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sabato, Ottobre 4, 2025
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Visitare Ferrara: tour tra le bellezze del centro storico

Ferrara, Castello Estense
Ferrara, Castello Estense

Ferrara, autentica perla emiliana, è una città spesso sottovalutata a livello turistico, ma che saprà invece sorprendere sicuramente per molti e differenti motivi. La cosiddetta “prima città modern d’Europa”, infatti, fu la casa della famiglia d’Este, una delle più longeve e importanti del continente, tra l’XI e il XIX secolo. Il lascito di questa casata è di fondamentale importanza a livello storico, architettonico, urbanistico e artistico: gli Este, infatti, sono noti anche e soprattutto per la loro propensione all’arte e per il gusto estetico sofisticato.

Una delle caratteristiche che rende Ferrara unica nel suo genere, inoltre, è la facilità con cui è possibile visitarla in sella ad una bicicletta – non a caso uno dei suoi soprannomi è proprio “città delle biciclette” – mezzo con il quale è possibile scoprire tutte le sue bellezze, in particolare, lungo le vie del centro storico.

Non solo monumenti e luoghi d’interesse artistico, Ferrara è infatti famosa, come tutta l’Emilia Romagna, per le sue prelibatezze gastronomiche: d’altronde, cosa c’è di meglio che soddisfare il proprio palato dopo una giornata passata a visitare la città? Rispondiamo noi: nulla.
Se avete deciso di visitare la “città estense”, ecco un possibile tour del centro storico, che vi porterà di fronte alle principali attrazioni assolutamente da non perdere per vivere appieno il fascino di Ferrara.

Dove soggiornare a Ferrara

Ferrara, così come la regione in cui dimora, è una terra aperta al turismo e ai turisti. Sia in centro storico, che nell’area urbana, ma anche in periferia è, infatti, possibile scegliere tra una vasta offerta di strutture ricettive per ogni gusto, necessità e portafogli. Sicuramente il consiglio è quello di optare per le zone più centrali della città – principalmente in hotel e B&B –, anche e soprattutto per poter sfruttare la bicicletta, che molte strutture affittano, e abbandonare ogni altro mezzo a motore.

Chi preferisce, invece, la tranquillità della campagna ferrarese, potrà scegliere tra i molti agriturismi, poderi e abitazioni disponibili in affitto a Ferrara. Quest’ultima soluzione è la migliore nel caso si voglia risparmiare qualcosa, in particolare se il soggiorno sarà di diversi giorni.

Visitare Ferrara: cosa vedere, tour tra le bellezze cittadine

Quello che vi proponiamo di seguito è solo uno dei percorsi da intraprendere per scoprire tutte le bellezze di Ferrara, città in cui, comunque, è meraviglioso perdersi girando senza meta le vie del centro storico.

Castello Estense

Autentica immagine da cartolina e simbolo indiscusso di Ferrara, è il Castello Estense: un’imponente costruzione che si erge proprio al centro del centro storico, e non può che essere il punto di partenza del nostro tour. Questa struttura ha ospitato la famiglia Este dal 1385 e, nonostante diverse ristrutturazioni, mantiene intatto l’assetto originale e l’aspetto tipicamente medievale.

Ma ancora oggi, soprattutto, è possibile respirare l’atmosfera e il fascino del periodo: in particolare i più piccoli sapranno, con la loro immaginazione, immergersi nei fasti del Medioevo. All’interno, infatti, è possibile visitare e scoprire diversi ambienti, in cui si svolgeva la vita di corte dalle cucine alle prigioni, dai giardini alle sale comuni, fino alle camere private.

Palazzo Schifanoia

Procedendo in direzione sud-est, quasi a ridosso delle mura e costeggiando l’Università degli Studi di Ferrara, si giunge al famoso Palazzo Schifanoia. Già dal nome si intuisce come gli Este lo fecero edificare con un intento ben preciso: scacciare la noia in attività di svago, divertimento e riposo. Oggi il palazzo ospita un museo, le cui sale, dedicate al quattordicesimo e quindicesimo secolo ospitano opere d’arte e pezzi, anche unici, di quegli anni, molti dei quali a commemorazione dei componenti degli Este.

Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

Camminando verso il canale di Burana, in pochi passi si giunge ad un altro importante museo ferrarese, ossia il Museo Archeologico nazionale di Ferrara, sito nello storico Palazzo Costabili. Un percorso espositivo di due piani in cui sono conservati prezzi pregiati dell’arte greca e risalenti al periodo etrusco, in particolare provenienti dalla città di Spina.

Monastero di Sant’Antonio in Polesine

A pochi metri dal museo si trova l’affascinante Monastero di Sant’Antonio in Polesine, che da fine tredicesimo secolo è retto dalle monache di beata Beatrice II d’Este, dell’Ordine di San Benedetto. L’edificio, in tipico stile barocco, presenta esternamente una facciata in cotto e un porticato; l’interno, invece, è suddiviso in due parti: la chiesa pubblica, in cui si possono ammirare magnifici affreschi, e una parte più interna, dedicata ai soli religiosi.

Via delle Volte

Percorrendo Via Carlo Mayr, in direzione del centro città, si giunge ad uno dei luoghi più magici di Ferrara, la famosa Via delle Volte. Questa silenziosa e romantica strada acciottolata è il luogo ideale per gli innamorati che vogliono concedersi una passeggiata immersi in una atmosfera misteriosa e onirica, ma anche per gli appassionati di fotografia: questa via, infatti, offre scorci dalla bellezza indiscussa.

Via delle Volte, un tempo ritrovo di uomini e donne di malaffare, oggi è scenografia pittoresca e affascinante, priva di esercizi commerciali: noi l’abbiamo inserita come quinta tappa del nostro percorso, ma il consiglio è quello di attraversarla al tramonto, momento in cui si colora di toni decisamente suggestivi.

Ferrara: Via Delle Volte, uno dei luoghi più magici della città

Cattedrale di Ferrara e Palazzo Municipale

Tornando verso il Castello Estense, ecco aprirsi davanti ai nostri occhi Piazza Trento e Triste, adiacente alla quale troviamo Piazza della Cattedrale, dove sorgono, una di fronte all’altro, la Cattedrale di Ferrara, intitolata a San Giorgio Martire, e il Palazzo Municipale.


La Cattedrale è il principale luogo di culto della città: all’interno di questo imponente e bellissimo edificio, decorato con opere di altissimo valore storico e religioso (comprese le spoglie di Papa Urbano III), si svolgono le celebrazioni più importanti di Ferrara e, durante la primavera, la benedizione per il Palio cittadino.

Il Palazzo del Municipio, ex residenza ducale degli Este, oggi è sede del comune di Ferrara, ma sia all’esterno, che all’interno, sono chiari l’impronta, il ricordo e la celebrazione dei principali signori della città. In particolare, molto interessante il Cortile Ducale, oggi Piazza del Municipale, sul quale si affacciano le meravigliose finestre in marmo degli appartamenti estensi.

Visitare Ferrara: tour tra le bellezze del centro storico – La Cattedrale di Ferrara

Corso Ercole I d’Este

Costeggiando il Castello Estense arriviamo ad imboccare il lungo corso pedonale intitolato a Ercole I d’Este, secondo l’UNESCO una delle vie più belle al mondo. Il corso mantiene intatta la sua struttura rinascimentale e il percorso che collega il Castello alle mura di Ferrara, chiudendosi nei rampari di Belvedere e alla Porta degli Angeli. Particolarità della via è che è praticamente priva di esercizi commerciali, anche in virtù della scelta di conservare intatti gli antichi palazzi residenziali della città, tra questi spicca sugli altri il Palazzo dei Diamanti.

Palazzo dei Diamanti

Sicuramente un unicum nel suo genere è il Palazzo dei Diamanti, tappa obbligatoria di ogni tour di Ferrara. La particolarità di questo edifico si evince fin dal primo sguardo, le pareti esterne, infatti, sono totalmente ricoperte da oltre 8.500 blocchi di marmo bianco con venature rosa, scolpiti a forma piramidale, in modo che riflettendo la luce creino incredibili e inaspettati effetti luminosi e prospettici. Il Palazzo, sia per la sua struttura esterna, che per la bellezza degli ambienti interni, è uno dei simboli più importanti e delle opere architettoniche più celebri della città.

Ferrara Palazzo dei Diamanti

Ferrara i parchi: Parco Massari e Parco Bassani

Se il lungo camminare vi ha stancato, a circa metà di Corso Ercole I d’Este troverete Parco Massari, il più grande parco ferrarese interno alle mura antiche. Il parco, famoso per ospitare una grande varietà di arbusti e alberi maestosi e importanti come ginkgo biloba e cedri del Libano, è il luogo perfetto dove sostare e riposare.

Se, invece, le energie non vi mancano, potete giungere alla fine di Corso Ercole I d’Este, dove troverete l’accesso al Parco Urbano Giorgio Bassani. Circa 1.200 ettari di area verde, che si estende tra le mura di Ferrara e il fiume Po, in cui potrete trovare diverse zone in cui sostare e lunghe camminate da percorrere immersi nella natura.

Come fare visure online: visura catastale, ipotecaria, e camerale

Come fare visure online: visura catastale ipotecaria e camerale
Come fare visure online: visura catastale ipotecaria e camerale

Le visure online sono davvero una grande comodità. Il fatto di potersi affidare a professionisti del settore senza doversi recare a fare file infinite presso il catasto o in altri luoghi preposti e, soprattutto, senza muoversi da casa, è una realtà di grande utilità. La tecnologia, e periodi come questo, di quarantena forzata, diventano un motivo ed uno spunto in più per approfittare di determinati servizi online di svolgimento pratiche volti ad aiutare qualsiasi cittadino che necessiti di visure. Tra esse ricordiamo ad esempio la visura catastale, la visura ipotecaria e quella camerale.

Come fare e richiedere visure online

Il mondo del web, mai come ora, si rivela davvero utile e pronto a risolverci problemi e soprattutto, a sbrigare certificati e pratiche grazie all’aiuto di professionisti che attuano innumerevoli servizi online. Vediamo quali sono i più frequenti, oltre ai già citati:

  • Visura Titolo telematico
  • Visura Soggetto storica
  • Visura Protesti
  • Visura per Nota
  • Visura Catastale e visura catastale nazionale
  • Visura Camerale
  • Statuto Atto costitutivo
  • Scheda Società
  • Scheda Persona
  • Quotazione Analitica immobile
  • Planimetria Catastale
  • Mappa terreni
  • Ispezione nazionale Conservatoria
  • Fascicolo Azienda
  • Export Mappa Catastale
  • Elenco Immobili

I prezzi di queste documentazioni rilasciate a norma di legge sono variabili, parteno da 5 euro per una visura catastale o per una mappa terreni, fino ad arrivare a 69,00 euro per un Export mappa catastale o a 79,00 euro per una quotazione analitica dell’immobile. La maggior parte dei servizi citati si orientano su cifre che vanno da meno di 10 euro fino a 20 euro. La procedura per richiedere questi servizi di visure online è davvero semplice.

E’ necessario scegliere il sito, richiedere il documento inserendo i dati specifici richiesti, pagare e attendere. Dopo pochi minuti si riceve una mail di conferma ordine. L”ordine verrà evaso in tempi brevi e, accedendo nella propria area riservata, si potrà successivamente effettuare il download del documento richiesto. Tra le visure più richieste e note, troviamo la Visura Catastale, La Visura Ipotecaria e la Visura Camerale: vediamole nel dettaglio.

Come fare visure online

Visura Catastale

La Visura Catastale si rivela molto utile specie in fase di acquisto di un immobile. Essa costituisce un controllo preliminare sicuro, atto a evitare spiacevoli sorprese successive. Si potrà così avere un quadro preciso dell’immobile grazie alla visura catastale comprensiva di visura catastale storica, visura ipotecaria, sviluppo nota ipotecaria con allegata estratto della mappa con calcolo planimetria calpestabile e commerciale in metri. I prezzi sono variabili in relazione alla tipologia di visura catastale richiesta (locale, nazionale, etc.) ma, orientativamente, partono dai 5 euro per una visura base, fino ai 14,90 euro per una visura nazionale.

Visura Ipotecaria

La Visura Ipotecaria può essere richiesta per persona, per azienda o per immobile e, in questo ultimo caso, sia per fabbricato che per terreno. Anche questa tipologia di visura è utile per chi deve acquistare una proprietà o, talvolta per richiedere prestiti, mutui e finanziamenti. Denominata visura Ipotecaria o Visura Ipocatastale, essa contiene l’elenco in sintesi dell’immobile, dell’azienda o della persona, realizzato attraverso la consultazione dei registri della Conservatoria. Il prezzo medio si aggira dai 7 euro fino ai 15 euro circa.

Visura Camerale

La Visura Camerale viene richiesta e rilasciata dalle Camere di Commercio. Essa contiene tutti i dati identificativi di un’ impresa: le licenze, le iscrizioni in albi e ruoli, il numero degli addetti, i titolati di cariche e qualifiche, lo statuto e oggetto sociale dell’impresa, ed infine, i dati di rappresentanza e di amministrazione dell’impresa. E’ possibile fare richiesta di visure camerali in Inglese, visure camerali storiche etc. I prezzi variano un poco in base alla richiesta ma si aggirano intorno a poco meno e poco più di 10 euro.

Conclusioni

Come si evince, oltre ad essere servizi molto utili, le visure online sono anche poco costose e consentono agli utenti di risparmiare tempo, di acquistare casa senza errori, di avere informazioni utili, e soprattutto di non dover perdere giornate di permessi e ferie per sbrigare da soli pratiche che, in appositi siti online si possono richiedere in modo semplice, economico e funzionale. Un aiuto valido volto al cittadino e alle necessità del singolo in periodo di quarantena ma anche in momenti normali della vita di un paese.

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Torta al limone e mele con frumina

torta al limone con mele e frumina
torta al limone con mele e frumina

La classica torta di mele ormai la conosciamo tutti, ma questa variante, con ingredienti diversi in cui spicca, come ingrediente, il limone. Il dolce ha un sapore deciso, delicato e davvero molto buono. La frumina poi, conferisce alla torta una consistenza soffice davvero molto piacevole. Insomma un impasto facile da realizzare, e una torta di ottima qualità che si presta a numerose modifiche e variazioni che possono essere attuare secondo il proprio gusto personale. Vediamo come realizzare la torta al limone e mele con frumina.

Torta al limone e mele con frumina: ingredienti

Questa torta soffice con l’aggiunta di frumina ha soddisfatto, per sapore e consistenza, i palati di tutta la mia famiglia. Vediamo quali sono gli ingredienti.

  • 300 gr di farina 0 o doppio 00
  • 100 gr di farina di forza Manitoba
  • 100 gr di frumina
  • 150 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 1 limone succo
  • buccia di limone
  • 100 gr di olio di riso
  • 1 mela
  • zucchero a velo
  • 1 bustina lievito per dolci
  • 1 cucchiaino scarso di bicarbonato
  • 200 gr di acqua
  • 1 pizzico di sale

Cos’è la frumina?

Immagino che in molti, leggendo “frumina” si stiano chiedendo cosa sia. In genere si utilizza, per rendere soffici i dolci e la pizza, la fecola di patate. Ma un ‘altro ottimo ingrediente è invece la frumina. La frumina è un amido ricavato dal frumento (grano). Frumina, Fecola di patate e Maizena sono degli amidi presenti in natura e interscambiabili nella preparazione di molte ricette. Ma la frumina, (amido di frumento) è l’ideale per la preparazione di dolci molto lievitati come, pan di spagna, torte, ciambelle etc.

Torta al limone e mele con frumina

Preparazione torta al limone con frumina

Lievito, bicarbonato e fruminato contribuiscono ad una buona lievitazione del dolce e a determinarne la morbidezza. Per lo stampo ne ho usato una da ciambella grande. Ma si può optare anche per uno stampo da torta medio, od altro. Ungete lo stampo con margarina, strutto, o quel che preferite, e preparate l’impasto.

In un contenitore ponete le uova con lo zucchero. Sbattete energicamente il tutto. Aggiungete la farina di Manitoba, la frumina, 150 gr di acqua tiepida (1 bicchiere), in cui avrete disciolto il lievito. Aggiungete l’olio di riso e la farina 0 o doppio 00, poco alla volta. Intanto spremete il succo di 1 limone piccolo e o di mezzo limone grande.

Allungate il liquido con poca acqua e aggiungete il bicarbonato. versate il tutto nell’impasto. Continuate a mescolare e aggiungete 1 pizzico di sale e la buccia grattugiata del limone. Una volta pronto l’impasto semiliquido lasciate riposare 5 minuti, e sbucciate 1 mela gialla facendola a spicchi sottili.

Cottura della torta al limone con mele e frumina

Versate l’impasto nella tortiera unta e infarinata. Lasciate che si livelli nello stampo e poi inserite le fettine di mela in senso orizzontale come a delimitare le fette che poi andrete a tagliare. Per la cottura impostate il forno a 180 gradi. Infornate per circa 20 / 30 minuti. Controllate la cottura con la prova dello stecchino che, inserendolo nel dolce e estraendolo deve risultare asciutto. Togliete il dolce dal forno, lasciatelo raffreddare: ponetelo su un piatto da dolce e spolverate con zucchero a velo.

Torta al limone con frumina, soffice e golosa

Tagliate le fette della torta seguendo la line delle mele ogni fetta avrà la sua mela. Ponete le mele distanziandole di 2-3 centimetri ed avrete fette di queste dimensioni. Ponete anche prepararla senza mele e farcirla con crema pasticcera al limone.

  • Tempo di preparazione: 10 minuti per l’impasto 20 30 minuti per la cottura
  • Calorie: circa 200 calorie per 100 grami di prodotto
  • Costo: circa 1,5 euro.

Lo stile moderno in cucina: funzionalità minimale

Cucina moderna chiara
Cucina moderna Chiara

Progettare una cucina richiede una bella dose di immaginazione e ottimizzazione. La cucina è uno spazio di vivere e fruire con praticità, ed essenzialità. Lo stile moderno in cucina non va confuso con lo stile contemporaneo che è in continuo divenire e risente molto delle tendenze moda, così come dell’utilizzo dei nuovi materiali e nuove tecnologie che il mercato mette a disposizione. Lo stile moderno racchiude in se tradizione e modernità.

Lo stile moderno in cucina

In cucina lo stile moderno è da intendersi come lo sviluppo di un concept legato ad un design minimale, essenziale ma allo stesso tempo funzionale. Lo scopo principale dello stile moderno adottato nell’arredamento di una cucina, è quello di alleggerire gli spazi, tutto questo lo si ottiene semplicemente grazie all’uso di materiali tradizionali che vengono però lavorati con tecniche innovative.

I decori scompaiono, le linee sono essenziali e variabili, mentre gli arredi puntano alla funzionalità estrema che inneggia alla facilità di pulizia. La praticità rappresenta la parole d’ordine di una cucina moderna.

Cucina moderna: la semplicità delle linee suggerisce una facilità di pulizia

Come e dove usare lo stile moderno in cucina: piccoli e grandi spazi

Lo stile di una cucina moderna ben si adatta ad allestimenti da sviluppare negli open space, grandi spazi aperti che racchiudono, nel proprio cuore, ogni funzionalità ed ambiente domestico. Altrettanto indicate le cucine moderne in piccoli spazi, angoli cottura, soggiorni con cucina a vista. La versatilità è la vera caratteristica di queste soluzioni.

I colori migliori per la cucina moderna

Fermo restando che, in spazi poco illuminati, è consigliabile sempre optare per colori chiari o brillanti e luminosi come il bianco, il giallo, il verde chiaro o l’arancio, i colori migliori per arredare una cucina in questo stile, che brinda all’innovazione e minimalismo, sono quelli che si sposano efficacemente con gli altri ambienti, ma anche quelli che sono in grado di creare un forte contrasto cromatico magari giocato sui colori complementari.

Cucina moderna: come scegliere il colore? bianco e nero un valido connubio

Monotinta o multicolore? La scelta dipende anche dal nostro gusto personale! Quanto alle forme, diciamo che la cucina moderna non risente di grande rigore, quindi, sono perfette linee curve, ma anche forme lineari o irregolare, giochi di incastri e sinuosità che servono a rendere ogni piccolo spazio, funzionale e pratico.

La cucina rappresenta da sempre l’ambiente della convivialità; in cucina si mangia tutti insieme, si preparano i pasti, e si svolgono svariate alcune attività, come ad esempio l’esecuzione dei compiti dei bambini mentre le mamme, ad esempio, preparano i pasti. La cucina è, da sempre, un ambiente versatile sotto molti punti di vista. La modernità facilità ogni funzione, e si adegua al vivere frenetico e alle tendenze del mercato.

Cucine componibili moderne

Uno degli elementi di base, che le rende ancor più vicine alle necessità degli utenti, è la componibilità. Attraverso questa funzione, e la presenza di numerosi moduli componibili, la cucina moderna può essere ampiamente personalizzata adeguandosi all’ambiente e alle necessità dei padroni di casa. Uno spazio, dunque, da creare ed arredare secondo il proprio gusto personale e le esigenze familiari, un luogo in cui, la modernità rende tutto più semplice, dalla pulizia dei materiali, alla fruibilità degli spazi.

Nascita della radio in Italia e nel mondo: elettromagnetismo

Nascita della radio
Nascita della radio

La nascita e lo sviluppo della radio ha permesso il superamento dell radiotegrafia. Dapprima, con gli esperimenti di Marconi, i messaggi venivano inviati utilizzando le singole lettere dell’alfabeto Morse, mentre le comunicazioni con linguaggio parlato, si iniziarono a sperimentare nel 1906. Ogni progresso ed invenzione infatti, è storicamente preceduto da anni di studi e tentativi. Per la radio la svolta vi fu il 15 Giugno del 1920.

Dall’elettromagnetismo alla radio

Gli studi sull’ ellettromagnetismo dello scozzese James Clek Maxwell e del tedesco Heinrich Rudolf Hertz portarono ad una svolta. L’elettromagnetismo catturò l’attenzione di Guglielmo Marconi, (italiano) e di Aleksander Stepanovič Popov, due fisici di rilievo. Quest’ultimo costruì nel 1895 un ricevitore, l’anno seguente Marconi presentò il suo brevetto per delle migliorie dedicate alla telegrafia senza fili: si tratta del primo prototipo di radio. Anche Popov qualche settimana dopo, uscì con le prime trasmissioni radio. Tutto questo fu reso possibile proprio grazie agli studi sull’elettromagnetismo.

  • Nel 1909 Marconi vinse il premio Nobel come riconoscimento delle sue scoperte.

Funzionamento delle prime radio

Il funzionamento della radio si basa proprio sull’attività delle onde elettromagnetiche trasformate in suono attraverso un microfono, e propagate da antenne riceventi. Contemporaneamente, le vibrazioni del diaframma di un altoparlante, riprodurranno le onde sonore, prodotte dalle parole pronunciate dall’altro capo al microfono, e giungendo così nelle case. Nel tempo, questo sistema di comunicazione si modificò sensibilmente, grazie allo sviluppo tecnologico.

Nascita della radio in Italia e nel mondo: elettromagnetismo – Radio d’epoca Telefunken

L’America e Londra ed il primo concerto per radio

Fu l’America a trasmettere il primo concerto per radio ed il successo fu immediato, tant’è che a seguire a Londra aprirà la prima stazione radio europea. Notizie, messaggi, comunicati e propaganda, si diffusero cambiando la vita delle persone. Notizie di pace e di guerra, notizie da piccole e grandi città divennero di dominio pubblico. Divertimento, canzoni e informazione popolavano le emittenti radio: il mondo imparava a vivere in “diretta.” Il primo impiego per la radio fu quello sulle navi e ad uso dell’esercito in guerra, ma in breve tempo si diffuse in tutte le case.

Il dopoguerra ed transistor

Lo sviluppo tecnologico ed il progresso industriale del dopoguerra, daranno vita ad altre scoperte ed innovazioni. Tra esse, si collocano i transistor che permisero di ridurre notevolmente le dimensioni delle radio. Nacquero le radio portatili e, successivamente gli autoradio. Un destino questo, che legherà radio e telefono. Anche il telefono infatti, nel corso dei decenni, subirà enormi modifiche e grandi cambiamenti che porteranno agli attuali telefoni di oggi, snelli e funzionali. Ma si assiste anche allo sviluppo degli smartphone e della tecnologia di connessione 4G, (5G). Com’è intuibile, non solo la telefonia ne trae giovamento, ma anche la televisione, un’ invenzione che seguì quella della radio e che è sempre basata sulla trasmissione di onde elettromagnetiche.

La radio divenne, nel dopoguerra, un apparecchio di uso comune quasi magico: bastava un click per connettersi al resto del mondo, essere informati ed avere una piacevole compagnia in termini di musica ed informazioni cambiò la vita nelle città e nei paesi. Infine, negli anni 90 si svilupparono le prime radio tecnologiche.

Al giorno d’oggi, radio, telefonia e televisione sono costantemente presenti nella nostra vita, ad esse si sono aggiunte le reti internet, computer, tablet ed ultrabook, un progresso senza pari che ha notevolmente cambiato la vita delle persone negli ultimi 100 anni.

Trance di salmone alla panna e pepe nero

Trance di salmone alla panna e salvia
Trance di salmone alla panna e salvia

Il pesce è un alimento ricco di proteine,  lo si può cucinare in molti modi. Questa ricetta  è a base di salmone tagliato in grosse trance, le dosi sono mediamente di 1 trancia grande o 2 piccole a persona. Il gusto di questa ricetta è appetitoso, leggero e molto delicato per cui piace con facilità agli adulti così come anche ai bambini. Un modo alternativo per cucinare il pesce che da ottimi risultati. Ma vediamo insieme come preparare il salmone in trance, od anche in filetti seguendo la ricetta.

Ingredienti trance di salmone alla panna

Ingredienti 

  • Trance di salmone (fresche o congelate) 1/2 a persona
  • 1 confezione  panna
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 5- foglie di salvia
  • 2 cucchiai di limone
  • Sale e pepe sia in polvere che in grani
  • Una noce di burro o margarina

Preparazione Trance di salmone alla panna e pepe nero

Ponete il le trance di salmone  in un’ampia padella, mettetelo a cuocere su la fiamma bassa, fategli cacciare un po’ d’acqua, eliminatela, e aggiungete il mezzo bicchiere di vino. Alzate la fiamma e fate evaporare tutto il liquido.
Incorporare la panna, aggiungete una spruzzata di limone, del sale e il pepe e le foglie di salvia tagliate finemente. Fate addensare per circa due  minuti.

A cottura ultimata  guarnite ogni trancia di salmone con una foglia di salvia fresca e in perfetta forma. Servite in tavola accompagnandola con verdure crude o cotte.

Se cercate un’alternativa a questa ricetta perché magari non amate la panna e le ricette che la contengono potrete utilizzare un’altra ricetta.  Il filetto di salmone può essere preparato anche in altre ricette come questa: filetto di salmone gratinato al microonde.

  1. Le calorie di questa ricetta sono variabili: ci si attesta sulle 140 per 100 gr di salmone calorie che aumentano con l’utilizzo della panna e del burro o olio. Si potrà utilizzare anche panna vegetale per coloro che non tollerano il latte.

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Come scegliere il terriccio giusto per fiori piante e arbusti

Come scegliere il terriccio giusto per fiori piante e arbusti
Come scegliere il terriccio giusto per fiori piante e arbusti

Verde sospeso verticale, o verde a terra, in vaso, le piante da scegliere vanno considerate in relazione alla facilità di coltivazione, e all’adattamento in vaso, a seconda della disposizione ed esposizione. Le piante che hanno un ridotto apparato radicale e non necessitano di frequenti trapianti, sono le più indicate per essere poste in vaso. Vediamo quali sono e come vengono classificate.

Come scegliere il terriccio giusto per fiori piante e arbusti

Le piante si suddividono in annuali, biennali, erbacee perenni, bulbose ed infine cespugli, arbusti ed alberelli. Le piante primaverili da giardino sono moltissime. Ogni categoria citata ha esigenze vegetative diverse e richiede una coltivazione appropriata e specifica per quella categoria.

Le piante annuali

Si tratta di piante con vita limitata, appunto annuali, erbacee che iniziano la loro vita con la semina e che la terminano a fine stagione dopo la fioritura che produrrà nuovi semi da piantare. Alcune annuali hanno una fioritura breve ma molto intensa per questo si consiglia una semina a più riprese, distanziata, per poter godere dei fiori più a lungo. Tra esse la Calendula, il tagete, l’Alisso. Piante con cicli brevi che spesso si auto riproducono facendo cadere al suolo i loro semi. Torneranno a fiorire l’anno successivo.

Tra le più rustiche ricordiamo il papavero, il nasturzio ed il garofano, piante annuali che vanno seminate a fine inverno, direttamente nella fioriera o nel vaso. Alcune sono indicate per i giardini con prato informale.

Più delicate ma altrettanto belle troviamo la viola e lobelia che è necessario seminare prima in semenzaio protetto in substrato di torba e sabbia per poi trapiantarle a dimora quando le condizioni climatiche esterne lo permetteranno.

Le piante biennali

Le piante biennali hanno vita più lunga delle precedenti. In genere concludono il loro ciclo vitale in 2 anni. Il primo anno crescono con un buon sviluppo che tende a completarsi con la fioritura l’anno seguente. Queste piante possono essere seminate direttamente nelle fioriere o nei vasi. Durante la stagione invernale andranno diradate e protette dalle basse temperature invernali. Con la bella stagione potranno essere trapiantate, rinvasate e poste in sede. Alcune definite biennali in realtà tornano a rifiorire anche successivamente o ad auto riprodursi.

Le erbacee perenni

Si tratta di specie dai diversi portamenti, ossia strisciante, cespuglioso, ricadente, alcune sempreverdi mentre in altre la parte aerea si secca rimanendo però vivo e a riposo l’apparato radicale che tenderà a germogliare di nuovo in primavera. Come tutte le erbacee hanno delle radici poco profonde e per questo si adattano con facilità a vivere anche in ciotole e vasi poco profondi. Con le erbacee perenni si può ottenere un bellissimo effetto scenografico sistemandole in soluzioni miste e tenendo conto dei contrasti di colore e dell’epoca di fioritura a scalare.

Le piante bulbose

Le bulbose possono essere coltivate sia in terra che in idrocoltura. Possiedono un fusto sotterraneo che può essere costituito da un bulbo, come ad esempio i ciclamini, gli Iris, il narciso, il giacinto o il tulipano con una sola gemma apicale che da vita a fiori e foglie. Iris mughetto e croco hanno gemme e forme diverse e fioriture precoci. I bulbi vanno interrati 3 o 4 mesi prima del periodo previsto di fioritura.

Le fioriture durano qualche settimana e quando il fiore appassisce lo si deve recidere lasciando la vegetazione fin quando non secca in modo spontaneo in questo modo si favorisce l’accumulo di sostanze nutritive nel bulbo che tornerà a fiorire l’anno seguente. Anche in questo caso per un bell’effetto estetico si possono preparare delle fioriere con diverse varietà di bulbi con fioriture che avvengono in mesi diversi.

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Piante rampicanti

Belle nel fogliame e nelle fioriture, le piante rampicanti si prestano a ricoprire pergole, abbellire muri, staccionate e grigliati regalandoci abbondanti fioriture. Ve ne sono alcune a foglia caduca ed altre a foglia persistente le piante rampicanti sono presenti in numerose specie da scegliere per le nostre esigenze, in base al clima e all’esposizione. Tra esse la vite americana, la bouganvillea, le clematidi, il gelsomino ed il falso gelsomino, gesominum officinale detto trachelospermum la bignonia con i suoi fiori a trombetta, il poligono, il caprifoglio alcune varietà di rose etc.

Piccoli alberi, arbusti e cespugli

Piccoli alberi, arbusti e cespugli sono utili per allestire verde e fioriture nei piccoli giardini, sui terrazzi e sui balconi. Gli arbusti possono essere utilizzati per creare schermature, i cespugli zone di verde insieme ai cespugli fioriti. Tra le piante cespugliose rientrano anche le erbe e piante aromatiche come rosmarino, salvia timo e lavanda che oltre a ad essere utili in cucina allontanano anche gli insetti.

Come coltivare e riprodurre le aromatiche

Terriccio e substrato giusto per ogni pianta

Generalmente, le piante da coltivare in vaso hanno predilezione per terricci di consistenza soffice, leggera e porosa. Questo perché consentono la giusta areazione e umidificazione, inoltre questi terricci leggeri riducono i problemi id peso e staticità dei balconi. In commercio se ne trovano di varia tipologia.

  • Terriccio universale: possiedono caratteristiche diverse in relazione alle varie marche ma sostanzialmente si tratta di terriccio formato da cotiche erbose compostate, fogliame, parti legnose sminuzzate e letame. Nei terricci di minor qualità prevale la torba, stoppie triturate sabbia e terriccio organico. Infine troviamo dei terricci specifici ben formulati per piante come le azalee ed i gerani.
  • Terriccio di foglie: fatto di foglie e corteccia insieme a legno triturato finemente come quello di castagno, faccio e quercia. SI tratta di un terriccio molto leggero e soffice umifero che riesce ad apportare alla pianta molto nutrimento. Essendo un terricci leggermente acido è utile per molte piante coltivate in vaso miscelandolo con terriccio universale.
  • Terriccio di aghifoglie: si decompone più lentamente ed apporta, quindi, un minor nutrimento alle piante. Si tratta comunque di una tipologia molto soffice, drenante decisamente acido, per cui utilizzato al pari del terriccio di erica (povero e fibroso), mescolato, si utilizza per terreni poveri e troppo calcarei come correttivo.
  • Loam: si tratta di un particolare tipo di terriccio che viene ricavato dalle zolle erbose stratificate che vengono lasciate decomporre. E’ un terriccio fibroso ed abbastanza compatto con buone capacità nutrizionali. Un tempo era il comune terriccio da giardino.
  • Stallatico e letame: si tratta di sostanze necessarie per nutrire in maniera corretta le piante. Deve essere ben maturo e va usato con moderazione per evitare eccessi e bruciature anche gravi. In commercio è disponibile sotto forma di granuli secchi già miscelati pronto per poter formare un terriccio arricchito.

Utilità del compost naturale

Chiunque si impegni nella coltivazione di piante, fiori, alberelli in casa sul balcone o in giardino può utilizzarsi per la produzione di compost naturale utilizzando gli scarti prodotti in casa e, in particolar modo in cucina. Tramite compostaggio si ottengono terricci di ottima qualità bel leggeri. A tal proposito è utile leggere questo articolo: Compost e riciclo: come fare il terriccio fai da te.

Terricci, piante acidofile e mancanza di ferro

Alcune piante presentano un ingiallimento delle foglie. Questa colorazione anomala della pagina fogliare indica che la pianta è sofferente ed ha carenze di ferro, detta clorosi ferrica che ne causa l’ingiallimento, appunto. Attenzione dunque alla scelta del terriccio che in alcune piante con esigenze particolari va scelto in modo selettivo. E’ il caso, ad esempio, delle piante chiamate acidofile che prediligono terricci a PH acido. Ve ne cito alcune:

  • Azalee
  • Rododendri
  • Andromede
  • Camelie
  • Corbezzoli
  • Eriche
  • Gardenie
  • Magnolie
  • Mimose
  • Mirtilli
  • Skimmie e specie meno note come Pieris, Leucothoe, Hamamelis, gli Equiseti etc.

Tra le erbacee acidofile ricordiamo le calle, i gigli, le felci, i lillà, la vinca e le clivie. Mentre gli alberi più comunemente amanti del PH acido sono i seguenti:

Da ciò che abbiamo detto si evince che non ogni terriccio sia adatta od ogni pianta. Ma in questo caso si possono apportare anche modifiche al terreno con apposite correzioni adottata attraverso stallatico, concimi liquidi e solidi a lento rilascio, e prodotti minerali di vario genere.

Albero dei gigli “Magnolia x soulangeana”

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Albero dei gigli "Magnolia x soulangeana"

Una splendida pianta dalla fioritura spettacolare appartenente alla famiglia delle Magnoliacee. Uno splendido albero ricavato dall’incrocio di due diverse varietà di Magnolia: “Magnolia denudata” e “Magnolia liliflora”.

Questa pianta è un vero e proprio albero che può raggiungere tranquillamente i 5 / 6 metri di altezza. Se ne trovano diverse varietà a fioritura sia precoce che tardiva. Alcune fanno comparire i fiori prima ancora di emettere le foglie, altre si comportano esattamente al contrario. Le specie più ridotte di magnolia si attestano sui 3 metri, quelle più grandi raggiungono anche i 20 metri di altezza.

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Albero dei gigli “Magnolia x soulangeana”

  • La Magnolia Soulangeana, presenta foglie caduche a nervatura mediana ben evidente, caratterizzata dalla ricca fioritura  di bellissimi fiori bianchi con interno rosa o porporini esternamente, di notevoli dimensioni.
  • Fiorisce nel periodo primaverile, generalmente ad Aprile. Utilizzato nei parchi e nei giardini come esemplare unico o in gruppi. I fiori hanno colorazione e grandezza diversa. Vi sono magnolie dai fiori gialli, bianchi, rosa, violetto, tutti molto belli e suggestivi. Emanano u profumo intenso e caratterizzano ogni giardino che li possiede. 
  • Richiede un terreno leggero preferibilmente a composizione acida capace di trattenere un po’ di umidità. La magnolia predilige innaffiature regolari ed abbondanti specie nella stagione estiva, evitando di lasciar inaridire il terreno.
  • L’esposizione consigliata è a mezz’ombra. La moltiplicazione può avvenire per margotta.
  • La moltiplicazione della Magnolia avviene con vari metodi, i più comuni sono mediante talea, margotta, innesto e semina.

Oltre ad avere dei bellissimi fiori dalla corolla molto ampia, queste piante con necessità da acidofile e PH acido,  regalano anche delle foglie molto belle, coriacee, e con pagina superiore lucida. Ciò le rende belle anche quando non sono in fioritura. 

 

Magnolia e giardini

Sicuramente si tratta di esemplari che si adottano in giardini costituendo un sicuro valore aggiunto alla loro bellezza. Ma giovani esemplari possono anche essere coltivati in vaso, almeno per i primi anni, regalando comunque splendide fioriture. Ma considerando che il genere Magnolia conta circa 80 specie e non solo alberi, ma anche piante arbustive, cespugliose e a lento accrescimento, oltre a specie ad albero che raggiungono i 20 metri di altezza (Magnolia Campbellii e Magnolia officinalis), si può adottare la specie più idonea alle proprie esigenze di spazio e collocazione (terra / vaso).

  • La Magnolia Liliiflora, ad esempio, è un arbusto a foglie caduche che raggiunge i 3 metri di altezza.
  • La Magnolia Stellata, raggiunge invece i 5 metri di altezza ma vi sono arbusti a portamento ancor più contenuto.

Proprietà terapeutiche e fitoterapiche della Magnolia

Alcune specie in particolare hanno la presenza di sostanze fitoterapiche a spiccata azione anti-infiammatori e antiflogisitca, tra esse:

  • I semi della Magnolia Campbellii hanno proprietà febbrifughe, questo perché contengono il magnolialide un “terpene lattonico” che va ad interferire con la sintesi delle citochine infiammatorie, ossia le interleuchine responsabili dell’infiammazione e della febbre.
  • La Magnolia Virginiana presenta invece, una corteccia con interessanti proprietà antireumatiche presenti nella resina.
  • Infine, la Magnolia Salciforme contiene dei composti anti.infiammatori molto potenti (magnosalicina e magnifloenone) che sono in grado di avere una buona azione antiflogistica e anti-asmatica.