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lunedì, Luglio 28, 2025
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Il fluoro fa bene o fa male? La verità sul fluoro

Il fluoro fa bene o fa male? La verità sul fluoro
Il fluoro fa bene o fa male? La verità sul fluoro

Un tempo il fluoro veniva prescritto ai bambini per evitare l’insorgenza di carie. Allo stesso modo viene addizionato a dentifrici e prodotti dentali per il medesimo motivo, rinforzare i denti.

Ma, negli ultimi anni, studi approfonditi hanno evidenziato che la tossicità del fluoro può essere fortemente dannosa sia per i bambini che per gli adulti in quanto si tratta di un alogeno estremamente dannoso.

Il fluoro è efficace? E’ dannoso? Scopriamo insieme.

Il fluoro fa bene o fa male?

Se una carenza di fluoro può favorire l’insorgenza di problemi alle ossa e ai denti, (almeno così si racconta da circa un cinquantennio), va detto che la fluorizzazione dell’acqua effettuata negli stati Uniti per decenni, non si è dimostrata efficace nella prevenzione della carie.

Allo stesso tempo, alcuni studi approfonditi hanno dimostrato che un abuso di fluoro può causare intossicazione, favorire la carie e danneggiare il sistema nervoso causando la degenerazione dei neurotrasmettitori e dei recettori delle cellule cerebrali. Quindi ci si chiede: si deve dare il fluoro ai bambini? Dato che sono proprio loro quelli a cui in genere viene somministrato.

La verità sul fluoro

Il fluoro è una sostanza molto reattiva, motivo per cui in natura non lo si trova libero, ma combinato con altre sostanza denominati fluoruri, come il fluoruro di sodio.

Nell’industria fluoro e fluoruri si trovano un po’ ovunque: nella fabbricazione delle plastiche, nei refrigeranti, nei lubrificanti nei pesticidi e antiparassitari e ovviamente nei dentifrici e nei collutori. Usato in medicina in diversi farmaci e negli anestetici. Per la sua azione tossica sul sistema nervoso, il fluoro fu il primo gas tossico utilizzato in guerra.

Dove si trova il fluoro

Il fluoro entra nel nostro organismo attraverso l’acqua potabile, dentifrici e prodotti per l’igiene orale (incluse le compresse). Si trova nel , e in particolare nel tè verde. Viene usato, (come visto), nell’industria e in alcuni farmaci come antibiotici, antistaminici, prodotti per l’ulcera, farmaci antidepressivi, corticosteroidi e farmaci cardiovascolari, alcuni dei quali, per ovvi motivi, sono attualmente stati ritirati dal commercio.

Il fluoro, così come altri alogeni è in grado di inibire la capacità della tiroide di concentrare una sostanza utile per la sua funzionalità: lo iodio. Ciò può provocare danni e disturbi tiroidei.

In natura il fluoro si trova nell’acqua, nelle patate, cereali, birra, spinaci e in quantità significative nei pesci e nei frutti di mare.

I danni da Fluoro

Il fluoro in eccesso provoca danni organici non solo riguardanti il sistema nervoso. Il suo effetto dannoso è cumulativo e i danni si manifestano, generalmente, a lungo termini. Il fluoro ingerito ogni giorno viene eliminato dai reni, il rimanente si accumula nelle ossa e nei reni, nell’epifisi, e nell’aorta.

Inoltre è in grado di rendere inattivi circa 62 enzimi. Va detto che, affinché il fluoro sia tossico, deve superare le dosi indicate di 1 ppm. Il limite superiore per l’acqua fissato dall’OMS è di 1,5ppm.

I dentifrici ed i prodotti al fluoro per l’igiene dentale, contengono 1000 – 1500 ppm di fluoro, e quindi, si comprende come la dose “di sicurezza” sia facilmente superabile, sfociando nella tossicità reale del prodotto. Il fluoro, a dosaggi alti, provoca intossicazione esattamente come il piombo, l’arsenico, il bromo ed il cloro.

Intossicazione da fluoro

Come visto molto sostanze che, in piccole percentuali sono utili per il benessere dell’organismo, qualora superino determinate concentrazioni, possono rivelarsi tossiche, dannose, e talvolta letali. I problemi causati da intossicazione da fluoro sono in genere i seguenti:

  • Fluorosi ossea
  • Fluorosi dentale
  • Cancro delle ossa
  • Frattura dell’anca
  • Danni al sistema nervoso: iperattività e /o letargia
  • Riduzione dell’intelligenza
  • Artrosi
  • Danni renali
  • Danni al sistema immunitario
  • Invecchiamento precoce

Un eccesso di fluoro in gravidanza può provocare danni genetici. La fluorosi ossea e dentale si manifestano con macchie e solchi delle strutture citate. Inoltre il minerale renderebbe le ossa meno flessibili e rigide.

Il fluoro un mito da sfatare

Per quanto nell’immaginario collettivo il fluoro venga considerato una sostanza utile per la salute di denti ed ossa, è bene essere consapevoli che non è esattamente così, e che se si superano le dosi consigliate, evento facile, data la concentrazione elevata di fluoro in sostanze, cibi ed involucri, ma non solo, si rischia di danneggiare l’organismo.

Il fluoro serve? Quali sono le dosi giuste

Il fluoro è un elemento importante per l’organismo, una sua carenza a dosi inferiori a 0,5 fino a 0, 7 mg al giorno può comportare problematiche a livello osseo e dentale, ma in genere la sua presenza in cibi ed acqua consente di avere un giusto apporto senza causare avvelenamento. Discutibili dunque, integrazioni e prodotti al fluoro, nonché l’uso del fluoro in molti prodotti industriali.

Sostanzialmente la fluorizzazione delle acque e la somministrazione di fluoro ai bambini sembra rivelarsi uno dei grandi errori dell’ultimo secolo.

Cosa sono i cereali? Scegliere integrali o raffinati

Quali sono i cereali?
Cosa sono i cereali? Scegliere integrali o raffinati

Da secoli i cerali costituiscono una delle fonti principali di nutrimento per l’essere umano. Sin dall’antichità e nel medioevo, i cereali hanno sostentato l’uomo anche se, lo sfruttamento sistemico dovuto all’agricoltura, va fatto risalire a 10.000 anni fa, a partire dalle regione del Medio Oriente e dal Nord dell’Africa.

Ma quali sono i cereali? Cosa sono i cereali esattamente? Parlando di cereali infatti, molte persone tendono ad identificarli con alcuni prodotti utilizzati per la colazione, ma in realtà i cereali sono ben altra cosa: scopriamolo insieme!

Cosa sono i cereali? E quali sono

I cereali che ogni giorno entrano a far parte della nostra dieta sono davvero molteplici. Infatti, si chiamano cereali tutti quei semi ad alto contenuto di amido e di proteine (specie alcuni), che generalmente maturano su di una spiga, esattamente come il grano e l’orzo.

In botanica i cereali appartengono alla famiglia delle Graminacee, tranne alcuni di loro, come Quinoa e Amaranto, che rientrano nelle famiglie botaniche di altra tipologia ma possiedono comunque un contenuto nutrizionale molto simile. Esistono in natura centinaia di specie differenti di cereali, ma i più noti ed utilizzati sono i seguenti:

  • Frumento
  • Mais
  • Riso
  • Orzo
  • Farro
  • Avena
  • Miglio
  • Segale
  • Quinoa
  • Amaranto

I cerali sono meglio integrali o raffinati?

I cereali in natura sono naturali integrali e dunque non raffinati, ossia il chicco completo così come viene prodotto in natura. Le farine che usiamo nel quotidiano e con le quali produciamo pizza, pane, dolci ma anche pasta, polenta, salati e prodotti da forno, derivanti da processi di lavorazione e uso di farine in cui il chicco viene privato della sua parte più esterna ricca di fibre “la crusca”. Le farine definite “raffinate” sono a livello nutrizionale sbilanciate e possono avere influenza non ottimale per la salute.

Come sono i cereali in chicco?

Le sostanze nutritive, contenute nel chicco integrale, sono decisamente più complete in quanto contenute nella crusca, nell’endosperma e nel germe in modo bilanciato.

La crusca

La crusca costituisce la cuticola esterna che racchiude il chicco ed è formata da sette strati che contengono proteine, minerali, vitamine e fibre, tra cui cellulosa e sostanze fitoattive.

L’endosperma del chicco

L’endosperma del chicco è sostanzialmente la parte interna del cereale, ed è quella più ricca di amido e dunque, di carboidrati. Contiene anche fibre solubili e proteine, ma in quantità minore. E’ questa la parte che viene utilizzata nella preparazione delle farine bianche raffinate.

Il germe

Il germe del chicco è ricco di vitamine del gruppo B ed E, ma anche di enzimi, sostanze fitoattive e minerali, nonché grassi essenziali con i quali si ottiene, ad esempio, l’olio di germe di grano.

Differenza tra cereali decorticati, integrali e perlati

Vi sono alcuni cereali che sono rivestiti da una sostanza chiamata glumella non commestibile, e vanno dunque decorticati. E’ il caso di farro, avena, miglio ed orzo, cereali che vengono denominati come “vestiti”. Questi cereali anche se vengono decorticati per renderli commestibili, sono comunque integrali e mantengono sia il germe che la crusca.

Vi sono poi le varietà definite “nude” di cereali che non necessitano di processi di decorticazione in quanto le guamelle si staccano da sole con processi semplici come la battitura.

E’ il caso di segale, frumento e molte varietà di riso. Anche in questo caso si parla di cereali integrali o semi integrali e bilanciati. Rimangono integrali e semi integrali anche le farine ottenute dalla macinazione di questi chicchi.

Quando si parla di chicco perlato invece, significa che il cereale ha subito la totale rimozione sia del germe che della crusca, privato dunque di molti nutrienti e della fibra. Si tratta di “cereali nudi” altamente calorici.

Considerazioni

Per questo è semplice comprendere che un’alimentazione che utilizzi cereali integrali è senza dubbio da preferire rispetto ad una che utilizza cereali perlati e farine raffinate.

Il cereale integrale offre nutrienti completi e ben bilanciati dal punto di vista nutrizionale comprensivi di acidi grassi insaturi, carboidrati complessi, vitamine, fibre, enzimi e minerali.

Ora che abbiamo capito quali e cosa sono i cereali sappiamo anche perché sceglierne integrali o raffinati, e quali sono i migliori per la salute.

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Come diventare eco friendly? I consigli per una vita sostenibile

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Il pianeta Terra è popolato da più di 7 miliardi di persone e, ogni anno, aumenta la produzione di rifiuti di ogni tipo. Il 30% delle barriere coralline non esistono più e ci sono quasi 10 milioni di tonnellate di plastica all’interno degli oceani.

Sono numeri che devono far pensare e accompagnare alla scoperta di modalità diverse di vita, adottando un comportamento eco sostenibile. Per diventare eco-friendly la strada è molto lunga, ma se ogni persona prova a fare qualcosa allora si potrà arrivare ad un futuro rispettoso per l’ambiente.

L’idea delle eco sostenibilità è già stata presa in considerazione dalle industrie e dalle aziende, cambiando il loro modo di produrre, impacchettare e spedire ma anche nella creazione di abiti, o nell’ ecodesign e mobili sostenibili.

Gli obiettivi sono una minore emissione di anidride carbonica, minor spreco con riciclo degli imballaggi e una produzione di plastica che va a scemare. Come iniziare ad essere eco-friendly? Ecco alcuni suggerimenti da prendere subito in considerazione.

Cosa significa essere eco-friendly?

Quando si parla di atteggiamento eco-friendly ci si riferisce ad una serie di azioni, atte a ridurre l’impatto negativo sul Pianeta Terra. Sono tantissime le persone che stanno cambiando stile di vita sensibilizzando, testimoniando e trovando soluzioni alternative per la salvaguardia dell’ambiente.

Se la maggior parte delle aziende ha già provveduto a questo cambio di rotta, che cosa possono fare i privati nella loro vita di tutti i giorni? Lo scopriamo insieme.

Come adottare una vita sostenibile? 5 consigli

Tutte le persone che decidono di adottare uno stile di vita sostenibile non sono in ritardo, perché possono ancora scegliere di cambiare le loro azioni quotidiane seppur non drasticamente. Vediamo quali sono le cose da fare immediatamente.

1# Adottare energia pulita

Per ridurre l’impatto ambientale, la tecnologia corre in aiuto e propone una serie di strumenti per adottare l’energia pulita. Come possiamo leggere in questo sito, ci sono delle modalità interessanti per sfruttare la luce del sole trasformandola in energia e acqua calda. Stesso discorso per i trasporti, cercando di prediligere mezzi elettrici come bus – biciclette – auto e monopattini per viaggiare in città e non solo.

2# Prediligere le forme digitali

I documenti cartacei non finiranno di esistere, ma quando possibile sarebbe meglio adottare delle forme digitali. Per produrre la carta si abbattono gli alberi, inoltre l’inchiostro è considerato materiale altamente tossico per l’ambiente. Se proprio non si può fare a meno della carta, allora si potrà adottare pian piano l’uso di quella riciclata dando una seconda vita al materiale.

3# Comprare prodotti biologici

Sempre con un processo lento e mirato alla salvaguardia dell’ambiente nel futuro, si potrà consumare del cibo biologico. Da un lato i prezzi sono leggermente superiori, ma la salute viene prima di tutto. Il cibo di oggi è altamente industriale, ricco di conservanti e una serie di pesticidi che non fanno bene all’ambiente oltre che all’organismo.

4# Non sprecare luce e acqua

Per dare una svolta e dare una mano all’ambiente, lo spreco di acqua e luce deve essere ridotto notevolmente. Spegnere la luce quando non serve, disattivare i device senza lasciarli in stand by e fare attenzione a non sovra caricare smartphone e personal computer. Stesso discorso per il consumo dell’acqua, cercando di usarne il meno possibile e facendo intervenire un idraulico in caso di perdite.

5# Adottare forme di economia circolare

L’economia circolare è una delle fonti più potenti della sostenibilità. Infatti il riuso ed il riciclo sono elementi essenziali che consentono di creare meno rifiuti e diminuire le fonti di inquinamento dovute ad elevata produzione di alcuni prodotti in particolar modo. In tal senso, i progetti di economia circolare che troviamo sul campo sono molteplici.

Un insieme di attenzioni e strategie, queste 5 che abbiamo citato, che consentono di diventare eco-friendly con estrema semplicità.

Il giardino è lo spazio verde che ci riporta nell’habitat naturale per vivere meglio

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Giardino sì? Giardino no? Dovete decidere tra l’attico e la casa con giardino? Dovrete anche considerare che chi ha un giardino ha un bel da fare, ma al tempo stesso, possiede uno spazio verde per il relax ed il divertimento, che riporta nell’habitat naturale e che quindi, per forza di cose, ci fa stare meglio, e permette di vivere più a misura d’uomo.

Il giardino è lo spazio verde che ci riconduce nel nostro habitat naturale e ci permette di vivere in maniera più consona: ma vediamo il perché!

Il giardino è lo spazio verde che ci riporta nell’habitat naturale per vivere meglio

Vi siete mai chiesti perché nei fine settimana si ha la voglia di “evadere” correre al mare, in montagna, passeggiare nei boschi, rigenerarsi? Ed è innegabile che in vacanza ci si rigenera enormemente. Ma perché questo accade? Perché gli spazi verdi, la natura nel suo insieme, ci ricollocano nel nostro ambiente naturale.

Amate la città? Sicuramente alcune persone abituate a vivere nei centri urbani ad alta densità e nelle città non sanno immaginare una vita diversa da quella, ma quasi tutte le persone si rendono conto di come, una giornata trascorsa al mare, nei boschi, o nel giardino della villetta di un amico posso rivelarsi “rigenerante”.

L’uomo è un essere umano composto da materia e da energia e, quando questa materia e questa energia vengono a contatto con un ambiente esterno fatto di energie positive, riconducibili ad un habitat naturale composto di piante, fiori, sole ed aria ci si sente meglio. I giardini, anche quando sono di città, rievocano un’esigenza primordiale dell’uomo, nascono così piccoli orti in pochi metri quadri, un modo di riappropriarsi di un tempo lontano.

In fuga dalle città e dal lavoro sedentario

Non è un caso che molti giovani abbiano abbandonato le città ed il lavoro sedentario, magari anche ben retribuito ma spersonalizzante, e si siano orientati verso un ritorno alla natura, a dei ritmi di vita più in linea con quelle che sono le origini dell’uomo.

L’uomo è sì un essere pensante ed intelligente, ma non è nato per essere rinchiuso in una scatola di cemento, passeggiare tra lo smog, e fare file in auto o negli edifici pubblici.

Molti paesi esteri hanno mantenuto uno stile di vita sano, molto più vicino a quello di un tempo, alla naturalità delle cose e alla semplicità di cicli che includono sonno, veglia, tempo, impiego del proprio tempo, rapporti sociali …e così via.
Le grandi metropoli vivono il dramma dell’industrializzazione e di tutto ciò che essa comporta, sia in termini positivi che negativi.

Il ritorno alle origini fa stare meglio?

Un numero crescente di persone, pur vivendo in città, sente la necessità di acquistare una casa al mare, in montagna, al lago o semplicemente in campagna.

Alcuni si sono orientati verso casette di paese in cui la routine quotidiana è scandita da naturalezza e semplicità: i rumori ed i suoni sono diversi, così come i profumi, il paesaggio ed i rapporti umani.

Giardini di città
Giardini di città

Il Covid ed il boom della richiesta di case con giardino

Il Covid e le restrizioni ad esso connesse hanno obbligato milioni di italiani a vivere nelle scatole di cemento per diversi mesi. Il risultato è stato quello di prendere consapevolezza che una vita sana rigenerante e piacevole è coadiuvata dall’opportunità di possedere una casa con giardino, anche se piccolo.

Coltivazione su balconi e terrazzi

Molte persone hanno riscoperto anche la bellezza del vedere germogliare e crescere una piantina con frutti commestibili: su terrazzi e giardini sono spopolate le coltivazioni di pomodori, di fragole sul balcone, lattughe, peperoni, e non solo. I giardini ed i verde verticale sono sempre più presenti nelle case di oggi.

Questo ci fa comprendere come sia innata l’esigenza della vita calata nell’habitat naturale, sia che essa sia giornaliera o anche solo nel fine settimana, rimane comunque indispensabile per il benessere delle persone.

Nei secoli, con l’industrializzazione, ci siamo rinchiusi in gabbie di cemento più o meno di lusso, ma piano piano, ci stiamo rendendo conto che la vita a contatto con la natura, gli spazi aperti, i cicli naturali scanditi nei paesini di provincia, sono più consoni al benessere psico-fisico delle persone.

Cosa accadrà nel futuro?

Forse nel prossimo futuro, ai grandi palazzi si sostituiranno villini plurifamiliari, case con giardino in stile australiano, inglese, o simili.

Per ora, sono molti ed in crescita i giovani laureati che fanno un salto in dietro nel tempo: abbandonano le metropoli, e danno vita ad attività agrarie, artigianali o di allevamento: un ritorno alle origini che, se da un lato significa faticare molto, dall’altro restituisce la serenità di un tempo fatti di cicli naturali in ambiente consono.

Come fare pace dopo una litigata: 10 trucchi semplici ed empatici

Come fare pace dopo una litigata: 10 trucchi semplici ed empatici
Come fare pace dopo una litigata: 10 trucchi semplici ed empatici

Capita di litigare sia tra fidanzati che tra amici. Marito e moglie possono litigare per vari motivi, dalla gelosia alle incombenze familiari. Gli amici possono discutere per punti di vista divergenti, i fidanzati per liti di gelosia od altro. Qualunque sia la causa del litigio, ci sono tattiche che aiutano a far pace e, soprattutto, a comprendere l’altro.

Il mondo e bello perché è vario, cita un detto noto; partendo da questo presupposto, si comprende il perché si litighi con estrema facilità. Fare pace, dovrebbe essere altrettanto semplice, ma richiede una bella dose di empatia, intelligenza e predisposizione all’ascolto. Vediamo come fare pace dopo una litigata.

Come fare pace dopo una litigata

Da che mondo è mondo si litiga, ed è normale che sia così. Lo scontro dovuto ad opinioni, atteggiamenti o pensieri diversi, può indurre a litigare. Spesso le liti sono causate da interesse, altre volte da gelosia, altre volte ancora, semplicemente da incomprensioni.

La gelosia è un’insicurezza che nuoce al rapporto e che in alcuni casi, si può rivelare patologica. E’ un genere di problematica che riguarda le coppie giovani, in quanto i rapporti di lunga data, spesso, riescono nel tempo a trovare un equilibrio in tal senso.

Le divergenze di opinione invece, fanno parte del vivere comune ed andrebbero accettate e valutate. Ecco perché tra i 10 trucchi semplici ed empatici per fare pace, si colloca proprio la capacità di accettazione del pensiero diverso dal nostro. Ma vediamo i 10 trucchi per far pace uno per uno e, come fare pace dopo una litigata.

Come fare pace? 10 trucchi semplici ed empatici

So bene che spesso, quando si discute, si è convinti di stare dalla parte della ragione, anche se in una percentuale di persone questa convinzione non c’è, ma nonostante tutto si porta avanti il proprio discorso per orgoglio o per furbizia. Ma se poi ci si pente di aver litigato e si decide di voler far pace? Vediamo i 10 trucchi semplici da tenere a mente.

1# Capacità di ascolto

La regola numero uno ed il trucco principale per non litigare o per fare pace dopo una lite è porsi dalla parte di chi “ascolta”. L’ascolto, attuato a mente fredda, e non presi dalla foga della discussione, ci permette di comprendere meglio le motivazioni dell’altro che non devono, per forza di cose, coincidere sempre con le nostre.

Le persone ipersensibili (di cui vi abbiamo parlato) hanno un modo diverso di percepire situazioni e discussioni, ma devono comprendere che il resto del mondo è diverso da loro.

2# Accettazione del pensiero altrui

Il secondo punto fermo di un rapporto, e della volontà di fare pace, è quello di riuscire ad ascoltare ed accettare il pensiero altrui. Siamo esseri pensanti con necessità e punti di vista differenti che possono anche non coincidere. Questo non li rende sbagliati per forza di cose, ma semplicemente “diversi”.

3# Mettersi nei panni dell’altro: empatizzare

Sia che siate in accordo con il pensiero dell’altro che non, dovrete tentare di empatizzare con il vostro interlocutore. Ogni discussione, ogni sfogo, è mosso da motivazioni spesso ben tangibili.

Il nostro egoismo così come l’orgoglio, andrebbero messi da parte. Dovremmo cercare di calarci nel pensiero altrui “camminare nei suoi mocassini” come dice un detto indiano, ossia provare empatia.

4# Smussare gli angoli

Abbiamo ascoltato, compreso ed empatizzato, ma nonostante questo, sentiamo sempre di essere dalla parte della ragione? Può darsi che le cose stiano così, o può darsi che la nostra percezione dell’essere dalla parte del giusto sia errata: cosa fare? Smussare gli angoli, cercare, nonostante tutto, di venirsi incontro.

5# Trovare un compromesso

Siamo essere pensanti ed intelligenti e ciò dovrebbe porci sempre al di sopra delle discussioni. Passato l’attimo “incendiario” quello in cui la nostra amigdala (cassetto segreto delle nostre emozioni) prende il sopravvento sul buon senso, dovremmo cercare di mediare con il nostro interlocutore e far pace cercando un compromesso che possa essere valido per entrambi.

6# Imparare a scusarsi

Eh, detto così è davvero semplice: abbiamo litigato e vogliamo far pace? Cominciamo con il chiedere scusa per le corbellerie che ci sono uscite dalla bocca. Voi non dite corbellerie quando litigate? Beh, vi sorprenderà sapere che il 99 % delle persone lo fa.

Per avere ragione, o sentirsi dalla parte “vincente”, spesso si finisce per dire e fare cose che non si pensano, non sono corrette ne sensate. Imparare a scusarsi con un “mi dispiace”; “ho sbagliato”; “ho detto cose che non pensavo”; può risultare come un’azione vincente per fare pace.

7#Prendersi le proprie colpe

Volete davvero fare pace? Iniziate assumendovi le vostre responsabilità e prendendovi le vostre colpe che, sicuramente, ci sono. In genere, la verità di una lite è celata dietro errori comuni, parole sbagliate, incomprensioni, incapacità di ascoltare e mediare.

Prendersi la propria responsabilità e una dose di colpa, aiuterà a risanare il rapporto. Come fare pace dopo una litigata? Magari trovando il modo di farsi perdonare.

8# Farsi perdonare

Avete torto? Avete ragione? In ambo i casi sicuramente avrete detto o fatto anche voi qualcosa di sbagliato. Se volete bene alla persona con cui avete discusso animosamente, trovate il modo per farvi perdonare attraverso gesti e parole. Alle volte basta davvero poco!

9# Giocare sui lati positivi del proprio rapporto

Rapporti di coppia, di amicizia o di lavoro, quando si litiga si equivalgono per quel che concerne “i lati positivi del rapporto“. Ogni rapporto di lavoro o di amore è composto da mille sfaccettature, alcune pesanti che magari generano le liti, altri di condivisione, entusiasmo, amicizia ed amore.

Sono questi elementi positivi che, dopo una lite dovrete tenere a mente e tentare di portare alla mente di colui con cui avete litigato.

Cosa dire? “beh tutto sommato ci vogliamo un gran bene“; “considerando tutto non valeva la pena discutere…facciamo così e risolviamo la cosa…“; od anche questo: “ok anche se non condivido facciamo come dici tu perché per me è più importante il rapporto con te che il fatto in se“; queste le frasi e molte altre con cui argomentare i lati positivi di un rapporto messo in “crisi” da una lite.

10# Dire ti voglio bene

Dietro ai rapporti di amicizia o di amore, ma talvolta anche di lavoro, c’è affetto, ed amore profondo. Non ci dimentichiamo MAI di dire “ti voglio bene“, “mi dispiace che sia accaduto ciò”. Non volevo, non mi sono spiegato bene, e così via.

L’orgoglio non ha mai reso migliore nessuno, l’autocritica, le scuse e la capacità di dire “ti voglio bene” invece si!.

Abbiamo visto come fare pace dopo una litigata, i modi per scusarsi ed i 10 trucchi semplici ed empatici che ci mettono in contatto emotivo ed empatico con l’altro facendoci ritrovare la tranquillità e la serenità.

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Cane e cibi naturali utili per la sua salute

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Il cane ha bisogno di cibi naturali da aggiungere alla sua dieta, e di utilizzare integratori specifici. Questo perché in natura, il cane, o meglio il lupo, si nutriva prevalentemente di carne.

La carne aggiunta alla sua dieta fornisce una grande quantità di sali minerari e aminoacidi essenziali nonché batteri e microrganismi sia buoni che cattivi.

Quelli cattivi, assunti un tempo con la carne cruda, veniva espulsi con facilità data la lunghezza (breve) del suo intestino. Ma come integrare la dieta del cane fornendogli tutte le sostanze di cui ha bisogno, i batteri buoni e i sali minerali che nessun cibo industriale riesce a fornirgli? Vediamolo insieme.

Cane e cibi naturali: cosa dare

Le crocchette sono tendenzialmente cibi ben bilanciati ma, sia il loro uso che l’aggiunta di cibo umido (carne in gelatina o altro) non riescono a sopperire alle reali esigenze nutritive del cane.

Per far si che si possa rispettare a pieno la sua natura e fornirgli aminoacidi, minerali come lo zinco, il ferro, ma anche altri nutrenti importanti per la loro salute è necessario integrare la loro alimentazione in modo appropriato.

I cibi confezionati per i cani subiscono un processo di lavorazione ad alte temperature motivo per cui finiscono per perdere alcune sostanza utili per la difesa immunitaria del cane e in special modo per la buona funzionalità intestinale. La permeabilità alterata e le difese immunitarie non adeguate favoriscono l’insorgenza di problemi di salute nel cane.

Carenze alimentari nel cane: sintomi

I sintomi principali di una carenza alimentare nel cane sono il leccarsi spesso le zampe, perdita eccessiva di pelo, pelo opaco, dermatiti e stanchezza e disturbi tiroidei. Altri sintomi possono aggiungersi in relazione anche ad alcune patologie sviluppatesi nel cane, magari proprio per carenze alimentari tra esse l’anemia del cane.

Cibi da integrare ed evitare

Tra i cibi da integrare per riequilibrare l’apporto vitaminico e minerale si collocano senza dubbio frutta e verdura, in particolar modo mele (eliminando i semi), carote, zucca, in piccole quantità anche pere e banane ma attenzione perché sono molto caloriche.

A livello proteico è utile anche dare al cane le uova sode. Utile dare al cane frattaglie, fegato e carne cruda. Consigliato come probiotico anche il lievito vegano di cui i cani sono golosi dal nome Nooch.

Cibi tossici per il cane

Da evitare alcuni cibi, in quanto tossici, cipolla ed aglio ma anche l’uva la cui assunzione può comportare gravi danni renali e cioccolato, un vero veleno per il cane. Pericoloso l’Avocado che contiene la tossina denominata Persina che può creargli danni ai polmoni. I cereali più indicati per il cane sono il riso e la Quinoa da evitare tutti gli altri e in particolare la soia, interferente endocrino, e il mais.

Da evitare anche il sale che è tossico per il cane 1 cucchiaino può causa avvelenamento che provoca febbre, vomito, tremori e convulsioni. Non ha caso, se un cane beve l’acqua del mare (che è, come ben si sa, molto salata) si intossica. Per questo motivo i cibi della nostra cucina non sono appropriati per la dieta del cane.

Anche il grano va dato con estrema moderazione. Noterete che alcune volte i cani mangiano l’erba e in particolar modo prediligono la Parietaria o erba muraiola, questa erba è infatti ricca di sali minerali ed utile alla salute di denti e articolazioni del cane, ma non solo. Molto spesso i cani con carenze nutrizionali iniziano ad avere problemi a denti e gengive già a partire dal terzo anno di vita.

Potrebbe interessarvi sapere in modo più dettagliato quale frutta e verdure può mangiare il cane: le 10 più amate.

Gli integratori per cani

Alcuni integratori per cani contengono i sali minerali e di principi necessari come gli aminoacidi, utili a ripristinare il giusto livello di queste sostanze nel cane. Possono essere aggiunti come probiotici in concomitanza con una dieta integrata, anche dai cibi vegetali e dal lievito Nooch.

In special modo cani anziani ma anche cani giovani, dovrebbero seguire con scrupolosità una dieta idonea e approfittare di integrazioni appropriate.

Quindi, concludendo, oltre ad utilizzare crocchette bilanciate e paté e bocconcini per la buona salute del cane è bene fornirgli l’apporto anche di cibi naturali, come farebbe la natura stessa, ed alcune integrazioni specifiche.

Come tenere allenata la mente in modo divertente: ecco qualche idea

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Così come per i muscoli e gli altri organi del corpo, anche il cervello può funzionare meglio se costantemente allenato: ecco perché anche medici ed esperti consigliano da sempre di dedicare del tempo a esercizi in grado di tenere attivo l’organo che “dirige” l’intero organismo, favorendo concentrazione, attenzione e memoria. Farlo, peraltro, può essere molto divertente, come dimostrano gli esempi che abbiamo scelto di riportare in questo articolo.

Perché allenare il cervello?

Prima di osservare alcune opzioni per allenare la mente in modo leggero e divertente, può essere molto interessante comprendere perché farlo. I vantaggi legati al training mentale, infatti, sono davvero tanti e possono avere conseguenze positive anche nelle più comuni attività quotidiane.

La pratica costante degli esercizi mentali ha effetti sia nell’immediato che sul lungo termine, come dimostrano ormai numerose ricerche scientifiche in merito.

Allenando il cervello con attività stimolanti, per esempio, è possibile ottenere una rapida riduzione dei livelli di stress (qui trovi come misurare lo stress) accumulati durante il giorno e, dunque, allontanare le tensioni e rilassare l’intero organismo in pochi minuti; non solo, specifici esercizi possono essere di grande aiuto per migliorare memoria e concentrazione, essenziali non soltanto per chi studia o svolge lavori complessi, ma anche semplicemente per non dimenticare impegni, date e oggetti oppure per essere più centrati sugli obiettivi da raggiungere durante il giorno.

A tutti questi benefici vanno aggiunti poi i vantaggi legati alla prevenzione dell’invecchiamento cellulare del cervello e, dunque, di tante malattie che possono colpire quest’organo man mano che si va avanti con l’età. L’esercizio mentale è essenziale per allontanare il rischio di demenza senile o di Alzheimer e, anche in chi già soffre di alcune patologie, può essere utile per migliorare i risultati delle terapie mediche. Ma quali attività si possono svolgere per allenare il cervello, magari al tempo stesso divertendosi?

Migliorare la salute mentale con i giochi
Migliorare la salute mentale con i giochi

L’enigmistica per migliorare la salute mentale

Tra gli esercizi più efficaci, nonché divertenti, da fare per tenere allenata la propria mente vi sono senza dubbio quelli di enigmistica, un vasto gruppo di giochi che include, per esempio, cruciverba, sudoku, rebus e altri rompicapo.

Quelli che possono sembrare come semplici passatempi per chi ama lettere e numeri, in realtà sono dei veri e propri allenamenti in grado di attivare le varie aree del cervello e di impegnarlo in modo sano e proficuo. Come dimostrano gli studi scientifici in merito, per esempio, il cruciverba permette di attivare diversi neuroni alla ricerca delle giuste soluzioni, creando una situazione ottimale per stimolare tutte le funzioni cerebrali, come la memoria, la logica e la concentrazione.

Anche se svolti per pochi minuti al giorno, giochi come le parole crociate e gli anagrammi rappresentano una vera e propria forma di allenamento mentale, capace di farci ricaricare le batterie e di prevenire gravi patologie: esperimenti svolti in ambito medico hanno infatti evidenziato come l’avanzamento della malattia di Alzheimer sia molto più lento nei pazienti che hanno fatto lavorare il cervello rispetto a chi, al contrario, non ha svolto alcuna attività stimolante in tal senso.

Allenare il cervello con i giochi di memoria

Una buona memoria è sintomo di ottima salute cerebrale, dunque giocare con questa capacità significa non solo divertirsi – da soli o in compagnia – ma anche svolgere un serio allenamento mentale. Ecco perché i giochi di memoria vengono classificati tra i migliori passatempi per stimolare le funzioni del cervello e consigliati dagli stessi medici come un metodo per ottenere benefici di salute divertendosi.

Il tradizionale Memory è forse il gioco più conosciuto (tra i numerosi giochi di carte, qui ne trovi altri 12 da fare in famiglia), in questo senso e anche uno dei più semplici da spiegare: in pratica, un mazzo composto da coppie di carte viene mescolato e le stesse vengono poste sul tavolo a dorso coperto. Ogni giocatore deve girare due carte e cercare di formare le coppie; a ogni tentativo sbagliato le carte vengono nuovamente coperte e, attraverso uno sforzo di memoria, bisognerà ricordare in quale posizione si sono viste le varie immagini in modo da accoppiarle successivamente nel prosieguo del gioco.

Del Memory ne esistono infinite versioni, adatte alle varie fasce di età e ai diversi gusti personali, sia in formato cartaceo che nelle più moderne versioni digitali: quello che non cambia sono regole e benefici per la salute, dunque perché non cimentarsi?

Carte e giochi di casino: non solo un passatempo

Anche i giochi di carte e di casino possono rientrare negli svaghi per tenere allenata la mente. Tutti i giochi che appartengono a questa vasta categoria, infatti, non sono soltanto dei divertenti passatempi ma richiedono in alcuni casi importanti abilità mnemoniche, di concentrazione e di ragionamento, per poter gestire in maniera perfetta ogni fase della partita e non soccombere agli avversari.

I giochi di carte come il tradizionale burraco oppure il poker e il blackjack, solo per citare alcuni dei più praticati, vengono presi in considerazione come un ottimo modo per trascorrere il tempo in compagnia e socializzare, ma anche come una forma di training molto efficace a tutte le età.

Anche per questo motivo la ricerca di occasioni di gioco di questo genere è cresciuta sempre di più e si sono moltiplicate, negli anni, le opportunità per praticare questo tipo di svaghi anche online, su apposite piattaforme accessibili da PC e da dispositivi mobili.

I casino digitali, in particolare, hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione ludica, trasferendo sul web giochi di tipo tradizionale praticati di solito in spazi fisici e rendendoli più accessibili, pratici e facili.

Peraltro, non mancano occasioni per giocare al casino online in maniera gratuita, sfruttando per esempio i cosiddetti bonus di benvenuto senza deposito, che permettono di aprire un account e testare il servizio offerto dal portale senza dover effettuare un versamento iniziale.

Questa soluzione, che rappresenta una importante strategia di marketing per gli operatori del settore, si rivela molto valida anche per gli stessi utenti, che possono così accedere al servizio e valutarne la quantità nel modo più diretto, ossia prendendo parte al gioco.

Esercizi di brain training, un metodo di allenamento riconosciuto

Un ultimo sguardo va dato ai cosiddetti esercizi di “brain training”: sotto questa dicitura va tutta una serie di rompicapo e giochi di logica utilizzati proprio per allenare il cervello e potenziare le diverse capacità cognitive presenti nelle varie aree dell’organo.

Memoria, creatività, attenzione, capacità linguistiche, queste e altre abilità vengono stimolate secondo un metodo ben preciso che ha lo scopo di attivare le connessioni neuronali e migliorarle nel tempo, con tutti i benefici che abbiamo già descritto in precedenza.

Al brain training sono dedicati diversi libri disponibili anche presso i principali rivenditori fisici e online, ma anche in una serie di videogame creati da Nintendo che seguono le teorie del dott. Kawashima e ripropongono in chiave più tecnologica e maneggevole tutti gli esercizi previsti dal metodo di allenamento mentale più famoso al mondo.

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti
Gatto, Come evitare i conflitti e le liti

Il gatto è un felino dolcissimo che si affeziona molto ai proprietari e al suo ambiente, ma talvolta, può incorrere in problematiche conflittuali e liti.

I proprietari di un gatto dovrebbero fare il possibile per prevenire l’insorgenza di potenziali problemi nelle situazioni quotidiane. Questo atteggiamento preventivo gioverà sia al gatto che a voi.

Infatti, con un po’ di attenzione e prevenzione è possibili evitare conflitti ed aiutare il micio prima che i problemi possano peggiorare. Me vediamo quali sono le cause di conflitti e liti nel gatto.

Gatto, conflitti e liti: 7 situazioni ad alto rischio

In alcune circostanze specifiche, il rischio di sviluppare problemi comportamentali nel gatto, è più alto. Per evitare i conflitti e le liti nel gatto si devono, per prima cosa, prevedere e prevenire quelle che sono le 7 situazioni ad alto rischio che descriviamo in questo elenco:

  1. Case in cui vivono molti gatti.
  2. Stili di vita che si svolgono esclusivamente al chiuso.
  3. Gatti che vivono in aree che presentano una folta popolazione felina.
  4. Gatti poco socievoli che provengono da salvataggi particolari e situazioni pericolose.
  5. Animali timidi e paurosi.
  6. Lavori di manutenzione o arredamento in casa, inclusi i traslochi.
  7. Lutti: la perdita di un animale o di una persona a cui il gatto era molto legato.

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti?

Come visto dall’elenco delle 7 situazioni a rischio per il gatto si evince che le cause che possono dar vita a situazioni conflittuali e liti sono molteplici: cosa fare in queste situazioni?

Intanto dimostrarsi sensibili alle esigenze del nostro gatto è già un ottimo punto di partenza. Prima di portare a casa un micio si deve essere sicuri di poter garantire ed offrire al gatto tutto ciò di cui necessita, incluso spazio e tempo per lui. Molto sarà influenzato anche da eventuali problematiche già presenti e dall’età del gatto, se giovane, di media età o gatto anziano.

Come andare incontro alle esigenze del gatto

Per partire con il piede giusto, quando si decide di prendere un gattino o gatto adulto, qualsiasi sia la razza e l’età, si devono prendere misure specifiche, considerare vari aspetti e preparare un rifugio che accolga il gatto.

  1. Per andare incontro a tutte le esigenze del felino si deve preparare con cura l’ambiente destinato ad accoglierlo, sia quello interno che, eventualmente, quello esterno.
  2. Si dovranno adottare strategie utili per poter affrontare, senza problemi, gli eventi quotidiani, in quanto il gatto è un animale fortemente abitudinario. Andranno previsti anche i fatti meno frequenti che potrebbero essere per lui fonte di stress.
  3. Infine, si deve imparare a tollerare quelli che sono i suoi comportamenti naturali anche se risultano fastidiosi, che vedremo di seguito.

Comportamenti sgraditi del gatto

Qualora il gatto tanto atteso inizi comportarsi in un modo a voi sgradito o inaccettabile, anziché arrabbiarvi o indispettirvi con lui, dovrete cercare di individuare quali sono i fattori stressanti che possono indurlo a comportarsi in questo modo.

Spesso, la causa è molto semplice da individuare ed è risolvibile. Altre volte, sorge la necessità di rivolgersi ad un professionista. Un gatto non sterilizzato, specie se maschio, sarà un gatto non calmo che tenderà a fare danni, orinare in giro e litigare con gli altri gatti per la difesa del territorio.

Gatto, conflitti, liti e cause mediche

Alcune malattie possono cambiare profondamente il comportamento del gatto. In molti casi però esiste un binomio di cause: comportamentale e medica unite insieme, sono responsabili dei suoi disagi che danno vita a problematiche comportamentali, danni e distruzione o liti con altri gatti.

Si rende dunque importante ed essenziali controllare sempre le sue condizioni di salute sin dal primo momento in cui si riscontro questi disturbi. Il veterinario sarà sicuramente in grado di offrirvi i consigli più giusti, in tal senso.

Ricordate che il gatto per evitare i conflitti e le liti, deve essere sano, sterilizzato, e vivere in un ambiente tranquillo, senza alterare le sue abitudini, e soprattutto senza dover subire situazioni che gli causino stress.

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