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Come arredare in stile scandinavo la casa perfetta

Come arredare in stile scandinavo la casa perfetta
Come arredare in stile scandinavo la casa perfetta

Stile scandinavo come arredare casa e addobbarla a Natale in stile nordico

Il design e lo stile scandinavo, tipici di IKEA, attualmente molto in voga, hanno esordito verso la metà degli anni cinquanta. Diventato, per merito, uno degli stili più ricercati nell’ambito dell’arredamento, in breve tempo. Le principali caratteristiche dello stile nordico sono i colori neutri ed i materiali naturali.

Pulito e sobrio, quasi essenziale, è uno stile d’arredamento molto di tendenza. Per questo motivo sono sempre di più le persone che, ogni giorno, decidono di sceglierlo per arredare le proprie case. Perfetto per coloro che prediligono arredi minimali e fibre naturali in tessuti caldi, corposi e morbidi. Vediamo come arredare casa in stile scandinavo.

Come arredare in stile scandinavo la casa: 7 elementi essenziali

Gli elementi essenziali e le regole di base per caratterizzare l’arredamento e creare ambienti in stile nordico sono i seguenti:

  • Mobili in legno
  • Tinte chiare e colori pastello
  • Tappeti
  • Mobili lineari
  • Tessuti naturali
  • Luci ben dosate
  • Mobili in legno grezzo

Se parliamo di arredare casa in stile scandinavo a Natale, allora dovremo aggiungere altri accessori natalizi come:

  • Cavallo Dala o in danese Dalahast
  • Pigne, bacche, mele
  • Albero di Natale
  • Candele
  • Rametti di pino intrecciati per comporre centrotavola e ghirlande
  • Gnomi
  • Lanterne
  • Biscotti allo zenzero
  • Corna di cervo
  • Decorazioni opache in rosso o bianco

Stile scandinavo materiali e colori

Lo stile scandinavo è tra gli stili di arredamento, per quanto riguarda la scelta dei colori più indicati, uno dei più rigorosi. Predilige tinte naturali come il colore del legno di betulla e di rovere, ed essenze come pino, betulla, olmo, legno massello di teak, abete, indicate le tinte pastello e il bianco, specie per le pareti. Decisamente consigliabile, per valorizzare i mobili, esaltare la texture del legno utilizzato con lucidature naturali.

Illuminazione

In una casa nordica, la luce serve ad illuminare ma anche a creare la giusta atmosfera, senza risultare invasiva. Relax, è la parola d’ordine, ma anche la funzionalità ha il suo ruolo. Motivo per cui, l’illuminazione andrà dosata creando vari punti luce non troppo aggressivi da utilizzare all’occorrenza.

Tessili

I tessuti più indicati per arredare in stile nordico la casa, sono quelli naturali come il cotone, il crochet,  il lino e la lana. La scelta dei materiali naturali, dal legno ai tessili, incluse le luci non aggressive, ma ben dosate, serve a creare un’atmosfera rilassante e calda, tipica dello stile nordico.

I tessili devono mantenere una connotazione “evanescente” nelle loro texture, quindi fantasie geometriche non cariche o in tinta monocromatiche, non dovranno apparire fantasie e clori sgargianti. L’effetto finale dovrà essere di accoglienza, ma non di pienezza, l’aspetto minimale ma caldo, è un elemento imprescindibile dello stile scandinavo.

I complementi d’arredo nello stile nordico

Complementi d'arredo stile scandinavo
Complementi d’arredo stile scandinavo

Le linee curve sono un must dello stile scandinavo, come possiamo vedere, ad esempio, alcuni modelli della linea Oslo in foto, mentre vengono accettate linee rette e squadrate ma senza eccessi. Tavoli e mobilio, dovranno essere preferibilmente in legno, mentre poltrone e divani saranno ricoperti in lino, cotone pesante o pelle (finta).

Le piante naturali o in alternativa dove scarseggia luce anche artificiali in tessuto o carta, arredano con gusto conferendo all’ambiente un giusto tono “nature”. Sì a mensole, scaffali, e piccoli soprammobili in legno, vetro, ceramica.

Tavolo e poltroncine in stile scandinavo Oslo
Tavolo e poltroncine in stile scandinavo – linea Oslo

Limitare l’uso del metallo e scegliere cornici in legno naturale, grezzo, o comunque semplici nel design. Perfette poltroncine, pouf, lampade a piantana o a parete, magari in metallo, carta di riso o in rattan. Perfetti alcuni elementi a contrasto in grigio e in nero come ad esempio stampe appese alle pareti. Sì alle candele e ai porta candele, così come i diffusori di essenze naturali.

Infine, ottime le stuoie in cocco o i tappeti semplici in monocromia, o dai disegni essenziali, magari tessuti a mano in lana chiara o cotone pesante.

Sì ai cuscini, ma in numero limitato. Perfetti i cuscinoni sui tappeti, e le stampe in bianco e nero alle pareti, Mai eccedere con gli accessori di qualunque tipo essi siano, l’essenzialità e la funzionalità costituiscono il denominatore principale dello stile nordico o scandinavo, che dir si voglia.

Accessori nordici o scandinavi per arredare a Natale

Nel periodo natalizio per rendere la casa festosa uno degli elementi imprescindibili dalla tradizione scandinava è il tradizionale cavallo Dala in danese Dalahast simbolo della Svezia, preferibilmente con rifiniture in rosso.

Alberi di Natale, ghirlande, ed altri accessori natalizi, sono da scegliere in prevalenza nei colori rosso e bianco. La ghirlanda in stile nordico dovrà essere composta da rami di pino intrecciati, alcune pigne e una spolverata di neve finta, per poi essere appesa fuori dalla porta. Le candele bianche sono perfette per creare l’atmosfera e potranno essere usate anche come centro tavola, poste su un vassoio, e adornate da pigne, bacche rosse, melegrane e rametti d pino.

Elementi nordici per arredare a Natale cavallo di Dala rosso
Elementi nordici per arredare a Natale cavallo di Dala rosso

I biscotti in pan di zenzero ben sagomati in simpatiche figurine sono perfetti per essere consumati, ma anche per adornare l’albero di natale di una casa in stile scandinavo. Infine, decorazioni opache, lanterne e tanti fili di luci completano il tutto senza dimenticare un classico del Natale nordico: le corna di cervo che potranno essere appese sopra il camino o in un altro angolo della casa su una parete spoglia. Qualche folletto e tante mele rosse poste in un porta frutta naturale completeranno il tutto.

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Coltivazione orchidee: le 5 specie più facili

Coltivazione orchidee: le 5 specie più facili - Phalaenopsis
Coltivazione orchidee: le 5 specie più facili

Le orchidee sono delle piante da fiore molto apprezzate per la grande varietà di specie e per la bellezza dei fiori. Ma sebbene la loro bellezza sia indiscutibile, la facilità di coltivazione delle orchidee lo è un po’ meno. Vi sono tuttavia, alcune specie, che si prestano meglio alla coltivazione domestica: vediamo quali solo le 5 specie più facili da coltivare e quali sono le tecniche di coltivazione delle orchidee.

Coltivazione orchidee

Le orchidee sono piante di origini tropicali e richiedono dunque maggior cura e temperature adeguate. Come curare le orchidee? Consideriamo che si tratta di piante che in natura hanno (quasi sempre) radici aeree, dunque sono perfette da appendere in panieri appesi.

A differenza di altre piante che vengono coltivate in vasi con terra, le orchidee vivono bene immergendo le loro radici in terreno atto di frammenti spugnosi, corteccia, e pochissima terra. Scegliere bene in terriccio per piante e fiori, o il substrato, che varia da specie e specie, è molto importante.

Ambiente di coltivazione orchidee

L’ambiente ottimale per coltivare le orchidee deve essere sia caldo che umido ma, al tempo stesso, anche luminoso, senza però esporre le piante ai raggi diretti del sole. L’acqua andrà somministrata moderatamente e preferibilmente spruzzata, mantenendo l’ambiente circostante alla pianta d’orchidea, umido.

E’ preferibile usare acqua piovana o acqua distillata. Le orchidee andranno irrigate a giorni alterni e spruzzate anche tutti i giorni. Le piante andranno fertilizzate per favorire e sostenere la fioritura, durante il periodo in cui i fiori abbelliscono la pianta di orchidea è necessario tenere le foglie pulite per scongiurare la presenza di parassiti. Nonostante le cure, talvolta possono comparire dei segnali che indicano un problema:

  1. macchie sulle foglie: compaiono qualora la pianta di orchidee si trovi in ambiente troppo freddo.
  2. Foglie accartocciate: significa che la luce a disposizione dell’orchidea è insufficiente.
  3. Foglie che ingialliscono e seccano: indicano la presenza di sole e luce eccessiva.

Orchidee: le 5 specie più facili da coltivare

Le orchidee sono originarie di paesi asiatici e delle zone tropicali, ma sono presenti anche in Italia diffuse sulle montagne e prendono il nome di orchidee terricole. Le varietà sono davvero molte, alcune con fiori molto piccoli, altre con fiori giganti. Le orchidee tropicali chiamate orchidee epifite sono, tra le varietà di orchidea, quelle che necessitano di luoghi luminosi, umidi e molto caldi.

Vediamo quali sono le 5 specie di orchidee più facili da coltivare:

  1. Orchidea Cymbidium
  2. Orchidea Phalaenopsis
  3. Orchidea Cattleya
  4. Orchidea Masdevallia
  5. Orchidea Ludsia discolor

Orchidea Cymbidium

Tra le varietà di orchidee, l’orchidea Cymbidium è una di quelle più comuni e diffuse in tutto il mondo. Proveniente dal continente Australiano ed Asiatico è una varietà di orchidea che non ama in modo particolare il caldo, dato che il suo luogo di origine è montano predilige luoghi freschi e non ama il sole diretto.

In estate necessita di irrigazione frequente e teme gli sbalzi di temperatura che rischiano di farle perdere i boccioli fioriferi. Il terriccio di coltivazione è un substrato composto da corteccia, sfango, osmunda e terra da giardino.

Orchidee: Cymbidium
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Orchidea Phalaenopsis

L'orchidea Phalaenopsis
L’orchidea Phalaenopsis

L’orchidea Phalaenopsis è quella che troviamo più di frequente in commercio, venduta nei negozi di fioristi ed anche nei supermercati in tanti colori diversi.

La sua diffusione è dovuta al fatto che tra tutte le specie di orchidee la Phalaenopsis è quella che riesce ad adattarsi meglio alla vita in appartamento.

Ama l’umidità e i luoghi caldi, è una varietà epifite o litofita ossia cresce aerea e sulle rocce grazie alle sue radici grandi e carnose. Possiede da due a 6 foglie grandi e coriacee dal verde intenso. I fiori sono colorati di dimensioni medio/piccole.

Necessità di rinvasi primaverili da effettuare ogni due o tre anni. Ma non è particolarmente esigente e si adatta anche a condizioni non ottimali. Originaria delle Filippine, Australia, Indie ed Indonesia.

Orchidea Cattleya

L’orchidea Cattleya è reperibile in commercio in varie colorazioni e dimensioni. Originaria dell’America meridionale conta circa 130 specie di orchidee epifite e litofite di dimensioni diverse e con fiori differenti sia per dimensione che per colore. Ama i luoghi luminosi e teme molto il freddo.

Facile da coltivare e curare richiede ambiente areato e l’esposizione al sole diretto per almeno un paio di ore al giorno. Ha necessità di irrigazioni abbondanti da Marzo ad Ottobre mentre in inverno richiede poca acqua con irrigazioni bisettimanali. Il terriccio ottimale per coltivare l’orchidea Cattleya è composto da fibre vegetali e corteccia.

Orchidee Cattleya
Orchidee Cattleya

Orchidea Masdevallia

L’orchidea Masdevallia è un’altra varietà epifita che necessita di caldo ed umidità in quanto è originaria del Perù e del Messico. Di dimensioni compatte e modeste raggiunge i 10 – 15 centimetri e alcune varietà risultano davvero delle miniature di orchidee caratterizzate da fioriture vivaci e prolungate.

Non amai raggi diretti del sole ma predilige luoghi arieggiati ed ombreggiati sia all’esterno in estate che in casa in inverno. Ama terreno umido e quindi necessita di irrigazioni moderate ma giornaliere. E’ una specie di orchidea che necessita di rinvasi annuali da effettuare in primavera. La temperatura ideale di coltivazione va dai 15 ai 20 gradi non sopportano temperature inferiori ai 7 gradi.

Orchidee Masdevallia
Orchidee Masdevallia

Orchidea Ludisia Discolor

Si tratta di una varietà di orchidea chiamata anche orchidea gioiello che deve la sua bellezza alle foglie. Orchidea terricola originaria dei paesi asiatici, la Ludisia Discolor (o Ludsia) possiede delle belle foglie di colore argento scuro verde con macchie, mentre i fiori sono dei piccoli capolini bianchi.

Richiede coltivazione in luogo areato ed ombreggiato, non ama il sole diretto e necessita di innaffiature regolari da marzo ad ottobre. Il terreno dovrà essere composto da terra da giardino soffice, torba, sfagno e perlite ben drenato.

Teme il freddo e va quindi tenuta in casa in autunno e inverno in, luoghi dove la temperatura non scenda al di sotto dei 10 gradi. E’ facile da coltivare in casa, ama luminosità ma non sole diretto, ed è molto diversa nell’aspetto, dalle altre specie di orchidea.

Come allargare le scarpe strette

Come allargare le scarpe strette
Come allargare le scarpe strette

Le scarpe strette non sono sempre un errore di acquisto alle volte abbiamo i piedi di lunghezza diversa e una scarpa calza bene mentre l’altra stringe. Altre volte la lunghezza della scarpa è giusta, ma la calzatura è stretta di lato.

Sono molteplici i motivi per cui le scarpe possono risultare strette e, per non dover soffrire inutilmente, è bene allargare le scarpe strette portandole da un calzolaio per la messa in forma o affidandoci al fai da te. Vediamo come allargare le scarpe strette con metodi semplici di uso domestico.

Come allargare le scarpe strette con il fai date

La prima cosa da considerare per allargare le scarpe è il tipo di materiale con cui sono realizzate: il tessuto tende a cedere poco, la pelle sintetica ancora di meno, la pelle naturale, invece, riesce ad adattarsi al nostro piede nel tempo, ma se particolarmente spessa, avrà necessità di un aiutino.

Forma scarpe o allargascarpe

Esistono in commercio degli accessori che servono a mettere in forma le scarpe. Sono sul tipo di quelli che hanno i calzolai ” allarga scarpe professionali” e permettono di allargare le scarpe con qualche giorno di posa. Adatti in particolar modo per le scarpe in pelle possono risultare utili anche per allargare scarpe in tessuto o pelle sintetica.

Forma scarpe o allargascarpe
Forma scarpe o allargascarpe

Bombolette allarga scarpe

Esistono in commercio delle bombolette appositamente studiate per ammorbidire ed allargare le scarpe in pelle. Sono dei preparati in bombolette spray o in schiuma che danno il loro effetto allargante in poco tempo.

L’uso del vapore per allargare le scarpe

Un metodo meno conosciuto ma efficace per allargare le scarpe in pelle è l’utilizzo del vapore. Per procedere, è necessario avere a disposizione un bollitore o una pentola d’acqua calda per generare vapore.

Avvicina le scarpe al vapore per qualche minuto, concentrandoti soprattutto sulle aree che senti più strette. Il calore del vapore aiuta a rilassare le fibre del materiale, rendendole più facili da modellare.

Per ottenere risultati ottimali con questo metodo è consigliabile indossare le scarpe con dei calzini spessi subito dopo averle esposte al vapore, consentendo loro di adattarsi meglio alla forma del piede mentre si raffreddano. Ripetere, se necessario, finché non si raggiunge il comfort che si desidera avere dalla scarpa.

Ghiaccio: pelle sintetica e tessuto o simili

Un altro metodo fai da te per allargare le scarpe è quello che si ottiene riempiendo dei sacchetti di acqua. Potremo allargare le scarpe in sintetico o da ginnastica e simili. Ponendo i sacchetti all’interno e mettendo le scarpe chiuse in una busta nel congelatore, si verificherà il graduale ghiacciamento dell’acqua.

I sacchetti si espanderanno andando a dilatare le scarpe. Ovviamente, questo non è un metodo adatto alle scarpe in pelle. Le scarpe vanno tenute nel freezer per 24 ore. Una volta rimosse attendere che i sacchetti scongelino un poco prima di rimuoverli.

Allargare le scarpe con il Phon

Il calore ammorbidisce e dilata le scarpe in pelle. Per ottenere il giusto effetto è bene indossare le scarpe da allargare con dei calzini molto spessi. Nel caso non ne abbiate, usatene due paia di cotone da tennis indossandone due per piede, in modo da fare spessore.

Si dovrà orientare il phon verso la parte della calzatura da allargare. Il pellame riscaldato dal phon tende in maniera naturale a cedere ed allargarsi. A questo punto, la scarpa andrà lasciata raffreddare e poi estratta dal piede. Se necessario, ripetere questa operazione più volte, fino ad ottenere l’allargamento necessario affinché la scarpa risulti comoda.

Alternativa al phon

Oltre al phon per allargare scarpe che non entrano bene, vi sono i riscaldatori elettrici portatili i quali consentono di indirizzare il calore, in modo uniforme, verso la zona delle scarpe che stringe, ammorbidendola e permettendone un’efficace dilatazione. Assicurarsi sempre di non eccedere con la temperatura onde non danneggiare la calzatura stretta.

Questo metodo del riscaldatore elettrico per dilatare scarpe strette è particolarmente utile per le scarpe realizzate con materiali ibridi che richiedono un approccio delicato nella manipolazione.

Scarpe che fanno male cosa fare?

Infine, se avete delle scarpe che vi fanno male perché risultano dure, ammorbiditele manualmente piegando e sollecitando il punto in cui sono rigide. In genere questi punti critici corrispondono al tallone nella parte alta, al mignolo o all’alluce, specie se valgo.

Andrà comunque considerato che spesso le scarpe nuove devono adattarsi alla forma del piede e quindi possono fare male. Alcuni materiali si adattano con estrema facilità al piede rendendo la calzata confortevole quasi da subito, altri impiegano più tempo e necessitano di ripetute sollecitazioni per cedere quel tanto che occorre per diventare comode.

E’ importante essere pazienti e non forzare mai eccessivamente le scarpe che stringono per non comprometterne la struttura, Una strategia basata sull’attesa è spesso vincente in quanto il materiale tende a cedere in modo spontaneo e naturale garantendo un comfort ottimale. I calzolai ed i metodi indicati possono aiutare ad accelerare questo processo.

In questo caso sia i prodotti spray, che il phon, o il dilatatore elettrico potranno aiutarvi a risolvere il problema rendendo le calzature comode. Infatti non sempre il dolore è sinonimo di scarpe strette, alle volte dipende dal tipo di materiale usato e dalla sua rigidità, o magari dalla delicatezza o conformazione del proprio piede.

Tutti questi metodi citati sono adatti ad allargare scarpe da donna, da uomo ma anche scarpe da bambino. Non solo le décollétte con tacco alto danno problemi ai piedi e possono risultare strette, ma anche scarpe da ginnastica, stivali, scarponcini e mocassini, ma con il fai da te, o se non siamo in grado, con un bravo calzolaio, possiamo risolvere il problema scarpe strette facilmente.

Shatush come scegliere il colore giusto in base ai capelli e alla pelle

Shatush come scegliere il colore giusto
Shatush come scegliere il colore giusto

Lo Shatush ha letteralmente spopolato negli ultimi anni. Nato a New York intorno agli anni 70, si è diffuso velocemente in tutta Europa. Lo Shatush è caratterizzato dallo schiarimento dei capelli in modo degradante, va scelto però in relazione al colore dei propri capelli, tenendo conto dell’incarnato e della fisionomia.

Non tutti i colori vanno bene per chiunque, e se il rosso è perfetto sui capelli mori, ad esempio, non è di grande effetto estetico sulle bionde. Vediamo dei consigli su come scegliere il colore giusto dello Shatush in base alla colorazione dei capelli.

Shatush come scegliere il colore giusto

Lo Shatush considerato il look estivo delle star, è stato leggermente soppiantato o meglio dire, affiancato anche dallo stile face framing, altrettanto “illuminate” e valorizzante per le chiome, specie quelle molto lunghe e copiose. Il face framing, ivece, è sicuramente meno invasivo rispetto allo Shatush in quanto può essere realizzato anche per gradi, operando più interventi di schiaritura.

Molto simile all balayage è però più impegnativo da mantenere, ma in compenso, il face framing dona luminosità e volume alle chiome valorizzando i lineamenti: e lo Shatush invece? Perfetto per l’estate quando sole e cloro tendono a schiarire in modo naturale i capelli, può valorizzarci enormemente anche in inverno, se scelto e realizzato a DOC.

Colore giusto per Shatush, Balayage, e Face framing

Tutti e tre, Shatush, Balayage, e Face Framing, hanno un denominatore comune: quello della scelta giusta del colore, sbagliare il colore vuol dire vanificarne l’effetto illuminante e addolcente. Quindi sia che si faccia in casa con il fai da te, o che ci si rivolga al nostro parrucchiere è bene tenere a mente alcuni concetti di base. Se Balayage, e Face Framing, sono realizzati su ciocche, lo Shatush vine realizzato su tutta la chioma partendo però da una certa altezza e non dalla radice come si fa per la tinta, i colpi di sole, face framing.

Ecco perché carnagione e colore dei capelli entrano in gioco. Nello Shatush è bene rispettare il colore dei propri capelli andando a schiarire, in maniera progressiva, da poco più di mezza lunghezza fino alle punte. Il metodo di schiaritura dello shatush si attua grazie ad un decolorante che si applica sui capelli cotonati. Più si lascia in posa il prodotto, più i capelli tendono a schiarirsi. I riflessi ramati saranno evidenti sui capelli neri, mentre quelli biondi scuri si formeranno sui capelli castani, sui capelli biondo cenere avremo un effetto biondo graduale e chiaro.

Face framing tendenza moda capelli
Face framing tendenza moda capelli

Schiaritura dello shatush fai da te

Il fai da te può mettere a rischio la propria chioma, ma se non si esagera con il decolorante si lascia schiarire il colore in maniera naturale per 15 minuti. Più si allunga questo tempo più il tono del colore dei capelli si schiarirà. Ad esempio restando in posa per mezz’ora avremo una schiaritura di circa 4 toni rispetto al nostro colore.

Per ottenere un effetto naturale dello shatush è bene dividere la testa in 4 o 5 zone, legando dei codini, e decolorare gradualmente rispettando lo stesso tempo di posa. Cotonare i capelli prima di applicare il decolorante serve a rendere il colore naturale ottenendo dei capelli che sembrano schiariti dal sole. Cotonando i capelli e picchiettando il prodotto in maniera non omogenea si ottiene una decolorazione naturale.

Shatush per le more

Se siete more e avete la pelle scura o olivastra, il consiglio è di optare per una colore dello shatush ramato o tabacco. Meglio non scegliere il biondo in quanto richiederebbe una decolorazione troppo forte rovinando i capelli. Per i capelli neri lo shatush ideale come colore è tabacco o rosso molto scuro.

Shatush per le castane

Se avete la carnagione non molto chiara, ed i capelli castani, il colore perfetto per lo Shatush è il biondo cenere, raffinato, e ben si intona con i capelli e la pelle. Se volete osare per una tonalità poco più chiara tenete su il decolorante per uno o due minuti in più ma senza esagerare perché rischiate di bruciare le punte.

Shatush per le rosse

Il rosso è ritenuto, a torto, un colore difficile per lo Shatush. Schiarendo di pochi toni i capelli rossi si otterrà un effetto brillante molto bello e luminoso. Lo Shatush sui capelli rossi può dare risultati sorprendenti e molto piacevoli.

Shatush per le bionde

Se i vostri capelli sono castano molto chiaro o biondi, l’effetto illuminante naturale sarà sorprendente, e spesso non si capirà dove finisce il vostro colore naturale e dove inizia la schiaritura donando, così alla chioma, un bell’effetto naturale. Tra i tanti colori di capelli lo Shatush più facile da realizzare e su quelli tendenzialmente chiari.

Per avere un risultato soddisfacente è bene usare prodotti di ottima qualità o rivolgersi al proprio parrucchiere che potrà darci qualche consiglio in più in merito.

Prugne secche ricetta per essiccare le prugne

prugne
prugne

Prugne secche, fichi secchi ma anche mango e papaia sono dei frutti molto amati e consumati in molti paesi Italia inclusa. Nel periodo di Natale prugne secche, datteri e fichi secchi non possono mancare sulle nostre tavole, magari accompagnati da torroni, panettoni, noci e nocciole.

Ma le prugne secche sono uno di quei frutti che viene consumato tutto l’anno in virtù delle sue proprietà ed anche per il facile utilizzo nella preparazione di torte, biscotti e dolci. Ma come fare le prugne secche? Vediamo insieme in questa guida dal “sapore natalizio”.

Ricetta prugne secche; ecco come fare!

Le prugne o susine sono il frutto ricavato da piante di vario tipo del genere Prunus. Ottime crude perfette essiccate o cotte. Si prestano all’essicazione in quanto durante questo processo non fermentano.

Essiccare i frutti, e nel caso specifico le prugne, costituisce un valido modo per conservarle mantenendo le proprietà ed i nutrienti. Se avete un bell’albero di prugne potrete procedere all’essiccazione di una certa quantità specie se il raccolto è stato abbondante, una volta che la prugna è ben matura. Se non avete l’albero di prugne potrete comunque acquistarne alcune e provare la ricetta per fare le prugne secche o altra frutta secca.

Preparazione prugne secche

I metodi di essiccatura delle prugne, così come anche i fichi ed altra frutta, sono principalmente due:

  1. forno o essiccatoio,
  2. sole diretto.

Molto, nella scelta del metodo da adottare per l’essicazione della frutta, dipende dalla stagione in cui si decide di essiccarla.

Per fare le prugne secche si dovrà procedere lavandole per bene e lasciandole sgocciolare per una mezz’ora. Intanto riempite con dell’acqua una pentola e ponetela sul fuoco a fiamma viva, attendendo che raggiunga l’ebollizione.

Quando l’acqua bolle, versatevi le prugne e lasciatele immerse nell’acqua bollente per circa 2 minuti. Quando la buccia delle prugne si tenderà toglietele dall’acqua e scolatele. Con un coltellino ben affilato rimuovete i noccioli, uno ad uno.

Ricetta per fare le prugne secche
Prugne secche ricetta per essiccare le prugne

Essiccare le prugne in forno

Per essiccare le prugne o altra frutta si utilizza il forno di casa o l’essiccatore professionale, apparecchio che in genere non si ha in casa. Quindi procedendo con l’essiccazione delle prugne con il forno di casa si agisce come segue:

  • Rivestite una teglia con carta da forno
  • Ponetevi sopra le prugne distanziandole un poco tra di loro.
  • Infornate a forno caldo a 120 gradi per 1 ora

Mentre le prugne si seccano andranno controllate in modo che sì, perdano l’acqua ma senza asciugarsi troppo, perché in tal caso diverrebbero troppo dure e secche.

Essiccare le prugne in estate

Se invece dovete essiccare le prugne in estate, approfittate della bella stagione. Lavate le prugne, lasciate sgocciolare e infine ponete al sole in un bel vassoio capiente e lasciarle asciugare al sole rigirandole di tanto in tanto.

In una settimana circa, raggiungeranno il giusto grado di asciugatura, che vi consentirà di conservare e consumarle durante l’inverno. Per la conservazione e consigliabile bollire dei barattoli di vetro sterilizzandoli e lasciarli asciugare. Conservate in vetro e sottovuoto, le prugne dureranno a lungo.

Proprietà prugne secche e costituenti

E’ ben noto che le prugne secche sono molto indicate a chi ha problemi di stitichezza e transito intestinale. Le fibre che compongono il frutto, nonché i principi attivi delle prugne, aiutano a regolarizzare la funzione intestinale.

Inoltre, le prugne sono, come le banane, molto ricche di nutrienti e in particolar modo di potassio. Le prugne sono composte per 100 grammi di prodotto, da 42 calorie, dall’87,50 g di acqua, 10,50 g di carboidrati, 10,50 di zuccheri 0,50 di proteine, 0,10 di grassi, 1,50 di fibra totale, 0,20 mg di ferro, fosforo 14 mg, calcio 13, mg ed infine da alto contenuto di potassio 190 mg. Inoltre le prugne contengono vitamine, tra esse quelle del gruppo B,(B1, B2, B3 e B6) a vitamina A e C. Questi valori sono riferiti alle prugne fresche, le prugne secche contengono 249 calorie per 100 grammi, 732 mg di potassio.

Le prune si rivelano delle ottime alleate non solo per l’intestino, ma anche per la pelle, i capelli e le ossa.

Le prugne secche sono energizzanti e dunque ottime anche per i bambini, utilizzate come spuntino di mezza giornata, o nella preparazione di fagottini alle prugne o dolcetti di altro tipo. In questo periodo dell’anno, oltre ad essiccare la frutta si possono preparare marmellate autunnali come ad esempio la marmellata di castagne.

Cristalli e proprietà: Acquamarina utilizzo cristallo azzurro

Cristalli e proprietà: Acquamarina utilizzo cristallo azzurro
Cristalli e proprietà: Acquamarina utilizzo cristallo azzurro

Dal colore quasi evanescente, un celeste lieve caratterizza l’acquamarina una pietra preziosa spesso montata sui monili come orecchini, anelli e collane. Ma i cristalli sappiamo che vanno scelti in base alle esigenze personali ,in quanto in relazione al colore e alle vibrazioni che emana il cristallo, ha la capacità di interagire con il corpo umano e, in particolar modo, con i chakra correggendone eventuali squilibri e ripristinando armonia. Vediamo le caratteristiche dell’acquamarina e come utilizzare questo cristallo azzurro dal colore cristallino.

Acquamarina utilizzo cristallo azzurro e blu

L’acquamarina è un cristallo e pietra preziosa usata in oreficeria composta da silicato di allumino e berillo. Appartiene essa stessa alla famiglia dei berilli composti da un sistema esagonale. Si tratta di cristalli esagonali prismatici lunghi anche 40 – 50 centimetri con una durezza del 7,5 e con un colore caratteristico che varia da azzurro chiaro a meno chiaro fino al blu intenso e all’azzurro verde. il colore più pregiato di acquamarina è il blu intenso.

Da dove proviene l’acquamarina? Il cristallo o pietra acquamarina proviene principalmente dal Brasile dove si trovano giacimenti abbondanti; la si trova nella zona del Bajkal e degli Urali (ex URSS) ed anche in Madagascar, Nigeria, Afghanistan, in India, Zambia, Irlanda e in Africa sud orientale e, infine, anche in Italia nell’isola D’Elba e in val di Codera in provincia di Sondrio.

L’acquamarina è una pietra che può essere confusa con il topazio azzurro e con lo spinello azzurro, inoltre ne vengono prodotte alcune imitazioni in vetro e imitazioni di spinello sintetico.

Proprietà dell’acquamarina e significato

E’ una pietra molto bella che viene regalata alle spose. Infatti la proprietà più riconosciuta dell’acquamarina, fin dai tempi antichi, e quella di essere un portafortuna per gli sposi e di proteggere in particolar modo la sposa ed il suo matrimonio. Considerata, inoltre, la pietra portafortuna del mese di Marzo, riconosciuta come pietra della felicità e dell’allegria.

L’acquamarina si utilizza, oltre che per doni scaramantici, e per favorire le amicizie, anche per altri scopi: aiuta a calmare l’ansia e a pensare positivamente, ha un’azione calmante sulla mente e sul sistema nervoso. E’ un cristallo ideale per la meditazione e la creatività, inoltre, aiuta a rafforzare il coraggio e allineare i chakra sbloccando quello della gola.

Acquamarina per disturbi

Le proprietà dell’acquamarina la rendono idonea a combattere disturbi come l’aggressività, rafforza le arterie e previene gli infarti. Agisce sulla zona della gola combattendo malattie che possono interessare la laringe, la faringe, le tonsille e le malattie delle vie respiratorie in genere incluse le allergie. Previene la ritenzione idrica e purifica reni, fegato, milza e tiroide.

L’acquamarina viene associata a due Chakra: il terzo e il quinto chakra.

Per utilizzare le pietre, una volte scelte quelle più giuste per noi, sia di forma grezza che lavorata, magari montate su dei bei monili da indossare, dovremo procedere alla pulizia e ricarica dei cristalli. L’acquamarina è considerata la pietra della preveggenza in grado di aiutare a prevedere il futuro se opportunamente utilizzata specie nei periodi di luna crescente.

Programmare e utilizzare l’acquamarina

Successivamente, dopo averli puliti e ricaricati per poterli utilizzare andranno programmati:

Come programmare i cristalli

In base al tipo di forma del cristallo di acquamarina che abbiamo acquistato lo potremo destinare ad utilizzi diversi. A tal proposito, vi consiglio di leggere l’articolo che segue:

Come utilizzare i cristalli in base al tipo di forma

Abbiamo visto le proprietà e le caratteristiche dell’acquamarina, una bellissima pietra azzurra pregiata che può aiutare un moltissime manifestazioni di ansia e aggressività, pietra protettrice di grande bellezza ed interesse.

Prezzo acquamarina

Montata sui gioielli l’acquamarina ha un discreto valore. Quanto costa l’acquamarina? Se scegliamo un gioiello con una pietra di qualità da circa 1 carato, pura o quasi, avrà un prezzo intorno ai 600 euro.

Per pietre di acquamarina più grandi da 2 o 3 carati si arriva anche a 1000 – 1500 euro. In genere, si trovano anelli con acqua marina molto belli con una pietra montata singola o avvicinanti a dei piccoli brillanti. Sono 4 le caratteristiche che determinano il prezzo di una pietra di acquamarina:

  1. colore
  2. chiarezza della pietra
  3. taglio della gemma
  4. dimensioni della pietra e quindi carati

Ma se optiamo per un’acquamarina grezza, non di prima scelta sciolta o montata su argento, o per una pietra non lavorata non pura, il costo è nettamente inferiore ed è possibile reperirla anche a meno, in base alle dimensioni. Ma attenzione alle pietre sintetiche ve ne sono tante in commercio e se non si è esperti possono essere confuse con quelle naturali.

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Stili e tendenze, gli outfit moda

Stili di tendenze e gli outfit moda
Stili di tendenze e gli outfit moda

Gli stili e tendenze di moda, spaziano dalle scelte eleganti che rilanciano talvolta linee retrò, fino agli outfit moda contemporanei con nuove stimolazioni che investono sia le linee che i colori. Gli abiti in bianco e nero eleganti, ed i capi neri in genere, sono come sempre dei veri must, decisamente molto apprezzati dal mondo femminile.

Ma va detto che anche l’abbigliamento sportivo e quello casual si riaffermano con determinazione in dress code pratici da utilizzare ogni giorno. Ma scopriamo quali sono i capi scelti da noi per stili di tendenza attuali tra cui spiccano i womens’s lungewear set, versatili, comodi e sempre attuali.

Stili e tendenze, gli outfit moda: i set coordinati donna

Tra gli Stili e tendenze del momento, troviamo i coordinati dalle linee sportive o più classiche, costituiscono dei veri passepartout per le giornate comode del mondo femminile. Sostituiscono il classico tailleur, sicuramente molto più formale, e lasciano ampio spazio alla comodità, mantenendo una connotazione femminile.

I womens’s lungewear set, si accostano al concetto di tuta in termini di comodità ma danno vita, in realtà, ad outfit di tendenza comodi e attualissimi, adatti ad essere indossati sia per andare al lavoro che per tutti i giorni.

Tra i colori tipici dell’autunno si collocano il verde, il marrone, perfetto il nero sia per i lungewear set che per gli abiti lunghi o corti che siano. Ho scelto un women’s loungewear sets in marrone bruciato, in quanto trovo che sia un colore che si intona moltissimo alla stagione autunnale.

Ma se si è alla ricerca di un abbigliamento sportivo ancora più comodo meglio puntare sulla grande varietà di tute e set sportivi super femminili che si trovano attualmente in commercio e sul sito femmeluxe che trovate alla fine dell’articolo.

Dress: Nero o bianco?

Il nero è un colore tanto amato dalle donne, in virtù del fatto che si tratta di un colore elegante che slancia la silhouette snellendo e camuffando eventuali chili di troppo. Ma le giovanissime potranno anche scegliere un Little black dress se amano il nero o in alternativa, qualora si possieda un fisico mozzafiato e piacciano i colori chiari come il bianco, anche un bellissimo mini abito bianco ossia un white midi dress sensuale e luminoso.

Top nero con maniche femmeluxe
Top nero con maniche femmeluxe

Little black dress or long dress?

Entrambi i colori sono perfetti per ogni occasione, ma si sa, l’abito nero è un vero passepartout per mille occasioni diverse, incluse le feste e gli eventi, e può essere indossato anche per il prossimo Capodanno in arrivo. Cosa c’è di più elegante di un black dress per Capodanno? A voi la scelta se optare per un vestito lungo “long dress” o per un mini dress! Sicuramnte è una cpao che rientra tra gli

Entrambi i colori sono perfetti per ogni occasione, ma si sa, l’abito nero è un vero passepartout per mille occasioni diverse, incluse le feste e gli eventi, e può essere indossato anche per il prossimo Capodanno in arrivo. Cosa c’è di più elegante di un black dress per Capodanno? A voi la scelta se optare per un vestito lungo “long dress” o per un mini dress! Sicuramente è un capo questo, che rientra tra gli stili e tendenze del momento da molti anni.

Siete donne da abito lungo o donne da abbigliamento sportivo?

Le tendenze moda e jeans: dress code smart casual

Ma gli stili di tendenza sono variabili e vasti e gli outfit non devono imporre per forza eleganza. La praticità e l’abbigliamento casual sono un binomio molto ricercato sia dalle giovani generazioni sia da persone anche di una certa età che amano vestire adottando un dress code smart casual.

Ma cosa si intende per dress code smart casual? Beh la risposta è insita nel nome: capi casual! Si adottano infatti abiti ed indumenti come il jeans preferibilmente di colore scuro o pantaloni in cotone, camicette e t-shirt, giacche e blazer il tutto abbinato a sneakers comode dando vita a look ed outfit non formali che caratterizzano questo modo di vestire. Non sempre sono consigliati i jeans strappati perché sebbene il jeans sia adottabile è meglio optare più che per ripped jeans for women per modelli di jeans più seri e classici.

Dove fare acquisti online e scoprire stili e tendenze

Tutti gli outfit di tendenza moda presentati sono reperibili in un shop online dedicato al mondo femminile: Femme Luxe dove potrete trovare abiti lunghi e corti bianchi e neri, così come di altri colori, e un’infinità di abbigliamento sportivo inclusi i womens’s lungewear set di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo.

Design, il segreto per un arredamento eccellente

Design, il segreto per un arredamento eccellente
Design, il segreto per un arredamento eccellente

Come identificare il tuo stile d’arredamento e integrarlo con i mobili di casa per creare spazi accoglienti? Ecco alcuni consigli che puoi tenere in considerazione nella scelta e nell’acquisto di mobili accattivanti e complementi d’arredo in linea con le scelte di design.

Un arredamento costruito intorno alla persona che vive la casa

Il soggiorno è un luogo di incontro per la famiglia e gli amici e deve pertanto avere unarredamento confortevole che invogli al relax.

Ci sono molti tipi di design, puoi sceglierne uno che meglio esprime il tuo modo di essere; se sei una persona religiosa, ad esempio, non puoi non inserire degli elementi che meglio rappresentano la tua fede; scopri le icone sacre di Holyart.

Quindi perché accontentarsi di qualcosa di semplice se con i giusti arredi si riesce a trasformare il proprio soggiorno in uno spazio di svago e relax?

O semplicemente godersi la famiglia e creare momenti piacevoli. Il divano per soggiorno è il primo e principale elemento che dovrebbe essere nella tua lista di mobili da acquistare per rinnovare o progettare il tuo arredamento poiché questo sarà il fulcro dell’intera stanza.

A seconda del modello di divano che scegli, i pezzi che completeranno lo spazio dovrebbero essere correlati al suo stile.

Accessori e arredi sacri e non
Accessori e arredi sacri e non

Arredamento, definizione e componenti essenziali

“L’arredamento è una creazione dell’essere umano come elemento fondamentale da possedere in determinati spazi per consentire maggiore comodità e soprattutto utilità”.

Tenendo conto di questa definizione possiamo dedurre che:

  1. sedie,
  2. letti,
  3. tavoli.

Tutti e tre sono stati i primi mobili creati dall’uomo come elementi base di una casa. La sua funzione principale è quella di fornire comfort durante l’esecuzione di attività necessarie e di base come il riposo e il cibo. Nel secondo livello di importanza in una scala gerarchica troviamo altre tipologie di arredo anch’esse interessanti come la scrivania, la libreria, i comodini, gli armadi.

Questi assolvono anche a funzioni specifiche e nascono con l’evoluzione del design di una casa tradizionale e la creazione di nuovi spazi che non sono essenziali per l’habitat di un essere umano, ma che nel tempo hanno plasmato il design all’interno della casa.

L’arredamento è così importante perché partecipa anche all’espansione dello spazio in modo che una piccola casa possa essere più utile di quanto ci aspettiamo.

L’uso di mobili multifunzionali nelle camere da letto e nelle cucine ci dà versatilità funzionale, oltre ad essere un contributo al design e alla decorazione del luogo.

Ogni esigenza ha il suo arredamento, basta solo scoprirlo

Ogni tipologia di arredo, stile di arredo e design ha oggi l’obiettivo di creare spazi diversi e unici per ogni stanza.

Il mercato ti offre infinite possibilità per combinare bisogni primari con elementi secondari che daranno anche un tocco speciale alla decorazione della tua casa.

Se quello che ti piace è l’eleganza e la semplicità del minimalismo, puoi rappresentarlo con mobili sobri abbinandolo a colori e texture secondo questo stile. Ma gli stili di arredamento sono davvero molti e quindi potrai spaziare tra soluzioni di ogni genere.

Se ti piace la moda retrò, puoi rivolgerti allo stile vintage e realizzare interessanti composizioni che renderanno la tua casa uno spazio unico. Senza dubbio, uno degli spazi principali della tua casa è il soggiorno.

Dargli personalità è molto facile, devi tenere conto dello stile architettonico che più ti piace, e che serve come punto di partenza per scatenare la tua fantasia. I mobili devono essere realizzati con materiali resistenti e durevoli per garantire all’utente un lungo periodo di utilizzo: legno e metallo sono i materiali per eccellenza da utilizzare, anche se al giorno d’oggi vediamo anche l’uso di altri elementi come plastica, resina, cartone e cartotecnica, tessili di ogni tipologia, dai cuscini, ai tappetti fino alle tende.