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Dove trascorrere il Capodanno nel Lazio dagli hotel ai borghi

Dove trascorrere il Capodanno nel Lazio dagli hotel ai borghi
Dove trascorrere il Capodanno nel Lazio dagli hotel ai borghi

Il Lazio è una regione multi-sfaccettata che offre una scelta ampia sia in termini di location che di stile. Dai piccoli ed incantevoli borghi rurali, alle grandi città come Roma, gli eventi che nascono per festeggiare il nuovo anno sono davvero molteplici. In base ai propri gusti si può optare per feste in piazza, discoteche e locali da ballo, hotel di lusso e piccoli agriturismi in cui il sapore della ruralità è dominante. Siete indecisi su dove trascorrere il capodanno? Eccovi alcuni consigli pratici su dove e come festeggiare la fine dell’anno e la nascita del nuovo.

Capodanno nel Lazio

I consigli su come e dove trascorrere il capodanno nella regione del Lazio sono divisi per categoria, motivo per cui la prima scelta da fare riguarda proprio il tipo di festeggiamenti che vi piacciono: in piazza? In locali di lusso? O magari in ambiente più familiare immersi nella natura incontaminata di qualche agriturismo? Eccovi di seguito, quali sono i migliori posti per trascorrere i capodanno nel Lazio.

Feste in piazza a Capodanno

Sicuramente le feste in piazza a Roma, o nei paesini limitrofi, sono molto coinvolgenti e sicuramente più economiche dei cenoni di capodanno degli hotel, ma come abbiamo anticipato, si tratta di una scelta soggettiva influenzata anche dall’età. Sicuramente i giovani preferiscono il capodanno in discoteca o nelle feste in piazza. Gli adulti invece hanno più disponibilità economica e si orientano verso cenoni importanti in strutture significative.

  • Roma: Piazza Navona, piazza di Spagna, piazza del Quirinale, piazza Venezia
  • Viterbo: Piazza del Plebiscito, piazza del Comune
  • Frosinone: Piazza del Popolo
  • Latina: Piazza del Popolo
  • Civitavecchia: Piazza Leandra

Prezzo medio: 20-30 euro a persona

Descrizione: Queste piazze sono il luogo ideale per festeggiare il capodanno in grande stile, con musica dal vivo, spettacoli pirotecnici e balli.

Veglioni di Capodanno in hotel nel Lazio e a Roma

I veglioni di capodanno in hotel sono una scelta pratica per chi ama viaggiare e spostarsi ma anche per coloro che vogliono soggiornare in albergo e hotel dopo aver lungamente festeggiato.

  • Roma: Hotel de Russie, Hotel Hassler, Hotel Forum, Hotel Raphael, Hotel Cavalieri
  • Viterbo: Terme dei Papi, La Posta Vecchia, Il Giardino di Ninfa
  • Frosinone: Villa Tuscolana, Hotel Palazzo Gaddi
  • Latina: Hotel La Posta Vecchia, Hotel Eden
  • Civitavecchia: Hotel Michelangelo, Grand Hotel Tritone

Prezzo medio: 100-200 euro a persona

Descrizione: I veglioni in hotel offrono un’atmosfera più elegante e raffinata, con cena di gala, musica dal vivo e spettacoli.

Feste in discoteca nel Lazio e a Roma

Chi ama ballare ed immergersi nel caos le feste in discoteca sono sicuramente un forte richiamo anche a capodanno. Le sale da ballo più classiche e meno frequentate dai giovanissimi sono comunque una valida scelta per chi ama divertirsi a capodanno e ballare anche se con musica diversa come quella del liscio dei balli latini o dei balli caraibici prima fra tutti la salsa e la bachata.

  • Roma: The Club, Goa Club, Spazio Novecento, L’Altro Mondo, Spazio Disco, ma ce ne sono anche molti altri.
  • Viterbo: Il Pozzo, Il Vicolo, La Terrazza.
  • Frosinone: Il Salotto, The Club, Il Giardino.
  • Latina: Il Sottosopra, Il Garage, Il Vicolo.
  • Civitavecchia: Il Pozzo, The Club, Il Giardino.

Prezzo medio: 50-100 euro a persona

Descrizione: Le feste in discoteca sono l’ideale per chi vuole divertirsi fino a tardi, con musica a tutto volume e balli sfrenati.

Oltre a questi spunti, vi ricordo che a capodanno si svolge il celebre concerto di capodanno in uno dei siti archeologici più famosi di Roma: il Circo Massimo. L’ingresso è gratuito.

Capodanno e locali di salsa a Roma

Per gli appassionati salseri, oltre al frequentare corsi di ballo tutto l’anno vi sono poi delle serate davvero importanti all’insegna del divertimento. Infatti ci sono diversi localini e locali più grandi per festeggiare il capodanno a Roma.

Eccovi di seguito, alcuni dei migliori locali di salsa a Roma per il capodanno:

  • Barrio Latino: Questo locale è uno dei più famosi di Roma per la salsa e la bachata. Offre una serata speciale per il capodanno con cena, musica dal vivo e balli. Informazioni dettagliate sul sito Barriolatinoroma.it (Barrio Latino Roma capodanno).
  • Malecón: Questo locale è un’altra ottima scelta per chi ama la salsa e la bachata. Offre una serata all’insegna della musica e del divertimento con dj set e balli. Informazioni dettagliate sul sito capodanno.roma.it/malecon/ in Malecón Roma capodanno).
  • Arca dancing: Questo locale organizza serate di salsa e bachata tutto l’anno. Per il capodanno, offre una serata speciale con cena, musica dal vivo e balli. Anche in questo caso sono reperibili informazioni sul sito www.arcadancing.com serate di salsa per il Capodanno Arca dancing.

Tutti questi locali offrono un’atmosfera divertente e coinvolgente per festeggiare il capodanno ballando la salsa.

Prezzo medio ingresso e drink 20 – 30 euro a persona dopo la mezzanotte. Prezzo medio con cena 80 – 100 euro. E’ possibile prenotare anche ingresso e due o più drink con maggiorazioni di circa 5 euro per drink.

Capodanno nei borghi del Lazio

Un viaggio nei borghi incantevoli della Tuscia di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, “Tuscia viterbese i 10 borghi da scoprire” il tutto, fuso insieme ai festeggiamenti dedicati al Capodanno: turismo e divertimento un binomio vincente per salutare il vecchio anno e dare il buongiorno al nuovo 2024.

  • Atina: mercatini natalizi, concerti, spettacoli pirotecnici.
  • Gaeta: fuochi d’artificio, concerti, degustazioni di prodotti tipici.
  • Bracciano: concerto di musica classica, fuochi d’artificio e mercatini.
  • Tarquinia: concerti, spettacoli di danza, degustazioni di prodotti tipici.
  • Sutri: mercatini natalizi, concerti, spettacoli pirotecnici.

Prezzo medio: 20-50 euro a persona

Descrizione: I borghi del Lazio offrono un’atmosfera magica e suggestiva per festeggiare il capodanno. In molti borghi si organizzano mercatini natalizi, concerti, spettacoli pirotecnici e degustazioni di prodotti tipici.

Terme e romanticismo a Capodanno

Infine per chi vuole regalarsi un momento di relax e romanticismo allo stesso tempo, cosa c’è di meglio del trascorrere la fine dell’anno alle terme?

  • Terme di Viterbo: cenone di gala, musica dal vivo, trattamenti benessere.
  • Terme di Saturnia: cenone di gala, musica dal vivo, piscina termale.
  • Terme di Caracalla: cenone di gala, musica dal vivo, visite guidate.
  • Terme di Pompeo: cenone di gala, musica dal vivo, trattamenti benessere.
  • Terme di Civitavecchia: cenone di gala, musica dal vivo, piscina termale.

Prezzo medio: 100-200 euro a persona

Descrizione: Le terme sono un’ottima scelta per chi vuole festeggiare il capodanno in modo rilassante e rigenerante. In molti centri termali si organizzano cenone di gala, musica dal vivo e trattamenti benessere.

Spero che questa lista consigliata ti possa essere utile per scegliere la destinazione perfetta per il tuo capodanno nel Lazio dalla capitale romana ai borghi suggestivi fino ai locali più gettonati, la scelta e varia e vasta, adatta ad ogni esigenza.

Bonsai di Serissa nome di coltivazione dell’albero delle 1000 stelle

Bonsai di Serissa nome di coltivazione dell'albero delle 1000 stelle
Bonsai di Serissa nome di coltivazione dell'albero delle 1000 stelle

La Serissa anche denominata “Serissa foetida” è un arbusto sempreverde utilizzato nella produzione di bonsai. La pianta è originaria delle zone calde e per questo da considerare un bonsai da interno. L’aggettivo “foetida” o si deve alla sua corteccia, ma anche alle radici che si rivelano estremamente interessanti sia a livello estetico che olfattivo in quanto emanano un profumo gradevole. I cinesi chiamano la Serissa “L’albero delle 1000 stelle“, od anche “l’albero neve di giugno” proprio in virtù della sua fioritura che avviene in questo mese dell’anno. Scopriamo di più sul bonsai di Serissa o albero delle 1000 stelle.

Bonsai di Serissa descrizione

La Serissa è un bel bonsai proveniente dall’estremo oriente, da tenere in casa, che fiorisce nel mese di Giugno. Per favorire la produzione di fiori continua è importante eliminare i fiori che via via appassiscono.

Anche se tenuta in casa è importante che non subisca choc termici e che sia esposta a correnti d’aria perché, in tal caso, si può notare una perdita di foglie. Troviamo anche la varietà con foglie variegate. Appartiene alla famiglia delle Rubiacee ed è molto indicata per la formazione di giardini rocciosi.

Si tratta di una specie botanica che ha grandi capacità di ripresa, infatti riesce a superare con facilità i momenti critici. Per questo è considerata una specie adatta ai principianti, ossia a coloro che non hanno grandi esperienza di bonsai.

Quando fiorisce la Serissa?

Se ben potata e concimata, in genere, inizia a fiorire in primavera verso fine maggio inizio Giugno. Una specie di bonsai adatta alla coltivazione in tutti gli stili e taglie, da quelle più piccole a quelle grandi. Fioritura abbondante con fiori semplici bianchi, radici profumate e bel fogliame persistente, fanno di questo tipo di bonsai un alberello molto apprezzato.

Fioritura Serissa albero delle 1000 stelle
Fioritura Serissa albero delle 1000 stelle

Come si cura il Bonsai di Serissa? Coltivazione ed esposizione

Come visto è consigliabile coltivare la Serissa bonsai in casa, lontano da correnti d’aria e da sbalzi termici. Necessita però di molta luce motivo per cui in estate, può essere tenuta all’esterno anche al sole, purché il luogo sia ben ventilato in alternativa va bene anche la mezz’ombra. In inverno va riportato in casa ad una temperatura ottimale dai 12 ai 18 gradi circa.

Annaffiature concimazione e rinvaso Bonsai di Serissa

Annaffiature – E’ consigliabile irrigare tutti i giorni nel periodo vegetativo e ridurre le innaffiature in inverno, mantenendo tuttavia una buona umidità costante. Irrorare il fogliame nebulizzando spesso. Puoi approfondire l’argomento leggendo questa guida: come e quando irrigare i bonsai.

Concimazione – Le concimazioni vanno effettuate dalla primavera all’autunno circa ogni mese, diradando ad un mese e mezzo nella stagione invernale. Nel periodo primaverile è consigliabile concimare anche ogni 10 giorni.

Rinvaso – Il rinvaso del bonsai di Serissa va effettuato ogni due anni potando leggermente le radici. Consigliabile utilizzare argilla, torba e sabbia nella stessa quantità.

Bonsai di Serissa o albero delle 100 stelle: potature, legature e moltiplicazione

Potatura – il bonsai andrà potato corto, cimando ad 1 o 2 paia di gemme. I rami possono essere accorciati durante tutto l’anno. Dato che si tratta di un l’albero vigoroso dalla crescita rapida sarà necessario potarlo in modo drastico ogni 1-2 anni all’inizio della primavera. Potare fino al legno vecchio, questo tipo di potatura tende a stimolare i germogli fioriferi.

Legatura – E’ un tipo di bonsai che può essere coltivato e legato per la creazione di stili bonsai di tutti i tipi.

Moltiplicazione – Anche questo bonsai può essere riprodotto da talea legnosa o semilegnosa nel periodo che va dalla primavera all’estate. Se vuoi sapere come fare, leggi come ricavare un bonsai da talea. La talea di Serissa attecchisce molto facilmente.

Serissa malattie e parassiti

Per quanto riguarda i parassiti può essere attaccata da comuni afidi, cocciniglie e mosca bianca. Le malattie più comuni invece sono dovute a funghi o parassiti che seccano i rami o colpiscono le radici. Attenzione ad un eccessivo disseccamento del terreno o agli eccessi di concimazione. Per curare le malattie in modo naturale vi consigliamo di leggere questa guida: 5 rimedi naturali per piante e bonsai.

Prezzi bonsai Serissa

Giovani esemplari di Serissa si trovano in commercio a prezzi che partono dai 25 – 35 euro (fino a 10 anni di età) ed anche fino ai 70 – 80 euro esemplari più maturi. Esemplari più adulti e ben formati hanno ovviamente prezzi superiori.

Curiosità sulla Serissa

Molto usata in Giappone per abbellire i giardini rocciosi o paesaggi rocciosi denominati bonkei nei quali si adotta come pianta da compagnia. In Cina viene coltivata in tutti gli stili e dimensioni, spesso affiancata da rocce o statuine che raffigurano omini, pagode ed anche dei templi, oggettistica che ricrea il tradizionale e tipico paesaggio cinese.

Sterilizzazione del cane maschio temporanea e castrazione definitiva

Sterilizzazione del cane maschio temporanea e castrazione definitiva
Sterilizzazione del cane maschio temporanea e castrazione definitiva

Se per le femmine di cane la sterilizzazione serve per evitare la procreazione, nei cani maschi il problema è più complesso. Alcune razze come i bulldog, e alcuni esemplari, possono avere un forte istinto sessuale. Questo li rende aggressivi con i loro simili oltre ad esporli ad una serie di rischi. La castrazione e sterilizzazione temporanea è un metodo non permanente e non invalidante per mettere a freno e a risposo tale istinto. La sterilizzazione temporanea del cane maschio, anche se meno praticata, è una valida alternativa alala castrazione chirurgica vera e propria. Scopriamo queste metodiche per sterilizzare i cani maschi, rischi e vantaggi della sterilizzazione del cane.

Sterilizzazione cane maschio

La castrazione del cane maschio è utile nei casi di malattia conclamata come un tumore dei testicoli problemi prostatici. Ma, anche se l’animale vive con cagnoline non sterilizzate o quando vi siano problemi eccessivi dovuti al marcare zone e territori ed eccessiva aggressività nei confronti di altri cani.

Sebbene alcuni disturbi possano essere connessi alla sessualità esacerbata, in alcuni casi dipendono anche da un vissuto non idoneo per il cane, o cattiva gestione da parte del proprietario. A tal proposito, potrebbe interessarvi leggere: cane indisciplinato cosa fare.

Quando è consigliabile castrare un cane maschio?

Quando castrare un cane maschio? In presenza di malattie dei testicoli o della prostata il cane maschio andrebbe sterilizzato. Inoltre anche in presenza di parafimosi o fimosi del prepuzio in cui il cane rischia per via dello strozzamento del pene o del glande una necrosi dei tessuti, specie se non si interviene tempestivamente con le dovute manovre atte a far rientrare nella normalità la situazione.

Nei cani maschi, la castrazione viene effettuata per impedire la riproduzione, ridurre i comportamenti sessuali, e migliorare la salute generale dell’animale. In generale, la castrazione è consigliabile per i cani maschi che non verranno utilizzati per la riproduzione ed è consigliata per i seguenti motivi:

  • Per prevenire la riproduzione indesiderata: la castrazione è l’unico modo sicuro ed efficace per prevenire la riproduzione dei cani.
  • Per ridurre i comportamenti sessuali: la castrazione può aiutare a ridurre o eliminare comportamenti sessuali indesiderati, come la marcatura del territorio, l’aggressività verso altri cani maschi e la fuga per cercare partner sessuali.
  • Per migliorare la salute generale: la castrazione può aiutare a ridurre il rischio di alcuni problemi di salute, come i tumori testicolari, le prostatiti e le infezioni delle vie urinarie.

Le alternative alla castrazione

Qualora l’intervento sia richiesto solo per motivi comportamentali è bene che prima si tenti di educarlo facendosi aiutare da un buon educatore cinofilo. L’alternativa alla castrazione vera e propria che avviene svuotando lo scroto in modo meccanico con intervento chirurgico o chimico (mediante l’uso di sostanze atrofizzanti che agiscono sui testicoli), esiste la sterilizzazione temporanea che si ottiene usando dei farmaci (piccola capsula) posta sottocute.

Quali sono i 3 tipi di castrazione per cani presenti sul mercato?

I tipi di castrazione o sterilizzazione del cane maschio sono fondamentalmente 3 due di tipo irreversibile, ed una terza di tipo reversibile.

  • Castrazione chirurgica: è il tipo di castrazione irreversibile più comune e consiste nell’asportazione chirurgica dei testicoli. L’intervento viene eseguito in anestesia generale e dura circa 30 minuti.
  • Castrazione chimica: è un metodo di castrazione temporanea che consiste nella somministrazione di un farmaco che inibisce la produzione di testosterone. Il farmaco viene somministrato per via orale o iniettabile e ha una durata di efficacia di circa 6 – 12 mesi.
  • Castrazione farmacologica permanente: è un metodo di castrazione permanente che consiste nella somministrazione di un farmaco che distrugge i testicoli. Il farmaco viene somministrato per via intra-testicolare.

La sterilizzazione chimica nel cane quanto dura?

Sebbene in genere sia garantita la durata di 6 mesi della sterilizzazione chimica in realtà prima che i quantitativi di testosterone rientrino nella norma possono passare anche più di 6 mesi. La media si attesta intorno all’anno ma in alcuni casi si raggiungono anche i 18 mesi.

Quando riprendono i comportamenti che testimoniano una normale ripresa ormonale nel cane maschio si può procedere ad una successiva somministrazione del farmaco. La capsula che lo contiene lo rilascia lentamente provocandone la sterilità dopo circa 5 – 6 settimane (1 mese e mezzo). Il materiale di cui è costituita la capsula si dissolve lentamente nell’arco di circa 1 anno talvolta anche 18 mesi.

Qual è l’età consigliata per sterilizzare un cane maschio?

Quale età è consigliata per sterilizzare un cane maschio? I veterinari consigliano di aspettare almeno il compimento del 6 mese nei cani di taglia piccola ed anche un anno di età o i 18 mesi nei cani di taglia grande. Ritardare la sterilizzazione significa attendere che lo sviluppo muscolare, scheletrico ed articolare dell’animale sia portato a compimento.

Si possono sterilizzare anche cani adulti di diversi anni di età ( 4 – 5 – 6 – 7 e più) qualora sopravvengano motivi per intervenire in tal senso.

A compimento di tale età se esistano problematiche di vario tipo, come quelle citate si può procedere alla sterilizzazione chimica del cane o a quella chirurgica, entrambe avranno dei benefici per il cane e delle complicanze o effetti collaterali: vediamo quali sono!

Benefici della sterilizzazione dei cani

I benefici della sterilizzazione dei cani maschi sono molteplici, e possiamo riassumerli come segue:

  • Riduzione del rischio di riproduzione indesiderata: la sterilizzazione è l’unico modo sicuro ed efficace per prevenire la riproduzione dei cani qualora siano presenti anche delle cagnoline.
  • Riduzione dei comportamenti sessuali: la castrazione può aiutare a ridurre o eliminare comportamenti sessuali indesiderati, come la marcatura del territorio, l’aggressività verso altri cani maschi e la fuga per cercare partner sessuali.
  • Miglioramento della salute generale: la castrazione può aiutare a ridurre il rischio di alcuni problemi di salute, come i tumori testicolari, le prostatiti e le infezioni delle vie urinarie.

Effetti collaterali della sterilizzazione e castrazione cane

Per quanto riguarda la castrazione ottenuta mediante intervento chirurgico va detto che, come tutti i tipi di interventi, possono insorgere delle complicanze, anche se minime, come emorragie temporanee, rischio di infezione, o la formazione di alcune aderenze interne dovute all’intervento stesso.

Per quanto riguarda i rischi dovuti alla sterilizzazione chimica del cane e dunque ottenuta grazie all’uso di farmaci i rischi che si evidenziano, se pur minimi, sono i seguenti:

  • Reazioni allergiche al farmaco: sono rare, ma possono essere gravi.
  • Aumento di peso: la diminuzione dei livelli di testosterone può portare ad un aumento di appetito e, quindi, ad un aumento di peso. A tal proposito è bene seguire al cane un’alimentazione adeguata e far fare attività fisica la cane.
  • Problemi comportamentali: in alcuni casi, la sterilizzazione chimica può portare ad un aumento dell’aggressività o della timidezza o paura del cane.

Costo sterilizzazione cane maschio

I costi per sterilizzare i cani maschi variano da veterinario a veterinario e in base al cane (età dimensioni). La sterilizzazione con intervento chirurgico necessita di esame visivo e analisi e in genere il costo medio complessivo si attesta intorno ai 150 – 300 euro.

La sterilizzazione chimica invece richiede l’utilizzo di un farmaco semestrale ad un costo di circa 100 euro, va ripetuta ogni 6 – 12 mesi o ogni qualvolta che si evidenzi un rialzamento del testosterone nel cane.

In generale però i rischi della sterilizzazione chimica sono davvero molto bassi e ridotti rispetto a quella chirurgica, mentre i benefici sono di molto simili a quelli che si ottengono con l’intervento di sterilizzazione attraverso chirurgia.

Legature bonsai come fare, tecniche e consigli

Legature bonsai come fare, tecniche e consigli
Legature bonsai come fare, tecniche e consigli

Le legature dei bonsai caratterizzano l’aspetto ed il tipo di stile di bonsai. In base allo stile prescelto tra i tanti si procederà ad un tipo di legatura, piuttosto che ad un’ altra. Va detto che alcune specie possono essere legate e formate solo quando perdono le foglie, altre invece, possono subire modifiche anche tutto l’anno, (specie i sempreverdi). Questa guida su come effettuare le legature dei bonsai è generica e non riferibile alla singola specie. Vediamo dunque, come fare le legature dei bonsai, le tecniche e i consigli, ed infine, vediamo quando applicare il filo e come.

Come fare le legature dei bonsai

I bonsai vanno rinvasati nei periodi indicati, così come defogliati nel giusto modo, e potati nei periodi specifici. Oltre a queste pratiche che contribuiscono alla crescita e formazione dei bonsai, ci sono anche le tecniche di legatura con filo metallico per la formazione.

Bonsai filo metallico e legature

Perché fare le legature dei bonsai? Le potature e le legature sono le tecniche più importanti per sagomare i bonsai.

La potatura dei bonsai è sicuramente un sistema naturale piuttosto lento per ottenere uno stile prescelto (qui trovi tutti gli Stili dei bonsai). La legatura, invece è un procedimento forzato che modifica l’andamento spontaneo di crescita del bonsai.

Attraverso la legatura, i bonsai si formano in un arco di tempo ridotto, aiutandoli a correggere l’impostazione, piegando o curvando alcuni rami o la direzione del tronco armonizzandone le forme e l’aspetto generale.

Quali bonsai non legare

Non tutti i bonsai e non tutte le pianta hanno necessità di essere formate con filo di metallo attraverso le legature. Non ne hanno bisogno, ad esempio, i bonsai di alberi di frutto per i quali sarà sufficiente un attenta potatura per conferirgli l’aspetto migliore e desiderato.

Quando applicare il filo metallico per legare e formare i bonsai

Per le legature dei bonsai va specificato che ogni specie (o quasi) ha un suo periodo prestabilito. In generale però, l’applicazione del filo di metallo va fatta poco prima del risveglio vegetativo, oppure prima che la pianta entri nel periodo di dormienza.

Quale filo metallico applicare per legare i bonsai?

Vi sono diversi fili per i bonsai ma, in genere, si utilizza un filo di alluminio anodizzato per legarli, anche perché è uno di più facili da reperire sul mercato. Si utilizzano anche fili in rame, e fili in alluminio ramato.

La lunghezza del filo dovrà essere di 1/3 superiore del ramo da educare. Il diametro del filo, invece, deve corrispondere ad 1/3 del tronco o del ramo da legare.

Quale filo metallico applicare per legare i bonsai?
Quale filo metallico applicare per legare i bonsai?

Periodi da evitare per le legature dei bonsai

Tra i periodi da evitare per formare e legare i rami di bonsai troviamo la primavera e l’estate. I motivi che ne sconsigliano questo procedimento sono i seguenti:

  1. La circolazione della linfa nel bonsai rende i rami più teneri e quindi soggetti a ferite e a rotture.
  2. La chioma del bonsai è più fitta ed impedisce una visione chiara della struttura dl tronco e dei rami.
  3. Le piante a foglia caduca vanno legate all’inizio della primavera o a fine estate inizio autunno.
  4. Le conifere vanno impostate e legate in autunno ed inverno. Pr alcuni alberi come Acero, Betulla ed Olmo si può procedere con l’applicazione del filo anche subito dopo la defogliazione.

(Potrebbe interessati approfondire questi tipi di bonsai: Acero, Betulla, Olmo.)

Come applicare il filo e quando rimuoverlo

Il filo metallico per bonsai in genere si applica partendo dal tronco e procedendo verso l’alto, prima della ramificazione primaria, poi procedere nella secondaria, mantenendo un inclinazione di circa 5 gradi.

Le spirali ottenute con il filo devono essere distanziate in modo uniforme tra di loro. Non devono essere ne troppo strette per evitare incisioni sulla corteccia in crescita. Infine, non devono risultare incrociate per evitare che si verifichino strozzature.

NB – Si deve fare attenzione a non avvolgere il filo sopra i rametti o sopra il fogliame.

Quanto tempo mantenere le legature dei bonsai?

Il periodo di legatura è variabile ma in genere il filo andrà rimosso dopo sei mesi o dopo anche un anno. Rimuovendo il filo si deve fare attenzione: andrà svolto in senso inverso all’applicazione e tagliato con delle forbici in più tratti.

Cosa fare prima e dopo la legatura dei bonsai

Alcuni accorgimenti da mettere in atto prima delle legature dei rami e del tronco del bonsai, ma anche dopo averle effettuate, aiuteranno nel procedimento e nella ripresa successiva della pianta.

Prima della legatura

Prima di procedere alla legatura del bonsai è bene tenere la pianta all’asciutto per un paio di giorni. In questo modo il bonsai smaltirà un po’ di umidità ed i suoi rami saranno più flessibili e facili da legare.

Dopo la legatura

Dopo l’applicazione del filo di legatura il bonsai dovrà essere mantenuto a riposo per un po’ di tempo, andrà nebulizzato, ma non andrà esposto al sole e non dovrà essere rinvasato.

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Consigli per far durare la Stella di Natale

Consigli per far durare la Stella di Natale
Consigli per far durare la Stella di Natale

Tra le piante natalizie per eccellenza si colloca la Stella di Natale. Utilizzata sempre più spesso in casa ed anche per la creazione di eleganti decorazioni natalizie ed idee eco friendly la Poinsettia, questo il nome botanico, è offerta in tanti colori e varietà anche se la più nota e famosa è quella con “fiori” rossi. La stella di Natale però ha bisogno di essere curata nel modo giusto per durare a lungo e non perdere velocemente foglia dopo foglia. Vediamo come fare e quali sono i consigli per far durare la stella di Natale a lungo, anno dopo anno.

Stella di Natale 5 consigli per farla durare a lungo iniziando dalla scelta

Una pianta che è presente a Natale in quasi tutte le case: stiamo parlando della tanto amata Stella di Natale, pianta che insieme alla rosa di Natale o Elleboro domina nei soggiorni di tantissime case, rallegrano con i suoi colori tipici il Natale. Prendersi cura della Stella di Natale significa anche creare un atmosfera accogliente nelle case, sfruttando la bellezza di questa pianta caratteristica dalle diverse varietà e colori.

 5 tips per prendersi cura della Stella di Natale regina del mese di dicembre

Oltre a godere della sua bellezza, questa pianta natalizia si presta alla creazione di numerose decorazioni come magnifici centro tavola natalizi. Per saperne di più e prendere spunto e idee, vi consigliamo questo articolo: Decorazioni natalizie con la Stella di Natale, idee simpatiche da cui attingere per creare un ambiente unico ed una tavola dall’atmosfera calda e colorata.

1 – La scelta giusta

La prima regola da seguire per mantenere in salute e in tutto il suo splendore la stella di Natale è quella di scegliere esemplari sani, in buona salute e ben curati: occhio dunque, e scegliete gli esemplari più belli, ben proporzionati, con molte foglie e colore brillante.

2 – Evitare sbalzi termici e correnti d’aria

Il trasporto dal negozio a casa può causare uno choc termico nella piante, specie se vivete in località in cui fa molto freddo. Quindi cercate di fare l’acquisto nelle ore più calde della giornata, coprite bene la pianta nel trasporto dal negozio a casa. Sbalzi termici e correnti d’aria andranno evitati anche una volta che avrete collocato la Stella di Natale in casa.

3- Fate acclimatare la Stella di Natale

In casa sarà consigliabile far abituare “acclimatare” la Stella di Natale alla temperatura delle vostre case, in modo graduale, evitando di posizionarla vicino alle finestre o porte esterne e non poggiandola direttamente sul pavimento.

4 -Scegliete il posto più giusto

Per far durare la Stella di Natale o Poinsettia a lungo, ci sono delle norme di coltivazione da seguire, tra esse la giusta luce. La prima dunque, è quella di scegliere un luogo luminoso, lontano da correnti d’aria e sole diretto, posizionandola in un ambiente con temperatura ideale intorno ai 15 – 22 gradi. Ma vi abbiamo parlato nel dettaglio in questa guida di come scegliere e coltivare la Stella di Natale o poinsettia.

5. Poca acqua ma irrigare con regolarità

Una volta trovato il posto giusto per la vostra stella di Natale non vi rimane che tenere il terriccio umido irrigandola in modo non abbondante ma con regolarità. E’ bene utilizzare acqua a temperatura ambiente e non acqua troppo fredda.

Ultimi consigli utili: Posizionate un sottovaso e rialzatela dal pavimento evitando il contatto con superfici fredde. Irrigate ogni 2 o 3 giorni a seconda delle dimensioni del vaso. Rimuovete l’acqua dal sottovaso (non ama i ristagni idrici).

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La Poinsettia la pianta più bella del Natale?

Se è vero che le piante natalizia sono più di una, ricordiamo il vischio, il pungitopo, ma anche la rosa di Natale (di cui sopra) o magari alcuni agrifogli dalle bacche rosse, va detto che la Stella di Natale è una delle più amate in questo periodo dell’anno.

Questo apprezzamento si ha in virtù dei suoi colori, ma anche delle numerose leggende nate intorno a questa Euforbia Pulcherrima (Stella di Natale) la più bella sicuramente tra le Euforbie.

Dopo questi consigli per far durare la Stella di Natale a lungo, concludiamo dicendo che tenerne in casa uno o più esemplari nel periodo natalizio aiuta a creare un atmosfera romantica e allegra con note di eleganza naturali ed evocative.

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A Natale si condivide l’atmosfera tipica con amici e parenti, si mangia tanto e di tutto ma ci si diverte anche con i classici giochi di carte o con altre attività ludiche che riescono ad intrattenere grandi e piccini per ore ed ore, seduti ad un tavolo, o chiusi in una stanza. In questo sito abbiamo parlato più volte di come trascorrere alcune ore in compagnia divertendoci a fare giochi di vario tipo, da quello simpaticissimo dei mimi, a quello per indovinare i film, gioco che si svolge a squadre. Ma va detto che sicuramente i giochi più gettonati a Natale sono quelli da fare con le carte. Vediamo alcuni consigli per i giochi natalizi per tutti, grandi e piccini.

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Tra i giochi più gettonati per il Natale, come visto troviamo i giochi da fare con le carte (in questo articolo vi consigliamo 12 giochi di carte da fare a Natale). Ma va detto che non solo le carte e giochi come mercante in fiera, 4 di denari o sorchetta, sette e mezzo, sono giochi di carte divertenti ben noti, utili per intrattenere le persone durante i giorni delle feste. Vi sono anche altre attività come i giochi di società, ad esempio.

21 Giochi da fare durante le feste

Nella mia famiglia amiamo molto giocare ai giochi in squadre e tra essi ci piace il gioco per indovinare i film, ma anche quello di indovinare l’assassino presunto, giocare a Monopoli e molti altri ancora che troverai in questo articolo qui: Giochi da fare a Natale 21 idee per adulti e bambini; sicuramente tra le numerose proposte troverete anche voi un gioco di vostro interesse adatto all’età delle persone che sono con voi e al numero di giocatori presenti.

5 + 15 Giochi per divertirsi e ridere a Natale

Oltre ai classici giochi citati delle carte o alla storica tombolata natalizia ci sono poi dei giochi fatti per divertirsi e ridere in compagnia di amici e parenti di ogni età.

Avete mai provato il gioco del “mordere la mela” o magari quello dello “scoppiare un palloncino”?

Ecco questi ed altri giochi divertenti fatti per giocare da singoli o in coppia li trovate in questo articolo: Giochi simpatici da fare con gli amici a Natale o durante l’anno“; ma attenzione, queste attività ludiche e ricreative che trovate nell’articolo, e molti giochi da tavolo, sono perfetti anche per le feste e le occasioni in tutto l’arco dell’anno e non solo a Natale.

Altri giochi per intrattenere grandi e piccini nelle giornate di festa così come nei giorni uggiosi e piovosi li trovate in questa guida: 15 idee ricreative giochi per intrattenere adulti e bambini.

Considerazioni

Dopo questa carrellata di giochi e di attività divertenti da fare a Natale non sapete quale scegliere? Regolatevi anche con cosa avete a disposizione in casa: carte, dadi, tombola, giochi da tavolo come monopoli, numero di persone, età delle persone etc.

Quel che è certo è qualunque sia il gioco che deciderete di fare, od i giochi, qualora fossero più di uno, quello che realmente conta per divertirsi è la buona compagnia e lo spirito giusto. Allegria e buona compagni faranno del vostro Natale un bel periodo da vivere con chi amate!

Mini giardini in vaso cosa sono e come farli

Mini giardini in vaso cosa sono e come farli
Mini giardini in vaso cosa sono e come farli

Come realizzare un giardino in miniatura in vaso un mini garden delle fate incantevole

Piccoli, incantevoli e fiabeschi i mini giardini in vaso sembrano usciti dal mondo fatato ed irreale, talmente ben fatti, realizzati in miniatura, talvolta dotati di accessori come fontanelle, decorazioni, soggetti animali e umani ed altro, piacciono molto e sono perfetti da regalare. Ma come realizzare un mini giardino in vaso? Diventiamo creativi e creiamo un mini giardino da esporre in casa, sul terrazzo o dove preferiamo.

Come fare Mini giardini in vaso

Il bello della creazione dei mini garden in vaso è che in base a dove li dobbiamo collocare, al chiuso o all’aperto, e in relazione anche alla stagione, possiamo utilizzare piante di vario genere che necessitano di poche cure, o al contrario, di molte cure.

Pollice verde o no, sappiate che in genere, i bonsai possono prestarsi a queste creazione, ma spesso, per facilità, si adottano delle piante grasse, insieme a vasi di recupero in coccio o contenitori in vetro.

Cosa usare per i mini giardini in vaso o vetro?

Per prima cosa si deve decidere che tipo di giardino mini realizzare, le sue dimensioni e poi procurarsi tutto il materiale necessario pr il mini giardino in vaso. Vediamo alcuni degli oggetti utili per la creazione:

  • Vasi di recupero, coccio e vetro ma anche plastica e legno
  • Fontanelle
  • Laghetti
  • Panchine mini
  • Lampioncini
  • Sedie
  • Piccoli animali
  • Fiori in ceramica o plastica
  • Mattoncini
  • Pietre e sassi
  • Mini decorazioni in ceramica
  • Statuette animali e uomini
  • Casette in ceramica o legno
  • Terra
  • Piante e muschio

Possono essere davvero molti i materiali da utilizzare, in relazione al mini giardino che si vuole creare. Le foto dei mini giardini possono fornire alcuni spunti utili, idee originali molto diverse tra di loro, sia per tipologia di mini giardino, che per dimensione.

Alcuni oggetti sono recuperabili in casa e in giardino, altri possono essere acquistati online o nei negozi di giardinaggio o di bricolage. Prendete spunto dalla galleria fotografica dei giardinetti illustrati.

Come realizzare un giardino in miniatura in vaso
Come realizzare un giardino in miniatura in vaso

Tutorial mini giardini in vaso di coccio

Si possono fare dei mini giardini in maniera creativa utilizzando accessori di diverso tipo, o optando per una soluzione basica, utilizzando dei vasi di coccio rotti, sovrapposti tra di loro, in modo da creare delle sacche contenitive in cui si può inserire la terra e coltivarvi le piantine che avrete scelto come nel tutorial fotografico sottostante.

Il tutorial utilizza un grande vaso di coccio rotto con la parte fratturata posta centralmente ed una scaletta composta da gradini in coccio. L’esempio più semplice di mini giardino delle fate.

Tutorial mini giardini in vaso di coccio
Tutorial mini giardini in vaso di coccio

Mini giardino verticale e orizzontale

Il piccolo giardino in vaso può essere sviluppato sia in verticale, che in orizzontale. A seconda della tipologia prescelta, avrete dei mini giardini che si sviluppano in altezza, magari grazie all’ausilio di più vasi, ciotole e sottovasi che consentono di creare terrazzamenti, cascate, piccoli paesi con case, panchine, tavoli con sedie e lampioncini.

In questo caso, è bene porre le piante alte sul dietro, nella parte alta (alberelli o simili), e le altre piante nelle sacche sottostanti, creando un insieme più armonico.

Mini giardino in vasi di coccio verticale

In alternativa, si possono creare dei giardinetti in miniatura che si estendono su piano orizzontale e che sfruttano lo spazio fornito da una grossa ciotola o un grosso vaso.

Ma non solo vasi, anfore, ciotole e secchi, possono trasformarsi in un incantevole giardinetto delle fate in miniatura ma anche altri oggetti di recupero come: cassette di legno, piccoli mobili, cassetti vecchi, insalatiere, bicchieri, tazze e ciotole, maxi caffettiere, pentole e molto altro.

L’importante è, nella riuscita di un mini giardino fai da te, farsi ispirare da un oggetto o più oggetti, e pianificare il proprio mini garden fiabesco, considerando con attenzione quali specie botaniche, piante e piantine inserirvi.

Non serve molto verde, ma è necessario però, scegliere le piante giuste che abbiano più o meno le stesse esigenze in termini di luce e irrigazione, (piante per soggiorni bui) o che siano collocate nel punto più giusto del giardinetto miniaturizzato, adatte conifere a lenta crescita piante palustri che non temono ristagni idrici, da collocare nei punti del giardinetto dove ristagnerà più acqua, piante grasse da inserire nelle aree con maggior siccità, e così via.

Tutorial video giardinetto in miniatura delle fate

Dopo aver visto tanti tutorial video ho scelto questo per far vedere come realizzare un piccolo giardinetto in vaso perché mi è sembrato esaustivo e ben fatto. Sicuramente uno di qui lavori realizzati con il fai da te in grado di dare molte soddisfazioni, perfetto per dar vita a lavori per se stessi o da regalare.

Come personalizzare il Camion

Come personalizzare il Camion
Come personalizzare il Camion

Per molti camionisti il proprio mezzo di trasporto non è solamente un veicolo con cui svolgere il proprio lavoro, ma finisce per essere una vera e propria seconda casa. Un luogo dove poter trascorrere le ore di guida e lavoro a proprio agio. Per questo molti acquistano diversi tipi di accessori per camion, come quelli che troviamo nel sito truckjunkie, grazie ai quali è possibile personalizzare il suo aspetto sia all’interno che all’esterno. Ne esistono davvero di ogni genere e per qualsiasi necessità.

Tra gli accessori più utili ci sono le tende per camion, con le quali si può avere un po’ di buio quando si è fermi e si vuole riposare all’interno del mezzo. Recuperare le energie è fondamentale per la propria e l’altrui sicurezza. Nelle prossime righe abbiamo elencato alcuni degli strumenti più interessanti per i camionisti. Continuate a leggere se volete saperne di più su come personalizzare un camion.

Adesivi e testi per Camion

Per personalizzare il camion in maniera semplice e rapida si possono acquistare degli adesivi da applicare dove si preferisce. Infatti si possono trovare molti sticker divertenti e allegri, in grado di esprimere la propria personalità e di spezzare la monotonia cromatica della carrozzeria.

Sono dettagli utili che permettono ad ogni mezzo di trasporto piccolo e grande come un camion o un auto di avere una propria individualità e di essere riconoscibile in ogni situazione.

Oltre ai classici adesivi oggi sono disponibili anche degli sticker 3D, dotati di un particolare effetto che fa sì che risultino ancora più in evidenza.

Diverse attività propongono servizi come la personalizzazione degli adesivi. Possiamo far scrivere sugli sticker ciò che vogliamo, dal proprio nome e cognome, a quello dell’azienda, fino a messaggi completamente personali. Infatti gli stikers sono versatili ed utilizzati anche per arredare casa.

Luci interne ed esterne

Quante volte avete visto in autostrada camion personalizzati al meglio grazie a dei set di luci esterne? C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Oggi grazie alla tecnologia dei LED si possono acquistare, anche a un buon prezzo, numerose luci da applicare all’esterno del camion. I LED hanno una buona longevità e sono pronti a durare nel corso del tempo.

Esistono molte soluzioni, adatte a ogni genere di camionista. Sono disponibili delle speciali luci per illuminare il logo della casa produttrice che ha realizzato il mezzo, così come le comuni strisce a led pratiche e facili da montare.

A seconda del tipo di attività che si svolge si potrebbe pensare di acquistare delle apposite luci di lavoro, da tenere collegate al veicolo. In alcune situazioni potrebbero fare la differenza.

A cosa servono tende e cuscini

Quando si lavora con i camion è possibile che si debbano affrontare lunghi tragitti, in questi contesti il riposo e gli accessori utili a tale scopo assumono una notevole importanza. Infatti è fondamentale riposare per poter guidare con la massima sicurezza ed evitare colpi di sonno. Per questo alcuni modelli di camion sono dotati di superfici su cui dormire, e un cuscino può essere l’ideale per riposare con la massima comodità.

Nelle ore diurne il sole può essere un problema per chi vuole dormire. Per questo consigliamo di acquistare delle apposite tende, che non danno in alcun modo fastidio mentre si è in strada, ma che possono ostacolare la luce del sole quando si desidera recuperare le energie e chiudere un po’ gli occhi.

A proposito di comodità, sul mercato ci sono anche delle macchine per il caffè progettate proprio per essere sistemate all’interno dei camion. Per coloro che amano bere caffè preparato in modi diversi, durante la giornata non c’è soluzione migliore.

Come visto, i modi per migliorare un camion e renderlo personalizzato e a propria misura, quindi comodo e ricco di comfort sono notevoli e variabili da scegliere in base alle esigenze soggettive.