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mercoledì, Agosto 13, 2025
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Come allevare il riccio Africano: cibo, igiene e cure

Come allevare il riccio Africano: cibo, igiene e cure
Come allevare il riccio Africano: cibo, igiene e cure

In Italia comprare un riccio nostrano, nato in cattività o prelevarlo dal suo habitat naturale, è vietato per legge. Per questo motivo si è sviluppato un commercio parallelo di ricci provenienti dall’Africa che però hanno delle esigenze leggermente diverse rispetto ai ricci autoctoni dell’Italia. Si tratta di simpatici animaletti domestici, noti anche come ricci pigmei africani che richiedono cure e attenzioni per il loro benessere. Vediamo alcuni consigli su come allevare il riccio africano nel modo migliore.

Come allevare il riccio Africano

Ci sono varie cose da considerare quando si decide di acquistare ed allevare un riccio africano. Età in cui raggiunge la fertilità, età media di vita, letargo e così via. Lungo circa 15 – 20 centimetri raggiunge dai 250 ai 500 – 600 grammi di peso. Le femmine sono di tagli più piccola rispetto ai ricci maschi. Durante il giorno dorme anche 12 ore: un vero dormiglione!

Quanto vive un riccio africano?

In primis considerate che la vita media di questi animaletti, se ben tenuti si attesta intorno ai 6 – 10 anni e anche più, ma se non si si rispettano le sue esigenze l’animaletto vive meno.

Età adulta riccio

L’età media adulta e procreativa di un riccio africano avviene intorno ai 5 – 6 mesi in alcuni casi anche prima dei sei mesi. L’alloggio del riccio, la temperatura, il cibo, le cure ed il bagnetto sono tutte esigenze che vanno rispettate con un certo rigore affinché il riccio sia in salute. Senza dimenticare lo svago ed il gioco, in quanto si tratta di animaletti vivaci che amano giocare, specie di notte.

Quando va in letargo il riccio?

Il periodo di quiete del riccio europeo avviene in inverno, i ricci nostrani vanno in letargo per circa 4 mesi, il riccio africano dorme molto ma non va in letargo completo.

Dove allevare il riccio?

Il luogo ideale per allevare un riccio è un piccolo giardino dove possa nutrirsi di insetti, larve e vermetti. Ma il riccio africano ha delle esigenze di temperatura ambiente ottimale che dovrebbe oscillare tra i 24 e i 27-28 gradi, situazione che difficilmente si ottiene in un giardino. Motivo per cui è opportuno preparargli un terrario o una gabbia a misura di riccio.

Alloggio: qual è la casa giusta per i ricci?

Piccole gabbie non sono adatte per questo simpatico amico, sarà necessario procurargliene almeno una minimo di 60 centimetri per 40, in quanto hanno bisogno di spazio, dotata di nido e rifugio, ciotola con acqua, ciotola con cibo e alcuni giochini. Ama le palline e la ruota. La gabbia andrà pulita con regolarità e sul fondo è consigliabile porre della segatura o del pellet in tronchetti.

Temperatura adatta al riccio africano

Essendo, come visto, animali che necessitano di determinate temperature, è bene porre la gabbia lontano dai correnti d’aria che potrebbero far ammalare il piccolo riccio. Per mantenere la temperatura ideale si potranno utilizzare dei riscaldatori come dei tappetini da 14 watt o più e collare un termostato che misuri regolarmente la temperatura e delle lampade.

Alimentazione dei ricci

In commercio si trovano preparati appositi per il riccio che contengono larve e altri nutrienti, ma andrà bene per il nostro amichetto anche cibo non specifico come dei croccantini per gatti cuccioli, umido per gatti, ed anche lombrichi e vermetti da pesca (o simili), grilli e insetti vari, tarme della farina (camole) e caimani acquisti vivi. Infatti, il 30 % almeno della loro dieta deve essere a base di proteine animali (meglio se fresche).

Mangia anche alcuni tipi di frutta come bacche e mele e verdure, ma attenzione non si tratta di animali vegetariani. Assolutamente da evitare cibi non specifici. In genere è necessario integrare la dieta con calcio, in quanto tende a soffrire di ipocalcemia.

Acqua non deve mai mancare

L’acqua è un bene primario per tutte le specie viventi siano esse vegetali o animali. Il riccio ha necessità di avere a disposizione una ciotola con l’acqua, pulita e fresca, da cambiare ogni giorno. Per il tuo riccio africano ti consiglio di acquistare un piccolo distributore di liquidi apposito in modo che possa bere senza rovesciare l’acqua.

Igiene e pulizia del riccio africano

Il riccio africano necessita di pulizia del suo alloggio, sia esso terrario o gabbia, ogni giorno. La gabbia andrà controllata e ripulita parzialmente rimuovendo le feci, ogni giorno e, almeno una volta a settimana si dovrà sostituire la lettiera di pellet o segatura completamente. Usare un disinfettante specifico per eleminare batteri ed odori sgradevoli.

Il bagnetto del riccio africano

Bagnetto

I ricci pur sapendo nuotare, in genere non amano fare il bagnetto. Questa pratica di igiene e pulizia andrà effettuate per rimuovere sia lo sporco che gli acari che si depositano sul riccio.

La socializzazione del riccio africano: domestico o no?

Partiamo dal presupposto che il riccio, così come ogni altro animale ha un’indole che può variare da esemplare ad esemplare. Ci sono ricci più socievoli e ricci che lo sono meno.

Senza dubbio ha molta importanza anche l’età che ha il riccio al momento dell’acquisto. L’età più giusta per l’acquisto e la successiva socializzazione si attesta intorno ai 4 o 5 mesi.

I ricci africani sono comunque animali notturni tendenzialmente solitari. Vivono e giocano di notte e sono in relax meno reattivi e in dormiveglia di giorno.

Come socializzare con il riccio?

Per riuscire a socializzare con un riccio africano al di la della sua indole, è necessario però dedicargli del tempo e famigliarizzare con lui giocherellandoci, toccandolo, offrendogli spunti prelibati e perché no? Anche dei giochi che sappiamo possa gradire.

Giocando con lui ogni giorno si favorisce la fiducia e la socializzazione. Nonostante ciò andranno rispettati i momenti in cui capiamo che il riccio voglia stare da solo in tranquillità. Per le prime volte è consigliabile giocare con lui e prenderlo usando dei guanti protettivi.

Cure veterinari del riccio e malattie del riccio africano

Quando acquistate un riccio africano vi verrà rilasciato un “certificato di salute” che ne attesti appunto la buona salute. Talvolta è relativo ad alcun mesi pima dato che ha stilarlo sarà un veterinario dopo averlo accuratamente visitato ed esaminato.

Il veterinario giusto per il riccio Africano è un medico veterinario specializzato in animali esotici e dunque esperto in materia.

Possono soffrire di problemi cardiaci, a problemi dentali, e problemi dermatologici legati a funghi e parassiti e talvolta di problemi respiratori.

Possono essere necessarie delle vaccinazioni appropriate, visite di routine almeno annuali, ed il taglio delle unghie, trattamenti antiparassitari o cure specifiche in caso di malattie che potrebbero insorgere se non si tiene bene pulito il riccio e se non si combattono gli acari che tendono ad infestarlo procurandogli malattie.

Quanto costa un riccio africano?

I piccoli ricci africani dal colore chiaro sono, da adulti, più piccoli dei ricci nostrani tanto da entrare nel palmo di una mano. Il prezzo di questi deliziosi animaletti si attesta intorno ai 50 – 60 euro (ma si trovano anche esemplari dai 70 ai 150 – 200 euro in base al colore e al sesso).

Successivamente, dovrete anche acquistare tutto l’occorrente per lui, dal cibo alla gabbia o terrario. Quindi il costo totale di cibo, attrezzature, e riccio si attesta tra i 150 e i 250 euro, e ricordate che sarà necessario anche portarlo a fare una bella visita i controllo dal veterinario, sia per il suo che per il vostro benessere.

Il veterinario potrà illustrarvi nel dettaglio cosa fare con lui, quali vaccini fare o no, e le eventuali cure periodiche di routine da effettuare preso il veterinario.

Considerazioni

Torniamo a dirvi che ogni animale è un essere a se stante, con la propria indole e le problematiche soggettive, sia comportamentali che di salute. E’ quindi buona norma fare ricerche specifiche riguardanti le sue necessità ma, soprattutto, consultare esperi e allevatori specializzati di ricci africani in grado di fornirvi tutte le informazioni del caso e permettendovi di operare nel modo migliore per il vostro riccio africano.

Modi per smacchiare gli abiti dalle macchie più comuni

10 modi per smacchiare gli abiti dalle macchie più comuni
10 modi per smacchiare gli abiti dalle macchie più comuni

Le macchie fanno parte della nostra vita: ci si macchia spesso di cibi comuni come sugo, vino, caffè, cioccolato, olio e molto altro. Ma le macchie così come si fanno, si tolgono anche, l’importante è conoscere il tessuto da smacchiare, il tipo di macchia, ed i prodotti giusti per toglierla soprattutto, agire con tempestività (quando è possibile). Le macchie non sono un vero problema se si conoscono i modi per smacchiare gli abiti in maniera efficace. Vediamo come togliere le macchie più comuni dagli abiti e dai tessili in genere.

Macchie più comuni

Indubbiamente con alcuni cibi ci si tende a macchiare con maggior facilità, forse perché sono quelli più comunemente usati. Vedremo dunque come smacchiare le seguenti macchie di cibi e condimenti e con quali tecniche, considerando che alcune tecniche sono applicabili anche ad altri tipi di macchie. Scopriamo come smacchiare i tessuti dalle macchie più comuni:

  • Inchiostro
  • Cioccolato
  • Caffè
  • Olio o burro
  • Vino
  • Catrame
  • Carta Carbone
  • Cera
  • Coca Cola
  • Sugo

Come smacchiare l’inchiostro o penna a biro

Per toglierle le macchie di inchiostro penna a biro si utilizza dell’alcool puro tamponato con un batuffolo di cotone. Successivamente lasciare sotto sapone dopo aver strofinato con sapone in panetti di Marsiglia, infine, lavare il capo normalmente. Di seguito trovate consigli più approfonditi utili su come togliere le macchie di inchiostro e penna biro.

Come smacchiare il cioccolato

Per togliere le macchie di cioccolato, macchie di cui spesso sono responsabili i bambini si procede come segue: tamponare con una spugna o un panno e acqua poi insaponare con sapone a secco in pezzo e lasciare agre qualche minuto. Successivamente lavare con acqua tiepida e sapone.

In caso la macchia sia su tessuti delicati come la seta aggiungere un cucchiaio di ammonica in un bicchiere d’acqua per tamponare. Evitare di strofinare troppo su seta colorata.

Macchie cioccolato e Coca cola come toglierle dai tessuti
Macchie cioccolato e Coca cola come toglierle dai tessuti

Come togliere le macchie di caffè

Per togliere le macchie di caffè, molto comuni sugli abiti, si procede tamponando con acqua tiepida e acqua ossigenata (5 gocce in un bicchiere).

Se invece la macchia è di vecchia data vi consiglio di procedere con della glicerina, alcool, ed ammoniaca. Ecco dove trovate il procedimento: Come togliere le macchie di caffè dagli abiti e dai tessuti.

caffè macchie
Come rimuovere le macchie di caffè dai tessuti

Come togliere le macchie di olio o burro

Per togliere le macchie di olio o burro dai tessuti, che sono tra le macchie più frequenti insieme a quelle di sugo, si procede come segue.

Se la macchia è fresca coprirla di borotalco e lasciare agire una ventina di minuti poi spazzolare e successivamente lavare normalmente. Il borotalco assorbirà tutto l’olio e toglierà la macchia. In alcuni tessuti lascerà un po’ di alone bianco che verrà rimosso facilmente con il lavaggio.

Come togliere le macchie di vino

Per togliere le macchie di vino si dovrà, in primo luogo, tamponare con carta assorbente (o tovagliolo), poi cospargere la macchia con sale e bicarbonato di sodio, infine, dopo che avrà assorbito tutto il liquido, strofinare leggermente con una soluzione di acqua e sapone tiepida. Successivamente lavare il capo smacchiato.

Come togliere le macchie di catrame

Specie in estate le macchie di catrame sui tessuti si presentano con frequenza. Per rimuoverle si adottano vari metodi e materiali, ma in primo luogo si dovrà ammorbidire il catrame con dell’olio, poi tamponare con una pezza e benzina, ed infine, smacchiare utilizzando la saponaria. Trovi la descrizione completa qui: Come togliere macchie di catrame da abiti e tessuti.

Macchie di catrame e come toglierle
Macchie di catrame e come toglierle

Come togliere le macchie di Carta Carbone

Non è molto frequente macchiarsi con carta carbone ma se accade? Come togliere le macchie di carta carbone?
Strofinare leggermente la macchia con un batuffolo imbevuto di alcool isopropilico (o ammoniaca) evitando di allargare la macchia.

Lavare con acqua tiepida e sapone. Leggere l’approfondimento: Come togliere le macchie di carta carbone da abiti e tessuti.

Come togliere le macchie di Cera

Per togliere le macchie di cera si deve agire nello stesso modo della gomma da masticare: raffreddare in frigo il capo e poi grattare via con un coltellino la cera.

La cera però unge anche il tessuto, motivo per cui, andrà smacchiato nello stesso modo di come si procede per le macchie di olio, dunque, con sapone a secco e poi lavaggio.

Come togliere le macchie di CocaCola

La Coca Cola può macchiare gli abiti e dunque per rimuovere le macchie si procede ammorbidendo la macchia con qualche goccia di Coca Cola stessa poi, tamponare con acqua tiepida e glicerina disciolta. Per togliere gli aloni, successivamente, lavare il capo in acqua e sapone o utilizzare della saponata. 

Come togliere le macchie di sugo

Per togliere le macchie di sugo si procede come segue. Consideriamo tra l’altro che il sugo è una delle macchie più comuni in quanto viene usato spesso per condire la pasta. Le macchie di sugo oltre al danno del pomodoro spesso contengono anche dell’olio quindi l’azione di smacchiatura dovrà essere duplice.

Sciacquare immediatamente la macchia di sugo con acqua fredda, ed applicare un po’ di detersivo liquido sulla zona della macchia. Strofinare leggermente e lasciare agire per una decina di minuti.

Strofinare di nuovo e sciacquare con acqua calda. Controllare il risultato se appare ancora un alone di sugo insaponare di nuovo e ripetere l’operazione, infine lavare normalmente.

Alcune macchie risultano più ostinate e difficili da togliere rispetto ad altre, molto dipende non solo dal tipo di macchia ma anche dal tessuto che si è macchiato. In commercio esistono degli smacchiatori liquidi e in polvere che sono molto utili per la rimozione delle macchie da abiti e tessuti.

Come togliere le macchie di calce da tessuti

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Cani al mare, come proteggerli dal caldo e dall’acqua salata? Sabbia, caldo e sale

Cani al mare, come proteggerli dal caldo e dall'acqua salata? Sabbia, caldo e sale
Cani al mare, come proteggerli dal caldo e dall'acqua salata? Sabbia, caldo e sale

Arriva l’estate e con essa il mare diventa un luogo in cui trascorrere del tempo piacevole anche in compagnia dei nostri amici pelosi. Ma ci sono alcuni pericoli nell’ambiente marino, sia interno che esterno tra mare e spiaggia che possono rivelarsi rischiosi per la salute del cane. Il caldo eccessivo, ad esempio, può indurre disidratazione, mentre il sale può diventare uno spiacevole fastidio per la pelle, e l’acqua dal canto suo, tossica per il cane, non va bevuta. Ma vediamo come proteggere dal caldo, dalla sabbia e dall’acqua salata i cani quando siamo al mare.

Cani al mare e pericoli

Quando si porta il proprio cane al mare è importante prendere alcune precauzioni per proteggerlo dal caldo e dall’acqua salata. Infatti l’acqua del mare può essere pericolosa per i cani, ed indurre vomito e diarrea in quanto contiene cloruro di sodio che risulta tossico per l’animale. Inoltre, sempre il cloruro di sodio e la sabbia, possono causare irritazioni alla pelle del cane.

Consigli per proteggere il cane al mare, cosa fare e cosa non fare

Inutile dire che le regole di base per mettere in scurezza un cane al mare sono semplici: si deve tenere i cani all’ombra, dargli una ciotola con acqua per evitare la disidratazione, fargli fare il bagno evitando che beva l’acqua del mare e poi, una volta tornati a casa, è importante fargli una bella doccia che, in alcuni casi, può essere fatta anche sul posto in spiagge appositamente attrezzate per loro.

Ma vediamo nel dettaglio questi consigli per far vivere una giornata di mare ai nostri cani senza problemi, anche quando il paesaggio di mare e l’ambiente circostante sono belli e piacevoli.

Cane al mare e pericoli
Cane al mare e pericoli

Evitare che il cane beva l’acqua del mare

Non tutti i padroni lo sanno e talvolta ne sottostimano il pericolo, ma l’acqua del mare se ingerita dal cane può causare problemi gastrointestinali.

Cosa succede se il cane beve l’acqua del mare? Oltre ai problemi gastrointestinali l’acqua salta causa disidratazione, e talvolta, condurre alla morte. Il cloruro di sodio è potenzialmente tossico per i nostri amici a 4 zampe. Molto dipende dallo stato di salute dell’animale, e dalla quantità di acqua salata ingerita.

E’ necessario fornire la cane acqua fresca in una ciotola per evitare che sia tentato di bere quella del mare anche e, talvolta infatti, quando fa il bagno in mare, potrebbe berla.

In tal caso è necessario rimproverarlo e fargli capire che non deve farlo. Portatelo fuori e dategli dell’acqua fresca. Dovrete addestrarlo sin da cucciolo, e solo se ben addestrato vi darà retta e non la berrà.

Vi sono razze di cani tranquille obbedienti che non daranno nessun problema, ed altre invece che si metteranno in pericolo per l’indole dinamica e meno collaborativa.

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Proteggere il cane dal sole

Sia la sabbia calda che il sole diretto ed il caldo possono causare problemi al cane. Il sole in testa può indurre un colpo di calore, la sabbia bollente causare delle bruciature ai cuscinetti dei piedi, ed il caldo eccessivo, disidratarlo.

E’ bene, quando portate il vostro cane al mare, fornirgli un giusto riparo all’ombra ed evitare anche le ore più calde della giornata, specie in zone poco ventilate, senza verde alle spalle, ed eccessivamente calde.

Evitare che il cane ingerisca sabbia

L’ingestione di sabbia da parte del cane è uno dei problemi spesso sottovalutati dai padroni e che riguarda in particolar modo i cuccioli: attenzione!

La sabbia, oltre ad irritare la pelle e causare fastidiose dermatiti (specie in alcune razze), è molto pericolosa se ingerita dal cane, cosa che in genere si verifica quando raccogli oggetti dal terreno o si mette a scavare.

Cosa succede se il cane mangia la sabbia? La sabbia ingerita può causare forti gastroenteriti e graffiare le pareti dell’intestino causando delle lesioni.

Risciacquare il cane dopo il bagno

Alcuni cani amano talmente tanto fare il bagno al mare che impedirglielo sarebbe una crudeltà. Dunque evitiamo bagni troppo prolungati e una volta che il cane è uscito dall’acqua sciacquiamolo con cura facendogli una bella doccia.

Se non abbiamo questa possibilità possiamo portare con noi delle bottiglie di acqua dolce, o una tanica con dell’acqua per effettuare un primo lavaggio e, successivamente, lavarlo bene a casa.

Osservare il comportamento del tuo cane durante la permanenza

I cani sono come i bambini piccoli: non possono essere lasciati a se stessi, vanno seguiti ed osservati onde evitare che si ficchino nei guai o facciano cose pericolose per loro.

Per quanto riguarda il colpo di calore, se si osserva il cane e si nota che sembra stanco ed affaticato, abbaia più del consueto respira in modo affannato, dovrete portarlo all’ombra, o meglio in una zona più fresca e ventilata, e fornirgli dell’acqua da bere.

Considerazioni

Con i dovuti accorgimenti, sia voi, che il vostro cane, potrete godervi lunghe e rilassanti giornate al mare. Ricordatevi di portare con voi uno spuntino anche sa gradito al cane oltre all’acqua fresca da fargli bere.

Se non potete portarlo con voi dotatelo di distributori automatici per pet di cibo ed acqua, ma se potete portarlo, invece, fate attenzione evitare tutte le problematiche comuni che vi abbiamo descritto per non avere poi, spiacevoli sorprese: un padrone responsabile ha un cane felice!

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Cosa vedere a Lucca in 1 o 2 giorni, cittadina medievale incantevole in Toscana

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In Toscana a pochi chilometri da Pistoia, Montecatini e San Gimignano, si trova la ridente cittadina di Lucca. Caratterizzata da strade ed edifici medievali e dalle sue bellissime mura di cinta dove è possibile passeggiare, fare footing e rilassarsi nel verde di un vialone alberato: la cittadina di Lucca offre moltissimo ai turisti. In questa guida vi consigliamo cosa vedere a Lucca in 1 o 2 giorni e quali località altrettanto belle sono nelle sue vicinanze. Vi consiglieremo anche dove soggiornare e alcuni ristoranti tipici del luogo per guidarvi passo passo tra i vicoli e le strade medievali di Lucca.

Lucca: una cittadina medievale incantevole

Lucca è una deliziosa cittadina medievale in Toscana (Italia). Con le sue mura antiche, le strade acciottolate e l’atmosfera affascinante, Lucca offre ai suoi visitatori un’esperienza indimenticabile e un’immersione suggestiva nell’epoca medievale, come moti altri dei paesini e delle città di questa terra.

Periodo storico e nascita di Lucca

Lucca ha origini molto antiche e risale all’epoca etrusca. Fu poi nel periodo medievale che la città raggiunse il suo massimo splendore. Lucca, nel VI secolo, divenne città-stato indipendente e, grazie al commercio e alla sua posizione strategica lungo la via Francigena che collegava l’Europa a Roma, prosperò.

Quali sono i posti più belli da vedere a Lucca?

Lucca ha al suo interno molte opere artistiche e strutture architettoniche antiche, molto belle, che ne caratterizzano l’aspetto globale. Ciò nonostante sono presenti alcuni luoghi particolarmente belli che vanno assolutamente visitati. Luoghi suggestivi spettacolari di giorno che al tramonto assumono una connotazione surreale degna di nota: ve ne indichiamo alcuni cha abbiamo visitato.

Piazza dell’Anfiteatro

La Piazza dell’Anfiteatro sorge sulle rovine di un vecchio “anfiteatro romano” da cui prende il nome. E’ uno dei luoghi più suggestivi della bella Lucca, un posto in cui è possibile passeggiare e consumare pasti e colazioni in totale relax. Il centro storico di Lucca è infatti chiuso al traffico e le automobili autorizzate che vi circolano, sono davvero poche.

Torre dei Guinigi a Lucca

Senza dubbio, la Torre dei Guinigi di Lucca ha delle particolarità che la rendono unica. Alta 44,25 metri, reca sulla sommità degli alberi, si tratta di alberi di lecci che decorano la torre medievale che svetta sulla città. La torre è vistabile presso biglietto a pagamento e per raggiungere la sommità è necessario salire 230 gradini.

Lucca Torre dei Guinigi
Lucca Torre dei Guinigi

Duomo di San Martino di Lucca

Si tratta di un Duomo in stile romanico gotico come molte delle strutture architettoniche di questo genere presenti in Toscana, caratterizzato da una maestosa navata. Al suo interno sono custodite preziose opere d’arte.

Il Duomo di Lucca o Cattedrale di San Martino fu fondata nel VI secolo da San Frediano, poi modificata successivamente nel 1060 da Anselmo Baggio ed infine ulteriormente modificata dal XII al XV secolo. Il Duomo di Lucca è la più antica basilica di tutta la Toscana.

Lucca e le 100 chiese

Oltre al Duomo, Lucca ha al suo interno una grande varietà di strutture architettoniche ed opere sacre, non ha caso è stata soprannominata la città delle 100 chiese.

Non vi consigliamo di vistarle tutte ma di dare spazio alle più belle ed importanti, tra esse la Chiesa di San Michele in Foro; la Basilica di San Frediano; la Chiesa di Santa Maria della Rosa, e il Santuario di Santa Gemma Galgani.

Le Mura di Lucca e le porte

Lucca è circondata da delle mura storiche, imbolo della cittadina toscana. Le mura offrono un luogo panoramico dove è possibile passeggiare, ammirare la città e fare sport. L’accesso nel centro storico della città avviene dalle porte, ogni porta di Lucca ha la sua storia e importanza nell’architettura e nella difesa della città.

  1. Porta San Pietro a ovest di Lucca, una delle porte più imponenti della città. Caratterizzata da una grande struttura ad arco con una torre centrale. Attraverso questa porta si accede alla strada principale che porta al centro storico.
  2. Porta Sant’Anna, a nord-ovest di Lucca ed è una delle porte più antiche. Presenta una struttura semplice con un grande arco e una torre di guardia. È situata vicino al bastione di Santa Croce, una delle fortificazioni lungo le mura.
  3. Porta San Donato a est di Lucca, da accesso al quartiere di San Donato. Caratterizzata da un grande arco con decorazioni architettoniche. Sicuramente tra le porte è una delle porte più belle della città di Lucca.
  4. Porta San Gervasio a sud-est di Lucca, caratterizzata da un grande arco in pietra con una torre sulla destra. Offre l’accesso al quartiere di San Gervasio ed è in prossimità della chiesa omonima e a quella di Protasio.
  5. Porta Elisa, a sud di Lucca, è così denominata in onore di Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone. Caratterizzata da un grande arco di pietra e da una torre. Da qui si accede alla Villa Reale di Marlia e al quartiere di San Concordio.

Parco delle Mura di Lucca

Le mura di Lucca offrono una bella vista ma anche attività ricreative per grandi e piccini. Infatti, al suo interno si trova il Parco delle Mura uno spazio adibito ad area giochi dove i piccoli potranno svagarsi mentre gli adulti si rilassano. E’ possibile anche far un picnic o passeggiare o rilassarsi su qualche panchina all’ombra dei maestosi alberi.

Palazzo Pfanner di Lucca

Ben visibile dalle mura della città in tutto la sua bellezza. Palazzo Pfanner in stile barocco ha un fascino unico. Costruito nel XII secolo ha subito vari aggiustamenti e modifiche. Visitabile nel suo interno e nei giardini curatissimi con guida. Tra palazzi di Lucca è di sicuro uno dei più celebri della cittadina.

Dove alloggiare a Lucca

Lucca offre una vasta gamma di opzioni per dormire ed alloggiare, dagli agriturismi fuori città agli B&B fuori dalle mura o interni alla cittadina, fino agli alberghi di varia categoria. I prezzi medi vanno dai 60 a 150 euro in relazione al tipo di sistemazione.

Centro storico di Lucca: un hotel o un bed and breakfast nel cuore del centro storico di Lucca. I prezzi medi per una camera doppia variano tra i 70 e i 150 euro a notte, a seconda del comfort e della posizione.

Fuori dalle mura di Lucca: le location fuori dalle mura hanno un costo più contenuto. I prezzi medi vanno da un minimo di 60 euro per notte fino ai 120.

Agriturismi: si trovano nelle zone di campagna limitrofe a Lucca. Immersi nel verde, in luoghi dove regna la tranquillità e in genere offrono ottima cucina e prodotti locali. I prezzi per queste strutture oscillano dagli 80 ai 150 euro per notte.

Dove mangiare a Lucca

I punti di ristoro, i fast food, ed i ristoranti tipici alla carta a Lucca, sono davvero molti. Lucca è una cittadina turistica molto visitata in ogni periodo dell’anno per cui trovare dove mangiare a prezzi di ogni genere è facile. Uno dei punti turistici dove vi sono molti ristoranti economici e non, è Piazza dell’Anfiteatro. Fatevi un giro e scegliete quello che vi ispira di più. In alternativa vi consigliamo alcuni luoghi in cui mangiare.

Nel centro storico vi consigliamo, ad esempio, Il ristorante Buca di Sant’Antonio (via della Cervia 3) che offre ottima cucina toscana. Uno dei locali più caratteristici di Lucca.

Meno formale La Trattoria da Leo (via Tegrimi 1) che vi delizierà con ricette locali e specialità toscane come la zuppa di farro o la focaccia con farina di ceci ma che offre anche ottimi panini farciti.

Vicino alla torre dei Guinigi, invece trovate l’Osteria Baralla dove gustare ottime pappardelle al cinghiale, la ribollita ed altre bontà locali.

Invece, se cercate un posto diverso, Gli Orti di via Elisa 17 offre un luogo incantevole e piatti innovativi, risultato di una cucina tradizionale e di tante innovazioni culinarie.

Infine per chi ama il dolce e le golosità vi consigliamo di fare una puntatina alla Pasticceria Taddeucci (piazza san Michele 34) dove troverete dolci tradizionali e tipici toscani insieme a prelibatezze della pasticceria Italiana.

Cosa vedere vicino a Lucca?

Lucca è nel cuore della Toscana e, nelle vicinanze, troviamo numerose cittadine di interesse storico e artistico nonché luoghi di villeggiatura collocati sul mare come Viareggio, famoso anche per il suo Carnevale. Alcuni luoghi vicinissimi a Lucca che meritano di essere visitati sono Pisa, Viareggio, Montecarlo, e San Gimignano con le sue numerosi case torri medievali.

Pisa

Unica nel suo genere per la nota Torre di Pisa che pende, la cittadina ha un centro storico molto bello. Pisa, di cui vi abbiamo parlato in modo dettagliato (Pisa le 7 cose da vedere e visitare in 1 giorno) può essere visitata anche in poche ore puntando su i luoghi più caratteristici da vedere. Oltre alla Torre Pendente, da vedere sicuramente anche il Battistero, il Duomo o Cattedrale e piazza dei Miracoli.

Viareggio

Una cittadina affacciata sul mare che offre bellezze storiche, shopping, divertimento e mare. Un insieme vincente che rende Viareggio e molte altre località della costa come Forte dei Marmi, uniche e affascinanti. Viareggio è nota anche per il suo maestoso “Carnevale di Viareggio” che si svolge proprio sull’ampio lungomare della città, caratterizzato da strutture suggestive che ospita negozi, ristornati e stabilimenti.

La Cittadella è un complesso che ospita il Museo del Carnevale che espone in scala la riproduzione dei carri allegorici. Si trovano inoltre i Musei civici di Villa Paolina al cui interno sono presenti strumenti musicali provenienti da tutto il mondo.

A Viareggio è facile imbattersi in monumenti e opere d’arte moderne e non, nelle varie rotatorie fiorite della città. A Torre lago, posta a sud si trova un museo dedicato a Puccini “Villa Puccini” appunto ex residenza del musicista posta sul lago.

Montecarlo

Sulle colline vicino a Lucca (da non confondere con Montecarlo francese) si trova un bellissimo paesino medievale di nome Montecarlo, noto per i suoi vigneti e la produzione di un ottimo vino.

Si trova a metà strada tra Pisa e Firenze, altra cittadina toscana bellissima (cosa vedere a Firenze in due giorni). Oltre all’ottima cucina e ai vini da degustare Montecarlo è noto per la sua struttura architettonica medievale: simbolo del paese la Rocca del Cerruglio risalente al XIV secolo.

Vista dall'alto Montecarlo di Lucca e Fortezza
Vista dall’alto Montecarlo di Lucca e Fortezza

San Gimignano

Nota per la sua struttura medievale ben conservata, San Gimignano viene chiamata anche la città delle torri in quanto ne vanta ben 72, alcune delle quali ben conservate, come vi raccontiamo nella nostra guida di viaggio (Toscana alla scoperta di San Gimignano il paese delle 72 torri).

Ebbene, in Toscana, ma anche in altre zona dell’Italia e dell’Europa, le case medievali e le case torri, ossia soluzioni abitative fortificate, sono molto frequenti da trovare e, in questo paesino suggestivo, ve ne è un’altissima concentrazione, cosa che lo rende unico nel suo genere. Oltre alle torri, merita una visita anche la fortezza di San Gimignano.

Considerazioni

La Toscana è davvero una bella regione che offre molto in termini turistici. I luoghi da visitare, da Lucca a Pistoia (Cosa vedere a Pistoia luoghi caratteristici, alberghi consigliati e alcuni ristoranti in zona), Prato, Siena, Firenze e Viareggio, quindi sia sulla costa che nell’entroterra, sono molteplici. Si rimane incantanti dai paesini medievali, dalla buona cucina, e dalla ricchezza d’arte di questa terra.

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Pranzo veloce in quindici minuti: 10 ricette rapide per tutti
Pranzo veloce in quindici minuti: 10 ricette rapide per tutti

Cucinare non sempre piace e alle volte, specie a pranzo, non si ha materialmente tempo per farlo, specie se si sta lavorando. Ecco dunque che le ricette facili e veloci possono venire in nostro aiuto e suggerirci dei modi per preparare un pranzo veloce ma soddisfacente. Non serve per forza cuocere piatti prelibati per consumare uno spuntino soddisfacente. Vediamo come preparare un pranzo veloce in quindici minuti e le 10 ricette rapide che vogliamo proporvi per favi risparmiare tempo.

Pranzo veloce in quindici minuti? Ecco come fare!

Molti piatti preparati senza cottura consentono di mangiare con gusto e preparare il tutto velocemente. Non solo il classico panino farcito con hamburger o simili, ma anche la famosa mozzarella e pomodoro anche detta Caprese, l’insalata di tonno e fagioli, o se preferite, tonno e pomodori.

Fermo restando che di insalate miste ed insalatone con dentro legumi, formaggi, uova, olive e molto altro, se ne possono preparare a bizzeffe in 5 minuti. Ma in quindici minuti potrete anche preparare un piatto di pasta e condirlo con tonno, pomodori e olive, in alternativa ripassarlo con alici e olio in padella.

Pranzo veloce: 10 ricette rapide per tutti

Cucinando tutti i giorni e più volte al giorno sono consapevole che di ricette veloci e gustose da fare in 5, 10 e 15 minuti ve ne sono davvero a centinaia ma per comodità ho fatto una selezione di 10 piatti veloci sia da cuocere che non. Cominciamo da un paio di primi.

Pasta fredda ricetta veloce 1#

Al di la degli ingredienti che trovate, la ricetta della pasta fredda veloce, potrete apportare facilmente alcune modifiche in base al vostro personale gusto. Per questa ricetta veloce vi occorrono pasta, olio, tonno, pomodori e fagiolini (anche in scatola), che potrete sostituire con mais, fagioli e altri legumi a scelta.

Pasta fredda con tonno pomodori e olive piccanti

Pasta fredda con wurstel 2#

Un’alternativa di pasta fredda e veloce che piace molto anche ai bambini è la pasta fredda o calda con wurstel. Cosa vi occorre? Pasta, wurstel, pomodori e basilico e magari dei piselli in scatola da usare velocemente, il tutto profumato dalle foglie di basilico fresco.

Ricette estive 5 primi di pasta fredda
Ricette estive 5 primi di pasta fredda

Ma di ricette estive e primi di pasta fredda ve ne sono un infinità da preparare velocemente. Infatti basta preparare il condimento mentre la pasta cuoce e in 15 minuti avrete un ottimo primo piatto. Altre ricette primi piatti veloci estivi: Ricette estive: 5 primi di pasta fredda.

Bruschette veloci o crostini appetitosi? #3

Se la pasta non vi va, e volete puntare su delle bruschette sfiziose vi basterà abbrustolire delle fette di pane in padella e poi condirle con pomodoro olio sale e basilico. In alternativa, potrete usare delle salse o condirle con salmone e caviale, sottaceti, affettati od anche realizzare degli ottimi crostini facili prosciutto e mozzarella.

In questo ultimo caso vi conviene bagnare leggermente il pane nel latte, porvi sopra dei pezzettini di burro o margarina e farlo abbrustolire da un lato. Coprirlo e porvi sopra prosciutto crudo (o cotto) e della mozzarella a fettine sottili. Lasciate cuocere qualche minuto e gustatevi i crostini appetitosi e veloci.

Crostini facili al prosciutto e mozzarella
Crostini facili al prosciutto e mozzarella

Caprese: pomodoro e mozzarella #4

Se di tempo ne avete davvero poco ma non volete rinunciare a qualcosa di buono vi consiglio di puntare sulla caprese. Tagliate due bei pomodori maturi, aggiungete olio, sale e pepe un po’ di foglie di basilico e un’ottima mozzarella a pezzetti ed il gioco è fatto. In alternativa, potrete anche usare delle ovoline di mozzarella e dei pomodorini a grappolo di piccole dimensioni.

Caprese
Caprese: mozzarella e pomodoro

Mozzarella in carrozza #5

Sempre usando della mozzarella, possiamo preparare degli ottimi toast dorati con mozzarella in carrozza. Prendete del pane in cassetta, doratelo in padella aggiungendo una noce di margarina o burro, e poi farcitelo con della mozzarella (ed altro a piacere). La ricetta originale che è campana, prevede l’utilizzo di bufala, ma potrete usare in versione più light, anche la mozzarella normale.

mozzarella in carrozza
mozzarella in carrozza

Frittata o uova sode o al tegame #6

Vi mancano le idee ma volete un pranzo veloce proteico? Puntate sulla uova. Si cuociono in 5 minuti sia se le fate in padella al tegame, che sode o se volete realizzare delle frittate da farcire (frittata con prosciutto e formaggio).

Ad ogni modo, due o più uova sono una valida soluzione veloce per un pranzo proteico ed ottimo, specie se accompagnate da un contorno a base di verdure crude o cotte.

Insalata con uova e tonno #7

Ricette veloci in 10 minuti? Anche meno di 15 … le si possono realizzare sempre sfruttando le uova che farete cuocere in un pentolino con acqua per qualche minuto preparando delle uova sode dalla consistenza che preferite (io le preferisco con il rosso poco cotto).

Una volta che le uova saranno cotte (impiagano circa 6 minuti in acqua a bollore) raffreddatele sotto l’acqua corrente. Intanto, preparate dell’insalata e unitevi tutto ciò che vi piace: olive, mais, pomodorini, cetrioli, formaggio, tonno ed anche pezzi di formaggio tipo scamorza, dorati in padella. Un pasto completo ricco di vitamine e proteine, perfetto per tutti.

Insalata con uova sode
Insalata con uova sode

Insalata di gamberetti #8

Preparate l’insalata e unitevi dei gamberetti sgusciati in salamoia già belli e pronti, aggiungete del sedano rapa a fette, avocado a dadini, pomodorini e rucola. Unitevi della maionese o altra salsa a piacere ed il gioco è fatto. In alternativa, condite con sale, pepe, olio e limone.

Salmone in carrozza #9

Gamberetti in salsa rosa e crostini al salmone
Gamberetti in salsa rosa e insalata e crostini al salmone

Un’altra ricetta veloce e facile che si prepara in 5 minuti. L’importante è avere in casa del salmone affumicato a fettine e dell’indivia belga.

Prendete l’indivia, tagliatela in modo longitudinale in 4 o 6 pezzi ponetela sul piatto condite con olio, sale e pepe e ponetevi sopra il salmone. Guarnite con qualche pomodorino. Se non amate le verdure, potrete preparare anche dei gustosi crostini al salmone e accompagnarli con insalata e gamberetti.

Couscous veloce #10

L’ultima delle dieci ricette veloci da fare a pranzo è dedicata al couscous. Sebbene la vera ricetta del couscous sia abbastanza elaborata, facile ma di lunga preparazione, in Europa si utilizza il couscous precotto che cuoce in brodo caldo o acqua, in pochi minuti.

Quest’ultimo lo si può condire in tanti modi diversi, aggiungendo carne, pesce, tonno, ceci e legumi di ogni genere, pomodori e peperoni e persino sott’olio e sottaceto.

Ricette con couscous
Ricette con couscous

Vi abbiamo dato alcuni suggerimenti su come preparare un pranzo veloce in quindici minuti (e anche meno) grazie alle 10 ricette rapide per tutti, semplici e comunque gustose che spero vi abbiamo suggerito cosa mangiare a pranzo.

Se siete vegetariani anche un bell’avocado ripieno di formaggio spalmabile (o tofu) arricchito da avocado a dadini, sale, pepe ed erba cipollina potrà saziare il vostro appetito in pochi minuti.

Quali sono i modi di dire più famosi? Quali i dieci più usati in Italia?

Quali sono i modi di dire più famosi?
Quali sono i modi di dire più famosi?

I modi di dire altro non sono che espressioni linguistiche comuni che si sono sviluppate nel corso del tempo e vengono utilizzate per esprimere un concetto in maniera figurata e talvolta in modo onomatopeico. I modi di dire sono espressioni spesso radicate in un paese o in una regione, utilizzati in lingua italiana ma anche in dialetto. In Italia ci sono molti modi di dire che vengono utilizzati nelle conversazioni. Vediamo quali sono i modi di dire più usati in Italia ed anche i più famosi.

Dieci modi di dire più usati

Abbiamo selezionato una decina di modi di dire molto usati e per questo ritenuti famosi in Italia.

  1. Avere le mani bucate“: significa l’essere incapaci di gestire le proprie finanze in modo corretto esagerando.
  2. Mettere la pulce nell’orecchio“: significa insinuare un dubbio o un sospetto in qualcuno riguardo a qualcosa.
  3. Piangere sul latte versato“: indica il rimpiangere qualcosa che è già accaduto e dunque non può essere cambiato.
  4. Tirare l’acqua al proprio mulino“: significa cercare di trarre vantaggio da una situazione a proprio favore.
  5. Essere (o avere) con l’acqua alla gola“: indica trovarsi in una situazione di grave difficoltà o stress.
  6. Avere la testa tra le nuvole“: significa essere distratti o poco concentrati.
  7. Essere una goccia nell’oceano“: significa sentirsi (persona o situazione) poco rilevanti in confronto alle esigenze o situazioni.
  8. Avere le mani in pasta“: significa essere coinvolto o essere responsabile di qualcosa.
  9. Prendere un granchio“: ossia, commettere un errore o fare una figura imbarazzante.
  10. Non tutto il male viene per nuocere“: infatti, anche da una situazione negativa possono derivare degli aspetti positivi.

Questi sono sostanzialmente i dieci modi di dire famosi in Italia. Sicuramente alcuni li conoscevate già, altri magari no. Ce ne sono anche molti altri che richiedono però una “lingua più colorita” e ricca di espressioni figurate. Approfondimento alcuni di questi 10 modi di dire molto usati.

Avere le mani bucate significato

Questo modo di dire “avere le mani bucate” viene utilizzato per descrivere una persona che spende molto denaro e non riesce a trattenersi in tal senso, come se il denaro gli cadesse dalla mani o avesse dei buchi nelle mani che permettano al denaro di scivolare via. Indica che qualcuno è prodigo nel seguire uno stile di vita esageratamente dispendiosa.

Mettere la pulce nell’orecchio, significato

Mettere la pulce nell’orecchio di qualcuno, indica allertare una persona e fargli nascere un sospetto “legittimo”. L’immagine della pulce che si infila nell’orecchio della persona significa e simboleggia l’idea di una preoccupazione o di un pensiero che disturba e crea forti dubbi su un argomento o una persona.

Piangere sul latte versato, sigificato

Piangere sul latte versato, è un modo espressivo che visualizza del latte che cade e quindi un incidente, che sta ad indicare e simboleggiare una fatto spiacevole ormai avvenuto, e, in quanto tale, sul quale è inutile soffermarsi a rimuginare o piangere. Rimpiangere e lamentarsi per qualcosa ormai è accaduto è inutile e non modificabile.

Tirare l’acqua al proprio mulino, significato

Un detto e un modo di dire molto usato che sta ad indicare la volontà di qualcuno di cercare di trarre vantaggio da una situazione. “Tirare l’acqua al proprio mulino“, significa fare i propri interessi. L’acqua, in tal senso, simboleggia il “vantaggio”, mentre il mulino, “se stessi”.

Essere o avere l’acqua alla gola, significato

In questo detto o modo di dire “Avere l’acqua alla gola” si indica uno stato della persona relativo in genere a situazioni economiche o di difficoltà di altro tipo. “Essere con l’acqua alla gola” indica che si è li li per affogare e che si ha necessità di un aiuto. Altre volte, questo noto modo di dire viene usato per indicare che non si ha possibilità di scelta.

Avere la testa tra le nuvole, significato

Un modo di dire molto usato in Italia e, nelle varie regioni anche in modo dialettale, per esprimere una persona distratta. “Avere o essere con la testa tra le nuvole” simboleggia l’incapacità di concentrarsi e la facilità di pensare ad altro.

Sentirsi, essere, come una goccia nell’oceano. significato

E’ un detto che può essere utilizzato per esprimere se stessi, una situazione o delle cose. Ad esempio, un prestito di mille euro per chi ne deve 100 mila è, oggettivamente, una goccia nell’oceano. Così come “sentirsi una goccia nell’oceano” può esprimere l’impotenza, il fatto di sentirsi inutili ed insignificanti, non in grado di far fronte a determinate situazioni.

Avere le mani in pasta, significato

Questo modo di dire tra i dieci modi in elenco, è forse meno usato dei precedenti. “Avere le mani in pasta“, indica la capacità di arrivare ovunque, e di essere in qualche modo presente nelle situazioni, od anche, coinvolto in alcuni accadimenti.

Prendere un granchio, significato

Un altro detto popolare molto simpatico che associa il granchio all’errore. “Prendere un granchio” nel modo sbagliato si rischia di venire pizzicati dalle chele. Ecco che prendere un granchio significa commettere un errore, prendere un abbaglio, sbagliare.

Non tutto il male viene per nuocere, significato

Un altro modo di dire che, saggiamente, consiglia che non tutte le cose negative lo sono totalmente. Alle volte ciò che sembra negativo rivela anche un suo lato positivo da qui il detto “non tutto il male viene per nuocere“.

Considerazioni

Ma i modi di dire ed i proverbi esistenti in Italia sono davvero molti, fanno parte della nostra cultura e del modo di esprimersi. Tra essi vi ricordiamo proverbi e modi di dire legati all’acqua, di cui vi abbiamo parlato: Frasi con acqua significato: proverbi e modi di dire con l’acqua avere l’acqua alla gola.

Se volete approfondire l’argomento proverbi e modi di dire ne trovate altri 35 qui di seguito: 35 proverbi e modi di dire, tra essi due molto noti come “Tutti i nodi vengono al pettine” od anche “le bugie hanno le gambe corte”, espressione molto in uso per esprime che le bugie si rivelano con facilità ed hanno vita breve.

Vi ricordo che vi sono moltissimi modi di dire in Italiano e in dialetto locale regionale, e che ognuno di essi ha la sua storia ed il suo significato figurato. Possono variare in base la contesto culturale e alla regione specifica.

Cosa vedere a Pistoia, posti caratteristici, alberghi consigliati e alcuni ristoranti in zona

Cosa vedere a Pistoia
Cosa vedere a Pistoia

Pistoia è una piccola città in Toscana (Italia) che offre una gran varietà di luoghi da visitare sia di interesse storico che culturale, specie per quel che concerne il suo delizioso centro storico in stile medievale ben conservato che custodisce la Cattedrale di San Zeno, il Pozzo del Leoncino ed altre strutture di interesse storico e artistico. I luoghi in cui soggiornare sono molteplici e ve ne indicheremo alcuni sia in città che appena fuori Pistoia. Allo stesso modo vi sono molti localini turistici nel centro storico in cui gustare ottimi piatti e ricette locali. Vediamo insieme cosa visitare a Pistoia e dove soggiornare.

Cosa vedere a Pistoia

La Toscana è ricca di cittadine e paesi dal fascino medievale in cui perdersi tra stradine e torri dell’epoca, ma anche tra il verde delle campagne circostanti. Per quanto riguarda le le case e le torri medievali presenti in Italia e in Europa, vi ricordiamo, in particolare, San Gimignano paese medievali dalle 72 torri che si trova a sud di Firenze.

Il centro storico di Pistoia

L’incantevole centro storico di Pistoia è un luogo che non si può non visitare durante una visita alla città toscana. Passeggiando tra le stradine medievali tipiche di questi borghi (Lucignano piccolo borgo medievale in Toscana) si può ammirare l’architettura che le circonda: Le chiese e le piazze della città sono davvero molto caratteristiche.

Una delle piazze più importanti di Pistoia è Piazza del Duomo che ospita la magnifica cattedrale di San Zeno, insieme al Battistero di San Giovanni. Si trova a pochi passi da via Roma.

Cattedrale di San Zeno

Cattedrale di Pistoia
Cattedrale di Pistoia

La cattedrale è dedicata a San Zeno un santo vescovo del IV secolo. La sua costruzione ebbe inizio nel X secolo e subirà diverse influenze nei secoli. Il suo stile è romanico con particolari anche in stile gotico. La Cattedrale di San Zeno ospita anche varie opere d’arte, tra cui dipinti, sculture e arredi liturgici.

La facciata della Cattedrale di San Zeno presenta un portale centrale con una lunetta affrescata, raffigurante il Giudizio Universale. Sopra il portale principale si trovano una serie di archi ciechi e bifore decorate.

L’interno della cattedrale è a pianta basilicale, caratterizzata da una navata centrale e due navate laterali, delle colonne in marmo separano le navate e gli archi.

Uno dei principali tesori artistici della Cattedrale di San Zeno è il pulpito, scolpito in marmo con raffigurazioni bibliche, realizzato da Giovanni Pisano nel XIII secolo.

Infine troviamo anche la Cappella del Santissimo Sacramento, progettata da Filippo Brunelleschi nel XV secolo; caratterizzata da una cupola ellittica e presenta affreschi rinascimentali.

Il Battistero di Pistoia

La sua costruzione risale al XII secolo, completata nel XIII. Lo stile architettonico che lo caratterizza è romanico, con influenze gotiche nella parte superiore della cupola risalente al XIV secolo.

Il Battistero di Pistoia presenta pianta ottagonale; (la forma ottagonale che si trova anche in altri battisteri come in quello di Firenze) realizzato in marmo bianco e verde, con una facciata decorata da archi ciechi, lesene e capitelli scolpiti.

All’interno del Battistero si trovano importanti opere d’arte, tra cui il fonte battesimale, (decorato con rilievi scolpiti raffiguranti scene bibliche, tra cui il Battesimo di Cristo) risalente al XIII secolo, realizzato da Guido Bigarelli da Como. E’ aperto al pubblico e visitabile dai turisti.

Il Battistero di Pistoia
Il Battistero di Pistoia

Piazza la Sala

Un altro punto di interesse, nel centro storico di Pistoia, è piazza La Sala, una delle piazze principali della cittadina. Qui si possono ammirare gli edifici storici e rilassarsi gustando un caffè o uno spuntino all’aperto.

Nei pressi della piazza si trova anche il Mercato della Sala, il luogo ideale se ci si vuole immergere nella quotidianità della vita locale, ed acquistare alcuni dei prodotti locali in vendita. Nella piazza si trova anche l’importante Pozzo del Leoncino di cui parleremo più avanti.

Quali musei visitare a Pistoia

Ci sono diversi musei a Pistoia che offrono una visione approfondita della città, della sua storia e dell’arte nonché della cultura della città. Alcuni musei principali andrebbero visitati e tra essi vi consigliamo i seguenti:

Museo civico di Pistoia

Il Museo civico di Pistoia è uno dei più significativi. Si trova nel centro storico in Piazza del Duomo. Il museo ospita una vasta collezione di opere d’arte, sculture, dipinti e manufatti che raccontano la storia di Pistoia dall’antichità all’età moderna.

Museo Diocesano di Pistoia

Poco lontano dalla cattedrale di San Zeno si trova il Museo Diocesano che espone una ricca collezione di arte sacra: All’interno si possono ammirare dei dipinti, arredi liturgici, scritti, che testimoniano l’importanza religiosa e artistica della città nel corso dei secoli.

Museo Marino Marini

Il museo è dedicato, appunto all’artista pistoiese Marino Marini. Si trova nel complesso i San pancrazio ed ospita una vasta collezione di opere dell’artista. Troviamo al suo interno sculture, disegni e dipinti. Il museo offre un’interessante panoramica sulla vita e l’opera di Marino Marini.

Museo della Cattedrale di San Zeno

Situato all’interno del complesso omonimo (foto sopra), il museo è un luogo da non perdere per gli amanti dell’arte e dell’architettura. All’interno vi si trovano opere di arte sacra, manufatti liturgici e una magnifica vista sulla città dalla terrazza panoramica.

Questi sono solo alcuni dei musei di Pistoia ma la città offre anche piccoli musei e numerose gallerie d’arte. E’ consigliabile fare una visita anche alla Pistoia sotterranea. Durante la visita è bene verificare gli orai di apertura ed i prezzi dei biglietti.

Ospedale del Ceppo con i decori a smalto: Ospedale antico e Museo

Altro edificio caratteristico di Pistoia è l’antico Ospedale del Ceppo risalente al XII secolo. Fondato nel 1277 come ospedale per i poveri è uno degli ospedali più antichi in Europa ancora in funzione.

Noto per il suo aspetto estetico e in particolare per i decori in smalto esterni presenti sulla facciata dell’edificio realizzati con cotture ad alte temperature tecnica diffusa, appunto, nel rinascimento.

Le mattonelle sono state applicate posteriormente all’edificazione intorno al XIV secolo e sono in stile rinascimentale. Rappresentano figure religiose e scene religiose oltre a stemmi di famiglie nobili che contribuirono al finanziamento dell’ospedale.

Attualmente l’Ospedale del Ceppo è ancora in funzione ma, una parte della struttura è stata adibita a Museo, Un vero tesoro culturale di Pistoia molto apprezzato dai turisti.

Pozzo del Leoncino

Il Pozzo del leoncino di Pistoia, conosciuto anche con il nome di “Pozzo della Madonna” si trova a piazza del Duomo proprio di fronte alla cattedrale di San Zeno in Piazza La Sala. Costruito nel XIII secolo in stile romanico – gotico.

Il pozzo del Leoncino di Pistoia o Pozzo della Madonna
Il pozzo del Leoncino di Pistoia o Pozzo della Madonna

Realizzato il pietra e marmo si compone di tre livelli sovrapposti, mentre la parte superiore del pozzo è caratterizzata da una balaustra decorata con statue e pinnacoli.

Il pozzo prende il nome proprio da una statua raffigurante un leoncino che si trova al centro e che rappresenta, secondo la gente del posto, la forza ed il coraggio.

La profondità del Pozzo del Leoncino è di ben 62 metri ed è caratterizzato da un sistema composto da 244 gradini che conduce all’acqua. Per secoli è stato utilizzato per l’approvvigionamento idrico.

Il pozzo del Leoncino è aperto al pubblico ed è visitabile, permettendo di scendere nella sua profondità attraverso scale e gradini ed ammirare da vicino la sua struttura interna oltre che la visibile struttura esterna.

Dove alloggiare a Pistoia

Di alberghi e pensioni ve ne sono diverse a Pistoia ma ne vogliamo segnalare un paio in una delle due abbiamo soggiornato con piacere. Uno degli alberghi più consigliati è sicuramente l’Hotel Patria situato nel cuore del centro storico di Pistoia. Offre camere confortevoli ed è posizionato in un punto strategico della cittadina.

Ma se non si ha la necessità di soggiornare in pieno centro, a pochi chilometri (circa 2,5) da Pistoia si trova l’Hotel Villa Cappugi, dotato di ristorante, piscina, giardino. Presenta una struttura elegante e camere confortevoli. Circondato da un bellissimo parco, ha un ampio parcheggio ed offre un oasi di relax verde.

Dove mangiare a Pistoia: alcuni ristoranti

I locali e localini in cui poter consumare un pasto frugale al volo, o una cena con tante portate, sono davvero molti. Alcuni si trovano proprio nel centro storico di Pistoia. La varietà di offerte culinarie è in grado di soddisfare tutti i gusti.

Uno dei ristoranti di zona più consigliati è il Cenacolo, un locale che offre piatti tipici della cucina toscana preparati con ingredienti freschi e di qualità come la bistecca alla fiorentina, un classico della Toscana o anche la ribollita e la pappa al pomodoro.

Un altro ristorante tipico che vi consigliamo di provare è L’Osteria de’ Peccatori, un locale accogliente che offre un’atmosfera davvero autentica e dei piatti deliziosi, come ad esempio, le ottime specialità a base di pesce fresco ed un ampia selezione di ottimi vini toscani.

Quanto tempo occorre per visitare Pistoia: considerazioni

Inoltre, va ricordato che i luoghi da visitare a Pistoia sono molteplici ma che la scelta di base su cosa vedere dipende dalle preferenze soggettive e dal tempo che si ha a disposizione. In genere, però, è possibile riuscire a visitare i luoghi di maggior interesse del centro storico di Pistoia in un solo giorno, girando a piedi.

Si potrà dedicare del tempo alla visita della cattedrale, dei musei e delle piazze di maggior interesse. In conclusione, Pistoia è in grado di offrire una bellissima esperienza culturale e storica. Con una varietà di luoghi di interesse ed alloggi confortevoli oltre che a deliziosi ristoranti, la città promette di regalarvi una bella esperienza nel cuore della Toscana.

Visitata Pistoia, il consiglio è quello di dirigervi a Lucca (Cosa vedere a Lucca in 1 o 2 giorni cittadina medievale incantevole in toscana) che dista appena 45 chilometri, anch’essa una città medievale caratteristica della bella Toscana.

Dress code uomo elegante per serate di gala, eventi e cerimonie

Dress code uomo elegante per serate di gala, eventi e cerimonie
Dress code uomo elegante per serate di gala, eventi e cerimonie

Sicuramente tra gli outfit più impegnativi per uomo si collocano le serate di gala, gli eventi formali e le cerimonie. Anche se al tempo stesso gli abiti da uomo eleganti ed adatti a questo tipo di circostanze sono riducibili a 3 o 4 tipologie. Molto però dipenderà anche se nell’invito è presente la richiesta di un dress code specifico che, in questo caso andrà osservato scupolosamente ( o quasi). Vediamo quali sono i dress cos uomo indicati pe le serate di gala, gli eventi formali o magari le cerimonie importanti come i matrimoni.

Dress code uomo elegante per eventi importanti e cerimonie: quali sono?

Per le serate di gala ed eventi formali è importante indossare un abbigliamento elegante e raffinato comprensivo degli accessori giusti. Vestirsi nello stile giusto non è difficile. Sebbene gli abiti formali per eccellenza siano smoking e frac vi sono anche delle variazioni sul tema come il tight ed il mezzo tight. Molto dipende dal dress code richiesto che implica adattarsi ad alcune regole specifiche, specie nelle serate importanti. (Significato di Dress code e le regole d’abbigliamento). Vediamo qual è il dress code uomo più indicato per queste serate importanti siano esse di gala, eventi o cerimonie.

Eventi formali: lo smoking

Quest’abito, sebbene sia meno indicato per i matrimoni, ma viene comunque utilizzato, è perfetto invece per moltissimi eventi formali e serate di gala che si svolgono da dopo le 18:00 in poi. Lo smoking nero storicamente nato come abito da fumo, è ormai un classico per le serate di gala.

Inoltre il completo dovrebbe includere una giacca con revers a lancia in satin, pantalone con banda laterale. Il tutto accessoriato da camicia bianca con colletto alla francese, scarpe formali lucide ed il simpatico farfallino.

Completano il look, a discrezione, dei gemelli eleganti ed un fazzoletto bianco nel taschino. Ma per lo smoking, così anche per alcune tipologie di frac, in tempi attuali, vi sono variazioni sul tema per quanto concerne i colori e talvolta anche i tessuti (vedi smoking bianco foto sotto). Se richiesto un “whait tie dress code” potrete indossare il papillon bianco in seta, se richiesto un full white tie anche l’abito potrà essere bianco.

Top d’ eleganza per eventi: il frac

Se si tratta di un evento molto formale, il frac è la scelta giusta da operare per il dress code. Il dress code va seguito perché se l’invito o l’evento lo richiede, si rischia di fare brutta figura o di non essere ammessi all’evento.

Il frac è un completo antico e storico che comprende una giacca lunga nella parte posteriore dei pantaloni dal taglio elegante neri, camicia rigorosamente bianca con colletto alto ed il gilet stesso colore o diverso.

Anche in questo caso sono consigliabili scarpe eleganti e lucide dei gemelli ai polsini, ed infine, un fazzoletto nel taschino (bianco). Abbiamo parlato del frac nel dettagli citandone la storia ed il tipo di utilizzo: Quando indossare il frac, storia del frac.

L’abito scuro per la sera: tight e mezzo tight per il giorno

Anche in questo caso le variazioni sul tema sono molteplici. Ricordatevi di attenervi sempre al dress code richiesto. Detto ciò, se si preferisce un opzione meno formale rispetto alle due precedenti che abbiamo citato si potrà optare per l’abito scuro da uomo. L’abito scuro, o, grigio scuro o blu e sempre una scelta elegante, specie se abbinato ad una camicia bianca o grigia e a una cravatta coordinata, insieme a scarpe in pelle lucida e cintura in pelle elegante. Anche il classico fazzoletto nel taschino può conferire un tocco di eleganza in più.

Tight e mezzo tight

Ricordiamo che il tight è considerato l’abito da sposo per eccellenza specie se la sposa indossa abito con strascico, ma attenzione, lo si indossa per matrimoni di giorno e non per quelli serali, quindi non è indicato per eventi serali ma, se avete dubbi, vi consiglio di leggere: Tight e mezzo tight quando indossarlo e storia.

Dress code specifico richiesto

Come accennato, è inutile domandarsi cosa indossare ad un evento serale formale se nell’invito vi è un dress code specifico richiesto come il black tie, ad esempio. In questo caso è opportuno seguire le indicazioni fornite sull’invito.

Di solito un black tie dress code implica la scelta tra lo smoking o comunque un abito nero. Per un dress code impeccabile ricordate che anche i calzini uomo da indossare hanno la loro importanza, così come la scelta della cravatta e di tutti gli accessori.

Cravatta: storia origini e tipi di cravatta