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venerdì, Dicembre 26, 2025
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Dove e come trascorrere una giornata fuori porta nel Lazio

Dove e come trascorrere una giornata fuori porta nel Lazio
Dove e come trascorrere una giornata fuori porta nel Lazio

Trascorrere una giornata fuori porta nel Lazio o organizzare una bella gita in questa regione non è difficile dato che offre moltissimo a livello sia storico artistico, che per le bellezza naturali e la possibilità di rilassarsi tra lago, mare e monti circostanti. Inoltre il Lazio è ricco di borghi medievali basti pensare alla Tuscia viterbese e vanta la presenza della storica città capitolina che si rivela un vero museo a cielo aperto. Ma vediamo dove e come trascorrere una giornata fuori porta nel Lazio.

Trascorrere una giornata fuori porta nel Lazio: luoghi consigliati

Nel Lazio, regione ricca di storia, arte e bellezze naturali ci sono numerose opzioni per poter trascorrere una giornata fuori porta, talmente tante che non basterebbe un giorno per elencarle tutte. Quindi, ne abbiamo scelte alcune per voi iniziando dalla capitale.

Roma

Di cose da vedere a Roma ce ne sono talmente tante che di sicuro un giorno non è sufficiente per visitarla. La capitale è piena di siti storici e artistici da esplorare, nonché di musei. Potresti visitare il Colosseo, il Foro Romano, o magari il Pantheon e la Città del Vaticano insieme alla nota Basilica di San Pietro e ai Musei vaticani per poi dirigerti verso Castel Sant’ Angelo. Non dimenticare di passeggiare per le vie dello shopping come Via del Corso e Piazza del Popolo.

Tivoli

Una cittadina antica con le sue ville e la sua storia. Tra esse ricordiamo la villa Rinascimentale più famosa Villa D’Este con i suoi magnifici giardini e le fonatane insieme a Villa Adriana, un vasto complesso di rovine della villa dell’antico imperatore Adriano. Quest’ultima Patrimonio dell’Unesco fu edificata nel 118 – 138 a. C.

Villa Adriana Tivoli
Villa Adriana Tivoli

Cerveteri e Tarquinia

Due cittadine di grande interesse storico sono sia Cerveteri con la sua necropoli che Tarquinia. Queste città infatti, ospitano degli importanti siti archeologici dell’antica civiltà etrusca, inclusi i famosi tumuli e le tombe dipinte. Sempre a Cerveteri da vedere il Castello, il Museo archeologico, le cascate, gustando la buona cucina locale.

Cerveteri
Cerveteri

Viterbo

Una spettacolare cittadina medievale è Viterbo, decisamente ben conservata, uno dei tanti splendidi borghi antichi del Lazio, arricchito dalle sue terme, dal Palazzo dei Papi, e dagli affascinanti vicoli. Vicino a Viterbo da visitare Bagnaia con la sua villa Lante e il bel parco dei mostri di Bomarzo.

Lago di Bracciano

Bracciano con il suo paese medievale il castello Orsini Odescalchi e il bellissimo lago di Bracciano, un luogo in cui rilassarsi ma anche dove trascorrere una gita culturale. Sul lungo lago di Vigna di Valle è anche possibile visitare il museo dell’aereonautica militare, unico nel suo genere.

Nemi

Un altro paese adatto ad una gita di un giorno è sicuramente Nemi, ma non da meno i pesi che circondano il lago di Castel Gandolfo. Questa pittoresca città sulle rive del Lago di Nemi è famosa per le fragoline di bosco e ospita il Museo delle Navi Romane, con reperti di navi dell’antica Roma.

Subiaco

In una giornata si può visitare Subiaco e si possono esplorare i monasteri dei Benedettini presenti in loco “Sacro Spello”. Invitante fare una passeggiata fino allo splendido lago di san Benedetto con acqua fresca e trasparente, una piccola oasi paragonata ai mari dei caraibi, e li vicino, visitare le rovine della villa di Nerone.

Civita di Bagnoregio

Unica nel suo genere, Civita di Bagnoregio chiamata anche la città che muore, sorge arroccata sulla cima di un promontorio di tufo raggiungibile attraverso un ponte pedonale lungo. Un’atmosfera suggestiva vi avvolge tra i vicoli e le stradine di questo antico borgo.

Giardino di Ninfa

Un altro pezzo di storia antica è racchiuso nell’unicità dello splendido giardino di Ninfa Doganella in provincia di Latina. Tra fioriture e piante secolari si snodano corsi d’acqua e un bel laghetto ricco di ninfee. Ninfa è considerato uno dei giardini più belli d’Europa. Assicurarsi quali sono gli orari di apertura che variano nel corso delle stagioni.

Consigli

Scegliete uno di questi luoghi da visitare nel Lazio in base ai vostri interessi e verificate se è il periodo più adatto per andare a visitarli, controllate gli orari di apertura e godetevi un giorno fuori porta nel Lazio alla scoperta di questi ed altri luoghi fantastici.

Come essere leali: significato e modi per essere leali

Come essere leali: significato e modi per essere leali
Come essere leali: significato e modi per essere leali

La lealtà, la gentilezza, l’empatia, sembrano non essere più attributi di gran moda, forse perché, specie nelle grandi città, la vita frenetica sottopone a continuo stress e, conseguentemente, le persone tendono a desensibilizzarsi. Anche la Tv ed i social fanno la loro parte, con i loro numerosi e continui stimoli di ogni tipo, positivi e negativi. Ma essere leali significa essere onesti con se stessi e con gli altri, affidabili e sinceri nei confronti di un’altra persona, o di un impegno. La lealtà costituisce un tratto caratteriale molto importante, in quanto contribuisce alla costruzioni di legami affettivi duraturi e relazioni sane. Vediamo dunque come essere leali o quantomeno, cercare di esserlo.

Come essere leali

Sia nella sfera sentimentale, che in quella affettiva, nei rapporti di amicizia e nella vita lavorativa, la lealtà è una di quelle doti che non dovrebbe mai mancare. Ad essa si unisce il rispetto, una buona dose di empatia, e una sana autocritica che permette di mettersi in discussione.

Modi per essere leali ce ne sono, e in particolar modo alla base della lealtà ricordiamo la capacità di mantener fede ad impegni e promesse, senza tradire le aspettative altrui per i propri interessi o per altri motivi. Infondo, si tratta di essere onesti con il prossimo.

Onestà ed Integrità

Essere onesti in ogni situazione è fondamentale per dimostrare lealtà. Motivo per cui sono da evitare le bugie, e va mantenuta fede alla propria integrità. Tutto questo contribuisce a creare un ambiente di fiducia reciproca.

Fedeltà agli impegni

Gli impegni presi e soprattutto le promesse fatte verbalmente vanno mantenute anche se gli eventi, talvolta possono dirigerci altrove. Questo vale sia nelle relazioni personali che in quelle lavorative.

Sostenere e difendere

Sostenere e difendere il prossimo non solo quando ci fa comodo, ma quando ci rendiamo conto che questo è giusto, è sinonimo di coerenza e lealtà. Quanti di voi lo fanno?

Essere presenti per colleghi, amici o familiari, quando ne hanno necessità, è davvero molto importante.

Avete mai preso le parti di qualcuno sapendo che questo poteva nuocervi ma eravate fortemente convinti della necessità di farlo?

Rispettare la confidenzialità

Un elemento importante della lealtà è la confidenzialità: ciò che vi è stato rivelato deve rimanere un segreto anche nel caso in cui i rapporti si deteriorino con il “confidente”. Segreti e informazioni personali non vanno mai divulgati se si è una persona leale.

Amicizia e amore, periodi di crisi e come superarli

Comprensione ed empatia

Spesso torno a parlarvi di empatia e comprensione, in quanto si tratta di due attributi e qualità che si collocano alla base del rispetto umano e, soprattutto, della comprensione. Anche quando si hanno punti di vista diversi, si può riuscire a comprende l’altro e a rispettarne pensieri ed emozioni.

Comunicazione aperta

Segreti, sotterfugi, falsità, sono tutti elementi che danneggiano ogni tipo di rapporto, sia affettivo che lavorativo. Affrontare i rapporti in modo costruttivo e rispettoso, è il gusto modo per venirsi incontro e trovare delle soluzioni. I conflitti sono inevitabili, ma il modo in cui li affrontiamo può influenzare la lealtà della relazione.

Riconoscere i punti di forza senza invidia

Apprezzare e riconoscere i successi e i punti forti degli altri senza esserne invidiosi, è un modo per dimostrare lealtà. Mostrare gratitudine e ammirazione contribuisce a rafforzare il legame.

Rimanere se stessi

La lealtà verso se stessi è altrettanto importante. Mantenere le proprie convinzioni e valori, anche quando si è sotto pressione, o si cambia vita, magari raggiungendo il successo, dimostra autenticità e coerenza.

Considerazioni

Essere leali richiede un impegno costante, empatia e rispetto per gli altri. Alcune persone troveranno difficoltà nel cercare di essere leali, altre invece lo sono in maniera spontanea e naturale.

Molto in fatto di lealtà, comprensione ed empatia, dipende da come siamo stati cresciuti all’interno della famiglia e dai retaggi culturali che abbiamo ereditato. Quel che è certo è che la lealtà si dimostra con gesti, azioni, parole e coerenza.

Viaggi e vacanze: 5 luoghi fantastici da scoprire in Italia

Viaggi e vacanze: 5 luoghi fantastici da scoprire in Italia
Viaggi e vacanze: 5 luoghi fantastici da scoprire in Italia

L’Italia è un paese che offre un vasto ventaglio di proposte per viaggi e vacanze. Da nord a sud, incluse le isole, l’Italia propone bellezze naturali, città d’arte, mare con spiagge di sabbia fine, scogli e ciottoli, ed acque cristalline, ma anche laghi, catene montuose, boschi verdeggianti e radure. Un paese dove i borghi medievali sono tantissimi e dove molte località sono state dichiarate patrimoni dell’Unesco. Una nazione che potrebbe vivere di solo turismo e del quale vi consigliamo 5 luoghi fantastici da scoprire: vediamo quali sono!

Italia: 5 destinazioni affascinanti da scoprire

Ovviamente questa selezione è riduttiva se pensiamo ad un paese dove ogni città, ogni luogo, ed ogni angolo nascosto, offre moltissimo da vedere e da vivere. Tra movida, bellezze naturali e storiche l’Italia è davvero una meta ambita per molti turisti sia italiani che stranieri. Ma vediamo quali sono i 5 luoghi fantastici che abbiamo selezionato per una vacanza.

Costiera Amalfitana in Campania

Non solo il Cilento è una meta gettonata per la bellezza del mare, ma poco distante da qui, troviamo anche la Costiera Amalfitana con le sue spiagge, il mare a picco e i suoi paesini arroccati. Questa regione costiera è celebre per le sue incredibili vedute panoramiche, le città pittoresche come Positano, Amalfi e Ravello, e la cucina deliziosa. Godetevi la guida lungo la strada tortuosa costiera, visitate le antiche chiese e rilassatevi sulle spiagge.

Firenze – Toscana

Se amate le città d’arte Firenze è sicuramente una delle mete imperdibili per una vacanza culturale. Centro dell’arte e della cultura rinascimentale, Firenze è famosa per la sua architettura mozzafiato, opere d’arte di inestimabile valore come il David di Michelangelo e la cattedrale di Santa Maria del Fiore. Esplorate i numerosi musei, i giardini e le stradine piene di storia, rilassatevi passeggiando su Ponte Vecchio. Firenze offre davvero moltissimo ai turisti.

Cinque Terre – Liguria

Dichiarate Patrimonio dell’Unesco le 5 Terre sono da vivere a piedi, destreggiandosi tra le stradine dei 5 paesi e tra la costa caratterizzata da spiaggette e acqua cristallina. (Ve ne abbiamo parlato in questo articolo 5 Terre qual è la più bella e come spostarsi). Queste cinque pittoresche città costiere, situate su scogliere a picco sul mare, sono connesse da sentieri panoramici. Le case colorate, il cibo locale, l’odore del mare, e i panorami mozzafiato ne fanno una destinazione unica.

Roma, la capitale – Lazio

Parlando d’Italia e di viaggi fantastici come non citare la città capitolina? Caotica per eccellenza, Roma, si rivela un vero patrimonio artistico di valore inestimabile. La Capitale d’Italia è una città intrisa di storia antica e arte straordinaria. Visitate il Colosseo, il Foro Romano, la Città del Vaticano con la Basilica di San Pietro e la Cappella Sistina, recatevi a Castel Sant’ Angelo.

Camminate per le strade e immergiti nell’atmosfera unica del centro storico romano, tra i vicoli di Trastevere o in quelli cdi Campo de Fiori e d’intorni. Visita la memorabile Piazza Navona che specie a Natale si riempie di magia. Non perdetevi Piazza del Popolo e via del Corso mete turistiche rinomate e strade dello shopping antiche.

Sicilia

Le due isole maggiori italiane di Sicilia e Sardegna sono entrambe mete turistiche rinomate per lo splendido mare, le grotte, le scogliere a picco, le spiagge sabbiose e la movida estiva presente specie in alcune cittadine costiere.

La Sicilia è l’isola maggiore del Mediterraneo ed offre una combinazione affascinante e davvero fantastica di cultura, storia, paesaggi mozzafiato, bellezze naturali e ottimo cibo. Consigliato esplorare le antiche rovine di Agrigento, le saline come la Scala dei Turchi o la Cattedrale del sale, insieme alla Valle dei Templi, tutti luoghi dal grande fascino che attirano ogni anno milioni di turisti.

Scale dei Turchi, Cattedrale del sale

Nella cittadina di Realmonte, a pochi passi dalla famosa Scala dei Turchi si trova la Cattedrale di sale, collocata all’interno di una vera e propria miniera di salgemma a circa 100 metri sotto la superficie (30 m sotto il livello del mare).

Valle dei Templi – Agrigento

Consigliato anche organizzare una bella gita alla Valle dei Templi sempre ad Agrigento, immergendosi nel fascino delle colonne greche e vivendo l’incanto dei siti archeologici presenti in loco insieme ai beni culturali più belli al mondo.

Vivere l’incanto del mare siciliano e farsi catturale dalla bellezza dell’Etna, vulcano attivo sono solo alcune delle cose che si possono fare in Sicilia.

Considerazioni

Questi 5 elencati sono solo alcuni dei posti magnifici che l’Italia possiede sul suo territorio. Ogni regione ha la sua unicità e bellezza capace di conquistare ogni turista. Tantissime dunque le destinazioni di viaggio o vacanza da scoprire in Italia.

Monte Sant’Angelo e la sua Fortezza o Castello Normanno, Angioino, Aragonese

Monte Sant'Angelo e la sua Fortezza o Castello Normanno
Monte Sant'Angelo e la sua Fortezza o Castello Normanno

Monte Sant’ Angelo si erge su di uno sperone del promontorio del Gargano e la sua notorietà è legata principalmente alla Chiesa o Santuario di San Michele e alla sua fortezza o Castello di Monte Sant’Angelo. La sacra grotta, ora Santuario di san Michele, a partire dalla seconda metà del X secolo divenne la meta obbligata dei crociati che partivano diretti alla volta della Terrasanta e proclamato Patrimonio dell’Unesco nel 2011. Dell’antico nucleo urbano originario sono degne di nota le mura e le fortificazioni normanne del Castello di Sant’Angelo, ad oggi pervenutoci ben conservato.

Cosa vedere a Monte Sant’ Angelo

Se vi trovate in vacanza sul Gargano non trascurate di visitare Monte Sant’Angelo, la sua fortezza o Castello normanno ampliato dagli aragonesi nel 1494, ma anche le mura cittadine, la tomba di Rotari, il Santuario di San Michele, la chiesa di San Pietro, e la Chiesa di Santa Maria Maggiore; e a 8 chilometri dal paese, il complesso conventuale di Santa Maria del Pulsano. Ma soffermiamoci sul Castello Normanno di Monte Sant’Angelo.

Monte Sant’Angelo, la cittadina ed il castello

Il Castello di Monte Sant’Angelo è un altro luogo di grande rilevanza storica ed è stato utilizzato sia come fortezza che come luogo di culto. La cittadina è caratterizzata da strette stradine medievali e affascinanti vedute panoramiche.

Le bellezze naturali di Monte Sant’Angelo e della sua regione circostante rendono il luogo un’attrazione turistica popolare. Le spiagge dell’Adriatico, le grotte marine e i paesaggi costieri, nonché la verde “Foresta Umbra”, contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva.

In sintesi, Monte Sant’Angelo è una località che attrae visitatori per la sua storia religiosa, il suo patrimonio culturale e le sue bellezze naturali.

Il Castello Normanno, Svevo, Aragonese di Monte Sant’Angelo

L’origine della costruzione del Castello Normanno di Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia, in Puglia sul Gargano, non è ben nota. Ma le sue origini verrebbero fatte risalire al vescovo di Benevento, Orso che avrebbe fatto edificare nell’ 837 – 838 il Castello “Castellum de Monte Gargano”. Fino al IX non vi era in loco un Castello ma solo un Castrum Bizantino.

Storia del Castello e dei vari casati

Dimora Honor Nontis Sancti Angeli, fu abitata da Rainulfo Drengot conte di Anversa. In seguito dopo la dominazione ad opera dei normanni, furono costruite la Torre dei Giganti e la Torre Quadra.

Successivamente nel XI secolo Roberto il Guiscardo fece cingere la città di mura, e fece riedificare la parte più antica, ossia la torre di forma pentagonale “torre dei Giganti”  alta 18 metri e con mura spesse 3 metri.

La struttura ebbe importanza difensiva nel Gargano. Fu anche dell’Imperatore Federico II, che lo donò alla principessa Isabella d’Inghilterra, sorella di Re Enrico III d’Inghilterra, (terza sposa). Ereditato da Federico de Staufen, figlio legittimo d’Isabella e Federico II.

Per questo motivo presenta opere architettoniche in stile federiciano, imponenti e al tempo stesso  raffinate come la sala duecentesca “Sala Del Tesoro“.

I normanni in Puglia ed il Castello

Per quanto riguarda l’avvento dei normanni in Puglia la loro presenza è databile tra il 1021 e il 1209. Secondo alcuni studiosi potrebbe essere dunque, di epoca pre-normanna, soggetta a continui rifacimenti nel corso dei secoli. Costituiva uno dei cardini difensivi della zona, nel Medioevo.

Al suo interno il ritrovamento dei bassorilievi raffiguranti l’immagine di cristo e della Vergine, ma anche di San Michele stilizzato insieme ad una crocifissione che guarda in alto verso la torre.

La torre principale lascia presumere che venisse utilizzata come cappella e, ad avvalorare questa ipotesi il rinvenimento nel 1932 di alcune sepolture scavate nella roccia che indussero gli studiosi ad ipotizzare la presenza di un’area cimiteriale nel castello connessa alla cappella adiacente.

Numerose notizie storiche ne confermano la destinazione d’uso già in epoca angioina (1270-71). Successivamente, in epoca abbastanza recente, avvenne la costruzione di una volta a botte che separava la torre in due piani.

La Mostra di ceramiche Daunia nel Castello di Monte Sant’Angelo

All’interno del castello è possibile visitare il museoLa Civiltà Daunia” collezione ad opera di Giuseppe Piemontese. La mostra propone la riproduzione della ceramica Daunia in terra garganica.

Opere di artisti pugliesi come Angela Quitadamo che attraverso le opere vogliono far rivivere la civiltà e la cultura Dauni presente in Gargano fra l’VII e il III secolo a. C. con i suoi vari miti e culti tra essi il mito di Duno, Diomede, Calcante, Giove Dodoneo, Podalirio, Pilunno etc.

Visite al castello di Sant’Angelo

Gli orari di apertura sono abbastanza comodi ben fruibili. Il Castello è aperto dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 fino alle 19:00. I percorsi sono agevoli e il costo del biglietto d’ingresso è di soli 2 euro.

Camicetta 5 modi per indossarla e abbinarla

Camicetta 5 modi per indossarla e abbinarla
Camicetta 5 modi per indossarla e abbinarla

Camice e camicette fanno parte del guardaroba femminile e maschile e costituiscono uno di quei capi moda di tendenza che è possibile sfruttare nella creazioni di outfit classici, eleganti o casual. Sicuramente la scelta del modello, il tipo di tessuto, le fantasie e gli abbinamenti, possono concorrere significativamente nell’orientamento di una scelta casual o elegante. Ma, i modi per indossare e abbinare una camicetta sono molti ed offrono un vasto ventaglio di opzioni adatte a tutti gli stili moda e ai gusti personali di ognuno. Vediamo come fare!

Camicetta modi per indossarla e abbinarla

Non è esagerato dire che le camice si rivelano dei veri passepartout al femminile e al maschile. Da indossare comodamente fuori da gonne e pantaloni, in versione casual, o da abbinare elegantemente a tailleur e completi, le camicette, hanno una prerogativa in più di cui si sono appropriate nell’ultimo ventennio, quella dell’abbondanza di modelli e tessili che hanno dato vita ad un’ infinità di proposte e stili da creare.

Camicetta 5 modi per indossarla

Un capo moda attuale che, nei secoli, ha subito un restyling che lo ha reso uno indumento utile ed immancabile adatto alla formazioni di outfit di ogni genere e tipologia.

Eccovi dunque 5 modi per indossare una camicetta e svariati consigli su come abbinala in modo corretto.

Casual e sbarazzino #1

Un modo pratico e comodo per indossare la camicetta consiste nel portarla abbottonata lasciando le prime due o tre asole aperte per un look rilassato. Perfetta abbinata a jeans skinny, ballerine o sneaker per un outfit casual ma chic.

Elegante e formale #2

Un modo elegante e formale per indossare la camicetta consiste nell’infilarla dentro la gonna o ai pantaloni dal taglio elegante. Aggiungendo una cintura per rifinire il tutto e completare il look con delle scarpe a tacco alto o décolleté raffinate.

Un look che si rivela perfetto sia per chi lavora in un ambiente formale sia per una cena importante.

Stile sciolto e oversize #3

Sicuramente pratico e informale questo stile per indossare una camicetta rigorosamente fuori dai pantaloni o dalla gonna per dar vita ad un look moderno e rilassato.

Da abbinare con dei pantaloni a palazzo o una gonna lunga in stile boho chic. Completare l’outfit con un bel cappello floppy e dei braccialetti vistosi.

Annodata in vita #4

Sportiva, casual e al tempo stesso pratico, lo stile Pin up con la camicetta annodata in vita è molto in voga tra le giovani ragazze. Perfetta se abbinata agli short così come ad una gonna a vita alta.

Completano l’outfit dei sandali estivi o delle zeppe alte. Per uno stile moda country andranno bene anche degli stivali estivi.

Sopra un top senza maniche #5

La camicetta può essere usata come un capospalla o portata sopra un top estivo o a una canotta. Un look che si rivela ideale per le mezze stagioni e che offre la possibilità di alleggerirsi all’occorrenza.

Da abbinare a dei pantaloni slim, o a una gonna a tubino per un look informale ma al tempo stesso alla moda, scegliendo scarpe di ogni genere, sia alte che rasoterra.

Questo è di sicuro uno dei modi più pratici e versatili per indossare una camicetta più o meno pesante, in tutte le stagioni, anche quando è più freddo e si opta per camicette tartan in flanella come in foto.

Considerazioni

Scelte di stile che possono essere condizionate sia dai colori che dagli accessori adottati per completare il look con la camicetta. Infine, è bene ricordare che si possono sperimentare varie combinazione per trovare il proprio stile di moda.

Pantaloni corti: indossare gli short con eleganza si può?

Pantaloni corti: indossare gli short con eleganza si può?
Pantaloni corti: indossare gli short con eleganza si può?

Gli stili di moda possiedono dei canoni estetici che si differenziano da stile a stile. Sicuramente alcuni capi di abbigliamento come gli short sono tendenzialmente giovanili e casual, ma la moda attuale conferisce a questo capo una prerogativa in più: quella di indossare i pantaloncini con eleganza come se fossero un capo adatto a tutte le occasioni. Indossare pantaloni corti, anche noti come “shorts,” con eleganza può sembrare un po’ una sfida, ma è certamente possibile creare look raffinati e sofisticati. Andremo a vedere, passo, passo, alcune idee per indossare i pantaloncini con stile e raffinatezza.

Pantaloni corti: Tailleur con short

Un’opzione chic e raffinata per indossare i pantaloni corti è quella di abbinarli a un tailleur. Il consiglio? Optate per un blazer e un paio di pantaloncini coordinati dello stesso tessuto o tonalità. Questa combinazione è elegante e moderna, perfetta per eventi formali o per l’ufficio in estate. Assicurati che la lunghezza dei pantaloncini sia appropriata alla tua età e alla tua altezza e che il tailleur abbia una vestibilità su misura. Tra i tanti modi per indossare i pantaloncini questo è sicuramente quello più elegante.

Tessuti e materiali di qualità

La chiave per indossare i pantaloni corti con eleganza sta nella scelta di tessuti di qualità che fanno la loro figura. Perfetti per tale scopo i pantaloncini di lino, o materiali come la seta o il cotone pregiato. Tessuti ben rifiniti e di buona fattura possono rendere anche i pantaloncini più casual più sofisticati.

Lunghezza adeguata

Sicuramente anche il modello e la lunghezza influiscono sullo stile del pantaloncino. Pr un effetto elegante andranno evitati i modelli aderenti e quelli troppo corti. Per un look affinato consigliabile optare per gli short a mezza coscia dal taglio comodo e ben rifinito.

Abbinamento con camicia o blusa

Sicuramente l’effetto elegante degli short è fortificato anche dal capo che si abbina. Tra quelli più consigliati sicuramente le camicette e le bluse, capi eleganti con bottoni gioiello o colletti strutturati, magari anche con fiocchi e nastri. Le camicie in seta o i top a maniche lunghe aggiungeranno un tocco sofisticato al tuo outfit.

Calzature raffinate

Se il taglio dei pantaloni e della camicia, insieme ai tessili di qualità, costituisce un binomio che verte verso l’eleganza, anche le scarpe abbinate all’outfit hanno il loro peso. Calzature raffinate come sandali con tacco, décolleté eleganti o ballerine di qualità completano l’outfit nel modo migliore. Inoltre, le scarpe con tacco alto allungano la figura e conferiscono un tocco di classe.

Accessori ben scelti

Completa ogni outfit l’insieme degli accessori, come scarpe, borse, cinte ma anche gioielli. E’ consigliabili per un outfit elegante con pantaloncini corti, optare per gioielli minimali in oro o argento, anche maxi, cintura elegante e borse di design. Da evitare gli accessori troppo vistosi o casual.

Colore e stampa

Le tinta unita conferiscono agli outfit maggiore eleganza, ma molto dipende anche dal tipo di tessuto. Le tonalità neutre come bianco, beige, nero e navy sono opzioni classiche che si abbinano facilmente a capi ed accessori. Le stampe possono anche risultare divertenti ma non dovrebbero essere troppo audaci per non rischiare di inficiare sull’eleganza.

Look monocromatico per gli short

Sicuramente in outfit che comprendono i pantaloncini e un look monocromatico aiuta negli abbinamenti e rende il tutto minimale e più elegante specie se si opta per un tailleur. Si può anche puntare per pantaloncini e top dello stesso colore e giacca abbinata per avere un effetto elegante.

Considerazioni

Va ricordato che l’eleganza è data dall’equilibrio di linee e colori e dal buon gusto. Tenendo a mente i consigli dati si potranno sperimentare diverse combinazioni e abbinamenti con i pantaloncini, trovando quella che più si addice al nostro stile moda.

Come gestire un cane pauroso: tecniche di addestramento

Come gestire un cane pauroso: tecniche di addestramento
Come gestire un cane pauroso: tecniche di addestramento

Un cane pauroso richiede molta pazienza e tecniche di addestramento particolari. Quando si ha a che fare con cani traumatizzati o cani che hanno avuto scarse esperienza di vita e relazione, si incorre in varie problematiche, la prima fra tutte è quella che riguarda la paura spesso orientata verso moltissime cose, persone ed oggetti inclusi. Vediamo come comportarci con un cane pauroso e quali sono le tecniche di addestramento valide per recuperare, anche se in parte il cane, e la sua voglia di vivere, eliminando stress e paure eccessive.

Adozioni cani: Come gestire un cane pauroso

Quando si adotta un cane, sicuramente si compie un bel gesto verso l’animale ma, alle volte, non conoscerne bene i trascorsi ci pone in una situazione di rischio.

Il rischio è quello di incappare in cani problematici, paurosi, e di non essere in grado di gestirli e rieducarli. Per questo spesso nei gruppi di affido ed adozione si legge di cani restituiti alle associazioni, con seguito di critiche e commenti.

Ma, il più alle volte, le restituzioni sono dovuta a scarsa sincerità da parte degli operatori del settore che in modo irresponsabili non informano i futuri proprietari di quali sono le reali problematiche del cane.

Per questo è meglio andare nei canili e vedere e conoscere prima e di persona il cane, cercando di capire se può essere adatto a noi e se noi saremo in grado di gestirlo e rieducarlo, mettendo in conto, tempo, energie, soldi e capacità.

In caso contrario, sarebbe meglio adottare dei cani di pochi mesi che sono più facili da rieducare. Ma vediamo come rieducare un cane problematico e molto pauroso con le tecniche di addestramento adeguate.

Creare un ambiente sicuro

La prima cosa da fare, è quella di dare maggior sicurezza al cane cercando di creare un ambiente tranquillo e sicuro per lui e seguendo delle routine quotidiane al quale l’animale si adatta con più facilità e che riescono a dargli un minimo di tranquillità.

Si deve fornire al cane un posto in cui rifugiarsi in caso di “panico”, fornirgli coperte, cuscini, giochi, tutti oggetti che possano farlo sentire al sicuro.

Rispettare i limiti del cane

Senza forarlo troppo e rispettando i suoi limiti con le dovute precauzioni lo si indurrà a fidarsi piano piano di noi, compiendo piccoli passi quotidiani. Il cane non va forzato ad accettare le sue paure ma va posto lentamente a confronto con esse dandogli sempre la possibilità di fuggirne e rifugiarsi nelle sue poche sicurezze. Quando compie piccoli progressi va sempre lodato e premiato dandogli cibi gustosi.

Usare rinforzi positivi


Anche se in un primo momento tutto vi sembra vanificarsi, vi accorgerete che il cane pauroso, nonostante le ansie, inizierà a fidarsi di voi e in questo modo comincerà ad avere meno paura di situazioni, cose e persone.

Quando il cane mostra coraggio avvicinandosi e limitando le sue paure andrà premiato e lodato con cibo, giochi e coccole. Le “gratificazioni” servono a creare un processo di condizionamento positivo, associando l’esperienza spaventosa a qualcosa di positivo. L’addestramento dei cani varia anche in base alla razza e al carattere e non solo in relazione alle esperienze pregresse.

Un cane che ha pauroso molto probabilmente sarà anche un cane che abbaia molto e questo atteggiamento può creare dei problemi specie se si abita in condominio.

Desensibilizzazione del cane pauroso

Anche la desensibilizzazione dei cani deve avvenire per gradi e va rivolta ad una situazione, un oggetto, un altro cane, attuandola una alla volta.

La desensibilizzazione infatti, è una tecnica che prevede l’esposizione del cane a ciò che lo spaventa. Ad esempio, se il cane ha pura dei rumori forti, come moto, motorini, scoppi etc. si potrà iniziare inducendo volontariamente dei suoni medio bassi e poi aumentarli gradualmente.

Durante questo addestramento il cane andrà premiato ogni qual volta che compie un piccolo progresso trasformando l’esperienza in “positivo”.

Controllare il proprio linguaggio corporeo

Quando si addestra un cane pauroso si deve far attenzione a mantenere un linguaggio corporeo positivo, rilassato e calmo in modo da non confondere il cane e rassicurarlo con il nostro atteggiamento. I cani percepiscono il nostro stato emotivo e questo se negativo potrebbe creargli ulteriore stress.

Lavorare con un addestratore professionista

Sebbene il padrone del cane possa fare davvero molto per aiutare il proprio animale a riacquistare sicurezza e vincere le paure quotidiana è sempre bene avvalersi anche id un professionista.

Se il cane è particolarmente pauroso e se le tecniche di gestione sembrano funzionare poco o non funzionare, potrebbe rivelarsi molto utile avvalersi di un educatore cinofilo. Un addestratore esperto sarà in grado di consigliarvi le tecniche più giuste per il vostro cane, e vi fornirà una guida dettagliata su misura per lui.

Proprio perché ogni cane è un individuo unico con le sue esperienze pregresse è bene che venga valutato e seguito da un educatore cinofilo in grado di pianificare un percorso di recupero per fargli vincere le sue paure in modo graduale, produttivo e sicuro.

Ad ogni modo sappiate che vi servirà tanta pazienza per raggiungere anche solo alcuni degli obiettivi di recupero del cane che vi siete preposti.

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