereogrammi hanno una storia lontana, nati per creare un gioco diviso tra illusione visiva e profondità data dalla tridimensionalità. Immaginate di fissare un immagine bidimensionale, apparentemente casuale e all’improvviso la vedete in trasformazione dispiegandosi in una scena tridimensionale. E’ questa la magia visiva degli stereogrammi, una esperienza affascinante in grado di catturare l’attenzione e stuzzicare la percezione visiva di chi li guarda. Ma scopriamo come sono nati gli stereogrammi, la loro storia, cosa sono, il campo di applicazione ed il gioco visivo coinvolgente che ne deriva che da spazio a divertimento, ed attività ludiche in questa guida definitiva di approfondimento.

Stereogrammi la storia ed il funzionamento

Le origini e la nascita degli stereogrammi vengono fatte risalire a quasi due secoli fa, e precisamente al 1838 grazie Ser Charles Wheatstone considerato il pioniere della visione stereoscopica. Il suo strumento di base era proprio uno stereoscopio da cui prendono il nome questo tipo di immagini. Lo stereoscopio combinava prismi e specchi capaci di far convergere due immagini bi-dimensionali. Era in questo modo che si creava l’illusione visiva tridimensionale tipica di questi giochi illusorio visivi.

Lo stereoscopio: una magia visiva e un gioco

Alla base di queste immagini che creano una vera e propria magia visiva c’è il principio della disparità binoculare: i nostri occhi, posti a distanza interpupillare, captano immagini leggermente diverse dello stesso oggetto. Accade che il nostro cervello elabora queste differenze e crea una percezione di profondità.

Gli stereogrammi sfruttano questo principio descritto e codificano due immagini in una sola. Lo schema più comune è quello a punti casuali, dove la ripetizione di alcuni pattern crea la disparità binoculare necessaria per la visione 3D.

Visione stereoscopica 3D

Lo stereogramma potrebbe essere definito come “Un modo per ingannare l’occhio” e ve ne abbiamo parlato in questo articolo “cosa sono gli stereogrammi“.

Come anticipato è un modo divedere le immagini in maniera diversa, con tridimensionalità. Per comprendere come vedere gli stereogrammi vi consiglio questa guida apposita ” Come vedere gli stereogrammi utilizzando 4 tecniche“.

Quel che è certo è quando si osserva uno stereogramma, l’angolo di convergenza di visione non è fisso ma bensì variabile. Il suo modificarsi è inversamente proporzionale rispetto alla distanza dell’osservatore.

Trovandosi su distanze differenti viene elaborato dal cervello come due immagini distinte che vengono recepite dall’occhio destro e dall’occhio sinistro. Un modo di vedere le immagini che trova applicazione in molti campi da quelli artistici a quelli scientifici e ludici.

Campi d’applicazione degli stereogrammi

Sebbene si tratti di un’esperienza immersiva di grande intrattenimento, gli stereogrammi, nella realtà, hanno trovato applicazione in diversi campi che convergono in settori come la medicina, l’arte, la sicurezza ed infine l’educazione. Vediamo in che modo si attuano neo vari settori gli utilizzi degli stereogrammi.

  • Medicina: per l’allenamento della visione binoculare e la riabilitazione di pazienti con strabismo o ambliopia.
  • Educazione: per la didattica in vari campi, dalla storia all’anatomia, rendendo l’apprendimento più coinvolgente.
  • Arte: per creare opere d’arte 3D che sfidano la percezione e invitano a nuove interpretazioni.
  • Sicurezza: per la creazione di immagini anticontraffazione, difficili da copiare e riprodurre.

A tale proposito per gli esercizi visivi con gli stereogrammi vi consigliamo la visione del video sottostante. Mentre nel web potrete trovare una ricca collezione di libri con stereogrammi nel sito Magic Eye.

Approccio ludico: giocare con gli stereogrammi

Sebbene siano utilizzati in diversi settori a scopi artistici, di sicurezza o medici gli stereogrammi forniscono indubbiamente un approccio ludico. Infatti sono in grado di offrire terreno fertile per il gioco e l’interazione. Vediamo alcune divertenti possibilità di stereogrammi e gioco:

1. Sfida la tua mente giocando

  • Caccia al tesoro 3D: nascondi indizi e oggetti all’interno di stereogrammi, creando una caccia al tesoro che richiede abilità di visione stereoscopica per essere completata.
  • Stereogrammi a tema: crea stereogrammi a tema per feste, eventi o hobby, stimolando la creatività e la personalizzazione.
  • Giochi di ruolo: usa stereogrammi come mappe di mondi immaginari o come indizi per risolvere enigmi in giochi di ruolo.

2. Mettiti alla prova

  • Stereogrammi di diversa difficoltà: crea o trova stereogrammi con livelli di difficoltà crescenti, testando le tue abilità e allenando la tua visione stereoscopica.
  • Gare di stereogrammi: organizza gare tra amici o online, sfidandoti a chi vede l’immagine 3D più velocemente o con maggiore dettaglio.
  • Creazione di stereogrammi: impara a creare i tuoi stereogrammi utilizzando software o tecniche manuali, dando vita alle tue immagini tridimensionali.

3. Condividi la magia

  • Mostre e gallerie di stereogrammi: organizza eventi per esporre stereogrammi e insegnare al pubblico la tecnica di visione.
  • Social media e forum online: condividi i tuoi stereogrammi online, creando una community di appassionati e confrontandoti con altri.
  • Stereogrammi come regali: Perché no? Potrai creare stereogrammi personalizzati da regalare ad amici e familiari, per un dono originale simpatico e stimolante.

4. Immaginazione e creatività

Indubbiamente si tratta di immagini in grado di fornire un forte stimolo creativo: ma come fare?

  • Stereogrammi astratti: crea stereogrammi con pattern e colori astratti, lasciando spazio all’interpretazione personale dell’immagine 3D.
  • Stereogrammi narrativi: usa alcuni stereogrammi per raccontare delle storie o per creare delle scene immaginarie, combinando la visione 3D con la tua creatività e fantasia.
  • Stereogrammi musicali: associa gli stereogrammi a dei brani musicali che ti piacciono, creando un’esperienza che coinvolge e stimola sia la vista che l’udito.

Stereogrammi come strumento di gioco

Gli stereogrammi non sono solo immagini 3D, ma un vero e proprio strumento di gioco, apprendimento e creatività. Sfruttando la loro natura interattiva e coinvolgente, possiamo creare esperienze divertenti e stimolanti e giochi per tutte le età.

La chiave per giocare con gli stereogrammi è divertirsi e sperimentare. Non avere paura di provare nuove tecniche per creare i tuoi stereogrammi e poi condividerli con il mondo. La magia della visione 3D è a nostra disposizione, quindi, non resta che esplorarla!

Tutti gli stili della moda e abbigliamento: qual è il tuo preferito?

Quali sono gli Stili di moda? 

La moda si è sviluppata negli anni diversificandosi e fondendosi con i diversi stili di moda femminili utilizzati nel mondo: ed è così che ha dato vita ad una corrente quasi univoca uomo e donna, più di tendenza o meno. Gli stili di abbigliamento coniano i look, forniscono spunti per outfit ragazza e per donna, determinano personalità nel modo vestire di ambo i sessi. Scopriamo tutti gli stili di moda e come trovare il proprio stile nel modo migliore in questa guida definitiva sulla moda e lo stile.

Stili di moda elenco completo

Le domande sulla moda che ci si pongono più di frequente in termini di stile vestiti o stili di vestire sono sempre le stesse, cercheremo di dargli una risposta utile anche in base all’età in quanto i modi di vestire di una ragazza, o di una donna, sono sensibilmente diversi.

Quali e quanti stili della moda?

Al di la dei vari stili di moda usati e in auge, ognuno di noi ha un suo stile preferito che si adatta meglio alla propria personalità e alla propria silhouette. Ma la moda le collezioni e le tendenze si evolvono di anno in anno, risentendo di varie influenze culturali ed estetiche. Vediamo quali sono tutti gli stili di moda per ragazze e donne, dal più romantico a quello più aggressivo fino allo stile fashion-

Tipi di stile moda

  1. Bon Ton
  2. Vintage
  3. Lolita
  4. Pin Up
  5. Punk Rock
  6. Emo
  7. Grunge
  8. Gotico
  9. Glam Rock
  10. Hippie
  11. Etnico
  12. Gipsy
  13. Country
  14. Moda Bohémien –  Boho  Chic
  15. Androgino
  16. No gender
  17. Parigino
  18. Militare
  19. Sport Style
  20. Street Style
  21. Scene Queen
  22. Normcore

L’evoluzione della moda nella storia ha dato vita a varie forme di abbigliamento con tessuti, linee e colori diversi modificando i look anche grazie ad accessori e make up. Parleremo della moda cogliendo tante sfaccettature: sapete quanti stili di moda esistono?  Moltissimi! Noi parleremo solo dei tipi di abbigliamento più comuni, usati nella storia e nell’evoluzione della moda dell’ultimo cinquantennio.

Ebbene sì! Il modo di vestire che adottiamo la dice lunga su di noi: il nostro aspetto è il nostro biglietto da visita. Per questo, invece di accettare passivamente quello che i brand ci propongono ad ogni stagione, è bene conoscere tutti gli stili della moda per essere in grado di comprendere quale ci piace e quali sono quelli più adatti a noi, e al nostro modo di essere e voler apparire, senza voler dare lezioni di stile, ma per fornire una guida utile in tal senso completa di colori e accessori.

Tutti gli stili della moda: come trovare il proprio?

I diversi stili di abbigliamento (ne abbiamo elencati tanti ma ve ne sono altri), che si sono sviluppati nel corso degli anni hanno prodotto dei look aggressivi che talvolta piacciono, ma non sempre godono di effetto estetico che si adatta a tutte. Diversamente lo stile romantico abbigliamento, e quello classico è facilmente indossabile da ogni donna, giovane o meno, ed è sempre presente nelle tendenze moda, talvolta reinventato ma sempre attuale.

Trovare il proprio stile moda

Conoscere tutti gli stili di moda e la nostra personalità, unita alla silhouette ci aiuteranno a trovare il proprio stile di moda donna e stile di moda ragazza se siamo più giovani e amiamo stili moda diversi e frizzanti. 

Stile abbigliamento donne

Gli stili di moda romantici e classici sono quelli più adatti alla creazione di uno stile moda per donna, ma nulla vieta di osare anche outfit rock o più aggressivi. 

Stile Bon Ton

Stili vestiti Bon Ton: caratterizzati da tinte chiare e colori pastello e linee semplici armonizzate talvolta da decorazioni tessili e tagli particolari (pence, rouge). Lo stile abbigliamento romantico predilige tessuti naturali come lana, cotone, lino e seta. Talvolta punta anche su capi e abiti floreali, femminili. Sicuramente rientra tra gli stili di abbigliamento femminili più romantico.

stili di moda
Stile moda donna romantico bon ton

Stile Vintage 

Gli stili nel vestire sono molteplici e mutevoli, tant’è che talvolta, si recupera l’antico ed il vecchio come nel caso dello stile Vintage. E perché no? Il Vintage sta spopolando anche nell’arredamento, e dunque, il vecchio piace e torna di gran moda: riciclo in tutto, dalle linee ai colori, per ripercorrere gli anni del passato con eleganza uno stile personale di successo che piace sempre.

Gonne ampie, tubini fascianti, occhiali dalle lenti scure e monture doppi. Una rivalutazione della moda degli anni 60, talvolta anche antecedente, che si lascia apprezzare in ogni epoca. Sì al vintage dunque, meglio se di marca, ma in fondo tutti abbiamo qualcosa rinchiuso nel nostro guardaroba, o in quello di nostra mamma, che non abbiamo proprio voluto buttare e che ben si sposa con le tendenze moda vintage attuali. (Alcuni esempi in foto di stile moda vintage).

Stile moda vintage
Stile moda vintage

Stile abbigliamento ragazze

Le ragazze vestono in modo meno classico e in genere amano le tendenze moda. Gli stili moda ragazze da interpretare sono davvero molto, dagli outfit stile Lolita a quelli più trasgressivi del rock e del punk o del lo stile gotico, fino a quelli romantici tipicamente bohèmien per non parlare del ritorno delle tendenze Vintage e glamour in cui molto giovani donne si identificano. Un esempio? I pantaloni a zampa, gli occhiali da sole grandi o l’uso smisurato della bandana anni 50 e dei foulard. Vediamo alcuni stili di moda perfetti per le ragazze  le giovani donne.

Stile Lolita (moda femminile da bambola) 

Stili moda ragazza, femminili e fiabeschi ce ne sono? Certo che si! Viene dal Giappone ed interpreta il look dei manga. Lo stile Lolita riprende alcune delle linee Gotiche, ma per lo più usa dei colori vivaci, molte tinte pastello e soprattutto, è eccessivo, maniacale e super curato. Una vera Lolita cura ogni singolo elemento del suo outfit, dagli accessori, agli abiti fino a dettagli che riguardano make up, capelli e unghie.

Un total look ragazza, che  trasforma una donna in una bambola manga. Uno stile per ragazza molto seguito dal pubblico delle giovanissime, specie in alcuni paesi per creare gli outfit da ragazza estrosi e freschi dando vita a  tipi di look femminili fantasiosi.

Stili della moda
Stile moda Lolita

Stile Pin Up (moda anni ’50)

Abiti succinti, vestono ragazze procaci che utilizzano abiti molto aderenti e spesso scollati, corsetti avvolgenti e trucco esagerato. I tessuti sono colorati ed anche molto vivaci, le stampe a quadretti e a pois. Si cominciarono a diffondere foto di Pin Up sulle riviste americane degli anni 50. Sicuramente un outfit ragazza in versione sexy, procace sì, ma femminile al tempo stesso.

Pantaloncini e camicetta stile pin up
Pantaloncini e camicetta stile moda pin up

Stile Punk Rock – Emo – Grunge

Sono stili che rappresentano l’antitesi dello stile romantico, e piacciono molto ai giovani: stiamo parlando dello stile Punk Rock, dello stile Emo, e dello stile Grunge. Lo stile Punk risente degli influssi provenienti dall’Inghilterra, e si fonde talvolta, solo per alcuni dettagli, con lo stile abbigliamento Emo, ormai in via di declino, che deriva in realtà da un modo di “sentirsi” ed “essere” una corrente di “appartenenza” molto caratteristica.

Lo stile Punk e uno stile nel vestire che viene reinterpretato e fuso, talvolta, anche con quello tipicamente Gotico: influenze e contaminazione che offrono un ventaglio di scelte più ampio. Alcune caratteristiche dello stile Emo, Punk Rock e Grunge si ritrovano in tutti e tre gli stili d’abbigliamento giovanili citati.

Da questo stile hanno preso spunto alcune decorazioni molto di tendenza degli ultimi anni: le borchie: borse, cinte, scarpe ed anche indumenti, vengono abilmente arricchiti dalle borchie personalizzandoli. Lo stile Emo è uno stile moda alternativo, denominato anche Scene ed è spesso associato anche allo stile Skater.

Tra le scarpe più usate troviamo oltre ad gli anfibi anche le classiche Vans, (Skater) cinture, borchie t-shirt griffate e non inneggianti le band più amate. Il colore più adottato per l’abbigliamento è il nero, mentre i capelli ed il make up sono caratterizzati da trucco marcato degli occhi e frange asimmetriche che coprono spesso, un solo occhio.

Stile moda  Punk Rock moderato
Stile moda Punk Rock moderato

Stile Gotico: dall’epoca Vittoriano ad oggi 

Lo stile Gotico puro, che deriva dalla moda dell’800 vittoriana, risente anch’esso di molte influenze Dark. Gonne lunghe e non solo, colori come in nero, il rosso scuro il verde smeraldo: corsetti, lacci intrecciati, sia negli indumenti che in stivali e stivaletti, monili con croci e simboli, sono caratteristici di questo stile di abbigliamento e con essi, l’uso di mantelli ed abiti lunghi in stile gotico.

Ma vi sono poi diverse declinazioni di moda gotica: Gothic punk, Fetish goth e Cybergoth.

Stili di moda Tutti gli stili moda lo Stile Gotico

Stile Glam Rock anni 60 – 70 

Fine anni 60 inizio anni 70 nasce ad opera di vari artisti e di band musicali dell’epoca, lo stile Glam Rock, un genere d’abbigliamento che fonde insieme tendenze glamour e stile rock è il glam rock di cui David Bowie sulla sia di Marc Bolan, diviene uno degli esponenti di spicco insieme a star italiane come Renato Zero. Pellicciotti, tacchi alti, abiti luminosi arricchiti di paillettes e lustrini, egocentrismo ed eccentricità lo caratterizzano. E’ attualmente uno stile di abbigliamento in auge ricercato nei dettagli, che ama accessori ed abiti griffati.

Glam Rock
Stile moda Glam Rock

Stili di moda donna classici e vintage

Stile Etnico 

C’è uno stile classico, e stili moda fantasiosi come quello etnico. Interpretato molto bene in alcuni tessili di Armani lo stile Etnico ama i colori e le tessiture particolari, si districa tra ampie gonne, magari cucite a balze, camicette romantiche che osano scoprire e coprire, scialli, grandi borse. Un po’ lo stile degli ex sessantottini per così dire ma rivisitato in chiave decisamente luxury.

Tessuti naturali anche in questo caso la fanno da padrone lino e cotone, lane talvolta a tessitura grezza, feltro e gioielli dal sapore safari /Africa: legno, conchiglie, semi, avorio (vero o finto che sia), sono tra i materiali che incorniciano i look stile etnico e tribale. Gioielli realizzati in modo manuale ed artigianale sono molto belli ed anche i più apprezzati.

stile moda etnico
Stile moda etnico

Stile Gipsy

Lo stile gipsy meglio conosciuto come stile gitana è un mix tra lo stile Etnico e quello Hippie. Ricalca lo stile Boho chic e si presta alla creazione di outfit sia per il giorno che per la sera in estate. In estate infatti risplende in tutti i suoi toni e colori con le sue linee morbide fatte di abiti leggeri lunghi fino ai piedi, ma anche di top in pizzo, corpini in crochet e pizzo san gallo, pantaloni a zampa e gioielli vistosi. Uno stile di moda anni 70 che torna a sfilare in passerella.

Stile moda gipsy boho-chic
Stile moda gipsy boho-chic

Stile Country 

Gli stili della moda come si vede, sono molto diversi tra di loro. In alcuni casi lo stile Country e quello Etnico si incontrano e si “scontrano”. Lo stile Country è un tipo di abbigliamento che ama il denim, le ampiezze, mantelle ed accessori che non passano inosservati, come cinte dalle fibbie grandi, stivali stile cowboy e rilanciano vertiginosamente, oltre al jeans e al denim in genere, il pizzo ed il tartan, lo scamosciato come tessuto specie in gonne e gilet.

Il Country è un tipo di abbigliamento che nasce in Usa, ma ha radici nel mondo del Far West. Il cappello da bovaro ed anche gli stivali, avevano, un tempo, un uso tattico e servivano per ripararsi dal sole e dalle intemperie.

Stile Hippie

Tipico degli anni 60 lo stile hippie si discosta molto dai canoni della moda precedente. Nato come stile di vita e modo di concepire il mondo da parte di alcuni giovani lo stile hippie è caratterizzato da abiti informali.

Gli vivevano coltivavano ideali di pace e fratellanza, fondarono numerose comuni. Lo stile Hippie e lo stile Bohémien, come già accennato, si somigliano molto tra di loro anche se si differenziano come significato culturale ed epoca.

Questo tipo di vestiti e abbigliamento di cui vi abbiamo parlato in maniera approfondita (Hippie style la moda anni 60), esalta i motivi floreali, coroncine che cingono il capo, capelli lunghi per uomini e donne, pantaloni con zampa larga alla base, (zampa di elefante) camice con colli grandi abiti lunghi, spesso floreali, gilet, cappelli.  Uno stile anticonformista che ha segnato un’epoca, e ha dato vita a manifestazioni di rilievo contemporanee come il festival musicale americano Coachella che si è ispirato al noto evento musicale Woodstock del 1969.

Stile Bohémien –  Boho  Chic 

Uno stile moda donna romantico che ci arriva dalla Francia in tutta la sua delicatezza e femminilità. Il termine Bohémien venne usato nel XIX secolo per descrivere un movimento legato ad un modo di essere ed a uno stile di vita appartenente a persone legate all’arte, alla scrittura, e alla recitazione. Come stile di moda di tendenza, invece, nasce intorno al 2000 grazie alla reinterpretazione da parte di modelle e attrici.

Gli abiti Bohémien e Boho Chic sono romantici, un po’ hippie, talvolta sensuali, celano e lasciano vedere in svolazzanti tessuti leggeri di cotone. Uno stile attualmente molto utilizzato per gli abiti primaverili ed estivi. Tuniche ricamate, pantaloni zampa di elefante, cardigan ampi, vestiti lunghi e tessuti ricercati ed informali lo caratterizzano.

Stili della moda per donne e ragazze

Alcuni stili di moda contemporanei sono perfetti sia per le donne di una certa età che per le ragazze, tra essi lo stile parigino, così come quello androgino o no gender o gender fluid. 

Stile Parigino: minimale ed elegante 

Tra i vari stili nel vestire, lo stile francese, denominato stile parisienne, è uno stile di abbigliamento femminile che si distingue per un eleganza informale, semplice e lineare. Le sue regole d’eleganza lo contraddistinguono dal dopoguerra ad oggi e ne hanno fatto una vera icona di stile.

Lo stile parigino ha dato vita a look francesi minimali ed eleganti al tempo stesso, sia nelle linee che nei colori. Si tratta di look femminili raffinati e sensuali che sono stati interpretati anche da icone come Coco Chanel e Brigitte Bardot. Pochi i gioielli e gli accessori, elementi semplici sempre molto ricercati. Uno stile che da vita a outfit freschi, minimali e giovanili che si addice bene ad essere indossato sia da donne giovani che meno giovani ed è uno tra gli stili della moda è quello più versatile per ogni fascia di età.

Stile Androgino

Decisamente uno degli stili di moda meno femminile che si ispira ai look maschili e prende spunto anche dal Dandy style, ma comunque ricco di sensualità che si evince in abbinamenti ricercati e linee semplici. Ha avuto momenti di grande successo e viene riproposto sulle passerelle specie da alcuni stilisti che non accennano a relegarlo nel passato. Si compone di capi moda tipicamente maschili, esalta la giacca ed il pantalone, ed è curato in ogni dettaglio quasi maniacalmente.

Stile moda No gender o gender fluid

Uno stile moda quello no gender di cui abbiamo ampiamente parlato e che investe sia lo stile moda donna che quello maschile. Infatti il genere fluido caratterizzato da abiti unisex veste indistintamente sia uomini che donne senza calcare canoni estetici tipicamente femminili o maschile, ma si adatta a tutti sia che si parli di maglioni, che di pantaloni, gonne o capispalla. 

Denny Rose il cappotto stile militare
Stile militare – Denny Rose il cappotto

Stile Militare: “l’ animalier” da uomo 

Lo stile abbigliamento militare in realtà si avvale di cromie a macchia tinta unita in verde scuro e beige, talvolta usato anche in varie tonalità di grigi e arricchito da decorazioni come mostrine, stelle ed altri accessori in tema con tale stile. Prediletto da un pubblico maschile è talvolta utilizzato anche per capi femminili. Tra i tanti stili della moda è sicuramente un modo di vestire che ha un sapore unisex e androgino.

Moda con stile anche se sportivo

Sia che si opti per uno stile sportivo che per uno classico o casual, è bene sapere che il modo di abbigliarci e la scelta dello stile da adottare rappresenta il nostro biglietto da visita: infatti, come vestiamo indica chi siamo. Dunque in relazione a cosa dobbiamo fare e dove dobbiamo andare è bene scegliere uno stile adeguato ed un dress code adatto per l’occasione, ancor di più se abbiamo superato i trent’anni.

Stile Sport Style  

In questo caso, stile Sport Style, si tratta di una scelta di abbigliamento comodo che, talvolta segue le linee hip hop, non necessariamente da relegare in palestra o per le attività sportive, trova ampio pubblico tra i giovani. Tra gli accessori ricordiamo le comode sneakers e i cappelli con visiera che caratterizzano l’ American style e l’hip hop. Rientra tra gli stili di abbigliamento casual comodi e versatili.

Stile moda casual street style
Stile moda casual street style

Street Style  

Per alcuni aspetti riprende lo stile citato poco fa, lo sport style, per altri invece, lo Street style è riferito ad un tipo di abbigliamento comodo, da strada, quello che si indossa per giornate ed attività qualunque: segue pochi dettami, è libero e altamente personalizzante. Talvolta si avvale di capi griffati prendendo una connotazione chic, ma accoglie benissimo anche capi anonimi.

Lo street stile ha avuto il riconoscimento ufficiale, come stile moda, solo da pochi anni. Deve la sua affermazione, in tal senso all’ America dove è diventate “ufficiale” dopo una pubblicazione giornalistica di moda sul New York Time.

Moda stili e tipi di look alternativi?

Alcuni stili di moda sono alternativi ed innovativi, altri offrono scelte per look diversi dal solito, come nel caso dello scene queen uno stile moda per ragazze o donne estrose.

Stile abbigliamento per ragazze

sicuramente gli outfit giovanili adatti alle giovanissime sono più di uno e risentono dell’influenza della moda attuale così come di quella del passato: vediamo quali sono i più comuni e noti.

Scene Queen

Uno stile d’abbigliamento donna nato in America caratterizzato in particolare dal tipo di acconciatura che si contraddistingue per i capelli coloratissimi e molto cotonati, molto usato dalle ragazze giovani.

Scene Queen e stile lolita moda
Scene Queen e stile lolita moda

Stile moda per tutti

Normcore

Il Normcore può essere definito un “non stile” non segue dei dettami e regole precise degli outfit o degli accessori. Un modo di vestire in cui si utilizzano dei capi basici in tonalità e colori neutri, senza prestare attenzione a se siano in ordine e stirati, mentre le linee sono morbide ed ampie, direi casual. Le scarpe scelte per eccellenza sono comode come le Oxford o le scarpe da ginnastica.  

Stili di abbigliamento per donna 

Abbiamo visto 20 stili di moda più usati ed in auge, ma chi ha creato la moda che li alimenta? La moda ha origini antiche che si originano nell’800 quando iniziano a nascere le prime sartorie e furono creati abiti come lo Smoking ed il Frac a fine secolo. Ma già in epoche più antiche, i nobili e re come il Re di Francia lanciarono il loro stile personale creando delle tendenze.

Nell’antichità, infatti, la moda e lo stile abbigliamento era distintivo per classe sociale. Anche oggi moda e stile sono due cose ben distinte e diverse, la moda la fanno le tendenze, lo stile invece, l’eleganza ed i dress code e le regole d’abbigliamento inclusi gli accessori.

Tutti gli stili di moda e le contaminazioni  

Abbiamo preso in esame molti degli stili di abbigliamento che il mercato e la moda propongono da tempo. Le contaminazione che riguardano alcuni di essi in particolar modo, danno vita, a delle varianti e personalizzazioni che alcuni stilisti sfruttano per rilanciare,  uno stile che appartiene al passato.

Leggendo questo post ti sarai chiarita le idee, ed avrai capito magari, qual è lo stile di moda più adatto a te, quello che ti piace e ti rappresenta maggiormente.

Come trovare il proprio stile moda
Come trovare il proprio stile moda

Creare il proprio stile?

Abbiamo preso in esame la moda e gli stili più cool, l’abbigliamento più femminile, gli outfit sbarazzini e quelli aggressivi, gli stili abbigliamento ragazza freschi e giovanili, insieme alla moda più classica, quella con un tocco di eleganza in più nei vestiti, ma non è tutto di moda come un tempo, alcuni look sono superati e fuori tendenza, altri vanno per la maggiore: qual è il tuo stile preferito? Cosa ti piace? Scrivilo nei commenti! Abbiamo risposto alle tue domande sul come vestire, e quali modi e capi usare o ne hai altre tipo queste:

  1. Quali sono gli stili della moda? Ne abbiamo visti più di una ventina, dunque tanti, alcuni ti piaceranno sicuramente, altri meno.
  2.  Come capire qual è il tuo stile? Se ti stai chiedendo questo, ti rispondo che non è semplice capire qual è il modo di vestire più adatto a noi, ma dato che ne abbiamo visti tanti, speriamo di avervi fornito degli spunti utili per farlo. Una guida su Come trovare il proprio stile moda ti potrebbe essere di aiuto.
  3.  Se vuoi sapere invece: chi ha creato la moda? Sappi che la moda ha origini storiche antiche che si originano per costume e in modo diverso in ogni popolo. Questa peculiarità nasce dalla necessità di diversificare la classe sociale in base all’abbigliamento. Ti interessa conoscere l’evoluzione e la storia della moda della medioevo ad oggi per sapere come è nata la moda? Leggi questo articolo: Storia della moda TUTTI GLI STILI dal medioevo ad oggi

Abbiamo preso in esame la moda e gli stili più cool dalla moda anni 30 – 40 –  50, ad oggi, l’abbigliamento più femminile, gli stili abbigliamento ragazza freschi e giovanili, insieme alla moda più classica, quella con un tocco di eleganza in più nei vestiti: qual è il tuo stile preferito? Cosa ti piace? Scrivilo nei commenti!

Concludiamo con: 5 frasi sulla moda e frasi sullo stile.

  1. La moda è l’armatura per sopravvivere alla realtà della vita quotidiana [Bill Cunningham]
  2. La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini (forse?!)
  3. La moda passa lo stile resta [Coco Chanel]
  4. La moda è ciò che compri, lo stile e ciò che sei.
  5. La semplicità è la nota della vera eleganza.

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Perché gli uomini tradiscono?

Perché gli uomini tradiscono?
Perché gli uomini tradiscono?

Le statistiche parlano chiaro: gli uomini tradiscono, ma perché lo fanno e perché sono maggiori i numeri dei tradimenti maschili rispetto a quelli femminili? Storie di retaggi culturali, insoddisfazione e bassa autostima, spingono il sesso maschile a tradire le proprie compagne. Ma le motivazioni e le dinamiche sono spesso multifattoriali e includono, talvolta, anche una insoddisfazione dal punto di vista sessuale, la voglia di trasgressione e la ricerca della novità. Ma vediamo nel dettaglio perché gli uomini tradiscono, come lo fanno, e quanto si pentano se la loro VERA relazione va a rotoli per un tradimento.

Perché gli uomini tradiscono? Vita di coppia e dinamiche del tradimento maschile

Le cause di infedeltà, sia maschile che femminile, spesso risiedono nelle problematiche di coppia e nell’insoddisfazione personale ma anche in problematiche del tutto personali. Ad esempio, un narcisista necessità di trovarsi al centro dell’attenzione, di essere il fulcro per la sua compagna, e quando questa attenzione viene meno, tende a cercarla altrove.

Bassa autostima e tradimenti: il narcisista un traditore convinto

Una bassa autostima, tipica del narcisista, è alla base di questa relazione disfunzionale in tutti i sensi. La ricerca della desiderabilità avviene dunque al di fuori della coppia. Altre cause che spingono al tradimento sono da ricercare nella insoddisfazione nella relazione di coppia, il che include distanza emotiva, mancanza di comunicazione e problemi sessuali.

Desiderio di novità

Alcuni uomini, ma anche alcune donne, identificano nel tradimento un forte stimolo, desiderio di novità spinta adrenalinica derivante anche da un concetto collegato al “proibito”. Il tradimento, in questo caso, diventa un modo per sentirsi desiderati e al tempo stesso seduttivi nei confronti dell’altro/a.

Insoddisfazione sessuale

Spesso gli uomini tradiscono anche per insoddisfazione sessuale. Sono alla ricerca di trasgressione, e non sempre sono in grado di proporre giochi erotici alla madre dei loro figli. In questo caso preferiscono cercare altrove nuovi stimoli per sanare la loro insoddisfazione sessuale.

Alcuni studi di settore mettono in risalto il fatto che spesso gli uomini, oltre a tradire di più delle donne, lo fanno in maniera prettamente fisica, mentre le donne, sono spesso alla ricerca di un appagamento emotivo ed affettivo, oltre che fisico. Il problema che se si tiene davvero alla coppia il tradimento è uno di quegli errori da non compiere per salvaguardare la coppia.

Gli uomini tradiscono storicamente da sempre: retaggi culturali?

In un’epoca che grida alla parità sociale e sessuale le realtà su cui si infrangono le utopie, sono ben diverse. I retaggi culturali, specie in alcune realtà sociali e regionali, sono una componente forte ed incisiva legata ai tradimenti degli uomini.

Sebbene le statistiche e di sondaggi vedano un aumento dei tradimenti femminili, è altrettanto vero che il primato in merito, (60 % uomini contro 40% donne) spetta comunque al sesso maschile. Va considerato anche che i sondaggi variano da nazione a nazione, sempre per ovvi motivi culturali.

Per lungo tempo i retaggi culturali legati alla virilità maschile hanno influenzato la percezione di chi tradisca di più tra uomo e donna ma, rimane il fatto che è proprio lo stesso retaggio culturale che colloca il tradimento maschile come un atto di virilità che rientra quasi nella normalità: “si sa gli uomini sono così“, è una delle frasi più comuni che spesso, viene pronunciata proprio dalle donne vittime del tradimento, o da chi cerca di consolarle.

E’ altresì vero che le donne tendono a nascondere un tradimento, per pudore, mentre alcuni uomini, magari, se ne vantano anche.

Sebbene la distanza tra tradimento uomo e donna si stia riducendo, la percezione giustificata rispetto al chi tradisce di più è quella che afferma che il tradimento sia un fenomeno prevalentemente maschile e che questa realtà sia tutt’ora molto marcata.

Quindi, il perché gli uomini tradiscono e sono in maggioranza rispetto alle donne, speriamo sia chiaro, ma va detto che questo sebbene metta in luce delle dinamiche comuni nelle coppie, non giustifica la mancanza di rispetto ed il dolore che il tradimento comporta.

Cosa fare?

La consapevolezza che un tradimento potrebbe far naufragare un rapporto di coppia ritenuto stabile, o separare famiglie intere esponendole alle varie vicissitudini che le separazioni comportano, pone vari interrogativi rispetto al da farsi.

Sebbene in vissuto personale non permetta di dare consigli ne giudizi sul da farsi, va detto che la separazione non è mai una cosa facile. Il tradimento e le separazioni sono atti da valutare con molta attenzione, specie se nella famiglie vi sono dei figli piccoli soprattutto se la donna non ha la giusta indipendenza economica e la stabilità necessaria, fenomeno questo, sempre meno presente, ma ad oggi ancora parte integrante della società, specie nelle aree centro meridionali dell’Italia.

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Prosciutto cotto gratinato

Prosciutto cotto gratinato
Prosciutto cotto gratinato

Capita di dover preparare una pietanza all’ultimo momento e magari di corsa, senza troppe risorse e pretese.  Ecco che se in frigo teniamo un bel pezzo di prosciutto cotto sottovuoto, possiamo realizzare un piatto veloce, appetitoso e di sicuro successo, facile da preparare economico e veloce come ricetta si rivela un vero passepartout per secondi ed antipasti. La stessa ricetta può essere realizzata anche con la mortadella tagliata a fette spesse, come descritto in questa ricetta “mortadella gratinata“.

Prosciutto cotto gratinato Ingredienti

Per la preparazione di questo piatto a base di prosciutto cotto, che potrà essere utilizzato come secondo piatto, od anche come antipasto alternativo, (specie se tagliato a quadrotti spessi da infilzare con degli stuzzicadenti), occorreranno alcuni ingredienti, e tra essi, fondamentale il prosciutto cotto e il pane grattugiato. se non vi sono allergie e intolleranza si potranno aggiungere formaggi e uova.

Ingredienti ricetta

Dosi per 4 – 5 persone

Un pezzo di prosciutto cotto (spalla) da 400 500 gr, sottovuoto, di quelli da affettare, o in alternativa del prosciutto fatto tagliare dal salumiere in fette spesse.

Servirà anche 1 confezione di panna vegetale, insieme a 100 gr di parmigiano che insaporiranno la ricetta rendendola più gustosa.

Occorrono anche: 3 noci di burro o margarina vegetale a scelta, in base al gusto personale e tendo conto se vi sono intolleranze o allergie al latte e derivati.

Per finire: pangrattato e pepe.

Riassumendo:

  • 500 gr di prosciutto cotto
  • 1 confezione di panna vegetale
  • 100 gr di parmigiano
  • burro o margarina 3 cucchiaini (noci)
  • Pane grattugiato  3 manciate
  • sottilette
  • 1 uovo
  • pepe q/b

Preparazione prosciutto cotto gratinato

Questo piatto “Prosciutto cotto gratinato” può essere realizzato in due modi diversi, uno semplice e l’altro più elaborato e con l’ausilio anche delle uova.

  • Mettere in una padella antiaderente le noci di burro o margarina, aggiungere il prosciutto cotto che avremo tagliato in fettine spesse cica 3 millimetri, quindi far rosolare leggermente da ambedue i lati, aggiungere la panna vegetale, lasciare cuocere 2 o 3 minuti. Spolverare di pangrattato il prosciutto girando un paio di volte le fettine, aggiungere due tre pizzichi di pepe nero e infine, spolverare con il parmigiano.
  • In alternativa passate nel pangrattato le fette di prosciutto, e per farlo aderire potrete inumidirle o usare un uovo sbattuto. Fate rosolare il tutto nel burro. Aggiungete la panna vegetale ed infine salate, pepate e spolverate con parmigiano.  Per aggiungere sapore al sapore, potrete anche far fondere sulla pietanza cotta delle gustose sottilette di formaggio: una vera leccornia!

Servire in tavola il Prosciutto cotto gratinato!

 

Prosciutto cotto gratinato in trance
Prosciutto cotto gratinato in trance

 

Gratinare il prosciutto cotto con formaggio e pane grattato
Gratinare il prosciutto cotto con formaggio e pane grattato

 

Di ricette veloci e stuzzicanti ve ne sono tante, ma talvolta con affettati come il prosciutto cotto o la mortadella, ma anche altro, ma vi assicuro che possiamo davvero fare miracoli in pochissimi minuti, in quanto ci vuole davvero poco per la sua realizzazione tra preparazione e cottura, ed il risultato è sorprendente: provare per credere!

Foto Mara Mencarelli

Il senso del dovere, empatia e responsabilità

Il senso del dovere, empatia e responsabilità
Il senso del dovere, empatia e responsabilità

Gli esseri umani sono dotati, chi più e chi meno, di una caratteristica che va sotto il nome di “senso del dovere“. In molti casi, oltre ad un’educazione di base, il senso del dovere nasce da una risultante di più fattori, come uno spiccato senso di responsabilità rivolto verso altre persone o verso il proprio lavoro, ed anche da una buona dose di empatia. Persone poco empatiche o non empatiche, cresciute senza sviluppare più di tanto il senso di responsabilità, in quanto viziate a dismisura, o affette da disturbi della personalità, possono non sviluppare un corretto senso del dovere. Scopriamo di più su questa importante triade: senso del dovere, empatia e responsabilità.

Il senso del dovere, empatia e responsabilità, caratteristiche che si influenzano a vicenda

Una persona empatica sente vivo il senso del dovere e la responsabilità, specie quando sia presente qualcuno che necessita del suo aiuto o di una semplice collaborazione.

Senso del dovere ed empatia il nocciolo della questione

L’empatia è il nocciolo della questione, in quanto il legame che intercorre tra senso del dovere e la capacità di mettersi “nei panni altrui” è di fondamentale importanza.

La capacità di comprendere gli altri, il loro stato d’animo ed i loro sentimenti, possono costituire la vera radice emotiva connessa al senso del dovere. Il senso del dovere sviluppato verso gli altri e, in particolar modo verso la famiglia, gli amici, ma anche la comunità, spesso nasce proprio dalla capacità individuale del soggetto di sentire la sofferenza ed il bisogno dell’altro, rispetto ad una situazione.

Ecco che ci si sente in dovere di aiutare, di agire nei confronti delle necessità di questa persona. Se si avverte il disagio di qualcuno, la difficoltà presente, ecco che l’empatia offre la giusta spinta per agire e ci fa percepire il senso di dovere nel volere aiutare l’altro/a.

Fondamentalmente chi ha un’empatia più o meno sviluppata riesce a vedere la situazione dal punto di vista dell’altro; ciò rafforza il senso di dovere che induce, non solo all’aiuto. ma anche alla volontà di rispetto ed equità.

Le persone pigre, gli scansafatiche cronici, coloro che procrastinano in ogni situazione, non hanno un forte senso del dovere. Sono fondamentalmente viziati, spesso poco empatici, e tendono a delegare tutto agli altri, senza per questo avvertire un senso di colpa. Allo stesso modo coloro che soffrono di Alessitimia e disturbi della personalità.

Senso del dovere e responsabilità cosa si intende?

Va detto che sostanzialmente la responsabilità può essere definita il senso pratico di ciò che noi chiamiamo dovere. Chi è responsabile sa ciò che deve o non deve fare in relazione alle varie situazioni che si possono creare negli ambienti in cui vive, o lavora, e nei confronti delle altre persone presenti.

Cos’è la responsabilità?

Essere responsabili ed avere un senso spiccato di responsabilità significa essere in grado di rispondere all’obbligo di dirigere e proprie azioni e decisioni in modo giusto, equo e, appunto, responsabile. Il senso del dovere invece è ciò che spinge il soggetto ad adempiere questo obbligo nel modo più corretto.

Per fare un esempio banale, se ci si assume la responsabilità di una persona (figlio, anziano etc.), o di un compito lavorativo o di altro tipo, il senso del dovere spinge e garantisce di assolvere tale impegno con diligenza e serietà.

Sicuramente nel contesto lavorativo e professionale il senso del dovere si manifesta con la volontà di essere responsabili verso il proprio lavoro rispettando gli standard qualitativi, etici e di altra tipologia richiesti dall’azienda.

La sinergia tra empatia, responsabilità e senso del dovere

Responsabilità e senso del dovere sono applicabili in ogni situazione, ed in ogni ambito, ma in tutti i casi nascono non solo da una forma mentis acquisita nella crescita grazie all’educazione, ma soprattutto, scaturiscono dalla capacità di comprendere in modo empatico ed istintivo, ma anche razionale ed educativo, ciò che è necessario fare, come e quando.

I tre concetti di empatia, responsabilità e senso del dovere lavorano quindi in sinergia e la mancanza di uno di questi o di più di uno, comporta una mancanza del senso del dovere più o meno spiccati in un ambito come il sociale familiare, o in ambito professionale lavorativo.

Quando il senso di responsabilità è stato acquisito con l’educazione, ma manca l’empatia, probabilmente il senso del dovere si sviluppa solo in ambito lavorativo ma non familiare e sociale. Potremo così enunciare:

Empatia: rappresenta la radice di tutto, ossia la spinta emotiva ed emozionale che spinge il soggetto ad agire.

Responsabilità: frutto dell’educazione ma anche scaturito dall’empatia rappresenta il senso di obbligo che spinge al risultato atteso.

Dovere: una bella parola, speso disattesa da molti, ed è sostanzialmente quella forza personale ed interiore che fa da ponte e traduce l’empatia e la responsabilità in azione.

Si comprende come l’equilibrio tra questi tre fattori, empatia, responsabilità e senso del dovere sia delicato e variabile da soggetto a soggetto, in relazione alla propria sensibilità, vissuto personale, educazione.

Concludendo, possiamo affermare che se l’empatia tende a mostrare dove e perché è necessario agire, la responsabilità è li a ricordarci per cosa dobbiamo muoverci ed agire, ed infine, è proprio il senso del dovere che ci porta ad agire e concretizzare in azioni ciò di cui si ha necessità in ambito familiare, sociale o lavorativo.

Sognare di perdere gli orecchini significato e numeri

Sognare di perdere gli orecchini significato e numeri
Sognare di perdere gli orecchini significato e numeri

I sogni possono essere sorprendenti, talvolta realistici, altre volte meno. Perdere qualcosa nei sogni, ha un’indicazione precisa che indica un senso di instabilità o di perdita di qualcosa che per il sognatore è importante. Dunque sognare di perdere gli orecchini può simboleggiare la perdita di qualcosa di prezioso o di valore. Questo simbolo “orecchini” può riferirsi ad un bene materiale, come ad esempio il denaro, o immateriale, come ad esempio una relazione, un’opportunità o un senso di sicurezza che viene a decadere. Vediamo nel dettaglio le varie interpretazioni di questo sogno.

Sognare di perdere gli orecchini significato

I gioielli nei sogni sono associati spesso al lusso, ancor di più se realizzati in metallo prezioso. I gioielli sognati possono darci diverse indicazioni anche in relazione al tipo di gioiello: collana, Bracciale, anello o orecchini. Gli orecchini sono di buon presagio ed indicano comunicazione, necessità di esprimersi, dialogare ed essere ascoltati. Spesso associati alla sensualità, gli orecchini nei sogni segnalano la necessità di seduzione verso qualcuno di cui nutriamo interesse.

Ma perderli quindi cosa ci indica?

Come anticipato, perdere qualcosa nella vita reale può essere connesso al sogno degli orecchini persi, sia che si tratti della perdita di reputazione, di un amore, o di una perdita finanziaria. Materiale o immateriale, questa perdita può essere fonte di stress e dar vita a sogni come questo che tendono ad evidenziarli.

Spesso se la pressione e lo stress si manifestano in campo lavorativo, viene a crearsi uno stato di difficoltà che può dar vita ad un sogno di questo genere.

Relazioni amorose, o circostanze di vita che si avvertono come instabili, creano una sorta di ansia a livello subconscio che può dar vita al sogno di perdere oggetti preziosi come gli orecchini. Specie se la relazione è, per il sognatore, molto importante.

Avvertimento ed attenzione da porre

Sognare di perdere gli orecchini è un sogno che spesso funge da avvertimento e deve orientarci verso uno stato di allerta ed attenzione. L’individuare cosa ha generato il sogno, cosa ci crea ansie e paure, può rivelarsi davvero moto utile anche nel caso in cui si prende la vita troppo alla leggera, ed il sogno diventa un vero e proprio avvertimento che invita alla prudenza e alla cautela. Prendere la vita o alcune situazioni con eccessiva leggerezza, può causare danni ed incidenti.

I sogni non sono mai fine a se stessi ma tendono a rivelare desideri, ansia, necessità, criticità. Per questo motivo andrebbero presi sempre in considerazione e approfonditi meglio.

Sognare di perdere gli orecchini e numeri da giocare

Sebbene l’interpretazione dei sogni non tende a fornire numeri fortunati, ma da alcune indicazioni relative ai numeri della Smorfia Napoletana, i numeri da prendere in considerazione sono quelli che seguono.

  • Perdere in generale numero della Smorfia 35
  • Orecchini 41
  • Orecchio ed orecchie 16
  • Gioielli ed oggetti preziosi 5

Invece per quanto riguarda la numerologia Pitagorica andiamo a vedere cosa ci suggeriscono le lettere dell’alfabeto connesse alla numerologia.

P_E_R_D_E_R_E O_R_E_C_C_H_I_N_I = 7-5-9-4-5-9-5 6-9-5-3-3-8-9-5-9 = 2

Dark pattern: cosa sono e perché riguardano tutti i servizi digitali

Dark pattern: accept
Dark pattern: cosa sono e perché riguardano tutti i servizi digitali

Quel pulsante “Accetta tutto” che sembra l’unica via d’uscita, l’abbonamento che si rinnova automaticamente senza un preavviso chiaro, o ancora, l’impossibilità di trovare il link per cancellare un account. Se queste situazioni suonano familiari, è perché sono esempi concreti di una pratica sempre più diffusa nel mondo digitale: i dark pattern, o modelli oscuri. Si tratta di interfacce e percorsi di navigazione progettati intenzionalmente per indurre gli utenti a compiere azioni che non avrebbero scelto liberamente, spesso a loro svantaggio economico o in termini di privacy.

Questi stratagemmi non sono semplici errori di design, ma vere e proprie tecniche di manipolazione psicologica applicate all’esperienza utente (UX). Sfruttano le nostre abitudini, la nostra fretta e i nostri bias cognitivi per guidarci verso una decisione specifica, che quasi sempre coincide con l’interesse commerciale della piattaforma.

L’obiettivo può essere vario: ottenere il consenso al trattamento di più dati personali del necessario, spingere all’acquisto di un prodotto o servizio aggiuntivo, o rendere estremamente complicato l’esercizio di un diritto, come quello di recesso o di cancellazione.

Tipologie di Dark Pattern

Le tipologie di dark pattern sono numerose e in continua evoluzione. Tra le più comuni troviamo:

  • Roach Motel (Motel per scarafaggi): Come suggerisce il nome, è un modello in cui è facilissimo entrare (iscriversi a un servizio, attivare una prova gratuita), ma quasi impossibile uscire (trovare l’opzione per cancellarsi, che spesso è nascosta dietro menu complessi o richiede procedure macchinose).
  • Confirmshaming (Colpevolizzazione): Utilizza un linguaggio che fa sentire l’utente in colpa o stupido per aver rifiutato un’offerta. Ad esempio, il link per declinare l’iscrizione a una newsletter potrebbe recitare: “No, grazie, preferisco pagare a prezzo pieno” invece di un semplice “No, grazie”.
  • Scarsità fittizia e urgenza: Messaggi come “Solo 2 articoli rimasti!” o “L’offerta scade tra 10 minuti” creano un falso senso di urgenza per spingere a un acquisto impulsivo, anche quando il prodotto non è realmente in esaurimento.
  • Costi nascosti (Hidden Costs): Costi aggiuntivi come tasse, spese di spedizione o commissioni che vengono rivelati solo nell’ultimo passaggio del processo di pagamento, quando l’utente è ormai psicologicamente propenso a concludere l’acquisto e meno incline a tornare indietro.
  • Azione forzata (Forced Action): Per poter accedere a una funzione principale, l’utente è costretto a compiere un’azione secondaria non desiderata, come fornire dati personali non necessari o iscriversi a servizi promozionali.

Regolamento dei servizi digitali: Digital Service Act

Di fronte a un fenomeno così pervasivo, che mina la fiducia e l’autonomia dei consumatori, le istituzioni hanno iniziato a muoversi. La risposta più significativa a livello europeo è il Digital Services Act (DSA), un importante regolamento sui servizi digitali che mira a creare uno spazio online più sicuro e trasparente.

Una delle sue disposizioni chiave vieta esplicitamente l’uso di interfacce ingannevoli, obbligando i fornitori di servizi a progettare le loro piattaforme in modo che le scelte degli utenti siano libere, informate e facili da esercitare.

Ma come si presenta un’interfaccia trasparente? Per capirlo, può essere utile osservare settori che, per la loro natura, sono stati sottoposti a una regolamentazione stringente da molto più tempo.

Tra gli esempi di piattaforme che hanno dovuto adeguarsi a requisiti precisi di informazione e controllo si trovano risorse online sui migliori casinò, dove la presenza di licenze statali, avvisi chiari sui rischi e sistemi di verifica dell’identità sono diventati uno standard obbligatorio.

Questo modello di trasparenza, dove le condizioni d’uso e i limiti sono consultabili in modo immediato, rappresenta un esempio di come la chiarezza normativa possa tradursi in un’esperienza utente più corretta, un approccio che il DSA intende estendere a molti altri ambiti digitali.

Come proteggersi

La normativa europea rappresenta un passo avanti fondamentale, ma la consapevolezza del singolo utente rimane la prima e più importante linea di difesa. Riconoscere un dark pattern è il primo passo per non caderne vittima. Cosa può fare, quindi, il consumatore per proteggersi?

  1. Rallentare e leggere con attenzione. Molti modelli oscuri fanno leva sulla nostra tendenza a cliccare velocemente per completare un’operazione. Prendersi qualche secondo in più per leggere attentamente ciò che stiamo accettando, specialmente i testi scritti in piccolo o le condizioni d’uso, può fare la differenza. È importante prestare attenzione a caselle pre-spuntate e a pulsanti dal colore e dalla posizione studiati per attirare l’attenzione sull’opzione più favorevole per l’azienda.
  2. Cercare le opzioni nascoste. Spesso l’opzione per rifiutare i cookie non necessari o per continuare senza iscriversi a una newsletter è presente, ma resa meno visibile: un link testuale grigio chiaro contro un pulsante grande e colorato. Imparare a ignorare l’opzione più evidente e a cercare attivamente quella più discreta è una buona abitudine per mantenere il controllo.
  3. Conoscere e far valere i propri diritti. Se un servizio rende impossibile la cancellazione, addebita costi nascosti o modifica le condizioni senza un consenso esplicito, è possibile segnalarlo alle autorità competenti, come l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) o il Garante per la protezione dei dati personali. Il Digital Services Act rafforza ulteriormente questi strumenti di tutela.

La nuova frontiera del design etico

Il dibattito sui dark pattern sta spingendo sempre più aziende a riflettere sull’importanza di un design etico. Un’interfaccia che rispetta l’utente, che offre scelte chiare e che non ricorre a sotterfugi per raggiungere i propri obiettivi, non è solo una questione di conformità legale, ma anche di reputazione. A lungo termine, le piattaforme che costruiscono un rapporto di fiducia con i propri clienti sono quelle destinate ad avere maggior successo. La trasparenza non è un ostacolo, ma un investimento sulla lealtà del consumatore.

In conclusione, i dark pattern sono una sfida concreta per i diritti digitali di tutti noi. Se da un lato normative come il Digital Services Act forniscono strumenti legali essenziali per combatterli, dall’altro la nostra vigilanza e la nostra capacità di fare scelte informate restano insostituibili. Essere consumatori digitali consapevoli significa navigare con occhio critico, pretendere chiarezza e contribuire attivamente a un web più giusto e rispettoso per tutti.

Gnocchi di patate fatti in casa: casarecci con gusto

Gnocchi di patate fatti in casa: casarecci con gusto
Gnocchi di patate fatti in casa: casarecci con gusto

Ci sono piatti tradizionali che non muoiono mai e che sono consumati in moltissime regioni, tra essi, gli gnocchi di patate fatti in casa e le fettuccine al ragù, due primi piatti degni di nota, che non finiscono mai di piacere. Gli gnocchi poi possono essere conditi in tanti modi diversi, sugo con ragù con sugo semplice o con pancetta, panna tartufo, salmone, pesto e così via: le ricette per gli gnocchi sono davvero infinite ma, ciò che conta davvero, è l’impasto e la qualità delle patate con il quale si ottiene. Vediamo insieme come realizzare gli Gnocchi di patate fatti in casa: casarecci con gusto e tanta fantasia.

Gnocchi di patate fatti in casa: ingredienti per l’impasto

Come anticipato è importante scegliere bene le patate. Dovrebbero essere patate non nuove ma piuttosto “patate vecchie” non novelle, e sono più indicate quelle di pasta gialla o in alternativa di pasta rossa. Sono due tipologie di patate in grado di dare all’impasto per gli gnocchi la giusta consistenza.

Ingredienti gnocchi per 4 persone

Questo impasto è indicato per circa 4 persone ma, in relazione al numero dei commensali o al vostro appetito, potrete aumentare le dose aggiungendo 250 gr di patate per ogni persona in più, e circa 75 gr di farina.

  • 1 kg di patate di pasta gialla non nuove.
  • 300 gr di farina 00 ma la quantità potrà variare in base al quantitativo di amido contenuto nelle patate. Per non far aderire l’impasto alla spianatoia utilizzare farina di semola di grano duro solo sul piano.
  • Sale q/b.
  • 1 uovo; per legare l’impasto è indicato incorporare anche un uovo.

Preparazione impasto per gli gnocchi

Per iniziare la preparazione degli gnocchi, per prima cosa, è necessario mettere a bollire dell’acqua dove avremo immerso completamente le patate da cuocere.

Una volta che le patate saranno cotte, e ve ne accorgerete forandole con una forchetta, potrete scolarle e successivamente, ma ancora calde, privatele della buccia che verrà via con facilità.

A questo punto non attendete che raffreddino e con una forchetta, o utilizzando uno schiaccia patate apposito, procedete e frantumate le patate ottenendo coì una sorta di purè.

Su di una spianatoia, o sul tavolo in legno, spolverate un po’ di farina di semola. Preparate una montagnola di farina normale e ponetevi al centro l’uovo; rimestate con una forchetta andando poi ad incorporare le patate precedentemente salate. L’impasto andrà lavorato velocemente e non troppo perché altrimenti richiederà più farina del dovuto.

Come preparare gli gnocchi di patate in casa?

Abbiamo ottenuto un bell’impasto pronto a far nascere i vostri gnocchi casarecci.

Una volta ottenuta la consistenza desiderata dell’impasto a base di farina e patate, si realizzerà un panetto che andrà poi diviso in più parti.

Ogni parte del panetto, con un po’ di farina, verrà allungato ricavando dei rotolini lunghi e sottili 1 cm o due, a vostro gusto. I vari rotolini andranno tagliati con un coltello sottile e tagliante ricavando così gli gnocchi.

Alcune persone usano passare gli gnocchi, uno ad uno, sopra i dentini di una forchetta per rigarli un poco, questo serve per far in modo che raccolgano maggior condimento ma questo processo è decisamente facoltativo.

Per non fare attaccare gli gnocchi tagliati alla superficie potrete infarinarla bene o utilizzare (come in foto) un canovaccio in tessuto di cotone.

A questo punto non rimane che porre una pentola sul fuoco con acqua salata ed attendere che arrivi a bollore, dopo di che versate gli gnocchi ed attendete che vengano a galla.

Una volta venuti a galla, aspettate un altro minuto e scolateli. Conditeli a piacere. Di seguito trovate 5 ricette per condire gli gnocchi in maniera diversa e alternativa!

Gnocchi al sugo
Gnocchi al sugo

Stella di Natale con KOKEDAMA: magia e innovazione natalizia

Stella di Natale con KOKEDAMA: magia e innovazione natalizia
Stella di Natale con KOKEDAMA: magia e innovazione natalizia

La stella di Natale o Euphorbia pulcherrima si sa, è una pianta tipica delle feste natalizie. Ne abbiamo parlato molte volte suggerendone un uso vario per decorazioni e abbellimenti e per la loro cura. Con questa pianta si possono creare suggestive decorazioni, e rallegrare la casa, sia all’interno che all’esterno, grazie anche alla varietà di colori che la stella di Natale offre. Bianche, rosa o rosse, le stelle di Natale sono perfette per creare un bel centro tavola, adatte per abbellire gli ambienti, sia utilizzate fresche e in vaso, che recidendone i fiori colorati e creando suggestive decorazioni con bottiglie, vasi, palle di Natale, candele e molto altro. Ad ogni modo, la cosa più importante è sceglierne esemplari sani che avranno lunga vita se ben curati. Vediamo un modo alternativo di concepire questa pianta natalizia ossia la stella di Natale con Kokedama un connubio magico e senza dubbio innovativo tutto da amare.

Stella di Natale con KOKEDAMA: per un Natale più magico

Una bella stella di Natale può essere coltivata in vaso, ma per far si che duri più a lungo necessita di cure appropriate (come far durare la Stella di Natale). Non sono piante semplici, anche perché spesso vengono forzate in serra e dopo il Natale tendono a deperire se non curate a dovere. Nel periodo natalizio se ne trovano un po’ ovunque, nei vivai, nei supermercati, persino al mercato e su bancarelle all’aperto. Ma l’Euphorbia Pulcherrima spesso deperisce in breve tempo.

Oltre alla realizzazione di decorazioni natalizie con la Stella di Natale, questa pianta, apprezzata per i colori e la tradizione, può essere coltivata in maniera alternativa con Kokedama. Non si tratta dell’unica pianta che vive la tradizione. Ricordiamo che vi sono anche specie come l’Elleboro o rosa di Natale, il pungitopo ed il vischio, tutto piante tipiche della tradizione.

Un Kokedama alternativo e natalizio

La stella di Natale con la sua grande varietà di forme e colori, regala splendide note di colore sia durante le feste, che nel periodo autunno inverno in genere. Sicuramente il periodo dell’avvento è quello in cui questa pianta è più diffusa, sia che venga utilizzata come fiore reciso, che pianta in vaso o come Kokedama, in questo caso l’atmosfera natalizia si arricchisce di ulteriore magia.

Cosa sono i Kokedama? Idee per Natale!

I kokedama, come suggerisce il nome, sono ottenuti con dei metodi di coltivazione alternativi originari del Giappone. Il termine tradotto “Kokedama” significa letteralmente “palla di muschio“. Sicuramente ne avete visti diversi in giro senza sapere cosa fossero. Qui viene spiegato come realizzare i Kokedama, ma potete acquistarne alcuni già fatti.

Il Kokedama indica, quindi, una forma di coltivazione senza vaso che si avvale, appunto, del muschio disposto a forma di sfera attorno alle radici della piante. Questo bizzarro contenitore ricorda per forma le sfere di Natale che siamo soliti appendere all’albero o ad un angolo della casa, sopra al tavolo e in altre zone a piacere.

Ecco che, ad esempio, un’alternativa alle palle di Natale sono le sfere di muschio con stelle di Natale dei Kokedama super natalizi. La loro forma infatti consente di porli sopra a delle superfici comporre dei centro tavola con i fiori o appenderle come palline di Natale.

Idee da realizzare con la stella di Natale con kokedama

Una volta compreso che il muschio a sfera può sostituire il vaso e che piccole sfere di muschio possono ospitare le stelle di Natale e facile comprendere che le possibilità di creazioni decorative natalizie è infinito. Vediamone alcune seguendo le foto.

Kokedama e idee natalizie
Kokedama e idee natalizie

Il vassoio con i Kokedama di Natale

Su un vassoio possiamo porre delle belle candele alternate a dei vasi in muschio, dei bei kokedama ospitanti delle stelle di Natale nelle varie tonalità: albicocca, panna, rosa arricchite da palline e pigne creando un atmosfera elegante.

Il davanzale natalizio con i Kokedama

Volete decorare una davanzale? Un bel tronco d’albero, magari di betulla se opportunamente forato potrà accogliere sia le candele che dei bei kokedama natalizi con la Stella di Natale, il tutto arricchito da un bel delicato filo di luci.

Kokedama appesi

L’ultima foto mostra come appendere i Kokedama realizzando decorazioni natalizie sospese con la Stella di Natale. Lo stesso concetto può essere sfruttato per decorare l’albero di Natale in maniera evocativa ed alternativa.

La natura si sposa con la creatività ed il muschio si trasforma in palline di Natale viventi che, a loro volta, ospitano una delle piante più amate a Natale: la bella stella multicolore.

Le foto sono offerte da Stars Unite Europe

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Mimosa: come allevare la mimosa terra o vaso?

Mimosa: come allevare la mimosa terra o vaso?
Mimosa: come allevare la mimosa terra o vaso?

Cominciamo con il dire che, la pianta di mimosa appartiene alla famiglia delle Mimosacee, il suo luogo d’origine è l’Australia, ed è stata introdotta in Europa nel 1820 circa. Una pianta molto apprezzata per la sua fioritura precoce che avviene tra febbraio e marzo. Simbolo della festa della donna, deve ala sua bellezza proprio ai capolini fioriferi che danno vita ad una fioritura abbondante con fiori gialli  intensamente profumati.

Mimosa: come allevare la mimosa terra o vaso? Descrizione 

La mimosa è un albero che può arrivare fino a 8 – 10 metri, e proprio per questo motivo, la si può coltivare in vaso nei primi anni in cui lo sviluppo contenuto lo può consentire, in seguito sarebbe opportuno metterla a dimora in terra. Se non disponete di un giardino di dimensioni adeguate ad accogliere un albero come questo, potete optare per grandissimi vasi o grosse vasche, e goderne della fioritura per diversi anni.

I rami della mimosa risultano finemente vellutati, le foglie adulte sono ramificate e composte da numerose foglioline, generalmente 30-40 paia. Le foglioline sono aperte e piane di giorno mentre risultano ripiegate e chiuse di notte. La fioritura della pianta è precoce e avviene generalmente da fine Gennaio a Marzo.

La fioritura che la caratterizza si protrae sull’albero per circa un mese o poco meno. Sicuramente e, tra gli alberi da fiore, una pianta molto affascinante e non solo in virtù del fatto che è stata scelta come simbolo per la festa della donna, ma anche per l’immagine che ci regala durante la fioritura fatta di capolini giallo oro e profumo intenso. 

Coltivata in un giardino diventa facilmente un elmento di spicco specie nel periodo in cui è fiorita. In vaso adorna terrazzi e balconi limitando però la sua crescita.

Mimosa la sua coltivazione

  • I fiori sono piccoli, composti da stami liberi di color giallo vivo, riuniti in capolini di forma sferica molto profumati. Esistono diverse varietà dai fiori più grandi risultato di varie selezioni e innesti. E’ un sempre-verde molto apprezzato per la gradevole fioritura prorompente che precede al primavera.
  • La moltiplicazione è difficile da realizzare, meglio acquistare nuove piante. Le pianti con fiori grandi sono generalmente innestate come ad esempio la Mimosa Ravenna dal fiore grande.
  • L’esposizione richiede  pieno sole, mentre è opportuno evitare un terreno troppo calcareo. Anche se è una pianta rustica che si adatta bene a terreni e condizioni climatiche anche non del tutto favorevoli. In vaso ha una crescita più lenta e molto limitata. Mentre, se posta in terra si sviluppa con grande rapidità e necessita di potature di mantenimento e formazioni in quanto i rami pur allungandosi molto sono fragili, specie nei primi anni di vita della pianta. 
  • Le annaffiature devono essere molto frequenti specie nel periodo estivo.

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Tra i vari utilizzi della pianta è nota anche la coltivazione in bonsai. I bonsai di mimosa sono alberelli molto gradevoli, di taglia ridotta, che richiedono l’sperienza giusta e professionale sia per formali che per mantenerli belli e in salute per lungo tempo.

Una varietà d mimosa che riscuote un certo successo ma che non ha nulla a che vedere con l’albero di mimosa in oggetto, è la Mimosa Pudica, una piantina dalla sensibilità tattile che si apre e si chiude sfiorandola. 

Un albero che sia coltivato in vaso ce in terra regala abbondanti e piacevoli fioriture e per questo è molto amato. Adatto ad abbellire terrazzi, balconi in vaso, e a caratterizzare i giardini, posto in terra piena.

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