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Come fare pace dopo una litigata: 10 trucchi semplici ed empatici

Come fare pace dopo una litigata: 10 trucchi semplici ed empatici
Come fare pace dopo una litigata: 10 trucchi semplici ed empatici

Capita di litigare sia tra fidanzati che tra amici. Marito e moglie possono litigare per vari motivi, dalla gelosia alle incombenze familiari. Gli amici possono discutere per punti di vista divergenti, i fidanzati per liti di gelosia od altro. Qualunque sia la causa del litigio, ci sono tattiche che aiutano a far pace e, soprattutto, a comprendere l’altro.

Il mondo e bello perché è vario, cita un detto noto; partendo da questo presupposto, si comprende il perché si litighi con estrema facilità. Fare pace, dovrebbe essere altrettanto semplice, ma richiede una bella dose di empatia, intelligenza e predisposizione all’ascolto. Vediamo come fare pace dopo una litigata.

Come fare pace dopo una litigata

Da che mondo è mondo si litiga, ed è normale che sia così. Lo scontro dovuto ad opinioni, atteggiamenti o pensieri diversi, può indurre a litigare. Spesso le liti sono causate da interesse, altre volte da gelosia, altre volte ancora, semplicemente da incomprensioni.

La gelosia è un’insicurezza che nuoce al rapporto e che in alcuni casi, si può rivelare patologica. E’ un genere di problematica che riguarda le coppie giovani, in quanto i rapporti di lunga data, spesso, riescono nel tempo a trovare un equilibrio in tal senso.

Le divergenze di opinione invece, fanno parte del vivere comune ed andrebbero accettate e valutate. Ecco perché tra i 10 trucchi semplici ed empatici per fare pace, si colloca proprio la capacità di accettazione del pensiero diverso dal nostro. Ma vediamo i 10 trucchi per far pace uno per uno e, come fare pace dopo una litigata.

Come fare pace? 10 trucchi semplici ed empatici

So bene che spesso, quando si discute, si è convinti di stare dalla parte della ragione, anche se in una percentuale di persone questa convinzione non c’è, ma nonostante tutto si porta avanti il proprio discorso per orgoglio o per furbizia. Ma se poi ci si pente di aver litigato e si decide di voler far pace? Vediamo i 10 trucchi semplici da tenere a mente.

1# Capacità di ascolto

La regola numero uno ed il trucco principale per non litigare o per fare pace dopo una lite è porsi dalla parte di chi “ascolta”. L’ascolto, attuato a mente fredda, e non presi dalla foga della discussione, ci permette di comprendere meglio le motivazioni dell’altro che non devono, per forza di cose, coincidere sempre con le nostre.

Le persone ipersensibili (di cui vi abbiamo parlato) hanno un modo diverso di percepire situazioni e discussioni, ma devono comprendere che il resto del mondo è diverso da loro.

2# Accettazione del pensiero altrui

Il secondo punto fermo di un rapporto, e della volontà di fare pace, è quello di riuscire ad ascoltare ed accettare il pensiero altrui. Siamo esseri pensanti con necessità e punti di vista differenti che possono anche non coincidere. Questo non li rende sbagliati per forza di cose, ma semplicemente “diversi”.

3# Mettersi nei panni dell’altro: empatizzare

Sia che siate in accordo con il pensiero dell’altro che non, dovrete tentare di empatizzare con il vostro interlocutore. Ogni discussione, ogni sfogo, è mosso da motivazioni spesso ben tangibili.

Il nostro egoismo così come l’orgoglio, andrebbero messi da parte. Dovremmo cercare di calarci nel pensiero altrui “camminare nei suoi mocassini” come dice un detto indiano, ossia provare empatia.

4# Smussare gli angoli

Abbiamo ascoltato, compreso ed empatizzato, ma nonostante questo, sentiamo sempre di essere dalla parte della ragione? Può darsi che le cose stiano così, o può darsi che la nostra percezione dell’essere dalla parte del giusto sia errata: cosa fare? Smussare gli angoli, cercare, nonostante tutto, di venirsi incontro.

5# Trovare un compromesso

Siamo essere pensanti ed intelligenti e ciò dovrebbe porci sempre al di sopra delle discussioni. Passato l’attimo “incendiario” quello in cui la nostra amigdala (cassetto segreto delle nostre emozioni) prende il sopravvento sul buon senso, dovremmo cercare di mediare con il nostro interlocutore e far pace cercando un compromesso che possa essere valido per entrambi.

6# Imparare a scusarsi

Eh, detto così è davvero semplice: abbiamo litigato e vogliamo far pace? Cominciamo con il chiedere scusa per le corbellerie che ci sono uscite dalla bocca. Voi non dite corbellerie quando litigate? Beh, vi sorprenderà sapere che il 99 % delle persone lo fa.

Per avere ragione, o sentirsi dalla parte “vincente”, spesso si finisce per dire e fare cose che non si pensano, non sono corrette ne sensate. Imparare a scusarsi con un “mi dispiace”; “ho sbagliato”; “ho detto cose che non pensavo”; può risultare come un’azione vincente per fare pace.

7#Prendersi le proprie colpe

Volete davvero fare pace? Iniziate assumendovi le vostre responsabilità e prendendovi le vostre colpe che, sicuramente, ci sono. In genere, la verità di una lite è celata dietro errori comuni, parole sbagliate, incomprensioni, incapacità di ascoltare e mediare.

Prendersi la propria responsabilità e una dose di colpa, aiuterà a risanare il rapporto. Come fare pace dopo una litigata? Magari trovando il modo di farsi perdonare.

8# Farsi perdonare

Avete torto? Avete ragione? In ambo i casi sicuramente avrete detto o fatto anche voi qualcosa di sbagliato. Se volete bene alla persona con cui avete discusso animosamente, trovate il modo per farvi perdonare attraverso gesti e parole. Alle volte basta davvero poco!

9# Giocare sui lati positivi del proprio rapporto

Rapporti di coppia, di amicizia o di lavoro, quando si litiga si equivalgono per quel che concerne “i lati positivi del rapporto“. Ogni rapporto di lavoro o di amore è composto da mille sfaccettature, alcune pesanti che magari generano le liti, altri di condivisione, entusiasmo, amicizia ed amore.

Sono questi elementi positivi che, dopo una lite dovrete tenere a mente e tentare di portare alla mente di colui con cui avete litigato.

Cosa dire? “beh tutto sommato ci vogliamo un gran bene“; “considerando tutto non valeva la pena discutere…facciamo così e risolviamo la cosa…“; od anche questo: “ok anche se non condivido facciamo come dici tu perché per me è più importante il rapporto con te che il fatto in se“; queste le frasi e molte altre con cui argomentare i lati positivi di un rapporto messo in “crisi” da una lite.

10# Dire ti voglio bene

Dietro ai rapporti di amicizia o di amore, ma talvolta anche di lavoro, c’è affetto, ed amore profondo. Non ci dimentichiamo MAI di dire “ti voglio bene“, “mi dispiace che sia accaduto ciò”. Non volevo, non mi sono spiegato bene, e così via.

L’orgoglio non ha mai reso migliore nessuno, l’autocritica, le scuse e la capacità di dire “ti voglio bene” invece si!.

Abbiamo visto come fare pace dopo una litigata, i modi per scusarsi ed i 10 trucchi semplici ed empatici che ci mettono in contatto emotivo ed empatico con l’altro facendoci ritrovare la tranquillità e la serenità.

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Cane e cibi naturali utili per la sua salute

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Cane e cibi naturali utili per la sua salute

Il cane ha bisogno di cibi naturali da aggiungere alla sua dieta, e di utilizzare integratori specifici. Questo perché in natura, il cane, o meglio il lupo, si nutriva prevalentemente di carne.

La carne aggiunta alla sua dieta fornisce una grande quantità di sali minerari e aminoacidi essenziali nonché batteri e microrganismi sia buoni che cattivi.

Quelli cattivi, assunti un tempo con la carne cruda, veniva espulsi con facilità data la lunghezza (breve) del suo intestino. Ma come integrare la dieta del cane fornendogli tutte le sostanze di cui ha bisogno, i batteri buoni e i sali minerali che nessun cibo industriale riesce a fornirgli? Vediamolo insieme.

Cane e cibi naturali: cosa dare

Le crocchette sono tendenzialmente cibi ben bilanciati ma, sia il loro uso che l’aggiunta di cibo umido (carne in gelatina o altro) non riescono a sopperire alle reali esigenze nutritive del cane.

Per far si che si possa rispettare a pieno la sua natura e fornirgli aminoacidi, minerali come lo zinco, il ferro, ma anche altri nutrenti importanti per la loro salute è necessario integrare la loro alimentazione in modo appropriato.

I cibi confezionati per i cani subiscono un processo di lavorazione ad alte temperature motivo per cui finiscono per perdere alcune sostanza utili per la difesa immunitaria del cane e in special modo per la buona funzionalità intestinale. La permeabilità alterata e le difese immunitarie non adeguate favoriscono l’insorgenza di problemi di salute nel cane.

Carenze alimentari nel cane: sintomi

I sintomi principali di una carenza alimentare nel cane sono il leccarsi spesso le zampe, perdita eccessiva di pelo, pelo opaco, dermatiti e stanchezza e disturbi tiroidei. Altri sintomi possono aggiungersi in relazione anche ad alcune patologie sviluppatesi nel cane, magari proprio per carenze alimentari tra esse l’anemia del cane.

Cibi da integrare ed evitare

Tra i cibi da integrare per riequilibrare l’apporto vitaminico e minerale si collocano senza dubbio frutta e verdura, in particolar modo mele (eliminando i semi), carote, zucca, in piccole quantità anche pere e banane ma attenzione perché sono molto caloriche.

A livello proteico è utile anche dare al cane le uova sode. Utile dare al cane frattaglie, fegato e carne cruda. Consigliato come probiotico anche il lievito vegano di cui i cani sono golosi dal nome Nooch.

Cibi tossici per il cane

Da evitare alcuni cibi, in quanto tossici, cipolla ed aglio ma anche l’uva la cui assunzione può comportare gravi danni renali e cioccolato, un vero veleno per il cane. Pericoloso l’Avocado che contiene la tossina denominata Persina che può creargli danni ai polmoni. I cereali più indicati per il cane sono il riso e la Quinoa da evitare tutti gli altri e in particolare la soia, interferente endocrino, e il mais.

Da evitare anche il sale che è tossico per il cane 1 cucchiaino può causa avvelenamento che provoca febbre, vomito, tremori e convulsioni. Non ha caso, se un cane beve l’acqua del mare (che è, come ben si sa, molto salata) si intossica. Per questo motivo i cibi della nostra cucina non sono appropriati per la dieta del cane.

Anche il grano va dato con estrema moderazione. Noterete che alcune volte i cani mangiano l’erba e in particolar modo prediligono la Parietaria o erba muraiola, questa erba è infatti ricca di sali minerali ed utile alla salute di denti e articolazioni del cane, ma non solo. Molto spesso i cani con carenze nutrizionali iniziano ad avere problemi a denti e gengive già a partire dal terzo anno di vita.

Potrebbe interessarvi sapere in modo più dettagliato quale frutta e verdure può mangiare il cane: le 10 più amate.

Gli integratori per cani

Alcuni integratori per cani contengono i sali minerali e di principi necessari come gli aminoacidi, utili a ripristinare il giusto livello di queste sostanze nel cane. Possono essere aggiunti come probiotici in concomitanza con una dieta integrata, anche dai cibi vegetali e dal lievito Nooch.

In special modo cani anziani ma anche cani giovani, dovrebbero seguire con scrupolosità una dieta idonea e approfittare di integrazioni appropriate.

Quindi, concludendo, oltre ad utilizzare crocchette bilanciate e paté e bocconcini per la buona salute del cane è bene fornirgli l’apporto anche di cibi naturali, come farebbe la natura stessa, ed alcune integrazioni specifiche.

Come tenere allenata la mente in modo divertente: ecco qualche idea

Come tenere allenata la mente in modo divertente: ecco qualche idea
Come tenere allenata la mente in modo divertente: ecco qualche idea

Così come per i muscoli e gli altri organi del corpo, anche il cervello può funzionare meglio se costantemente allenato: ecco perché anche medici ed esperti consigliano da sempre di dedicare del tempo a esercizi in grado di tenere attivo l’organo che “dirige” l’intero organismo, favorendo concentrazione, attenzione e memoria. Farlo, peraltro, può essere molto divertente, come dimostrano gli esempi che abbiamo scelto di riportare in questo articolo.

Perché allenare il cervello?

Prima di osservare alcune opzioni per allenare la mente in modo leggero e divertente, può essere molto interessante comprendere perché farlo. I vantaggi legati al training mentale, infatti, sono davvero tanti e possono avere conseguenze positive anche nelle più comuni attività quotidiane.

La pratica costante degli esercizi mentali ha effetti sia nell’immediato che sul lungo termine, come dimostrano ormai numerose ricerche scientifiche in merito.

Allenando il cervello con attività stimolanti, per esempio, è possibile ottenere una rapida riduzione dei livelli di stress (qui trovi come misurare lo stress) accumulati durante il giorno e, dunque, allontanare le tensioni e rilassare l’intero organismo in pochi minuti; non solo, specifici esercizi possono essere di grande aiuto per migliorare memoria e concentrazione, essenziali non soltanto per chi studia o svolge lavori complessi, ma anche semplicemente per non dimenticare impegni, date e oggetti oppure per essere più centrati sugli obiettivi da raggiungere durante il giorno.

A tutti questi benefici vanno aggiunti poi i vantaggi legati alla prevenzione dell’invecchiamento cellulare del cervello e, dunque, di tante malattie che possono colpire quest’organo man mano che si va avanti con l’età. L’esercizio mentale è essenziale per allontanare il rischio di demenza senile o di Alzheimer e, anche in chi già soffre di alcune patologie, può essere utile per migliorare i risultati delle terapie mediche. Ma quali attività si possono svolgere per allenare il cervello, magari al tempo stesso divertendosi?

Migliorare la salute mentale con i giochi
Migliorare la salute mentale con i giochi

L’enigmistica per migliorare la salute mentale

Tra gli esercizi più efficaci, nonché divertenti, da fare per tenere allenata la propria mente vi sono senza dubbio quelli di enigmistica, un vasto gruppo di giochi che include, per esempio, cruciverba, sudoku, rebus e altri rompicapo.

Quelli che possono sembrare come semplici passatempi per chi ama lettere e numeri, in realtà sono dei veri e propri allenamenti in grado di attivare le varie aree del cervello e di impegnarlo in modo sano e proficuo. Come dimostrano gli studi scientifici in merito, per esempio, il cruciverba permette di attivare diversi neuroni alla ricerca delle giuste soluzioni, creando una situazione ottimale per stimolare tutte le funzioni cerebrali, come la memoria, la logica e la concentrazione.

Anche se svolti per pochi minuti al giorno, giochi come le parole crociate e gli anagrammi rappresentano una vera e propria forma di allenamento mentale, capace di farci ricaricare le batterie e di prevenire gravi patologie: esperimenti svolti in ambito medico hanno infatti evidenziato come l’avanzamento della malattia di Alzheimer sia molto più lento nei pazienti che hanno fatto lavorare il cervello rispetto a chi, al contrario, non ha svolto alcuna attività stimolante in tal senso.

Allenare il cervello con i giochi di memoria

Una buona memoria è sintomo di ottima salute cerebrale, dunque giocare con questa capacità significa non solo divertirsi – da soli o in compagnia – ma anche svolgere un serio allenamento mentale. Ecco perché i giochi di memoria vengono classificati tra i migliori passatempi per stimolare le funzioni del cervello e consigliati dagli stessi medici come un metodo per ottenere benefici di salute divertendosi.

Il tradizionale Memory è forse il gioco più conosciuto (tra i numerosi giochi di carte, qui ne trovi altri 12 da fare in famiglia), in questo senso e anche uno dei più semplici da spiegare: in pratica, un mazzo composto da coppie di carte viene mescolato e le stesse vengono poste sul tavolo a dorso coperto. Ogni giocatore deve girare due carte e cercare di formare le coppie; a ogni tentativo sbagliato le carte vengono nuovamente coperte e, attraverso uno sforzo di memoria, bisognerà ricordare in quale posizione si sono viste le varie immagini in modo da accoppiarle successivamente nel prosieguo del gioco.

Del Memory ne esistono infinite versioni, adatte alle varie fasce di età e ai diversi gusti personali, sia in formato cartaceo che nelle più moderne versioni digitali: quello che non cambia sono regole e benefici per la salute, dunque perché non cimentarsi?

Carte e giochi di casino: non solo un passatempo

Anche i giochi di carte e di casino possono rientrare negli svaghi per tenere allenata la mente. Tutti i giochi che appartengono a questa vasta categoria, infatti, non sono soltanto dei divertenti passatempi ma richiedono in alcuni casi importanti abilità mnemoniche, di concentrazione e di ragionamento, per poter gestire in maniera perfetta ogni fase della partita e non soccombere agli avversari.

I giochi di carte come il tradizionale burraco oppure il poker e il blackjack, solo per citare alcuni dei più praticati, vengono presi in considerazione come un ottimo modo per trascorrere il tempo in compagnia e socializzare, ma anche come una forma di training molto efficace a tutte le età.

Anche per questo motivo la ricerca di occasioni di gioco di questo genere è cresciuta sempre di più e si sono moltiplicate, negli anni, le opportunità per praticare questo tipo di svaghi anche online, su apposite piattaforme accessibili da PC e da dispositivi mobili.

I casino digitali, in particolare, hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione ludica, trasferendo sul web giochi di tipo tradizionale praticati di solito in spazi fisici e rendendoli più accessibili, pratici e facili.

Peraltro, non mancano occasioni per giocare al casino online in maniera gratuita, sfruttando per esempio i cosiddetti bonus di benvenuto senza deposito, che permettono di aprire un account e testare il servizio offerto dal portale senza dover effettuare un versamento iniziale.

Questa soluzione, che rappresenta una importante strategia di marketing per gli operatori del settore, si rivela molto valida anche per gli stessi utenti, che possono così accedere al servizio e valutarne la quantità nel modo più diretto, ossia prendendo parte al gioco.

Esercizi di brain training, un metodo di allenamento riconosciuto

Un ultimo sguardo va dato ai cosiddetti esercizi di “brain training”: sotto questa dicitura va tutta una serie di rompicapo e giochi di logica utilizzati proprio per allenare il cervello e potenziare le diverse capacità cognitive presenti nelle varie aree dell’organo.

Memoria, creatività, attenzione, capacità linguistiche, queste e altre abilità vengono stimolate secondo un metodo ben preciso che ha lo scopo di attivare le connessioni neuronali e migliorarle nel tempo, con tutti i benefici che abbiamo già descritto in precedenza.

Al brain training sono dedicati diversi libri disponibili anche presso i principali rivenditori fisici e online, ma anche in una serie di videogame creati da Nintendo che seguono le teorie del dott. Kawashima e ripropongono in chiave più tecnologica e maneggevole tutti gli esercizi previsti dal metodo di allenamento mentale più famoso al mondo.

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti
Gatto, Come evitare i conflitti e le liti

Il gatto è un felino dolcissimo che si affeziona molto ai proprietari e al suo ambiente, ma talvolta, può incorrere in problematiche conflittuali e liti.

I proprietari di un gatto dovrebbero fare il possibile per prevenire l’insorgenza di potenziali problemi nelle situazioni quotidiane. Questo atteggiamento preventivo gioverà sia al gatto che a voi.

Infatti, con un po’ di attenzione e prevenzione è possibili evitare conflitti ed aiutare il micio prima che i problemi possano peggiorare. Me vediamo quali sono le cause di conflitti e liti nel gatto.

Gatto, conflitti e liti: 7 situazioni ad alto rischio

In alcune circostanze specifiche, il rischio di sviluppare problemi comportamentali nel gatto, è più alto. Per evitare i conflitti e le liti nel gatto si devono, per prima cosa, prevedere e prevenire quelle che sono le 7 situazioni ad alto rischio che descriviamo in questo elenco:

  1. Case in cui vivono molti gatti.
  2. Stili di vita che si svolgono esclusivamente al chiuso.
  3. Gatti che vivono in aree che presentano una folta popolazione felina.
  4. Gatti poco socievoli che provengono da salvataggi particolari e situazioni pericolose.
  5. Animali timidi e paurosi.
  6. Lavori di manutenzione o arredamento in casa, inclusi i traslochi.
  7. Lutti: la perdita di un animale o di una persona a cui il gatto era molto legato.

Gatto, Come evitare i conflitti e le liti?

Come visto dall’elenco delle 7 situazioni a rischio per il gatto si evince che le cause che possono dar vita a situazioni conflittuali e liti sono molteplici: cosa fare in queste situazioni?

Intanto dimostrarsi sensibili alle esigenze del nostro gatto è già un ottimo punto di partenza. Prima di portare a casa un micio si deve essere sicuri di poter garantire ed offrire al gatto tutto ciò di cui necessita, incluso spazio e tempo per lui. Molto sarà influenzato anche da eventuali problematiche già presenti e dall’età del gatto, se giovane, di media età o gatto anziano.

Come andare incontro alle esigenze del gatto

Per partire con il piede giusto, quando si decide di prendere un gattino o gatto adulto, qualsiasi sia la razza e l’età, si devono prendere misure specifiche, considerare vari aspetti e preparare un rifugio che accolga il gatto.

  1. Per andare incontro a tutte le esigenze del felino si deve preparare con cura l’ambiente destinato ad accoglierlo, sia quello interno che, eventualmente, quello esterno.
  2. Si dovranno adottare strategie utili per poter affrontare, senza problemi, gli eventi quotidiani, in quanto il gatto è un animale fortemente abitudinario. Andranno previsti anche i fatti meno frequenti che potrebbero essere per lui fonte di stress.
  3. Infine, si deve imparare a tollerare quelli che sono i suoi comportamenti naturali anche se risultano fastidiosi, che vedremo di seguito.

Comportamenti sgraditi del gatto

Qualora il gatto tanto atteso inizi comportarsi in un modo a voi sgradito o inaccettabile, anziché arrabbiarvi o indispettirvi con lui, dovrete cercare di individuare quali sono i fattori stressanti che possono indurlo a comportarsi in questo modo.

Spesso, la causa è molto semplice da individuare ed è risolvibile. Altre volte, sorge la necessità di rivolgersi ad un professionista. Un gatto non sterilizzato, specie se maschio, sarà un gatto non calmo che tenderà a fare danni, orinare in giro e litigare con gli altri gatti per la difesa del territorio.

Gatto, conflitti, liti e cause mediche

Alcune malattie possono cambiare profondamente il comportamento del gatto. In molti casi però esiste un binomio di cause: comportamentale e medica unite insieme, sono responsabili dei suoi disagi che danno vita a problematiche comportamentali, danni e distruzione o liti con altri gatti.

Si rende dunque importante ed essenziali controllare sempre le sue condizioni di salute sin dal primo momento in cui si riscontro questi disturbi. Il veterinario sarà sicuramente in grado di offrirvi i consigli più giusti, in tal senso.

Ricordate che il gatto per evitare i conflitti e le liti, deve essere sano, sterilizzato, e vivere in un ambiente tranquillo, senza alterare le sue abitudini, e soprattutto senza dover subire situazioni che gli causino stress.

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La gelosia patologica, un’insicurezza che nuoce al rapporto

gelosia patologica
La gelosia, un'insicurezza che nuoce al rapporto

La gelosia patologica, nasce da una profonda insicurezza interiore dalla pura di perdere l’altro o di non essere all’altezza delle aspettative. La gelosia, se presente in piccola percentuale, può anche ravvivare il rapporto contribuendo a far sentire il partner al centro dei nostri pensieri.

Ma, al di la di queste piccole note di colore, la gelosia, insieme all’essere possessivi e paranoici verso il proprio partner, esprime un profondo disagio, un’immaturità di fondo, dei forti retaggi culturali, che alla lunga, danneggiano il rapporto di coppia. La gelosia, è un’insicurezza che nuoce al rapporto e che va analizzata ed affrontata. Come affrontare un partner geloso?

La gelosia come capire quando è patologica

Affrontare un partner geloso non è semplice. Quando questo sentimento, forte e radicato, influisce sulla propria vita, ci si sente bloccati, insicuri, incapaci di reagire e capire. Ci si chiede “in cosa si sbaglia”. Ma in realtà, spesso, non si sbaglia proprio nulla.

Nei rapporti di coppia, capita spesso che uno dei due partner, o talvolta entrambi, nutrano una gelosia contenuta. In tal caso, non esiste nulla di patologico.

Patologia del rapporto di coppia

Si parla di “patologia del rapporto” e gelosia patologica quando questo sentimento, se così si può chiamare, inficia sulla libertà e sulla sicurezza dell’altro.

Per fare un esempio: se in ogni persona che avvicina il nostro partner, se in ogni gesto, pensiero, rapporto di amicizia presente (anche tra persone dello stesso sesso), si riesce a vedere qualcosa di sospetto, allora si parla, senza ombra di dubbio, di gelosia patologica.

Un rapporto si può reggere sulla gelosia?

No! Quando un rapporto è sovraccaricato da sfiducia e gelosia patologica, non può funzionare. Se portato avanti, può sfociare in una forma morbosa che rende il soggetto geloso, possessivo ed ossessivo. Un rapporto malato, che lentamente sgretola la libertà e la sicurezza dell’altro.

La persona gelosa in maniera ossessiva e morbosa, attribuisce mille e più colpe al suo partner: troppa espansività, abiti inadeguati, scelta di persone sbagliate, e così via. Le motivazione per colpevolizzare il compagno o la compagna, sono infinite, ma prive di fondamento.

Epilogo di una rapporto con gelosia morbosa

Cosa accade quando si è troppo gelosi? Accade che l’altro, in principio cercherà di assecondare il geloso patologico, cercherà di spiegare la sua buona fede, limiterà le sue uscite, le telefonate con gli amici, la confidenzialità sui social, senza però riuscire a risolvere il problema. Questo perché la gelosia morbosa è patologia e, come tale, va trattata e curata.

Gelosia e paranoia

Una persona profondamente gelosa è spesso una persona insicura che non ha un proprio equilibrio interiore. Spesso si tratta anche di un soggetto psicotico e paranoico, in virtù di ciò è in grado di vedere il male ovunque, di colpevolizzando il proprio partner fino a sfociare, talvolta, in vere e proprie tragedia. Come purtroppo leggiamo spesso sui giornali.

Gelosia sentimento innato? Gelosia tra fratelli e cugini

Fondamentalmente la gelosia è un sentimento innato, e contenuto. Si sviluppa in modo morboso, quando si teme di essere privati dell’amore e delle attenzioni da parte di qualcuno per noi molto importante.

Ne sono testimonianza le gelosie tra fratelli e cugini che anche in questo caso possono sfociare in situazioni patologiche e drammi familiari. Anche di questa tipologia di gelosia e di drammi familiari che sfociano in tragedie ne sono pieni TV e rotocalchi.

Sara Scazzi ne è un’esempio, uccisa dalla cugina, così come la morte del piccolo Samuele di cui è stata accusata la madre (Franzoni) ma di cui molti sussurrano la colpevolezza del fratellino più grande. Stesso discorso vale per la strage operata dalla minorenne Erika (e il fidanzato Omar) che coinvolse la madre e il fratellino.

La persona con gelosia patologia va allontanata?

Il primo tentativo che si può fare, è quello di indurre il partner a prendere consapevolezza che il problema non siamo noi o i nostri comportamenti, ma la sua eccessiva gelosia ossessiva che nasce da un suo stato mentale non sano e appropriato.

Rapporti pregressi in cui si è verificato un tradimento, insicurezze radicate, o magari retaggi culturali, possono generare una gelosia morbosa e patologica.

Qualora la persona gelosa in maniera morbosa è disposta a seguire un percorso psicologico e psicoterapeutico che possa aiutarla e vedere, con maggior chiarezza, in se stesso e nei suoi comportamenti repressivi e compulsivi, allora il rapporto di coppia avrà qualche speranza di sopravvivere; in caso contrario, la persona con gelosia patologica va allontanata dalla propria vita perché non sarà in grado di vivere la coppia in maniera sana, ne tantomeno, di rendere felice il proprio partner.

Una vita da reclusi piena di privazioni, è bene sapere che non rassicurerà mai il geloso patologico, perché proprio in virtù del fatto, che si tratta di una patologia, troverà sempre e comunque, spunti per dubitare del proprio partner, anche quando non vi sono motivi in tal senso.

La gelosia patologica, è un’insicurezza che nuoce al rapporto in maniera profonda, destabilizza la coppia, e rende infelici. A lungo andare crea nel soggetto che la subisce, fragilità, sensi di colpa, ansie immotivate e fobie, incapacità di reagire per paura di contrariare il partner o di subire violenze, oltre che psicologiche, anche fisiche. La gelosia morbosa è pericolosa e va allontanata. Sempre!

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Lampada da tavolo: guida alla scelta del modello giusto

Lampada da tavolo
Lampada da tavolo

La scelta di una lampada da tavolo dipende dall’uso che di questo oggetto intendiamo fare: abbiamo bisogno di una lampada da scrivania per studiare o lavorare? Desideriamo acquistare un elemento con cui arredare gli ambienti della nostra casa?

Necessitiamo di un oggetto che coniughi funzionalità ed estetica per la nostra attività, come bar o ristorante? In tutti questi casi la soluzione è offerta da Trade Shop Italia, il grande contenitore online di accessori, elementi d’arredo e oggetti funzionali per ogni evenienza. Scopriamo come scegliere una perfetta lampada da tavolo adatta alle nostre esigenze sia funzionali che estetiche!

Tipi di lampada da tavolo: con filo, ricarica USB, orientabile o classica?

Prima di tutto è bene conoscere le caratteristiche che distinguono le varie tipologie di lampade da tavolo. La lampada da tavolo da appoggio è pensata per essere sistemata direttamente sulla base a cui abbiamo pensato di destinarla: c’è bisogno di un determinato spazio sia per la lampada che per il filo associato. Le tre tipologie dilampada più cmuni sono;

  1. Lampada da tavolo a vite con morsetto o pinza
  2. Lampada da tavolo USB
  3. Lampada da tavolo con braccio articolato
  • La lampada da tavolo con pinza o morsetto a vite è pensata per essere agganciata sul bordo del piano di lavoro: occupa uno spazio ridotto, corrispondente a quello del relativo aggancio, e può essere facilmente spostata in una differente posizione sulla stessa scrivania o tavolo.
  • La lampada da tavolo USB possiede un collegamento che permette la ricarica diretta con qualsiasi dispositivo. È facilmente posizionabile in qualsiasi luogo, soprattutto tavolini di ristoranti e bar e spesso funge da postazione caricabatterie, presentando la possibilità di collegare il proprio smartphone per una veloce ricarica.
  • La lampada da tavolo con braccio articolato e testa orientabile è un oggetto flessibile che consente di orientare l’illuminazione a seconda della necessità: si può direzionare la luce direttamente sul punto richiesto per lavori di precisione o letture serali.

L’illuminazione perfetta per ogni ambiente: come scegliere tra luce calda o fredda

Veniamo poi al tipo di illuminazione: una lampada da tavolo deve garantire generalmente un’illuminazione piuttosto diffusa e quindi illuminare in modo abbastanza uniforme l’area circostante.

A seconda dell’utilizzo, poi, possiamo scegliere se optare per una luce naturale, molto consigliata negli ambienti in cui è necessario mantenere una certa concentrazione, o per una luce calda, pensata per creare un’atmosfera più intima e accogliente. Va considerato che lampade e lampadari sono accessori per arredare ma che devono rispondere anche a requisiti di funzionalità specifici.

Lampada da comodino

Generalmente per una lampada da comodino l’illuminazione deve essere soffusa, mirata a rischiarare l’ambiente per la lettura che precede il riposo. In linea di massima le sue dimensioni devono essere contenute o comunque proporzionate al comodino o al mobile che le dovrà accogliere. In genere, per la camera da letto le lampade da comodino si acquistano in coppia.

lampada shabby
Lampada shabby

Lampada da scrivania

Per una lampada da scrivania la luce è più forte, orientabile, ma adatta alla concentrazione e che, quindi, non stanca gli occhi. Le dimensioni della scrivania possono incidere sulla scelta del modello di lampada.

Tampa da tavolo da salotto

La lampada da tavolo per salotto o destinata ad un ambiente di relax e chiacchiere, invece, è calda e piacevole. Per quanto riguarda lo stile tutto dipende dai gusti personali e dal tipo di arredamento che caratterizza il luogo in cui inserire la lampada da tavolo. Le lampade in stile industrial si adattano ad ambienti moderni e dall’impronta urban con accessori tecnologici, mentre le lampade dall’estetica tradizionale trovano posto in un ambiente classico e più neutro.

Le lampade da tavolo sono caratterizzate da design che spaziano dal semplice ed essenziale all’elaborato e prezioso: un ampio ventaglio di possibilità che comprende davvero tutte le opzioni per decorare con cura ogni angolo della propria casa o attività.

Lampada da tavolo e design: il cambio colore luce

Negli ultimi tempi la scelta ricade maggiormente su lampade da tavolo che permettono l’accensione e lo spegnimento grazie ad un semplice tocco: attraverso il medesimo gesto è anche possibile cambiare il colore della luce, con una scelta tra diverse sfumature cromatiche che comprendono le tonalità più tenui e classiche, ma anche i colori più intensi.

Questa tipologia di lampada da tavolo è particolarmente indicata per attività come bar e ristoranti perché non necessita di fili, si alimenta a batterie o con carica usb ed è possibile selezionare di volta in volta la tonalità desiderata che si abbini all’occasione o allo stile del locale.

Per la scelta della migliore lampada da tavolo che risponda perfettamente alle tue esigenze affidati a Trade Shop e resta sempre aggiornato sulle ultime novità in fatto di illuminazione ed elementi di arredo!

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Imparare a vestirsi, come partecipare a Ma Come Ti Vesti?

Come partecipare a Ma Come Ti Vesti?
Imparare a vestirsi, come partecipare a Ma Come Ti Vesti?

Un programma per imparare a vestirsi? Parliamo spesso di moda, collezioni e tendenze in questo sito, come di outfit, scelte stilistiche e stili di moda.

Abbiamo fornito consigli e tanti modi utili per individuare il proprio stile e avere buon gusto, questo perché se moda e tendenze fanno la loro parte, la scelta stilistica di ognuno di noi, deve tener conto anche di altri fattori: la fisicità in primo luogo.

E’ importante dunque, individuare per ogni persona i capi e gli accessori idonei a creare un outfit che possa valorizzarla. Come fare? Se siete un caso disperato o qualche vostro amico, parente, conoscente lo è, potreste convincerlo (o farlo a sua insaputa) a partecipare al programma su Real Time Ma Come Ti Vesti” dove le scelte stilistiche saranno sicuramente più azzeccate. Come partecipare a Ma Come Ti Vesti? Vediamolo insieme.

Real Time e “Ma come ti Vesti?” come partecipare

Avete consigliato il vostro amico a migliorare il proprio outfit? Qui qualche consiglio (come migliorare il proprio outfit: glow up in 5 mosse); non ci siete riusciti? Provate un’altra strada, quella dei Reality di moda!

Su Real Time si trovano tutte le informazioni per poter partecipare al programma, sia che si tratti di voi che di un vostro amico, conoscente o parente, l’iter da seguire è sempre il medesimo.

Per iscriversi al casting di Ma Come Ti Vesti? si dovrà accedere al portale Real Time dove è presente una sezione apposita denominata CASTING. Vi comparirà un modulo che andrà riempito con i dati anagrafici e in seguito verrete ricontattati.

Ma Come Ti Vesti? Partecipa andando sul sito Magnolia

In alternativa potrete fare richiesta di partecipazione a Ma Come Ti Vesti? andando sul sito magnoliatv.it il sito ufficiale di produzione del programma.
Per partecipare a Ma Come Ti Vesti, è necessario fornire anche tutta una serie di informazioni e materiali.

  • Foto non superiore a 5 mb
  • Mail e numero di telefono
  • Dati anagrafici
  • La persona che vorreste far partecipare a Ma Come Ti Vesti
  • La descrizione che ti fa dire Ma Come Ti Vesti
  • Il vostro pensiero circa i cambiamenti di vita in positivo che potrebbero verificarsi nel variare lo stile di vestire di questa persona.
  • 1 video mx 80 mb durata massima 1 minuto in formato mov, mp4

Altre informazioni su come partecipare a Ma Come Ti Vesti?, le potrete avere scrivendo una mail alla società di produzione: macometivesti@magnoliatv.it od anche telefonando al seguente numero di telefono 02/87381482

I Reality più seguiti e apprezzati

Ci sono tantissimi Reality super apprezzati alcuni poi sono diventati dei must e sono davvero molto seguiti. I 5 reality più popolari in assoluto li trovi in questo articolo: Reality show e talent: i 5 più polari in Italia.

Ovviamente di anno in anno, queste classifiche dei reality o dei talent più apprezzati si modificano leggermente e, alle volte, nascono anche nuovi show che vanno a minare la stabilità di programmi ormai consolidati.

Tra i reality consolidati e molto apprezzati dal pubblico vi è anche “L’isola dei famosi” con le sue partecipazioni annuali e i suoi incidenti di percorso, come quello che ha avuto Gilles Rocca che, a conclusione della sua partecipazione al reality, è tornato a casa in condizioni fisiche precarie con un peso forma di molto inferiore alla media.

Innegabilmente un posto sul podio spetta a molti Reality e talent di cucina in onda su Sky ma anche su Real time e TV. Forse perché la cucina è un tema molto seguito in Italia, anche in virtù della tradizione millenaria, in termini di cucina e buon gusto tipica di questo paese.

Non da meno però la moda italiana che ha da sempre, un grande successo nel mondo ed in Italia. Ecco perché un reality di moda riceve, dunque, un sacco di consensi.

Imparare a vestirsi, come partecipare a Ma Come Ti Vesti? E i risultati

Se non sapete come vestirvi in modo appropriato, o conoscete qualcuno che avrebbe bisogno di consigli per imparare a vestirsi, la soluzione è sapere come partecipare a Ma Come Ti Vesti? Provare ad iscrivere il vostro amico al Reality su Real Time sperando di riuscire a far operare un restyling completo, operato dai conduttori del programma Ma Come Ti Vesti, Enzo Miccio e Carla Gozzi.

Saranno infatti Enzo e Carla a guidare il concorrente per mano, dal taglio dei capelli ai colori da usare e ai capi del guardaroba da gettare nella spazzatura. Successivamente forniranno al concorrente un gruzzolo per poter operare gli acquisti e creare gli outfit del caso, consigliandolo e guidandolo nelle scelte, mettendo in risalto gli errori e chiarendo tutti i dubbi.

In genere, i partecipanti delle precedenti edizioni del reality, sono stati prevalentemente di sesso femminile con un’età compresa tra i 25 e i 55 anni, ma vi sono stati anche partecipanti uomini che hanno preso parte ad alcune puntate.

Il Reality Ma Come Ti Vesti ha rappresentato e rappresenta un modo simpatico per trovare il proprio stile di moda ed imparare a vestirsi bene e con gusto.

Guardare le vecchie puntate può risultare di grande utilità perché tra gli errori commessi dai concorrenti sicuramente ne troverete alcuni che vi appartengono. L’ultima stagione è andata in onda a Giugno 2021, e siamo in attea della prossima stagione 2022.

Mirto pianta dalle bacche nere coltivazione e utilizzo Myrtus Communis

Mirto pianta dalle bacche nere
Mirto pianta dalle bacche nere

Il mirto è una pianta dalle bacche nere utilizzate per la preparazione del famose mirto di Sardegna. Il mirto o Myrtus communis  è una pianta aromatica genere Myrtus appartenente alla famiglia Myrtaceae. Pianta tipica della macchia mediterranea, diffusa su tutte le coste tra Turchia, Spagna e in Italia.

Il mirto non è il mirtillo, le zone fitoclimatiche di appartenenza delle due specie sono diverse: il mirto cresce nei litorali battuti; il mirtillo cresce nelle zone montane. Vediamo le caratteristiche del Mirto, come coltivarlo, e cosa preparare con le sue bacche viola nere oltre al rinomato liquore di Mirto.

Mirto pianta dalle bacche nere

Il mirto è un arbusto sempreverde molto ramificato tipico, come visto, della macchia mediterranea. Alcune specie superano i 4 metri ma, se allevato in vaso, non supera il metro di altezza. Ci sono in natura vari tipi di mirto, infatti, ne esistono ben cento specie diverse, tra esse, le più note sono Myrtus Communis specie variegata, il Myrtus Bullata, ed infine, il Myrtus Luma.

Il Myrtus Communis variegata è quella con maggior sviluppo, e possiede un fusto che può raggiungere i quattro metri e mezzo di altezza.

Il mirto possiede piccole foglie di colore verde intenso con apice appuntito che se schiacciate emanano un odore caratteristico, I frutti sono le tipiche bacche di mirto, bacche commestibili come altre bacche note.

I fiori di mirto che successivamente danno vita ai frutti (e bacche nere appunto), sono precedute da una fioritura. I fiori sono piccoli, solitari e profumati formati da 5 petali e larghi circa 2 centimetri. La fioritura del mirto si verifica da Giugno ad Agosto.

Mirto pianta dalle bacche nere coltivazione e utilizzo Myrtus Communis: coltivazione

La coltivazione del mirto richiede molta luce. Il mirto necessita di luce diretta per diverse ore al giorno. Se tenuta in casa esporla ad una finestra a sud. Durante l’inverno, invece, preferisce un periodo di riposo a 8-10 gradi non ama ambienti con aria secca e calda. Se l’aria è troppo asciutta la pianta perderà le sue foglie.

Come e quando piantare il mirto in giardino?

Un buon momento per trapiantare il mirto è, come per molte specie botaniche,  la primavera. Si può procedere al suo impianto anche all’inizio dell’autunno, nei mesi di settembre ottobre. Meglio evitare i trapianti nei periodi troppo freddi o troppo caldi, in quanto il clima potrebbe mettere in difficoltà l’arbusto di mirto.

In che periodo si pota la pianta del mirto?

Il mirto va potato nel periodo primaverile o a fine inverno. Per ottenere una buona potatura, ci si regola in base alla zona climatica di appartenenza, in relazione alle gemme che iniziano a gonfiarsi. Poco prima che spuntino le foglie di mirto si dovrebbe procedere alla potatura e, per favorire la seconda fioritura, è consigliabile rimuovere eventuali fiori sfioriti di fine estate. Cimare la pianta favorendo un portamento a cespuglio.

Come innaffiare il mirto

E’ necessario irrigare il mirto in modo regolare dalla primavera fino a settembre. Tra un innaffiatura e l’altra attendere che il terriccio asciughi. Predilige acqua non calcarea. Concimare 1 volta al mese nel periodo che va dalla primavera fino a fine estate. In alcuni casi si può assistere a problematiche della pianta come foglie gialle o secche. La terra ottimale è una miscela al 50 % di terriccio organico e torba insieme a sabbia. Il rinvaso del mirto va effettuato in primavera.

Come riprodurre il mirto

Questa specie botanica può venire riprodotta per talea, procedendo come segue:

  1. Tagliare un ramo semi-maturo un po’ verde che sia senza fiori.
  2. Mettere il ramo di mirto per alcuni giorni in un contenitore pieno d’acqua attendendo lo spuntare delle prime radici.
  3. Trasferire la talea con le piccole radici in un substrato leggero composto dal 50% di terreno leggermente acido e sabbia e dal 50% di sabbia. Altre informazioni sulle tale le trovate in questo articolo: “Piante talee e propagazione“.
  4. Si possono ottenere talee di mirto anche piantando i rametti di mirto in una miscela di torba e sabbia e avvolgendo il vaso con un sacchetto di plastica. La radicazione avviene in circa 2 mesi.

Mirto seccume e malattie

Si tratta di una pianta tendenzialmente resistente ma soffre l’aria secca delle case e le irrigazioni eccessive. Non ama terreni calcarei in quanto è una pianta acidofila.

Il mirto si secca?

Questo fenomeno può accadere se la pianta è posta in ambienti dove l’aria è calda e secca. Il mirto ama l’aria fresca in quanto durante il periodo vegetativo tende a rinforzare lo sviluppo. Nel periodo estivo le piante di mirto devono essere collocate all’aperto in posizione soleggiata.

Mirto e foglie gialle?

In genere le foglie del mirto ingialliscono per eccesso di acqua o per carenza di ferro “clorosi ferrica”. Anche la carenza d’acqua se accompagnata da seccume delle foglie potrebbe far pensare ad una  carenza di concime, specie se l’ingiallimento lascia le nervature delle foglie di color verde.

Quanto costa una pianta di mirto?

Il prezzo di una pianta di mirto è variabile: la si reperisce introno ai 10 – 15 euro (30centimetri circa vedi foto in alto) o più, in base alle dimensioni della pianta. Si trovano anche bonsai di mirto ben strutturate ad un costo che parte dai 50 – 60 euro.

Mirto pianta dalle bacche nere coltivazione e utilizzo: liquore di mirto ricetta

Le bacche di mirto sono ottime per preparare il noto liquore, ma al tempo stesso si possono utilizzare anche in cucina per preparare risotti e arrosti. Sempre con le bacche di mirto si preparano ottime confetture e spuntini da mangiare, ad esempio, con lo yogurt.

Il mirto è il liquore tradizionale sardo. La sua preparazione è molto diffusa anche in virtù della diffusione sul territorio di piante di mirto e del grande quantitativo di bacche nere.

Ingredienti mirto

Bacche di mirto

La ricetta del mirto prevede l’utilizzo di:

  • 600 gr di bacche di mirto,
  • 600 grammi di zucchero
  • 1 litro di acqua
  • 1 litro di alcool puro a 90°

Preparazione mirto

In un contenitore mettete le bacche insieme all’alcool. Lasciate riposare in un luogo fresco e buio per circa 40 giorni. Durante questi 40 giorni il contenitore andrà agitato di tanto in tanto.

Filtrate il liquore eliminando le bacche di mirto ed i residui, e strizzate le bacche con un canovaccio (o simili). Preparate lo sciroppo facendo bollire lo zucchero disciolto in acqua portata a bollore, ottenendo lo sciroppo che farete raffreddare per poi miscelarlo col l’alcool al mirto.

Filtrate nuovamente tutto e versate nelle bottiglie il liquore che lascerete riposare alcuni giorni. Il liquore al mirto è pronto per essere gustato. Ottimo come digestivo.