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venerdì, Ottobre 10, 2025
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Quando gli origami ispirano il design nascono sgabelli minimali

Quando gli origami ispirano il design
Quando gli origami ispirano il design

La nota tecnica giapponese di piegare la carta seguendo linee ed angoli dando vita ad oggetti e figure di ogni forma e tipologia ha ispirato anche il design. Sgabelli e sedute Lapalma hanno dato vita ad oggetti di design per arredare la casa con la sinuosità e la semplicità minimale degli origami. Questi capolavori di design sono ottenuti esattamente come gli origami, piegando un “foglio”. Ma scopriamo di più su questi complementi d’arredo innovativi, minimali ed eleganti presentati anche al Salone del Mobile di Milano.

Design Lapalma si lascia ispirare dagli Origami

Quanti capolavori possono nascere da un foglio? Ce lo insegna l’antica arte giapponese degli origami. A Natale si creano origami natalizi ad Halloween altri origami e così via, ma i più famosi sono forse gli origami che rappresentano gli animali in tutte le loro forme.

Non ha caso, una delle canzoni famose di Mare Fuori, si è ispirata proprio a questa tecnica “Origami All’alba“, un successo che è in corsa per il terzo disco di platino.

Dunque, sembra che il concetto racchiuso dietro ad un Origami possa solo dar vita a dei successi? Sembra proprio di si! Dalla carta, alle note, e dalle note, al legno sapientemente piegato come carta.

Legno usato in fogli che danno vita a delle sedute d’arredamento di design firmate Lapalma, un concetto che racchiude in se il sapore semplice degli arredi minimali, e la grande eleganza delle linee geometriche.

Le sedute Origami: AP

Rende omaggio a questo concetto legato alla tradizione dell’origami, il grazioso sgabello AP, uno sgabello disegnato tredici anni fa, nel 2010, da Shin Azumi che si origina e nasce sfruttando la piegatura di un solo ed unico foglio di legno.

Ed è il caso di dirlo: proprio come le mani scoprono le forme della carta e inventano forme ed animali, così il profilo estetico di AP sorprende in ogni sua angolatura e scopre una seduta essenziale e funzionale al tempo stesso. La seduta ha la forza e la caratteristica di un segno grafico.

Disegnato per essere impilabile, perfetto per arredare piccoli spazi abitativi come un monolocale, un bilocale, od anche degli spazi di lavoro come gli uffici, lo sgabello è estremamente leggero e sorprendentemente comodo. 

Ideale come sgabello impilabile > (IKEA) per riunioni informali e spazi coworking, è altrettanto comodo come seduta per arredare i ristoranti di design, ma anche come arredo scultura da inserire in un salotto moderno.

Come un foglio di carta i mobili di design: Kami

Quando gli oggetti nascono giocando, la creatività raggiunge il suo massimo e ciò che si ottiene sono oggetti d’arredamento che hanno freschezza, originalità e spontaneità; questo è certo!

Seguendo i principi degli origami, il designer Mario Ferrarini ha creato uno sgabello versatile e originale al tempo stesso. Presentato all’ultima edizione del Salone del Mobile, a Milano, va ad aggiungersi e ad ampliare la collezione d’arredo di Lapalma.

Kami sgabello impilabile

KAMI, facilmente impilabile, significa, appunto “foglio di carta”. Presenta una forma elegante ottenuta con il multistrato, foglio di legno che asseconda docilmente le linee del disegno e della sua realizzazione tridimensionale.

E’ proprio la sua apertura centrale, che consente durante la lavorazione e in fase di stampaggio, di effettuare la piega e tutte le contropieghe della seduta incluse quelle delle gambe.

Un modo di arredare che unisce la tradizione degli origami, sopravvissuta nel tempo, alla maestria dei designer, insieme alle nuove tecnologie. Sono un’ insieme di fattori che consentono di creare arredi di questa tipologia, e permettono di dar vita a un nuovo modo di vivere la casa, gli spazi e l’estetica.

La Valle del Diavolo geyser e vapori caldi, un paesaggio inusuale vicino Pisa

La Valle del Diavolo geyser e vapori caldi, un paesaggio inusuale vicino Pisa
La Valle del Diavolo geyser e vapori caldi, un paesaggio inusuale vicino Pisa

Se vi piacciono i posto strani e belli in Italia ve ne abbiamo citati numerosi in questo articolo: “Posti particolari: 15 posti strani e belli da visitare in Italia“. Sicuramente tra i post strani dal grande fascino, troviamo vicino Pisa, in Toscana, la Valle del Diavolo. Il suo nome ha origine dal suo aspetto “infernale” e suggestivo che ricorda, appunto, l’inferno Dantesco della Divina Commedia. Tra i numerosi geyser e i vapori caldi, e soffioni boraciferi, si snoda un paesaggio molto caratteristico e inusuale. Sicuramente si tratta di uno dei posti strani e molto belli da visitare in Italia (come si può vedere dal video). Ma scopriamo di più sulla famosa Valle del Diavolo.

La Valle del Diavolo geyser, vapori caldi ed atmosfera dantesca

Uno degli elementi di spicco della Valle del Diavolo è il ponte medievale. Il ponte, trae il nome dal personaggio Pia Dei Tolomei citata da Dante nel 5 canto della divina commedia, personaggio che si trova, appunto in Purgatorio.

Ponte purgatorio e la leggenda

La leggenda del Ponte Purgatorio nella valle del Diavolo, narra che il fantasma di una donna attraversò il ponte senza toccare mai terra. Ciò accadde nelle notti senza luna. Dal ponte si arriva al primo borgo posto nella Valle del Diavolo.

Cerbero ispira il nome del borgo nella Valle del Diavolo – Montecerboli

Il nome suggestivo di Montecerboli, il primo borgo che si incontra in questa valle di fumi e racconti, tra origine dalle fatiche di Eracle o Ercole.

Infatti nella dodicesima fatica di Eracle, Cerbero è il cane a tre teste guardiano degli inferi. Dante, nella Divina Commedia, pone a custodia dei Golosi proprio lui, il cane a tre teste Cerbero. Tutta l’aria circostante al borgo Montecerboli è caratterizzata da fenomeni vulcanici.

Il Borgo di Larderello

Un altro borgo che si incontra nella Valle del Diavolo e il borgo di Larderello, arroccato su di un colle, terra ricca di soffioni boraciferi.

Si tratta di un borgo toscano caratterizzato da un bel panorama e molte viuzze medievali. Larderello, vide sorgere nel 1911, una grande centrale geotermica alimentata proprio dalle attività vulcaniche del sottosuolo. La centrale “Valle Secolo” è la più grande installata in Europa.

In tutta l’area circostante compresa tra Pisa nota per la torre, Siena nota per il palio e Grosseto, si trovano ben 34 impianti con una produzione complessiva di 800 MWW. La centrale “Valle Secolo” si trova in una zona ad ovest di Larderello a soli 2 chilometri dal borgo medievale di Montecerboli.

Sasso Pisano il borgo che ispirò Dante

Sempre nella Valle del Diavolo si trova Sasso Pisano, costruito su uno sperone roccioso, paese che mantiene ancora intatto il suo aspetto di borgo medievale.

In questa zona vi sono varie manifestazioni geotermiche, fosse e geyser bollenti. E’ proprio in questa località che Dante trasse l’ispirazione per scrivere l’Inferno della Divina Commedia.

Monterotondo Marittimo provincia di Grosseto

Un altro borgo della Valle del Diavolo in provincia di Grosseto è Monterotondo, nelle colline metallifere. Il parco presente in loco, prende il suo nome dal colore caratteristico delle rocce causato dalla presenza di idrogeno solforato in reazione con il calcare.

Parco geotermico delle Biancane

Monterotondo Marittimo è noto per la sua vicinanza al parco naturalistico geotermico delle biancane dove e è possibile ammirare i fenomeni di origine vulcanica: lagoni, soffioni, fumarole, e fanghi in ebollizione, facendo attenzione ad evitare i pericoli di ustione e sprofondamento delle aree recitante.

I vapori che giungono in superficie raggiungono i 100 gradi, mentre i fanghi presenti nel sottosuolo hanno una temperatura di 200 gradi.

Un panorama surreale, davvero molto suggestivo, che già diversi secoli fa, aveva ispirato gli scritti di Dante e la sua famosa Divina Commedia. Oggi, ancora ci accoglie in tutto il suo splendore e la sua bizzarra originalità. Questo e molto altro è la Valle del Diavolo.

La bibliotecaria di New York di Marie Benedict e Victoria Christopher Murray libro

La bibliotecaria di New York di Marie Benedict e Victoria Christopher Murray libro
La bibliotecaria di New York di Marie Benedict e Victoria Christopher Murray libro

Un libro, una storia raccontata, quella di Marie Benedict e Victoria Christopher Murray, che ci porta a riflettere sul razzismo in tutte le sue forme. Il colore della pelle può infatti, diventare fortemente discriminante, specie se si torna con la mente, a tempi più remoti. Il libro ” La bibliotecaria di New York” è incentrato sulle grandi capacità ed il talento di una giovane donna che, per farsi valere, è costretta ha nascondere le sue origini. Il libro, scritto da due donne, è stato tradotto in Italiano da Sofia Buccaro. Si tratta di un bel romanzo storico che racconta la vita di un personaggio realmente esistito; scopriamo di più su questo affascinante libro.

La bibliotecaria di New York, libro

Un libro uscito nel 2022, a maggio, raccogliendo molti consensi sia per la storia che racconta al suo interno, sia per la facilità di lettura e la scorrevolezza del testo capitolo dopo capitolo.

Belle, la protagonista, è un personaggi controverso, ricco di contraddizioni ma al tempo stesso una donna forte, determinata, una donna che lotta per emergere e lo fa anche in modo sleale, nascondendo le sue origini. Origini che un tempo le avrebbero precluso il successo.

Questo perché Belle è figlia di un uomo nero, il primo uomo nero ad essersi laureato a Harvard. Suo padre, Richard Greener, si distinse come attivista per la difesa dei diritti civili degli afroamericani.

Sinossi

Giovanissima, una donna di soli vent’anni, Belle da Costa Greene viene assunta da J.P. Morgan, ricco finanziere, per curare la collezione di manoscritti, libri rari e opere d’arte di proprietà del magnate. In poco tempo la ragazza diventa un punto di riferimento dell’alta società newyorkese e una delle figure più influenti nel mondo dell’arte e della cultura.

Organizza mostre ed eventi mondani, è in contatto diretto con commercianti, case d’asta e studiosi sia in America che in Europa. Il suo gusto è considerato impeccabile. Ma Belle ha un segreto: non è nata Belle da Costa Greene, come racconta, ma Belle Marion Greener. È la figlia di Richard Greener, un uomo nero emblematico e molto importante.

La bibliotecaria di New York: recensione e riflessione

Le origini di questa talentuosa giovane donna non sono portoghesi come racconta, ma bensì africane. Ma, se ancor oggi la vita di una donna è complessa e complicata, disseminata di ostacoli, specie per quanto riguarda il lavoro e la carriera, è facile intuire come lo fosse ancor di più negli Stati Uniti nei primi del Novecento, epoca in cui il popolo americano era profondamente razzista.

Ma cos’è il razzismo? Cosa induce un essere umano a pensare che un altro sia inferiore rispetto a lui e non meritevole delle stesse opportunità? Non se lo chiede più di tanto Belle, ma sa come aggirare l’ostacolo. E’ brava, intelligente, dotata, vuole affermarsi a tutti i costi, al di la della sua pelle scura.

Per questo motivo nel libro “La bibliotecaria di New York” la giovane Belle, per quanto si possa disapprovare il suo inganno, fu costretta a custodire il suo segreto, pur di poter riuscire ad affermarsi e continuare a fare il suo lavoro, lavoro che amava.

Cosa è cambiato dal 900 ad oggi? Molto! Ma non abbastanza. Non quando dovrebbe per far si che ogni donna, qualunque sia la sua età ed il colore della sua pelle e la sua etnia, possa affermarsi nella vita lavorativa con le stesse opportunità degli uomini.

Un libro ben scritto, fluente e scorrevole che si lascia leggere con piacere e ci ricorda che anche oggi, ogni donna deve continuare a combattere per poter essere, un giorno, libera di pensare, agire, lavorare ed affermarsi come meglio si crede.

La bibliotecaria di New York - Libro
La bibliotecaria di New York – Libro

Dove trovare il libro e prezzo

Un libro inserito tra le nostre proposte editoriali da leggere, per la profondità concettuale che racchiude, per la bellezza di Belle e la sua carica, la sua lotta, la sua forte determinazione. Una donna forte con le sue fragilità che è riuscita se pur con delle escamotage ad affermarsi in un epoca in cui le donne nere “non potevano affermarsi”.

Il libro uscito il 5 Maggio del 2022 ha trovate molti consensi tra il pubblico. Tradotto in italiano e composto da 384 pagine è edito da Newton Compton Editori. In vendita in Amazon al prezzo di 9,40 euro.

L’Abazia di San Galgano e la Spada nella Roccia

L'Abazia di San Galgano e la Spada nella Roccia
L'Abazia di San Galgano e la Spada nella Roccia

L’Abazia di San Galgano è permeata da un fascino tutto particolare dovuto alla sua storia antica e alla leggenda che aleggia intorno alla famosa “Spada nella Roccia“. L’Abazia di San Galgano è molto antica ed è situata in provincia di Siena, in Toscana (Italia). La sua storia suggestiva affonda le radici nel lontano XII secolo. All’epoca fu costruito un monastero cistercense dedicato a San Galgano Guidotti, un un eremita che viene venerato come Santo dalla Chiesa. Oltre a questo, la struttura adiacente presenta una spada piantata nella roccia che ha dato vita a storie e leggende: scopriamo di più su questa abazia e sulla sua storia.

Storia e Leggenda dell’Abazia di San Galgano

Secondo la leggenda la spada nella roccia fu piantata da San Galgano proprio in un masso vicino all’Abazia. Il gesto sembra nascesse dal pentimento del Santo della sua precedente vita da cavaliere al quale aveva contrapposto, quella della sua devozione a Dio e alla santità.

La spada è ancora li, piantata nella pietra ed è diventata una icona simbolica di devozione e rinuncia. La spada nella roccia attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Cosa vedere all’Abazia di San Galgano

La struttura architettonica dell’abazia ha un fascino tutto suo, e non solo per la storia che aleggia, ma anche per via dell’architettura gotica.

Lo spazio è diviso in tre navate ognuna delle quali ha sedici pilastri cruciformi. La arcate sono a sesto acuto con doppio archivolto. Le volte gotiche sono crollate, ma nonostante ciò la struttura è imponente e suggestiva.

Architettura cistercense dell’Abazia e L’Eremo di Montesiepi

Il complesso dell’abazia è un esempio di architettura cistercense. Le sue pareti ed il soffitto aperto rendono l’atmosfera particolarmente suggestiva.

Oltre alla struttura architettonica il punto focale di una visita all’Abazia di San Galgano è senza dubbio quello della Spada nella Roccia che si trova all’interno della cappella dell’eremo di Montesiepi, a brave distanza dall’Abazia. L’Eremo di Montesiepi è francescano e merita una visita sia per la spada che per la vista panoramica sulla vallata.

L’Abazia, nel complesso strutturale, risulta circondata e immersa nella campagna toscana, perfetta sia per fare delle rilassanti passeggiate e godere della tranquillità, che per ammirare la bellezza naturale del luogo. A pochi chilometri da Montesiepi (circa 50) si trova una cittadina medievale molto bella nota per le sue 72 torri: San Gimignano.

Eventi culturali in loco

Se ci si reca in visita in Toscana e si decide di ammirare l’Abazia, è bene informarsi se in zona vi sono eventi culturali o religiosi, dato che spesso vengono organizzati anche in prossimità di festività e ricorrenze.

Come arrivare all’Abazia di San Galgano

L’Abazia di San Galgano si trova a circa 30 km a nord-est di Siena, città famosa per il palio. E facile da raggiungere sia in auto che con i mezzi pubblici.

In Autobus da Siena: E’ possibile prendere un auto da Siena per andare all’Abazia di San Galgano. Verificare le fermate e gli orari esatti per scegliere quelli più idonei alle proprie esigenze.

In automobile da Siena: provenendo dalla bella cittadina di Siena si può prendere la SS73 in direzione nord – ovest e percorrere il tragitto seguendo le indicazioni per l’Abazia di San Galgano. Il percorso in auto è piacevole ed offre splendide viste panoramiche sulla campagna Toscana.

Considerazioni

Sicuramente visitare l’Abazia di San Galgano, l’Eremo di Montesiepi, e la suggestiva Spada nella Roccia sono opportunità che offrono un modo suggestivo per esplorare la storia, la spiritualità dei luoghi, insieme ad un paesaggio affascinante della Toscana.

Vi lasciamo un video per farvi assaporare la magia di questo posto.

Decorazioni floreali fai da te con gerani, bottiglie di vetro e fiori

Decorazioni fai da te con gerani bottiglie e fiori
Decorazioni fai da te con gerani bottiglie e fiori

La creatività non ha limiti e consente di dar vita a decorazioni floreali fai da te adatte per mille occasioni, dai matrimoni, alle tavole imbandite nei giorni di festa o semplicemente per creare un atmosfera romantica e suggestiva. Plastica, vetro e fiori, abbinati insieme con bottiglie e contenitori di vario tipo, si trasformano in splendide decorazioni creative. Vediamo come realizzare decorazioni fai da te con varie specie di gerani, bottiglie e fiori.

Decorazioni fai da te

Oggetti di uso comune come semplici bottiglie di vetro, o magari dei contenitori riciclati ricavati da detersivi e saponi di varia tipologia, possono diventare dei piacevoli accessori fai da te per arredare la casa ed il giardino in modo originale e creativo.

Bottiglie in vetro e gerani per decorare il giardino e la casa

Le bottiglie di vetro o i contenitori in vetro come barattoli, bicchieri e bottiglie possono diventare dei simpatici porta fiori. Se sei alla ricerca di idee creative per decorare il tuo giardino o la tua casa, i vasi in vetro ed i fiori come i gerani possono essere una combinazione perfetta.

Queste decorazioni floreali aggiungono un tocco di eleganza e freschezza all’ambiente circostante. Ecco alcune idee per utilizzare vasi in vetro e gerani per decorazioni sospese o d’appoggio perfette per Pasqua, Natale ma anche per tutto l’anno.

Bottiglie di vetro sospese

Le bottiglie di vetro sospese floreali hanno un sicuro effetto decorativo sia in casa che fuori. Per appenderle si può utilizzare un traliccio, costruire una struttura con dei rami di legno o magari appenderle direttamente ai rami di alcuni alberi. Questa decorazione fai da te effetto sospeso” cattura l’attenzione e aggiunge un tocco di romanticismo al giardino o al terrazzo.

Si può optare, come si vede dalle foto, per decorazioni singole in bottiglie di vetro o decorazioni multiple che pendono dai rami di legno legati e inchiodati a dovere.

Vasi, contenitori in vetro con fiori, su mensole e tavoli

Anche in questo caso si tratta di una piacevole soluzione floreale decorativa e romantica molto semplice da realizzare. Una decorazione interna o esterna di facile realizzazione da porre su un tavolo, su una mensola, o sul davanzale di una finestra soleggiata.

I gerani dai colori accesi o altri fiori saranno valorizzati dal vetro e dalle sue trasparenze creando un piacevole effetto.

Oltre ai vasi singoli, si potranno anche riunire contenitori e vasi in vetro di diversa tipologia, mescolando fiori di vario colore e altezze, creando una composizione floreale vivace e armoniosa.

Idee arredo gerani in vaso di vetro
Idee arredo gerani in vaso di vetro

Illuminazione con LED un tocco di romanticismo

Oltre ai vasi di vetro, alle bottiglie, ed ai fiori, una bella illuminazione suggestiva creerà un bell’effetto notturno, Come fare? Per aggiungere alle serate un po’ d magia è sufficiente utilizzare una piccola fila di LED, magari a batteria e posizionarli intorno ai vasi, sul tavolo o intorno ai tralicci in legno: l’atmosfera si accenderà.

Vasi e bottiglie di plastica colorata e fiori

Magari non ci avete mai penato ma anche le bottiglie di plastica colorate dei detersivi e dei saponi da bagno possono trasformarsi in una piacevole decorazione da interno e da esterno.

Le foto potranno suggerirvi alcune idee decorative fai da te con questo tipo i contenitori. Sicuramente l’aspetto è più allegro e giocoso e decisamente molto piacevole, specie se si abbinano i colori delle bottiglie con quelle dei gerani o di altri fiori.

Consigli e considerazioni

Sia i vasi di vetro, che le bottiglie ed i contenitori di plastica colorata, richiedono cure adeguate per poter mantenere i gerani o altri fiori sani e belli. Si dovrà innaffiare regolarmente o cambiare l’acqua dei fiori recisi e assicurargli la giusta quantità di acqua.

Ci auguriamo che queste idee decorative floreali possano ispirare le tue creazioni fai da te con fiori e vasi di vetro o magari con allegre bottiglie di plastica. Un riciclo creativo che permette di spaziare con la creatività e sperimentare combinazioni di materiali e colori rallegrando gli ambienti interni ed il giardino.

Gerani 3 trucchi per coltivare i fiori della bella stagione

Credit foto: Copyright “Pelargonium for Europe” 

Guida alla scelta del divano perfetto: Tendenze, Colori, Dimensioni e Stili

Guida alla scelta del divano perfetto
Guida alla scelta del divano perfetto

Il divano rappresenta uno degli elementi fondamentali nell’arredo di un salotto. La scelta di un modello giusto, adeguato per dimensioni e colore, può fare la differenza sia nell’impatto visivo che nella fruibilità. In questa guida d’arredamento vedremo come selezionare un divano nuovo tenendo conto delle tendenze moda del momento in termini di arredamento, dei colori adatti all’ambiente arredato, delle dimensioni ideali, e infine, delle opzioni tra divano letto e divano normale. Inoltre daremo uno sguardo ai prezzi dei divani e agli stili arredo in voga oggi.

Tendenze nella scelta del divano

Nel corso degli anni, le tendenze nell’arredamento hanno influenzato anche la scelta del design dei divani. Attualmente vi sono varie tipologie di divani attuali e di moda, tra esse troviamo i divani in stile minimalista dalle linee pulite e forme semplici.

I divani dalle forme geometriche e le gambe slanciate sono particolarmente apprezzati, anche se spesso, sono offerti in versione senza letto o con letto clic clac.

Molto richiesti anche i divani in velluto, alcantara e pelle in grado di offrire un tocco di eleganza in più all’arredamento.

Divani e colori che si adattano all’ambiente

Quando si seleziona un colore per il divano, è importante considerare sempre l’ambiente circostante e lo stile d’arredamento complessivo adottato nel soggiorno e nella casa.

I colori neutri, come ad esempio il beige, il grigio od anche il bianco nelle sue varie tonalità, costituiscono sempre una scelta sicura in quanto si tratta di colori in grado di abbinarsi facilmente a diverse tonalità di colori arredo.

Se si desidera aggiungere un tocco di colore si potrà optare per divani in verde, blu o magari rosa cipria, colori molto popolari nell’arredamento attuale. Ovviamente, il consiglio di base è quello di scegliere un colore che ci piaccia e che allo stesso tempo, armonizzi con il resto dell’arredamento.

Dimensioni giuste del divano

Oltre al colore, anche le dimensioni del divano assumono un ruolo di prima importanza: un divano troppo grande finirà per incombere sulla fruibilità della stanza, uno troppo piccolo si perderà nello spazio rischiando di non essere sufficiente in termini di fruibilità.

Quindi, sia le dimensioni della stanza che le esigenze personali influiscono sulla scelta del divano giusto. E’ importante, dunque, misurare accuratamente lo spazio a disposizione e considerare il layout della stanza. Se si ha una stanza soggiorno piccola, è consigliabile optare per un divano compatto e lineare o per soluzioni modulari.

In una stanza grande, si potrebbe decidere di adottare un bel divano comodo e capiente con forma a L o in alternativa optare per una composizione ampia creando un punto focale accogliente. Per garantire il massimo comfort è bene considerare anche l’altezza e la profondità del divano e delle sue sedute.

Divano letto o divano normale?
Divano letto o divano normale?

Divano letto o divano normale?

Oltre a colore e dimensioni, il divano può essere scelto anche in virtù della sua capacità di trasformarsi in un letto aggiuntivo, magari optando per un divano letto con materasso alto salvaspazio, in grado di garantire il massimo comfort, opzione ottima anche per l’arredamento di un monolocale.

La scelta tra un divano normale ed un divano letto dipende fondamentalmente dalle esigenze personali e dalla possibilità di avere in casa un letto aggiuntivo (cosa non necessaria se si possiede una o più stanze per gli ospiti).

Ciò nonostante il divano può anche essere scelto dotato di schienali reclinabili, poggiapiedi ed altro, tutti optional in grado di accrescere il comfort domestico in casa.

Divani di moda oggi

Colori, dimensioni, modelli e automatismi sono tutte particolarità che risentono delle tendenze moda arredo. Oggi come oggi ci sono diversi stili di divani di moda che rispecchiano le ultime tendenze d’arredamento.

Oltre ai divani minimalisti, di cui abbiamo parlato, i divani di design con forme originali e audaci stanno guadagnando una certa popolarità. Anche i divani modulari che permettono di creare diverse configurazioni in base alle esigenze del momento, sono molto gettonati.

Ovviamente oltre alla moda, alle esigenze personali, e alle dimensioni più adeguate, influisce sulla scelta del divano, anche il prezzo di acquisto.

Prezzi dei divani

I prezzi dei divani possono variare notevolmente da marca a marca ma anche in virtù del materiale di costruzione del rivestimento esterno delle dimensioni e del design.

Anche gli automatismi come le sedute regolabili, poggiatesta e poggia piedi, tendono a far lievitare il prezzo di un divano. Tendenzialmente, poi, i divano letto con meccanismo migliore hanno un prezzo superiore rispetto ai medesimi modelli senza letto.

Ciò nonostante, è possibile trovare in commercio dei bei divani di qualità a prezzi accessibili, così come opzioni di lusso che richiedono un investimento maggiore.

Proprio in virtù dell’ampio ventaglio di offerte in termine di prezzi è bene definire un budget prima di iniziare la ricerca e confrontare le diverse opzioni per riuscire a trovare un giusto equilibrio tra qualità necessaria e prezzo. Tendenzialmente i prezzi dei divani partono da poche centinaia di euro e possono raggiungere diverse migliaia.

Divano letto singolo: modelli e prezzi

Considerazioni

Il divano in genere rappresenta il fulcro del salotto e va scelto con cura considerando le proprie esigenze, misurando lo spazio a disposizione e definendo un budget adeguato. E’ bene non essere precipitosi, valutare ogni dettaglio, compreso colore e stile e prendersi il tempo necessario per trovare un modelli che soddisfi le proprie esigenze sia in termini di stile che di funzionalità e prezzo.

Libro La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem

Libro La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem
Libro La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem

Un libro, un romanzo ma anche un giallo avvincente. Una di quelle storie che ci porta a riflettere e in cui l’epilogo sembra sempre a un passo dall’essere raggiunto. Storia di malattia, di coraggio ma anche un giallo che racconta uno dei maggiori mali della società moderna quella del traffico di bambini. Vinta una guerra, per Angelica Li, se ne apre una nuova da affrontare. Ma scopriamo di più sul libro di Elena Salem e il suo romanzo giallo intitolato “La storia Segreta di Angelica Li“.

La Storia Segreta di Angelica Li – Sinossi

Un libro tra i nostri libri consigliati, che ci ricorda che i “mali” o i “guai” non sempre vengono da soli, talvolta si sommano e si moltiplicano, ricordandoci che in un modo o nell’altro, si deve trovare la forza e la volontà di farcela, qualunque sia la prova a cui il destino, o la cattiveria umana, decide di sottoporci.

Angelica Li ha solo 13 anni ed ha già affrontato un “mostro” che ha invaso e pervaso la sua vita ed il suo giovane corpicino: la leucemia. Sembra avercela fatta Angelica Li, aver sconfitto il male. Ma un altro mostro la sta attendendo…

Angelica Li è una bella bambina di soli 13 anni. Scompare dall’ospedale in cui era ricoverata, dove sta vincendo la sua battaglia contro la leucemia: chi potrebbe far del male a una creatura così fragile? Un romanzo sulla vita, le sue bruttezze e le sue contraddizioni, ma anche un libro sull’amore e sulla speranza di un futuro migliore.

Possibile che sia stata rapita? Se lo chiedono parenti, amici e inquirenti, e il mistero si infittisce quando cominciano a girare voci circa sperimentazioni illecite su da parte dell’ospedale svolte su Angelica e altri bambini, con farmaci non autorizzati. Mentre sale la disperazione del padre di Angelica, Wen Li, e di Regina Pardo Roquez, una volontaria dell’ospedale (proprietaria di una prestigiosa casa editrice) che è anche la madre di Eva.

Le ricerche per ritrovare Angelica, il mistero sulle sperimentazioni sui bambini e le vicende della casa editrice si intrecciano in un incalzante susseguirsi di eventi fino all’epilogo finale, che mette il dito in una delle più terribili piaghe della società moderna: la tratta degli esseri umani.

Una storia commovente che lascia con il fiato sospeso, pagina dopo pagina. Un racconto che non lascia indifferenti e che coinvolge il lettore sia per le dinamiche narrative che per la storia in se.

La Storia Segreta di Angelica Li – Recensione

Una giovane vita già duramente provata dalla malattia. Due genitori che quando sono sul punto di poter tirare un sospiro di sollievo, ricadono nel baratro della disperazione.

Il coraggio ed il dramma sono i protagonisti indiscussi del romanzo in cui aleggia un aria di mistero che pian piano si svela, racchiudendo una raccapricciante realtà.

Un giallo avvincente che fa molto riflettere. I temi trattati sono attualissimi e rappresentano delle piaghe della nostra società: sperimentazione di farmaci, tratte di esseri umani.

Innegabilmente, in questi contesti, si innescano stati d’animo complessi e perversi che creano situazioni abnormi come quelle che si incontrano nella trama del libro. Tanti gli spunti che inducono alla riflessione incluso l’amore che si intreccia con la tragedia e che aleggia in tutto il romanzo.

Se da un lato gli schiavi delle bambini rappresentano il marcio della società, dall’altro, il bene e l’amore di tante persone oneste sembra volere emergere per contrastare la crudeltà di un mondo senza scrupoli.

Il bene e il male si contrappongono e si sfidano nella ricerca di un equilibrio risolutivo in cui l’altro deve soccombere. L’interesse economico e le diversità sociali e culturali sono altri punti cardine di questo libro che risulta molto avvincente e ben scritto.

La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem
La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem

La Storia Segreta di Angelica Li prezzo

Un libro che potrete portare in vacanza con voi o concedervelo nei momenti di relax quotidiano. Lo trovate in Amazon in copertina rigida al prezzo di 17,10 euro.

L’autrice Elena Salem

L’autrice, sposata, ama la natura e gli animali e vive con i suoi 2 gatti ed il marito a Milano, città dove nata. Laureata in Filosofia, è giornalista e coach. Inoltre, insegna scrittura creativa.

Ha iniziato la sua attività professionale come giornalista, collaborando anche con Il Corriere della Sera. Ha fondato la Bridge Edizioni, una piccola casa editrice. Presidente AIPE (Associazione Italiana Piccoli Editori) per 4 anni.

Ha lavorato come manager della comunicazione in Poste Italiane, Alitalia, DHL Express Italia. Ha esordito con il libro Puntini nell’universo (ibis Edizioni), con il quale ha vinto il Premio della Letteratura di Como 2015, sezione racconti.

Bonsai rinvaso e potatura delle radici

Bonsai rinvaso e potatura delle radici
Bonsai rinvaso e potatura delle radici

I bonsai vanno, in linea di massima rinvasati ogni anno. In alcuni casi nei bonsai più adulti, anche ogni 2 o 3 anni, dipende della specie e dall’età. I bonsai più giovani sicuramente vanno rinvasati annualmente. Poi, quando le piante cominciano ad essere più adulte, intorno al decimo anno, sarà necessario regolarsi in funzione dello sviluppo dell’apparato radicale. Vediamo come rinvasare i bonsai e potare le radici.

Rinvaso dei bonsai quando effettuarlo e tipo di terriccio

La stagione migliore per procedere al rinvaso dei bonsai è, come per altre piante, la primavera, da effettuare prima che compaiono le foglioline.

Mentre per quanto concerne le conifere il rinvaso andrà effettuato preferibilmente da ottobre a febbraio quando il ciclo vegetativo è rallentato.

Al momento del rinvaso è necessario provvedere a due operazioni principali:

  • 1) Cambiamento del terriccio usando quello idoneo alla specie.
  • 2) Potatura delle radici del bonsai.

Il terriccio

Per trapiantare e rinvasare i bonsai è necessario usare il terriccio base per bonsai, a meno che non si abbia a che fare con delle piante particolarmente esigenti come ad esempio i bonsai di rododendri e le azalee (acidofile) che preferiscono, appunto, terricci acido.

In questo caso, infatti, è necessario che il terriccio abbia una forte percentuale di torba o in alternativa di castagno o erica.

Si deve tenere presente che un terriccio con prevalenza di argilla, (sabbia e limo) tende a trattenere l’acqua; viceversa una maggiore quantità di sabbia e ghiaia rende il terreno molto permeabile.

Per avere una giusta umidità del terreno è bene anche considerare dove collocare i bonsai in base alla specie e alla stagione (Dove collocare i bonsai, quali sono le posizioni giuste per i bonsai).

La potatura delle radici

La potatura delle radici dei bonsai quando si procede al rinvaso e al cambio di parte del terriccio, non è sempre necessaria.

Per capire quando la potatura delle radici si rende utile è necessario controllare annualmente il pane di terra sollevandolo dal contenitore. Se le radici “hanno fatto il giro” (ossia hanno avvolto tutto il pane di terra) è necessario potarne almeno un terzo.

A che cosa serve la potatura delle radici dei bonsai?

Erroneamente in molti pensano che la potatura delle radici dei bonsai serva a contenere la crescita della pianta. In realtà potare le radici dei bonsai serve a rafforzarne l’apparato radicale, infatti il bonsai sviluppa così molti “capillari”, ed emette nuove radici e nuovi rami.

Come potare le radici dei bonsai?
Come potare le radici dei bonsai?

Come potare le radici dei bonsai?

Per potare in modo coretto le radici dei bonsai si utilizzano degli attrezzi specifici per i bonsai. Con un uncino in metallo si districano le radici in senso radiale dall’alto verso il basso.

Con un paio di forbici affilate si recidono le radici di almeno un terzo. Dopo aver effettuato questa operazione si rinvasa il bonsai avendo cura di disporre sul fondo del nuovo contenitore uno strato di sabbia per evitare il ristagno d’acqua e migliorare il drenaggio del terreno. A tal proposito coprire il foro di drenaggio con una reticella e della ghiaia.

Momento del rinvaso del bonsai

Ci sono delle regole da rispettare quando si procede al rinvaso dei bonsai e la potatura delle loro radici: vediamo quali sono.

  1. Al momento dl rinvaso dei bonsai è necessario far asciugare bene il pane di terra evitando di annaffiare nei 2 giorni precedenti, in modo da favorire l’estrazione dal vaso.
  2. Eseguire i rinvasi in luogo fresco ed ombreggiato.
  3. Innaffiare subito dopo il rinvaso innaffiare abbondantemente e porre in ombra. (Come e quando annaffiare i bonsai).
  4. Dopo il rinvaso somministrare dei prodotti adatti a far superare alla pianta il trauma di questa operazione.
  5. Non concimare per almeno 4 – 6 settimane.
  6. Ricoprire il terreno con spore o muschio per dare un tocco elegante. Per favorire l’attecchimento del muschio, proteggerlo con una garza ed inumidire spesso.

Quali vasi scegliere per i rinvasi di bonsai

I contenitori sono, indubbiamente parte integrante dei bonsai. Esistono diverse tipologie di contenitori per bonsai e varie forme, dimensioni e colori. Ogni contenitore si adatta più o meno al tipo di bonsai e allo stile adottato.

Vasi rotondi: nei vasi di forma rotonda vanno bene i bonsai a tronco slanciato.

Vasi ovali: sono molto versatili e si adattano a tutti gli stili di bonsai.

Vasi rettangolari e quadrati: Adatti per molte tipologie di bonsai incluse le conifere (pini) e per le coltivazioni multiple.

Vasi stretti ed alti: perfetti per i bonsai in stile cascata in quanto lasciano ricadere verso il basso e in modo elegante la chioma dell’alberello bonsai.

Per quanto riguarda le dimensioni del vaso, si va dai minuscoli vasi “mame” che variano da 1, 2 a 4 cm fino ai vasi imponenti per bonsai di grossa taglia.

I migliori vasi per bonsai sono quelli in gres giapponese cotti a temperature alte di 1200 gradi.

Sicuramente gli accorgimenti utili per i bonsai ed il rinvaso inclusa la potatura delle radici sono operazioni delicata che con un po’ di pratica ed esperienza possono essere svolte senza problemi.