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venerdì, Ottobre 3, 2025
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Piacenza storia della città e degli edifici dall’antichità ad oggi

Piacenza
Piacenza

Piacenza, cittadina capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna ha una storia antica che la rende speciale. Chiamata anche la Primogenita, fu la prima città italiana a votare con plebiscito popolare, l’annessione della Sardegna, e fu anche la prima città dell’Italia settentrionale, a vedere la comparsa della prima colonia romana. Scopriamo Piacenza, e vediamo la storia della città e degli edifici, dall’antichità ad oggi, e cosa vedere e fare a Piacenza.

Piacenza avamposto militare romano contro Annibale

Le popolazioni di stirpe ligure si fusero, nel tempo, con altre etnie. Gli Etruschi si insidiarono in terra piacentina, successivamente arrivarono i Celti, ed infine, anche i Romani fecero la loro comparsa e nel 218 a.C. fondarono la prima colonia romana. I romani portarono il loro abbigliamento, usi, costumi e tecniche di guerra.

La colonia romana nacque con l’intensione di svolgere un ruolo molto importante: quello di fungere da avamposto militare per contrastare le armate di Annibale che, attraversando la Spagna, cercava di intrufolarsi nei territori italiani saccheggiandoli, e portando ovunque devastazione e morte.

La città di Piacenza riuscì a resistere agli attacchi punici e, nel tempo, divenne, sulla via Emilia, (strada romana fatta costruire dal console Marco Emilio Lepido che collegava Rimini con Piacenza), un importante centro commerciale.

Piacenza dalla cristianizzazione al Ducato

Piacenza divenne cristiana sotto Docleziano. Dopo la battaglia che si tenne tra truppe romane e mercenari germanici, decadde l’ultimo Imperatore romano, di Romolo Augusto. Piacenza divenne così sede del ducato lombardo. Fu conquistata dai Franchi e, intorno all’anno mille, acquistò importanza grazie alla sue posizione sulla via Francigena o Romea un insieme di strade che dall’Europa e dalla Francia in particolare, conducevano a Roma e di lì al sud fino in Puglia.

Duomo di Piacenza
Palazzo Gotico

Nel 1126 Piacenza, come Comune Libero, combatté contro il Barbarossa insieme alla Lega Lombarda. Successivamente la città passò ai Visconti; nel 500 alla Francia, e poi allo Stato Pontificio. Nel XII e XIII secolo si intensifica la produzione di tessili e l’attività mercantile della città. Piacenza si arricchisce di chiese e monasteri, viene eretto il Duomo nel 1122 e il Palazzo Gotico nel 1281. Nel territorio si susseguiranno vari casati fino a quando, sotto i Farnese, Piacenza divenne Ducato di Parma e Piacenza. Nel 700 fino all’ 800 subì il dominio borbonico per poi essere attribuita a Maria Luigia D’Austria la quale cambiò sensibilmente la struttura urbana della città. Attuale città d’arte, Piacenza è molto attiva dal punto di vista turistico.

Piacenza oggi monumenti e luoghi di interesse

Tra i monumenti religiosi di Piacenza troviamo la Cattedrale costruita in due tempi, tra il 1122 ed il 1150. La Cattedrale è in stile romanico con elementi di tipo Gotico che vennero inseriti in un secondo tempo. Il progetto fu ad opera di Nicholaus, scultore dell’epoca. Il Guercino e il Morazzone nel 600 ne affrescarono gli interni. Il Duomo, o Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Maria Giustina è la chiesa madre della Diocesi di Piacenza Bobbio e rappresenta il principale luogo di culto della città.

BASILICHE E CHIESE DI PIACENZA – Tra le basiliche di Piacenza ricordiamo la Basilica di San’Antonio, costruita a metà del 300 in stile romanico, caratterizzata da un campanile ottagonale e da un ampio portico. Troviamo anche la Basilica di San Savino, in stile romanico, consacrata nel 1107, e la Chiesa di San Francesco situata in Piazza Cavalli.

Nel 1522, con aggiustamenti che avvennero a seguire, fu realizzata la Basilica di Santa Maria di Campagna, sita in Piazzale delle Crociate, realizzata in stile rinascimentale. La pianta, inizialmente in croce greca, assunse nel tempo una conformazione a croce latina rovesciata che si ottenne con l’allungamento del presbiterio in cui è contenuto l’altare. All’interno, si trovano numerosi affreschi ad opera di diversi autori, tra essi Antonio, Giulio e Bernardino Campi e due grandi e rappresentativi organi.

Basilica di San Sepolcro realizzata in stile barocco da ALessio Tramello tra il XV e il XVI secolo.

Chiesa di San Sisto, una basilica in stile rinascimentale edificata nel XIV secolo per volere dell’Imperatrice Angilberrga moglie di Ludovico II. Nel sito, anticamente, vi sorgeva un tempio.

Basilica di Sant Agostino, edificata nel XIV secolo presenta una facciata in granito il cui stile è neoclassico. E’ l’unica chiesa con pianta a 5 navate. Fu sconsacrata in epoca napoleonica ed è attualmente una galleria d’arte contemporanea. Infine, troviamo altri edifici religiosi.

La Chiesa di San Lorenzo, XIV secolo presenta affreschi ad opera di un pittore lombardo; la Chiesa di San Dalmazio; la Chiesa di San Donnino; La Chiesa i Sant’ Anna, Santa Brigida, La chiesa di San Paolo e quella di San Pietro ed infine la Basilica di Sant’ Eufemia, in stile romanico custodisce le spoglie di Aldo Gabrielli da Gubbio, che fu colui che la consacrò.

Edifici Civili di Piacenza ed i teatri

EDIFICI CIVILI – Tra gli edifici civili storici ricordiamo il bellissimo palazzo Comunale detto anche Gotico; Palazzo Mulazzani, Palazzo Mandelli edificato da Francesco Tomba, proprietà fino al 1827 della famiglia Mandelli. Attualmente ospita la sede piacentina della Banca d’Italia. Palazzo Scotti da Fombio, Palazzo Landi edificato nel medioevo, e Palazzo Costa edificato in stile rococò presenta una struttura ad “U” ed un bellissimo giardino in stile inglese. Infine, sebbene di palazzi antichi ve ne siano davvero ancora molti, ricordiamo il Palazzo Farnese la cui realizzazione fu iniziata nel 1568 per volere di Ottavio Farnese. La sua struttura è imponente ed ospita al suo interno i musei civici di Piacenza.

TEATRI – Tra i teatri di Piacenza ricordiamo il Teatro Municipale, di fine ‘700, attualmente auditorium di 320 posti; ed il Teatro dei Filodrammatici nato nei primi del 900 sulla struttura di una antica costruzione religiosa, rimodernato in seguito, presenta esterni in stile Liberty.

Cosa vedere a Piacenza

Tra i luoghi da vedere nella città, sicuramente meritano di essere citate via Taverna e Via Campagna, site nel centro storico. Dal centro storico della cittadina, da via Vittorio Emanuele II, si origina il parco principale. Si può passeggiare nel parco della città caratterizzato dalle mura e il Facsal, il viale di pubblico passeggio, ombreggiato da platani secolari. Da vedere anche Piazza Cavalli, in stile gotico risalente al 200, e la caratteristica via XX Settembre che deve la sua fama alle strutture in ferro battuto che ornano i balconi.

Infine, porta Galera, e da li Piazzale Roma che esibisce la sua splendida lupa un’antica, porta che volgeva la sguardo verso la capitale. Per soggiornare a Piacenza, sia per vacanze che per lavoro si può optare per hotel, alberghi B&B casa in affitto o acquistare casa a Piacenza magari per stabilirsi in questa bellissima cittadina, di cui è consigliatissimo il centro storico, ma anche la provincia ed i dintorni.

CASTELLO DI MUCINASSO – Origini incerte, si trova nella località omonima, e fu distrutto nel Medioevo divenne proprietà della famiglia Radini Tedeschi. Giovanni Radini nel 1503 ne ordinò una restaurazione. Nel 1916 divenne proprietà dei Marchesi Malvacini Fontana si Nibbiano. Edificio di prestigio attualmente in vendita. Ha una struttura che ricorda una grande casale antico, disposta in 2200 mq ed il fossato che lo circondava è stato interrato da diverso tempo. Sorge a 4 chilometri da Piacenza immerso in 19.000 mq di terreno.

Curiosità

Oltre alla classica festa del Patrono del 4 Luglio, e alla Festa di Santa Rita da Cascia del 22 Luglio, a Piacenza si svolge ogni anno la festa denominata “Cena Bianca” in occasione dell’ arrivo dell’estate e del solstizio del 21 Giugno, la popolazione si veste di bianco e le persone portano a Sant’ Antonino, in basilica, un mazzo di fiori ed una candela bianchi.

Sigarette elettroniche, il vapore non trasmette il COVID-19

Sigarette elettroniche, il vapore non trasmette il COVID-19
Sigarette elettroniche, il vapore non trasmette il COVID-19

L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus COVID-19 ha stravolto la vita e le abitudini di gran parte degli italiani, imponendo l’uso dei dispositivi di protezione individuale, il distanziamento fisico e lo smart working (ove possibile). Circa le caratteristiche del virus e le modalità di contagio, si sono purtroppo susseguite notizie più o meno attendibili e vere e proprie fake news, che di certo non contribuiscono ad alleviare lo stress fisiologicamente accumulato durante i due mesi di lockdown tra marzo e maggio.


Sigarette elettroniche e COVID

Tra le fake news circolate di recente vi è anche quella seconda la quale il virus verrebbe trasmesso anche dai vapori delle sigarette elettroniche. A smentire questa falsa notizia è intervenuto il professor Fabio Beatrice, direttore del Centro antifumo dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, interpellato dall’ANPVU (Associazione Nazionale Per i Vapers Uniti). “Tutti gli studi pubblicati fino ad oggi – ha dichiarato il professor Beatrice – dimostrano come il contagio avvenga attraverso le goccioline respiratorie, dette droplets, emesse da una persona infetta durante uno starnuto o un colpo di tosse a distanza ravvicinata. Più raro è il contagio tramite contatto con superfici infette”.


Per quanto riguarda la possibilità che il contagio da coronavirus avvenga inalando i vapori prodotti da una sigaretta elettronica, Beatrice ha osservato che sull’argomento “si è già espresso Neal Benowitz, professore emerito del Centre for Tobacco Control Research and Education dell’ University of California di San Francisco.

Questi ha spiegato come non esista alcun rischio di diffusione del virus per mezzo delle sigarette elettroniche, a meno che la persona che sta utilizzando il dispositivo non sia positiva e non faccia un colpo di tosse mentre esala il vapore.

Bisogna precisare che quello che viene espirato dalle e-cig non è saliva ma vapore, assieme a glicole propilenico, glicerina e sostanze aromatizzanti. Le emissioni di vapore possono contenere una quantità minima di saliva non rilevante ai fini della trasmissione del virus”.

Sigarette elettroniche, il vapore non trasmette il COVID-19
Sigarette elettroniche, il vapore non trasmette il COVID-19


“Mi pare piuttosto singolare – prosegue Beatrice – che uno svapatore possa fumare in presenza di una terza persona, dal momento che le misure previste dal decreto comprendono l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, specialmente sul luogo di lavoro. Ciò significa che chi vorrà fumare una sigaretta elettronica dovrà farlo da solo e possibilmente all’esterno, anche in virtù delle norme di divieto di fumo all’interno degli ambienti lavorativi”.

A proposito delle già citate droplets, Beatrice ha sottolineato come la definizione precisa sia stata fornita dal Ministero della Salute e che, pertanto, non vanno confuse con una generica definizione di “via aerea”: “Si tratta di goccioline di saliva che trasmettono i germi nell’aria quando il paziente si trova vicino alla fonte”.

Come riferisce il Ministero, “ciò accade quando si starnutisce, si tossisce o si parla. La trasmissione dei virus per via aerea avviene per mezzo di particelle molto più piccole. Usare la mascherina, mantenere due metri di distanza e lavare bene le mani si confermano le misure più efficaci per contenere la diffusione del contagio”.

Per tanto, gli svapatori possono continuare ad utilizzare le sigarette elettroniche in tutta sicurezza, nel rispetto delle norme generali circa le limitazioni negli ambienti pubblici e di lavoro e quelle inerenti al contenimento del contagio. Bisogna prestare la dovuta attenzione anche alle modalità di acquisto: i distributori automatici restano operativi mentre i negozi fisici devono osservare le regole di sanificazione degli ambienti e adottare misure per contingentare gli ingressi.

Anche per questo motivo, gli store online – come ad esempio Vaporoso – rappresentano una valida alternativa rispetto ai “tradizionali” rivenditori offline, in quanto si evitano assembramenti superflui e lunghe code all’esterno dei locali di vendita. Al momento dell’acquisto è bene sincerarsi che il venditore sia in possesso dell’autorizzazione concessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, così da avere la certezza sulla qualità del prodotto acquistato.

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Il nuovo nemico delle città: il rumore

Rumore e salute
Rumore e salute

Un recente report dell’agenzia europea per l’ambiente lancia l’allarme: ogni anno oltre 12mila persone muoiono a causa dei problemi legati all’inquinamento acustico e al rumore. Ecco cosa succede e come possiamo difenderci.

Negli ultimi anni si è spesso puntato il dito contro l’inquinamento atmosferico, responsabile direttamente o indirettamente di migliaia di morti ogni anno. Stando a quanto emerge dall’ultimo studio della AEA, Agenzia europea dell’ambiente, c’è però un altro nemico pubblico che è altrettanto pericoloso: l’inquinamento acustico.

L’inquinamento acustico in Europa

Può apparire una notizia assurda a una prima lettura, ma è la realtà dei fatti: il rumore ambientale, e in particolare quello da traffico stradale, sono un grave problema per la salute e il benessere di milioni di persone in Europa. Secondo la AEA, il 20 per cento degli abitanti del Vecchio Continente, ovvero più di 100 milioni di persone, vivono in una esposizione a lungo termine a livelli di rumore nocivi per la salute.

Un problema destinato ad aumentare

Qualcosa si sta muovendo sul fronte degli interventi di contrasto al problema, ma l’agenzia segnala che gli obiettivi politici in materia di inquinamento acustico non sono stati raggiunti e fornisce proiezioni che sottolineano che, nei prossimi anni, l’aumento dell’urbanizzazione e della domanda di mobilità porterà addirittura a un incremento di persone esposte al problema.

Il nuovo nemico delle città: il rumore

Come limitare i rumori

Cosa possiamo fare, allora? Se non vogliamo attendere gli interventi (promessi o in parte già attuati) pubblici, l’alternativa pratica è rivolgersi a specialisti nel campo delle finestre isolamento acustico e degli infissi insonorizzati, come l’azienda leader italiana finestreantirumore.it, e provvedere a proteggere la propria casa dai rumori esterni.

Le misure adottate dalle istituzioni

Tra le azioni messe in campo dalle istituzioni, invece, citiamo “per dovere di cronaca” alcune misure, come l’utilizzo di asfalto a bassa rumorosità per le strade, la dotazione di pneumatici silenziosi ai mezzi pubblici, il miglioramento delle infrastrutture per le auto elettriche nelle città, la pedonalizzazione delle strade e la promozione di una mobilità attiva, incentivando spostamenti a piedi o in bicicletta. In questi anni sono anche nate le zone silenziose, spazi verdi o riserve naturali in cui i cittadini possono trovare rifugio e riparo dai rumori fastidiosi della quotidianità.

Gli effetti sulla salute

La relazione europea sottolinea con dovizia gli effetti nocivi per la salute che derivano da una esposizione a lungo termine al rumore: si va da sintomi e problemi di intensità medio bassa, come irritabilità e disturbi del sonno, a effetti ben più deleteri a carico del sistema cardiovascolare e metabolico, fino alla compromissione delle facoltà cognitive nei bambini. Il solo rumore degli aerei causerebbe una compromissione della capacità di lettura in più di 10 mila bambini in età scolare.

12mila morti all’anno per il rumore

I numeri del rapporto sono davvero preoccupanti: l’AEA stima che ogni anno il rumore ambientale contribuisca a causare 12 mila morti premature e a provocare 48 mila nuovi casi di cardiopatie ischemiche. Inoltre, sono almeno 20 milioni gli europei che soffrono di elevata irritabilità cronica e 6,5 milioni quelli che lamentano gravi disturbi cronici del sonno.

Seconda causa di problemi di salute

E anche se il numero di decessi prematuri provocato dall’inquinamento atmosferico è e resta superiore, l’inquinamento acustico sembra avere un impatto maggiore sugli indicatori relativi alla qualità della vita e al benessere psichico. Lo conferma anche l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha definito il rumore la seconda causa ambientale di problemi di salute, immediatamente dietro all’inquinamento atmosferico da particolato.

CBD ovvero il cannabidiolo: cos’è e quali proprietà possiede? Notizie dalla scienza

CBD ovvero il cannabidiolo: cos'è e quali proprietà possiede?
CBD ovvero il cannabidiolo: cos'è e quali proprietà possiede?

I cannabinoidi costituiscono il cuore della pianta di cannabis e possiedono, in parte, proprietà benefiche per l’organismo umano, usato anche in farmacologia con il principio attivo disattivato. Principalmente questa pianta è costituita dal THC (tetraidrocannabinolo) e dal CBD (cannabidiolo).

Nel primo caso il THC produce effetti psicotropi con conseguenze anche dannose per l’organismo, ma se la pianta viene privata di questo elemento, le sue proprietà diventano esclusivamente benefiche e offrono tantissimi vantaggi, in questo caso è proprio il CBD a fare la differenza.

Che cos’è il CBD e cosa sapere

E’ bene sapere che il CBD è la parte “buona” della pianta di marijuana, conosciuto anche con il termine di cannabidiolo, non presenta effetti psicoattivi (come il THC) e possiede numerose proprietà benefiche per l’organismo umano. Ed è per questo motivo che in moltissimi paesi, Italia inclusa, sono state legalizzate le creme e gli oli all’estratto di CBD e sono rimedi molto utili per diversi problemi di stress, muscolari, insonnia, problemi alla pelle e altre patologie.

Quando il CBD è il cannabinoide prevalente nella pianta di cannabis, può essere utilizzato come sostanza curativa o prodotto alimentare grazie alla classificazione dell’Unione Europea, perché non presenta la componente psicotropa.

Pianta di Cannabis

Quali sono le proprietà benefiche del CBD per l’organismo umano?

Una delle proprietà benefiche più evidenti del CBD è l’azione rilassante che questa sostanza ha sui muscoli del corpo, da cui derivano di conseguenza anche altri numerosi effetti benefici anti stress. Il CBD è anche in grado di ridurre gli effetti negativi del THC, può essere definito come il suo principale antagonista, per questo sta avendo molto successo ed è contenuto in alimenti, oli e creme per risolvere vari problemi.

In campo medico e terapeutico

Il cannabidiolo non solo è un potentissimo analgesico, ma è anche un ottimo antinfiammatorio e antitumorale, in grado di combattere e limitare pesantemente la progressione e l’avanzamento dei tumori al seno, colon, cervello e prostata. Grazie ai suoi effetti distensivi e rilassanti è anche un ottimo antidepressivo e ansiolitico, in grado di ridurre notevolmente gli
effetti dello stress psico – fisico.


Una delle sue proprietà più interessanti, è sicuramente la riduzione del vomito e della nausea, infatti il CBD è anche un eccellente antiemetico, non solo, può aiutare a combattere la schizofrenia e le allucinazioni, grazie ai suoi benefici anti psicotici, viene utilizzato in medicina. Sono proprio le sue proprietà distensive e rilassanti a rendere il cannabidiolo un valido aiuto per chi soffre di insonnia e ha difficoltà a dormire.

Un altro vantaggio che il CBD è in grado di offrire è una valida cura per i problemi alla pelle, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. Il suo estratto contiene acidi grassi omega 3, 6 e 9, per questo è in grado di garantire alla pelle che presenta problemi, un effetto antiossidante e antinfiammatorio dovuto all’acido linoleico presente in questa sostanza estratta dalla cannabis.

Somministrazione e modalità di utilizzo

Le modalità di utilizzo e assunzione sono diverse a seconda del problema che il soggetto vuole curare. Il CBD può essere assunto in gocce o come crema, grazie alla sua versatilità è anche un ottimo alimento per condire le pietanze, per i più golosi è disponibile anche in dolci o barrette di cioccolato. In questi prodotti la parte di CBD contenete l’oppiaceo viene eliminata con opportune lavorazioni, ne consegue che il prodotto risulta ben diverso.

Attenzione questo articolo non è a scopo promozionale ma puramente informativo.

Mantova: la città italiana rinascimentale per eccellenza

Mantova
Mantova: la città italiana rinascimentale per eccellenza

Mantova, città lombarda bagnata da tre laghi alimentati dal fiume Mincio, è stata eletta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, nel 2008, in virtù del suo bellissimo centro storico rinascimentale e del ricchissimo patrimonio artistico-culturale che custodisce con passione e cura.

Alla scoperta delle bellezze di Mantova

Se oggi la città Lombarda può testimoniare, grazie alle sue bellezze, la grandezza dell’arte è grazie ai Gonzaga che nel passato l’hanno governata per quattro secoli e ne hanno fatto uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano. Data la sua importanza, non si può non parlarne. Ecco, quindi, i più importanti posti da vedere a Mantova.

Palazzo ducale di Mantova

Palazzo Ducale era la dimora dei Gonzaga, che vissero e regnarono nella città dal 1328 al 1707. Il nucleo originario erano il Palazzo del Capitano e la Magna Domus, edificati dalla famiglia Bonacolsi. Con l’arrivo dei Gonzaga questi edifici si integrarono con nuove costruzioni, fino a formare la Corte Vecchia.

Palazzo Ducale

Dentro il Palazzo Ducale è possibile vedere il ciclo di affreschi che il Pisanello dipinse per volere di Gianfranco Gonzaga. Nel ‘500 si aggiunse alla Corte Vecchia il Castello di San Giorgio dove si trova la celebre Camera degli Sposi di Mantegna.

Camera degli sposi

Chiamata, anche nelle cronache antiche, Camera picta (“Camera dipinta”), la Camera degli sposi è una stanza affrescata dal Mantegna e rappresenta scene di vita dinastica e di corte. Il pittore studiò una decorazione ad affresco in modo da coprire tutte le pareti e le volte del soffitto, adeguandosi ai limiti architettonici dell’ambiente ma allo stesso tempo, grazie alla tecnica del trompe l’oeil, riuscendo a creare illusionisticamente uno spazio che va ben oltre i limiti fisici della stanza. Vedere per credere!

Palazzo Te

Palazzo Te venne edificato su un’isola chiamata Teieto, per questo motivo, probabilmente, al palazzo venne attribuito questo nome. Palazzo Te venne costruito nel sedicesimo secolo per volere di Francesco Gonzaga il quale desiderava trascorrere le sue giornate in questa bellissima isola. In particolare, fu nel 1524, che, su disegno del celebre architetto e artista Giulio Romano, iniziarono i lavori per l’edificazione del palazzo.

Palazzo Te di Mantova

L’edificio ha una pianta quadrata che si articola attorno a un grande cortile quadrato centrale, un tempo decorato con un labirinto, con quattro entrate sui quattro lati. Tra le altre cose da vedere all’interno del Palazzo, vi è la Camera de Giganti, alle cui pareti è possibile ammirare per il famoso ciclo pittorico di Giulio Romano, artista poliedrico la cui abilità tecnica ha reso immortale l’opera e il palazzo che la ospitano.

Gli affreschi della Camera dei Giganti rievocano il momento in cui Giove punisce i giganti per il loro tentativo di sostituirsi agli dei e, grazie al suo genio artistico, Giulio Romano riesce a catapultare l’osservatore al centro della scena, coinvolgendolo nell’azione e travolgendolo con l’impeto delle immagini. Questo, grazie ad una tecnica prospettica ottenuta dipingendo l’intera parete, dal pavimento al soffitto.

Piazza Sordello e Duomo di Mantova

Tra le altre cose da vedere a Mantova, non può mancare Piazza Sordello. Chiamata così in onore del poeta trovatore Sordello, la piazza è conosciuta anche come Piazza San Pietro. Questo luogo suggestivo, carico di storia e fascino è il posto in cui Mantova concentra la bellezza della sua lunga tradizione signorile!

Piazza Sordello

Il Duomo è la chiesa più importante della città e vi sono seppelliti i più importanti membri della famiglia Gonzaga. Accanto al Duomo c’è la Torre che si trova in fondo alla piazza e tantissimi altri palazzi da visitare come Palazzo Vescovile, Palazzo degli Uberti, Palazzo Castiglioni e Palazzo Acerbi.

Piazza delle Erbe a Mantova

Tra gli altri luoghi da visitare non può mancare assolutamente Piazza delle Erbe. Il nome indica la secolare funzione commerciale del luogo, oggi come un tempo sede del mercato di frutta e verdura. Oggi ad animare il cuore commerciale di Mantova contribuiscono anche i negozi e le botteghe sotto ai portici, i tavolini dei bar e quelli dei ristoranti.

Mantova piazza delle Erbe

Cosa mangiare a Mantova

La cucina mantovana è ricca di specialità culinarie succulente, tutte da provare. Tra i primi non bisogna dimenticare di assaggiare le paste fresche all’uovo, come i bigoli e gli agnolini, una sorta di tortellini, mentre tra i secondi più rappresentativi della gastronomia del luogo troviamo il brasato, lo stracotto, il bollito misto e il cotechino. Il dolce mantovano per eccellenza è la sbrisolona, una torta secca a base di mandorle, che prende il nome dalla consistenza estremamente friabile a causa della quale va in “briciole” quando viene spezzata.

Dove dormire a Mantova

Se vuoi soggiornare a Mantova ed essere al centro di questo incantevole posto, precisamente a due passi da Piazza Sordello e da Palazzo Ducale, puoi dormire da Broletto, l’hotel a 3 stelle che si distingue per la sua eleganza, lo stile esclusivo e la raffinata semplicità!

Il Vastu, l’ultima tendenza orientale per l’arredamento di casa

Stile vastu arredamento
Stile vastu arredamento

Dopo il Feng Shui, il Vastu: le tendenze dell’arredamento contemporaneo si ispirano sempre più frequentemente alle lezioni dell’antichità, e ora è arrivato il momento di riscoprire gli insegnamenti di questa storica disciplina indiana, che studia il modo in cui le leggi della natura influenzano le abitazioni umane e, di conseguenza, offre consigli per correggere gli spazi di casa e l’arredamento.

Che cos’è il Vastu

Definito come “lo Yoga della casa“, il Vastu si basa su alcuni principi fondamentali: una casa è eccellente quando è contemporaneamente solida, funzionale e bella. Anche l’aspetto estetico è quindi un valore importante per questa millenaria disciplina, che invita le persone a cercare soluzioni di arredamento che rispecchino il proprio essere interiore, e che siano davvero in armonia con l’ambiente abitato. Una metodologia per arredare che interpreta pienamente le nuove tendenze green nel rispetto del benessere personale. Il Vastu Shastra ha origini 5000 anni fa, e rappresenta l’architettura olistica più antica al mondo.

Il Vastu, l’ultima tendenza orientale per l’arredamento di casa

Principi millenari validi anche oggi

Non bisogna però pensare a norme difficili da seguire o materiali impossibili da trovare: anche le moderne soluzioni di arredo, come quelle in vendita presso le grandi catene come Iperceramica, possono rappresentare una buona scelta per un appartamento positivo, creato secondo i principi indiani. Ad esempio, nella scelta dei rivestimenti si possono privilegiare materiali naturali, oppure scegliere colori adatti alla tipologia e alla funzione della stanza.

L’uso dei colori

In particolare, i colori caldi dovrebbero essere utilizzati solo negli spazi come living e camera da letto, che servono ad accogliere gli abitanti e i loro ospiti, mentre invece le tinte fredde sono maggiormente adatte ad ambienti come la cucina o la zona studio-lavoro, perché facilitano la concentrazione, e aiutano lo svolgimento di funzioni tecniche. La scelta dei colori nell’arredamento, ed il loro giusto utilizzo, costituiscono un fattore molto importante nella creazione di spazi da vivere che siano in perfetta sintonia con noi stessi e la funzione dell’ambiente specifico.

Arredamento ufficio
Arredamento ufficio

La ricerca dell’equilibrio

Le origini di questa scienza della costruzione, sono molto antiche, risalgono ad oltre cinquemila anni fa, secondo alcuni studi e ritrovamenti, ma la sua applicazione permette ancora oggi, di ottenere degli ambienti abitativi armoniosi che sprigionano benessere e consentono di raggiungere o ritrovare l’equilibrio, la serenità e il successo personale in ogni ambito della vita.

Il Vastù insegna ad arredare casa non secondo principi di simmetria ma, piuttosto, a disporre i mobili mantenendo aperti e leggeri gli spazi verso il Nordest della casa, lasciando più libere le pareti orientate in tal senso, mentre rende più chiusi e pesanti gli spazi orientati a Sudovest, ciò si attua inserendo la maggior parte dei mobili in queste pareti. Questo può comportare modifiche nella distribuzione delle stanze e degli arredi, ma tutto ciò contribuisce alla creazione di un ponte armonico di energia tra la casa e l’universo. Oltre ai punti cardinali, rivestono grande importanza anche i 5 elementi: spazio, aria, fuoco, acqua e terra.

Creare ambienti positivi e armonici

Semplificando il concetto, questa antica architettura olistica ritiene che una casa che appare bella, ma non è in armonia con le leggi della natura, renderà difficile la ricerca di pace e prosperità di chi la vive; al contrario, un ambiente carico di positività semplificherà il percorso verso la felicità e il successo in ogni campo dell’esistenza, dalle professioni ai sentimenti. Per questo motivo vale la pena di sforzarsi nel cercare di creare ambienti più positivi ed armonici in sintonia con noi stessi semplicemente rispettando l’asimmetria nordest e sudovest d’arredamento, dettata da questa tecnica d’arredo.

Regole e norme per ogni tipo di costruzione

In generale, la disciplina si occupa di tutto ciò che riguarda la costruzione e la costituzione della casa, e quindi spiega chiaramente quali sono i criteri da seguire per la forma, le proporzioni, le misure, la disposizione l’orientamento, con indicazioni precise anche su materiali da costruzione e interni. Le regole del Vastu si applicano sia alle nuove abitazioni che alle case in cui si vive già da tempo, e funzionano per ogni tipologia di ambiente e costruzioni.

Ciò significa che possono essere applicate ad appartamenti, ville, ma anche a situazioni più grandi come parchi, fabbriche, locali commerciali, edifici pubblici o addirittura intere città, oppure essere limitate solo alle stanze domestiche. Basta davvero poco per rinnovare casa e rendere più armonico ogni tipo di ambiente: è possibile cambiare la funzione delle stanze, tinteggiare le pareti in modo differente, spostare i mobili, sostituire i tessili, comprare nuovi accessori e così via nella creazione di ambienti più armonici a misura d’uomo e dell’universo.

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Siamo uscite da un inverno lungo e faticoso e ci stiamo iniziando a beare della calda luce del sole: è vero, energia e vitalità ricominciano a scorrere nelle nostre vene, ma purtroppo c’è una parte del nostro corpo che appare ancora opaca e povera di vita. Stiamo parlando dei nostri capelli, ai quali smog, freddo e troppo utilizzo di spazzone e phon hanno tolto molto del loro consueto slancio vitale. Niente paura: in commercio esistono prodotti per capelli Milk Shake in gradi di risolvere la situazione nel migliore dei modi!

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Un latte di pura vita per le nostre preziose lunghezze

Quando parliamo di Milk Shake ci avviciniamo a uno dei prodotti di punta della celebre casa z.one concept, che ha una storia ultra ventennale di prodotti per la cura dei capelli. Il marchio infonde sicurezza, dunque, ma questo prodotto per i capelli è davvero in grado di svoltarne la salute: essi riappariranno davvero rinvigoriti, sia per quanto concerne il tatto (sarà un piacere passarvi le dita attraverso) che per quanto riguarda l’aspetto a prima vista. Un vero e proprio “bagno ricostituente” in grado di entrare nella fibra del capello e saziare la sua sete dall’interno, grazie alle proteine del latte e a una selezione accurata degli olii tratti dai frutti più celebri in campo di ricostruzione: un trattamento ottimo per ogni situazione.

Una vasta gamma di prodotti

La gamma, infatti, è davvero molto vasta: se siete appassionate di piscina, ecco lo shampoo che protegge i capelli dalle nefaste azioni aggressive del cloro; se avete voglia di acconciare la vostra chioma per una serata particolare, ecco per voi moltissimi prodotti dedicati proprio allo styling; se le doppie punte sono un’ossessione e avete paura di “darci un taglio”, regalando un’altra possibilità alla vostra lunga chioma, le maschere allo yogurt sapranno mettersi al vostro fianco nella battaglia contro lo sfibramento. Ma la gamma non finisce qui: paste modellanti, cere, shampo per lavaggi frequenti (quindi molto delicati con cute e lunghezze), trattamenti all’olio d’argan e prodotti per togliere il giallo dalla vostra chioma grigia.

Insomma, un prodotto per ogni gusto ed esigenza, così da avere una soluzione a portata di mano nel nostro bagno ed essere sempre all’altezza di ogni situazione, presentando dei capelli in grado di lasciare tutti a bocca aperta.  Anche le profumazioni sono notevoli, in grado di perdurare sui vostri capelli diverse ore, così da avere un profumo naturale e fresco in qualsiasi momento.

Dare una svolta alla nostra chioma stanca e sfibrata è possibile: Milk Shake è un toccasana per i nostri capelli.  Dopotutto, anche l’estate si trova alle porte, non possiamo quindi farci trovare impreparate alle aggressioni del sole, del sale e del cloro, vero? Bene: è giunto il momento di fare scorta dei prodotti più utili per passare indenni attraverso bagni di sole e di mare, senza alcuna preoccupazione per lo stato di una delle parti fondamentali che concorrono a donarci la nostra bellezza unica. Milk Shake è esattamente questo: un bagno di latte necessario in ogni stagione, per regalare lucentezza alle nostre chiome!

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Forlì come arrivare, clima, cucina e storia della cittadina romagnola

Forlì
Forlì

Forlì si trova al centro della Romagna ed è capoluogo di provincia denominato anche come Forlì-Cesena. Cesena dista circa 21 chilometri da Forlì, cittadina nota anche con il nome di “Zitadon” ossia “grossa città” in quanto per molto tempo è stata la città più popolosa della romagna ma, successivamente, è stata superata numericamente da Rimini e Ravenna. I motivi per scegliere di visitare Forlì o di andarci a vivere, sono molteplici: Forlì è una città antica sorta nel 188 a.C ospita al suo interno reperti di epoca romana ed etrusca. Denominata anche città Mercuriale, sorge in pianura Padana a 5 Km dal Preappenino Tosco-Romagnolo. Solcata da numerosi corsi d’acqua, è una città variegata sia dal punto di vista paesaggistico naturale, che di quello storico artistico.

Come arrivare a Forlì

Forlì è raggiungibile con i moderni mezzi di comunicazione come auto, bus, taxi, treno ed aereo.

AUTO – Il mezzo più tradizionale è senza dubbio l’automobile ma ciò richiede un certo impegno specie se si parte da località molto distanti e se non si ha intenzione di soggiornarvi per periodi di una certa lunghezza. Da Roma, capoluogo di provincia, a Forlì, si percorre la SS3 Bis. Ovviamente se si decide di acquistare o affittare casa a Forlì e di viverci, un sopralluogo in auto è da consigliare. Vivere la città da tutti i punti di vista costituisce la soluzione migliore per operare una scelta di questa tipologia. Se non si ha l’auto si può optare per auto a noleggio o servizio BlaBlac car. Se ci si sposta da città limitrofe tipo Bologna, si può optare anche per il servizio di Taxi.

BUS per Forlì- vi sono molti bus locali e nazionali che collegano la città di Forlì con il resto dell’Italia tra loro la FIixbus, Bartolini turismo, Satam Bus, Società Autocooperative Trasporti Italiani.

TRENO per Forlì – La linea dei treni collega molto bene Forlì con il resto dell’Italia. La stazione si trova sulla linea Adriatica che mette in collegamento Bologna ed Ancona. Mette in collegamento veloce Bologna in soli 5 minuti; Milano 1 ora e 53 minuti e Firenze in 2 ore, Ancona i soli 30 minuti, Cesena in 10 minuti, Rimini in 23 minuti. Nella stazione, servita da bar, bagni, biglietteria ed edicola, partono e arrivato treni locali e nazionali serviti da Trenitalia. Disponibile in stazione un sevizio taxi e bus per raggiungere le destinazioni.

AEREOForlì è raggiungibile anche tramite voli di linea. L’aeroporto Luigi Ridolfi (aviatore) si trova in via Carlo Seganti 103, nella periferia di Forlì, posto tra i quartieri Ronco e Bussecchio. Le compagnie aeree che volano dall’aeroporto sono sia italiane che estere. In aeroporto sono presenti servizi di taxi, bus e navetta per raggiungere la città.

Clima di Forlì

Forlì ha un clima che risente del’influenza della Pianura Padana ma anche del Mare Adriatico, nonché della sua posizione che si trova a ridosso dell’Appennino.

  • VENTI – Questa collocazione fa si che i venti che tra i venti che vi si originano predominino quelli di nord-ovest, est e sud-ovet. In inverno quelli di nord-ovest sono più frequenti, mentre in primavera ed estate prevalgono i venti di est.
  • NEBBIA – In Inverno e in autunno è frequente l’insorgenza di nebbia che si manifesta con diversi livelli di intensità specie nelle zone di pianura che presentano depressioni morfologiche, più rada invece, verso il costone appenninico.
  • PIOGGE – Per quanto concerne la pioggia Forlì vede circa 75 giorni all’anno come piovosi con precipitazioni di varia entità, ma il mese più piovoso risulta novembre, quello meno piovoso gennaio.
  • TEMPERATURA – La temperatura media annua oscilla tra i 18 e 23 gradi. Le minime in inverno toccano i 3 gradi, mentre le massime raggiungono i 24 / 26 gradi, anche se si sono verificate giornate caldissime di 41 gradi ed inverni con giornate sotto i 19 gradi (eventi rari). Un clima mite dunque, nel quale si vive bene.

La cucina Di Forlì: cosa mangiare

Oltre alla classica piadina romagnola da mangiare come fast food nei chioschi locali, o da portare via. La Piafina di Forlì viene farcita da salumi, e formaggi locali come ad esempio, il noto formaggio morbido denominato squacquerone. Tra i piatti ed i prodotti tipici ricordiamo il piatto tipico forlinense, i passatelli cotti in brodo, perfetti da gustare specie in autunno e in inverno. Tra i vini il noto Sangiovese merita una citazione.

La cucina Di Forlì: cosa mangiare

Forlì centro storico e dintorni

Il centro storico di Forlì è caratterizzato da strade di epoca romana che compongono i quattro corsi principali della città: Corso Mazzini e Garibaldi, Corso della Repubblica e Corso Diaz. Raggiungendo la piazza A. Saffi si trova San Mercuriale basilica romanica dalla quale svetta un imponente campanile del XXII secolo. Vicino si trova il Palazzo Comunale, del XIV secolo attuale sede del municipio e la Torre Civica con orologio. Di epoca quattrocentesca, invece, i due palazzi adiacenti: Palazzo Podestà e Palazzo Albertini.

Tra le strade di Forlì moltissime le edificazione storiche, come i palazzi nobiliari e la Rocca di Ravaldino (1480). Tra gli edifici religiosi ricordiamo a Piazza Saffi la Chiesa del Suffragio, e a via Saffi la Chiesa di San Filippo Neri. Il complesso Museale di San Domenico sito nel centro storico e sede della Pinacoteca e di prestigiose mostre.

Rocca di Ravaldino

Eventi parchi e verde urbano

In estate Piazza D’Este accoglie molte iniziative culturali, alcune delle quali, permettono l”accesso in aree e luoghi generalmente non visitabili. A pochi metri da Piazza Saffi si trova il Parco Urbano Franco Agosto una superficie di 26ht delimitata dallo scorrere del fiume Montone. Nel parco vi sono spazi attrezzati, giochi per bambini, calcetto,bocce, maneggio, basket e altre attività sportive grazie alla presenza di un vero e proprio centro sportivo. Presenta anche un piacevole laghetto con oche.

Fratta terme e Indiana Park

Si trova a soli 14 chilometri da Forlì ed è un luogo all’aria aperta che offre tanto divertimento. All’interno del parco Indiana Park vi sono numerosi allestimenti che propongono attività aeree attraverso passerelle, reti, corde, ponti, altlene giganti, teleferiche e molti altri strumenti idonei a far vivere una giornata avventurosa immersi nel verde. Ma oltre ad essere un parco multi-attività permette anche di rilassarsi ai bordi delle 2 grandi piscine, ed una vasta aria solarium. Per chi ama l’arrampicata il parco è attrezzato con una torre con 3 pareti di arrampicata. Inoltre vi sono 3 ettari di verde adibito al gioco di Softair con possibilità di noleggiare le attrezzature.

Terme

Per tenersi in forma, invece, oltre alle terme di Fratta Terme, troviamo, a soli 10 chilometri da Forlì le terme nella località di Castrocaro Terme. Un modo per prendersi cura di se stessi e del proprio benessere regalandosi momenti di relax e cura del corpo.