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giovedì, Ottobre 2, 2025
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Gatti affettuosi come educare un gatto all’amore

Gatti affettuosi come educare un gatto all'amore
Gatti affettuosi come educare un gatto all'amore

Si ritiene erroneamente che i gatti siano degli animali opportunisti: nulla di più sbagliato! Il gatto è un animale affettuoso che si affeziona moltissimo al proprio padrone, tanto da diventare anche morboso. Infatti, i gatti si rivelano più o meno affettuosi in relazione al modo in cui sono stati cresciuti, e in base a quando sono entrati a far parte della vostra vita. Ma incidono nella formazione di questo sentimento e sulla tranquillità dell’animale, i primi mesi di vita del gattino.

I gatti, quando sono cuccioli dovrebbero stare con la mamma, almeno fino a 3 – 4 mesi. Questo periodo è fondamentale per l’imprinting dell’animale ed è molto formativo anche per quel che concerne la sicurezza, i sentimenti verso il prossimo, e l’affetto.

Un gatto che ha trascorso i primi mesi con la mamma, sarà un micio tranquillo, difficilmente diventerà un gatto pauroso, e sarà predisposto ad amare il suo padrone. Vi è capitato di vedere gatti affettuosi e gatti scontrosi? Il segreto è da ricercare prevalentemente nel modo in cui si cresce il gattino. Volete dei gatti affettuosi? Dovrete educarli all’amore condividendo la vostra vita con loro.

Come avere un gatto affettuoso

La regola dell’affettuosità di un animale, va di pari passo con la sua conoscenza del mondo e la sua scurezza nei confronti di quest’ultimo. Un gatto e un cane abituati a socializzare con l’uomo e con gli altri animali saranno sicuramente soggetti sicuri, più tranquilli ed affettuosi rispetto ad un gatto cresciuto in una casa, ma con persone vi soggiornano per poche ore al giorno lasciandolo solo per la maggior parte del tempo.

La convivenza e la presenza del padrone rafforzano la dipendenza dell’animale ed il legame affettivo che si instaura con esso, e con i membri della famiglia. Oltre a questo, incide anche la sicurezza dell’animale, ed il rispetto delle sue esigenze. I gatti sono animali abitudinari, hanno bisogno dei loro spazi, necessitano di essere accuditi come si conviene. Un gatto tranquillo ed appagato sarà più predisposto all’affettività. Nella foto sotto 2 dei miei gatti.

L’imprinting materno e l’indole dell’animale

Partiamo dal presupposto che in base alle razze avremo dei gatti più o meno tranquilli e coccoloni. Ma non basta questo elemento. I gattini randagi avranno un imprinting che induce il cucciolo ad essere in uno stato di allerta continuo, ma al tempo stesso, anche l’indole del gattino avrà il suo peso. Un gattino figlio di una randagia, se avvicinato dagli uomini sin dai primi mesi di vita, può diventare un gatto buonissimo.

Ho allevato tantissimi gattini figli di una randagia che partoriva sistematicamente nel mio giardino. Si sono rivelati tutti gatti molto socievoli ed affettuosi. Sono cresciuti tra casa e giardino, svezzati da noi e seguiti giorno per giorno. In una casa dove la presenza dell’uomo è costante, e dove il gatto viene accettato in famiglia con la possibilità di vivere in casa con le persone, difficilmente si avranno dei gatti non affettuosi.

Gatto affettuoso come fare

L’affettività del gatto nasce e si genera proprio attraverso il rapporto continuato. I gatti amano essere coccolati, partecipare alle attività che il suo padrone compie. Amano la compagnia, il gioco, stare vicino al proprio padrone, o ai propri padroni, accoccolarsi sulle gambe e fare le fusa. Anzi, è molto facile che qualora si abbiano più gatti, che nascano delle gelosie tra gatti e cheli inducono a litigarsi, letteralmente, le coccole del padrone.

L’indole del gatto è già affettuosa di suo, ma poi entrano in gioco tutti gli altri fattori elencati, inclusa la componente caratteriale che contribuiranno a rendere il gatto affettuoso educandolo all’amore, giorno dopo giorno.

Gatti ed estranei

Un gatto amato e seguito all’interno dell’ambiente familiare, abituato alla socializzazione, sarà un gatto sereno ed affettuoso, non solo con i propri padroni, ma anche con eventuali visitatori che sappiano trasmettere al gatto il piacere di incontrarlo, e la simpatia che nutrono per lui.

La sensibilità di un felino è molto elevata, tanto da percepire lo stato d’animo delle persone che ha difronte. Per cui, non esiste opportunismo nel gatto domestico, ma solo la capacità di educarlo all’amore da parte del proprio padrone, questo anche in virtù del fatto che i gatti amano la stabilità e la routine sia per quel che concerne la casa che le persone che ci vivono con lui. Dedicate del tempo a vostro gatto e vi ripagherà dandovi tantissimo amore, esattamente come un cane.

Cappelli uomo invernali: le tendenze per l’Autunno Inverno 2021/2022

Cappelli uomo invernali
Cappelli uomo invernali le tendenze per l’Autunno Inverno 2021 2022

Il cappello è un accessorio spesso sottovalutato. Si trova a diretto contatto con la testa, la parte più esposta del corpo durante la fredda stagione. Coprirsi bene è importante ma perché non farlo con stile? In questo articolo vi portiamo alla scoperta delle tendenze moda di quest’anno per quanto riguarda i cappelli uomo invernali.

La casa di moda più cool

Il cappello, un accessorio di moda che sempre più spesso completa gli outfit che sfilano sulle passerelle di tutto il mondo. Tra le case di moda specializzate nella moda uomo ce n’è una che davvero non delude mai, per l’allure elegante, comodo e nel segno del lusso accessibile.

Stiamo parlando di Kenzo, brand giapponese nato negli anni Settanta per iniziativa di Kenzo Takada, capace di fondere, nelle sue collezioni, la cultura orientale insieme allo street style occidentale. Un binomio vincente della maison molto apprezzato dal pubblico.

Uno stile moda uomo riconoscibile da linee e colori: capi unici che hanno trovato nuova vita nel 2011 quando allo stilista sardo Antonio Marras sono subentrati i creativi Humberto Leon e Carol Lim, che hanno rilanciato il marchio proponendo tutta la qualità del lusso secondo una vision più contemporanea. Il cappello invernale di marca Kenzo non fa eccezione e si trova declinato secondo il mood originario, tra appeal sportivo e quello classico del cappello uomo invernale elegante.

Tutto ciò rende Kenzo indubbiamente la casa di moda più cool per la stagione autunno inverno attuale. Il cappello Kenzo si abbina perfettamente agli altri capi della collezione che si inseriscono naturalmente all’interno dello stile per eccellenza di quest’anno, nel segno dello sporty chic. Il cappello Kenzo più modaiolo? Il berretto con logo a vista, disponibile in diversi colori tra cui un blu particolare che ricorda il mare dell’Oriente.

Come portare i cappelli da uomo invernali

I cappelli da uomo di quest’anno sono semplici, i berretti vanno davvero di moda e vogliono essere caldi e capaci di accompagnare l’uomo in tutto l’arco della giornata. Possono essere utilizzati durante lo smart working in casa come per una passeggiata in città e persino nei boschi. Scaldano, e completano il look in maniera disinvolta.


Sono multitasking e si inseriscono all’interno di una filosofia che vede outfit all day. Tra i trend da considerare si colloca il check, onnipresente durante questa stagione e modulato secondo diverse tonalità.

Il berretto sta bene anche in questo caso, ma niente vieta di scegliere un cappello uomo invernale elegante, tono su tono rispetto al look. I contrasti, infatti, sono ben accetti, così come colori dei capi all’unisono che si fondono tra di loro. Molto dipende dallo stile e deal gusto personale.

Tessuti e cappelli: il velluto

Altro trend da non sottovalutare è caratterizzato da abiti ed accessori realizzati in un tessuto elegante per natura: il velluto, sia a coste larghe, che fino o liscio è sempre di tendenza. Il cappello può essere in velluto anch’esso, abbinando sempre tono su tono, oppure in lana, meglio ancora se in cashmere, caldo e senza dubbio più elegante e discreto a contatto con la pelle.

Fondamentale in ogni outfit uomo è modulare la scelta del cappello con quella dei capispalla. Il cappotto, il capo che rifinisce l’outfit e rimane al centro dell’attenzione quando si passeggia in città si coniuga ottimamente con un bel cappello caldo.

Ricordate: potete indossare anche un pullover e un paio di jeans, grande revival dell’autunno inverno 2021/2022, ma non rinunciare a un cappotto d’effetto. Non è obbligatorio indossare un cappotto, molti uomini non li amano, e preferiscono capispalla più pratici da indossare; va benissimo anche una bella giacca sportiva, a patto che la qualità sia di assoluto livello. Proprio come nel caso dei cappelli uomo invernali.

Cucina piccola come arredarla: 5 trucchi funzionali

Cucina piccola come arredarla: 5 trucchi funzionali
Cucina piccola come arredarla: 5 trucchi funzionali

Cucina piccola come fare? Non ci si deve perdere d’animo, per le dimensioni ridotte. In ogni contesto abitativo la pianificazione e, l’ottimizzazione degli spazi, sono in grado di dare risultati sorprendenti anche quando si deve arredare una cucina piccola, o un altro ambiente della casa poco ampio.

I trucchi da seguire, semplici e funzionali, vi aiuteranno ad arredare la vostra piccola cucina nel migliore dei modi: vediamo come fare e quali attenzione avere.

Cucina piccola come arredarla?

Che la pianificazione sia alla base dell’ottimizzazione di qualsiasi ambiente domestico è un concetto che non ci stancheremo mai di ripetere. Rendere funzionali ambienti e spazi ristretti è possibile proprio grazie alla pianificazione che prevede l’utilizzo delle misure degli ambienti, incluse eventuali aperture (porte e finestre) e l’uso di mobili multi funzionali, piani a scomparsa, pareti attrezzate e molto altro.

Quanto deve essere grande una cucina?

Ma quanto deve essere grande una cucina per essere pienamente funzionale? Non esiste una regola di base fissa, molto dipende da quanti commensali ospita la casa, e quante persone si siedono a tavola ogni giorno. Anche se non è detto che un cucina debba per forza ospitare anche un tavolo. Detto questo, vediamo quali sono i 5 trucchi per arredare una cucina piccola.

5 trucchi per arredare una piccola cucina

Spesso, nelle case moderne, ciò che si tende a sacrificare, magari a favore di una cameretta in più o del secondo bagno, è proprio l’ambiente cucina. Le cucine sono diventate, nel tempo, un luogo unicamente utilizzato per cucinare e, solo in alcune case, costituiscono un ambiente ampio in cui poter pranzare seduti ad un tavolo e compiere altre funzioni, come stirare, cucire far svolgere i compiti ai bambini, etc.

Angolo cucina, angolo cottura, parete attrezzata o cucinotto?

La cucina diventa quindi un angolo cucina che va ben strutturato. In altri casi la cucina, in senso stretto, non c’è, ma è rappresentata da un angolo cottura che si trova nel soggiorno. Talvolta la cucina è un piccolo e semplice cucinotto preposto alla sola preparazione dei pasti. In queste ed in altre situazioni simili, la cucina piccola andrà ottimizzata al massimo. Mobili su misura e cucine fai da te possono aiutare a sfruttare ogni piccolo angolo disponibile.

Trucchi per arredare la cucina

Le aziende d’arredamento, dal canto loro, propongono soluzioni salvaspazio con piani cottura ridotti, piccole isole che funzionano da piani d’appoggio, tavoli a ribalta pensili alti e vani contenitori. Tutti accorgimenti che renderanno la cucina funzionale anche quando lo spazio è stretto. Sveliamo i piccoli trucchi di base per una cucina funzionale:

  1. Utilizzare mobili multifunzionali
  2. Arredare sfruttando l’altezza delle pareti scegliendo pensili alti e mensole
  3. Utilizzare contenitori e mobili a rotelle sviluppati in altezza che permettono versatilità di spostamento
  4. Alternare ante chiuse con ante a vetro
  5. Sfruttare gli angoli
Cucina piccola sfruttare gli angoli e le altezze
Cucina piccola sfruttare gli angoli e le altezze

Mobili multifunzionali

Sono da sempre la soluzione che consente di moltiplicare lo spazio. Un esempio di ciò lo costituiscono la cassapanche che, oltre ad essere delle sedute comode, sono anche dei validi contenitori. Altra soluzione sono i tavoli a consolle che si aprono, alcuni dei quali contengono anche delle sedie pieghevoli al loro interno.

Arredare sfruttando l’altezza

Quando la superficie è insufficiente, cercate di arredare la cucina sfruttando l’altezza che avete a disposizione: i pensili alti costituiscono una valida soluzione.

Abbattere i muri: pareti attrezzate

Un ‘altra soluzione ci proviene dall’abbattimento di alcuni muri: se avete una mini cucina puntate su uno spazio più aperto e ampio togliendo dei muri ed inserendo delle pareti attrezzate creando un angolo cottura o una cucina semi-nascosta.

In un soggiorno una parete attrezzata potrà contenere la TV così come bicchieri, piatti e stoviglie, forno e molto altro come la parete attrezzata in foto.

parete attrezzata
Parete attrezzata soggiorno cucina

Cucina piccola? Arredare su tre lati, contenitori e mobili estraibili

I mobili che si possono spostare, siano essi carrelli con binario inseriti nei mobili, tavoli e quant’altro, consentono una certa elasticità dello spazio. Un tavolo su ruote, magari un tavolo a consolle, può svolgere più funzioni ed essere spostato dal soggiorno alla cucina, secondo necessità.

In tal senso l’industria d’arredamento ci viene incontro in maniera sapiente con soluzioni sempre più pratiche e belle. Talvolta, sacrificare il tavolo significa poter arredare la cucina su tre lati specie se la cucina è ad U lunga e stretta come quella in foto.

Cucina piccola? Arredare su tre lati
Cucina piccola? Arredare su tre lati

Luminosità e contrasti: ante chiuse e a vetro

Nell’arredare una cucina piccola rivestono un ruolo di rilievo anche i colori, le luci e le ante dei pensili. E’ decisamente meglio optare per colori chiari che tendono ad ampliare gli spazi, giocare con effetti di luce posti in maniera funzionale sui piani di lavoro.

Funzionale ed estetico anche optare per superfici non continue ma prediligere un alternanza di ante chiuse con ante in vetro (satinato o non), mensole, nicchie e ripiani. In questo modo, anche un’ambiente molto piccolo non sembrerà angusto.

Sfruttare gli angoli

Se le pareti vengono sfruttate a tutta lunghezza e larghezza, e con esse anche gli angoli ed i centimetri a disposizione, amplieremo lo spazio di utilizzo ed i vani in cui riporre oggetti di uso comune, avendo sempre l’accortezza di mettere a portato di mano ciò che viene più utilizzato, inserendo in spazi meno accessibili gli oggetti che si utilizzano di meno.

Considerazioni

Abbiamo visto che, tutto sommato, i modi per arredare una cucina piccola ci sono. E’ necessario adottare e seguire delle regole di base e mettere in atto i 5 trucchi funzionali descritti oltre ad altre piccole strategie, come scegliere accessori di dimensioni contenute, piano cottura e lavello ridotto, trucchi semplici che vi aiuteranno a completare un design estetico e funzionale di qualsiasi cucina.

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Arredare Zen idee e consigli per la casa

Arredare Zen idee e consigli per la casa
Arredare Zen idee e consigli per la casa

Arredare zen la casa sta diventando sempre più di moda, vuoi perché si è alla ricerca di un equilibrio interiore, vuoi perché tutto ciò che ponderato, naturale e potenzialmente benefico, sembra essere sempre più ricercato in questo periodo storico.

Se si ha voglia di atmosfere orientali e consigli zen per arredare casa. eccone una carrellata utili per organizzare al meglio, gli spazi e gli ambienti domestici: soggiorno, cucina, camera da letto, cameretta e bagni. Vediamo come arredare zen la nostra casa.

Arredare Zen idee e consigli

L’arredamento zen prevede l’utilizzo di uno stile minimale, semplice nelle linee e nei contenuti, un’essenzialità che prende ispirazione dall’estremo Oriente, nata per creare armonia, necessita di spazi ampi e finestre grandi.

L’ Oriente è il paese in cui semplicità e felicità sono un binomio che convive insieme al pensiero positivo e alla meditazione. Oltre alle linee dei mobili e dei complementi e alla scelta di quest’ultimi che ovviamente variano da stanza a stanza, ci si dovrà focalizzare sulla scelta dei colori zen da adottare seguendo le regole di questa antica scuola.

Regole dello Zen

Lo Zen (scuola di contemplazione mistica) è una delle scuole chiave del buddhismo dell’Asia orientale, nata in Cina, nei secoli 5-6. L’obiettivo principale Zen è comprendere la natura della mente, conoscere la propria personalità, purificare il cuore, e cercare l’illuminazione attraverso la meditazione. Sono 7 le categorie e regole, che troviamo nella scuola Zen e che vengono utilizzate anche nell’arredamento moderno:

  • WABI – Trovare la bellezza nelle cose semplici e naturali è il principio wabi:  materiali e superfici naturali ruvide come pietra, o ceramica, prive di finitura, materiali essenziali ch consentono un incontro con l’oggetto a livello sensoriale più veritiero.
  • SABI – Ossia avere la comprensione della fragilità delle cose che naturalmente invecchiano, ciò vale per i graffi del legno, il cambiamento della tonalità della pietra o le sue lesioni o fratture, le crepe nella ceramica, ed anche la patina creta dall’ossido sui metalli.
  • WEI- WEI – Secondo il wei wei, la natura è vista come un vero artista che da vita e crea il mondo che ci circonda, e di cui noi scegliamo materiali e oggetti, creando l’ambiente in cui viviamo.
  • YUGEN – Un principio che serve per comprendere l’essenza di un oggetto od anche di uno spazio. L’essenzialità e la semplicità conducono ad una conoscenza e comprensione più verace.
  • HIETA – Indica semplicità: secondo lo Zen, linee eccessivamente complesse privano della libertà mentale e inficiano sulla comprensione.
  • YOHAKU NO BI –.Sostanzialmente implica una valutazione dell’ estetica del vuoto, riposare gli occhi e la mente favorisce e valorizza valore il silenzio menatale e aiuta a liberare il sé interiore.
  • SYORASY – La parola stessa ci conduce al non colore o dissolvenza. Rifiuto del colore e dei contrasti netti, ornamenti e accessori che distolgono o sguardo allontanando dalla comprensione della vera essenza degli oggetti.

Sostanzialmente i 7 principi Zen ci riconducono al concetto anticipato di profonda armonia dettata da spazi ampi e semivuoti linee minimali e colori neutri e semplici e con essi l’uso di materiali che ci riconducono alla natura in tutta la sua essenza.

Come scegliere i colori nell’arredamento Zen

Non tutti i colori sono adatti all’arredamento ZEN. Questo stile orientale, infatti, predilige i colori naturali come il bianco, il grigio, il beige ed il rosa, ma anche l’azzurro con il suo evocativo legame con l’acqua.

Anche se è innegabile che dall’Oriente ci arrivano stupendi mobili in lacca dalle tonalità brillanti come oro e rosso, che in alcuni casi potranno essere adottati, sono da prediligere i colori semplici.

I colori zen dovrebbero creare continuità tra pareti, pavimenti e mobili, questo per dar vita ad un effetto di fusione e relax. I colori più adatti per un soggiorno zen non sempre equivalgono a quelli indicati per la camera da letto zen. In soggiorno si può osare di più, così come in una cucina dove magari un piccolo mobile in lacca in oro potrà trovare collocazione (ad esempio).

Arredare zen in soggiorno – pranzo

Il soggiorno costituisce il fulcro della casa, il luogo in cui vivere e dove accogliere i propri ospiti. La scelta dei mobili e delle luci andrà fatta con molta attenzione creando un giusto equilibrio senza rinunciare alla funzionalità e all’accoglienza.

L’illuminazione del soggiorno zen dovrà essere frammentata, evocare relax e pace ma anche fornire il giusto supporto, qualora necessario. I mobili del soggiorno zen invece, saranno essenziali: immancabile il classico tavolo da salotto basso, a cui si potrà affiancare anche un tavolo da pranzo normale in tinta neutra.

I materiali sono da prediligere naturali come il legno, bambù o la pietra: sarà perfetto anche un tavolo in pietra. Il tavolo andrebbe posizionato vicino alla luce naturale, come ad esempio quella che proviene da una bella finestra.

L’ideale sarebbe una finestra molto ampia, scorrevole. che consente di creare un senso di continuità tra interno ed esterno della casa. Perfetto all’esterno un bel giardino in stile giapponese. All’interno del soggiorno qualche pianta verde e magari un bonsai completeranno l’arredamento zen.

Soggiorno ZEN
Soggiorno ZEN

Feng Shui e arredamento ZEN

Le finestre grandi, sono in perfetta sintonia con le regole del Feng Shui. Se si vuol coniugare arredamento Zen e regole del Feng Shui può essere davvero utile rivolgersi ad un esperto del settore che vi aiuterà a ritrovare l’armonia e le energie benefiche in maniera naturale attraverso alcuni spostamenti, variazioni e tinteggiature, utili per ritrovare la giusta dimensione zen.

Arredare zen il salotto

Alle volte, soggiorno e salotto si svolgono nello stesso ambiente domestico. La zona soggiorno salotto potrà ospitare dei divani dalle linee minimali in beige o grigio o magari, affiancare il tavolo basso ad un tatami con cuscini e cuscinoni. Anche adottando un arredamento Zen, difficilmente noi europei rinunciamo alla comodità!

Camera da letto Zen

La camera da letto Zen è un luogo in cui le regole del feng shui, anche se basilari, necessitano di essere messe in atto per donare equilibrio ed energia giusta. L’ambiente dovrà essere ordinato e ispirare un senso di pulito e semplicità.

Nella camera da letto zen potrà rivelarsi utile un letto contenitore, e ricavare su una parete della stanza un armadio a muro con sportelli essenziali e lineari che si integrano nel contesto estetico della camera.

Camera da letto Zen
Camera da letto Zen –  Falegnameria 1946, letto Urano

Cucina zen: le regole e i materiali

Siamo europei e dunque, la cucina per noi è fatta di elettrodomestici. Praticità e funzionalità devono regnare nella cucina zen e, anche in questo ambiente armadi in muratura rendono più pulito ed essenziale l’arredo.

Quanto agli utensili, è consigliabile utilizzarne alcuni realizzati in bambù, e adottare quanto più possibile materiali come legno, bambù, carta di riso, bancone e tavolo in pietra, marmo grigio o legno. Gli spazi di lavoro dovranno essere ampi, consentendo una preparazione comoda dei pasti.

Anche in questo ambiente la continuità con l’esterno e le finestre molto grandi completano il “quadro zen cucina“. Un bell’esempio è la cucina in foto di Mobilturi.

cucina zen
Cucina zen – Foto foto di Mobilturi

Il bagno zen

Per arredare la stanza da bagno zen servono poche regole: armadietti in bambù, asciugamani morbidi e chiari, stuoie, candele, luci soffuse, pietre, e anche qualche pianta.

Il lavabo in pietra sarebbe perfetto, così come una bella e suggestiva vasca da bagno, unitamente a pratiche stuoie poste sul pavimento. Un ambiente che deve inneggiare al relax, ricongiungere alla natura ed evocare pace. Considera che pietra e legno e bambù sono i veri protagonisti del bagno in stile zen.

 Il bagno zen - Bagno zen Leroy Merlin
Il bagno zen – Bagno zen Leroy Merlin

Arredare Zen non è semplice ma le idee e i consigli per la casa che vi abbiamo dato vi saranno molto utili nella realizzazione del vostro nido domestico zen.

Come arredare la casa in stile orientale: soggiorno, camera, bagno, giardino zen

In attesa di Mare fuori 3 arriva l’ EP Edo di Matteo Paolillo e Lolloflow

EP Edo di Matteo Paolillo e Lolloflow
EP Edo di Matteo Paolillo e Lolloflow

In primavera riprenderanno le riprese della terza stagione di Mare Fuori 3 che andrà in onda su RAI 2 in autunno, ma intanto, il protagonista di Mare Fuori, Matteo Paolillo, noto anche per la sua vena poetica e i testi di alcune delle canzoni di Mare Fuori, ci regala un EP davvero bello: il suo titolo? EDO.

Dopo il successo della canzone che sigla Mare fuori (spotify) versione originale degli autori ‘O Mar For di Lorenzo Gennaro e Matteo Polillo, conosciuta dal pubblico per la versione rivisitata e arrangiata in modo classico per la serie televisiva, abbiamo assistito al successo di altri brani prodotti dai due artisti, tra essi, Sangue Nero.

Sangue Nero è una delle canzoni presenti nella seconda stagione di Mare Fuori che potete ascoltare su Spotify o vedere ed ascoltare il video di Sangue Nero in you tube. Entrambi i pezzi sono presenti nell’EP di Matteo Polillo prodotto da Lolloflow. Ma scopriamo insieme l’EP di Matteo Paolillo uscito il 29 Dicembre 2021 a mezzanotte.

Dal set agli studi di registrazione nasce l’Ep EDO di Matteo Paolillo

Giovani, ambiziosi, con una vena artistica notevole, musicista cantante e producer Lorenzo, attore e cantante Matteo, hanno dato vita ad un EP attuale, fresco, intriso di tematiche sociali.

Dalla denuncia alla violenza cantata in Sangue Nero, all’amore che ritroviamo in diversi testi ma che ci cattura in N’ata Poesia e in ‘O Mar Fa Paura, ma anche di amicizia e complicità tra amici, come in Fa’ Chell’ Che ‘A Fa’ il brano cantato da Edoardo e Ciro (Matteo Paolillo e Giacomo Giorgio).

Ma nell’EP ispirato alla serie Mare Fuori, vi è anche la partecipazione di un altro dei beniamini della serie, il giovanissimo attore Domenico Cuomo, (CardioTrap) che ritroveremo anche in Mare Fuori 3. Il brano in questione condanna la violenza sulle donne e si intitola Amare Chi Fa Male.

Qualche tempo fa, vi avevamo parlato di Mare Fuori 2 e delle canzoni di Lorenzo Gennaro e Matteo Paolillo, anticipando alcune prossime uscite. Si corona così la nascita dell’EP EDO composto di 7 brani musicali.

I brani dell’EP EDO di Matteo Paolillo

L’EP nasce dalla collaborazione dei due artisti, Matteo e Lorenzo, che fondendo i loro talenti hanno dato vita a questo bellissimo EP EDO che presenta 7 brani, alcuni in italiano, altri in dialetto campano. I testi dell’EP sono di Matteo Polillo, mentre le musiche sono opera di Lorenzo Gennaro, in arte noto come producer e cantante con lo pseudonimo di Lolloflow. Ma vediamo quali sono i 7 brani che compongono l’EP:

  1. Fa’ Chell’ Che ‘A Fa’
  2. Amare Chi Fa Male
  3. Sangue Nero
  4. ‘O Mar For (originale)
  5. Amare Chi Fa Male
  6. N’ ata Poesia
  7. Edo Freestyle

Intervistiamo Lorenzo

Come nasce l’EP EDO?

Lorenzo: EDO è un EP sudato; nasce in un anno di introspezione scaturita dall’interpretazione della seria Mare Fuori e, in particolare, dal personaggio di Edoardo (la tigre). Sensazioni, sentimenti, esperienze prendono voce attraverso i testi scritti da Matteo che si è calato emotivamente in ogni attimo della vita di Edoardo.

Come siete riusciti a fondere testi e musiche di EDO in un sinergismo così forte?

Lorenzo: L’amicizia che ci lega è di grande aiuto in questo percorso di creazione, ci supportiamo e ci capiamo con facilità. E’ così che le mie musiche riescono a creare un legame empatico forte con i contenuti di Matteo.

Possiamo aspettarci nuove piacevoli creazioni musicali in Mare Fuori 3 da voi?

Lorenzo: In realtà non lo sappiamo, ma ce lo auguriamo! Per il momento vi invitiamo ad ascoltare l’EP in Spotify: EDO

Nuove uscite di EP o singoli sono in programma?

Lorenzo: si certo! Dopo l’uscita dell’EP di Matteo, sono previste altre sorprese. Stiamo lavorando ad un progetto come gruppo Subacrew, e al tempo stesso, è prevista entro Gennaio-Febbraio 2022, l’uscita di un mio nuovo brano che siamo certi, piacerà al pubblico, e di cui stiamo preparando il video.

Grazie per la disponibilità; intanto attendiamo il nuovo brano e aspettiamo con ansia l’uscita di Mare Fuori 3 2022, per il prossimo autunno, e ci auguriamo di trovare ancora dei brani introspettivi ed evocativi della serie, così profondi e belli, come questi che avete creato.

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Come indossare un vestito di lana in maglia

Come indossare un vestito di lana in maglia
Come indossare un vestito di lana in maglia

Indossare un vestito di lana in maglia può rivelarsi una scelta pratica, funzionale, ed anche estetica. Perfetto per le donne formose, sta bene anche alle ragazze magre e alle donne di ogni altezza. Per conferirgli personalità si potrà adottare un foulard colorato al collo in modo chic o sportivo ed un cappotto nella stessa tinta. Se non si ha molto gusto in tal senso, si potrà indossare l’abito in lana abbinandolo ad un cappotto neutro in color nero.

Maglioni come vestiti? Ecco come indossarli!

I maglioni come vestiti sono dei capi d’abbigliamento versatili, caldi e pratici, che mantengono comunque un tono di eleganza e femminilità, e con i quali si possono comporre outfit diversi anche in base alla lunghezza del vestito in lana.

Se l’abito in lana è mini, “midi dresses” sarà perfetto con dei stivali sopra il ginocchio, se è maxi invece, lo si abbina egregiamente a stivali e scarpe con il tacco. Ma anche un paio di scarpe sportive, dei tronchetti o degli anfibi, saranno perfetti per outfit giovanili e sbarazzini, magari abbinati ad un giubbotto chiodo.

Vestito in maglia beige
Vestito in maglia beige femmeluxe – bodycondresses

Come indossare un vestito di maglia

Lana, maglia sottile o viscosa, pesante o leggero il vestito in maglia conferisce un aria sofistica, rompe gli schemi dettati dal classico abito femminile, o dal tailleur, ma non perde di classicità ed eleganza. Molto dipende dal mood che si decide di interpretare nell’outfit che lo comprende.

Le più formose potranno indossarlo con cintura in vita come le icone di stile anni 50, e se si punta all’eleganza, consigliabile abbinarvi dei tacchi alti che slanciano la figura.

Le donne alte potranno tranquillamente puntare su un abito in maglia lungo senza temere problemi; mentre alle più piccoline, consigliamo un abito in maglia di media lunghezza o un mini abito in lana, sensuale e femminile adatto alle stature ridotte.

Come indossare un abito lungo in maglia: pesante o sottile?

La maglia pesante è da preferire in inverno, ma tende a riempire troppo le curve di chi ha già qualche chilo in più. La maglia sottile, invece, è perfetta anche per le mezze stagioni, e si abbina egregiamente anche ad un paio di scarpe basse, a mocassini, sneakers a seconda dello stile moda che si decide di interpretare. Un capotto lungo sopra al vestito, bilancia la lunghezza e dona un aspetto trendy.

Come abbinare un abito longuette

L’abito longuette in lana può assumere sia connotazione elegante che sportiva. In base alla propria età se si è giovani si può abbinare il vestito longuette ad un giubbotto sportivo, un chiodo, un bomber scuro e magari, indossare degli stivali in pelle non troppo alti o degli stivaletti.

Per la mezza stagione andrà bene anche un capospalla sportivo in classico denim imbottito. Contrasti di colore tra abito, accessori e capospalla, sono molto indicati per valorizzare l’abito lungo.

Colori a contrasto per valorizzare l’abito lungo in maglia

Ad esempio, se si indossa un abito lungo in lana grigia, sono perfetti a contrasto accessori rosa come un foulard, la borsa e le scarpe, od anche in nero, mentre per il cappotto, sarebbe perfetto sia un verde acido che un nero o un rosa antico.

Bianco e nero a contrasto sono un must della moda, così grigio e nero, grigio e rosa, blu e rosso, nero e giallo e via discorrendo. I black dresses sono dei un veri passepartout: il colore scuro sfina, allunga la silhouette e sta bene a molte donne con qualche chilo in più.

Se l’abito in maglia è rosso, adotterei accessori e cappotto in nero o in blu, mentre se l’abito è fantasia meglio puntare su accessori dai colori neutri. Se l’abito lungo è in sabbia, risulta perfetto un cappotto marrone e accessori in marrone o oro.

Insomma, le variazioni sul tema su come indossare un vestito di lana in maglia, possono essere davvero molte: a voi la scelta di stile, linee, colori, ma fate attenzione a non perdere mai di eleganza anche quando il vestito è una maxi felpa.

Se non siete fatte per indossare i vestiti, ma preferite un abbigliamento comodo dettato da pantaloni felpe e leggings o loungewear set coordinati per outfit sportivi non vi preoccupate: il mercato offre moltissimo anche per chi ama vestire in maniera più pratica o con jeans. Un bel pantalone nero e un top e una t-shirt, hanno comunque un loro perché e se ben abbinati, non vi faranno di certo sembrare meno femminili.

Scegliete “l’outfit che vi fa stare bene nei vostri panni” su un sito di moda donna come ad esempio femmeluxe dove trovate i prodotti delle foto e…

Buona moda a tutte

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Piazza di Spagna
I quartieri più belli e storici di Roma

Roma, città storica che vive di bellezze artistiche che il passato le ha donato, è una meta ideale dei turisti di tutto il mondo. Il centro di Roma è rinomato per la bellezza di piazze, monumenti e fontane, ma anche vicoli e palazzi d’epoca fanno da cornice alla città capitolina, insieme allo scorrere lento del fiume Tevere e alla bellezza monumentale del Colosseo.

Se siete intenzionati a visitare la capitale romana e volete soggiornare in uno dei quartieri più belli e storici di Roma nel centro della città, o in uno di quelli più tipici della capitale, spenderete sicuramente di più per il vostro soggiorno, ma ne sarà valsa la pena: scopriamo insieme quali sono!

Roma quali sono i quartieri più belli dove soggiornare

Scegliete il quartiere di Roma centro che più vi piace, e vi potrete spostare per la città anche a piedi. Roma è una città molto vasta, si estende per diversi chilometri, ma presenta molte zone periferiche che non sono di grande interesse turistico, mentre altre hanno comunque il loro fascino.

Il centro della città, è ricco di musei, locali, bellezze storiche, monumenti e piazze famose. Una volta individuato il quartiere di Roma che vi piace di più, potete trovare alloggio consultando il sito aparthotel Roma senza molta difficoltà.

Ufficio del Turismo Roma: un valido supporto

Se vi necessitano altre informazioni circa la città, e volete sapere di più sulle manifestazioni a carattere culturale o ricreativo, o su cosa visitare e quando, vi potete rivolgere all’ufficio del Turismo di Roma per aver tutte le informazioni dettagliate ed affidabili, circa eventi, musei, chiese, ville e parchi, locali, centri commerciali e molto altro. Ora vediamo quali sono i quartieri più belli di Roma in cui soggiornare.

Quartiere Vaticano, Borgo e quartiere Prati

Questo quartiere racchiude la città del Vaticano con i suoi Musei Capitolini e la bellissima Basilica di San Pietro. Da li, si diparte via della Conciliazione, che collega il Tevere e Castel Sant’ Angelo. Da questo quartiere è facile raggiungere altre aree romane di grande interesse. Si potrà, ad esempio, alloggiare nei pressi di Piazza Risorgimento e dintorni, ed avviarsi a piedi alla ricerca dei numerosi luoghi da visitare e vedere.

Aventino e Testaccio

Due quartieri molto antichi di Roma, Aventino e Testaccio, che racchiudono luoghi di interesse, come ad esempio il Circo Massimo; mentre il Colle Aventino, è uno dei quartieri più tranquilli in cui è ubicata la basilica si Santa Sabina e Piazza dei Cavalieri di Malta. Il quartiere intorno al Monte Testaccio è ricco di locali notturni e bar, dunque ottimo per la movida.

Campo, Giulia e Ghetto

Quartiere Campo, Giulia e la zona del Ghetto; da via Corso Vittorio Emanuela II si estende verso via Giulia, fino al quartiere del Ghetto e all’Isola Tiberina, passando per due note piazze romane: Piazza Farnese con il suo palazzo storico, e Campo de Fiori.

Terme di Caracalla e Colle del Celio, Foro, Campidoglio e Colosseo

Oltre al Colosseo, unico al mondo, ed ai Fori romani (cuore e fulcro dell’antica Roma), a sud di quest’ultimo, si trova il Colle del Celio, uno dei famosi sette colli di Roma dove è possibile visitare la Villa Celimontana, e le chiese locali: Santi Giovanni e Paolo, Chiesa dei Quattro Santi Coronati e Santo Stefano Rotondo.

Il Campidoglio è considerato, per la sua posizione, il centro di Roma, forse perché anticamente rappresentava la porta centrale e fortificata della città. Fu costruito in epoca antica dagli Etruschi, tant’è che vi sorgevano, insieme al tempio di Giove, anche altri numerosi templi. Nella zona del Foro Romano, di Piazza Venezia è possibile soggiornare in diversi alberghi.

Quartiere Piazza di Spagna e Villa Borghese

Uno dei quartieri più belli di Roma, quello che si articola intorno a Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, rinomati per le vie dello shopping luxury, per i negozi di antiquariato e gli hotel di lusso ma anche per la bellezza dei palazzi, delle strade e delle piazze. Costruito intorno al XVI secolo al nord di Campo Marzio.

Nel quartiere si trovano Villa dei Medici, Trinità dei Monti, l’Accademia di Francia. Trinità dei Monti domina la scalinata maestosa che collega villa Borghese a Piazza di Spagna. Da Piazza del Popolo si giunge in una via nota per lo shopping, via del Corso.

Piazza Navona e Pantheon

Se si soggiorna a Roma nel periodo natalizio i quartieri di Navona con la sua Piazza omonima, “Piazza Navona” ed il Pantheon, meritano una visita non solo per le bellezze storiche ed artistiche, le chiese e le note fontane, come ad esempio, la la fontana dei Quattro Venti, ma anche perché in questo periodo si arricchiscono di mercatini e bancarelle natalizie.

Trastevere e Gianicolo

Trastevere, ultimamente quartiere alla moda, si è sviluppato turisticamente negli ultimi anni. Tra i vicoli e le stradine caratteristiche, si trovano botteghe artigiane, negozietti e trattorie dalla cucina tipica romana. Il punto nevralgico, è rappresentato dalla Basilica i Santa Maria in Trastevere.

La salita al Gianicolo regala un panorama mozzafiato, busti d’epoca in marmo che abbelliscono i giardini del Gianicolo e diverse attività ricreative, tra esse lo spettacolo delle marionette.

Sempre nel quartiere, sono da vedere Piazza Trilussa, Piazza Santa Maria in Trastevere, Piazza Sant’Egidio con la Chiesa omonima. Diverse le chiese ed i musei che si trovano in questa area romana, tra essi, Palazzo e Galleria Corsini, Villa Farnesina, Chiesa Sant’ Onofrio e San Pietro in Montorio.

Trevi e Quirinale

Il Quirinale è il centro nevralgico e politico del paese, ma ciò che ci affascina è la sua architettura. Mentre il quartiere Trevi possiede uno dei gioielli più belli del mondo: La Fontana di Trevi. Da queste aree si dipartono strade e stradine, vicoli in sampietrini, botteghe artigianali e trattorie locali.

La Fontana di Trevi a Roma
La Fontana di Trevi a Roma

Infine, vi ricordiamo anche i quartieri di Laterano ed Esquilino. Ma, oltre ai quartieri del centro storico di Roma, se vogliamo parlare dei quartieri meno centrali ma comunque degni di nota per bellezza, non possiamo non considerare i seguenti:

  • Monti e Trastevere (come visto), due quartieri romani ricchi di locali negozietti e bellezze storico – artistiche
  • San Lorenzo e Pigneto, il primo, ricco di localini, considerato quartiere universitario, il secondo perfetto per vivere la movida romana.
  • Quadrato e Testaccio, un tempo quartiere povero, si è notevolmente sviluppato diventando un quartiere dinamico e alla moda.
  • Garbatella e Ostiense, nato dalla fusione di strutture squadrate dell’epoca fascista e opere murarie del barocchetto romano, con i suoi teatri e la Basilica di San Paolo.
  • Trieste e Nomentano dove vedere il quartiere Coppedé un mix di architetture tra barocco, gotico e romanico; sempre da non perdere la fontana delle rane, la Casina delle civette all’interno della splendida villa Torlonia (Nomentano).

Centro storico di Roma patrimonio dell’Unesco

Qualora ci si rechi a Roma per un viaggio turistico è bene considerare attentamente, come detto, il quartiere in cui soggiornare e come spostarsi. Il centro offre una collocazione perfetta da questo punto di vista, mentre le zone periferiche, richiedono più tempo e fatica per poter raggiungere i punti nevralgici e turistici di Roma, ma inevitabilmente, costano anche molto meno. Attenzione però, perché spostarsi dalla periferia implica, oltre al tempo, anche un costo in biglietti autobus e metro.

L’area del centro storico di Roma che va dal Quirinale al Paladino e racchiude Vaticano e Campidoglio, ossia tutto lo spazio tra le mura aureliane e quelle gianicolensi, è stato dichiarato per la sua bellezza unica, Patrimonio Dell’Umanità dall’Unesco.

Quadri moderni, le regole base per appenderli nel modo migliore

Quadri moderni, le regole base per appenderli nel modo migliore
Quadri moderni, le regole base per appenderli nel modo migliore

Appendere bene un quadro è un’arte. Può sembrare che si tratti solo di piantare un chiodo nel muro e maneggiare, con più o meno facilità, il martello. Tuttavia, se hai mai affrontato la sfida di un muro bianco, sai che c’è molto di più.

Quadri moderni e design, un legame sempre più indissolubile

I quadri moderni così come gli specchi sono strumenti decorativi molto potenti e utili perché aiutano a rafforzare lo stile decorativo e aggiungono valore all’insieme. 

A patto che siano ben posizionati, ovviamente, i quadri moderni in caso contrario possono generare un rumore visivo molto sgradevole che inficia la nostra decorazione.

I quadri moderni sono un complemento ed è per questo che dovremmo essere chiari sulla distribuzione dei mobili principali prima di iniziare ad appenderli.

Poi è importante valutare lo spazio che abbiamo su ogni parete e in base a quello scegliere la dimensione dei quadri.

Affinché il risultato appaia armonioso ed equilibrato, dovresti essere in grado di tracciare una linea immaginaria che attraversi i quadrati nel mezzo. Se la composizione è ben assemblata, da quella linea tutti i telai dovrebbero trovarsi ad un’altezza media da terra.

Quadri moderni, regole base per un risultato impeccabile

“Per avere una galleria di quadri moderni stilosa occorre che questa sia un’estensione dei propri gusti e della propria personalità. Scegli le cose che riflettono le tue passioni, le cose che ami, che si tratti della tua famiglia, dell’arte, della natura o dei viaggi”.

I quadri moderni posizionati da soli acquistano immediatamente risalto e rilevanza in uno spazio, quindi è importante che rimangano centrati e in armonia con il resto dell’arredamento.

Se hai intenzione di posizionarlo sopra un mobile – divano o testiera – cerca di lasciare uno spazio compreso tra 15 e 25 cm tra l’estremità del mobile e il quadro senza attaccarlo troppo in alto. Quando un quadro, uno specchio o una composizione sono troppo vicini al soffitto, sembra che galleggino e la linea di visione naturale viene completamente interrotta.

Quando si opta per dei quadri moderni, la tela dev’essere sempre più stretta del mobile su cui è appoggiata, per orientarti puoi applicare la regola dei due terzi: se hai un divano di 3 metri, il quadro che metti sopra dovrebbe essere lungo almeno 2 metri. 

Quindi su una poltrona a due o più posti è conveniente posizionare un dipinto orizzontale, perché uno verticale sembrerebbe sproporzionato. Ci sono molte opzioni per comporre su una paretepiù quadri moderni:

  1. in verticale;
  2. in orizzontale
  3. con quadrati di dimensioni e forme diverse o uguali.

La regola base per posizionare perfettamente più quadri moderni in casa è l’equilibrio, un aspetto importantissimo e da non trascurare.

Quadri moderni, la linfa vitale per un arredamento glam

I muri di una casa perdono il loro significato se non sono decorati con accessori arredo e complementi: quadri moderni, specchi, teste di animali, targhe automobilistiche o quant’altro ti piaccia e vuoi mettere al muro.

Il punto è che i muri di una casa non possono essere lasciati nudi, poiché l’unica cosa che denotano è il vuoto e anche tu stesso finirai per sentirti strano in una casa che non è piena di cose che ti piacciono.

Ci sono molte opzioni per le pareti di casa, anche se i dipinti sono senza dubbio la scelta più comune, oltre al fatto che la varietà è molto ampia e cambia a seconda della persona e dei suoi gusti.

D’altra parte, scegliere quadri moderni per il tuo soggiorno  non deve essere eccessivamente costoso, ma in molti casi sono molto economici, oppure puoi persino realizzare i tuoi quadri con alcuni materiali economici e semplici o affidarti ad esperti che ti aiuteranno a trovare la scelta più giusta per le tue esigenze.

Trasportare quadri in aereo come fare