389972978
giovedì, Dicembre 25, 2025
Home Blog Page 89

Bonsai Cryptomeria del Giappone come coltivarla e prezzo

Bonsai Cryptomeria del Giappone come coltivarla e prezzo
Bonsai Cryptomeria del Giappone come coltivarla e prezzo Cedro Giapponese

La Crypomeria del Giappone o Cryptomeria japonica (Crittomeria) è un albero coltivabile bonsai che presenta una chioma di un bel vede brillante, andamento stretto e conico, fogliame leggero molto simile, in gioventù a quello del Ginepro. Pianta nativa del Giappone la Cryptomeria viene chiamata anche pino pavone o abete della misericordia. Ma vediamo come coltivare la Cryptomeria del Giappone Bonsai.

Bonsai Cryptomeria del Giappone coltivazione


Vi sono tante tipologie di bonsai, questa non è di facile coltivazione ma è molto bella. La Cryptomeria del Giappone coltivata a bonsai può essere allevata come esemplare unico ed isolato o coltivata in gruppo, una formula decisamente più bella ed interessante.

Sono adatte alla coltivazione su roccia e a quella saikei le varietà nane. Un bel sempreverde, il Cedro Giapponese è conosciuto per la sua forma conica, il colore rosso e la corteccia piuttosto fibrosa.

Tuttavia, va ricordato che si tratta di una specie di bonsai di non facile coltivazione in quanto non si abitua alle nostre latitudini e al nostro clima con facilità ed è soggetta ad alcune malattie come quelle di origine fungina.

Ama il clima freddo per cui si adatta meglio alle zone del nord. Infine è bene sapere che la Cryptomeria o Cedro Giapponese è una pianta a crescita lenta. Dopo queste premesse scopriamo di più sul bonsai Cryptmeria del Giappone.

Crescita e manutenzione a lungo termine

Coltivare un Bonsai di Cryptomeria richiede diversi anni, talvolta dei decenni per poter raggiungere la maturità. Continuare a curare, potare e modellare l’albero nel corso degli anni per ottenere il risultato che si desidera, rispettandone le esigenze di coltivazione.

Esposizione

Va coltivata in piena luce ma non ai raggi diretti del sole. Richiede alcune ore di sole, perfette quelle del primo mattino o del tardo pomeriggio. Posizionarla in posizione ombreggiata e fresca. In inverno va protetta dalle gelate estreme e dal vento freddo. Portare l’albero in un luogo più riparato o avvolgendo il vaso con materiali isolanti.

Bonsai al chiuso e bonsai all’aperto

Annaffiature

E’ una tipologia di bonsai che ama l’acqua. Nei climi più asciutti in estate è consigliabile irrorare anche le foglie ma mantenere la pianta all’ombra. In inverno diradare le irrigazioni.

Concimazioni

I Bonsai di Crittomeria del Giappone necessitano di concimazioni nel periodo vegetativo dalla primavera all’autunno circa ogni 15 giorni con un fertilizzante equilibrato.

Rinvaso Cryptomeria Giapponese

Le piante giovani di bonsai di Cryptomeria vanno rinvasate preferibilmente in primavera, ogni 2 anni, mentre le piante adulte anche ogni 5 anni. Utilizzare terriccio argilloso al 50 %. Usare un substrato ben drenato ricco di materia organica.

Potatura e filatura (legatura)

Cimare i germogli apicali con le unghie evitando l’uso delle forbici. La potatura regolare per mantenere la forma desiderata e promuovere la ramificazione.

Ottenuto l’albero madre, eseguire una potatura iniziale per dare forma al tronco principale e ai rami principali. La Cryptomeria ha un tipico aspetto conico, quindi è bene mantenere questa forma.

La filatura dei rami con spire di filo Bonsai aiuterà a controllare la crescita e a dare forma all’albero. La legatura va effettuata in autunno sulle piante di grossa taglia.

Moltiplicazione

Si moltiplica con facilità nel periodo estivo attraverso la tecnica della talea semi-legnose od anche margotta. Si può procedere anche alla riproduzione per seme.

Parassiti e malattie

E’ soggetta ad attacchi del ragnetto rosso, inoltre specie le piante giovani possono essere attaccate da muffa e morire.

Curiosità Cryptomeria del Giappone

I giapponesi coltivano la Cryptomeria del Giappone per il suo legname che risulta essere resistente e durevole, mentre negli altri paesi ed in Italia viene esclusivamente coltivata come albero ornamentale.

Prezzo Cryptomeria del Giappone

Esemplari giovani da formare si possono acquistare a prezzi contenuti che vanno dai 30 ai 50 euro. Diversamente per esemplari adulti di bonsai di Cryptomeria del Giappone già formati, venduti come bonsai singoli o a boschetto.

La rivoluzione verde nell’edilizia: il ritorno della canapa

La rivoluzione verde nell'edilizia: il ritorno della canapa
La rivoluzione verde nell'edilizia: il ritorno della canapa

Gli usi e le potenzialità per i materiali da costruzione di una pianta per lungo tempo demonizzata

Nel corso del XX secolo la canapa è stata oggetto di limitazioni e restrizioni a causa del proibizionismo legato alle proprietà psicotrope di questa pianta che, pur vantando una storia millenaria di utilizzo in molti campi, ha visto un periodo di declino nell’interesse e nell’applicazione.

Tuttavia, negli ultimi anni sta tornando a essere riconosciuta per le sue proprietà intrinseche. E questa riscoperta sta interessando numerosi settori: quello del benessere, ad esempio, che vede un graduale riconoscimento dei benefici della cannabis light che in Italia viene venduta da diverse aziende nostrane come Justbob, e-commerce noto per la varietà della sua offerta.

Oppure nella cosmetica, campo interessato dall’introduzione di numerosi nuovi prodotti a base di canapa legale.

E, strano ma vero, anche l’edilizia inizia a beneficiare di questo trend: la canapa, infatti, può essere utilizzata come materia prima per materiali da costruzione che, grazie alle loro caratteristiche, stanno catalizzando un crescente interesse.

I vantaggi della canapa come materiale per l’edilizia

Viviamo in un momento nel quale il riciclo, la sostenibilità e l’ecologia sono diventate parole d’ordine in numerosi campi e l’edilizia non fa eccezione.

La canapa, acquatica e non, è una pianta che ha radici profonde nella storia dell’umanità, si sta rivelando una risorsa preziosa per rivoluzionare l’industria delle costruzioni. Ma quali sono i vantaggi tangibili che la rendono così attraente? Innanzitutto, le sue caratteristiche ecologiche.

La canapa cresce in modo rapido, assorbendo grandi quantità di anidride carbonica, e la sua coltivazione richiede pochi pesticidi e fertilizzanti, rendendola una risorsa rinnovabile con un impatto positivo sul ciclo del carbonio, contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.

Poi, c’è la versatilità termica e acustica. Come materiale isolante, offre proprietà eccezionali garantendo un ambiente interno confortevole, mantenendo le abitazioni fresche d’estate e calde d’inverno oltre che fornendo un buon isolamento acustico.

Il terzo vantaggio da considerare è la resistenza della canapa edile a muffe, parassiti e incendi. Questo non solo garantisce una longevità strutturale, ma offre anche una sicurezza aggiuntiva ai suoi abitanti.

Le principali applicazioni della canapa nell’edilizia

Quando parliamo di canapa nell’edilizia, ci riferiamo a un ampio ventaglio di opportunità e soluzioni pratiche che vanno ben oltre l’immaginario comune. Vediamo brevemente le sue principali applicazioni.

Pannelli isolanti in canapa

Questi sono tra i prodotti più popolari e diffusi. Grazie alle loro ineguagliabili proprietà termiche e acustiche, i pannelli in canapa rappresentano una scelta eccellente per garantire comfort abitativo.

Siano essi impiegati nelle pareti esterne o in quelle interne, contribuiscono a creare un ambiente interno piacevole e ben isolato, sia dal punto di vista termico che sonoro.

Intonaci e miscele con calce

La combinazione di canapa e calce ha dato vita a una serie di prodotti per la rifinitura e l’isolamento che vantano proprietà di traspirabilità uniche.

Queste miscele non solo proteggono dall’umidità e prevengono la formazione di muffe, ma sono anche ideali per il restauro di edifici storici, garantendo una buona fusione tra antico e moderno, senza compromettere l’integrità strutturale.

La canapa come materiale strutturale

Forse meno conosciuto ma altrettanto rivoluzionario è l’uso della canapa come componente strutturale. Dai mattoni ecologici realizzati con canapa e calce ai moderni impasti in canapa destinati alla costruzione, le potenzialità sono molto interessanti.

Questi materiali non solo presentano una resistenza strutturale ottima, ma contribuiscono anche a un edificio ecologicamente sostenibile dal punto di vista del ciclo di vita.

Ogni medaglia ha un suo rovescio: ecco quello della canapa come materiale da costruzione

Pur essendo la canapa un ottimo materiale per l’industria dell’edilizia, è essenziale approcciare ogni novità con una visione equilibrata. Esploriamo quindi alcuni dei possibili svantaggi o sfide che possono emergere utilizzando la canapa in ambito edilizio.

  • I costi Iniziali – Si tratta di uno dei principali ostacoli che molti costruttori e progettisti potrebbero incontrare. Sebbene la canapa offra numerosi benefici a lungo termine, come minori costi energetici e una maggiore durata, il prezzo di acquisto potrebbe essere superiore rispetto ad altri materiali tradizionali.
  • Disponibilità e produzione – Nonostante la crescente popolarità della canapa, in molte regioni la sua produzione e lavorazione è ancora in fase nascente. Ciò può portare a limitazioni nella disponibilità o a variazioni nella qualità del materiale, rendendo difficile per i costruttori procurarsi consistentemente la canapa di alta qualità necessaria.
  • L’uso della canapa nell’edilizia può richiedere nuove competenze e metodi costruttivi. Ciò significa che i costruttori e gli artigiani potrebbero aver bisogno di formazione aggiuntiva, il che può rallentare i tempi di costruzione e aumentare i costi iniziali.
  • Percezione pubblica – Nonostante l’entusiasmo crescente, esistono ancora pregiudizi o malintesi sulla canapa nella mente del grande pubblico, legati prevalentemente alla demonizzazione della pianta attuata a partire dagli anni ’30 del secolo scorso. Questo potrebbe influenzare le decisioni di acquisto o di investimento da parte dei clienti potenziali.

In conclusione

La canapa e la promessa di edifici più sostenibili, resistenti e ambientalmente responsabili rappresenta un lampo di speranza in un settore spesso criticato per il suo impatto ambientale come quello edile. Ma, al pari di qualsiasi altra innovazione, anche questa porta con sé sia interessanti opportunità che sfide da superare.

Mentre i vantaggi della canapa sono indiscutibili, la sua completa integrazione richiederà formazione, adattamento e, in alcuni casi, una ricalibratura delle aspettative. Tuttavia, una cosa è certa: questa pianta ha il potenziale per migliorare il modo in cui costruiamo e viviamo, offrendo un futuro più verde e sostenibile.

Polipo con patate ricetta veloce

Polipo con patate ricetta veloce
Polipo con patate ricetta veloce

Il polipo è un secondo di pesce che piace molto se ben cucinato. Va detto che nell’ultimo anno i prezzi di questa pietanza sono lievitati e dunque una delle alternative è quella di cucinarlo anche con aggiunta di altri ingredienti, come un ottimo contorno, come ad esempio, le patate. Abbiamo già condiviso con voi altre ricette per cucinare il polipo, una di queste è il polpo al sugo con olive verdi, ottima senza dubbio ma per realizzarla avrete necessità di una quantità maggiore di polipo a meno che non lo cuciniate come un’antipasto di pesce e non come un secondo di pesce.

Polipo con patate ricetta

Alcune ricette di polipo piacciono anche a chi non ama molto il pesce così come i gamberi le fritture e così via. Sebbene mangiare carne un paio di volte a settimana sia corretto, molto spesso tendiamo a superare queste dosi consigliate.

L’alternativa alla carne, uova e formaggi a parte, è appunto quella di mangiare del pesce magari alternando con crostacei come i gamberi, molluschi e mitili e così via. Ricette di pesce in grado di accontentare anche i non appassionati di questo tipo di cibo.

Ma vediamo quali sono e, soprattutto quanti sono, gli ingredienti per quattro persone per questa ricetta del polipo con le patate.

Polipo con le patate: ingredienti

Per prima cosa, ci tengo a precisare che il polipo con le patate può essere servito come secondo con contorno di patate, ma anche come antipasto. In tal caso cambiare le quantità aumentandole o diminuendole a piacere e secondo l’appetito dei commensali.

Al tempo stesso questo è un piatto gustoso che si può consumare sia caldo che freddo, anche se personalmente prediligo la versione fredda, accompagnata da glassa di aceto o aceto balsamico (nel link la ricetta).

Vediamo nel dettaglio tutti gli ingredienti necessari per preparare questa ricetta di pesce a base di polipo fresco, o congelato.

Ingredienti per 4 persone

  • 500 – 600 gr di polipo (fresco)
  • 2 patate per persona
  • 1 gambo di sedano
  • 4 olive verdi denocciolate
  • Olio etra vergine q /b
  • Sale
  • Pepe
  • Prezzemolo tagliato finemente
  • Aceto balsamico o glassa

Polpo con patate ricetta e preparazione

Per preparare la ricetta del polpo con patate, per prima cosa dovrete lavare il polpo, e tagliarlo a pezzettini facendo i tentacoli a rondelle di circa mezzo centimetro o poco più.

Nello stesso tempo mettete a cuocere in acqua calda delle patate da lessare (nel link vi spieghiamo come lessare le patate). Potrete controllare la cottura forandole con una forchetta.

Patate di dimensioni medie, una volta che l’acqua bolle impiegano circa 20 minuti (più o meno) a cuocersi. Scolatele una volta terminate la cottura e raffreddatelo un poco.

Pelatele per bene eliminando la buccia. Per far si che tagliando le patate non si sbriciolino è bene attendere che si raffreddino.

In una casseruola anti aderente versate l’olio ed il polipo e lasciate cuocere almeno un’oretta in modo che diventi morbido. Salate un poco, e spruzzate con del vino bianco attendendo la fine cottura coprendo (se necessario aggiungete un filo di acqua) .

Preparazione del polipo e patate

Una volta che, sia le patate che il polipo sono cotti al punto giusto e le patate sbucciate e tagliate a quadrati, è il momento di incorporare tutti gli altri ingredienti. Tagliate a rondelle le olive, aggiungete il sedano tagliato a pezzetti, incorporate altro olio, aggiungete il pepe ed aggiustate di sale.

Infine, aggiungete il prezzemolo finemente tritato e lasciate stemperare in frigorifero per circa 15 minuti per poi servire il tutto in tavola. Se preferite i piatti caldi, non mettete in frigo ma riscaldate il tutto nel microonde per 2 minuti circa. Servite le patate con il polipo in tavola, ma il tutto dovrà essere tiepido e non caldo.

Prima donna Medico fu Virdimura, un’ebrea nel medioevo di fine 300

Prima donna Medico fu Virdimura un'ebrea nel medioevo del 400
Prima donna Medico fu Virdimura un'ebrea nel medioevo del 400

La prima donna medico è da annoverare nel periodo del medioevo e fu per la precisione una donna di origini ebraiche. Il suo nome è Virdimura, donna determinata e sensibile che, nel tardo medioevo, si distinse per la medicina. Fino ad allora, le donne avevano semmai ricoperto il ruolo di infermiera, atta alle cure e ai bisogni del malato, ma mai di medico. La figura di medico come la conosciamo anche oggi, era prerogativa maschile e, fino al 1376 nessuna donna aveva conseguito una laurea in medicina. Scopriamo di più su Virdimura la prima donna medico della storia.

Virdimura la prima donna medico della storia

Nei secoli le donne si sono dovute conquistare con tanta fatica alcuni ruoli che venivano identificati come “maschili”. Uno di questi era, senza dubbio, quello di medico. Ma Virdimura, giovane donna ebrea aveva un’attenzione particolare alla salute umana.

Era un’ ebrea catanese, educata sin da piccola alla disciplina alimentare e alla cura della persona, come dettato dagli antichi precetti ebraici. Va detto che sia il padre, che il marito Pasquale de Medico di Catania, furono entrambi due bravi medici ed entrambi la sostennero.

Letteratura storico – medica ebraica

Ma fu proprio per motivi culturali si deve molto a questo popolo in termini di medicina e di scienza al femminile. Infatti è innegabile che nella letteratura storico -medica furono proprio le donne ebree a rivestire un ruolo importante e, tra esse, Virdimura.

Questa ragazza Siciliana ottenne, il 7 novembre del 1376, la prima laurea in medicina nella storia delle donne. Un traguardo importante per lei ma anche per tutte le donne del mondo: una donna era diventata ufficialmente medico, con tanto di riconoscimento: la laurea!

Gli studi

Oltre alle limitazioni imposte alle donne ella dovette combattere anche contro altre limitazioni, ma furono proprio la figura del padre e del marito a dare una svolta alla sua vita di medico.

Infatti la formazione medica della comunità israeliana delle donne era affidata prevalentemente alla famiglia ed a un suo componente a suo volta medico.

Inoltre in Sicilia non vi era, all’epoca, la presenza di una vera scuola e dunque era necessario recarsi in altre regioni per studiare e laurearsi. Virdimura apprese l’arte della medicina aiutando il padre ed il marito.

La laurea

Per essere abilitata all’esercizio medico, fu esaminata dal Protomedico, commissione d’esperti della famiglia reale di Sicilia, la quale le conferì l’autorizzazione all’esercizio della medicina.

Inoltre Virdimura richiese alla commissione d’esame il permesso e la licenza per poter curare i poveri.

[«licencia praticandi in scientia medicine circa curas phisicas corporum humanorum, maxime pauperum quibus difficile censetur in mensa phisicorum et medicorum salaria solucionem vivique»].

Ma al tempo stesso veniva vietato di curare i cristiani a tutti i medici ebrei.

Grazie alle sue abilità, Virdimura, in poco tempo, divenne famosa in tutto il regno e spesso richiesta dalle donne che non amavano essere visitate dagli uomini.

Il suo titolo di medico “magistra” non corrispondeva ad un vero dottorato, poteva praticare la professione di medico in tutto il Regno di Sicilia ma non insegnare, questo perché il vero “dottorato” veniva assegnato solo ai medici cristiani.

Va ricordato che nel medioevo magia e medicina si intrecciavano e, specie per le donne, il limite sottile che le separava dalla stregoneria era davvero poco.

Nel medioevo le donne bruciate per stregoneria furono 110 mila, e tra esse anche Matteuccia di Todi; anche per questo era di comune pensiero che intraprendere la carriera di medico per una donna fosse impensabile.

Ma nelle famiglie ebree ricche e avanguardiste sia le mogli, che le figlie femmine, potevano esercitare la professione di medico con il su citato titolo di “Magister”.

Virdimura ed il suo lavoro di medico nel medioevo

In modo particolare Virdimura, donna che si distinse nel medioevo come altre donne (ne abbiamo parlato qui: 15 donne famose del medioevo) fu un medico e chirurgo che si dedicò alla salute delle donne, a quella delle persone disagiate e bisognose, e ai poveri.

In Sicilia, la presenza degli ebrei nel Medioevo era limitata, nel 1400 se ne contavano circa 50 ed erano raggruppati in alcune famiglie. Già all’epoca, purtroppo, gli ebrei erano considerati diversi ed inferiori e soggetti ad alcune restrizioni.

Ad esempio, sia uomini che donne dovevano obbligatoriamente indossare un segno distintivo (rotella uomini e rondella donne) ed erano sottoposti ad una tassa personalela gizia“. In molte città vi erano ospedali, cimiteri e macelleria appositamente per gli ebrei in quanto non erano ben accetti.

La laurea in medicina “Facultas legendi” agli ebrei

Nonostante le limitazioni subite dagli ebrei essi furono un popolo che mostrò, da sempre, grande interesse e capacità per le scienze e per ottenere il diritto alla laurea si imposero, nel tempo.

Il diritto di insegnare “Facultas legendi” gli era ingiustamente negato e, solo nel 1446, Beniamino Romano di Siracusa fece in modo che l’allora sovrano Giovanni D’Aragona, concedesse loro lo Studium generale.

Lo Studium generale permise di riconoscere ai medici ebrei la laurea ufficiale ed il titolo accademico in medicina e giurisprudenza.

L’espulsione dalla Sicilia degli ebrei 1492

Purtroppo, come ben sappiamo, il 31 Marzo del 1492 con l’editto di Granada, detto anche di Alhambra, avvenne la cacciata degli ebrei dalla Sicilia ad opera dei re cattolici Isabella di Spagna e Ferdinando II di Aragona.

Erano secoli difficili per le popolazioni, tra le assurdità partorite dai tribunali dell’Inquisizioni, che si macchiarono di terribili omicidi, spesso operati sulle donne accusate di stregoneria, (ma non solo).

Inoltre, va ricordato che vi furono leggi discriminatorie sull’abbigliamento nate nel 200 ed in uso fino al 700 / 800 “Leggi suntuarie“, insieme a disposizione e divieti di ogni genere, per cui per una donna, per giunta ebrea, aggiudicarsi il titolo di medico nel fine 300, (periodo tardo gotico) fu davvero un grande, grandissimo traguardo.

Sognare di cucinare significato, simboli e numeri

Sognare di cucinare significato, simboli e numeri
Sognare di cucinare significato, simboli e numeri

Dietro al sognare di cucinare si nasconde un significato profondo che non ha molto a che fare con il cibo in se, ma piuttosto con il desiderio di autonomia e indipendenza. Sognare di fare qualcosa da soli infatti, indica proprio questo, ma i simboli presenti, il tipo di pietanza che si cucina nel sogno (dolce, salata, vegetale, proteica) e la presenza o meno di persone che ci aiutano, possono modificare il significato del sognare di cucinare. Scopriamo di più sui sogni e in particolare su questo tipo di sogno specifico.

Sognare di cucinare significato

Sognare di cucinare è sicuramente un sogno connesso al cibo. Un sogno molto particolare quello che conduce in cucina e ci vede intenti nella preparazione di alcune pietanze. Un sogno che per alcuni può sembrare banale, ma che in realtà cela un significato ben più interessante: la ricerca di autonomia e indipendenza. Lo immaginavate?

Se anche a voi è capitato, almeno una volta nella vita, di trovarvi a sognare di cucinare rimanete con me che vi svelerò i risvolti psicologici di questo sogno gustoso e piacevole.

Sognare di cucinare da soli

Sognare di cucinare da soli può rappresentare il desiderio forte di indipendenza e autonomia. Potrebbe inoltre simboleggiare la capacità di prendere decisione e di gestire la propria vita e le attività personali senza avere necessità di ricorrere ad altri. Allo stesso tempo si potrebbe essere alla ricerca di auto-espressione, e creatività attraverso la preparazione nel sogno di alcuni pasti.

Sognare di cucinare con altri

Come è facile intuire se si procede alla preparazione di piatti e pietanza in collaborazione con altre persone, ciò indica la propria interazione sociale. Questo sogno molto spesso flettere il desiderio di connessione e di lavorare insieme in una situazione specifica. Può anche rappresentare l’importanza delle relazioni interpersonali nella tua vita.

Sognare di cucinare dolci

La preparazione di dolci nei sogni può rappresentare un desiderio di dolcezza e piacere nella vita. Potrebbe indicare la ricerca di momenti felici, gratificazione o soddisfazione emotiva. Magari si desidera “addolcire una situazione” o di sperimentare la gioia e la dolcezza della vita. Per quanto riguarda i dolci ed i sogni vi consigliamo di consultare questo articolo: sognare dei dolci.

Sognare di cucinare cibi salati

Nei sogni, la cucina di cibi salati generalmente indica la necessità di equilibrio. Potrebbe riflettere la preoccupazione per i dettagli o la necessità di affrontare situazioni difficili con una mentalità realistica. Può anche indicare una sensazione di stress o tensione.

Sognare di cucinare carne

La preparazione della carne in un sogno può essere associata a questioni legate alla forza, all’energia e alla vitalità. Potrebbe simboleggiare il desiderio di affrontare sfide o situazioni impegnative con determinazione.

Tuttavia, può anche essere legato a questioni etiche o spirituali, a seconda del contesto del sogno. Il simbolismo infatti influenza moltissimo l’interpretazione di questo e dia altri sogni.

Sognare di cucinare pasta

Sognare di cucinare della pasta spesso rappresenta la voglia e la volontà di ricercare un equilibrio ma anche di adattamento che riguarda vari aspetti della propria vita e situazioni mutevoli. Questo in quanto la pasta è nella dieta di molti, un alimento di base, per cui simboleggia semplicità e semplificazione, dunque equilibrio.

Sognare di cucinare e numeri da giocare

Abbiamo visto il significato di cucinare nei sogni e la variegatura di interpretazioni che si possono estrapolare in relazione ai vari simboli presenti dal tipo di cibo alla presenza o meno di altre persone che cucinano con noi.

Ora vediamo secondo la Smorfia i numeri da giocare: cucinare numero 34

Mangiarlo 12.

Cucinare nei sogni numeri secondo Pitagora

Secondo Pitagora ad ogni parola e lettere corrispondono dei numeri. Nel caso di cucinare i numeri sono i seguenti:

C-U-C-I-N-A-R-E = 3 -3 – 3 – 9 – 5- 1 – 9 -5- = 11

Considerazioni sul sogno di cucinare

Sognare di cucinare ci pone anche in attenzione verso gli altri, un gesto delicato che richiama il mondo degli affetti: indica prendersi cura di se stessi o di altre persone. Voglia di autonomia ma anche di trasformazione come avviene al cibo durante la cottura.

Ti potrebbe interessare sapere il significato di questi numeri o vedere altri sogni in elenco

👉 Significato dei numeri da 1 al 10  invece, vi consiglio questa lettura

👉 Significato dei numeri da 11 al 22  invece, vi consiglio questa lettura

Se vi interessa conoscere il significato di altri sogni cercateli nell’elenco sottostante in continuo aggiornamento: 👉  I sogni elenco per titolo (solo da PC).

Canto, come eseguire i vocalizzi per estendere la voce

Canto come eseguire i vocalizzi per estendere la voce
Canto come eseguire i vocalizzi per estendere la voce

Il canto è un’attività artistica che richiede impegno e sforzo fisico in quanto cantare è un po’ come fare sport e ginnastica. Motivo per cui si dovrà allenare, in primo luogo, la respirazione diaframmatica e, in secondo luogo, imparare ad usare la voce e le cavità di risonanza, incluso il palato. Tra gli esercizi utili per lavorare sull’ estensione vocale, alti e bassi, ma anche sulla stabilità della voce ve ne sono davvero molti. Ogni insegnate ha le sue tecniche, che andranno utilizzate anche in base alla vocalità dell’allievo e alle sue difficoltà e potenzialità. Vediamo come estendere la voce nel canto ed imparare ad usarla cantando con i vocalizzi.

Come eseguire i vocalizzi e imparare a cantare

Dato che senza esercizi e studio, cantare diventa pressoché utopico, è bene che tutti coloro che amano il canto e vogliano imparare a cantare seguano un corso con un insegnante qualificato, anche perché il rischio di danni alla corde vocali non è poi un’evenienza remota quando la voce viene usata male.

Saper cantare, significa esprimere al meglio le proprie potenzialità in questa disciplina complessa; in questo modo non si conoscono i rischi, e si impara ad usare l’appoggio, le varie risonanze, a non stressare la laringe e cantare sul fiato.

Cantare non è solo una cosa per professionisti ma anche per chi ama farlo, infatti aiuta a produrre endorfine e sentirsi meglio, è dunque, un ‘attività possibile praticare a qualsiasi età.

Per estendere la voce e migliorare le capacità vocali si possono sperimentare una serie di vocalizzi ed esercizi che mirano a sviluppare la gamma vocale di ogni soggetto, il controllo e la qualità del suono cantato. Vediamo alcuni suggerimenti ed esercizi utili organizzati in base alle diverse aree di miglioramento.

Esercizi di riscaldamento

Tra gli esercizi di riscaldamento si colloca anche la respirazione ed il classico muto eseguito a bocca chiusa eseguendo delle scale o una canzone.

  1. Esercizi di Respirazione: Inizia con esercizi di respirazione profonda per migliorare il supporto vocale. Inspira lentamente attraverso il naso, espandi il diaframma e poi espira lentamente sgonfiando l’addome attraverso la bocca. Ripeti questo esercizio più volte.
  2. Riscaldamento Vocale: Esegui esercizi di riscaldamento come scale vocali, sirene o trilli per preparare le tue corde vocali all’attività. Usa il classico “MIIIII” ed i cambi di vocale “MO”, MU”, “MA” MIIII” “ME”. Si può usare anche LIU LIU LIU LIU, o il muto a bocca chiusa “MMMMM” che poi apre con MI – MO – MU ed altre.

Esercizi per estendere le note basse

Per estendere le note basse si utilizzano le scale discendenti sempre usando le vocali. La più semplice per scendere è forse utilizza la “I”, insieme alla “O” o Muto + “MOOOO” e al “LA lallallalla” ma dipende anche dalla conformazione del proprio palato e dall’estensione che si ha verso il basso.

  1. Scale Discendenti: Esegui scale vocali che si muovono verso il basso nell’ambito della tua voce. Inizia da una nota alta e scendi lentamente, cercando di mantenere la voce stabile e controllata.
  2. Vocalizzi Grave: per lavorare sui suoni bassi, canta vocalizzi o sillabe come “la” o “oo” su note basse, cercando di mantenere una buona qualità del suono e la stabilità.

Esercizi per estendere le note alte

Una delle tecniche per cantare le note alte aiuta a trovare le risonanze di testa (senza sforzare la voce) che vengono chiamate falsetto per uomini. Chest voice, ossia il cambio di registro permette di utilizzare una gamma di note che vanno verso l’alto o verso il basso.

  1. Scale Ascendenti: Esegui scale vocali che si muovono verso l’alto nell’ambito della tua voce. Inizia da una nota bassa e sali lentamente, cercando di evitare sforzi e tensioni.
  2. Falsetto: Sperimenta il falsetto per espandere la tua gamma superiore. Inizia con note alte e fai piccoli glissandi o vocalizzi in falsetto per migliorare il controllo.

Voce di testa e voce di petto significato

Cosa si intende per voce di testa? E cosa significa voce di petto?

Voce di testa è un termine che indica l’uso dei risonatori che permettono, alzando il palato molle di far risultare il suono in testa. La voce di testa è chiamata per gli uomini “falsetto”.

Sebbene la voce di testa sia una voce connessa in grado di mantenere la sua qualità e numerosi armonici, mentre il vero falsetto si disconnette dalla voce reale e permette di raggiungere acuti molto alti ma con pochi armonici.

Nel canto la voce di petto si usa in prevalenza per i suoni gravi e quella di falsetto per le note acute. Gli uomini tendono ad usare maggiormente la voce di petto. Ma i registri vocali sono in realtà ben 4.

Quali sono i registri vocali?

I registri vocali che si usano per cantare sono quattro:

  • Voce di petto (modale)
  • Voce di testa (falsetto)
  • Vocal fry (voce rotta)
  • Fischio

Consigli Generali per studiare canto

  1. Riscaldamento e Raffreddamento: Assicurati di riscaldare la voce prima di eseguire esercizi intensi e di raffreddarla dopo l’allenamento per evitare lesioni. Bevi ogni tanto un sorso d’acqua per umidificare le corde vocali.
  2. Ascolta il Tuo Corpo: Non sforzare mai la voce. Se senti dolore o disagio, interrompi l’esercizio e riposa.
  3. Insegnante di Canto: Considera di lavorare con un insegnante di canto qualificato. Possono fornire feedback e suggerimenti personalizzati per migliorare la tua voce in modo sicuro ed efficace.
  4. Costanza: La pratica costante è essenziale per migliorare la tua voce. Dedica del tempo ogni giorno agli esercizi vocali e alla respirazione per ottenere risultati significativi nel tempo.

Lo sviluppo delle capacità vocali ed imparare a cantare richiede tempo e pazienza. E’ necessario lavorare sodo e prendersi cura della propria voce per raggiungere l’obiettivo di estendere la gamma vocale, migliorare la qualità del suono e usare a dovere il diaframma.

Tatuaggi polso idee, foto e disegni

Tatuaggi polso idee, foto e disegni
Tatuaggi polso idee, foto e disegni

I tatuaggi sul polso sono molto comuni e ricercati anche da coloro che non amano farsi tatuare. Il piccolo tatuaggio sul polso o sulla caviglia infatti, sono tra quelli più ricercati e frequentemente richiesti. Il tattoo uomo sul polso uomo generalmente è diverso da quelli che tendono ad adottare le donne. Tra i tipi più comuni di tattoo da polso troviamo i disegni di animali, i simboli, le scritte ed i classici portafortuna. Ma vediamo quali tatuaggi farsi sul polso ed alcune idee per quanto riguarda i disegni da scegliere in base al sesso o al tipo di tatuaggio di coppia, famiglia, simbolico o artistico.

Tatuaggi sul polso idee
Tatuaggi sul polso idee

Tatuaggi sul polso quali scegliere? Idee per tutti

Sia che tu sia uomo o donna, giovane o meno giovani sappi che il tatuaggio sul polso piace molto a chi lo guarda e che in genere è apprezzato anche dai non cultori dei tattoo.

Il disegno da scegliere per un tatuaggio sul polso dipende molto dal gusto personale e dal sesso della persona. Piccoli tatuaggi significativi sono perfetti sia per lui che per lei e se ti piacciono questa tipologia di idee tattoo ti consiglio di leggere la guida dedicata sui tatuaggi piccoli significativi unisex dove sono presenti molte foto e disegni utili per trovare idee per il tatuaggio sul polso.

Tatuaggi piccoli significativi: unisex, donna, uomo, coppia amicizia
Tatuaggi piccoli significativi: unisex, donna, uomo, coppia amicizia
I Tatuaggi piccoli significativi da fare tra amici
I Tatuaggi piccoli significativi da fare tra amici

Tatuaggi polso, dove farli?

Sicuramente il polso si presta molto bene ad accogliere piccoli tatuaggi, disegni rappresentativi e bracciali tatuati. I punti più gettonati sono sia il polso nella sua parte inferiore e laterale che l’intero polso a mo’ di bracciale fino alla parte superiore del polso, zona ben visibile. La scelta è soggettiva ma dipende anche dal tipo di tattoo che si sceglie e dalla sua grandezza che va proporzionata alle dimensioni del polso.

Tatuaggio polso uomo

I Tatuaggi sui polsi uomo, possono essere piccoli e simbolici, o particolarmente vistosi, I mandala, piccoli e grandi, i tatuaggi maori, le scritte, sono solo alcuni dei disegni per tattoo polso uomo, generalmente adottati dal sesso maschile. Gettonati i disegni di animali, le fasce a bracciale, ed anche i simboli portafortuna.

Tatuaggi polso femminili

Piccoli tatuaggi sul polso femminili sono molto apprezzati e spaziano dal semplice tattoo significativo a quello di animali o simboli come la farfalla, la luna, la libellula, la fenice, il fiore di loto tattoo, o magari anche un piccolo mandala, perfetto per lei, ma anche per lui.

Il tatuaggio lettering è spesso scelto dalle donne sotto forma di messaggio e scritta elegante. Ma i simboli tra cui scegliere un bel tatuaggio da farsi sul polso sono davvero molti inclusi gli stupendi disegni maori (foto in alto).

Tatuaggio di coppia al polso

Abbiamo visto come sono belli e versatili alcuni tatuaggi di coppia, alcuni di questi vengono tatuati su spalle, dita, caviglie ma sicuramente il tatuaggio sul polso per coppia è uno dei più apprezzati.

In questo caso i simboli che si scelgono vanno dal nodo, al cuore diviso, al cuore con le lettere, a simboli come l’infinito e ovviamente si scelgono anche i tatuaggi portafortuna, inclusi piccoli animali come il gufo, o la tartaruga.

Sia i tatuaggi di coppia che quelli di famiglia trovano tante idee tattoo nei tatuaggi piccoli significativi di cui vi abbiamo parlato.

Tatuaggio di famiglia sul polso

Madri e padri, famiglie intere, o magari fratelli e sorelle, alle volte amano sentirsi uniti da un simbolo. Un bel tattoo disegnato sui polsi di tutti i membri della famiglia è sempre più frequente e sembra come sancire un patto di eterna lealtà e affetto.

Al di la del discorso concettuale il tatuaggio, e del suo lato romantico, è fondamentalmente anche quello estetico. I disegni e le idee per un tatuaggio famiglia sul polso sonno davvero molte, come ad esempio l’albero della vita, l’ancora, la rondine, il sole e la luna.

Ma vi lasciamo alcune idee nelle foto sottostanti che potranno aiutarvi a scegliere meglio il vostri tatuaggi di famiglia sul polso. Anche i tatuaggi sulle dita sono spesso adotti per coppie e famiglie in quanto sono piccoli e discreti, e piacciono molto.

Cosa tatuare sul polso?

Abbiamo visto che di tatuaggi da tatuare sul polso ve ne sono tanti, da quelli piccoli e significativi, ai tatuaggi portafortuna, come il ferro di cavallo, la piuma; fino a quelli che in un modo o nell’altro sanciscono un legame (nodo, ancora, infinito), sia esso di coppia, di famiglia o di amicizia.

Alcuni simboli, tra i tanti proposti in queste foto di tatuaggi, sono perfetti sia per il polso nelle sue varie zone, che per altre parti del corpo.

Tatuaggi femminili porta fortuna disegni
Tatuaggi femminili porta fortuna disegni

E’ ovvio che la scelta del tatto da polso, oltre all’estetica, è sicuramente molto personale e dipende anche da cosa si vuole esprimere con i tatuaggi sui polsi. Il consiglio è di scegliere dei disegni piccoli che possano valorizzarsi sul polso, date le dimensioni dello stesso.

Pasta cremosa con ricotta e zucca primo piatto in bianco

Pasta cremosa con ricotta e zucca primo piatto in bianco
Pasta cremosa con ricotta e zucca primo piatto in bianco

Per i primi piatti si possono realizzare tantissimi tipi di pasta condita con vari ingredienti. Non solo passata di pomodoro e ragù ma anche tanti primi di pasta conditi con ingredienti diversi dal solito come formaggi, funghi, panna, verdure, e così via. Questo primo piatto di pasta cremosa, infatti è realizzato con delle penne ma andranno bene anche altri formati di pasta. Sono due gli ingredienti di base: ricotta e zucca, arricchiti da un pizzico di pepe e, ovviamente, parmigiano e olio. Ma scopriamo di più su questa ricetta gustosa da portare in tavola, per ogni tipo di occasione, e come primo piatto alternativo.

Pasta cremosa con ricotta e zucca: vediamo come farla

Gli ingredienti di base per questa ricetta sono pasta, ricotta e zucca, ma aggiungeremo anche altri ingredienti che potrete modificare a vostro piacimento come parmigiano, margarina e un po’ di olio di oliva, sale e pepe, una parte del liquido di cottura.

Potrete anche decidere di aromatizzare il tutto con origano, basilico, salvia o altre spezie di vostro gusto. Ricordate che la zucca, di fondo, ha un gusto dolciastro.

Ingredienti per 4 persone

Di seguito gli ingredienti per realizzare questa pasta cremosa con zucca e ricotta che potrete anche modificare, se volete, a vostro gusto.

  • 400 gr di penne o pennette rigate
  • 300 gr di zucca a dadini
  • 1 spicchio di cipolla per la zucca
  • 300 gr di ricotta di pecora (o se preferite mucca)
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • 1- 2 cucchiaio di olio
  • 2 cucchiaini di margarina vegetale
  • sale e pepe q/b

Preparazione pasta cremosa con ricotta e zucca

Tra i primi piatti questa ricetta è abbastanza veloce da preparare specie se avete della zucca cotta del giorno prima che vi è avanzata.

Nel caso la zucca sia da cuocere, vi ci vorranno una decina di minuti in più per la sua cottura che potrete velocizzare realizzando dei cubetti molto piccoli di zucca.

Più i cubetti sono piccoli di dimensioni, più cuociono velocemente. Aiutate la cottura coprendo un coperchio e, se necessario, aggiungete un goccio d’acqua.

Cottura zucca

Per cuocere la zucca dovrete tagliarla a dadini, rosolarla nell’olio extravergine di oliva, insieme ad un po’ di cipolla tritata in pezzetti piccoli, e successivamente, andrete ad aggiungere anche sale e pepe a vostro gusto.

Una volta cotta la zucca e diventata morbida, (fate la prova forchetta come si fa con le patate lesse), sempre con una forchetta, o un frullatore, riducete la zucca in poltiglia come per fare un purè di zucca, ed incorporate la ricotta. Mescolate il tutto molto bene.

Cuocete la pasta

Intanto portate a bollore l’acqua con il sale, e cuocete le penne. Prendete qualche cucchiaio dell’acqua di cottura e incorporatelo all’impasto cremoso.

Aggiungete sale, pepe, margarina e olio. Mescolate il tutto e passate al microonde o sul fornello per 1 minuto circa. Dopo una decina di minuti la pasta sarà da scolare.

Scolate la pasta e conditela

Vi consigliamo, quando usate delle creme di questo tipo, di non scolare mai completamente l’acqua, ma di versarla velocemente e poi trasferirla in una padella anti-aderente dove andrete ad aggiungere l’impasto cremoso di ricotta e zucca che serve per condire la pasta.

L’acqua in più, in realtà, serve non come ingrediente per il sapore, ma solo per creare delle creme gustose, che non risultino troppo dense per condire la pasta, ma belle fluide, morbide e cremose. Amalgamate il tutto per un minuto, ed anche meno, a fiamma bassa.

Spegnete il fuoco e aggiungete del parmigiano grattugiato. Servite in tavola, ancora ben calda, la pasta cremosa con zucca e ricotta e spolverate con formaggio grattugiato a piacere.