Le fasi che anticipano un trasloco sono sempre le più difficili, non solo sotto un piano organizzativo ma anche per la tensione nervosa che si accumula e lo stress non indifferente.
Si ha paura di dimenticarsi qualcosa, di non valutare bene gli spazi e non avere tutto il materiale adatto agli imballaggi. Se poi, si è deciso di trasportare tutto in autonomia, la tensione potrebbe salire e l’organizzazione andare a monte.
Scopriamo insieme come fare, e alcuni consigli da mettere subito in pratica quando si cambia casa e si deve traslocare nella nuova abitazione.
Organizzazione del trasloco
Nel momento in cui si decide di trasferirsi in una nuova casa, ci sono tantissimi fattori da considerare dall’organizzazione sino alla gestione della nuova abitazione.
Imballare tutta la vita e trasportarla in un altro posto non è facile, così come pensare a tutto quello che c’è da fare prima ancora che il giorno del trasloco arrivi.
Trasloco come fare e a chi rivolgersi
Il consiglio è quello di rivolgersi e affidarsi ad un professionista del settore, così da ottenere un servizio personalizzato, veloce e sicuro.
Per capire come funziona fare un trasloco seguiti da una ditta specializzata, basterà richiedere un preventivo online e valutare se possa essere la soluzione giusta.
Le ditte specializzate in traslochi sono moltissimi e trovare quella più adatta a noi non è un’impresa ciclopica: basterà chiedere 3 o 4 preventivi e confrontare prezzi, regole e garanzie.
In effetti, in termini di costi, viene sempre a costare meno un trasloco fatto da professionisti che non con i metodo fai da te. Anche sotto il piano puramente emotivo, avere a disposizione del personale preparato significa non rischiare rotture e smarrimento, con operatori ricchi di esperienza e competenza sul campo.
Quando contattare la ditta per il trasloco?
Le aziende di traslochi andrebbero contattate due mesi prima dal trasporto dei mobili, così che si possa avere il tempo di personalizzare, organizzare e capire tutto quello che riguarda il trasloco.
Il proprietario della casa avrà una spalla su cui appoggiarsi e dovrà solo pensare a cosa portare e cosa eliminare dalla sua “vita precedente”. Ogni ditta di traslochi offre dei servizi differenti, tra cui:
Svuotamento degli scatoloni e, in alcuni casi su richiesta, aiuto per il posizionamento dell’oggettistica.
Che cosa portare nella nuova casa?
Ogni trasloco è personalizzato, proprio perché le esigenze delle persone cambiano nel tempo. Quando si acquista una nuova casa (Acquisto prima casa i 10 consigli da seguire) essa potrebbe essere più piccola, o più grande, o comunque diversa da stanza a stanza, avere già dei mobili oppure pezzi di arredamento da tenere, eliminando quelli in possesso.
Non sempre i mobili precedenti si adattano per misure, colori e forme, talvolta poi nello smontaggio si rivelano danneggiati dal tempo, specie le cucine.
È bene prendersi un po’ di tempo e fare una cernita di cosa portare via e cosa eliminare. Questo discorso vale per i mobili, come per gli oggetti ed effetti personali. Nel momento in cui il trasloconon è una decisione improvvisa, l’invito è quello di impegnarsi a capire cosa sia veramente necessario nella nuova casa, e cosa si può regalare o vendere, ed anche cosa è opportuno scartare e portare alla discarica.
Casa stile scandinavo
Nuova casa, nuova vita
Una nuova casa non dovrà rispecchiare la vecchia, seppur con i mobili di sempre, e gli oggetti più cari, avrà una sua personale connotazione completamente diversa dalla precedente casa e magari un nuovo stile d’arredamento.
Una volta deciso cosa imballare e portare via, ricordarsi di scrivere sopra le scatole il contenuto e la stanza di destinazione così da ridurre il tempo e agevolare la logistica.
Si può optare per un trasloco fai da te risparmiando (qui ti spiego come fare), ma quest’ultimo è sicuramente una scelta faticosa e stressante.
Per questo motivo, è meglio optare per le ditte traslochi: una buona organizzazione e un aiuto professionale, trasformano un momento di sicuro stress in una esperienza positiva.
Molte persone acquistano abiti ed accessori senza considerare la qualità delle fibre tessili che li compongono, mentre le fibre naturali dovrebbero avere la netta precedenza.
In realtà la qualità del tessile non è solo un fattore da considerare in termini di eleganza e bellezza, ma anche di benessere e salute. Basti pensare che ai bambini piccoli viene fatto indossare a pelle un “camiciolino” in seta o cotone, fibre naturali appunto, che risultano molto delicate sulla pelle.
Ma il problema delle fibre artificiali non è solo quello di essere meno fresche rispetto a dei tessuti come lino, cotone o seta, o meno calde rispetto al filato in lana, ma possono causare tutta una serie di problemi. Vediamo perché prediligere le fibre naturali.
Perché prediligere le fibre naturali?
Come abbiamo visto in questo articolo “Tipi di tessuti per abiti e accessori: guida completa” le fibre naturali non sono solo lana, lino,cotone e seta ma anche quelle ricavate dagli alberi come la viscosa ricavata dalla cellulosa o da altro materiale organico naturale. I tessuti naturali, qualsiasi essi siano, hanno delle proprietà ben precise che li fanno preferire ai tessuti sintetici:
Lasciano respirare la pelle.
Proteggono dal caldo e dal freddo (lana).
Non causano irritazioni.
Non fanno proliferare i batteri che causano cattivo odore.
Ma se le fibre acriliche vengono prodotte un motivo ci deve essere giusto? Un motivo c’è ed anche più di uno, ma rimane il fatto che i tessuti naturali sono delicati sulla pelle, freschi in estate e caldi in inverno, come appunto la lana, lasciano traspirare la pelle, evitando irritazioni e cattivo odore, e caricano il corpo di chi li indossa di cariche elettrostatiche; ma ovviamente, i tessuti naturali hanno un costo superiore rispetto ai tessuti acrilici.
Tipi di tessuti per abiti ed accessori guida completa
Fattori positivi delle fibre acriliche
Le fibre acriliche possiedono indubbiamente anche dei lati positivi in quanto costano poco, non si stirano ma i capi moda escono belli stirati già dal lavaggio (quasi tutti). Ma ricordiamoci che le fibre acriliche non sono ecosostenibili, (almeno quasi tutte) in quanto ottenute da materie prime inquinanti come ad esempio il petrolio.
Inoltre, le fibre acriliche, specie quelle usate non nell’abbigliamento ma per i tessili d’arredo o tessili nautici, si rivelano particolarmente resistenti, e per questo motivo vengono impiegate nella costruzione di vele per le barche, tende da sole ed altri manufatti di questo genere e non, che oltre ad essere sintetici, vengono trattati con sostanze idrorepellenti e resine specifiche.
La moda sceglie i tessuti sostenibili
Ebbene si, la tendenza è green! Ormai, specie negli ultimi anni la moda ha scelto di utilizzare tessuti ecosostenibili, ossia quei tessuti che attraversano una filiera produttiva e post produttiva a bassa impatto ambientale.
Non solo fibre naturali quindi ma anche la provenienza, la tessitura il tipo di tintura sono tutti fattori che contribuiscono a rendere un tessuto a basso impatto per il Pianeta e dunque a certificarlo come tessuto eco-sostenibili di qualità certificata.
Per capire di più sui tessuti e sui processi produttivi di tessitura, e quindi sui loro costi, vi consigliamo di approfondire l’argomento leggendo questa guida: Cos’è la tessitura: tipi di tessuto e tessitura.
Fibre naturali e capi moda: occhio alle etichette
Quando ci si accinge ad acquistare una capo di abbigliamentosi deve porre l’attenzione sull’etichetta interna che tra l’altro sarebbe obbligatoria per legge. Quindi, diffidate degli indumenti che non la riportano. L’etichette citano la composizione del capo: lana, misto lana, cotone e misto cotone ed altre fibre aggiunte.
In alcuni casi alle fibre naturali vedrete associata una componente elastica, o una piccola percentuale di fibre acriliche che rendono il tessile meno delicato o elasticizzato, come nel caso dei maglioni in lana o dei leggings. I maglioni in lana, se mescolati ad una piccola percentuale di acrilico sono assolutamente meno delicati da lavare ed asciugare.
La percentuale ideale è del 70 – 80 % lana e il 20- 30% altre fibre; è accettabile una mescola del 50 % tra lana ed altre fibre. Anche il lino se mescolato a piccole percentuali di altre fibre rimane fresco ma comunque più facili da stirare. La viscosa mescolata a piccole percentuali di elastomero divine elastica ed è perfetta per maglioncini, abiti ed altro.
La composizione giusta dipende anche dal tipo di indumento: per la biancheria intima si usano alcune fibre anche acriliche ma la fibra naturale è sicuramente da preferire sempre.
L’etichetta interna, consente anche di comprendere come trattare il capo, il modo in cui andrà lavato, la temperatura dell’acqua se usare o no centrifuga se stenderlo al sole o preferire l’ombra etc.
Considerazioni
Ecco dunque che, ci sentiamo di consigliarvi le fibre naturali, anche se nel tempo gli stili di moda e le tendenza hanno dato vita a dei tessuti sintetici di qualità. Acquistare un capo moda è sicuramente una cosa che andrà fatta con maggior attenzione tenendo conto di tutti questi fattore scegliendo qualità e ecosostenibilità, benessere per noi e per l’ambiente.
Cos’è il dress code? Il dress code è un codice di abbigliamento utilizzato per uniformare lo stile ad un evento, sia esso ricevimento, matrimonio, compleanno o di altro tipo. Magari sei molto giovane e non sai cosa significa la parola dress code, in realtà tradotto letteralmente significa appunto “codice di abbigliamento“.
Esistono diversi tipi di dress code donna e uomo ne abbiamo parlato in questo articolo Significato del dress code e le regole d’abbigliamento in cui abbiamo elencato tutti i tipi di dress code da quello più formale fino al dress code casual o smart. Ma come capire quale dress code indossare?
Come capire quale dress code indossare
Al di la di alcuni eventi molto formali in cui è insito il tipo di dress code da indossare, ad esempio, per la sera sicuramente un abito lungo per lei, se si va ad una cerimonia; un mezzo tight per lui o un frac se è un evento molto formale, ma sempre tenendo conto dell’invito e del dress code richiesto.
Invito e dress code
Al di la di questo però, in genere, un evento o una cerimonia è preceduta da un invito. Nell’invito vi è annotato il tipo di dress code richiesto ed al quale dovremmo attenerci. Precisamente la richiesta del dress code andrebbe annotata in basso a destra nel biglietto d’invito.
Tipi di dress code giorno e sera
Il dress code che si rivela più informale è libero è sicuramente il dress code casual o smart; e a seguire trovate degli approfondimenti dress code casual smart significato e cosa indossare. Oltre a questo tipo di dress code, è abbastanza informale anche il cocktail dress sia per l’uomo che per la donna.
Per il resto i vari tipi didress code sono indicati, alcuni per gli eventi e le cerimonie diurne, ed altri per quelle serali e notturne. Lo smoking ad esempio, lo si indossa per cerimonie formali che avvengono dopo le 18:00 e, da alcuni anni, è diventato un abito indossato anche dalle donne.
Anche i colori dei dress code hanno la loro importanza. Infatti, potrà essere richiesto un tipo di colore come Dress Code Black Tie per lui e per lei, che implica l’uso del colore nero esclusivo; o anche, Dress Code White Tie che richiede il bianco. Magari verrà richiesto richiesto Dress Code black Tie Optional, saprete dunque che si tratta di un evento formale ma che avrete ampio spazio di manovra in termini di colori. (Due validi esempi di dress code citati nelle foto sottostanti).
Sicuramente un altro tipo di dress code da menzionare è l’abbigliamento per eventi tematici, sempre più popolare in occasione di feste a tema in stile anni ’20 o ispirate agli anni ’80. In questi casi è importante attenersi al tema. Partecipare a questi eventi implica non solo seguire un particolare codice d’abbigliamento, ma anche immergersi nella suggestiva atmosfera della serata.
Gli ospiti sono pertanto invitati a curare con attenzione l’outfit e i relativi dettagli, tra essi gli accessori e l’acconciatura che permettono di rivivere lo spirito dell’epoca a tema proposto, premiando coloro che hanno saputo interpretare al meglio le indicazioni fornite nell’invito.
Dress Code black Tie OptionalDress code black tieGrafico dress codesdonna ed accessori
Dress code cos’è, come comportarsi e cosa scegliere
In alcuni casi il dress code è formalmente è rigido nel concetto, e non lascia ampio spazio per la scelta dei capi da indossare, in quanto vi indica modello, colore e, talvolta, anche gli accessori,come il tipo di gioielli da abbinare o la tipologia di calzature e borsa da adottare (foto sopra). In altri casi, invece, i dress code meno formali lasciano uno spazio di manovra più ampio.
Anche i dress code maschili seguono esattamente le stesse regole e sono molto più vincolanti rispetto ai dress code femminili, in termini di modelli. Trovate alcuni esempi di dress code nelle foto.
Dress code e inclusione
Parlando di dress code non si può non prendere in considerazione l’evoluzione culturale che le società moderne stanno vivendo. Infatti, le rigide regole che regolavano l’abbigliamento stanno, via, via, lasciando il posto ad espressioni più personali e fluide, un riflesso vero e proprio dei cambiamenti sociali che riguardano l’identità.
In moltissimi contesti, il dress code è diventato anche un valido strumento per promuovere l’inclusione ed esprimere diversità culturali, sociali e sessuali; consentendo alle persone di promuovere l’inclusione e sentirsi accolti pur mantenendo la propria unicità.
Sebbene alcuni luoghi e istituzioni continuano a mantenere dei protocolli abbastanza rigidi, l’adattamento del dress code manifesta un’attenzione crescente verso il benessere delle persone e della loro autenticità personale nella sfera pubblica.
Dress code formale seraDress code business
Tipi di dress code uomo
Il dress code uomo si articola suddiviso in abiti da cerimonia o per il lavoro di un certo tipo, come lo smoking, nato come abito da fumo, usato per le sale da gioco e nei circoli di un tempo; il frac, con la sua storia ed eleganza, ha conquistato le cerimonie di sera sin dai primi del 900 grazie alla nuova sartoria (storia della moda 800 e 900); lo spezzato, invece e il tight e il mezzo tight, sono modelli eleganti e soluzioni versatili.
Ma per saperne di più sul dress code da uomo quali sono i vari abiti e come indossarli, vi rimandiamo a questo articolo: Regole del galateo abbigliamento uomo: il bon ton al maschile dove viene spiegato quali sono i dress code per uomo e in quali occasioni vanno indossati. Anche nel mondo del lavoro viene richiesto un abbigliamento specifico e settoriale, sia per lui che per lei.
Il dress code nel mondo del lavoro
Nel mondo del lavoro il dress code svolge un ruolo molto importante nel comunicare il rispetto per il proprio ambiente aziendale ma anche la professionalità. Il cosiddetto dress code “business casual” è un esempio perfetto di come di possa trovare un valido equilibrio tra formalità e confort.
Nello specifico, questo tipo di codice d’abbigliamento e dress code fonde elementi casual con altri più raffinati. Giacca ma camicia senza cravatta, ad esempio. Gli accessori, e in particolar modo le scarpe, vanno comunque scelte eleganti e formali. Le aziende multinazionali adottano codici di abbigliamento di questo tipo e al tempo stesso, flessibili, questo per poter accogliere una forza lavoro spesso diversificata.
Tipi di dress code donna
I tipi di dress code donna sono meno impegnativi nella scelta. Le donne utilizzano abiti lunghi o corti, colori scuri o tinte più solari in base alle occasioni diurne/serali e al dress code richiesto. E’ importante però sapere abbinare anche la borsetta, le scarpe ed i gioielli. Le perle, ad esempio, andrebbero indossate solo di giorno e mai di sera, mentre per la sera i diamanti (o simili) sono perfetti.
Abbiamo visto il dress code cos’è, come e perché si usa, e quali sono le tipologie di dress code giorno e sera da utilizzare sia per uomo che per la donna. Vi lasciamo un’altra importante guida che vi sarò utile per capire come vestirsi e cosa indossare secondo il bon ton e le regole del Galateo donna e uomo.
La scelta del divano è molto importante all’interno dell’arredamento del salotto. Il divano rappresenta un accessorio atto ad accogliere la famiglia nei momenti di relax.
Inutile dire che sedie, panche e simili, non possono assolvere la stessa funzione nel medesimo modo. Occorre quindi, scegliere un divano proporzionato all’ambiente, ma che sia al tempo stesso in grado di accogliere un numero di persone sufficiente.
Inoltre, nella scelta dei divani entrano in gioco anche fattori estetici in termini di stile di arredamento e colore. Vediamo dunque come scegliere il divano giusto tendo conto di un insieme di fattori che ne determinano bellezza, qualità e funzionalità.
Come scegliere il divano giusto: il budget
Ovviamente il primo parametro da considerare quando si sceglie un divano è il budget che si ha a disposizione. Fermo restando che, oggi come oggi, è possibile acquistare dei divani a costo contenuto che si rivelano comunque di buona qualità.
Ma è ovvio che se si desidera un modello di divano in pelle o automatizzato, i prezzi saranno nettamente superiori rispetto ad un divano “normale”. Allo stesso modo, i divano con letto ed i divani con contenitore hanno un prezzo leggermente superiore rispetto ad un divano standard.
Come scegliere il divano giusto: il tessuto adatto
Un’altra cosa da considerare per acquistare e scegliere il divano più giusto per le proprie esigenze si dovrà considerare la tipologia di rivestimento da adottare.
I tessili non sono tutti uguali esistono diversi tessuti, e al di la del colore e della fantasia, vi sono tessili e colori che “tengono” meglio in quanto si sporcano meno. Sono sicuramente da prediligere qualora in casa si abbiano dei bambini, o si posseggano dei dolci pelosetti come cani o gatti.
Da evitare dunque i colori chiari ed i tessili delicati con trama non abbastanza fitta, i tessuti leggeri ed anche i divani in pelle (perché gli animali potrebbero graffiarli e rovinarli con facilità).
Se avete dubbi in merito chiedete consiglio al rivenditore che saprà indicarvi tra la vasta nuance di colori e rivestimenti quello più resistente. Nel qual caso abbiate già questo problema vi consigliamo di leggere questa guida: come pulire poltrone e divani.
Come scegliere le misure del divano
Anche la scelta delle misure del divano è di fondamentale importanza. Non si potrà non tenere conto delle dimensioni della stanza, dello spazio che si ha a disposizione, del tipo di ingombro che causa in relazione anche alla forma prescelta.
La forma del divano infatti, potrà essere, ad esempio, con penisola, con dormeuse, o magari un salotto formato da due divani a due posti o da un lungo divano lineare a 5 sedute. Se lo spazio ha la sua importanza, ricordate però che anche la capienza del divano è altrettanto importante.
Come scegliere le misure del divano
Se si hanno due figli e la famiglia è composta da 4 persone meglio optare per un divano 4 / 5 posti e non per un 2 / 3 posti che si rivelerebbe insufficiente. In molte famiglie il divano viene sottovalutato da questo punto di vista e, va detto, che un salotto non in grado di accogliere tutta la famiglia non contribuisce a creare il relax giusto in casa.
Meglio rinunciare ad un tavolo grande, ed optare magari, per un tavolo console che si apre all’occorrenza piuttosto che sacrificare il divano. Inoltre, anche se si è una coppia andrà considerato che il divano serve anche a ricevere gli ospiti motivo per cui esso rappresenta un complemento d’arredo molto utile, e difficilmente sacrificabile.
Combinare più divani
Combinare più divani o divano e poltrone
Una soluzione che si può adottare per non scegliere un divano troppo incombente da inserire in ambienti ridotti è quella di coniugare la scelta del divano a quella di una o più poltrone o poltroncine. Si potranno adottare soluzioni di piccole dimensioni, o scegliere poltrone reclinabili comode e meccanizzate.
Il divano letto: la scelta multifunzionale
Divano letto con dormeuse
Il divano letto e le poltrone letto costituiscono, rispetto al tradizionale divano, una valida scelta multifunzione che può permettere a chiunque di accogliere ospiti anche in case in cui non vi è una stanza in più. Il divano diviene un alleato in salotto, ma all’occorrenza si trasforma in letto. Qui di seguito trovate un articolo dedicato ai divano letto economici da inserire in ogni contesto.
Considerazioni
Praticamente, la scelta del divano implica una serie di considerazioni che potremo riassumere in maniera semplice come segue considerando che questi fattori sono importati per poter scegliere il divano giusto che rispetti le nostre esigenze e quelle dello spazio che lo accoglierà:
Budget
Dimensioni della stanza
Forma del divano
Dimensione del divano
Tessuti resistenti o non: presenza in casa di bambini o animali
Opzione sedute aggiuntive con accessori come poltrone
Divano multifunzione dotato di letto o contenitore
Eh si arriva l’estate e con essa la voglia di rimettersi in forma e sfoggiare una bella abbronzatura, ma alle volte, nonostante le diete e sacrifici i chili di troppo si vedono comunque.
A parte il fatto che qualche chilo in più non può essere così evidente e che si è belli comunque, basta piacersi (regola fondamentale valida per tutti, belli e brutti, grassi e magri), ci sono dei piccoli trucchi per sembrare più magre e per valorizzare anche i chili di troppo: scopriamoli insieme!
Abiti che non segnano la silhouette
Trucchi per sembrare più magre e valorizzarsi
Un corpo con dei chili in più non è sempre eccessivo, alle volte è molto gradevole. Vi sono delle silhouette che stanno decisamente meglio con qualche chilo in più senza contare che spesso il dècolletè si ammorbidisce nelle linee.
La stessa cosa riguarda il posteriore di molte donne, insieme ai fianchi: infatti, se con un peso forma rimangono talvolta scarni, al contrario, con qualche chilo in più si riempiono generosamente facendo “cadere meglio” la maggior parte degli abiti indossati. Detto ciò vediamo come valorizzare il proprio fisico “al di la del peso”.
Pantaloncini e camicettaColori scuri per sembrare più magre
10 piccoli trucchi per sembrare più magre e in forma
Sappiate che spesso qualsiasi capo indossato è valorizzato da un corpo formoso a differenza di quei fisici troppo magri che difficilmente riescono a rendere femminili gli abiti e a riempierli in modo da valorizzarli.
Nonostante ciò vi state chiedendo come fare a sembrare più magre?
Patiamo dal fatto che il troppo magro, non va bene, a meno che non ci siano problemi di salute, va detto che un corpo tonico con le sue curve fa sicuramente la sua bella figura.
Il consiglio principale è quello di fare sempre un po’ di attività fisica e sportiva che consente di mantenersi in forma, tonici e in salute. Ma vediamo quali sono i 10 piccoli trucchi per sembrare più magre, alcuni li conoscerete di sicuro, altri magari no.
Prediligete i colori scuri, non necessariamente il nero, andranno bene anche i grigi, il verde scuro, il marrone, ed anche colori come il rosso ed il blu. Sono da evitare i colori rigorosamente chiari come il bianco, il giallo, il rosa che potranno però essere indossati spezzati con altre tinte (ultima foto).
Date la precedenza a tessuti in tinta unita rispetto a abiti floreali, geometri o comunque con disegni e fantasie specie se molto ricche.
Dare la precedenza agli outfit spezzati, Scegliete gonna e casacca, pantaloni e top, ed evitate gli abiti interi fascianti e le jumpsuit.
Evitate di indossare capi corti come mini gonne e pantaloncinicalzando scarpe basse. Se proprio volete indossare una mini o un pantaloncino perché le vostre gambe sono belle e lo consentono, slanciate la silhouette con un bel paio di scarpe moda dotate di un bel tacco.
Se i chili di troppo sono parecchi e siete decisamente sovrappeso utilizzate quei capi che coprono e scoprono: ad esempio sopra ad un top indossate una capospalla anche leggerissimo di pizzo o tessuto che arrivi all’altezza dei fianchi e se il bacino è molto largo andate anche oltre. Questo trucco può andare bene anche quando indossate un abito lungo da cerimonia, o un tailleur con pantalone o gonna.
Non segnate il punto vita. Un’ altra cosa da evitare è quella di segnare il punto vita o fasciare le braccia. Meglio lasciare i capi morbidi o optare per una soluzione spezzata come pantalone e top che scopre la pancia, come anche gonna lunga o corta e top. Può sembrare strano ma qualche chilo in più non si noterà semplicemente scoprendo la pancia specie se adottate dei pantaloni a vita normale o alta. Ovviamente andrà bene se il vostro peso non è davvero molto eccessivo. Anche i vestiti interi e lunghi andranno bene sempre con l’accorgimento di non mettere in evidenza il punto vita e/o l’eventuale pancia.
Valorizzate il décolleté, un piccolo trucco che permette di focalizzarsi non sui chili in più “sparsi qua e la” ma sui punti forti del vostro fisico.
Evitate i capi con rouge, fronzoli, plissé e pieghe, tutto ciò che arricchisce la linea è da evitare; puntate invece sulla linearità, capi moda semplici senza arricciature, ne balze, ne altro.
Accessori semplici e pochi dettagli. Anche per quanto riguarda gli accessori, ossia orecchini, collane, bracciali meglio puntare su pochi elementi. Ad esempio orecchini collana e orologio, senza riempirsi i polsi di bracciali o il collo di collane. Arricchire è un elemento davvero sbagliato quando si vuole “semplificare” una linea già di per se “ingombrante”.
Evitate i cappelli a falda larga. Anche il cappello a falda larga non è un alleato delle donne con chili di troppo in quanto tende ad accorciare ed allargare la silhouette. Nonostante ciò lo si vede spesso indossato. Meglio optare per cappellini di dimensioni contenute o medi, e se non richiesto dal dress code, evitare proprio di coprire il capo.
Chili di troppo: Spezzare colori e linee ed indossare capi morbidi – Cappelli piccoli
Come visto i chili di troppo possono essere celati con facilità indossato i colori giusti ed i modelli giusti e osservando questi 10 piccoli trucchi per sembrare più magre, ma ricordate che alla fine di tutto l’importante è solo piacersi!
Quando si raggiunge questo importante traguardo “l’acquisto prima casa” entrano in gioco una serie di considerazioni che i giovani non sempre sono portati a fare e che si rivelano invece indispensabili per evitare di prendere fregature e rimanere scottati da un esperienza che dovrebbe rivelarsi piacevole e soddisfacente.
La prima casa è un bel traguardo e per questo motivo va ponderata con attenzione tutta una serie di fattori che permettono di comprare casa in sicurezza, sia che si paghi con un mutuo, che in contanti. Vediamo cosa considerare quando si acquista la prima casa e si ha poca esperienza in merito.
Acquisto prima casa: un passo verso l’indipendenza
Per tutti, la prima casa rappresenta un passo importante verso l’indipendenza. Finalmente si potrà avere una spazio proprio e vivere al 100 % secondo le proprie esigenze in termini di pulizia, cibo, orari, uscite e rientri, inviti, e così via.
Proprio per questo motivo l’acquisto andrà seriamente ponderato tenendo conto di un’insieme di fattori che potranno farci compiere l’acquisto più giusto in totale (o quasi) sicurezza.
Acquisto prima casa: 10 considerazioni di cui tener conto
Le cose da considerare quando si compra casa e si vogliono evitare sorprese e fregature sono davvero molte, ma abbiamo deciso di riassumerle sotto un decalogo che le raccoglie più o meno tutte e che potrà rivelarsi utile per coloro che hanno deciso di comprare un piccolo appartamento per la prima volta nella loro vita.
Distanza dal posto di lavoro
Distanza dalla famiglia / amici
Quartiere e servizi
Metratura della casa
Piano della casa
Acquisto da privato
Acquisto dal costruttore, agenzia o cooperativa
Problematiche presunte strutturali
Anno di fabbricazione e abitabilità
Notaio personale che vi tuteli
Comprare casa fuori città per risparmiare? Distanza dal posto di lavoro
Molti giovani optano, per ovvi motivi, per questa soluzione in quanto le case fuori città hanno un costo inferiore. Va detto però che pagare una casa di meno, non vi farà realmente risparmiare se poi per recarvi al lavoro avrete una spesa fissa elevata in termini di automobile o mezzi da prendere e perderete sicuramente diverse ore preziose della vostra giornata solo per andare e tornare dal lavoro.
Comprare casa lontano da famiglia e amici
Se è vero che la scelta dell’indipendenza può spingerci in altre regioni, stati o semplicemente città o quartieri, è innegabile che avere in “zona” amici e parenti può renderci la vita più semplice.
Ci si può ammalare, si può avere necessità di riparare qualcosa e non esserne in grado, di avere un guasto all’automobile, o di voler andare in visita ad amici e parenti.
La scelta della casa in zona e in quartieri che si conoscono, e dove abbiamo amicizie e / o parenti, rendono sicuramente più facili gli spostamenti ed i rapporti che si rivelano ancor più preziosi quando si hanno dei problemi o si decide di mettere su famiglia e magari, avere dei bambini.
Comprare casa: quartieri e servizi da valutare
Qualsiasi regione, paese, o località si scelga, è opportuno fare i conti con i sevizi: banche, scuole, uffici pubblici, ospedali, medici di base, ma anche ristoranti, supermercati ed altre attività, se sono in zona, e vi è ampia scelta, possono farci risparmiare tempo e denaro, migliorandoci spesso, la qualità della vita.
Ogni spostamento che si effettua per compiere nel quotidiano acquisti od operazioni, implica perdita di tempo e di benzina. Quindi il quartiere in cui si acquista casa è meglio che sia ben servito in tutto.
Oltre ai sevizi assicuratevi che la casa abbia un garage, un parcheggio esterno o che nella zona ci sia realmente la possibilità di parcheggiare con facilità. Un box o un posto auto accresce il valore di una casa ma vi rende la vita molto più facile.
Metratura della casa
Piccola ma bella! Quando si compra la prima casa si sogna una villa, un appartamento regale, ma si deve sempre fare i conti con il proprio portafoglio.
E’ bene iniziare da un appartamento di metratura contenuta e puntare di più sulla qualità dello stesso in termini di quartiere, anno di fabbricazione, estetica dello stabile, posizione etc.
Questo ci permetterà, un domani, di poterlo rivendere con facilità ed acquistare una casa più grande. Considerate però che lo sgravio fiscale per acquisto prima casa decade se non sono trascorsi almeno 5 anni dalla compravendita dell’immobile.
Con le app ed i servizi online, è possibile visitare casa con la realtà virtuale ma questo non basta, dovrete assicurarvi anche sulla realtà del tipo di immobile, sulla zona circostante, quartiere e presenza di eventuali mezzi di trasporto pubblici nonché strutture rumorose come metropolitane, treni, pub, bar, ristornati sottostanti etc.
Comprare la casa e scegliere il piano: piano terra e attico da valutare con attenzione
Anche il piano e altri dettagli hanno un ruolo di rilievo sulla scelta della casa. L’attico vi consente di non avere persone che vi disturbano al piano di sopra ma ha un prezzo maggiorato e vi espone al rischio di danni “superiori” ossia tetto o lastricato di proprietà. Una spesa che non è da sottovalutare.
Allo stesso modo scegliere il terzo o il quarto piano senza ascensore vi farà risparmiare ma vi sottoporrà ed inevitabili fastidi: spesa, casse d’acqua, mobili da traslocare, valige etc., tutti oggetti che vi dovrete caricare a mano non potendo usufruire di un ascensore, inclusi un domani, bambini e passeggini.
Per quello che concerne i piano terra, si sa, sono più soggetti ad effrazione e richiedono l’installazioni di porte blindate cancelli di sicurezza, e magari anche un buon antifurto.
Tutte spese aggiuntive, qualora l’appartamento non ne sia dotato. Inoltre, sempre per i piano terra, andrà considerata il tipo di coibentazione ed isolamento a cui sono stati sottoposti per non rischiare di avere una casa con muri umidi che potrete risanare solo spendendo altri soldi.
L’acquisto della casa da un privato
Se acquistate casa da un privato potrete risparmiare sulle spese di agenzia ma dovrete far compiere prima dell’acquisto tutte le visure del caso ed assicurarvi che la casa sia proprietà del venditore al 100 % che non vi siano procedure fallimentari in corso o pratiche di eredità.
Attenzione alle palazzine “familiari” ed ai giardini condivisi, perché vi ritroverete ad essere un pesce fuor d’ acqua in casa vostra e, spesso, a dover subire l’invadenza degli altri.
Acquistare casa dal costruttore, dall’agenzia o cooperativa: benefici e rischi
Costruttore, agenzia o cooperativa sono tre situazioni diverse con vantaggi e svantaggi.
Costruttore
L’acquisto dal costruttore vi permette di comprare una casa sulla quale vi è già un mutuo acceso e frazionato. In questo modo, anche chi ha problemi con contratti di lavoro a tempo determinato a richiedere un mutuo, potrà usufruire con maggiore facilità, in quanto risulta già attivo a nome della ditta che ha edificato.
Le case di nuova costruzione sono perfette da ogni punto di vista, inoltre, sono garantite dal costruttore per 10 anni (e vi permetteranno di non dover avere ulteriori sorprese).
L’unico accorgimento è quello di assicurarsi sullo stato patrimoniale del costruttore e della sua societàvenditrice, in quanto nel qual caso fallisca nell’arco di un anno dal vostro acquisto, il vostro immobile entrerà a fa parte della procedura fallimentare (legge fallimentare del 14 maggio 2005 n. 80 ) e voi ad essere, un creditore (come gli altri eventuali).
A tal proposito è bene dichiarare in fase di compravendita il prezzo reale di acquisto (pagando più tasse) perché sarà quella la cifra di cui diverrete creditori in proporzione nella procedura fallimentare.
Agenzia
Acquisto dall’agenzia – Anche le agenzie dovrebbero tutelarvi nel procedimento di acquisto, ed agevolarvi in diversi passaggi della compravendita, ma non sempre è così.
Talvolta sono proprio le agenzie a celare eventuali vizi dell’immobile pur di concludere l’affare. Inoltre vi chiederanno una provvigione che varia da agenzia ad agenzia. Scegliete solo agenzie serie.
Cooperativa
Acquisto casa in cooperativa – E’ un procedimento che vi permette spesso, di risparmiare sull’acquisto, ma vi espone a ritardi significativi della consegna dell’immobile anche di anni. Assicuratevi che la cooperativa sia più che seria.
Compare prima casa e problematiche strutturali presunte
Come ben si sa, gli immobili di nuova costruzione hanno un costo superiore rispetto ai vecchi edifici. Ma va detto che se la casa nuova costa di più, ha anche una garanzia del costruttore di dieci anni.
Gli immobili di vecchia data, invece, specie se non sono mai stati ristrutturati vi garantiscono un risparmio nell’acquisto ma vi espongono a spese aggiuntive che dovrete affrontare, cominciando dall’impianto idraulico dei bagni e della cucina fino alla sostituzione degli infissi e al rifacimento o installazione di inferriate, intonaci esterni e magari anche pavimentazioni e intonaci interni.
Spese che andranno comunque preventivate quando si acquisita una casa vecchia, su cui non sono mai stati compiuti seri lavori di manutenzione e ristrutturazione.
Anno di fabbricazione e abitabilità
Sempre più di frequente è facile imbattersi in immobili accatastati come rimesse o attività commerciali, lavatoi o cantine rivenduti (senza regolare accatastamento) come abitazione.
Attenzione: è ovvio che si può comprare un locale C1 o un lavatoio ma non vi si potrebbe vivere, oltre al fatto che il prezzo dovrebbe essere inferiore rispetto ad un regolare appartamento.
Per evitare truffe di questo tipo, fate in modo che il notaio che svolge le visure e fa il rogito sia un VOSTRO NOTAIO e non uno indicato dall’agenzia o dal costruttore. Il vostro notaio vi tutelerà in tal senso.
Considerazione e consigli
Ecco terminato il nostro decalogo per l’acquisito della prima casa, i 10 consigli da seguire in “quasi” totale sicurezza. In quanto le cose da considerare, e da cui guardarsi le spalle, sono molte.
Il consiglio che vi do, se siete inesperti è di farvi seguire ed affiancare da qualcuno che abbia più esperienza di voi: amici ferrati in materia e con più esperienza, genitori, zii, insomma, qualcuno che possa fare maggiore attenzione ai dettagli che fanno però la differenza nell’acquisto prima casa in serenità.
Come arredare con i colori chiari illuminando gli spazi
Chi ama il relax, il senso di aria pulita, la voglia di candore, ama l’arredamento dai colori chiari. Il bianco è sicuramente la migliore soluzione per rilluminare gli spazi, ampliandoli.
I colori chiari, come il bianco nelle sue varie nuance più o meno brillanti, ma anche le tonalità che abbracciano colori come il beige chiaro, i rosa pallidi, il giallo tenue quasi evanescente, sono cromie che aiutano ad illuminare, arredano con eleganza, dando agli ambienti un’ aria rilassante e un aspetto pulito.
Come arredare con i colori chiari: idee e consigli
Pe arredare con i colori chiari non si deve però cercare di banalizzare l’ambiente. E’ opportuno adottare colori chiari, bianco ad esempio, ma creare dei contrasti cromatici forti con i complementi d’arredo o magari con i tessili.
– Le tende e i cuscini assolvono benissimo questo compito senza togliere luce e senso di relax. Di seguito trovate una guida utile per la scelta delle tende: “Consigli utili per a scelta delle tende“.
– Una soluzione gradevole è quella di dipingere le pareti di bianco, optare magari per una parete a contrasto utilizzando il beige o il nocciola, od anche rosa antico o grigio, scegliere dei comodi divani chiari, e utilizzare delle tende che richiamino il colore della parete a contrasto.
– Ma l’effetto a contrasto bianco e marrone o bianco e nero, bianco e viola, bianco e rosa etc. può essere creato anche con un mobile come ad esempio, una libreria in noce, (come quella in foto) o da un bel tavolo. Anche i tappeti hanno un ruolo molto importante nel creare aree cromatiche diverse e a contrasto armonico.
Come arredare con i colori chiari – Elementi scuri di contrasto ad esempio libreria e cuscino
Ma l’elemento a contrasto che caratterizza l’arredamento potrà anche essere una parete di fondo a righe bianche e nocciola ed un divano che richiama il colore delle righe più scure come quello della foto che segue sotto.
Uno stile d’arredamento che sposa a pieni voti i colori chiari ed il bianco è, senza dubbio quello dell’arredamento scandinavo, essenziale e accogliente. Qualche esempio nelle foto sottostanti.
Arredare casa stile scandinavoCome arredare in stile scandinavo la casa perfetta
Non solo grandi finestre per avere luce, ma anche colore chiaro
In effetti le finestre ampie e grandi contribuiscono a donare all’arredamento luce e chiarore, ma non è indispensabile che la casa abbia vetrate enormi e grandi finestre.
Anche chi ha un soggiorno, o una camera, con finestre normalissime, può riuscire ad ottenere questo effetto di “pulito” e di luminoso, semplicemente mettendo in atto alcune delle strategie che vi abbiamo consigliato, e che, sostanzialmente, riguardano la scelta dei colori.
Stile arredo e colori
Stile e colore arredo: il bianco come protagonista
Lo stile scelto per arredare influenza molto anche la scelta dei colori. Ci sono stili di arredamento, come ad esempio lo shabby chic e lo scandinavo, che vertono proprio sulla scelta dei colori chiari. Un esempio è come arredare una cucina shabby chic con bianco e rosa, ma anche lo stile scandinavo, come visto, si fregia di bianchi esasperati e beige, ed uno stile molto accogliente.
Ma, al di la di alcuni stili di arredamento che richiamano quasi esclusivamente i colori e le tinte chiare, si può decidere di arredare la casa anche in stile moderno, giapponese, o di altro genere, ed optare per molti toni chiari, magari iniziando proprio dalle pareti, creando comunque un arredamento che, nell’insieme, possa risultare luminoso e “leggero”.
Scegliere lo stile ed abbinare i colori in modo corretto
Nella scelta, al di la dello stile d’arredo, si dovrà fare attenzione a come abbinare i colori. Per quanto riguarda lo stile d’arredamento da scegliere vi rimando all’articolo che parla proprio di questo di stile e colore che descrive nel dettaglio ogni stile ed i colori più idonei che lo interpretano.
Potrete così scegliere quello che vi consente di arredare con i colori chiari illuminando gli spazi, in maniere più semplice. se avete in mente uno stile specifico, nella guida che segue vi offriamo delle indicazioni utili circa i colori da adottare in base allo stile prescelto.
Quante di voli si chiedono quali sono le tendenze moda primavera estate per le calzature? Le scarpe, si sa, hanno un forte impatto su ogni outfit e, talvolta, riescono ad essere delle vere protagoniste della moda.
Alte, basse, tacco 12, zeppe o rasoterra, ballerine o stivaletto: tante le soluzioni moda da indossare ai piedi. E, se nelle tendenze moda scarpe del 2015, e degli anni a seguire, le scarpe hanno stupito per varianti e variabili, le tendenze scarpe odierne sono più standardizzate; scopriamole insieme!
Scarpe moda e tendenze estate
Quello che salta agli occhi delle nuove tendenze moda per la primavera estate in termini di scarpe è sicuramente la scelta che ruota intorno ad uno dei principi fondamentali delle calzature: la comodità.
Che ne sia complice il Covid e l’alternanza di lockdown a cui siamo stati sottoposti? Forse si. La gente, e le donne in particolare, hanno riscoperto l’uso dei mocassini, delle sneakers, del tacco basso e dei modelli eleganti ma comunque comodi. Pianta larga, ballerine, sandali e zeppe di media altezza sono tra i modelli più ricercati nel web.
Rinuncia al tacco 12?
Il tacco 12 si abbandona? No di sicuro il tacco 12 e la zeppa vertiginosa non sono stati accantonati del tutto. In ogni guardaroba femminile vi è anche un “bel tacco” da sfoggiare in situazioni eleganti, o abbigliamento che comunque richieda una scarpa di un certo tipo. Ma le preferenze per gli outfit di tutti i giorni, e anche per le serate estive, vertono su modelli di scarpe tendenzialmente comodi.
Quali sono le donne che proprio non riescono a rinunciare ai centimetri in più? Sicuramente quelle che hanno meno centimetri d’altezza, ma anche le donne che per lavoro, o impegno sociale, sono obbligate ad indossare un certo tipo di outfit formale ed elegante che richiede un bel tacco. Ciò nonostante, i tacchi sono più contenuti, e le vendite, insieme alle sfilate, testimoniano comunque una tendenza al ribasso in termini di centimetri.
Tacchi alti scarpe
Che scarpe si usano per la primavera estate 2022?
La risposta è già insita nel racconto precedente, ma se non fossimo state chiare ve lo ribadiamo: basse, comode e quasi sempre a pianta altrettanto comoda. Troviamo dai sandali, alle dècollettè, ma anche stivali estivi traforati con tacco medio basso, ai sabot, per non dimenticare le scarpe di corda, accessorio indispensabile e di tendenza da inserire nel proprio guardaroba estivo.
Scarpe in corda: freschezza, colore e comodità
E sono proprio loro tra le più gettonate per questa primavera estate 2022 le scarpe di corda. Modelli da indossare in città ma anche da infilare in valigia e portarsi in vacanza, quelle in corda poi sono l’accessorio al top per la comodità reperibili in vari colori e altezze. perché tanto successo? Ma perché sono indubbiamente fresche, pratiche e poco costose (salvo eccezioni e brand super top).
Scarpe di corda: freschezza, colore e comodità
Che scarpe indossare in estate: tacchi stiletto o larghi?
Anche il tacco lascia ampia scelta: troviamo il classico tacco a spillo per modelli alti, ma rimbombano fragorosi i tacchi larghi, forme squadrate che si rivelano estremamente comode. Sono quel tipo di tacchi che ci fanno sentire stabili e in forma, pur offrendoci generosi centimetri in più.
Fasce, cinturini, intrecci originali e decorazioni completano il profilo delle calzature primavera estate, dettagli in grado di assecondare ed accontentare ogni singola esigenza, sia in termini di design ma anche di forma del piede comodità e stabilità.
Quali i colori delle scarpe estive?
Se in termini di comodità abbiamo visto che la tendenza scarpe è rassicurante, lo è anche quella che riguarda la vasta scelta di colori.
Si va dai classici bianco e nero, a tutte le sfumature di marrone e beige, fino alla super assortita gamma dei colori pastello, allegri, solari e tendenzialmente romantici indicati per outfit di ogni genere, facili da abbinare sia ton sur ton che a contrasto con l’outfit, perfette da utilizzare abbinate alle mini bag estive, per un outfit ancor più ricercato.
Pronte dunque a vivere la vostra estate 2022 indossando i “tacchi” e le scarpe di tendenza?
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience. Privacy Policy GDPR.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.