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Musica e Rumore nuova canzone di Lolloflow e Matteo Polillo

Musica e Rumore nuova canzone di Lolloflow e Matteo Polillo
Musica e Rumore nuova canzone di Lolloflow e Matteo Polillo

Fervono gli animi in attesa della prossima nuova uscita di Lolloflow e Matteo Polillo in arte Icaro. Le due giovani promesse della musica trap questa volta, si cimentano in un brano musicale corredato da videoclip, che è una ventata di allegria frammista a tristezza.

Musica e Rumore, la nuova canzone cantata dai due componenti della Subacrew e scritta da Lorenzo Gennaro (Lolloflow), uscirà su tutte le piattaforme il 25 di febbraio, mentre il videoclip è attualmente in fase di lavorazione ed uscirà nelle prossime settimane. Curiosi? Scopriamo di più su questo brano musicale e sugli autori.

Musica e Rumore nuova canzone di Lolloflow Lorenzo Gennaro e Matteo Polillo

Dalle scene di Mare fuori, al set di Musica Rumore. E’ proprio in questi giorni che i due artisti si sono cimentati nelle riprese del videoclip che farà da contorno al brano inedito Musica e Rumore. I due ragazzi, dopo aver lavorato ad alcuni dei brani che abbiamo ascoltato nella serie Mare fuori, tra essi la sigla “‘O Mar ‘For” ed il successo di Sangue Nero, si sono cimentati nella stesura dell’EP EDO di Matteo Paolillo che si è rivelato un successo.

Eccoli tornare alla ribalta con una produzione siglata Lolloflow, una canzone cantata da Lorenzo Gennaro con la partecipazione di Matteo Polillo. Un brano che racconta la tristezza degli addii, ma al tempo stesso, un brano che si carica di energia positiva e che invita a ballare. Ma abbiamo intervistato per voi Lorenzo.

Lolloflow: Musica e Rumore

Abbiamo avuto ospite qui da noi, Lolloflow, quando ci presentò una delle sue ultime canzoni intitolata 2%, brano che racconta l’amore come strumento di crescita personale, sia quando ci lascia l’amore in bocca, che quando ci fa vivere ad un passo dal cielo. Oggi, chiediamo a Lorenzo di parlarci della sua prossima uscita musicale.

Cosa comunica Musica e Rumore? Cosa ti ha spinto a scrivere questo brano?

Quando ho scritto questa canzone, stavo attraversando un periodo non molto facile. C’era il Covid che ci limitava nei contatti, ed io avevo subito delle perdite importanti. Mi misi a scrivere come sfogo, ed il contenuto che è uscito fuori di Musica e Rumore, ha una tonalità malinconica e nostalgica al tempo stesso.

Ma contemporaneamente, dato che l’istino di sopravvivenza vince sul dolore, e si deve sempre rinascere come una fenice, nel brano vi è anche una vena di speranza e di rivalsa. Musica e rumore richiama all’aggregazione, al vivere insieme per combattere il dolore, a condividere divertimento e affetto anche, e soprattutto, nei momenti peggiori della vita, in cui una perdita affettiva importante lascia il segno nelle nostra anima.

Come ti è venuta l’idea di coinvolgere in questo progetto musicale Icaro, (Matteo Polillo)?

Matteo ed io siamo amici, facciamo parte della stessa crew, al tempo stesso ci stimiamo molto e lavoriamo insieme a diversi progetti. Sono il suo producer, le canzoni che lui canta nascono in collaborazione e quindi, abbiamo avuto voglia di sperimentare questo nuovo mood a due.

A tal proposito, ci tengo a ricordare che a breve uscirà anche una nuova canzone del trio Suba Crew di cui fanno parte oltre a me e, Matteo, anche Pietro Jellinek in arte PJ. Non è la prima volta che cantiamo qualcosa insieme ma, in Musica e Rumore lo facciamo in modo diverso.

Da dove viene l’idea di mischiare il genere pop anni 80 alla trap di oggi?

Sono sempre stato affascinato dalla musica pop di allora. Ho dei bei ricordi di quando da bambino salivo in macchina con mio zio, ed ascoltavo i brani tipici di quegli anni. In loro riconosco la leggerezza e la spensieratezza caratteristica di quel genere, e della mia età; ed è per questo che ho voluto riproporla in chiave diversa e contestualizzata all’epoca moderna.

Da qui la scelta di usare il genere pop anni 80 insieme alla trap: il risultato? Musica e Rumore! Una canzone che coniuga in se tempi storici diversi, generi musicali differenti e stati d’animo contraddittori.

Qual’ è il messaggio che pensate di veicolare attraverso questa nuova canzone?

Dato il tipo di contenuto, sia musicale che testuale di Musica e Rumore, ritengo che il messaggio abbia un effetto poliedrico che può facilmente adattarsi a varie tematiche sociali e non, da cui scaturiscano stati d’animo di diverso genere e nei quali è bene ritrovare, sempre e comunque, il giusto spirito combattivo.

“Io lascerò che sia il vuoto a cantare, io lascerò che sia il tempo a cambiare” questa strofa racchiude in se un messaggio ben preciso.

Nonostante le negatività e gli ostacoli che la vita ci pone difronte, dobbiamo avere la forza di reagire nel modo migliore, quello più vicino e consono ad ognuno di noi. La vita, ormai lo sappiamo bene tutti, è un insieme di rose e spine, ma va vissuta con il sorriso e la voglia di viverla pienamente, ogni giorno.

Altre novità?

Beh si c’è una novità importante: questa volta usciamo supportati da un etichetta: la Orangle Records, che ringraziamo!

Musica e Rumore testo

1 Strofa Lolloflow:
Dai non andate via
proprio ora
che qua a casa mia
la malinconia
sale ancora
ma dai che vuoi che sia
dicevano c’ è tempo ma adesso
dove sei? Dove sei? Oooh
nei tuoi occhi perdo il riflesso
non ci sei. Non ci sei. Oooh
Grido scrivo però poi lo accetto oh
musica leggera da depresso oh
Balla a tempo che così vivrai
ooooh wooo

Musica e rumore….

Ritornello:
Io lascerò
che sia il vuoto a cantare uh yeah
io Lascerò
che sia il tempo a cambiare uh yeah

2 Strofa Lolloflow:
Fa così freddo non sembra l’estate
resto senza pare (paranoie)
servirebbe il mare e ok
non ci possiamo abbracciare
ma faccio come mi pare
Un’ altra notte in studio
dove fingo di viaggiare
ho acceso il cuore
per scrivere una canzone
c’ ho le palpitazioni e non trovo manco (neanche) le parole
mascherandolo sta volta col contesto
tu mi facevi stare bene ma sai che non lo ammetto e ok

Strofa Icaro:
Sai che non lo ammetto
mi chiedi la foto non come sto adesso
mi serve un pretesto
per farmi del male perché muoio dentro
sai che non lo ammetto, vorrei scomparire per poi ritrovarmi da solo con te
lascio il tempo scorrere, una clessidra con gocce di sangue, non la rompere (dai)

Bridge Icaro:
Dai non andare via
proprio ora
con te sto sulla luna
lascio casa mia
stella cadente
io e te su un’astronave

Musica e Rumore

Ritornello:
Io lascerò
che sia il vuoto a cantare uh yeah
io Lascerò
che sia il tempo a cambiare uh yeah
Io lascerò
io lascerò
io lascerò

Io lascerò
che sia il vuoto a cantare uh yeah
io Lascerò
che sia il tempo a cambiare uh yeah
Si lo farò

Credit Lolloflow per notizieinvetrina (citare la fonte)

Potete iniziare il countdown a partire da oggi 19 febbraio, mancano 7 giorni e Musica e Rumore sarà fuori su tutte le piattaforme digitali. Stay Tuned!

Per seguire gli artisti:

Instagram Lolloflow

Instagram Matteo Paolillo

Ascolta la canzone:

MUSICA E RUMORE su spotify

Giardino di 30 mq come renderlo speciale: installazione e manutenzione

Giardino di 30 mq come renderlo speciale: installazione e manutenzione
Giardino di 30 mq come renderlo speciale: installazione e manutenzione

Un piccolo giardino andrà ottimizzato in maniera ancora più funzionale di un giardino grande. Questo perché in uno spazio limitato si deve riuscire a creare varie aree estetiche e funzionali da utilizzare per il relax e lo svago.

Un piccolo giardino di 30 mq è in grado di ospitare ogni accessorio utile per pranzare, ed contemporaneamente unire alla comodità anche la bellezza di piante e fiori scelti con attenzione. Alcuni accorgimenti sapranno rendere il giardino piccolo una oasi felice da vivere da soli o in compagnia.

Giardino di 30 mq ecco come renderlo funzionale ed estetico: installazione

La prima cosa da fare quando si deve allestire un giardino di 30 mq, e dunque un giardino piccolo, è quello di prenderne attentamente le misure, considerare l’esposizione, decidere eventuali pavimentazioni e zone a prato, considerando anche la presenza di divisori, schermature e aiuole fiorite. Riassumendo, quando progettate un giardino piccolo di metratura limitata di 20, 30, 40 50 metri, tenete conto di:

  1. Misure
  2. Esposizione
  3. Divisori
  4. Zone a prato resistenti
  5. Aree pavimentate
  6. Illuminazione

Considerare gli spazi in un giardino di 20, 30, 40 e 50 metri quadri

Calcolare bene gli spazi servirà a comprendere meglio che tipo di mobili outdoor utilizzare e dove collocarli. Inoltre, condizionerà anche la presenza di zone pavimentate e di un opportuna illuminazione. Un altra cosa da non sottovalutare, è quella di considerare l’esposizione del giardino, se soleggiata o ombreggiata e quanto, e il tipo di zona climatica in cui si vive.

In special modo, queste ultime informazioni consentiranno di scegliere le piante più giuste per il garden mini di 30, 40 metri. Un sito che può consigliarvi nella scelta delle varietà botaniche da collocarvi è sicuramente La Falda: https://lafalda.it/. La scelta delle piante giuste, infatti, avrà un ruolo determinante nella riuscita del giardino.

Considerare gli spazi in un giardino di 20, 30, 40 e 50 metri quadri
Considerare gli spazi in un giardino di 20, 30, 40 e 50 metri quadri

Piante e fiori in un giardino di 30 metri quadrati

Piccoli spazi verdi, mini garden che vogliamo creare estetici e funzionali, necessitano della scelta di piante ornamentali belle ma poco ingombranti. E’ da preferire l’installazione di alberelli di media grandezza, magari in numero limitato di uno o due, da collocare nei punti in cui vogliamo creare zone d’ombra.

Gli alberi di piccole dimensioni sempreverdi come gli splendidi olivi, gli agrumi o gli oleandri, tanto per citarne alcuni, garantiscono un ingombro limitato e colorano di verde e di fiori il giardino. Un piccolo acero rosso potrà dare la sensazione di un angolo zen specie se vi si accosta una fontana in stile.

Valorizzare un giardino di 30 metri: fontana ed accessori

Per valorizzare 30 metri di spazio verde è consigliabile creare una zona a prato calpestabile resistente come il prato facile di dicondra repens, allestire aiuole fiorite laterali, preferibilmente su due lati, e lasciare gli altri due lati da destinare alla zona pranzo e magari ad un area barbecue e ad una fontana decorativa.

Come ad esempio quella in foto, una piccola fontana in stile giapponese. Ma, in alternativa, si potrà scegliere un modello di fontana classico con vaschetta, uno a parete, o di altro tipo.

Fontana per giardino piccolo
Fontana per giardino piccolo

In alternativa alla fontana si può scegliere di adottare un piccolo pozzo decorativo (prima foto in alto), allestire vasi con ninfee e scegliere accessori decorativi ricercati. Anche un semplice tronco d’albero scavato, utilizzato come porta vasi può arredare con gusto il giardino piccolo di 30 metri, poco più o poco meno.

Più gli spazi verdi sono ridotti, maggiore dovrà essere la cura del dettaglio per riuscire a rendere il tutto più armonico possibile, senza rinunciare alle zone relax e alla funzionalità.

Panchine, tavoli, accessori ed illuminazione

L’illuminazione dovrà essere pianificata con attenzione perché insieme alla scelta dei mobili da esterno completerà il piccolo giardino di 30 metri quadri. Il consiglio è di non eccedere in dimensioni e numero e scegliere solo quelli strettamente necessari ad assolvere le funzioni utili per il nucleo familiare.

Preferibile considerare, almeno per il tavolo da esterno, anche qualche seduta in più per eventuali ospiti. Una piccola oasi verde di 30 metri ben organizzata vi regalerà benessere per la vista e la mente ed una spazio vivibile nella bella stagione che valorizzerà di molto la vostra casa.

Giardino idee con pochi soldi

In effetti, lo spazio è ridotto, ma il lato positivo di un giardino piccolo è che per allestirlo, se ben pianificato, non servono molti soldi. Allo stesso tempo la sua manutenzione divine meno dispendiosa e faticosa rispetto a giardini grandi.

Piante e mobili potranno essere scelti senza sperperare. Qualche esemplare più ricercato, costituirà la punta di diamante, ma poi per il resto, è la pianificazione ben curata e funzionale che creerà zone di verde ordinate ottimizzando lo spazio e la sua estetica.

Anche per le pavimentazioni esterne, viottoli e stradine si possono adottare sia materiali costosi che economici: ai voi la scelta, le idee per giardini sono infinite e con un po’ di buona volontà e fai da te, si possono allestire giardini di 30 metri in economia con ottimi risultati.

Microcemento, il rivestimento più popolare per la decorazione interna ed esterna

Microcemento, il rivestimento più popolare per la decorazione interna ed esterna
Microcemento, il rivestimento più popolare per la decorazione interna ed esterna

La tecnologia, e con essa i materiali da costruzione e rifinitura, hanno subito, nell’ultimo ventennio, una vera rivoluzione. Tra essi troviamo il microcemento, materiale per la decorazione interna ed esterna degli edifici in grado di apportare un notevole valore estetico ad un costo contenuto, rispetto ad altri materiali come il marmo, l’ardesia, il gres e la pietra.

Ma perché il microcemento è diventato uno dei materiali da rivestimento più popolai in assoluto? Scopriamolo in questa guida dedicata proprio al materiale più innovativo e versatile!

Microcemento per decorare interni ed esterni

Il microcemnto è un materiale all’avanguardia che grazie alle sue peculiarità estetiche e di durezza, è assolutamente versatile, adatto ad essere applicato sui pavimenti, ma anche su pareti, scaffalature, mobili e piscine. Un “tuttofare” dalle mille + 1 sfaccettature che può essere applicato su altri materiali da costruzioni già presenti in loco.

Tra i più comuni materiali che si rivestono con il microcemento si collocano, senza dubbio, le normali piastrelle da parete e pavimento in gres, il cartongesso ed il gesso ma anche il marmo e la pietra. La sua versatilità è dovuta alla grande capacità di adesione che presenta sia quando viene applicato in senso orizzontale (classico), che in verticale.

Pregi del Microcemento

Il microcemento, come visto, può essere applicato su un’infinità di materiali preesistenti. Il bello di questo materiale da ristrutturazione è che riesce ad aderire in maniera ottimale e si stende con poco lavoro, attuando uno spessore non troppo sostanzioso, che si riduce infatti, a soli 3 millimetri.

In questo modo, grazie al microcemento è possibile ristrutturare rapidamente gli spazi abitativi interni ed esterni degli edifici. E’ un materiale molto durevole resistente ai graffi, agli urti, al calpestio e al traffico, e non da meno, resiste egregiamente anche ai prodotti chimici.

Un altro pregio del microcemento è la continuità della superficie che riesce a creare: non vi sono fessure ne cuciture, non esistono interruzioni visive, a meno che non si desideri realizzare una superficie “disegnata” decorativa.

Spessore e nuance del micorcemnto

Lo spessore che si può scegliere, ad esempio, tra i microcementi Topciment è di tre tipologie e va da quella più sottile, fino a quella media e spessa. I colori che si possono adottare per la stampa in microcemento sono moltissimi, oltre al fatto che le finiture con vernici specifiche, consento una ampia gamma di variazioni e tinte.

Le tipologie di finitura consentono di operare la scelta più idonea in base all’utilizzo scegliendo tra 5 tipologie:

  1. Finitura opaca
  2. Finitura super opaca
  3. Finitura lucida
  4. Finitura satinata
  5. Finitura opaca antiscivolo in microcemento

Inoltre, è possibile anche combinare più colori sulla medesima superficie realizzando così, grandi effetti decorativi molto estetici.

Dove usare il microcemento

La personalizzazione del micorcemento è talmente vasta che ciò lo rende un materiale di rifinitura perfetto per moltissimi utilizzi e in tante tipologie di edifici e attività. Per i motivi elencati nella guida, questo materiale da costruzione e ristrutturazione è sempre più richiesto ed apprezzato, non solo per gli edifici privati come le comuni abitazioni, ma anche nei centri sportivi, nei locali commerciali, nelle strutture ricettive come alberghi e SPA.

E’ un materiale ecologico, facile da pulire e manutenere che si può installare velocemente senza il disagio derivante dall’asportazione dei materiali che creano macerie e polvere, e soprattutto, senza sovraccaricare le strutture degli edifici ed i solai. I tempi necessarie per operare ed applicare in microcemento, vanno dai 3 giorni circa, fino ad una settimana massimo, ciò ovviamente anche in relazione al tipo di intervento di ristrutturazione richiesto.

Quanto costa installare il microcemento?

I prezzi della messa in opera del microcemento risentono di diversi fattori. Il prezzo al metro quadro varia in relazione al tipo di rivestimento scelto (spessore e finitura) e alla lavorazione richiesta. Tuttavia il prezzo standard per la messa in opera del microcemento va dai 30 – 35 euro fino ai 100 euro al metro quadro, dove il prezzo medio si attesta intorno ai 50 – 70 euro al metro quadro materiale e messa in opera inclusa.

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Paolo Belli a teatro nello spettacolo “Pur Di Fare Commedia”

Paolo Belli a teatro nello spettacolo "Pur Di Fare Commedia"
Paolo Belli a teatro nello spettacolo "Pur Di Fare Commedia"

Per chi ama la musica ed il teatro, troverà piacevole il connubio che porta in sala Paolo Belli in “Pur Di Fare Commedia” dal 5 marzo 2022. Nuovo spettacolo di Paolo Belli, scritto insieme ad Alberto Di Risio. Nel racconto l’artista ci narra le mille peripezie ed i colpi di scena che hanno colorito la sua vita in tanti anni di carriera, fra provini esilaranti e musicisti strambi, ma al tempo stesso geniali: uno spettacolo introspettivo che ci racconta la vita di Paolo artista.

Paolo Belli “Pur Di Fare Commedia”

Nello spettacolo teatrale “Pur di Far Commedia” si narrano storie e aneddoti che prendono per mano il pubblico accompagnandolo nella scoperta dei personaggi di “Pur Di Far Commedia” che si rivelano talvolta surreali, ma che, al tempo stesso, si dedicano alla composizione di quella sottile trama che porta a realizzare il sogno di vivere seguendo la propria passione.

Prosa, canzoni e risate, momenti di riflessione insieme ad i suoi grandi successi musicali e artistici rivisitati in una nuova veste. Questi i contenuti e gli ingredienti che troveremo in “Pur di Far Commedia” dove Paolo Belli, avvalendosi anche di sette bravi musicisti, lascerà maggior respiro ai racconti e al parlato, interagendo con il pubblico e lasciandosi trasportare dall’onda dei ricordi che compongono la sua vita. Riuscirà, emozionandosi lui stesso, a coinvolgere ed emozionare il pubblico presente in sala.

Come si svolge il racconto di “Pur Di Fare Commedia”?

L’ambientazione avviene all’interno di una ipotetica sala prove. Paolo sta lavorando per preparare il suo prossimo tour ma, all’improvviso, uno dopo l’altro, gli eventi che accadranno lo travolgeranno. I provini per nuovi musicisti, ritardi, e imprevisti di ogni genere, sono li a testimoniare e raccontare la quotidianità di chi svolge un mestiere di per se bello, ma non esente da difficoltà e problematiche. Alla fine si formerà un’ eccentrica band, ed il protagonista, appunto, dovrà adeguarsi al linguaggio e alle stravaganze dei suoi musicisti.

Debutti date e e Sold Out Paolo Belli

Pur di Far Commedia” ha debuttato con un sold out al Teatro Comunale di Carpi, in occasione dei festeggiamenti del Capodanno 2022. Sono due gli album in uscita nei prossimi mesi: il primo composto da cover, uscirà in primavera ed è un vero omaggio ai suoi maestri (Dalla, De Gregori, Fossati e Jannacci, tanto per citarne alcuni). Il secondo album, invece, è composto da brani inediti, e la sua uscita è prevista dopo l’estate.

Tra i nomi degli artisti che troveremo nell’opera teatrale o che hanno partecipato nella stesura, regia e organizzazione citiamo:

“Pur di Far Commedia”, opera di Alberto Di Risio e Paolo Belli – Regia di Alberto Di Risio
Con: Paolo Belli, Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli.

"Pur Di Fare Commedia" con Paolo Belli regia di Alberto Di Risio
“Pur Di Fare Commedia” con Paolo Belli regia di Alberto Di Risio

Le date del tour

Paolo Belli nel mese di Marzo, sul palco, festeggerà i suoi 60 anni, per proseguire poi da maggio nelle piazze insieme alla sua Big
Band con concerti divertenti e ricchi di sorprese.

MARZO 2022
5 Viterbo – Teatro dell’Unione
18,19,20 Napoli – Teatro Troisi
21 Frosinone – Teatro Nestor
22 Napoli – Teatro Totò
23 Sala Consilina (AS) – Teatro Scarpetta
24 Casalnuovo di Napoli (NA) – Teatro Magic Vision
25 Nola (SA) – Teatro Umberto
26-27 Salerno – Teatro delle Arti

Paolo Belli Carriera musicale e televisiva

Spettacoli, musica e TV dell’artista in pillole: Paolo Belli fonda nel 1984 il gruppo musicale Ladri di Biciclette di cui sarà il leader fino al 1991. Successivamente scegliere di intraprendere la vita artistica di  solista.

I ladri di Biciclette parteciperanno nel 1989 al Festival di Sanremo con il brano Dr. Jazz e Mr. Funk album del quale verranno vendute più di 100.000 copie e che si aggiudicherà il disco d’oro.

L’anno seguente, nel 1990 con la canzone “Sotto questo sole” vincerà il Festivalbar insieme a Francesco Baccini.

Tifoso Juventino, Paolo Belli ha cantato e arrangiato “Juve storia di un grande amore“. Per quanto riguarda lo sport, Paolo è anche appassionato di ciclismo ed ha cantato numerose canzoni per Il Giro D’Italia, tra esse “Faccio Festa”.

Nel 2009 parteciperà nuovamente al Festival di San Remo insieme a Youssoun N’Dour e Pupo con il brano L’opportunità.

Nel 2020 esce un nuovo successo “Come gira il mondo” scritta da Franco Simone.

Per quanto riguarda la TV Polo Belli è co-conduttore televisivo di due programmi televisivi noti: Ballando con le Stelle insieme a Milli Carlucci e su Rai 1 con Giorgio Panariello in Torno Sabato.

Come scegliere un prato semplice da curare

Dicondra repens
Il prato facile: dicondra repens

Il prato è lo specchio del vostro giardino: tutti vorrebbero un prato semplice da curare e bello da vedere. Purtroppo, non sempre le condizioni climatiche e la tipologia di terreno nonché il tempo che abbiamo da dedicarvi ed il calpestio a cui e soggetto, ci consentono di avere un tappeto erboso degno di questo nome. Ma come scegliere un prato semplice da curare? Una tipologia che non richieda troppi interventi di taglio e manutenzione? Scopriamo insieme!

Come scegliere un prato semplice da curare

Anche nel giardinaggio esistono le soluzioni pratiche ai vari problemi che possono essere influenzati, in questo caso, dal terreno, dall’esposizione, e dal tempo che abbiamo a disposizione per curare il nostro giardino ed il prato.

Il prato semplice da curare e bello da vedere può usufruire di sementi ben scelti. Se è vero che esistono sementi di varie tipologie adatte alle varie esposizioni, usi, e terreni, e altresì vero che un bel prato richiede delle cure non indifferenti per far fronte al diradamento e alla diffusione delle infestanti.

Molte persone, poi, non possiedono proprio il tempo o la voglia, e così anche l’impianto migliore, diviene in breve tempo, un tappeto erboso decisamente poco gradevole. Come ovviare? Scegliendo un prato facile! Un prato facile avrà necessità di poche cure e crescerà senza troppo impegno da parte nostra.

Prato facile e bello con la Dicondra

Iniziamo con il dire che in commercio troviamo varietà nane e miscugli di sementi molto rustici che riducono notevolmente le operazioni di taglio, ma se vogliamo quasi eliminare tale operazione ed avere in breve tempo un prato fitto e gradevole potremo optare per la dicondra repens, una piantina strisciante e tappezzante che presenta foglioline cuoriformi a rapida diffusione.

Per mantenere in forma il tappeto erboso, basterà una concimazione granulare del prato da effettuare ogni 15 giorni, annaffiature a giorni alterni più frequenti e quotidiane nei giorni di grande caldo, ed avrete anche voi il vostro bel prato, robusto e verde.

Si tratta di un prato davvero facile, la dicondra repens infatti è calpestabile ed adatta ad ogni tipo di giardino, utile per riempire le fessure tra i mattoni che lastricano varie superfici nei giardini. Acquistabile in semi, o in zolle di prato già formate.

Il prato facile: dicondra repens

Dicondra repens

Considerate che questa tipologia di prato resiste molto bene al clima rigido, teme un po’ le gelate, cresce bene sia in zone soleggiate che in ombra, e  la sua altezza non supera i 2 o 3 centimetri, quindi, praticamente non necessita di tagli, se non davvero molto raramente. Adatto anche ai meno esperti.

Infine, se amate i prati rustici potrete anche optare per il trifoglio seminando qua è la delle margherite e dei papaveri per un effetto a tutto prato informale e molto piacevole. Un prato che richiede poche cure e tagli rarissimi.

Considerazioni

Il tappeto erboso che avrà vita grazie a questo tipo di sementi vi darà parecchie soddisfazioni, lo vedrete crescere, lentamente diventare sempre più fitto ed omogeneo. Bello e pratico, semplice da piantare e curare, il prato renderà il giardino ancora più bello. Ora non vi resta che creare alcune aiuole fiorite, piantare delle belle piante rampicanti, qua e la, e vedrete che anche il giardino più angusto cambierà totalmente il suo aspetto originario.

Infatti il manto erboso condiziona moltissimo l’aspetto del giardino tant’è che se proprio non riuscite a prendervene cura e a farlo crescere bene v conviene pensare seriamente all’uso di una pavimentazione per giardino o adottate dei ciottoli bianchi. In alternativa, adottate una soluzione mista che vi sgraverà un poco dalla manutenzione del parto e del giardino.

L’unico inconveniente è il costo dei semi di dicondra che è leggermente superiore rispetto ad altre sementi per prato.

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Le regole del Galateo abbigliamento uomo il bon ton moda maschile

Le regole del Galateo abbigliamento uomo il bon ton moda maschile
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La moda si discosta dal galateo: le regole del galateo nell’abbigliamento uomo seguono, da sempre, dei canoni bon ton ben precisi che, nel tempo, si sono un po’ ammorbiditi, dando spazio ad esempio, ad abiti come lo smoking, ma al tempo stesso, si riaffacciano con forza mantenendo intatte le tradizioni che regolano l’abbigliamento maschile e gettano i dettami del galateo. Vediamo le regole della galateo moda uomo per abiti ed accessori, ma anche per le buone maniere.

Regole del Galateo abbigliamento uomo e non solo: il dress code

Il bon ton e le regole d’abbigliamento femminili si discostano da quelli che sono gli stereotipi bon ton al maschile, questo in virtù del fatto che, uomo e donna, usano abiti ed accessori completamente diversi tra di loro. Di sicuro però, vi è una regola del galateo univoca sia per lei che per lui, ed è quella di rispettare il dress code che viene richiesto esplicitamente in un invito.

Galateo abbigliamento maschile: Cos’è il dress code?

Con il termine Dress Code si intende letteralmente codice d’abbigliamento (o codice del vestito). Infatti esiste un vero codice che formalizza l’evento. indicando negli inviti quali capi d’abbigliamento sono graditi. Ma oltre agli inviti scritti, vi è un dress code non scritto ma implicito da seguire, che sarà in relazione al tipo di evento, al luogo e all’orario in cui si svolgerà.

Le regole del galateo abbigliamento uomo e donna devono rispettare questo genere di richiesta formale implicita o esplicita. Per non commettere errori, è bene che un uomo sappia qual è l’abbigliamento consono da indossare: lo stile maschile, secondo l’etichetta che ogni abito porta con se, non è nato oggi, ma risale ad un secolo fa, ed anche più.

I codici dell’abbigliamento maschile ed il galateo d’abbigliamento uomo sono un insieme di regole non scritte d’eleganza che seguono un codice nato dalla cultura che ruota intorno alla moda, e in particolar modo all’abito sartoriale e agli accessori: il tipo di cravatta, il nodo, la scelta dei materiali da utilizzare, il tipo di giacca da adottare, i colori consoni, il tipo di orlo per i pantaloni eleganti, e così via. Nel corso dei decenni, l’abito sartoriale ha subito una sorta di rivoluzione, e le regole del galateo moda uomo, oggi, si trasformano in consigli d’abbigliamento meno rigidi, ai quali però è bene attenersi.

L’abito secondo il galateo moda maschile: Frak, Smoking, Tight e Mezzo Tight

L’abito secondo le regole del galateo per uomo andrebbe scelto in relazione all’occasione: il frac, abito da sera per eccellenza, sinonimo di eleganza, adattabile anche di giorno, è uno degli abiti uomo più eleganti.

Il tight e mezzo tight sono abiti sartoriali maschili eleganti, corti sul davanti e lunghi sul dietro. Il tight andrebbe indossato nelle cerimonie che si svolgono di giorno, ed è perfetto anche come abito da matrimonio, ma solo per cerimonie che hanno lungo entro le 18:00 e in cui la sposa abbia scelto di indossare abito bianco, strascico e velo lungo. Qualora lo sposo opti per il tight, anche gli invitati uomini dovrebbero indossare il tight.

Come visto, ogni abito è adatto ad eventi ed occasioni differenti. Negli ultimi anni lo smoking è stato un po’ abusato ed utilizzato impropriamente per ogni occasione, matrimoni inclusi, ma è bene sapere che in realtà quest’abito nato come abito da fumo non dovrebbe essere usato per gli eventi che si svolgono prima delle 18:00 (per alcuni dopo le 20:00).

tight abito
tight abito

L’abito spezzato per l’uomo elegante

Secondo le regole del galateo abbigliamento uomo, l’abito sartoriale è sempre sinonimo di eleganza. Oltre a quelli citati, l’abito spezzato si colloca perfettamente nel guardaroba di un uomo, ma non andrà usato in eventi di un certo tipo, tanto meno nei matrimoni, ma sarà perfetto per altre occasioni meno formali, ed incontri di lavoro.

Nell’abito spezzato il primo bottone della giacca andrebbe lasciato aperto. Come accessori sono da prediligere valigette ventiquattrore o porta documenti in pelle. In alcuni casi può essere concesso il borsello.

Smoking uomo come e quando indossarlo

Smoking uomo come e quando indossarlo e storia
Smoking uomo come e quando indossarlo e storia

La giacca e la camicia secondo il bon ton

Il bon ton moda uomo e galateo impone che una volta scelto l’abito, la giacca non andrebbe mai tolta. La giacca può essere sia a 2 che a 3 bottoni e andrebbe portata allacciata, può essere aperta se al di sotto indossiamo un gilet. Sotto alla giacca, il galateo impone di indossare sempre una camicia a maniche lunghe (anche in estate).

I colori da preferire per la camicia sono azzurro o bianco per il giorno, nero, grigio e blu (bianco) per la sera. Le tinte unita sono sempre da prediligere nelle occasioni formali, mentre per eventi meno formali si possono adottare anche righe e motivi fantasia questo sempre se vogliamo rispettare le regole del galateo abbigliamento uomo.

La cravatta, fazzoletto e calzini di un vero gentleman

Un accessorio di cui abbiamo parlato ampiamente, (trovate l’articolo sulla cravatta) con tutti i dettagli. Il bon ton suggerisce, in questo caso, di abbinarne il colore della cravatta alla camicia, il nodo dovrà essere abbastanza ampio da coprire la chiusura della camicia, mentre la lunghezza della cravatta dovrebbe sfiorare ed arrivare con la punta ad un paio di centimetri sopra la cintura dei pantaloni.

Il fazzoletto che mettiamo nel taschino, deve riprendere il colore della fantasia della cravatta ma non essere uguale, andrà bene anche una nuance che richiami il colore della cravatta e, sarà comunque sempre perfetto se scelto bianco. La cravatta andrebbe coordinata alla camicia scegliendo una tonalità più scura.

Per quanto riguarda ai calzini, meglio abbinarli sempre al colore dell’abito e scegliere filo di scozia, o comunque tessili pregiati per abbinamenti eleganti.

Le scarpe e la cintura secondo le regole del galateo uomo

Le scarpe vanno abbinate secondo le regole del galateo moda uomo in relazione all’outfit adottato, e allo stile. Ad esempio, lo smoking ed il frac, abiti che risultano eleganti, richiedono una scarpa all’altezza. Al di la del colore dell’abito le scarpe da adottare saranno nere, in morbida pelle, preferibilmente lucida se usate di sera.

Le scarpe in pelle sono sempre eleganti e per il giorno sono perfette anche quelle non lucide. La cintura, qualora presente, va abbinata sempre alle scarpe. Alcuni abiti sartoriali adottano le bretelle e non la cintura dettaglio ritenuto super chic.

I gioielli per uomo elegante

Secondo le regole del galateo abbigliamento uomo, i gioielli andrebbero indossati in misura limitata: orologio e fede sono consentiti senza problemi, insieme ai gemelli indossati su una camicia con polsini doppi. Qualora si indossi una giacca con cravatta, si potrà adottare anche un elegante ferma cravatta in oro.

Dress code casual e Galateo moda uomo

Al di fuori degli eventi formali o cerimonie di rilievo, le regole del galateo abbigliamento uomo, decadono, e ci si potrà vestire in maniera più libera, considerando sempre alcune criteri che regolano il buon gusto. La giacca può essere indossata con i jeans purché sportiva, polo t-shirt sono perfette con dress code casual estivi, cosi come pullover dai colori classici e non, si possono abbinare e coordinare alla camicia senza troppe limitazioni.

In questo tipo di dress code si possono utilizzare anche borselli e simili, ma non nei dress code formali ed eleganti. I pantaloni con risvolto sono meno eleganti e si adottano prevalentemente di giorno e in look informali.

Per tutto ciò che non è formale, si possono adottare degli outfit casual e dress code casual di cui trovate e indicazioni dettagliate nell’articolo:

Dress code Casual Smart: significato e cosa indossare

La cura della persona: moda uomo e galateo

Oltre alla scelta adeguata degli abiti che consentono di rispettare le regole del galateo moda uomo, è importante adottare sempre capi puliti, profumati e ben stirati. La cura della persona è altrettanto importante, seguire una skin care giornaliera, cominciando dalla cura della barba, ai capelli, fino alle mani e alle unghie rigorosamente corte e pulite. Consigliabile utilizzare profumi e dopo barba gradevoli ma non troppo intensi, ed adottare un taglio dei capelli consono che fornisca un aspetto curato.

La buona educazione di un Gentleman

La buona educazione non centra molto con la moda e le regole del galateo maschile, ma anch’ essa impone alcune regole:

  • Cappello e quanti vengono tolti nei luoghi al chiuso e non si indossano MAI a tavola.
  • Gli occhiali da sole si indossano solo all’aperto, e vanno tolti se si entra in luoghi al chiuso.
  • Non si utilizzano telefonini a tavola ne durante le cerimonie e funzioni religiose.
  • Il tono di voce va mantenuto basso durante eventi e cerimonie.
  • La postura deve essere composta ed eretta, così come il modo di stare a tavola e di sedersi.
  • Infine, se si stringe la mano ad una persona e si indossano i guanti, quest’ultimi andranno tolti.
  • Si può indossare l’abito più elegante del mondo ma non si è dei signori se non si cede il passo, il posto, si apre la portiera o la porta ad una persona più grande di età o ad una donna.

Stili moda uomo e stile abbigliamento maschile

Come svezzare il bambino senza perdere il latte

Come svezzare il bambino senza perdere il latte
Come svezzare il bambino senza perdere il latte

Sembra una domanda di facile risoluzione e in realtà lo è, ma per esperienza personale, so che molte donne si trovano ad affrontare questo problema dell’allattamento e svezzamento e a ricevere risposte contrastanti, spesso non veritiere.

Il trucco non sta nel chiedere al pediatra (specie se uomo e senza figli) ma nell’attenersi ai consigli delle nonne. Come fare per non far andar via il latte? Chiedere a quelle donne mamme che hanno allattato per lungo tempo i loro bambini e scoprire che è davvero facile da fare. Vediamo cosa ci direbbero?

Come svezzare il bambino continuando ad allattare

Come donna e mamma ho un esperienza triplice di gravidanza e allattamento. Pur avendo partorito con taglio cesareo e non possedendo un seno particolarmente prosperoso ho allattato tutti e tre i miei figli ed avevo molto latte. La primogenita è stata allattata al seno solo fino a 5 mesi o poco più, perché quando iniziò lo svezzamento, il latte si ridusse drasticamente.

Il pediatra consiglio l’aggiunta di latte artificiale, cosa che influì ancor più negativamente sull’allattamento. Ecco che nelle gravidanze che seguirono non ascolti il mio pediatra, ma il buon senso, ed un pizzico di strategia. Avete iniziato lo svezzamento e avete meno latte? Ecco cosa fare!

Stimolare il seno a produrre latte attaccando il piccolo

Il seno va sempre stimolato: più il bambino viene attaccato più la lattazione prosegue abbondante. Unitamente a quanto detto, è necessario mangiare in maniera adeguata e soprattutto, bere molti liquidi. Evitare di affaticarsi troppo, di sudare troppo, e di prendere arrabbiature. Il nervosismo e lo stress non favoriscono l’allattamento.

Noterete una riduzione del latte anche nei giorni in cui avrete il ciclo, ciò è normale, e passati 2 o 3 giorni il latte tornerà come prima: evitate di dare aggiunte di latte e attaccate il piccolo una volta di più.

Non ridurre il numero delle poppate

Detto ciò, quando si inizia lo svezzamento il latte tenderebbe a diminuire se noi riducessimo il numero delle poppate ma se parallelamente alla pappa, diamo anche un po’ di latte a seguire, magari prima della nanna pomeridiana, e la sera prima di andare a dormire favorendo tra l’altro il rilassamento del piccolo ed il sonno, vedremo che la quantità di latte che il nostro seno sarà in grado di produrre rimarrà più o meno invariata.

I consigli di mamme e nonne

Un tempo in cui il benessere dei piccoli dipendeva spesso proprio dall’allattamento materno prolungato, le mamme sapevano bene che allattare con più frequenza i piccoli induceva una maggior produzione di latte. Questo principio andrebbe attuato sin dai primi giorni di allattamento specie se si nota di avere una scarsa quantità di latte. Una volta ingranato bene con le poppate e l’allattamento proseguirete senza troppi problemi anche oltre lo svezzamento.

Preparare il seno all’allattamento

All’inizio non nego che sia dura, il seno fa male, il latte è in eccesso e va tolto con il tira latte e le spugnature calde, i capezzoli si spaccano, ma si deve avere pazienza e continuare. Per evitare danni ai capezzoli è bene prepararli allattamento prima della nascita del piccolo con prodotti appositi e frizioni che irrobustiscano la pelle e la rendano più elastica.

Attaccare il bimbo al seno ed allattarlo qualche volta in più, può già di per se indurre il nostro corpo a produrre la quantità di latte necessaria al piccolo. Il latte materno è ricco di sostanze nutritive ma fornisce anche gli anticorpi per proteggerlo da infezioni e malattie. Continuare ad allattare anche quando si inizia lo svezzamento è dunque funzionale ed utile.

Il Consiglio

Il consiglio che vi do da mamma a mamma è di allattare i vostri bambini fino a circa un anno di età, (se vi riesce) in questo modo oltre a condividere con il piccolo una bellissima esperienza sensoriale e affettiva, potrete preservarlo dalle malattie, regalargli momenti di serenità e rilassamento conciliando il sonno. Attimi che gioveranno anche a voi e che ricorderete con amore.

PS: Se nonostante tutto il latte non ci fosse (accade in rari casi) o dovesse andar via, e può capitare, specie se ci si stanca molto, non vi colpevolizzate: avete tentato e saprete sicuramente crescere sano sereno e felice vostro figlio!

Nomi di bambini più usati

Come guadagnare con gli abiti usati, le 7 app migliori per vendere

Come guadagnare con gli abiti usati
Come guadagnare con gli abiti usati

Gli abiti che per noi non vanno più bene possono rivelarsi perfetti per altre persone. Lo sanno bene le influencer e le blogger che spesso vendono gli abiti nuovi e usati provenienti da collaborazioni con brand.

Come guadagnare con gli abiti usati? Affidandosi ai mercatini dell’usato o meglio ancora, alla tecnologia. Vi sono infatti delle app di nuova generazione che consentono di creare una vetrina di prodotti d’abbigliamento ed accessori e venderli a prezzi scontati. Vediamo quali sono e come fare a vendere abiti e vestiti di cui non sappiamo cosa fare.

Come guadagnare con gli abiti usati

Fino a “ieri” ci recavamo al mercatino dell’usato, o donavamo i nostri capi dismessi in beneficienza. I mercatini però accettano, generalmente solo capi firmati e difficilmente capi anonimi o di marca non nota. Ma ormai tutto si compra e si vende grazie ad internet e al web. Computer, tablet e smartphone sono dei perfetti alleati per le vendite e gli acquisti online anche per quanto riguarda i capi d’abbigliamento usati e gli accessori, scarpe incluse.

Il trucco è crearsi più vetrine usufruendo di varie app di vendita usato e piattaforme che consentono di vendere l’usato con facilità sempre che si rispetti un prezzo di vendita adeguato ed il prodotto da vendere sia nuovo o in perfette condizioni. Non sperate di vendere abiti e indumenti rovinati perché non ci riuscirete, per quelli, c’è il bidone giallo della raccolta dell’usato per i poveri ed i riciclo.

La tendenze moda cambiano e con esse gli stili di moda che vanno per la maggiore di anno in anno. Ecco che per avere un guardaroba ordinato composto da capi di tendenza, più qualche abito passepartout classico, occorre disfarsi di tutti gli abiti ed i vestiti che non utilizziamo più. Ci sono tante app per vender e l’usato alcune più note e funzionali: vediamole quali sono le migliori.

Migliori 7 app per vendere vestiti usati

Le app per vendere i vestiti sono molteplici alcune però esistono da tempo e sono affidabili, altre nuove hanno conquistato velocemente il mercato, vediamo 7 app popolari per vendere vestiti.

  1. 21 Button
  2. Vinted
  3. Mercatino facebook
  4. Depop
  5. Ebay
  6. Shpock
  7. Vestiaire Collective

1) 21 BUTTON

E’ un’ app nota 21 Button che esiste da diverso tempo, ed è arrivata in Italia nel 2017. L’app paga poco, dal 4 al 6 % del prezzo ricavato dalla vendita del capo. Ad esempio, se vendi un capo a 100 euro guadagnerai solo da 4 a 6 euro. Per usare l’app è necessario creare un profilo e caricare delle foto con gli abiti indossati e non. Lo stesso link del capo può essere condiviso anche in Instagarm, sui social o nel tuo blog. Essendo un app prevalentemente usata dagli influencer è possibile seguire i propri beniamini fashion e all’occorrenza acquistare i capi che gli stessi mettono in vendita sull’app.

2) VINTED

App che sta spopolando sebbene sia di nuova generazione creata una decina di anni fa in Lituania. Il suo successo è dovuto anche alla facilità di utilizzo. Si deve creare un account in maniera tradizionale o utilizzando Facebook o Google. Occorre scattare delle foto dei capi da vendere, preferibilmente caricare foto di buona qualità che mostrino nel dettaglio e nell’insieme il Vestito o capo da vendere.

L’abito andrà inserito nella categoria specifica di appartenenza del app Vinted (uomo, donna, bambino etc.), è possibile specificare il brand ed il prezzo di vendita del capo usato o nuovo. In alternativa, si può anche decidere di non optare per la vendita del capo d’abbigliamento ma per lo scambio tra prodotti.

Per acquistare i vestiti in Vinted si utilizza la modalità cerca o la ricerca per categoria dando risalto ai prodotti appena caricati rispetto a quelli più datati. La piattaforma accetta per i pagamenti tutte le principali carte di credito, bancomat e prepagate. Qualora tu stia acquistando un prodotto e a tua volta sei anche un venditore, nel momento dell’acquisto potrai utilizzare il tuo saldo Vinted ricavato dalle vendite precedenti. L’articolo venduto andrà spedito entro 5 giorni. La spedizione è a cura di chi vende mentre il prezzo della spedizione è a carico di chi acquista. In questa ed altre app, vi è il diritto di recesso ed è previsto un rimborso a protezione degli acquisti.

3) MERCATINO FACEBOOK

Una soluzione pratica e poco impegnativa alla portata di tutti la offre Facebook con il mercatino online che consente di pubblicare annunci di vendita per ogni genere di prodotto, dalle automobili all’usato arredamento fino alla vendita di capi di abbigliamento sia nuovi che usati. Facile da gestire dovrete stabilire un prezzo ed occuparvi voi della spedizione.

4) DEPOP

Depop è un app tutta italiana fondata nel 2011 ed utilizzata per vendere vestiti usati online. Le spese di spedizione non sono presenti ed andranno quindi incluse nel prezzo di vendita del prodotto usato. La commissione presente sull’app è del 10 % applicato sul prezzo di vendita del prodotto. Una valida soluzione per vendere e acquistare abiti usati.

5) EBAY

Nota app con sito web, utilizzata per la vendita di ogni tipologia di prodotto dai capi d’abbigliamento agli accessori per la casa, mobili, ed altro. Attraverso la vendita su Ebay verrà trattenuto l’11,50 dall’importo di vendita comprensivo di spedizioni e imballo. Quando si apre un account di vendita su Ebay si ricevono 150 inserzioni gratuite per il mese in corso. Mai venduto nulla su Ebay? Prova anche tu a farlo!

6) SHPOCK

L’ app Shopock consente di vendere ed acquistare non solo abiti, scarpe ed accessori, ma ogni tipologia di prodotto, esattamente come l’app precedente di Ebay. Si tratta di un’ app molto usata in Italia in quanto è totalmente gratuita non percepisce ne commissioni sugli annunci ne sulle vendite. Ha uno strumento di geolocalizzazione che consente di selezionare la località di acquisto. in questo modo la consegna dei prodotti acquistati potrà avvenire sia con spedizione o a meno come concordato con il cliente. Tovo che sia un app utile e molto versatile.

7) VESTIAIRE COLLECTIVE

Si tratta di un app per vendere vestiti ed accessori usati di marca. Vestiarie Collective ha infatti un team di esperti che vagliano la qualità e l’autenticità dei prodotti messi in vendita. Il servizio trattiene sulla vendita il 20 % pagato per l’acquisto del capo dall’acquirente. Inoltre si tratta di un’azienda certificata come sostenibile e vende prodotti usati in tutto il mondo. Una soluzione valida per chi è alla ricerca di un prodotto firmato e vuole risparmiare un po’ sull’acquisto.

l’App vendita acquisto vestiti: considerazione e preferenze

Abbiamo visto come guadagnare con gli abiti usati e quali app il mercato mette a disposizione, ora non resta che scegliere un app o più di una per vendere o acquistare abiti tra quelle elencate. Qual è tra le 7 la migliore app per vendere vestiti? Secondo me, analizzandole nel dettaglio e conoscendone alcune, diciamo che molto dipende anche dalle proprie esigenze:

non vogliamo responsabilità per spedizioni e imballi? Ci piace essere autonomi in tutto dalla vendita alla consegna?

Ecco è in relazione a questi fattori che potremmo preferire un’ app di vendita usato rispetto ad un’ altra.

Sicuramente tra le mie preferite si collocano Vinted e ovviamente Depop e Shopock, ma per vendite sporadiche è perfetto anche il mercatino di Facebook o Ebay: a voi la scelta! Conoscete queste app di vendita abbigliamento usato? E se si: qual è la vostra preferita? Fatemelo sapere nei commenti.