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mercoledì, Ottobre 1, 2025
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Piercing Uomo quali sono quelli più sexy e quelli più belli

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Piercing uomo quali sono quelli più sexy e quelli più belli

Piercing e Tattoo Sexy Uomo

Piercing Uomo, una nuova tendenza di questo decennio. Tatuaggi e piercing stanno attraversando un periodo di grande successo: piacciono molto ai giovani e caratterizzano chi li indossa: ma quali sono i Piercing da Uomo più belli o più Sexy e quali, invece, quelli più belli ed apprezzati dagli uomini che piacciono molto alle donne?

Se i tatuaggi Maori riscuotono ampio successo tra gli uomini, alcuni piercing rappresentano il massimo della sensualità. Ma piacciono davvero a tutti? In realtà no, ma è pur vero che vi è una vasta fascia di uomini che amano indossarli, e una buona parte di donne che li trovano molto sexy.

Uno dei piercing maschili più sensuali in assoluto, sembra essere il piercing del capezzolo, punto inusuale per un uomo e forse, proprio per questo, molto apprezzato. Sfoggiato anche da star del calibro di Lenny Kravitz (in foto). Vediamo quali sono gli altri piercing uomo che piacciono e riscuotono un discreto successo. 

Piercing maschili sensuali: il perché della scelta

Non tutti scelgono gli stessi piercing per motivi estetici o di moda; alcuni optano per questi ornamenti in quanto rappresentano una forma di espressione personale, una scorta di dichiarazione di individualità e ribellione contro le convenzioni.

Prendendo ispirazione dai rituali antichi, in cui la perforazione del corpo era spesso un simbolo di maturità o di rango sociale, gli uomini moderni, ed i giovani d’oggi, si integrano nella vita moderna in maniera sempre più personale e significativa.

Ecco perché alcuni scelgono i piercing per commemorare un evento importante o uno stato d’animo, altri optano per un tattoo, ed altri vedono in queste scelte una sorta di viaggio verso l’autoaffermazione. La sensualità ricercata in piercing e tattoo, però è un altro concetto che andremo a vedere.

Piercing uomo quali sono quelli più sexy

Come visto, il piercing al capezzolo è considerato il più sexy in assoluto per l’uomo, forse perché riconduce a tecniche tribali che consistevano (e consistono) nel fissare al petto degli anelli per poi effettuare delle prove di forza nel ragazzo diventato adulto, appendendone il corpo proprio tramite questi anelli. Un rito di passaggio che talvolta diviene anche identificazione di un ceto sociale, di un gruppo di appartenenza e così via.

Oltre alle associazioni tribali, il piercing al capezzolo, sicuramente sensuale, è visto anche come un atto di coraggio, un gesto audace ed un modo per trasgredire i confini tradizionali della mascolinità. In effetti la crescente popolarità di questo tipo di piercing fra gli uomini, riflette un’evoluzione nei concetti di genere aprendo nuove strade di auto-espressione.

quindi, mentre alcuni possono percepire la perforazione del capezzolo come una scelta prettamente estetica, per molti uomini rappresenta molto di più e diviene simbolo della storia personale, una metafora di rifiuto delle restrizioni stereotipate ed un’apertura mentale diversa, più ampia. In questo contesto si capisce come il piercing divenga non solo un ornamento sexy ma una componente essenziale della narrazione personale di un uomo.

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Piercing uomo quali sono quelli più sexy e quelli più belli

Altro piercing maschile sexy è sicuramente quello che viene effettuato alla lingua, ma a molte donne piace anche il piercing effettuato sul labbro sopra e o sotto di esso. Non riscuotono grande successo quelli applicati ai genitali (apprezzati solo da chi fa uso spropositato dei piercing), mentre trova discreto consenso vertical industrial che attraversa, in senso verticale, l’orecchio.

Piercing per uomo quali sono quello più belli

In termini di gusti e di bellezza, i piercing ragazzo non si discostano di molto da quelli scelti ed adottati dagli uomini. Sicuramente tra i più belli si colloca il piercing al naso, il piercing alla lingua riconosciuto anche come molto sensuale, e quelli che si effettuano all’orecchio. Piace molto anche il piercing del sopracciglio.

Piercing per uomo quali sono quello più belli

Con l’evolversi delle tendenze, molti uomini adottano piercing sul corpo come mezzo per distinguersi e riflettere la propria individualità. Quindi come è orami chiaro la scelta del piercing non riguarda solo le tendenze ed il seguire la moda del momento, bensì fa emergere, in chi li sceglie e li adotta, una parte del loro io interiore attraverso decisioni sicuramente audaci.

Con un vasto ventaglio di opzioni a disposizione, dal minimalismo dei piccoli cerchi al naso, ai dettagli sicuramente più complessi dei microdermal, ogni scelta racconta qualcosa di unico su chi la indossa.

Questo desiderio di personalizzazione si intreccia come le motivazioni dietro i tatuaggi e altre modifiche corporee, indicando una crescente enfasi sull’autenticità dell’auto-espressione corporea nella società di oggi.

Spesso dunque la scelta di un piercing o di un tatuaggio può riflettere le proprie radici culturali, il contesto sociale in cui si vive e le esperienze di vita. Altre volte, invece si tratta di scelte stilistiche anche modaiole, e in questo caso la ricerca del piercing sexy ha il suo peso.

Il piercing sexy scatena le fantasie femminili e maschili?

Alcuni uomini si pongono questa domanda, così come le persone semplicemente curiose di sapere e conoscere qualcosa che appartiene ad un mondo tipicamente giovanile (ma non solo).

Da quel che si legge sui rotocalchi, le star li scelgono spesso proprio perché conferiscono un’aria trasgressiva e, al tempo stesso, molto sensuale. Forse è proprio il concetto di trasgressione, nello scegliere ed adottare qualcosa di diverso e di unico, che li rende tanto ambiti ed apprezzati.

Inoltre, i piercing hot non passano sicuramente inosservati al proprio partner, tra essi quello all’ombelico, giudicato uno dei più sexy per le donne, segue quello al capezzolo, insieme ai piercing vicini alle zone erogene, o nelle zone erogene stesse. Rihanna sfoggia il suo naughty piercing sui capezzoli, mentre Lady Gaga adorna con piercing sensuali le sue zone erogene. Ma le star si sa osano per generare curiosità.

I consigli degli esperti

Secondo gli psicoterapeuti questa tipologia di piercing erogeni può stimolare la coppia in modo molto positivo, o avere l’esatto effetto contrario; motivo per cui il consiglio che danno è quello di provare quelli amovibili per poi magari, decidere di passare a qualcosa di più definitivo.

Novità i microdermal

Più recenti come concezione, i microdermal sono dei veri e propri impianti sottocutanei. Oltre ai piercing, dunque, vanno molto di moda anche i microdermal che trovano collocazioni diverse sia per lui che per lei. Tra i più amati dalle donne il finger piercing da portare come un anello, mentre piace molto agli uomini che lo trovano sensuale il microdermal tra i seni, piccoli punti luce posti in vario numero come una decorazione che impreziosisce e stuzzica le fantasie.

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Bonsai di Eucalipto, Euforbia, Eleagano coltivazione

eucalipto bonsai
Bonsai di Eucalipto, Euforbia, Eleagano coltivazione

Abbiamo già visto diverse tipologie di bonsai, da esterno e da interno. Vedremo altre 3 tipologie di bonsai: l’Eucalipto, albero sempreverde, Euforbia, dal grosso tronco, ed infine l’Eleagano strutturalmente simile all’olivo. Scopriamo insieme i bonsai di Eucalipto, Euforbia, (o Euphorbia) Eleagano: coltivazione, malattie, rinvaso.

Troviamo bonsai da interno e da esterno, alberelli che si adattano, in base alla specie a vivere bene in casa, o al contrario fuori di essa, per questo si definiscono bonsai da interno (chiuso) o da esterno (all’aperto). La collocazione esterna va fatta in posizioni appropriate al riparo dal vento e da eccessivo sole. 

Bonsai di Eucalipto, Euforbia, Eleagano coltivazione 3 specie

Oltre a differenziarsi per l’ambiente (interno – esterno), si diversificano anche per stile, ossia tipologia di coltivazione e formazione dei piccoli alberi. Le norme di coltivazione dei bonsai sono simili tra loro, ma variano in base alla specie; mentre la riproduzione può avvenire per talea bonsai o per seme, in alternativa procurandosi le piantine in natura (Yamadori).

Bonsai Eucalipto stile e coltivazione

Il nome scientifico è Eucalyptus globulus, varietà E. Gunnii ed E. Citriodora e Calmadulensis. L’Eucalipto è noto per le sue proprietà medicamentose utilizzate specie per le vie respiratorie. L’Eucalipto è un albero con proprietà fitoterapiche che oltre ad essere utile per l’uomo rappresenta una dei cibi prediletti dai Koala. Si tratta di una pianta sempreverde (non perde foglie), proveniente dall’Australia.

eucalipto bonsai
Bonsai di Eucalipto, Euforbia, Eleagano coltivazione

Eucalipto coltivazione ed esposizione

Esteticamente molto gradevole richiede terriccio del quarto tipo e terreno umido in estate. Va rinvasato con potatura delle radici ogni 2 o 3 anni facendo molta attenzione in quanto le sue radici risultano piuttosto fragili.

  • Habitat: ama un’esposizione in pieno sole, durante l’inverno va collocata in una stanza con temperatura non superiore ai 16 °C. Durante l’estate, invece, va collocata all’esterno.
  • Parassiti: Non soffre parassiti in particolare anche in virtù dell’odore che emanano le sue foglie.
  • Malattie: non soffre di particolari malattie, è un specie di bonsai robusta.
  • Propagazione: preferibilmente per seme nel periodo che va da Febbraio a Marzo.

Bonsai Euphorbia stile e coltivazione

Bonsai Euphorbia

Il nome scientifico dell’Euforbia è Euphorbia balsamica. Bonsai specie: la varietà Euphorbia, infatti, racchiude molte specie diverse inclusi arbusti, piante rampicanti, cespugli e piante grasse. Come aspetto risulta avere un tronco grosso con rami contorti e lisci. Le foglioline di questo bonsai sono ovali e disposte a ciuffi. Presenta fioriture maschili e femminili.

Euphorbia bonsai coltivazione

  • Habitat: la sua natura tropicale la rende idonea a coltivazioni a temperature medio alte. Va rinvasata ogni 2 anni ed ama terriccio del secondo tipo.
  • Parassiti e malattie sono rari e dipendono anche dalla specie.

Bonsai Eleagano stile e coltivazione

L’Eleagano o Eleaganus (famiglia Phillyrea angustifolias) utilizzato comunemente nei giardini come pianta da siepe o cespuglio. Si tratta di un bonsai dal tronco robusto con un’aspetto molto simile all’olivo. Presenta infatti, foglie piccole di forma ovale e di colore verde / cenere. I rami dei bonsai di Eleagano sono spinosi e presentano fioriture dai fiori bianchi e piccoli che si trasformano in belle bacche rosse.

Eleagano bonsai coltivazione

Bonsai Eleagano
  • Habitatbonsai coltivazione: ama posizioni luminose ma non in pieno sole. La temperatura di coltivazione deve essere moderata sia in inverno che in estate. Necessita di innaffiature moderate, mai abbondanti. Quanto al terriccio va utilizzato il composto del quarto tipo.
  • Potature: necessita di potature e legature. Le legature si effettuano in estate mentre le potature in primavera o a Settembre.
  • Malattie: Non soffre di malattie ne di attacchi di parassiti.

Bioritmi: cosa sono e come influiscono sul nostro umore

Bioritmi: cosa sono e come influiscono sul nostro umore
Bioritmi: cosa sono e come influiscono sul nostro umore

Cosa sono i bioritmi: bioritmo significato e influenza

Il corpo degli esseri umani è governato da una serie di ritmi naturali, chiamati “bioritmi”, i quali insieme ai ritmi biologici costituiscono dei fattori che determinano mutamenti chimici nel cervello.

Bioritmi: cosa sono e come influiscono sul nostro umore

Il corpo degli esseri umani è governato da una serie di ritmi naturali: i “bioritmi”, ovvero bioritmo personale ed individuale proprio.  Si originano alla nascita dell’individuo e lo accompagnano per tutta la vita. Secondo la teoria ad essi connessa, sembra che essi vadano ad influenzare le caratteristiche fisiche, emotive, intellettive, intuitive, estetiche e persino spirituali dell’individuo. La teoria dei bioritmi risale ad un secolo fa, quindi è piuttosto recente. Avvenne ad opera di due uomini: Wilhelm Fleiss e Hermann Swoboda. Scopriamo i bioritmi e il significato!

Come funzionano i bioritmi

Wilhelm Fleiss, amico di Sigmund Freud, era in realtà un numerologo e si dedicava alla numerologia; scrisse un libro insieme a Freud dimostrando che i numeri assumevano un importanza notevole per i fenomeni fisici e biologici, e supponendo che ci fosse una correlazione tra corpo e mente, ne dedusse che esistevano due ritmi di vita legati ai numeri 23 e 28 (giorni), corrispondenti al periodo femmina (28 ciclo mestruale), e periodo maschio (23).

A Vienna il dottor Swoboda, stava giungendo alle stesse conclusioni, analizzando i sogni lo stato d’animo e la salute dei suoi pazienti, si rese conto dell’esistenza di due cicli naturali numerici legati ai due numeri 23 e 28, chiamò il 23 ciclo fisico e il 28 ciclo emotivo.

A questi 2 cicli fondamentali se ne aggiunse un terzo ad opera dell’ingegnere Alfred Teltscher, il quale osservò che le capacità intellettive dei suoi allievi fluttuavano nell’ arco di un periodo di 33 giorni, che definì ciclo intellettuale. Nel corso degli anni la teoria dei bioritmi si andò affinando diffondendosi gradualmente in tutto il mondo tra gli anni 20 e gli anni 70.

Negli ultimi vent’anni, la teoria dei bioritmi si è ulteriormente estesa includendo altri cicli, questo grazie all’evoluzione dei computer con i quali, tramite un software, attraverso un grafico, è possibile tracciare i bioritmi di un individuo.

I tre nuovi bioritmi

I tre nuovi bioritmi inseriti nell’ultimo trentennio, o giù di li, sono quello intuitivo, quello estetico ed infine, il bioritmo spirituale. Ad ognuno è stato assegnato un valore numerico in giorni:

  • “intuitivo” di 38  giorni;
  • “estetico” di 43 giorni;
  • “spirituale” di 53 giorni.

Oltre ai tre bioritmi citati si presume che ne esitano almeno altri tre che sono rispettivamente: dominio, passione e saggezza.

Bioritmi e cicli principali

  1. Ciclo emotivo: quando il ciclo emotivo è alto si provano emozioni intense e si è maggiormente predisposti a rapporti affettivi.
  2. Ciclo fisico: quando risulta essere alto nel nostro bioritmo si è pieni di energie, il nostro fisico risulta più forte rispetto alla malattia e alle infezioni.
  3. Ciclo Intellettivo: Se è alto sono presenti buone capacità razionali intellettive e pratiche, l’attenzione alla gestione lavorativa risulta molto acuta. Quando invece risulta basso la mente risulta essere pigra per qualsiasi elaborazione, ci si sente indolenti e affaticati.

Come si calcola il bioritmo? Il bioritmo influenza il sonno? queste ed altre domande vengono spesso poste a tal proposito.

I bioritmi iniziano da 0 e sono calcolati partendo dalla data di nascita

I bioritmi sembrano fornire, in maniera scientifica e significativa, un valido modo per poter valutare e predire il futuro. In America in Germania e in Giappone vengono adottati dalle industrie imprese ed enti pubblici. Ad esempio, il ministero della sanità giapponese pubblicò uno studio (anni 70) secondo il quale gli autisti degli autobus di linea e taxi, incorrevano in un maggior numero di incidenti nei giorni considerati “critici”. In tal senso, sono state fatte numerose ricerche ed esperimenti.

In conclusione, i bioritmi sono dei modelli periodici di comportamento che influenzano molte specie animali e vegetali calcolati su base numerica e secondo un preciso modello matematico.

Funzioni organiche come il sonno e la veglia seguono un ritmo di 24 ore, e sono spesso legati ad un orologio biologico di ogni singolo individuo ed andrebbero rispettati quanto più possibile. Inoltre, i bioritmi costituiscono un valido strumento che consente di “curarsi” da soli, si avvalgono di questo metodo anche molti naturopati che lo adottano con i loro pazienti. Attraverso il calcolo del bioritmo e lo studio di esso.

Lo specialista elabora un bioritmo del paziente in base al giorno e all’ora di nascita, disponendo di un computer, si calcola il bioritmo del paziente e si elabora una terapia. I bioritmi risultano validi per combattere lievi disturbi derivanti da ansia, depressione e stress. Da non sottovalutare il calcolo del proprio bioritmo in chi pratica attività sportive ad alto livello in quanto sono in grado di segnalare i periodi più favorevoli in cui ottenere prestazioni migliori, insieme a quelli meno proficui. Il calcolo bioritmo è importante per coloro che desiderano sapere di più su se stessi e sui personali cicli sia singoli che bioritmi di coppia.

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Training autogeno a cosa serve, come si fa

Training Autogeno cos’è a cosa serve come si fa

Training Autogeno cos'è a cosa serve come si fa
Training Autogeno cos'è a cosa serve come si fa

Che cos’è il training autogeno?

Si tratta di una terapia attuata attraverso il respiro e la visualizzazione che rappresenta una delle più semplici ad attuare ma allo stesso tempo anche una delle più efficaci.

Training Autogeno cos’è a cosa serve

Nasce in Germania intorno agli anni venti ad opera di due medici, uno psichiatra ed un neurologo, Johannes Schulz e Wolf-gang Luthe, insieme, misero a punto degli esercizi vertebrali silenziosi considerati una forma occidentale simile alla meditazione praticata in oriente. Il training autogeno è una delle terapie del corpo e della mente più semplici e flessibili, essa getta le basi per una crescita  personale e per l’autorealizzazione contemporaneamente ad uno sviluppo delle capacità intellettive.

 A cosa seve e come si fa

Vi sono numerose ricerche che attestano la validità di questa tecnica, attualmente è praticata in molte strutture ospedaliere per affrontare ed alleviare i dolori del parto, è impiegata in aeronautica e negli Stati Uniti è stata utilizzata per preparare gli astronauti. lo scopo degli esercizi TA, è quello di raggiungere uno stato della coscienza simile alla meditazione, consentendo, in molti casi, di operare processi di auto guarigione.

Il training autogeno induce uno stato di rilassamento atto ad aumentare le prestazioni la concentrazione e a ridurre lo stress, esso crea, così come l’autoipnosi e la meditazione, uno stato di “concentrazione passiva” nel quale la mente può dirigere la sua attenzione a varie parti del corpo analizzate in una sequenza specifica, una ad una adottando determinate posture  e espressioni verbali che concorrono a far raggiungere lo stato di quiete.

Sedute ed esercizi: auto training

Tra  una seduta e l’altra, praticata con l’ausilio di figure professionali, è necessario operare degli esercizi autogeni con regolarità, presso la propria abitazione dedicando una decina di minuti al giorno per almeno tre volte al giorno, dopo diversi mesi di pratica si dovrebbe riuscire a mantenere uno stato di concentrazione e rilassamento positivo per almeno mezz’ ora, un esercizio ottimo sia per le gestanti durante la gravidanza che successivamente al parto.

Benefici

Tra gli effetti benefici a lungo termine riscontrati in chi pratica con assiduità il training troviamo un aumento della creatività, una maggior concentrazione, ed un controllo del dolore superiore, tutto questo determinato dal fatto che questa tecnica è in grado di riequilibrare i due emisferi del cervello.

Training autogeno come si fa e a chi serve

I corsi sono generalmente rivolti a piccoli gruppi e divisi in sedute settimanali. Una volta acquisita uno certa padronanza esso diventa una terapia utile e versatile per ridurre e combattere lo stress e favorire il benessere.

Praticarlo anche solo dieci minuti al giorno possono giovare enormemente a corpo e mente. Tecnica usata nei corsi di preparazione al parto per avere un parto con dolore controllato e auto ipnosi, si rivela utile per combattere stress ed ansia, per raggiungere uno stato di serenità e tranquillità.

Cosa accade nella persona durante il training autogeno?

Una volta apprese le tecniche di training autogeno (respirazione, concentrazione, visualizzazione, esercizi della pesantezza, esercizi del calore etc.) attraverso dei corsi, ed aver eseguito diverse esercitazioni è possibile praticare l’auto training in casa, da soli, e beneficiare di questa pratica.

Il TA provoca un grande rilassamento e una sorta di auto ipnosi che permette all’organismo di recuperare energie e di controllare l’ansia ed il dolore grazie ad un auto induzione ad uno stato di forte calma interiore e benessere.

Quali sono le posizioni consigliate per il training autogeno?

La posizione migliore è quella da sdraiati ma si può anche decidere di attuarlo da seduti, l’importante è stare comodi e non avere indumenti che costringano. In questo modo gli esercizi di concentrazione psichica passiva possono essere praticati in modo migliore.

Tutti gli esercizi training autogeno tutorial video

In questo video troverete gli esercizi di base per poter provare a praticare questa disciplina del rilassamento.

Nuove Emoticon in arrivo a cosa servono e come usarle

emoticons nuove
Nuove Emoticon in arrivo a cosa servono e come usarle

Le usiamo le amiamo o le odiamo in base al tipo di utilizzo che ne viene fatto: sono le Emoticon anche dette Emoji, le faccine più usate su tutti i social. Ma servono davvero? E se sì; a cosa servono le Emoticon e come usarle in modo corretto e produttivo?

Si legge di tutto sulle emoticon del perché vanno usate di come non usarle di quando sono apprezzate e di quando invece diventino un vero e proprio elemento di disturbo. Ma dove sarà la verità? Come in molte altre cose la verità spesso sta nel mezzo, o meglio ancora, la risposta è nel modo di usarle 🤫: Vediamo come e perché!

Le emoticon funzionano?

Sì, la ricca lista di faccine sembra proprio funzionare, specie per quelle che sono le attività sui social specie a livello di interazioni e marketing. Perché questo? La risposta è molto semplice: siamo bombardati da informazioni e dunque il nostro cervello sta diventando selettivo e bypassa molti messaggi specie quelli verbali, sia scritti che talvolta orali.

Rimangono a fare il loro lavoro le immagini. Non a caso le campagne che spingono di più a livello social sono quelle delle immagini e soprattutto dei video. Lo sanno bene gli influencer grandi o piccoli come me, ed i blogger che l’impatto visivo ha il suo peso: sempre e comunque. L’emoticon riesce a creare una connessione diretta con chi sta leggendo, o semplicemente guardando. Crea un legame e rafforza la comunicazione sia visiva che verbale. 

A tal proposito sono stati fatti molti studi di settore e ovviamente, come in tutte le cose, anche le emoji si scopre che vanno usate (ma lo sapevamo già) nel modo giusto e nel posto giusto.

Nuove Emoji

Quando non usare le emoticon

Le emoticon non vanno usate in tutte quelle situazioni che possiamo definire “formali”. E questo perché l’emoticon non è un sistema di comunicazione formale e, in quanto tale, rischia di sminuire un contenuto “serio” come una mail di comunicazione o similari. Quando occorre serietà, e competenza e non si ha confidenza con l’interlocutore, meglio ometterle. L’uso dunque, deve essere in target con ‘interlocutore e con l’argomento trattato.

Quando e come usare le emoticons

Si possono e si devono usare le emoticon in tutte quelle situazioni in cui si comunica con altre persone e si cerca di arrivare diretti al cuore, agli occhi e al cervello. In questo caso le emoji sono davvero uno strumento potente perché riescono a migliorare le interazioni, specie sui social, anche del 50 % e dunque, è bene farne uso ma senza esagerare.

  • L’engagement sale grazie a loro, ed i brand e gli influencer riescono ad umanizzarsi ancor di più. Ma attenzione a scegliere quelle giuste per il contesto ed il tipo di comunicazione e che vogliamo creare nel nostro messaggio.
  • Ogni social poi, ha una sua personalità ed una sua forza e, in relazione a questa, e al modo in cui si vuole “arrivare” al lettore o all’interlocutore, si useranno faccine diverse e coinvolgenti, espressive e rafforzative, ma sempre senza eccedere altrimenti rischiamo di ottenere l’effetto contrario, specie se non abbiamo più 15 anni.

Usare Emoticon nei siti

Sono convinta che anche nei siti web tipo blog e magazine, ma non solo, la lista emoji con tutti i suoi simbolini possa rivelarsi utile a livello di comunicazione, specie quando è necessario mettere in evidenza un link da cliccare, un approfondimento o un messaggio particolare.

L’immagine usata, e il simbolino scelto, possono rafforzare l’attenzione su un dato elemento e creare al tempo stesso un’interconnessione ematica tra lettore e autore. Personalmente li utilizzo con moderazione da blogger quale sono, e solo in determinati articoli e situazioni: ma li uso.

Lista delle emoticon in espansione

Per il 2021 la lista delle emoji si allunga ulteriormente. Si aggiungono oltre 200 nuove immagini visive comunicative in grado di esprimere, in un piccolo disegno, concetti ed emozioni, stati d’animo e sogni, paura ed allegria, amore e tristezza. Tra esse il cuore in fiamme, la faccina con gli occhi a girella e le immagine gender con donne e uomini barbute cuori e colori diversi.

Quella con gli occhi a girandola mi esprime in pieno dopo 12 ore passate al PC 😂.

emoticon 2021
Nuove Emoticon in arrivo a cosa servono e come usarle

I simboli emoticon sono davvero tanti, e in più si sono aggiunte delle funzionalità sugli smartphone che permettono di creare emoticon personalizzate attraverso app come BitMoji utile per la creazione del proprio avatar, attraverso una foto; simboli e immagini unici e divertenti magari con la nostra faccina a fumetto.

La lista emoticon è varia e in crescita ed i simboli e le faccine da usare nelle nostre conversazioni private in chat o sui social in modo sia privato che pubblico ci danno davvero l’imbarazzo delle scelta: ma attenzione a scegliere gli emoticon giusti.

L’immagine sotto, mette in evidenza quali sono i simboli più usati, i pittogrammi più amati dagli utenti. Ognuno di noi si riconoscerà, per molti simboli, in questo grafico, altri magari, no! Ad esempio, personalmente non uso quasi mai le manine congiunte a mo’ di “ti prego o grazie” … perché preferisco scrivere “grazie” e non mi piace neanche riceverle. Ma uso moltissimo la faccina che ride, gli smiley emoticons di vario genere, da quello con le lacrime a quello con il sorriso beato o interdetto.

Nuove Emoticon in arrivo a cosa servono e come usarle

Voi invece quale disegno tra i tanti usate di più?


Le emoji ci traggono d’impaccio?

Eh si, va detto che, oltre a fungere da rafforzativo, questi pittogrammi simpatici servono anche a trarci d’impaccio quando le parole proprio non ci vengono o quando siamo a corte di idee e tempo. Una faccina può risolvere il problema, una bacino spedito con l’immagine, un cuore, un fiore o un bel pacco regalo, diciamolo: ci possono semplificare la vita! Comunicare con questo potente mezzo è diventata un’abitudine comune che, a livello di socialità aiuta molto.

E allora usiamole senza remore, dosandole bene, adeguandole al contesto comunicativo in cui siamo calati.

Ok 👌penso di aver detto tutto non rimane che salutarvi 🙋‍♀️ ma, per conoscerci meglio, ti consiglio di venirmi a trovar nel mio profilo Instagram

Fioriture invernali balcone, giardino e casa quali sono

Fioriture invernali balcone, giardino e casa quali sono
Fioriture invernali balcone, giardino e casa quali sono

Fiori e fioriture invernali un argomento molto discusso in inverno, quando si va alla ricerca di piante invernali da fiore.

I fiori invernali rallegrano l’atmosfera cupa e grigia che inverno e autunno portano immancabilmente con se. Le giornate di sole sono rare, la pioggia e la neve sono lì, spesso a farci compagnia e, piante e fiori invernali, così come bacche colorate, portano un po’ di colori e profumi graditi. Vediamo quali sono le fioriture invernali più belle e variopinte che si possono utilizzare sul balcone in giardino e in casa.

Fioriture invernali balcone, giardino e casa quali sono le più belle

Le fioriture invernali si compongono di tre tipologie di piante: gli arbusti come il calicanto, le bulbose come narcisi, tulipani, ciclamini e giacinti ed infine le piante da fiore, talvolta stagionali, altre volte no. In casa poi, si possono forzare diverse tipologie di piante da fiore e tra esse, sicuramente le bulbose sono le più semplici da far fiorire, specie giacinti e tulipani anche in idrocoltura.

Ellebori fiori e piante Helleborus o rosa di Natale: leggende
Ellebori fiori e piante Helleborus o rosa di Natale: leggende

Fiori in inverno

Tra i classici fiori d’inverno ricordiamo la rosa di Natale, (che non è la stella di Natale). La Rosa di Natale è un fiore invernale bianco, ma anche verdino e rosato, il cui nome botanico è Helleborus. Si adatta a vivere sia in giardino che in casa, e regala splendide fioriture invernali, esattamente come il Calicanto d’Invero, arbusto che a Dicembre, completamente privo di foglie, emette dei bei fiori invernali gialli. Altri fiori invernali da esterno molto belli, sono i ciclamini, insieme ai crisantemi. Belli, anche in virtù del fatto che li si trovano in svariati colori, fiori bianchi, fiori rosa, viola o magri fiori rossi e bianchi colorano balconi e giardini con i loro piacevoli capolini.

Se avete vasi grandi o un bel giardino, piantate le Viole e le Violette (viola mammola) che già dal mese di febbraio sono in grado, tra freddo e neve, di regalarvi dei bei fiori. Le violette poi sono piantine rustiche con scarsissime esigenze di coltivazione e si adattano anche a giardini poco accoglienti per esposizione o terreno. I narcisi sbucheranno anche da sotto la neve, esattamente come fanno i crochi in montagna ed i bucaneve.

Ma di piante con fiori invernali ve ne sono molte, a partire da Novembre in poi. Senza contare che alcune di esse, non tipicamente invernali, possono fiorire nelle zone a clima mite anche in inverno. Tra esse i gerani, ma anche la Bouganvillea: Non raro nel meridione e nelle zone costiere, vedere Bouganvillea fiorite in dicembre / gennaio.

Il clima sta cambiando e, chi ha un giardino non deve sorprendersi nel vedere rose, gerani e Bouganvillea fiorite anche a dicembre insieme magari a Settembrini, Topinambur e Crisantemi. Piante invernali con fiori, sia usuali che non ve ne sono molteplici, cosi come piante con bacche colorate.

Piante da fiore invernali

Oltre alle piante citate, troviamo anche altre fioriture invernali che danno luogo a bacche decorative come ad esempio la Gaultheria Procumbens e la Skimmia Japonia. Il Pungitopo e Agrifoglio, così come il Vischio sono noti per le loro belle bacche. Certo è che, se le bacche sono piacevoli, una bella fioritura invernale da un tocco di colore in più ad ogni giardino o balcone.

Fiori rossi invernali e fiore bianco invernale

Tra i fiori invernali da esterno si colloca, in particolar modo, una specie che fiorisce da gennaio a primavera in relazione alla tipologia botanica precoce o tardiva. Si tratta della Camelia Sinensis un pianta da fiore che vive bene in giardino, sia in terra piena che in vaso e che, all’occorrenza, per brevi periodi può anche essere spostata in casa.

I fiori di questa varietà botanica possono essere bianchi e candidi ma anche rossi, rosa, screziati: tutti molto belli. Alcune specie possono essere allevate ad alberello in miniatura e vi assicuro, che la camelia allevata a bonsai in fioritura, è davvero molto bella. Oltre alla Camelia anche la Magnolia è una piante che in alcune specie produce fioriture precoci anche nei mesi freddi. Tra esse il così detto albero dei gigli. In casa potrete portare, acquistandole fiorite su forzatura, due piante da interni lo Spathiphyllum dai fiori bianche e l’Anthurium dai fiori rossi.

Fiori rossi invernali – Camelia

Fiori inverno: idee e spunti

Abbiamo visto diversi fiori da giardino invernali alcuni adatti anche per la casa, ma se volte scoprirne altri leggete anche questo articolo: 13 fiori invernali da giardino e balcone, che potrete trovare interessante e con altri spunti.

I nuovi stili di vita che resteranno dopo il Covid

I nuovi stili di vita che resteranno dopo il Covid
I nuovi stili di vita che resteranno dopo il Covid

Dopo mesi di pandemia, cambiano i nostri modi di fare. Migliora la gestione del tempo, aumentano le potenzialità. Come il Coronavirus sta cambiando, anche in meglio, la vita quotidiana e lo stile di vita delle persone.

Tra gli effetti indiscutibili della pandemia da Coronavirus c’è sicuramente l’aumento del tempo trascorso in casa. Anche in assenza di lockdown, le varie restrizioni e i diversi colori delle zone in cui il Paese è diviso, inducono a ridurre le uscite non necessarie. Complice anche l’inverno le ore trascorse tra le mura domestiche diventano preponderanti rispetto a quelle passate fuori.

Passato lo sbandamento, le ansie, ma anche quel sentimento di fiducia indotto dalla primavera in arrivo nel lockdown della prima ondata, tutto è cambiato. Il tempo delle canzoni sui balconi e degli arcobaleni alle finestre è ormai lontano. Lo stile di vita più casalingo, con smartworking e lezioni a distanza non è più una novità da sperimentare. Pian piano scopriamo che si tratta di qualcosa che sta entrando a far parte del nostro modo d’essere e di fare.

Fare di più muovendosi meno

Abbiamo imparato a gestire diversamente il tempo e abbiamo compreso di poter fare tantissime cose senza lasciare la nostra abitazione. E molte non sono così scontate. Tutti facciamo shopping online, paghiamo bollette, utilizziamo i social per comunicare con gli amici. Usiamo lo smartphone per giocare ai migliori casinò online, facciamo ricerche per individuare quelli premiati e più affidabili. Tutti ordiniamo la pizza da asporto. Ma i confini del web si stanno rivelando sempre vasti, rendendo possibili cose che prima non sapevamo neanche di desiderare o di poter fare.

Ad esempio la ricerca di una casa da acquistare con visite virtuali, modalità che sta rivoluzionando il mercato immobiliare. Un sfida raccolta dalle agenzie di tutta Italia che permette di visitare abitazioni, anche lontane, senza uscire dal proprio appartamento. Risparmiando tempo e chilometri.

E che dire delle visite ai musei, della possibilità di assistere a un concerto live dal proprio divano? Se il teatro cittadino è chiuso, cosa impedisce di guardarsi uno show di broadway in alta qualità? Stesso discorso per quel festival o quel salone del libro tanto desiderato e sempre rimandato per motivi di tempo, distanza e così via.

Riunirsi con amici e parenti non è possibile, ma si possono fare giochi di società usando simulatori di giochi da tavolo online. Tra i più completi segnaliamo Board Game Arena e Tabletopia.

Riscoprire il tempo e reinventarsi

Vivere la casa non significa solo preparare pizze e dolci, ma gestire il tempo in maniera diversa e forse più adatta al nostro essere umani. Per molti il 2020 è stato l’anno in cui sono stati riscoperte tute e abiti comodi insieme all’abitudine a fare colazione. L’anno in cui sì è messo un freno alle corse per non tardare al lavoro, allo stress da traffico. Questa nuova appropriazione del tempo e dei propri ritmi in molti casi ha avuto effetti positivi sulla vita personale e lavorativa.

Accanto ai fortunati che hanno cominciato a lavorare in smartworking, vi sono quelli che hanno perso il lavoro o che hanno dovuto chiudere le proprie attività. Dopo i primi momenti di sconforto in molti si sono ingegnati inventandosi una nuova professione.
 
Un buon punto di partenza possono essere i corsi d’aggiornamento, ovviamente da seguire a distanza. Per molti il tempo libero ha portato a riscoprire le proprie passioni, spesso accantonate a favore del lavoro. Chi aveva un sogno nel cassetto, o un’abilità messa da parte, ha potuto reinventarsi con i propri mezzi, sfruttando le proprie capacità.

Carriera online

Cominciare una carriera online


Le possibilità che si aprono a tutti grazie agli strumenti digitali sono tante. Che si voglia insegnare la propria lingua a distanza, o aprire un negozio virtuale in cui vendere i propri prodotti. Siti come Etsy o Shopify hanno costi ridottissimi e sono alla portata di tutti. Se non si hanno abilità creative o manuali si può pensare al dropshipping, oppure offrire customer service da remoto e servizi di assistenza virtuale.
 
Chi non ama lanciarsi da solo può sfruttare piattaforme che permettono di cercare qualunque tipo di lavoro indipendentemente dal luogo di residenza. Una di queste è Upwork. Si tratta di uno dei siti per freelancer più utilizzato e affidabile, che si rivolge a chi vuole lavorare nella grafica, amministrazione, marketing, contabilità.
 
In molti casi, utilizzare una skill che già abbiamo può diventare subito fonte di reddito. Ad esempio chi ama scrivere può farne un lavoro subito anche senza pubblicare un best seller. Mai come in questo momento la domanda di contenuti per il web è altissima. Una buona strada da seguire è quella di specializzarsi in un argomento ben preciso.

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Charles Onyeabor nuovo singolo They can’t pull us down testo

Charles Onyeabor nuovo singolo They can't pull us down e testo
Charles Onyeabor nuovo singolo They can't pull us down e testo

Charles Onyeabor, in uscita sulle radio dall’8 gennaio con il singolo They can’t pull us down disponibile in tutti gli store digitali con la partecipazione di Miriam Taylor.

Intervistato dal rinomato giornale New York Times, figlio d’arte, Charles Onyeabor propone nel suo nuovo singolo un sound morbido e gradevole che si discosta dalle precedenti produzioni tendenzialmente trap e rap o dalla hits Who is William Onyeabor del 2013.

Charles Onyeabor

Charles Onyeabor nuovo singolo They can’t pull us down

Un brano che è un inno a farcela: un grido di rivincita per tutti coloro che sono consapevoli che per arrivare a raggiungere una meta, qualunque essa sia, devono contare su se stessi e sulla propria tenacia. Lo si evince in frasi come queste: “Ogni uomo che cade giù anche per colpa degli altri deve lottare per rialzarsi da solo, la vita è adesso… vivila adesso” presenti nel testo della canzone.

Il singolo è stato scritto dal cantante in collaborazione con ARTESTUDIO53 di Franco Poggioli e Bartolozzi Sandro, che ha al suo attivo diverse collaborazioni con artisti italiani. Nel brano, la voce prorompente, ampiamente caratterizzante, della vocalist Miriam Taylor.

They can’t pull us down: testo in inglese


Tell me how you feel right now
the more you look the less you see ee ee
so many people want us down
but they can never never pull us down
Yea, they wanna pull us down
No, they can’t they can’t, they can’t pull us down
No be say I just dey yan
No be say I just dey yan
You know say I got the Grace
And I got the flow
No be say I just dey yan
No be say I just dey yan
You know say I got the Flow
And I got the swag, like
Life is now, oh oh oh oh
Life is now “, you better live it
Life is now
Live and let live ooooooooooo
Awwwwww
Chelu chelu chelu chelu chelu
When they see us passing by
And they keep on wondering how we do it
We are heading to the top
And there is nothing there can do about it
Yea, We heading to the top
No, they can’t they can’t,
they can’t pull us down
No be say I just dey yan
No be say I just dey yan
You know say I got the Flow
And I got the vibe
No be say I just dey yan
No be say I just dey yan
I got the Grace
And I got the flow, like
Life is now oh oh oh oh
Life is now “, you better live it
Life is now
Live and let live oooooooooo
Lets live it
Life is now oh oh oh oh
Life is now “, you better live it
Life is now
Live and let live oooooooooo
Yea Yea
Life is right now, u better live your life the way u want now, ah ah
Life is right now, u better live your life the way u want now, ah ah
Life is right now, u better live your life the way u want now, ah ah
Life is right now, u better live your life the way u want now, ah ah
Life is right now, u better live your life the way u want now, ah ah
Life is right now, u better live your life the way u want now, ah ah

New York Times

Charles Onyeabor figlio d’arte

Charles Onyeabor è il figlio del cantante nigeriano William Ezechukwu Onyeabor scomparso nel2017. L’artista è cresciuto nell’ambito musicale grazie alla vicinanza del padre. La sua voglia di fare musica e di proporre al pubblico i suoi brani nasce proprio dalla sua infanzia e, con la musica vuole omaggiare suo padre.

In uscita sugli store digitali