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martedì, Maggio 13, 2025
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Secchezza intima: cause e rimedi

Secchezza intima: cause e rimedi
Secchezza intima: cause e rimedi

 

Esiste un piccolo disturbo fisico che rende spesso difficile la vita delle donne. La secchezza intima, a volte, è una vera sciagura.

Questo problema rende difficile la vita fuori e dentro le lenzuola, tormentando chi ne è affetta con dolori, fastidi, pruriti e qualche volta anche imbarazzo.  Capita infatti di trovare difficoltà durante il rapporto sessuale e qualche volta di sanguinare addirittura nel mentre: una condizione che pregiudica alla coppia la possibilità di vivere spensieratamente la sessualità.

I problemi però si prolungano anche fuori dal letto. È difficile difatti concentrarsi al lavoro o uscire serenamente con le amiche quando si presenta un insistente prurito nelle parti basse o quando il dolore ti porta a piegarti in due. L’imbarazzo sembra arrivare quasi in promozione con il pacchetto ‘secchezza intima’ e porta le donne che ne soffrono a starsene in disparte.

Secchezza intima: cause e rimedi

Nell’articolo di oggi proviamo a raccogliere quante più informazioni possibili sul tema, così da poterne individuare i sintomi, le cause e i rimedi. L’informazione è l’unica arma che abbiamo quando si  tratta di salute. Ecco perché è importanti essere preparati all’arrivo del problema. Vediamo dunque che cos’è la secchezza vaginale e come va curata.

Secchezza intima: cause e rimedi
Secchezza intima: cause e rimedi

Che cos’è la secchezza intima

L’apparato genitale femminile si compone di un tessuto elastico. Il canale muscolare sostiene il collo dell’utero ed è, per questa sua flessibilità e per il ruolo che gli viene attribuito dalla natura, contenitivo e malleabile. Il funzionamento di questo canale è però legato alla sua umidità. Se questa manca vuol dire che abbiamo un disturbo di secchezza vaginale. In questo caso, l’unica cosa da fare è contattare un ginecologo. È comunque importante saper riconoscere la sintomatologia di questo problema. Vediamo come si presenta e secondo quali forme.

Come riconoscere i sintomi della secchezza vaginale

Come abbiamo detto, la secchezza vaginale non permette di vivere bene la propria sessualità. Uno dei primi sintomi  riscontrati è infatti la difficoltà nella penetrazione, il dolore durante il rapporto o un lieve sanguinamento che può seguire l’amplesso. Anche l’irritazione delle mucose può suggerire l’inizio di un problema legato alla secchezza. Attente poi al prurito intimo, cattivo odore e alle secrezioni.

Come individuarne le cause?

La prima causa della secchezza vaginale è stata individuata nella menopausa, che registra in sé il più alto numero di casistiche. Sicuramente anche gravi malattie e amenorrea possono portare al manifestarsi di questo disturbo. Alla base di tutte queste cose vi è un’insufficienza di estrogeni. Gli estrogeni infatti mantengono acidi i valori dei ph locali e mantenere elastici i tessuti. L’elasticità del canale è fondamentale per il suo funzionamento. La secchezza vaginale può comunque essere causata da cattive abitudini come quella di fumare molto, mangiare male e bere troppo o troppo frequentemente.

Quali sono le cure?

Ogni medico ha il proprio metodo e dunque per ogni caso vi è una cura diversa. C’è chi usa lozioni, chi lavande e chi ovuli. Una terapia di recente scoperta si è mostrata però particolarmente efficace, parliamo del trattamento che si serve dell’uso della tecnologia a radiofrequenza per agire unicamente nella zona di tessuto interessata.

Ad ogni modo vi consigliamo di consultare comunque il ginecologo: una visita vi aiuterà a capire se il problema di cui soffrite è davvero inquadrabile come secchezza intima. Dopodiché sarà un controllo minuzioso a stabilire quale  – tra tutti i rimedi pensabili per il problema – sia quello più adatto a voi.

Cosa fare per prevenire la secchezza vaginale

Cambiare le proprie abitudini qualche volta può servire. Lo stile di vita infatti determina come ben sappiamo anche la salute. Quello che noi possiamo fare è sottoporci periodicamente ad un controllo medico ( e non solo quando si presenta un disturbo). Non possiamo sapere se il vizio del fumo sia responsabile della nostra secchezza vaginale, ma smettere di fumare non è mai una cattiva idea.

Il rapporto tra alimentazione e benessere è stato a lungo indagato: le due cose non sono mai state tanti interdipendenti come lo sono al giorno d’oggi, è bene dunque controllare anche quel che si mangia magari evitando gli zuccheri in eccesso. Bandite dal vostro regime alimentare anche gli alcolici: bere troppo di certo non fa bene. Evitate anche skinny jeans e biancheria intima troppo succinta o sintetica.

 

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Alessitimia e mancanza di empatia nei disturbi della personalità: lo psicologo

Alessitimia
Alessitimia mancanza di emozioni ed empatia

Con il termine alessitimia, si fa riferimento all’incapacità del soggetto di riconoscere e descrivere verbalmente i propri stati emotivi e quelli altrui. Questo disturbo fu individuato nei pazienti affetti da patologie somatiche, che non erano in grado di esprimere la sofferenza tramite l’emozione e cosi somatizzavano, esprimendo questo disagio tramite la sofferenza fisica. Alessitimia e mancanza di empatia: da che cosa nasce questa condizione?  Come lo psicologo può aiutare le persone che ne soffrono? Vediamolo insieme!

 

Eleonora Campelli - Psicologa Roma
Eleonora Campelli – Psicologa Roma

Psicologo Roma: Alessitimia e mancanza di empatia

L’alessitimia riguarda l’incapacità della persona di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni ed i propri sentimenti e, descriverli. Queste persone non sono in grado di interpretare le emozioni degli altri, talvolta fanno fatica ad interpretare le espressioni facciali legate ad una determinata emozione e presentano una capacità immaginativa onirica ridotta. A causa della loro condizione, possono avere delle relazioni di coppia caratterizzate da dipendenza affettiva o, in mancanza di essa, preferiscono l’isolamento. La mancanza delle emozioni definisce e caratterizza il quadro clinico dell’alessitimico (parziale o totale).

Tra le cause principali dell’alessitimia è importante considerare il rapporto con i genitori durante l’infanzia. Il disturbo può infatti dipendere dalla crescita in un ambiente invalidante e da una relazione affettiva inadeguata con i genitori che non permette al bambino di sviluppare le abilità cognitive e di regolare e modulare il proprio stato emotivo. Queste difficoltà possono essere riscontrate in una famiglia molto autoritaria, oppure in seguito ad una separazione dei genitori od anche, in seguito ad un evento traumatico che può portare il soggetto a non comunicare adeguatamente i propri stati d’animo. Le persone alessitimiche sono poco empatiche.

Alessitimia e mancanza di empatia
Alessitimia e mancanza di empatia nei disturbi della personalità: lo psicologo

Empatia

L’empatia infatti, al contrario dell’alessitimia, è quell’ abilità che consente alle persone di entrare in contatto con gli altri e comprendere le loro emozioni ed i loro sentimenti  ed immedesimarsi. Ovviamente tanto più si è bravi a leggere i propri stati d’animo, più possono essere letti gli stati d’animo altrui. Le persone alessitimiche non comprendendo e non riuscendo a descrivere i propri di stati d’animo hanno difficoltà a riconoscere quelli degli altri e dunque non manifestano empatia.

Alessitimia  e sintomi comuni

La difficoltà ad esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni al livello verbale, porta spesso queste persone a somatizzare la sofferenza e quindi ad esprimerla attraverso il sintomo fisico. Questi soggetti possono dunque mostrare sintomi somatici, ridotta capacità empatica, difficoltà a comunicare i propri sentimenti, difficoltà a discriminare e distinguere le sensazioni, esplosioni di collera, pianto immotivato e una bassa capacità di introspezione.

L’alassitimico può avere difficoltà anche nel manifestare le emozioni positive come la gioia e la felicità. Come già accennato precedentemente, alcune ricerche sulle cause di questo disturbo hanno rilevato una correlazione tra alessitimia e bassa scambievolezza di affettività con le figure di attaccamento e non solo.

Difatti molti soggetti alessitimici sono vittime di abusi, maltrattamenti, incurie, abbandoni. Continuamente cercano rassicurazioni e manifestazioni d’affetto. Il test maggiormente utilizzato per evidenziare una condizione di alessitimia è la TAS-20 una scala psicometrica di autovalutazione che indaga la difficoltà nell’identificare le sensazioni, nella descrizione delle sensazioni proprie ed altrui, e nella difficoltà di introspezione.

Come aiutare le persone alessitimiche in modo efficace

Dal momento che in alcune fasi del disturbo i pazienti possono passare dalla dipendenza all’isolamento, la terapia eseguita con loro può manifestare delle ricadute. È importante che si instauri con il paziente, una relazione terapeutica che si basi sulla fiducia, per capire innanzitutto qual è la causa di questo blocco emotivo, se risiede nell’infanzia oppure è data da un evento traumatico, per poi lavorare su questi aspetti, insieme al soggetto.

Nella psicoterapia strategica l’attenzione viene focalizzata sulle strategie disfunzionali che il soggetto mette in atto per fronteggiare il problema. Queste vengono individuate, bloccate e sostituite con strategie funzionali. In questa terapia vengono fatte sperimentare una serie di concrete esperienze che porteranno la persona ad acquisire queste strategie ed a sviluppare una capacità di gestire la realtà arrivando all’acquisizione dell’autonomia.

Rivolgersi ad un psicologo può migliorare la vita di questi persone e dei loro cari. Quindi se vi riconoscete, anche in parte, in questo quadro, non perdete altro tempo e rivolgetevi ad uno specialista del settore.

  Articolo a cura della Dott.ssa Eleonora Campelli

Psicologa e Specializzanda in Psicoterapia Strategica Breve

                            Info e contatti Dott.ssa Elonora Campelli:  3428338385

 

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Arredare casa: 5 idee low cost per un arredamento ecosostenibile

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Arredo e luce

Siamo sempre più attenti all’ambiente anche quando si tratta di arredare la casa in modo ecologico. E’ impegnativo pensare in termini di arredamento eco friendly dunque leggiamo come fare ad arredare casa: 5 idee low cost per un arredamento ecosostenibile che rispetti l’ambiente attraverso il riciclo e l’uso di materiali non inquinanti iniziando dalle vernici fino ad arrivare ai tessuti e al legno, materiale naturale per eccellenza.

Arredare casa: 5 idee low cost per un arredamento eco sostenibile
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Arredamento sostenibile eco friendly ed idee da sfruttare per arredare casa

Sostenibilità è equivalente, come termine, di non inquinare e sostenere l’ambiente nel suo ciclo naturale. L’uomo troppo spesso in virtù del progresso ha creato sostanze, prodotti e materiali nocivi per l’ambiente. In questo secolo, le modifiche dell’ambiente e del clima sono state catastrofiche sotto molti punti di vista. Per questo, è andata via via sviluppandosi un ‘attenzione maggiore a ciò che si produce, si acquista, e si inserisce nelle proprie case. Essere sostenibili significa vestire in un certo modo, mangiare ed acquistare cibi in un certo modo, ed arredare la casa in modo sano utilizzando materiali naturali e non inquinanti.

Arredare casa: Aziende e design eco sostenibile

Arredare ecologico è ormai un parametro che molte aziende mettono in atto nella produzione dei loro mobili. Dunque, nel mercato attuale vi sono brand che producono mobili di design ecosostenibili. Tra esse alcune proposte di Ikea realizzate in legno naturale di pino ed abete tinte con vernici non inquinanti super perfette per le camerette dei bambini ma anche per la cucina e l’arredamento della casa in genere. Altro brand che si dedica alla produzione di mobili ecologici è Belliani, od anche Cinuius con i suoi mobili sostenibili in stile giapponese e non solo. Bioecoshop, invece è un sito in cui trovare brand che che si avvalgono di produzioni che rispettano la natura e l’ecologia.

Arredare eco friendly
Arredare eco friendly: legno e vernici naturali

Arredare casa idee originali

  1. La prima cosa che vi voglio indicare è la possibilità di realizzare un letto ecosostenibile grazie all’utilizzo del pallet per un riciclo creativo. Riciclo dunque e materiali come il legno trattato solo con vernici all’acqua non inquinanti. Una soluzione che oltre ad essere sostenibile è anche piacevole ed economica, e che può aiutare le giovani coppie senza grandi possibilità economiche, a realizzare la loro prima casa spendendo poco.

Casa naturale arredamento

Cosa si può realizzare in una casa naturale ed ecosostenibilie attraverso il riciclo? Diciamo, un po’ di tutto! In primo luogo, le sedute come i divani, il letto matrimoniale ma anche letti singoli, le fioriere per le piante, ed anche librerie e scaffali in legno, trattati solo con prodotti naturali e vernici all’acqua. Il letto ecosostenibile (pallet) può essere realizzato con il fai da te, o acquistato magari, seguendo lo stile dei mobili giapponesi che spesso, sono in legno e carta di riso evitando ovviamente quelli in lacca che se pur molto artistici e belli, si ottengono grazie ad una verniciatura non rispettosa dell’ambiente.

Letto fai da te pallet tinto con verniciatura decapé. Utilizzando il pallet si possono creare letti, divani, panchine, poltrone, librerie, porta vasi, ed un infinità di altri mobili. La verniciatura decapè caratterizzerà il mobile creato.

Arredare casa piccola

Se si deve arredare una casa piccola è ancora più importante mantenere l’aria interna più pulita. Dunque evitare accuratamente vernici tossiche, mobili realizzati con colla tossica e tutti quei materiali che rilasciano nell’ambiente sostanze che inquinano e rendono l’aria che si respira non salubre. Alcune idee per la prima casa per il salotto e la camera possono aiutarvi nella realizzazione di un letto matrimoniale, un tavolo da salotto ed un libreria multifunzionale. Nel link sopra trovate:

  1. Letto fai da te
  2. Tavolo fai da te
  3. Scaffale fai da te
  4. Libreria fai da te
  5. Idee per arredare in modo sostenibile

Progettare arredamento casa: fai da te, Ikea e Maisons du Monde

Progettare a tavolino l’arredamento della casa è il primo passo necessario per non creare alloggi troppo spogli o magari troppo carichi di elementi. E’ necessario valutare le proprie esigenze, lo spazio di cui si dispone e poi, dar vita a mobili fai da te, od acquistarne alcuni nei negozi specializzati del settore (alcuni indicati precedentemente), inclusa Ikea. Ikea non piace a tutti ma esattamente come Maison du Monde ha una vasta scelta di prodotti realizzati in legno e trattati in modo naturale.

 

Arredare casa idee originali

Ciò che rende unica un’abitazione è senza dubbio l’originalità. Le idee che possono essere messe in atto in un appartamento da arredare sono molteplici e, l’originalità, si può cogliere in vari dettagli che possono riguardare la scelta dei mobili, i colori, od anche i tessili. In genere alcuni elementi creati con il fai da te, unitamente a mobili  tessili acquistati con un ‘attenzione volta alla sostenibilità riescono, in modo equilibrato, a dar vita ad un ambiente colorato e originale sostenibile e, dunque, ad un buon “nido” in cui vivere in tranquillità la propria privacy.

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Microdermal piercing, cosa sono come si applicano e rigetto

Microdermal piercing rigetto
Microdermal piercing, cosa sono come si applicano e rigetto

Microdermal piercing? Abbiamo parlato di piercing al dito o meglio del microdermal piercing o finger piercing da dito che sostituisce l’anello classico; una realtà che sta prendendo piede negli ultimi anni.

Ma cos’ è il Microdermal piercing? Cosa sono, come si applicano, quanto dura un microdermal? Quali sono i rischi collegati come ad esempio il rigetto microdermal evenienza non rara nella pratica della body art? Ed infine, comunemente chi vuole avvicinarsi a questa pratica è molto interessato a voler sapere quali sono i costi di un microdermal anche se di maggior interesse è comunque l’argomento “dermal piercing rigetto”.

Microdermal piercing, cosa sono come si applicano e rischi rigetto

Anelli, barrette palline decorazioni graziose di piccole dimensioni che si possono far applicare sul viso, sulle dita e sul corpo in varie zone incluso lo sterno, i polsi le spalle, il fianco etc. grazie ad un innesto in metallo posizionato sotto la pelle, dotato di vite che ne consente anche l’intercambiabilità. Troviamo diversi tipi di microdermal: microdermal polso, molto comuni sono, sostanzialmente, dei piccoli piercing al polso, ci sono i microdermal viso, e quelli localizzati in altre zone come i piercing sul dito installati come gli anelli o in altre parti del corpo.

Sicuramente molto graziosi da vedere, non sono però esenti da rischi di rigetto per i motivi che vedremo più avanti, anche se rispetto al classico piercing il rischio è ridotto in quanto si utilizzano perni in titanio ben tollerati dall’organismo. Si tratta dunque, in un certo senso, di una vera e propria evoluzione del piercing classico, ma il vantaggio è che può essere effettuato in qualsiasi zona della pelle del corpo. Un’altra domanda frequente in merito è: il microdermal quanto dura? Cercheremo di rispondere con chiarezza: molto dipende dalla tolleranza soggettiva.

Microdermal e punti del corpo per farlo

Una delle differenze di base tra piercing classico e microdermal, sta proprio nei punti di applicazione. A differenza dei piercing, che hanno delle limitazioni in fato di applicazione e zone del corpo, questa tecnica innovativa e decisamente moderna che sta prendendo piede si presta allo più svariato utilizzo: testa, polsi, microdermal zigomo e persino microdermal spalle e dita diventano punti eletti per l’applicazione del microdermal. Persino l’anello di fidanzamento si trasforma in fingerpiercing.

Microdermal piercing fianco

Come si applica il microdermal piercing: durata, dolore, costo

L’applicazione microdermal avviene attraverso un apposito ago, esistente di varie grandezze, denominato dermal punch con il quale si pratica un foro, poi, grazie all’aiuto di una pinza, lo si dilata e si inserisce la placchetta sotto pelle. Sulla placchetta verrà applicato il “gioiello da indossare” sia che si tratti di un anello posto al dito (finger piercing) che di altre tipologie di microdermal decorativi. Ovviamente le norme igieniche da rispettare sono le solite: igiene e disinfezione degli attrezzi, dei luoghi e dell’operatore che dovrà indossare guanti sterili.

Manutenzione microdermal: costo, durata e applicazione: rigetto piercing

Nei 15 giorni successivi all’applicazione, e talvolta anche di più, è necessario osservare un’igiene scrupolosa, (“microdermal rigetto” e “piercing rigetto” non dipendono solo dalla pelle e dal sistema immunitario ma anche dall’igiene) quindi, disinfettare la zona ed applicare impacchi con soluzione salina. Applicare un cerotto di protezione che andrà sostituito ogni giorno dopo aver effettuato le operazioni descritte. E’ consigliabile evitare sulla zona del microdermal l’uso di sostanze alcoliche e  saponi irritanti. Prima di sostituire il microdermal è opportuna che la zona del foro sia completamente guarita. I tempi medi per la sostituzione con un nuovo “gioiello” sono di circa 1 mese.

E il costo microdermal? Sicuramente è un’argomento che interessa moltissimi!

  • Il costo per l’applicazione del microdermal si aggira sui 60 euro.
  • la durata per l’applicazione del microdermal e di pochi minuti.
  • L’applicazione del microdermal e quasi indolore ma si può avvertire un leggero pizzicore.
Microdermal ricambi
Microdermal ricambi

Microdermal piercing i rischi

Microdermal dove farlo e come: titanio o acciaio, ricordate che si tratta pur sempre di un corpo estraneo che viene inserito nel corpo umano, se pur sotto pelle e, che come tale, viene identificato dal sistema immunologico che potrebbe, in soggetti predisposti e con sistema immunitario particolarmente attivo, indurre ad un rigetto.

Quindi oltre ai rischi oggettivi  è bene scongiurare quelli dovuti alla scelta sbagliata del punto in cui farlo o del luogo in cui recarsi per farselo. E’ bene scegliere strutture pulite con operatori seri e coscienziosi, senza cercare di risparmiare perché dietro al risparmio si potrebbe celare un luogo non conforme o un operatore non qualificato.

Per evitare problemi e bene prendersi cura del microdermal piercing, disinfettarlo, intercambiarlo, e mantenere sempre la zona ben pulita, specie nel primo periodo dopo l’applicazione, periodo in cui, sarà opportuno tenere la zona coperta con un cerotto sterile ed applicare impacchi con soluzione saline. Attenzione anche a lavare bene le mani prima di operare la pulizia e la disinfezione della zona.

Come rimuovere il microdermal piercing: Allergia e rigetto

Ma il vero rischio è quello del rigetto dovuto ad allergia. Un piccolo intervento ambulatoriale che prevede una piccola incisione, sarà necessario per rimuovere la placca che è stata precedentemente inserita sotto la pelle, questo per evitare ulteriori complicanze. In genere ci si accorge di un possibile rigetto perché la zona a distanza di tempo dall’applicazione, inizia ad arrossarsi ed è infiammata e, nonostante le cure non riesce a guarire.

Talvolta il rigetto avviene completamente in modo autonomo, ossia l’organismo lentamente espelle la placchetta da solo. In alcuni casi la ferita cicatrizza bene, in altri può rimanere un segno, una piccola cicatrice un avvallamento. Poco male se il microdermal è sul dito, alla base del collo, può anche essere un estetico e particolare piercing sul polso, o in altre parti del corpo, ma se si trova sul viso il risultato di un rigetto potrebbe lasciare, talvolta, un piccolo segno.

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Non so voi, ma io ormai vivo in una dimensione in cui Internet non è più un optional per poter navigare quel tanto che serve per distrarsi. Per me si tratta di una risorsa irrinunciabile,  sia per il lavoro che svolgo, che per svago. Rimanere connessi: internet veloce è vitale per noi blogger in quanto lavoriamo con il computer, scattiamo e pubblichiamo foto sui social, colloquiamo con i clienti via mail e via social ogni momento del giorno e della settimana, inclusi i festivi. Ecco perché la necessità di una connessione veloce e affidabile è davvero un elemento irrinunciabile. Ma spesso lo è anche per chi trova in internet svago. Ormai, l’era tecnologica fa parte delle nostre vite: non lo si può negare!

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C’è chi ama scaricare giochi online, per poi fare agguerrite battaglie con amici virtuali; ci sono gli appassionati delle serie TV, gli irrinunciabili, coloro che, anche con 40 di febbre, non perderebbero mai l’ultima puntata della serie che stanno seguendo… e poi,  ci sono quelle come me, che vivono lavorando dal PC di casa e che vanno in panico totale quando quest’ultima, diventa una connessione giurassica,  magari rimanendo con internet completamente fuori uso per ore e giorni.

Mi è capitato di rimanere “all’asciutto di connessione” e di usare per forza di cose quella mobile del telefono (meno male che c’è il cellulare), spesso più veloce e soprattutto funzionante. Lo speed test della connessione di casa mi dava dei risultati tragici e così mi son detta: perché non cercare altro? Le offerte in rete sono molteplici e ormai scegliere il gestore più conveniente e funzionale per le nostre esigenze non è più così complicato.

Una connessione adatta per il mio lavoro

Non vi dico chi è il mio gestore, anzi, chi era il mio gestore, ma vi svelo che ultimamente ero davvero molto in collera perché la connessione non andava. Un giorno lenta, alcune ore non funzionante. Reclami su reclami per non avere mai un riscontro degno di nota. Così mi sono decisa a dare una sbirciata nel web e a cercare una soluzione alternativa rispetto alla mia. Su consiglio di una mia amica, ho dato un’occhiata alle offerte fibra di Fastweb.it e devo dire che le ho trovate davvero vantaggiose!

Le offerte per adsl in rete

Ho riscontrato che nelle offerte adsl ci sono dei prezzi accessibili e prestazioni decisamente migliori rispetto alla mia vecchia connessione. Alle volte siamo davvero molto abitudinari, i cambiamenti ci spaventano, o magari la pigrizia prende il sopravvento,  così rimaniamo ancorati alle vecchie abitudini senza renderci conto che invece, il “voltare pagina” ed aprirsi a nuove opportunità, può offrire grosse soluzioni ai problemi più svariati del quotidiano.

Incluso quello della connessione internet che non va come vorremmo o nel modo in cui ne avremmo davvero necessità. Dunque, se avete un adsl che fa piangere, sappiate che dipende solo da voi: cambiate e risolvete il problema una volta per tutte, magari installate la fibra ottica che ormai in molte città è ampiamente diffusa. Una connessione veloce serve a me che sono una blogger ma serve anche a molti di voi per mille attività diverse o per il lavoro da casa considerando che ormai lo smart-working è diventato molto comune.!

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Il giardino è una delle parti più belle, ma anche una delle più difficili da tenere in ordine della casa. Infatti, richiede molte attenzioni. Dunque, come fare? Le possibilità sono due: chiamare un giardiniere professionista o armarsi di pazienza e seguire alcune semplici regole. Però, prima di tutto, è necessario procurarsi gli attrezzi da giardinaggio per il fai da te alcuni indispensabili come le cesoie, forbici da erba, forbici per fiori, rastrello, paletta,  svettatoio, dissodatore e, se avete il prato, il taglia erba.

L’importante è scegliere prodotti di qualità, in grado di durare nel tempo, ed averne cura, in modo da mantenerli perfettamente efficienti e funzionanti. Tale aspetto è estremamente importante, a differenza di quello che si potrebbe pensare, poiché non è possibile pensare di attuare interventi efficaci, se si scelgono articoli approssimativi e di marche poco affidabili. Del resto, per avere il meglio, è necessario puntare all’eccellenza.

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Avere un giardino ordinato è possibile? Ecco le regole per riuscirci

Curare il prato ed optare per fioriture perenni

Una volta reperita l’attrezzatura indispensabile, è importante concentrarsi sul prato, rastrellando il terreno e preparandolo a ricevere le sementi per far crescere l’erba, la cui tipologia va scelta in base al tipo di clima ed alle esigenze personali. E per quanto riguarda i fiori? É bene pensarci solo quando il manto erboso si sarà formato, ovvero dopo 30-40 giorni dalla semina.

Un consiglio prezioso, che vale la pena di seguire, è di partire in piccolo e poi di allargarsi man mano, una volta presa dimestichezza. Ma come fare per avere un giardino sempre rigoglioso? Basta scegliere di piantare arbusti sempreverdi, nonché erbacee perenni, in grado di fiorire anche nei periodi più freddi o di regalare bacche colorate.

Ovviamente, i vari vegetali vanno accuditi con regolarità, senza tralasciare le operazioni di concimatura, annaffiatura e potatura. A tal proposito è estremamente importante imparare a tagliare al meglio le piante, così da mantenerle in salute. Infatti, questa operazione permette al verde di rinforzarsi, ma anche di controllarne la crescita, che non sempre è positiva, soprattutto se esponenziale.

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Prato fiorito: il biglietto da visita del giardino è sempre il tappeto erboso

Innaffiare in maniera corretta ed utilizzare il concime giusto

Per mantenere il giardino sempre rigoglioso ed in ordine è necessario imparare anche ad innaffiare ed irrigare al meglio. A tal proposito, è fondamentale tenere conto delle esigenze di ogni pianta. Tuttavia, è indispensabile anche considerare eventuali variabili come l’umidità e la temperatura, nonché la quantità di pioggia che cade nei vari periodi.

Nelle giornate afose è bene dare da bere al prato ed alle piante almeno una volta al giorno. In caso,  di acquazzoni, invece,  è meglio non intervenire. Infatti, anche troppo nutrimento può essere nocivo. Inoltre, se il tratto di verde da accudire è troppo grande, è importante installare riproduzione per talea di molte piante, in grado di dispensare l’acqua all’occorrenza. E’ bene controllare che lo zone sotto agli alberi o coperte da arbusti, come anche i vasi ed i fiori posti sotto tettoie o cornicioni o simili ricevano comunque il giusto quantitativo di acqua anche quando piove, altrimenti l’irrigazione andrà integrata.

Infine, è bene ricordare che i vegetali necessitano anche di essere concimati, ovvero di ricevere un’integrazione di azoto, calcio, potassio e fosforo. Esistono concimi specifici per ciascuna specie e soluzioni biologiche, rispettose dell’ambiente e della salute dell’uomo. Tuttavia, prima di attuare questa operazione è fondamentale rimuovere eventuali foglie e erbacce, evitando l’impiego di diserbanti.

Manutenzione del giardino

In inverno le piante andranno protette dal freddo in base alla specie e alla collocazione geografica. Una buona pacciamatura alla base dei tronchi di alberi e arbusti li proteggerà dal freddo. Agrumi e giovani piante non molto resistenti, in caso di gelo o neve, vanno protette con appositi teli o ricoverate al chiuso in serra o in ambienti simili.

In primavera e in autunno procedere al diradamento dei rami, alle potature ed ai rinvasi. In questo periodo è indicato anche procedere alla riproduzione per talea di molte piante, tra esse le rose, le ortensie, i rododendri etc. Per gli innesti vi consiglio la stagione calda. Mentre per la semina del prato la primavera inizio estate e l’autunno sono i peridi migliori. Ma con il tempo imparerete a gestire il vostro giardino nel miglior modo possibile.

Se puntate ad avere un giardino a manutenzione zero, seminate un  prato facile come la Dicondra repens che non richiede tagli, puntate su arbusti sempreverdi e scegliete fiori persistenti robusti come ad esempio le margherite di vario genere (meglio quelle bianche) ed i gerani eretti. Infine, allestite zone a giardino roccioso con sassi, ciottoli e piante grasse. Ricordate che per avere un giardino facile da mantenere occorre dedicarvi tempo in modo continuativo e metodico.

 

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Tatuaggi Maori disegni: significato, simboli e punti dove farli

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Significato tatuaggi Maori e disegni con spiegazione: Conoscere i tatuaggi Maori 

Tatuaggi Maori, come scegliere un disegno Maori per farlo tatuare. Disegni tatuaggi Maori? I tatuaggi fanno sicuramente parte delle tendenze moda di quest’ultimo ventennio. Nonostante le controindicazioni ai tatuaggi siano molteplici, l’uso del tatuaggio piace, e sta dilagando. Amati dai giovani e dai meno giovani i tatuaggi risentono di influenze moderne  e passate. Tra i più noti e ricchi di storicità si collocano, senza dubbio, i disegni tatuaggio Maori.

Tatuaggi Maori disegni e origini

Tatuaggi Maori disegni: significato, simboli e punti dove farli per ripercorrere le usanze del popolo Polinesiano da cui hanno avuto origine. Il Popolo Polinesiano fondò le sue radici nel 900d.c nei territori della Nuova Zelanda, in un triangolo tra l’Isola di Pasqua e le Hawaii. I Tatuaggi Maori assolvevano il compito di identificare una casta, l’origine dei genitori nonché l’attività di cui si occupavano, dopo la crescita ovviamente, se ne aggiungevano altri che riguardavano il soggetto specifico. Per questo ogni disegno Maori ha un suo significato, sia esso astratto, animale come la fenice Maori, una delle più amate dalle donne, o altri ancora. Alcuni tatuaggi sono dei portafortuna femminili e maschili, piccoli disegni di buon auspicio.

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Tatuaggi Maori significato, simboli e punti dove farli

Se in Italia e in molte parti del mondo il tatuaggio è sinonimo di moda e tendenze, i popoli che li usavano, sin dai tempi più antichi, gli attribuivano dei significati profondi. In Polinesia, ad esempio, per entrare a far parte della tribù, era d’obbligo per la donna, avere un tatuaggio Mako sul mento mentre per l’uomo sul viso. Il Mako è un tatuaggio che viene concesso solo ai membri della tribù di appartenenza, mentre agli esterni alla tribù viene riservato il Kirituhi Tatuaggio mistico anch’esso, ma di minor valenza.

Dove fare un tatuaggio Maori: tattoo Maori significato e punti

I punti del corpo dove poter fare un tatuaggio sono molteplici, ma per quel che riguarda i tatuaggi Maori è bene sapere che ogni punto del corpo ha un significato diverso così come i disegni Maori.

Tattoo Maori il significato:

  • Tatuaggi Maori spalle e braccia simboleggiano la forza, il coraggio e sono spesso scelti dai guerrieri. Simboli Maori destinati agli uomini.
  • I tatuaggi Maori sulle mani e sull’avambraccio simboleggiano la creatività e il lavoro quotidiano.
  • I tatuaggi Maori sulle gambe invece, stanno ad indicare, in senso empirico, progresso e cammino, dunque, sono rivolti con lo sguardo che punta verso il futuro ed il domani.
  • Se la scelta ricade sul tatuaggio Maori al polpaccio invece, esso si riferisce ad eventi legati al passato esattamente come il tatuaggio sulla schiena; quest’ultimo legato alle attività terrene.

Va detto che i tatuaggi Maori sono tendenzialmente estesi dunque, per riprodurne alcuni in maniera più piccola, è necessario riprodurli più piccoli, o in altri casi, si può chiedere la tatuatore di tatuare un soggetto scelto a piacere, in stile Maori.

Ma non trattandosi solo di moda, ma anche di tradizione dei popoli Polinesiani, è bene considerare anche altre regole che includono la posizione del tatuaggio laterale, anteriore o posteriore di un  tatuaggio:

La parte superiore del corpo rappresenta la vita spirituale mentre, quella inferiore rappresenta quella materiale. I tatuaggi Maori posti anteriormente indicano il futuro mentre quelli posti sul retro del corpo sono collegati al passato.

Tatuaggi Maori femminili e maschili cosa sapere

  • La parte destra del corpo è legata alla virilità dunque al maschile in genere, mentre quella sinistra alla femminilità.
  • I tatuaggi realizzati sulla testa stanno ad indicare un legame spirituale con gli Dei. Quando si decide di farsi realizzare un tatuaggio Maori sarebbe buona norma tenere a mente questi concetti di base, in relazione al soggetto che si decide di farsi tatuare sul corpo. A seguire disegni di alcune figure animali Maori.
Tatuaggi Maori disegni animali

Tatuaggi Maori donne disegni

Alcuni tatuaggi Maori sono tipicamente femminili, anche se la tradizione li impone come esclusiva quasi unicamente maschile, ma tra le donne erano e sono in uso i Maori tattoo come elemento di bellezza.  Tra essi ne ricordiamo alcuni:

  • Il delfino che simboleggia gioia allegria, dinamicità ideale anche da farsi in coppia con il proprio partner.
  • Il geco, un animale che ritroviamo in molti popoli e nell’arte è considerato dai Maori un animale magico. Indica rinascita e rigenerazione.
  • La farfalla e la libellula, molto amata dal pubblico femminile in genere, è simbolo di rinascita e libertà
  • La stella tatuaggi Maori che rappresenta un obiettivo da raggiungere.

Tatuaggi Maori uomini disegni

I tatuaggi Maori offrono una grande varietà di disegni e simboli tra essi alcuni dei più noti:

  • Croce Marchesiana Maori simboleggia armonia e sembra essere tratta dal guscio della tartaruga e dal suo disegno.
  • Te Manaia, essere antico e mitologico con corpo d’uomo, testa di uccello e coda di pesce.
  • Libellula, adatto anche per le donne, indica eleganza e bellezza.
  • Mare: spesso usato come riempitivo tra un tatuaggio e l’altro il mare rappresenta simbolicamente l’aldilà.
  • Granchio: indica protezione in quanto si cela sotto una corazza resistente.
  • Squalo: animale che rappresenta la forza; i denti di squalo invece, la ferocia.
  • La Balena nei tatuaggi Maori è simbolo di ricchezza.
  • Conchiglia: significa protezione e, in Polinesia, in relazione alla sua forma assume vari significati come amore, intimità matrimonio o protezione.
  • Pesci: rappresentano ricchezza in quanto il pesce e la pesca tra i Maori, era fonte di sostentamento.
  • Murena: rappresenta gli spiriti maligni e le avversità.
  • Rondine, animale elegante e sinuoso simboleggia la fedeltà
  • Uccelli, secondo la cultura Maori, simboleggiano la libertà.
  • Fenice: animale mitologico che vola indica la rinascita e l’immortalità anche in questo caso.
  • Il lupo: rappresenta secondo la cultura Maori la fedeltà.
  • Sole: un tattoo che rappresenta il sole indica rinnovamento
  • Luna: fedeltà e fertilità nonché femminilità.
  • La Felce simboleggia una crescita personale e viene rappresentata con un nodo denominato koru.
  • Te manaia: è un essere mitologico rappresentato con la testa da uccello, il corpo umanoide e la coda di pesce ed è un simbolo di equilibrio tra aria, terra e mare.
  • Il Cerchio rappresenta il circolo o cerchio della vita e le origini.
disegni tatuaggi maori
18 disegni tatroo Maori: simboli e animali

Oltre a quelli citati i disegni per tatuaggi maori sono davvero moltissimi, alcuni raffigurano animali, altri elementi della natura come fiori, piante, mare, terra, etc, altri ancora, geometrie, forme e scritte.

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Proposte vintage in casa: carta da parati shabby chic

Carta da parati shabby chic
verla carta da parati shabby chic

Il Vintage piace, torna alla ribalta negli arredamenti delle case, se pur con connotazioni diverse, e viene reinterpretato dai designer. Gli allestimenti si vestono di carte da pareti e pavimentazioni in stile vintage, riscoprendo il calore e le note caratteristiche degli ambienti di un tempo. Un cuore pulsante, quello del Vintage, che riesce ad appassionare giovani e meno giovani, sia nell’arredamento che nella moda.

Proposte vintage in casa: carta da parati shabby chic
Proposte vintage in casa: carta da parati shabby chic

Proposte vintage in casa: carta da parati shabby chic

Città, campagna, mare o montagna, sposano con delicatezza lo stile shabby chic influenzandolo e caratterizzandolo con elementi tipici di questi luoghi. La Provenza risalta forte negli arredamenti shabby di montagna talvolta anche al mare, lo shabby moderno o industrial viene spesso adottato nelle città. Ma al di là delle contaminazioni rimane il fatto che oltre ai mobili, assolvono un ruolo di primo piano le pareti ed i pavimenti.

Carta da parati Vintage

Evocativa, utilizzata moltissimo negli anni ’70 e ancor prima, la carta da parati di oggi gode delle tecnologie e di materiali moderni in grado di dar vita ha prodotti di grande qualità, con un impatto estetico notevole. La carta da parati vintage spazia come stili e forme e soprattutto, con colori e fantasie. Alcuni prodotti sono tipicamente Vintage e ripropongono testure floreali, disegni e foto tipici delle riviste degli anni ’50, altri invece, attraverso geometrie e disegni astratti ripropongono uno stile vintage molto raffinato degli anni ’70.

Zewana -Carta da parati vintage

Carta da parati Shabby chic

Alcune proposte in commercio vedono la carta da parati Shabby chic come elemento predominante nell’estetica di un arredamento, sia che si tratti di un bagno che di una camera da letto, un soggiorno, uno studio, od un altro ambiente della casa. Sia che si opti per uno stile shabby chic moderno o classico, o si prediliga magari, uno stile non puro ma ricco di contaminazioni, la scelta della carta e delle pareti costituisce, senza dubbio, un valore aggiunto di rilievo. Ad esempio, se volessimo realizzare una parete in finto legno usurato che caratterizza moltissimo l’ambiente, potremmo ovviare utilizzando una carta da pareti effetto legno usurato, un piacevole modo di ricreare un ambientazione Vintage in modo semplice e senza grandi interventi murali.

Carta d paraty shabby vintage Country Wood

Carta da parati romantica

Sia che si opti per le righe verticali o orizzontali, per la riproduzioni di pareti in legno vintage usurato, o per motivi dai decori floreali, provenzali o geometrici, che per tinte unite pastello shabby arricchite da greche, spesso, ciò che caratterizza la carta da parati shabby chic è il romanticismo. La tipologia di disegni e di colori che si adottano per questo stile evocativo e caldo sono sicuramente dotati di una forte connotazione romantica che cattura l’attenzione, induce alla riflessione, e permette di vivere in un ambiente rilassante ricco di atmosfere retrò. Un gusto che nel tempo non è stato abbandonato, ma anzi, rivive un secondo splendore e riscuote ampi consensi sia in Italia che all’estero.

La carta da parati in camera da letto

La camera da letto costituisce una stanza destinata al relax ed al riposo, nonché all’intimità. Un rifugio, un nido che ama forme morbide e colori tenui. Il bianco ed i colori pastello trovano largo impiego nella camera da letto shabby. Così la carta da parati vintage che potrà essere adottata nell’intera camera da letto, o in alternativa, per rivestire la parete di fondo dove si trova collocata la testiera del letto. Motivi tinta unita arricchiti da greche, disegni morbidi talvolta ripresi dalla natura, floreali dai colori pastello, od anche astratti o a righe verticali dalla connotazione non troppo marcata, trovano ottimo impiego in questa stanza.

Bagni e carta da parati vintage anni ’70

Esistono i bagni, spesso di dimensioni medio-piccole, e poi troviamo le stanze da bagno. La stanza da bagno vera e propria sfrutta spazi più ampi e può avvalersi di questa caratteristica per conferire al bagno una nota di stile in più. Apposite carte da parati vintage resistenti all’umidità possono trovare impiego sulle pareti della stanza da bagno, specie quelle con motivi geometrici, righe e texture particolari come quella in foto, incisive sia nei colori che nei materiali e che ripropongono i motivi ed i colori della carta da parati anni ’70.

Carta parati Vintage per bagno
Carta parati Vintage per bagno

Il soggiorno si veste con la carta da parati

La tintura è bella, è pratica, e si rinnova con facilità, ma la carta da parati per arredare un soggiorno shabby, costituisce sicuramente un grande valore aggiunto che consente di personalizzare al meglio l’ambiente. I motivi di carta da parati vintage tra cui scegliere sono molteplici. Ma anche in questo ambiente, le scelte da adottare e le soluzioni giuste shabby sono molteplici: righe, fiori, linee geometriche vintage, carte da parati astratte, pareti che si vestono di colori e disegni come dei quadri d’autore, regalando al soggiorno grande personalità. Ogni ambiente della casa, se opportunamente studiato ed arredato, può divenire una grande tela d’autore ricca di particolari e note esclusive.

 

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