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domenica, Ottobre 5, 2025
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Arredare la casa di campagna 5 idee di stile

Casa campagna arredamento
Casa campagna arredamento

La città vi va stretta? Avete deciso di comprare una casa e magari, state pensando a come arredare la casa in campagna? La rusticità o stile country e shabby entrano decisamente in gioco in questa tipologia di arredo nature ed evocativo che rispecchia parecchio lo stile dei nostri nonni. Vediamo quali sono le 5 idee di stile per arredare la casa di campagna e interni, nel migliore dei modi e, dove il legno, diviene il protagonista indiscusso.

arredamento rustico soggiorno
Arredamento rustico soggiorno

Arredamento rustico evocativo e verace

Lo stile rustico trova ampio impiego negli arredamenti delle case di campagna. E’ senza dubbio, quello che più si avvicina al concetto base della ruralità. Un tempo le case di campagna avevano arredamenti spartani, mobili in legno massiccio che servivano per rendere l’ambiente domestico accogliente e funzionale, fatti per durare nel tempo. Madie, divani in legno, cucine in legno, armadi e letti, erano scelti seguendo proprio questa idea di casa resistente e funzionale e componevano gli interni delle case di campagna con  estrema semplicità. Alcuni mobili avevano ed hanno connotazione semplice, il legno alle volte, risulta naturale e non lavorato, lucidato senza essere tinto, conservando i toni caratteristici di questo materiale. Apprezzato l’olivo, il legno di noce ed il castagno. Gli interni di piccole case di campagna acquistano calore con questo tipo di arredamento antico.

Arredare la casa di campagna 5 idee di stile
Arredare la casa di campagna 5 idee di stile: stile rustico

Arredo Country scelte di stile

Lo stile Country nell’arredamento rispecchia in parte quello rustico ma utilizza tessili, tappezzeria e, carta da parati vintage di diversa tipologia. Quadri e righe si sposano bene con lo stile country le cui origini vengono fatte risalire all’ 800 in America e  lo rendono più raffinato dello stile rustico verace.

Anche in questo caso il legno è il vero protagonista della casa di campagna country, i legni più utilizzati erano il noce, il ciliegio, il rovere, ed infine, l’abete, più economico ma molto adotto alle basse temperature e alle intemperie. Nelle Baite di montagna, l’abete ed il pino sono legni che trovano ampia utilizzo, sia nei mobili, che nelle strutture esterne e negli infissi delle case, proprio perché trattandosi di legni “grassi” sono resistenti al freddo e all’umidità.

I veri protagonisti della casa country sono i mobili che arredano grandi cucine country, tavoli dalle dimensioni ospitali, con sfondo pareti in pietra tessili in tartan e pavimenti in cotto o in legno. In camera da letto l’armadio era a due ante talvolta a 4 ante mentre i comodini si vestivano di verticalità diventando decisamente alti.

Arredamento country
Cos’è il tartan: usi e tipologie nell’arredamento

Arredamento shabby chic in campagna: romantico e chic

Lo Shabby può essere interpretato in vari modi e, per una casa di campagna, quello più adatto e lo shabby chic naturale quello che non risente delle influenze Gustavian ed eleganti e che, dunque,  mantiene inalterato il suo sapore rustico.

Le tinte che si sposano bene con la campagna ed i suoi interni, sono principalmente il bianco, il beige e alcune tinte pastello come il malva ed il color lavanda. Sapori e colori si mescolano dando vita ad un arredamento rurale vintage dal sapore discreto, sicuramente meno incisivo dello stile Rustico e dello stile Country ma allo stesso tempo versatile e delicato.

Shabby chic idee
Shabby chic idee d’arredo

Arredamento Navy marino ma non solo

Questo stile si adatta principalmente alle case che si trovano al amare o in prossimità di corsi d’acqua, come fiumi e laghi. Ma, anch’esso, mantiene una sua naturale ruralità quella che deriva dalla pesca e dai mestieri di un tempo.

Sebbene lo stile navy può sfociare nel lusso, la scelta arredamento per una casa di campagna adottando il suo aspetto più semplice e discreto, ed anche il più economico, può risultare una scelta azzeccata per coloro che non amano nessuno degli stili d’ arredamento descritti fino ad ora e voglio vertere verso l’arredo navy. Anche in questo stile entra in gioco il legno vestito di colore, (bianco e azzurro) o scelto nella sua tinta d’elezione per il navy: il color mogano.

Arredamento stile navy
Arredamento stile navy

Arredo ricercato ma rustico: vecchio e nuovo fai da te

Pensando alla campagna cosa vi viene in mente? Tessili pesanti come tende shabby o country magari garzate in cotone, lino, ceste di vimini, padelle e pentole in rame, un bel camino scoppiettante e tanta essenzialità.

Scene di vita ripercorse attraverso gli oggetti. Il tutto, senza tenere in mente le linee categoriche degli stili descritti sopra. Si può arredare la propria casa di campagna con il fai da te e mobili di recupero, riciclando, adottando ciò che si ha, e aggiungendo quello che piace, magari ricercando il mobile che amiamo tenere in casa, tenendo però sempre in mente un filone che racchiuda un denominatore comune: la semplicità e l’essenzialità.

In questo contesto lo stile shabby, l’arredamento rustico e l’arredo country, possono convivere senza delineare uno stile ben preciso. La maggior parte delle case di campagna, infatti, si avvalgono proprio di questa tipologia di arredamento in cui, talvolta, il vecchio ed il nuovo convivono con sapienza e maestria, dando vita a dettagli importanti e a stili ricercati molto personali, e spesso, unici nel loro genere.

arredamento rustico rurale color-min
arredamento rustico rurale color

Per finire, di seguito, potete trovare utili  consigli su come arredare una casa di campagna con il fai da te, una soluzione creativa ed economica per arredare il proprio spazio inserito in un contesto di campagna o comunque naturistico.

Lo shopping come terapia: ecco i motivi per cui fa bene

shopping terapeutico
Shopping terapeutico

A chi non è mai capitato di concedersi un po’ di shopping quando la giornata tende a prendere una brutta piega? Sicuramente a poche persone. Infatti, acquistare permette di sentirsi gratificati e di allontanare i cattivi pensieri, recuperando del tutto, o almeno in parte, il buon umore. In effetti, lo shopping ha una potente azione terapeutica. Per questa ragione è bene non sentirsi in colpa se di tanto in tanto ci si concede qualche piccolo extra.

Lo shopping come terapia

A confermare quanto appena riportato è uno studio realizzato poco tempo fa da un’equipe di psicologi dell’Università del Michigan, Stati Uniti. Infatti, i dati raccolti durante l’esperimento hanno dimostrato che dopo tre ore in giro per negozi, i volontari che avevano fatto acquisti erano molto più contenti di quelli che si erano limitati solo ad ammirare le vetrine e la merce esposta. Non a caso negli USA si parla di Retail Therapy (Terapia al dettaglio), che indica l’abitudine di fare shopping per migliorare il proprio stato d’animo, ma anche per limitare la tristezza e lo stress. Sembra, addirittura, che i centri commerciali d’Oltre Oceano si stiano attrezzando con degli spazi specifici studiati per favorire questo tipo di terapia, in cui troveranno posto soprattutto prodotti low cost, che consentono di favorire il piacere dell’acquisto, ma senza innescare lo spiacevole senso di colpa per il denaro speso.

Gli effetti benefici dello shopping su corpo e mente

Lo shopping, per garantire evidenti effetti benefici, deve riguardare beni in grado di gratificare il compratore. Di fatto, puntare a veri e propri oggetti del desiderio è meglio che assumere un ansiolitico, come ha scoperto un ricercatore olandese dell’Università di Tilburg. Inoltre, lo shopping assicura una vera e propria iniezione di autostima, rendendo più facile socializzare e stringere nuovi rapporti. Non bisogna dimenticare che fare acquisti è l’ideale per combattere la pigrizia e per bruciare calorie, così da mantenersi più facilmente in forma. Infine, fare shopping è anche un modo per mettersi alla prova,
poiché porta spesso a porsi degli obiettivi concreti, come decidere di perdere qualche chilo per indossare un determinato capo.

Lo shopping come terapia: ecco i motivi per cui fa bene
Lo shopping come terapia: ecco i motivi per cui fa bene

L’incredibile aumento dello shopping online

Negli ultimi anni in forte crescita è lo shopping online. Tale fatto è dovuto a diverse ragioni, in primis alla possibilità di acquistare in qualunque momento ed anche in qualunque luogo, senza limitazioni. Infatti, è sufficiente disporre di un device e di una connessione internet, il che è estremamente più pratico che uscire di casa e girare da un negozio all’altro, soprattutto se il tempo di cui si dispone è poco. A ciò bisogna aggiungere che l’elevata varietà di prodotti, che è certamente maggiore rispetto a quella che si può trovare nei singoli negozi fisici, il che consente di effettuare una scelta più oculata, nonché di approfittare di offerte più vantaggiose durante tutto il corso dell’anno e non solo in occasione dei saldi.

Altro punto su cui vale la pena di soffermarsi è la consegna della merce acquistata che avviene direttamente a casa, in tempi piuttosto rapidi. Come si può immaginare, i prodotti che vengono comprati dagli uomini e dalle donne sul web tendono a differire. Tuttavia entrambi i sessi sono alla ricerca della qualità, che viene garantita da siti affidabili, che dispongono di metodi di pagamento sicuri, nonché di un ampio catalogo, come QVC, un retailer multimediale disponibile in forma di canale televisivo ed anche di e-commerce. QVC consente di acquistare prodotti di vario tipo di alcuni dei brand più prestigiosi e ad un ottimo prezzo, come scarpe, vestiti, orecchini, ciondoli, collane, prodotti di bellezza, piccoli elettrodomestici e così via. Ce n’è veramente per tutti i gusti.

Quante controindicazione dello shopping

Lo shopping, come si è avuto modo di capire, garantisce numerosi effetti benefici. Tuttavia, se non attuato correttamente, può determinare anche spiacevoli sorprese. Infatti, è bene stabilire fin da subito un budget di spesa, a cui è fondamentale attenersi. Esso deve essere commisurato alle proprie possibilità effettive e non ipotetiche. Solo così è possibile preservare il proprio conto corrente. Nel caso in cui fare acquisti diventi l’unico
passatempo previsto o si manifestino atteggiamenti incontrollati e compulsivi, è fondamentale chiedere aiuto, in modo da non andare incontro ad una vera e propria patologia.

Alberi di Natale effetto neve: come fare

Effetto neve
Come realizzare effetto neve

Gli alberi di Natale effetto neve sono una tendenza in voga in grande crescita. Amati da chi arreda le case in stile shabby chic e non solo, gli alberi ricoperti di neve hanno un effetto evocativo forte e suggestivo anche se, negli ultimi anni le scelte del mercato in termini di alberi di Natale sono diventate davvero molte e varie.

Alberi di Natale effetto neve: come fare alberi fantastici

La base più gradevole per realizzare questa tipologia di albero bianco non è l’abete bianco ma bensì l’abete naturale dal colore verde. Chi ama l’effetto neve, infatti, ama vedere un albero verde innevato, dunque, il contrasto perfetto per creare alberi fantastici è proprio quello del colore bianco della neve che si deposita sull’albero di natale verde.

Ma se amate il colore, potrete anche utilizzare alberi in blu o in viola, tanto per intenderci, l’effetto sarà meno naturale ma comunque molto bello. Vi sconsiglio,  invece, di scegliere un albero bianco o comunque chiaro perché l’effetto innevato dato dalla neve finta  si perderebbe quasi del tutto.

Alberi di Natale effetto neve: come fare
Alberi di Natale effetto neve: come fare

Le migliori decorazioni per l’albero

Puntualizzato il fatto che l’albero più adatto è quello naturale in color verde, la scelta delle decorazioni può essere varia ma, secondo noi, quella più idonea è quella che utilizza i toni dell’argento come quella che potrete vedere in questo articolo dedicato agli alberi di Natale shabby ( di cui vi lasciamo una guida dettagliata sotto).

Perfetta la prima proposta in cui allo sfondo verde dell’albero con effetto neve si sovrappongono nastri e ninnoli in color argento il tutto, ricoperto da uno splendido effetto neve che si può realizzare in due modi diversi. Vediamo quali sono!

5 idee per l’albero di Natale stile shabby chic

Come fare l’effetto neve su albero e presepe

L’effetto neve su albero e presepe può essere realizzato in vari modi. Per l’albero di Natale si può optare per numerosi fiocchetti di neve realizzati con l’ovatta (cotone idrofilo) gonfiandolo e cotonandolo con le dita o con un pettine a denti larghi. L’alternativa più veloce è quella di utilizzare delle bombolette di neve spray che si trovano in commercio.

Un ‘altro modo per creare un effetto neve, ma riguarda generalmente il presepe, è quello di utilizzare della farina bianca che andrà sparsa sul presepe una volta che quest’ultimo sarà terminato. Ricordate che sia per l’albero che per il presepe, se si utilizzano fiocchetti di ovatta o farina, l’effetto potrà essere rimosso successivamente mentre, se si opta per la neve spray rimarranno alcuni residui, ancor di più se decidete di utilizzare della vernice, (cosa che sconsiglio per vari motivi inclusa la non praticità).

Albero di Natale con neve
Albero di Natale con neve

Prezzi neve spray

La neve spray la si trova nelle cartolerie, nei negozi d’arte in alcuni Brico center, in  negozi per il fai da te, ed anche nei supermercati nel periodo natalizio. Potrete anche acquistare la neve spray online ricevendola a casa vostra in pochi giorni. I prezzi sono variabili e partono da pochi euro fino ad arrivare a circa 15 euro per neve spray professionale.

L’albero di Natale innevato ha un effetto magnifico che ripercorre in pieno l’atmosfera del Natale, stessa cosa per quanto concerne il presepe. Tutto sommato la loro realizzazione è semplice e per nulla costosa, anche i bambini posso creare con facilità, un simpatico albero di natale, od anche un bel presepe innevato senza problemi.

Provate a innevare il vostro albero di Natale e fatemi sapere come vi siete trovati e se avete raggiunto il risultato che speravate di ottenere.

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Natale realizzare bottiglie fai da te

Realizzare fiocchi di Natale di stoffa o carta crespa

Sognare un girasole, girasoli, semi di girasole: significato, simboli, numeri

Sognare un girasole, girasoli, semi di girasole: significato, simboli, numeri
Sognare un girasole, girasoli, semi di girasole: significato, simboli, numeri

Sognare un girasole, girasoli, semi di girasole può sembrare un sogno piacevole in quanto i fiori ed i campi fioriti nei sogni evocano bellezza, serenità e spontaneità. Nel sogno specifico vedremo cosa significa la comparsa nel sonno di questi fiori stagionali tipicamente estivi che oltre ad essere belli sono commestibili, e si utilizzano anche in fitoterapia. Un fiore fantastico dunque dai molteplici utilizzi: ma cosa significa sognare un girasole o dei girasoli?

Significato del sognare girasoli

Girasole tradotto è una parola composta derivante da Helios ossia Sole e da Anthos che significa fiore. Un fiore allegro e solare che simboleggia l’allegria, la solarità la felicità. Dunque sognare fiori del genere non può che avere un significato positivo e benevolo, come gran parte dei fiori. Abbiamo visto che sognare dei fiori infatti è un tipo di sogno condizionato dalla morfologia del fiore e dal suo colore. Il girasole è grande aperto e ben accogliente, orientato verso il cielo e in direzione del sole, ed il suo colore solare è il giallo che nei sogni è un colore positivo se paragonato al calore del sole. Vediamo le diverse interpretazioni i questo sogno.

Sognare un bel girasole aperto e sano

Quella del girasole aperto e in salute è sicuramente un immagine che evoca serenità, bellezza, tranquillità. Si tratta, senza dubbio, di un sogno inteso come positivo e rassicurante che preannuncia allegria e spensieratezza, e allo stesso tempo evoca ammirazione e rispetto per qualcosa di bello ed unico.

Sognare girasoli secchi, morti, marci

In questo caso si evince con facilità che il sogno è meno benevolo. Come il colore giallo che può avere duplici interpretazione, anche i fiori possono cadere in questa spirale se la loro immagine è negativa. Un fiore secco può indicarci la fine di qualcosa generalmente è un sogno legato al mondo affettivo. Un amore non corrisposto, o magari, la fine di un amore o di un’amicizia importante.

Sognare un campo di girasoli

Sognare dei girasoli indica che siamo felici! La nostra vita e i nostri affetti si stanno orientando in maniera fortemente positiva tanto che anche i nostri sogni ne risentono in tal senso. Un sogno di buon auspicio dunque che indica abbondanza di doni e di sentimenti. Giocate i numeri all’otto!

Sognare semi di girasole

I semi indicano vita nascita, tramandare, generare e dunque sono comunque sinonimo di nuova vita e positività. Potrebbe trattarsi di un segnale di buon auspicio rivolto alle nascite in senso stretto, o in alternativa, indicarci la nascita di un percorso nuovo che potrebbe includere sia la vita affettiva che lavorativa, nonché una rinascita personale dopo un periodo non buono.

Sognare di ricevere un girasole in dono

Un regalo un evento positivo, ma potrebbe indicare anche qualcosa che è giunto a noi ma che potrebbe avere vita breve. Un amore non durevole dunque da prendere con le molle, o di cui non ci fidiamo pienamente.

Vi ricordo che Clizia una ninfa della mitologia greca che fu ripudiata dal Dio Sole in quanto per gelosia informò  Orcamo della copula tra sua figlia di  Leucotoe e il Dio del Sole.  Orcamo uccise sua figlia ed il Dio Sole,  infuriato trasformò  Clizia in un girasole per essere costretta ad essere rivolta per sempre in direzione di Apollo.

Clizia

Sognare dei girasoli numeri da giocare

I numeri da giocare quando si sognano girasoli o un girasole sono molteplici in quanto si tratta di fiori, ma il numero specifico dell’otto per i girasoli è il 27.

  • Girasoli 27
  • Fiori 13 – 7
  • Fiori freschi 60
  • Fiori secchi 86
  • Giallo 11

Secondo Pitagora interpretare la parola Girasole e le lettere che la compongono in base alle tavole pitagoriche.

G-I-R-A-S-O-L-E= 7-9-9-1-1-6-3-5 = 5

G-I-R-A-S-O-L-I= 7-9-9-1-1-6-3-9 = 9

 

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Dsquared e Pepsi: nascita di una collaborazione vivace e brillante

PepsiDsquared2
PepsiDsquared2

È rimbalzata su tutti i maggiori rotocalchi e riviste del settore la notizia della nascente collaborazione imprenditoriale tra l’azienda di abbigliamento sportswear Dsquared2 e la notoria azienda statunitense produttrice di cola Pepsi. I due colossi hanno dato vita ad una capsule collection giovane e vincente: Dsquared2 e Pepsi.

Dsquared e Pepsi: nascita di una collaborazione

Se hai sempre amato i vari loghi e i trend pubblicitari del colosso statunitense Pepsi degli anni 80 e degli anni 90, ora avrai l’occasione di vederli applicati su capi di abbigliamento appositamente disegnati dai fratelli Dean e Dan Caten, due stilisti canadesi di origine italiana, proprietari dell’azienda Dsquared2.

La Dsquared2, con sede finanziaria a Milano, è una delle più prolifiche aziende di abbigliamento sportswear mondiale e fattura oltre un quarto di miliardo di dollari l’anno. In occasione della campagna di moda Primavera-Estate 2020, i fratelli Caten si sono accordati con Mauro Porcini, chief designer della Pepsi, per il lancio di una capsule collection in edizione limitata di 43 diversi capi di abbigliamento prodotti da Dsquared2 e griffati dagli iconici loghi della Pepsi degli anni 90.

Dsquared e Pepsi: nascita di una collaborazione vivace e brillante
Dsquared e Pepsi: nascita di una collaborazione vivace e brillante

Lancio della capsule collection:  un nuovo stile di moda

Il lancio di questa linea di moda dallo stile giovane, corrisponde appunto a una capsule collection, ossia alla progettazione e messa in commercio, di un ridotto numero di capi in edizione limitata, disegnato da uno stylist con un concept ben delineato; in questo caso, penso che avrai intuito di quale concept si stia parlando: quello delle “cola wars” che ha interessato gli Stati Uniti dagli inizi degli anni 80 alla fine degli anni 90 e che, seppure in maniera minore, continua ancora oggi.

Ciò che la Dsquared2 intende portare sui propri capi di abbigliamento della capsule collection risiede proprio in questo: nel riportare tutti gli infiniti loghi e trovate pubblicitarie che si sono prodotti nel corso della “guerra” tra la Coca Cola e la Pepsi, ognuna desiderosa di surclassare la rivale e quindi sempre pronta a ideare nuovi modi creativi di fare pubblicità, partendo dai loghi stilizzati e arrivando allo sponsorship da parte di personaggi famosi dello star system internazionale.

Tutta questa grinta e voglia di fare e di sperimentare da parte della Pepsi per sconfiggere la rivale è riportata in veste creativa nella capsule collection da parte dei fratelli stilisti Caten, i quali hanno recentemente dichiarato la loro grande stima verso il colosso Pepsi, da sempre attento a celebrare la vita attraverso le proprie campagne pubblicitarie. Puoi trovare tutta la collezione di t-shirt, jeans e scarpe Dsquared su jole.it.

Presentazione della capsule collection Dsquared-Pepsi

Dalla collaborazione tra due aziende “frizzanti” come Dsquared2 e Pepsi non puoi aspettarti altro che la presentazione di una capsule collection colorata, energica e briosa. Ed infatti è proprio così. Ben 43 diversi capi di abbigliamento sono stati progettati nell’ambito della capsule collection che verrà distribuita nei negozi Dsquared2 a partire da fine Febbraio 2020, per la collezione Primavera-Estate.

Non si conosce ancora molto sull’intera collezione ma ciò che è certo è che il nuovo marchio della Dsquared2, la foglia di acero, sarà presente su tutti i capi, in unione o in trasparenza con il celebre logo della Pepsi. Il classico logo della Pepsi sarà presente sulla maggior parte degli indumenti ma sarà concesso spazio anche ai nuovi concept del logo, appositamente elaborati dal geniale Mauro Porcini, giovane chief designer della Pepsi. In poche parole, l’intera capsule collection nata dalla collaborazione tra Dsquared2 e Pepsi ricorderà e celebrerà l’estetica e l’energia dei mitici anni 90, gli anni delle “cola wars”.

Ricordate Nick Kamen? Che fine ha fatto il modello, cantante anni 80

Ricordate Nick Kamen? Che fine ha fatto il modello, cantante anni 80
Ricordate Nick Kamen? Che fine ha fatto il modello, cantante anni 80

Tra i tanti volti celebri degli anni ’80 che oggi sono spariti c’è sicuramente Nick Kamen, un famosissimo modello e cantante. Ultimamente si è parlato di più di Kamen quando il suo staff nel 2018, ha fatto sapere al mondo che l’ex modello sta lottando contro un tumore molto aggressivo. In molti si sono ricordati di avere sentito già questo nome ma senza riuscire a collegare un volto. Vediamo quindi di ripercorrere la sua carriera e scoprire che cosa fa adesso Nick Kamen.

La carriera di Nick Kamen come modello  sex symbol

Nick Kamen è il nome d’arte mentre il suo vero nome è Ivor Neville Kamen nato il 15 aprile 1962 ad Harlow, in Inghilterra. Viene scoperto nel 1984 quando Ray Petri utilizza una sua fotografia per la copertina della celebre rivista The Face. Lo scatto fotografico che lo ritrae con berretto giallo, occhiali da sole, maglione a collo alto e sopracciglio con un cerotto giallo, diviene subito molto celebre. Le labbra sono sbiancate come se facesse molto freddo ma, contrariamente all’immagine,  il titolo della rivista è invece Hot.

Il successo mondiale per Nick Kamen arriva nel 1985 quando appare in un famosissimo spot pubblicitario per i jeans Levi’s. il giovane Nick entra in una lavanderia sulle note di I Heard It Through The Grapevine di Marvin Gaye e inizia a caricare la lavatrice togliendosi i vestiti che ha indosso. A fine spot resta con i soli boxer e si siede ad aspettare che il lavaggio termini. Lo spogliarello tra le donne allibite in lavanderia lo consacra come sex symbol degli anni ’80. E questa è  l’immagine che molti fan hanno conservato del cantante modello.

Il successo in campo musicale

Nick Kamen però non si accontenta di fare il modello e si lancia anche nel campo della musica, ottenendo un discreto successo. Infatti, scrive uno dei brani simbolo degli anni ’80, sempre incluso nelle compilation dedicate a quella decada: Each Time You Break My Heart del 1986 scritta dalla regina degli anni ‘80 Madonna.

La canzone arriva in cima alle classifiche di tutto il mondo e Nick realizza un primo album dove principalmente canta delle cover, cioè canzoni di altri artisti famosi. Nel 1988 esce il disco Us in cui è contenuto un altro singolo di successo: Tell Me. Due anni dopo, nel 1990, esce un altro lavoro: Move Untile We Fly in cui è contenuto il brano di grande successo I Promised Myself. Nel 1992 esce un altro disco del cantante britannico Whatever, Whenever che però passa abbastanza inosservato.

Riassumendo, ha pubblicato 2 raccolte, Loving you e Each  Time  You Break My Heart; 15 singoli che vanno dal 1986 fino al 2004 ed infine 4 album di cui il primo nell’87 intitolato Nick Kamen.

Ricordate Nick Kamen? Che fine ha fatto il modello, cantante anni 80
Ricordate Nick Kamen? Che fine ha fatto il modello, cantante anni 80

Che cosa fa Nick kamen oggi

Dopo l’uscita del disco nel ’92 Nick ha fatto perdere le sue tracce. Si era dedicato alla pittura e poi nel 2015 ha avuto un momento buoi in seguito alla morte del fratello di soli 52 anni. Lo staff di Nick Kamen pubblica un messaggio su Instagram che dice:” Nick sta affrontando un brutto momento ma che si sta riprendendo dopo la chemioterapia conseguente al tumore, e ha iniziato a mangiare.  I fan che vogliono lasciare un messaggio per lui, possono inviarlo in privato e, se autorizzano a renderlo pubblico, lo pubblichiamo sul profilo Instagram o Facebook. Nick ti amiamo e siamo tutti con te”. Questo il messaggio apparso nel social creato, sembra, da un gruppo di fan dell’artista.

E’ morto Nick Kamen

Boy George ha annunciato oggi   la scomparsa del cantante sul social Instagram.  Ivor Neville Kamen, questo era il suo vero nome, ha sfondato nel 1986 grazie alla hit “Every Time You Break My Heart” ma la notorietà è arrivata un anno prima con un celebre spot della Levi’s. Nick Kamen è stato il pupillo di Madonna che lo aiutò molto nella sua carriera, e oggi 5 Maggio 2021 lascia per sempre il mondo terreno.

Come scegliere i migliori obiettivi fotografici

Obiettivi fotografici
Obiettivi fotografici

La fotografia si evolve e si sviluppa e con essa le macchine fotografiche: gli obiettivi fotografici da scegliere, tra fotografi ed amatori, sono molteplici: vediamo quali sono: guida  obiettivi fotografici

Gli obiettivi fotografici sono molteplici e vanno scelti in base alle proprie esigenze di fotografo, al tipo di apparecchio fotografico ma anche in relazione al genere di fotografia che si vuole o si deve scattare. Infatti la lunghezza focale dei diversi tipi di obiettivi determina scatti fotografici completamente differenti.

Come scegliere l’obiettivo adatto per ogni fotografia

Gli obiettivi vengono realizzati seguendo elevati standard qualitativi in modo tale che i vetri ottici adottati possiedono un elevato indice di rifrazione. Sia che siete dei neofiti che dei professionisti dovrete valutare le caratteristiche dei singoli obiettivi per poter ottenere i risultati desiderati nelle vostre fotografie. Foto in movimento, riflessi, primi piani fotografici, profondità di campo o foto panoramiche richiedono una scelta giusta dei tempi di esposizione, dell’apertura del diaframma anche dell’obiettivo.

Come si classificano gli obiettivi fotografici: Lunghezza focale

L’obiettivo chiamato anche ottica assolve la funzione di fotografare proiettando l’immagine sul piano focale. Gli obiettivi sono composti da 1 lente o da più lenti. Prendendo in esame un ottica con una lente normale si potrà definire la distanza focale (in millimetri) come la distanza che divide la lente dal piano focale.

Quando l’ottica ha più lenti, la distanza si misura dal centro ottico dell’obiettivo che si trova generalmente posta vicino al diaframma. Il diametro della lente e la lunghezza focale determinano la luminosità di un ottica. Il rapporto tra il diametro del foro attraverso il quale passa la luce e la lunghezza del “tubo” determinano la luminosità e la tipologia di scatto fotografico.

Come scegliere i migliori obiettivi fotografici
Come scegliere i migliori obiettivi fotografici

Scegliere l’obiettivo giusto

Per fare un esempio è ovvio che se prendiamo in esame due ottiche un 100mm e un 200mm vederemo che nel 100mm passa il doppio della luce rispetto al 200mm. Con quale ottica fareste delle foto in controluce in autunno e nel tardo pomeriggio?

Questa domanda per farvi comprendere che a scelta di un obiettivo varia sensibilmente non solo in base al tipo di fotografia da realizzare ma anche in variare delle stagioni e degli orari in cui dovrete scattare una fotografia. Un bravo fotografo sa bene come orientarsi e quali obiettivi scegliere in ogni occasione e per ogni tipologia di scatto.

Tipologie di obiettivi fotografici: 6 cose da sapere

Gli obiettivi presenti sul mercato sono numerosi ma possiamo suddividere i modelli Panasonic in 5 categorie di base con lunghezza focale e apertura diaframma di varia tipologia:

Obiettivi con focale fissa

  • Obiettivi con focale fissa da 12 mm a 200 mm in grado di coprire una sola focale e senza zoom sono quelli che vengono generalmente venduti in dotazione alle reflex amatoriali ed hanno obiettivi dai 18 ai 55 mm.

Obiettivi Grandangolari

  • Obiettivi grandangolo (7-14 mm o 8 – 18,mm) hanno una focale corta e dunque riescono ad avere un angolo di visione ampio avendo un angolo di campo superiore. Sono usati per foto panoramiche e paesaggistiche ma anche per catturare immagini all’interno di una camera facendola sembrare più grande.

I Teleobiettivi

  • Teleobiettivo (da 35-100 fino a 100 – 400 mm) consente di fotografare oggetti molto lontani grazie alla lunghezza focale maggiorata, ma possiedono un angolo di visione, o angolo di campo, molto limitato. Usato per foto nei safari, dai paparazzi e in tute quelle occasioni in cui si deve fotografare ad una certa distanza, come ad esempio anche nei safari e nelle foto naturistiche o nel voler fotografare la luna. Con focali maggiori (es. partendo da 16mm fino a 300mm) si ha una diminuzione dell’angolo di campo inquadrato. Più lunga è la focale più il soggetto inquadrato apparirà maggiormente vicino e in primo piano.

Obiettivo Macro

  • Obiettivo Macro  (30 mm a 45 mm). Permette di fotografare oggetti molto piccoli di minime dimensioni ingrandendoli, grazie a lenti specifiche che hanno la capacità di aumentarne le dimensioni in modo nitido e dettagliato. Insetti, foglie d’acqua, petali di fiori sono tutte immagini catturate dalla macchina fotografica grazie agli obiettivi macro.

Obiettivo Standard

  • Obiettivo Standard offre un campo visuale simile a quello dell’occhio umano. E’ a focale fissa senza zoom, come quelli da 24mm, 60mm, 200mm, senza possibilità di modificare le visuale di campo inquadrata.

Fisheye

  • Fisheye un obiettivo che possiede una lunghezza focale molto corta, denominato appunto “occhio di pesce” possiede un angolo di campo molto esteso a 180 ° ed anche superiore. Si trovano fisheye diagonali che raggiungono un angolo di 120° verticale e 180° orizzontale, e fisheye circolari che raggiungono i 180° in ambedue le situazioni (verticale e orizzontale).

 

 

 

Lampone (rubus idaeus) frutto e pianta fitoterapica

Lampone (rubus idaeus) frutto e pianta
Lampone (rubus idaeus) frutto e pianta

Il lampone nome botanico rubus idaeus è un arbusto spinoso della famiglia delle rosacee, che nasce e cresce in maniera spontanea nei boschi montani d’Europa e dell’Asia nelle zone temperate, attualmente coltivato anche negli Stati Uniti. I lamponi sono frutti simili alle more sia per forma che per consistenza ambedue risultanti da un’insieme di piccole drupe polpose e succose fornite all’apice di un piccolo picciolo che ne consente l’attaccatura al ramo.

Il lampone nome botanico rubus idaeus dai frutti gustosi

I lamponi presentano un colore rosso vivace ma esiste anche una varietà gialla, il sapore è dolce leggermente acidulo è possiedono un profumo notevolmente gradevole. I costituenti principali vitaminici del frutto sono simili a quelli presenti negli agrumi, con un elevato apporto calorico e ricchi di calcio, magnesio e ferro contengono acidi organici, acido folico,  e zuccheri. Essendo ricco di acido ossalico l’uso del lampone è controindicato per chi soffre di gotta o durante l’assunzione di preparati a base di ferro.

Come consumare i lamponi

Vengono consumati freschi al naturale, con panna o con limone, serviti in macedonia utili per decorare e guarnire dolci preparare sciroppi e salse, se ne ricavano gustose marmellate e gelatine, vini tonici e acquavite aromatizzata, si possono conservare mediante congelamento potendo così consumare questo delizioso frutto per tutto l’anno.

Pianta di lampone proprietà e caratteristiche

La coltivazione in giardino dei lamponi non è molto difficile. Il terreno deve essere nutriente drenato e leggero e richiedono un esposizione riparata con qualche ora di sole al giorno. Le piante raggiungono spesso i due metri di altezza, comuni allo stato selvatico presenti in radure o ai margini dei boschi, nei luoghi incolti e umidi, coltivabile in orto.

I rami sono flessuosi  mentre le foglie appaiono alternate e impari-pennate con foglioline ovato-lanceolate dal margine seghettato. Il calice penta-sepalo presenta una corolla penta-petalo di color bianco a cui segue il frutto.

Necessitano di alcune ore di sole al giorno, terreno umido fertile e leggero. Coltivabili in terra piena o cassette richiedono dei tutori a sostegno dello stelo, fruttificano abbondantemente in estate e richiedono una drastica potatura alla base da effettuare a fine inverno.

Varietà di lampone:  lampone periodo fruttificazione

Lampone coltivazione e tipologie: oltre a variare per colore, ossia lampone rosa, lampone giallo, lampone rosso, lampone nero, e lampone gigante,  i lamponi si differenziano anche per specie e fioritura. Ne esistono di diverse varietà con fruttificazione che avviene in periodi differenti:

  • Lamponi rimontanti fioriscono da agosto ad ottobre e fruttificano l’anno successivo nei mesi di Giugno e Luglio sui medesimi rami.
  • Lamponi non rimontanti che producono il frutto sempre a Giugno e Luglio ma sul ramo di due anni, (Ossia dell’anno precedente).

6315333894_f320742b78.jpg                                                Lamponi “Varietà gialla”

Con i frutti si preparano maschere decongestionanti...vai alla ricetta…>

Lampone pianta fitoterapica

La pianta di lampone oltre a produrre gustosi frutti ha proprietà fitoterapiche ad iniziare proprio dai frutti ricchi di vitamine ed acido folico. Come erba medicinale viene usata per le proprietà calagoghe e come diuretico. Oltre a consigliarne l’uso in gravidanza, negli ultimi mesi l’estratto di gemme e foglie è utile per tonificare i muscoli dell’utero e facilitare migliorando le contrazioni. I frutti sono ricchi di sostanze antiossidanti e dunque contrastano l’invecchiamento cellulare. Come le fragole anche i lamponi sono un potente antitumorale naturale grazie alla presenza di acido ellagico potente inibitore delle cellule tumorali dell’intestino.

Tisane e decotti a base di lampone

Con le foglie di lampone si prepara una tisana utile per contrastare la diarrea e lenire il mal di gola. Gli impacchi con le foglie di lampone sono utili per le infiammazioni agli occhi. La raccolta delle foglie di lampone va effettuata tra maggio e giugno, per poi far seccare le foglie in luogo fresco, ventilato e asciutto.

Storia ed origine dei lamponi

I lamponi hanno origini antiche. Nel secolo XVI venivano coltivati da Greci e Romani per consumo di tipo alimentare. Il Nome scientifico “runìbus Ideaeus” significa “Rovo del Monte Ida” nome di un monte greco sul quale la pianta di lamponi cresceva in modo abbondante. Nella medicina popolare venivano utilizzati per l’effetto rilassante sul sistema nervoso e nelle donne in gravidanza per prevenire gli aborti in quanto ricchi di acido folico e vitamina P sono d’aiuto nella formazione del feto.