Arredare casa rinnovando gli ambienti con pareti colorate e tessili
Alle volte si ha voglia di rinnovare gli ambienti di casa e ci si domanda se è il caso di cambiare l’arredamento. Fermo restando che un arredamento vecchio e rovinato lo si può sostituire tranquillamente, optando per nuove soluzioni d’arredo ed un restyling totale, in altri casi, il mobilio è nuovo o quasi, e cambiarlo del tutto non ha molto senso. Ma ci sono tanti modi per operare un rinnovamento dell’arredamento senza sostituire i mobili e utilizzano alcuni trucchi facili ma funzionali al 100 %: vediamo quali sono, e come arredare casa rinnovando gli ambienti con tessili e pareti colorate.
Arredare casa rinnovando gli ambienti con pareti colorate e tessili in tinta
Se abbiamo deciso di rinnovare casa senza voler mettere mano al portafoglio più di tanto, limitando spese e modifiche al mobilio, ecco che il primo intervento efficace si concentrerà sui tessili.
Tende, cuscini di sedie e divani, (e copridivani) potranno essere sostituiti con tessili diversi, di un colore nuovo che donerà all’ambiente un’aria di restyling e innovazione dell’arredamento, senza sostituire i mobiliche già abbiamo.
Scegliere le tende dal colore nuovo ed efficace non è difficile, in abbinamento potremo inserire, ad esempio, un paio di cuscini e una poltroncina e l’effetto finale sarà sorprendentemente piacevole e nuovo. (Vedi la foto).
Se vogliamo conferire un tocco diverso, e dare una connotazione più calda agli ambienti allora optiamo per tinte come il rosso, l’arancione, il verde o il marrone.
Infine, se vogliamo dare una connotazione che si intoni ad uno stile arredamento come lo stile Jungle, lo Shabby chic o lo stile Scandinavo allora opteremo come segue: nel primo caso, saranno sicuramente perfetti dei tessili a sfondo chiaro con foglie, farfalle, uccelli o simili. Nel secondo caso, se optiamo per lo shabby chic moderno o classico che sia, saranno perfetti tessili romantici dalle tinte chiare.
Per uno stile scandinavo, andranno bene anche dei tessili in grigio, beige e marrone. Infine, se arrediamo in stile moderno, potremo adottare dei tessili colorati, sia tinta unita che fantasia, puntando, in questo caso, su delle linee geometriche.
Ogni stile d’arredamento implica l’uso di determinati colori piuttosto che altri, per questo troverai utile leggere la guida dedicata:
Come abbinare i colori tono su tono o complementari
Rosso e blu colori complementari tra loro
E’ buona norma non adottare troppi colori tutti insieme, e sceglierne due o tre, in base al gusto e allo stile che amiamo. Il consiglio è di adottare 3 tinte tono su tono (esempio rosa chiaro + rosa medio e rosa scuro o lilla; beige + bianco sporco e marrone; e ancora, grigio chiaro + grigio scuro e nero), o in alternativa, optare per i colori a contrasto secondo le regole dei colori complementari come ad esempio nella foto, rosso e blu.
Ruota dei colori complementari
I colori tono su tono danno vita ad ambienti più armoniosi e delicati, mentre i colori a contrasto, come i complementari (cerchio di Itten), creano ambienti definiti con forte personalità. Un altro modo è quello di scegliere alcuni dei colori pantone dell’anno. Se hai dubbi in merito a come abbinare i colori, ti consiglio un’altra guida di arredamento ben fatta sui questo argomento.
Oltre ai tessili, anche le pareti riescono a dare molta personalità agli ambienti. Basterà cambiare il colore delle pareti, magari scegliendo una tinta semplice come il bianco, e puntare su una parete di fondo colorata che riprenda la nuance scelta per i tessili.
Ad esempio, tende rosse e parete rossa, (vedi foto) tende rosa e parete rosa, od anche per un tocco chic glamour, tende con decori in oro e parete in oro. Anche in base al colore che si sceglie si riuscirà a dare una connotazione diversa all’ambiente rinnovato: romantico, moderno, tech, stile rustico, o magari etnico dalle tonalità calde ed accoglienti.
Colori arredamentoArredamento e coloriTutti gli stili di arredamento: come scegliere i colori in base allo stileShabby chic come scegliere il tavolo giusto
Come visto, arredare casa rinnovando gli ambienti con pareti colorate e tessili non è dispendioso, ne particolarmente complicato, ma l’effetto finale che si riesce ad avere, è quello di un look domestico completamente rinnovato a costo non zero, ma quasi!
Traumi articolari: cosa sono? Quali troviamo tra i più diffusi?
I traumi articolari riguardano il mal funzionamento delle articolazioni. Possono essere causati da diversi fattori e presentarsi di varia natura ed entità. In questo articolo scopriremo quali sono i traumi articolari più diffusi, cosa sono, e come curarli in maniera efficace. Prima di capire come si suddividono e quali sono i traumi articolari più diffusi, dobbiamo chiarire cosa sono le articolazioni.
Le articolazioni sono strutture anatomiche che collegano una o più ossa e sono costituite da un tessuto fibroso e cartilagineo, in cui è presente un sottile strato di liquido. Queste ultime, hanno lo scopo di proteggere da eventuali fenomeni degenerativi dovuti alla forza d’attrito che si genera durante il movimento.
Inoltre, il loro ruolo principale è quello di fungere da sostegno per lo scheletro e consentirgli la giusta mobilitàe protezione per gli organi interni. Nel corpo umano sono presenti in numero elevato e se ne contano oltre 350, strutturalmente diverse tra loro. Le articolazioni si distinguono in: fibrose, cartilaginee, sinoviali. Scopriamo adesso quali sono i traumi articolari più diffusi.
In cosa consiste un trauma articolare?
I traumi articolari sono sostanzialmente delle ferite o delle lesioni più o meno estese che colpiscono gli organi o i tessuti interni: la gravità del danno, varia in base alla natura e alla tipologia di sintomi. Un trauma più o meno grave può essere invalidante e più peggiorare a lungo andare; mentre, un trauma di natura lieve si risolve tendenzialmente, in poco tempo. Approfondiamo l’argomento e vediamo quali sono i traumi articolari più diffusi e cosa fare per migliorare o risolvere la situazione.
Distorsione
La distorsione è causata dalla rottura di alcuni legamenti articolari, è una delle più diffuse e si presenta con sintomi di dolore, calore localizzato ed ematoma. Le distorsioni principalmente colpiscono caviglie, ginocchia, dita e polsi. I soggetti più colpiti sono gli sportivi e quei pazienti che presentano un’eccessiva debolezza dei tessuti muscolari.
La distorsione, qualunque essa sia, e qualsiasi sia l’organo coinvolto, dovrebbe essere trattata tempestivamente da un esperto come un ortopedico, un osteopata o un fisioterapista, in quanto potrebbe degenerare a causa di un eventuale versamento di liquido che ne aumenta il volume. Distorsioni e lussazioni articolari possono coinvolgere anche la colonna vertebrale e causare discopatia ernia, dolore e sciatalgia.
Lussazione
La lussazione è un altro trauma articolare diffuso, e consiste nello spostamento permanente di due articolazioni: è principalmente causato da una forte contusione o lesione dovuta a trauma, incidente, caduta, etc. Questo disturbo è molto limitante e doloroso e può comprendere una rottura parziale o totale dei legamenti.
Il primo sintomo della lussazione di un’articolazione è, appunto, il dolore acuto che si intensifica maggiormente durante i movimenti e li limita in parte o completamente. La lussazione si presenta principalmente su ginocchio, caviglia e spalla. Può essere totale o parziale.
La terapia per questa tipologia di trauma articolare prevede la manovra di un medico esperto che tenterà di ridurre la lussazione anche con i successivi massaggi ed esercizi fisici. Vediamo altri metodi efficaci per curare i traumi articolari.
Come trattare i traumi articolari
Per curare eventuali lesioni, traumi muscolari e articolari è necessario effettuare delle terapie riabilitative, che permetteranno di migliorare la situazione in un lasso di tempo che può variare in base alla gravità del problema.
Inoltre, è possibile ed utile, affiancare le terapie con dei prodotti appositi ed efficaci per alleviare il dolore e agire sulla parte interessata. Ad esempio, troviamo i prodotti Dicloreum più adatti in caso di traumi articolari che offrono un trattamento mirato per curare, in particolar modo, stiramenti, distorsioni, strappi, contusioni, lividi e lussazioni.
Infine, per ridurre l’infiammazione ed il danno e portare l’arto alla guarigione e con esso cartilagini ed ossa, è possibile sottoporsi a cicli di massaggi, trattamenti fisioterapici e osteopatici, senza trascurare il giusto esercizio fisico da svolgere attraverso professionisti del settore e medici specializzati come quelli citati.
Un giorno questo dolore ti sarà utile recensione libro di Peter Cameron
Sì, indiscutibilmente arriva per tutti il momento di crescere e, per farlo, molto spesso si attraversano delle fasi dolorose nella propria vita, alternate a momenti di normalità, o di gioia. E’ questo che ci racconta Peter Cameron nel suo libro “Un giorno questo dolore ti sarà utile” attraverso una narrazione delicata che coinvolge il lettore e lo immerge completamente nello stato emotivo del protagonista del libro, James. Vediamo insieme la trama e la recensione del libro di Peter Cameron.
Il libro: Un giorno questo dolore ti sarà utile,- Sinossi
Questo libro ci è piaciuto molto per il tipo di narrazione che lo caratterizza e per la naturalezza con la quale racconta, da un unto di vista giovanile e molto particolare, le ansie di molti adolescenti. Il protagonista, James, ha solo 18 anni e di domande da porsi ed interrogativi esistenziali ne ha davvero molti.
James vive a New York e, terminata la scuola, nel periodo di vacanza lavora nella galleria d’arte di sua madre, reduce da tre matrimoni falliti, l’ultimo durato la sola luna di miele. Una galleria molto particolare questa di sua madre, poco frequentata in quanto non è semplice suscitare clamore intorno a opere di tendenza come “le pattumiere dell’artista giapponese che vuole restare Senza Nome”.
James, di indole introversa, vive tra le mura di casa la strade della città nelle quali, di tanto in tanto, passeggia con il suo cane barbone nero Mirò, e vive con sua sorella Gillian, fissata per la pronuncia corretta del suo nome.
Intanto, nella speranza di trovare un’alternativa all’università («Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché»), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite, ossia la lettura e la solitudine. Colpo di scena: per sua fortuna, gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia.
Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio.
Una breve introduzione del libro libro senza anticipare troppo i pensieri ma soprattutto le avventure di James perché ciò rischierebbe di mettere in ombra la singolare grazia che pervade questo libro, e da cui ci si lascia avvolgere molto prima di riconoscere, nella sua ironia inquieta e malinconica, il tempo che passa un qualcosa che pochi sanno raccontare in questo modo.
Un giorno questo dolore ti sarà utile recensione libro di Peter Cameron – Recensione
Molti lettori, per lo più di giovane età, descrivono la forte immedesimazione naturale, sempre presente, che permette di entrare nella testa di James e catapultarsi nel suo mondo, vivendone le emozioni ed i salti temporali narrati, che creano una certa suspence nel lettore.
Un giorno questo dolore ti sarà utile è un libro permeato di attenta sensibilità. Eh sì, in effetti, specie ad una certa età, siamo tutti un po’ James, non lo si può negare.
Un ragazzo James, che, si chiede cosa fare della propria vita, quali scelte operare e che senso ha fare una scelta piuttosto che magari un’altra. A far da cornice al libro le figure degli adulti, coloro che spesso decidono anche per i figli e che alle volte sbagliano. Un libro dunque che con estrema semplicità, e senza l’ausilio di artifici narrativi, coinvolge a pieno il lettore.
Una lettura romanzata particolarmente indicata per i giovani fino ai 25 anni, forse anche fino ai 30 ani se si considera il grado di maturazione attuale delle nuove generazioni, ed il fatto che vivono in casa con i genitori più a lungo.
Superata questa età resta comunque un buon libro da leggere, adatto alla comprensione del pensiero adolescenziale, ma sicuramente meno introspettivo, se non lavorando a ritroso nel proprio percorso di crescita.
Presumo infatti, che sia proprio questa capacità di immedesimazione che suscita il libro alla base del successo e dell’amore che molti lettori hanno espresso dopo la lettura di “Un giorno questo dolore ti sarà utile”. Inserito nella nostra galleria di libri consigliati, il libro è in vendita a 11,40 euro copertina flessibile, o in formato Kindle a 5,99.
Moda anni 30 stili e tendenze donna e uomo: eleganza e glamour
Gli anni 30 iniziano con la grande depressione. Alcune materie prime sono difficilmente reperibili, tra essi, anche i tessili e i colori, ma malgrado ciò, la moda anni 30 e le tendenze, esaltano l’eleganza sia per il giorno che per la sera, con uno stile glamour in cui, lustrini, piume e rouches, arricchiscono di dettagli fashion gli abiti e gli accessori moda. La moda degli anni 30 restituisce al corpo femminile la sinuosità delle linee, esaltandole. Al tempo stesso, si rivela una moda intelligente, in grado di assecondare le nuove esigenze femminili e maschili, e di modificarsi in base ad esse. La moda e gli stili anni 30 vestono con eleganza, ma anche conpraticità: per questo convivono stili di moda ed outfit diversi tra il giorno e la sera, la casa ed il lavoro, lo sport, la spiaggia e le gite fuori porta. Scopriamo la storia e le caratteristiche della moda anni 30donna e uomo, e di quelli che saranno gli anni della nascita dei pantaloni da donna, della zip, e del completo uomo, morbido ed informale.
Una moda che, se da un lato è molto attenta alle esigenze moderne e al modificarsi della società, dall’altro, conserva canoni estetici e ricercatezza nella formale eleganza. Per questo sono diversi gli stili di moda che conviveranno negli anni trenta. Quel che è certo è che nascono le diversificazioni marcate tra abiti da giorno e da sera, da passeggio o da lavoro, formali o non, eleganti o pratici. Ma come ci si vestiva negli anni 30? Scopriamolo la storia ed il percorso di moda di questa epoca!
Se i tessuti per la sera sono raffinati, per il giorno si prediligono tessuti comodi come il cotone, la lana ed il rayon. L’abbigliamento anni 30 è fortemente caratterizzato e, pizzi, ricami, bottoni gioiello, sono presenti anche negli abiti da giorno. Tra i tessuti per il giorno troviamo il cotone e la lana, ma anche il rayon. Nascono le fibre sintetiche più economiche che daranno una svolta alla moda.
Il costo proibitivo di alcuni materiali, come la seta e le calze, ed alcuni tessili, faranno da apri pista a innovazioni del settore tessile in termini di tessuti, mentre la seta cederà il passo alle calze in nylon, l’uso innovativo della zip offrirà nuovi spunti per gli abiti.
Immancabili le decorazioni come i fiocchi, le rouches, gli strass, ed il lamè, sia dorato che argentato, utilizzato ampiamente per gli abiti da sera anni 30.
Come si chiama lo stile anni 30? In realtà, si tratta di un insieme di tendenze moda tipiche dell’epoca, a cui non si può dare un nome preciso, se non stile anni 30, fatto di capi ed accessori, scelti in base alle situazioni: sportivi, comodi, od eleganti, per uomo e donna: vediamo quali sono.
Le pellicce calde e decorative
Oltre ai tessili, gli anni 30 vedono come protagoniste le pellicce, in particolar modo quelle di volpe utilizzate come capispalla, stole o per arricchire tailleur e colli, polsi e abbottonature delle giacche. Per chi non poteva permettersi le costose pellicce di volpe, il mercato offriva varianti economiche in agnello, coniglio, spesso leopardato nella lavorazione, ed anche le pellicce di scoiattolo.
Vintage e stile moda anni 30
Le gonne anni 30 si allungano gli abiti da sera sono eleganti e raffinati
Le gonne si allungano, le longuette rendono più comoda ed elegante la silhouette. L’orlo delle gonne da giorno raggiunge il polpaccio e, per agevolare il passo, la base diventa svasata quel tanto che basta per non intralciare l’andatura.
I tessuti per la sera sono ricercati: gli abiti aderenti in raso di seta, sono sempre presenti, ma si arricchiscono di dettagli glamour caratterizzati, da stole in volpe, oltre che arricciature, pieghe e rouches, strass, perle ed accessori ricercati. Le dive del grande schermo sono delle icone da cui prendere spunto, ed influenzano di gran lunga il gusto femminile dell’epoca.
La scollatura degli abiti si fa profonda sia sul fronte che sul retro. La “V” con scollo profondo infatti diventa di gran moda negli anni 30 e dona un tocco di sensuale femminilità agli outfit.
Il tailleur anni 30 e le scarpe
Uno dei capi irrinunciabili per molte donne è da sempre iltailleur. Negli anni 20 il tailleur era esclusivamente con la gonna, diverrà, negli anni 30, sia in versione gonna e giacca che pantalone e giacca. Il tessuto per elezione sarà il jersey o anche il tweed. A far da cornice a questi outfit si collocano le decollettè con tacco basso, scarpe caratterizzate da punta arrotondata, insieme alle scarpe francesine con tacco largo. Mentre per l’estate si utilizzavano le scarpe peep toe, o i sandali, da indossare con le moderne calze in fibra di nylon.
Camicette ed abiti con maniche a sbuffo
Mentre lo scollo si fa pronunciato e profondo, le maniche si riempiono di volume: molto di tendenza nella moda anni 30 sono le maniche a palloncino. Maniche a sbuffo, grandi colletti, spalline, cinture a vita alta, sono alcuni dei dettagli che caratterizzano lo stile anni 30 dei vestiti per donna.
Vestagliette e costumi anni 30
Se in casa si indossava un abito a vestaglietta, spesso cucito da se, caratterizzato da apertura sovrapposta e colori vivaci, (indubbiamente molto pratica), chiamata hoooverette; in spiaggia, per una giornata all’insegna della praticità, si indossava una specie di tuta a zampa con vita alta, chiamata beach pajama.
Sempre per il mare, si adottano costumi in lana e cotone con taglio a pantaloncino che, pian piano, saranno sempre più sgambati, fino a sfociare nell’anteprima storica dei bikini con addome e schiena scoperti, complici di ciò, le star di Hollywood. Il tutto accessoriato da cintura in vita, grandi occhiali e capelli in paglia.
Cappelli anni 30
Nel periodo degli anni trenta anche il cappello subisce influenze moderne e diviene un accessorio moda importante che rifinisce e completa gli outfit. La cloche anni 20 si arricchisce di una falda caratterizzata da tesa larga. I cappelli in uso sono principalmente in paglia per l’estate, e in feltro per la stagione fredda. Di moda anche il bascostile moda francese, ed i cappelli modello Fedora. Per i look sportivi si utilizzano cappellini con visiera e pratici berretti sia in cotone che in lana.
Coco Chanel stile
Gioielli anni 30 e la nascita dei bijoux
Mentre sono ancora di gran voga le perle e vari tipi di gioielli, ecco che nasce una nuova tendenza moda anni 30, che sopravvive tutt’ora: quella delle bigiotteria. Tra le protagonisti del lancio dei bijoux misti ai veri gioielli, si colloca, sena dubbio, la celebre Coco Chanel, seguita da molti altri stilisti. Le star delle schermo, anche in questo caso, saranno le divulgatrici delle nuove tendenze moda in fatto di gioielli degli anni trenta.
Icone anni 30 – Tailleur con pantaloni
Acconciature e make up anni 30
Il trucco anni 30 prende ispirazione dalle dive del grande schermo. Tra i dettagli caratteristici del make up anni trenta risaltano soprattutto le sopracciglia sottili ad arco talvolta completamente depilate e ridisegnate a matita. Gli ombretti chiari rosa, verde, azzurro, viola sfumati e leggeri, prendono il posto di quelli scuri e marcati, tipici della moda anni 20.
Sul mercato, negli anni trenta, approdano prodotti waterproof come i lucida labbra e mascara per le ciglia. Nel make up anni 30 il rossetto diviene il vero ed immancabile protagonista.
Icone di stile femminili anni 30 e tendenze capelli
Le acconciature per i capelli ed i tagli anni 30 stravolgono completamente quelli che furono i canoni estetici del decennio precedente.
Anche in questo caso, come nel make up, le responsabili del processo di trasformazione sono le star del cinema, donne come Marlene Dietrich, Greta Garbo o Joan Crawford prediligeranno capelli lunghichiome con onde sinuose e morbide abbandonando il caschetto garcònne a favore di una femminilità sensuale più accentuata.
Altre icone di stile degli anni 30 sono Jean Harlow e Mae West che porteranno in auge chiome lunghe e capelli biondo platino sinuosi. Morbide si rivelano anche le acconciature, decisamente meno scolpite di quelle degli anni precedenti.
Icone di stile anni 30: make up e capelli – Mae West
Stilisti moda anni 30 ed innovazioni moda
Negli anni 30 si iniziano a vedere sulle riviste di moda le pubblicazioni dei cartamodelli. Molte donne imparano a cucire da sole alcuni dei loro abiti.
Tra gli stilisti famosi degli anni 30 ricordiamo Elsa Schiapparelli, che legata all’arte e al cubismo, commissiona i disegni di alcuni dei suoi tessuti ad un maestro dell’epoca: Salvador Dalì. Sempre ad Elsa Schiapparelli si deve il merito di aver disegnato la prima gonna pantalone creata per la tennista Lilí Álvarez in occasione del Roland Garros di Parigi nel 1931.
Michel Rochas ha un altro merito, decisamente non da poco: fu il primo stilista che ha lanciato il tailleur tradizionalmente in versione gonna con pantalone. E’ di quegli anni infatti il lancio della moda pantalone per le donne e la produzione di questo capo di abbigliamento al femminile. (Le donne fino ad allora avevano indossato pantaloni da uomo o dei mariti).
Infine, vogliamo citare un’altra stilista donna, Vionnet che portò una ventata di innovazione quella delle gonne tagliate di sbieco con taglio, rispetto alla trama a 45 gradi.
Lucien Lelong è senza dubbio un altro degli stilisti popolari degli anni 30. Ricordato soprattutto per le gonne svasate caratterizzate da cinta stretta in vita.
Sono gli anni in cui vestono la borghesia anche stilisti italiani come Balenciaga e Salvatore Ferragamo.
Moda uomo anni 30 stile e icone maschili
L’eleganza maschile degli anni 30 è nota. Le linee morbide e comode dei vestiti da uomo che avevano caratterizzato gli anni 20 continua ad essere ben accolta anche negli anni 30.
Uno stile moda maschile che risente dell’influenza anche delle star sportive. In tal senso va ricordata la classica polo bianca molto in uso in quegli anni a cui si ispirerà una maison famosa apponendo il suo coccodrillo lanciata sul mercato dal tennista Renè Lacoste soprannominato, appunto “il coccodrillo”.
L’abito elegante dal taglio inglese diviene uno dei capi eleganti più in uso per il giorno, spesso accompagnato dal classico capello in feltro.
Continuano ad essere capi eleganti da cerimonia e da sera il frac e lo smoking, affiancati, per queste, ed altre occasioni da tight e mezzo tight capo moda maschile nato nel XIX, derivazione del classico redingote.
Moda uomo anni 30 stile e icone maschili
Camicia e cravatta uomo anni 30
Fanno da cornice all’abito uomo anni 30, la camicia in cotone fine, come ad esempio quelle in batista bianche per la sera, e in colori tenui per il giorno. Il colletto della camicia diviene morbido, privo di inamidatura, mentre ai polsi delle maniche troviamo i gemelli di raffinata eleganza. La cravatta invece generalmente scura, si abbinava alla camicia, indossata con un nodo serrato.
Icone di stile maschili anni 30
Sono molti gli uomini iconici anni 30 dai quali la società maschile ha preso spunto ispirandosi. Tra essi vanno ricordati Renè Lacoste, Humphrey Bogart, ad esempio, ma anche il noto Clark Gable.
Abbiamo visto come ci si vestiva negli anni 30, la storia moda anni trenta, lo stile moda donna e lo stile maschile di abbigliamento insieme ai relativi accessori moda di tendenza utilizzati in quell’epoca.
Investimenti digitali: i migliori broker online consigliati dagli esperti e libri formativi
Nuova epoca, nuove sconfitte economiche e nuove forme di investimento per chi è alla ricerca di canali diversi per poter vivere e guadagnare. Un mondo che cambia e un Italia che cambia. In Italia da qualche anno a questa parte si sta registrando un incremento degli investimenti digitali. Lo si legge sui libri e nei giornali, lo si sente in TV. Il nostro paese è stato per molto tempo considerato la patria dei risparmiatori, immagine che ben descriveva l’avversione al rischio dei nostri connazionali. La situazione, in realtà, sta cambiando: l’educazione finanziaria in Italia sta portando i suoi frutti e sono sempre di più le persone interessate a sfruttare i loro patrimoni per provare a ottenere dei guadagni e per evitare che l’inflazione eroda il potere d’acquisto dei loro capitali.
L’economia e la finanza del paese non stanno vivendo uno dei momenti migliori, e dunque, chi ha dei piccoli o grandi risparmi, cerca, in tutti i modi, di salvaguardarne il valore. Il metodo migliore consiste sempre nell’informarsi, leggere, istruirsi e dedicarsi ad una buona formazione.
Come sfruttare ed investire il proprio capitale?
Le forme per investire il capitale, e far fonte all‘inflazione dilagante, anche in virtù dei nuovi eventi politici europei come la guerra in Ucraina, (e non solo), sono sicuramente più di una: dai titoli di stato, alle obbligazioni governative o societarie, all’oro, agli investimenti in borsa e al trading, ma tutto richiede esperienza e formazione, si sa, lo si legge nei libri, o lo si evince da esperienze che avvengono intorno a noi anche semplicemente guardano i numerosi corsi di formazione nati intorno a questi settori.
Forme di investimento più sicuro
Attualmente, tra le forme di investimento più sicuro, ma non per questo più remunerativo, caratterizzate però da un basso indice di rischio troviamo i conti deposito, le obbligazioni, i certificati di deposito e le polizze finanziarie assicurative. Tra quelle più remunerative, invece, sicuramente si colloca il trading attualmente una forma di investimento di tendenza. Tra quelle socialmente utili, specie in questo momento difficile per il paese, troviamo gliinvestimenti in startup.
Come formarsi per investire
La formazione teorica, da sola, non basta, questo è certo, anche se rappresenta sicuramente il punto di partenza per poter diventare degli investitori di successo. Allo studio delle nozioni teoriche e delle caratteristiche dei vari mercati finanziari, è necessario associare la pratica di investimento. Per muovere i primi passi sui mercati finanziari è innanzitutto importante scegliere l’intermediario a cui affidarsi.
Gli investitori italiani non avranno difficoltà a individuare una piattaforma online che faccia al caso proprio, dal momento che diverse società hanno ottenuto l’autorizzazione della Consob e possono, oggi, operare in ambito finanziario nel nostro paese. A tal proposito, come spiegato sul portale specializzato Guidatradingonline.net, tra i migliori broker online consigliatici sono eToro, Plus 500 e Trade.com. Per avere le idee più chiare vediamo di comprenderne meglio le caratteristiche di base.
eToro: caratteristiche e funzionalità
Molti investitori italiani si affidano alla piattaforma digitale proposta da eToro per i loro investimenti online. Questo broker digitale dispone di un catalogo con numerosi assets e consente di investire sia nei settori tradizionali che in strumenti finanziari innovativi, ad esempio le criptomonete. Tra i punti di forza di eToro spiccano le commissioni ridotte, il servizio di assistenza clienti professionale e la semplicità di utilizzo della piattaforma digitale.
Il broker eToro è conosciuto anche per aver reso famoso il cosiddetto social trading. Gli investitori alle prime armi possono tentare di generare dei profitti fin da subito, prendendo spunto dalle operazioni finanziarie dei traders più esperti grazie alla funzione CopyTrader. L’utilizzo della funzione è completamente gratuito, i clienti pagheranno infatti le stesse commissioni sugli investimenti e sarà eToro a privarsi di una percentuale di queste commissioni per inviarla ai clienti esperti che rendono possibile il servizio.
Plus500: la piattaforma di trading facile da utilizzare
Plus500 è un altro broker online che propone una piattaforma di trading semplice da utilizzare e adatta anche ai clienti che non hanno molta esperienza in questo ambito. Sebbene sia semplice da utilizzare, la piattaforma dispone anche di strumenti avanzati per l’analisi dei mercati e per la gestione delle posizioni finanziarie, proponendosi come valida soluzione anche per i traders esperti.
Sono numerosi gli assets negoziabili e ciò consente di differenziare il portafoglio e di tenere così sotto controllo il rischio complessivo del portafoglio di investimento. Con Plus500 i clienti potranno effettuare operazioni sugli assets classici – a titolo di esempio si segnalano le azioni – e su strumenti finanziari più recenti.
I punti di forza di Trade.com
Chi è alla ricerca di un broker per il trading online affidabile può optare per Trade.com. Questa società ha progressivamente conquistato quote di mercato in Italia e rientra oggi tra i leader del settore. Tra i punti di forza si segnalano la semplicità di utilizzo, i costi di investimento contenuti e la possibilità di operare con la leva finanziaria sulla maggior parte degli assets.
La leva finanziaria è uno strumento che consente di moltiplicare i guadagni in caso di corretta previsione dell’andamento di mercato. Questo strumento deve però essere utilizzato con cautela, perché in caso di previsione errata potrebbe portare a delle perdite ingenti e difficili da gestire. Per iniziare, è conveniente leggere, magari, un libro guida sul trading e poi partecipare a dei corsi di formazione quando si ha già un’infarinatura di base. Un percorso lungo, non facilissimo, ma che alla lunga può dare grandi soddisfazioni.
Sognare di andare in vacanza significato simboli e numeri da giocare
La vacanzanei sogni e nella vita, rappresenta un periodo di relax e spensieratezza, ma anche di fatica se si viaggia molto e non ci si ferma in posto specifico. Comunque sia, sognare di andare in vacanza ha un risvolto specifico che esprime il desiderio di cambiamento di dare una svolta significativa alla propria vita. Ma come sempre, anche questo sogno della vacanza è influenzato dai simboli e, in questo caso, oltre che da eventuali persone presenti, dal luogo di vacanza prescelto che potrà essere mare, lago, montagna, città o una casa. Vediamo insieme cosa significa sognare di andare in vacanza e i numeri da giocare relativi a questo sogno.
Sognare di andare in vacanza significato e simbolismo del luogo
Se, come visto, sognare di andare in vacanza ci indica il desiderio di dare una svolta alla nostra vita e cambiarne qualcosa, (o più di qualcosa), molto del significato del sogno si aggancia al simbolismo determinato dal luogo di vacanza.
I luoghi di vacanza più comuni sono mare e montagna, ma anche lago, città d’arte, può accedere di sognare di viaggiare e trovarsi su di un isola, o magari di perdersi nel sogno. Ma facciamo un distinguo principale:
Sognare di partire: può indicarci la necessità di staccare la spina e cambiare aria per un po’ alla ricerca di relax.
Sognare di partire: può anche indicarci che siamo stanchi della routine e che abbiamo la necessità di conoscere posti nuovi e gente nuova.
Sognare di partire: potrebbe esprime la necessità di cambiare la nostra vita dandogli un indirizzo diverso che rappresenti una vera svolta.
Intanto se nel sogno state preparando la valigia e vi accingete a partire considerare di leggere anche il post sottostante.
Il sognare di perdersi non è certo ottimistico, indica che siamo alla ricerca di punti di riferimento e che abbiamo la necessità di avere tutto sotto controllo. Quindi perdersi in vacanza ci segnala la necessità di cambiamento ma la paura di non riuscire ad avere le dovute sicurezze e la stabilità necessaria.
Sognare di andare in vacanza al mare
Il mare, fatto di acqua in movimento indica rinascita e trasformazione: sognare una vacanza al mare significa che si ha la necessità di “rinascere e modificarsi” sia nello stile di vita, nella propria essenza, che nelle relazioni personali. Desiderio di un cambiamento radicale nelle propria vita.
Nei sogni il mare viene connesso al nostro inconscio, l’acqua è indubbiamente fonte di vita, ma può essere anche calamità e distruzione. per questo l’ identificazione inconscia dipende da come sogniamo l’acqua, ossia sotto quale forma ci appare in sogno. Il mare dal canto suo, viene identificato con un’immagine al femminile e rappresenta il passaggio dalla fase adolescenziale a quella adulta.
Sognare di andare in vacanza al lago
Sognare l’acqua: mare, fiume, lago o pioggia indica una trasformazione in atto, una rinascita vera e propria. Sognare una vacanza al lago suggerisce calma e relax, necessità di quiete. Quando nei sogni appare il lago che possiede acque limpide che invitano a tuffarvisi e immergersi, sono immagini che rappresentano lo specchio dell’inconscio. Ci sono cambiamenti in atto ma molto pacati e bilanciati che non ci destano ansia.
Sognare di andare in vacanza e la pioggia
Può accadere di trovarci in vacanza in un bel sogno, e di veder sopraggiungere la pioggia: in tal caso sognare la pioggia è di buon auspicio e sta ad indicarci l’avvio di progetti o l’inizio di nuove avventure positive.
Sognare di andare in vacanza in montagna
Sognare una bella vacanza sulle vette montane può accadere. Sognare di andare in vacanza e trovarci sui monti; va detto che la montagna rappresenta il punto di contatto simbolico che unisce la terra ed il cielo. L’ascesa è orientata verso la sacralità, e dunque si tratta di un ascesa spirituale, una progressione interiore che è rivolta verso la propria coscienza.
Se invece si sogna di scalare una vetta questo è indice di una maturazione personale,ma al tempo stessoscalare una montagna o arrampicarsi nei sogni invece può indicare la necessità di emergere. Quindi il sogno potrà essere riferito ad ambizioni e cambiamenti desiderati dal punto di vista lavorativo.
Sognare di andare in vacanza in città (d’arte e non)
La città rappresenta nei sogni una figura femminile che si identifica con quella protettrice della madre. La città ci accoglie e ci protegge come una mamma premurosa attenta i propri figli. Sognare una vacanza in città quindi, indica la voglia di cambiamento ma anche le necessità di sicurezze in tal senso.
Sognare di andare in vacanza affittando casa
Se sogniamo di andare in vacanza o di essere in vacanza e abbiamo affittato una casa dobbiamo considerare sia il simbolismo del luogo, (come visto, mare, montagna, lago, città etc.), che il simbolismo che deriva dalla casa. Sognare una casa, infatti mette in risalto, la psiche, le emozioni ed i propri sentimenti.
La guida dedicata ai sogni e alla casa viene suddivisa in esterno, interno e varie situazioni che si modificano di stanza in stanza o in base alle dimensioni della casa e al suo stato strutturale. Una casa di vacanza piccola, indica frustrazione; una casa grande, senso di libertà e realizzazione; una vacanza nei sogni con una casa che brucia, ci segnala aspettative che vanno perse, ma anche un taglio netto con il nostro passato.
Considerazioni sul sognare una vacanza
Se sognare di andare in vacanza ha un risvolto specifico che esprime il desiderio di cambiamento e di dare una svolta significativa alla propria vita, l’ambientazione in cui avviene il sogno ha un suo valore aggiuntivo notevole, che non andrà mai sottovalutato.
Se siamo al mare o al lago, od anche in montagna o in città e sogniamo di assistere alla nascita dell’alba, è necessario considerare, ad esempio chel’alba nei sogni, ha un significato onirico positivo, di rinascita e progresso che insieme al sogno della vacanza sta ad indicare che la nostra voglia e desiderio di cambiamento non solo è in atto ma si rivela positivo.
Sognare una vacanza e numeri da giocare
I numeri da giocare quando in un sogno come questo possono coesistere diversi elementi naturali, sono molteplici. Per quanto riguarda la VACANZA il numero da giocare sarà 62
Sognare Vacanza 62
Sognare Casa 59
Sognare Acqua 80
Sognare Mare 1
Sognare Lago 72
Sognare Fiume 81
Sognare Città 18
Sognare Montagna 52
Sognare una vacanza secondo Pitagora
Come sempre, l’analisi Pitagorica analizza le lettere che compongono la parola VACANZA utilizzando le tecniche pitagoriche della numerologia.
Il colore verde nella moda è un colore molto usato, un classico al maschile e al femminile, utile per comporre outfit eleganti, così come quelli più casual ed informali. Le varie tonalità di verde che spaziano dal verde scuro o verde bottiglia, fino al verde salvia, o al verde chiaro tendente al bianco o al giallo, possono trovare degli abbinamenti eccellenti con alcuni colori, permettendo di indossare capi in verde ed abbinarli con stile ed eleganza. Per chi non ha dimestichezza con colori e abbinamenti, vediamo di spiegare in questa guida di moda, come abbinare il colore verde nel migliore dei modiper outfit di classe, ma anche come consiglio valido nell’arredamento.
Il verde è un bel colore sia nelle pietre e cristalli usate in gioielleria, che nella moda. Si abbina bene a molti altri colori anche in base al tipo di verde e alla sua tonalità più o meno accesa, più o meno tendente al giallo o al bianco, come il verde salvia, ed il verde pastello.
Anche il verde fluo può essere ben abbinato ad altri colori, sia fluo che non, o ad esempio con il rosa, o il giallo, ma attenzione a non rischiare l’effetto catarifrangente con le tinte fluo, anche se sono di tendenza moda. I migliori abbinamenti del verde sono i seguenti:
Verde e blu
Verde e giallo
Verde e rosa
Verde e bianco
Verde e nero
Verde e rosso
Verde e beige
Abbinare Verde e Blu
Il verde ed il blu sono due colori che si abbinano molto bene, specie se scelti nei toni più scuri delle due tinte. Si può adottare un outfit total verde e scegliere, ad esempio, uncapospalla donna di tendenzain blu. O, in alternativa, si può optare per indossare dei pantaloni verdi ed una camicetta in seta blu per aggiungere un tocco di eleganza. Il blu, come il rosso, sono colori che spesso si trovano nei tessili in tartan, specie nei vestiti e le gonne da donna di tendenza, ma anche negli accessori come le sciarpe.
Come abbinare il verde con il blu o con il giallo
Abbinare Verde e Giallo
Verde e giallo sono due colori che si abbinano molto bene tra di loro, ma creano anche un forte contrasto cromatico che va ben bilanciato in base al proprio incarnato, e al colore dei capelli. Il giallo non è un colore facile da indossare e, soprattutto, non sta bene a tutti. Il giallo è un colore che sta bene alle persone abbronzate o dei colori di pelle e capelli, caldi,come quelle che hanno un incarnato scuro, olivastro, e capelli scuri. Nell’arredamento, il giallo, come l’arancione ed il rosso sono colori caldi, facili da utilizzare.
Abbinare Verde e Rosa
Il rosa è un colore che si abbina benissimo alle varie tonalità di rosa per un outfit effetto Barbie, ma il rosa è perfetto da abbinare al verde in tutte le sue nuance. Rosa chiaro, rosa basico, rosa accesso o perfino fucsia, ed alcune tonalità di viola, possono essere accoppiate contutte le tonalità di verde. Il rosa è un colore che permette tanti modi di abbinare il verde, senza troppa difficoltà, specie se scelto per le donne.
Abbinare Verde e Bianco
Il bianco è un colore neutro e, come tale, si abbina bene con tutti i colori incuso il vere. Perfetto il verde scuro con il bianco così come le tinte pastello di verde, o i verdi più accesi. Un connubio di colori adatto sia per le donne che per gli outfit da uomo, facili da combinare tra di loro senza commettere errori.
Abbinare verde e rosa, verde e rosso, verde e bianco
Abbinare Verde e Rosso
Verde e rosso sono i due colori natalizi per eccellenza. Perfetti da abbinare se si adottano capi in tartan come gonna a quadretti rossa e verde e maglione verde. Proprio per questo effetto “Natale” si tratta di due colori da abbinare con attenzione in base ai capi che si scelgono, specie se non si è nel periodo natalizio. Due colori che negli outfit maschili trovano qualche difficoltà, un po’ meno, invece, in quelli femminili.
Il beige è un colore molto delicato e tende ad accompagnare, smorzandolo un po’, il verde dalle tonalità più intense. Si abbina bene il verde pastello con il beige, essendo due nuance delicate che convivono molto bene insieme. Anche questi due colori sono facili da abbinare, sia per le donne, che per la creazione di outfit per gli uomini di tendenza.
Abbinare Verde e Nero
Anche verde e nero sono due colori che non si compenetrano, ma creano un forte contrasto, un po’ come rosso e nero, o bianco e rosso. Quindi, si accoppiano bene tra loro, ma non stanno bene a tutti; molto dipende dalla nuance di verde scelta. Infatti, se il verde chiaro ed il verde salvia, risulta un accoppiamento delicato adatto a tutti, lo è un po’ meno per il verde intenso o scuro, ed il nero. Adatto sia per gli uomini, che per le donne. Perfetto anche per dress code serali come ad esempio abito lungo verde e bolerino nero.
Come abbinare verde e nero e verde e beige
Abbinare Verde e altri colori
Ci sono anche altri colori che si possono abbinare con il verde, sempre in relazione alle tonalità adottate; tra esse: l’arancione ed il marrone (più facili le tonalità chiare del beige o beige scuro), ma sono scelte che vanno fatte con attenzione, possono creare forti contrasti e, non sono adatti a chiunque. Perfetti questi abbinamenti nell’arredamento.
Quindi, se avete dubbi su come abbinare il verde, puntate per abbinamenti di colori con il verde più tranquilli come il verde ed il beige, verde e bianco, verde e rosa al femminile o blu e di sicuro non sbaglierete.
Il color verde è un colore da sogno che offre moltissimo (sognare il verde), molto deciso, con tante sfumature e nuance che permettono la creazione di tanti outfit casual ed eleganti.
Come vestire chic rock e creare outfit di tendenza
Lo stile rock chic coniuga perfettamente l’anima rock insieme a quella più sofisticata e di tendenza, dando vita ad outfit chic rock eleganti, trasgressivi quanto basta, e con un pizzico di originalità soggettiva che può venire, ad esempio, dagli accessori di moda rock. Vestire chic rock significa saper mixare dosando ogni elemento, anche se alcuni capi tipici come il giubbotto di pelle e la t-shirt ad esempio, non possono mancare. Vediamo come vestire Rock ma Chic, con classe e disinvoltura creando outfit di tendenze moda.
L’anima rock traspare negli outfit chic rock ma, nonostante ciò, questo stile di moda può essere indossato da ragazze giovani così come da donne e uomini di ogni età, l’importante è dosare nel modo giusto gli elementi che compongono gli outfit. Adatto sia per il giorno che per la sera l’outfit chic rock è perfetto per il lavoro, così come per le serate in discoteca.
Capi per un abbigliamento chic rock
Tra i capi immancabili nell’abbigliamento chic rock si colloca ovviamente il giubbotto in pelle ed i jeans strappati: ma gli altri capi quali sono? Vediamoli:
Il chiodo in ecopelle o pelle
t-shirt con loghi e band
Jeans strappati e non, pantaloni skinny in pelle, finta pelle o tessuto
Anfibi, stivaletti, od anche scarpe con tacco o sneakers
Le scarpe per eccellenza di questo stile moda rock elegante sono sicuramente gli anfibi, ma nulla vieta di dare all’outfit rock chic un tocco di classe in più, aggiungendo scarpe con tacco o degli stivaletti a tronchetto.
Colori rock chic capi moda ed accessori
Sicuramente tra i colori più adatti allo stile Rock Chic si colloca il nero. Abbiamo in merito molto riferimenti in ambito musicale delle star del rock. Inoltre, lo stile prevede un ampio utilizzo di pelle ed eco-pelle così come die jeans sia neri che non, di gonne e pantaloni in similpelle, sia in versione short che arricchiti da strappi o accessori. Tra gli accessori più in uso chic e rock al tempo stesso, sicuramente troviamo le spille, gioielli in argento, bijoux stile etnico ed anche occhiali da sole e le borse con le borchie.
Colori rock chic capi moda ed accessori
Giacca in pelle e trench
Diciamo che la connotazione dello stile rock chic ruota molto intorno ai capispalla. Il chiodo o giacca in pelle potrà essere sia corta a giubbottino avvitato che lunga, o a trench, l’importante che sia nera o rossa, ma potrebbe andare bene anche una versione in verde scuro o argento a seconda degli altri capi adottati.
Chi veste chic rock, in genere ama la musica rock, e dunque ben vengano anche le giacche ricamate e decorate, piene di patch delle band che si amano e si ascoltano.
Giacca in pelle e trench
Le t-shirt delle band rock
Gonna, pantalone o short sicuramente presenti, ma tra i capi che formano l’outfit rock chic si collocano anche le magliette con i loghi delle band più famose, prediligendo quelle delle band internazionali che si ascoltano di più, o che, quanto meno, si conoscano.
Pantaloni: jeans e skinny in pelle
Tra gli abiti rock chic si collocano per eccellenza i pantaloni, jeans sia classici che strappati, larghi, stretti ,corti e lunghi, vanno bene sempre e comunque sia in classico blu che in nero. Stesso discorso per i pantaloni in pelle o ecopelle. Perfette anche le gonne in pelle, e le gonne nere in genere.
Stile chic rock ed il rosso
Le scarpe stile rock chic
Tra le scarpe rock chic troviamo i classici anfibi. Perfetti anche gli stivaletti e, per accrescere l’eleganza ed uscire fuori dagli stereotipi più duri del rock, anche i tacchi.
Stile chic rock uomo
Stile rock chic uomo
Anche per l’uomo i capi che interpretano al meglio questo stile moda sono il giubbotto in pelle, jeans i pantaloni skinny e, ovviamente, t-shirt con loghi di band ed accessori. Tra le scarpe, le più gettonate al maschile sono anfibi e stivaletti. Ma per un outfit più elegante, potrete anche sostituire la giacca con un capospalla più chic e puntare su camicia e altro; sarete meno rock ma sicuramente molto più chic.
Lo stile chic rock: dagli anni 50 del rock agli anni 80
Lo stile chic rock nasce intorno agli anni 50, ed entra a far parte della moda anni 50 d’oltre frontiera, quella trasgressiva. La moda propone uno stile più duro quello tipico delle band rock dell’epoca che ritroviamo anche nel cinema in pellicole e attori come James Dean in Gioventù bruciata, e poi in Grease con John Travolta.
Ma ricordiamo che Janis Joplin, Elvis Presly ed anche Jim Morrison sono alcune delle star che hanno cavalcato l’onda del rock e indossato abiti rock chic caratterizzati dalla loro innegabile personalità dirompente.
Lo stile moda anni 80, poi ha dato una connotazione diversa a questo stile, connotazione che ritroviamo ancor oggi e che ci provengono da performer del calibro di Madonna, Cindy Lauper i Queen e Dawid Bowie con le sue influenze glamour moda anni 70 e il suo stile glam rock.
Glam Rock – Dawid Bowie
Uno stile intramontabile quello rock che nel corso degli anni si è andato modificando arricchendosi di influenze provenienti prevalentemente dal mondo della musica e del cinema e che ha incontrato consensi sia per le strade che sulle passerelle di tutto il mondo.
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