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lunedì, Luglio 7, 2025
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Cravatte in seta stile Rinascimento di S. Fiorello

Cravatta come sceglierla, abbinarla e indossarla
Cravatta come sceglierla, abbinarla e indossarla

Cravatte di classe? Quando gli accessori fanno la differenza la fanno grazie alla qualità dei materiali scelti, e all’originalità del prodotto, ed anche, nell’artigianalità di chi crea il prodotto. La moda maschile è sempre più attenta a questi fattori, in quanto l’uomo di oggi ama vestire con classe ed eleganza e ricerca nella moda e nel suo stile, sia originalità che qualità.

La cravatta è proprio uno di quegli accessori importanti nell’outfit maschile e che, come spiegato in questo articolo “Cravatta, storia, origini e tipo di cravatta” andrebbe scelta ed indossata in base al tipo di outfit. Ma a parte questo, ci sono quegli accessori esclusivi, in cui ogni uomo può identificarsi nello sviluppare ed abbracciare uno stile specifico. Come ad esempio le cravatte in seta stile Rinascimento di S. Fiorello.

Cravatte in seta stile Rinascimento per la moda uomo di classe

Sicuramente la cravatta non è un tipo di accessorio da indossare sempre e tutti i giorni, anche se vi sono uomini d’affari o uomini che rivestono ruoli importanti e di rappresentanza che devono obbligatoriamente indossare l’abito sartoriale e la cravatta. Un’esempio sono gli abiti sartoriali sposo per i matrimoni.

Ma, detto questo, ci sono un’infinità di occasioni in cui un uomo deve od ama vestirsi elegante. In queste occasioni distinguersi può fare la differenza. Talvolta basta un accessorio creato in maniera esclusiva ed unica come quelli della collezione di cravatte in seta di Silvio Fiorello per dare ad un outfit un tocco di eleganza e raffinatezza in più. Ma perché queste cravatte in seta sono così particolari?

Cravatte in seta: modelli esclusivi per la moda maschile di classe

Lo stilista si è ispirato ad un periodo storico particolare: il Rinascimento. Un epoca in cui l’arte ha dato il meglio di se e che rappresenta moltissimo nella la storia del nostro paese. E’ al Rinascimento, ai suoi colori e alle sue forme che lo stilista si è ispirato nel creare le sue cravatte ma anche le pochette da uomo.

I materiali scelti sono selezionatissimi: una seta pregiataseta duchesse da 23 MM” caratterizza ogni prodotto. Il laboratorio di maestri artigiani che si svolge in una location in terra siciliana ed il buon gusto unito all’esclusività di ogni cravatta fanno sicuramente la differenze.

Sicuramente queste cravatte in seta da uomo trovano una collocazione perfetta tra le strade ed i vicoli della bella Firenze, città d’arte conosciuta ed ammirata dalle migliaia di turisti che arrivano ogni anno da tutto il mondo. A fare da cornice a questa collezione, vi sono anche 8 mini episodi raccontati e celebrati dal professore Nicola Bizzi storico d’arte e scrittore.

Una scelta di stile, una moda raffinata ed elegante ma anche una rivisitazione di quelli che sono i colori ed i disegni di un epoca storica fatta rivivere attraverso un semplice accessorio: la cravatta.

La cravatta l’accessorio maschile più importante?

Sicuramente quello che salta agli occhi, quando si guarda un uomo vestito di tutto punto, è proprio la cravatta. In seconda battuta guardiamo la camicia da uomo, la scarpe, l’orologio e così via, ma l’accessorio che può catturare con facilità la sguardo e stravolgere completamente un outfit è proprio la cravatta.

Un valore aggiunto? Sicuramente sì ed è per questo motivo che è importante prestare molta attenzione alla scelta giusta quando si decide di indossare la cravatta.

Il buon gusto, ma anche la capacità di mixare scegliendo un prodotto di qualità, o magari un prodotto unico ed esclusivo, come queste cravatte Rinascimento in seta, può fare davvero la differenza.

La cravatta è un must have intramontabile che non va mai sottovalutato. I prezzi di queste cravatte si aggirano sui 140 euro, per i pochette (foulard) sui 70 euro, ma si tratta di prodotti unici creati grazie alle mani di artigiani esperti.

Cravatte in seta Rinascimento di Silvio Fiorello
Cravatte in seta Rinascimento di Silvio Fiorello

Cravatta classica, farfallina o papillon o magari plastron, la cravatta da uomo, sia essa lunga o corta, stretta o larga rappresenta sicuramente l’accessorio che contribuisce a creare un vero valore aggiunto all’outfit da uomo.

Una collezione di cravatte ispirata al Rinascimento che trova una perfetta collocazione negli scatti fotografici della bella Firenze città d’arte italiana, che tutti dovrebbero visitare.

Le otto mini puntate raccontate da Bizzi, uniscono moda ed arte nella narrazione storica di questo periodo che è il rinascimento, attraverso la conoscenza dello storico d’arte, scrittore. Un’idea davvero fantastica che da lustro ad un epoca e racconta di come la moda d’oggi può trarre ispirazione dalla storia antica.

Trovi questi ed altri modelli nel sito dello stilista Silvio Fiorello.com

Matrimonio in autunno: consigli utili per una cerimonia da sogno

Matrimonio in autunno: consigli utili per una cerimonia da sogno
Matrimonio in autunno: consigli utili per una cerimonia da sogno

Matrimonio in autunno? Sicuramente l’autunno regala una moltitudine di colori per via del cambio di stagione che tinge le foglie di arancione, giallo e rosso. Ottobre e Novembre sono ancora due ottimi mesi per sposarsi, i prezzi scendono un poco rispetto alla primavera e all’estate, il caldo estivo si attenua, ma spesso si assiste a stupende giornate soleggiate e tiepide. Per cui, il matrimonio in autunno si rivela un’ottima idea romantica e intima, avvolta dai colori della stagione, senza ansie da caldo torrido. Un matrimonio che richiederà una location al chiuso. Vediamo alcuni consigli utili per chi opta per delle nozze autunnali.

Matrimonio in autunno, consigli e idee

I mesi migliori per sposarsi sono quelli meno richiesti in cui il clima è gradevole. Rientra in questi mesi anche l’autunno o parte dell’autunno. Le location tra cui scegliere consentono varie opzioni che possono variare anche rispetto all’orario della cerimonia. Se si opta per la mattina, in autunno si potranno ancora scegliere alcune location all’aperto, ma sempre con un secondo piano di appoggio, nel caso dovesse esserci brutto tempo, o fare freddo.

Sposarsi a Settembre, mese sicuramente romantico, è senza dubbio un’ottima scelta ma i prezzi sono ancora alti e talvolta il caldo incombe anche ad inizio settembre. Verso fine mese, siamo già in autunno è il caldo tende a scemare.

Agriturismo; boschi e prati

Scegliere un luogo incantevole nella natura tra boschi e prati che possa offrire un riparo in una struttura in loco, come ad esempio un agriturismo, è perfetto per coloro che amano vivere l’autunno con tutti i suoi colori. Ma al di la di questa proposta vediamo cosa ci suggerisce un matrimonio in autunno.

Castelli e ville storiche

Celebrare un matrimonio in autunno in castelli e ville storiche è senza dubbio un’idea signorile elegante e suggestiva. Questa tipologia di edifici sono forniti di giardini e parchi che si tingono di mille sfumature di colori, tipici dell’autunno, creando uno scenario da sogno davvero suggestivo.

Sale ricevimento con giardino

Per lo stesso motivo della location precedente, anche le sale ricevimento con giardino sono perfette per festeggiare un matrimonio autunnale.

La combinazione perfetta per questa tipologia di location, è quella che prevede la celebrazione del matrimonio all’aperto ed il ricevimento con relativo pranzo al chiuso. Meglio optare per un matrimonio diurno e non serale, specie se si è a novembre.

Idee originali per un matrimonio autunnale

Sicuramente l’autunno ed i suoi colori diventano i protagonisti di questa cerimonia attraverso fiori, bacche, frutti di stagione.

Tra i fiori autunnali oltre ai classici crisantemi multicolori e di tutte le dimensioni troviamo anche le rose inglesi, le bacche di rosa canina e i melograni, perfetti per creare dei suggestivi centro tavola magari avvalendosi anche di foglie rosse di vinte americana e foglie d’uva.

Con l’uso di rametti secchi, ricci di castagna, foglie secche e rosse, pigne e quant’altro, si potranno decorare gli interni, e creare un’atmosfera calda, tipica dell’autunno e delle sue cromie. Tra la frutta di stagione troviamo anche noci e nocciole, castagne, ghiande, l’uva, le pere e le mele da utilizzare per la creazione di centrotavola di stagione.

Matrimonio d’autunno e temi da usare

Trattandosi di una stagione particolare, di transizione, in cui i colori sono la caratteristica principale, si potranno scegliere vari temi che ne rispecchiano il periodo come quello della vendemmia, della raccolta delle castagne o delle noci, ma anche quello del bosco incantato.

Vendemmia

Il matrimonio tema “vendemmia” è perfetto per delle nozze che si svolgono in autunno. Si potranno creare delle decorazioni con tralci di vite e grappoli d’uva, cestini di vimini e bottiglie di vino e fiaschetti, e magari qualche piccola botte ed un ritratto o una statuetta di bacco.

Tema vendemmia
Tema vendemmia

Bosco Incantato

Un’idea molto romantica e suggestiva è quella di creare un luogo che possa far pensare ad un bosco incantato utilizzando colori caldi come il marrone, l’arancione e il bordeaux. Aggiungere tante decorazioni a tema bosco, come ricci di castagna, foglie, tralci di foglie e rami, funghi e animali della foresta.

Foglie d’orate

Le foglie sono le protagoniste dell’autunno e dunque, il consiglio e di utilizzare dei colori caldi ed arricchire le decorazioni con foglie dorate, un tocco in più aiuterà a dare un aspetto chic e raffinato all’ambiente.

L’angolo delle coccole

Per gli ospiti si potrà allestire un angolo bar, ma soprattutto, un angolo caldo in cui servire tanti tipi di tè aromatizzato e dolci, o delle squisite cioccolate calde, soluzioni riscaldanti e golose per coccolare un poco gli ospiti.

L’abito sa sposa in autunno: romantico ed elegante

Sicuramente la scelta dell’abito da sposa in autunno potrà vertere su varie opzioni e stili: Si potrà adottare un classico abito da sposa o puntare verso qualcosa di più sofisticato e a tema autunno. Per il tessuto meglio optare per tessuti caldi e confortevoli come il pizzo, raso in seta pesante, velluto o broccato.

Per quanto riguarda il colore potrà essere un abito di nozze bianco con tanti fiorellino o magari scegliere un colore pastello come il rosa cipria, l’avorio o lo champagne.

L’abito potrà essere arricchito da dettagli autunnali come ad esempio fiori, ricami di foglie, cintura in oro e così via. Infine, nel caso faccia freddo è bene completare l’outfit da sposa con un bolero, uno mantellina o un coprispalle in pelliccia o pizzo.

Consigli extra per un matrimonio autunnale

Menù, fotografo e musica sono tutte cose da considerare con attenzione in quanto possono rappresentare un vero valore aggiunto per l’evento.

Menù

Per quanto riguarda il menù, il consiglio è quello di proporne uno che rispecchi la stagione utilizzando frutti e verdure tipici di questo periodo. Funghi, zucche, zuppe, mele e torte di mele potranno essere alcuni dei piatti od ingredienti per rendere il menù autunnale.

Fotografo

Un attenzione particolare andrà volta verso la scelta del fotografo. In autunno le giornate si accorciano e trovare un bravo fotografo in grado di scattare foto cogliendo i colori e le peculiarità autunnali non è facile, così come non è facile trovare un fotografo che limiti al massimo l’uso delle luci artificiali che tendono ad appiattire le immagini scattate.

Musica

Potrete invitare un gruppo musicale o creare una playlist, od entrambe le cose. L’importante è creare una scaletta che comprenda anche canzoni folk o classiche in grado di condurre sonoramente alla stagione presente.

Un matrimonio autunnale è un esperienza magica e suggestiva e, grazie alla natura che si veste di colori particolari, può dar spazio alla creatività e permettere di creare un evento da sogno, unico e indimenticabile per gli sposi e per gli ospiti.

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Piante per schermare alte 4 o 5 metri

Piante per schermare alte 4 o 5 metri
Piante per schermare alte 4 o 5 metri

Ci sono tantissime situazioni abitative che richiedono, per una maggior privacy, di schermare gli spazi interni (finestre) ed esterni. Tra le piante da siepe ce ne sono moltissime adatte. Quelle più usate per le siepi sono alcuni alberi, il lauro ceraso, le siepi di ligustro ma anche alcuni esemplari di tuia e di cipressi. Ma se volgiamo creare non una siepe, ma una barriera alberata che possa raggiungere i 4 o 5 metri senza diventare troppo alta, potremmo orientarci su altre piante come alcune specie di bambù, ad esempio, i pittospori, od altro. Vediamo insieme quali piante per schermare, alte 4 o 5 metri utilizzare.

Piante per schermare alte 4 o 5 metri

Le siepi non dovrebbero superare i 2 o 3 metri. In base ai comuni e alle leggi locali le siepi devono rispondere a determinati requisiti. Inoltre gli alberi ad alto fusto, secondo la legge, devono essere piantati ad una discreta distanza dal confine, mentre gli alberelli che raggiungono i 4 o 5 metri possono venire utilizzati con più facilità. Quindi quando si opta per una pianta, si dovranno considerare questi fattori, ed altri che vedremo di seguito.

Come scegliere la pianta giusta per schermare?

Come visto, la prima cosa da considerare sono gli eventuali regolamenti locali, nonché quelli condominiali. Se avete dei vicini, prendete accordo con essi in modo da non avere problemi in futuro.

Detto questo, si dovrà considerare lo spazio che si ha a disposizione; il tipo di chioma, l’esposizione della pianta, il tipo di terreno di cui necessita e quanto tempo occorre nella cura della specie prescelta. Alcune piante richiedono potature frequenti, altre meno (come potare gli arbusti). Alcuni alberi per schermare sono sempreverdi, altri perdono le foglie e quindi hanno una funzione parziale durante l’arco dell’anno.

Infine prendete in considerazione anche il tipo di fioritura e fruttificazione. Alcune specie producono bacche velenose che cadendo in terrà possono essere ingerite da eventuali animali (ligustro). In altri casi cadendo sul mattonato possono sporcarlo con facilità.

Anche lo spazio che si ha a disposizione è importante, nonché lo sviluppo radicale della pianta. Considerare anche la resistenza alle malattie e al freddo.

Alberi e siepi alte 4 o 5 metri sempreverdi

Alcune piante possono crescere di più dell’altezza indicata od anche meno, in base alle condizioni ambientali che riguardano sia il clima, che l’esposizione ed il tipo di terreno. Ad una crescita eccessiva si può rispondere con dei tagli più frequenti dei rami che tendono ad allungarsi troppo. Ad una crescita inferiore invece si può cercare di sopperire con delle concimazioni mirate.

La scelta ricade sui sempreverdi in quanto le piante a foglia caduca schermano solo in primavera ed estate e sono sicuramente meno indicate.

Lauroceraso

Si tratta di una pianta da siepe il Lauro Ceraso, che può essere coltivata anche come esemplare unico. Possiede foglie medio grandi verde lucide, tollera bene le potature, ed il suo fogliame fitto offre una buona privacy. Anche L’alloro oltre ad essere aromatico, è resistente e crea una siepe fitta.

Tuia

Esistono diverse varietà di tuie e cipressi, alcuni con crescita rapida, altri meno. Sono in grado di offrire siepi dense e compatte od alberi di altezza media, intorno ai 5 / 6 metri ma che possono essere contenuti con un taglio superiore, cimandoli.

Come la foto copertina la tuia può essere allevata come esemplare unico e potata formandola delle dimensioni volute sia in altezza che in larghezza.

Leyland Cypress cresce molto velocemente ma proprio per questo richiede delle potature regolari. Regala siepi fitte di un bel verde e lo troviamo in varie specie botaniche con caratteristiche diverse.

Per vedere le differenze tra queste conifere leggi anche: Differenze tra Conifere: Thuja Smaragd e Thuja Occidentalis e Cupressocyparis leylandii 4 varietà.

Magnolia

Alcune specie di magnolia sono sempreverdi altre perdono le foglie. Alcune raggiungono una decina di metri altre invece sono di dimensioni più contenute. Il consiglio è di informarsi presso un vivaio. Tutte le magnolie presentano un bellissimo fogliamo verde lucido e fioriture spettacolari.

Pittosporo

Anche questa specie botanica dalle foglioline lucide è in grado di essere allevata in siepe fitta o come alberello. Quest’ultima versione raggiunge dai 3 ai 5 metri. Facile da potare e formare a proprio piacimento, il Pittosporo resiste bene al freddo, alla siccità e alle avversità in genere.

Oleandro

Una siepe di oleandro raggiunge i 3 o 4 metri ma anche più. Dipende dal tipo di esposizione e dal terreno. Richiede potature annuali e può essere lasciata crescere liberamente. I fiori sono di vari colori dal rosa, al bianco al viola. Potrete mescolare varie tipologie per avere siepi colorate che fioriscono per tutta l’estate.

Altre piante per schermare

Oltre alle piante appena viste vi sono anche altre piante adatte a creare siepi e per schermare edifici e giardini, tra essi il bambù. Se siete interessati a questa specie botanica, di cui troviamo esemplari giganti ed altre tipologie contenute non infestanti, come i bambù fargesia, vi consigliamo di andare a leggere le due guide sul bambù:

  1. Bambù: una crescita veloce per creare siepi e barriere verdi
  2. Bambù Fargesia per siepi non infestante e decorativo

Sognare un incidente o di fare un incidente significato e numeri

Sognare un incidente o di fare un incidente significato e numeri
Sognare un incidente o di fare un incidente significato e numeri

Sognare un incidente è un evenienza che potrebbe anche essere detta e dovuta a fatti contingenti come ad esempio, aver assistito visivamente o fisicamente ad un incidente. Ma esclusa questa eventualità il sognare un incidente o di fare un incidente evidenzia un campanello d’allarme che proviene dal nostro inconscio. Questa tipologia di sogni, infatti, ci deve porre in allerta in quanto il sogno tende ad esprimere un momento complicato della vita del sognatore. Ma andiamo a scoprire le varie interpretazioni anche in base ai simboli presenti in termini si colori, suoni, paure che sono presenti in questa tipologia di sogni.

Sognare un incidente o di fare un incidente

La prima cosa da prendere in esame, in questa tipologia di sogno, è il fatto di essere spettatori di un incidente accaduto ad altre persone, conosciute o non o, in alternativa essere noi stessi coinvolti nell’incidente sognato. Com’è ovvio, questa differenza di base ci pone su due livelli interpretativi diversi tra di loro.

Sognare un incidente #1

In generale il sognare di assistere ad un incidente ci porta a dedurre che vi sia un cambiamento in atto nella vita del sognatore. Siete coinvolti in un periodo transizionale?

L’incidente in se indica però che si è sopraffatti dagli eventi in corso che riguardano questo cambiamenti. La sensazione di perdere il controllo e di non avere nessun potere sulla situazione ne è la testimonianza.

Se invece corriamo in soccorso, e con successo, dalle persone coinvolte nell’incidente, all’ora ciò significa che, ansia a parte, qualche potere di gestione e controllo lo abbiamo. Dobbiamo solo decidere di usarlo.

La paura per il futuro, le ansie e le preoccupazioni sembrano sfuggirci di mano e portarci ad una lotta interiore di un certo livello.

Sognare di fare un incidente #2

L’essere coinvolti in sogno nell’incidente, accresce sicuramente la paura, l’ansia ed il senso di colpa che in genere è generato da qualcosa che si è compiuto nella vita reale.

La paura di sbagliare e di commettere errori è la chiave di lettura di questo sogno. In alcuni casi però il sogno nasce dalla paura di sbagliare e commettere errori che potrebbero rivelarsi fatali “incidente”.

In questo secondo caso il sogno di fare un incidente accresce il senso di responsabilità presente, rispetto al vedere solo un incidente senza esserne coinvolti in prima persona.


Incidente e simbologia della strada nei sogni

Se l’incidente accade per la strada va detto che simbolicamente la strada rappresenta proprio la vita ed il percorso che si sta seguendo.

Da quanto detto, è facile comprendere che l’incidente, sia che ci coinvolga, sia che ci renda spettatori, riguarda la nostra vita ed un periodo particolare di quest’ultima che ci sta dando problemi.

I problemi potrebbero riguardare delle scelte di vita, problemi lavorativi o familiari. Per comprendere meglio l’ambito d’azione del sogno è bene considerare quali persone sono presenti nel sogno: Familiari? Sconosciuti? Amici?

Sognare incidente e mezzo usato

Nei sogni altre simbologie importanti per quanto riguarda il sognare un incidente ci provengono dal mezzo. Siamo in aereo? In treno, bicicletta o magari semplicemente in automobile?

Sognare un incidente con l’aereo

L’aereo nei sogni ci collega al cielo e al volare. In sogno mezzi che consentono di volare ci portano in un’altra dimensione più eterea e quindi ci connetto con il mondo spirituale.

E’ in questo che dobbiamo ricercare il significato di questo sogno. Siamo delusi? Abbiamo una crisi mistica? Ci sentiamo svuotati e non troviamo un senso nella vita?

Incidente nei sogni e treno

Il treno nei sogni ci riconduce al viaggiare. Il viaggio però è vincolato dai binari e non permette deviazioni di sorta. Per questo il treno nei sogni rappresenta la routine e la stabilità presenti nella vita.

Un incidente su questo mezzo di trasporto, che è il treno, indica che la stabilità e le routine sono venute meno. Uscire dai binari rappresenta una forte crisi in atto.

Sognare di fare un incidente in automobile

L’automobile nei sogni rappresenta un mezzo per spostarsi su strada in modo autonomo e prevedibile, ed indica sempre un percorso di vita.

Se l’automobile si schianta su una casa, luogo che simboleggia la famiglia, vuol dire che il nostro inconscio ci segnala possibili problematiche in ambito familiare.

Se si schianta su edifici sconosciuti potrebbe indicarci problemi che ci ansiano riguardanti il futuro e la nostra stabilità.

Sognare di viaggiare ed avere un incidente durante il viaggio “simbolicamente della vita” implica attenzione rivolta all’ansia generata da un percorso che contribuisce alla propria crescita.

Sognare un incidente in nave

La nave nei sogni rappresenta un viaggio interiore e la ricerca di se stessi. Qualora si sognasse di avere un incidente in nave, questo tipo di sogno sta ad indicare la presenza di forti conflitti interiori che riguardano il nostro io più profondo.

Incidente mentre siamo in bicicletta?

La bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più semplici (sognare mezzi di trasporto) e simboleggia il nostro impegno e la forza di volontà. Ma se andiamo in biciletta nel sogno e cadiamo e abbiamo un incidente, ciò significa che questa forza di volontà sta venendo meno.

Sognare un incidente : terremoto o alluvione?

Un incidente, non riconduce in sogno per forza di cose, ad un mezzo di trasporto. Si può sognare di cadere in un burrone, o magari di essere vittima di un terremoto o di un alluvione.

Sognare un incidente, o un fenomeno naturale in generale, esprime un senso di grande vulnerabilità del sognatore che si sente vittima degli eventi e non in grado di gestire alcune situazioni della propria vita.

Paura, ansia e impotenza può esprimere un incidente nei sogni

Sicuramente sognare un incidente o di fare un incidente significa che vi è un forte stato di paura ed ansia. Il sogno evidenzia una trasposizione dei sentimenti provati dal sognatore.

La strada rappresenta il percorso dell’esistenza e perdere, interrompere, essere vittima di un incidente su questo percorso, ci collega a problematiche presenti nella vita del sognatore.

Freud vede nel sogno dove si compie un incidente, la volontà di sabotare il proprio percorso. Ma alle volte il percorso viene sabotato dall’esterno e da altri, ed il sognatore vive tutto ciò con un senso di impotenza.

Elaborazione di un trauma reale

Oltre a ciò questo tipo di sogno può semplicemente essere scaturito da eventi naturalmente accaduti, ossia un brutto incidente che il nostro inconscio sta cercando di elaborare per poterlo superare.

Sognare un incidente o di fare un incidente: numeri

Per ogni simbolo e mezzo di trasporto dovrete considerare anche altri numeri, quindi vi consiglio di cliccare sui rispettivi link dei mezzi di trasporto (auto, nave, treno, bicicletta etc. ) per vedere il numero corrispondente. Per quanto concerne l’incidente in se, il numero da giocare secondo la Smorfia è il seguente:

Incidente: 56

Incidente d’auto 34

Incidente in moto 30

Incidente aereo 66

Nave che affonda 40

Interpretazione incidente secondo Pitagora

Secondo la numerologia e Pitagora la parola “incidente” ci suggerisce quanto segue:

I-N-C-I-D-E-N-T-E = 9-5-3-9-4-5-5-2-5 = 12

👉 Significato dei numeri da 1 a 10

👉 Significato dei numeri da 11 al 22  invece, vi consiglio questa lettura

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Perché il cappello va tolto a tavola e al chiuso?

Perché il cappello va tolto a tavola e al chiuso?
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Il cappello va tolto a tavola, e nei luoghi chiusi in genere. Un’antica usanza da rispettare che fa parte del galateo maschile, specie per coloro che vogliono osservare le buone maniere ed essere civili, ma soprattutto rispettosi di quelle che sono le regole del bon ton per uomo. Ormai, i tipi di cappelli da uomo antichi e moderni, da abbinare agli outfit sono tanti e sapere come e dove usare il cappello è fondamentale. Ma scopriamo di più su quest’usanza e su dove e quando il cappello va assolutamente tolto.

Cappello e regole: perché il cappello va tolto a tavola e al chiuso?

Il cappello è un accessorio che completa, con stile, gli outfit maschili. Quanto più ci si veste eleganti e quanto più si frequentano luoghi di un certo “spessore sociale” tanto più che è opportuno conoscere le regole del galateo ed il bon ton maschile, di cui vi abbiamo già parlato.

Ma vogliamo soffermarci sul cappello, sul suo uso e sul modo di indossarlo, specificando dove tenerlo e dove toglierlo. Iniziamo proprio dal cappello a tavola: perché il cappello va tolto a tavola?

Perché il cappello va tolto a tavola?

Il cappello ha nascita antica. Utilizzato per completare l’outfit, in tempi meno recenti forniva, insieme al cappotto, non solo una protezione dal freddo e dalla pioggia, ma anche dalla polvere e dallo sporco.

Ricordiamo infatti che uno o due secoli fa le strade asfaltante non c’erano. Viaggiare e spostarsi comportava, anche in città, impolverarsi e sporcarsi.

Il cappello proteggeva i capelli, il cappotto gli abiti. Quindi essendo impolverati e poco puliti andavano tolti rigorosamente all’ingresso delle abitazioni e a tavola per non sporcare, appunto le case e la tavola.

Questa abitudine è entrata a far parte delle regole del galateo e dunque, se si vuole seguire il bon ton e la buona educazione si toglie il cappello a tavola. Ma non solo. Qualsiasi sia lo stile moda uomo adottato tra i tanti, ed il dress code scelto, il cappello va tolto al chiuso, così come gli occhiali da sole.

Dove andrebbe messo il cappello a tavola?

A tavola non si va ne con cappello, ne con i guanti, ne tanto meno con il cellulare o con gli occhiali da sole. Per buona educazione questi oggetti andrebbero posti su di un appendiabiti all’ingresso o in borsa/borsello per quanto concerne il cellulare. Non si tratta solo di educazione ma anche di una pratica igienica elementare.

Cosa dice il galateo sul cappello?

In linea di massima il cappello andrebbe indossato, se lo si desidera, nei luoghi all’aperto. Al chiuso il cappello va tolto. Inoltre, quando si è all’aperto e si saluta, il cappello andrebbe alzato in segno di rispetto.

Regola che ormai non rispetta quasi nessuno. Se si decide di togliersi il cappello per salutare, la regola di base è che la parte interna va rivolta verso se stessi.

Cosa significa togliersi il cappello quando si saluta?

Togliersi il cappello quando si saluta è un gesto di educazione e rispetto verso colui che riceve il saluto. In passato il cappello ed il tipo di cappello poteva segnalare il rango di appartenenza.

Toglierselo era anche un segno di umiltà. Si toglieva un tempo, in senso di rispetto a Dio, ed il cappello va tolto ancora in chiesa e in tutte quelle situazioni citate, di saluto rispettoso o di igiene.

Quando il cappello va tolto dalla testa?

Il cappello si toglie tolto in tutti i posti al chiuso. Ma in particolar modo, in chiesa, al ristorante, in ospedale, negli uffici, e soprattutto a tavola, questo anche in casa propria. Ottima abitudine da non dimenticare.

Dove non mettere il cappello?

Il posto migliore per porre il proprio cappello è all’ingresso della casa in cui si fa visita. Non si dovrebbe porlo sui divani ne tantomeno a tavola. Da evitare, ma questo per la “buona sorte”, di porre il cappello sul letto.

Un tempo il medico che entrava in casa a visitare il malato grave poneva, per fretta, il cappello sulla parte terminale del letto. Per questo nella tradizione popolare si dice che mettere il cappello sul letto porti male.

Il cappello: un accessorio senza tempo

Nel corso dei decenni il cappello è diventato un accessorio senza tempo da abbinare sapientemente agli outfit. In base al dress code scelto vi sono cappelli più o meno indicati.

Sia gli outfit casual, che quelli sportivi nonché i dress code eleganti da uomo, possono fregiarsi dell’uso del cappello senza problemi.

Un dress code con capo elegante come il frac impone sempre l’uso del cappello, in genere il cilindro, ma quest’ultimo, andrà poi utilizzato e tolto al momento opportuno.

Concludendo diciamo che il cappello va tolto sempre al chiuso, non indossato a tavola, ne in chiesa, e alzato in segno di rispetto quando si saluta, specie se si tratta di una donna o di una persona anziana. Togliendolo, non si perde di eleganza, ma anzi si acquista di buona educazione.

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Come coltivare il banano in Italia e specie consigliate

Come coltivare il banano in Italia e specie consigliate
Come coltivare il banano in Italia e specie consigliate

Il banano è un albero da frutta, o meglio un’ erbacea, che sta prendendo piede anche in Italia. In virtù del clima mite, specie in molte regioni della penisola, il banano trova sempre più spazio nei nostri giardini. In Sicilia alcune tipologie di banano importate alcuni secoli fa sono diventate autoctone e fruttificano abbondantemente, ma troviamo piante di banano anche il Liguria e lungo le zone costiere. Se stai pensando di acquistare e coltivare il banano non solo per la bellezza delle foglie, ma anche per raccoglierne i frutti, leggi questa guida fino alla fine e troverai consigli utili per l’acquisto della specie più adatta ma anche per la coltivazione del banano.

Come coltivare il banano in Italia e specie consigliate

La pianta del banano viene coltivata sia in vaso all’interno delle abitazioni, che all’aperto, sempre in vaso e meglio ancora in terra piena.

La coltivazione di questa pianta di origine esotica, un tempo relegata ai soli climi tropicali e caldi, è diventata possibile anche in Italia grazie alle varietà più resistenti e alle tecniche culturali sempre più raffinate e professionali.

Ma non tutti i banani sono uguali e, soprattutto, non tutte le varietà di banano sono indicate al clima italiano, clima sensibilmente diverso anche tra nord, sud e centro. Vediamo quali sono le varietà più idonee.

Banano fiori e frutti
Banano fiori e frutti

Varietà di banano coltivabili in Italia

Vi sono specie che producono caschi con frutti abbondanti, e specie con caschi di poche banane. Anche la grandezza del frutto, i tempi di maturazione, ed il sapore, variano da specie a specie.

Le piante di banane che andremo a consigliarvi sono essenzialmente 4 tipologie di pianta di banane 3 delle quali appartenenti al genere MUSA: vediamole insieme!

Musa Cavendishii

A livello commerciale il banano Musa Cavendishii è una delle varietà più diffuse per via dei suoi frutti dolci con polpa soda. Il problema è che questa specie di banano resiste relativamente al freddo e richiede dunque un clima mite.

Per questo non è consigliabile scegliere questa specie nelle zone in cui la temperatura invernale è rigida come al nord d’Italia.

Musa Orinoco

Anche questo tipo di banano il Musa Orinoco è molto comune ed apprezzata sia per i frutti grandi e per il sapore intenso di quest’ultimi. Sicuramente è una delle specie consigliate per rusticità e si adatta ad essere piantata anche al nord della penisola.

Banano di Sicilia o Musa Acuminata

Alcuni fanno confusione tra il banano di Sicilia, e il banano Musa Orinoco. Sebbene siano molto simili, si tratta di due specie diverse. Il banano di Sicilia è una varietà locale che si adatta bene al clima mediterraneo.

I frutti del Banano di Sicilia sono più piccoli e di grande qualità ed il sapore risulta più aromatico e diverso da quello delle varietà commerciali. Soffre le gelate e va protetta.

Il banano di Sicilia è ormai una varietà autoctona che rappresenta una nicchia di mercato di un certo interesse. La sua coltivazione è concentrata su alcune zone della Sicilia.

Musa Basjoo

Una varietà di banano particolarmente resistente al freddo è il banano Musa Basjoo, tanto da poter essere coltivata in tranquillità anche nelle zone a clima rigido.

I suoi frutti sono amarognoli nella parte vicina alla buccia, commestibili, ma meno gradevoli, piccoli di dimensione e presentano dei semi. Questa qualità non è consigliata per chi vuole mangiare banane.

Banano: varietà resistenti al freddo

Freddo intenso e gelate possono danneggiare il banano e farlo morire. Se vivete in zone particolarmente fredde è consigliabile optare per una di queste varietà:

  • Musa Basajoo: una di quelle più resistenti al freddo sopporta fino a – 15 gradi è sicuramente da scegliere se si vuole raccogliere i frutti.
  • Musa Sikkimensis: varietà di banano rustico adatta a climi freddi.
  • Musa Vellutina: apprezzata per la produzione di piccoli frutti ornamentali è molto resistente.

Perché coltivare il banano in Italia?

Si può coltivare il banano per più motivi: per un fattore puramente estetico e per i frutti prodotti in loco che evitano le importazioni e il trasporto da paesi lontani, riducendo l’impatto ambientale.

Inoltre, coltivare il banano favorisce la biodiversità e se fatto da se apporta un certo grado di gratificazione quando nascono e maturano i frutti.

Come coltivare il banano

Per coltivare il banano la prima cosa da fare è dunque quella di informarsi circa le specie più convenienti da piantare in base alla zona climatica.

Anche fattori come la resa ed il sapore non sono da sottovalutare. Ma per chi vuole avere uno o due soli esemplari nel proprio giardino andrà bene una varietà che sia idonea per il clima.

Come visto il banano predilige zone a clima caldo umido come quelle costiere e le regioni del centro sud. Il consiglio è di scegliere una zona soleggiata ma riparata dal vento.

Il banano ama terreno ben drenato ma fertile ricco di sostanza organica da aggiungere anche in fase di piantagione. Il banano necessita di molta acqua e terreno drenato.

Le foglie secche e danneggiate andranno periodicamente rimosse. Infine nelle zone a clima più rigido è opportuno pacciamare il terreno e proteggere il banano con di teli.

Fertilizzare: il banano essendo una specie da frutto vigorosa necessita di materia organica e fertilizzanti specifici ricchi di Azoto, Fosforo e Potassio.

Concime organico, minerale e compost sono perfetti per rilasciare nutrimento nel terreno. Durante la fase vegetativa è necessario concimare ogni 2 o 3 settimane con regolarità.

Coltivare il banano in vaso si può?

Sicuramente sì. Il banano può essere coltivato in vaso purché si adotti un vaso di dimensioni congrue alla specie e all’età della pianta. Il terriccio dovrà essere fertile e ben drenato; da mantenere umido.

Inoltre, la pianta andrà posta in zona riparata dal vento e, in inverno, protetta dal freddo. Andrà rinvasato ogni due o tre anni e se ben coltivato il banano fruttificherà in maniera ameno abbondante che se posto in terra.

Propagazione del banano

Durante la fase vegetativa si applicano le tecniche di propagazione del banano per succhione, quando si dirama alla base della pianta e dopo che sia cresciuto un poco.

Per divisione dei cespi, separando le piante nuove che crescono alla base o per tessuto culturale in laboratorio (meno usata). Cespi e polloni consentono con facilità di riprodurre le piante di banano.

Malattie e parassiti del banano

Alcune malattie possono colpire le piante di banane tra esse malattie da funghi come la Sigatoka nera o il Panama disease. La malattia si evidenzia con macchie sulle foglie. Afidi e pidocchi ma anche cocciniglie e tripidi possono attaccare il banano e vanno trattati con insetticida o rimedi naturali come la Quassia.

Evitando i ristagli idrici e fertilizzando regolarmente la pianta si prevengono queste malattie. Inoltre è consigliabile controllare periodicamente la pianta in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di malattie fungine e attacchi da parassiti.

Raccolta e conservazione dei frutti di banano

In base alla specie di banano scelta, i tempi di maturazione delle banane e le dimensioni sono diversi. Il consiglio è di coglierne piccole quantità ancora verdi e lasciarle maturare in casa per poi consumarle. In casa maturano velocemente.

Il frigorifero aiuta nella conservazione ma ne attenua il sapore e la consistenza della polpa.

Congelate e tagliate a fette possono essere frullate per preparare un gustoso gelato con aggiunta di gocce di cioccolato e cereali.

Curiosità

Lo sapevi? Per accelerare la maturazione della frutta puoi porre le banane in una busta accanto a delle mele o banane già mature. La produzione di etilene rilasciato dalla frutta matura ne accelera la maturazione.

Quindi sia che stiate pensando ad una coltivazione di banane, che ad aggiungere al vostro giardino o terrazzo un esemplare di banano, attenzione alla scelta della specie più indicata perché sarà proprio questo a fare la differenza.

Le luci da esterno per illuminare il tuo spazio

Le luci da esterno per illuminare il tuo spazio
Le luci da esterno per illuminare il tuo spazio

Quali luci si rivelano perfette per illuminare gli spazi esterni? Per regalare le giuste atmosfere a giardini, terrazze, balconi e vialetti, renderli sicuri e confortevoli, non resta che collocare le luci adeguate. L’illuminazione degli spazi esterni rende necessario realizzare un progetto d’insieme, che prende in esame le diverse funzioni e la finalità degli spazi. La giusta pianificazione suggerisce come coniugare la tecnica al design, impreziosire l’atmosfera delle aree conviviali, rendere sicuri percorsi accessi e camminamenti, il tutto risparmiando energia, riducendo i costi e seguendo le norme di riferimento.

La corretta illuminazione per migliorare percezione e visibilità degli spazi esterni

La luce è una risorsa preziosa. Poterne godere appieno ci permette di migliorare la qualità della vita, di intervenire sull’umore innalzando la soglia del benessere e, materialmente, di sfruttare adeguatamente gli spazi dove viviamo.

All’esterno, così come negli ambienti interni, è decisivo apportare luminosità, scegliendo i supporti adeguati fra le innumerevoli soluzioni artificiali che il settore dell’illuminotecnica ci mette a disposizione.

 Lampade, faretti, applique, si rivelano indispensabili per illuminare giardini, terrazzi, balconi e cortili, al calar del sole, o in caso di giornate particolarmente buie, ma non solo.

Le luci, come ci spiegano gli esperti, vantano anche un interessante valore decorativo ed estetico, e ci permettono di migliorare la percezione degli ambienti, renderli sicuri e più vivibili, impreziositi da atmosfere uniche.

Come intervenire sulla scelta delle luci da esterno

La domanda, che dobbiamo porci laddove è nostro intento illuminare in maniera appropriata uno spazio all’aperto, è essenzialmente una: “Come scegliere correttamente le luci da esterno?”.

Illuminati adeguatamente gli spazi esterni possono diventare un ambiente conviviale e rilassante, di cui godere di giorno così come di sera. Nel valutare la scelta è necessario propendere per supporti da esterno rigorosamente impermeabili, resistenti all’esposizione e alle intemperie ma, soprattutto, particolarmente efficienti dal punto di vista energetico.

Chi valuta di risparmiare energia, e ridurre i costi in bolletta, può pensare all’utilizzo di una delle tante soluzioni solari o LED da esterno disponibili in commercio, visita il sito per sapere di più e scoprirai un’ampia gamma di supporti, in grado di coniugare la tecnologia al design. Le luci solari sono la risposta perfetta alla collocazione di una lampada, anche quando l’area prescelta è distante dalla rete elettrica e da un possibile allaccio. I supporti solari si alimentano autonomamente, e non è necessario stendere fili, collocare interruttori e procedere con il cablaggio.

L’illuminazione degli esterni, al pari degli ambienti interni, deve rispondere al gusto estetico dei padroni di casa, e allo stile dell’arredamento, ma arricchirsi di soluzioni assolutamente pratiche e funzionali.

Nella scelta dei supporti luminosi è indispensabile individuare in quale luogo verranno sistemati, per aver ben chiare le finalità e l’uso prevalente dello spazio. Solo così si potranno differenziare adeguatamente le luci da sistemare nel vialetto, nel portico, a supporto di un’area conviviale o dedicata al relax, per illuminare lo spazio riservato alla preparazione e al consumo dei pasti, o più semplicemente per mettere in risalto piante e fiori.

Le lampade da esterno devono illuminare a dovere le diverse aree, per renderle vivibili e funzionali, rispondendo al contempo a precisi requisiti normativi e di sicurezza, quali quelli contemplati dalla UNI 10819:2021. La norma in questione regola gli impianti d’illuminazione esterna, identifica il necessario grado di protezione delle luci, punta alla riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici, stabilisce inoltre le grandezze illuminotecniche e le procedure di calcolo indispensabili per la valutazione della dispersione del flusso luminoso.

L’illuminazione dei percorsi e degli accessi

L’illuminazione degli spazi esterni, che in prima battuta deve garantire sicurezza e comfort, ha anche un’interessante funzione decorativa, che risponde alla regole del design.

Per illuminare correttamente gli esterni è importante avere una visione progettuale d’insieme dell’illuminazione di un giardino, o di una terrazza. Corretto partire dalle priorità mettendo al primo posto l’illuminazione delle parti funzionali, per poi proseguire con gli spazi che desideriamo rendere suggestivi come le aree verdi, gli arbusti, le delimitazioni di confine.

Quando si tratta di rendere sicuri i percorsi interni, vialetti, strada di accesso, camminamenti, eventuali gradini o scale, vale la pena utilizzare faretti incassati a pavimento o a muro. In tema di accessi quali porte, cancelli, citofoni meglio privilegiare la collocazione di piantane e applique a muro, lampade a pavimento da sistemarsi ad altezza regolabile.L’illuminazione degli spazi esterni, che in prima battuta deve garantire sicurezza e comfort, ha anche un’interessante funzione decorativa, che risponde alla regole del design.

Per illuminare correttamente gli esterni è importante avere una visione progettuale d’insieme dell’illuminazione di un giardino, o di una terrazza. Corretto partire dalle priorità mettendo al primo posto l’illuminazione delle parti funzionali, per poi proseguire con gli spazi che desideriamo rendere suggestivi come le aree verdi, gli arbusti, le delimitazioni di confine.

Quando si tratta di rendere sicuri i percorsi interni, vialetti, strada di accesso, camminamenti, eventuali gradini o scale, vale la pena utilizzare faretti incassati a pavimento o a muro. In tema di accessi quali porte, cancelli, citofoni meglio privilegiare la collocazione di piantane e applique a muro, lampade a pavimento da sistemarsi ad altezza regolabile.

Illuminare gli accessi del viale
Illuminare gli accessi del viale

Le aree di intrattenimento: pranzo, piscina e spazio relax

Le luci dispensano armonia e funzionalità anche alle aree esterne pensate per l’intrattenimento. L’area pranzo, dove consumare i pasti, deve essere accogliente e suggestiva, per questo è bene corredarla di luci a parete, lampade a sospensione, piantane da terra, perfette per imprimere uno stile ben definito. Nel caso in cui il tavolo da pranzo venga sistemato sotto una pergola vale la pena pensare alla collocazione di un lampadario da esterni.

Per far luce sullo spazio dedicato alla preparazione dei cibi meglio dotarsi di supporti funzionali, magari a basso consumo, collocare faretti e applique in grado di offrire il giusto grado di luce, ma con estrema discrezione.

Nel caso in cui il giardino sia dotato di piscina, è utile supportare l’area con lampade da terra, lampioni o lampade portatili da appoggiare praticamente ovunque, perfetti per creare un’atmosfera piacevole.Per delimitare ed evidenziare il perimetro della piscina è corretto collocare tutta una serie di faretti da incasso.

L’area relax permette di sbizzarrirsi con la scelta, optando per lampade da tavolo di design o da muro dalle forme più stravaganti, piantane, arredi luminosi, gioiose strisce LED e suggestive catene luminose. Le soluzioni pensate per l’area relax consentiranno di mettere in risalto i dettagli e la presenza di eventuali elementi architettonici. I risultati non si faranno attendere se supportati da un uso adeguato di luci soffuse e atmosfere a effetto, accoglienti e rilassanti, come l’area merita di diritto.

L’illuminazione della vegetazione

Illuminare piante e fiori assicura a terrazzi e giardini una splendida cornice. Per evidenziare la vegetazione è necessario seguire regole precise. La presenza di alberi ad alto fusto ad esempio può essere egregiamente sottolineata dal posizionamento di faretti orientabili, regolati per illuminare dal basso verso l’alto, soluzione ideale per far notare la maestosità della pianta e mettere in evidenza il fogliame.

Rendere protagonisti i cespugli verdi, le aree fiorite è facile. Non resta che puntare un fascio di luce che va dall’alto verso il basso utilizzando faretti da incasso o comodi proiettori. Il risultato garantisce interessanti giochi di luce, e regala a giardini e terrazze uno stile elegante e raffinato.

Il colore della luce

Una corretta progettazione della luce prevede anche la scelta del colore, in grado di influenzare la percezione dell’ambiente.

Il ventaglio di luci presenti in commercio ci permette di scegliere fra lampadine bianche, che proiettano una luce calda, fredda o naturale, e lampadine colorate.

La luce calda è garanzia di un clima rilassante e accogliente, quella fredda rende un ambiente più luminoso, (Come scegliere l’illuminazione: 6 tipi di luce) perfetto per distinguere i vari oggetti. La luce naturale vanta un carattere estremamente versatile, aiuta a concentrarsi e non modifica i colori.

Strozzapreti con verdure

Strozzapreti con verdure
Strozzapreti con verdure

Gli strozzapreti sono un tipo di pasta semplice, ottenuta con farina ed acqua, ancora meglio se in versione integrale che offre una grande varietà di ricette per la preparazione. Per gustare un primo piatto a base di strozzapreti, non servono grandi prodezze. Ricordate che la scelta del tipo di pasta, a livello di qualità e sapore, è la maggior responsabile della riuscita dei primi piatti. Per questa ricetta abbiamo utilizzato gli strozzapreti di pasta fresca Tre Mulini, ma in versione integrale. Il risultato è stupendo. Preparati con pochi ingredienti e senza grandi abilità, gli strozzapreti sono stati serviti in tavola con appena 15 minuti di preparazione: sicuramente da provare gli strozzapreti con verdure!

Strozzapreti con verdure: ingredienti

Non si tratta di una ricetta vegana in quanto tra gli ingredienti ci sono i formaggi e lo speck, ma di una ricetta che utilizza alcune verdure che avevamo in casa. Tra esse, dei funghi crudi e una zucchina trifolata già pronta del giorno prima. La scelta di questa pasta è dovuta alla qualità.

Scoperti per caso, gli strozzapreti integrali della tre mulini presi all’Eurospin mi stanno dando molte soddisfazioni nella preparazione di ricette fatte “di corsa” con quello che ho in casa. Questa è la volta delle verdure. Ma vediamo tutti gli ingredienti che ho utilizzato per 3 persone.

Ingredienti per 3 persone

250 grammi di strozzapreti (mezza busta).

  • 1 zucchina trifolata
  • 4-5 funghi crudi tagliati a fettine
  • 3-4 fettine di speck
  • 1 manciata di parmigiano
  • 1 o 2 Noci di margarina
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • Provolone piccante grattugiato sul piatto a listarelle
  • Salvia 4 foglie (secche)
  • Sale e pepe

Strozzapreti con verdure: preparazione

Una ricetta, questa, che si rivela perfetta per ogni occasione, anche per quando avete ospiti e volete fare una bella figura. La scelta della pasta vi solleva da rischi in quanto tiene benissimo la cottura ed è buona.

Per la preparazione dovrete tagliare a pezzettini la zucchina e farla cuocere con olio, sale, pepe, prezzemolo un pezzetto di cipolla. Io l’avevo già pronta, una rimanenza di un contorno della sera prima.

Comunque qui, nel link che segue, trovate la ricetta per le zucchine trifolate o fritte cotte con un filo d’olio, prezzemolo tritato, cipolla sale e pepe.

A parte tagliate i funghi sottili sottili, e allo stesso modo tagliate lo speck a pezzettini sottili.

In una padella dai bordi abbastanza alti ponetevi l’olio e la noce di margarina.

Mettete a rosolare lo speck insieme alla salvia. Aggiungetevi le zucchine già cotte, poi sale e pepe, ed amalgamate bene.

Aggiungete i funghi e rimestate un paio di minuti. Spegnete la fiamma e attendete la cottura della pasta.

Continuate la preparazione

In una pentola ponete dell’acqua con una manciata di sale grosso. Coprite per evitare dispersioni e consumi, ed attendete che l’acqua salata raggiunga il bollore. Impiegherà una decina di minuti su fornello medio.

Quando l’acqua bolle, versatevi i 250 gr di strozzapreti e rimestate di tanto in tanto attendendo la cottura 6/8 minuti. Abbassata la fiamma.
A cottura ultimata, scolate bene la pasta e versatela nella padella con il condimento già pronto. Amalgamate bene e spegnete la fiamma. Aggiungetevi del parmigiano e rimestate ancora. Grattugiatevi del provolone a listarelle.


Servite in tavola la pasta di strozzapreti con verdure, e grattugiate sopra altre listarelle del provolone piccante, sopra ogni piatto. Da gustare così, semplicemente deliziosa.

Una ricetta semplice ma dal sapore intenso se volete provare, e avete tempo, potrete preparare da voi gli strozzapreti con acqua e farina 0 o doppio 00, sia normale che integrale.

Sicuramente gli strozzapreti con verdure risulteranno ancora più gustosi. Certo è che le preparazioni rustiche, artigianali e fatte in casa, sono in genere di gran lunga migliori, ma come avrete constatato anche voi, spesso anche la scelta del prodotto commerciale di qualità fa la differenza.

Personalmente ho sperimentato più volte che non sempre il prezzo alto è sinonimo di qualità: i prodotti vanno provati e le etichette lette accuratamente.

Vi lascio anche altre tre ricette utili per la preparazione degli strozzapreti in modo da scegliere o sperimentarle tutte:

  1. Strozzapreti pasta saporita con mortadella crema di panna
  2. Strozzapreti alternativi e integrali con speck e mandorle
  3. Strozzapreti ricetta vegetariana con zucca

Se avete da segnalarmi delle qualità di pasta altrettanto buona e da provare, fatelo nei commenti.