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mercoledì, Luglio 23, 2025
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Come capire se si hanno problemi alla tiroide: 2 libri utili

Come capire se si hanno problemi alla tiroide: 2 libri utili
Come capire se si hanno problemi alla tiroide: 2 libri utili

La tiroide è una piccola ghiandola a funzione endocrina, molto utile per il corpo umano. Quando non funziona bene i problemi che possono insorgere sono molteplici e variano anche in relazione al tipo di problema tiroideo. I disturbi della tiroidi si dividono in 2 tipologie: ipotiroidismo o ipertiroidismo. Nel primo caso la tiroide funziona in deficit di ormoni tiroidi, mentre nel secondo caso, quando si parla di ipertiroidismo, la tiroide funziona in maniera esagerata producendo troppi ormoni.

Come ci si accorge di avere problemi alla tiroide?

La tiroide è una ghiandola che produce ormoni endocrini (ossia interni) e regola funzioni ed organi presenti nel corpo umano che sono di fondamentale importanza per la vita. Tra essi, ricordiamo anche il sistema cardiocircolatorio, l‘apparato riproduttivo ed il metabolismo.

I disturbi tiroidei sono molteplici e variano in maniera diversa tra ipotiroidismi e ipertiroidismo per cui vediamone le differenze di base ed eventuali sintomi che possono metterci in allarme.

IPERTIRODISMO SINTOMI

Qualora la tiroide produca troppi ormoni tiroidei si manifesta l’ipertiroidismo, il quale può causare, in relazione all’entità del malfunzionamento, una serie di sintomi, tra i più comuni troviamo la perdita di peso, nervosismo, ansia e cambi di umore, palpitazioni, ed altro.

IPOTIRODISMO SINTOMI

Se la tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei si verifica l’ipotiroidismo che potrebbe causare, tra le altre cose, alcuni problemi al metabolismo, colesterolo alto, pelle secca, stitichezza, depressione, problemi mestruali e di fertilità, allergie, capelli che cadono etc. 

Quali sono i fastidi della tiroide che non funziona?

In relazione al malfunzionamento della tiroide i sintomi, come visto, possono variare anche di molto. Ma vi è una più alta incidenza dell’ipotiroidismo rispetto all’ipertiroidismo. A tal proposito vi segnaliamo un libro sull’ipotiroidismo che tratta con attenzione e approfondimenti scientifici l’argomento.

1 – Libro sull’ipotiroidismo: IPOTIROIDISMO UN’EMERGENZA IGNORATA

1 - Libro sull'ipotiroidismo: Ipotiroidismo un'emergenza ignorata
1 – Libro sull’ipotiroidismo: Ipotiroidismo un’emergenza ignorata

Nel libro IPOTIROIDSMO UN’EMERGENZA IGNORATA, l’autore Raul Virgini, indica al lettore come riconoscere e trattare il disturbo tiroideo. L’individuazione dell’ipotiroidismo e la suo correzione sono fondamentali e, secondo gli studi condotti dal dott. Barnes, citato dall’autore, correggendo l’ipotiroidismo si riduce l’incidenza di altre malattie, tra esse, infarto e cancro.

Altra nota importante segnalata nel libro sulla tiroide è l’importanza della vitamina D alleata di ossa e pelle e dei suoi valori che vanno tenuti sotto controllo come quelli del ferro, e di altre sostanze importanti tra le uguali ricordiamo anche lo Iodio. Nel libro si trovano molti consigli utili che aiutano ad individuare i problemi alla tiroide.

Cosa comporta il cattivo funzionamento della tiroide?

Questo dipenderà dal tipo di malfunzionamento della tiroide e dall’entità di quest’ultimo. Ma i sintomi del malfunzionamento tiroideo sono rivelatori del disturbo: alla tiroidea, o ipotiroidismo possono associarsi oltre a debolezza, anche sonnolenza, stanchezza e astenia.

Frequentemente, compare anche una ridotta capacità di concentrazione e di memoria, nonché una spiccata intolleranza al freddo e diminuzione del metabolismo basale il quale potrebbe causare un aumento di peso,  per l’accumulo di tessuti adiposi, ma anche per l’aumentata tendenza alla ritenzione idrica.

Per verificare il buon funzionamento della tiroide se si colgono segnali che ci insospettiscono si possono eseguire esami di laboratorio ed ecografia tiroidea.

Quali sono gli esami completi della tiroide?

Oltre all’esame visivo, che può rivelare una tiroide ingrossata, e la palpazione, che può segnalare la presenza di tumefazioni, è importante controllare i livelli ematici degli ormoni tiroidei T3 e T4, e dell’ormone ipofisario TSH, il test degli autoanticorpi tiroidei, la scintigrafia tiroidea ed eventualmente anche  l’agoaspirato della tiroide con eventuale biopsia.

Ma anche le malattie della tiroide, come tante altre patologie che riguardano l’uomo, risente del tipo di vita che si svolge, dello stress, dell’inquinamento ambientale e, ovviamente dell’alimentazione. A questo proposito vi segnaliamo un libro che ci indica il cibo e la dieta adatta per la tiroide in base al problema rilevato.

2 – LIBRO: CIBO PER LA TIROIDE, che parla di cosa mangiare per stare meglio

Cibo per la tiroide: cosa mangiare per stare meglio
Cibo per la tiroide: cosa mangiare per stare meglio

Oltre al valido libro per individuare i problemi tiroidei che abbiamo citato in un paragrafo precedente, ve ne vogliamo indicare un secondo che riguarda l’alimentazione e la tiroide. IL LIBRO CIBO PER LA TIROIDE di Simone Grazioli Schagerl edito anch’esso dal Gruppo Macro, è un manuale di educazione alimentare che indica la migliore alimentazione da adottare per curare i disturbi e i malfunzionamenti della tiroide: ipertiroidismo e ipotiroidismo. Nutrirci con attenzione, seguire la dieta giusta, dice l’autore aiuta a sostenere la tiroide.

Il libro ci porterà la conoscenza dei superfood da utilizzare ma anche delle sostanze e i cibi da evitare. Cibi che fanno bene e cibi che fanno male, cibi che rinforzano la funzione tiroidea e abitudine da evitare nel quotidiano.

Nel libro si parla anche dei danni ambientali, l’inquinamento e di metalli pesanti tutte situazioni che incidono negativamente sulla salute dell’essere umano, e se in tal senso possiamo fare poco, all’interno delle mura domestiche le accortezze da mettere in atto cominciando dalle stoviglie e dalla scelta del cibo giusto sono abitudini che possiamo tranquillamente metter in campo per stare meglio aiutando la nostra tiroide.

Due ottimi libri che ci guidano nella ricerca di patologie tiroidei e ci indirizzano verso soluzioni di tipo comportamentale e alimentare, in modo scientifico.

Febbraio il mese dei ciclamini dei narcisi e delle violette

fiori di febbraio ciclamini
Febbraio il mese dei ciclamini dei narcisi e delle violette

Arriva il mese di Febbraio e ci si chiede quali fiori comprare per abbellire giardini e terrazzi. Le specie botaniche e le piante da fiore che fioriscono con il freddo invernale di febbraio sono molteplici, tra esse, le bellissime piante di Camelie con fioriture sia precoci che tardive (in base alla specie).

Ma tra le regine di piante da fiore note che fioriscono a Febbraio vanno ricordati i ciclamini, i narcisi e le violette, senza dimenticare anche i giacinti e i tulipani, bulbose che vengono forzate in serra e che in questi periodo sono facili da trovare nei negozi di piante e fiori.

Febbraio il mese dei ciclamini dei narcisi e delle violette

Come sempre, in base alle zone climatiche e fitoclimatiche in cui si risiede, si possono trovare giardini in cui sbocciano anche altre piante da fiore. Nel mio giardino, attualmente (a fine Gennaio) ci sono tanti gerani fioriti, le pervinche ed anche qualche timida rosa, inclusa la buganvillea che non ha riposato mai fino ad ora, e ci ha regalato una continua fioritura anche in virtù della sue esposizione in pieno sole.

Vivo al centro d’Italia e non al sud o sulle isole. Oltre alla considerazione della zona climatica e dell’esposizione del vostro balcone o giardino, va detto che sicuramente tra le piante, la regina dei mesi tardo invernali e di Febbraio è il ciclamino una pianta che regala ricche fioriture, e che, ogni anno, torna a fiorire regolarmente se il suo bulbo viene ben mantenuto.

Ciclamini i fiori di Febbraio

I Ciclamini fiori primaverili e autunnali
I Ciclamini fiori primaverili e autunnali

I ciclamini, come le primule, vengono considerati dei fiori primaverili ma in realtà già da Febbraio ed anche prima, è facile trovarne in vendita nei negozi e nei vivai numerose specie dai fiori piccoli, medi e grandi, semplici e sfrangiati.

I colori sono molteplici, e virano dal candido bianco, al rosa, fino al viola e viola rosso. Belli, non profumati, con foglie a cuore, i ciclamini sono ideali per ornare fioriere sui balconi, ciotole fiorite in terrazzo, o aiuole del giardino. Non hanno grandi esigenze colturali, ma richiedono un terriccio soffice ed irrigazioni a giorni alterni, lasciando asciugare il pane di terra per evitare marciume.

Se coltivati in vaso prediligono le innaffiature per immersione che consentono al terreno di trattenere la giusta quantità di acqua senza danneggiare i bulbi. Per permettere alle piante di ciclamino di fiorire abbondantemente è necessario procedere a concimazioni da attuare ogni 15 giorni.

Narcisi fioriture invernali

Narcisi fioriture invernali
Narcisi fioriture invernali

A Febbraio in molti giardini si scorgono i narcisi. I narcisi sono dei fiori a stelo lungo con capolini gialli o bianchi che spuntano dal suolo già da Gennaio. Sono tra i primi fiori invernali a nascere e colorare giardini, aiuole e vasi. Fanno parte della famiglia delle Amaryllidaceae ed hanno un profumo penetrante non gradevolissimo.

Hanno poche esigenze colturali, e sono belli piantati in gruppo. Crescono nei giardini anche in maniera spontanea. Il Narciso è una pianta davvero molto facile da coltivare.

Suo fratello minore è il “Narcissus obsoletus o Narcissus serotinus”. Produce fiori eretti e profumati che precedono la nascita delle foglie con fioritura tardo autunnale.

I fiori, le foglie ed il bulbo del Narciso sono velenosi in quanto contengono un alcaloide velenoso, la narcisina. L’avvelenamento da narcisina non curato tempestivamente può portare alla morte.

Violette

Violette
Violette

Febbraio è il mese anche delle violette: come non amare le violette? Piccole e profumate, dal colore viola, ma talvolta anche bianche, le violette crescono abbondantemente e diventano tappezzanti sul terreno del giardino. Non hanno esigenze particolare.

Vegetano bene in terreni sciolti e leggeri misti a terra da giardino. Richiedono esposizioni tra sole e ombra e, se concimate, fioriscono abbondantemente fino a Marzo, mese in cui saranno le margherite a fare capolino nei prati.

Le violette prendono il nome anche di viola mammola e si distinguono dalle altre tipologie di violette presenti in botanica. Le violette vengono utilizzate anche in cucina: vengono candite “violette candite” e si usano in insalate miste e per guarnire i dolci.

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Come visto, Febbraio il mese dei ciclamini dei narcisi e delle violette ma anche delle camelie e di altre bulbose dai colori e dalle forme molto decorative che potrete divertirvi a coltivare nei vostri giardino o sui balconi rendendoli più belli e preannunciando la primavera in arrivo.

Tra poco poi, sarà il momento di scegliere “bouquet” di coloratissime e variopinte primule. bellissimi fiori per ornale interno e esterno delle abitazioni, colorando balconi e davanzali.

Febbraio cosa piantare e raccogliere nel giardino, nell’orto e nel campo

Come insegnare al cane a non tirare al guinzaglio

Come insegnare al cane a non tirare al guinzaglio
Come insegnare al cane a non tirare al guinzaglio

Il cane tira al guinzaglio? Cucciolo o cane adulto, cane piccolo o grande che sia, esistono tecniche e metodi efficaci che spiegano come insegnare al cane a non tirare al guinzaglio. La passeggiata con un cucciolo, o peggio ancora con un cane adulto che tira e non risponde ai comandi, diventa un evento davvero molto stressante e faticoso per entrambi, padrone e cane.

Non disperate! Sono sufficienti alcune regole di comportamento per far si che il cane impari a non tirare al guinzaglio e a passeggiare con il suo padrone in maniera consona. Vediamo quali sono!

Come insegnare al cane a non tirare al guinzaglio

Non c’è padrone che non si ponga la seguente domanda: perché il cane tira al guinzaglio? I motivi per cui tira e non ubbidisce sono più di uno. Uno dei motivi di base è che le passeggiate offrono al cane un insieme di stimoli, sia visivi che olfattivi, che lo portano ad essere frenetico, a camminare velocemente e a tirare al guinzaglio.

Il metodo giusto per insegnare ad un cucciolo a non tirare il guinzaglio si avvale di step precisi, metodica e soprattutto linguaggio sia del corpo che verbale del proprietario del cane.

  1. Il vostro cane tira? Dategli a voce media il comando – NO – in tono deciso e secco.
  2. FERMATEVI e intimate al vostro cane di andare DIETRO fateglielo capire conducendolo al vostro fianco o appena dietro di voi, dicendogli “vai dietro“.
  3. Se riprende a tirare intimategli di nuovo il NO e fermatevi. Aspettate di vedere cosa fa e se non retrocede aiutatelo voi orientando la sua direzione con il guinzaglio.
  4. Una volta che il cane è tornato INDIETRO e si è posto al vostro fianco, non ripartite immediatamente.
  5. Attendete alcuni secondi che rimanga fermo al suo posto e lodatelo con un “BRAVO” fategli una carezza e all’occorrenza (ma non sempre) dategli un premio in cibo.

Attenzione perché all’inizio si può rendere necessario anche fermarsi ogni pochi passi: insistete e siate coerenti, fermatevi ogni volta che tira troppo e vi precede!

Cane che tira il guinzaglio: i percorsi olfattivi e le regole
Cane che tira il guinzaglio: i percorsi olfattivi e le regole

Il cane si ferma ad annusare tutto: come mai? I percorsi olfattivi

Il cane si ferma ad annusare tutto, maschio o femmina che sia, perché sente l’odore degli altri cani. Attraverso l’odore ne riconosce la tipologia e soprattutto il sesso. Annusare tutto per un cucciolo o un cane giovane è normalissimo: sta scoprendo il mondo.

I maschi possono essere più frenetici delle femmine specie se molto dominanti, si fermeranno anche a fare pipì ovunque, (più delle femmine), marcando moltissimo il territorio.

A tal proposito sappiate che i cani maschi vi daranno problemi che i cani femmine non danno. Un cane maschio dominante tende ad azzuffarsi con altri maschi, diventa irascibile se vede e avverte l’odore di un maschio che non gli piace, il cane abbaia se vede o sente altri maschi o ringhia.

Le femmine, in tal senso, sono più tranquille. Le razze Terrier, piccole o grandi, che siano di tipo Bull o compagnia come lo Yorkshire, sono razze di cani molto territoriali e spesso, non tollerano altri maschi nella loro area, specie dopo aver superato l’anno di età o poco più. Talvolta sono territoriali anche le femmine.

I percorsi olfattivi: cosa sono a a cosa servono
I percorsi olfattivi: cosa sono a a cosa servono

I percorsi olfattivi: cosa sono a a cosa servono

I percorsi olfattivi per cani sono di grande utilità. Rilassano l’animale, gli fanno prendere confidenza con il mondo esterno e con gli altri cani, e sono necessari anche per la socializzazione. Un cane dovrebbe uscire almeno 2 volte al giorno.

Se molto irruento necessiterà di più uscite al giorno e di percorsi olfattivi ripetuti anche 4 volte al giorno per almeno 20 minuti ogni volta. Ad ogni passeggiata è bene cambiare orientamento e percorrere strade diverse da quelle già percorse questo per permettere al cane di individuare altri odori.

Cane che tira al guinzaglio?

I percorsi olfattivi (o passeggiate olfattive) servono anche ad insegnare al cane a conoscere il mondo e a viverlo in maniera più serena. Questa cosa pian piano trasmetterà al cagnolino una conoscenza più matura e una sicurezza maggiore, tenderà ad essere meno euforico quando lo portate a spasso e, ovviamente, pian piano, a tirare di meno al guinzaglio, assumendo un andatura normale camminando al vostro fianco.

Arriverete al vostro traguardo: sempre che vi atteniate alle regole e al metodo descritto in alto, utile e necessario per insegnare al cane a non tirare più al guinzaglio e a far si che le vostre, e le sue passeggiate, siano rilassanti e non più stressanti.

Ovviamente, ogni animale risponde alle tecniche di insegnamento in maniera diversa, sia per indole, che per esperienze pregresse, e sia per il modo in cui ogni padrone riesce a comunicare con il suo cane. Abbiate pazienza, vedrete che nel tempo, anche i cani meno “flessibili” impareranno a comportarsi in modo più civile.

Come essere femminile con ogni outfit moda

Come essere femminile con ogni outfit moda
Come essere femminile con ogni outfit moda

La femminilità si dice sia innata, e in parte è vero. Ci sono donne molto femminili e donne meno femminili. Ma si può trovare la propria femminilità scavando profondamente in noi stesse e evidenziarla con gli outfit moda in maniera più o meno marcata, ma anche con la grazia stessa che nasce dal modo di muoversi e porsi: come fare ad essere femminile? Scopriamolo insieme, passo, passo, in questa guida di moda.

Come essere femminile?

Essere femminili richiede, in primo luogo, uno stato d’animo orientato verso la sfera femminile. Infatti, anche persone dell’altro sesso possono avere una discreta o buona femminilità se le movenze sono aggraziate.

Questo discorso, per dimostrarvi che l’aspetto fisico conta, ma fino ad un certo punto, molto dipende dal modo di porsi e di vivere se stesse. L’abbigliamento può aiutarci ad essere più femminili, sia quando adottiamo un bell’abito lungo, che se indossiamo un set sportivo, e ricordate che molto dipenderà anche dagli abbinamenti vestiti ed accessori che adottiamo e dal modo in cui li indossiamo. Anche i set loungewear donna donano femminilità se ben scelti.

Cosa si intende per femminilità?

La femminilità è un requisito che possiede in se diverse caratteristiche, ed è la somma di vari elementi, come l’aspetto fisico, che sicuramente ha la sua importanza, lo stato psicologico, l’atteggiamento, la psicologia e la percezione di noi stesse (come anticipato), e infine, la grazia.

Una donna femminile è spesso aggraziata nei modi e nei movimenti. Anche i colori e le linee degli outfit indossati possono influire nell’accrescere o diminuire la femminilità.

Come ci si veste per essere femminili e alla moda?

Vestirsi in modo femminile e alla moda, ed essere femminili, implica la considerazione di diversi fattori, tutti importanti. Vediamo come essere femminile analizzando in ordine di valenza vari fattori:

  1. Scegliere abiti e indumenti dalle linee adatte alla nostra silhouette: qualora si possieda un fisico molto magro, saranno indicati abiti con pence, drappeggi e tagli che tendono a rendere meno spigoloso e magro il corpo. Se invece rientrate in quelle persone con un fisico abbondante e forme prosperose eccessive, sono da evitare assolutamente i capi che fascino rendendo la silhouette, rendendola volgare e poco gradevole.
  2. Scegliere i colori giusti: alcuni colori tendono ad addolcire i lineamenti, altri sono in netto contrasto con il colore della nostra pelle e dei nostri capelli: ecco che, note di femminilità aggiuntive, si acquisiscono con facilità individuando quei 3 o 4 colori tra i colori pantone dell’anno che ci donano e risultino in armonia con le nostre tonalità di pelle e capelli.
  3. I dettagli: alcuni dettagli come accessori, scollature, maglie e top e gonne corte, calze, orologi femminili e gioielli etc, possono donare del fascino in più e rendere molto femminili, ma non stanno bene a tutte. Questi elementi andranno considerati e scelti in relazione al proprio fisico e all’età. Se a una giovanissima una gonnellina corta può donare femminilità, ad una donna matura e con un peso non in forma, sarà magari adatto un piccolo spacco laterale su una gonna medio lunga, da considerare un bel black dresses o un white dresses si e si è in estate. Gli abiti donano sempre femminilità! Ma, anche un golf con una scollatura lieve, così come un ciondolo elegante e raffinato che adorna il decolté aggiunge femminilità al look. Anche le scarpe se scelte con attenzione possono rafforzare il concetto di femminilità in una donna ma questo varia in relazione all’età.
  4. Il make up: anche il make up ed il modo di truccarsi può accrescere la femminilità o sminuirla. Tra un trucco marcato ed un trucco nude, preferite sempre un make up nude, leggero che non appesantisca il volto e i lineamenti.
  5. La grazia è senza dubbio una cosa innata, ma è anche vero che si può riuscire ad essere più eleganti e aggraziate e di conseguenza più femminili e gradevoli con pochi accorgimenti, e magari l’aiuto di un corso dove imparare ad usare il corpo, a muoversi con discrezione e grazia, camminare con eleganza e femminilità facendo passi contenuti, muovendosi con morbidezza, ed usando la gestualità del corpo nel migliore del modi.

Come acquisire grazia e portamento per essere femminili

Come essere femminili acquisendo grazia? Se la grazia non è nelle “vostre corde”, potrete decidere di frequentare un corso che possa aiutarvi ad acquisirne un po’. Potrete optare per un corso di portamento o semplicemente, (ed anche più divertente), per un corso di ballo.

Il ballo e la danza in genere, aiutano ad acquisire consapevolezza del proprio corpo ed insegnano ad esserne padrone. In questo modo, potrete essere femminili anche con indosso un paio di denim short, scarpe da ginnastica e t-shirt, jeans strappati da donna o magari con un set sportivo come quello indossato dalla ragazza in foto: non è forse femminile? Sicuramente i lineamenti dolci aiutano molto, ma anche la posa ed il capo indossato è di per se molto femminile, sia nei colori che nelle linee.

Vi faccio una domanda: avrebbe avuto lo stesso impatto una tuta nera? I colori hanno la capacità di ammorbidire l’aspetto, renderlo più caldo e comunicativo, donando grazia e femminilità.

Ecco perché, al di la di quello che la natura ci ha donato, ci sono abiti e colori, che possono aiutarci molto in tal senso. Un vestito nero è di per se è già più femminile di un paio di pantaloni neri, un little black dress sarà perfetto per le giovani donne. Un white dresses indumenti dai colori pastello sono tipicamente femminili, specie se le linee adottate sono adeguate alla nostra silhouette.

Felpa abito bianca - White dresses
Felpa abito – White dresses Midi dress

Imparare ad avere buon gusto è già un processo positivo verso l’accrescimento della propria femminilità. Come fare? Leggete la guida sotto, vi sarà molto utile:

Stili vestiti: i più femminili per una donna

La psicologia della femminilità

Non esiste white dresses o black dresses ne abito longuette, come quello che indosso in foto, a rendevi femminili, non vi è scollatura o tacco 12 che tenga, infatti, se la femminilità non è nella vostra testa e non siete fermamente convinte che anche voi possiate essere femminili probabilmente non lo sarete.

Attenzione: bellezza e femminilità non corrono su binari paralleli, vi sono donne belle, poco femminili ed aggraziate, e donne meno belle che emanano profonda grazia e femminilità. Quindi, quello che sto cercando di dirvi è che molto dipenderà da come vi sentite e vi vedete.

Iniziate a fare un lavoro nella vostra testa, e in questo compito, vi assicuro che un corso di ballo può aiutavi molto a convincervi che la femminilità è insita in voi stesse, dovete solo imparare a tirarla fuori, a gestirla, e valorizzarla con abiti, colori e movenze.

Per qualche consiglio di moda e abbigliamento vi consiglio di visionare il sito femmeluxe dove troverete tanti abiti e anche i capi indossati nelle foto.

Metaverso: che cos’è e perché tutti ne stanno parlando

Quali settori verranno rivoluzionati dal metaverso
Quali settori verranno rivoluzionati dal metaverso

La parola Metaverso, complice anche il cambio di nome della società di Zuckerberg da Facebook a Meta, è rimbalzata da una parte all’altra, attirando tantissima attenzione. Il concetto di universo virtuale, in realtà, non è qualcosa di assolutamente innovativo, tuttavia, gli investimenti di grandi aziende in campo di realtà aumentata e virtuale stanno portando le persone a interessarsi molto di più all’argomento.

Se prendiamo in considerazione alcuni giochi come Minecraft o Fortnite, ci si può accorgere che il metaverso, in un certo senso, esiste già. In pratica, si tratta di un universo virtuale in cui gli utenti possono accedere attraverso un proprio avatar e interagire con elementi digitali in un modo più coinvolgente rispetto al semplice uso di Internet.

L’ampia diffusione dei social, con miliardi di utenti attivi ogni giorno, li porta a essere un canale di accesso semplificato per l’eventuale creazione di un vero e proprio metaverso che coinvolge elementi reali e digitali, tuttavia, questa correlazione è presente semplicemente per il numero di utenti che possono interagire, dato che un universo virtuale non deve essere necessariamente correlato alle piattaforme social.

Molti esperti ritengono che il metaverse sia la normale evoluzione di Internet, portando a interagire di più le persone con gli elementi della loro quotidianità. Nonostante ciò, la prima barriera importante è sicuramente il costo dei dispositivi hardware per poter accedere a un’esperienza di utilizzo realmente coinvolgente. Gli occhiali smart e i visori sono indispensabili per poter dire di essere veramente dentro un universo virtuale, e da questo si capisce il motivo per cui Facebook e Ray-Ban hanno avviato una collaborazione per commercializzare un accenno del futuro, degli occhiali intelligenti dotati di due fotocamere e connettività Bluetooth.

Quali settori verranno rivoluzionati dal metaverso

Il numero di settori che potrà trarre vantaggio o vedere una piccola rivoluzione grazie alla diffusione di un vero e proprio metaverse sono tantissimi. Nello specifico, ecco alcuni settori maggiormente coinvolti:

Settore dei giochi. Come accennato prima, alcuni giochi potrebbero già essere considerati una sorta di metaverso, sulla base del fatto che gli utenti possono interagire con vari elementi tramite un proprio avatar. Nonostante ciò, le tipologie di giochi che possono trarre vantaggio dall’avanzamento di questa tecnologia sono tantissime. Un esempio sono i giochi d’azzardo che già provano a coinvolgere di più gli utenti con funzioni dal vivo, come si può vedere sulla piattaforma di casinò online William Hill, tuttavia, l’esperienza potrebbe essere sicuramente aumentata adoperando delle funzioni che favoriscono una maggiore immersione nel mondo digitale, come i visori.

Settore delle vendite. Le vendite si stanno già spostando da offline a online. Il passo successivo potrebbe essere proprio quello di consentire di fare shopping usando le funzioni del metaverse. In questo senso, aziende blasonate, come Adidas, stanno già sviluppando prodotti digitali acquistabili in un eventuale universo virtuale che gli utenti potranno “indossare” con il proprio avatar.

Settore finanziario. Il concetto di metaverso non può che essere correlato anche al settore finanziario, soprattutto se consideriamo le criptovalute. Secondo molti analisti è inevitabile che le criptovalute diventeranno la moneta di scambio principale per gli acquisti all’interno dell’universo digitale.

Questi erano solo alcuni settori che cambieranno a seguito della partecipazione di massa all’interno del metaverse. Per comprendere i reali cambiamenti a livello sociale è necessario ancora attendere.

Bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare: manutenzione, acqua, concime, interventi

Bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare
Bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare

I bonsai necessitano di cure continue, mese per mese. Siamo arrivati a Gennaio e ci apprestiamo ad attendere il gelo tipico dei mesi più freddi dell’anno: Gennaio e Febbraio. Gelate e neve sono sempre presenti in questi mesi e quindi, le piante che sono all’esterno, bonsai inclusi, vanno riparate e predisposte a ricevere il freddo.

A Novembre e Dicembre i bonsai sono entrati in pieno riposo, ma già da fine Febbraio/ Marzo alcune specie riprendono lentamente a risvegliarsi gonfiando le loro gemme. Vediamo le cure da attuare sui bonsai a Gennaio e Febbraio e cosa fare.

Bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare

Nel mese di Gennaio le piante rustiche non necessitano di molta luce, anche in virtù del fatto che le foglie sono cadute. Una tettoia, una capanna o garage con una buona ventilazione e alcune finestre gli permetterà di sopravvivere a gelo e neve.

Come proteggere le piante dal gelo in vaso e giardino: 4 regole

Bonsai a Gennaio acqua, irrigazioni e concimazioni e terreno

Bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare in termini di irrigazioni e concimazioni: se i bonsai vengono lasciati all’aperto sotto la pioggia è bene inclinarne il vaso per evitare ristagni idrici e marciume delle radici

Infatti in questi mesi le irrigazioni dei bonsai dovranno essere sporadiche, ed evitate in caso di gelate. Si annaffia appena quanto basta per evitare che il pane di terra sciughi e secchi completamente.

Le fertilizzazioni dei bonsai a Gennaio e Febbraio vanno evitate o comunque ridotte al minimo, in quanto, se il fertilizzante non viene assorbito immediatamente dalla pianta, diventa tossico.

Malattie e parassiti Bonsai Gennaio e Febbraio

A Gennaio, e nel periodo freddo in genere, le malattie a cui i bonsai sono soggetti sono poche. Le malattie più diffuse (dovute all’eccessiva umidità e ai ristagni idrici) sono il marciume, muffe, ed il fungo rosso. Qualora i bonsai ne vengano colpiti, andranno tagliate le parti danneggiate.

Se compaiono dei parassiti andranno eliminati manualmente (utilizzare insetticida solo se necessario).

Bonsai da interno in inverno: cure e manutenzione Gennaio e Febbraio

Le piante ed i bonsai da interno devono essere tenute a temperatura sufficiente ma non eccessivamente alta, questo per evitare il risveglio vegetativo. Il riscaldamento può rendere l’aria troppo asciutta ed è quindi necessario umidificare e controllare il livello di umidità del terreno.

Delle spruzzature non abbondanti sulle foglie e terreno saranno utili. In alcuni casi, si può lasciare la base del vaso rialzata immersa in un po’ d’acqua per cedere umidità all’ambiente limitrofo.

Ricordare che i bonsai vanno tenuti in luogo luminoso ma lontano da camini, bracieri e caloriferi. Per proteggere dal freddo i bonsai che non sono stati riportati in casa, ma sono in ambiente riparato non riscaldato, è bene proteggere il vaso con una pacciamatura.

Bonsai potature: Febbraio e Marzo

A Febbraio / Marzo, ma in alcune regioni anche prima, i bonsai andranno sottoposti alle potature. Prima dell’inizio del ciclo vegetativo, andranno potati molto corti eliminando eventuali rami secchi o rovinati e formando la chioma. I rami di potatura potranno essere utilizzati per generare nuove piante da talea.

  • Controllare che i fili di legatura non diventino troppo stretti per la crescita primaverile.
  • Per le latifoglie è arrivato il momento di iniziare l’educazione con il filo.
  • Innesti conifere: preparare gli eventuali innesti per i bonsai di conifera.
  • Stile bonsai: E’ arrivato anche il momento di modificare l’eventuale stile del bonsai e dargli nuova forma.

Bonsai stili e tradizioni

Errori comuni bonsai Gennaio e Febbraio

Bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare e cosa non fare? In questi mesi i bonsai non soffrono di particolari malattie ma possono risentire di errate potature, scarsa ventilazione, mancanza di luce, eccessiva somministrazione d’acqua eccesso di concime.

Bonsai a Febbraio – Marzo

Le norme di manutenzione, acqua, luce, concimazione malattie dei bonsai a Febbraio sono le medesime di Gennaio l’unica differenza è che ci si avvia verso la primavera, e dunque, già alla fine di Febbraio, è bene iniziare a preparare ed acquistare vasi e attrezzi necessari per i trapianti dei bonsai che si effettueranno già a partire da fine Marzo, ed anche un po’ prima, nelle regioni a clima mite.

Riequilibrare il terreno alterato (spesso alcalino) dalle innaffiature, utilizzando preparati specifici e prodotti a base di ferro.

Si acquistano i composti ed i semi, e si controllano i rami ed eventuali danni che il gelo ha fatto sui bonsai da esterno.

Rialzi termici e Bonsai a Febbraio e Marzo: 3 cose da fare

I cambiamenti climatici hanno dato vita a temperature diverse da quelle a cui eravamo abituati. Nel caso in cui, già da fine Febbraio inizio Marzo, le piante riprendano a svegliarsi e si avrà, dunque, ripresa vegetativa conviene:

  1. Spostare gradualmente, i bonsai a foglia caduca che hanno iniziato a germogliare, al sole. Questo eviterà la comparsa di germogli sottili e deboli.
  2. La stessa accortezza pr i bonsai da fiore: è necessario per i bonsai da fiore che iniziano a germogliare e fiorire prima del solito, spostarli al sole in maniera graduale in quanto se tenuti all’ombra i boccioli crescerebbero poco sani.
  3. Il caldo porterà con se la comparsa dei primi afidi: controllare le piante ed attuare una disinfezione preventiva. Per evitare questo inconveniente assicurare una buona areazione ai bonsai spostandoli in una zona ben ventilata.

Abbiamo visto nel dettaglio i bonsai a Gennaio e Febbraio cosa fare, e come procedere per la loro manutenzione; concludiamo l’argomento, lasciandovi la guida per il mese successivo: bonsai a Marzo cosa fare. Buon lavoro!

Knight of pen and paper +1, il simulatore di dungeon and dragons per Android e Ios

Knight of pen and paper +1, il simulatore di dungeon and dragons per Android e Ios
Knight of pen and paper +1, il simulatore di dungeon and dragons per Android e Ios

Se siete amanti del cartaceo D&D, il gioco di ruolo più conosciuto del mondo, ma siete a corto di amici nerd o di tempo per fare una partita, Notizie in Vetrina ha la soluzione per voi. Abbiamo testato un’ applicazione per Ios e Android, non che anche per PC, Knight of pen and paper +1, un simulatore di Dungeon and Dragons divertente e ben realizzato. Scopriamo insieme nel dettaglio e impariamo ad apprezzare questo gioco davvero molto divertente.

Knight of pen and paper +1, il simulatore di dungeon and dragons

L’applicazione della casa produttrice Behold Studios ha realizzato un gioco curato, dallo stile retrò a 16 bit, che saprà coinvolgervi di sicuro, e lasciarvi scappare un sorriso per il divertimento e la grafica. L’app del gioco si prefigura come un vero e proprio simulatore: in che modo? Impersoneremo diversi personaggi (rockettari, nonnine, avvocati, fattorini delle pizze, un sosia di…. Chewbacca, e molti altri…) intenti a impersonare a loro volta i loro eroi medioevali attorno ad un tavolo, con tanto di dungeon master.

In Knight of pen and paper +1, troveremo tantissime citazioni simpatiche sul mondo dei giocatori di role games, come oggetti avremo merendine, libri dei mostri, addirittura cabinati da sala giochi, e un sacco di item affini, che ci forniranno i bonus e i malus del caso, utilizzabili in game.

Classe, ma anche tipologia del personaggio del mondo reale, faranno si che la creazione del nostro alter ego virtuale sia sempre diversa, e gli approcci che adottiamo verso il gioco sempre correlati ad essi.

Knight of pen and paper +1, come si gioca?

Il dungeon master ci guiderà nelle situazioni di gioco, che visualizzeremo anche alle sue spalle. Saremo quindi chiamati a portare a termine le quest che via via ci verranno proposte. Ma come si gioca?

I personaggi in base alla loro indole risponderanno e agiranno (in modo comico) alle vicissitudini che gli spiegherà il DM, in maniera automatica, quello che dovremo fare noi sarà scegliere dove recarci, quali quest affrontare ed in quale ordine, e soprattutto combattere! Il combattimento è il cuore del gioco, e ci permetterà di guadagnare oro ed esperienza, utile al potenziamento dei nostri eroi (potremo aggiungere altri membri durante la partita).

Knight of pen and paper +1 battaglia
Knight of pen and paper +1 battaglia

I combattimenti di Knight of pen and paper +1

In knight of pen and paper +1 i combattimenti sono il fiore all’occhiello di tutta l’esperienza ludica. Ogni membro del team avrà le proprie statistiche e le proprie abilità, che dovremo usare contro i nostri avversari, in combattimenti a turni alla final fantasy per intenderci.

I nemici che incontreremo avranno un numero di unità che dovremo decidere noi stessi: più nemici sconfiggeremo, più alta sarà la nostra ricompensa, ma se esageriamo potremo subire una dura sconfitta. Anche gli equipaggiamenti che vinceremo o che potremo acquistare saranno finalizzati ad aiutarci nei combattimenti.

La morte dei personaggi non sarà definitiva, potremo sempre pagare monete in base al rank del nostro cadavere per rianimarlo dopo il combattimento. Il numero di mostri affrontabili è molto vario, e le realizzazioni poligonali di questi ultimi è molto carino e in tema.

Insomma se volete divertirvi con il mondo di Knight of pen and paper +1, non dovete far altro che spendere quei circa 5 euro che costa il gioco per scaricarlo dallo store. E’ disponibile anche per circa un euro e mezzo un’ espansione che aumenta i contenuti di gioco. E vi auguro buon divertimento con Knight of pen and paper +1 battaglia, perché siamo certi che questo gioco in app super avvincente vi piacerà moltissimo: fateci sapere…

Sognare mano mozzata o amputata significato e numeri

sognare mani mozzate
Sognare mano mozzata o amputata significato e numeri

Le mani sono una parte importantissime del nostro corpo: ci vengono in aiuto “tendersi la mano” sono indispensabili per svolgere moltissime funzioni affettive e vitali, incluso cibarsi. Quindi le mani nei sogni possono essere fonte di messaggi contrastanti. Sognare mano mozzata o amputata (monca) indica un blocco, un fermo, qualcosa di irrealizzato, od anche più semplicemente, delle paure.

Significato mani nei sogni: sognare mano mozzata

Sognare di avere una mano tagliata simboleggia la perdita di forza, e di equilibrio. Significa che ci sentiamo immersi in uno stato di totale impotenza. La mano o le mani tagliate indicano, metaforicamente una grave mancanza ed immobilità che può essere ricondotta ad uno stato fisico o emotivo che coinvolge l’ambito personale, familiare o lavorativo. L’amputazione assume un ruolo di ostacolo, blocco, limitazione.

Sognare le nostre mani mozze o le mani di altri

Sognare di avere una mano mozza o entrambi le mani mozzate, suscita sicuramente un senso di paura. Ma questo tipo di visione può essere riferita anche ad una terza persona.

Le mani mozze compiono nel sogno ma non sono le nostre

L’uomo o la donna senza mani sono persone che non conosciamo, o che magari conosciamo bene. In questo caso, le paure e le limitazioni sono proiettate all’esterno verso un’altra persona.

Ma se chi ha le mani tagliate è un estraneo allora il sogno può riferirsi al nostro sub-inconscio che sta tentando di mandarci dei segnali forti e chiari: viviamo una situazione di blocco e dobbiamo cercare di evaderne e andare aventi, dando sfogo alle nostre idee, aspettative e desideri.

Provare ansia per i cambiamenti e le aspettative è normale, ma un po’ meno esserne pienamente coinvolti tanto da sentirsi impotenti difronte ad essi.

Perdita beni morali o materiali

Concettualmente sognare mani mozzate indica metaforicamente la perdita di beni morali (libertà, amore, serenità) od anche di beni materiali (soldi, casa, lavoro). Questo tipo di sogno può comparire quando la perdita di “Qualcosa” si è verificata effettivamente, od anche solo quando abbiamo la paura inconscia di perdere qualcosa.

In altri casi, il sogno indica uno stato emozionale non consono alle nostre esigenze: dobbiamo fare uno sforzo, capire cosa ci pesa, e tentare di cambiare la nostra vita. Ovviamente, come negli altri sogni che prendiamo spesso in esame i simboli, suoni, colori, persone ed oggetti assumono un ruolo importante e, con essi, lo stato d’animo che viviamo durante il sogno: paura ansia, rassegnazione? ogni “coloritura” darà al sogno un’interpretazione differente.

  • Donna con mano mozzata
  • Uomo con mani mozzate
  • bambino con mano mozza?
  • Persone vestiti o spogliate con mano mozza?

Donna con mani mozze nei sogni

Sono tutti dettagli, quelli in elenco, che cambiano il responso. Se sognate una donna nuda con mani mozzate, ciò indica che i vostri istinti più reconditi sono bloccati. Generalmente è la mano sinistra a riferirsi alle donne. Sognare una donna nuda normalmente significa che siete in grado di raccogliere i frutti di ciò che fate nella vita, ma le mani mozze, o la mano mozza, invece, sta ad indicarci un’incapacità in tal senso. La nudità di per se poi, può indicarci uno stato di insicurezza.

Bambino con mano mozza nei sogni

Se invece si tratta di un sogno di un bambino con la mano mozzata, con molta probabilità la parte più infantile di voi quella che nasce dal cuore, sensibile e candida, ha subito un danno e non vi sentite più in grado di lasciarvi andare, e di amare come fanno i bambini. I bambini nei sogni siamo noi, sognare un bambino spesso indica la nostra parte più interna ed emozionale.

Uomo con mani tagliate nei sogni

Se invece è un uomo ad avere le mani mozze, forse, in questo caso, le vostre ansie e le vostre paure sono rivolte ai vostri bisogni più concreti, come il lavoro la sicurezza. La mano destra in genere, è comunque riferita agli uomini.

Infine, la psicanalisi dei sogni secondo Freud indica la mano come simbologia sessuale, e per l’esattezza il palmo della mano rappresenta l’organo sessuale femminile. Le dita della mano, invece vengono ricondotte ad un simbolo fallico (maschile).

Significato delle mani nei sogni

Le mani possono essere mozzate, o magari esserci e corrispondere a determinate caratteristiche. Talvolta la mano mozza è una sola e l’altra che è presente pone in evidenza delle caratteristiche.

  1. Sognare mani sporche e mozzate? La mano sporca nei sogni mette in evidenza la presenza di un forte senso di colpa dal quale non riuscite a liberarvi.

Le mani nel complesso assumono un importanza simbolica davvero molto rilevante nei sogni. Per questo percepirne la forma, le caratteristiche, l’età, la grandezza e la funzione ha una grande importanza

  1. Se le mani sono belle e curate ci riconducono al successo e al benessere;
  2. Mani trascurate: se sono trascurate, magari pelose ci indicano insensibilità.
  3. Delle mani con pelle anziana indicano saggezze.
  4. le mani di un bambino invece, ingenuità e bontà.

Sognare mani mozze numeri da giocare Smorfia Napoletana

Anche per questo sogno vediamo quali sono i numeri da giocare secondo la Smorfia Napoletana.

  • Mani mozzate 19
  • Mani sporche 18
  • Mani 5
  • Mani belle 48

Interpretiamo letteralmente il significato di questo sogno delle mani mozze secondo Pitagora:

M-A-N-I M-O-Z-Z-E = 4-1-5-9-4-8-8-8-5 =7

Anche in questo sognomani mozze” fate di fare attenzione a tutti gli elementi che compaiono, inclusi i colori e lo stato d’animo. Solo in questo modo il sogno potrà essere analizzato in maniera corretta e darvi delle risposte concrete.

Le mani sono una delle parti più importanti del corpo, abbracciano, accarezzano servono a svolgere tante funzioni vitali e a lavorare, sono simbolo di vita e di unione ma anche di guerra e distruzione. Ed è per questo l’analisi del “sogno mani” necessità di molta attenzione.

👉 Significato dei numeri da 11 al 22  invece, vi consiglio questa lettura

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