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martedì, Settembre 30, 2025
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Sgombero mobili: quanto costa e a chi affidarsi

Sgombero mobili: quanto costa e a chi affidarsi
Sgombero mobili: quanto costa e a chi affidarsi

Dover sgomberare un appartamento è un’esperienza che almeno una volta nella vita può capitare a tutti. Il problema è relativo se si tratta di dover togliere piccoli elettrodomestici o i tradizionali suppellettili che si trovano in ogni appartamento: in fin dei conti con una o due automobili, tanta pazienza e qualche giorno di lavoro, si potrebbe risolvere la questione da soli con un trasloco fai da te.

La situazione è ben diversa, e si complica di non poco, quando si tratta di sgomberare anche i mobili. L’idea di affidarsi alle proprie forze o alla gentile disponibilità dei propri amici, potrebbe non essere quella giusta. Basta soffermarsi un attimo a riflettere sulle molteplici questioni da risolvere per capire che la soluzione migliore è affidarsi alle mani esperte di chi sa fare questo mestiere.

A chi affidarsi per lo sgombero dei mobili


Come smontare l’intero arredamento mobiliare? Come organizzare il trasporto? Come smaltire quei mobili non più utilizzabili? Basterebbero queste tre domande per scoraggiare anche gli amici più disponibili. Ovviamente, anche la scelta di affidarsi ad un professionista non è immune da ragionamenti.

Il primo ostacolo, infatti, è la scelta della ditta a cui far svolgere questo arduo compito. Gli aspetti che si potrebbero considerare sono molteplici, ma ve ne sono alcuni di certo più importanti; innanzitutto è bene affidarsi a chi fa questo mestiere tutti i giorni. Sembra ovvio, ma in realtà si tratta di un settore dove l’improvvisazione è tanta, in particolare nei grandi centri urbani.

Per questo motivo, chi cerca un’attività di sgombero appartamenti a Milano, Torino, Roma o qualsiasi altra grande città d’Italia, farebbe sempre meglio a scegliere aziende con competenze dimostrabili, personale assunto, disponibilità di parco macchine e strumenti utili a risolvere ogni situazione e, infine ma non meno importante, una comprovata esperienza nello smaltimento dei rifiuti che verranno prodotti durante e al termine dello sgombero o, più semplicemente, per lo smaltimento secondo legge di tutti i mobili e di tutti gli oggetti presenti in casa non più utilizzabili.

Quanto costa il servizio di sgombero


Quanto mi costa tutto questo lavoro? Questa è la madre di tutte le domande, anche se nessuno si chiede mai quanto costerebbe affidarsi a personale non competente. Al di là di tutto, avere un’idea chiara dei costi è senza dubbio importante. Partiamo dal
presupposto che un servizio di sgombero dell’appartamento non è come prendere un caffè al bar, nel senso che sono tante le variabili che incidono sul costo, per questo è difficile sapere in anticipo, con assoluta certezza, quanto costerà sgomberare il proprio immobile.

Come organizzare un trasloco: 5 consigli utili per facilitare il lavoro

Preventivo traslochi e sgombri: ecco le differenze

Prima di richiedere un preventivo, però, è possibile farsi un’idea valutando alcuni aspetti. In primo luogo, ovviamente, c’è da considerare la città: certo ci saranno variazioni tra lo sgombero di un appartamento a Bari oppure a Milano. Poi c’è da considerare una serie di fattori che riguardano l’immobile in sé, come la superficie dell’appartamento, ad esempio. Si capisce che sgomberare una casa di 60 metri quadri non può richiedere lo stesso lavoro di una casa grande il doppio.

Di pari passo con la superficie c’è il discorso della quantità di oggetti e di mobili da sgomberare. Inoltre: si tratta di mobili riutilizzabili oppure da smaltire? Oppure di entrambi i casi? La differenza è sostanziale: se i mobili sono riutilizzabili o vendibili, evidentemente andranno smontati con tutte le accortezze del caso, andando a incidere in maniera importante sui tempi di lavoro. Se invece si tratta di oggetti da smaltire, si richiederà un altro tipo di impegno ma anche differenti competenze. Poi c’è il discorso del piano e della presenza o meno di ascensori o montacarichi.

Questi ultimi aspetti possono diventare particolarmente rilevanti nelle grandi città. Pensiamo a Milano, un esempio su tutti, dove è abbastanza frequente imbattersi in appartamento magari al quarto o quinto piano, in palazzine del centro storico prive di ascensore. È evidente che la mole di lavoro cambia in maniera considerevole. Gli aspetti fin qui evidenziati non ci dicono nulla di specifico sul costo ma aiutano a capire anche quanto complicato potrebbe essere una soluzione autonoma di sgombero del proprio appartamento.

Arredare un monolocale: consigli utili per farlo al meglio

Arredare un monolocale: consigli utili per farlo al meglio
Arredare un monolocale: consigli utili per farlo al meglio

I monolocali hanno un fascino tutto loro, difficilmente riscontrabile in appartamenti estesi per molti metri quadri, ma arredare spazi piccoli e poco funzionali non è semplice, specialmente se non ci si avvale dei mobili e oggetti d’arredo giusti. Seguendo qualche piccola linea guida, arredare un piccolo appartamento potrebbe diventare un’esperienza non solo molto divertente, ma anche facile da realizzare.

6 Consigli pratici per arredare un monolocale

Per prima cosa quando si arreda un monolocale, bisogna avere un mobiliere di fiducia a cui rivolgersi, dalla comprovata esperienza sul campo e capace di consigliare il cliente verso la migliore gestione degli spazi. Arredamento Roma è l’esempio di come professionalità e qualità dei prodotti possono unirsi, fino a creare un connubio vincente.

Accessori e mobili contenitori

Altro consiglio è quello di prediligere articoli d’arredamento dotati di contenitori e sezioni nascoste, da sfruttare per la conservazione di oggetti di vario tipo. I letti contenitori ad esempio sono ideali per creare un punto di raccolta nella zona notte, dove riporre scarpe, piccoli elettrodomestici o semplicemente le scatole utilizzate per il cambio stagione. Chi invece preferisce non ingombrare i metri quadri a disposizione con letti classici, può optare per divani letto, sempre rigorosamente con vano contenitore.

Mobili funzionali ed ante scorrevoli

Per quanto riguarda gli armadi, o qualsiasi altro mobile apribile, meglio optare per modelli con ante a scorrimento, meno ingombranti sia in fase di apertura che di chiusura. I mobili con ante scorrevoli infatti possono essere posizionati anche nei posti più scomodi e nascosti. Per sfruttare tutti gli spazi disponibili potrebbero essere utili gli armadi a ponte, da posizionare sopra il divano letto o letto contenitore.

armadi scorrevoli
Come scegliere un armadio ad ante scorrevoli

Specchi e luci

Al fine di creare un effetto ottico ingrandente, nell’arredo di un monolocale è suggerito l’utilizzo di specchi e luci di vario tipo. Gli specchi infatti creano un senso di profondità oltre a consentire il riflesso di qualsiasi fonte di luce. Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale del monolocale, da intensificare nel caso in cui scarseggiano finestre, finestroni o lucernari, è bene utilizzare lampadine con la stessa tipologia di luce (tutte fredde, tutte calde o naturali).

Creare una continuità cromatica alle luci di casa permette di rendere gli ambienti più grandi alla vista. Molto utili e decorative sono anche le pareti trasparenti, in vetro o in plexiglass, per dividere gli ambienti senza però occupare spazio e limitare l’ariosità della casa. Le pareti trasparenti quindi possono essere utilizzate proprio come dei muri, ma con un impatto notevolmente ridotto.

Basi d’appoggio e tavoli consolle

In una casa che si rispetti però, non può mancare una base di appoggio su cui mangiare, studiare o cucinare. Ecco quindi arrivare in soccorso le consolle, perfette sia per arredare che per funzionare da tavolo. Le consolle hanno il potere di occupare spazi ridotti e allo stesso tempo, di risultare delle solide ed efficaci superfici di lavoro. Altra alternativa sono i tavoli allungabili, che in poche mosse possono passare da una capienza ridotta ad una da 8 o più persone.

Per quanto riguarda le sedie invece, è meglio prediligere sedie impilabili e quelle pieghevoli, dalle forme minimali e poco ingombranti, in modo che possano essere riposte in maniera ordinata in un angolo della stanza e sfilate al momento dell’occorrenza. Per far sì che questa operazione venga svolta in maniera pratica, meglio optare per modelli in PVC rigido o in altri materiali leggeri da sollevare.

Affidarsi a specialisti del settore


In conclusione è bene sottolineare che il modo migliore per eseguire tutti i consigli sopra indicati, è quello di rivolgersi ad un fornitore di mobili che lavora anche su commissione, sicuramente capace di realizzare mobili su misura e personalizzati in base ai gusti e alle esigenze del cliente. Meglio evitare quindi soluzioni improvvisate e poco professionali. Quando si parla di arredamento la qualità dei materiali, ma soprattutto la manodopera impiegata nel montaggio, non può che essere alta.

Come friggere i carciofi e 5 ricette carciofi

Come friggere i carciofi e 5 ricette carciofi
Come friggere i carciofi e 5 ricette carciofi

Vi piacciono i carciofi? Le ricette Per cucinare questo prezioso ortaggio sono molteplici. Una delle ricette dei carciofi più nota è quella dei carciofi alla giudia ma i carciofi possono anche essere cucinati a spicchi, farciti con carne trita, cotti in padella, o magari fritti, realizzando un piatto gustoso che piace anche ai bambini. Vediamo la ricetta dei carciofi fritti in pastella e 5 ricette per preparare i carciofi:

  1. Carciofi alla giudia;
  2. carciofi ripieni;
  3. carciofi fritti;
  4. carciofi a spicchi;
  5. carciofi alla romana.

Come friggere i carciofi e 5 ricette carciofi

Le ricette dei carciofi sono molteplici oggi vogliamo proporvi 5 ricette per preparare il carciofo, un ortaggio dal gusto molto particolare che ricordiamo può essere consumato anche crudo in pinzimonio.

Pulire i carciofi e immergerli in acqua e limone
Come pulire i carciofi e immergerli in acqua e limone

Carciofi alla giudia ricetta

Per preparare questa ricetta di carciofi occorrono ovviamente 4 bei carciofi sale e pepe, olio extravergine di oliva ed il succo spremuto di un limone per pulirli e non farli scurire. Dopo aver pulito i carciofi eliminando le foglie dure e tagliandolo in punta eliminando anche dai gambi la scorza, i carciofi vanno lavati e immersi in acqua e limone.

Lavati i carciofi, andranno scolati ed asciugati un poco. In un tegame porre l’olio, lascialo scaldare e aggiungere i 4 carciofi copri con un coperchio aggiusta di sale e pepe, copri e continua la cottura. L’olio deve coprire i carciofi per metà. La cottura andrà avanti per una decina di minuti, capovolgere i carciofi e continuare per altri 10 minuti circa. Prelevare i carciofi con una schiumarola scolarli dall’olio e servire in tavola caldi.

Carciofi ripieni ricetta

I carciofi ripieni possono essere cucinati come quelli alla giudia, la differenza sta nel ripieno. I carciofi andranno allargati e al centro, andrà posto un ripieno a base di carne macinata, pane, prezzemolo, uovo sale e pepe. La cottura durerà anche in questo caso circa 30 minuti ed i carciofi oltre ad essere buoni saranno nutrienti e corposi grazie al ripieno. Nel ripieno per carciofi si possono adottare delle varianti: solo pane, solo macinato, o magari la versione saporita con con ripieno di salsiccia.

Carciofi fritti ricetta

Carciofi fritti ricetta
Carciofi fritti ricetta

Per preparare i carciofi fritti occorre pulire i carciofi, come descritto in alto. Asciugarli a dovere, e successivamente tagliarli a spicchi sottili, per poi preparare una pastella cremosa per la frittura. Per preparare la pastella occorre utilizzare i seguenti ingredienti:

  • Farina
  • acqua
  • uovo
  • lievito di birra o birra
  • sale
  • olio

Usa dell’acqua tiepida incorpora l’uovo sbattuto e il sale aggiungi il lievito di birra o due cucciai di birra e poi, la farina a cascata. Mescola fino ad ottenere una pastella fluida. A questo punto, possiamo friggere i carciofi.

Immergi i carciofi tagliati a spicchi e ponili a friggere in olio caldo e fumante in una padella di meda grandezza. Girali un paio di volte dorandoli prima da un lato poi dall’altro. Scola i carciofi su carta assorbente. Sala i carciofi fritti e servili in tavola ancora caldi.

Con queste 5 ricette dei carciofi potrete consumare e gustare il carciofi in diversi modi, cambiando di tanto in tanto e servendo in avola un contorno davvero molto buono. Altre ricette semplici per i carciofi sono la ricetta numero 4 e la numero 5 qui di seguito.

Carciofi in padella trifolati a spicchi
Carciofi in padella trifolati a spicchi
  • 4) Carciofi in padella da tagliare a spicchi e cuocere come alla giudia ma tagliati a spicchi e trifolati con l’aggiunta di vino bianco prezzemolo e aglio. Se Volete rafforzare il sapore aggiungete della pancetta a dadini o dello speck.
  • 5) I carciofi alla romana altra nota ricetta con la quale si cucinano i carciofi sani utilizzando anche mentuccia pane grattato, prezzemolo, sale e pepe e aglio. Il temo di cottura è di circa 30 – 40 minuti.

PROVATE LA RICETTA DEI CARCIOFI CHE PREFERITE E … BUON APPETITO!

Castello di Sermoneta origini storiche e proprietari

Castello Caetani
Castello di Sermoneta origini storiche e proprietari

Il Castello di Sermoneta è una fortezza che ha origini, con molta probabilità, risalenti alla famiglia baronale degli Annibaldi i quali, a metà del XIII secolo (inizi 200), ricevettero dalla Santa Sede, tre città: Sermoneta, Bassiano e San Donato. In seguito, la famiglia Annibaldi cedette a Pietro Caetani nipote di Bonifacio VIII i territori di Bassiano, Sermoneta e San Donato e con essi, il Castello di Sermoneta e Ninfa Doganella, per la somma di 140 mila fiorini d’oro.

I Caetani, nel tempo, resero la rocca una vera e propria fortezza militare costruendo nuovi edifici (ben cinque) e mura di cinta fortificate insieme a numerosi ponti levatoi che avevano la funzione di isolare la torre in caso di attacco nemico.

Il Castello di Sermoneta, noto anche come Castello Caetani, si trova collocato nella parte più alta del borgo medievale di Sermoneta ed è del paese, dei monti Lepini, e della pianura Pontina sottostante, sicuramente l’edificio storico di maggior interesse del luogo.

La storia del castello di Sermoneta dal medioevo ad oggi

Il Castello di Sermoneta subì diversi assalti nel tempo, e venne quindi ristrutturato ed arricchito con numerose opere difensive. Si tratta infatti, di un esempio di architettura militare, una delle più complesse ed articolate presente nel Lazio.

Il nucleo più antico del castello è sicuramente costituito dalla torre più alta del Maschio mentre a sud, si trova il Maschietto o contro-torre. Nel palazzo adiacente, del quale attualmente sono visibili le fondamenta, fu utilizzato per edificare le grande Sala dei Baroni. Quest’ultima, composta da tre grandi archi a sesto acuto, a sostegno del tetto, che la dividevano in quattro campate; le pareti della sala furono coperte da affreschi.

Con molta probabilità, come visto, le edificazioni del castello risalgono al XIII secolo e sono da attribuirsi, originariamente, alla famiglia degli Annibaldi. In epoca antica il castello era costituito da un recinto e dalla corte centrale ossia l’attuale Piazza d’Armi. Il centro civico o Corte di Sermoneta era costituito da un piccolo borgo situato nella parte più alta del monte.

Caetani proprietari del castello di Sermoneta

Nel XIV secolo i Caetani divennero i proprietari del Castello di Sermoneta e si impegnarono in edificazioni come la Rocca di Ninfa e alcune costruzioni storiche adiacenti al Mausoleo di Cecilia Metella sulla via Appia. La Rocca di Sermoneta divenne però il centro governativo dei possedimenti pontini.

Dalla scomunica ai Borgia proprietari

Ma, nel 1499, il papa Alessandro VI scomunicò i Caetani, confiscandogli tutti i beni. Sermoneta divenne proprietà di Lucrezia Borgia che l’acquistò per 80 mila ducati. Fu lo stesso papa che trasformò Sermoneta in una città Piazza D’arme dello Stato Pontificio.

Nel sedicesimo secolo avvenne ad opera dei Borgia, il rifacimento della merlatura e l’edificazione di verticelle ribassate strutture che servivano a proteggere l’artiglieria. La struttura di base nei secoli a venire non subì grandi cambiamenti.

Il Castello torna ai Caetani 1504

Le fortificazioni fatte eseguire dai Borgia non furono sufficienti, in quanto dopo la morte del papa, avvenuta nel 1503, non riuscirono a fermare Francesca Conti moglie di Guglielmo Caetani che si riappropriò del castello e che venne acclamata dalla popolazione.

L’abrogazione dei diritti dei feudatari e il decadimento del castello Caetani

Il Castello di Sermoneta attuale, è fedele all’immagine che aveva quando nel 1504 Giulio II lo restituì ai Caetani. Da fine 700 inizio 800 per circa un secolo, il castello fu gestito e dato in affitto ai contadini e subì un periodo di decadimento dovuto all’abrogazione dei diritti dei feudatari.

Il Castello di Sermoneta Oggi

Verso la fine del XIX secolo la famigli Caetani tornò ad occuparsene provvedendo ad imponenti opere di restauro recuperando e valorizzando l’imponete storica fortezza.

Il Castello di Sermoneta, dal 1972 ad oggi, è sotto tutela della Fondazione Roffredo Caetani Onlus, istituita anni orsono dalla principessa Lelia Caetani con lo scopo di tutelare sia il Castello di Sermoneta che Ninfa Doganella.

Il castello è visitabile, ed è un luogo suggestivo, con bellissimo cortile interno, il palazzo del cardinale, le ampie scuderie, la sala dei banchetti e le “sale pinte” ossia dipinte con affreschi, la sala d’armi, le segrete, le carceri e i numerosi ponti levatoi. Un luogo che merita un vista accurata.

Come visitare il Castello di sermoneta

Il Castello Caetani è aperto al pubblico da Giugno solo nei giorni di sabato e domenica, e lunedì 29 giugno.

Mentre nei mesi di Luglio e Agosto la sua aperura è prevista tutti i giorni, tranne il giovedì. Il prezzo del biglietto di ingresso è 8 euro mentre è gratuito per i bambini e ragazzi fino a 13 anni. Mentre è di 6 euro per gruppi di almeno 25 persone. Nel castello si svolgono eventi estivi organizzati dall’associazione Caetani.

Prenotazioni nel sito giardino di ninfa sezione INGRESSI sia per visite al giardino di Ninfa Doganella che al Castello di Sermoneta.

Elsa e il rientro a casa: tanti pensieri e una settimana da organizzare

Elsa e il rientro a casa: tanti pensieri e una settimana da organizzare
Elsa e il rientro a casa: tanti pensieri e una settimana da organizzare

La giornata passò in fretta e la sera, … sfiniti da una giornata intensa, ricca di emozioni, si ritirarono nella loro camera. L’indomani avrebbero fatto rientro a Roma e Elsa aveva molte cose da sistemare prima di iniziare la sua nuova vita lavorativa...

Il rientro a casa l’aveva lasciata con l’amaro in bocca. Sebbene stesse bene in città, Elsa sentiva molto la mancanza di quella vita spontanea, rurale, fatta di semplici gesti e di amici della porta accanto. Tutti si conoscevano in paese, e nessuno aveva mai la sensazione di sentirsi solo, cosa che spesso le capitava di provare da quando si era trasferita.

Non capiva bene il perché, ma quell’ immensa città, ricca di tutto ciò che si possa desiderare, lasciava comunque un vuoto nel suo animo. La vita frenetica, l’indole dei suoi abitanti, erano profondamente diversi da quelli dei suo compaesani, e da lei, ragazza di provincia qual era.

Elsa e il rientro a casa: tanti pensieri e una settimana da organizzare

In città la gente sorrideva poco, era meno cordiale ed empatica. Spesso le era capitato di assistere a screzi per le vie di Roma, persone che si aggredivano verbalmente per un nonnulla, una fila all’ufficio postale, un parcheggio rubato al volo, o magari un sorpasso. Bastava veramente molto poco per innescare una scintilla e trasformare le persone in “cani rabbiosi pronti a mordersi”. Questo paragone la fece sorridere, ma calzava a pennello alla situazione descritta. Si chiese preoccupata se anche nei luoghi di lavoro le persone fossero così poco empatici, fasi amici, piccole vipere pronte ad attaccare per il proprio tornaconto…

Certo, nel suo paese la privacy era una vera utopia, tutti sapevano tutto di tutti, ed anche di più… e dove le storie non c’erano, la fantasia le inventava e le coloriva passando di bocca in bocca. Pensò che forse, tutto questo accadeva, proprio perché la vita di provincia era semplice e ripetitiva. Le persone, se pur senza cattiveria, avevano necessità di occupare il loro tempo in queste, ed altre “ciance”.

Si chiacchierava a casa della vicina, si chiacchierava al bar, si parlottava nel negozio del fruttivendolo e si reperivano chiacchiere pure dal medico e in farmacia. Il paese, in questo, era un generoso pettegolo. Forse era il motivo per cui viaggiava molto con la mente, tant’è, che a furia di pensare, erano già arrivata l’ora di pranzo ed aveva ancora tutte le faccende e le incombenze da sbrigare. Angelica sarebbe uscita dall’asilo di li a poco. Sì, era proprio in ritardo.

Pensieri e azioni

Rassettò in fretta le stanze, mise la pentola dell’acqua sul fuoco, infilò le scarpe senza allacciarle, e scese di corsa giù per le scale. In dieci minuti fu a scuola, giusto in tempo per prendere la piccola che le saltò al collo felice di vederla. Quel giorno aveva programmato di riordinare le idee per il suo nuovo lavoro, studiare un po’, e informarsi suoi nuovi artisti nascenti, ma la giornata era volata via, persa com’era nei suoi pensieri. Ora doveva occuparsi della piccola.

Arrivata a casa mise a cuocere la pasta e, di li a pochi minuti, pranzarono. L’aria era tiepida, forse anche troppo per andar al parco dopo pranzo. Così decise di rimandare al tardo pomeriggio, quando le temperature sarebbero scese un poco e l’aria sarebbe stata più fresca e gradevole. Aveva proprio voglia di ritrovare l’atmosfera dei suoi boschi e dei suoi prati, ed il parco, era il luogo ideale per ricaricarsi un po’ di buona energia e far giocare Angelica.

Al parco

Dopo aver fatto riposare la bimba un paio di ore, ed essersi documentata un minimo su un solo nuovo artista, raccolse palla, coperta, merenda e un paio di giochi, prese le chiavi della macchina e si diresse al parco. In automobile il parco era raggiungibili in dieci minuti, ma a piedi, il tragitto di due chilometri era troppo lungo e faticoso per la piccola.

Era metà maggio, i prati erano di un verde rigoglioso e, con essi, le fioriture stagionali e le rose erano al massimo del loro splendore. Stese la coperta sull’erba, e vi sistemò il cestino della merenda ed i giochi.

Angelica era radiosa, amava molo andare al parco. Elsa, cercava di portarcela ameno due o tre volte la settimana. Si fermò a guardare la bimba che correva dietro alla palla, e si chiese chi, nei giorni seguenti, quando lei avrebbe iniziato il suo lavoro, l’avrebbe potuta portare a svagarsi un po’.

Fissò con lo sguardo l’orizzonte, vi si perse dentro, ma i pensieri affollarono di nuovo la sua mente: come avrebbe fatto con la scuola? Ormai erano mesi che alle 13:00 si recava a prendere Angelica, le preparava il pranzo e trascorreva con lei l’intero pomeriggio. Sua madre era in America e ci sarebbe rimasta almeno per i prossimi 6 mesi, e Marco non rientrava mai prima delle 18:00.

Era un bel problema! Come non ci aveva pensato prima? Tutta presa dai suoi progetti di vita non aveva pensato che per la bambina lei era diventata un punto di riferimento.

Ma Marco? Marco era sua padre, se ne occupava da cinque anni, dal giorno in cui era nata. Era lui il suo punto di riferimento. Da sempre. Avrebbe dovuto pensarci lui…

A quanto pare, il pensiero non aveva sfiorato nessun dei due.

Gliene parlerò questa sera… disse ad alta voce.

Di cosa? Sussurrò Angelica.

Si sentì improvvisamente in colpa. Aveva la sensazione di fare un torto a quella bella bambina dagli occhi verdi che aveva imparato ad amare velocemente e senza remore.

Ne parlerò con Marco…pensò di nuovo, lui saprà cosa fare….

Continua domenica prossima e per ora vi lascio un paio di domande:

1) Vi capita mai di sentirvi in colpa quando pensate o tentate di organizzare la vostra vita lavorativa i vostri impegni o i momenti di svago?

2) I vostri compagni o mariti vi coadiuvano nel lavoro e nell’organizzazione domestica in modo da permettervi di fare ciò che dovete e volete sia a livello lavorativo che personale?

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Tende shabby chic come fare e dove trovarle

Tende shabby chic come fare e dove trovarle
Tende shabby chic come fare e dove trovarle

Tenda shabby chic, utile accessorio d’arredamento che comporta un valore aggiunto e ampia personalizzazione dello stile shabby. Ma come utilizzare le tende shabby chic? Come sceglierle e dove trovarle? Qual è il tipo di tenda adatta allo stile shabby? Lo stile in questione è caratterizzato da design semplice, linee retrò, materiali naturali sia nei tessili che nei mobili. Uno stile evocativo che trasmette tranquillità, rievoca la vita di un tempo, grazie anche ai colori neutri che si utilizzano. Vediamo dove e come utilizzare tende shabby chic, e dove acquistarle.

Stile shabby chic e tende

Si tratta di uno stile pacato, morbido e romantico, dalle tinte neutre, caratterizzato da mobili e complementi con requisiti specifici:

Ma cosa significa stile shabby chic? Si tratta di uno stile che trae ispirazione dalle grandi case di campagna della Gran Bretagna, dallo stile svedese, ma anche dall’America, nonché dall’arredamento francese presente nei castelli della Loira. Uno stile ricco di sfaccettature che lo caratterizzano delineando in modi diversi: shabby chic, Shabby & Charme, Shabby provenzale, Shabby industrial e così via. Uno stile caldo e romantico in cui non solo i mobili hanno un grande valore ma anche i tessili e ovviamente le tende.

Shabby chic come scegliere i tessuti ed i mobili originali

Come fare tende shabby chic fai da te

Se c’è uno stile che si avvale molto del fai da te, questo è proprio lo shabby chic che consente recupero di mobili e materiali, nonché tessili. Lo stile infatti, prevede l’utilizzo di mobili ed accessori vecchi che possiedono un sapore di vissuto intriso di grande personalità, un retrò dal sapore charmant molto apprezzato.

Il riuso e riciclo creativo si applica egregiamente anche a tessili come le tende d’arredamento. Si possono riutilizzare vecchi copriletto, asciugamani in lino, pizzi e ricami, o acquistare tessuti al metro. Arricchire le tende con passamanerie, cordoni e ferma tende in legno, o corda. Con il riciclo, tende economiche, alla portata di tutti, si possono trovare e recuperare in mille modi diversi.

Tende shabby chic economiche come fare

Tende shabby chic economiche, oltre che con il riciclo e il fai da te, sono reperibili nei mercatini rionali, od anche online in store come Ikea, Maisons du Monde, Etnicoutlet, Amazon, Bonprix, Eminza e molti altri. In commercio c’è una vastissima gamma di tende shabby economiche, sia on line che nei negozi tradizionali.

Le misure di una tenda shabby chic vanno valutate con attenzione in relazione allo stile della tenda, se a pannello, a pacchetto, con anelli etc. Qualora la tenda abbia dei merletti alla fine, potrete intervenire accorciandola e ripiegandola prima del merletto o nella parte alta, ricavando una mantovana sovrapposta. Infine, se occorre una sovra tenda, si può optare anche per tendine a vetro e tende in bambù, economiche e piacevoli.

Tende shabby chic Ikea

Sicuramente Ikea è uno dei siti e degli store più economico in fatto di tessili. Offre molte opportunità sia con modelli di tende shabby già pronte che con i tessuti a metraggio. Ecco 5 tende shabby economiche Ikea selezionate per voi in stile shabby chic sul sito Ikea:

  • ANNAKAJSA, 69,95 euro
  • AINA, 55 euro
  • DYTÅG, 50 euro
  • LENDA, 20 euro
  • IKEA ALVINE SPETS, una delle più economiche di Ikea reperibile anche in Amazon in set di 2 tende, bianco, in fibra sintetica, 300 x 145 cm.

Tende shabby chic Etnico outlet

Anche questo sito offre una vasta gamma di mobili shabby e di tessili da abbinare. Tra le tende shabby chic di Etnico outlet ne segnaliamo alcune:

  • TENDA FRANCESE con cuori in stile country shabby a 79 euro con cuscini di varie forme coordinati
  • TENDA PROVENZALE con colori naturali e cuori rossi 140X180 prezzo 69 euro

Tende shabby chic Maisons du Monde

Le tende Maisons du Monde sono originali e ben curate nei dettagli, ma generalmente meno economiche di quelle Ikea. Lo stile che le caratterizza è vintage ed i modelli scelti, partono da 20 euro, fino ad arrivare a 130 euro circa: vediamoli!

MACRAMA, una splendida tenda in macramè di cotone 79,99 euro  pannello
MACRAMA, una splendida tenda in macramè di cotone 79,99 euro pannello
  • DIAMOND, la più economica a 20 euro
  • TRENDY  40 euro
  • NAZIMA tenda con occhielli in cotone taftato beige con ricami in alto prezzo 59,99
  • ARMONA 70 euro
  • MACRAMA, una splendida tenda in macramè di cotone 79,99 euro a pannello
  • POAMAY 90 euro in marrone e beige
  • ANDY 130 euro in tessuto grigio
  • Vi sono poi modelli semplici di tende shabby chic in lino leggero dotate di laccetti per il montaggio che hanno un prezzo economico di 39 euro. Inoltre i tessili shabby Maisons du Monde da abbinare alle tende sono davvero molti e ben curati: ecco alcuni esempi in foto!
tessili shabby Maison di Monde
Tessili shabby Maisons du Monde

Tende shabby chic dove utilizzarle

Sono tende versatili, adatte ad ogni ambiente di casa, ed anche a svariati stili d’arredo. Infatti, le tende shabby sono indicate anche nello stile country, così come in quello rustico, o in arredi dal sapore vintage. Le stanze in cui utilizzare tende shabby chic non pongono limiti di sorta: perfette in soggiorno, così come in camera da letto, nelle camerette, od anche in cucina, nel tinello, o nella stanza da bagno.

La tenda shabby è collocabile in ogni stanza o ambiente, ma l’importante è scegliere il modello giusto e la fantasia idonea al contesto. Nella cameretta della bimba è perfetta una tenda shabby dai colori pastello; nella cucina country, si colloca benissimo una tenda a quadrati bianchi e rossi; così come nella camera da letto, trova la sua perfetta collocazione una tenda in raffinato macramè; in una cucina provenzale una tenda a piccoli fiori completerà l’arredo in maniera ottimale.

Tenda shabby chic soggiorno salotto

Nel soggiorno e nel salotto la tenda assume un ruolo molto importante in quanto arreda davvero molto e allo stesso tempo serve anche per filtrare la luce o creare privacy. Nel soggiorno la tenda shabby potrebbe assumere un ruolo di eleganza e raffinatezza o di sola funzionalità.

La tenda è un accessorio che completa l’arredo e crea la giusta atmosfera in ogni contesto, classico, moderno o vintage che sia. Sono perfetti in soggiorno e salotto colori come il grigio chiaro, il rosa antico, il tortora, il beige ma sono perfetto anche tende shabby dal sapore vintage o in stile country, specie se il contesto possiede alcuni richiami nell’arredamento.

Tenda shabby chic camera da letto

Pizzi, merletti macramè e passamaneria sfiziosa sono perfetti per la camera da letto ma talvolta necessario oscurare e creare una certa privacy. In questo caso, dei tessuti ricchi, anche se in colori chiari, sono perfetti allo scopo. Anche il pizzo, se adottato in doppia quantità lineare, può oscurare e coprire egregiamente.

Il beige o il marrone possono essere utilizzati anche come copri tenda, creando un armonica contrapposizione di colori con il bianco.

Camera da letto shabby chic perfetta come fare?
Camera da letto shabby chic perfetta come fare?

Tenda shabby chic camerette

Nelle camerette shabby dei ragazzi e dei bambini, si possono scegliere tende shabby in bianco o puntare su tinte pastello dai colori neutri, come il giallo chiaro o il verde acqua, o tinte specifiche come rosa e lavanda per la bambine, e azzurro o verde salvia chiaro, per i maschietti. Perfetti anche i tessili dai colori chiari che lasciano filtrare la luce.

cameretta shabby

Tenda shabby chic cucina e tinello

La cucina ed il tinello shabby possono accogliere tende dallo stile provenzale caratterizzate da fiori, o avvicinarsi allo stile country adottando tessili in tartan rosso e bianco, o bianco e beige; o ancora, optare per tessili rustici dai toni garzati ed ecrù. Nella scelta del colore e fantasia delle tende shabby, considerate anche i colori della vostra cucina. Potrete abbinare le tende shabby della cucina, con il centro tavola, i cuscini delle sedie, i canovacci e le presine.

tavolo shabby
Shabby chic tinte pastello

Tenda shabby chic bagno

In questo ambiente domestico trovano la giusta collocazione tende dalle linee semplici e dritte, in tessuti chiari come il bianco. Ma per chi ama i bagni accessoriati con oggetti in tinte pastello potrà completare il tutto con tessili nel medesimo stile e colore. Trovano la giusta collocazione anche i colori chiari e neutri che, anche in questo caso, tendono a rendere più luminosi gli ambienti.

Scelta dei colori per le pareti ed il bagno

Colori tende shabby chic

I colori più utilizzati, in questo stile, sono i colori chiarie le le tinte pastello. Ma le sfumature sul tema sono molteplici, escludendo però le tinte toppo vivaci, ed i colori particolarmente scuri:

  • Bianco in tutte le tonalità,
  • avorio in tutte le tonalità chiare e scure,
  • crema,
  • panna ed ecrù,
  • grigio chiaro e grigio perla,
  • color champagne,
  • rosa in molteplici tonalità incluso pastello, cipria o rosa antico,
  • lilla chiaro, viola chiaro, lavanda,
  • azzurro e celeste pastello,
  • verde chiaro pastello, e verde salvia,
  • color pesca e albicocca.

Tende shabby chic materiali dei tessuti

I tessuti che caratterizzano questo stile sono per lo più tessili naturali. Le tende possono essere corte o lunghe, a vetro o caratterizzate da doppia tenda, tende a pacchetto e tende con anelli o lacci. Tra i tessuti più in uso per le tende shabby chic troviamo i seguenti:

  • cotone,
  • lino, misto lino,
  • organza,
  • pizzo,
  • seta,
  • canapa,
  • viscosa,
  • corda.

La scelta del tessile shabby per le finestre è anche vincolata dal grado di luminosità dell’ambiente, dalla ricercatezza di privacy, e dall’arredamento adottato in termini di linee e colori. A tal proposito, anche la fantasia e la scelta di una tenda in tinta unita o con decori e fantasie conferisce un aspetto diverso, più o meno elegante, alla stanza in stile shabby chic.

Dimagrire camminando: la camminata metabolica Lezioni con cuffie e F-Band

Dimagrire camminando: la camminata metabolica Lezioni con cuffie e F-Band
Dimagrire camminando: la camminata metabolica Lezioni con cuffie e F-Band

Non si tratta della solita camminata al parco, ma bensì, di sessioni di gruppo con istruttore che vengono svolte al parco e in cui vengono date in dotazione una F – Band e delle cuffie sanificate ad ogni utilizzo. Si tratta dei una attività sportiva emergente nata anche dal lock down, e che sfrutta anche un’ app specifica.

Il lock down, si sa, ha inevitabilmente influito negativamente sulla salute fisica e mentale delle persone, e ancor più, sulla forma fisica. Cosa occorre per la camminata metabolica? Un istruttore ed un gruppo a cui unirsi e tanta voglia di ritrovare il benessere.

Dimagrire camminando: la camminata metabolica cos’è?

Ne avete sentito parlare? Si tratta della camminata metabolica nata proprio per stimolare l’attività del metabolismo impigrito dalla vita sedentaria. Le lezioni si svolgono in gruppo con l’ausilio di un insegnate. Una singola lezione costa circa 15 euro mentre un pacchetto di 6 lezioni circa 50 euro. Un’attività piacevole che si pratica nel verde urbano dei parchi, con una dotazione semplice che prevede una fascia per fare alcuni esercizi mentre si cammina, e delle cuffie.

La fascia F-Band è in tessuto non elastico si utilizza per esercizi come gli affondi o per fare stretching o ancora, per squat e addominali, perfetta anche per mantenere una postura corretta mentre si cammina. Utile anche alcune app come l’app Camminata Metabolica che permette di seguire un programma ed esercizi da effettuare con la fascia, dalla durata di 3 mesi al prezzo di 80 euro.

Dimagrire con le 5 migliori app

Trovare il proprio trainer di zona

Camminare si sa, fa bene, farlo a passo sostenuto praticando alcuni esercizi nel verde, è ancor più benefico, specie se a correggerci c’è un trainer. Per trovare il proprio trainer di zona si può chiedere ad alcune palestre o scrivere a info@camminatametabolica.it. Verranno così consigliate aree verdi limitrofe dove alcuni trainer svolgono le loro lezioni di gruppo.

Va detto che non si tratta di corsi vincolanti più di tanto in quanto con circa una dozzina di lezione si riesce ad acquisire la giusta padronanza e la conoscenza degli esercizi che permettono di praticare la camminata metabolica da soli o con qualche amico / a. I primi risultati si riescono ad apprezzare già dopo appena 4 – 6 lezioni.

Oltre agli esercizi giusti da effettuare, che aiutano a scaricare le tensioni della colonna e in particolar modo del collo, utili anche per chi ha posture errate nel camminare o nel lavoro o altre attività, sono ottime sessioni che aiutano a rassodare e tonificare il corpo. Le sessioni di esercizi della camminata metabolica prevedono anche molti esercizi di stretching e 20 minuti di rilassamento con l’ausilio di strumenti sonori particolari, ciotole tibetane o musiche rilassanti.

Chi può fare la camminata metabolica?

Tutti, sia adulti che anziani e bambini. E’ un tipo di attività motoria che può essere praticata da persone di ogni età e sesso traendone unicamente dei benefici. Adatta anche a chi non ha mai praticato sport, e ai sedentari incalliti. Un metodo piacevole e poco impegnativo che consente id recuperare la forma, e combattere egregiamente lo stress.

Una volta imparate le tecniche giuste, si possono praticare in completa autonomia, scegliendo l’area verde in cui recarsi e l’orario che si preferisce, nonché l’eventuale compagnia. Questo è sicuramente un grande vantaggio per chiunque e permette di conciliare al meglio lo sport, il lavoro e le incombenze familiari e di far fronte alle chiusure delle palestre che nell’ultimo anno sono state davvero molto frequenti causa Covid. Un modo semplice e sportivo, per riappropriarsi della propria vita e del proprio benessere in sicurezza.

Irrigazione per vivaismo ecco dove trovare l’occorrente

irrigazione per vivaismo ecco dove trovare l'occorrente
irrigazione per vivaismo ecco dove trovare l'occorrente


Quando si decide di dotare il proprio spazio esterno di un prato, questo deve essere curato nei minimi dettagli, per evitare di fornire una veste decisamente sciatta a tutto il giardino. Lo scopo è mantenere l’erba omogenea e regolare, eliminando le zone più rade e secche che tendono a formarsi quando l’annaffiatura non è costante o precisa.

L’importanza di una corretta irrigazione

Per questo motivo dotarsi di un buon sistema di irrigazione è essenziale per garantirsi un risultato finale ottimale, senza la necessità di un dispendio di energia eccessivo da parte del proprietario.

Spesso, infatti, la mancanza di tempo e di voglia rendono il prato trascurato e sgradevole alla vista, soprattutto nel corso della stagione estiva, quando i raggi sono decisamente più potenti e il sole tende a influire in maniera negativa su tutto il territorio circostante. La chiave per ottenere un esterno degno di questo nome, ed un bel prato, è la meticolosità, garantita solo da prodotti di qualità ideati dai migliori brand del settore, sinonimo da anni di efficienza e funzionalità sul mercato.

Talvolta la fascia di prezzo di tali dispositivi è medio-alta, ma i costi sono comunque giustificati da prestazioni nettamente superiori e soprattutto da una durata nel tempo notevole. Il consiglio è quello di compiere un deciso investimento iniziale, così da risparmiare poi sulla manutenzione successiva e sul ricambio dei pezzi. Numerosi sono i rivenditori attualmente sul mercato, fisici e online, attraverso i quali è possibile portarsi a casa un equipaggiamento di livello per iniziare a curare adeguatamente i proprio giardino.


Quali prodotti acquistare per l’irrigazione

Per assicurarsi una corretta irrigazione è opportuno dotarsi di tutti gli elementi utili alla causa. In primo luogo un buon modello di programmatore, un dispositivo che agisce in totale autonomia e consente di innaffiare il prato in qualunque momento, anche in assenza dei proprietari.

Sarà sufficiente programmare il tempo necessario a compiere il ciclo di lavoro, condizionato da una serie di parametri variabili come l’estensione del prato, la sua lunghezza e soprattutto la temperatura esterna e la stagione nella quale ci si trova. In tal modo verrà meno tutto l’aspetto della fatica di annaffiare e le operazioni saranno portate a termine con costanza e precisione.

Inoltre attraverso la modalità Eco, alcuni dei modelli più raffinati modulano in autonomia la quantità di acqua necessaria nel caso specifico, permettendo un notevole risparmio economico alla fine del mese e soprattutto la salvaguardia del pianeta e delle sue risorse non rinnovabili, così preziose per garantire l’esistenza di tutti gli esseri viventi.

Al cervello centrale si accompagnano tutta una serie di elementi più piccoli ma altrettanto importanti, come i tubi, le guaine e gli ugelli, oltre a numerosi kit di pulizia perfetti per effettuare la manutenzione periodica. Si tratta pertanto di un sistema piuttosto complesso ma che fornisce un servizio estremamente utile, capace di sollevare le persone dall’incombenza quotidiana dell’irrigazione pur mantenendo un prato adeguatamente bagnato in tutte le stagioni.

Come illuminare il giardino idee e consigli


Dove trovare l’occorrente per la migliore irrigazione

Affidarsi a un ottimo rivenditore per ottenere tutto l’occorrente per l’irrigazione è molto importante, sia per la garanzia di ottenere sempre prodotti di qualità, sia per i prezzi onesti che questo sarà in grado di assicurare. Il suggerimento è quello di affidarsi al web e optare per Elettrotecnica Agostini, un’azienda leader nel settore da molti anni che, attraverso il sito www.elettrotecnicaagostini.it, offre agli affezionati clienti una vasta gamma di attrezzi creati dai principali brand che operano attualmente sul mercato.

La massima attenzione è rivolta alla funzionalità e al design della merce venduta, per cercare di soddisfare anche gli acquirenti più esigenti a livello di tecnologia e meccanica. Lo scopo è permettere ai visitatori di compiere una scelta idonea e consapevole, grazie alle dettagliate descrizioni che accompagnano ogni articolo proposto, illustrandone le caratteristiche migliori.