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domenica, Ottobre 5, 2025
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Tessili floreali stile Provenza Shabby Chic

Tessili floreali shabby chic
Tessili floreali Provenza shabby chic

Tessili floreali, tinte pastello caratterizzano moltissimo le scelte di stile per lo shabby chic. Tinte pacate si alternano a tendaggi floreali dal sapore decisamente provenzale con tendenza romantica che ben si abbina sia ad una camera da letto che a un soggiorno shabby chic. Corte o lunghe, le tende armonizzano benissimo lo stile così come le tappezzerie di divani e poltrone, nonché i rivestimenti dei cuscini. Un sicuro effetto riescono a crearlo le linee coordinate in cui tende, cuscini e tappeti si abbinano tra di loro.

Tessili floreali stile Provenza per lo shabby chic

Se è vero che le tinte pastello sono le più semplici da utilizzare per abbinarle ad uno stile shabby in bianco o in beige, è altresì vero che i motivi floreali dei tessili, un tipo di tessuto tipicamente utilizzato in Provenza e per questo definito stile provenzale, conferiscono un sapore deciso ed inequivocabile ad un arredamento che, come quello in foto, li adotta. La foto in alto,  mostra una soggiorno con cucina annessa che, oltre ad avere dei tessili floreali, sfrutta decorazioni floreali dal sapore vintage anche per la carta da parati. Il risultato è gradevole, armonioso e molto suggestivo. Se vi piace la carta da parati vintage a motivi floreali sappiate che il mercato attuali ne propone una gran varietà.

Tessili floreali stile Provenza Shabby Chic
Tessili floreali stile Provenza Shabby Chic

Ikea, Maison du monde, è lo Shabby Chic

Sia il brand Ikea che Maison du Monde offrono molti articoli d’arredamento, tessili inclusi, prodotti che sono perfetti per un arredamento i stile shabby. L’accortezza ai dettagli è ormai una prerogativa di moltissimi brand che ricercano tessili sofisticati, linee gradevoli e mobili dal profilo innovativo, anche quando si tratta di prodotti in realtà vintage come datazione di stile.

In tutto questo entrano in gioco anche la tecnologia ed il progresso e la possibilità di produrre mobili, tessili ed accessori, sempre più preformanti a livello qualitativo. Oltre a trattarsi di due brand non costosi permettono di creare linee coordinate tra tende, cuscini, copri sedia e così via. Ma non solo i tessuti floreali si sposano bene con questo stile anche  le tende ed i tessuti garzati ed il cotone o lino pesante sono perfetti. Anche da Leroy Merlin si trova un vasto assortimento di tessili e tende di questa tipologia.

Tende e tessili shabby chic
Tende e tessili shabby chic

Cucire o comprare le tende?

Cucire le tende, o comprare le tende, è una scelta soggettiva che dipende anche dalle capacità di ogni singola persona. Le tende già pronte possono agevolare sicuramente rispetto al tessuto al metro ma è anche vero che il tessuto a metro consente di  creare le tende dei nostri sogni nel modo che preferiamo, ed accoppiando anche più teli diversi creando, ad esempio, tenda e sopra tenda.

Comunque sia, non si deve commettere l’errore grossolano di sottovalutare i tessili, ne tantomeno le tende perché costituiscono un elemento d’arredo fortemente determinante e caratterizzante, in grado di conferire un valore aggiunto di rilievo. Dunque, se siete in procinto di scegliere le tende shabby chic più adatte agli ambienti di casa, vi consiglio di leggere anche l’articolo che segue nel quale vengono considerati 5 modelli di tenda tipologia differenti, tutte molto belle, dandovi un’idea più completa sul da farsi.

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Lampada natalizia fai da te, Natale creativo

Lampada natalizia fai da te, Natale creativo
Lampada Natale

Le idee per realizzare accessori per Natale e decorazioni natalizie fai da te sono davvero molteplici. Alcune richiedono una certa manualità, altre invece, come le lampade natalizie fai da te sono di facile realizzazione. Creare una lampada di Natale è semplice e rapido, basta procurarsi il materiale giusto e munirsi di un po’ di fantasia.

I materiali per un Natale creativo

Tra i materiali per eccellenza per creare decorazioni di Natale troviamo rami di abete, pigne, sia piccole che grandi che possono essere dipinte per creare decorazioni e porta candele, ghirlande da realizzare con tessuto, nastri colorati e quant’altro. Con stoffa polistirolo o palline di plastica, si da vita a palline di Natale di varia tipologia e, per alcune, abbiamo creato dei simpatici tutorial. Infine, lampade di Natale piccole o grandi, possono utilizzare barattoli di vetro, vecchie damigiane riciclate, fili di luci o candele. L’effetto finale è sempre molto gradevole. L’esterno del contenitore in vetro potrà essere dipinto con colori a vetro, o semplicemente decorato con nastri, spago, ed altre decorazioni applicabili con un po’ di colla a caldo. La lampada prevede l’utilizzo di fili di luci, lucciole o LED, ma in alternativa potrete creare lanterne natalizie fai da te con all’interno delle candele: a voi la scelta!

Decorare il Natale con 5 idee originali: 1 lanterna  con candele 2) lampada  con le luci

Lampada di Natale fai da te

Per creare una lampada fai da te natalizia si potrà utilizzare un barattolo di riciclo o acquistarne uno dalle forme particolari: sferico, come quelli per i peci rossi, o magari bottiglie allungate, forme non definite etc. Propendere per un sano riciclo creativo utilizzando contenitori in vetro che si possiedono in casa è, a mio avviso, la soluzione migliore per creare una lampada di Natale. Solo se desiderate creare una grande  lampada di Natale optate per una damigiana di riciclo o, se non la possedete, acquistatela.

Per scegliere il barattolo e decorarlo,  può essere indicativa la foto sotto, un tavolo che è stato realizzato per una confettata con contenitori in vetro e barattoli dalle forme e linee diverse, tutti adatti per la creazioni fai da te di lampade con luci.

contenitori in vetro per lampade fai da te
Contenitori in vetro per lampade fai da te

Procedimento lampada di Natale fai da te con luci

Scelto il barattolo, la sfera, o il contenitore in vetro che servirà a creare la struttura della lampada, potrete decorarla. Per far ciò vi consiglio l’ausilio della colla a caldo che si applica con una pistola: E’ un accessorio semplice da utilizzare che si acquista a pochi euro. Per un effetto shabby da conferire al barattolo potrete usare dello spago, o della passamaneria in cotone beige o bianco che incollerete sul collo del barattolo. Qualche piccola pigna, o un bel fiocco, potranno servire ad abbellire il barattolo, come l’idea realizzata nella foto sopra per la lanterna ma, come si può ben vedere dalle immagini, anche un semplice barattolo arricchito del solo filo di luci ha un effetto davvero molto decorativo e natalizio.

Quali luci comprare

Esistono in commercio dei fili di luci a led non sono le mini lucciole che si utilizzano per l’albero ma proprio dei fili in metallo con piccole luci attaccate. Vi sono di varie lunghezze con luci bianche, multicolor o gialle o magari con luci rosse o blu. Scegliete la tipologia che vi piace di più, ed accertatevi che siano munite di contenitore per batterie (in genere 2 batterie); non comprate quelle con la spina per la presa di corrente perché la struttura della lampada deve risultare indipendente.

Come ricevere in casa con tavolo e tovaglie habillé: Natale
Come ricevere in casa con tavolo e tovaglie habillé: Natale

Natale in rosso lampada rossa con luci

Se siete dei tradizionalisti e a Natale amate utilizzare il colore rosso, allora fate come ho fatto io. Una contenitore in vetro rosso che generalmente uso per il potpourri è che è stato svuotato lasciandovi all’interno solo alcune parti di erbe profumate. Al di sotto ho posizionato il contenitore delle batterie, munito il barattolo di nastro di raso rosso decorativo e acceso le lucine. nel secondo caso, invece ho utilizzato come riempitivo per camuffare e nascondere le batterie del filo di lana rosso ma si può adottare anche raso, tulle o altro. Come decorazione ho utilizzato una piccola pigna alla quale ho attaccato un nastrino dorato. Questo per dimostrare che, con lo stesso oggetto si posso ricavare lampade di Natale con luci grandi di fogge diverse.

In pochi minuti, e con pachi materiali economici avrete creato una lampada con luci natalizia per dar vita ad una atmosfera suggestiva specie se ne comporrete più di una da inserire nell’ambiente prescelto. Anche rametti di alberi sui quali potrete posizionare i fili di luci decorano il Natale creando una magica atmosfera.

Natale arredamento luci ed accessori per creare atmosfera

Tenere ordinata la tua piccola officina: come fare?

Scaffalature metallo
Scaffalature metallo

Se parliamo di bricolage, non esiste stagione buona o cattiva: in ogni momento dell’anno la nostra passione per il lavoro manuale può essere incanalata in progetti sempre nuovi. Solo, dobbiamo tener conto di alcuni aspetti che magari non sempre stanno all’ordine del giorno quando ci mettiamo ad armeggiare con trapani, frese, viti, cacciaviti e chiavi inglesi: prima di tutto la sicurezza. Spesso dimentichiamo che un paio di scarpe antinfortunistiche potrebbero salvarci da situazioni decisamente sgradevoli, oppure un buon paio di guanti da lavoro, magari rinforzati da fibre metalliche al loro interno.

Non solo la questione della sicurezza, però: anche l’organizzazione degli spazi riveste un’importanza che viene sottovalutata finché non ci rendiamo conto che la nostra disorganizzazione ci fa perdere un monte di tempo alla ricerca dell’attrezzo giusto in quel momento. Questo problema può essere agilmente risolto attraverso l’utilizzo di scaffalature metalliche.

Soluzioni di Storage: quali scegliere

La nostra piccola officina solitamente si trova in garage: quello è il luogo solitamente deputato al bricolage, tempio di frese e morse per noi aspiranti campioni della smerigliatura. Ma il garage può anche nascondere dei rischi per la nostra preziosa attrezzatura. Pensiamo ad esempio ai periodi di forti piogge e alle possibilità che dell’acqua filtri all’interno dei nostri sacri spazi: rischieremmo di avere l’attrezzatura rovinata se non sapientemente rialzata da terra.

A questo proposito, dei sistemi di stoccaggio potrebbero fare al caso nostro. Delle resistenti scaffalature metalliche, per la precisione: questi strumenti permettono di avere dei ripiani fatti su misura a seconda della grandezza dello spazio che vogliamo adibire a storage e possono reggere pesi davvero molto elevati, come uno scaffale Ractem, per esempio. Non solo: a differenza delle scaffalature in legno, quelle in metallo non temono l’umidità. Spesso il legno tende a gonfiarsi e poi a marcire quando non trattato con abilità (e anche in quel caso è solo questione di tempo prima che la struttura si deteriori), a differenza del metallo, resistente e robusto anche col passare degli anni.

Tenere ordinata la tua piccola officina: come fare?
Tenere ordinata la tua piccola officina: come fare?

Scaffalature metalliche: ogni cosa al suo posto

La perdita di tempo mentre siamo al lavoro sui nostri progetti, dicevamo prima: quante volte non troviamo un attrezzo al primo colpo, le minuterie in metallo,  spendendo delle mezz’ ore a cercarlo per tutto il garage, perdendo pazienza e voglia di proseguire al nostro lavoro? Bene, se il nostro spazio è ben organizzato, ecco che questa situazione non ci accadrà più: ricordiamo di mettere bene in vista e in luoghi comodi e accessibili gli attrezzi e gli oggetti che utilizziamo con maggior frequenza, mentre i grandi attrezzi che usiamo raramente potranno essere posti più in alto sugli scaffali. Se avremo uno spazio di lavoro pulito e ordinato il nostro hobby ne gioverà, rendendo più semplice e più soddisfacente lavorare.

Il nostro hobby non è un affare da prendere sotto gamba: è parte di ciò che ci definisce come persone, e merita tutto il rispetto e l’attenzione che possiamo dedicargli, perché sono attenzioni che rivolgiamo nei nostri stessi confronti. Quindi riordiniamo il nostro spazio di lavoro e dedichiamoci al prossimo progetto, sempre con un occhio alla sicurezza!

Lo stile Bon Ton uno stile moda di tendenza

stile moda bon ton anni cinquanta
stile moda bon ton anni cinquanta

La moda, ci ha lasciato in eredità molti stili tra essi lo stile Bon Ton anni ’40 ’50, attualmente di tendenza, e di cui l’icona storica fu  Audrey Hepburn.

Tutti gli stili di moda presi in esame,  in questo sito, sono davvero molteplici. Abbiamo analizzato interi periodi storici come il Medioevo il Rinascimento etc, ma per quel che concerne epoche moderne ed attuali, parliamo ad esempio dello stile Bon Ton, molto romantico e sempre di tendenza, amato da donne di tute le età contribuisce a rendere femminile ogni look.

Lo stile Bon Ton in che consiste?

Il Bon ton è uno stile dolce, in netta contrapposizione con stili aggressivi come il punk o lo stile dark. Facile da indossare per ogni donna dato il suo gusto femminile, è caratterizzato da linee morbide e romantiche, tessuti naturali come il cotone, la lana, il lino e la seta e presenta nella sua lineare semplicità arricchimenti garantiti da rouge e pence. fanno parte di questa categoria anche le gonne plissé facili da indossare e molto di moda in questi anni.

gonna plissé
Plissé è la parola d’ordine per le gonne nel 2019 ecco come indossarle

Gonne Bon Ton

Per le gonne Bon Ton abbiamo visto che la fa da padrone il modello plissé, ma anche modelli in tinta unita o fantasia dai toni romantici e dai tessuti leggeri rientrano in questa categoria. Gonne a ruota aderenti in vita e svasate alla base, ampie e leggere. Sostanzialmente si tratta di un grande ritorno della moda anni ’50 che si riflette in  abiti ed accessori di ogni tipologia che trovate nell’elenco sottostante.

Abiti stile Bon Ton

Tra gli abiti che rispecchiano in particolar modo lo stile Bon Ton rientrano, senza dubbio, quelli di media lunghezza o comunque appena sotto al ginocchio. Si alle rousce che adornano scollature medie, stampe floreali,  sì alle decorazioni a pois di camicette dall’aria semplice, talvolta austera. Media lunghezza od anche abiti fino al polpaccio e in alcuni casi sì anche  a tubini sensuali, in alternanza ad abiti svasati alla base e fascianti nel corpetto da interpretare e caratterizzare secondo la propria silhouette. Sicuramente uno degli stili attualmente più amati, un vero mood in cui calarsi.

Lo stile Bon Ton uno stile moda di tendenza
Lo stile Bon Ton uno stile moda di tendenza: il Tubino – Audrey Hepburn

Abiti accessori e capi Bon Ton

Se volete sapere quali sono gli indumenti che riflettono questo stile e che devono essere presenti nel vostro guardaroba, ve li elenchiamo a seguire, cercando di non dimenticarci di nulla:

  • Abiti come descritto sopra tra cui rientrano tubini neri fascianti, ed abiti morbidi svasati, tinta unita, pois o floreali, arricchiti di dettagli.
  • Trench classico molto in voga in quegli anni sia per le donne che per gli uomini
  • Pantaloni a sigaretta, attualmente di tendenza sia per lei che per lui.
  • Gonne svasate tipo peplum con 6 bottoni, o plissettate.
  • Golfini dal tagli classico scollo a barca o rotondo,  bottoncini frontali da indossare con foulard al collo.
  • Camicette con rouge e fiocchi

Per quanto concerne gli accessori hanno rilevanza le calzature. Le preferenze ricadono su scarpe Bon Ton come ballerine o decolleté con tacchi non troppo alti. Fermagli, fiocchi, foulard al collo, cappelli raffinati piccolissimi o grandi, ed occhiali grandi. Fanno parte di questo trend le cinte da portare in vinta dal design non appariscente, e le borse di medie e piccole dimensioni. Tra i gioielli, riscuotono grande successo le perle adottate per collane, orecchini, bracciali e spille.

Le donne del passato e lo stile Bon Ton

Tra le icone storiche di questo stile moda rientrano sicuramente attrici del calibro di Audrey Hepburn. Non da meno la bella Merylin Monroe, icone che con il loro modo di vestire hanno segnato una periodo storico della moda degli anni ’40 e ’50. Raffinato, elegante e sensuale, denota una forte connotazione riflettente femminilità e sex appeal, e divenne, in breve tempo, lo stile in voga in quegli anni.

Significato stile Bon Ton

Da molti denominato anche lo stile Audrey Hepburn, Bon Ton significa “buon tono” ossia dai toni buoni, elegante e raffinato in netta contrapposizione con lo stile sportivo e casual che dilaga sempre negli anni ’50. Sostanzialmente lo stile bon ton cerca di mantenere una sobrietà di base senza dunque interessarsi a linee sgargianti e modelli vistosi. Altrettanto romantico ma dalle linee più morbide e contenuti meno raffinati si rivelerà lo stile di moda Bohemién o Bho Chic un po’ figlio dei fiori che raggiungerà il suo auge negli anni a seguire  ’60 ’70.

 

Milano, cosa vedere in 2 giorni e dove mangiare

Duomo di Milano
Duomo di Milano

Milano è una delle mete più ambite non soltanto in Italia, dove si posiziona al primo posto battendo persino Roma, ma anche nel resto d’Europa e del mondo: figura infatti nella top 10 delle città più visitate d’Europa e nella top 20 di quelle più visitate al mondo.
È considerata la capitale della moda, del design e dell’economia e sa arrivare lentamente al cuore di chi la visita, dopo averla esplorata e scoperta fino in fondo al di là della sua superficie fredda, plumbea e patinata. Indipendentemente dal motivo per il quale ci si trova a Milano e dal tempo a disposizione per visitarla, alcuni luoghi, anche se avete 1 o 2 giorni,  sono assolutamente da non perdere, e non si può andar via senza aver prima assaggiato qualche suo piatto tipico!

Cosa vedere a Milano

Milano è una città d’arte ricca di musei, gallerie, monumenti e la si può visitare in ogni periodo dell’anno grazie anche ai numerosi eventi presenti in loco.

Partendo dal centro storico di Milano, degna di nota è la bellissima Galleria Vittorio Emanuele II: una maestosa struttura architettonica che al suo interno ospita molte firme rinomate nel campo della moda, come Prada, Louis Vitton e Gucci. È soprannominata “il salotto di Milano”, essendo uno dei principali punti di ritrovo della borghesia milanese. Collega Piazza del Duomo a Piazza della Scala, dove sorge il famoso e prestigioso Teatro alla Scala. Da non perdere il Palazzo Reale sede di esposizioni e di mostre. Merita una visita anche il Cimitero Monumentale della città caratterizzato da opere artistiche funerarie di grande livello e sepolture illustri.

Milano galleria
Milano, cosa vedere in 2 giorni e dove mangiare

Il Duomo di Milano ed il castello Sforzesco

Il Duomo, per l’appunto, è il vero simbolo di Milano, l’attrazione principale dell’intera città
dedicata a Santa Maria Nascente nonché una delle più imponenti rappresentazioni dello stile gotico. Sulla guglia più alta della Cattedrale, si trova l’iconica statua della Madonnina.
Spingendoci un po’ più in là, troviamo un altro dei monumenti caratteristici della città lombarda, che oggi ospita diversi musei: il Castello Sforzesco. Sorto nel 1358 ad opera della famiglia Visconti, noto per essere stato la sede dei laboratori di Leonardo Da Vinci. Castello Sforzesco.

A proposito di Leonardo, chi è appassionato d’arte non potrà fare a meno di visitare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che ospita l’Ultima Cena. Parco Sempione è il polmone verde della città per chi ama la natura, mentre i romantici non potranno assolutamente perdersi i suggestivi Navigli.

Il quartiere Isola ed il Quartiere Brera dal sapore Bohemien

Milano non è solo mostre, monumenti e musei, i suoi quartieri racchiudono in se storia, passato e presente. Tra essi vi consiglio una visita il Quartiere Isola (XIX – XX secolo), appartenete al 9° municipio,  un elegante e noto quartiere milanese dallo stile Newyorkese sito a nord della città vicino a Porta Garibaldi, nota piazza da visitare insieme a Piazza Gae Aulenti.  Ricco di locali e raffinati ristoranti, si tratta di uno dei quartieri più trendy di Milano. Ad esso si legano nel tempo, personaggi noti come Silvio Berlusconi e Giuseppe Garibaldi.  Visitate anche il famoso Bosco Verticale simbolo di una città che si evolve continuamente, luogo suggestivo simbolo della sostenibilità. Il Bosco Verticale è composto in particolar modo da due grandi edifici alti 76 e 110 metri.

Brera Bosco verticale Milano
Milano, Brera, Bosco Verticale

Nel Quartiere Brera dal sapore Bohemien si gira tranquillamente a piedi grazie alle sue aree pedonali.  Da visitare le Basilica di San Simpliciano, rinomata per bellezza, Piazza del Carmine, e la Parrocchia omonima. Da non perdere via della Madonnina dove  si svolge uno dei mercati di Milano più caratteristici. Nel Quartiere Brera  si trova il rinomato e storico  Jamaica Bar (1911), noto punto di ritrovo di intellettuali ed artisti. I fiori all’occhiello del quartiere Brera è la Galleria D’arte Moderna, Il museo Astronomico ed infine L’orto Botanico di Milano.

Dove mangiare a Milano

Milano è anche la città con la più alta concentrazione di chef emergenti e stelle Michelin: è infatti ricchissima di ristoranti, trattorie e locali dove poter assaggiare alcuni dei piatti tipici come il risotto alla milanese. C’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Buonissime anche le cotolette e l’ossobuco. Per un gustoso aperitivo tra un acquisto e l’altro, oltre alla Galleria, da non perdere anche la Rinascente, la cui terrazza offre una vista suggestiva su Milano.

Ricetta del risotto alla milanese

A Milano il risotto alla Milanese è un piatto tipico molto noto. Come il risotto alla zafferano, presenta un colore giallo ed un profumo molto invitante.

Gli ingredienti risultano particolari per la presenza di midollo di vitello (20 gr): 300 gr di riso; 89 grammi di burro; 60 grammi di Parmigiano grattugiato, 1 cipolla di dimensioni grandi; 1 litro di brodo di carne; 1 bustina di zafferano, ed infine, circa 50 gr di vino bianco per insaporire e sfumare.

Come preparare il risotto alla Milanese

Iniziate tritando bene la cipolla e facendola rosolare insieme al midollo in 20 grammi di burro. Aggiungete il riso e fatelo tostare per due minuti girandolo frequentemente. Versate il vino bianco e lasciate che sfumi poi, continuate la cottura utilizzando il brodo di carne che andrete ad aggiungere un po’ per  volta. Il risotto alla Milanese sarà pronto in poco più di 20 minuti e cuocerà nel brodo di carne che lo insaporirà. a Cottura ultimata aggiungere il burro rimanente ed il parmigiano. Servite in tavola e cospargete di parmigiano.

 

RomArt vincitori della 3° edizione biennale d’arte

RomArt 3° edizione della biennale d'arte
Romart i vincitori della 3° edizione della biennale d'arte

Due location fantastiche site nel cuore del centro storico di Roma, separate, l’una dall’altra, dal fiume Tevere. Palazzo Velli location storica e, alle spalle di Piazza Navona lo Stadio Domiziano con i suoi reperti affascinanti e l’atmosfera antica che vi si respira. Tra mura storiche e tele d’autore, si sta svolgendo la terza edizione di Romart che, Mercoledì 20 novembre, dopo un’attenta selezione della giuria, ha annunciato i nomi dei vincitori di Romart, uno per categoria. La biennale internazionale di arte e cultura Romart sarà presente nelle due sedi fino a domenica 24 Novembre.

Emanuele Fiore opera I'm loving it
Emanuele Fiore opera I’m Loving It – Ph Valeria Gennaro

Intervista Amedeo Demitry di RomArt

Abbiamo chiesto a Amedeo Demitry, uno degli organizzatori dell’evento, come nasce RomArt e perché.

Romart nasce sotto i consigli e la pressione di Michela Bertazzo. La nascita di RomArt ha come scopo quello di offrire l’opportunità ad alcuni artisti di partecipare ad un contest d’arte internazionale che raggruppasse varie discipline artistiche.

Ciro de Riso La frustrazione
Ciro de Riso La frustrazione scultura in legno – Ph Valeria Gennaro

Come è stato accolto l’evento dal mondo artistico?

Con grande interesse sin dalla prima edizione che ha coinvolto numerosi artisti, ed un vasto pubblico. Per questo la scelta delle location della terza edizione si è orientata verso strutture dal grande appeal:  Palazzo Velli con la sua storia nobile che ha ospitato, ed ospita, mostre artistiche di un certo livello e, la splendida cornice dello Stadio Domiziano ricca di storicità e dal grande fascino artistico.

Organizzatori di RomArt

Un progetto così importante ha alle spalle una solida organizzazione ed uno staff di professionisti di calibro. Tra essi, ricordiamo oltre ad Amedeo Demitry, curatore dell’evento, suo figlio Andrea Demitry digital creator, Emanuele Lamaro curatore mostra collaterale, con la progettazione e produzione della Canova S.r.l. La referente per gli artisti è Antonella Testi.

La struttura del progetto grafico è ad opera di Agata Gazzillo mentre si sono occupati delle public relations Gabriele Masserini e Luca Rondoni. Infine, il responsabile della logistica Maurizio Ciani e l’ufficio stampa News Cast s.r.l. tramite il quale, noi di Notizie in Vetrina, siamo stati ospiti all’inaugurazione di RomArt e alla premiazione degli artisti.

Conferenza stampa RomArt
Da destra Emanuele Lamaro, Amedeo Demitry e Angelo Crespi – Sullo sfondo il Busto in maglia di rete di Anna Santinello e l’installazione di Yan Laichao “Spazio Psicologico” – Ph Valeria Gennaro photograph Rome

La giuria di Romart 2019

La giuria, di cui Emanuele Lamaro è il presidente di Garanzia, composta da 5 giurati, ha declamato i vincitori, uno per categoria, ed assegnato premi, targhe, e promozioni annuale per alcuni vincitori in campo artistico. Di seguito i nomi dei giurati di RomArt: Angelo Crespi, critico d’arte  e giornalista; Janet De Nardis, direttore Artistico di Roma Web Fest; Raffaele Irmici, collezionista d’arte; Mario La Torre, Docente dii Economia presso La Sapienza di Roma; Helidon Xhixha artista.

I vincitori di Romart

Le categorie di artisti che hanno partecipato a RomArt esponendo le loro opere, non sono solo quelle legate al mondo della scultura e della pittura, ma anche quelle legate al mondo della grafica, della fotografia e delle installazioni. Ogni categoria ha concorso in modo indipendente dalle altre. I partecipanti hanno potuto presentarsi anche in più categorie e con opere diverse.

  • Premio Romart 2019 primo assoluto assegnato a Ebe Tirassa
  • Per Exhibition pittura – Grafica si aggiudica il premio l’artista Monica Casali.
  • Per Installazioni / scultura  Antonio Ciaccio
  • Per la fotografia è stato premiato  Eleonora Rossi.
  • La pittura vede come vincitore di Romart Emiliano Yuri Paolini.
  • Scultura Luigi Prevedel con la scultura raffigurante Stefano Zuech

ebe tirassa la sognatrice
Ebe Tirassa opera in ceramica La Sognatrice – Foto Valeria Gennaro

Ebe Tirassa  e la sua Sognatrice

Ebe Tirassa nasce ad Ivrea nel 1973;  sin da piccola manifesta la sua passione per la lavorazione della ceramica. Ha partecipato ha numerose mostre d’arte ed esposizioni personali. Le sue opere raccontano la storia e l’emozione della donna in un mondo in cui il surreale onirico e la quotidianità trovano il loro spazio attraverso racconti scultorei di grande espressività come quello del busto di donna  intitolato “La Sognatrice” con il quale ha vinto Romart 2019.

Luigi Prevedel e Stefano zuech scultura
Mara Mencarelli di Notizie in Vetrina con Luigi Prevedel e “Stefano Zuech, scultura vincitrice di RomArt 2019” – Foto Valeria Gennaro

Luigi Prevedel e la sua scultura di Stefano Zuech

Per la categoria scultura installazioni vince Romart 2019 Luigi Prevedel. L’artista ha esposto una statua in marmo bianco che raffigura Stefano Zuech, sculture italiano vissuto tra il XIX e il XX secolo. Prevedel artista autodidatta, ha esposto l’opera per la prima volta nel 2013 all’ex convento di Arsio Brez (TN). Scoperto dal critico d’arte Vittorio Sgarbi,  che rimase impressionato dalla bellezza e espressività dell’opera. L’opera infatti, presenta una morbidezza della linee ed una naturalezza che colpiscono, rafforzate dalla precisione della mano che l’ha realizzata.

parco giochi a bali di Eleonora rossi
Parco giochi a Bali di Eleonora Rossi – Foto Mara Mencarelli

Fotografia Eleonora Rossi

Si aggiudica il premio per la fotografia, davvero molto suggestiva, che ritrae dei bambini in procinto di farsi un selfie, Eleonora Rossi di Arezzo nata nel 1979 vive e lavora a Milano. L’opera è intitolata “Parco Giochi a Bali“. Non da meno l’opera fotografica riferita al cancro che ritrae un volto di donna con copricapo di Michele Stanzione. Altrettanto suggestivi gli scatti  fotografici su pietra di Antonio Ciaccio.

Foto su pietra Antonio Ciaccio
Foto su pietra Antonio Ciaccio Ph Valeria Gennaro

Pittura Emiliano Yuri Paolini

Nato a Roma nel 1977 si diploma all’Accademia delle Belle Arti nel 2003. La sua prima opera pubblicata risale al 1992.  Ha preso parte a numerose Mostre ed Esposizioni. Ha presentato a RomArt Dentro le Cose …Nell’Aria, (nucleo sospeso) con la quale ha vinto il premio per la pittura.

Emiliano Yuri Paolini Opera pittorica Dentro Le Cose... nell'aria (nucleo sospeso).
Emiliano Yuri Paolini Opera pittorica Dentro Le Cose… nell’aria (nucleo sospeso).

Exhibition pittura Monica Casali pop art

Giovane pittrice autodidatta dipinge per passione senza avere intrapreso sudi particolari. Le sue opere sono animate da elementi vintage come la  vecchia Vespa della Piaggio o  la mitica 500 della fiat; ed è proprio con questo soggetto Fiat 500 On The Moon che si è aggiudicata il premio di RomArt 2019.

Dal 900 ai nostri giorni l’arte e la sua evoluzione

La mostra ospita non solo le opere di artisti emergenti ed artisti affermati, ma anche icone storiche del 900, un viaggio artistico dunque, che ci porta nel mondo dell’arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. L’esposizione propone infatti, una serie di testimonianze di rilievo appartenenti al secolo scorso. Tra le opere si possono ammirare artisti di rilievo come: Antonio Bueno; Xavier Bueno; Ennio Calabria; Renato Guttuso; Tano Festa; Franco Angeli; Mario Chifano; Enrico Manera ed infine Giulio Turcato, Ciro Palumbo e molti altri.

Palazzo velli romart
Esposizione palazzo Velli RomArt – Sullo sfondo a destra in rosso l’opera di Cosimo Epicoco “Le Donne di San Paolo”;  Segue Edoardo Fantinatti con “La mano” realizzato con matita su carta; Rubena Bonini installazione Central Park,  a seguire a destra Silvia Lisotti com “Normandia: La Spiaggia , Le barche, L’Oceano (fotografia digitale); al centro la sfera di Claudio Bertolini 1° Guerra Mondiale. Ph Valeria Gennaro fotografa.
Stadio Domiziano Roma
Stadio Domiziano Roma – Foto Mara Mencarelli

L’inaugurazione e la conferenza stampa

L’inaugurazione che si è svolta all’interno del Palazzo Velli, ha visto lo svolgersi di una conferenza stampa, aperta da Emanuele Lamaro, seguita da una  introduzione di Amedeo    Demitry e dall’intervento interessante di Angelo Crespi sul diritto d’autore il Cubismo e l’arte concettuale. Al termine, la premiazione dei vincitori della mostra. La serata si è poi conclusa nella location prestigiosa dello Stadio Domiziano dove si è svolto un piccolo rinfresco con aperitivi e buona musica di sottofondo.

Busto stadio domiziano
Stadio Domiziano eventi – Foto Mara Mencarelli
Stadio Domiziano - Eventi
Stadio Domiziano – Eventi – Foto Mara Mencarelli

Chi fosse interessato a visitare la mostra RomArt e lo Stadio Domiziano che ospita alcune opere, può farlo in questo fine settimana: ricordiamo che l’evento che ha aperto i cancelli “privatamente” Mercoledì 20 Novembre prosegue fino a Domenica 24 Novembre.

Prossima edizione RomArt e Mostre di Canova S.r.l.

La prossima edizione di RomArt si terrà nel 2021 tra due anni. Ma Canova istituisce anche un’altro premio biennale che cadrà nel prossimo anno 2020 dal nome Canova Prize con edizioni che si tengono ogni volta in importanti città del mondo. Lo scorso anno Canova Prize si è svolta nella grande mela, a New York, mentre la prossima edizione dovrebbe svolgersi, con molta probabilità, a Pechino. Nel 2022, invece, sarà la volta di Città del Messico.

 

Pasta con zucchine e prosciutto primo piatto delicato

fettuccine con zucchine
Pasta con zucchine e macinato

Le zucchine hanno molto proprietà nutritive e accompagnate dal re dei cereali, il grano, lavorato in pasta lunga o corta, possono dar vita a ricette estremamente gustose e di facile preparazione come queste fettuccine con zucchine e prosciutto crudo. Vediamo come prepararle e quali sono gli ingredienti per questo primo piatto veloce da poter realizzare anche quando avanzano delle zucchine cotte in precedenza.

Pasta con zucchine: ingredienti

Gli ingredienti per la pasta sono davvero semplici e di facile reperibilità e si abbinano tra loro con sapienza regalandoci un gusto ricco di questa pasta con le zucchine e prosciutto.

Dose per 4 – 5 persone

  • 500 grammi di pasta
  • 3 zucchine medie
  • 1 spicchio di cipolla
  • 3 fettine prosciutto crudo stagionato
  • 1 manciata di macinato
  • prezzemolo
  • vino bianco 2 3 cucchiai
  • sale e pepe
  • olio extravergine
condimento pasta con zucchine
Condimento pasta con zucchine

Preparazione fettuccine con zucchine e prosciutto

Spesso preparo un grande quantitativo di zucchine e lo insaporisco con pochi ingredienti come cipolla soffritta poco vino bianco e del prezzemolo fresco. Sebbene il buon appetito della mia famiglia talvolta mi rimangono piccole quantità di zucchine già cotte che si prestano benissimo alla preparazione di pasta o riso con aggiunta, magari, di altri ingredienti che potremmo avere in casa inaspettatamente, come i funghi, vari tipi di formaggio, o magari affettati e pancetta etc.

Una combinazione di alcuni di questi ingredienti può dar vita a piatti dal sapore gradevole riciclando rimanenze. In una pentola portare ad ebollizione l’acqua salata con aggiunta di un pugnetto di sale grosso. Intanto in una padella cuocete le zucchine tagliate finemente, facendo soffriggere prima la cipolla ed il macinato (a pezzetti). Aggiungete il sale e il pepe. Una volta cotte, schiacciatele bene con una forchetta, aggiungete il prosciutto tagliato a pezzetti, lasciate soffriggere e poi versatevi qualche cucchiaio di vino bianco che lascerete sfumare.

Pasta con zucchine e prosciutto primo piatto delicato
Pasta con zucchine e prosciutto primo piatto delicato

Scolate la pasta e conditela

Una volta scolata la pasta ben al dente ripassatela in padella con il condimento a base di zucchine che avete precedentemente preparato seguendo la ricetta, e aggiungete del prezzemolo tagliato finemente. Se vi piace spolverate con parmigiano.

  • Le fettuccine in foto sono senza uovo.

Questo primo piatto è perfetta da servire con vino rosso e filetto di carne con patate e spinaci.

Sognare di soffocare o mancanza d’aria, significato, numeri e simboli

Sognare di soffocare annegare o mancanza d'aria
Sognare di soffocare o mancanza d'aria, significato, numeri e simboli

Alcuni sogni sono piacevoli altri, decisamente un po’ meno. Uno di questi è ad esempio il sognare di soffocare o magari sognare di non avere aria, sognare mancanza d’aria in luoghi chiusi. Situazione non rarissima, che induce sicuramente un senso di angoscia il sognare di non respirare e che spesso provoca il risveglio in modo brusco e poco sereno.

Sognare di soffocare o mancanza d’aria in luoghi chiusi

L’aria è un elemento che in natura risulta invisibile ed impalpabile, ma si tratta comunque di un elemento necessario alla vita di ogni essere animale e vegetale. Fa parte dei quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria. Fuoco ed aria sono considerati due elementi maschili, mentre, acqua e terra sono considerati due elementi femminili e passivi (Madre Terra).

L’aria viene associata al vento che soffia e genera energia creativa che da movimento alle idee ma allo stesso tempo, l’aria secondo la Bibbia simboleggia la libertà spirituale  non a caso si dice ” libero come l’aria”. La mancanza d’aria è la mancanza di energia vitale e creativa: soffocare, essere strangolati od annegare nei sogni rappresenta un campanello d’allarme inviato dal nostro sub inconscio che va ascoltato.

  • Sognare l’aria o di volare può indicare la voglia di libertà di evasione, sognare mancanza d’aria invece, uno stato di sottomissione e la voglie di evadere. Trovandosi in luoghi chiusi appunto indica proprio una gran voglia di evasione di cambiare vita, città lavoro, marito moglie o fidanzato, etc.

Sognare di non riuscire a respirare: Necessità di liberazione

  • Sognare di  soffocare: Mente se la sensazione è di soffocamento fisico, ossia sognate di non riuscire a respirare o di strozzarvi, con molta probabilità il sogno fa emergere una necessità interiore di liberazione che riguarda voi stessi il vostro modo di essere e di voler rispettare a tutti i costi delle convenzioni che invece vi vanno strette. Non abbiate paura di essere ciò che siete.

Apnee notturne e problemi di salute

In ogni caso si tratta comunque di un sogno non piacevole che indica senso di oppressione e di affaticamento. Attenzione: talvolta questo sogno è generato da uno stato fisico come le “apnee notturne” o la presenza di un corpo sul vostro che vi pesa sulla cassa toracica (bambino, persona, gatto etc). Escluse cause di natura organica e meccanica il sognare di soffocare andrà connesso ad altre motivazioni. 

Sognare di soffocare ansie e paure

Escluse dunque cause fisiche di salute che vi impediscono di respirare correttamente, dovrete interpretare il sogno e la sensazione di soffocamento o strangolamento come un problema di ordine psichico legato alla vostra vita, e all’incapacità di riuscire a modificare alcune situazioni che vi creano forte disagio ed ansia, legate alla vostra vita terrena e ai vostri rapporti interpersonali familiari, sociali o lavorativi.

  • senso di oppressione in famiglia o al lavoro,
  • voglia di evasione,
  • relazioni conflittuali,
  • conflitti al lavoro,
  • necessità e bisogni non considerati,
  • incapacità di reagire a situazioni che non amate,
  • repressione.

Sognare di soffocare e numeri da giocare

Se state volando, il numero da giocare è il 13. Invece se siete chiusi in una stanza, il numero da giocare è il 54  se invece si tratta di una mancanza d’aria ed un sogno in cui è presente un profondo senso di soffocamento, (sognate di non riuscire a respirare) allora il numero da giocare è uno tra quelli che seguono:

  • Soffocare numeri  dell’otto 79, 42, 74
  • Mancanza d’aria 59, 49, 62
  • A causa cibo 47
  • A causa di qualcuno 49
  • A causa di un animale 55
  • Vedere qualcuno soffocare 88

Sognare di soffocare analisi Pitagorica

Vediamo invece l’analisi Pitagorica rispetto alle parole che indicano che stiamo soffocando, ricordando che, secondo Pitagora o la Cabala ogni lettera corrisponde sempre ad un numero, ed ogni numero ha un suo significato intrinseco ben preciso.

S-O-F-F-O-C-A-R-E = 1-6-6-6-6-3-1-9-5 = 7

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