389972978
giovedì, Ottobre 2, 2025
Home Blog Page 233

Il giardino in estate: quanta acqua dare a fiori e piante?

Il giardino in estate: quanta acqua dare a fiori e piante?
Il giardino in estate: quanta acqua dare a fiori e piante?

Il giardino in estate e gli angoli verdi, ci regalano uno spazio in cui trascorrere ore di relax, divertimento, e momenti di svago. Un bel giardino consente di accogliere gli ospiti all’aperto e di godere di serate al fresco e al chiaro di luna. Ma per far si che il giardino non soffra la sete determinata dal caldo estivo e dal sole cocente, è necessario innaffiarlo nel giusto modo.

Vediamo quanta acqua dare a fiori e piante nel periodo estivo per mantenere il giardino e l’orto rigoglioso anche nei periodi più torridi come Giugno, Luglio e Agosto.

Il giardino in estate: le vacanze estive

Oltre al periodo di grande siccità che l’estate porta con se, e che di sicuro non giova al nostro giardino, spesso in questo periodo si aggiungono le vacanze estive.

In nostra assenza è bene provvedere un impianto di irrigazione mediante l’utilizzo di computer, gocciolatoi e irrigatori a spruzzo o picchetti e fornire al giardino tutto l’acqua di cui ha bisogno.

In alternativa sarà utile trovare qualche persona che irrighi il giardino al posto nostro. Ma quanta acqua dare al proprio giardino?

Quanta acqua dare a fiori e piante e al giardino?

Per prima cosa va detto che non esiste una regola fissa ma che moltissimo dipende dal clima in cui si trova la struttura verde da mantenere. Le temperature variano in base al periodo dell’anno ma anche in virtù della località in cui si trova il giardino. Vi sono zone molto aride e calde, altre umide e fresche, altre che risentono delle correnti tiepide del mare.

Sostanzialmente però, nei mesi di luglio ed agosto il giardino necessita di irrigazioni abbondanti da effettuare preferibilmente al mattino e alla sera. L’ideale sarebbe quello di provvedere un sistema di irrigazione differenziata in casa e giardino con più linee d’impianto che possano irrigare le varie aree del giardino come prato, alberi giovani siepi, e fiori, in maniera diversa.

prato irrigazione
Scegliere prato ed erba

Per il prato in base alla tipologia di erba, se esposto a sole pieno, possono essere necessarie anche fino a tre irrigazioni al giorno di media entità. Per gli alberi giovani due irrigazioni medie sono sufficienti, per alcuni arbusti come le rose può essere inutile 1 sola irrigazione giornaliera abbondante. Per l’orto e le piantine da orto è necessario utilizzare irrigatori a goccia, programmate due volte al giorno, mentre per il prato l’ideale sono quelli a pioggia ed i picchetti.

Per saperne di più riguardo al prato ti consiglio di leggere questo articolo: Irrigazioni e prato: quanto e come annaffiare.

Il giardino in estate: quanta acqua dare a fiori e piante?

Come capire se si sta procedendo nel giusto modo

Anche facendo tutto alla lettera, potremmo renderci conto che qualcosa non va. Ad esempio, per capire se si sta procedendo nel giusto modo in termini di irrigazione di piante e giardino e sufficiente osservare le foglie e i fili d’erba.

La siccità ed un quantitativo di acqua insufficiente tendono a seccare le foglie, mentre delle irrigazioni troppo abbondanti tendono a far marcire le foglie facendole diventare morbide e gialle per pi marcire. Anche le radici delle piante subiscono dei danni da marciume dovuti alle irrigazioni troppo abbondanti.

Con un po’ di pratica ed osservazioni attente, si riesce, in breve tempo, a comprendere quanta acqua necessita al giardino e alle piante da fiori e non della nostra casa. In linea d massima però, è più facile che in estate il giardino soffra per carenza di acqua e quasi mai per abbondanza della stessa.

Procedere con attenzione, e nei giusti tempi, aiuterà nella realizzazione di un’impianto in grado di supportare il giardino e le varie specie presenti, nel modo più consono favorendone il rigoglio.

Ti potrebbe interessare: Come sistemare il giardino di casa per le vacanze

Come arredare casa da soli: 10 errori da evitare

Come arredare casa da soli: 10 errori da evitare
Come arredare casa da soli: 10 errori da evitare

Come arredare la casa da soli? Arredare è sicuramente un evento piacevole che può però causare stress, specie se non si procede nel giusto modo, e si commettono degli errori banali come quelli che andremo ad esaminare in questo articolo sull’arredo d’interni.

I fattori da considerare sono diversi e di facile individuazione per scoprire come arredare la casa senza troppi problemi ed ottimizzandone gli spazi: vediamo quali sono i 10 errori da evitare e cosa considerare quando si arreda casa da soli.

Come arredare casa da soli: fai da te o arredatore?

Sicuramente un designer d’interni o un arredatore, data la competenza, potrebbero ottimizzare gli spazi e scegliere il meglio per arredare la casa, ma alle volte le soluzioni indicateci dagli altri, anche se a prima vista risultano piacevoli, non sempre interpretano a pieno le nostre esigenze. L’arredo casa va scelto nel modo giusto!

Arredare con il fai da te permette invece di risparmiare, ma anche di creare degli spazi su misura per noi, l’importante è agire con criterio e pianificare gli arredi e gli ambienti, tenendo conto anche del proprio budget. Luce, colori, dimensioni, limiti strutturali, aperture di porte e finestre sono tutti elementi da considerare nell’arredamento da allestire.

Arredare casa da soli ecco i 10 errori da evitare

arredare casa il colore pareti
Pareti tinte effetto acquerello credi donnananopress
  1. La prima cosa che è necessario fare è quella di prendere le misure di ogni ambiente considerando ogni piccolo elemento. Lo spazio a disposizione condiziona fortemente la fruibilità degli ambienti e il loro arredamento determinando la scelta dei mobili.
  2. Porte e finestre sono da prendere in considerazione in quanto non è possibile collocare divani, tavoli e sedute in prossimità di queste strutture se non con il dovuto spazio e gli accorgimenti del caso che consentono di fruire comodamente sia del passaggio che della funzionalità del mobile.
  3. La luce naturale è un altro importante elemento da considerare per non commettere errori. se dovete arredare la casa e decidere anche quale destinazione d’uso affidare alle stanze dovrete tenere conto dell’esposizione dell’alloggio e di ogni singolo ambiente nonché della quantità e tipologia di illuminazione naturale. Meglio scegliere l’ambiente più luminoso per il soggiorno, lo studio, la cameretta dei ragazzi e destinare, ad esempio, ambienti meno luminosi alla camera da letto, ai bagni o alle cucine.
  4. Scale, ingressi e corridoi possono contribuire a dilatare gli spazi e disimpegnare gli ambienti se arredati con criterio e resi funzionali, evitando di riempirli di mobilio e limitarne il passaggio: una casa funzionale è una casa in cui si vive bene!
  5. Ogni mobili va pensato, misurato e valutato per funzione, dimensione e colore. La prima cosa da fare dunque è quella di prendere di volta in volta le misure della stanza da arredare e vedere quale tipologia di mobili è indicata all’inserimento in quel contesto considerando sempre i limiti determinati da luce, spazio, fruibilità infissi e fruibilità dei mobili stessi come ad esempio l’apertura delle ante di mobili e armadi, l’apertura dei cassetti, lo spazio necessario intorno ad un tavolo per potersi sedere comodamente etc.
  6. La scelta dei colori d’arredo, sia per quanto concerne il colore delle pareti che il mobilio stesso dovrebbe essere operata in relazione alla luminosità degli ambienti e alle dimensioni degli stessi. I colori scuri tendono a restringere e incupire gli spazi e non sono indicati in luoghi piccoli. I colori chiari dilatano gli ambienti e forniscono una maggiore luminosità.
  7. Sottotetto e mansarda. I sottotetto e le mansarde necessitano di un’accortezza maggiore in fase di arredamento e allestimento. Sono spazi che presentano altezze diverse e possono richiedere anche l’ausilio di mobili realizzati su misura o componibili. In questo caso un’attenzione particolare va rivolta agli infissi specie alle finestre da tetto sotto le quali sarebbe opportuno non inserire i letti.
  8. Non progettare le prese elettriche e l’illuminazione. Si tratta di un errore comune che costringe, successivamente a correre ai ripari con prolunghe e fili. I punti luce come lampadari ma anche piantane da terra e lumi da tavolo vanno pianificati prima di arredare la casa in relazione al tipo di stanza e alla funzione che ad essa viene assegnata. utili un lampadario centrale, ma necessari anche altri punti luce e numerose prese in ambienti come soggiorno e cucina, (ad esempio).
  9. Disporre i mobili solo sul perimetro. i mobili vanno disposti non solo intorno ad una stanza ma collocare anche centralmente creando un buon bilanciamento degli spazi in uso rispetto a quelli liberi.
  10. L’ultimo accorgimento è quello che riguarda il proprio budget: alle volte si rischia di investire tutto su un solo ambiente in fase iniziale. Il risultato sarà quello di riuscire ad arredare solo parte della vostra casa. Pianificate bene i costi e, magri inserite in ogni ambiente, per iniziare, solo le cose più necessarie come tavolo e divano in soggiorno, rimandando la scelta delle libreria, o letto ed armadio in camera da letto rimandando la scelta di poltroncine comò e quant’altro.
Arredamento stile navy
Arredamento stile navy

Come arredare la mia casa: lo stile da scegliere

L’ultimo consiglio che mi sento di darvi è quello che riguarda lo stile d’arredamento che riguarda gli interni casa. Attenzione a non mescolare troppo e a scegliere un solo stile o al massimo un paio per arredare la vostra casa. Anche lo stile può essere influenzato dalla luminosità degli ambienti. Nei loft e nei grandi ambienti “unici” le regole d’arredamento sono strutturate diversamente ti potrebbe essere utile leggere: i loft uso e arredamento!

Meglio prediligere ad esempio, stili come lo shabby chic per il soggiorno, la camera o la cucina, se si vuole illuminare la casa, o optare per uno stile minimal se gli ambienti da arredare sono molti e se non vi piacciono i mobili troppo artefatti. Perfetto lo stile rustico o etnico per una casa in campagna o in montagna, e utili i mobili multi funzione per ambienti di piccole dimensioni.

Ti potrebbe interessare anche questo articolo: Arredamento 10 consigli migliori: creatività, stile, riciclo, mobili.

Arredare senza avere fretta

Un errore frequente è quello di fare le cose di corsa, farsi conquistare da un mobile piuttosto che da un’altro ed operare, in questo modo, delle scelte affrettate che con il tempo si rivelano sbagliate. Pianificare è la parola d’ordine, fare tutto con calma, ed attenzione tenendo conto di tutte le possibilità presenti e delle attenzioni ai dettagli che abbiamo citato.

Civita di Bagnoregio, città che muore atmosfera surreale: sogni e magia antica

civita di bagnoregio
Civita di Bagnoregio

Giungendo ai piedi della cittadina, ci accoglie un panorama da sogno: tra radure ed alberi, svetta il ponte che congiunge il promontorio su cui svetta Civita di Bagnoregio, detta anche la città che muore, e le sue case antiche. Uno scenario surreale che sembra uscito dai nostri sogni, avallato da un atmosfera fiabesca che si congiunge a storie di popolazioni antiche proponendoci scorci di un piccolo mondo magico.

Nata circa 2500 anni fa Bagnoregio fu edificata del popolo etrusco. Tra realtà e suggestiva fantasia si perde la storia di questo piccolo borgo del Lazio, unico nel suo genere, e indimenticabile per chi lo visita.

Ripresa breve di Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio, città che muore: il perché di questo nome

Sicuramente avrà ancora vita lunga Civita di Bagnoregio, ma è destinata a scomparire, specie se non verranno effettuati interventi conservativi. E’ chiamata la città che muore in quanto, il promontorio che la ospita, si sta lentamente assottigliando e disgregando, l’erosione costante provocherà nel tempo, la fine di questo piccolo ed unico gioiello storico.

Anticamente, la cittadina era più estesa e conservava al suo interno tracce di popolazioni diverse che si sono susseguite dal medioevo al rinascimento. Alcune frane, ma anche dei terremoti, hanno cancellato palazzi e torri antiche che si trovavano nell’area più esterna di Civita di Bagnoregio.

La piccola cittadina si trova in provincia di Viterbo, nel comune di Bagnoregio, a pochi passi dal confine con la Toscana e l’Umbria, poco distante dal bellissimo lago di Bolsena, ed è sicuramente uno dei borghi più suggestivi della Tuscia viterbese e d’Italia.

Ingresso per Civita di Bagnoregio

L’ingresso alla cittadina è a pagamento. Il prezzo del biglietto è di 5 euro a persona e si può provvedere al suo acquisto sia online, che all’arrivo in loco dove, ai piedi del ponte di accesso, si trova un apposito botteghino. Nelle aree limitrofe, sempre ai piedi della cittadina, vi sono i parcheggi per le automobili.

La salita attraverso il ponte: panorama mozzafiato

Il panorama che ci accoglie, giunti alla base di Civita di Bagnoregio, ci lascia a bocca aperta. Sebbene abbia visitato la cittadina in precedenza, il suo aspetto particolare e fiabesco torna ad incantarmi ogni volta. La salita avviene attraverso un lungo ponte che offre scenari suggestivi con una vista spettacolare sulla valle e sui promontori circostanti.

In pochi minuti si giunge in cima e, attraversata la porta ad arco monumentale di Santa Maria, procedendo, si arriva ad una piazzetta circondata da case ed edifici storici con al centro il Monumento dedicato San Bonaventura mentre di fronte svetta la facciata della cattedrale di San Nicola.

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio: piazza San Donato

Il piccolo borgo è visitabile in poco tempo. Lo sguardo si perde tra scorci caratteristici determinati da edifici antichi, fioriture spettacolari e piccoli angoli che sembrano usciti da una cartolina antica. Nel borgo vi sono punti di ristoro, ed alcune botteghe artigiane. In diversi periodo dell’anno vengono organizzate manifestazioni ed eventi di musica teatro e cultura.

Dal 14 Agosto all’ 11 di Settembre sono 5 gli appuntamenti che si susseguono sulla piazza di San Donato. Sempre sulla stessa piazza, nel mese di Giugno si volge il palio della Tonna caratterizzato da corse con asini. Nel periodo di Natale, a dicembre, (26 e 27 dicembre; 1, 6 e 7 gennaio) il borgo si trasforma in un suggestivo presepe vivente.

Sulla piazza si trova la chiesa: la Cattedrale di San Nicola, anticamente denominata Chiesa di Santa Maria della Neve, risalente al 440, che conserva le reliquie di san Bonaventura, dipinti antichi e preziosi come quelli di alcuni allievi della scuola del Perugino, ed uno scrigno d’oro.

Da visitare anche la grotta di San Bonaventura, luogo in cui si trovano tracce delle popolazioni etrusche (tomba camera etrusca), ed il Tempietto di San Bonaventura.

Interessante anche la struttura architettonica di un’altra porta Porta Albana, inaugurata nel 1589; il tunnel denominato “bucaione” al momento non agibile, ed il museo geologico delle frane che si articola in 4 sale: la prima dedicata al paesaggio e al territorio, la seconda ai fossili marini, la terza all’evoluzione storica della cittadina ed infine, la quarta, che completa la descrizione del paese con video e fotografie.

Lo sguardo si perde tra gli scorci suggestivi del piccolo borgo e il panorama molto bello che si presenta ad ogni angolo. Un luogo che conserva un’atmosfera antica, ricca di magia, che ci riconduce in modo naturale al passato e che, al tramonto, ci obbliga quasi, con lo sguardo perso nei colori del cielo che si congiungono alla valle, ad osservare religioso silenzio.

Jumpsuite corte ed estive: soluzioni moda mare e vacanze

Jumpsuite corte ed estive: soluzioni moda mare e vacanze
Jumpsuite corte ed estive: soluzioni moda mare e vacanze

Mare città o quant’altro le soluzione fresche ed estive delle minigonne e delle jumpsuit corte sono sicuramente le più pratiche da indossare al mare ed in vacanza in estate. Le stampe tropicali quest’anno sono di grande tendenza e dunque anche io ho optato per un capo fresco, leggero (sebbene foderato) con stampa tropicale.

Jumpsuite corte ed estive

Non solo le jumpsuit estive sono preziose alleate per l’estate, ma anche capi freschi come gli short, le t-shirt, meglio ancora i top semplici o impreziositi da decorazioni voilant, od altro, insieme ai mini dress e alle fresche e semplici canottiere.

L’estate ci vuole pratici, alla moda, ma con abiti versatili che si adattano ad ogni situazione sportiva e non. Anche l’abito lungo se fresco e leggero, è perfetto per vivere l’estate in comodità. Non per nulla ne ho il guardaroba pieno, ed amo indossarli.

Offerte e sconti per la moda estate

La jumpsuit in foto, invece si presta ottimamente per le vacanza la mare o al lago, per le gite fuori porta e in tutte quelle situazioni in cui amiamo sentire l’aria ma anche il sole sulla nostra pelle. La moda estate ci viene incontro in tal senso con capi freschi, leggeri e di tendenza. ⛱ Adatti per le vacanze, ma non solo!

Jumpsuite corte ed estive: soluzioni moda mare e vacanze

La mia jumsuit tropicale, è un capo che mi è stato concesso in modo gratuito, insieme ad altri prodotti da Dresslily, un sito che offre capi d’abbigliamento e accessori sia per le donne che per gli uomini, ma anche molte proposte pratiche per la casa. Sempre attive promozioni e sconti di cui personalmente ve ne lascio una qui sotto.

👇

20% Discount with CODE: DLBF20

OFFERTE E PROMOZIONI SONO TANTE potrete trovare anche altre in occasione di feste ed eventi come quella di San Patrizio valida fino al 30 agosto. Cliccate il banner sotto e cercate il prodotto che più vi piace per le vostre vacanze, o per la casa.

Patricks Day promotion
Patricks Day

Costumi uomo 3 scelti per “noi” … voi

Ho scelto 3 costumi uomo, uno per ogni membro maschile della mia famiglia. I modelli sono tre, completamente diversi tra loro, simili solo nelle linee moda a boxer:

  • Il primo costume in foto è a righe in viscosa leggero e colorato (necessita di indossare uno slip sotto). Un costume uomo in fantasia colorata molto piacevole. Presenta elastico in vita e laccetto. Tasche interne laterali. Tessuto leggero.
  • Il secondo costume uomo ha stampa a quadretti stile mosaico, con mutandina incorporata. Il secondo costume uomo molto bello, con elastico e laccetto in vita dotato di comoda tasca posteriore. Tessuto pesante, molto buono.
  • Infine, il terzo costume è un modello classico in blu, con disegno in stampa con mutandina incorporata, dotato di elastico in vita più laccetto ed infine comoda tasca posteriore. Tessuto consistente molto piacevole.

Pronto/a ad indossare la tua moda estiva? Costumi, short, maglie e vestiti, ma anche abbigliamento sportivo e molto altro, trovi sul sito Dresslilly. Colora la tua estate! Anche Desigual quest’anno ha dato vita a collezioni super colorate come quella di Miranda di cui vi ho parlato QUI.

Costumi donna mare

Per quanto riguarda la scelta dei costumi potrete trovare valide proposte nel sito Dresslily alla voce costumi da bagno da donna, decisamente molto belli e tra i quali, ho scelto un modello in classico nero caratterizzato da slip a vita alta e pezzo di sopra adornato da una bellissima rouge. Ma nel sito ci sono tantissimi modelli dal piccolo bikini ai tankini fino ai modelli di tendenza anni 50.

La bellezza delle vacanze: sole, mare e relax e ovviamente un nuovo costume!
Costume nero Dresslily

Una buona vacanza a tutti e buoni acquisti estivi approfittando anche dei saldi online!

Montefiascone, il buon vino e la chiesa di Santa Margherita: cosa vedere

Montefiascone
Montefiascone

Nella Tuscia viterbese vi sono molti borghi da scoprire, tra essi, a circa 590 metri d’altezza, si affaccia sul lago di Bolsena, Monefiascone. Il paese si erge su di uno dei colli dei Monti Volsini (catena collinare di origine vulcanica).

Nato nell’alto medioevo, divenne in tempi antichi, un centro importante per la chiesa. Le origini sono incerte, sembra sia stato in passato il Fanum Voltunaem, ossia il luogo sacro in cui si riunivano i confederati delle 12 città etrusche.

Benché le testimonianze della presenza etrusca (ricca nelle zone limitrofe), è in realtà, molto scarsa in Montefiascone. Il vero abitato si andò formando, comunque, all’epoca delle incursioni barbariche che indussero le popolazioni della pianura a stanziarsi sulle alture.

Centro vinicolo di grande produzione risalente a circa la metà dell’800, Montefiascone fu abitata sin dall’età del ferro, tant’è che in alcune località, come ad esempio dove sorge la Rocca dei Papi, sono stati rinvenuti resti e reperti risalenti all’epoca protovillanoviana.

Montefiascone, il buon vino

Nota per il buon vino, Montefiascone decanta il vino Est Est. Si tratta di produzioni di uva bianca italica tipica del Lazio e della zona di Viterbo con denominazione DOC. Il nome di questo vino “Est “est”, secondo la leggenda, deriva un viaggio di Enrico V di Germania che nel 1111, recatosi in quelle terre, fu accolto dal Papa Pasquale II e dalla chiesa.

Un vescovo esperto di vini, Defuk, incaricò alcuni uomini di cercare del buon vino e confermare la presenza “est bonum” (buono c’è…intendendo il vino) per Enrico V. Il codice per identificare le locande che ne erano fornite, era “Est”, “ossia c’è”. Come rafforzativo della qualità, gli uomini scrissero “Est Est” (c’è c’è). Di li, sembra derivi il nome del vino di Montefiascone.

La città deve la sua notorietà proprio alla presenza del buon vino oltre che all’olio extravergine di oliva.

Montefiascone, la cattedrale di Santa Margherita la 2 cupola per grandezza dopo San Pietro

Una delle chiese più importanti della provincia dedicata alla Patrona di Montefiascone è Santa Margherita. La cattedrale ha una cupola molto grande una delle più grandi in Italia la seconda nel Lazio per grandezza dopo quella di San Pietro. Ampia 27 metri la cupola fu costruita nel 1670 progettata da Calo Fontana, dopo che un incendio che distrusse il tetto della cattedrale.

Caratteristiche della cupola sono le ampie scanalature. Al suo interno si trovano le spoglie di Santa Lucia Filippi e del Cardinale Marco Antonio Barbarigo. Edificata a più riprese la cattedrale è databile tra il XVI ed il XIX secolo.

La cripta, costruita tra il 400 e il 500 è opera dell’architetto Michele Sanmicheli di Verona, mentre la facciata e le torri campanarie sono opera di Paolo Gazola. Come elementi decorativi vi sono le statue dei patroni Santo Flaviano e Santa Margherita.

All’esterno della chiesa, è presente una vasta terrazza panoramica. Trattandosi di una zona collinare è facile imbattersi in serate di nebbia come questa di Agosto 2020, in cui ci siamo imbattuti noi.

Scorcio della terrazza sottostante la Cattedrale di Santa Margherita di sera

Cosa fare e cosa vedere a Montefiascone

Recandosi in gita in questa cittadina è consigliato visitare la zona del lago e la cittadina di Bolsena che si trova ad appena 10 minuti d’auto (9 chilometri circa). Da vedere, oltre alla cattedrale di Santa Margherita citata, e alla chiesa di San Flaviano, ricordiamo la Rocca dei Papi, una fortezza medievale, legata alla storia pontificia e alla fuga di molti papi da Roma.

Ponte di salita a Civita di Bagnoregio

Montefiascone dista 13 chilometri da Capodimonte, 24 da Marta, 15 dalla splendida e caratteristica Civita di Bagnoregio di epoca etrusca, solo 9 chilometri da Valentano, ed infine, 15 chilometri dal lago di Bolsena e dalla cittadina di Bolsena.

Civita di Bagnoregio

Bolsena, luogo di villeggiatura elegante e rilassante con un centro storico molto interessante, il suo piccolo castello fortezza ben conservato all’interno del quale vi è il museo territoriale e l’acquario, ed un lungo lago moderno adornato da prati e ortensie fiorite.

Ferragosto origini antiche e significato di questa festa

Ferragosto origini antiche e significato di questa festa
Ferragosto palio

Ferragosto, giorno di gite fuori porta è una festa di origini antiche, istituita dall’Imperatore Augusto nel 18 secolo a.C. Il nome deriva da una locuzione latina “Feriae Augusti” che letteralmente significa ” riposo di Augusto”.

Ferragosto origini antiche e significato di questa festa di agosto

Nel mese di agosto, nel periodo dell’Impero Romano, si svolgevano anche altre feste come i Consualia dedicate al Dio Conso, i Vinalia rustica, due festività in nome di Venere e Giove, ed i Nemoralia festa dedicata alla divinità di Diana che durava 3 giorni.

Nell’antichità il ferragosto serviva a collegare queste festività fornendo un periodo di riposo, detto Augustali, utile per recuperare energie dopo le due settimane precedenti dedite ai festeggiamenti delle celebrazioni citate.

Ferragosto origini antiche e significato di questa festa

Ferragosto oggi

Attualmente a Ferragosto si organizzano gite fuori porta ma in alcune località come Siena, San Marino e Mondavio si mantengono ancora le tradizioni romaniche di un tempo. Ad esempio nel corso dei festeggiamenti antichi si organizzavano corse di cavalli, buoi, asini e muli, e a Siena il 16 agosto è ancora vivida tradizione celebrare il Palio di Siena (Palio dell’Assunta) evento a cui partecipano le varie contrade.

Per molti secoli, le corse agostane degli asini sono state riproposte in molte zone rurali, tra esse ricordiamo il palio degli asini che si celebra ogni anno ella prima settimana di agosto a Novagli di Montichiari. Ma il ferragosto non vede sfilare solo gare di quadrupedi, in altre regioni ad esempio si svolgono gare tra barche è il caso del Palio Marinario dell’Argentario (Toscana).

Ferragosto e rinascimento

Nel rinascimento a ferragosto vi era un usanza molto particolare che prevedeva che i servi facessero gli auguri per la festa ai loro padroni ed in cambio venivano ricambiati con una mancia la cui cospicuità era valutata dai padroni stessi. Successivamente tale festa ed usanza fu resa obbligatoria dallo Stato Pontificio.

La gita turistica ed il fascismo

L’usanza attuale che prevede le gite turistiche al mare, montagna o città ormai radicata in tutta l’Italia si andò sviluppando durante il periodo del fascismo. Durante il regime venivano organizzate gite attraverso le associazioni dopolavoristiche istituite il 1 maggio del 1925, associazioni che si occupavano, appunto, del tempo libero dei lavoratori.

A tal proposito, per un certo periodo (di circa 6 -7 anni), vennero istituiti anche treni popolari con biglietti a prezzi stracciati che permettevano anche alle classi più povere di potersi spostare ed organizzare gite fuori porta e visite ad altre città. Questi treni furono ribattezzati i “treni di ferragosto“.

Oggi il ferragosto si festeggia in tutta l’Italia con gite, feste di paese, feste private e fuochi pirotecnici spettacolare che illuminano la penisola dal nord al sud. In alcune regioni come la Lombardia ed il Piemonte, fino al XX secolo, era in uso l’abitudine da parte dei datori di lavoro di donare premi produzione in denaro o doni in cibo ai propri dipendenti.

Pranzi al sacco e pranzi in ristornati locali, così come grigliate all’aperto sono abitudini popolari ambite e radicate, amate da molte persone per il giorno di ferragosto

Ti potrebbe interessare

Perché il gatto sporca in casa e cosa fare

gatto in casa
gatto in casa

Può capitare che il vostro gatto sporchi in casa. L’abitudine del micio a sporcare preoccupa. Le cause possono essere molteplici e, tra esse, dei problemi di salute, come anche una marcatura inappropriata del territorio attraverso spruzzi d’urina che si verifica, in special modo, in gatti non sterilizzati.

Talvolta, anche se più di rado, si verifica anche lo spargimento delle feci al di fuori della lettiera, evenienza se pur rara, molto fastidiosa e per nulla igienica. Ma vediamo tutti i motivi che inducono il gatto a sporcare in casa e cosa fare nello specifico.

Perché il gatto sporca in casa e cosa fare: motivi e soluzioni

Talvolta si tratta solo di un comportamento naturale che il gatto mette in atto per marcare il territorio “un modo di dire: questa è casa mia”, agli altri animali, gatti o umani che sia. Sebbene questo comportamento sia spesso determinato da rilascio di gocce di urina che hanno un odore molto spiccato, ciò può avvenire anche con le feci.

Soluzione

La soluzione consiste nello sterilizzare il gatto, anche perché questi comportamenti sono sicuramente poco igienici, e vanno evitati in casa. Generalmente sono i gatti di sesso maschile a marcare il territorio.

Perché il gatto sporca in casa e cosa fare

Come avviene la marcatura e esclusione di problemi di salute

Marcatura dell’urina: avviene solitamente sotto forma di poche gocce spruzzate in maniera verticale sulle pareti, sui mobili e negli angoli o oggetti specifici. Può capitarvi di cogliere sul fatto il micio intento nella classica posizione da spruzzo. Attenzione agli oggetti nuovi inseriti in casa come borse, passeggini ed oggettistica posta in terra.

La prima cosa da fare, qualora il gatto sia già sterilizzato, è quello di condurlo dal veterinario ed assicurarsi che sia in buona salute. Disturbi intestinali e della vescica o prostata (gatto maschio), gatto anziano, possono indurre il micio a compiere questa pratica poco ortodossa.

Una volta che il veterinario abbia escluso cause di salute, è bene provare a distinguere se l’eliminazione di urina (o feci), avvenga in maniera inappropriata a seguito di rimproveri, assenze prolungate, o altro (che vedremo di seguito), per comprendere e poter agire.

Quando il gatto e stressato o arrabbiato

Alle volte il micio si sente solo e vuole punirci. Altre volte invece ha esigenze di pulizia a cui la sua lettiera non risponde: poco pulita, svuotata troppo di rado, o magari, di forma e grandezza inappropriata. Osservatelo mentre la usa.

Vi ricordo che i gatti sono animali molto puliti e dunque, necessitano di una lettiera ampia e sempre pulita. In alcuni casi possono essere abituati a fare i bisogni nel water, ma occorre tempo e pazienza.

I gatti stressati marcano il cuore del loro territorio per sentirsi emotivamente più sicuri. Vediamo le cause più comuni per questo ed altri motivi.

  1. Dietro tale comportamento si può nascondere, dunque, una frustrazione, un disturbo psicologico che deve essere individuato per poter essere coretto. Può trattarsi di gatti timidi e paurosi.
  2. Il gatto è sotto stress per via di altri gatti o bambini eccessivamente invadenti o aggressivi.
  3. Stravolgimenti nel menage familiare come l’arrivo di un nuovo coinquilino sia umano che animale.
  4. Lavori di ristrutturazione e arredamento che cambiano il profilo fisico ed olfattivo dell’abitazione.

Cosa fare e cosa notare: i rimedi

Posizionamento lettiera: oltre a dover essere pulita deve essere anche facilmente raggiungibile. Fate caso a se, nel tentativo di raggiungerla, trovi nel suo cammino cose che lo spaventano o difficoltà nel raggiungerla. Tenete a mente che il gatto sporca se:

  1. Non gli piace la forma della lettiera o questa non è abbastanza profonda
  2. Non riesce a raggiungerla perché si trova in posizione poco agevole o troppo lontana, o magari perché qualcuno ha chiuso la porta della stanza in cui l’avete collocata.
  3. La lettiera si trova in giardino ma non in una zona tranquilla ed appartata, o in casa in un punto troppo trafficato: regalategli la sua intimità :-).
  4. La lettiera non è pulita in modo adeguato o conserva degli odori che lo disturbano.
  5. Vi sono nella casa elementi di disturbo come ad esempio bambini troppo vivaci, o un altro gatto dall’aria ostile, di cui magari è geloso od ha timore. Vi ricordo che non sempre amano condividere la loro lettiera con altri gatti e potrebbe essere necessario adottarne 1 per ogni esemplare.

Conclusioni

Ora, dopo aver letto cause, motivi, e soluzioni, sta a voi osservare l’ambiente, ed il vostro micio per cercare di comprendere qual’è la causa o le cause che hanno determinato il comportamento errato del vostro pelosetto. Fatto ciò ponetevi rimedio, questo sempre dopo aver escluso eventuali malattie.

Chiodi di garofano o Eugenia caryophyllata fitoterapica e spezia

Chiodi di garofano
Chiodi di garofano

I chiodi di garofano sono conosciuti in quanto spesso utilizzati in cucina ma in realtà hanno anche spiccate proprietà fitoterapiche. Si tratta di un sempreverde della famiglia delle Myrtaceae: vediamo le caratteristiche e gli utilizzi dei chiodi di garofano e della pianta che li produce.

Chiodi di garofano o Eugenia caryophyllata fitoterapica e spezia

Si tratta di un albero sempreverde che non perde le foglie, alto anche una decina di metri, ma può raggiungere anche i 15 metri. Presenta un tronco con corteccia dal colore giallo bluastro. La pianta può vivere anche oltre i 60 anni di età.

E’ presente in zone dal clima mite del medio ed estremo oriente europeo, e asiatico e in Brasile. Si coltiva con facilità anche in Italia, in quanto è sì un esotica, ma anche una parente stretta delle bacche di Mirto sardo, appartenenti entrambe alla medesima famiglia delle Myrtaceae (o mirtacee).

Chiodi di garofano o Eugenia caryophyllata fitoterapica e spezia

Coltivazione

Cresce bene nelle zone più calde del sud, mentre al nord, richiede coltivazione in vaso per essere protetta al chiuso in inverno. Ama substrati acidi ed annaffiature regolari. Si concima in primavera e, per assistere alla fioritura si deve attendere che l’esemplare abbia superato i 5 anni di età.

Descrizione

Le foglie sono ovali ed appuntite e presentano un picciolo lungo. La pagina fogliare è liscia e verde con nervatura centrale accentuata. Le foglie sono cosparse di ghiandoline trasparenti ricche di olio essenziale.

Le infiorescenze si presentano sui rami terminali come un’ ombrella di corimbi riuniti in una ventina, o poco più, di fiori con 4 sepali. Il frutto della pianta dei chiodi di garofano è costituito da una bacca di forma ellittica con due piccole logge opposte tra loro contenenti numerosi semi. Questi frutti sono comunemente denominati “chiodi di garofano”.

Composti chimici e parti utilizzate

Si raccoglie prima della fioritura. Le parti utilizzate sono i noti chiodi di garofano. Contengono eugenolo utilizzato anche in campo odontoiatrico, cariofillene, tannino, resina, mucillagine, ed infine gomma. Utilizzati anche nella preparazione di tisane per la tosse, catarro e raffreddore.

Raccolta e conservazione

I boccioli rosati dei fiori si raccolgono prima che si schiudano, la raccolta va effettuata a metà estate, in tarda estate, e a metà autunno. Vengono raccolti i boccioli e fatti bollire immergendoli in acqua bollente per pochi minuti. Successivamente vengono fatti asciugare e conservati in barattoli di vetro scuri e / o al buio.

Proprietà e modalità d’uso

Tra le proprietà dei chiodi di garofano e delle sostanze estratte ricordiamo quelle carminative, antifermentative, eupeptiche, analgesiche ed antisettiche. Viene utilizzato sotto forma di essenza ma anche di infuso. L’olio essenziale è facilmente reperibile in erboristeria in piccole boccettine di vetro scuro con contagocce.

Chiodi di garofano essiccati

Curiosità ed utilizzi dei chiodi di garofano

  • L’essenza di chiodi di garofano viene estratta con una percentuale media del 18% di eugenolo. L’essenza di eugenolo, come anticipato, entra a far parte di molti preparati odontalgici per via dell’alto potere antisettico.
  • Viene usata anche in liquoreria ed in profumeria come anche nella fabbricazione degli inchiostri.
  • Attualmente si preparano degli anestetici a base di estratti di chiodi di garofano.
  • Originaria delle Molucche nell’Oceano Indiano, giunse in Europa tra il IV ed il V secolo successivamente si diffuse in Olanda e Portogallo, per poi giungere in Francia e da li, poi in tutta l’Europa. I chiodi di garofano non hanno nulla a che vedere con i “garofani” ma derivano dai fiori in bocciolo poi essiccati di questa pianta.
  • Usati sia in cucina per preparare ricette dolci e salate, conosciuti in odontoiatria, i chiodi di garofano trovano ampio utilizzo anche in altri ambiti. Ad esempio, inseriti in un limone tengono lontane le mosche per due e più giorni. Bruciati nel camino eliminano i cattivi odori, sono degli ottimi antitarme naturali. Con l’essenza si possono profumare gli ambienti attraverso umidificatori e vaschette dei caloriferi.