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mercoledì, Agosto 13, 2025
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Abbinamento colore giallo e outfit

Abbinare il giallo nella moda
Abbinare il giallo nella moda

Il giallo è uno dei colori moda di quest’anno. Creare outfit gialli ed abbinare il giallo con capi moda ed accessori, può sembrare difficile, ma in realtà se si punta su look giallo ammorbidito da capi in tinte neutre, il risultato sarà piacevole. Colore solare tipico dell’estate, sta bene a chi a la carnagione normale o scura ma può essere gradevole anche su altri tipi di persone in base anche al colore dei capelli. Un outfit total giallo è un po’ troppo incisivo, ma creare outfit ton sur ton o spezzare con altri colori come il marrone è consigliabile. Vediamo i tipi di outfit che si possono creare valorizzando questo colore. Le varie tonalità di giallo e le nuance gialle sono colori vitaminici ed energetici un po’ come lo è il colore arancione. Nell’arredamento il giallo è un colore usato per illuminare e dar luce agli ambienti. Vediamo come abbinare il colore giallo nell’abbigliamento.

Abbinare colore giallo e outfit giallo

Il giallo è un colore vivace e dinamico ricco di personalità. Negli abiti e negli accessori il giallo è un colore che quando indossato, si fa notare. Rientra nei colori pantone di tendenza dell’anno 2023, anche in tinte pastello o leggermente ocra (14 – 0851).

Tipi di giallo ed outfit

Il giallo comprende una vasta gamma di tonalità ve ne abbiamo parlato qui: Come abbinare il giallo nei vestiti moda stili e tendenze. Sicuramente per un outfit con giallo è consigliabile spezzare con una delle tinte che vi descriveremo sotto. Alcuni colori sono più facili da abbinare al giallo, altri più rischiosi.

Come abbinare il giallo: i colori

Il giallo si articola tra nuance accese che vertono fino all’arancione, e dall’altro lato, verso tinte chiare dai toni pastello. Il giallo pastello è sicuramente più facile da abbinare rispetto ad un giallo acceso. Il giallo fluo negli outfit moda è perfetto per le ragazze giovani specie in estate, da evitare per chi ha una certa età in quanto risulta davvero troppo vistoso.

Ma va precisato che la scelta del tipo di giallo da indossare ed abbinare non è dettata solo dall’età ma anche dall’incarnato, dal colore dei capelli, dalle tendenze, ma soprattutto, dal proprio stile di moda.

Abbinamento colore giallo e outfit
Abbinamento colore giallo e outfit

Con quali colori abbinare il giallo?

Sicuramente i colori con cui abbinare il giallo sono molteplici: bianco e nero, due classici, ma anche giallo e rosa, giallo e marrone due colori che in ogni nuance si sposano davvero molto bene. Chi ama i contrasti e giocare con le tinte complementari, potrà abbinare anche giallo e verde giallo e blu e persino giallo e viola.

Come abbinare il giallo in inverno e in estate

In estate, gli abbinamenti del giallo concessi sono un po’ tutti, ma si prediligono le tinte pastello, l’abbinamento con il bianco, il rosa, il celeste e l’azzurro e persino l’arancione. E’ consigliabile in inverno abbinare il giallo con i colori più caldi del blu, marrone e viola ma anche verde sono perfetti da indossare creando combinazioni di stile ed outfit con il giallo. Una combinazione pacata invernale per outfit in giallo è quella del giallo e del grigio.

Giallo con che colori si abbina?

Sono molti i colori con cui il giallo si abbina, ma come visto, alcuni sono più indicati di altri e, soprattutto, più facili da abbinare a questo colore.

Giallo e marrone / beige

Tra i tanti abbinamenti concessi, quello del giallo e marrone è uno dei più piacevoli e morbidi, insieme al giallo e bianco, e giallo e beige. Le combinazioni di outfit con questi colori sono facili e senza grossi margini di errore.

Giallo e verde

Anche abbinando il giallo con il verde l’effetto a contrasto è garantito. Se i due colori vi piacciono, e vi stanno bene osate anche se è meglio prediligere il verde come pantalone o gonna e il giallo come top, giacca o maglia.

Giallo e blu

Giallo e blu sono due complementari che danno risalto l’uno all’altro. Pantalone blu, top bianco e giacca gialla per un look d’effetto. Se il blu o l’azzurro è quello dei jeans sappiate che l’abbinamento con i jeans capi gialli è perfetto.

Giallo e viola

Un abbinamento dal grande impatto visivo quello del giallo con il viola in virtù dell’effetto complementare delle due tinte. Attenzione a dosare bene i capi da abbinare.

Abbinare giallo e viola - Abbinare giallo e bianco
Abbinare giallo e viola – Abbinare giallo e bianco

Giallo e bianco

Un abbinamento, quello del giallo con bianco, sicuramente molto morbido e poco rischioso, qualunque sia la tonalità di giallo che si decide di adottare ed i capi scelti per comporre l’outfit.

Giallo e nero

Giallo è nero sono due colori che si abbinano generando un effetto a contrasto notevole ma al tempo stesso elegante. Il consiglio? Gonna pantalone nero e blusa galla. Scarpe nere e borsa gialla, o come in foto, abitino giallo e capospalla nero.

Abbinare giallo  e nero - Abbinare Giallo e celeste
Abbinare giallo e nero – Abbinare Giallo e celeste

Giallo e azzurro o celeste

Giallo e azzurro sono due colori che possono essere abbinati ma con attenzione. Molto dipenderà dalle tinte che scegliete dai capi che compongono l’outfit (uno spunto in foto: abito giallo e capospalla celeste). Puntate su celeste pastello e giallo acceso o entrambi i colori morbidi dalle tonalità pastello.

Giallo e grigio

Abbinare il giallo con una tinta neutra come il grigio ne smorza un po’ la vivacità e rende l’outfit più morbido. Perfetto questo abbinamento in autunno e inverno.

Giallo ton sur ton: abbinamento giallo con giallo

L’abbinamento giallo con giallo da vita a look ad effetto: come non essere notati? Se non temete la vistosità, ed amate questo colore sposate questa linea: in estate tutto è permesso!

Giallo e arancione

L’abbinamento del giallo con l’arancione è vistoso, vitaminico e molto estivo, perfetto per i bambini e le persone giovani. A tal proposito vi potrebbe interessare: Abbinamento colore arancione e outfit.

Giallo e rosso

Abbinare giallo e rosso non è facile ma possibile. Si dovrà fare molta attenzione alla tonalità delle due tinte ed essere consapevoli che non si tratta di un abbinamento elegante. Più facile in inverno abbinare rosso bordò scuro quasi prugna ad un giallo ocra.

Giallo e colori metallici: oro e argento

Oro e giallo e oro e argento possono essere abbinati ma con molta attenzione. Più indicato l’uso degli accessori in queste tinte metalliche.

Giallo e rosa

Un abbinamento quello del giallo e del rosa molto fresco e giovanile ma non adatto a tutte in virtù della sua ecletticità. Se si opta per tinte pastello di giallo e rosa, molto tenui, (come in foto) allora i due colori sono indossabili da tutti (o quasi).

Accessori in giallo: Borse e scarpe

Se indossate alcuni dei colori che si sposano bene con il giallo, come ad esempio nero, bianco, rosa, marrone e beige, potrete abbinarvi anche la borsa e le scarpe in giallo senza problemi. Sia con questi, che altri colori, risultano perfetti gli accessori in giallo che doneranno una carica in più al vostro look.

Per outfit in total giallo, invece, scegliete accessori nei colori a contrasto, come il bianco o marrone per un effetto chic; argento per la sera, viola o blu, od anche nero, se volete un sicuro effetto cromatico di rilievo.

Il giallo a chi sta bene

Abbiamo visto tutti i tipi di abbinamento del giallo ora rimane da vedere a chi sta bene il colore giallo? Brune o bionde, olivastre o chiare di carnagione?

Chi può permettersi di indossare il giallo?

More e castane sono le predilette per indossare il giallo, ma anche coloro che hanno colpi di sole o simili con base scura o media. Sicuramente il giallo è un colore dall’effetto illuminante e quindi è indicato per dar luce al volto delle persone con pelle scura, olivastra o media.

Chi ha la carnagione chiarissima e i capelli biondi è bene che punti su outfit in giallo, con capi spezzati. Consigliabile orientarsi verso un giallo pastello, piuttosto che un giallo acceso. Il make up da utilizzare con il giallo è bene che sia leggero.

Make up e outfit giallo

Capita di vedere persone truccate con il giallo: ma l’effetto non è dei più sofisticati. Quindi, se optate per un outfit con toni gialli scegliete un make up che sia leggero, e che doni al vostro incarnato. Date risalto agli occhi senza puntare su colori particolari.

Perfetti gli ombretti in marrone, bronzo o anche il nero, sfumato con grigio e bianco. Un make up dai toni naturali, effetto nature con mascara, fard e un lip gloss saranno perfetti. Se siete abbronzare servirà davvero poco di make up basterà dare risalto agli occhi con matita eyeliner e rimmel ed il gioco è fatto.

Quando si sceglie un outfit è bene porre attenzione anche agli accessori ed al make up per riuscire ad avere un effetto armonico anche quando si decide di indossare il giallo o altri colori accesi e vivaci.

Quali sono le 5 Terre, qual è la più bella, cosa vedere e come spostarsi

Cinque Terre Monterosso
Quali sono le 5 terre, qual è la più bella, cosa vedere e come spostarsi

Le 5 terre sono 5 paesi che si ritrovano sulla costa Ligure, arroccati sul mare con i monti alle spalle. Considerati patrimonio dell’Unesco la Cinque Terre hanno ognuna delle particolarità. Tra i borghi liguri, quella considerata la perla la più bella delle 5 Terre è Vernazza. Vediamo quali sono le 5 terre (più una), cosa vedere, e come spostarsi tra una cittadina e l’altra, considerando che le automobili non sono ammesse e vanno lasciate fuori dai paesi nei parcheggi relativi a pagamento. Partiamo da Levanto e dirigiamoci a Monterosso al Mare, passiamo per Vernazza, ed arriviamo a Corniglia, Manarola e Riomaggiore alla scoperta delle Cinque Terre, patrimonio dell’Unesco.

Quali sono le 5 terre?

In un recente viaggio che ci ha portato a Pistoia prima, e successivamente alla bellissima Lucca, ci siamo spostati dalla Toscana, verso la costa ligure dove abbiamo soggiornato in un piccolo B & B a Casale (Casale di Pignone SP), una frazione di Pignone un piccolo paesino molto curato nell’entroterra, attraversato da un fiume pulitissimo, dove si vedono, con facilità, nuotare le trote.

Casale di Pignone è un piccolo borgo che sembra uscio dal mondo delle favole, che si trova a circa 15 minuti di auto dalle 5 terre.

La Meridiana B & B

Il B & B Meridiana dove siamo stati accolti benissimo, ci è stata data l’ultima stanza rimasta che si è rivelata molto confortevole, l’ambiente, curato nei dettagli in tutto l’edificio dalla padrona di casa; ci è piaciuto molto (info@lameridianacasale.it – tel. 0187 887020 – 3384387530).

Edda, la proprietaria, è stata di una gentilezza estrema, e ci ha illustrato, nel dettaglio, come muoverci per le 5 terre, fornendoci guide e cartine, oltre ad una squisita ed abbondante colazione rustica di qualità abbondante e varia, tra cibi salati e dolci, come delle torte fatte in casa, deliziose. Grazie ai suoi consigli ci siamo saputi muovere bene per la visita alle 5 terre.

Borgo 5 Terre – Monterosso

Le Cinque Terre (più una) quali sono?

Ci sono vari modi per visitare le 5 terre (più una), partendo magari da Levanto: scoriamo quali sono i borghi delle 5 Terre:

  • Levanto
  • Monterosso
  • Vernazza
  • Corniglia
  • Manarola
  • Riomaggiore

Levanto è un ottima base di partenza per visitare le Cinque Terre, questo perché ha dei parcheggi più grandi e, da li, parte il treno che costeggia i borghi fermandosi ad ogni località da nord a sud della costa ligure.

Come visitare le 5 Terre: battello o treno?

Non avendo trovato parcheggio a Monterosso, ci siamo spostati a Levanto dove, dopo aver parcheggiato a pagamento, abbiamo preso il treno. Essendo pomeriggio e avendo solo 1 giorno a disposizione abbiamo deciso di prende il treno e visitare solo le prime due, ossia Levanto e Monterosso che è la più grande.

Ci sono vari modi per raggiungere queste cittadine incastonate nella montagna: il treno che in 5 minuti le raggiunge una ad una in ordine di posizione partendo appunto da Levanto, o il battello che parte da Monterosso; una bella camminata per i sentieri che collegano alcuni dei borghi fra di loro.

Il problema è che il parcheggio a Monterosso è ridotto, e noi, ad esempio, non siamo riusciti a parcheggiare in quanto erano esauriti, motivo per cui la municipale di zona ci ha fatto spostare direttamente a Levanto.

Qui abbiamo parcheggiato e visitato la cittadina poi, con 5 minuti di treno siamo arrivati a Monterosso. Il costo del biglietto del treno e di 5 euro per tratta (5 andata e 5 ritorno).

Vi è anche il ticket giornaliero che permette di visitare tutte le 5 Terre, ha un costo di 18 euro, ed è consigliato. I treni passano ogni 5 minuti e si possono prendere “a scelta” indipendentemente da ciò che reca il biglietto (numero di treno).

Per chi ama camminare, ci sono anche di percorsi a piedi di alcuni chilometri, strutturati tra sentieri, gallerie e sottopassi, che permettono di visitare le 5 terre, come il tratto di costa che va da Monterosso a Riomaggiore, con scorci mozzafiato. La camminata è impegnativa e non adatta a tutti.

Levanto

Partiamo da Levanto parcheggiando in loco e visitiamo la piccola cittadina affacciata sul mare azzurro e spiaggia molto corta ed affollata, con alle spalle i monti verdi del parco Nazionale.

Iniziamo il nostro percorso tra i paesi delle Cinque Terre di Monterosso al mare, Vernaccia, Corniglia, Manarola ed infine Riomaggiore.

Oltre alla spiaggia, dove rilassarsi, il centro storico di Levano è molto carino e visitabile in poco tempo. Consigliata la visita al Castello di Levanto e alla chiesa di Sant’Andrea, chiesa del XIII secolo in stile gotico.

5 Terre: Monterosso al mare

Sebbene Monterosso al mare sia il borgo più grande delle cinque terre, quando ci siam recati sul poto era un periodo di festa con il ponte di Giugno e non abbiamo trovato da dormire. Per questo ci siamo spostati nell’entroterra.

Ciò nonostante, in periodi normali Monterosso offre un’ampia scelta di alberghi, B& B, e ristoranti. Oltre questo, tra i paesini delle Cinque Terre Monterosso offre la spiaggia più ampia e bella.

Monterosso offre spiagge ampie, varie vie di passeggio molto caratteristiche dove poter fare shopping, e numerosi localini oltre ad una bella piazza affacciata sul mare, un lungomare piacevole e dei bei giardinetti dove è facili che si trovino dei mercatini turistici allestiti.

Tra le bellezze storiche di Monterosso ricordiamo la torre Aurora del XVI secolo, ed il Museo. Da vedere anche chiesa di San Giovani, ed il convento dei frati Cappuccini.

Inoltre si potrà partecipare alle visite guidate ai vigneti e alle cantine locali degustando i vini tipici del luogo come lo Sciacchetrà. Da Monterosso è possibile spostarsi in treno alle altre 5 Terre, od anche via mare prendendo il Battello. In alternativa camminando a piedi.

5 Terre: Vernazza

Considerata patrimonio dell’Unesco Vernazza è la perla delle cinque Terre, la più apprezzata ed amata. Caratterizzata da un porticciolo circondato dalle case e dalla sua piazza. Le case sono in tipico stile ligure e a fare da cornice, con il loro colore. Oltre a tutto questo, troviamo i monti alle spalle, ed il mare sul fronte.

Da visitare la Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia con il suo bel campanile sormontato da una cupola molto elegante. Da vedere anche il Castello Doria, edificio medievale incastonato tra le rocce e, sotto al castello, il Bastione Belforte. Per visitare Vernazza ci vogliono circa un paio di ore.

Vernazza vista dall’alto e la torre

5 Terre: Corniglia

Corniglia è un bellissimo borgo delle cinque Terre, situato a circa 100 metri di altezza e attraversato dai sentieri. Ciò lo rende perfetto per coloro che amano il trekking e la natura.

Corniglia è caratterizzata anche dalla coltivazione di vigneti, oltre ad affacciarsi sul mare esattamente come gli altri paesini. Raggiungibile dalla stazione prendendo il bus, o risalendo per una lunga scalinata di circa 377 gradini.

Nel centro del paese vi è la piazza principale Piazza Largo Taragio, fulcro di Corniglia. Sulla Piazza si trova sia la Cappella che il monumento dedicato ai caduti. Da visitare anche L’oratorio di Santa Caterina e la chiesa di San Pietro.

Molti i locali in cui cenare o prendere un aperitivo, così come i negozietti per lo shopping per le vie storiche del borgo.

Molto caratteristici i percorsi a strapiombo sul mare che offrono un panorama mozzafiato. Tra essi il Sentiero Azzurro che collega Corniglia a Vernazza, percorribile previo ticket a pagamento di 7,5 euro.

Per quanto riguarda il soggiorno, sia gli alberghi che gli affittacamere sono generalmente meno costosi di quelli degli altri borghi delle Cinque Terre.

Corniglia - Cinque Terre - vista panoramica
Corniglia – Cinque Terre – vista panoramica

5 Terre: Manarola

Il promontorio di Manarola offre un panorama stupendo, così come stupendo è il mare ed i suoi scogli, davvero perfetti per una nuotata. Costituita da vicoli e stradine, composta da continui sali / scendi, questa piccola cittadina affacciata sul mare delle 5 Terre, è formata da case arroccate ad un altezza di circa 70 metri.

Manarola è caratterizzata da mare azzurro che lambisce la costa rocciosa (non ha spiagge). Un gioiellino incastonato nella roccia che offre ottimi ristoranti di pesce, specie sulla costa, acque profonde, e un piccolo porticciolo.

Manarola vista dall'alto - Cinque Terre
Manarola vista dall’alto – Cinque Terre

5 Terre: Riomaggiore

L’ultima delle Cinque Terre, Riomaggiore, si affaccia direttamente sul mare. Un borgo molto romantico e antico, risalente al VII secolo.

Le abitazioni, colorate nei classici colori liguri, sono sviluppate su due piani e caratterizzano l’aspetto del borgo di Riomaggiore. Un paese molto vivace, sia di giorno che di notte, adatto alle coppie e ai giovani in genere che vogliono godersi le bellezze naturali, la storia, ma anche la movida.

A Riomaggiore sono presenti B&B e alberghi. Raggiungibile anch’essa via treno, battello e con l’automobile che si dovrà lasciare ai parcheggi a pagamento.

Da vedere a Riomaggiore la Chiesa in stile neogotico del 1340 di San Giovanni Battista; la Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo; ed il Castello di Riomaggiore del 1260.

Per i camminatori consigliamo la Via dell’amore, un sentiero romantico (momentaneamente chiuso per frana) di cui sono visibili per ora solo i primi 200 metri, e del quale si prevede la riapertura totale, nel 2024. Congiunge Riomaggiore a Manarola.

Aperto invece il sentiero che congiunge Riomaggiore a Portovenere con percorrenza di 12 km (circa 6 ore a piedi). Arriva vicino al Santuario di Montenero e al Colle del Telegrafo posto a 532 metri di altezza.

Riomaggiore -  5 Terre
Riomaggiore – 5 Terre

Abbiamo visto le Cinque Terre partendo da Levanto e facendo tappa a Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, ognuna con delle caratteristiche e particolarità, piccoli borghi suggestivi immersi tra mare e monti che sono considerati Patrimoni dell’Unesco, ma ricordiamo che anche altri paesini limitrofi posti sul questo tratto di costa ligure sono belli e caratteristici.

Lavorazione, caratteristiche della birra artigianale e dove acquistarla sul web

Lavorazione, caratteristiche della birra artigianale e dove acquistarla sul web
Lavorazione, caratteristiche della birra artigianale e dove acquistarla sul web

La birra prodotta artigianalmente è di gran lunga più salutare e gustosa di quella proveniente dalle lavorazioni industriali. Motivo per cui, se si vuole acquistare birre online conviene farlo da birrifici che propongano ottimi prodotti artigianali. Basta confrontare un sorso di quella acquista al discount con quella artigianale per coglierne tutte le differenze.

Come si produce la birra artigianale

Per dar vita alla birra artigianale ci sono tutta una serie di fasi di lavorazione da rispettare. L’orzo viene immerso in vasche di macerazione apposite con acqua tiepida. Qui riceve ossigeno e umidità e germina fino a produrre un germoglio. Questa è la fase di maltazione.

Il chicco prodotto viene scomposto e va a contatto con l’acqua per consentirgli l’ammostamento: passaggio da malto a mosto. Per fare ciò l’acqua viene scaldata in una specifica caldaia e l’amido del cereale muta in maltosio.

A questo punto segue la bollitura del mosto sempre in una caldaia apposita e quindi il filtraggio dei residui solidi e solubili del malto. Così resta la parte liquida che si miscela con il luppolo. Dacché nasce l’aroma delle birre artigianali.

Il mosto lo si fa raffreddare e poi fermentare. Qui si possono avere a seconda della birra fermentazioni alte o basse.

Terminata la fermentazione, segue la maturazione. Ultimo step è l’imbottigliamento.

Che birra artigianale acquistare online

Dopo aver conosciuto tutto questo processo l’acquolina per i grandi bevitori di birra aumenta ancor di più. Quello che ci vuole è una vetrina di uno shop di birra artigianale online per poter sfogliare tutto il catalogo proposto e poter scegliere fra una birra non filtrata oppure all’opposto filtrata. bollicine.

Nelle vendite sul web non manca nessun tipo di birra: IPA, WEISS, LAGER e ALE. Ci sono poi quelle persone che amano sorseggiare la birra tutto l’anno sia in estate che in inverno e, soprattutto per quelli più avvezzi alle birre poco commerciali c’è una scelta notevole di produzioni europee ed extra europee: Svezia, Olanda, Lettonia, Estonia e tanti altri birrifici dai prodotti originali.

Come è ben immaginabile, la qualità è nettamente migliore delle produzioni commerciali, perché la cura della lavorazione e dei prodotti è più dettagliata e seguita nei dettagli ed il prodotto finale che si ottiene in questo modo da ottimi risultati.

Quali sono le caratteristiche principali delle birre artigianali? Scopriamolo passo passo, descrivendo i passaggi e le sostanza che le compongono.

Qualità delle birre artigianali e perché preferirle alle altre

Tutta l’ossequiosa lavorazione vista poco fa, dà vita a una birra che è pregevole e piacevole. La birra artigianale infatti non adopera conservanti additivi, più naturale nel complesso, è sostanzialmente anche poco standardizzata, perché dipende dalla creatività dei maestri birrai in grado di fare a differenza vera e proprio tra un prodotto e l’altro.

Una delle sue peculiarità è che non è pastorizzata né filtrata ed è per questo che ha maggior sapore.

Il malto d’orzo lavorato è puro e non è un surrogato come quello presente nelle birre comuni.

Gli aromi presenti insieme al luppolo, al malto, all’acqua e al lievito sono pochi, perché non servono ulteriori sapori alla bevanda.

Gli ingredienti presenti nella birra sono naturalissimi e super selezionati. Anche elementi aggiuntivi come ad esempio la frutta viene cernita prima di essere lavorata.

In conclusione, l’aroma maggiormente gustoso e la lavorazione estrosa e particolare fanno della birra artigianale una bevanda salutare e più apprezzabile rispetto a quella prodotta nelle grandi aziende e parallelamente, in genere i prezzi delle birre artigianali sono superiori rispetto ai prodotti commerciali.

A questo punto scopri di più sulla birra e ad esempio quali sono le birre più vendute al mondo. Infine, se sei celiaco sappi che il mercato mette a disposizione anche ottimi prodotti che questa categoria di persone può tranquillamente consumare le “Birre per celiaci“. Infine, crediamo sia chiaro dopo quanto detto, immaginare che la birra è per ovvi motivi, una delle bevande più apprezzate nel mondo.

Come far riprodurre il Riccio Africano

Come far riprodurre il Riccio Africano
Come far riprodurre il Riccio Africano

Il Riccio Africano è un simpatico animaletto che è facile trovare in vendita nei negozi di animali a differenza del nostro comune riccio che è vietato sia vendere che catturare in natura, in quanto animale protetto. Abbiamo visto quali sono le sue caratteristiche e come allevare il riccio africano, ora, scopriamo come far riprodurre in cattività Ricci Africani, animali che necessitano di una temperatura costante anche per la riproduzione in quanto sono originari dei paesi caldi dell’Africa. Vediamo come far riprodurre il Riccio Africano, quali accorgimenti adottare in termini di temperatura, spazio e cibo.

Riproduzione del Riccio Africano

Trattandosi di animali solitari che non amano affatto vivere in gruppo, i ricci vengono solitamente tenuti ognuno in una teca o gabbia diversa, separati gli uni dagli altri. Maschi e femmine però possono essere fatti convivere per accoppiarsi per poi separarli di nuovo.

La maturità sessuale adatta alla riproduzione viene raggiunta dai ricci tra i 4 ed i 7 – 8 mesi, anche se in genere, le femmine, più piccole di dimensioni, raggiungono la maturità sessuale prima dei maschi.

Come si riproduce il riccio africano

Il riccio africano è, senza dubbio, un animale molto particolare ed affascinante ma, la sua riproduzione, può presentare alcune difficoltà, specie se non si osservano delle regole di base che sono indispensabili alla riuscita dell’accoppiamento tra ricci.

Vediamo quali sono i passaggi da seguire per la buona riuscita della riproduzione tra i due esemplari di ricci maschio e femmina.

Coppia di ricci idonei

Per prima cosa ci si deve procurare una coppia di ricci adatti alla riproduzione. L’età riproduttiva della femmina è breve e si attesta tra i 4 mesi e l’anno di età. Oltre questo periodo, le ossa del bacino diventano meno elastiche, ed il parto difficoltoso.

Sono animali che in natura vivono circa 4 anni, mentre in cattività, se ben allevati e tenuti, anche 7 – 10 anni. L’età riproduttiva del maschio, invece è leggermente più tardiva, quindi il consiglio è di acquistare una coppia giovane con le femmina di età compresa tra i 4 e i 6 mesi ed il maschietto leggermente più grande (6 – 8 mesi).

Una coppia giovane, ed in salute, potrà garantire con più facilità il rapporto riproduttivo tra i ricci, e la nascita di prole sana (non acquistate 2 fratelli).

Ricci: riconoscere maschio e femmina

Di sicuro il venditore saprà riconoscere il sesso dei ricci ma è bene sapere che il maschio presenta un piccolo pene (tipo un bottoncino), visibile sull’addome al centro della pancia (poco più in basso).

La femmina invece, ha l’apertura della vulva posta subito sopra l’ano. Inoltre le dimensioni dei ricci africani maschi sono leggermente superiori a quelle deli ricci femmine.

Ricci: riconoscere maschio e femmina
Ricci: riconoscere maschio e femmina

Ambiente adeguato per la riproduzione

Per stimolare la riproduzione è bene mettere a disposizione dei ricci un ambiente adeguato che simuli le condizioni in natura. Meglio dunque optare per un bel terrario spazioso dotato di tutto ciò di cui hanno bisogno, tenuto ad una temperatura costante di circa 25 gradi o poco più.

E’ necessario che siano ben nutriti e in salute: il riccio va nutrito in modo adeguato, fornendogli larve, insetti, vermi freschi e vivi insieme ai solito croccantini e un po’ di frutta.

Acqua e luce non devono mancargli, e la luce e la temperatura dovrebbero simulare il periodo della riproduzione dei ricci. Il periodo migliore va da aprile a settembre anche perché in questo modo si garantiranno ai cuccioli di riccio temperature esterne più adeguate alla loro natura africana.

Procedere per gradi: la socializzazione tra ricci

I due ricci potrebbero litigare e dunque si deve procedere per gradi. Il primo passo da fare, è quello di metterli in due gabbie separate poste vicine tra di loro, in modo da farli conoscere.

Poi, successivamente, introdurre il maschio nella gabbia della femmina per pochi minuti ed osservare la reazione. Potrete tentare i primi approcci e la socializzazione anche in territorio neutrale per entrambi, magari fuori dalle rispettive gabbie.

I ricci devono famigliarizzare con l’odore del partner per poter essere messi nella stessa teca e socializzare per poi accoppiarsi.

La teca dovrà essere grande, in quanto si tratta di animali territoriali che necessitano di uno spazio ampio per poter essere messi nella stessa gabbia, o teca e, in questo ambiente comune, dovranno avere parità di risorse in termini di spazio, acqua e cibo.

Il carosello dei ricci: il momento del corteggiamento

Il periodo di corteggiamento dei ricci viene chiamato “il carosello dei ricci“. In questo periodo il maschio corteggia la femmina ma va detto che non sempre vi è compatibilità tra i due, e la femmina potrebbe sia accettarlo che rifiutarlo.

Il maschio si avvicina alla femmina e lei in genere sbuffa e soffia rifiutandolo, poi, se decide di accettarlo, abbassa gli aculei e allunga le zampine favorendo con questa posizione, l’accoppiamento.

Il corteggiamento è abbastanza lungo mentre l’accoppiamento, qualora la femmina di riccio accetti il maschio, dura pochi secondi. Una volta accoppiatisi la femmina produce una sostanza vulvare che formerà una sorta di tappo che andrà ad impedire successivi accoppiamenti.

Quanto dura la gestazione del Riccio Africano?

La gestazione dei ricci non è lunghissima. Una volta accoppiati i due esemplari vanno riposizionati nelle loro teche in modo da separarli e lasciare la femmina tranquilla. La gestazione dura dai 35 ai 40 giorni.

Vengono alla luce, generalmente ai 3 ai 5 cuccioli, anche se questo numero può variare leggermente. La madre ha necessità di un ambiente tranquillo per allattarli e crescerli: i cuccioli non andrebbero toccati per non rischiare che la mamma commetta atti di cannibalismo non riconoscendoli più come suoi.

Consigli

Durante queste fasi, si dovrà monitorare sempre il comportamento dei due ricci. Ogni riccio africano ha una sua personalità e dunque potrebbero esserci delle differenze individuali nel modo in cui i ricci reagiscono alla convivenza.

E’ consigliabile comunque, consultare un veterinario esperto in animali esotici per farsi guidare nella gestione dell’accoppiamento, dei litigi e per la nascita successiva e crescita dei cuccioli di riccio.

Come lavarsi i denti in modo sostenibile con i prodotti Vegan CLIIN

Come lavarsi i denti in modo sostenibile con i prodotti Vegan CLIIN
Come lavarsi i denti in modo sostenibile con i prodotti Vegan CLIIN

L’igiene orale e quella del corpo sono molto importanti, ma è altrettanto importante rispettare l’ambiente, non inquinare essere sostenibili e risparmiare acqua. Tutto questo è possibile utilizzando dei prodotti innovativi Vegan per l’igiene orale, e non solo, che una startup italiana ha lanciato sul mercato un anno fa, nel 2022. Si tratta di dentifrici e collutorio in pastiglie CLIIN, del sapone mani in polvere, insieme ai prodotti sbiancanti sia in polvere che gel per i denti. Ma scopriamo di più su come lavarsi le mani, corpo e denti in modo sostenibile grazie all’uso di prodotti CIIN.

Come lavarsi i denti in modo sostenibile

Al giorno d’oggi essere sostenibili non è più opzionale, ma è una necessità che permette di rispettare il pianeta in cui viviamo, augurandogli lunga vita.

CLIIN è un nuovo brand che abbraccia il concetto della sostenibilità insieme a quello della praticità. I prodotti per l’igiene dentale, ad esempio, sono in comode pastiglie di dentifricio e collutorio e possono essere portati anche in tasca grazie a delle scatoline tascabili in metallo “gli sliding”.

Polvere, pastiglie, gel, spazzolini e pennelli adeguati, insieme a dei contenitori in vetro o scatoline facili da portare con se, e molto comode, compongono il set Vegan sostenibile per la cura dei denti e l’igiene dentale “a portata di mano”.

Tutti prodotti per l’igiene dentale che usano sostanze naturali, permettono di utilizzare un minor quantitativo d’acqua e mettono al bando la plastica con cui, normalmente, sono realizzati i contenitori del dentifricio, del collutorio e del sapone.

Dentifricio in pastiglie CLIIN

Il dentifricio in pastiglie vegano è prodotto in confezione piccola della durata di 4 mesi d’uso, mentre la grande ha durata di 8 mesi. Le pastiglie di dentifricio sono in un sacchettino contenitivo e possono poi essere messe in appositi contenitori di vetro. La pastiglia è prodotta in due diverse tipologie: menta fresh e carbone sbiancante. (Ho provato menta fresh e lo trovo molto buono!).

L’uso è semplice: la pastiglia di dentifricio va masticata e con bicchiere d’acqua e spazzolino alla mano, una volta che si è sbriciolata in bocca, si procede al normale lavaggio dei denti, seguito da un buon risciacquo. Non sono indicate per i bambini piccoli che potrebbero confonderle (anche per il buon sapore) con caramelle alla menta, ed ingerirle.

Collutorio CLIIN

L’uso del collutorio vegano è identico a quello delle pastiglie di dentifricio: si procede masticando la pastiglia di collutorio dal sapore di menta, si aggiunge un sorso di acqua e poi dopo aver passato il tutto su tutti i denti ed il cavo orale, si risciacqua bene per più volte.

Pratico, pronto all’uso, questo tipo di collutorio innovativo, così come il dentifricio, può essere tenuto a portata di mano ovunque: in viaggio, al lavoro etc.

Sbiancante denti in polvere e in gel

Chi non vorrebbe avere denti sempre bianchi usando prodotti naturali e vegan? Eccoli qui! Sono i due sbiancanti della linea vegan per l’igiene orale di CLIIN.

Uno in polvere da passare sui denti utilizzando un comune spazzolino; e l’altro in gel contenuto in una piccola boccetta accessoriato da un piccolo pennellino che rende facile e pratico l’uso del gel sbiancante per denti.

Tutti i vantaggi dei prodotti per l’igiene orale vegan di CLIIN

In primis sono pratici e comodi da portare ovunque anche grazie alle scatoline contenitive pratiche e graziose. In secondo luogo sono plastic free: niente più plastica per questi prodotti per l’igiene dentale.

Inoltre, il consumo di acqua è enormemente ridotto ed infine sono piacevoli da utilizzare ed hanno un buon sapore ed efficacia garantita.

Non è da trascurare poi l’assenza di sostanze dannose per la nostra salute e inquinanti: non ci sono petrolati ne parabeni entrambi composti inquinanti che non fanno bene alla nostra salute, infine, non contengono saccarina.

Prezzi

Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti CLIIN va considerato che si tratta di prodotti naturali e vegan e quindi, non sono del tutto economici, com’è ovvio che sia, data la qualità.

Ma al tempo stesso, la durata del sacchettino di pastiglie di dentifricio per doppio uso giornaliero è lunga, e si attesta sui 4 mesi, se usato da due persone si riduce ad un paio di mesi.

Stesso discorso in termini di prezzo per il collutorio, mentre lo sbiancante in gel ha un prezzo di 25 euro per 2 flaconcini e di 29 per 4. Infine la polvere sbiancante dal barattolo sostanzioso come volume ha un prezzo di 49 euro ed è venduto insieme al gel.

Ma potrete ritrovare maggiori dettagli circa questi prodotti oral care, nel sito CLIIN.

Non solo igiene dentale ma anche spone mani in polvere

Il brand ha dato vita ad una linea naturale di prodotti per l’igiene che comprende anche i saponi per le mani, così come i barattolini in vetro satinato con coperchio in legno wengé. Il sapone è in polvere e permette di risparmiare sia sul detergente, che sull’acqua.

Linea arredo bagno in diatomite

Delicata e minimale la linea di prodotti arredo bagno in diatomite (bicchiere, spazzolino etc.) dal design moderno plastic free, dei set componibili che assorbono velocemente l’acqua e sono antimuffa antibatterici.

Considerazioni

Concludiamo dicendo che, dietro a questa linea di prodotti per l’igiene, vi è un concetto di base forte e chiaro: quello di dire addio alle cattive abitudini nocive per noi e per il pianeta, e dar vita ad un sistema innovativo e più salutare per poter lavarsi i denti ma anche mani e corpo.

Niente sostanze tossiche, niente interferenti endocrini e niente plastica, minor consumo di acqua: 4 buoni motivi per cambiare le proprie abitudini e dar fiducia a questo nuovo brand dietro il quale troviamo Edoardo e Mauro, due startupper che hanno come obiettivo quello di modificare e rivoluzionare l’igiene personale in Italia, e magari, perché no, anche in Europa.

Sono loro infatti, i due giovani Co-Founder, responsabili del progetto e della nascita del brand CLIIN a cui dobbiamo la creazione di questi prodotti fantastici e quasi futuristici.

Sognare il mare che invade casa, significato simboli e numeri

Sognare il mare che invade casa
Sognare il mare che invade casa

Il mare nei sogni ha diverse interpretazioni in base anche al suo stato, calmo agitato, scuro, profondo. Ma tutto questo lo abbiamo già visto in questo articolo “Sognare il mare: significato simboli e numeri“. Ora ci concentreremo, nello specifico su un altro tipo di sogno: il mare che entra in casa e la invade che significato ha nei sogni? Il senso di questa invasione da parte dell’acqua ci costringe a prendere in esame anche l’acqua come elemento organico che indica una trasformazione in atto. Ma per comprendere a cosa è connesso il sogno del mare che invade la casa, (nostra o di altri) è bene prendere in esame anche altri elementi e simboli che vedremo di seguito.

Sognare il mare che invade casa

Il mare è comunque qualcosa di bello e ricco di energia grazie al suo moto continuo, ma al tempo stesso il mare con le sue profondità e imprevedibilità può rappresentare morte e distruzione.

Nel sogno che andremo ad analizzare il mare entra in casa e con la sua acqua arriva a coprire l’interno in parte o completamente.

L’acqua che entra in casa in maniera graduale e lenta potrà rappresentare una “invasione progressiva” e meno temuta, che modifica la vostra vita ma in maniera meno irruenta rispetto al sogno di un ondata di mare improvvisa in casa.

Significato simbolico del mare che entra in casa

Sognare il mare che entra in casa può rappresentare un esperienza onirica intensa e suggestiva. Il sogno indica cambiamenti e trasformazioni in atto nella nostra vita che possono coinvolgere solo noi, o anche altre persone.

Ma il tipo di sogno ed i dettagli, le modalità con cui il mare invade la casa in parte o totalmente possono avere diversi significati simbolici: vediamoli insieme.

Mare travolgente in tutta la casa

Il mare che entra in casa e la travolge, suscita emozioni forti e travolgenti può indicarci delle emozioni che in maniera improvvisa e travolgente sono entrate a far parte della nostra vita modificandola.

Mare che invade alcune stanze di casa

L’acqua che invade lo spazio domestico in modo cauto e lento nei sogni può indicare che nella nostra vita ci sono stati dei cambiamenti improvvisi e inaspettati. Potrebbe indicare che stiamo fronteggiando delle situazioni che ci travolgono e ci costringono ad adattarci repentinamente alle circostanze.

Il mare profondo nei sogni in casa

Se il mare entra in casa e ci troviamo a nuotare nelle sue profondità il significato onirico cambia. Le profondità del mare nei ogni ci collegano all’nconscio.

Il mare in questo sogno è connesso all’inconscio, rappresenta la nostra mente e, potrebbe indicarci che stiamo cercando di affrontare degli aspetti nascosti di noi stessi, o magari, che stiamo esplorando emozioni profonde e che nel tempo si erano sopite.

Mare che invade casa e senso di paura

Se il mare che entra in casa nei sogni ci causa un senso di paura e di perdita di controllo della situazione facendoci sentire sopraffatti, si tratta di emozioni negative che sono riconducibile alla nostra vita.

Il mare invade casa è proviamo paura e angoscia nel sogno? Il significato onirico riflette la sensazione di essere sopraffatti e rispecchia la nostra vita, evidentemente ci sentiamo in balia di situazioni che non riusciamo a controllare e modificare.

Mare che entra in una casa non nostra

Sognare il mare che entra in casa nostra può essere un esperienza onirica travolgente e sconvolgente, ma può anche avvenire in maniera controllata senza particolari ansie.

Non c’è paura, specie se la casa travolta non è la nostra o è la nostra, ma l’acqua raggiunge solo alcune parti di quest’ultima. In questo caso il sogno “limita i danni” e ci avverte che c’è un cambiamento in atto ma senza particolari sconvolgimenti.

Considerate anche se nel sogno sono presenti altre persone, se le conoscete o no, e cosa rappresentano nella vostra vita, in quanto questo elemento naturale “acqua” può ampliare l’interpretazione del sogno e renderla più precisa e coerente.

Sognare acqua in casa significato, simboli e numeri

Sognare il mare che entra in casa e numeri da giocare

Ovviamente quando si sogna il mare non si può non considerare anche il simbolo dell’acqua (sognare l’acqua: mar, fiume, stagno, lago, pioggia, interpretazione), presente nel sogno per quello che riguarda i numeri da giocare connessi a questo sogno.

Numeri secondo Pitagora legati alla parola MARE

Analizziamo secondo le tavole pitagoriche le lettere che compongono la parola “mare” e vediamo cosa significa sognare il mare e analizzando la parola specifica con i numeri:

Secondo la Smorfia quali numeri giocare quando si sogna il mare

  • Mare 1
  • Mare tempestoso 79
  • Mare calmo 75

Numeri da giocare connessi all’acqua

Se vogliamo considerare anche l’elemento principale che compore nel sogno del mare che intra in casa, vedremo i numeri legati all’acqua:

  • Acqua 80
  • Sognare acqua in casa numero 25

Considerazioni

Capire il senso del sognare il mare che entra in casa come altri sogni può essere un valido modo per comprendere se stessi e le proprie emozioni.

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Come abbinare gli stivali estivi ai vestiti, gonne e mini

Come abbinare gli stivali estivi ai vestiti, gonne e mini
Come abbinare gli stivali estivi ai vestiti, gonne e mini

Gli stivali estivi possono essere una risorsa valida e utile nel proprio guardaroba per creare outfit estivi diversi, sia che si tratti di abiti estivi, gonne lunghe o mini. Gli stivali estivi abbinati ai vestiti o gonne suggeriscono un outfit in stile country, molto di tendenza, perfetti anche con abiti in stile bohemién. Quel che è certo è che gli stivali texani estivi sono per questa estate 2023 tra i must have immancabili da indossare. Come abbinare gli stivali estivi agli abiti e alle gonne? Scopriamo insieme come fare, e quali modelli e colori scegliere per un abbinamento perfetto tra abiti e scarpe di questo tipo.

Come abbinare gli stivali estivi

Ovviamente, vi sono stivali estivi in tanti modelli, lunghezze del gambale, colori e pellami. Alcuni modelli sono molto casual, altri più eleganti. Infine alcuni stivali estivi sono traforati, particolarità che li rende più idonei ad essere indossati con il caldo dell’estate.

Stile degli stivali estivi

Quando si tratta di abbinare degli stivali estivi agli outfit è importante considerare lo stile, ancor di più se l’abbinamento dello stivale avviene con dei vestiti o delle gonne. Ad esempio gli stivali country quelli da cowboy, saranno perfetti per un look boho o, appunto, country.

Un modello più elegante dai colori chiari tipo gli stivali Chelsea, ma estivi, conferiranno agli outfit un stile più moderno e casual. Quindi, come visto, la scelta del modello è fondamentale per creare degli outfit di tendenza con gli stivali anche in estate ma, non da meno è il colore.

Come scegliere il colore giusto

Se il modello degli stivali estivi è fondamentale per determinare e comporre lo stile dell’outfit con vestiti e gonne, è altrettanto importante scegliere bene il colore degli stivali estivi.

Tendenzialmente i colori più adatti per queste calzature sono quelli chiari dal bianco al beige fino al marrone chiaro, colori tipicamente più gettonati in estate per ogni tipo di calzatura, stivali inclusi.

Colori vivaci

Ma va detto che gli stivali estivi sono comunque disponibili in una grande varietà di colori moda e dunque, in base ai colori indossati nell’outfit e allo stile, si decide anche il colore degli stivali.

Se si desidera che gli stivali rappresentino il punto focale dell’outfit allora si potrà scegliere anche tra modelli dai colori decisi, come il nero, o vivaci e colorati, in contrasto con i colori dell’outfit.

Tinte neutre

Al contrario invece, se si desidera indossare e creare un look più armonioso, è bene scegliere un colore neutro che si abbini alla tonalità che domina nell’outfit scelto. Questa opzione si adatta bene a uno stile elegante od anche a quello più romantico boho chic.

Quale lunghezza per lo stivale estivo con i vestiti e gonne?

Per equilibrare il look andrà considerata anche la lunghezza degli stivali estivi. Se si indossa una minigonna o un abito, gli stivali alti possono allungare e slanciare le gonne creando un aspetto slanciato ed armonioso. Invece, se si indossa una gonna lunga o un abito magari, si potrà preferire l’uso di stivaletti corti o medi.

Stivali i dettagli che influiscono sullo stile

Abbiamo visto che gli stivali possono essere abbinati in diversi modi, creando vari stili moda. Anche il tipo di stivale ed i dettagli che lo caratterizzano influiscono molto.

Ad esempio per un look rock chi si potranno indossare degli stivali con borchie, lacci chiusura con laccio incrociato. Stivali dal look romantico con motivi floreali e disegni raffinati in colori pastello saranno perfetti per la creazione di outfit romantici.

Altezza del tacco e tipo di tacco

Considerato il colore, il modelli, i dettagli e lo stile, è importante concentrarsi sull’altezza del tacco degli stivali estivi. Gli stivali estivi sono prodotti sia con tacco basso che alto.

Quindi, si potrà scegliere il tacco che ci mette maggiormente a nostro agio, considerando però, che i tacchi più alti slanciano la figura e sono più eleganti rispetto al tacco basso che si rivela adatto per un look casual.

Stivali estivi quali materiali sono indicati?

Sicuramente, dato che d’estate fa caldo, escluderei a priori tutti i tipi di sintetici concentrando la scelta su tessuto e pelle. Sono da preferire i materiali leggeri e traspiranti come lo scamosciato o il traforato; sicuramente sono, tra i vari materiali, quelli più indicati.

Questi modelli, infatti, sono in grado di garantire maggior comodità e comfort anche in estate.

Stivali estivi ed accessori
Stivali estivi ed accessori

Quali accessori usare con gli stivali ed i vestiti?

In estate si può osare ancora di più con i colori, per cui, per quanto riguarda i bijoux, (questa estate vanno di moda maxi gioielli), ed accessori come cinte e borse, il consiglio è di creare abbinamenti in linea con lo stile.

Borsa con frange se avete puntato per outfit country; borsetta in paglia o in pelle dello stesso colore degli stivali (bianca o beige) se avete scelto di indossare un outfit boho chic romantico. Se il vostro abbigliamento è casual moderno, scegliete anche accessori colorati e informali.

Considerazioni

Come visto, gli stivali estivi sono un’ottima risorsa per creare outfit in vari stili di moda, da quelli casual a quelli country, rispettando le varie esigenze ed i propri gusti, costituiscono un ottimo passepartout ed un’alternativa valida a scarpe e sandali.

La moda e l’abbigliamento sono un espressione fortemente individuale quindi, giocare con i colori e le linee, sperimentando vari outfit, può essere creativo e divertente.

Truffa al Casinò di Sanremo 6 arresti e migliaia di euro sottratti

Truffa al Casinò di Sanremo 6 arresti
Truffa al Casinò di Sanremo 6 arresti

Il risveglio nella città del festival ha visto, nelle prime ore di martedì 13 giugno, la Polizia di Stato di Imperia portare a termine un’operazione per smantellare un’associazione a delinquere finalizzata alle truffe ai danni del Casinò di Sanremo. Complessivamente, nel corso dell’operazione che ha portato all’arresto di 6 persone, sono stati impiegati oltre cinquanta agenti, incaricati di eseguire l’ordinanza con cui il GIP del Tribunale di Imperia.

Truffa Casinò di Sanremo: gli arresti

Il tribunale di Imperia ha disposto l’applicazione di misure cautelari nei confronti di dieci persone, accusate di essersi associate tra loro al fine di commettere i reati di truffa, appropriazione indebita e corruzione.

In particolare, è stata disposta la custodia in carcere per due indagati, mentre gli arresti domiciliari per quattro. Altri quattro sono destinatari dell’obbligo di dimora.

Indagine complessa e rete crinale

Il blitz costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa, iniziata ben prima dell’ultimo festival (quindi già a fine 2022) condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Imperia con il coordinamento della locale Procura della Repubblica.

L’indagine ha permesso di accertare l’esistenza e l’operatività, fino all’estate dello scorso anno, di un sodalizio criminale che ha commesso una lunga serie di truffe ai danni del Casinò di Sanremo.

Come operava la banda del Casinò di Sanremo?

Dalle indagini è emerso che l’associazione, poteva contare sul fondamentale contributo di un altro indagato che, all’epoca dipendente della casa da gioco (incaricato di pubblico servizio), sottraeva le carte da gioco dal Casinò e le metteva a disposizione dell’organizzazione: attraverso l’organizzazione le carte venivano “segnate” dai complici in modo percepibile solo da chi era informato dell’alterazione.

A differenza di quanto accade in uno fra tanti nuovi casinò online, dove il processo di verificato è in diretta, in questo caso il passaggio di carte “fisico” che avveniva durante il gioco, consentiva che, una volta effettuato lo scambio, le carte venivano reintrodotte nel Casinò all’interno di pacchetti contenenti quelle false: una volta riposte negli armadietti, i croupier le prelevavano per utilizzarle ai tavoli da gioco.

Successivamente, assumevano un ruolo fondamentale altri membri dell’organizzazione criminale che, impiegati come “giocatori” presso i tavoli, conoscendo il tipo di manomissione delle carte.

I complici giocatori essendo in grado di riconoscere le migliori carte, avevano ottime possibilità (se non la certezza) di vincere e realizzare profitti fraudolenti ai tavoli del Punto e Banco.

Una strategia criminosa fruttifera messa in atto con finalità truffaldine e grande oculatezza dalla banda.

Migliaia di euro sottratti, ma la somma potrebbe essere maggiore

La fase esecutiva del provvedimento è stata supportata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e si è svolta nelle province di Imperia e Torino, dove risiedevano i destinatari delle misure cautelari.

Ci sono stati diversi arresti avvenuti in tempi diversi mentre si svolgevano le indagini e gli approfondimenti relativi all’inchiesta. Gli arresti totali sono per il momento in numero di 6.

Chi sono gli arrestati?

Gli arresti sono stati molteplici, alcuni fermati sono in carcere, altri ai domiciliari, altri ancora sono indagati e in corso di accertamenti per definire meglio la loro posizione nella truffa al Casinò di Sanremo.

Come citato dall’Ansa, sei sono gli arrestati: due in carcere e quattro ai domiciliari, per altri quattro è stato disposto l’obbligo di dimora. Tra gli arrestati finiti in carcere c’è il “cartaio”, Luigi Carbone, 58 anni, conosciuto come Silvio, di Sanremo, considerato una figura chiave nel corso delle indagini.

L’ultimo fermato è, per il momento, Francesco Ricotta, 67 anni, nato a Riesi (Caltanissetta) e residente a Grugliasco (Torino), ritenuta la mente dell’organizzazione criminale che ha messo in atto la truffa al Casinò di Sanremo.

Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al peculato e alla corruzione. La truffa, per quello che sono le attuali informazioni, ammonterebbe a centinaia di migliaia di euro.