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sabato, Luglio 26, 2025
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Professione di agente immobiliare: requisiti e percorso abilitante

Professione di agente immobiliare: requisiti e percorso abilitante
Professione di agente immobiliare: requisiti e percorso abilitante

La carriera dell’agente immobiliare attira l’interesse di un numero sempre più elevato di persone, in larga parte giovani, incuriositi da una professione dinamica che permette di lavorare a stretto contatto con la clientela e all’interno di un mondo, quello immobiliare, che è in continua evoluzione e richiede un aggiornamento continuo per rimanere al passo con i trend del momento.

Prima di capire come diventare agente immobiliare, è necessario evidenziare che questo tipo di figura professionale richiede, oltre a una preparazione tecnica di livello, anche spiccate doti di vendita e di analisi del mercato immobiliare, unite a capacità relazionali che permettono di ottenere il massimo soddisfacimento dei clienti, siano essi venditori o acquirenti. Ecco cosa bisogna fare per intraprendere questo tipo di carriera.

Agente immobiliare: requisiti

Per diventare agente d’affari in mediazione il candidato deve essere innanzitutto maggiorenne ed essere in possesso almeno di un diploma di scuola superiore e della cittadinanza europea/italiana ma essere residente nel nostro paese.


Dal punto di vista morale il candidato non deve essere interdetto, inabilitato o fallito, e non deve essere stato condannato per qualsiasi tipo di reato a pene superiori ai 2 anni di reclusione. In più, non deve essere stato sottoposto a normative antimafia o a sanzioni amministrative accessorie.

Le competenze personali

Oltre ai requisiti visti prima, è necessario che un buon agente immobiliare sia dotato di un certo tipo di caratteristiche personali, aspetti certo non obbligatori, ma che sono comunque importanti per svolgere la professione nel miglior modo possibile e riuscire a vendere e acquisire case e immobili con maggior facilità.


Parliamo in primis della capacità di ascoltare le esigenze del cliente per il loro soddisfacimento in un’attività rilevante come quella che inerisce l’acquisto o la vendita di un immobile, che rappresenta un passo importante nella vita delle persone, oltre che un impegno economico non indifferente.


Durante il percorso che porta alla conclusione dell’affare potrebbero presentarsi delle difficoltà impreviste ed è per questo che avere delle spiccate capacità di problem solving aiuta a superarle brillantemente. 
Quella dell’agente immobiliare resta un’attività di tipo commerciale, ed è per questo che occorrono delle capacità di persuasione e di comunicazione, elementi essenziali per un buon venditore.

Percorso formativo e abilitazione agente immobiliare

Per iniziare questo tipo di carriera è necessario, come detto, frequentare un corso riconosciuto a livello regionale che permetta di affrontare le materie che stanno alla base della sua attività e che in maniera sintetica riguardano l’ambito giuridico, soprattutto quello privatistico, l’urbanistica e le conoscenze utili a interpretare i dati derivanti dall’analisi del mercato immobiliare.


L’esame per l’abilitazione viene sostenuto presso la Camera di Commercio competente in relazione alla zona di residenza e consta di una parte scritta e di una orale. Una volta superate le due prove sarà possibile  iscriversi al Registro delle Imprese e al REA per gli Agenti d’Affari in Mediazione.

Lo stipendio medio di un agente immobiliare

Il fattore esperienza, come in tantissimi altri ambiti lavorativi influisce sulla determinazione dello stipendio dell’agente immobiliare. Il guadagno mensile è costituito solitamente da una quota fissa che per le posizioni junior può partire dagli 800 euro mensili a salire, alla quale vanno aggiunte delle percentuali relative alle provvigioni che scattano quando si ottengono mandati particolari e nel momento in cui vengono finalizzate delle vendite.


Sia la quota fissa che quella variabile sono determinate in base al bagaglio d’esperienza dell’agente immobiliare e al tipo di ruolo ricoperto all’interno dell’agenzia. In tal senso, possiamo dire che le figure principali sono quella del collaboratore d’agenzia e quella del coordinatore.

La prima ha il compito di interfacciarsi tra agenzia e clienti, fornendo ogni informazione utile alla conclusione dell’affare. La secondo invece, ha un ruolo di maggiore responsabilità ed ha il compito di dirigere l’organizzazione interna all’agenzia.

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Quando e come cambiare il filtro abitacolo

Quando e come cambiare il filtro abitacolo
Quando e come cambiare il filtro abitacolo

La manutenzione di un’ automobile andrebbe fatta con cadenza periodica, o ogni qualvolta che si presentano problematiche o si è in procinto di viaggiare. Nella manutenzione ordinaria rientrano anche i filtri aria e la loro efficacia, in particolar modo, quella del filtro dell’abitacolo. La sostituzione del filtro dell’aria va effettuata in base ai chilometri percorsi, ma anche in relazione al tasso di inquinamento presente nelle zone in cui si viaggia.

Quando cambiare il filtro dell’abitacolo?

Circolare in zone con tasso di inquinamento elevato costringe a sostituire il filtro dell’abitacolo anche ogni 10.000 chilometri o anche meno. Qualora si viva e viaggi in zone poco inquinate con scarso traffico, e l’aria risulti quindi relativamente pulita, si potrà sostituire il filtro dell’ abitacolo anche ogni 20.000 chilometri.

La sostituzione del filtro abitacolo dovrà essere frequente non solo nelle zone con alto tasso di inquinamento atmosferico, ma anche qualora nella vettura siano solite viaggiare persone che soffrono di asma, allergia e problemi respiratori.

In questi casi è opportuno operare la sostituzione del filtro anche più di frequente, in modo da garantire un aria più pulita con minor presenza di allergeni, polvere e metalli pesanti dovuti ai residui presenti nell’aria inquinata dai tubi di scarico delle macchine.

A cosa serve il filtro dell’aria?

Il motore delle automobili è dotato del filtro dell’aria, accessorio che impedisce alle particelle inquinanti e allo sporco di entrare nel motore. Inoltre, l’impianto di condizionamento e di areazione in genere, incluso il riscaldamento invernale, ha un filtro dell’aria che impedisce allo sporco, alle polveri, ed anche al polline, di passare dal motore all’abitacolo della vettura. L’efficienza del motore è migliorata dal filtro, e l’aria che circola nella vettura è pulita.

Quale filtro scegliere

I filtri dell’aria sono studiati proprio per mantenere un grado di pulizia e salubrità dell’abitacolo. Ma alcune marche propongono prodotti più efficienti; tra esse, ricordiamo ad esempio i filtri dell’aria a carboni attivi studiati e realizzati appositamente per garantire la rimozione del 98% delle sostanze contaminanti presenti nell’aria inclusa polvere e pollini.

Sostituire il filtro dell’aria

Per sostituire il filtro dell’aria dell’abitacolo ci si può rivolgere al proprio meccanico di fiducia, chiedere ad un amico esperto, o provvedere in prima persona alla sua sostituzione. Generalmente non si stratta di un’operazione complicata e, qualsiasi persona con un minimo di esperienza può sostituire con facilità il filtro dell’aria dell’abitacolo.

Dove si trova il filtro?

La posizione del filtro dell’aria cambia in relazione al tipo di vettura e all’anno di fabbricazione. Ma comunque, generalmente è facile reperire la sua posizione più frequente è sotto al cofano della macchina, nel vano portaoggetti o sotto al cruscotto. Consultando il manuale di manutenzione della propria auto si può facilmente accertarsi del punto esatto della sua collocazione.

Fai da te: sostituire il filtro

Una volta identificato il punto esatto dove si trova, si dovrà procedere deve aprendo la scatola, rimuovendo le viti. Si dovrà ispezionare il filtro per assicurarsi che non sia troppo sporco e, in tal caso, è necessario provvedere all’acquisto di un nuovo filtro e alla sua sostituzione.

Quando si opera la sostituzione è bene attuare anche un’accurata pulizia del vano “scatola” che lo contiene, questo per evitare che il filtro nuovo e pulito si sporchi già in fase di montaggio. Procedere aspirando eventuali residui e poi pulire con uno straccio pulito ed eventualmente con detergente. Asciugare bene e procedere al montaggio del filtro dell’aria nuovo.

L’unica accortezza da avere quando si monta un filtro abitacolo nuovo, è quello di pulire bene il vano e posizionare il pezzo di ricambio esattamente nella stessa posizione del vecchio filtro che abbiamo rimosso dal vano. Fatto tutto questo, non ci rimane che rimontare la scatola del filtro, posizionare le viti e richiudere il tutto.

Procedere con attenzione e delicatezza senza spanare le viti in modo da poter compiere, senza difficoltà, la stessa operazione ogni 10.000 o 20.000 chilometri, sempre tenendo conto delle proprie esigenze e del grado di inquinamento della zona in cui viviamo, fattore molto importante da considerare (come accennato in precedenza).

Intervenire sul filtro da soli consente di risparmiare un bel po’ di soldi, ma allo stesso tempo ci mette in condizione di poter visionare il suo stato di salute in modo periodico, accorgendoci prontamente di quando sia arrivato il momento della sua sostituzione. Tenere la propria auto in perfette condizioni è molto importante per la sicurezza e la salute di chi ne fa uso.

Informazioni su filtro abitacolo – pezzidiricambio24.it

Rimodernare e ristrutturare casa con prestiti online

Rimodernare e ristrutturare casa con prestiti online
Rimodernare e ristrutturare casa con prestiti online

La necessità di rimodernare o ristrutturare casa può comparire in qualsiasi momento della propria vita, sia per esigenze soggettive, che per voglia di cambiare interni, esterni e arredamento. Quando non si ha abbastanza liquidità, si può pensare all’eventualità di usufruire di prestiti online e finanziamenti che permettano di realizzare i propri sogni, senza incidere in maniera eccessiva sul bilancio familiare.

Ci sono molte possibilità di richiedere dei finanziamenti, sia nella propria banca, che in istituiti di credito diversi da essa. Vediamo come fare per richiedere un prestito online, e quali sono le migliori soluzioni.

Rimodernare e ristrutturare casa con prestiti online e agevolazioni

In questo periodo storico, oltre al Covid, ci sono molte agevolazioni fiscali che permettono di richiedere la restituzione di una parte dell’importo utilizzato nella ristrutturazione. Si tratta di quelle opere di miglioramento energetico che comprendono lavori come miglioramento degli infissi o sostituzione, cappotto termico, rifacimento e coibentazione del tetto, installazione di impianti di produzione energetica alternativa, come i pannelli solari, o impianti micro eolici domestici.

Ristrutturazioni e incentivi

Ma le opere di ristrutturazione che possono usufruire degli incentivi di legge sono molteplici, l’unico accorgimento da considerare, è quello di avere l’immobile in regola sotto tutti i punti di vista, specie quelli che riguardano eventuali abusi edilizi interni ed esterni (verande). L’uso di prestiti personali richiesti online o in sede, possono rivelarsi molto utili per poter realizzare opere di ristrutturazione in casa, e migliorie di ogni genere.

Pronto Tuo il prestito online di Sella Personal Credit

Nonostante gli incentivi, è necessario avere una certa liquidità e rivolgersi ad istituti di credito come Sella Personal Credit che dispone di alcuni tipi di prestito come Pronto Tuo in grado di far fronte alle esigenze del cliente.

Perché rivolgersi a Sella Pronto Credit?

Perché si può ricevere il prestito online, attraverso un percorso telematico semplice e veloce che prevede nessun costo per l’istruttoria della pratica, allo stesso modo di come prevede nessun costo di gestione del finanziamento. La pratica è 100% online compresa la firma che può avvenire in maniera digitale.

Durante le operazioni online che riguardano il caricamento della pratica per la richiesta del finanziamento, è previsto un supporto di un operatore. Uno dei migliori prestiti online anche dal punto di vista della fruibilità, richiesta e gestione.

Chi può richiedere il prestito Pronto Tuo?

Tutti i cittadini italiani possono usufruire del prestito o finanziamento attraverso Sella Personal Credit e Pronto Tuo. Anche i cittadini stranieri europei che risiedano in Italia da almeno 2 anni e quelli non UE che risiedono in Italia da almeno 3 anni.

E’ importante specificare che i cittadini stranieri che necessitano di un prestito personale, devono essere in regola con il permesso di soggiorno. La cifra massima finanziabile è di 25.000 euro restituibili in un lasso di tempo che va da un minimo di 18 mesi ad un massimo di 120 mesi.

Per presentare la domanda per l’accesso ai prestiti online è necessario, come avviene per moltissimi tipi di prestito, presentare a garanzia la denuncia dei redditi Modello Unico, o le ultime due buste paga; mentre se si è pensionati è necessario presentare l’ultimo CU o il Modulo Obis M o, in alternativa, il prospetto analitico della propria pensione.

Ristrutturare e realizzare i propri sogni con un prestito online

Avere a disposizione una congrua cifra permette di realizzare i propri sogni, sia qualora si tratti di ristrutturazioni che rimodernamento della casa o magari per la scelta di arredare casa. Anche per l’acquisto di nuovo mobilio ci si può avvalere di questo sistema di finanziamento facile online.

Quel che è certo, è che in questo momento difficile per l’economia nazionale, e per lo svolgimento delle pratiche in sede dovuto alla presenza della pandemia, la possibilità di poter richiedere un finanziamento online si rivela davvero comoda; una soluzione estremante pratica, che consente di risparmiare tempo, ottenendo supporto, preventivi, e chiarimenti di ogni tipologia.

Non rimane dunque che concentrarsi sui costi di ristrutturazione, decidere cosa fare e cosa acquistare per migliorare sia l’impatto estetico, che quello funzionale ed eco-sostenibile della propria casa, magari iniziando dall’installazione di pannelli solari per abbattere i costi delle bollette e dei rincari che sono stati preannunciati, o in alternativa, nell’isolare il tetto in maniera ottimale.

Una sferzata di energia in casa

Ma se la nostra casa necessita solo di una sferzata di nuova energia, potremmo decidere di arredarla ex novo nella sua totalità o solo in parte e di pagare a rate i nuovi mobili grazie alle formule di finanziamento facilmente fruibili, come queste citate.

Arredamento: da dove iniziare?

La zona che più di tutte necessita di ispirare eleganza, relax e convivialità è sicuramente la zona giorno, comprensiva di salotto, soggiorno e cucina, mentre gli altri ambienti della casa, come camere e bagni, richiedono funzionalità e spazio ben organizzato per riporre gli oggetti: si tratta di ambienti che sono, generalmente, più semplici da arredare e gestire.

Come per ogni restyling domestico è consigliabile prendere bene le misure, stendere una piccola piantina in scala dei singoli ambienti e pianificare gli ambienti da arredare nel migliore dei modi. Solo a questo punto, una volta scelto lo stile d’arredamento e i colori da adottare, possiamo orientarci verso l’acquisto dei nuovi mobili in maniera corretta.

Sognare un’amante o un amante immaginario significato, simboli e numeri da giocare

Sognare un'amante o un amante immaginario significato, simboli e numeri da giocare
Sognare un'amante o un amante immaginario significato, simboli e numeri da giocare

I sogni talvolta, sono davvero strani e ci lascino perplessi: può capitare di sognare persone nude, di essere con il proprio amante, o di vedere persone fare sesso, ma può anche accadere di sognare un’amante immaginario ossia che nella vita reale non esiste, e non conosciamo: come interpretare questo sogno?

Sognare un’amante immaginario significato

Dato che l’amore è un elemento davvero molto importante nella vita di ogni essere umano, sognare un’amante o un amante può indicare che abbiamo necessità di calore umano, o semplicemente e istintivamente, necessità di relazioni eccitanti.

Un’amante o un amante (donna o uomo che sia) ciò che unisce e si identifica come elementi e significati in questo sogno, è comune ai due sessi. La frustrazione potrebbe essere l’elemento scatenante del sogno: una vita insoddisfacente, o un rapporto in crisi, può dar vita a questo genere di sogni, ma non solo.

Sognare un amante ed essere sposati (e non)

Donna? Uomo? Sognate di trovarmi con un partner che non è il vostro compagno/a? Ciò sta ad indicare che avete una vita di coppia insoddisfacente e se nel sogno siete, in un atteggiamento non romantico, e state facendo sesso, è molto probabile che la vostra relazione attuale non vi soddisfi proprio da questo punto di vista.

Se invece nella vita siete alimentati da sfiducia nel partner e risentimento reale, è probabile che vistiate romanticamente vendicando in sogno, questo perché vi sentite trascurati o non amati come vorreste dal vostro compagno o dalla vostra compagna.

Sognare amante se siete single

Se non siete sposati, con molto probabilità desiderate un compagno o una compagna, e nel sogno state gratificando voi stessi, immaginandovi in una relazione clandestina. Magari avete conosciuto qualcuno di recente che vi ha ispirato questo sogno, o magari no, ma ciò che emerge in ambedue i casi, è una necessità sempre impellente di colmare un vuoto.

Conoscete l’amante?

Se conoscete l’amante che compare nel sogno non si tratta di sognare un amante immaginario ma di una persona reale che fa parte della vostra vita, la persona che sognate e che rappresenta l’amante nel sogno potrebbe indicare che nutrite un interesse per questa persona e che il vostro inconscio ve ne stia facendo prendere coscienza.

Ma alle volte invece, potrebbe indicare che istintivamente avete una necessità sessuale che state cercando di appagare le vostre necessità e bisogni in sogno, con qualcuno che è di vostra conoscenza.

Il simbolismo dell’amante nei sogni è fortemente legato all’istinto primordiale che ogni uomo ha innato in se. Può nascere da un rapporto insoddisfacente ma anche dalla semplice voglia di trasgressione che sfocia in una relazione clandestina che configura una necessità di unione, amore fisico ma anche mentale ed emotivo.

Se l’amante è fratello, sorella, genitore, prete, nonno, nonna, insegnante

Sognare che l’amante sia un fratello, un genitore o una persona lontana dal desiderio reale del sognatore, indica invece, una necessità non a sfondo sessuale, ma bensì di comprensione dell’altro, unitamente alla voglia di cambiare e crescere come persona. La trasgressione indica unicamente la necessità di approfondimento e crescita.

Per cui sotto questo sogno si possono racchiudere vari significati e desideri come:

  • romantico
  • sessuale
  • trasgressivo
  • di carena affettiva
  • rapporto di coppia frustrante
  • necessità di emozioni
  • gelosia e rivalità
  • cambiamento e crescita

Sognare di avere più amanti

Se nel sogno avete due amanti o più di due, dovete porvi all’ascolto di voi stessi. Questo sogno nasce dal nostro inconscio e spesso è frutto di una vita frenetica che non lascia spazio alle nostre necessità.

Le responsabilità quotidiane, lavoro, famiglia, figli, vi stanno sopraffacendo e il tempo per voi non è sufficiente, allo stesso tempo vi sentite trascurati dagli altri e privati delle attenzioni che invece, volgete intorno a voi, ogni giorno. Fare l’amante implica impegno, farlo di più persone, ancor di più.

Essere amanti di più persone assorbe energie, ed è così che vi sentite nella vita: senza energie, ne tempo. Cercate di appagare meno le esigenze altrui, dedicatevi più tempo ed imparate anche a dire qualche no.

Sognare un’amante o un amante simboli e numeri da giocare

Il contesto, le situazioni, come colori, suoni, profumi o oggetti presenti nel sogno, possono modificare il significato, anche di molto. L’amante potrebbe essere romantico, aggressivo, ubriaco o magari sconosciuto. L’amante in sogno potrebbe farvi un regalo, picchiarvi, tradirvi a sua volta, essere romantico o irruento.

Questi citati, sono tutti elementi che modificano il significato del sogno di un amante, in maniera anche importante.

Se la relazione con l’amante è forzata, e la relazione si vive come un’ aggressione, il sogno significa che state soffrendo una situazione lavorativa, affettiva o familiare pesante, che vi sentite umiliati e non considerati.

Ricevere un regalo da un’amante è invece fortemente gratificante e produttivo, indica dei progressi in atto nella vostra vita, sia che si tratti di quella affettiva, che sociale e lavorativa.

La simbologia dei sogni è molto importante e va sempre considerata con attenzione al di la delle persone e dei copri nudi nei sogni ma anche dello stato d’animo e degli elementi presenti.

Amante significato e numeri

Quanto alla numerologia analizziamo la parola AMANTE secondo le tavole pitagoriche e vediamo quali sono i numeri da giocare all’otto secondo la smorfia napoletana quando si sogna un amante.

Sognare un amante Smorfia napoletana

  • Amante numero 39
  • Amante che ride 9
  • Amante che bacia 11
  • Avere amante 55

Secondo Pitagora

AMANTE : A-M-A-N-T-E 1 – 4 – 1 -5 – 2 -5 = 18

👉 Significato dei numeri da 1 a 10 

👉 Significato dei numeri da 11 al 22 consiglio questa lettura

Bonsai di melograno come coltivarlo e mantenerlo in salute

Bonsai di melograno
Bonsai di melograno

Tra i tanti bonsai da esterno che vivono bene all’aperto si collocano i bonsai da frutto. Tra essi i bonsai di melograno si rivelano facili da coltivare e molto belli da vedere sia quando fioriscono che quando fruttificano. Ma come tutte le piante, questi mini alberi fruttiferi hanno necessità di cure specifiche. Vediamo il bonsai di melograno come coltivarlo e mantenerlo in salute nel migliore dei modi.

Bonsai di melograno come coltivarlo, potarlo, concimarlo e irrigarlo

Il melograno appartiene alla famiglia delle Punicacee. Comprende una sola specie denominata punica granatum della quale esistono diverse varietà.

Questo piccolo albero da frutta lo troviamo come melograno normale con grossi frutti e il piccolo melograno nano “Punica grantum varietà nana” con piccoli frutti un po’ meno dolci del precedente.

Le varietà sono state selezionate dai cinesi e dai giapponesi e sono principalmente a fiore doppio, a fiore bianco e varietà nane.

Originario del bacino mediterraneo, il melograno, pianta rustica resistente di facile adattabilità è diventata una delle piante più apprezzate in Oriente.

Interessante questa pianta come esemplare di bonsai sia per la fioritura e d frutti nonché per la struttura del tronco. Per fruttificare richiede temperature estive calde.

Bonsai di melograno come coltivarlo e mantenerlo in salute

Bonsai di melograno esposizione e irrigazioni

Sebbene sia una pianta da esterno, nelle regioni a clima freddo viene trattata come una pianta e bonsai da interno. Il melograno bonsai ama posizioni in pieno sole. In inverno va protetta dal freddo e dal vento.

  • Irrigazioni bonsai melograno: è una pianta che sopporta abbastanza bene l’asciutto, ma per farla vegetare al meglio, è opportuno irrigarla con regolarità dalla primavera fino al termine dell’estate. Le irrigazioni dovranno essere più copiose dopo la fioritura questo per favorire la fruttificazione estiva o tardo estiva.

Bonsai di melograno concimazioni e rinvaso

Essendo una pianta da frutto va concimata dal periodo di risveglio primaverile, fino alla fioritura e accompagnata anche nella fruttificazione.

  • Rinvaso bonsai melograno: deve avvenire ogni due anni fino al compimento dei dieci anni della pianta. Successivamente ci si regola in base allo sviluppo e alla crescita dell’apparato radicale. Necessita di terriccio argilloso, leggermente acido composto dal 40% di argilla, 30 % da foglie o letame maturo ed infine dal rimanente 30 % di sabbia.

Bonsai di melograno potatura, legatura e moltiplicazione

Il bonsai di melograno va potato in modo energico a fine inverno, o in primavera, prima della ripresa vegetativa. La chioma va sfrondata per favorire la penetrazione di luce ed aria tra i rami. Lasciare solo due coppie di foglie sulla nuova crescita.

Fare attenzione a non potare i germogli più corti con apice arrotondato perché sono quelli fioriferi. Spesso, dopo la potatura, e senza un motivo apparente, può accadere ce alcuni rametti secchino.

  • Legatura bonsai melograno: viene attuata per la formazione e si effettua, generalmente, solo sui soggetti giovani.
  • Il melograno bonsai si riproduce e moltiplica per talea semilegnosa nel periodo estivo. Questa pianta ha la peculiarità di riuscire a radicare anche da vecchi rami tenuti su sabbi pura.

Parassiti e malattie dei bonsai di melograno

E’ una pianta robusta ma può essere attacca sulle punte dagli afidi che potranno essere eliminati con saponata, macerato d’ortica, quassia amara o altri rimedi.

Viene frequentemente attaccata da malattie fungine. A tal proposito, è bene evitare i ristagni di acqua e lasciare asciugare tra un irrigazione e l’altra. Favorire il ricambio e la circolazione d’aria.

Curiosità sul bonsai di melograno

Si tratta di una pianta molto particolare con origini lontane e antichissime. Pensate che in una tomba egiziana, datata attorno al 2000 – 2500 a. C. è stata scoperta una delle raffigurazioni più antiche della Punica granatum.

Il melograno fu una pianta sacra per i Fenici; allo stesso tempo la troviamo citata da Omero nell’Odissea, ed infine, la troviamo citata nella Bibbia, nel Cantico dei Cantici.

Il Bonsai di melograno è un piccolo grazioso albero antico dalle infinite particolarità, tutto sommato è facile da coltivare e molto bello.

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Bonsai a Settembre e Ottobre cosa fare: cure interventi, innaffiature

Bonsai a Settembre e Ottobre cosa fare: cure interventi, innaffiature
Bonsai a Settembre e Ottobre cosa fare: cure interventi, innaffiature

L’estate sta per finire le temperature in alcune regioni iniziano a scendere. I bonsai hanno necessità di cure ed interventi adatti al clima che si viene a creare. Le specie da interno, vanno riportate gradualmente in case qualora le temperature notturne comincino ad essere troppo basse. Ma le operazione da fare sui bonsai a Settembre e Ottobre sono varie: vediamo quali sono e cosa fare in maniera generica e poi nel dettaglio.

Bonsai a Settembre e Ottobre cosa fare: cure interventi, innaffiature

I bonsai da interno che nella bella stagione sono stati spostati in luogo riparato dal sole e dal vento, ma all’esterno, devono essere riportati in casa, o spostati in luogo protetto come ad esempio in serra.

Nelle zone a clima freddo è opportuno porre al riparo anche i piccoli alberi da esterno, in quanto, alle basse temperature, il pane di terra più o meno contenuto, potrebbe gelare. Ma in genere, fino alla fine del mese di Ottobre nella maggior parte delle regioni non si assiste alle gelate notturne.

Caduta delle foglie bonsai decidui

Oltre al posizionarli in luogo a temperatura “protetta” e idonea, va considerato che i bonsai a settembre e ottobre subiscono delle trasformazioni. Il vigore vegetativo rallenta e tende a fermarsi, mentre nei bonsai a foglie decidue si assiste all’ingiallimento graduale e naturale, (specie ad ottobre), delle foglie, e alla loro perdita. Le foglie che cadono al suolo vanno rimosse e, con esse, anche le poche che rimangono attaccate ai rami.

Innaffiature, tale e temperatura


Le innaffiature vanno ridotte in modo drastico e, con esse, anche le concimazioni di alcune specie.

Nel mese di ottobre si possono eseguire le tale legnose per dar vita a nuove piantine di bonsai da talea.

I bonsai che vivono all’aperto o al chiuso definiti da appartamento, o da interni, dovrebbero essere mantenuti ad una temperatura costante che oscilla tra i 10 e i 16 gradi. Se si verificano temperature superiori è opportuno spruzzare le piante ed umidificarle, specie nel periodo in cui si accendono i caloriferi. Si raccomanda di porre le piante in zona luminosa, ma non al sole diretto.

In questo periodo insetti e parassiti lasciano quasi del tutto il campo ma talvolta si può ancora verificare, nelle zone più calde, la presenza di insetti, ecco cosa fare: Insetti ed animali nocivi per piante e bonsai: 5 rimedi naturali.

Bonsai a Settembre cosa fare

Come visto, già da settembre il periodo vegetativo delle piante volge al termine per cui è necessario iniziare a ridurre la quantità d’acqua. Tuttavia, a settembre, si assiste ancora a giornate calde, specie nelle regioni del centro sud dell’Italia per cui è bene adeguarsi alle temperature locali e controllare che il pane di terra non asciughi troppo.

  • Continuare la concimazione con gli appositi fertilizzanti rivolte alle piante di bonsai che dovranno fruttificare nella primavera successiva.

Bonsai a Ottobre cosa fare

Ottobre è un mese decisamente di poca attività per i bonsai e bonsaisti. Le concimazioni andranno ridotte per i bonsai da esterno, mentre i bonsai da interno necessitano di fertilizzante per tutto l’anno.

  1. Ad ottobre si irriga regolarmente ma riducendo e allungando l’intervallo, in modo da non creare ristagni e terreni troppo umidi che possono favorire la comparsa di funghi e muffe. Adeguarsi al clima riducendole ancor di più in autunno avanzato.
  2. E’ necessario rimuovere gli aghi secchi dalle conifere e “pizzicare” i pini eliminando le punte dai rami per rallentarne la crescita.
  3. I rami dei bonsai che perdono le foglie andranno accorciati e, se necessario, si procede all’applicazione del filo di metallo per la formazione. Tagliare, e rimuovere i vecchi fili che tendono a penetrare nella corteccia.
  4. Frutti e baccelli vanno eliminati dal bonsai, mentre le bacche possono essere lasciate sulla pianta per tutto il periodo invernale.

Riportare in casa, come visto, i bonsai da interno, e proteggere quelli da esterno in luogo idoneo riparato.

Dopo questa guida sui Bonsai a Settembre e Ottobre, cosa fare diviene più semplice e intuitivo. Le piante hanno tutte un ciclo vitale e delle esigenze stagionali in relazione alla specie.

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Mobile da stiro shabby chic con contenitori e tavola

Mobile da stiro shabby chic con contenitori e tavola
Mobile da stiro shabby chic con contenitori e tavola

Ci sono delle cose di “oggettistica utile”, come la tavola da stiro che fatichiamo ad inserire nel contesto di un arredamento, ancor di più se la nostra casa è arredata in stile shabby chic. Ma il mercato artigianale e l’arredamento sono sempre alla ricerca di soluzioni salvaspazio di grande utilità che riescono ad inserirsi egregiamente anche in arredi shabby come il mobile da stiro shabby chic che andremo a vedere.

Mobile da stiro shabby chic: la soluzione pratica

Le comuni tavole da stiro sono abbastanza standard come linea ed estetica. Si trovano mobili da stiro come quelli della Foppa Pedretti in colore noce, faggio o bianco, in grado di offrire un piano stiro ampio e un piano contenitore. Alcune proposte più recenti dotano i mobiletti da stiro con ripiani e cassetti.

La soluzione shabby può adottare ad esempio delle belle ceste da poggiare sul piano già esistente ma spesso, i colori cozzano tra loro, e trovare la giusta dimensione dei contenitori da inserire non è sempre facile. Eppure ci sono dei produttori di mobili shabby che hanno voluto pensare proprio a tutto creando un mobile da stiro shabby funzionale ed estetico come quello in foto reperibile sul sito Amazon.

1) Il primo è dotato di ceste con ripiani e sportello;

2) Il secondo ha due ante frontali;

3) Il terzo è il classico mobile da stiro Foppa Pedretti in bianco.

Ma andiamo a scoprirli tutti e tre nel dettaglio.


Uno dei 3 mobili da stiro presi in esame mobile è venduto da Rebecca Mobili ed è un mobiletto versatile che può essere utilizzato anche per cucire, oltre che come mobile da stiro salvaspazio.

Il mobile è in stile Shabby, colore bianco grigio, di cui vi lasciamo le misure: 84 x 137 x 35 cm (HxLxP). Realizzato in legno di Paulownia il mobiletto da stiro shabby si rivela leggero facile da trasportare e al tempo stesso resistente.

Mobile shabby chic per stirare e cucire
Mobile shabby chic per stirare e cucire

Mobile shabby chic multiuso: stiro e cucito

Il mobiletto multiuso shabby nasce come asse da stiro dotato di ceste per contenere e riporre gli abiti da stirare o stirati. L’armadietto permette di riporre oggetti di utilità come ferro da stiro, acqua distillata etc. Al tempo stesso, il mobile shabby da stiro è un mobile cucito shabby chic in quanto il piano d’appoggio morbido e ben imbottito consente la realizzazione di lavori di cucito.

Ceste rivestite in tessuto, sportello e vani, permettono di tenere in ordine gli oggetti di ogni genere: dalle forbici al metro, ai rocchetti e al cestino del cucito, fino ai tessuti. Arredare casa con questi mobili salvaspazio diventa più facile.

I laterali del mobile salvaspazio shabby possono essere tirati su aumentando lo spazio del piano o utilizzati giù a seconda delle proprie necessità il mobile risulta funzionale, comodo, ed anche molto gradevole alla vista, contrariamente a come si rivelano, in genere, i mobili da stiro salvaspazio. Due comode funzioni in una, grazie ad un mobiletto contenuto e versatile.

Se ti piace e ti interessa lo puoi trovare al link che segue: Mobiletto da stiro shabby chic. Quel che è certo è che se i mobili rimangono a vista anche dopo il loro utilizzo, come nel caso di alcuni mobili da stiro, è bene che si integrino completamente nell’arredamento esistente.

Tavola da stiro shabby chic con mobile
Tavola da stiro shabby chic con mobile – Prezzo 115,99 euro

Ma va detto che non tutti amano ceste a vista e, in questo caso, il mobile da stiro si veste di sportelli come quello della foto sotto.
Venduto in Amazon da Montemaggi il mobile da stiro Shabby Chic bianco è dotato di asse da stiro e 1 Cesto in Vimini superiore affiancato da un cassettino e 2 Ante 66X37X87 cm. Prezzo 103,99, poco meno di quello illustrato sopra.

Sono entrambi molto belli, il stile shabby, ma completamente diversi tra loro, sia nelle linee che nei colori e nei materiali. Questo secondo mobile lo trovate qui: Mobiletto shabby stiro.

Dove collocare il mobile da stiro shabby?

E’ un mobile molto grazioso che può essere collocato a vista in cucina, ingresso, persino in un soggiorno in stile shabby chic. Ma se si ha una stanza dedicata allo stiro e al cucito, il mobiletto contribuirà, con la sua estetica shabby, ed il suo profilo gradevole, ad arredarla con semplicità arricchendola di funzionalità utili, in poco spazio.

Mobili salvaspazio come questi si rivelano dei veri passepartout nell’arredamento, specie se si vive in case dalle dimensioni contenute e inoltre, riescono ad integrarsi completamente nell’arredo costituendo talvolta un valore aggiunto che va al di la della loro funzionalità.

Arriva il freddo, ecco l’abbigliamento adatto al tuo bambino

Arriva il freddo, ecco l'abbigliamento adatto al tuo bambino
Arriva il freddo, ecco l'abbigliamento adatto al tuo bambino

Con l’arrivo dell’inverno e del freddo sia anziani che bambini corrono il rischio di ammalarsi, ma soprattutto i neonati hanno bisogno di cur e attenzioni particolari nel vestirli. Occorre infatti, scegliere abbigliamento adeguato alla sua tenera età, dei capi morbidi, comodi e caldi che coprano bene il bambino proteggendolo dal freddo.

Ogni stagione richiede abiti ed accessori particolari per il neonato e ancor di più la stagione fredda. Ecco l’abbigliamento adatto al tuo bambino quando arriva il freddo.

Abbigliamento per il neonato in casa

L’ampia gamma di capi disponibili per neonati permette di scegliere abbigliamento specifico adeguato a proteggerli dal freddo quando si è in casa. Oggi le abitazioni sono ben riscaldate e quindi non occorre scegliere capi troppo pesanti, in quanto si rischia di farli sudare.

Vanno invece benissimo tutine e pagliaccetti in caldo cotone o in morbida ciniglia per farli stare comodi e caldi allo stesso tempo. Si trovano tanti capi e abiti sfiziosi realizzati con questi diversi tessuti.

Ottime sono le ghettine, capi studiati apposta per tenere caldi i piedini e le gambe del neonato, ideali da indossare sopra la mutandina, economici e pratici anche da lavare. Realizzati in cotone naturale, proteggono la pelle delicata delle gambe da eventuali irritazioni.

I tessuti naturali sono sempre i più indicati per i piccoli perché risultano delicati sulla pelle. Un abbigliamento a strati è la scelta migliore per mantenere giusta la temperatura corporea del neonato ed evitare di farlo sudare. Ecco dunque come vestirlo:

  • Body in cotone o caldo cotone a mezze maniche, e a maniche lunghe quando fa troppo freddo oppure si decide di portarlo fuori.
  • Calzini cotone o caldo cotone, da mettere eventualmente anche sotto la tutina con i piedini. Se la tutina ha i piedini scegliere quelli in cotone.
  • Tutina in caldo cotone o in cotone a maniche lunghe, con o senza piedini.
  • Completino composto da una magliettina e da una ghettina, da scegliere sempre in caldo cotone o ciniglia a cui aggiungere i calzini a seconda della temperatura.
Come vestire il neonato in inverno
Come vestire il neonato in inverno

Abbigliamento per il neonato per dormire

In inverno, la temperatura durante la notte si abbassa di molto sia fuori che in casa, quindi occorre coprire il neonato ancora di più per non fargli sentire freddo. Ecco l’abbigliamento ideale per farlo stare bene anche durante il sonno:

  • Body in cotone a mezze maniche
  • Tutina o completino a maniche lunghe in caldo cotone o ciniglia
  • Calzini in cotone
  • Copertina pesante in ciniglia

Abbigliamento per il neonato in inverno quando si va fuori casa

Quando si va fuori casa con il neonato in inverno occorre prestare molta attenzione alle temperature esterne e coprirlo per bene, però senza eccessi. A differenza che in casa, per stare fuori con il piccolo è consigliata anche la lana, oppure va bene anche la ciniglia che mantiene caldo il corpicino. Ecco cosa mettere al piccolo per andare fuori casa in inverno:

  • Body in cotone o caldo cotone a mezze maniche o maniche lunghe.
  • Tutina o completino a maniche lunghe in ciniglia o in lana se c’è troppo freddo, altrimenti in caldo cotone. Entrambe devono avere i piedini.
  • Calzini in cotone sotto la tutina o la ghettina.
  • Tuta piumino.
  • Cappellino.
  • Copertina se le temperature sono basse.

È importante che il bambino piccolo, così come il neonato di poche settimane, sia libero di muoversi, sia in casa che fuori casa, quindi evitare di mettergli la tuta piumino sopra tutine e golf perché sarebbe impacciato, ma potrebbe anche sentire caldo e sudare (cosa che accade più spesso di quel che si pensi).

Aver cura di vestirlo a strati, usando body, camicini e ghettine insieme a tutine e abitini adatti, regolandosi con le temperature di volta in volta, e senza finire per esagerare, coprendolo troppo.

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