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martedì, Ottobre 14, 2025
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Glamour significato stile e il fascino irresistibile nella moda e nell’arredamento

Glamour significato stile e il fascino irresistibile nella moda e nell'arredamento
Glamour significato stile e il fascino irresistibile nella moda e nell'arredamento

Glamour è una di quelle parole che sentiamo spesso utilizzare parlando di moda, di outfit ma anche di arredamento: questo perché il termine nello specifico si adatta alla descrizione di diversi tipi di abbigliamento ed arredamento riferendosi a toni eclettici raffinati che caratterizzano l’estetica visiva di ciò che si utilizza. Scopriamo di più sul termine “glamour” derivante dalla parola scozzese “glamour”, che significa “incantesimo” o “magia” e sull’utilizzo di dettagli in questo stile, in vari ambiti, dalla moda e all’arredo domestico, donando un tocco di raffinatezza ed eleganza sofisticata.

Glamour significato stile ed etimologia

Come anticipato la parola glamour è di origine scozzese, e significa “incantesimo” o “magia”. La parola scozzese deriva a sua volta dal latino “grammatica”, che si riferiva all’arte della scrittura e della lettura.

Nel Medioevo, si credeva che le persone che conoscevano la grammatica avessero poteri magici. In italiano, il glamour è usato per descrivere un fascino irresistibile, una bellezza seducente e magnetica. Nell’ambito della moda e dell’arredamento, il glamour evoca un’atmosfera di lusso, eleganza e sensualità.

Esempi di utilizzo del termine Glamour e sinonimi

Come detto, questo termine viene utilizzato sia nella moda che nell’arredamento. A tal proposito vogliamo fornirvi alcuni esempi utili a chiarire il tipo di utilizzo di glamour:

  • “Ha indossato un abito glamour per la serata di gala.”
  • “La sua casa è arredata con uno stile glamour.”
  • “Le foto di moda sono piene di glamour.”
  • “L’attrice ha un fascino davvero glamour.”
  • “Quei gioielli ti conferiscono un tocco glamour.”

Va detto che il termine può avvalersi di vari sinonimi. Alcuni sinonimi di glamour sono sicuramente le parole di fascino, sensualità, ed eleganza, ma anche bellezza, lusso, raffinatezza, sofisticazione, charme, malìa e incanto.

Come si usa il Glamour nella moda

Definire la moda oggi come oggi in cui le tendenze e gli stili sono molteplici e ampiamente variabili, non è sempre facile. Ma nella moda, il glamour si traduce in abiti eleganti e raffinati, ed accessori sofisticati. Gli abiti che si meritano l’appellativo glamour spesso sono realizzati con tessuti pregiati e impreziositi da dettagli scintillanti come accadeva nel mondo della musica anni 70 adottando outfit con lustrini, piume, paillettes e swarovski un po’ come nello stile glam delle star.

Abiti da sera, gioielli raffinati ed elaborati, scarpe con tacchi alti e make-up sofisticato, sono alcuni esempi di elementi che possono conferire un tocco glamour a un look personalizzandolo molto. Nella moda anche gli outfit sportivi si sono arricchiti di dettagli glamour: Athleisure: l’avanzata del glamour sportivo.

Come si usa il Glamour nell’Arredamento

Glamour e Kitsch sono due termini che nell’arredamento possono compenetrarsi. Nell’arredamento, il glamour si crea attraverso l’uso di materiali lussuosi come marmo, velluto, argento e oro.

Colori vivaci, specchi, lampadari di cristallo e complementi d’arredo di design possono contribuire a creare un’atmosfera glamour in una stanza. Qualora si ecceda però, si può rischiare di scivolare facilmente in un arredamento esasperato nello stile con canoni estetici Kitsch.

Considerazioni

Per concludere vogliamo puntualizzare quanto segue: il glamour è un elemento che può essere utilizzato per creare un look o un ambiente sofisticato e attraente.

La sua capacità di evocare un’atmosfera di lusso e sensualità lo rende un elemento ricercato in molti ambiti, dalla moda all’arredamento tanto talvolta di trasformarsi in chic e super elegante.

Abbiamo così visto nel dettaglio, tutto ciò che rappresenta il Glamour, significato stile e il fascino irresistibile nella moda e nell’arredamento, grazie a dettagli e particolarità raffinate, sofisticate, ma anche un po’ stravaganti.

Canto differenze tra la voce di petto, voce di testa e mix voice

Canto differenze tra la voce di petto, voce di testa e mix voice
Canto differenze tra la voce di petto, voce di testa e mix voice

Il canto si avvale di uno strumento vocale versatile l’apparato fonatorio completo insieme alla morfologia fisica del palato e delle corde vocali. In ultimo, ma non meno importante, riordiamo la soggettiva capacità polmonare e controllo del diaframma (per dirlo in parole semplici). I registri usati per cantare sono molteplici, alcuni riproducono la voce in modo molto simile al parlato come la voce di petto, altri sfruttano le risonanze della testa “voce di testa”, la forma del palato, le narici e molto altro. Scopriamo le differenze sostanziali che ci sono nel canto tra la voce di petto, la voce di testa ed il così detto “mix voice” o voce mista.

Canto differenze tra i vari tipi di voce utilizzata

Non stiamo parlando delle tipologie di voci ossia, soprano, mezzo soprano, tenore o contralto etc. ma dell’utilizzo della voce in base ai risuonatori e al modo di far girare il fiato in essi.

Introducendo più o meno aria e girandola nei risuonatori, si modifica la voce nella sua sonorità riuscendo a raggiungere tonalità molto alte grazie alla voce di testa e al mix voice. Anche se il canto e la musica si sono evoluti nel tempo l’uso dei registri rimane più o meno lo stesso.

Esplorando i Registri Vocali: Petto, Testa e Mix

La voce umana è uno strumento incredibilmente versatile, capace di esprimere una vasta gamma di emozioni e suoni. Una parte fondamentale di questa espressività risiede nei registri vocali, ovvero le diverse modalità con cui le corde vocali vibrano per produrre differenti timbriche.

In questo articolo, ci immergeremo nelle tre principali categorie di registri vocali: petto, testa e mix, esplorando le loro caratteristiche, i loro usi e le loro peculiarità nei cantanti uomini e donne.

Canto differenze: la voce di petto

La voce di petto è molto usata specie dagli uomini. Una delle sue caratteristiche sta nel fatto che il registro di petto è il più potente e risonante, prodotto con una vibrazione completa delle corde vocali. Ha un suono caldo e corposo, spesso associato a forza e autorità.

Per quel che concerne la timbrica, nelle donne, la voce di petto può assumere un timbro più morbido e vellutato, mentre negli uomini tende ad essere più profondo e cavernoso.

In generale la voce di petto viene utilizzata per note basse e intense, e per esprimere emozioni come potenza, passione e drammaticità.

Canto differenze: la voce di testa o falsetto per gli uomini

Usata prevalentemente dalle donne, negli ultimi anni trova grandi alleati anche tra gli uomini che sfruttano le sonorità in mix voice per raggiungere note alte in modo soave.

La caratteristica di base del registro di testa è che si contraddistingue per un suono leggero e cristallino, prodotto con una vibrazione solo parziale delle corde vocali.

Come accennato, nelle donne la voce di testa è spesso associata a delicatezza e freschezza, mentre negli uomini può assumere un timbro più etereo e angelico denominato “falsetto“.

Il suo utilizzo è vasto e vario ma spesso lo si utilizza per le note alte e soavi, o per esprimere emozioni come dolcezza, serenità e spiritualità.

Canto differenze: il mix voice o voce mista

il mix voice è l’insieme dei due registri citati che si compenetrano consentendo un esplorazione più vasta della voce. Praticamente il mix voice rappresenta una combinazione dei registri di petto e testa, creando un suono equilibrato e potente.

Offre una vasta gamma di colori vocali, combinando la forza del petto con la leggerezza della testa. Il suo utilizzo si rivela versatile e flessibile, infatti va detto che il mix voice è adatto a diverse tonalità e permette di esprimere una varietà di emozioni.

Estensione vocale e voci più belle nel panorama canoro

Si potrebbe fare un elenco infinito in tal senso, ma citeremo solo alcuni esempi in grado di rendere l’idea di ciò che vogliamo esprimere in questa guida sul canto e sui vari tipi di voce.

Alcune voci si distinguono per la loro eccezionale estensione vocale, come Mariah Carey (5 ottave) o Adam Lambert (4 ottave). Invece per quanto riguarda la bellezza di una voce, va detto che questo risente molto anche del gusto soggettivo e non solo del timbro vocale e delle capacità dell’artista.

Inoltre, ciò è fortemente influenzato oltre che dai gusti personali anche dalle preferenze culturali. Tuttavia, alcuni cantanti sono universalmente riconosciuti per la bellezza del loro timbro, come Whitney Houston, Pavarotti e Billie Eilish o Giorgia.

Esempi di Cantanti per Registro Vocale

Arrivati a questo punto, ci sembra doveroso aggiungere alcuni esempi di cantanti che per registro vocale e timbrica riescono ad incantare il mondo ed emergono nel panorama canoro.

VOCI DI PETTO CANTANTI DONNE

  • Adele: La sua voce potente e ricca di pathos si distingue nel registro di petto, come in “Rolling in the Deep” e “Someone Like You”.
  • Beyoncé: Dotata di una voce possente e versatile, domina il registro di petto in brani come “Love on Top” e “Halo”.
  • Etta James: La regina del blues possedeva una voce di petto calda e graffiante, inconfondibile in classici come “I’d Rather Go Blind” e “Tell Mama”.

REGISTRO DI PETTO UOMINI

  • Luciano Pavarotti: Il tenore italiano vantava un registro di petto possente e squillante, esaltato in arie come “Nessun Dorma” e “La donna è mobile”.
  • Tom Jones: La sua voce baritonale e cavernosa è caratterizzata da un registro di petto profondo e intenso, evidente in brani come “It’s Not Unusual” e “Delilah”.
  • Elvis Presley: Il “King of Rock and Roll” possedeva una voce versatile, con un registro di petto potente e vibrante, come in “Heartbreak Hotel” e “Can’t Help Falling in Love”.

REGISTRO DI TESTA CANTANTI DONNE

  • Mariah Carey: La sua voce sopranile è celebre per la sua estensione e agilità nel registro di testa, magistralmente espressa in canzoni come “Hero” ad esempio.
  • Céline Dion: Dotata di un timbro cristallino e angelico, eccelle nel registro di testa in brani come “My Heart Will Go On” e “The Power of Love”.
  • Sarah Brightman: Soprano con una voce eterea e soave, domina il registro di testa in classici come “Time to Say Goodbye” e “Pie Jesu”.

VOCI DI TESTA UOMINI

  • Andrea Bocelli: Il tenore italiano possiede un registro di testa leggero e puro, capace di grande espressività in arie come “Con te partirò” e “Time To Say Goodbye“.
  • Michael Jackson: Il “Re del Pop” vantava una voce versatile, con un registro di testa dolce e vellutato, presente in brani come “Billie Jean” e “Man in the Mirror”.
  • John Mayer: La sua voce tenorile si distingue per un registro di testa morbido e carezzevole, evidente in canzoni come “Slow Dancing in a Burning Room” e “Your Body Is a Wonderland“.

MIX VOICE DONNE

  • Whitney Houston: La sua voce potente e vibrante era caratterizzata da un mix voice impeccabile, come in “I Will Always Love You” e “I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me)”. E’ sicuramente una delle voci più amate ed apprezzate dell’ultimo secolo.
  • Christina Aguilera: Dotata di una voce agile e versatile, domina il mix voice in brani come “Genie in a Bottle” e “Beautiful”.
  • Pink: La sua voce roca e graffiante si unisce ad un mix voice potente in canzoni come “Get the Party Started” e “Just Give Me a Reason”.

MIX VOICE UOMINI

  • Freddie Mercury: Il leggendario frontman dei Queen possedeva una voce teatrale e versatile, con un mix voice potente e risonante, evidente in brani come “Bohemian Rhapsody” e “Don’t Stop Me Now“.
  • Beyoncé: Dotata di una voce possente e versatile, domina il mix voice in brani come “Love on Top” e “Halo”.
  • Ed Sheeran: La sua voce tenorile si distingue per un mix voice caldo e corposo, presente in canzoni come “Shape of You” e “Thinking Out Loud”.

Cantanti con ampia estensione vocale (esempi)

  • Mariah Carey: 5 ottave (da F2 a G#7)
  • Adam Lambert: 4 ottave (da Bb1 a F#5)
  • Axl Rose: 5 ottave (da F1 a A#5)
  • Mike Patton: 6 ottave (da E0 a D#6)

Esempio di alcune Voci Considerate “Più Belle”

  • Whitney Houston: Voce potente e vibrante con un timbro vellutato.
  • Luciano Pavarotti: Voce tenorile squillante e ricca di armonici.
  • Billie Eilish: Voce eterea e sognante con un timbro unico.
  • Adele: Voce potente e ricca di pathos.
  • Andrea Bocelli: Voce tenorile calda e avvolgente.

Considerazioni

Abbiamo esplorato i tre principali Registri Vocali: Petto, Testa e Mix. La padronanza dei diversi registri vocali è fondamentale per qualsiasi cantante che desideri esplorare appieno le proprie capacità espressive.

Con la pratica e l’allenamento, è possibile sviluppare un controllo preciso della voce e raggiungere una maggiore estensione e varietà timbrica. La scoperta dei registri vocali è un viaggio affascinante che permette di esprimere al meglio la propria individualità e musicalità.

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3 antipasti sfiziosi e diversi per una cena o un pranzo

3 antipasti diversi per una cena sfiziosa
3 antipasti diversi per una cena sfiziosa

Ci sono tanti tipi di antipasti da quelli di pesce, chiamati antipasti di mare a quelli di montagna o di terra. Ma in realtà alcuni tipi di antipasti sono adatti per ogni tipo di cena o pranzo. Tra esse gli spiedini con pomodorini o magari delle bruschette condite in maniera diversa. Anche i legumi si prestano molto bene a tale scopo se ben presentati. Detto questo vediamo quali sono i 3 antipasti sfiziosi e diversi per una cena o un pranzo.

3 antipasti sfiziosi e diversi per una cena o un pranzo

Alcuni antipasti sono perfetti anche come secondi o per un pranzo veloce in casa. Altri invece, sono indicati per anticipare un pranzo o una cena. Alcun gusti però, richiedono di essere abbinati con sapienza così come fanno gli chef esperti. Vediamo i tre antipasti sfiziosi che abbiamo scelto per voi e che sono abbinabili tra di loro come gusto.

Antipasti Sfiziosi per una Cena Deliziosa

In realtà vi indichiamo questi antipasti per una cena sfiziosa e deliziosa ma potete utilizzarli anche in altre occasioni a vostro piacere considerando anche chi saranno gli ospiti. Ecco in elenco i tre antipasti che abbiamo scelto:

  • Spiedini di caprese con Pesto #1
  • Involtini di salmone affumicato con ricotta e spinaci #2
  • Bruschette con pomodorini e burrata #3

Spiedini di caprese con Pesto #1

Saporiti sfiziosi gli spiedini di caprese con pesto e pomodorini di cui la preparazione è molto semplice e dei quali vi elenchiamo gli ingredienti e le relativa preparazione per questa sorta di caprese sotto forma di spiedino.

Ingredienti:

  • 20 pomodorini ciliegino
  • 1 mozzarella di bufala
  • 10 foglie di basilico fresco
  • Pesto alla genovese
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.
  • Bastoncini per spiedini
Caprese mozzarella e pomodorini
Caprese mozzarella e pomodorini

Preparazione

Per prima cosa lavare i pomodorini in modo accurato. Poi passate alla mozzarella che potrà essere tagliata a cubetti, o in alternativa potrete optare per le ovoline di mozzarella per avere un risultato più estetico. Una volta preparati tutti gli ingredienti potrete iniziare a comporre gli spiedini uno ad uno alternando i pomodorini, le foglie di basilico fresco e la mozzarella. Per finire condire gli spiedini con un filo di olio d’oliva un pizzico di sale e uno di pepe.

Servire con un cucchiaio di pesto alla genovese.

Involtini di salmone affumicato con ricotta e spinaci #2

Gli involtini di frittata, di salmone o di affettato, possono essere preparati come antipasto in tanti modi diversi. Vediamo quali sono gli ingredienti per preparare gli involtini di salmone affumicato ripieni di ricotta e spinaci.

Ingredienti:

  • 100 g di salmone affumicato
  • 200 g di ricotta
  • 100 g di spinaci freschi
  • 1 scalogno
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.
Involtini di salmone affumicato con ricotta e spinaci
Involtini di salmone affumicato con ricotta e spinaci

Preparazione

Per preparare questo antipasto sfizioso è necessario soffriggere lo scalogno tritato con un filo di olio d’oliva. Aggiungere poi gli spinaci e cuocere tutto per circa 5 minuti. Aggiungere sale e pepe quanto basta.

In una ciotola mescolate la ricotta con gli spinaci cotti. Spalmare il composto a base di ricotta e spinaci sulle fette di salmone affumicato ed arrotolare successivamente il salmone in modo tale da formare degli involtini. Servire con un filo d’olio di condimento.

Bruschette con pomodorini e burrata #3

Questo ultimo antipasto, il terzo dei 3 antipasti sfiziosi per una cena sfiziosa o per un pranzo delizioso, è una vera “chicca” in quanto utilizza un ingrediente che la dice lunga: la burrata”. sebbene con il pane bruscato condito in vari modi si possono preparare tantissime tipologie di bruschette inclusi piccoli crostini, questa a base di burrata è davvero molto sfiziosa: vediamo gli ingredienti necessari e come prepararla.

Ingredienti:

  • Pane toscano
  • 200 g di pomodorini ciliegino
  • 1 burrata
  • Basilico fresco
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

Tagliare il pane toscana a fettine regolari non troppo spesse. Tagliare i pomodorini a metà e condirli con sale pepe ed olio a filo. Disporre i pomodorini sulle fette di pane tostate e poi aggiungere la deliziosa burrata a pezzetti insieme ad un trito di basilico. Servire in tavola questo delizioso antipasto con burrata.

Bruschette con pomodorini e burrata
Bruschette con pomodorini e burrata

Considerazioni

Abbiamo visto questi 3 antipasti sfiziosi per una cena o un pranzo ma vi consiglio anche id considerare le verdure pastellate, come antipasto (fiori di zucca) o i carciofi fritti, perfetti e amati da molti.

Se poi avete dei dubbi sulla cena e vi servono idee in merito: ecco 50 idee veloci e semplici per la cena.

Racconto per bambini: Il prato fiorito il Coniglio Neve e il Drago

Storia di guerra e di amore: Il prato fiorito il Coniglio Neve e il Drago
Storia di guerra e di amore: Il prato fiorito il Coniglio Neve e il Drago

Neve e Arcobaleno erano amici da tanto tempo. Neve, era un simpatico giovane coniglietto bianco. Arcobaleno, invece, era una farfalla multicolore che amava svolazzare di fiore in fiore e giocare con il suo amico Neve. Un giorno, scoprirono che la vita non è solo giocare nel prato fiorito a loro preferito. Prati fioriti, celi azzurri e sole, si alternano ad altre situazioni come ad esempio la carestia, il temporale o la siccità. Quel giorno però, capirono la vera precarietà della vita. Neve e Arcobaleno compresero che il mondo nasconde infidi orrori oltre a gioco, al divertimento e all’ allegria. Ma andiamo per gradi in questa storia di guerra e di amore; un racconto per bambini che, per Neve ed Arcobaleno, ha inizio in un bel prato fiorito. Racconto per bambini del coniglio e del drago: Il prato fiorito il Coniglio Neve e il Drago quando l’amore e l’amicizia vincono anche sulla paura.

Racconto per bambini: Il prato fiorito il Coniglio Neve e il Drago Erick

Il racconto per bambini del coniglio e del drago ha inizio in un bel prato fiorito…

C’era una volta un prato fiorito, pieno di margherite gialle, papaveri rossi e campanule blu. In quel prato vivevano due piccoli amici: un coniglio dal pelo bianco come la neve e una farfalla dalle ali color del cielo.

Un giorno, un grande temporale si abbatté sul prato. Il vento soffiava forte, la pioggia cadeva a dirotto e i tuoni rombavano nel cielo. Il coniglio Neve e la farfalla si spaventarono e si rifugiarono sotto un grande fungo.

“Che paura!” esclamò Neve. “Spero che questo temporale finisca presto.”

“Anch’io,” disse la farfalla. “Non ho mai visto un temporale così forte.”

Dopo un po’, il temporale finì. Il sole tornò a splendere e il prato si illuminò di nuovo. Il coniglio e la farfalla uscirono dal loro rifugio e si misero a giocare.

Cose inaspettate nel prato fiorito tra Neve e …

Neve e Arcobaleno erano li a giocare da alcune ore. Non si sentivano per nulla stanchi. Il sole era alto nel cielo azzurro e tutto ciò gli infondeva grande energia.

Ma all’improvviso, videro qualcosa di strano. In mezzo al prato, c’era un grande buco nero. Il coniglio e la farfalla si avvicinarono curiosi e guardarono dentro il buco.

“Cosa c’è là sotto?” chiese il coniglio.

“Non lo so,” rispose la farfalla. “Ma ho paura.”

Proprio in quel momento, una voce roca uscì dal buco.

“Venite qui,” disse la voce. “Non vi farò del male.”

Il coniglio e la farfalla si guardarono indecisi. Poi, il coniglio prese coraggio e si avvicinò al buco.

“Cosa c’è là sotto?” chiese di nuovo.

“Sono un drago,” rispose la voce. “E sono ferito.”

Il coniglio guardò dentro il buco e vide un drago enorme, con le squame nere e gli occhi gialli. Il drago aveva una ferita profonda sulla schiena.

Drago Erick
Il Drago Erick

Il prato fiorito: “Vivi e lascia vivere?”

Passato il primo momento di stupore, i due si guardarono negli occhi. Neve capì che quel povero drago aveva bisogno d’aiuto e, nonostante la grande paura che aveva nei confronti di quest’essere così diverso da lui, e soprattutto, così grande rispetto a lui, decise che doveva proprio tentare di fare qualcosa per aiutarlo. Le differenze fisiche o la grandezza non lo rendevano meno vulnerabile: era in difficoltà, e non poteva non fare qualcosa!

Dopo le prime esitazioni, Neve si sporse verso il buco e parlò al grande drago ferito e sofferente.

“Posso aiutarti?” chiese il coniglio.

“Sì,” disse il drago. “Hai del cibo? Ho molta fame.”

Il coniglio tornò a casa e prese un po’ di carote, nocciole e lattuga. Poi, tornò al prato fiorito, si avvicinò alla buca, e porse il cibo che aveva racimolato, al grande drago.

Il drago mangiò tutto con grande avidità. Si sentì subito meglio. “Grazie,” disse, quando ebbe finito di cibarsi. “Mi hai salvato la vita!”

“Non è niente,” disse il coniglio. “Ora, però, devi raccontarmi cosa ti è successo.”

Storie di guerra e amore: nel prato fiorito regna l’amicizia

Il drago si chiamava Erick ed aveva una moglie. Sua moglie era un drago rosa di nome Maira, elegante, raffinato, e molto amichevole con gli animali del bosco in cui vivevano. Ma un giorno scoppiò la guerra, e lui, Erick, dovette combattere.

Il drago Erick, raccontò al coniglio Neve, che era stato in guerra per diversi mesi. Non sapeva bene quanto tempo fosse passato. Aveva perso il conto ed il senso del tempo.

Aveva combattuto contro altri draghi cattivi e, in particolare, con il grande drago nero. Ma, aveva perso. Era stato ferito e si era nascosto nel buco per sfuggire ai nemici.

La foreste in cui avevano combattuto era bruciata. Tutti gli animali erano dovuti fuggire in cerca di luoghi più sicuri. Alcuni erano morti nell’incendio. Altri, non erano riusciti a sopravvivere al lungo viaggio e agli stenti. Altri ancora, per la paura ed il dolore, avevano perso la ragione e vagavano tra le ceneri ancora calde di quella che era stata la loro casa.

“La guerra non ha vincitori ne vinti”. Sospirò Erick.

“La guerra è una cosa terribile,” aggiunse. “Non fa altro che causare dolore e sofferenza.”

Il coniglio Neve e la farfalla Arcobaleno annuirono. Erano d’accordo con il drago Erick. La guerra era una cosa sbagliata, che non avrebbe dovuto esistere. La guerra provocava solo dolore e distruzione, affamando gli animali del bosco.

Da quel giorno, il coniglio, la farfalla e il drago divennero amici. Insieme, si impegnavano a diffondere la pace e l’amore nella loro foreste e nel loro se pur piccolo mondo.

Messaggio per i bambini

La guerra non ha mai aiutato nessuno a stare meglio. Le guerre portano solo distruzione, affamano le popolazioni e causano dolore. Solo i venditori di armi si arricchiscono con le guerre, mentre le popolazioni, tutte, ne soffrono.

Non esistono vincitori ne vinti dove la regola che vige è quella della morte e della distruzione. La vita umana, e nel caso del racconto, la vita animale e l’ambiente, sono un bene prezioso che si ha il dovere di preservare e difendere.

Scarica e colora il disegno del racconto per bambini del coniglio e del drago

Sognare di rivedere un vecchio amico o amica, significato simboli e numeri

Sognare di rivedere un vecchio amico o amica, significato simboli e numeri
Sognare di rivedere un vecchio amico o amica, significato simboli e numeri

Sognare di rivedere un vecchio amico o amica, uomo o donna che sia, cela delle necessità ben precise che conviene sempre approfondire. Alle volte si ha il bisogno di concludere un ciclo rimasto aperto con questa persona. Altre ancora, si sente il desiderio di venire supportati e, questa persona del passato, potrebbe in qualche modo darvi conforto. Ma approfondiamo il significato di questo sogno anche tenendo conto dei simboli presenti, che come ben sappiamo, indirizzano verso significati differenti, e vediamone anche i relativi numeri della Smorfia da giocare quando si sogna un vecchio amico.

Sognare di rivedere un vecchio amico o amica

Momenti di difficoltà psicologica o affettiva, cose rimaste in sospeso, ma anche altro, può dar origine a questo tipo di sogno. Il significato psicoanalitico di sognare un vecchio amico o una vecchia amica può avere diverse interpretazioni che andremo ad esaminare di seguito in questa guida sui sogni.

Nostalgia e desiderio di connessione

Dietro al sognare un vecchio conoscente amico, uomo o donna che sia potrebbe celarsi una forte nostalgia che ci riconduce al passato più o meno lontano. Il sogno, infatti, potrebbe costituire un riflesso della tua nostalgia per il passato e per i bei tempi trascorsi con quell’amico. Potresti desiderare una maggiore connessione sociale o sentirti solo nella tua vita attuale.

Prova a fare un’analisi della tua vita attuale per considerare il tuo stato d’animo nei confronti di ciò che stai vivendo: è un periodo positivo? Ti senti depresso, o non capito? Alla base di questo sogno potrebbe esserci un disagio tra quelli citati.

Bisogno di supporto e conforto

L’amico che appare nel sogno, e che non vedi da tempo, potrebbe essere colui da cui trai supporto ma al tempo stesso potrebbe anche rappresentare una tua identificazione in esso. Per questo la simbologia del sogno è molto importante.

L’amico del sogno, infatti, potrebbe rappresentare un aspetto di te stesso che ha bisogno di aiuto. Forse stai attraversando un periodo difficile e senti il bisogno di qualcuno su cui appoggiarti. Se nel sogno rincorri il tuo amico leggi anche questa guida: “Sognare di rincorrere qualcuno“.

Incompiuto e questioni irrisolte

Come anticipato all’inizio di questa guida sui sogni, sognare un amica o un amico che rincontriamo potrebbe anche segnalarci un incompiuto o qualcosa di non risolto con questa persona. Questioni irrisolte legate al tuo rapporto con quell’amico e che tornano a riproporsi nel sogno.

Potrebbe, con molta probabilità, esserci qualcosa che hai necessità di perdonare o di chiarire con lui/lei. Se questo amico ci ha precedentemente abbandonato vi consigliamo di leggere questa guida sull’abbandono.

Integrazioni di alcuni aspetti di se stessi

L’amico del sogno potrebbe rappresentare un aspetto di te stesso che hai represso o che non hai ancora integrato nella tua personalità. Il sogno potrebbe invitarti ad esplorare questo aspetto e ad accoglierlo.

Crescita personale e cambiamento

In alcuni casi sognare un amico o un’amica che nei sogni e incontriamo dopo del tempo, potrebbe essere alla base di un cambiamento che è avvenuto o sta avvenendo nella propria vita.

L’amico del sogno potrebbe rappresentare la persona che eri in passato e il confronto con il tuo presente può farti realizzare quanto sei cresciuto.

Sognare di rivedere un vecchio amico o amica e numeri da giocare

In ogni sogno ci sono dei numeri che vengono connessi e che rappresentano il soggetto principale del sogno stesso. in questo caso l’incontro e l’amico/a. Secondo la Smorfia napoletana i numeri da giocare sono i seguenti:

  • Amico: 2
  • Vecchio: 21
  • Amica: 35
  • Ritrovare: 44
  • Il numero associato al giorno in cui hai fatto il sogno
  • Il numero associato al mese in cui hai fatto il sogno
  • L’età che avevi quando eri amico di questa persona

Sognare di incontrare amico o amica secondo Pitagora

Per quanto concerne l’interpretazione pitagorica, che si discosta un poco da quella della Cabala, il numero associato a questo sogno è il seguente

RITROVARE AMICO = 9 – 9 – 2 – 9 – 6 – 22 – 1 – 9 – 5 – 1 – 4 – 9 – 3 – 6 = 14

RITROVARE AMICA = 9 – 9 – 2 – 9 – 6 – 22 – 1 – 9 – 5 – 1 – 4 – 9 – 3 – 1 = 9

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5 Fiori primaverili facili da coltivare: tocchi di colore per la nuova stagione

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5 Fiori primaverili facili da coltivare: tocchi di colore per la nuova stagione

Siamo a febbraio ma l’aria primaverile si fa già sentire in molte regioni. Le mimose sono in fiore insieme ai ciclamini, iniziano a brillare le rose con la loro bellezza, mentre le bouganville, in alcune regioni calde hanno continuato a mostrare fioriture timide per tutto l’inverno. In tutta questa tempesta climatica anche le piante stravolgono le loro abitudini. Inondare il giardino di colori e fioriture tutto l’anno è il sogno di molti ma come fare? Vediamo insieme quali sono i 5 fiori primaverili facili da coltivare che doneranno un tocco di gioia alle vostre giornate con un minimo sforzo.

5 Fiori primaverili facili da coltivare

La primavera è sbocciata e con essa la voglia di rallegrare giardini, balconi e davanzali con i colori vivaci dei fiori. Ma quali sono le 5 varietà di fiori più facili da coltivare in primavera, adatte anche ai pollici meno esperti? Sicuramente sono molteplici ma alcune sono di facile coltivazione adatte anche a chi non possiede un pollice verde super sviluppato: scopriamole insieme mettendole in elenco e poi approfondendole una per una.

  1. Primule
  2. Tulipani
  3. Narcisi
  4. Gerani
  5. Violette

Primule Fiori primaverili #1

Tra i fiori primaverili che annunciano la primavera facendo caolino in una grande varietà di colori, troviamo le primule.

  • Tipologie: Primula vulgaris, Primula obconica, Primula malacoides
  • Varietà: Fiori semplici o doppi, in una gamma di colori che va dal bianco al giallo, passando per il rosa, il rosso, il blu e il viola.
  • Norme colturali: Prediligono un terreno fertile e ben drenato, con esposizione al sole o mezz’ombra. Necessitano di annaffiature regolari, evitando di ristagni d’acqua.

Tulipani Fiori primaverili #2

I tulipani sono dei fiori primaverili prodotti in una innumerevole varietà sia in termini di grandezza che di forma e colori. Il fiore tipico dell’Olanda che da qualche tempo è sbarcato anche in altre nazioni, Italia inclusa, dando vita a fiere e parchi dedicati al tulipano. Si tratta di una meravigliosa bulbosa coltivabile in vaso così come in terra piena. Un fiore molto bello che ha ispirato anche diverse leggende (5 leggende sul tulipano).

  • Tipologie: Tulipani precoci, tulipani medi, tulipani tardivi
  • Varietà: Fiori di forma elegante, con un’ampia gamma di colori e screziature.
  • Norme colturali: Si piantano i bulbi in autunno, in un terreno fertile e ben drenato. Prediligono il sole e necessitano di annaffiature regolari durante la crescita.

Narcisi i primi fiori di primavera a fare capolino #3

I narcisi insieme ai crochi sono tra i primi fiori a fare capolino insieme alle violette, alle margherite sui prati e ad altre specie botaniche da fiore. Anche in questo caso parliamo di bulbose, ossia specie che nascono da un bulbo e che possono essere coltivate anche in idrocoltura.

  • Tipologie: Narciso tromboncino, Narciso poetico, Narciso tazetta, tutti fiori di febbraio.
  • Varietà: Fiori profumati con una corolla gialla o bianca, spesso con una corona centrale di colore diverso.
  • Norme colturali: Si piantano i bulbi in autunno, in un terreno fertile e ben drenato. Prediligono il sole e necessitano di annaffiature moderate.

Gerani primaverili #4

I gerani sono fiori versatili dai molteplici colori e varietà che ne caratterizzano il portamento i colori e la grandezza di fiori e foglie. Tra le varietà più note di gerani ne troviamo 3: i gerani eretti, quelli ricadenti denominati anche francesini e le specie rustiche zonali che risentono meno delle malattie più comuni e agli attacchi dei bruchi del geranio.

  • Tipologie: Gerani zonali, gerani edera, gerani a foglia odorosa
  • Varietà: Fiori semplici o doppi, in una vasta gamma di colori.
  • Norme colturali: Sono piante resistenti che prediligono il sole e un terreno fertile e ben drenato. Necessitano di annaffiature regolari, ma non eccessive.

Violette fiori di primavera

Infine, tra i 5 fiori primaverili facili da coltivare citiamo le piccole, profumate e splendide violette. Le varietà di viole sono tante, alcune dai fiori piccoli di un viola intenso, utilizzate anche in cucina “violette candite“, altre invece, dai fiori grandi e multicolore rallegrano giardini e balconi.

  • Tipologie: Viola del pensieroViola speronata, viola cornuta, viola odorata o mammola.
  • Varietà: Fiori piccoli e delicati, in una varietà di colori che va dal bianco al giallo, passando per il rosa, il viola e il blu.
  • Norme colturali: Prediligono un terreno fertile e ben drenato, con esposizione al sole o mezz’ombra. Necessitano di annaffiature regolari, evitando di ristagni d’acqua.

Infine ricordiamo un altro splendido fiore primaverile che è il ciclamino anch’esso presente in varietà dai colori forme e dimensioni mutevoli e sorprendenti.

Con un po’ di cura e attenzione, questi 5 fiori primaverili vi regaleranno una stagione ricca di colori e gioia. Non vi resta che scegliere le varietà che più vi piacciono e iniziare a coltivarle!

Consiglio: Per una fioritura ancora più abbondante, concimate le vostre piante con un fertilizzante specifico per fiori primaverili.

Promessi Sposi riassunto e analisi letteraria

Edizione integrale con analisi, commenti scolastici e riassunti per capitolo
Edizione integrale con analisi, commenti scolastici e riassunti per capitolo

I Promessi Sposi è un romanzo storico scritto da Alessandro Manzoni che tratta tematiche dell’epoca in modo magistrale. ll romanzo tratta il tema della lotta contro l’oppressione si sviluppa attraverso le vicende dei protagonisti. Renzo e Lucia i due protagonisti sono innamorati e costretti a fuggire a causa delle persecuzioni di Don Rodrigo. Ma scopriamo di più sui Promessi Sposi con un riassunto e facendo un’analisi letteraria approfondita che mette in risalto i temi presenti nel romanzo, gli elementi chiave ed il messaggio in esso contenuto.

I Promessi Sposi riassunto breve

La storia dei Promessi Sposi si sviluppa attraverso le vicende dei protagonisti. Renzo e Lucia sono costretti a fuggire a causa di un amore profondo ostacolato da Don Rodrigo.

Nel Ducato di Milano del XVII secolo, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, due giovani innamorati, sono ostacolati nel loro matrimonio dal prepotente Don Rodrigo.

Per sfuggire alle sue persecuzioni, i due protagonisti sono costretti a fuggire e ad affrontare diverse peripezie. Nel loro viaggio incontrano figure che li aiutano e li sostengono, come Fra Cristoforo e il Cardinal Federigo Borromeo. La storia si conclude con il lieto fine: Giunge la dispensa dagli altri due annunci in chiesa e l’assolutoria di Renzo.

Il giorno fissato per le nozze i due promessi si presentano trionfalmente all’altare davanti a don Abbondio e diventano marito e moglie. Finalmente i due giovani innamorati possono convolare a nozze e la giustizia trionfa.

Quando è stato scritto i Promessi Sposi?

Vi sono più stesure del romanzo. La prima risale al 1821-23, ed era intitolata Fermo e Lucia. La seconda stesura “Gli Sposi Promessi” viene modificata di molto persino nel nome del protagonista, infatti il nome di Fermo diventa Renzo.

E’ scritta in tre volumi dal 1824 al 1827. Fu completata e pubblicata nel 1827. Ma vi è anche una terza edizione stampata tra il 1840 e il 1842.

Temi principali dei Promessi Sposi

I Promessi Sposi è un romanzo di grande valore letterario e storico. I temi trattati, la complessità dei personaggi e la bellezza della scrittura lo rendono un’opera immortale che continua ad appassionare lettori di tutto il mondo.

In questo romanzo emergono dei temi principali legati all’oppressione, all’amore ma anche alla provvidenza e alla speranza. Il tema principale e quello che riguarda la lotta contro l’oppressione si sviluppa attraverso le vicende dei protagonisti. Renzo e Lucia sono costretti a fuggire a causa delle persecuzioni di Don Rodrigo.

Nel loro viaggio incontrano diverse figure che li aiutano e li sostengono, come Fra Cristoforo e il Cardinal Federigo Borromeo. La loro storia si conclude con il lieto fine, grazie all’intervento della Provvidenza e al loro coraggio. Vediamoli nel dettaglio:

  • La lotta contro l’oppressione: Il romanzo illustra la lotta degli umili contro le ingiustizie e l’oppressione perpetrata dai potenti. Renzo e Lucia, perseguitati da Don Rodrigo e dai suoi bravi, rappresentano la resistenza del popolo contro la prepotenza.
  • La fede e la Provvidenza: La fede cristiana permea l’intera opera e rappresenta una fonte di conforto e speranza per i protagonisti. La Provvidenza divina interviene a guidare le loro vicende e a condurli verso la salvezza.
  • Il perdono e la redenzione: Il perdono assume un ruolo fondamentale nel romanzo. Fra Cristoforo perdona Don Rodrigo, dimostrando la superiorità della morale cristiana sulla vendetta. L’Innominato, grazie all’incontro con il Cardinal Federigo Borromeo, si converte e compie un atto di redenzione.
  • L’amore e la famiglia: L’amore tra Renzo e Lucia rappresenta un valore positivo e una forza che supera le avversità. La famiglia, luogo di affetti e di sostegno, assume un ruolo fondamentale nella loro vita.

Quali sono i personaggi principali dei Promessi Sposi?

  • Renzo Tramaglino: Un giovane contadino, onesto e laborioso, rappresenta la forza e la tenacia del popolo italiano.
  • Lucia Mondella: Una giovane donna, dolce e devota, rappresenta la purezza e la speranza.
  • Fra Cristoforo: Un frate cappuccino, saggio e compassionevole, rappresenta la fede e il perdono.
  • Don Rodrigo: Un nobile arrogante e prepotente, rappresenta l’oppressione e la tirannia.
  • L’Innominato: Un potente uomo del malaffare, tormentato dai rimorsi, si converte e compie un atto di redenzione.

Quali sono gli elementi chiave dei Promessi Sposi?

Sicuramente gli elementi che rendono questo romanzo unico nel suo genere sono più di uno, dalla trama, al tipo di scrittura, ma anche i personaggi scelti hanno un ruolo importante. Vediamo il perché:

  • L’ambientazione: Il romanzo è ambientato nel Ducato di Milano durante il XVII secolo, un periodo di dominazione spagnola e di lotte di potere.
  • La trama: La trama è avvincente e ricca di colpi di scena, con momenti di tensione e di speranza.
  • Il dialogo: Il dialogo è realistico e vivace, caratterizzato da un linguaggio colloquiale e popolare.
  • I personaggi: I personaggi sono ben caratterizzati e complessi, capaci di suscitare empatia e riflessione.

Sull’autore Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano, considerato uno dei massimi esponenti del Romanticismo italiano.

Le sue opere principali:

  • I promessi sposi: romanzo storico, considerato il capolavoro della letteratura italiana.
  • Inni sacri: componimenti poetici di ispirazione religiosa.
  • Adelchi: tragedia in versi, ambientata durante l’invasione longobarda d’Italia.
  • Il conte di Carmagnola: tragedia in versi, ambientata durante la signoria di Francesco Sforza a Milano.

Manzoni, Nacque a Milano il 7 Marzo 1785 da una famiglia nobile. Compì i suoi studi a Milano e in Svizzera. Visse a Parigi per alcuni anni, dove frequentò gli ambienti letterari e filosofici del Romanticismo. Si convertì al cattolicesimo nel 1810. Sposò Enrichetta Blondel nel 1808, con la quale ebbe dieci figli. Morì a Milano nel 1873. (Qui trovi approfondimento su vita ed opere del Manzoni).

Edizione integrale con analisi, commenti scolastici e riassunti per capitolo Promessi Sposi
Edizione integrale con analisi, commenti scolastici e riassunti per capitolo Promessi Sposi (clicca sulla foto)

Considerazioni

I Promessi Sposi furono tra i vari romanzi storici, sicuramente uno di quegli scritti di grande rilevanza letteraria. Ha avuto un’influenza enorme sulla letteratura italiana successiva. Il romanzo ha ispirato autori come Giovanni Verga e Luigi Pirandello.

Alessandro Manzoni è stato un grande scrittore italiano, un uomo di grande levatura morale. Le sue opere hanno contribuito a forgiare l’identità nazionale italiana e continuano ad essere una fonte di ispirazione per le generazioni future.

Puoi trovare varie pubblicazioni del libro in versione sia per adulti che per ragazzi qui.

Piano cottura a induzione e piano cottura in vetroceramica: quale scegliere?

Piano cottura a induzione e piano cottura in vetroceramica: quale scegliere?
Piano cottura a induzione e piano cottura in vetroceramica: quale scegliere?

Scegliere il piano cottura adatto alla propria cucina può essere un dilemma. Due delle opzioni più popolari sono i piani cottura a induzione e quelli in vetroceramica. Entrambi offrono vantaggi e svantaggi, quindi la scelta migliore dipenderà dalle vostre esigenze e preferenze. Inoltre anche i prezzi condizioneranno la scelta in quanto i piani cottura ad induzione generalmente hanno un costo superiore. Scopriamo le differenze tra piani cottura ad induzione e piani cottura in ceramica, i prezzi, oltre ai pregi e difetti di ogni tipologia di piano cottura.

Piano cottura a induzione e piano cottura in vetroceramica e differenze di funzionamento

Ovviamente le due tipologie di piani cottura sono entrambi elettrici e non a gas, ma nonostante ciò, hanno delle differenze di funzionamento sostanziali che non vanno sottovalutate, tra esse i consumi ma, ovviamente, i modelli influenzano anche l’estetica della cucina. Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze di base tra i piani cottura in esame:

  • Piano cottura a induzione: utilizza un campo magnetico per generare calore direttamente nelle pentole compatibili. Questo sistema è molto efficiente e consente un riscaldamento rapido e preciso.
  • Piano cottura in vetroceramica: utilizza resistenze elettriche sotto la superficie in vetroceramica per scaldare la pentola. Questo sistema è meno efficiente e richiede tempi di riscaldamento più lunghi.

Piano cottura a induzione ed elettrico ceramico: Vantaggi e Svantaggi

Per quanto riguarda il piano ad induzione i vantaggi ci sono e sono molteplici tra essi la possibilità di regolarne la potenza, ma non solo questo.

Piano cottura ad induzione Vantaggi

  • Efficienza energetica: Risparmia energia rispetto ai piani cottura in vetroceramica.
  • Riscaldamento rapido: Raggiunge la temperatura desiderata in tempi brevi.
  • Precisione: Permette di controllare la temperatura con grande precisione.
  • Sicurezza: Si spegne automaticamente se la pentola viene rimossa e garantisce sicurezza.
  • Superficie facile da pulire: Il piano cottura in vetroceramica è liscio e non presenta bruciatori da smontare.

Piano cottura ad induzione Svantaggi

Il costo è sicuramente una delle cose che influenza l’acquisto dei piani cottura ad induzione ma non solo. Anche se di svantaggi non è molto indicato parlare ma piuttosto di caratteristiche, vediamo quali sono:

  • Costo: I piani cottura a induzione sono generalmente più costosi di quelli in vetroceramica.
  • Pentole compatibili: Richiede l’utilizzo di pentole con fondo ferromagnetico.
  • Rumore: Alcune persone possono trovare fastidioso il rumore del campo magnetico che comunque varia da piano a piano.
Piano cottura induzione Vs piano cottura elettrico
Piano cottura induzione Vs piano cottura elettrico

Piano cottura in Vetroceramica: Vantaggi e Svantaggi

Sicuramente il vantaggio principiale dei piani cottura ceramici è quello di costare sensibilmente meno rispetto a quelli ad induzione. Non si tratta però dell’unico vantaggio da valutare.

Vantaggi

  • Costo: I piani cottura in vetroceramica sono generalmente meno costosi di quelli a induzione.
  • Compatibilità con le pentole: Può essere utilizzato con qualsiasi tipo di pentola, dettaglio non trascurabile.
  • Facilità d’uso: Il funzionamento è semplice e intuitivo, adatto a tutti.

Svantaggi

Sicuramente uno degli svantaggi principale del piano cottura ceramico rispetto a quello ad induzione è il suo consumo. Ma ci sono anche altre caratteristiche svantaggiose da considerare quando si sceglie tra un piano cottura ad induzione ed uno ceramico, tra esse le seguenti:

  • Efficienza energetica: Consuma più energia rispetto ai piani cottura a induzione.
  • Riscaldamento lento: Richiede tempi di riscaldamento più lunghi, accrescendo i consumi.
  • Sicurezza: La superficie può rimanere calda anche dopo lo spegnimento come per i piani cottura a gas.
  • Pulizia: Può essere più difficile da pulire rispetto ai piani cottura a induzione.

Prezzi piani cottura elettrici a induzione e ceramici

Sicuramente oggi come oggi il mercato offre moltissimo e la ricerca nel web su siti affidabili può consentire di risparmiare un bel po’. Comunque sia possiamo affermare che i prezzi dei piani cottura variano a seconda della marca, del modello e delle caratteristiche. In generale, i piani cottura a induzione sono più costosi di quelli in vetroceramica.

Un piano cottura a induzione base può costare da 250 a 1000 euro, mentre un piano cottura in vetroceramica base può costare da 100 a 500 euro. Per visionare alcuni piani cottura a induzione e ceramici a partire da poco più di 150 euro > visita il sito.

Altri fattori da considerare

Oltre ai vantaggi e agli svantaggi sopra elencati, ci sono altri fattori da considerare nella scelta del piano cottura, come:

  • Le dimensioni della cucina: Se avete una cucina piccola, un piano cottura a due fuochi potrebbe essere la scelta migliore.
  • L’estetica: Scegliete un piano cottura che si abbini al design della vostra cucina.
  • Le vostre abitudini di cottura: Se cucinate spesso, un piano cottura a induzione potrebbe essere più efficiente.

Alternative miste (gas + induzione) e misure a 2 – 3 – 5 zone

Si trovano piani cottura ad induzione ad una sola piastra portatili, piani cottura due fornelli, a tre o anche a 5 zone con sicurezza bambini e così via.

Inoltre, sono reperibili modelli misti che con fornelli a gas e fornelli ad induzione una soluzione versatile come quella che trovate qui.

Consigli per l’acquisto

  • Prima di acquistare un piano cottura, leggete le recensioni online del modello specifico e confrontate i prezzi.
  • Visitate un negozio di elettrodomestici per vedere i diversi modelli di persona.
  • Chiedete consiglio a un amico o a un familiare che ha esperienza con entrambi i tipi di piani cottura, vedrete che vi aiuterà a decidere.

Considerazioni

Sicuramente le tendenze cucine da diversi anni, vertono sempre più sverso piani cottura elettrici dal design moderno. Da quanto detto emerge che tra i due prodotti ci sono differenze da considerare: piano cottura ad induzione vs piano cottura ceramico il prodotto migliore da considerare è sicuramente il piano cottura ad induzione.

Per contro i costi sono superiori e dunque anche il budget può incidere sulla scelta operata. Alla lunga però i consumi superiori del piano cottura ceramico vanificano il risparmio inziale.

Se si tratta di una cucina di una seconda casa poco usata si potrà tranquillamente optare per un piano cottura ceramico, diversamente per cucine molto sfruttate, piccole o grandi che siano.

Ma ripeto, la scelta è soggettiva e va valutata da caso a caso secondo le proprie esigenze.