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Bonsai di Cotognastro, coltivazione e potatura

Bonsai di Cotognastro, coltivazione e potatura
Bonsai di Cotognastro, coltivazione e potatura

Un altro bellissimo alberello bonsai ce lo fornisce il Cotognastro o Cotoneaster, specie botanica che nella fattispecie può essere coltivato in diversi stili di bonsai da quelli liberi a quelli più artificiosi e complessi. Adatto per bonsai taglie sia mini che medie, molto versatili in virtù del suo piccolo fogliame e della misura mini di fiori e frutti che lo rendono particolarmente adatto alla coltivazione in bonsai, esattamente come il Biancospino.

Vediamo come coltivare il Bonsai di Cotognastro, come potarlo, lo stile da adottare, il tipo di legature, nonché concimazioni, rinvasi, malattie e parassiti di questa specie botanica.

Bonsai di Cotognastro caratteristiche

Come detto la dimensione ridotta di foglie, fiori e frutti, consente di allevare questo bonsai in vari stili, da quello eretto e casuale a quello inclinato, prostrato, a cascata a anche con le radici su roccia o nella roccia, sia a tronco doppio che a ceppo comune. Si tratta di una tipologia di bonsai davvero molto versatile, in grado di regalare belle soddisfazioni.

Fiori e frutti Cotognastro Bonsai

Una specie botanica molto rustica, facile da coltivare, che presenta fiori sia bianchi che rosa profumati e piccoli frutti rosso corallo, bacche che sono molto simili a pomi. Un alberello decorativo molto bello.

Esposizione Cotognastro

Anche in questo caso si tratta di un Bonsai da esterno che in inverno va riparato e protetto, specie nelle zone a clima rigido. il Cotognastro vive bene in sole pieno.

Bonsai al chiuso e Bonsai all’aperto: quali sono le differenze

Annaffiature

Necessita di innaffiature regolari e quotidiane in estate, ma non troppo abbondanti. In inverno, ridurre le irrigazioni evitando che il pane di terra si asciughi troppo, specie per le specie sempreverdi.

Concimazioni

Questo piccolo bonsai dai fiori rosa o bianchi, molto profumati, richiede delle concimazioni che andranno effettuate dall’inizio della primavera ossia da marzo, fino a giugno /metà luglio, da effettuarsi ogni 15 giorni.

Rinvaso Cotognastro

Anche per questo bonsai i rinvasi andranno effettuati ogni anno, regolandosi di volta in volta, in base allo sviluppo delle radici e dell’alberello, ma in genere quando la pianta è adulta richiede rinvaso annuale da effettuare con terriccio soffice e permeabile.

Bonsai di Cotognastro: potatura

La potatura dei bonsai varia in base alla specie e al tipo di stile scelto per l’alberello. Per favorire l’infoltimento dei rami si dovranno cimare costantemente i nuovi germogli. A primavera si elimineranno i rami più vecchi.

Legatura

I rami di Cotoneaster sono abbastanza elastici per cui sopportano molto bene la legatura ed è per questo che ci si può sbizzarrire sia nello stile di bonsai da adottare, che nelle forme. Il filo metallico che si utilizza per la legatura dei bonsai andrà applicato nel periodo invernale di stasi vegetativa.

Moltiplicazione

La moltiplicazione del Cotognastro si effettua per seme in primavera. In alternativa e con maggior successo si possono ottenere nuovi esemplari di bonsai di Cotognastro per talea da effettuare a fine agosto.

Malattie e parassiti Cotognastro

Si deve fare attenzione ai tagli e alle potature in quanto delle ferite non cicatrizzate bene possono causare il mal di piombo, una malattia fungina che modifica il colore delle foglie in grigio argento, seccando anche i rami dell’alberello. I tagli effettuati andranno protetti con del mastice.

Tra i parassiti che possono colpire il Cotognastro si collocano, specie in estate, afidi e cocciniglie che possono infestare la piantina rendendo e foglie appiccicose. Una buona esposizione e ventilazioni previene l’attacco parassitario. Potranno essere impiegati anche rimedi naturali contro afidi e cocciniglia.

Curiosità Cotognastro

Questa pianta ha destato interesse in diversi botanici. Nel XVIII secolo il botanico H. Rupp, che nutriva forte interesse per le specie asiatiche, compì uno studio approfondito del Cotognastro e di altre specie di Cotoneaster.

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Come si propagava l’informazione nell’antica Roma: Acta Diurna e Servizio Postale

Come si propagava l'informazione nell'antica Roma: Acta Diurna e Servizio Postale
Come si propagava l'informazione nell'antica Roma: Acta Diurna e Servizio Postale

L’informazione, ed il propagarsi della stessa, ha sempre assunto, nei secoli, un’importanza crescente. Come si comunicava nell’antica Roma? Come si veniva in possesso di informazioni importanti, non esistendo a quei tempi, strumenti come i giornali la Tv e la radio? I mezzi di comunicazione dell’epoca romanica erano sicuramente diversi da quelli attuali, ma al tempo stesso, possedevano una loro efficacia: scopriamo quali erano i mezzi utilizzati e come funzionava la propagazione dell’informazione nell’antica Roma.

Informazione nell’antica Roma: Acta Diurna

Come si comunicava? Ossia come si propagava l’informazione nell’antica Roma? Abbiamo visto come vestivano gli antichi romani, ora scopriamo altre abitudini di questo popolo antico.

Da un lato, si collocavano i giuristi, i letterati ed i dotti in genere, che, servendosi di codici, volumi e fogli di pergamena, davano vita a veri e propri libri editi da autentiche case editrici; i libri prodotti si potevano trovare anche nelle biblioteche pubbliche.

I libri però servivano per informazioni di altro tipo, come ad esempio per l’istruzione, la letteratura, la filosofia, o libri utili per acquisire competenze di qualche tipologia. Ma per la diffusione quotidiana di notizie, i mezzi di trasmissione nell’antica Roma, erano di altra tipologia: scopriamo quali sono!

Quali i mezzi di diffusione delle notizie quotidiane?

Nell’antica Roma i mezzi di diffusione delle notizie quotidiane erano sicuramente più di uno, e molto diversi tra di loro: da quelli “postali” a quelli luminosi dei militari. Secondo un’antica consuetudine il magistrato che presiedeva le sedute del senato, stilava degli appunti ben precisi che parlavano degli argomenti trattati e dei lavori svolti quotidianamente dallo Stato, massimo organo.

Gli appunti, al termine della seduta, assunsero il carattere di tavole pubbliche denominate Acta Diurna. Gli Acta Diurna servivano, appunto a tenere informati tutti i cittadini sull’andamento della situazione pubblica e politica.

Le notizie erano principalmente quelle che riguardavano i fatti pubblici degni di nota, o in alternativa, si trattava di discorsi tenuti da personaggi di rilievo od ancora semplici pettegolezzi.

Il servizio Postale Romano

Per mandare messaggi, spedire dispacci, e tenere sotto controllo le varie province, vi era nell’epoca romana, il servizio postale romano: il tabellarius che rappresentava l’ultimo anello della catena postale romana. Consisteva in un carro a due ruote tirato da dei cavalli utilizzato per spedire trasportando, messaggi e dispacci.

Percorreva le strade da Gerusalemme a Bordeaux, da Cadice a Brindisi, attraversando le province della Gallia o della Grecia per trasporto ordinario ed ambasciate di ogni tipo. Il sistema postale romano era organizzato in modo gerarchico; a capo di tutti vi era il Prefetto della Guardia Pretoriana, assistito dai suoi ispettori che sovraintendevano all’applicazione delle varie regole.

Alla distribuzione provvedevano i “stationarii” ossia dei dirigenti che si trovavano nelle varie stazioni periferiche. Erano proprio loro a controllare i passaporti, i fogli di viaggio, e al tempo stesso, controllavano il lavoro degli schiavi addetti alle stalle e ai cavalli, così come il lavoro dei fabbri ferrai.

Il sistema del collegamento e delle trasmissioni a distanza dei messaggi che per i romani erano davvero fondamentali, aveva una vera e propria organizzazione strutturata.

Messaggi luminosi militari

Un altro metodo di trasmissione dei messaggi all’epoca dei romani in uso tra i militari utilizzava i segnali luminosi prodotti da una serie di torce che venivano disposte su due file: differenti combinazioni di torce e numeri di torce, corrispondevano alle lettere e ai diversi numeri. Da lontano era possibile vedere e decodificare i messaggi.

Oltre a questi sistemi di comunicazione, messaggistica e informazione che nel tempo si evolvono, nascono nella città di Roma antichi mestieri e nuove tradizioni che nei secoli saranno eredità delle successive popolazioni.

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After libro pdf e romanzo, recensione libro e film

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Un libro After, uscito qualche anno fa (2014 il primo) che ha riscosso notevole successo e dal quale, sono stati tratti altri volumi nel corso degli anni. Come accade per molti validi libri è stato tratto anche un film. L’omonima serie è tratta dal primo libro della scrittrice Anna Todd, ed il suo successo, forse, è dovuto proprio alla trama e alla sua protagonista, Theresa Young, soprannominata Tessa, una giovane donna di 18 anni, semplice ed educata, una ragazza acqua e sapone che ha la mania di voler tenere tutto sotto controllo e che incarna la figura di molte adolescenti. Scopriamo di più su After libro e After film, e sulla sua autrice, Anna Tood. Un libro, ed una serie di libri che hanno già conquistato oltre un milione di lettori.

After libro pdf cartaceo

Il libro è un bestseller molto amato dai giovani, ed è reperibile, sia in versione PDF che cartaceo, in volumi singoli o in una raccolta che li contiene tutti insieme. After di Anna Todd è uscito nelle sale cinematografiche 11 Aprile 2019 (in America) distribuito da 01 Distribution. Di cosa parla ? Perché ha avuto tanto successo After? Scopriamolo insieme.

La serie è divisa in più libri volumi così come è uscita una raccolta di After che racchiude tutti i volumi dal n 1 fino ad After 5.

After raccolta prezzo 22,94

After volume 1 versione italiana

After volume 2 After 2 PDF italiana

After volume 3 After 3 PDF

After volume 4

After volume 5

After trama del film e sinossi del libro

La diciottenne Tessa, ossia Theresa Yung è fidanzata con un giovane ragazzo di come Noah che conosce da quando era piccola. Ma la sua vita , fino ad allora tranquilla e tipica di una ragazza con la testa sulle spalle subisce un forte scossone quando per studio, si sposterà al college.

Nel College Washington Central University Tessa conosce Steph una ragazza dai capelli rossi piena di tatuaggi e eccentrica dalla personalità spiccata.

Durante una festa Steph fa conoscere a Tessa un gruppo di amici, tra essi Zed, Molly e Trstan, ed Hardin Scott, profondamente diverso da Tessa, un giovane peno di tatuaggi e piercing dal carattere un po’ aggressivo e molto diverso dalla ragazza. I due in un primo momento si scontrano ,poi nel tempo tra loro sboccia un amore…

Il tradimento di Theresa porterà alla rottura del rapporto con Noah. Il rapporto con Hardin Scott però sarà tormentato e non privo di colpi di scena e dolore.

After recensione

Ovviamente si tratta di più libri che compongono la serie After, libri che si sono concatenati tra di loro nel corso degli anni e che hanno dato vita al film. Ma l’intera storia ha avuto successo proprio per la sua narrazione attuale che espone la storia, il vissuto, i drammi, le storie d’amore di una ragazza giovane, inesperta, ingenua, e per alcuni versi sprovveduta, che si trova a vivere una serie di vicende in cui, spesso, il lettore giovane tende ad immedesimarsi.

Considerazioni

Data la grande valenza ed il successo che ha riscosso sia la pellicola che i diversi episodi e libri di After, abbiamo deciso di inserirlo nella nostra sezione di libri consigliati, in quanto ci piace portare all’attenzione del lettore, non solo ciò che piace a noi, ma anche ciò che riesce a destare tanto interesse nel pubblico. Considerando che è piaciuto al 94 % dei lettori e ed è “stato letto” da oltre un milione di persone ve lo proponiamo: buona lettura!

Anna Todd autrice di After: chi è, vita, marito figli

Anna Renee Todd il nome intero dell’autrice, nasce a Dayton il 20 Marzo 1989, ed è una scrittrice statunitense nota per la serie After nata anni fa come fanfiction. Anna Perde il padre ad un anno ucciso da un vicino di casa. La madre è una tossicodipendente. Un infanzia non facile nella quale Anna si rifugia nella lettura di libri e romanzi.

Il suo esordio è nel self-published su Wattpad proprio con After. La serie After cattura l’attenzione della stampa nel 2014 e poi del cinema. Sposata a 18 anni con un soldato americano Jordan, si trasferisce in Texas, successivamente in California, dove vive. La coppia ha un figlio di nome Asher.

Creme viso giorno e notte quali sono i benefici per la pelle

crema viso giorno e notte
crema viso giorno e notte

Utilizzare creme viso per il giorno e per la notte significa ottenere diversi benefici per la pelle, tra cui una buona idratazione, ma non solo. Infatti, abbiamo parlato diverse volte delle creme viso giorno e notte e della beauty routine e di come scegliere i prodotti in relazione al tipo di pelle. Vi sono tre accorgimenti da prendere per avere un viso giovane e fresco senza rughe anche quando gli anni passano: la beauty routine da effettuare ogni giorno, l’uso di una buona crema giorno e una crema notte di qualità. Vediamo come fare!

Creme viso giorno e notte: perché utilizzarle

Molte persone ignorano i benefici che derivano dalla cura delle pelle e dunque dalle creme per il viso. Infatti è bene sapere che se si utilizzano prodotti di bellezza che coccolano la pelle, come le creme viso giorno e le creme viso notte, si ottengono dei risultati benefici evidenti, specie se i trattamenti avvengono per lungo tempo, da quando la pelle inizia ad invecchiare.

Per prendersi cura del viso si deve saper scegliere la crema adatta sia per il giorno che per la notte. Vi abbiamo dato dei consigli utili su come scegliere la crema per il viso giusta per noi.

L’importanza del sonno notturno per la pelle che si rigenera

E’ bene sapere che oltre alla crema giorno protettiva e nutriente che protegge dalle rughe e dalle macchie e dai danni dei raggi del sole ci sono anche le creme notte a venirci in aiuto. Infatti, è la sera, nelle ore notturne mentre dormiamo che la pelle nostra pelle si rigenera.

Il sonno ristoratore dunque, è utilissimo per la bellezza della pelle, elastina e collagene infatti, sono utilissimi per la sua bellezza. Ma oltre a ciò, va ricordato che durante la notte la pelle tende a depurarsi da tutti quegli agenti aggressivi ed inquinanti che di giorno ha assorbito, come ad esempio, lo smog e la polvere.

I radicali liberi e la bellezza della pelle

Abbiamo parlato tante volte di come la produzione dei radicali liberi causi l’invecchiamento della pelle e degli organi. Una sana alimentazione, bere molto, ed evitare sostanza come alcol e fumo, ci aiutano a mantenerci in forma e più giovani dando alla pelle del viso un’aspetto sano e prevendo la comparsa delle rughe. Tutti queste sane abitudini, mantengono anche un buon livello di idratazione rallentando i segni d’espressione e le rughe vere e proprie.

La crema notte aiuta la bellezza del viso

Abbiamo visto come, la crema giorno, un buon sonno ristoratore, e alimentazione e stili di vita giusti, aiutino il nostro viso a mantenersi giovane più a lungo. Ma, se oltre a questo, utilizziamo anche una crema notte di qualità, la rigenerazione del tessuto durante le ore di sonno sarà agevolata e le cellule si rinnoveranno con maggiore facilità.

Scegliere delle creme notte con degli ingredienti specifici di buona qualità è dunque molto importante, soluzioni anti-age efficaci che siano nutrienti ed idratanti al tempo stesso, in grado di supportare la pelle ed aiutarla nel processo di rigenerazione.

Vantaggi creme giorno e crema notte per il viso

Se la crema giorno protegge dall’esposizione degli agenti atmosferici come sole e vento, ma anche freddo, ed aiuta con i filtri a proteggere dai raggi del sole prevenendo scottature, comparsa di macchie e nutrendo la pelle; la crema notte ha un’azione più specifica rivolta proprio a nutrire e rigenerare. La crema notte dunque, coadiuva il lavoro svolto dai prodotti per il viso del giorno, dalle creme protettive solari e da quelle idratanti specifiche per ogni tipo di pelle, da quella secca a quella mista o grassa.

Beauty routine quotidiana

Anche la beauty routine assolve la sua importante funzione. Beauty routine e tipo di pelle sono due fattori importanti che vanno adeguati al tipo di incarnato e pelle, nonché in base all’età.

Tutti gli accorgimenti citati utilizzati insieme e con sinergia, aiutano a contrastare l’effetto del tempo sul viso e a combattere la comparsa delle rughe.

Il giorno, così come la sera, la beauty routine offre il vantaggio di avere una pelle pulita in profondità, contrastando la comparsa di punti neri, brufolini ed acne, specie tra le persone giovani o quelle che fanno uso di ormoni post menopausa, o per coloro che seguono un’alimentazione troppo ricca di grassi, fritti, cioccolato e simili.

La pelle pulita in profondità, grazie alla beauty routine consente alle creme per il viso siano esse creme da giorno o creme da sera di qualità di entrare a fondo nella pelle e nutrirla meglio, (le migliori creme anti rughe per contrastare il tempo che passa). Il tutto a vantaggio della bellezza del viso e di una maggior serenità data proprio dal sentirsi curati e più belli.

Vale la pena, dunque, spendere qualche minuto al giorno per curare la propria bellezza, rilassarsi, utilizzando magari anche qualche maschera purificante e astringente, come quella ai lamponi di cui trovate la spiegazione qui di seguito:

Viso maschera fai da te tonificante e astringente ai lamponi

RomaSposa 2022 tendenze moda sposa e area Wed Academy

RomaSposa 2022 tendenze moda sposa e area Wed Academy
RomaSposa 2022 tendenze moda sposa e area Wed Academy

Come ogni anno nel mese di ottobre arriva l’appuntamento atteso per coloro che vogliono convolare a nozze e per gli operatori del settore: RomaSposa. Nella cornice romana della bella città capitolina, dal 6 al 9 Ottobre 2022 torna l’evento dedicato agli sposi e alle nozze con tante novità sul wedding. La 35esima edizione di RomaSposa si terrà al Salone Internazionale della Sposa, all’Eur, un evento annuale tanto atteso, che espone le tendenze moda sposa e nozze, e che ogni anno raccoglie l’attenzione del pubblico, registrando ad ogni edizione la partecipazione di oltre 45mila visitatori.

Gianni Molaro Atelier, che quest’anno ha firmato l’abito da sposa della principessa Giacinta Sforza Ruspoli
Gianni Molaro Atelier, che quest’anno ha firmato l’abito da sposa della principessa Giacinta Sforza Ruspoli

RomaSposa e gli abiti esclusivi e la Wed Academy

Torna anche nel 2022 al Salone Internazionale della Sposa di Roma l’area esclusiva dedicata alla Wed Academy, con creazioni innovative per colore che sono alla ricerca di un matrimonio unico nel suo genere e di un abito da sposa da sogno.

Nell’installazione dedicata Wed Academy vi sarà in mostra anche l’abito da sposa Begonia dello stilista di fama internazionale Antonio Riva, uno dei più prestigiosi ambasciatori del Made in Italy nel mondo. I suoi abiti da sposa sono caratterizzati da volumi importanti e forme perfettamente bilanciate. Begonia, ad esempio, è un abito in organza bianco composto da corpino drappeggiato con scollo asimmetrico e gonna ampia con strascico. Abiti come opere d’arte che danno voce a sogni e desideri.

A Romasposa 2022, nella Wed Academy, torna la femminilità lingerie inspired dell’Atelier Antonella Rossi, in grado di rendere ogni abito leggero e sensuale, questo grazie a trasparenze, pizzi francesi, tulle e chiffon.

La leggerezza è il denominatore comune degli abiti da sposa 2022 anche quando si tratta di capi ben strutturati, super eleganti ed intramontabili. Inoltre, la maison in questione, offre un servizio di styling che permette agli abiti da sposa di trasformarsi e di avere vita nuova, solo cambiandone alcuni abbinamenti.

Bellissima la collezione 2023 di Gianni Molaro Atelier, stilista che ha creato l’abito di nozze della principessa Giacinta Sforza Ruspoli, e quello della mamma della sposa (Maria Pia).

Lo stilista propone abiti da sposa di grande effetto, caratterizzati da spalle importanti, code ricamate, chantilly e macramè, insieme a profonde e scollature che conferiscono al vestito da sposa una connotazione sensuale. Anche in questo caso gli abiti sono tradizionali ma moderni al tempo stesso, dunque trasformabili, si allineano alle esigenze del momento della sposa.

Make up RomaSposa: viso, acconciatura e molto altro

Consigli di nozze, soluzioni e ispirazioni potranno essere consigliate agli sposi nell’area dedicata Wed Academy. Per ogni problema di nozze e dell’aspetto estetico, gli esperti saranno disponibili a fornire una soluzione valida, sia che si tratti di make up da sposa che di problematiche legate, ad esempio, alla pelle del viso ipotonica, così come ad utili strumenti antinvecchiamento che permettono di essere al top nel giorno del proprio matrimonio.

Anche l’acconciatura da sposa di tendenza 2022 2023 verrà consigliata dagli stylist del settore. Quale abito scegliere per le nozze? I consigli degli esperti vi aiuteranno anche per quanto concerne galateo e dress code.

Innovazione e rispetto: fuochi d’artifici silenziosi

Infine, RomaSposa 2022 presenterà quest’anno una chicca innovativa: fuochi d’artificio silenziosi, belli, musicali o silenziosi, ma non esplosivi, fuochi d’artificio senza rumore, nel rispetto dell’ambiente, dei bambini piccoli e degli amici a quattro zampe che, spesso, vengono traumatizzati da scoppi e rumori forti.

Un evento per matrimoni, spose e sposi che come ogni anno sarà all’insegna dell’innovazione e della bellezza, e aiuterà gli sposi ad organizzare il loro matrimonio, dalla A alla Z, nel modo migliore.

Storia e nascita della Moda No Gender, dagli anni 30 agli anni 70, 2000 ad oggi

Storia e nascita della Moda No Gender, dagli anni 30 agli anni 70, 2000 ad oggi
Storia e nascita della Moda No Gender, dagli anni 30 agli anni 70, 2000 ad oggi

La nascita della moda No Gender ha un percorso in cui, i suoi esordi, sono collocabili negli anni 30. Si tratta di un cambiamento epocale che raggiunge una suo connotazione caratteristica negli anni 70. No Gender significa senza genere, quindi la moda no Gender è costituita da uno stile moda senza canoni estetici prettamente femminili o maschili in grado di adattarsi a persone di qualsiasi genere e sesso. Per questo, definita anche No Gender Fluid, ossia fluida, free, bigender, e in tanti altri modi. Scopriamo di più sulla moda no Gender, sul suo significato e su quali sono i capi no gender più comuni.

Storia e nascita della Moda No Gender, dagli anni 30 ad oggi

Negli anni 30 la moda subisce una svolta, nasce e si concretizza un modo di vestire che si adatta alle varie attività diurne e notturne, al lavoro, così come allo sport e allo svago, dando vita ad abiti sportivi, così come da lavoro e da sera. In questa connotazione, nascono i primi tailleur da donna con pantalone, e compare la prima gonna pantalone, di cui dobbiamo la creazione a una stilista italiana, Elsa Schiapparelli.

L’inserimento dell’uso dei pantaloni nei tailleur da donna è dovuto allo stilista Michel Rochas. Per questo motivo gli anni 30 sono anni importanti per la moda e, in qualche modo, anche per la moda No Gender. L’accettazione della donna in ruoli che fino a quel momento erano stati prevalentemente maschili, inizia anche dagli abiti. Il cambiamento è in atto!

Da li in poi, il passo sarà “breve”. I pantaloni diventano per tutti e assumeranno una connotazione No Gender Style, sempre più spesso, così come alcuni capispalla, e determinati abiti sportivi.

Moda No Gender, dagli anni 30 agli anni 70

Il vero sorpasso in tal senso, quello che colloca la Moda No Gender tra gli stili presenti in tutte le passerelle del mondo, avviene negli anni 70, e precisamente, intorno al 1968. Gender fluid diviene un espressione sempre più diffusa, un dissenso forte per la moda stereotipata che si esprime nel rifiutare le classificazioni di genere, dando vita, dunque, a collezioni neutre e capi di tendenza interscambiabili tra “sessi”. L’universo fashion moda anni 70 si schiera, rifiutando ogni stereotipo a favore dell’identità di genere in evoluzione e continuo cambiamento.

La moda No Gender non determina il sesso, ne l’orientamento sessuale, ma piuttosto va oltre la divisione dei due sessi, e permette a chiunque di sentirsi ciò che vuole, donna di giorno, uomo di notte, o viceversa, o magari bigender, genderqueer, agender, o come meglio crede. In questo processo evolutivo che vira allo stile no gender e al volersi vestire come piace, rientrano molte rock star e pop star dell’poca, da Renato Zero a David Bowie con il suo stile moda glam e rock.

Non ci si nasconde più, ne si ha voglia di farlo: gli anni 70 sono liberatori da questo punto di vista, ed è proprio per questo che entra in gioco la moda gender fluid, affermandosi ogni decennio sempre di più. Gli abiti diventano lo specchio di un fenomeno sociale in evoluzione che raggiungerà il suo culmine negli anni 2000.

La moda No Gender anni 2000 – 2022 e oltre

Sono gli anni della rivoluzione degli stili di moda, anni in cui, quelli che vanno dal 2000 ad oggi, gli uomini si appropriano di colori considerati un tempo prettamente femminili come il rosso, il rosa, il fucsia, ed il viola, mentre abiti ed indumenti relegati per secoli alle donne, come la gonna, scendono in passerella in versione maschile e, nel 2022, diventano di tendenza sbarcando in eventi importanti e manifestazioni canore, come ad esempio il Festival di San Remo in Italia.

Allo stesso tempo, linee austere semplici, tipicamente mascoline, entrano a far parte dell’abbigliamento femminile sia negli abiti da giorno informali, che in quelli più formali come lo smoking. La moda si trasforma: se prima si parlava “semplicemente” di moda unisex, ossia di capi adatti a tutti, ora la distinzione, anzi, la non distinzione, grazie a capi ed indumenti “senza genere“, diventa ancora più evidente.

Outfit no Gender: quali i capi e vestiti

Quali sono i capi e i vestiti no gender? Ma sicuramente, come visto, i pantaloni di ogni genere e stile, ma rientrano nei capi no gender anche i tailleur, cardigan e cappotti, le giacche e, non da meno, ultimante, anche gonne e borsette. anche lo Stile Dandy al femminile è molto “No Gender”.

Il Gender fluid si concretizza in capi ed accessori dalle linee morbide, tagli ampi, offerti in una vasta gamma di taglie. Rientrano in ottica no gender persino long dress, i tubini, ultimamente i leggings e, ovviamente, magliette, maglioni e camice, una moda fatta per le persone che vogliono indossare ciò che piace e che le fa sentire bene senza farsi influenzare da schemi e catalogazioni di genere.

No Gender Style

Armani, uno dei pionieri della moda No Gender e Jean Paul Gaultier

Sicuramente tra i pionieri della moda No Gender si colloca uno dei grandi stilisti del panorama italiano: Giorgio Armani. Linee sobrie, tagli minimali hanno caratterizzato molti dei suoi capi No Gender. E’ proprio degli anni 70 la creazione della giacca destrutturata Armani, semplice, minimale, per uomo / donna, alla quale seguiranno pantaloni con lo stesso concetto di base, e poi tanti altri completi e capi.

Proprio una dichiarazione dello stilista esprime il concetto che vi è dietro a questa trasformazione: ” Elimino – La differenza che c’è tra uomo e donna, dando all’uomo scioltezza e morbidezza della donna e alla donna l’eleganza e il comfort dell’uomo”.

Un altro pioniere della moda No Gender sarà, qualche anno dopo, Jean Paul Gaultier che, nel 1987, farà sfilare la sua collezione MEN in SKIRTS, una collezione in cui gli uomini indosseranno la gonna.

Gender Fluid - Men in Skirt
Gender Fluid – Men in Skirt

Stilisti e collezioni moda No Gender negli anni

L’escalation No Gender diventa inarrestabile e, nel 2015, per Gucci, troviamo Alessandro Michele con le sue collezioni No Gender dichiaratamente per tutti, tra i capi e gli accessori ricordiamo l’ iconica borsa Jackie.

Negli anni successivi, si muoveranno sulle stesse righe Zara e H& M lanciando collezioni moda Ungendered (2016-2017). Nel 2020 sarà ala volta di Stella McCartney, JimmyChoo, Converse, Prada, Tommy Hilfiger, Louis Vuitton Yves Saint Lauren e molti altri stilisti, che nel tempo, hanno sposato la tendenza moda fluid del No Gender.

No Gender: uomo e borsa
No Gender: uomo e borsa

Moda no Gender nei bambini

Per il bambini che per decenni hanno visto attribuirsi immancabilmente i due colori celeste per i maschi, ed il rosa per le femmine, cambia molto! Non solo colori si mescolano dando più spazio alle scelte ma anche le linee dei capi abbigliamento. Sebbene, per chi voglia mantenere un certo tradizionalismo, ma non estremo, ci sono sempre colori neutri come il verde ed il giallino. Ma la moda bimbo si evolve, e da vita a collezioni Moda No Gender, fluide nel loro insieme, sia nelle linee che nei colori.

Cosa esprime la Moda No Gender?

Sebbene nel nostro paese non ci sia ancora la maturazione giusta per accettare in totalità la Moda No Gender, ed il pensiero che c’è dietro questa libertà di vestire senza catalogazioni di sorta, essa esprime, concettualmente, un pensiero di libertà di genere e di inclusione: ognuno è come è, ed è libero di manifestarlo anche negli abiti, scegliendo ciò che più piace, al di là degli stereotipi. Abiti e stili moda preferiti, dunque, che consentono di sentirsi bene, sia nel corpo, che nello spirito, oltre che nei propri panni.

Cosa significa No Gender?

Come visto, dietro alla semplice parola “No Gender” che significa “senza genere“, vi è un concetto sociale ben più ampio che esprime ideali di libertà, scelta del modo di essere e sentirsi, senza temere giudizi, ma anche un importante concetto di inclusione, in un mondo che non giudica, ne esclude, ma lascia ampio spazio ai pensieri, all’essere, al sentirsi come meglio si crede, e dunque anche al vestire come piace, ossia nel modo più affine alla propria identità.

Bonsai di Biancospino, coltivazione e potatura

Bonsai di Biancospino coltivazione e potatura
Bonsai di Biancospino coltivazione e potatura

Il Bonsai di Biancospino si caratterizza per la bella fioritura che in autunno lascia sulla pianta delle belle bacche rosse a maturare, molto decorative, e poco pesanti per il piccolo albero. Il biancospino è un arbusto che produce bacche commestibili con svariate proprietà, di cui vi abbiamo già parlato. Vedremo come coltivare e curare un bonsai di Biancospino, quale è l’esposizione più idonea, le concimazioni, il tipo di potatura da effettuare, ed il rinvaso per questo piccolo albero decorativo.

Biancospino Bonsai

Il biancospino o Crataegus come il Cotognastro, presenta delle foglie di dimensioni assai ridotte, così come dei fiori e dei frutti, ossia le bacche, per cui è un soggetto ideale per farne un esemplare di bonsai. Si tratta di una specie molto resistente che cresce rapidamente anche se per ottenere dei tronchi spessi ci vogliono alcuni anni.

Bonsai di Biancospino: fiori e bacche

A seconda della specie di biancospino, i fiori potranno essere di vario colore che va dal bianco, al rosa fino al rosso. Molto decorativi quando sono sulla pianta, i fiori di biancospino sono dei vistosi corimbi molto profumati, mentre i piccoli pomi sono delle bacche che in autunno e tarda estate raggiungono la loro maturazione.

Contemporaneamente, le foglie si colorano di rosso e poi di giallo. Molto decorativo, sia in fase di fioritura che quando si ricopre di bacche, così come quando le foglie si colorano in autunno per poi cadere. Nel periodo invernale anche se si tratta di un bonsai da esterno, andrà ritirato al riparo.

Coltivazione del bonsai di biancospino

Facile da coltivare e molto resistente, il bonsai di biancospino è adatto alla coltivazione di tutti gli stili noti e a varie dimensioni più o meno grandi dell’alberello.

Esposizione biancospino Bonsai

E’ una pianta robusta che sopporta bene anche le temperature fredde, ma al tempo stesso, ama esposizioni in pieno sole.

Annaffiature

Questo alberello di bonsai ama irrigazioni frequenti in estate evitando i ristagni idrici che possono danneggiarlo. In invero le irrigazioni vanno diradate, ma si deve sempre evitare, comunque, che il pane di terra asciughi troppo.

Concimazione bonsai Biancospino

Come altre specie di Bonsai, anche quello di Biancospino richiede concimazioni ogni 15 giorni, circa, da effettuarsi nel periodo vegetativo che va dalla primavera a fine estate.

Rinvaso

I bonsai di Biancospino necessitano di rinvasi annuali da effettuarsi prevalentemente in primavera o in autunno. Crescono bene in qualsiasi terreno anche se prediligono terriccio leggermente argilloso e calcareo (50 % di argilla, 25 % terriccio torboso di foglie, 25 % di argilla).

Potatura bonsai di Biancospino

Il bonsai di biancospino necessita di potature consistenti da effettuarsi prima che l’alberello fiorisca. Cimare gli apici lasciando 2 o 3 foglie in primavera, ed infine procedere, in autunno, alla potatura di mantenimento.

Legatura

La legatura di questo bel bonsai dalle bacche rosse e arancioni andranno effettuate nel periodo di stasi e riposo vegetativo invernale.

Moltiplicazione Biancospino bonsai

La moltiplicazione non è facile da realizzare se non si è esperti. Comunque, può avvenire in modo tradizionale in primavera (la più facile) o per talea legnosa, o infine, per innesto alla fine dell’inverno, inizio primavera.

Come ottenere un Bonsai da talea

Malattie e parassiti bonsai di Biancospino

I Bonsai di Biancospino sono soggetti a malattie fungine e muffe. Nel qual caso si consiglia di intervenire con irrorazioni a base d prodotti adeguati.

Per quanto riguarda i parassiti questo alberello di biancospino può venire invaso dalla cocciniglia specie se intorno a se ha un ricambio d’aria limitato. In questo articolo trovi dei validi rimedi naturali: Insetti ed animali nocivi per piante e bonsai: 5 rimedi naturali!

Curiosità sul Biancospino

Il biancospino è una bellissima pianta rustica ricca di simbolismi che sin dall’antichità l’accompagnano.

  • I popoli Greci usavano il biancospino per ornare gli altari nuziali in segno di buon auspicio.
  • Gli antichi Romani utilizzavano il biancospino in quanto ritenevano che proteggesse dai malefici e stregonerie.

Bonsai a Settembre ottobre cosa fare: cure, interventi, innaffiature

Gonne, capispalla e vestiti in tartan la tendenza scozzese moda 2022 2023 si rinnova

Gonne, capispalla e vestiti in tartan la tendenza scozzese moda 2022 2023 si rinnova
Gonne, capispalla e vestiti in tartan la tendenza scozzese moda 2022 2023 si rinnova

Un tempo utilizzato per capi dal taglio classico, il tessuto tartan è tornato prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni, ed è uno dei protagonisti indiscussi delle tendenze moda autunno inverno 2022 2023. Tra capispalla che spaziano dalle nuance classiche e pacate del beige, bianco e grigio fino ai colori accesi del fucsia e giallo, e tra le trasparenze velate e sexy, velluti eleganti, tessili ed eco pelle, si colloca anche il tessuto a quadri lo scozzese in versione sia classica, che rinnovata, utilizzato per gonne, pantaloni, giacche in tartan, ma anche per accessori come sciarpe e borse moda. Scopriamo il tartan e la tendenza scozzese moda per l’autunno inverno 2022 2023.

Tartan, gonne, capispalla e vestiti, la tendenza scozzese moda 2022 2023 da scoprire

Il tartan è ancora di moda? Le gonne a quadri sono di tendenza? Il tartan è tornato di gran moda dal 2010 – 2012 in poi, e da allora, gli stilisti ripropongono ogni anno colori e fantasie scozzesi. Per chi ama le fantasie ed i tessili in tartan dallo stampo scozzese la domanda nasce spontanea quasi ogni autunno.

Per questa stagione, come per l’anno precedente, il tartan trova ampio spazio d’impego negli outfit moda trendy, e dunque sì, il tartan è ancora di moda, e le gonne a quadri così come gli abiti, i tailleur i capispalla e gli accessori sono di tendenza per l’autunno inverno 2022 2023 e si possono indossare in molti modi, sia in versione classica che più moderna.

Gonna in tartan un capo che non ha età

Non per nulla la gonna in tartan è un capo che non ha età: può essere indossata in versione midi, così come lunga sotto al ginocchio. nonché in versione longuette. Negli ultimi anni poi, anche gli uomini si sono appropriati di questo capo: la gonna diventata una tendenza del momento, e la indossano con estrema disinvoltura. Se poi vogliamo essere più precisi, gli scozzesi da sempre utilizzano la gonna in tartan nota come il kilt. Vuoi saperne di più sulle tendenze moda vestiti e gonne? Leggi l’articolo sottostante.

Vestiti e gonne le tendenze moda 2022 2023 autunno inverno

Capispalla scozzesi per uomo e donna

Stesso discorso per i capispalla scozzesi per uomo e donna proposti in versioni dai colori classici del verde, del rosso e del blu in mescola tra di loro, che in versione più tranquilla, nei toni del grigio e nero, bianco e grigio o magari, anche in tonalità di beige e marrone.

Il tartan dunque cambia, e diventa un tessile dalla grande versatilità, caldo, avvolgente e personalizzante, da indossare in tante occasioni, e da abbinare in outfit total tartan (o tartan total) che con altri colori tinta unita.

Outfit e capispalla in tartan
Outfit e capispalla in tartan

Il tartan stile preppy per le teen-agers

Le giovanissime lo preferiscono in versione preppy: gonne corte e svasate, magari caratterizzate da pieghe e chiusure in pelle e acciaio per un look rock chic; ma anche in versione elegante da indossare con tailleur preppy in tartan dai colori vivaci, perfetti per le occasioni più importanti.

Tailleur Preppy le tendenze moda autunno inverno 2022 2023
Tailleur Preppy le tendenze moda autunno inverno 2022 2023

Tailleur preppy le tendenze moda autunno inverno 2022 2023

Il tartan e le gonne per le ragazze over 30

Le ragazze e le donne giovani possono adottare varie tipologie di outfit che prevedono il tartan: abiti, gonne, ma anche capispalla rientrano tra questi, e a fare da pendant magari, una borsa in tartan dai toni natalizi, perfetta per i mesi autunno inverno.

Quanto alle lunghezze, vanno bene un po’ tutte a questa età, dalle mini, alle gonne a campana di ogni lunghezza, fino alle longuette aderenti calde e sensuali.

Capi in tartan trendy per donna
Capi in tartan trendy per donna

Capi in tartan trendy per donna e uomo: gonne pantaloni e completi moda

Per le donne più grandi, i capi in tartan più trendy sono da scoprire nelle sfilate di moda Parigine e della grande Milano sia di questo che dello scorso anno. Il tessile scozzese ha spopolato, caratterizzando outfit e capi di ogni genere, sia per donna che per uomo.

Completi giacca e pantalone per lui e lei, tailleur donna per lei, ma anche completi spezzati, outfit da giorno e da pomeriggio in cui il tartan diviene un vero protagonista di tendenza. Caldo nei colori, così come nel tessuto, il tartan è apprezzato per le sue grandi variazioni cromatiche e di stile.

Capispalla in tartan autunno inverno 2022 2023 tendenze moda donna e uomo

Tra i capispalla donna autunno inverno 2022 2023 in tartan, sono molteplici. L’uso del tessuto scozzese per capi da donna e da uomo troviamo proprio in tutto e di tutto, sia in termini di colori moda che di modelli: giacche, cappotti, ma anche mantelle e poncho, soprabiti da pioggia e quant’altro.

Non mancano i capi con qualche tocco estroso e le nuance inaspettate molto piacevoli come quelle dedicate al beige e al rosa. Per l’uomo tra i capispalla di tendenza 2022 2023 troviamo sempre giacche cappotti e trench in tessuto tartan dai colori più accesi come rosso blu, e rosso e verde, ma l’accoppiamento più gettonato vede come protagonisti i marroni ed i grigi.

Tartan outfit e capispalla uomo
Tartan outfit e capispalla uomo

Accessori in tartan

Non solo i capispalla riflettono pienamente le tendenze moda per il tessuto a quadri bicolore, ma anche gli accessori interpretano a pieno questo tessuto antico: borse, portafogli, ma anche cinte, sciarpe e scarpe si rivestono di quadri dai mille colori da abbinare agli outfit in tartan o ad outfit monocromati e bicromatici di altra tipologia.

Accessori in tartan
Accessori in tartan

Calzature da abbinare ad outfit in tartan o scozzesi

La gonna in tartan per l’autunno inverno 2022 2023 è perfetta da indossare corta, media e lunga, aderente o svasata con maglioni e camice che ne richiamano il colore o magari in pendant con giacche e blazer (come in foto).

In questo tripudio di colore scozzese, le calzature perfette sono gli stivali dal gambale alto molto di tendenza od anche gli stivali normali. Per un effetto chic anche le ballerine che stanno riscoprendo antico fulgore, sono perfette, così come lo è un tacco vertiginoso da indossare anche con parigine e calzini.

Per lui, mocassini e sneakers sono entrambi scarpe perfette con il tartan, così come stivali corti come il classico tronchetto in versione sia sportiva che elegante.

Tessuti ed outfit in tartan e gli stilisti

Molti gli stilisti che hanno portato sulle passerelle capi moda in tartan, tra essi ricordiamo Miu Miu, Gucci, Dior, ma anche Dsquared2, Missoni con le sue nuance delicate, Alberta Ferretti con le sue variazioni cromatiche del giallo e del bianco, Emilio Pucci con ile sue nuance classiche dai ton rossi dal sapore natalizio, così come Y3, Moschino e molti altri.

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