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Vaporizzatori a scopo terapeutico come e quando utilizzarli

Vaporizzatori a scopo terapeutico come e quando utilizzarli
Vaporizzatori a scopo terapeutico come e quando utilizzarli

I vaporizzatori sono noti per l’uso di sostanze che un tempo, in molti paesi, non erano considerate legali come ad esempio la canapa. Attualmente allevata e prodotta anche in Italia, utilizzata per la realizzazione di prodotti cosmetici ed indumenti, questa pianta dalle foglie eleganti assume un ruolo importante anche in campo terapeutico. A tal proposito hanno riscosso un certo successo i vaporizzatori a scopo terapeutico. Ma cerchiamo di capire bene cosa sono e come usarli nel migliore dei modi.

Vaporizzatori a scopo terapeutico come e quando utilizzarli in base alla problematica

Esistono di grandi e piccole dimensioni, utilizzabili manualmente fumando, o lasciando che sprigionino il loro vapore nell’ambiente (vaporizzatori di dimensioni maggiori, in genere da tavolo). Anche i loro prezzi sono molto variabili in relazione al tipo di prodotto, alla grandezza, alla qualità e alla velocità di riscaldamento. Più un prodotto è di qualità, maggiore sarà il suo costo.

In fase di utilizzo è necessario aspettare il raggiungimento della temperatura mediamente dai 30–60 secondi. Infatti, il riscaldamento avviene, in base al vaporizzatore, da un minimo di 15 secondi fino a 90 secondi. Molto dipende dal prodotto in uso. I riscaldatori moderni impiegano poco a scaldarsi: ma alcuni modelli potrebbero avere necessità di attendere 1 minuto o più per raggiungere la temperatura ottimale.

La temperatura

Per quanto concerne la temperatura necessaria per innescare gli effetti delle sostanze introdotte all’interno degli apparecchi, diciamo che esso, può variare anche in relazione a ciò che viene inserito al suo interno. La temperatura minimare per dare l’avvio ai processi di vaporizzazione si aggira intorno ai 157 ° per alcune sostanze. Quella da mantenere attiva avere per una giusta erogazione, va dai 180 gradi fino ai 220. Ma al di la di questi elementi tecnici: a cosa serve un vaporizzatore?

Utilizzi del vaporizzatore e campi d’applicazione

I vaporizzatori sono utili sia a scopo terapeutico che non. Gusto, aroma ed effetti che vengono prodotti dalle erbe inserite nel vaporizzatore possono cambiare anche di molto.

In alcune malattie, come l’artrite reumatoide, la distrofia muscolare, il morbo di Parkinson, ed altre patologie con componente neurodegenerativa, o con componente genetica e auto immune ad interessamento articolare, muscolare e malattie con effetti infiammatori specifici, trovano giovamento terapeutico grazie all’uso di cannabis.

In relazione alla sostanze e al grado di temperatura impostato, si possono ottenere diversi benefici ed assolvere funzioni differenti che elenchiamo di seguito.

Vaporizzatori a scopo terapeutico quali sono
Vaporizzatori tipologie ed utilizzo

Patologie, effetti e temperature ideali dei vaporizzatori

Le temperature vengono impostate in relazione agli effetti terapeutici che si intendono ottenere che variano da anti-infiammatorio a sedativo, fino ad analgesico ed euforizzante.

  • Analgesico, anti-infiammatorio ed euforizzante: 160 gradi.
  • Anti-infiammatorio, antidepressivo ed ansiolitico: 180 gradi
  • Anti-infiammatorio, analgesico, euforico e sedativo: 200 gradi.
  • Scopo sedativo: 225 gradi centigradi.

Tipologie di apparecchi e manutenzione

La tipologia di apparecchi a vapore presenti sul mercato può essere riassunta e ristretta in 3 categorie di base, a seconda delle dimensioni e dal tipo specifico di utilizzo. Oltre a questo, va detto che esistono vaporizzatori manuale, digitali ed analogici, quest’ultimi sicuramente più tecnologici e frutto di un mercato innovativo. Ma vediamo le categoire di base:

  • A penna
  • Portatili
  • Da tavolo
  1. Quelli a penna sono piccoli, dalla struttura piacevole, e vengono utilizzati ad uso personale. Molto simili alle sigarette elettroniche utilizzate per fumare il tabacco o suoi derivati. Vanno puliti ad ogni utilizzo. La pulizia richiede pochi minuti ma è indispensabile a garantire il corretto funzionamento dell’apparecchio e la formazione di eventuali batteri nocivi al suo interno.
  2. I vaporizzatori portatili hanno dimensioni leggermente superiori rispetto a quelli a penna. Sono molto facili da utilizzare e caricare, ed hanno una durata media superiore rispetto a quelli a penna. Anche questi necessitano di operazioni di pulizia ad ogni utilizzo.
  3. Sono, tra i 3 citati, quelli dal costo maggiore anche in virtù del loro formato più grande e della capacità di erogazione che si rende idonea agli ambienti. Sono sicuramente quelli considerati maggiormente idonei per gli scopi terapeutici e, a tal proposito, sono dotati di diversi accessori da utilizzare. Inoltre, gli apparecchi per vaporizzare indicati in modo maggiore a scopo terapeutico, hanno un sistema di riscaldamento chiamato “a convezione”. Alcuni di questi sono dotati di un efficace sistema di filtraggio ad acqua che rende possibile una maggiore purezza del vapore erogato.

Somministrazioni e tossicità: combustione, vaporizzazione e sub linguale

Vaporizzazione e combustione sono due metodi differenti per consumare le varie erbe. La combustione, come ben si sa, produce effetti tossici e monossido di carbonio, anche se fumare è più economico e rapido di vaporizzare, ma la vaporizzazione non comporta rischi di tossicità ed è quindi da preferire.

Un alternativa a queste due tipologia di somministrazione è quella delle gocce o tinture che agiscono in maniera più lenta e si somministrano per via sub linguale. Questo tipo di somministrazione in gocce è sicuramente più facile da attuare, anche se il costo è sicuramente più sostenuto.

Shabby chic come scegliere il tavolo giusto per il soggiorno

Shabby chic come scegliere il tavolo giusto
Shabby chic come scegliere il tavolo giusto

Arredare shabby, non vuol dire necessariamente arredare trasandato. Anche se tale stile è nato utilizzando mobili di recupero trattati e riciclati per arredare la casa, lo shabby, nel tempo, ha risentito di varie influenze e, piano piano, ha dato vita a diverse forme di stile: più o meno trasandato, con sfumature etniche, country, qualche volta eleganti, come ne caso dello shabby chic “chic” di nome e di fatto.

Chic infatti, significa elegante, e non “trasandato”. Detto ciò, soffermiamoci sul tavolo del soggiorno e la sua scelta. Scegliere il tavolo giusto per il soggiorno può non essere un’impresa facile se parliamo di shabby, in quanto il mercato offre molto in termini di tavoli, ma non moltissimo per quanto riguarda questo stile.

Come scegliere il tavolo giusto per il soggiorno

Per scegliere il giusto tavolo shabby valgono le regole che si adottano nella scelta dei tavoli per altri stili. Le dimensioni sono da considerare in relazione alla metratura della stanza in cui andrà inserito, ma anche tenendo conto dello stile e dei mobili adottati in quell’ambiente.

Lo stile giusto

Se c’è uno stile creativo e ampiamente personalizzabile è proprio questo! Se abbiamo adottato uno shabby verace, utilizzando mobili di recupero, anche il tavolo dovrà rispecchiare questa tendenza, magari potremmo anche farlo noi creando mobili shabby e tavolo con il fai da te.

Se invece, abbiamo adottato mobili nuovi che riproducono lo stile shabby e li abbiamo mixati in maniera elegante, dovremo scegliere un tavolo che sia allo stesso modo, in termini di stile.

Le line quadrate o rettangolari rendono il tavolo più “rustico” considerando che si tratta comunque di mobili in massello di legno.
Tavoli dalla forma rotonda od ovale, invece, si addicono maggiormente agli ambienti eleganti che hanno adottato uno shabby più raffinato (gustavian style), sia nei mobili, che nei dettagli.

Dimensioni del tavolo

Gli arredamenti di oggi, spesso, devono sottostare ad esigenze di spazio ridotte che, specie negli alloggi di nuova costruzione, sono condizionate da ambienti non molto ampi, con suddivisioni caratterizzate da più locali. Per esempio, si preferisce creare un bagno in più, ed una cameretta aggiuntiva, piuttosto che lasciare spazio al soggiorno.

Altre volte, si sacrifica la cucina creando il soggiorno con angolo cottura. Sono tutte soluzioni dettate dall’edilizia moderna che in questo modo riesce a creare appartamenti per nuclei familiari medi, in pochi metri quadrati.

In questo contesto i mobili componibili e quelli trasformabili, come divani letto e tavoli consolle, trovano ampio campo di utilizzo e sono da preferire. Le pareti arredate si moltiplicano, offrendo comfort in poco spazio.

Ma le dimensioni del tavolo del soggiorno devono sempre garantire la giusta comodità per il nucleo familiare, ed essere in grado di offrire qualche seduta in più in caso si ricevano degli ospiti.

Il colore del tavolo shabby

Il colore del tavolo shabby potrà essere sia nel classico colore bianco, che in colore legno, ma potrà anche avvalersi di due colori, come ad esempio in bicromia: piano in bianco e gambe in color legno, o viceversa. Ciò non vieta di adottare anche tavoli dai colori pastello. Tra i colori pastello, uno di quelli che interpreta al meglio questo stile è, oltre al bianco, il verde chiaro.

Adottando un tavolo dalle tinte pastello, sarebbe opportuno inserire nell’ambiente delle zone che abbiamo lo sesso colore: come ad esempio dei cuscini sul divano, una lampada da tavolo, un vaso per fiori. Ma le tinte pastello possono anche essere adottate semplicemente come “contorno” per “spezzare il bianco che, alle volte, potrebbe essere eccessivo. [Vedi foto]

Shabby chic: parete verde
Shabby chic: parete verde

Il tavolo shabby chic allungabile

Sicuramente, tra tavoli Ikea economici, tavoli shabby usati e tavoli di medie e grandi dimensioni, quello che più si rivela versatile è il tavolo shabby chic allungabile. Specie se serve per pranzare in soggiorno, il tavolo deve risultare versatile. Ben vengano, in spazi molto grandi, tavoli imponenti con molte sedute.

Ma, qualora lo spazio sia limitato, o semplicemente non amiamo tavoli di dimensioni troppo grandi, è bene cercare di adottare un tavolo shabby che sia versatile e dunque allungabile, sia esso di forma quadrata, rettangolare, ovale o rotondo.

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L’immunoterapia come terapia per cancro e malattie infiammatorie

L'immunoterapia come terapia per cancro e malattie infiammatorie
L'immunoterapia come terapia per cancro e malattie infiammatorie

L’immunoterapia, conosciuta anche come terapia biologica, è attualmente utilizzata in campo medico sia per malattie corniche degenerative come il morbo di crohn, la colite ulcerosa e le forme di artrite, che per patologie comi al cancro. Le prime terapie immunologiche per il cancro sono state applicate, inizialmente e con grande successo, su malati di melanoma.

L’immunoterapia come terapia per cancro e malattie infiammatorie

I farmaci biologici hanno cominciato a diffondersi circa 15 anni fa. Da allora, gli studi ed i campi di applicazione si sono moltiplicati. Attraverso il farmaco biologico, il sistema immunitario viene attivato e stimolato in modo da combattere l’agente che causa la patologia, riducendola, e contrastandola attivamente, sia esso un tumore, o uno squilibrio del sistema immunitario come nel caso del morbo di Crohn in cui il responsabile è il TNF (fattore infiammatorio) che tende a riprodursi in maniera eccessiva attaccando il proprio intestino.

L’immunoterapia e il melanoma

Uno dei primi ambiti in cui la immunoterapia è stata applicata, riguarda il più insidioso tumore della pelle: il melanoma. I pazienti affetti da melanoma, sottoposti a terapia biologica, hanno una risposta ottimale al farmaco riuscendo ad avere delle aspettative di vita migliori e risultato positivo nel 50 % dei casi rispetto al 5% di un tempo.

Crohn colite ulcerosa e artrite

Crohn, colite ulcerosa e artrite sono 3 patologie che hanno un denominatore comune: un’errata risposta immunitaria: Il sistema immunitario, in un modo o nell’altro, attacca e danneggia l’organismo. L’immunoterapia è, attualmente considerata come l’ultima spiaggia prima dell’intervento, per i malati di Crohn e di Colite ulcerosa.

Le terapie alternative al farmaco biologico, sono state e sono tutt’ora, gli immunosoppressori, i cortisonici e, gli antinfiammatori specifici come la mesalazina. Spesso il farmaco biologico e le terapie antinfiammatorie vengono utilizzate in contemporanea per curare la patologia.

Cos’è un farmaco biologico

I farmaci biologici sono molteplici, rientrano in questa categoria preparati come gli ormoni, i sieri ed i vaccini, le immunoglobuline, gli enzimi, anticorpi e antigeni. I Biotecnologici sono farmaci biologici che vengono strutturati tramite delle tecnologie di DNA ricombinante.

Per cui si tratta di geni codificati per alcune proteine che si rivelano attive, in forma biologica, negli eucarioti e nei procarioti con le tecniche normalmente utilizzate nella produzione di anticorpi monoclonali e ibridomi.

Principi attivi dei farmaci

Tra i principi più utilizzati nel morbo di Crohn e la colite ulcerosa come ANTI TNF, troviamo l’infliximab un vero precursore di queste terapie biologiche, apparso più di quindici anni fa; l’adalimumab, vedolizumab; di questi principi attivi sono presenti sul mercato diversi preparati che vengono somministrati attraverso flebo o con siringhe pre-dosate denominate “penne”. I soggetti sottoposti a terapia vanno monitorati costantemente.

Rischi e controindicazioni

Durante il trattamento con immunoterapia, a seconda della tipologia di somministrazione e del quantitativo, possono verificarsi molteplici effetti collaterali. Il sistema immunitario può diventare carente e si è soggetti ad infezioni di vario genere, tra esse, riniti, polmoniti, infezioni urologiche, risposte allergiche e così via.

Inoltre, in molti casi, nel tempo l’organismo può stimolare anticorpi anti – farmaco facendo perdere alla terapia di efficacia. Quando accade, in genere, la terapia viene sostituita, utilizzando un altro farmaco biologico formulato con un principio attivo diverso.

Ad ogni modo, questi farmaci si rivelano, per il cancro e per le malattie infiammatorie corniche, una nuova frontiera in via di studio ed espansione con ampi campi d’applicazione.

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Proprietà e benefici del miele

miele
Proprietà e benefici del miele

Il miele è forse uno degli alimenti più diffusi e apprezzati nella cucina a livello mondiale, chi non lo ha mai provato al posto dello zucchero per dolcificare bevande o ricette dolci? A chi non è capitato almeno una volta di utilizzarlo come infallibile rimedio della nonna per alleviare il dolore o l’infiammazione alla gola in caso di tonsillite, faringite o di fastidiosa tracheite?

Il miele infatti è considerato sin dall’antichità un alimento dalle molteplici proprietà eccezionali, non è infatti soltanto un alimento completamente naturale e nutriente ma un vero e proprio “antidoto” dalle comprovate proprietà medicinali in grado di apportare benefici all’organismo e curare come un farmaco una grande varietà di disturbi. Senza dimenticare, infine, che è molto usato anche come componente fondamentale di molti prodotti di cosmetica.

Cos’è il miele

Il miele è un prodotto al 100% naturale, creato dalle api che prelevano il nettare dei fiori per poi raccoglierlo ed elaborarlo. Oggi nel mondo esistono all’incirca 300 varietà diverse di miele, in base alle zone di produzione e alla varietà di fiori e piante da cui si “riforniscono” le api. Il miele è per la maggior parte costituito da carboidrati ma è molto ricco anche di vitamine, proteine e aminoacidi, nella sua forma più grezza e pura è anche molti ricca di polifenoli.

miele
Proprietà e benefici del miele

Quali sono le proprietà del miele

Grazie a ciò di cui è composto, il miele può essere definito come uno dei super alimenti più preziosi per il benessere dell’uomo in quanto ha poteri antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali e antibatterici. Ma vediamo più nel dettaglio le proprietà e i benefici del miele. Una delle funzioni più “utili” e sicuramente più largamente conosciuta del miele è quella antinfiammatoria.

Quale miele scegliere?

Grazie alla sua consistenza vischiosa e alla presenza di flavonoidi, è in grado di agire sull’infiammazione che colpisce durante la stagione fredda, è in grado quindi di calmare la tosse e alleviare i sintomi del raffreddore. Per combattere questi malanni di stagione, il miele più adatto è quello di eucalipto poiché ha una consistenza più densa ed è più aromatico.

Un cucchiaio di miele sciolto nel latte tiepido, o preso al naturale, grazie alla sua densità scende lentamente in gola e funge da balsamo per lenire l’infiammazione localizzata nella trachea.

Rinforzare le difese immunitarie

Alcuni zuccheri contenuti nel miele, come l’ oligosaccaride, hanno un ruolo importante per la salute dell’organismo in quanto rafforzano le difese immunitarie. Ecco perché si consiglia il consumo di miele, specie quando le temperature iniziano ad abbassarsi, poiché con l’arrivo dei primi freddi arrivano anche i primi malanni di stagione.

Usi del miele nell’antichità

Come anticipato, il miele ha anche proprietà antibatteriche, può sembrare strano ma soprattutto in passato veniva utilizzato anche per disinfettare le ferite, in particolare abrasioni o leggere ustioni, una sorta di acqua ossigenata tutta naturale. Lo stesso vale anche per le punture di insetti, infatti, nell’antichità nei popoli del medioevo e rinascimento il miele veniva utilizzato anche in quel caso in quanto riesce a far “sfiammare” il rossore e a diminuire il senso di prurito.

Il miele è usato per la cattiva digestione, per le proprietà antiossidanti emollienti e nutritive

Il consumo di miele può giovare anche alla salute dell’apparato gastrointestinale, può essere infatti utilizzato per alleviare i sintomi della cattiva digestione e delle ulcere gastriche. Può essere usato anche come rimedio per la diarrea, anche nei bambini non troppo piccoli. Aiuta infatti a contrastare la disidratazione, che è una conseguenza naturale della diarrea, proprio per il fatto di essere un alimento molto nutriente.

Il miele svolge anche un’ottima azione antiossidante in quanto è ricco di polifenoli in grado di contrastare i radicali liberi, di conseguenza è un valido aiuto per la prevenzione delle malattie e per rallentare il più possibile il processo di invecchiamento. Essendo un alimento dalle potenti azioni antiossidanti è molto utilizzato non soltanto in cucina per tisane e dolci, ma anche come cosmetico e per diversi trattamenti estetici.

È un prodotto dalle evidenti proprietà nutritive ed emollienti che quindi può essere usato nelle creme per il corpo, per rendere la pelle morbida ed elastica, in una parola, più giovane. Non è raro, infatti, trovare creme o maschere nutrienti a base di miele per nutrire e ammorbidire la pelle secca. Se abbinato ad altri prodotti naturali, come gli oli vegetali, ad esempio quello di mandorle, è un ottimo prodotto emolliente in grado di alleviare pruriti che interessano la pelle secca e prevenire screpolature e rossori.

Quali sono le dosi giornaliere di miele consigliate?

L‘apporto calorico del miele si aggira intorno alle 300 calorie ogni 100 grammi in base alla tipologia di miele. Essendo composto per lo più da fruttosio e glucosio si consiglia di non consumare più di 80-100 grammi di miele al giorno, e preferibilmente la mattina, per una sferzata di energia, abbinato a fette biscottate e yogurt greco e, in generale, come sostituto dello zucchero in caffè e tisane o nei dolci.

Un unico accorgimento, il miele non va fatto mangiare ai bambini che non hanno ancora raggiunto il primo anno di età per evitare eventuali reazioni allergiche e per evitare il rischio di botulismo che potrebbe avere conseguenze rischiose per i neonati, per il resto il miele non ha controindicazioni, e può essere consumato con moderazione nei modi che si preferiscono.

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Arredamento di interni: una casa perfetta con un piccolo budget

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Arredare una casa è piacevole, divertente, ed il mercato mette a disposizione una vasta scelta di mobili e complementi d’arredo che consentono di “vestire le abitazioni” spendendo da poche centinaia di euro a qualche migliaio. Un budget limitato non costituisce un problema. Con un po’ di fantasia possiamo arredare in modo gradevole e funzionale la nostra casa.

Arredamento di interni: una casa perfetta con un piccolo budget
Arredamento di interni: una casa perfetta con un piccolo budget

Arredare con gusto, spendendo poco

Per arredare la nostra casa non occorre aver frequentato corsi per arredatori: armiamoci di carta e matita e facciamo uno schizzo del nostro appartamento, è consigliabile un foglio a quadretti di millimetri 0,5, 2 quadretti (10 mm) equivalgono a un metro. Misuriamo le stanze, riportiamo le misure sul foglio, verifichiamo i metri a disposizione e gli spazi dove collocare i mobili: ora possiamo iniziare la ricerca senza rischiare di sbagliare acquisto, puntando su mobili multi-funzionali; ossia quei mobili che in poco spazio assolvono più funzioni, si aprono e si chiudono e si rivelano dei veri passepartout d’arredo. 

Arredamento  tavolo shabby allungabile
Arredamento tavolo shabby allungabile

Arredamento di interni: una casa perfetta con un piccolo budget: 10 consigli migliori

  • Molti siti di arredamento on-line offrono mobili a costi contenuti, sempre on-line si trovano delle ottime proposte di mobili usati come ad esempio in Romabakeca.it o nei mercatini dell’usato sia fisici che presenti con store online.
  • Se vogliamo scegliere i mobili di persona esistono mobilifici che vendono articoli non molto costosi e offrono un reparto dedicato all’outlet, ad esempio, da Mondo Convenienza troviamo mobili in resa, oppure mobili da esposizione. Si può risparmiare fino al 60 %.
  • Se siete pratici nel montaggio potete acquistare mobili in kit da Ikea. Un tempo non era molto economico, oggi invece offre mobili di buona qualità ad ottimi prezzi e per chi ama lo stile scandinavo e l’arredamento shabby Ikea si rivela una perfetta alleata. 
  • Un semplice scaffale in pino, ad esempio,  può diventare una pratica e comoda libreria, possiamo tingerlo in noce o con un colore a scelta e lucidarlo. Ma un piano più largo può divenire un tavolo che ha come base dei cavalletti.
  • Per i divani 2-3 posti ci sono offerte a partire dai 170,00 euro e angolari da 250,00 euro. Preferite i divani letto, sono una soluzione che offre posti in più ed una casa più versatile.
  • Tavolo e sedie si possono acquistare intorno ai 150 euro. Non sottovalutate i mercatini dell’usato per questo genere di articolo: si trovano ottime occasioni, ed anche sedie in PVC molto gradevoli esteticamente e non troppo costose. Ma se amate il legno delle semplici sedi che si chiudono o delle panche possono fare al caso vostro.
  • Le cucine, sono reperibili a partire dai 1000 euro, ovviamente non sono di qualità eccelsa, ma assolvono bene la loro funzione, in alternativa, si può optare per cucine utilizzate per esposizione ottenendo uno sconto, o per banconi cucina fai da te. Anche le soluzioni americane free standyng permettono di risparmiare.
  • Per il bagno sceglieremo un mobile semplice, laccato bianco, con specchio e due ante se ne trovano anche sotto ai 100 euro e complementi d’arredo in vendita nei discount, forniti di cestini rivestiti con stoffa o cassettiere floreali dai 15,00 euro ai 30,00 euro.
  • Per la camera da letto occorrono una rete e il relativo materasso (200 euro), realizziamo la testiera con un piumino per letto singolo ripiegato in due su di un bastone per le tende.
  • Realizziamo una cabina armadio:

Pannelli in cartongesso di facile montaggio, inseriamo mensole, appendiabiti, cassettiere, tutto l’occorrente necessario per allestire un ottimo guardaroba. In alternativa due rastrelliere appendiabiti, una per lei ed una per lui possono salvare la situazione!

In alternativa al posto della parete in cartongesso, appendiamo ad un angolo della stanza, una tenda ad anelli di cotone pesante.

Anche per l’armadio possiamo avvalerci di mobili usati o in vendita negli outlet, oppure scegliere gli armadi in stoffa con appendiabiti economici in vendita da Ikea o i tavoli consolle multi funzione con vano e sedie inserite all’ interno.

Una casa funzionale anche in pochi metri quadrati

E’ bene prediligere sempre i mobili multi funzionali, i trasformabili che sono in grado di offrire più funzioni in poco spazio come ad esempio il letto contenitore, il divano letto, cassettiere con piano apribile, tavoli a consolle e tavoli con allunghe, tutte soluzioni salva-spazio che aiutano ad arredare, ottimizzando, anche superfici abitative di piccole dimensioni.

Con i dettagli curati e la scelta di oggettistica gradevole e complementi d’arredo, si riesce ad avere una casa funzionale e ben arredata anche in pochi metri quadrati. Una soluzione salva spazio è senza dubbio costituita dalle pareti attrezzate con cucina inseribili in soggiorno e dalla zona notte soppalcata.

Parete soggiorno multi funzionale con cucina e libreria incorporata

Complementi d’arredo

Tende in poliestere, bastoni, tappeti, lampade, lampadari, vasi e cornici si reperiscono facilmente a costi contenuti nei mercatini, mobilifici, centri commerciali, ipermercati. 

l’oggettistica ed i complementi d’arredo non vanno mai sottovalutati perché sono in grado di cambiare l’aspetto di una stanza se scelti con cura riescono a valorizzarla notevolmente.

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Le migliori creme antirughe, per contrastare il tempo che passa

Le migliori creme antirughe, per contrastare il tempo che passa
Le migliori creme antirughe, per contrastare il tempo che passa

Che siano naso labiali, o sulla fronte, nessuno le vuole.
Intorno ai trent’anni, inizia l’inarrestabile invecchiamento della nostra pelle, la produzione di collagene ed elastina, le due proteine che costituiscono le fondamenta della pelle, cominciano a diminuire, l’epidermide (lo strato superficiale della cute) e il film idrolipidico che la protegge iniziano ad assottigliarsi, e la cute diventa secca, disidratata e suscettibile all’attacco di agenti esterni.

Tutto ciò, unito alla graduale diminuzione dei livelli di acido ialuronico, molecola che garantisce il mantenimento dell’idratazione cutanea, dà vita a pieghe e segni sulla superficie del viso: le detestate rughe. Fumo, stress, cattive abitudini alimentari, esposizione ai raggi solari e poche ore di sonno, danneggiano i nostri tessuti.

Prime rughe e migliori creme antirughe

Generalmente si può notare la comparsa delle prime rughe (o spesso solo segni di espressione) attorno agli occhi (zampe di gallina) o sulle sopracciglia, di micro-rughe verticali sul labbro superiore (codice a barre), soprattutto se si fuma, e di un incavo più marcato tra le narici e gli angoli della bocca (rughe naso labiali). Creme specifiche aiuteranno a ritrovare freschezza, luminosità, idratazione ed alleviare il fastidioso inestetismo.

Prime rughe e migliori creme antirughe

Come combatterle

La casa cosmetica www.vichy.it propone una vasta gamma di prodotti studiati per ogni esigenza, e organizzare così una beauty routine personalizzata, sfruttando il potere dell’ acqua vulcanica di Vichy, attiva protagonista dei trattamenti dell’azienda francese e ottimo anti-age.

Quest’acqua sgorga nel cuore della regione vulcanica della Francia, l’Auvergne, e durante il suo millenario tragitto, che arriva ad una una profondità di 4.000 metri, si arricchisce di 15 minerali e nutrienti importantissimi per la bellezza della pelle, riconosciuta già dai Celti e dai Romani per i suoi effetti lenitivi, rigeneranti e fortificanti sulla pelle, garantisce effetti visibili fin dai primi trattamenti.

Proposta da Vichy anche in formula “assoluta”, applicata prima della crema, al mare, o come fissante del trucco, aiuta a mantenere la pelle del viso: forte, luminosa e dall’aspetto più sano.

Le creme

Le creme da usare per la bellezza della pelle del viso dovranno essere ricche di Vitamine, Acidi e antiossidanti. L’acido ialuronico, una molecola che non dovrebbe mai mancare nella skincare routine. Si tratta infatti di una sostanza che stimola la produzione di collagene, mantiene l’idratazione ottimale della pelle grazie alla sua capacità di legare e trattenere acqua, protegge i tessuti.

Questo potente ingrediente attivo, è in grado di ridurre la comparsa delle rughe e correggere l’aspetto di quelle già presenti., soprattutto per quelle localizzate sul contorno occhi. La Vitamina C aiuta a ritrovare luminosità, decongestiona borse e occhiaie e stimola la produzione di collagene.

Il collagene ha la capacità di ridurre e schiarire le macchie cutanee, inibendo la produzione di melanina, così come altri antiossidanti, aiuta a prevenire la disidratazione della pelle e la protegge dagli effetti dannosi del sole.

Gli antiossidanti, preziosi stimolanti del rinnovamento cellulare, sono l’ideale per combattere lo stress ossidativo che favorisce la comparsa prematura delle odiate rughe, rallentando l’invecchiamento cutaneo.

Il trattamento migliore per ogni età

In relazione all’età, la pelle presenta esigenze diverse di idratazione: per questo motivo la crema antirughe andrà scelta tenendo conto dell’età della persone ma anche del tipo di pelle. Ecco alcuni esempi:

  1. A 20 anni: scegli trattamenti viso dall’azione idratante profonda, che aiutano a rinforzare la pelle, proteggendola e mantenendo il suo benessere.
  2. A 40 anni: integra nella tua routine quotidiana trattamenti arricchiti con ingredienti come acido ialuronico e vitamina C.
  3. A 50 anni: opta per un trattamento antirughe e antinvecchiamento formulato appositamente per stimolare la produzione di collagene da parte della pelle, associato all’azione idratante e rimpolpante dell’acido ialuronico.

Matteo Paolillo Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ nuova canzone dopo O’ Mar For’, e testo

Matteo Paolillo Fa' Chell' Che A' Fa' nuova canzone dopo O' Mar For' e testo
Matteo Paolillo Fa' Chell' Che A' Fa' nuova canzone dopo O' Mar For' e testo

Mare Fuori, la serie RAI 2 che abbiamo visto a settembre e ottobre, ha creato un forte legame tra Matteo Paolillo e Giacomo Giorgio, tanto che i due giovani attori, hanno voluto dar voce canora ai due protagonisti della serie da loro interpretati: Edoardo e Ciro. Lo fanno in una nuova canzone Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ cantata in lingua partenopea.

Il brano si articola su frasi alternate dei due attori che parlano al telefono (Ciro ed Edoardo), riferendosi al contesto che ha alimentato le scene del film e, precisamente, al loro ruolo di piccoli boss, costretti a fare ciò che ” si deve fare” a seconda delle situazioni che si creano in questi ambienti di malavita.

Matteo Paolillo Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ nuova canzone dopo O’ Mar For’, e testo

Dopo il successo della canzone, sigla della serie TV Mare Fuori, O’ Mar’ For, (qui trovate il testo), cantata da Matteo Paolillo in arte Icaro, con la partecipazione di Raiz; musica scritta da Lolloflow, producer, musicista e cantante 👉 Lorenzo Gennaro Instagram, con arrangiamenti di Lentini; esce ora questo nuovo brano Fa’ Chell’ Che A’ Fa’. La musica è composta ed anche arrangiata interamente da Lorenzo Gennaro, mentre il testo è scritto da Matteo Paolillo e Giacomo Giorgio.

Le voci che interpretano il brano sono di Edoardo e Ciro (Matteo Paolillo e Giacomo Giorgio). Il brano uscirà su tutte le piattaforme digitali Mercoledì 11 Novembre sera alle 21:20, lo trovate QUI, (Spotify Matteo Paolillo), anche se la canzone è già pre-ordinabile da Sabato 7 novembre.

Edoardo e Ciro tornano alla ribalta anziché in maniera visiva come con Mare Fuori, in forma sonora con Fa’ Chell’ Che A’ Fa’!

Matteo Paolillo Fa' Chell' Che A' Fa' nuova canzone dopo O' Mar For' e testo
Matteo Paolillo e Giacomo Girogio: Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ nuova canzone dopo O’ Mar For’, e testo

Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ testo e traduzione

La canzone è articolata tra frasi botta e risposta: si svolge al telefono, per questo motivo il suo inizio è introdotto proprio dallo squillo di un telefono, compaiono poi, le due voci, quella di Edoardo e di Ciro.

TESTO

(Squilla il telefono)


Skit
Edoardo: Pronto, Cirù.
Ciro: Eduà ciamma vrè, ti devo parlare
Edoardo: Ma che è succies

Ciro: Chell ca era succer’r.
M’ann mis ‘o fierr mman e mann itt’ spar.

[Pronto, Ciro – Edoardo ci dobbiamo vedere, ti devo parlare. Ma che è successo? Quello che doveva succedere. Mi hanno messo la pistola in mano e mi hanno detto spara.]

I STROFA

[Mi ricordo da bambino, il pallone tirato sul muro; i tiri con i buchi muro. Questo quartiere senza scuse]


M’arricord ra criatur
‘O pallon rind o mur
‘E mur che purtus stu quartier senza scus

[Io sono Maradona e tu Pelé; tu mi passi la palla e io la passo a te, eri già un piccolo re].

Ij sò Maradon e tu Pelè
Tu ma pass e ij ta pass a te
Eri già un piccolo re’ ey

[Fai conto, Tony Montana, uh come è forte Edoardo. Accenditi questa cannetta, e lo guardiamo dal divano, a te piace come spara, mi sarei fatto la moglie… Guadagniamo i soldi e li spendiamo la sera].

Miett a Tony Montana (ua comm è fort Eduà)

Appicc sta cannett cio guardamm ro divan

A te piac comm spar
Ij m facess a muglier

Abbuscamm ‘e rnar
E ci spnnimm a ser

[Don Salvatore, oggi non andiamo a scuola, andiamo a giocare con le pistole, giù spiaggia sotto al sole. Parte un colpo e uccido “un cane”: (cazzo hai fatto), tu lo seppellisci, ed io inizio a tremare].

Don Salvatò
Ogg nun c jamm a scol
Jamm a pazzià che fierr basc a spiagg sott ‘o sol

Parte un colpo e uccido un cane (cazz ‘e fatt)
Tu lo seppellisci e io inizio a tremare.

[Non lo dire a nessuno, da qui non si torna indietro. Da oggi non tremiamo neanche davanti a San Pietro. Ci tagliamo le mani (facciamo giuramento di sangue) il sangue sulle pietre, da questo momento in poi mantieni questo segreto].

No dicere a nisciun, accà n s torn arret
Ra ogg nun tremamm manc nnanz a San Pietr
C tagliamm e mman, ‘o sang ngopp e pret
A stu mument in poj mantien stu segret

II STROFA

Fa chell che ea fa Cirù ij t guard e spall
Nu guarda nfacc a nisciun ca chill e nu Nfam
(Francè)
O sacc ca p te è nu Cumpagn
Ma mo e fa vrè a t quant ca over tien e palle

[Fai quello che devi fare, io ti guardo le spalle, non guardare in faccia nessuno che quello è un infame. Lo so che per te (Francesco) è un amico, ma ora fai vedere a tutti quanti che hai le palle (che sei forte)].

Adesso non sorridi più ma non siamo più bambini.
Ricordi quando sfrecciavamo su quei motorini.
Siamo nati ultimi ma moriremo primi.
Non tremiamo più ormai abbracciamo i nostri destini.

E senti sti respiri il cervello su di giri.
Spara a quei barattolini come se fossero vivi

(Ho paura)
No tu non ce l’hai.
Stai tranquillo ce la fai…
La tigre e la pantera nera non muoiono mai.

Stamm a sentì Eduà
A ‘e tarantell ‘o saj so abituat
Ma rind a cell ‘o fatt è nat

[Stammi a sentire Edoardo, sono abituato ai guai, ma in cella è un’altra cosa].

Devi essere gli occhi miei.
Capito il concetto?
Fai quello che devi fare e poi ti aspetto dentro…

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Centro tavola semplice per Natale: come fare

Centro tavola semplice per Natale: come fare
Centro tavola semplice per Natale: come fare

Il Natale è una festa che anima la voglia di fare, e dunque nel periodo natalizio il fai da te dilaga: palline di Natale, alberi natalizi, ghirlande portafortuna, decorazioni, e centri tavola sono tra gli oggetti di maggior interesse in questo ambito.

Abbiamo già visto in altri articoli, come fare un centro tavola di Natale e dei segna posto ma oggi vogliamo parlarvi di un centro tavola semplice di quello che possono realizzare proprio tutti sia adulti che bambini: cosa occorre? Vediamolo insieme nel paragrafo che segue.

Centro tavola semplice per Natale: come fare, occorrente

I centro tavola natalizi decorano la tavola e portano allegria conferendo n aria natalizia al contesto. Se vi piacciono le cose un po’ più complesse potrebbe interessavi anche questo centro tavola natalizio di rose.

Ma se invece volete cimentarvi in lavoro più semplice vi consiglio la realizzazione di quest’altro centro tavola. Potrete variare gli oggetti, scegliere un piatto decorato, inserire una pallina di Natale al centro, o 3 più piccole disposte lateralmente, e ponendo una bella candela centrale, e così via.

Centro tavola semplice per Natale: come fare
Centro tavola semplice per Natale: come fare

Occorrente

  • 1 piatto natalizio, o un piatto in vetro.
  • Pigne di varie dimensioni 5 o 6
  • 2 o 3 palline di natale rosse
  • Essenza profumata in olio
  • Candela
  • Vernice acrilica spray
  • Porporina
  • Colla

Centro tavola semplice per Natale: esecuzione

L’esecuzione è abbastanza semplice, dovrete procurarvi il materiale, raccogliere od acquistare delle pigne piccole di diversa forma e dimensione, potrete anche inserirvi 1 sola pigna più grande, magari posta al centro e usarla, all’occorrenza, come porta candele fissandovi al centro un candela rossa.

Le pigne andranno colorate dipingendole in vari colori tipici del Natale come il rosso, l’oro e l’argento. Molto belle anche quelle in bianco si abbinano benissimo all’argento e che possono rivelarsi utilissime se volte realizzare un centro tavola natalizio shabby chic.

Se non sapete come dipingere le pigne trovate due articoli diversi che vi spiegheranno come fare sia per quelle colorate che per le pigne bianche tipicamente adatte allo shabby.

Potrete utilizzare colori acrilici anche spray facile da spruzzare e rendere le pigne luminose adoperando della porporina da applicare con della colla o optando per i tubetti che contengono colla e porporina già miscelati. Stendetene di più sui bordi della pigna per un effetto più decorativo

Allestire il centro tavola

Il centro tavola potrà essere mobile, ossia con tutto il materiale contenuto all’interno non fissato ed intercambiabile o optare per una soluzione statica fissata con la colla a caldo: la scelta è la vostra.

In ambedue i casi, il centro tavola si realizza con facilità, ed è davvero un centro tavola semplice, l’unica abilità richiesta è quella della verniciatura delle pigne, che volendo potrete attuare anche a pennello usando delle tempere comuni che sicuramente avrete già in casa.

Al centro, se volete potrete posizionare una candela, e personalmente, vi consiglio di usare candele a tronchetto con base larga e non molto grandi, magari piacevolmente profumate della stessa essenza con la quale aggiungerete un piacevole profumo alle pigne.

Oltre a realizzare un bel centro tavola per voi, questa realizzazione natalizia può rivelarsi anche una simpatica idea regalo economica da creare con il fai da te. In tal caso vi consiglio di fissare tutto l’occorrente sul piatto usando della colla a caldo.

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