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giovedì, Luglio 31, 2025
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Riso integrale estivo ricetta

Riso integrale estivo ricetta
Riso integrale estivo ricetta

Il caldo limita sempre più la scelta dei cibi. Si ha voglia di cibi freschi e digeribili. Ecco perché le ricette estive a base di riso o pasta che si rivelano dei piatti unici sono sempre ben gradite. Le varianti poi che si possono applicare ad ogni ricetta sono davvero molte e in linea con i gusti personali di ognuno.

Il riso integrale, non trattato è poi un vero alleato dell’alimentazione sana e genuina in quanto più proteico e meno ricco di zuccheri rispetto al riso bianco. La ricetta di oggi è a base di riso integrale un piatto estivo, fresco e gustoso adatto ad ogni palato e facile da preparare.

Riso integrale estivo ricetta

Il riso integrale è perfetto per la preparazione di primi piatti sia freddi che caldi. Dal gusto e dal sapore pieno il riso integrale è ottimo anche quando lo si condisce con elementi semplici come, in questo caso, piselli, prosciutto cotto e zucchine fritte in padella, un contorno appetitoso che vi basterà cucinare il giorno prima in quantità superiore al vostro consumo per averne circa 200 grammi da aggiungere poi a questa ricetta a base di riso integrale o semi integrale. Ma vediamo nel dettagli gli ingredienti necessari.

Riso integrale estivo ingredienti

Gli ingredienti sono relativi a 4 / 5 persone ma potrete variare a vostro piacere le quantità in base alle esigenze della vostra famiglia.

  • 250 grammi di riso integrale
  • 100 grammi di prosciutto cotto a dadini
  • 200 grammi di piselli
  • 200 grammi di zucchine
  • olio e sale

Il riso integrale e gli ingredienti descritti, danno vita ad un piatto estivo fresco dal sapore delicato, ma al tempo stesso completo. Se volete potrete aggiungere, a vostro gusto, del formaggio a dadini. I piselli potranno essere sia in scatola, che sotto-vetro o congelati o freschi e cotti precedentemente.

Riso integrale estivo ricetta preparazione
Riso integrale estivo ricetta preparazione

Riso integrale estivo ricetta preparazione

In estate ho una predilezione per i primi piatti freddi a base di pasta o di riso. Mi piace variare e sperimentare in modo da creare numerosi varianti con sapori diversi tra di loro. Anche questo primo piatto di riso integrale estivo, servito rigorosamente freddo, è frutto di una sperimentazione in cui l’accoppiamento dei piselli e del prosciutto cotto alla zucchine fritte e al riso integrale si sposano perfettamente, senza dover aggiungere ulteriori ingredienti, se non un poco di olio a crudo e qualche pizzico di sale.

Per la preparazione, si procede portando a bollore l’acqua precedentemente salata e facendo cuocere il riso integrale per circa 15 minuti rimestandolo di tanto in tanto.

In una insalatiera versate i piselli, unite il prosciutto cotto, incorporate le zucchine fritte in padella cotte il giorno prima ed aggiungete dell’olio extravergine di oliva e la giusta quantità di sale (senza eccedere).

Quando il riso integrale sarà ben cotto, scolatelo e raffreddatelo sotto l’acqua corrente o, se non avete fretta attendete che raffreddi in maniera naturale.

Unite il riso a tutti gli ingredienti che avrete precedentemente preparato e mescolate con cura. Servite in tavola freddo il riso accompagnato da una bella insalata fresca o da un tagliere di formaggi assortiti o salumi.

Perfetto anche come piatto unico se aggiungete una quantità maggiore di prosciutto cotto a dadini (250 gr). Ovviamente potrete preparare la stessa ricetta anche con riso bianco o riso venere (buonissimo il riso venere allo speck) ma noi vi consigliamo il chicco integrale. Quali sono le caratteristiche del riso integrale? Scopriamole insieme!

Cosa sapere sul riso integrale

Il riso integrale migliora la salute dell’intestino e conseguentemente di tutto il corpo. E’ ricco di fibre e antiossidanti. Il riso integrale è un cibo sano che aiuta a prevenire il cancro del colon e la comparsa di polipi; stabilizza i livelli di glucosio nel sangue, ed è perfetto anche per i diabetici. Molto indicato nei bambini per il suo elevato potere proteico e il quantitativo di vitamine racchiuse nel chicco non lavorato.

Il riso integrale è un cereale privo di glutine, indicato per i celiaci. Ha azione rinfrescate e leggermente lassativa per la presenza elevata di fibre. Perfetto da inserire nelle diete di coloro che sono in cura per la candida, in quanto contiene pochi zuccheri. Indicato per chi segue diete alimentari per contrastare la pressione alta ed i livelli di colesterolo.

Calorie e valori nutrizionali del riso integrale

Il riso integrale contiene al suo interno il 69 % di carboidrati, fibre alimentari, 7 % di proteine, e 12 % di acqua. Ricco di vitamine del gruppo B come B1 B2 B3 B5 e 6, contiene buone quantità di vitamina K utile per le ossa e il sangue, vitamina E e J.

Tra i minerali presenti nel riso integrale ricordiamo il ferro, il potassio ed il sodio ma anche manganese, selenio zinco e rame. Ricco di aminoacidi contiene in 100 grammi di prodotto circa 370 calorie.

Cameretta del neonato, come organizzarla prima del suo arrivo?

Cameretta del neonato, come organizzarla prima del suo arrivo?
Cameretta del neonato, come organizzarla prima del suo arrivo?

La cameretta del neonato è da preparare prima del suo ritorno dall’ospedale, in modo da avere tempo di poter predisporre tutto quanto. Il primo pensiero dei genitori è il lato estetico con una ricerca dei colori e materiali da scegliere.

In realtà, l’accoglienza di un neonato si dovrà basare anche su alcuni must have essenziali per agevolare la sua vita per i primi 5/6 mesi.

Proviamo a fare chiarezza per avere dei consigli utili? Anche perché arredare una cameretta per bambini non è sempre facile specie se si è alla prima esperienza. Vediamo come organizzare la cameretta del neonato sin dai primi mesi e poi, negli anni a venire.

Idee per organizzare la cameretta del neonato

Il neonato arriva dopo nove mesi e una volta uscito dall’ospedale dovrà essere accolto da alcuni fondamentali. La cameretta del neonato viene arredata e impreziosita durante la gravidanza, anche se spesso l’entusiasmo per questo nuovo arrivo gioca di brutti scherzi. Oltre al colore delle pareti e le nuance dei mobili, e magari allo stile d’arredo adottato, bisogna appuntarsi quelli che sono i complementi indispensabili per un neonato. Tra questi:

  • Una culla per i primi mesi o una mini culla con le rotelle che si possa portare in ogni ambiente della casa.
  • Un fasciatoio con vasca per fargli il bagnetto.
  • Una cassettiera per avere tutto a portata di mano.
  • Se il neonato nasce durante l’estate, predisporre anche una zanzariera che possa far da barriera contro i vari insetti. L’uso del fasciatoio è importante per rendere il cambio agevole, così come la vaschetta per il bagnetto dall’altezza corretta per una presa e pulizia perfetta. Per il corredino via libera alla fantasia e ai desideri dei genitori, pensando comunque ad un kit essenziale da avere nel momento in cui arriva a casa:
  • Set di lenzuolini quantità 3
  • Copertine quantità 5
  • Bavaglini quantità oltre i 10
  • Asciugamani quantità 5
  • Biberon e ciuccio quantità 4 per ognuno
  • Camicine in cotone quantità 10
  • Mutandine di spugna e magliettine in cotone quantità minima 7
  • Tutine quantità minima 8
  • Calzine a seconda della stagione quantità minima 5.

Consigli e must have

L’ambiente predisposto per il neonato non dovrà solo avere tutto l’essenziale, ma anche rispondere ad alcuni importanti accorgimenti. Se possibile, scegliere uno spazio ampio e tranquillo per muoversi insieme al piccolo in braccio. Nei primi mesi dal suo arrivo è consigliato scegliere un arredamento minimal ed essenziale, da arricchire durante la sua crescita.

Basterà la sua culla e lettino, un mobiletto per i suoi vestiti e un fasciatoio per il cambio. Ideale anche una sedia a dondolo per l’allattamento, o per invitare il neonato a dormire tranquillamente, un elemento che arreda e che offre relax e comfort. Il lettino già presente è un’ottima idea, ma dovrà dare al neonato una sensazione di sicurezza e protezione.

A tal scopo si potrà pensare al piumone e paracolpi per la culla ideali per creare una culla morbida e sicura sin dai primi mesi del neonato. L’armadio nei primi mesi potrà essere sostituito da una cassettiera, contenendo il suo corredo e i vari vestitini. I prodotti igienici potranno essere predisposti nei cassetti sotto al fasciatoio, così da avere spazio mentre tutto è in ordine al proprio posto.

Nella scelta dell’arredamento per la camera del neonato è importante tenere a mente il fattore sicurezza rispondendo alle rigide norme vigenti dettate dalla Comunità Europea.

Quando il bimbo cresce anche la cameretta si adegua: qui di seguito trovate un articolo interessante in merito: Come arredare una cameretta piccola: 5 idee salvaspazio, pro e contro.

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Moda uomo stili e tendenze del momento

Moda uomo stili e tendenze del momento 2022 - 2023
Moda uomo stili e tendenze del momento

I canoni esteti della moda cambiano di stagione in stagione e di anno in anno. Così la moda 2022 – 2023 uomo porta con se diverse innovazioni che rompono gli schemi tradizionale della moda uomo.

Entra in campo, anche per lui la gonna, il nero diventa un colore d’eccellenza anche in estate, e la canottiera si trasforma in un capo da indossare in ogni occasione.

Stravaganze della moda per uomo e delle tendenze del momento che non lasciano dubbi sul fatto che la moda si sta evolvendo e, con essa i gusti, specie per quanto concerne le giovani generazioni. Ma scopriamo di più sulla moda uomo e gli stili innovativi e talvolta eclettici che le passerelle di tutto il mondo ci propongono senza false righe.

Moda uomo gli stili e le tendenze di oggi

In realtà modifiche in tema di uomo e moda sono molteplici, non solo gonne, nero e canottiere da indossare anche in outfit formali, sono molte, infatti le scelte innovative e, tra esse, si colloca l’uso e abuso del rosa al femminile adottato anche in maxi piumini per lui.

Altri nuovi dettami della moda li rappresentano le maxi sciarpe, spesso variopinte e proposte in tutte le fogge e l’uso delle pailletes la maschile sono alcuni dei dettami che la moda di Parigi ci ha suggerito. Mentre nelle sfilate di Milano spopola il bianco, le tendenze globali della moda, fanno del nero un colore da sfoggiare sempre e comunque.

Se il nero e il bianco si affermano con prepotenza insieme a colori tipicamente definiti femminili, come il rosa, non perde piede un iconico tessuto: il jeans.

Moda uomo stili e tendenze: la gonna

Ebbene si! La gonna dopo l’uso nei secoli da parte degli scozzesi, approda anche sulle passerelle di mezzo mondo incontrando sempre più consensi tant’è che anche al festival di Sanremo di quest’anno, diversi artisti ne hanno fatto uso sfoggiando look composti da questo capo, come ad esempio Mahmood il vincitore insieme a Blanco dell’edizione di quest’anno.

Attenzione però all’abbinamento con le calzature giuste ed il calzino ricercato, fondamentale per la riuscita di questo look. Complice di questa tendenza al rilancio della gonna uomo, è sicuramente lo stilista amante del kilt: Thom Browne seguito poi da molti altri del settore e ampiamente abbracciato dagli artisti, dai Vip e dalle persone più in vista che, come ben si sa, sono quelle che danno ampia spinta alle tendenze moda, da sempre.

Infatti nella top ten 10 degli articoli più cool per uomo è entrata inaspettatamente a farne parte la gonna da uomo. Ed ecco che i fanatici delle tendenza moda stanno ampiamente sfoggiando le gonne in ogni ambito.

Moda uomo tendenza gonna
Moda uomo tendenza gonna – Photographed by Phil Oh

Moda uomo stili e tendenze: il nero colore d’eccellenza

Il nero è da sempre considerato un colore super elegante, sia per l’uomo che per la donna. Molti i capi scuri da indossare sia in eventi formali che richiedono un dress code black, ma anche tantissimi gli outfit da comporre utilizzando questo colore ampiamente rilanciato dalle tendenze moda uomo di quest’anno. Una scelta che piace per versatilità e sta bene a tutti.

Uomo stili e tendenze: canottiera con "eleganza"
Uomo stili e tendenze: canottiera con “eleganza”

Moda uomo stili e tendenze: canottiera con “eleganza”

La canottiera è stata da sempre relegata nel cantone degli indumenti casual ampiamente sportivi da indossare solo ed unicamente in certe occasioni super informali (palestra e spiaggia).

Ma oggi, anche questo capo viene rivalutato e rimixato. La canottiera diventa un indumento di tendenza per la moda uomo anche se in versione più soft ed elegante. Svariati gli outfit in grado di trasformare la canotta nel capo moda più trendy e sexy in assoluto.

Da completi semi sportivi, ai tessuti in raso e seta, fino ai modelli colorati abbinati a pantaloni classici e indossati con nonchalance.

Attenzione al dress code

La moda di oggi ci suggerisce libertà libertà nell’essere e nell’apparire. Tra estrosità e libertà d’immagine si affermano queste nuove tendenze moda al maschile da abbracciare, ma senza mai dimenticare che qualora l’evento richieda un dress code specifico è sempre bene considerarlo.

La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola, libro e recensione

La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola libro e recensione
La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola libro e recensione

Di cosa parla il libro di ” La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola”? Di tante cose ma di una in particolare, quella che consente alle persone di essere felici e soddisfatte. Il libro è edito da Garzanti e scritto da Raphaelle Giordano

Quante persone si lamentano di ogni piccolo imprevisto che gli appare nel corso della giornata dei mesi e della vita, tutta. Quante persone rinunciano ad essere felici perché abituate da sempre a vedere il “bicchiere mezzo vuoto”? La vera capacità di essere felici risiede nell’accettazione e nell’analisi di ciò che si ha.

Ti potrebbe interessare leggere questo articolo: Pensiero positivo. cosa significa vedere il bicchiere mezzo pieno? In quanto è perfettamente in linea con la tematica del romanzo.

Questo non significa che non si debba cercare di migliorare la propria vita o di modificare ciò che non ci fa stare bene ma che in ogni attimo c’è un’occasione che può essere sfruttata positivamente o negativamente.

Significa anche che il rovescio della medaglia c’è, ma speso dipende solo da noi. E’ proprio la tematica che ci ha spinto a scegliere questo libro con risvolti psicologici evidenti e ad inserirlo tra i nostri libri consigliati.

La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola – Sinossi –

Il libro è di una semplicità disarmante ma altrettanto profondo e indica come si può rendere ogni giorno unico e speciale. Vediamo di cosa parla.

Ci sono giornate in cui tutto va storto. È così per Camille, la protagonista, quando sotto un incredibile diluvio si trova con l’auto in panne e senza la possibilità di chiamare nessuno. Tutte le sfortune del mondo sembrano concentrarsi su di lei. A quanti capita?

Ma Camille non sa che quello è il giorno che cambierà il suo destino per sempre. Un uomo le offre il suo aiuto. Si chiama Claude, e si presenta come un «ambasciatore della felicità». Le dice che lui è in grado di dare una svolta alla vita delle persone.

Camille in un primo momento non dà peso alle sue parole. Ma poi ci ripensa: riscoprire la bellezza delle piccole cose renderebbe tutto più facile: l’aiuterebbe ad andare di nuovo d’accordo con il figlio ribelle e a ritrovare la sintonia di un tempo con il marito. Così decide di ricontattare Claude e di seguire le sue indicazioni.

Per liberarsi delle caratteristiche negative c’è ogni giorno un semplice esercizio da compiere, un piccolo passo alla volta: ripercorrere le sensazioni di un momento felice, guardarsi allo specchio e farsi dei complimenti, contare tutte le volte che ci si lamenta durante la giornata.

A volte basta solo ringraziare per quello che di buono accade, dal profumo del caffè la mattina a una realizzazione personale. Camille comincia a mettere in pratica questi consigli, e intorno e dentro di lei qualcosa succede. Con il sorriso sulle labbra, non è più così difficile parlare con suo figlio e riscoprire con suo marito i motivi per cui si erano scelti…

La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola, recensione

Il libro, sebbene sia un vero e proprio romanzo, rappresenta anche una musa ispiratrice per colore che vivono nel “negativismo”. Come Camille, che si renderà conto che non esiste felicità se non la si condivide con qualcuno, e non esiste gioia, se non si ha la forza e la voglia di cercarle in ogni piccola cosa.

Allo stesso modo, trovo che il lettore possa facilmente riconoscersi in molti passi di questo libro che descrive minuziosamente com’è la vita comune di una persona che si ritiene sfortunata ed infelice. Ma Camille riscoprirà la sua nuova vita a e magari potrà darvi utili spunti per far quadrare al meglio anche la vostra.

Il libro è venduto sa in formato Kindle che copertina flessibile. Inoltre il libro è in vendita su Amazon anche come Audiolibro a soli 2,95 euro. Il formato Kindle ha un prezzo di 9,99 euro e lo trovate QUI. Mentre il libro cartaceo “La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola” lo trovate nell’immagine banner qui sotto ad un prezzo di 16 euro.

Un bel libro, utile da leggere in quanto offre ottimi spunti di riflessione. Adatto anche per un bel regalo dato che è reperibile la versione cartacea.

Lo abbiamo scelto per la tematica trattata, e non solo perché è un bel romanzo che può accompagnarvi in piacevoli ore di lettura alla riscoperta di una serenità auspicata e magari, desiderata.

Piercing Surface, nomi, come e dove farlo, prezzo e manutenzione

Piercing Surface, nomi, come e dove farlo, prezzo e manutenzione
Piercing Surface, nomi, come e dove farlo, prezzo e manutenzione

Sotto il nome di Piercing Surface si collocano tutta una serie di piercing, molti dei quali li abbiamo già trattati in questa sede. Cosa indica con il termine Surface piercing? Il termine indica tutti i piercing sottocutanei che attraversano lo strato superficiale della pelle costituiti da una barretta di metallo con due palline all’estremità.

surface piercing sono dei piercing sottopelle eseguibili su qualsiasi punto del corpo e che, come i tatuaggi portafortuna ed il trucco temporaneo, sono entrati a far parte di quei processi di abbellimento un tempo riservati al solo make up.

Com’è fatto un Surface Piercing e quali i rischi?

Un surface piercing è costituito da due fori, che vengono praticati su una parte del corpo che risulti piana. Mentre, per quanto riguarda il gioiello, è formato da una barra con all’estremità due palline. Trattandosi di un piercing sottocutaneo esteso, i rischi di rigetto sono elevati, specie se non ci si attiene alle scrupolose norme igieniche e non si sceglie il momento giusto per farlo, ossia quando si è in salute e lontano dai periodi caldi.

Ha alcune similitudini con il piercing microdermal ma data l’estensione è più doloroso. I suo scopo è di arricchire ed abbellire esteticamente alcune parti del corpo, che, come visto, devono essere piane e prive di sporgenze ossee.

In base alla zona in cui il surface piercing viene praticato assumerà un nome differente. Alcuni sono molto richiesti, come ad esempio, quello alla nuca o sui fianchi, decisamente molto apprezzati e di moda, un po’ come è accaduto per il finger pircing, il piercing alle dita sempre più popolare, specie tra i giovani. Ma quali sono le aree del corpo in cui si può praticare un surface piercing e quale nome prende? Scopriamolo insieme!

Piercing surface, nomi, dove farlo

Le aree del corpo su cui possono essere praticati i piercing Surface sono molteplici; vanno dalla nuca, al sotto guancia, al lato dell’orecchio vicino alle tempie, sopracciglio, zone del torace e sterno, ma anche fianchi ed ombelico, fino ad arrivare alla zona del pube. In base alla zona in cui si effettua il piercing surface esso prende un nome specifico.

Nomi dei Surface Piercing

I nomi del piercing surface sono molti dall’Eye brow, Nape surface, surface Nek, surface Medison, Sternum surfece, ma anche Wrist surface, Corset surface, Hip surface o piercing Hip, fino al surfece Belly, a mio avviso uno dei più belli e femminili. Ma scopriamo le zone del corpo in cui farli ed i nomi relativi dei piercing surface.

  1. Tempie: Eye brow molto usato tra i giovani di ambo i sessi viene praticato tra guancia e sopracciglio.
  2. Nuca: molto sensuale chiamato Nape surface dietro al collo alla nuca; e Surface nek praticato al lato del collo per questo motivo ricorda il morso del vampiro e prende anche il nome di Vampire Biters. Quello posto all’altezza della C 1 (atlante)
  3. Torace: In alcune aree del torace  e sotto clavicolari troviamo due tipi di surface piercing: quello che si effettua nella zona sotto clavicolare e prende il nome di Surface Medison. Mentre nella zona dello sterno sia in senso verticale che orizzontale viene effettuato lo Sternum Surface.
  4. Schiena: vengono effettuati vari piercing surface generalmente paralleli tra di loro tanto da simulare un corsetto per questo prendono il nome di Corset surface.
  5. Polsi. Nell’area dei polsi si realizzano dei piercing denominati Wrist Surface sia singoli che in coppia e paralleli.
  6. Addome e Fianchi, sono dei piercing molto estetici e femminili che si realizzano nell’area dei fianchi esaltandone le forme e prendono il nome di Hip piercing o Hip Surface. Tuttavia, sebbene si tratti di un piercing tendenzialmente femminile, può essere adottato anche dagli uomini. Generalmente viene praticato su ambo i fianchi creando un armonica decorazione. Il Surface Belly sta sempre più prendendo piede, grazie alla sua femminilità viene richiesto soprattutto nell’area dell’ombelico, oppure sui fianchi. I Surface Belly vengono fatti sia singoli che in coppia.
  7. Zona del pube nell’area pubblica si possono realizzare piercing maschili e femminili. Il Piercing effettuato sul Monte di Venere prende il nome di Christina Surface.

Quando fare il Piercing Surface e come curarlo e manutenerlo

Il periodo migliore per effettuare il piercing surface è quello in cui non si suda e non sono (generalmente)  previste vacanze la mare, quindi il periodo migliore si colloca tra l’autunno l’inverno e l’inizio della primavera, periodo in cui non vi sono in programma vacanze la mare. Poi questo è soggettivo.

Ma dato che andrà evitata la polvere, la salsedine, lo sfregamento del piercing e le sollecitazioni, cercate di programmarlo in un periodo di calma, ed effettuatelo solo quando siete in piena salute.

Questa tipologia di piercing, infatti, impiegano una ventina di giorni per guarire ed anche più, vanno sempre mantenuti puliti ma, al tempo stesso, smossi il meno possibile per evitare il rigetto dato che essendo sottocutanei, rischiano di essere espulsi dal corpo.

Piercing Surface: Cosa non fare

Le cure e le norme igieniche posteriori e antecedenti al piercing devono essere attente e scrupolose. Si dovrà pulire il piercing un paio di volte al giorno. Non andrà usato betadine, ne acqua ossigenata, ne tantomeno alcool in quanto tendono a seccare troppo la pelle ritardano la guarigione del piercing.

Evitare movimenti bruschi, e contatti con liquidi e fluidi di vario tipo, sapone incluso. Non andare al mare o in piscina, ed evitare di dormire sopra all’area su cui è stato effettuato il surface piercing. Si tratta di una ferita e come tale va trattata con cura e circospezione attendendone la guarigione.

Dove fare il piercing surface e prezzi

Trattandosi di un piercing particolare che potrebbe dare problemi di infezione o rigetto, è buona norma scegliere un bravo professionista della propria città ed osservare le indicazioni che ci vengono fornite.

Meglio se si opta per qualcuno facile da raggiungere in caso insorgano problemi e si abbia bisogno di un consiglio in merito o di un aiuto. Il costo di un piercing surface si attesta intorno ai 100 euro ma può variare un poco, in virtù dell’area scelta e del professionista.

Microdermal, piercing e buchi orecchie, infezioni e rimedi

Storia del trucco e dei cosmetici dalle origini al microblanding in due libri

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Storia del trucco e dei cosmetici dalle origini al microblanding in due libri

Il trucco, da secoli è protagonista dell’essere donna, del teatro e del cinema e di altri eventi in cui un maquillage è necessario. I primi ad utilizzare il trucco per scopi prima religiosi e poi estetici furono gli egiziani. La nascita del trucco o del make up ha storicamente percorsi diversi e variopinti nel loro genere.

Gli egiziani erano convinti che gli Dei gradissero la bellezza e la cura del corpo, per questo motivo i sacerdoti ed i faraoni, nonché le mogli ed i seguito familiare, utilizzavano miscele di oli per il corpo e colori per tingersi gli occhi, ed anche coni di cera profumati da porre sotto i copri capo.

Ma in realtà, se esaminiamo nel dettaglio la storia del trucco e dei cosmetici nei vari popoli della terra, ci accorgiamo di come usanze religiose, riti a sfondo religioso o di procreazione, e canoni estetici di bellezza, abbiamo influenzato la nascita del make up tra le popolazioni del pianeta.

Storia del trucco e dei cosmetici dalle origini

Il trucco un tempo, non era prettamente prerogativa femminile ma tra le varie tribù e popolazioni lo si adottava in ambo i sessi. Molte popolazioni antiche e, soprattutto, diverse razze aborigene di varie località della terra, misero a punto un make up proprio.

Alcuni popoli arabi, ad esempio, usavano ed usano tutt’ora, l’eyeliner naturale prodotto da loro; altri popoli crearono dei make up su viso e corpo con l’hennè; altri ancora, utilizzavano colori ricavati da polveri e terra per dipingersi corpo e viso in svariati modi. Ad esempio di bianco.

In India tutt’oggi si mantiene viva l’usanza di tingersi e disegnarsi mani e piedi con l’hennè, ed anche in questo caso l’usanza ha radici nel culto. Tingendosi mani e piedi si auspica di ricevere il consenso e la bontà degli Dei. Un po’ come era in uso nell’antico Egitto.

Storia del make up come nasce e come si evolve nei secoli

La storia del make up di cui gli egizi sono dei protagonisti riconosciuti del trucco e della cura del corpo, (Abbigliamento nell’antico Egitto) inizia in realtà dalla preistoria.

In alcuni contesti, invece, l’uso del make up, inteso come trucco, aveva una scopo di richiamo sessuale di simbologia attraverso il quale si comunicava un messaggio.


Anche gli Indiani d’America furono un popolo che fece ampio uso di simboli e trucco. La funzione sociale all’interno della tribù dell’uomo o della donna ne determinava colori e disegni del trucco così come dei segni tatuati o tatuaggi o dei segni scarnificati sul corpo.

Gli esempi di popoli e di trucco sono vari: in Britannia ci si dipingeva il corpo di azzurro, mentre in Persia, Ciro il Grande (VI secolo,. a. C.) prima di presentarsi in pubblico usava sottoporsi ad un trucco che coinvolgeva viso, occhi, barba e capelli. Utilizzando olii e prodotti specifici per rendere lo sguardo ed il viso più belli.

Ma il trucco non fu solo un modo per apparire più belli, o per ingraziarsi gli Dei o per comunicare segnali a sfondo sessuale, fu anche un modo utile a mimetizzarsi tra la natura, e passare inosservati ai nemici o per identificarsi nel proprio stato sociale (pubertà, guerriero, capo tribù).

Il make up, così come i tatuaggi e la perforazione dei lobi o di altre aree del corpo con body piercing sono tutte pratiche antiche con origini storiche che variano da popolo a popolo, nelle varie epoche storiche. Noti, ad esempio, i disegni dei Tatuaggi Maori, di cui vi abbiamo parlato in modo approfondito, i quali hanno dei significati specifici e dei punti caratteristici su cui andrebbero fatti.

tatuaggio maori schiena
Tatuaggi Maori disegni: significato, simboli e punti dove farli

Trucco cinematografico e teatrale quando nasce?

Anche nel teatro prima, e nel cinema poi, nasce la necessità di usare il trucco. Si sperimentano prodotti come il cerone e il fondotinta. La storia del make up vero e proprio, infatti, inizia insieme a quella del teatro, quando gli attori in scena erano illuminati da candele o lampade ad olio. I primi materiali che seguirono l’uso del cerone quando nacque il trucco teatrale nel 1873, furono pochi, ma essenziali:

  • Cerone e fondotinta,
  • matita occhi nera,
  • eyeliner,
  • matita bianca,
  • ciglia finte,
  • Successivamente si utilizzarono anche dei rossetti.

Dal make up antico al microblanding o trucco tatuato

Ed il trucco nel corso dei secoli, diviene un costume vero e proprio: le donne si truccano, chi più chi meno, e al make up si aggiunge la cura delle unghie laccate, la nails art abbastanza recente, ed infine, negli anni 90 arriva ed impera il microblanding.

Il microblanding anche noto come trucco tatuato di cui vi abbiamo ampiamente parlato QUI, (elencandovi i pregi ed i difetti di questa pratica moderna), consente di realizzare un make up durevole che coinvolge labbra, occhi e sopracciglia.

Molto pratico ma non consigliato per tutte, ha come pregio la lunga durata e la praticità, alla quale si accompagna un costo non proprio ridotto che può andare per labbra e occhi dalle 400 alle 900 euro.

Storia del trucco e dei cosmetici dal 900 ad oggi, libro

Abbiamo visto in più articoli, come si evolve la moda nel corso dei secoli e dei decenni risentendo delle influenze artistiche, letterarie e sociali dell’epoca attuale, ma anche delle influenze storiche. Se volete approfondire l’argomento leggete questa guida: La moda e gli stili dall’800 al 900.

In questo periodo (800 – 900), non solo nasce la nuova sartoria, ma si sviluppa anche il modo di essere e vestire, e con esso, il modo di curarsi e di porsi al pubblico. In questo contesto di semplificazione degli abiti, specie quelli femminili, ma anche di approfondimento della pulizia e del concetto della bellezza, si fa strada il make up.

I primi protagonisti del make up del 900 sono i rossetti, le ciglia finte, e l’ eyeliner, il tutto accompagnato da uno strato di cipria che conferiva al volto un’aspetto omogeno e teneva sotto controllo il velo lucido della pelle.

Negli anni 80 nasce il trucco per le carnagioni scure

Intorno al 1979, si arriverà a concepire un make up adatto alle carnagioni scure quelle di africani, indiani e simili che, in un primo momento suscitò non poche polemiche e molti dubbi.

In epoca moderna il make up è divento uno strumento commerciale enorme ed ha indotto il mondo femminile, ma non solo, a fare uso di cosmetici e make up sempre di più.

Il make up oggi

Tantissimi i brand che producono trucchi e prodotti di bellezza e molte le tipologie di prodotto che si possono reperire in commercio da quelli vegan e naturali a quelli a lunga durata, fino ai prodotti per il make up resistenti all’acqua, prodotti per il make up in crema, gel , polvere, pigmenti soavi che decorano di bellezza il viso regalando alle donne un tocco di splendore in più.

Una storia del trucco affascinante che potrete approfondire grazie a due libri dedicati al make up che vi lascio nelle immagini sottostanti: il primo riferito al trucco dalle sue origini fino all’ 800 ed il secondo al periodo storico del 900 dove è avvenuto il grande cambiamento del make up e la sua incoronazione e affermazione.

Storia del trucco e dei cosmetici – dall’antichità all’Ottocento, libro

Le nuove mode sono alimentate da stili e correnti artistiche precedenti, basti pensare alle collezioni elleniche proposte da Givenchy, Lagerfeld, Krizia e Comme des Garçons, alla collezione Bambara di Yves Saint Laurent, od anche agli abiti ispirati all’Antico Egitto di Dior.

La padronanza degli stili moda del passato è un ingrediente indispensabile per la creazione dei maquillage e delle mode del futuro.
Questa straordinaria opera in due volumi è ricca di foto e illustrazioni originali, una fonte di ispirazione indispensabile per creare nuovi stili e mode innovative.

Storia del trucco e dei cosmetici – Dal Novecento ad oggi, libro

Tra le creazioni più recenti che attingono al passato come non citare Madonna, che durante la sua lunga carriera, ha rievocato gli anni ’20 (Bonnie e Clyde) e successivamente gli anni ’40, ‘50 e ’60. Uno sguardo va anche al celebre servizio su Vogue dove Rihanna appare in pieno stile anni ’30 con tanto di sopracciglia ad arco.

La padronanza ed il riuso degli stilemi del passato è un ingrediente indispensabile per la creazione dei maquillage e delle mode del futuro.
Nei due libri dedicati al trucco e alla sua storia, per ogni periodo storico sono illustrate, le varie modalità di trucco, e sono descritti i diversi modi di concepire la bellezza femminile. Ogni capitolo è completato da esaustivi cenni sull’acconciatura, un elemento inscindibile, a mio avviso dalla moda.

Lago di San Benedetto a Subiaco un oasi paragonata ai Caraibi

Lago di San Benedetto a Subiaco
Lago di San Benedetto a Subiaco

Avevo letto di questo posto fantastico immerso nella natura dei monti Simbruini, il laghetto di San Benedetto dall’acqua cristallina e, incuriosita dal paragone che lo definiva “I caraibi del Lazio“, sono andata a visitarlo. Un’oasi di pace specie se ci si reca in visita non nel fine settimana in cui è sicuramente affollato, ma in mezzo alla settimana.

Una piccola bellezza naturale intorno alla quale regna la pace e dove è possibile trovare diversi luoghi da poter visitare: dal paese di Subiaco al Sacro Speco fino ai giardinetti di Subiaco con il loro ponte antico.

Molti i percorsi da poter fare in zona, e tante le aree in cui passeggiare e rilassarsi. Dista da Roma circa 60 – 70 km un’ oretta di macchina. Vediamo cosa vedere a Subiaco e cosa fare al Laghetto di San Benedetto.

Cosa fare al Lago di San Benedetto, un piccolo specchio d’acqua incantevole: parcheggio e biglietto

Per recarsi al laghetto di San Benedetto è necessario procedere verso Subiaco. Il lago infatti si trova ad un paio di chilometri dal paese e per raggiungerlo una volta parcheggiato, si dovranno percorrere a piedi circa 600 metri.

Il parcheggio che trovate all’ingresso è piccolo quindi non sempre c’è posto, ma se vi recate in visita nei giorni feriali il parcheggio accoglie una ventina di automobili ed è più che sufficiente. Altrimenti potrete parcheggiare nella strada superiore. L’ingresso al laghetto ha un prezzo di 1 euro e mezzo a persona.

Sponda dal fiume Aniene in prossimità del lago di San Benedetto

Arrivare al laghetto

Il sentiero che raggiunge il laghetto di San Benedetto non è percorribile da persone disabili in quanto, se pur comodo si svolge nel bosco. Attraversato un ponte di legno e metallo si cammina lungo le sponde del fiume e si arriva allo specchio incantevole del laghetto di San Benedetto caratterizzato da acqua cristallina e una bella cascata. L’acqua è fredda ma non gelidissima tant’è che i più audaci si fanno il bagno.

Si possono portare con se i cani ma vanno tenuti al guinzaglio. Non si può “bivaccare” e non ci sono chioschi per mangiare, quindi portatevi l’occorrente anche se non è permesso pranzare in loco ma solo “fare una merenda”.

Il posto è in ombra, rilassante, e quasi magico. Vi consiglio dunque, di vedere anche altri luoghi: oltre alla visita al laghetto vi sono diversi percorsi che si possono fare in quell’area come dimostra la foto del cartello (in alto a sinistra).

Il Sacro Speco e la torre gotica

Al laghetto e in tutta l’area, regna un’atmosfera che vi immerge in un mondo surreale e vi porta a pieno contatto con le energie della natura: un posto fantastico, così come fantastico è il monastero sovrastante Il Sacro Speco, fondato da San Benedetto e successivamente suddiviso in due aree distinte: monastero di Santa Scolastica e San Benedetto dove vivono 16 monaci.

In un’area limitrofa, tra il laghetto ed il monastero lungo la strada, si trovano i resti di un’imponente villa costruita da Nerone di cui alcune parti, colonne in marmo e simili, furono riutilizzate per la costruzione del Sacro Speco.

All’interno del Sacro Speco vi è una splendida chiesa Neoclassica in stile minimale, che è contenuta come in una matriosca dentro la vecchia chiesa di origini gotiche. Una struttura molto particolare nel suo genere, così come è degna di nota la torre gotica perfettamente conservata in foto. Una delle più importanti torri in Italia del medioevo e ben conservate.

I chiostri del Sacro Speco e la chiesa gotica

All’interno del monastero vi sono due chiostri molto suggestivi, con pozzo e giardino uno e con cisterna l’altro. Il chiostro con il giardino è molto romantico, mentre decisamente suggestivo il chiostro pavimentato con cisterna, ornato da tante colonnine diverse tra di loro, sapientemente decorate.

Numerosi gli affreschi e le testimonianze strutturali e architettoniche originarie in stile Gotico che, nel corso dei secoli, si sono arricchite di altri elementi più recenti.

Il Sacro Speco conosciuto con il nome di Monastero di San Benedetto è stato costruito nell’XI – XII secolo, sopra la grotta di San Benedetto, luogo in cui il Santo visse i primi anni di vita monastica.

Si tratta di un insieme suggestivo di edifici che comprende due chiese, numerose cappelle poste nell’intercapedine dell’attuale chiesa tutte in stile gotico e sapientemente decorate. Vi sono grotte collegate da scalinate, il tutto sopra 9 alti archi e una parete a strapiombo tra il verde della zona.

E’ possibile fare una visita guidata gratuita (ad offerta) che parte dall’ingresso principale più volte al giorno. All’interno vi è anche un negozio che vende preparati galenici, creme, liquori ed altro.

Il laghetto di San Benedetto, la storia

Il laghetto di San Benedetto è uno dei più piccoli laghi del Lazio. Si trova nella Valle dell’Aniene a circa 400 metri di altezza e a un paio di chilometri da Subiaco. Una piccola opera naturale dovuta all’allargamento del fiume Aniene che lo alimenta. insieme alle sorgenti dell’acqua di San Benedetto.,

Completa il tutto, una piccola ma copiosa cascata naturale. La cascata ed il laghetto si trovano in una gola stretta tra le pareti dei monti e per secoli ha costituito il fondale di uno dei laghetti artificiali “Simbruina Stagna” che caratterizzavano la villa fatta edificare da Nerone nel I secolo e di cui le tracce sono ancora visibili in varie aree limitrofe.

Il laghetto di San Benedetto, e la sua oasi caraibica del Lazio, sono i più altri tra i laghetti fatti costruire in epoca neroniana. Il laghetto è inoltre teatro di due miracoli storici: Il Miracolo del Falcetto di San Benedetto; ed il miracolo di San Mauro.

Visita a Subiaco e dove pranzare

Un’area tutta, quella del lago, dei monti, e del paese, permeata da un alone mistico e da una pace eterea. Nel paese potrete trovare diversi ristoranti in cui mangiare carne e pesce (trote al forno e al cartoccio) ma anche maiale arrosti e piatti locali. Noi abbiamo pranzato al ristorante storico di Checchina, piccolo ma accogliente, con un vetrata con vista nella valle sottostante ed ottima cucina locale.

Subiaco
Subiaco

Quindi, ora sapete come si chiama il lago di Subiaco: il lago di San Benedetto, appunto, e cosa fare in loco, oltre al paese che offre diverse espressioni artistiche storiche da visitare, dal ponte, alla chiesa di San Francesco, alla parte vecchia del paese molto suggestiva. Nella nostra sezione viaggi e vacanze vi abbiamo voluto proporre questo gioiellino d’arte e natura ad un passo da Roma.

Ci auguriamo di aver resto giustizia con descrizione e foto a questo splendido posto e vi lasciamo un video di questa bella gita (attenzione è il lago di San Benedetto non Domenico mi sono confusa con un altro bel lago che si trova in Abruzzo).

Qui sotto, invece, trovate il video dell’intera gita sia la visita al lago che al monastero del Sacro Speco, dove mangiare ed altri posti da vedere a Subiaco e dintorni.

Pasta fredda ricetta veloce

Pasta fredda ricetta veloce
Pasta fredda ricetta veloce

Pasta fredda: si è in cerca di una ricetta veloce? Una ricetta per la pasta fredda da fare in pochi minuti e utilizzando pochi ingredienti ma, al tempo stesso gustosa, adatta a tutti, grandi e piccini. Una pasta fredda da portare in tavola o da utilizzare per una gita fuori porta, o magari al mare, da consumare sotto l’ombrellone al fresco di una piacevole brezza marina. Vediamo gli ingredienti necessari per una Pasta fredda con la ricetta veloce che vi proponiamo oggi.

Pasta fredda ricetta veloce con pochi ingredienti

Tra gli ingredienti di base per la ricetta troviamo ovviamente la pasta, che potrete adottare nel formato che preferite, scegliendo tra i vari di pasta corta come ad esempio penne, rigatoni, sedani e sedanini ma anche ditali grandi fusilli ed affini. Noi abbiamo usato delle penne rigate di grano duro.

Gli ingredienti per la pasta fredda sono riferiti a 4 / 5 persone

  • Penne 350 grammi
  • 2 scatole di tonno da 120 grammi
  • 1 scarola di fagiolini
  • 2 pomodori medio grandi
  • olio
  • sale e pepe

Preparazione pasta fredda

Per preparare la pasta fredda, primo piatto estivo tipico, veloce e completo, si dovrà come sempre porre la pentola con acqua sul fuoco. Salarla ed attendere che raggiunga il bollore desiderato.

Versare le penne e lasciare cuocere per circa una decina di minuti mescolando di tanto in tanto. Quando la pasta sarà cotta scolarla e raffreddarla sotto l’acqua corrente, o se non si ha fretta, anche a temperatura ambiente condendola però, con un filo di olio per non farla attaccare.

Condire la pasta con gli ingredienti in elenco, utilizzando un contenitore capiente o un insalatiera. Incorporate le due scatole di tonno, i due pomodori tagliati a pezzettini, i fagiolini che avrete spezzato ed infine sale, pepe e un aggiunta di olio.

Mescolare il tutto amalgamando la pasta fredda con tutti gli ingredienti e servire in tavola dopo aver posto in frigorifero per una decina di minuti per far si che la pasta fredda raffreddi ancora meglio e sia più gradita da gustare.

Varianti pasta fredda

Potrete applicare delle varianti alla pasta fredda della ricetta e mettere al posto dei fagiolini delle olive verdi, aggiungere del basilico fresco finemente tritato e se volete, anche delle fresche ovoline di mozzarella o del formaggio a dadini, ma senza appesantirla troppo aggiungendo un numero di ingredienti elevato. Anche le olive trovano ottimo impiego nelle ricette di pasta fredda, così come il mais, i piselli ed altri legumi.

Perché scegliere la pasta fredda

La scelta della pasta fredda nasce dalla necessità di mangiare cibi freschi per contrastare l’afa estiva ma anche dal fatto che consente di spendere meno tempo ai fornelli in quanto molte ricette sono facili, veloci, costituiscono un piatto unico, e dato che la pasta va consumata fredda la si può preparare anche in quantità superiore ed utilizzarla un paio di giorni.

Inoltre, la pasta fredda è un piatto unico da fare quando si è in vacanza. A tal proposito vi lascio un altro articolo interessante di cucina e ricette: Cosa cucinare in vacanza: 10 ricette veloci e piatti unici. Spero vi sia utile!

10 e più ricette di pasta fredda

Tra le ricette estive dedicate alla pasta fredda ne abbiamo illustrate, nel tempo più di una: sono circa una decina e più delle quali ve ne lasciamo alcune nei link sottostanti. Consigliamo di visionare altre ricette di pasta fredda in elenco:

Pasta fredda colorata e leggera

Pasta fredda con pomodorini

Pasta fredda con fagioli e sedano

Ricette estive: 5 primi di pasta fredda

Pasta fredda con melanzane e pomodorini

Pasta fredda tonno e mozzarella

Queste ricette di pasta fredda molte prevedono l’uso del tonno, il quale, può essere sostituito da prosciutto cotto a dadini, uova sode a pezzetti, melanzane e porcini, ed altri ingredienti, inclusi carne in scatola e wurstel. Qui di seguito, trovate una pasta fredda con wurstel che piacerà sicuramente ai bambini.