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mercoledì, Ottobre 1, 2025
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Come scegliere lo zerbino perfetto per casa

Come scegliere lo zerbino perfetto per casa
Come scegliere lo zerbino perfetto per casa

Zerbino consigli per la scelta

In casa, fuori casa, nei negozi e negli esercizi commerciali si allestiscono zerbini funzionali ed estetici. Lo zerbino perfetto è scelto nel giusto modo è uno di quegli accessori immancabili negli edifici.

Il termine zerbino indica sostanzialmente un tappeto di piccole dimensioni che ha come scopo quello di consentire a chiunque entri in un determinato luogo di pulirsi le scarpe. Generalmente gli zerbini sono posizionati davanti agli ingressi di aziende e delle abitazioni, anche se non è raro trovarli all’esterno delle portefinestre che affacciano sul giardino, sul balcone ecc. La principale funzione degli zerbini è quella di mantenere sostanzialmente inalterato il livello di igiene presente all’interno del luogo innanzi al quale si trova.

Zerbino perfetto: zerbini da interno e da esterno


Nel mondo degli zerbini è possibile fare una distinzione importante ovvero tra zerbini da interno e da esterno, ognuno caratterizzato di diversi materiali. Gli zerbini da interno vengono solitamente posizionato davanti alle porte degli appartamenti o comunque in luoghi coperti e non esposti alle intemperie.

Quelli da esterno invece sono esposti dinanzi alle porte delle aziende, degli uffici, dei negozi e sono formati da materiali molto più resistenti. I materiali per gli zerbini da esterno infatti sono la gomma, ghisa, alluminio, polipropilene. Gli zerbini da interno invece, di solito sono in fibra di cotone naturale, poliammide, cocco naturale e altri materiali assorbenti.

Lo stile e i colori degli zerbini


Esattamente come i tappeti, gli zerbini danno un vero e proprio tocco di stile alle abitazioni e alle aziende innanzi alle quali vengono apposti. Diversamente da qualche anno fa, dove gli zerbini erano anonimi tappetini di colore nero, oggi è possibile acquistare gli zerbini personalizzati, capaci di conferire quel tocco in più alla propria entrata.

Non esistono limiti alla personalizzazione, è possibile infatti far incidere sullo zerbino il proprio nome, il nome dell’ufficio, dell’azienda, immagini particolari o frasi spiritose. Se si ha intenzione di acquistarne uno è sufficiente rivolgersi ad un’azienda specializzata nella vendita di zerbini e specificare il contenuto della personalizzazione.

Come individuare le dimensioni giuste per il proprio zerbino


In genere la misura media degli zerbini da esterno è di 60×40 cm, ovviamente questo non significa che non è possibile trovare in commercio zerbini da esterno di diverse dimensioni. Un’altra dimensione che spesso viene utilizzata, sempre per quanto concerne gli zerbini da esterno, è 90×60 cm. Il motivo delle misure standard è piuttosto semplice, la dimensione dello zerbino infatti deve essere proporzionata alla misura della porta.

Per non sbagliare è consigliabile innanzitutto misurare la grandezza della porta, lo zerbino deve essere grande almeno quanto gli stipiti della stessa. È necessario misurare anche la profondità della porta dove sarà inserito e considerare lo spessore dello zerbino.

Zerbini personalizzati

Come pulire il proprio zerbino


Una volta acquistato lo zerbino è fondamentale pulirlo in modo periodico affinché possa svolgere la sua funzione principale ovvero garantire la pulizia delle scarpe di chi entra in un determinato luogo. Ovviamente è fondamentale distinguere tra zerbini casa da interno e da esterno. In genere questi ultimi sono fatti con materiali molto resistenti che necessitano solo di una semplice lavata.

Gli zerbini da interno invece sono più delicati, specialmente quelli in cocco i quali necessitano di essere puliti con un’aspirapolvere per rimuovere le fibre residue e lo sporco. Se l’aspirapolvere non dovesse essere sufficiente, è necessario un apposito sapone a secco per rimuovere tutto lo sporco.

Stile moda anni 70 Preppy e non solo

Stile moda anni 70
Stile moda anni 70 Preppy e non solo

La moda si evolve nel corso dei secoli e si modifica sensibilmente dagli anni 20 fino al 2000 ed oltre. Lo stile moda anni 70 si distacca sensibilmente dalla moda del decennio precedente e si delinea come un periodo ricco di contraddizioni: vediamo come!

Gli anni 70 rappresentano un periodo ricco di cambiamenti che riguardano usi e costumi, nonché tendenze moda. Inoltre, ogni periodo storico, oltre a delle evoluzioni culturali e di stile, porta con se la nascita di tendenze musicali ben definite, dalle quali, spesso, nascono poi delle correnti di pensiero che coinvolgono anche l’ambito del vestire, ed influenzano le mode, cosa da cui non si distacca lo stile moda anni 70.

Stile moda anni 70 Preppy e non solo

Cosa andava di moda negli anni 70? Sicuramente più di una tendenza, alcune di transizione, altre, di nuova nascita. Nel periodo che va dagli anni 60 agli anni 80 si assiste ad una crescita ed un evoluzione sia di pensiero che di stile. Sono gli anni della spiritualità e del mondo hippie, ma anche quelli dell’affermazione della donna e dell’avvento di leggi importanti come quella sul divorzio.

Un periodo storico ricco di cambiamenti economici e culturali che si evince anche nelle tendenze politiche del paese, e che lascia spazio a varie correnti di pensiero e stile: dai look bravi ragazzi, a quelli tipici del film “la febbre del sabato sera” ma anche lo stile nato da rock star internazionali del cinema e della musica.

Un trentennio di grandi trasformazioni, in cui la musica fa spesso da corrente trainante e ha regalato al mondo, grandi autori come i Bealtles, e musicisti come Jimi Hendrix. Quali sono le icone che hanno ispirato la moda anni 70? E quali lo stile abbigliamento che si delinea in questo periodo storico? Scopriamolo: vediamo come si vestivano le persone negli anni 70!

Stile moda anni 70 Preppy con eleganza
Stile moda anni 70 Preppy con eleganza

Stili vestiti anni 70: taglio classico

Un primo dettaglio che colpisce nell’evoluzione moda che va dagli anni 60 agli anni 70, è l’abbandono delle gonne corte e dei capi succinti. Le donne anni 70 rivalutano le gonne a vita alta spesso cucite a pieghe e indossate con golfini, maglioni a vita alta e camicette classiche. La sera invece, sono di tendenza gli abiti stile impero con vita alta che pongono il seno in primo piano.

Sostanzialmente, sia per gli uomini che per le donne anni 70, si tratta di uno stile moda molto classico denominato “dei bravi ragazzi”, che nasce in forte contrapposizione allo stile hippie. Uno stile che prende piede nella classi socialmente benestanti dell’America degli anni 70.

Stile moda anni 70 donna e uomo: stile Preppy con ispirazioni collegiali

Gonne plissé, cardigan con bottoni, pantaloni a tubo con pence, gonne dal sapore classico e dalle linee femminili, dolcevita e polo vestono uomini e donne ispirandosi allo stile college tipico dei collegi americani.

Tra le calzature ricordiamo le ballerine, mocassini e capispalla griffati, eh si, perché è la griffe a fare da cornice alla moda anni 70, caratterizzandola.

Tornano di moda le gonne pantaloni sia corte che medie. Sempre di stile Preppy il tailleur dell’epoca destinato alle giovanissime ma non solo, caratterizzato da gonna corta e giacca corta in vita, tornato di grande tendenza negli anni attuali..

Materiali e tendenze stile moda anni 70

Tra i tessuti più in voga di quegli anni è molto usato il cotone, il jersey di cotone, ed il jersey di seta per gli abiti serali, amata la lana, il crochet, ed i tessuti naturali in genere. Grande successo riscoprono anche tessuti come la maglia e la maglina.

Tra gli accessori tipici degli anni 70, ricordiamo i cappelli a falda larga, mentre le mini ed eleganti bag degli anni 50 e 60, vengono soppiantate da borse in modelli morbidi e funzionali: zaini, tracolle ampie, bisacce e grandi clutch. I materiali sono versatili dalla classica pelle al midollino, fino alla stoffa e alla rete.

Nella seconda metà degli anni 70, si assiste ad un forte ritorno anche degli abiti e dello stile anni 30 con i suoi tessuti leggeri e fruscianti.

Anni 70 e la moda no Gender: icone di stile

Contemporaneamente, si delinea una tendenza no gender, quella della moda unisex, vissuta in pantaloni, cardigan ed altri capi d’abbigliamento.

Il look androgino prende piede e non è più un’affermazione di stile inusuale. Alcune icone di stile anni 70, in tal senso, furono Bianca Jagger e Diane Keaton.

Allo stesso tempo verso la fine degli anni 70 si delinea la moda neo-romantic con abiti lunghi stile “vecchia prateria”.

Capelli e make up interpretano questi stili trendy. Diventano di tendenza sopracciglia sottili anni 30, e capelli lunghi o di media lunghezza, scalati e vaporosi di cui un’icona fu Farrah Fawcett.

 Farrah Fawcett

Gli strascichi della moda anni 60 negli anni 70

Mentre da un lato si delinea la linea moda dei bravi ragazzi ispirata ai college, dall’altro lato, riemergono i pantaloni a zampa di elefante e l’abbigliamento hippie anni 60 ispirato ad uno stile nature, e caratterizzato da abiti informali, motivi floreali e ispirazioni country ed etniche e, talvolta, dal sapore zingaresco. Uno stile che, per molti versi, ripercorre tendenze romantiche tipiche dello stile Bohémien caratterizzato da abiti lunghi e romantici, motivi floreali e colori sia accesi, che pastello.

stile moda hippie
Stile moda hippie

Anni 70 moda casual Hip Hop

Sempre negli stessi anni però, tendenze musicali e di danza, danno origine ad un altro stile moda nuovo, quello casual degli Hip Hoppers e dei ballerini di breakdance.

Questo stile trae forte ispirazione anche dalla musica rap e dai cantanti rapper. L’abbigliamento anni 70 Hip Hop è tendenzialmente casual e sportivo caratterizzato da abiti ampi pantaloni larghi e comodi maxy t-shirt, look che si completava con collane anelli e soprattutto cappellini con visiera caratteristici e maxy felpe.

La breakdance, nasce per la strada, proprio nel 1972, ad opera di giovanissimi afro americani e latino americani nati nei quartieri urbani del Bronx.

Stile abbigliamento uomo i capi più amati
Stile abbigliamento uomo i capi più amati – Ph Valeria Gennaro – Modello Lorenzo Gennaro

Glam Rock style anni 70 e icone di stile

Un evoluzione della moda rock ispirata a cantanti e musicisti degli anni 60, che si delinea con sapore più elegante e griffato ammorbidendo i colori. E’ una moda, quella del Glam Rock, fatta di lustrini e dettagli curati.

Di li a breve, si assaporano gli esordi della moda anni 80 che darà vita e/o conserverà 4 filoni principali di tendenza moda: Paninaro, Punk; Rock e appunto Preppy. Un Icona musicale che ispirò la moda degli anni 70 Glam Rock fu Dawid Bowie.

I look furono caratterizzati da lustrini e pantaloni a zampa di elefante, occhiali dalle grosse montature e giubbotti in pelliccia, stivali alti, e per le donne, orecchini voluminosi e cappelli ad ampia falda.

Glam Rock style anni 70
Glam Rock style anni 70

Varie sono dunque le tendenze moda e gli abiti che hanno delineato lo stile degli anni 70 nell’abbigliamento donna e uomo nel decorso del decennio.

Moda anni 20 stili e tendenze del dopoguerra
Moda anni 30 stili e tendenze donna e uomo
Moda e stili anni 50 e icone
Stile bon ton anni 50

Moda anni 40 stile e icone
Stile moda anni 60 e la rivoluzione della moda
Hippie style la moda anni 60
Icone di stile anni 60 – 70, 6 donne importanti
Moda stile anni 80, ragazze, donne e uomini abiti ed accessori

Tavolini Ikea da salotto, Maisons du Monde tavolo, modelli

tavolino da salotto ikea trulstorp 99 euro
tavolino da salotto ikea trulstorp 99 euro

Tavolini da salotto Ikea e Maison du Monde

Il tavolino da salotto è un accessorio arredo utile nella zona soggiorno per la sua funzione di appoggio libri, giornali, tazzine e quant’altro. I tavoli Ikea o Maisons du Monde e le varianti che andremo a vedere nel dettaglio, sono in chiave Shabby e Country, (ma non solo) anche in stili vintage molto piacevoli. Vediamo i tavolini da salotto scelti per voi.

Tra i brand che amano molto lo stile scandinavo, ed anche quello che si origina dalla vita rurale di campagna, troviamo Ikea e Maisons d Monde ma anche Etnico outlet, ed altre catene di arredamento e mobili note. In genere le proposte web per questa tipologia di mobile non sono moltissime perché non tutti utilizzano i tavolini da salotto anche se, in realtà, si rivelano un’ottimo accessorio nell’arredamento di diversi ambienti.

In effetti i tavolini da salotto possono essere utilizzati in diversi modi. Il tavolino salotto Ikea è un classico nell’arredamento shabby e scandinavo: scopriamone l’uso e le varie tipologie!

Tavolini Ikea da salotto, Maison du Monde tavolo, modelli e prezzi

Tavolino da salotto Ikea come usarlo

Troviamo tavolini per salotto Ikea, sia in legno tinto che da verniciare: stessa cosa da Vicentini arredamento e in altri siti web. Ma al di la della scelta di acquistare dei tavolini da salotto già pronti o da verniciare e personalizzare con il fai da te, l’uso di questo mobile / accessorio è davvero molto versatile.

  1. Possiamo adottare un tavolino da salotto nell’angolo salotto.
  2. Un tavolo da salotto non troppo basso, in coppia di due, può sostituire il classico comodino.
  3. Nell’ingresso e nei corridoi i tavoli da salotto piccoli sono perfetti per fornire una superficie di appoggio per piante, borse e quant’altro.
  4. In ufficio, i tavolini da salotto offrono la possibilità di creare angoli relax in spazi ridotti, allestendoli con sedie e poltrone.
  5. Nei negozi e negli studi medici o saloni di bellezza, il tavolino basso da salotto può essere utilizzato per accogliere riviste e fornire una base. di appoggio per consumare caffè o altro.

Ikea tavolini salotto: scegliere i modelli

Tra i modelli più in uso, troviamo sostanzialmente tre o quattro forme principali: quadrata, rettangolare, rotonda o circolare ed infine, triangolare, forma che si addice maggiormente a dei un tavolini da salotto moderni Ikea e non classico e vintage.

Sicuramente le forme più in uso per questo stile arredamento sono quelle quadrate e rettangolari seguite da quelle tonde ed ovali. Ma ultimante forme inusuali dalle forme sinuose stanno prendendo piede.

I tavolini salotto Ikea sono realizzati sia in materiali naturali e caldi come il legno, che in altri materiali come la melammina con struttura legno e/o metallo. sul mercato troviamo tantissime tipologie di tavolini sia moderni che dal sapore vintage, alcuni possono essere tavoli di recupero ottenuti con il fai da te.

Ma quel che è importante nel tavolino da salotto è considerare il tipo di uso e le dimensioni dell’ambiente per far si che non sia insufficiente o magari troppo incombente,

Trulstorp tavolino Ikea multifunzione

Tra i tanti tavolini da salotto presenti nel sito Ikea c’è n’è uno in particolare che mi sento di consigliare. E’ un modello dalle forme squadrate, colore bianco, molto versatile per l’uso, in quanto possiede un piano estraibile rialzabile che consente di usarlo in situazioni diverse. Trulstorp: prezzo 200 euro euro, dimensioni 115 x 70 centimetri. Disponibile in bianco e in nero in vendita a Ikea.

tavolino da salotto ikea trulstorp 99 euro
tavolino da salotto Ikea Trulstorp 200 euro

Ikea tavolini da salotto bianchi

Il bianco è uno dei colori principali quando si arreda in stile scandinavo Ikea, o in stile Shabby chic. Ecco quindi 4 proposte differenti in foto, di tavolini da salotto Ikea e di altri brand: 1) tavolino salotto Ikea Lack con base di appoggio inferiore prezzo 29,95 euro senza base 10 euro; 2 tavolino Roxie bianco in vendita su Miliboo.it a 98 euro: 3 e 4, tavolini salotto bianchi Dominick e Dorian, in vendita sul sito Milani Home a 98 euro.

Tavolini da salotto bianchi

Tavolini salotto Maisons du Monde

Si tratta di un brand dal sapore etnico che produce mobili ed accessori originali e dal design molto curato. Per quanto concerne i tavolini da salotto, come si può vedere dalle immagini, Maisons du Monde opta prevalentemente per linee rotonde o tondeggianti con angoli smussati e linee sinuose.

I primi 3 in foto illustrano i tavolini Pilea e sono venduti a 110 euro; il set da 2 a 189 euro; terzo tavolino da salotto in foto Tibet di Maisons d Monde ha un prezzo di 199 euro, il numero 4 invece con incrocio in metallo dorato costa davvero poco, solo 29,99 euro.

La foto n. 5 presenta un tavolo soggiorno in legno massello prezzo 360 euro; a seguire il bellissimo tavolino dorato Zirka in alluminio ha un prezzo di vendita di 250 euro; infine, il penultimo costa 999 euro e l’ultimo tavolino circolare con piatto dai bordi lavorati e gambe nere costa 220 euro. Nel sito, si trovano tantissime proposte: alcuni tavolini da salotto in stile etnico, altri dalle linee moderne ed altri ancora in stile shabby.

Tavolini salotto Maisons du Monde

Tavolini Ikea e Maisons du Monde prezzi

Per quanto riguardo i prezzi, vi è una fascia di ampia scelta nei due siti in esame. I prezzi partono per tavolini da soggiorno Ikea e Maisons du Monde da solo 20 / 30 euro (in entrambi i siti). Si trovano molte proposte belle e accattivanti intorno ai 100 – 150 euro e tavolini da salotto di design per i più esigenti, venduti intorno ai 1000 euro. Ne trovi molti qui in Amazon. I prezzi partono da poche decine di euro ed arrivano a diverse migliaia qualora si opti per tavolini da salotto di design importanti e di un certo valore.

Unicorno mitologia e storia, disegno da colorare

Unicorno mitologia e storia, disegno da colorare
Unicorno mitologia e storia, disegno da colorare

Unicorno disegno mitologico da colorare

Gli unicorni ci provengono da storie lontane legate alla mitologia ma, in realtà, vi sono dei ritrovamenti antichi in Germania che fanno presupporre che, un tempo, un animale molto simile all’Unicorno abitasse il pianeta.

Allo stesso tempo, oltre alle storie mitologiche, vi è anche una costellazione quella del Monoceros o Unicorno, tra le 88 conosciute che prende questo nome. Monocerenotis è la stella più luminosa della costellazione dell’Unicorno, composta da un grande ammasso denominato NGC 2264 della Nebulosa Rosetta. Debole come costellazione, è ben visibile da ogni lato dell’emisfero.

Unicorno mitologia e storia

L’Unicorno noto anche come lunicorno, Monocero, liocorno, e leocorno è mitologicamente un cavallo con un corno sulla fronte che nel caso di Pegaso, si trasforma in un cavallo alato bianco, segno di purezza. Il cavallo con corno a spirale viene chiamato Monocero, tipico dell’Asia, ha corno lungo e degli zoccoli caratteristici divisi in due (bipartiti) e la coda da leone. Nel tempo i due animali mitologici si sono fusi insieme. Sia L’Unicorno che il Monocero sono animali mitologici, così come lo è l’Alicorno ossia l’Unicorno con le ali (Pegaso appunto). Ma i racconti legati alla mitologia sono molti e non riguardano solo gli animali.

Storia e origine del nome Unicorno

Il suo nome UNI CORNO da “Uni – Cornu”, significa un solo corno. Storicamente, vi sono stati dei ritrovamenti che fanno presupporre la sua esistenza in antichità, ed anche, che fosse più simile ad una sorta di rinoceronte piuttosto che a un cavallo. In ogni epoca storica ritroviamo leggende, storie e favole in cui, vi è la presenza di questi animali mitologici dall’animo nobile. Tant’è che li troviamo anche scolpiti in edifici antichi o ritratti sotto forma di mosaici anche in luoghi sacri.

Disegno unicorno da colorare

Unicorno curiosità storiche

  • Si narra che Papa Pio VIII avesse nel suo tesoro papale anche dei corni di Unicorno, in quanto si riteneva che avessero dei poteri come quello di sconfiggere il potere del veleno.
  • Anche in Russia nelle steppe dell’Eurasia, sembra vivesse un antico rinoceronte con un grosso corno sulla fronte ed il corpo ricoperto da folta peluria.
  • Allo stesso tempo, vi sono dei ritrovamenti in Germania mentre, in Kazanistan, è stato trovato un cranio fossile che reca sulla fronte un lungo corno; si trattava di un animale prestorico simile al cavallo l’Elasmotherium sibiricum.
  • Infine, Marco Polo nei suoi racconti narra di aver visto un Unicorno ma la descrizione farebbe pensare piuttosto al rinoceronte di Giava.

L’unicorno nel Medioevo

L’unicorno nel Medioevo, assunse una notevole importanza. Si riteneva che si trattasse di un’animale mitologico divino e puro, descritto come un’animale di dimensioni non molto grandi, ma puro e nobile d’animo. Le fattezze erano di un cavallo bianco con lunga e folta coda e criniera, dotato di un Unicorno, anch’esso bianco, posto nel centro della fronte.

Unicorno disegno da scaricare e colorare

Nel corso dei secoli la fama dell’Unicorno ha continuato a vivere e ad esternarsi attraverso film, cartoni animati e gadget di ogni genere ritraenti il cavallo alato, e / o l’Unicorno tradizionale senza ali con corno a tortiglione.

Per questo motivo, anche noi di Notizie in Vetrina, abbiamo voluto realizzare il nostro Unicorno da colorare ma non si tratta di un Unicorno alato da colorare ma di uno semplice. Nel disegno il cavallo vola ma non con le sue ali, ma bensì su di un comodo tappeto e, alle sue spalle, fa da cornice il cielo con la luna e le sue stelle.

Scarica l’Unicorno da colorare qui sotto, e coloralo usando i colori che preferisci, ma tieni conto che questo animale mitologico era tendenzialmente bianco. Se segui i colori dei fumetti puoi colorarlo nei colori pastello del rosa; rosa e bianco; azzurro; celeste; celeste e bianco.

Echinopsis cactus, echinopsis eyriesii pianta grassa con fiori

Echinopsis cactus
Echinopsis cactus

Specie botanica l’Echinopsis cactus o echinopsis eyriesii

Fa parte delle piante grasse dai bei fiori, che si distinguono per struttura e bellezza. Rientrano nella tipologia delle piante succulente del genere Echinopsis.

Proviamo a conoscere meglio questa specie botanica, ed i generi presenti in natura; è, in questo caso, una succulenta che ha un suo doppio fascino derivante dalla particolare fioritura e dalla sua struttura fisica tonda e morbida cosparsa da spine. 

Echinopsis cactus descrizione e specie

Esistono numerose specie appartenenti al genere Echinopsis, tra esse ne ricordiamo alcune, oltre Echinopsis eyriesii: troviamo Echinopsis bridgesil, l’Echinopsis ancistrophora, Echinopsis pachanoi, Echinopsis Tubiflora. Il suo nome ha origine dal greco e significa “riccio di mare” ” porcospino” per la similitudine che ha con le specie animali con spine. Appartiene alla famiglia delle Cactaceae che comprende molte specie originarie dell’America.

Si adatta a temperature alte e a luoghi aridi, sia in collina che in pianura. Le Echinopsis cactus sono piante grasse completamente sprovviste di rami che presentano spine raggruppate in piccole basi rotondeggianti e dei bei fiori che si originano da un cuscinetto di peluria denominato areola.

Echinopsis cactus, echinopsis eyriesii pianta grassa con fiori
Echinopsis cactus, echinopsis eyriesii pianta grassa con fiori del genere Echinopsis

Fioritura del Cactus Echinopsis

Presenta una fioritura molto particolare caratterizzata da grandi fiori bianchi di forma tubolare. I fiori sono notturni, si schiudono la sera ed emanano un piacevole e intenso profumo. Il colore può variare da bianco al rosa chiaro per alcuni ibridi. La durata dei fiori è limitata a pochi giorni. In genere, se la temperatura è mite, durano anche due o tre giorni, ma in caso di caldo eccessivo, sfioriscono in un solo giorno: si aprono la notte e sfioriscono il giorno successivo. La pianta fiorisce da una a più volte dalla primavera all’estate inoltrata. Quando i fiori vengono impollinati si assiste alla formazione di un successivo frutto verde contente semi e polpa gelatinosa. I fiori si distinguono per la grandezza, infatti possono raggiungere i 15 centimetri di lunghezza e i 5 di diametro.

Coltivazione ed esposizione

Al di la della specie specifica, queste succulente richiedono esposizione soleggiata, non amano i climi freddi e le temperature sotto lo zero in quanto sono originarie di paesi con clima tropicale e richiedono molte ore di luce al giorno e sole diretto. Sono dunque da evitare le esposizioni a nord.

Qualora venga coltivata in casa, va posta in luoghi luminosi facendo attenzione ai raggi solari troppo intensi dei mesi estivi che attraverso i vetri delle finestre possono amplificare il loro calore e danneggiarle.

Rinvaso

Va rinvasata in primavera con molta attenzione utilizzando dei guanti e afferrandola utilizzando pinze o creando un anello con della carta arrotolata. Vasi troppo piccoli rallentano la crescita della pianta. Richiede terriccio ben drenato e scarse innaffiature (come tutte le piante grasse e succulente) meglio adottare del terriccio per piante grasse misto a 2 parti di sabbia. Per le piante grasse sono consigliabili vasi in terracotta, rispetto a quelli in resina in quanto consentono alle radici di respirare meglio.

Se durante il rinvaso si notano radici nere, andranno rimosse con delle forbici disinfettate e trattate con una sostanza fungicida ed attendere 1 settimana prima di irrigare. Dopo il rinvaso, la prima volta, innaffiare per immersione.

In primavera, per favorire la fioritura è opportuno procedere con delle concimazioni liquide. Sospendere le innaffiature da Novembre fino alla fine dell’inverno specie se la pianta è allevata all’aperto, in questo modo riuscirà a resistere meglio ad eventuali gelate.

Moltiplicazione

L’Echinopsis cactus si moltiplica in due modi per divisione dei germogli che si formano alla base della pianta o per seme, ma in questo caso l’esemplare che si ottiene e diverso dalla pianta madre. Meglio procedere dunque per talea.

Stili vestiti, i più femminili per una donna

Stili vestiti
Stili vestiti

Come essere femminili

In un altro articolo recente abbiamo parlato dei vari stili di abbigliamento più usati e noti. Quando si sceglie un outfit molte donne nell’ interpretare il proprio essere, cercano di acquisire femminilità. Vediamo quali sono, tra gli stili vestiti, i più femminili per una donna.

Stili vestiti, i più femminili per una donna

Gli stili di abbigliamento donna, comuni e non, sono molti, alcuni più aggressivi o street style come lo stile Casual o quello Punck Rock e il Grunge, altri più romantici, come lo stile moda Bon Ton, o quello Bohémien o Bho Chic. Ma gli stili nel vestire per poter acquisire femminilità sono molti e spesso si differenziano anche per l’adozione di accessori e make up specifici.

Stili moda e femminilità: regole 

Make up ed accessori sono un elemento imprescindibile di femminilità ed eleganza. Anche il miglior outfit del mondo viene vanificato se non si mescolano con sapienza ed equilibrio questi elementi importantissimi che possono risultare rafforzativi o distruttivi. Un esempio tra gli stili di moda, ci viene dalla Francia: stili vestiti minimali arricchiti, con semplicità, da gioielli essenziali ed accessori che si fondono perfettamente con ogni capo d’abbigliamento in stile parigino. La moda francese genera look molto femminili che in passato, sono stati interpretati da intramontabili e sempre attuali icone di stile come Coco Chanel e Brigitte Bardot.

 Gli stili di abbigliamento femminile nell’essenza

Come visto, uno di questi modi di vestire che interpreta l’eleganza e la femminilità di una donna, è sicuramente quello di ispirazione francese, ma ovviamente non è il solo. Sono sulla stessa scia lo stile Bon Ton, quello classico e formale, ed anche lo stile moda anni ’50 e per alcuni versi, quello degli anni ’70.

Non solo abiti lunghi e gonne con spacchi, ma anche completi giacca e pantaloni, tailleur formali, golfini femminili abbinati a pantaloni o gonne dalle linee classiche e minimali. La vera essenza delle femminilità è proprio nella semplicità che tende ad esaltare la silhouette del corpo femminile.

Gli stili per vestirsi in modo femminile sono essenzialmente quelli classici che rispettano delle regole comuni, tra esse quelle di non indossare abiti troppo corti in abbinamento a scollature esagerate: puntare su l’uno o sull’altro elemento, mai su entrambi. Scegliere colori che donino al proprio incarnato, esaltandone la bellezza.

Stili vestiti, i più femminili per una donna
Stili vestiti, i più femminili per una donna

La scelta dei colori nei vestiti


In termini di colori, la moda e le tendenze, non sempre aiutano. Ci sono colori classici come il nero, il blu, il verde scuro il marrone e il beige che non hanno limitazioni, altri invece, come i colori brillanti o fluo, rischiano di costituire un problema. Questo non significa che un tailleur giallo sia poco femminile e non elegante, ma che un abito aderente giallo corto e scollato sicuramente sarà tutto fuorché femminile ed elegante.

Per l’estate, ad esempio, i capi ed abiti floreali sono adatti e molto femminili anche se spesso informali nello stile, ed idonei al vivere quotidiano, un po’ meno alle occasioni importanti. Stesso discorso lo si può fare per altri stili abbigliamento, come ad esempio lo stile etnico.

Stile di vestiti: lunghi o corti, scollati o no?

Parlando di moda e stili moda abbiamo visto che alcuni sono decisamente più femminili ed eleganti, ed altri invece, lo sono molto meno. Per quanto riguarda gli abiti ed i vestiti, lo stile di vestiti più elegante è quello rappresentato da un abito classico come il tubino. Un icona in termini di dettami moda, sia che si tratti di modelli a tutta che a media lunghezza.

Maniche corte o lunghe, abiti scollati o no, il tubino è un abito che veste con elegante semplicità, ma non è l’unico a farlo. Spesso linee e colori rappresentano il giusto connubio che conduce all’eleganza e alla femminilità. Anche abiti con gonna più o meno ampia di varie lunghezze e scollature quadrate o a “V” profonde, poste sia sul fronte che sul retro, realizzati in tessuti preziosi come raso e seta, ma anche velluto in seta, sono sicuramente molto femminili.

Attenzione però, se si ha un collo corto e braccia robuste, meglio non optare per le spalle nude e preferire delle maniche medie o lunghe; in alternativa, meglio usare un copri spalle. Quindi occhio ai dettagli, al tessuto, al modello, alla fantasia e al colore, bilanciare lunghezze, scollature ed accessori, e la femminilità sarà alla sempre alla vostra portata.

Abiti e stili moda

Tipi di stile 2020 – 2021

Quest’anno, ma anche gli anni passati e quelli futuri, hanno ampiamente rivalutato gli abiti a tutta lunghezza sia per i modelli casual che per quelli eleganti, tra essi, torna alla ribalta il velluto liscio, sia per il giorno che per la sera. Ritorna di gran moda anche lo stile vintage è molti dei capi appartenuti agli anni passati, specie per quanto concerne gli anni ’50.

Ritrovano lustro giacche eleganti, e, in particolare, due colori pantone come il grigio ed il giallo, (Ultimate Gray e Illuminating) non facili da dosare in vestiti ed accessori. Il colore dell’anno invece, Pantone Classic Blue è perfetto per riempire i nostri armadi. Tornano le frange, mentre si abbandonano, in gonne e pantaloni, la vita alta per ritornare all’ombelico in bella mostra.

Si accantonano le maxi bag per far spazio a modelli medio piccoli dal tocco retro. In termini di scarpe si abbandonano le sneakers, mentre gli stivali cuissardes si allungano arrivando fin sopra al ginocchio.

Stili vestiti: Il colore dell’anno invece Pantone Classic Blue [credit foto Carolina Herrera instagram]

Come capire il proprio stile nel vestire

Per capire il proprio stile abbigliamento, quello che dona esaltando i propri punti forti e nascondendo i punti deboli richiede un’attenta valutazione della propria silhouette. Se siamo bassine, l’abito lungo non ci dona molto a meno che non indossiamo dei tacchi strepitosi.

Se siamo molto alte e con qualche chilo di troppo, meglio puntare su un’ abito a tutta lunghezza, dai colori scuri che slancia e sfina, (piuttosto che verso i mini dress). Ma per una valutazione equa, è meglio farsi aiutare da un’amica, una sorella, una cugina, qualcuno in grado di dirci “le cose come stanno”. Ci sono dei capi proibitivi, ed altri perfetti per ognuna di noi, alta o bassa, magra o grassa, che sia. Non tutto sta bene a tutti. Questo è il principio di base da cui partire per capire il proprio stile al di la di ciò che ci piace.

Ecco alcuni dei vestiti lunghi e corti che ho scelto per me in diverse collaborazioni moda: vi piacciono? Trovate il vostro stile e fatemi sapere come è andata. Se vi va seguitemi su Instagram.

Un saluto!

Porte Blindate: quale scegliere?

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Porte Blindate: quale scegliere?

Guida alla scelta della porta blindata

Se sei capitato in questo articolo è perché hai deciso di acquistare una porta blindata in quanto devi dotarne la tua prima casa (in tal caso “auguri”) oppure, perché devi cambiare la tua attuale porta. Scopriamo di più sulle porte blindate e i consigli utili!

Il mercato delle porte blindate attualmente è molto vasto e l’offerta è talmente corposa che si rischia di rimanere impantanati nella scelta della soluzione migliore per le proprie esigenze. Per tale motivo è molto importante effettuare un’analisi preventiva delle proprie esigenze prima di acquistare il prodotto giusto.

Tipologie di porte blindate


Chiaramente il primo punto da affrontare quando si sceglie una porta blindata è la sua destinazione d’uso o il suo impiego. A tal proposito è molto utile conoscere in maniera adeguata i livelli di resistenza delle porte blindate. In particolare, possiamo analizzare i seguenti livelli, iniziamo dal più resistente:
● Classe sesta RC6 – Sono porte blindate estremamente resistenti, con un livello di antieffrazione tale da essere scelte per proteggere i caveaux delle banche o le stanze delle ambasciate. È possibile anche trovare talune di queste porte in abitazioni private. Magari in abitazioni dove all’interno vi sono arredi di grande valore.
● Classe quinta RC5 – questa scelta è tipica dei portoni blindati da esterno e trova il suo impiego in abitazioni particolarmente isolate o gioiellerie e negozi che vendono materiali preziosi. Per scassinare un portone del genere è spesso richiesto l’uso di esplosivo
● Classe quarta RC4 – Rispetto alla quinta classe, qui rientrano portoncini da esterno che vengono spesso utilizzate in villette abbastanza isolate. Per scardinare un portoncino del genere è necessario l’ausilio di strumenti come martelli, seghe circolari o scalpelli.
● Classe terza RC3 – Sono porte blindate particolarmente resistenti studiate per l’allocazione in contesti non troppo isolati, come ad esempio i condomini. Per superare questa protezione, il ladro che cerca di entrare in casa, avrà bisogno di una leva e di grande forza fisica.
● Classe seconda RC2 – In questa categoria rientrano le porte corazzate, particolarmente resistenti che richiedono fino a 15 minuti per essere superate, tramite l’ausilio di strumenti da scassinatore.
● Classe prima RC1 – Sono le porte blindate con il più basso indice di sicurezza e possono essere superate anche solo tramite l’ausilio di forza fisica con calci e spallate. Vengono consigliate esclusivamente per contesti a bassissimo rischio.

Accessori per le porte blindate

In commercio vi sono anche alcuni accessori che permettono di migliorare la sicurezza e l’isolamento anche dal punto di vista termico e di fruibilità di una porta blindata. Vediamo di seguito quali sono.

Paraspiffero porta blindata

Il paraspiffero per porte ingresso blindate o altri locali comunicanti con l’esterno, è un elemento che deve essere preso in considerazione. Grazie a questo accessorio si evitano le correnti d’aria e la fuoriuscita di calore. Inoltre permette anche di proteggere gli interni da eventuali infiltrazioni d’acqua.

Spioncino digitale

Anche lo spioncino digitale per portoni blindati è diventato ormai indispensabile. È indicato sia per le persone anziane che per i bambini che visualizzano dallo schermo chi bussa alla porta. Inoltre, gli spioncini digitali caratterizzati da una tecnologia avanzata, permettono di inviare una notifica sullo smartphone ogni volta che una persona si avvicina all’ingresso della porta.

Portone blindato

Concusioni

Dopo questa vasta e selettiva carrellata di informazioni che riguardano le porte blindate e la sicurezza in casa, si potrà avere le idee più chiare per quel che concerne il miglior prodotto in termini di portoni blindati presenti sul mercato e, soprattutto, sarà più facile comprendere quale sia il manufatto di cui necessitiamo per la nostra casa. In termini di sicurezza. meglio abbondare che deficere, questo è certo, ma anche l’estetica vuole la sua parte, e la scelta di una porta o di un portone è vincolata, di molto, all’estetica dello stabile e dell’appartamento.

Visitare casa con la Realtà Virtuale: i vantaggi

Visitare casa con la Realtà Virtuale: i vantaggi
Visitare casa con la Realtà Virtuale: i vantaggi

Comprare e vendere casa oggi

Ecco come visitare la casa con la realtà virtuale, numerosi i vantaggi che questo metodo mette a disposizione degli acquirenti ma anche dei venditori: scopriamoli insieme!

Nell’ultimo anno le difficoltà che le agenzie immobiliari si sono trovate ad affrontare sono state numerose e non solo dal punto di vista dell’andamento del mercato. Se infatti ad inizio pandemia si erano ipotizzati scenari apocalittici, quello che è accaduto nella realtà si è rivelato molto meno catastrofico di quanto previsto.

Il mercato immobiliare in Italia ha retto il colpo: i prezzi sono rimasti pressoché stabili in tutta Italia e la domanda ha subito un calo decisamente inferiore rispetto a quello che era stato previsto. La gente cerca ancora la casa perfetta, anche se sono cambiate le esigenze delle famiglie, che dopo lockdown e quarantena, hanno iniziato ad attribuire maggior valore ad alcuni fattori come giardino e balcone. Gli spazi esterni infatti sono sempre più ricercati nell’acquisto degli immobili.

Come Visitare casa con la Realtà Virtuale

La vera sfida per le agenzie immobiliari è stata un’altra: quella di riuscire ad offrire un ottimo servizio nonostante le restrizioni previste, ed offrire magari, anche altri servizi come l’intermediazione per il mutuo e integrazione del mutuo in tempi brevi. Visitare un immobile in tempi di Covid infatti, si è rivelato alquanto problematico, ma anche da questo punto di vista si sono trovate soluzioni ottimali come la realtà virtuale.

Tra le varie agenzie, troviamo Tecnocasa per esempio, che oltre alla valutazione della casa online, offre anche la possibilità di effettuare un vero e proprio tour guidato nei vari immobili in vendita. Vediamo però quali sono i vantaggi della realtà virtuale, che in quest’ultimo periodo si è rivelata una risorsa formidabile per le agenzie immobiliari.

Visitare gli immobili senza uscire di casa


Grazie alla realtà virtuale, tutti abbiamo la possibilità oggi di visitare gli immobili di nostro interesse senza essere costretti ad uscire di casa. Comodamente dal proprio divano è possibile visionare tutte le stanze e farsi un’idea molto precisa in merito ai vari appartamenti. A differenza di una fotografia, la realtà virtuale permette di avere una percezione migliore e più accurata dello spazio.

Un agente immobiliare sempre a disposizione


Il servizio offerto da Tecnocasa non si limita ad offrire la possibilità di visitare gli immobili di proprio interesse, fa molto di più. Durante il tour infatti non si è soli, ma c’è sempre un agente immobiliare pronto a rispondere a qualsiasi domanda e fornire tutti i chiarimenti del caso. Grazie alla realtà virtuale, dunque, si può vivere un’esperienza del tutto simile a quella che si vivrebbe di persona.

Più visite e meno perdite di tempo

Un altro grande vantaggio offerto dalla realtà virtuale è che finalmente è possibile vedere molti più immobili impiegando la metà del tempo. Normalmente infatti, per andare a visitare le varie case di proprio interesse, è necessario avere molto tempo a disposizione. Tempo che possiamo considerare sprecato se pensiamo che solo uno degli immobili presi in esame, alla fine, sarà quello perfetto. Grazie alla realtà virtuale invece è possibile vedere molti più appartamenti più velocemente ed acquistare casa in sicurezza.

Visitare casa in sicurezza durante il Covid

Grazie alla realtà virtuale è anche possibile oggi vedere le case senza correre rischi per la propria salute. Sappiamo ormai molto bene infatti che il pericolo di contagio da Covid non è ancora scampato, ed entrare personalmente in immobili che magari sono anche abitati non è certo il massimo per proteggersi. Dunque, come visto, la soluzione al problema c’è: basta rivolgersi a professionisti ed agenzie che si sono attrezzati in tal senso, per poter visionare una grande quantità di alloggi in poco tempo per poter trovare la casa dei sogni che cerchiamo.